Ma - lo scirocco
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Ma - lo scirocco
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Nel numero di dicembre 2008,<br />
Lo Scirocco ha invitato Vito Palumbo,<br />
responsabile della comunicazione<br />
dell’Aqp, a rispondere ad<br />
alcune domande sul problema della carenza<br />
d’acqua nel Salento. In prossimità<br />
dell’estate abbiamo ritenuto opportuno<br />
risollevare, con nuove domande,<br />
la questione.<br />
Innanzitutto, durante gli ultimi sette,<br />
otto mesi sono stati aperti nuovi cantieri<br />
per il risanamento delle condutture?<br />
L’Acquedotto Pugliese è impegnato<br />
su tre fronti. Il primo riguarda la ricerca<br />
delle perdite ed il risanamento<br />
delle reti, un piano di interventi costato<br />
151 milioni di euro, rivolto all’intera<br />
regione che si affianca all’attività<br />
ordinaria di gestione delle reti.<br />
Tali attività possono essere facilmente<br />
ed intuitivamente percepite dai cittadini<br />
per le frequenti interruzioni del<br />
servizio che comunichiamo e che<br />
sono necessarie per l’esecuzione dei lavori.<br />
A tal proposito, mi piace segnalare<br />
un servizio gratuito e molto utile<br />
presente sul sito www.aqp.it. Si tratta<br />
di “Che acqua fa?”, che permette, iscrivendosi,<br />
di ricevere direttamente a casa<br />
tutte le informazioni attinenti le condizioni<br />
del servizio e quindi anche le<br />
comunicazioni sulle interruzioni programmate.<br />
Il secondo fronte riguarda<br />
il Telecontrol<strong>lo</strong>. È un sistema informativo<br />
che consente di monitorare in<br />
remoto i flussi dell’acqua ed i principali<br />
indicatori di qualità. Molteplici<br />
sono i benefici che questo innovativo<br />
sistema porta con sé. Innanzitutto<br />
Quanti di noi dopo aver letto una bolletta dell’acqua<br />
hanno avuto l’impressione di leggere in<br />
un’altra lingua? Ebbene, quella lingua sconosciuta<br />
che ogni volta ci sforziamo di comprendere per capire<br />
quanto e che cosa paghiamo, non è più così tanto misteriosa,<br />
anche se di primo acchito risulta difficile da decifrare.<br />
Una ricerca su Internet, il sito dell’Acquedotto<br />
Pugliese o il foglio allegato<br />
alla fattura, ci danno una<br />
mano per comprendere le tante<br />
voci presenti. La nuova bolletta, infatti,<br />
è stata innovata sia nella grafica<br />
sia nei contenuti, rispecchiando<br />
la vo<strong>lo</strong>ntà dell’Aqp di attivare<br />
una comunicazione sempre più<br />
trasparente nei confronti degli<br />
utenti. Adesso è possibile trovare la<br />
fatturazione immediata del consumo<br />
rilevato e la comunicazione del<br />
successivo periodo di lettura, nonché l’indicazione dell’andamento<br />
storico dei consumi. <strong>Ma</strong> vediamo più da vicino<br />
come è composta una bolletta dell’acqua.<br />
La prima pagina è dedicata ai dati del cliente: codice,<br />
numero contrattuale, numero fattura, intestatario, codice<br />
del contatore, numero di moduli contrattuali. Questi<br />
ultimi si riferiscono al tipo di uso del servizio di acquedotto,<br />
si va cioè dall’uso domestico a quel<strong>lo</strong> commerciale, da quel<strong>lo</strong><br />
industriale a quel<strong>lo</strong> pubblico. Quel<strong>lo</strong> che interessa a noi<br />
è prevalentemente l’uso domestico con il parametro di 200<br />
litri al giorno corrispondenti a 0,20 mc al giorno per unità<br />
abitativa e per comunità ogni 5 presenze. Nella pagina<br />
seguente, nella sezione “dettaglio importi”, troviamo il consumo<br />
stabilito sulla base del modu<strong>lo</strong> contrattuale (uso domestico)<br />
e delle tariffe previste. A tal proposito è bene ricordare<br />
che l’ATO Puglia ha recentemente stabilito nel Piano<br />
D’Ambito una nuova tariffa media a metro cubo per<br />
consente di portare l’acqua dove serve,<br />
indirizzandola al meglio ed in<br />
base alle esigenze e, quindi, una gestione<br />
più razionale della risorsa disponibile.<br />
In secondo luogo permette<br />
di risparmiare energia elettrica. Quel-<br />
la che praticamente utilizziamo per<br />
“spingere” l’acqua fino ad i lembi più<br />
estremi della Puglia. Basti pensare<br />
che l’Aqp consuma circa <strong>lo</strong> 0,02% del<br />
consumo di energia nazionale ed ha<br />
una bolletta di 80 milioni di euro. Il<br />
control<strong>lo</strong> in automatico delle pompe<br />
consente un risparmio d’energia in<br />
quanto ora si accendono e spengono<br />
T E M I C A L D I<br />
in base alle reali esigenze del sistema.<br />
Il Telecontrol<strong>lo</strong>, ancora, consente di intervenire<br />
ve<strong>lo</strong>cemente laddove si verificano<br />
delle perdite. Nelle campagne,<br />
ad esempio, dove è più difficile individuarle<br />
in breve tempo.<br />
Nella precedente intervista, lei aveva<br />
sostenuto che era in progetto la realizzazione<br />
del Sifone Leccese Ramo<br />
Adriatico per aumentare l’apporto<br />
d’acqua nei comuni del versante adriatico.<br />
A che punto siamo? Sono iniziati<br />
in lavori? Se no quanto occorrerà attendere<br />
ancora?<br />
Questo è il terzo fronte verso cui si<br />
sono rivolti gli interventi dell’Aqp. Sul<br />
versante adriatico i lavori per la realizzazione<br />
del Sifone Leccese sono in<br />
fase di avanzata esecuzione.<br />
E cosa mi può dire a proposito della<br />
Sinni Potabile, la condotta che attraversa<br />
il versante ionico?<br />
I <strong>lo</strong>tti sono stati aggiudicati ed i lavori<br />
in avvio. A questi interventi dobbiamo<br />
anche aggiungere il grande lavoro<br />
svolto dai colleghi per il potenziamento<br />
del prelevamento da falda.<br />
Per fare un esempio, nel Comune<br />
di Presicce, l’acqua ogni tanto va via…<br />
Come mai?<br />
Intanto chiariamo il senso della<br />
sua espressione. Quando dice va via immagino<br />
che vada via so<strong>lo</strong> ad alcuni e<br />
non a tutto il paese contemporaneamente.<br />
E questo può dipendere, ovviamente<br />
da molti fattori. Da lavori sulla<br />
rete, per esempio. Una attività che<br />
avviene comunque secondo modalità<br />
A C Q U E D O T T O P U G L I E S E<br />
In che acque navighiamo<br />
Vito Palumbo risponde alle nostre domande su servizio idrico e gestione delle risorse<br />
B O L L E T T A A Q P<br />
Un tuffo nei costi dell’acqua<br />
Leggere una fattura oggi sembra essere più facile. <strong>Ma</strong> quanto paghiamo una risorsa primaria?<br />
il servizio idrico integrato a cui sono state adeguate le fasce<br />
di consumo annuali in mc. La quota fissa dell’acqua<br />
per l’uso domestico è ora di euro 13,08. Se si divide quest’importo<br />
per 365 giorni si ottiene 0,035836 che è l’importo<br />
unitario al giorno della quota fissa dell’acqua, indicato<br />
nel dettaglio importi, sempre nella seconda pagina. Moltiplicando<strong>lo</strong><br />
per i giorni di consumo<br />
si ottiene la voce di costo che si<br />
andrà a sommare alle altre. Subito<br />
dopo sono indicate le fasce di consumo<br />
annuali in base ai metri cubi<br />
di consumo che sono la tariffa<br />
agevolata, la tariffa base, la prima,<br />
la seconda e la terza fascia. Tutti<br />
questi importi sono al netto dell’IVA<br />
calcolata al 10%. Nella terza<br />
pagina oltre al bollettino sono contenute<br />
delle informazioni sulle<br />
modalità di pagamento della fattura;<br />
nell’ultima sono riportate altre informazioni di carattere<br />
generale e una sintesi sulla situazione dei pagamenti.<br />
Ricordiamo però che la Regione Puglia ha un costo dell’acqua<br />
maggiore rispetto al resto delle regioni italiane. Infatti,<br />
secondo i dati di Blue Book (rapporto sul servizio idrico<br />
integrato pubblicato da Federutility e Anea), la Puglia<br />
con la “tariffa reale media del servizio idrico integrato” di<br />
1,36 euro al metro cubo, supera la media nazionale che<br />
è di 1,29 euro. La Toscana è la regione con l’acqua più costosa,<br />
1,73 euro al metro cubo; quella con il costo più basso<br />
è la Lombardia con soli 92 centesimi al metro cubo.<br />
Come mai la Puglia deve sostenere un costo dell’acqua<br />
così alto? L’Acquedotto Pugliese applica questa tariffa a<br />
fronte dei costi complessivi di produzione e di trasporto<br />
dell’energia su reti dedicate e dei trattamenti di potabilizzazione<br />
dell’acqua.<br />
Valentina Rosafio<br />
di comunicazione ben precise. Può dipendere<br />
anche, però, dalla inadeguatezza<br />
degli impianti interni agli stabili.<br />
Mi spiego. L’Aqp si impegna a fornire<br />
l’acqua al contatore domestico ad<br />
una pressione minima di 0,5 atmosfere.<br />
Questo significa che l’acqua, perché<br />
raggiunga tutti i punti del<strong>lo</strong> stabile, anche<br />
quelli più in alto, debba essere aiutata<br />
da un impianto interno, cosiddetto<br />
autoclave. Chi non possiede questo<br />
tipo di impianto potrebbe quindi in alcune<br />
situazioni percepire un disservizio,<br />
pur avendo l’acqua a disposizione<br />
al contatore.<br />
Cosa mi può dire a proposito del problema<br />
dell’acqua rossa a Melendugno?<br />
Stiamo intervenendo e investendo<br />
molto a Melendugno. Ad oggi abbiamo<br />
speso circa 1,8 milioni di euro. Abbiamo<br />
realizzato una serie di interventi<br />
finalizzati al miglioramento del flusso<br />
all’interno della rete urbana, quali<br />
chiusure ad anel<strong>lo</strong> e raccordi, oltre alla<br />
sostituzione di parte della rete. Età delle<br />
condotte e problemi di carattere<br />
strutturale sono i punti di criticità a Melendugno.<br />
Il Comitato cittadino “no acqua<br />
rossa” ha inviato una richiesta-diffida<br />
all’Aqp per ottenere una riduzione delle<br />
bollette del 50% ed un rimborso delle<br />
bollette pagate precedentemente dai<br />
cittadini per l’acqua non potabile che<br />
arriva ai <strong>lo</strong>ro rubinetti. Cosa mi può<br />
dire a tal proposito?<br />
Stiamo parlando di fenomeni occasionali<br />
e che generalmente l’acqua<br />
distribuita è potabile, come attestato<br />
dalle numerose analisi effettuate anche<br />
dagli organi di control<strong>lo</strong>.<br />
Elisa Surano<br />
Scelte intelligenti<br />
È possibile risparmiare fino a 90/120<br />
litri d'acqua sostituendo l'adorato e rilassante<br />
bagno serale con una doccia di<br />
dieci minuti, per la quale sono necessari<br />
dai 60 ai 30 litri contro i 150 impiegati<br />
per riempire una ‘olimpionica’ vasca da<br />
bagno. Coscienza ambientale prima di<br />
tutto. La Redazione<br />
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