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riceviamo e pubblichiamo - Lo Scirocco

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Qual è la tua opinione sul<br />

giornale? Ti piace leggerlo?<br />

<strong>Lo</strong> trovi noioso? <strong>Lo</strong> conservi o<br />

lo butti via? Prova a definire<br />

con un aggettivo <strong>Lo</strong> <strong>Scirocco</strong>.<br />

I tre risultati più interessanti e<br />

appropriati saranno pubblicati sulla<br />

prima pagina del prossimo numero.<br />

LUOGHI DELLO SCIROCCO<br />

L’Unesco l’ha incluso tra i Beni Patrimonio<br />

dell’Umanità e noi ce l’abbiamo<br />

a due passi da casa.<br />

Parliamo di Castel del<br />

Monte, imponente<br />

opera architettonica,affascinante<br />

e misteriosa,<br />

voluta da<br />

Federico II e<br />

oggi ritratta nella<br />

piccola moneta<br />

da un centesimo<br />

di euro<br />

>16, 17<br />

R E D A Z I O N E:<br />

via Piave, 24 - 73059 UGENTO (Le)<br />

cell. 380.63.59.149 tel/fax. 0833.55.48.43<br />

i n f o @ l o s c i r o c c o . i t<br />

SOSTENIBILMENTE<br />

Sfruttamento turistico, disboscamento,<br />

erosione costiera e abusivismo:<br />

queste le cause che hanno<br />

modificato l’assetto paesaggistico<br />

del litorale di Ugento. A Peccioli, in<br />

provincia di Pisa, la gestione dei rifiuti<br />

diventa risorsa >20<br />

IN PROVINCIA<br />

Zoom sui comuni della provincia:<br />

iniziative, proposte, scoperte e provocazioni<br />

>10, 11, 12, 13, 14, 15<br />

CINEMA<br />

Film pugliesi in Regno Unito, Lecce<br />

città del festival europeo. Raccontare<br />

la realtà, scambiarsi le visioni e incontrarsi<br />

al cinema, per capire l’oggi<br />

e immaginare il domani >27, 28<br />

<strong>Lo</strong> <strong>Scirocco</strong><br />

viene distribuito<br />

in tutta<br />

la Provincia<br />

di Lecce<br />

Un brivido e<br />

cambio vita<br />

Scommesse, bingo e<br />

lotterie, nonostante la crisi<br />

il giocare con i soldi non<br />

cala i suoi introiti.<br />

La possibilità di cambiare<br />

vita è una tentazione<br />

troppo forte e non fa<br />

male. Solo finché non diventa<br />

dipendenza >6<br />

Chirurgia Pediatrica<br />

Unica unità del territorio<br />

e modello di sanità efficiente.<br />

Guglielmo Paradies,<br />

primario del reparto<br />

di Chirurgia Pediatrica di<br />

Casarano, ci racconta<br />

come lui e la sua equipe<br />

lavorano nel Salento >18<br />

Se avrete la pazienza di seguire una semplice<br />

pianificazione logistica vi dimostreremo<br />

come sia stimolante viaggiare nella nostra<br />

regione. Proviamo a ipotizzare un viaggio (breve)<br />

da Salve a Lecce. Da un centro abitato della<br />

provincia al suo capoluogo. Con quale mezzo<br />

ci avventuriamo? Vediamo le alternative. Con<br />

i treni delle Ferrovie Sud-Est abbiamo la possibilità<br />

di scegliere tra ben 7 corse differenti:<br />

6.47, 7.48, 12.50, 13.48, 15.11, 16.40 e 18.49. Ma,<br />

a guardare bene, la linea è Gagliano-Novoli…<br />

ciò significa che a Novoli bisogna scendere, cambiare<br />

treno e prenderne un altro che da Novoli<br />

Senza regole<br />

Decenni di scempi edilizi<br />

hanno depauperato ambiente<br />

e paesaggio della<br />

costa salentina. Una selvaggia<br />

cementificazione<br />

che non salverà i relitti di<br />

habitat originari >10<br />

La secessione dolce<br />

La senatrice Adriana<br />

Poli Bortone ci racconta i<br />

suoi dubbi e quelli del<br />

movimento Io Sud,<br />

riguardo al federalismo<br />

fiscale >5<br />

“Credi a tutto ciò che è scritto sui giornali?<br />

Io si. Oggi non accade che l’illegibile.”<br />

(Oscar Wilde)<br />

N U M E R O O T T O<br />

Stendiamo un asfalto pietoso<br />

ci porta a Lecce. 4 euro di spesa per un’ora e<br />

40 minuti. Ci sembra esagerato per 65 km.<br />

Proviamo con un autobus. La Stp - Società Trasporti<br />

Provinciale, effettua una corsa in autobus<br />

alle 6.29, alle 6.59 e alle 13.14. Il biglietto costa<br />

4.60 euro, il viaggio dura un’ora e mezza.<br />

Decidiamo, allora, di valutare l’opzione automobile.<br />

In quaranta minuti di tragitto e con<br />

5 euro di carburante siamo a Lecce. La macchina<br />

è la nostra scelta più comoda, più pratica,<br />

più economica. E lo sarà ancora di più appena<br />

sarà ultimata la Maglie-Leuca, che garantirà<br />

maggior sicurezza. >2


(continua dalla prima pagina)<br />

Anche a voler incoraggiare i trasporti<br />

pubblici, meno inquinanti - ora<br />

che essere ambientalisti va tanto di<br />

moda - risulterebbe antieconomico.<br />

Tutti in macchina, quindi, per la Firenze<br />

del Sud!<br />

Se il giorno dopo, impuniti dall’esperienza<br />

appena conclusa, ci viene<br />

voglia di andare a Taranto, magari a vedere<br />

il nuovo riallestimento del Museo<br />

Archeologico Nazionale o ad ammirare<br />

il ponte girevole, il dilemma che<br />

si pone è lo stesso. Auto o mezzi pubblici?<br />

Riverifichiamo le possibilità.<br />

In treno: arrivare in stazione a<br />

Lecce (vedi sopra). Da Lecce prendere<br />

un treno per Taranto. La combinazione<br />

tra Ferrovie Sud Est e Ferrovie<br />

dello Stato è una miscela esplo-<br />

siva. Ci sono infatti 6 possibilità di viaggio,<br />

tra le 8.00 e le 17.00, che impiegano<br />

in media tra le 4 e le 6 ore di<br />

viaggio per un costo complessivo di 10<br />

euro circa. In alternativa, un bel autobus<br />

da Lecce a Taranto per due ore<br />

e 11 fermate intermedie.<br />

Ci ricordiamo, felici, dell’auto e andiamo,<br />

giulivi, a guardare la mappa.<br />

La strada più breve, in linea d’aria,<br />

sembra quella che costeggia il litorale<br />

Ionico, in fondo Taranto non è così<br />

distante. Ma andiamo a guardare<br />

l’itinerario: SS 274 Leuca-Gallipoli,<br />

uscita a Nardò, seguire per un tratto<br />

la litoranea, attraversare i centri abitati<br />

di Avetrana, Manduria, Sava, Fra-<br />

T E M I C A L D I<br />

T R A S P O R T I N E L S A L E N T O<br />

Stendiamo un asfalto pietoso<br />

Che tu sia un turista o un autoctono dovrai guadagnarti il tuo bell’itinerario in regione<br />

G8 dell'economia<br />

a Lecce<br />

Sarà la Città di Lecce a ospitare<br />

il prossimo vertice G8, con i responsabili<br />

dell'economia degli<br />

Otto grandi del mondo. <strong>Lo</strong> ha annunciato<br />

il Ministro dell’Economia<br />

e delle Finanze, Giulio Tremonti.<br />

L'incontro avverrà il 12 e<br />

13 giugno, nel Castello Carlo V.<br />

gagnano, Monteparano, San Giorgio<br />

Ionico ed entrare a Taranto. 120<br />

chilometri, 2 ore e 10 euro di carburante.<br />

Ma di strade a scorrimento veloce<br />

appena 9 chilometri. Che vuol<br />

dire? Che tutta la tratta da Nardò a Taranto<br />

avverrà su strade campagnole,<br />

dolcemente curvanti a seconda del<br />

paesaggio, costiere e panoramiche, a<br />

tratti sterrate, una sola corsia, con<br />

grandi camion che escono dai vari<br />

cantieri trasportando terra, tufo e<br />

brecciolina. Se avrete voglia di sorpassare,<br />

tenetevi forte, chiudete gli occhi<br />

e incrociate le dita, potrebbe essere<br />

impresa degna di Indiana Jones.<br />

Volete percorrere strade nuove e si-<br />

Il tema del superamento delle<br />

barriere architettoniche, soprattutto<br />

alla luce dell’unificazione<br />

delle normative sul tema da parte dell’Unione<br />

Europea, acquisisce oggi un<br />

rilievo importantissimo se non essenziale<br />

in fase di progettazione di<br />

nuove costruzioni e di adeguamento<br />

di edifici esistenti. Metaltecna,<br />

azienda di Melissano, da oltre 35 anni<br />

lavora nelle case di chi ha queste esigenze,<br />

progettando i propri impianti<br />

di sollevamento per superare le barriere<br />

architettoniche. Fornisce, inoltre,<br />

assistenza e consulenza tecnica e<br />

fiscale nell’unico interesse di garantire<br />

una migliore qualità della vita a<br />

tanti ragazzi ed anziani e la loro piena<br />

integrazione nella famiglia, nella<br />

scuola, nel lavoro e nella società.<br />

LEGAL...MENTE<br />

L’angolo dei consigli legali<br />

A cura di Emma De Marco<br />

Nasce con questo numero la nuova<br />

rubrica “Legal…mente”. L’idea ce l’avete<br />

data proprio voi lettori che, in tutti<br />

questi mesi, avete inviato alla nostra redazione<br />

lettere ed e-mail per sollecitare<br />

risposte a quesiti di vario genere, che<br />

rappresentano piccoli - grandi problemi<br />

del vivere quotidiano.<br />

Dato il numero crescente di richieste,<br />

riteniamo utile pubblicare le vostre<br />

domande, alle quali offriremo le soluzioni<br />

ed i consigli qualificati dei nostri<br />

legali.<br />

I quesiti verranno sintetizzati e recheranno<br />

in calce, per motivi di riservatezza,<br />

solo le iniziali dello scrivente.<br />

Nelle risposte avranno la precedenza le<br />

lettere che trattano argomenti di interesse<br />

più generale. Se il quesito per sua<br />

natura o per il suo contenuto troppo<br />

specifico non si presta alla pubblicazione,<br />

potrete ottenere una risposta privata,<br />

presso la nostra redazione.<br />

cure? Potreste fare Lecce-Brindisi-<br />

Taranto. Sono appena 170 km, 15<br />

euro di carburante, 2 ore e 30 minuti<br />

di durata, appena mezz’ora in più<br />

dell’itinerario precedente.<br />

In compenso, arrivati nella Magna<br />

Grecia, potrete dirvi soddisfatti di aver<br />

attraversato tre delle sei provincie di<br />

Puglia e vi sarete convinti, infine, che<br />

neppure l’auto, in Puglia, è sempre<br />

una soluzione vantaggiosa.<br />

Chiara Schiavano<br />

C O N V E G N O<br />

S U P E R A R E L E<br />

Barriere Architettoniche<br />

Ascensori e piattaforme elevatrici,<br />

le soluzioni tecniche che semplificano la vita<br />

Per ricevere<br />

al tuo domicilio<br />

<strong>Lo</strong> <strong>Scirocco</strong><br />

chiama il<br />

331.253.28.84<br />

oppure scrivi a<br />

info@loscirocco.it<br />

Venerdì 8 maggio 2009 alle ore<br />

16.00 presso il Grand Hotel Tiziano<br />

- viale Porta D’Europa a Lecce, Metaltecna<br />

organizza per tutti gli addetti<br />

ai lavori un seminario sul tema<br />

“Ascensori e Piattaforme Elevatrici: Soluzioni<br />

tecniche per l’abbattimento delle<br />

Barriere Architettoniche”, in collaborazione<br />

con l’O.C.E. Organismo di<br />

Certificazione Europea e con il patrocinio<br />

dell’Ordine degli Architetti<br />

della provincia di Lecce.<br />

Un’occasione unica a livello locale<br />

per fare chiarezza fra i tanti dubbi<br />

e le complesse normative a riguardo.<br />

Interverranno: Fabrizio Martello,<br />

responsabile Area Centro Sud Italia<br />

di Metaltecna; Maurizio Orsingher,<br />

ingegnere responsabile dell’O.C.E;<br />

Pasquale Catalano, responsabile dell’ufficio<br />

tecnico dell’azienda e Antonio<br />

Tuzzolo del Comando Provinciale<br />

dei Vigili del Fuoco. L’invito è<br />

rivolto soprattutto a tecnici e professionisti<br />

che hanno a cuore il problema.<br />

Per informazioni ed iscrizioni<br />

sarà sufficiente telefonare allo<br />

0833.588350 oppure inviare un fax<br />

allo 0833.1850491 con il nome e il numero<br />

dei partecipanti.<br />

2


Èpartito agli inizi di marzo un<br />

capillare piano dell’Inps che<br />

verificherà la posizione di<br />

200.000 titolari di pensione di invalidità<br />

in tutta Italia. Il piano è volto<br />

a fare chiarezza riguardo alla crescita<br />

vertiginosa degli invalidi civili negli<br />

ultimi quattro anni, che sono<br />

circa il 30% in più rispetto al 2005.<br />

A guidare la classifica dei beneficiari<br />

di assegno di invalidità in rapporto<br />

alla popolazione troviamo la provincia<br />

di Nuoro con ben 8 invalidi<br />

ogni 100 persone, e Lecce si trova appena<br />

al quinto posto, con quasi 6 invalidi<br />

su 100, ed un incremento del<br />

23% negli ultimi quattro anni. La classifica<br />

prosegue elencando prevalentemente<br />

province del centro-sud per<br />

le prime venti posizioni, motivo per<br />

cui nelle province meridionali i controlli<br />

saranno più accurati che nel resto<br />

d’Italia, con la verifica di un invalido<br />

civile ogni quattro. Anche al<br />

nord si registrano però casi eclatanti:<br />

pur rimanendo su percentuali<br />

più basse (3 invalidi su 100), le provincie<br />

di Pavia e Venezia hanno visto<br />

aumentare quasi del 60% gli assegni<br />

di invalidità dal 2005 a oggi.<br />

V I A G G I O N E L L E P U B B L I C H E A M M I N I S T R A Z I O N I<br />

Le verifiche dell’Inps si concentreranno<br />

prevalentemente sui pensionati<br />

lavoratori e su coloro che si recano<br />

autonomamente a riscuotere<br />

l’assegno di invalidità, e faranno ri-<br />

Epidemia di Cesarei<br />

Il 55% delle nascite, in Puglia, avviene con parto cesareo. <strong>Lo</strong> ha reso noto<br />

l’Assessore regionale alla Sanità, Tommaso Fiore, in occasione della presentazione<br />

del nuovo reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Canosa<br />

di Puglia. «Un dato troppo alto - ha commentato - bisogna recuperare la dimensione<br />

naturale di tale evento».<br />

corso anche all’incrocio di banche<br />

dati come quelle della motorizzazione<br />

civile o della Asl. I controlli non<br />

riguarderanno però i minorenni,<br />

gli anziani con più di 78 anni, i sordi<br />

civili sopra i 65 anni titolari di pensione<br />

sociale e i portatori di patologie<br />

o menomazioni stabilizzate o ingravescenti.<br />

Concentrandosi sui dati di casa nostra,<br />

stupisce come la provincia di<br />

Lecce abbia più di 48.000 invalidi civili,<br />

il doppio di province demograficamente<br />

vicine come Treviso o Vicenza,<br />

e in percentuale sia la prima<br />

provincia peninsulare per numero di<br />

invalidi civili. L’importanza di controlli<br />

serrati diviene quindi fondamentale,<br />

anche alla luce dei dati delle<br />

associazioni di disabili, che parlano<br />

di un 60-65% di contrassegni<br />

per invalidi falsificati o utilizzati in<br />

maniera impropria.<br />

Tanta attenzione nei confronti delle<br />

regioni del Sud sembra quindi giustificata,<br />

anche se non si capisce perché<br />

dalle verifiche debbano rimanere<br />

escluse la Val d’Aosta ed il Trentino,<br />

in quanto regioni a statuto speciale, ma<br />

Il medico risponde<br />

A cura di Giovanni Coluccia<br />

Avete un dubbio o una curiosità,<br />

una difficoltà a cui non avete mai<br />

avuto una risposta chiara? Un problema<br />

sulla vostra salute e desiderate<br />

una consulenza, oppure un<br />

tema che vorreste approfondire?<br />

Scrivete a <strong>Lo</strong> <strong>Scirocco</strong>, un medico<br />

esperto e competente è a disposizione<br />

per rispondere alle vostre domande.<br />

non, ad esempio, la Sicilia.<br />

Il piano straordinario dell’Inps,<br />

T R I S T I P R I M A T I<br />

Si riapre la stagione della caccia<br />

( a i f a l s i i n v a l i d i )<br />

Un nuovo piano straordinario di verifica delle invalidità civili.<br />

Lecce, quinta in classifica, conta 6 invalidi su 100<br />

contenuto tra l’altro nel ben noto<br />

“decreto antifannulloni” voluto dal<br />

ministro Brunetta, sembra comunque<br />

avere le carte in regola per ridurre<br />

il fenomeno dei falsi invalidi,<br />

anche se viene da domandarsi come<br />

mai siano ritenute “straordinarie”<br />

procedure che dovrebbero rappresentare<br />

la norma, come il controllo<br />

incrociato del reddito o della patente<br />

di guida.<br />

Pietro Fornaciari<br />

3


Un tempo sarebbe bastato alzare<br />

lo sguardo, puntare il dito e improvvisare<br />

una descrizione sommaria<br />

dei monumenti per affrontare le<br />

folle indistinte dei turisti col naso all’insù.<br />

Perché la guida turistica professionista<br />

qui in Puglia avrebbe potuto farla davvero<br />

chiunque, dagli studenti squattrinati<br />

alle casalinghe disperate in cerca di un<br />

modo come un altro per ammazzare il<br />

tempo. Di fatto, però, non è mai stato<br />

così.<br />

La categoria in questione si è andata<br />

costituendo a poco a poco, e a farne parte<br />

erano soprattutto i giovani laureati in<br />

lingue e beni culturali capaci autonomamente<br />

di crearsi delle occasioni di lavoro<br />

e apprendimento. Per loro la doccia<br />

fredda è arrivata nel dicembre 2008<br />

con il riconoscimento normativo della<br />

professione di guida turistica, la legge<br />

T U R I S M O<br />

P R O F E S S I O N I E C A T E G O R I E<br />

Regione Puglia:<br />

licenza di guida turistica<br />

Anche la nostra regione ha il suo albo delle guide turistiche.<br />

La giunta Vendola esulta. Fitto insorge: “Provvedimento incostituzionale”<br />

n.37 del 19.12.2008 - Norme in materia di<br />

attività professionali turistiche - in cui, alle<br />

consuete definizioni, fanno seguito i requisiti<br />

necessari per ottenere la licenza<br />

di guida e la procedura per l’iscrizione<br />

ai relativi elenchi regionali. Come per tutti<br />

gli albi, è previsto un esame specifico<br />

che accerti le conoscenze dei candidati.<br />

Ne sono esonerati solo coloro che, oltre<br />

ad avere i requisiti d’accesso, dimostrino<br />

di svolgere quest’attività continuativamente<br />

da almeno cinque anni (art.7, com-<br />

ma 3-4).<br />

È l’epilogo glorioso della lunga battaglia<br />

promossa dall’AGTRP, l’Associazione<br />

Guide Turistiche Regione Puglia,<br />

ente senza scopo di lucro nato dieci anni<br />

fa e che riunisce oltre 45 operatori culturali,<br />

i cosiddetti “veterani del settore”.<br />

Soddisfazione e plausi, dunque, ma anche<br />

qualche polemica sulla trasparenza<br />

del provvedimento, incominciando dalla<br />

mozione di Raffaele Fitto, che ha impugnato<br />

la legge davanti alla Corte Co-<br />

P R O V V E D I M E N T I<br />

Cosa ci riserva la nuova stagione turistica<br />

Approvato un nuovo regolamento che eliminando le Apt stravolge il sistema turistico regionale<br />

La notizia è la seguente: dal 13 marzo, con la pubblicazione<br />

sul BURP, è operativo un nuovo regolamento della<br />

Regione Puglia che prevede la creazione di sistemi turistici<br />

locali. Interessante, vista l’alta vocazione turistica della<br />

regione e visto l’approssimarsi dell’alta stagione, è il caso di approfondire.<br />

In realtà a noi de <strong>Lo</strong> <strong>Scirocco</strong> la notizia di tale cambiamento<br />

era giunta già qualche mese fa. E allora, convinti dell’importanza<br />

del fatto, abbiamo contattato l’ufficio stampa, prodigandoci<br />

per ottenere un’intervista a Massimo Ostilio, Assessore<br />

Regionale al Turismo. Impresa difficilissima visti i comprensibili<br />

impegni dell’assessore. Siamo allora rimasti in attesa, per un<br />

mese almeno, di materiale informativo, che a detta dell’ufficio<br />

stampa doveva essere sufficiente per soddisfare la nostra sete<br />

di conoscenza e comporre un articolo che informasse in modo<br />

esauriente i nostri lettori. Ragionamento valido per un tipo di<br />

giornalismo da scrivania, che si accontenta di un semplice copia<br />

e incolla. Per chi considera il comunicato stampa un punto<br />

di partenza per approfondire, diventa normale ritornare alla<br />

carica con delle domande pronte per ricevere una risposta. Così<br />

abbiamo fatto. Sempre per i comprensibili impegni dell’assessore,<br />

abbiamo inviato le domande e siamo nuovamente rimasti<br />

in paziente attesa. Ma niente.<br />

Il fatto è questo: la Regione Puglia ha recepito ed applicato<br />

una disposizione comunitaria, già operativa in alcune regioni<br />

italiane e al vaglio in altre. Tale disposizione prevede la crea-<br />

zione di Sistemi Turistici <strong>Lo</strong>cali, necessari a promuovere in<br />

modo organico e coordinato quei territori, che spesso hanno<br />

dovuto affidarsi soltanto all’iniziativa degli imprenditori.<br />

Tali sistemi, promossi e gestiti da Comuni assieme a Province,<br />

Parchi ed aree protette, Camere di Commercio e Amministrazioni<br />

pubbliche, si suddividono a loro volta in Sistemi Turistici<br />

“territoriali”, “di prodotto”, come anche di connessione<br />

fra regioni. La domanda a questo punto viene da sé: qual<br />

è stato sino ad oggi il ruolo delle APT, aziende di promozione<br />

turistica, che appunto della promozione si sarebbero dovute<br />

occupare? E per quale motivo non si è pensato ad una<br />

riorganizzazione e potenziamento di tali enti, se veramente non<br />

sono stati in grado di assolvere alla loro funzione? Come riuscirà<br />

la Regione a coordinare e gestire un sistema che sembra<br />

basarsi su una estrema deregolamentazione e frammentazione?<br />

E inoltre: che fine faranno le APT? E i loro dipendenti? Chi<br />

gestirà gli uffici di informazione turistica? Tutti i comuni potranno<br />

contare su personale preparato ad accogliere turisti stranieri<br />

disorientati e fornire, non in italiano ovviamente, informazioni<br />

utili per rendere ricca e interessante la loro vacanza?<br />

Chi saranno i nuovi referenti degli operatori di settore? Queste<br />

alcune delle domande che non hanno trovato risposta, ma<br />

che rivolgiamo nuovamente all’assessore, sperando che ci aiuti<br />

a capire.<br />

Luisa Carretti<br />

Se vieni in tenda<br />

l’autostrada è gratis<br />

I turisti che soggiorneranno per<br />

almeno dieci giorni nei campeggi<br />

del Salento verranno rimborsati<br />

del pedaggio autostradale del viaggio<br />

di sola andata. Questa la proposta<br />

del Faita Feder Camping della<br />

Confcommercio di Lecce, avanzata<br />

con l’obiettivo di destagionalizzare<br />

le presenze turistiche. 10 su 28<br />

le strutture salentine che hanno<br />

aderito all’iniziativa.<br />

stituzionale perché contenente dei profili<br />

legislativi in chiaro disaccordo con<br />

l’art. 117 della Costituzione in tema di<br />

materie concorrenti Stato-Regioni. Non<br />

solo, la legge regionale, a detta di chi ha<br />

avuto a che fare con i famigerati soci dell’AGTRP,<br />

è simile al loro regolamento interno.<br />

Una legge “ad associationem”, insomma,<br />

che legittima in prima istanza<br />

solo chi, con dichiarazioni di redditi e<br />

quant’altro, può dimostrare che fa la guida<br />

da almeno un quinquennio. In altre<br />

parole, gli iscritti all’associazione non vengono<br />

in alcun modo interessati dalle disposizioni<br />

normative se non negli aspetti<br />

puramente formali, viaggiando ad alta<br />

velocità su una corsia preferenziale riservata,<br />

a norma di legge, esclusivamente<br />

a loro.<br />

Eppure, tutti sono a conoscenza che<br />

la prima tranche dei finanziamenti comunitari,<br />

di cui la Puglia ha beneficiato,<br />

è stata destinata in gran parte alla formazione<br />

di guide turistiche specialistiche<br />

e ai relativi progetti imprenditoriali; che<br />

le non poche cooperative di guide nate<br />

dai vari POR, in base alla suddetta legge,<br />

saranno costrette a sgretolarsi o, nella migliore<br />

delle ipotesi, congelare gli introiti<br />

in attesa che venga comunicato il<br />

giorno dell’esame.<br />

Un bluff costato alla Puglia la perdita<br />

di cospicue risorse monetarie, e ai nostri<br />

giovani l’ennesima sconfitta.<br />

Marialuisa Ferrarese<br />

4


La fondazione del movimento Io<br />

Sud da parte della senatrice<br />

Adriana Poli Bortone s’inserisce<br />

in un periodo di forte cambiamento<br />

e dinamismo della politica<br />

italiana. Tra le iniziative legislative più<br />

rilevanti, il disegno di legge sul federalismo<br />

fiscale rappresenta una delle<br />

novità tenute maggiormente sotto<br />

osservazione dal neonato movimento<br />

meridionalista.<br />

Sulle conseguenze per il sud del ddl<br />

è stato chiesto alla senatrice Poli Bortone<br />

di esprimere il proprio parere,<br />

anche in prospettiva dei nuovi equilibri<br />

politici all’indomani della costituzione<br />

del PdL.<br />

Senatrice, sono in programma proposte<br />

emendative al disegno di legge<br />

sul federalismo fiscale?<br />

Sono in programma attualmente<br />

alla Camera, per cui credo che il ddl<br />

ritornerà in Senato: vedremo quali no-<br />

Professori<br />

senza lavoro<br />

I tagli operati dal ministro Gelmini<br />

faranno saltare ben 3643 cattedre<br />

in Puglia, lasciando senza<br />

speranze tutti quei precari ad un<br />

passo dall'immissione in ruolo, per<br />

i quali per giunta, non sono stati<br />

previsti particolari tutele o ammortizzatori<br />

sociali. In rivolta i senatori<br />

pugliesi del Pd, Colomba<br />

Mongiello, Giovanni Procacci e<br />

Salvatore Tommaselli.<br />

vità scaturiranno da tali proposte.<br />

Una novità che sta emergendo, esemplificando,<br />

è che 100 euro investiti al<br />

sud producono molto di più di quanto<br />

non producano 100 euro investiti<br />

nel nord. È un segnale molto importante<br />

per il Governo che sta, invece,<br />

dirottando moltissime risorse del sud<br />

verso il nord. Questo è abbastanza preoccupante,<br />

soprattutto in termini di<br />

perequazione infrastrutturale. Se dovessero<br />

essere prese delle iniziative su<br />

questa questione o anche sulla terri-<br />

P O L I T I C A<br />

torialità delle imposte, un tema a<br />

me molto a cuore, potrebbero esserci<br />

margini di discussione importanti<br />

sui quali potremmo vedere di trovare<br />

una convergenza con il PdL.<br />

Quali le parti del disegno di legge<br />

che non la convincono?<br />

Anzitutto, il fatto che non si stabiliscano<br />

chiaramente le funzioni che<br />

debbono essere esercitate dai diversi<br />

enti. Non mi convince, inoltre, che sia<br />

stata inserita la questione su “Roma capitale”:<br />

è più che altro un tema da riforma<br />

istituzionale che da federalismo<br />

fiscale. Non mi convince il fatto che<br />

una grossa azienda che lavora e produce<br />

nel sud, creando semmai inquinamento<br />

in alcune zone, debba pa-<br />

A D R I A N A P O L I B O R T O N E<br />

“Il federalismo fiscale?<br />

Creerà secessione dolce”<br />

I dubbi della senatrice e del movimento Io Sud<br />

gare le sue tasse dove ha la sede legale<br />

e non invece dove produce. E questo<br />

è il tema della “territorialità delle tasse”:<br />

un tema, secondo me, fondamentale,<br />

importantissimo. Non mi<br />

convince il fatto che la perequazione<br />

infrastrutturale sia fatta in un momento<br />

successivo, ma soprattutto una<br />

questione di fondo: che, a mio avviso,<br />

il federalismo sarebbe dovuto iniziare<br />

dal federalismo istituzionale e non<br />

da quello fiscale che creerà quella “secessione<br />

dolce” della quale parla<br />

179 matrimoni nulli<br />

per la Sacra Rota<br />

Nel 2008 il Tribunale Ecclesiastico<br />

regionale pugliese ha attestato<br />

la nullità di 179 matrimoni<br />

e ha registrato 232 richieste,<br />

8 in più rispetto al 2007. Un<br />

quarto del totale sono di coppie<br />

al primo anno di vita insieme.<br />

Delle cause sollecitate, 16 provengono<br />

da coppie della Diocesi<br />

di Lecce, 16 da Nardò-Gallipoli,<br />

12 da Otranto e 7 dalla Diocesi<br />

di Ugento-S.M.di Leuca.<br />

Gianfranco Viesti.<br />

Che tipo di rapporti ci saranno tra<br />

Io Sud e il PdL?<br />

È tutto da vedere in futuro. Nel frattempo<br />

con Io Sud, anche in questa tornata<br />

elettorale, voglio misurare se effettivamente<br />

c’è un desiderio di riconoscersi<br />

in un progetto territoriale,<br />

perché le intenzioni di voto sembrano<br />

essere altissime nei riguardi di<br />

un movimento che sia credibile per il<br />

sud. Io leggo i sondaggi ma, al di là di<br />

questi, voglio vedere direttamente la<br />

gente che cosa ne pensa. Successivamente<br />

vedremo che rapporti si potranno<br />

stabilire con il PdL o le correnti<br />

che eventualmente ci saranno al<br />

suo interno. Diciamo che il movimento<br />

è comunque aperto a tutte<br />

quante le esperienze politiche.<br />

Mery Albertini<br />

5


In un periodo di recessione a livello<br />

mondiale, c’è un unico settore che non<br />

è stato colpito dalla crisi, e che, al contrario,<br />

sta cavalcando un’onda di successo<br />

che sembra inarrestabile. Quello delle<br />

scommesse. Meno soldi ci sono e più si gioca.<br />

Si riduce l’importo della singola giocata<br />

ma il volume totale aumenta, che vuol dire<br />

meno possibilità per il giocatore a tutto vantaggio<br />

del banco. In questi primi mesi del<br />

2009 sono stati già giocati 4,5 miliardi di<br />

euro con un incremento del 15% rispetto<br />

al 2008. Scommesse, Gratta & Vinci, lotterie,<br />

Bingo, giochi on line, slot machine.<br />

Cosa spinge le persone a tentare la sorte?<br />

In molti ci hanno risposto che è un modo<br />

per tentare la fortuna e racimolare qualche<br />

euro in più. Stessa risposta ci hanno<br />

fornito i proprietari di due piccole tabaccherie<br />

di periferia che al giorno distribuiscono<br />

ai clienti dai 2 ai 4 blocchetti di Gratta<br />

& Vinci. Per avere un quadro della situazione<br />

più chiaro e “tecnico” siamo andati<br />

al centro Snai di via del Mare, a Lecce.<br />

A rispondere alle nostre domande è il<br />

proprietario, il signor Giove.<br />

Da quanto tempo questo centro<br />

Snai è aperto a Lecce?<br />

G I O C A R E C O I S O L D I<br />

Il brivido<br />

di poter cambiare vita<br />

Nonostante la crisi,<br />

il settore delle scommesse non cala i suoi incassi<br />

Da ormai 9 anni. Siamo uno dei<br />

punti più grandi di tutta Lecce.<br />

Su cosa è possibile scommettere?<br />

Ovviamente su tutti gli sport, ma<br />

anche sugli avvenimenti di grande richiamo<br />

popolare quali il Festival di<br />

San Remo o il Grande Fratello. Si può<br />

scommettere anche sulla Borsa e sulle<br />

quotazioni dei titoli Mib. I nostri<br />

S K I F I D O L L P U Z Z<br />

Ridateci Gargamella!<br />

“Gratta e svieni” questa la nuova formula<br />

per far divertire i bambini<br />

Credo che la maggior parte della<br />

gente abbia fatto la mia stessa faccia<br />

alla notizia appresa dal telegiornale,<br />

qualche settimana fa, sui sedici<br />

bambini intossicati in una scuola elementare<br />

di Torino, ricoverati in ospedale<br />

dopo che avevano annusato alcune<br />

figurine maleodoranti. I creatori di<br />

Skifidol puzz, questo il nome delle figurine<br />

incriminate, dichiarano che le essenze<br />

emanate dalle figurine sono a norma<br />

e che per quanto riguarda il malore<br />

dei bambini si è trattato solo di un<br />

caso di suggestione collettiva.<br />

Quel che è certo è che fino ad ora i<br />

NAS hanno sequestrato in tutto il Piemonte,<br />

a scopo cautelativo, le figurine<br />

puzzolenti che hanno provocato il fatto<br />

e che un altro ragazzo di 12 anni di<br />

Chivasso, sempre in provincia di Torino,<br />

si è sentito male dopo averne annusata<br />

una in classe.<br />

Per chi, come me, non era a conoscenza<br />

di questo fenomeno delle figurine<br />

puzzolenti, sappia che sono il nuovo<br />

mito da collezione dei bambini e che<br />

ne sono state vendute un milione in soli<br />

tre mesi. Un pacchetto di Skifidol puzz<br />

costa 1 euro; ogni pacchetto contiene<br />

4 figurine e una su quattro ha la vernice<br />

che, se “grattata”, potrebbe puzzare<br />

terribilmente di: alito fetido, pesce e fogna,<br />

vomito, marciume, pupù e uovo<br />

marcio! Tra i 150 personaggi contenuti<br />

nell’album potreste incontrare Aldo<br />

Urinocaldo, Carlotta Cagarotta, Lino Catarrino,<br />

Isotta Megapuzzotta, Gustavo la<br />

Cacca oppure Fiorello Cacarello.<br />

L’album oltre ad essere pieno di immagini<br />

di bambini vomitanti e maleducati,<br />

di scene al limite della decenza,<br />

è arricchito con delle frasi choc che forse<br />

potrebbero far sorridere gli adulti, ma<br />

poiché pensate e create per i bambini<br />

risultano essere soltanto palesemente diseducative<br />

e nocive, in tutti i sensi.<br />

I creatori delle figurine puzzolenti dichiarano<br />

di non aver fatto nulla di<br />

nuovo; le figurine infatti esistono da<br />

sempre (ne abbiamo collezionate di mostri,<br />

di sirenette e di calciatori), e che i<br />

loro personaggi sono così grotteschi ed<br />

eccessivi che ai bambini non possono<br />

che apparire personaggi di fantasia. La<br />

novità, allora, sta nel fatto di aver creato<br />

un’alternativa al Gratta e Vinci? I genitori,<br />

infatti, grattano e se sono fortunati<br />

vincono; i figli grattano, e se sono<br />

C O S T U M E<br />

clienti scommettono all’80% sul calcio,<br />

a seguire basket e motori.<br />

Giornalmente, quanto è grosso il<br />

volume delle scommesse?<br />

Fare una stima precisa è difficile, diciamo<br />

che in una giornata con un numero<br />

medio di appuntamenti si può<br />

arrivare a 1000 biglietti emessi, di cui<br />

100 incassano. Il 75% delle giocate viene<br />

restituito ogni giorno.<br />

Come potrebbe descrivere il giocatore<br />

medio?<br />

Si va dai 18/20enni fino agli<br />

80enni. Molti “sportivi da poltrona”.<br />

Tifosi del Lecce che prima di andare<br />

allo stadio passano da noi per puntare<br />

sulla propria squadra. Coppie di fidanzati<br />

e studenti universitari. Ma anche<br />

anziani che vivono questo posto<br />

come luogo di aggregazione. Diciamo<br />

che lo zoccolo duro della nostra<br />

clientela, i più assidui, sono i<br />

25/35enni.<br />

Secondo lei cosa spinge a sfidare la<br />

sorte in questo periodo di crisi? Solo<br />

l’ipotesi di un guadagno facile?<br />

Da noi, le posso assicurare, che le<br />

vincite non cambiano la vita. Non vi<br />

è un’illusione come nel Super Enalotto.<br />

A Lecce non c’è stato mai nessuno<br />

che abbia vinto milioni. Certo,<br />

ricordo qualche vincita importante,<br />

150.000 euro una volta e 80.000 un’altra.<br />

Non fanno la differenza ma di certo<br />

ti danno una mano. Fondamentalmente,<br />

sono il divertimento e qualche<br />

piccolo guadagno a spingere la<br />

gente a venire da noi.<br />

In una delle più nere fasi economiche che<br />

si possano ricordare, ci sarebbe molto da riflettere<br />

sul fenomeno delle scommesse, analizzandolo<br />

però senza la lente bacchettona<br />

del perbenismo. In fondo sognare è un diritto<br />

di tutti.<br />

fortunati svengono!!! Sarà questo il<br />

vero fenomeno, la vera novità!<br />

Ma c’è una cosa che proprio non riesco<br />

a spiegarmi: perché i genitori comprano<br />

le “gratta e svieni” ai propri figli?<br />

Non era meglio, a dover proprio scegliere<br />

un personaggio cattivo, il tipo che<br />

si voleva mangiare i puffi? Ridateci<br />

Gargamella!<br />

Francesca Bello<br />

F E N O M E N O<br />

D A A R G I N A R E<br />

La dipendenza<br />

dal gioco<br />

Da episodico può diventare costante:<br />

una vera e propria patologia<br />

La ludomania, o gioco compulsivo,<br />

è una patologia oramai riconosciuta<br />

dall’Organizzazione<br />

Mondiale della Sanità, molto diffusa nel<br />

mondo Occidentale ed in particolare in<br />

Italia. È connessa all’incapacità di controllare<br />

un impulso pericoloso per se<br />

stessi e gli altri. Per questo motivo è definita<br />

“dipendenza senza sostanze”: bisogno<br />

di aumentare la quantità di gioco,<br />

dipendenza e astinenza. I comportamenti<br />

tipici del ludomane sono irritabilità<br />

e ansia connessi ad un desiderio<br />

irrefrenabile al gioco, eccessivo assorbimento<br />

in attività dirette ed indirette<br />

connesse al gioco, ad esempio pensare<br />

a come procurarsi il denaro, con la conseguente<br />

tendenza a trascurare gli altri<br />

aspetti della propria vita, compreso il<br />

rapporto con familiari ed affetti, la tendenza<br />

a ricercare in ogni modo il denaro<br />

per pagare i propri debiti di gioco.<br />

Una ricerca condotta presso la Carnegie<br />

Mellon University degli Stati<br />

Uniti, ha dimostrato come vi sia una<br />

maggiore propensione al gioco tra le<br />

persone più povere perché chi è costretto<br />

alle ristrettezze economiche<br />

tende a vedere la vincita come occasione<br />

di riscatto sociale. Il gioco porta<br />

a spendere molto più di quanto effettivamente<br />

restituisce con una possibile<br />

vincita. Inoltre è molto pericoloso<br />

perché può diventare un circolo vizioso<br />

che può portare alla rovina, in quanto<br />

non fa altro che peggiorare le condizioni<br />

economiche.<br />

In Italia vi è stato un proliferare di<br />

lotterie, Gratta & Vinci e slot machine.<br />

Alla fine del 2004 il nostro Paese si<br />

collocava al terzo posto fra quelli che<br />

giocano di più al mondo, preceduto<br />

solo da Giappone e Regno Unito. Attualmente,<br />

nonostante la recessione<br />

economica, il popolo continua a spendere<br />

per il gioco. Sono 700 mila i giocatori<br />

patologici in Italia e quasi due milioni<br />

quelli che ne hanno sofferto.<br />

Ormai chiunque possieda un computer,<br />

un collegamento ad internet ed una<br />

carta di credito, può giocare indisturbato,<br />

nella solitudine della propria<br />

abitazione, anche 24 ore su 24, senza<br />

essere soggetto allo sguardo giudicante<br />

delle persone. Per tale motivo gli<br />

esperti lanciano l’allarme e richiedono<br />

una maggiore attenzione degli operatori<br />

ed un intervento legislativo serio.<br />

Elisa Surano<br />

Buona stampa<br />

Nella nuova versione graficamente<br />

più invitante, la rivista “Altroconsumo”<br />

è un’ottima guida per<br />

il consumatore. Le varie analisi di<br />

marchi e prodotti, di piccoli e<br />

grandi elettrodomestici, redatte<br />

con rigore scientifico e specialistico,<br />

consigliano il miglior acquisto.<br />

Contiene, inoltre, tutti i buoni<br />

consigli per diventare acquirenti attenti<br />

e consapevoli.<br />

6


40 euro annui<br />

Una famiglia può risparmiare<br />

fino a 40 euro all’anno se<br />

spenge completamente tutti gli<br />

elettrodomestici e gli apparecchi<br />

elettronici, invece di lasciarli in<br />

stand by. Per avere più sicurezza<br />

e comodità è consigliato collegarli<br />

a una ciabatta con interruttore.<br />

Molte sono le truffe e gli abusi<br />

che si nascondono dietro<br />

l’angolo pronte a colpire<br />

l’ignaro consumatore. La legge prevede<br />

una garanzia di due anni entro<br />

i quali un prodotto o un bene mobile<br />

(ad esempio un elettrodomestico)<br />

può essere riparato o sostituito. Ma<br />

molti la violano riducendo la garanzia<br />

di un anno a discapito di chi ha fatto<br />

un acquisto. La legge in questione<br />

è quella relativa all’attuazione della direttiva<br />

1999/44/CE grazie alla quale<br />

nel 2002 vennero introdotti nel codice<br />

civile otto nuovi articoli riguardo i diritti<br />

dei consumatori e le garanzie di<br />

vendita. Stiamo parlando in particolare<br />

della garanzia legale (o del venditore)<br />

e del cosiddetto diritto di recesso<br />

di cui il consumatore, munito di<br />

scontrino o di ricevuta, può avvalersi<br />

entro due mesi dalla data di acquisto<br />

del prodotto, ottenendo così la riparazione<br />

o la sostituzione del bene difettoso<br />

- senza spese aggiuntive - di cui<br />

è direttamente responsabile il venditore.<br />

Questo tipo di garanzia è regolamentata<br />

anche dal Codice del Con-<br />

T E M I C A L D I<br />

P R E V E N I R E L E T R U F F E<br />

Dalla parte del consumatore<br />

Le garanzie sulla vendita di prodotti o beni mobili<br />

sumo introdotto con decreto legislativo<br />

n. 206 del 2005.<br />

Si può esercitare tale diritto (in vir-<br />

tù della Direttiva 85/577/CEE del<br />

Consiglio del 20 dicembre 1985) anche<br />

quando si acquista fuori da locali<br />

commerciali, via Internet o per telefono<br />

e si può recedere inviando una<br />

lettera raccomandata con ricevuta di<br />

ritorno entro un termine minimo di<br />

sette giorni dall’acquisto del bene difettoso<br />

o che non risulta conforme a<br />

quanto ci era stato detto al momento<br />

dell’acquisto.<br />

Il secondo tipo di garanzia sulla<br />

vendita è quella commerciale e non<br />

è regolato da nessun tipo di norma:<br />

in questo caso bisogna leggere il certificato<br />

di garanzia presente all’interno<br />

della confezione del bene acquistato.<br />

Qualora quest’ultimo risultasse<br />

difettoso l’acquirente dovrà rivolgersi<br />

direttamente al produttore.<br />

I controlli non sono sufficienti a stabilire<br />

l’applicazione della legge e il<br />

quadro normativo di riferimento è<br />

molto confuso, tuttavia ci sono molte<br />

guide pubblicate dai vari enti locali<br />

e dalle associazioni dei consumatori<br />

(ad esempio Federconsumatori, Aduc, Altroconsumo)<br />

che rendono un buon servizio<br />

al consumatore che può in questo<br />

modo tutelarsi dagli abusi, far valere<br />

i propri diritti ed essere più consapevole<br />

al momento dell’acquisto.<br />

Ecco perché gioca un ruolo fondamentale<br />

una corretta informazione,<br />

antidoto contro le tante truffe che<br />

sono in agguato quando si fanno acquisti.<br />

Valentina Rosafio<br />

7


UNIONE EUROPEA.<br />

Da settembre nei supermercati<br />

d’Europa non troveremo più<br />

le vecchie lampadine a incandescenza<br />

che gradualmente<br />

saranno sostituite dalle nuove<br />

più economiche ed ecologiche<br />

lampadine fluorescenti ed<br />

alogene. Dal 2012 l'Europa abbandonerà<br />

del tutto le lampadine<br />

tradizionali. Secondo<br />

l’ENVI una famiglia europea risparmierà<br />

50,00 euro annui,<br />

l'equivalente della produzione<br />

annuale di dieci centrali<br />

elettriche da 500 megawatt.<br />

UNIONE EUROPEA.<br />

Dalla prossima legislatura gli<br />

europarlamentari italiani saranno<br />

pagati come i colleghi<br />

europei. La situazione di forte<br />

disparità vigente finora<br />

sarà appianata livellando le<br />

retribuzioni a circa 7.000<br />

euro al mese. Previsti rimborsi<br />

per spese inerenti all'esercizio<br />

del proprio mandato: le<br />

spese di viaggio, vitto e alloggio,<br />

e la retribuzione degli<br />

“assistenti parlamentari”. Nel<br />

caso un deputato sia assente<br />

a più della metà delle sessioni<br />

plenarie, sono previste forti<br />

decurtazioni allo stipendio.<br />

Previsti permessi speciali per<br />

malattia e maternità.<br />

“...dimorando sulle rive del Mediterraneo come formiche o rane intorno ad una palude...” Platone, IV sec. a.C.<br />

FRANCE. Il Governo francese<br />

indennizzerà le vittime<br />

dei 210 test nucleari effettuati<br />

nel Sahara algerino e in Polinesia<br />

tra il 1960 e il 1996. Sono<br />

150mila i lavoratori civili e militari<br />

che presero parte ai test.<br />

Le malattie contemplate sono<br />

le 18 - leucemie e tumori in primis<br />

- indicate dall'Onu come<br />

conseguenze dell'esposizione ai<br />

test atomici. Nel 1985 i servizi<br />

segreti francesi affondarono, a<br />

Auckland, una nave di Greenpeace,<br />

la Rainbow Warrior, pronta<br />

a manifestare contro i test.<br />

Rubrica a cura di Rolando Civilla<br />

CANALE DI SICILIA.<br />

100 cadaveri recuperati sulle<br />

coste libiche e 245 dispersi in<br />

mare negli ultimi di marzo.<br />

Secondo Fortress Europe, dal<br />

‘94 ad oggi sono 3.163 i migranti<br />

deceduti nel Canale di<br />

Sicilia. Secondo la Caritas<br />

sono oltre 13 mila i corpi recuperati<br />

in mare negli ultimi<br />

dieci anni. Spesso i pescatori<br />

trovano i cadaveri impigliati<br />

nelle reti. Oliviero Forti, responsabile<br />

immigrazione Caritas,<br />

ha dichiarato:«Fare stime<br />

sul numero dei decessi nel Mediterraneo<br />

è, di fatto, impossibile<br />

perchè la stragrande maggioranza<br />

delle morti non ha la possibilità<br />

di essere segnalata».<br />

ITALIA. Aumento del 30%<br />

rispetto al 2007 l'export di<br />

armi dell'industria bellica italiana:<br />

fucili e carri armati in<br />

Turchia, Libia, Algeria, Nigeria,<br />

Venezuela, Kuwait, Arabia Saudita,<br />

Emirati Arabi. Nel 2008 il<br />

Governo Italiano ha rilasciato<br />

autorizzazioni alla vendita all’estero<br />

per oltre 3 miliardi di<br />

euro. La Rete Italiana Disarmo<br />

denuncia il contrasto con i<br />

dettami della legge che vietano<br />

le forniture a paesi in conflitto,<br />

avvenute, infatti, vendite autorizzate<br />

al Pakistan e all’India.<br />

PALERMO. Su 30 km di<br />

litorale palermitano oltre 6<br />

sono vietati alla balneazione:<br />

proliferano coliformi, streptococchi,<br />

salmonelle, enterovirus<br />

e altri inquinanti. «Il numero<br />

dei colibatteri e la concentrazione<br />

di altri agenti inquinanti<br />

cresce in maniera esponenziale<br />

con l'aumento della popolazione<br />

e degli scarichi a mare» afferma<br />

il prof. Silvano Riggio,<br />

ordinario di ecologia della<br />

Facoltà di scienze naturali in<br />

Palermo. Inoltre, Giuseppe<br />

Messina di Legambiente avvisa<br />

che «nell’area c'è già la corsa<br />

ad allargare le proprie villette a<br />

mare, vista la nuova ipotesi di<br />

sanatoria».<br />

ITALIA. Un’azienda italiana<br />

vince il prestigioso Energy globe<br />

award. Si tratta della Savno, di<br />

Conegliano (Treviso), specializzata<br />

nello smaltimento rifiuti.<br />

“Quando abbiamo costruito<br />

la nostra ecosede con materiali<br />

provenienti da raccolta differenziata<br />

abbiamo voluto fare una scommessa;<br />

se invitiamo i cittadini a riciclare<br />

dobbiamo dimostrare che la<br />

raccolta differenziata non è una<br />

cosa vana. Con i rifiuti raccolti siamo<br />

riusciti a creare non solo un palazzo<br />

ma anche il simbolo della sostenibilità”.<br />

GHAZZA (arabo). Sono<br />

migliaia le tonnellate di aiuti<br />

alimentari e di medicinali destinati<br />

alla Striscia di Gaza,<br />

bloccati in Alessandria d’Egitto<br />

e presso El Arish, accatastati<br />

sotto tende di fortuna o<br />

coperture di plastica, ai margini<br />

di un campo sportivo o<br />

in enormi parcheggi di camion.<br />

Cibo e medicine inviati<br />

da tutto il mondo marciscono<br />

al sole. «Ogni giorno serve<br />

un certificato diverso, ogni giorno<br />

la competenza è di un'autorità<br />

diversa, della dogana, del Cogat<br />

israeliano, dell'ambasciata<br />

italiana a Tel Aviv…» dichiara<br />

Stefano Rebora volontario di<br />

di Music for Peace.<br />

9<br />

KYPROS in Greco, KI-<br />

BRIS in Turco, (Cipro). Secondo<br />

Birdlife Cyprus e la Reale<br />

Società britannica per la protezione<br />

degli uccelli nel 2008 sono stati<br />

illegalmente uccisi 1.100.000<br />

esemplari di capinere, ambelopoulia<br />

(uccellini delle vigne).<br />

Nella tradizionale cucina cipriota<br />

vengono fritti, serviti<br />

avvolti in una foglia di vite e<br />

mangiati in un boccone. I cacciatori<br />

utilizzano reti a maglie<br />

sottili distese sugli alberi o bastoni<br />

appiccicosi nascosti nei cespugli.<br />

ISTANBUL (in Turchia).<br />

Concluso il Vº Forum mondiale<br />

dell'acqua. La congressista<br />

Sevim Budak ha dichiarato:<br />

«È solo diventato certo che<br />

l’acqua non sarà più gratis, sono<br />

giunti a concordare che anche<br />

nel settore agricolo l’acqua andrà<br />

pagata. Dei cambiamenti climatici<br />

se ne è parlato solo nella misura<br />

in cui si è valutato come<br />

addossare alla popolazione il costo<br />

di ciò che viene causato dai<br />

governi e dalle industrie». «Il Forum<br />

era nato con grandi pretese<br />

quali come contrastare la crisi<br />

mondiale dell’acqua, come salvare<br />

l’acqua ma si è trasformato in<br />

un dibattito sulle dighe» commenta<br />

Güven Ekren.


Torre Vado, marina di Morciano<br />

di Leuca, è una delle località<br />

balneari più rinomate del<br />

Salento. Il rilievo di serra che degrada<br />

a tratti più o meno ripidi, a partire<br />

dalle contrade Nepole, Scalelle e<br />

Monti Rossi, si caratterizza per la<br />

presenza di alcuni canali naturali<br />

dove si aprono alcune cavità carsiche,<br />

la cui frequentazione è da riferire a diverse<br />

fasi del Paleolitico.<br />

Numerosissime sono altresì le strutture<br />

in pietra a secco sparse nel territorio.<br />

Si tratta di muri di delimitazione<br />

e di ricoveri temporanei per<br />

contadini e animali, di diverse forme<br />

e dimensioni, localmente noti come<br />

pajare che, in questo lembo di penisola<br />

salentina, si presentano in tutte<br />

le varianti tipologiche (a tronco di<br />

cono, a tronco di piramide, ecc.).<br />

Negli ultimi anni, nonostante le leggi<br />

che dovrebbero tutelarle e il vincolo<br />

paesaggistico a cui è sottoposta l’intera<br />

area, si è assistito ad una graduale distruzione<br />

di queste costruzioni rurali,<br />

spesso abbattute e poi sostituite ex<br />

novo da complessi edilizi in muratura<br />

che, delle preesistenti strutture, a<br />

volte conservano la forma e l’apparenza,<br />

ma non l’essenza.<br />

A queste abitazioni adibite a residenze<br />

estive, spesso - occorre puntualizzare<br />

- realizzate con pessimo<br />

I N P R O V I N C I A<br />

gusto architettonico, si devono aggiungere<br />

anche le infrastrutture a loro<br />

associate, come strade e larghi spiazzi<br />

di tufo e scarti di materiale edile,<br />

realizzate laddove affioravano banchi<br />

di roccia calcarei ricoperti dalla tipica<br />

macchia mediterranea alternati a<br />

brevi tratti di terra rossa “colonizzati”<br />

da ulivi e alberi di alto fusto, con un<br />

danno incalcolabile sia per la flora che<br />

per la fauna autoctona.<br />

Decenni di scempi edilizi hanno<br />

esteticamente depauperato l’ambiente<br />

di questo tratto di costa salentino e i<br />

relitti di habitat originari, sopravvissuti<br />

alla fame di speculazione, non si opporranno<br />

a lungo alla selvaggia ce-<br />

10<br />

mentificazione. Basta percorrere la litoranea<br />

“Gallipoli - Santa Maria di<br />

Leuca” nei mesi invernali e ci si accorge<br />

quanto sia intasata dal traffico<br />

di mezzi pesanti impiegati nel settore<br />

dell’edilizia.<br />

Una più oculata gestione del paesaggio<br />

rurale salentino avrebbe offerto<br />

la possibilità concreta di sviluppo<br />

economico di una terra sofferente<br />

come le solitarie pajare superstiti (per<br />

quanto tempo ancora?) e sradicata<br />

come gli ulivi secolari, anziani guardiani<br />

e testimoni di tempi andati che<br />

non ritorneranno mai più.<br />

Marco Cavalera<br />

T O R R E V A D O<br />

Paesaggio rurale e urbanizzazione senza regole


M A G L I E<br />

Latte alla diossina<br />

Emergenza nel Salento per sostanze cancerogene negli allevamenti<br />

Da analisi a campione effettuate<br />

da ASL e ARPA (Azienda<br />

Regionale Protezione Ambiente)<br />

in allevamenti, macellerie e caseifici<br />

del territorio salentino, sono<br />

emersi dati preoccupanti circa i livelli<br />

di diossina, sostanza altamente cancerogena,<br />

in alcuni lotti di latte e carne<br />

ovina e bovina, smerciati in particolar<br />

modo nella provincia.<br />

Il livello massimo di diossina ammesso<br />

negli alimenti è di 6 picogrammi<br />

per kg di grasso. In alcuni<br />

campioni analizzati il livello di diossina<br />

è risultato pari al doppio del limite<br />

consentito per legge. Nel latte analizzato<br />

la concentrazione di sostanze<br />

cancerogene non ha superato i 7 pi-<br />

Europa, un termine apparentemente<br />

univoco che tuttavia racchiude<br />

in sé una miriade di realtà<br />

sociali, politiche ed economiche.<br />

Per molti giovani alla ricerca di un’occupazione<br />

rappresenta, oggi più che<br />

mai, un enorme capitale di investimento<br />

in termini professionali, uno<br />

strumento indispensabile per la crescita<br />

personale ed il miglioramento<br />

delle proprie prospettive di carriera.<br />

Per favorire un confronto del Salento<br />

con l’Europa, il portale www.pugliaimpiego.it<br />

ha istituito un nuovo canale<br />

telematico, denominato Antenna<br />

Europe Direct. Ne abbiamo parlato con<br />

il suo coordinatore, Paolo Casalino.<br />

Cos’è Antenna Europe Direct?<br />

Quando nasce e di cosa si occupa?<br />

Gli sportelli di informazione Europe<br />

Direct svolgono un ruolo di intermediazione<br />

tra l’Unione Europea e i<br />

cittadini, a livello locale. La loro finalità<br />

è veicolare il maggior numero<br />

di contenuti inerenti le politiche comunitarie<br />

e offrire consulenza, assistenza<br />

e risposte a quesiti sulle istituzioni,<br />

la legislazione, i programmi, le<br />

occasioni di interazione, i concorsi e<br />

le possibilità di finanziamento attraverso<br />

i fondi europei.<br />

L’Antenna Europe Direct Lecce<br />

“L’Unione Europea entra nel Salento”,<br />

istituita presso la Provincia di Lec-<br />

cogrammi, comunque superiore a<br />

quella consentita. Viene da chiedersi<br />

come mai quantità così elevate siano<br />

sfuggite ai controlli del terreno che dovrebbero<br />

essere effettuati periodicamente<br />

dalle autorità competenti.<br />

Non si può fare finta che il problema<br />

non esista, in considerazione anche<br />

della particolare situazione di gestione<br />

dei rifiuti in cui versa ultimamente<br />

la provincia di Lecce, fronteggiandolo<br />

attraverso un consistente<br />

programma di recupero ambientale,<br />

per cercare di abbassare i livelli di sostanze<br />

nocive al di sotto della soglia<br />

consentita ed evitare, quindi, che<br />

questi arrivino negli alimenti.<br />

Ilaria Greco<br />

A N T E N N A E U R O P E D I R E C T<br />

L’Europa in un clic<br />

Scopriamo di cosa si occupa il nuovo canale telematico europeo<br />

di Pugliaimpiego insieme al coordinatore Paolo Casalino<br />

ce - Servizio Politiche del Lavoro, è<br />

una delle oltre 450 antenne informative<br />

dislocate nei 27 paesi dell’Unione.<br />

A chi è rivolto questo nuovo strumento<br />

telematico e con quali finalità?<br />

Il sito si rivolge a studenti, cittadini<br />

e imprese e si propone di veicolare<br />

informazioni su tutte le possibilità<br />

di lavoro, formazione, concorsi, accesso<br />

ai finanziamenti comunitari,<br />

offerte dall’Unione Europea per la riqualificazione<br />

professionale e lo sviluppo<br />

imprenditoriale. I punti di forza<br />

del sito sono il suo costante aggiornamento,<br />

curato da due dipendenti<br />

per ciascuno dei dieci Centri per<br />

l’Impiego della Provincia, e l’interazione<br />

tra la rete Europe Direct ed altre<br />

due reti della Commissione Europea,<br />

gestite sempre dal nostro ufficio<br />

(EURES, rete europea delle opportunità<br />

di lavoro e formazione e<br />

SOLVIT, rete europea per una corretta<br />

attuazione del mercato unico).<br />

In che modo il nuovo canale informativo<br />

intende sostenere i giovani<br />

e la loro occupazione in un panorama<br />

occupazionale non solo europeo<br />

ma ormai globalizzato?<br />

Nell’Unione Europea, i ragazzi<br />

rappresentano il 38,5% della popolazione<br />

disoccupata. Antenna Europe Direct<br />

promuove la mobilità geografica<br />

I N P R O V I N C I A<br />

M O S T R A I T I N E R A N T E<br />

Gaetano Martinez<br />

fa tappa a Parabita<br />

“Schizzi e disegni” per conoscere uno dei maggiori scultori del ‘900<br />

Martedì 31 marzo nell’Aula<br />

Magna dell’Istituto Statale<br />

d’Arte di Parabita è stata<br />

inaugurata la mostra itinerante dal titolo<br />

“Gaetano Martinez - Schizzi e disegni”.<br />

L’allestimento, che avrà luogo in<br />

Villa Colomba, edificio messo a disposizione<br />

dalla Banca Popolare Pugliese,<br />

consiste nell’esposizione di<br />

un’ampia raccolta di oltre cento tra<br />

schizzi e disegni (facenti parte della<br />

collezione della famiglia Carlo Minafra)<br />

realizzati da Martinez tra il 1912<br />

e il 1951. Si tratta perlopiù di sperimentazioni<br />

di ricerca fine a se stessa<br />

e precedenti la realizzazione di sculture<br />

o monumenti. Tali disegni, caratterizzati<br />

dal tratto essenziale e<br />

asciutto e realizzati a matita o a china<br />

quasi sempre su piccoli fogli di carta,<br />

documentano in modo pregevole<br />

l’attività di analisi della realtà, di elaborazione<br />

stilistica e di evoluzione artistica<br />

di Gaetano Martinez che è stato<br />

giustamente annoverato, soprattutto<br />

dopo le mostre di Lecce, Matera<br />

e Roma, tra i più importanti scultori<br />

italiani della prima metà del Novecento.<br />

La mostra è stata realizzata,<br />

tra l’altro, con il patrocinio della Facoltà<br />

di Beni Culturali dell’Università<br />

del Salento e del Ministero per i<br />

Beni e le Attività Culturali. L’esposizione<br />

resterà a Parabita fino al 19 aprile,<br />

per essere trasferita a Poggiardo dal<br />

L A S F I D A N E L S A L E N T O<br />

Tennis “Under 12”<br />

A Maglie, il torneo delle giovani promesse internazionali<br />

Approda al Circolo Tennis di<br />

Maglie l’ottava edizione italiana<br />

del Torneo Internazionale<br />

Under 12 maschile e femminile,<br />

“Trofeo Ediltermica”. L’evento, organizzato<br />

dal C.T. di Maglie in collaborazione<br />

con la Ediltermica Srl, è<br />

una tappa del tour giovanile del Tennis<br />

Europeo e vanta la partecipazione<br />

della Federazione Italiana Tennis<br />

e della Tennis Europe, con il patrocinio<br />

di Regione Puglia, Provincia di<br />

Lecce, Città di Maglie e Marel Eventi<br />

& Congressi.<br />

La manifestazione ha preso il via sabato<br />

4 aprile con le sfide dei due tabelloni<br />

di qualificazione, maschile e<br />

femminile, e si concluderà il 12 aprile<br />

con le finali in programma nella domenica<br />

di Pasqua.<br />

dei giovani, li orienta meglio nella scelta<br />

formativa, crea occasioni di scambio<br />

e incontro con le aziende e offre<br />

possibilità di tirocinio presso i propri<br />

uffici. Inoltre, la continua collaborazione<br />

con il mondo della scuola e delle<br />

università sensibilizza le nuove generazioni<br />

a pensare e a “ripensarsi” in<br />

11<br />

22 aprile al 10 maggio e infine a Lecce,<br />

dal 13 al 28 maggio.<br />

Silvia De Nizza<br />

Sin dalla vigilia si annuncia un’edizione<br />

da record, viste le 170 partecipazioni<br />

alle qualificazioni (100 nel<br />

maschile e 70 nel femminile), che si<br />

disputeranno sui campi dei Circoli di<br />

Galatina, Casarano e Tuglie, oltre che<br />

di Maglie.<br />

“Ancora una volta centinaia di ragazzi/e<br />

si confronteranno con tutto il loro<br />

entusiasmo in una sana e genuina competizione<br />

sui campi del nostro Circolo”,<br />

questo il commento di Antonio Baglivo,<br />

direttore sportivo del Circolo<br />

Tennis di Maglie.<br />

Protagoniste indiscusse saranno,<br />

dunque, le giovani racchette giunte da<br />

ogni parte d’Europa con familiari e<br />

tecnici, che daranno grande visibilità<br />

all’intero territorio salentino.<br />

Emma De Marco<br />

chiave europea. Occasioni concrete<br />

sono, ad esempio, i tirocini formativi<br />

per laureati nelle Istituzioni europee,<br />

la banca dati delle opportunità<br />

di lavoro in Europa, gli incontri di<br />

orientamento negli Istituti scolastici.<br />

Laura Marrocco


I N P R O V I N C I A<br />

B A N D O D I S E L E Z I O N E<br />

Valorizzazione della cartapesta leccese:<br />

una reale opportunità di lavoro per i giovani<br />

La selezione di 36 beneficiari, che seguiranno<br />

il percorso formativo teorico-pratico, è<br />

uno dei primi provvedimenti tangibili del<br />

progetto Tutela e valorizzazione delle lavorazioni artistiche<br />

ed artigianali in cartapesta”.<br />

Il progetto, valutato dalla Fondazione per il Sud<br />

come uno dei migliori sull’intero territorio nazionale,<br />

è stato premiato con un contributo di<br />

371.000,00 euro, a cui si aggiungono ulteriori<br />

93.000,00 euro di cofinanziamento. L’iniziativa si<br />

realizzerà su un arco temporale di circa due anni<br />

e porterà alla nascita di una cooperativa di tipo<br />

B che si occuperà di produzione e restauro di opere<br />

in cartapesta.<br />

Il progetto vede l’Ascla di Casarano, diretta da<br />

Giuseppe Negro, capofila di un gruppo di attori<br />

locali e nazionali di alto livello, accomunati dalla<br />

passione per un’arte tanto antica quanto povera<br />

come quella per la cartapesta. Sono presenti, infatti,<br />

la Provincia di Lecce, il Comune di Casarano<br />

e l’APT di Lecce; e ancora il Consorzio Beni<br />

Culturali Italia e il Consorzio Inecoop, il Consorzio<br />

degli Artigiani di Lecce e il Consorzio Emmanuel,<br />

infine la Diocesi di Nardò - Gallipoli e la Diocesi<br />

di Ugento - Santa Maria di Leuca.<br />

L’obiettivo principale del progetto è quello di<br />

creare una cospicua rete di artigiani “cartapestai”<br />

e “cartapestai restauratori” in grado di fornire le<br />

adeguate professionalità per gli interventi di restauro<br />

delle tante opere sacre e diffondere una<br />

professionalità di nicchia con grandi potenzialità.<br />

Il percorso prevede una fase di formazione d’aula,<br />

che permetterà ai partecipanti di acquisire le<br />

tecniche di lavorazione della cartapesta e quelle<br />

di marketing aziendale e gestione d’impresa. La<br />

fase laboratoriale invece sarà tenuta da esperti ed<br />

affermati cartapestai. La fase più significativa del<br />

progetto coincide con l’avvio della cooperativa e<br />

l’allestimento di un laboratorio per la lavorazione<br />

della cartapesta.<br />

Per la piena realizzazione del progetto è prevista<br />

la partecipazione a diverse fiere di settore, alcune<br />

delle quali di livello internazionale, azioni<br />

di marketing dirette a supportare la diffusione delle<br />

professionalità e la commercializzazione delle<br />

opere, anche con l’ausilio di una piattaforma di<br />

e-commerce che permette la vendita on-line.<br />

Il bando di selezione per 36 allievi, che parteciperanno<br />

gratuitamente al percorso, scade il prossimo<br />

14 aprile. Tutti coloro che sono mossi da<br />

un’innata passione per l’arte e dall’amore per la<br />

propria terra avranno la giusta opportunità per<br />

realizzare il proprio sogno, di trasformare una naturale<br />

passione in una vera occasione di lavoro.<br />

Per informazioni: Associazione Scuole e Lavoro Via<br />

IV Novembre n. 3/5 - 73042 Casarano (Le)<br />

tel./fax 0833 512690 - www.ascla.it e-mail:<br />

info@ascla.it<br />

Gianfranco Riso<br />

12


L E C C E<br />

Riscoprire<br />

l’arte<br />

francescana<br />

Villa Fulgenzio della Monica<br />

nuovo centro<br />

della cultura salentina<br />

Riapre al pubblico la Pinacoteca<br />

d’Arte Francescana di<br />

Fulgenzio a Lecce. Nove sale<br />

nelle quali sono conservate ben<br />

128 tele provenienti dai conventi<br />

francescani delle province di Lecce,<br />

Taranto e Brindisi. La raccolta delle<br />

tele, oggi racchiuse in un catalogo<br />

curato da Padre Antonio Febbraro<br />

e da Giuseppina Pizzileo, fu<br />

iniziata da padre Benigno Perrone,<br />

docente di filosofia e stimato storico<br />

del francescanesimo pugliese. Il<br />

nucleo originario della collezione è<br />

costituito da tele attribuite a pittori<br />

francescani salentini del seicento,<br />

come Frate Francesco da Martina<br />

Franca e il suo discepolo, Frate Giacomo<br />

da San Vito dei Normanni,<br />

che operano nel clima spirituale del<br />

fenomeno della “Serafica Riforma”.<br />

Ad esso si aggiungono opere pittoriche<br />

di Oronzo Tiso, il più significativo<br />

pittore salentino del XVIII secolo,<br />

Serafino Elmo e Gianserio<br />

Strafella. La collezione è arricchita<br />

da numerosissime opere di cartapesta<br />

raccolte nell’ammezzato della<br />

Villa Fulgenzio della Monica, e dal<br />

fondo Padre Raffaello Pantaloni,<br />

costituito dai bozzetti e dagli studi<br />

del frate, che ha arricchito e abbellito<br />

la chiesa di Fulgenzio.<br />

La Redazione<br />

L’avevamo tutti ammirata, come in<br />

una cartolina esotica in una bella<br />

giornata di giugno, neanche un<br />

anno fa. Leuca era vestita con l’abito buono<br />

della domenica, in occasione della visita<br />

del Santo Padre alla Basilica“De finibus<br />

terrae”. Una giornata da protagonista per<br />

la “città bianca” e la sua terra. L’avevamo<br />

lasciata così, impreziosita e ristrutturata<br />

nell’arredo urbano per investimenti cospicui<br />

da parte degli enti pubblici tra spese<br />

più o meno doverose.<br />

Una delle iniziative più rilevanti venne<br />

lanciata dalla Provincia:“100 Palme<br />

per il Papa a Leuca”, ogni comune salentino<br />

avrebbe donato una palma del<br />

costo di circa 1000 euro, per abbellire<br />

il lungomare. L’iniziativa, sponsorizzata<br />

dalla Commissione Cultura della<br />

Provincia di Lecce e dal Comune di Castrignano,<br />

guadagnò facilmente il consenso<br />

dei comuni (non tutti) e, tra chi<br />

già sognava di ribattezzare il lungomare<br />

Cristoforo Colombo “il lungomare<br />

dei salentini” e chi come gli ambientalisti<br />

vedevano sradicare senza molte attenuanti<br />

gli alberi già esistenti, il progetto<br />

ebbe luce. Le palme “Washingtonia”<br />

furono ritenute adatte dalla<br />

I N P R O V I N C I A<br />

A L B E R G A T O R I<br />

È ora possibile comunicare<br />

gli alloggiati dal pc<br />

Novità in arrivo per alberghi,<br />

villaggi turistici, Bed and Breakfast,<br />

camping, case vacanze,<br />

affittacamere e strutture ricettive del Salento.<br />

Grazie al “Progetto Alloggiati”,<br />

presentato lo scorso luglio dalla Questura<br />

di Lecce, il rispetto dell’obbligo di<br />

comunicazione previsto dall’art.109<br />

del T.U.L.P.S. potrà essere assolto con<br />

un semplice clic.<br />

L’iniziativa è stata pubblicizzata pochi<br />

Giunta comunale, espressamente scelte<br />

perché “resistenti all’infezione del punteruolo<br />

rosso”così come recita la delibera<br />

n. 68 del 13.05.2008. Oggi però, a<br />

meno di un anno dalla visita del Pontefice,<br />

la realtà è ben diversa. Alcune palme<br />

hanno ceduto e le altre sembrano<br />

evidenziare i sintomi di una manutenzione<br />

precaria: “Le Washingtonia, come<br />

tutte le palme, sebbene non abbiano bisogno<br />

di grandi cure, necessitano, specialmente<br />

nei mesi seguenti l’installazione,<br />

controlli periodici e monitorati<br />

atti che prevengano l’attacco del punteruolo<br />

rosso, che non risparmia neanche<br />

questa specie” ci spiega un esperto<br />

agronomo.<br />

Oggi “il lungomare dei salentini” è<br />

abbandonato alle intemperie e al vandalismo,<br />

come dimostrano anche il<br />

trafugamento e lo sfregio delle lastre coi<br />

nomi dei comuni donatori.<br />

Il progetto, vanto della Provincia e<br />

del Comune, è stato realizzato ma sembra<br />

essere caduto in un letargo indecoroso.<br />

Finisce qui la responsabilità<br />

nel salvaguardare l’integrità delle palme<br />

e la bellezza di un lungomare? Passata<br />

la festa, Leuca deve ritornare Ce-<br />

giorni fa nel corso di una conferenza<br />

stampa presso la sede camerale del capoluogo<br />

salentino alla presenza del<br />

presidente Alfredo Prete, il capo di Gabinetto<br />

della Questura, Massimo Gambino,<br />

il vice questore aggiunto Giorgio<br />

Oliva e Raffaele De Santis, presidente<br />

di Federalberghi.<br />

Questo nuovo servizio web consentirà<br />

ai gestori delle suddette strutture di<br />

inviare via internet direttamente dalla<br />

S A L V E<br />

Inaugurato il Centro Culturale<br />

Insieme a numerosi servizi turistici e informatici,<br />

conserva ed espone un “tesoretto” di antiche monete<br />

Il “Tesoretto di Salve” è tra le più significative<br />

testimonianze per lo<br />

studio della circolazione monetale<br />

in Italia e nel Mediterraneo. Rinvenuto<br />

nel 1930 a Salve, in località “Terramascia-Fano”,<br />

è composto da 68 monete<br />

d’argento che coprono uno spazio<br />

cronologico compreso tra la seconda<br />

metà del VI sec. a.C. e gli ultimi<br />

decenni del III secolo a.C. <strong>Lo</strong> scorso sabato<br />

7 marzo, presso Palazzo Ramirez<br />

in Piazza Concordia, è stato inaugurato<br />

il Centro Culturale, all’interno del<br />

quale sarà possibile trovare, oltre al Tesoretto<br />

di Salve, lo IAT (ufficio di Informazione<br />

e Accoglienza Turistica), il<br />

CAPSDA (Centro di Accesso Pubblico<br />

ai Servizi Digitali Avanzati), la Biblioteca,<br />

una Sala Conferenze, lo Sportello<br />

“Aqp on line” e quello per l’Internazionalizzazione<br />

delle Imprese e infine<br />

un’Aula Multimediale.<br />

Unitamente alla documentazione<br />

relativa al tesoretto sono stati allestiti<br />

pannelli informativi che illustrano in<br />

modo esauriente le numerose evidenze<br />

archeologiche di Salve dal Paleolitico<br />

medio all’età romana. Inoltre è stata<br />

realizzata una Carta Archeologica del<br />

territorio salvese, grazie ai dati acquisiti<br />

a seguito delle ricerche svolte da Nicola<br />

Febbraro, giovane laureato in Archeologia<br />

presso l’Università di Lecce.<br />

Durante l’inaugurazione Aldo Siciliano,<br />

Direttore del Dipartimento di<br />

Beni Culturali dell’Università del Salento<br />

nonché docente di Numismatica<br />

Greca e Romana, ha tenuto una relazione<br />

su “Il tesoretto monetale di Salve.<br />

Conoscenza, tutela e valorizzazione<br />

del territorio” alla presenza di autorità<br />

civili e rappresentanti di realtà locali,<br />

tra cui Vincenzo Passaseo, Sindaco di<br />

Salve e Raffaele Fitto, Ministro degli Affari<br />

Regionali.<br />

Marco Cavalera<br />

S A N T A M A R I A D I L E U C A<br />

Il letargo del lungomare<br />

Allestita a festa per l’arrivo di Benedetto XVI, la città bianca mette in mostra palme rinsecchite, trasandate e sofferenti<br />

nerentola? Adesso che ricominciamo a<br />

respirare la primavera, la radiosa cittadina<br />

merita di ridestarsi e di riappropriarsi<br />

dell’abito che le spetta, come tutti<br />

ricordiamo, in quella bella cartolina<br />

di metà giugno.<br />

Francesco Piscopello<br />

13<br />

propria sede le cosiddette “Schedine alloggiati”,<br />

riducendo così i disagi della<br />

consegna diretta e consentendo anche<br />

un più rapido ed efficace controllo<br />

dei dati da parte del personale della<br />

Polizia di Stato, con conseguenti<br />

positive ricadute in termini di maggiore<br />

sicurezza e controllo del territorio. I<br />

soggetti interessati potranno richiedere<br />

l’abilitazione al servizio telematico direttamente<br />

presso l’Ufficio Prevenzione<br />

Generale e Soccorso Pubblico telefonando<br />

al numero 0832/691711. Chi<br />

non conosce ancora la rete potrà usufruire,<br />

inoltre, di una serie di stage messi<br />

in atto dalla Camera di Commercio di<br />

Lecce finalizzati ad istruire ed aggiornare<br />

gli operatori interessati.<br />

Emanuela Vasto<br />

P A G I N E S A L E N T I N E<br />

Novellando con<br />

Luigi Di Seclì<br />

Poche pagine per brevi racconti,<br />

freschi e leggeri ma al tempo<br />

stesso toccanti e così reali da<br />

sembrare scene di vita vissuta, personalmente,<br />

senza che ci fosse la mediazione<br />

del racconto. Questo è Novellando<br />

di Luigi Di Seclì, scrittore taurisanese<br />

dalla penna prolifica, giunto<br />

alla sua ventitreesima pubblicazione,<br />

spaziando dalla poesia al romanzo<br />

ai racconti. Autore salentino come<br />

le sue storie, ci descrive l’incontro con<br />

un randagio, quello meno triste con<br />

un bambino dell’Est, e ancora la degenza<br />

in un ospedale di Fedele Montemario<br />

e il ricordo di un compaesano<br />

scomparso, il tutto in una lingua<br />

sciolta, da assaporare lentamente,<br />

con piacevoli interruzioni dialettali<br />

che rendono le vicende ancora più<br />

quotidiane. Sentimenti, pensieri e<br />

modi di vivere popolari.<br />

Con uguale semplicità si presenta<br />

Mondo Immondo dal contenuto meno<br />

lieto: rassegna cruda e disincantata di<br />

quanto la società di oggi riesce a far<br />

accadere. La versione più recente, rivista<br />

e ampliata, elenca episodi quotidiani<br />

di ingiustizie, soprusi, paradossi<br />

e corruzioni, una carrellata di cronaca<br />

nera già vista e sentita in tv e sulle pagine<br />

dei giornali da tutti noi. Raccolti<br />

e letti tutti insieme, senza respiro, impongono<br />

una presa di coscienza immediata.<br />

U N A L B U M D I F I G U R I N E<br />

Tutticampioni a Corigliano<br />

Come le figurine panini ma non<br />

con i volti di Zoff, Facchetti o<br />

Del Piero, bensì con le immagini<br />

di amici, parenti e conoscenti<br />

che a Corigliano d’Otranto praticano<br />

sport. Questa l’iniziativa presentata<br />

nella sala consiliare del comune salentino:<br />

un album di figurine adesive<br />

che ritrae la realtà sportiva coriglianese,<br />

con grandi e piccoli campioni delle<br />

categorie e delle discipline più varie,<br />

testimonianza di un’intera generazione<br />

di sportivi, da custodire preziosamente<br />

nell’archivio dei ricordi domestici.<br />

L’album “Tutticampioni“ è un’idea<br />

nata da una proposta della casa editrice<br />

Soqquadro, subito accolta favorevolmente<br />

dall’amministrazione, che ha riconosciuto<br />

in essa lo scopo di avvicinare<br />

allo sport i cittadini di Corigliano, facendo<br />

conoscere le svariate discipline<br />

sportive praticate sul territorio. Nelle<br />

cartolibrerie, edicole, tabaccherie del<br />

posto si potranno acquistare le “bustine”<br />

contenenti le figurine da attaccare<br />

sul proprio album e da scambiarsi,<br />

come da tradizione. Completare<br />

l’album vorrà dire possedere un documento<br />

storico-sportivo che accompagnerà<br />

i giovani protagonisti nelle diverse<br />

fasi della loro esistenza rivivendo,<br />

attraverso le immagini, i momenti<br />

di ogni singola esperienza sportiva.


L A V O R O E R G O S U M<br />

Un libro per<br />

amare il lavoro<br />

Se sei in cerca di lavoro e già pensi<br />

alla noia che potrebbe sopraggiungere<br />

dopo averlo trovato…<br />

Se sei dipendente e provi sensazioni<br />

poco piacevoli quando senti pronunciare<br />

le parole “cartellino” e “collega”…<br />

Se lavori come libero professionista e<br />

due o più volte al giorno ti lasci prendere<br />

dalla voglia di mollare tutto… Se<br />

sei pensionato e ti manca il tuo posto<br />

di lavoro..<br />

In tutti questi casi sei il lettore giusto<br />

di “Lavoro ergo sum” di Emanuela<br />

Vasto, una selezione di aforismi sul<br />

lavoro, da San Paolo a Voltaire, da Papa<br />

Giovanni Paolo II a Plutarco, che lancia<br />

un messaggio semplice e al tempo<br />

stesso forte: cerca un buon lavoro,<br />

ma lotta per trovare il lavoro che ami<br />

e che esprima ciò che senti profondamente<br />

di essere. Solo rincorrendo la<br />

nostra vocazione professionale possiamo<br />

riscoprire la nostra vera identità<br />

ed essere liberi e felici. Buona lettura<br />

a tutti.<br />

Grandiosi festeggiamenti a Tuglie,<br />

da sabato 18 a lunedì 20<br />

aprile, in onore di Maria Ss.<br />

Annunziata, patrona della cittadina.<br />

Un paese che si veste completamente<br />

a festa e che richiama migliaia<br />

di devoti e turisti. La festa dell’Annunziata<br />

è la prima grande festa patronale<br />

del periodo primaverile ed<br />

I N P R O V I N C I A<br />

una delle più importanti per la sua<br />

storia: la sua origine risale al 1750. Sabato<br />

18 aprile alle ore 10 si apre ufficialmente<br />

la Fiera-Mercato con la<br />

presenza dei Vigili del Fuoco, mentre<br />

alle 20 si snoda la solenne Intorciata:<br />

un rito secolare suggestivo ed<br />

emozionante. La statua della Madonna<br />

Annunziata è accolta dal suo-<br />

P R E S I C C E<br />

Ecologia, l’importanza dell’oggi<br />

Intervista a Luigi Damiani, Preside dell’Istituto Comprensivo di Presicce, su scuola e ambiente<br />

Èormai noto che una consapevolezza<br />

crescente sui rischi derivati da cattive<br />

abitudini in materia ambientale può<br />

contribuire a migliorare le condizioni di vita<br />

di ognuno di noi. I ragazzi, come immediata<br />

risorsa da investire per il nostro futuro, sono<br />

in tal senso un terreno fertile su cui piantare<br />

gli “alberi” del nostro domani.<br />

Educazione ambientale nelle scuole.<br />

Cosa è stato fatto fino ad oggi per incoraggiare<br />

i ragazzi ad un comportamento<br />

sano e consapevole?<br />

Già da molti anni, precisamente dall’anno<br />

scolastico 1999/2000, sono state<br />

portate avanti numerose iniziative per la<br />

salvaguardia e il rispetto dell’ambiente. Intorno<br />

al progetto generale di prevenzione<br />

e salute del territorio, hanno ruotato numerosi<br />

microprogetti per approfondire<br />

l’educazione alla raccolta differenziata,<br />

l’analisi dei vari sistemi di smaltimento dei<br />

rifiuti, lo sviluppo sostenibile e lo studio<br />

delle fonti rinnovabili. Il discorso ambiente<br />

è stato esaminato con i ragazzi sotto<br />

varie sfaccettature, arrivando a coinvolgere,<br />

con metodi didattici adeguati, an-<br />

14<br />

no festoso delle trombe, delle campane,<br />

dal lancio di migliaia di bigliettini<br />

votivi e dai tradizionali palloni<br />

aerostatici. La statua è impreziosita<br />

da gioielli ex-voto e da tantissimi<br />

fiori, oltre che ad essere scortata<br />

dai Carabinieri in picchetto d’onore.<br />

Precedono la statua “te la Nunziata”,<br />

quella di Sant’Antonio e San<br />

Giuseppe, compatroni di Tuglie. La<br />

processione è accompagnata dal<br />

concerto bandistico Città di Casarano<br />

e Città di Santa Caterina di Nardò.<br />

Al rientro nella chiesa, la Madonna<br />

è accolta dal canto dell’Ave<br />

Maria e dalla consegna, da parte del<br />

Sindaco, delle chiavi della città. La fe-<br />

T U G L I E<br />

In festa in onore dell’Annunziata<br />

Dal 18 al 20 aprile, tre giorni ricchi di devozione e celebrazioni<br />

che la scuola dell’infanzia.<br />

Si discute sull’importanza dell’energia<br />

pulita, dello sviluppo sostenibile e della raccolta<br />

differenziata come sinonimo di progresso<br />

intelligente su cui investire nei<br />

prossimi anni?<br />

Ovviamente data la giovane età degli<br />

scolari si punta per lo più sulla formazione,<br />

offrendo loro le conoscenze che possano<br />

essere utili a tal fine. Ovviamente la<br />

speranza è che, in futuro, possano fare tesoro<br />

di ciò che hanno studiato per poter<br />

agire concretamente nel sociale.<br />

Quali sono state le risposte dei ragazzi<br />

e delle famiglie a questo tipo di attività?<br />

C’è stato un coinvolgimento molto positivo<br />

da parte loro, soprattutto quando<br />

sono stati organizzati degli eventi che<br />

servivano a coronare percorsi già iniziati<br />

tra i banchi di scuola. Ricordo a tal proposito<br />

il Teatrino dei Pupi, una piccola rappresentazione<br />

sulla raccolta differenziata<br />

organizzata dal professore Mario Ricchiuto,<br />

che ha avuto un eccezionale partecipazione<br />

delle famiglie o la manifestazione<br />

al Vecchio Convento alla quale era-<br />

no presenti numerose personalità attive<br />

nella tutela dell’ambiente.<br />

Gli avvenimenti degli ultimi tempi che<br />

hanno interessato il nostro territorio hanno<br />

alimentato l’interesse di docenti e alunni<br />

verso l’emergenza ambientale in corso?<br />

Per quanto riguarda la discarica Burgesi,<br />

non c’è stato un vero e proprio progetto<br />

ma se ne è discusso comunque molto<br />

in aula, spiegando agli alunni cos’è una<br />

discarica e quale impatto ha sull’ambiente,<br />

organizzando periodicamente delle<br />

visite guidate al sito. Oppure ancora sulla<br />

diffusione dell’eolico, i nostri insegnanti<br />

contribuiscono in maniera “scientifica”<br />

alle situazioni.<br />

Cosa secondo lei si potrebbe ancora<br />

fare per migliorare l’attenzione verso le<br />

problematiche ambientali?<br />

Credo che la scuola faccia già quello che<br />

può per inculcare amore e rispetto verso<br />

l’ambiente. Una maggiore attenzione in altre<br />

sedi potrebbe essere garanzia di risultati<br />

migliori e non solo nei giovanissimi.<br />

Valentina Marra<br />

Matino capitale<br />

del baseball<br />

Un evento storico per il Salento<br />

e la Puglia intera. Dal 30<br />

marzo al 4 aprile, la città di Matino,<br />

con il suo campo da gioco<br />

"Delle Castelle", ha ospitato la<br />

seconda poule degli Europei di<br />

Baseball, durante la quale si<br />

sono qualificate le prime due<br />

squadre classificate per la Final<br />

Four di Barcellona, del 20 e 21<br />

giugno.<br />

sta continua con il concerto dei<br />

Luna Taranta. Domenica 19 aprile è<br />

il giorno della grande Fiera, del Raduno<br />

d’Auto d’Epoca, del Mercatino<br />

dell’Artigianato, Antiquariato e dell’Enogastronomia.<br />

Alle 12, si snoda<br />

la processione per la Benedizione dei<br />

Campi. Alle 13 si volge la Grandiosa<br />

Gara Pirotecnica. Esibizione per tutta<br />

la giornata dei concerti bandistici<br />

Città di Conversano e Città di Squinzano.<br />

Lunedì 20 si svolge il Mercato<br />

della Nunziateddhra, tradizionale<br />

appuntamento per l’acquisto di oggetti<br />

in terracotta ed in ceramica. A<br />

rallegrare la mattinata è la banda Città<br />

di Casarano. Alle 21 grande concerto<br />

di musica popolare salentina<br />

con Antonio d’Amato Ensemble ed<br />

Uccio Aloisi & Li Robba de Smuyu.<br />

Gianpiero Pisanello<br />

Primavera<br />

sinfonica<br />

È dedicata a Franz Joseph Hayden<br />

la stagione musicale primaverile<br />

dell'Orchestra della Fondazione<br />

ICO “Tito Schipa”. Gli 8 concerti in<br />

programma, pensati in occasione<br />

del bicentenario della morte di<br />

Hayden, saranno preceduti da una<br />

ripresa de Le Sette ultime parole di Cristo<br />

sulla Croce nella versione originale<br />

per orchestra del 1785, in<br />

una nuova formulazione commissionata<br />

al poeta romano Valerio Magrelli.


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO<br />

Pubblichiamo la lettera della professoressa Antonella Latino, che racconta di irregolarità riscontrate<br />

durante un concorso di dottorato tenutosi presso l’Università del Salento e al quale lei stessa ha partecipato,<br />

riservandoci di approfondire il fatto sul prossimo numero de <strong>Lo</strong> <strong>Scirocco</strong>.<br />

Dottore commercialista e insegnante di ruolo in economia aziendale decido di<br />

partecipare al bando per dottorati di ricerca (XXIV ciclo presso l’Università del Salento<br />

- Gazzetta Ufficiale IV serie speciale del 21.11.08). In palio c’erano 6 posti di<br />

cui 3 senza borsa. Essendo dipendente statale decido, per approfondire le mie conoscenze,<br />

anche a vantaggio dei miei alunni, di partecipare. Presento domanda, mi<br />

procuro le tracce dei precedenti dottorati, mi preparo.<br />

Mi presento il 29/01/09 presso la sede dell’università per sostenere lo scritto.<br />

Veniamo convocati in ordine alfabetico, siamo in 14 rispetto ai 28 che avevano fatto<br />

domanda. Tutto è solenne come in qualsiasi concorso pubblico e lo dice chi ne<br />

ha fatti diversi, dal sorteggio della traccia alla consegna delle buste, dal sorteggio<br />

della lettera per l’orale (la A) alle raccomandazioni di rito del professor Di Cagno,<br />

Direttore del dipartimento di Economia Aziendale, sul corretto svolgimento dell’esame<br />

scritto. Affronto lo scritto con serenità. Torno a casa sicura di averlo superato, inizio<br />

a ripetere un po’ di lingua straniera per l’esame orale e attendo i risultati dello<br />

scritto. Arriva il giorno designato (il 13.02.09) e scopro, mio malgrado di NON<br />

essere stata ammessa all’orale. Rileggo il bando e scopro di non poter neanche chiedere<br />

accesso agli atti, perché all’art. 5 è scritto “a giudizio insindacabile della commissione”<br />

viene accertata la preparazione dei candidati. Decido di recarmi lo stesso<br />

in facoltà il giorno degli orali (il 18.02.09) per chiedere, gentilmente alla commissione,<br />

la visione dell’elaborato scritto.<br />

Potete solo immaginare il mio stupore, quando ho constatato che a sostenere l’orale<br />

c’erano persone mai viste e che NON avevano svolto con me l’esame scritto (almeno<br />

tre). Infatti, considerato il poco tempo trascorso fra lo scritto e l’orale, considerato<br />

che eravamo stati convocati in ordine alfabetico, e che l’orale seguiva lo<br />

stesso ordine di colloqui, vi assicuro che quelli entrati prima di me, li avevo guardati<br />

in faccia tutti...<br />

Ora questa mia vuole essere una denuncia. So che non servirà a niente perché<br />

per quei soggetti presenti SOLO all’orale, sicuramente ci sarà da qualche parte un<br />

elaborato che verrà tirato fuori al momento opportuno per parare le spalle a chi<br />

permette che tutto ciò succeda anche solo non vigilando come dovrebbe.<br />

Leggo che l’attuale rettore, Domenico Laforgia, intende, col Senato Accademico,<br />

dotare l’Università del Salento di un CODICE ETICO per fronteggiare fenomeni<br />

di nepotismo e favoritismo. Mi chiedo “dov’era quando tutto ciò succedeva?” Non<br />

è questo forse un provvedimento di FACCIATA che serve a nascondere quanto succede?<br />

Lascio a voi ogni ulteriore considerazione... Sono di ruolo, come già ho detto,<br />

e forte di questo vi assicuro che mi sento di dover lamentare quanto mi è successo.<br />

Grazie per il tempo che dedicherete alla lettura di questa mia che vuole essere<br />

solo il racconto di un’esperienza tra le più assurde della mia vita.<br />

Cordiali saluti, Antonella Latino<br />

Cerchiamo corrispondenti<br />

dalle diverse cittadine del Salento, giornalisti o aspiranti tali,<br />

che vogliano collaborare con la redazione de “<strong>Lo</strong> <strong>Scirocco</strong>”<br />

r e d a z i o n e @ l o s c i r o c c o . i t<br />

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO<br />

Vi prego di pubblicare la lettera che segue come risposta all’articolo “Per un bacio<br />

mai dato” ne <strong>Lo</strong> <strong>Scirocco</strong> di Marzo. Grazie<br />

Risposta al “non” buon senso<br />

In un momento in cui la cronaca giornaliera riporta di continuo aggressioni di<br />

tipo sessuale sulle donne, sui bambini e addirittura sui propri figli, quando la gente<br />

chiede a gran voce un inasprimento delle pene carcerarie per chi compie atti del<br />

genere è da brividi pensare che qualcuno possa giustificare, e chiedere clemenza<br />

per una persona che non solo usa la forza per ottenere un bacio, “che resta sempre<br />

uno scambio intimo tra due persone consenzienti”. Magari, dopo avere ottenuto<br />

un bacio, avrebbe potuto pretendere e prendere con la forza molto di più, inoltre,<br />

forza la porta di una casa privata dove vive la sua “ex moglie “ da cui é separato come<br />

definito dal giudice, condizione che fa di lei una persona libera di avere una vita<br />

morale e affettiva senza nessun vincolo. In un secolo in cui, purtroppo si parla ancora<br />

di lapidazione e di infibulazione, in un momento in cui le donne hanno timore<br />

di uscire di casa, dove la cronaca dimostra purtroppo molto spesso la bestialità di<br />

certi uomini, il BUON SENSO vuole che ognuno rifletta e si metta al posto di queste<br />

donne e delle loro famiglie e non chieda indulgenza su una pena che sicuramente<br />

non verrà scontata, ma provi ad essere moralmente e anche fisicamente se serve un<br />

difensore delle donne.<br />

E. P.<br />

Basterebbe proprio quel buon senso che nella lettera viene richiamato (sebbene nascondendosi<br />

dietro un triste e vile anonimato), a comprendere come la questione trattata nulla abbia<br />

a che vedere con la violenza sulle donne e con le bestialità a cui forzatamente si cerca di fare<br />

riferimento. Troviamo che sia proprio la demagogia, come quella che da questa missiva traspare,<br />

unitamente ad inutili pregiudizi che non aiutino alla risoluzione dei problemi richiamati.<br />

Rassicuriamo il mittente sulla nostra sensibilità e disponibilità, quando necessita, alla difesa<br />

di chiunque di qualsiasi età, genere e razza esso sia.<br />

Paolo Schiavano<br />

D A I N O S T R I L E T T O R I<br />

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO<br />

Egregio direttore,<br />

chiediamo cortese ospitalità sul suo apprezzato periodico perché diffondesse la nostra<br />

pacata e civile petizione indirizzata al nostro Sindaco. Solo due brevi considerazioni: se<br />

si considera l’aspetto estetico esso genera solo rabbia e disappunto per aver deturpato<br />

in così malo modo questa piccola e storica piazza, quasi fosse lo snodo di una movimentata<br />

e periferica arteria stradale. Se consideriamo l’aspetto economico esso è ancora più grave,<br />

quasi vi fosse un preciso disegno di fare allontanare sempre di più l’utenza da questa<br />

zona, anziché cercare di armonizzare e rivitalizzare tutte queste piccole realtà commerciali,<br />

già agonizzanti. Cerchiamo di onorarlo meglio questo nostro territorio, con<br />

opere che siano un vanto e che diano lustro a tutta la comunità ugentina. Siate ragionevoli,<br />

tornate sui vostri passi, visto che è tutto in fase sperimentale, così non offenderete<br />

oltre che un’intera comunità, neanche quei SANTI da cui queste PIAZZE hanno<br />

preso il nome, prima S. Vincenzo e ora S. Nicola.<br />

ILL. MO SIG. SINDACO DELLA CITTÀ DI UGENTO<br />

Noi sottoscritti, cittadini residenti e titolari di attività commerciali di piazza Porta<br />

San Nicola e zona adiacente<br />

CHIEDIAMO<br />

il disfacimento dell’attuale stato dei luoghi ed il ripristino della rotatoria, più curata<br />

e migliorata nei particolari estetici e funzionali. Riteniamo tale piazzetta per<br />

la sua configurazione storica, per le sue dimensioni, ma anche e soprattutto per il<br />

tessuto commerciale ivi inserito, NON IDONEA a simili esperimenti.<br />

Richiamiamo inoltre l’attenzione ai precisi doveri che ha l’Amministrazione verso<br />

i propri cittadini e le singole realtà che essi stessi rappresentano. Tali doveri prevedono<br />

non la mortificazione, ma il supporto ed il sostegno a quell’avanzato stato<br />

di precarietà commerciale-economica locale.<br />

Un gruppo di commercianti di piazza Porta San Nicola<br />

15


Le euromonete sono in corso da<br />

sette anni e ormai le conosciamo<br />

bene. Ma è proprio vero? Che ne<br />

sappiamo, per esempio, di quella più<br />

piccola e di minor valore? Tiriamola fuori<br />

dall’angolo delle tasche o del portamonete,<br />

dove spesso, piccola com’è, si<br />

nasconde. La teniamo sul palmo della<br />

mano e l’osserviamo: valore 1 centesimo;<br />

diametro quasi 1 cm e mezzo; colore<br />

rossastro, perché ricoperta di rame.<br />

Che cosa ci possiamo comprare? Pressoché<br />

niente. La rigiriamo: vediamo una<br />

costruzione coronata da torri. È Castel<br />

del Monte. È finito sul verso della più<br />

piccola euromoneta, ma culturalmente<br />

è qualcosa di così grande, che l’Unesco<br />

lo ha incluso nell’elenco dei Beni Patrimonio<br />

dell’Umanità. Ciò vuol dire<br />

che, se tu perdi il tuo centino, niente<br />

paura, sei ricco quanto prima; ma se malauguratamente<br />

quest’opera dell’ingegno<br />

e del lavoro umano andasse perduta,<br />

l’umanità sarebbe molto più povera.<br />

E perché? Ti chiederai. Bisogna capire<br />

in quale momento storico è nato<br />

Castel del Monte, qual era la sua funzione<br />

nella mente di chi lo ha ideato,<br />

quale messaggio le sue pietre possono<br />

comunicare anche a noi oggi.<br />

A 16 km da Andria, non molto distante<br />

dal mare, sorge una collina ora<br />

brulla, ma un tempo circondata da<br />

boschi di querce, pini, lecci, di cui rimangono<br />

ancora alcuni lembi. La località<br />

era detta di S. Maria del Monte, dal<br />

nome di una chiesa ormai scomparsa.<br />

Poi il nome si è mutato in Castel del Monte,<br />

e non è difficile capire perché. In<br />

cima alla collina, come una corona di<br />

pietra, come una gemma sbocciata dalla<br />

roccia o un grandioso fiore a otto petali,<br />

sorge uno dei castelli più famosi e<br />

visitati del mondo, ma anche più emblematici,<br />

misteriosi e suggestivi, carichi<br />

di messaggi capaci di forare il tempo e<br />

parlare al presente: Castel del Monte,<br />

E il Castello diventa Doc<br />

Non poteva che assumere il<br />

nome di Castel del Monte, la doc<br />

che disciplina un’area ad alta vocazione<br />

vinicola compresa fra i comuni<br />

di Minervino Murge, Andria,<br />

Trani, Corato, Ruvo di Puglia,<br />

Terlizzi, Bitonto, Toritto e Palo del<br />

Colle. In queste zone sono tradizionalmente<br />

allevate varietà autoctone<br />

a bacca bianca, come Pampanuto<br />

e Bombino Bianco, e a<br />

bacca nera come Bombino Nero,<br />

Nero di Troia, Montepulciano e<br />

Aglianico, sapientemente affiancate<br />

a vitigni internazionali a bacca<br />

bianca quali Sauvignon e Chardonnay.<br />

Il risultato? Dei vini rossi,<br />

rosati e bianchi di grande carattere,<br />

come la terra da cui si originano,<br />

che inebriano il palato di chi li<br />

degusta esaltando i profumi e i sapori<br />

dei prodotti tipici come la gustosa<br />

burrata, nata ad Andria nel<br />

‘900, il Canestrato Pugliese, formaggio<br />

a pasta dura cruda dal gusto<br />

leggermente sapido, riconosciuto<br />

Dop nel 1996, o piatti della<br />

tradizione come i tornicelli o gnummarelle,<br />

animelle di agnello ricoperte<br />

da intestini animali, e il ragù<br />

di carne d’asino.<br />

L U O G H I D E L L O S C I R O C C O - C A S T E L D E L M O N T E<br />

appunto. Oggi appartiene allo Stato italiano,<br />

ma il suo primo proprietario e<br />

progettista, aiutato da grandi studiosi e<br />

architetti dell’epoca, fu l’imperatore Federico<br />

II, re d’Italia e di Germania, erede<br />

della Casa Sveva e Normanna, essendo<br />

nipote di Federico Barbarossa e<br />

figlio di Costanza d’Altavilla. Le date che<br />

aprono e chiudono la sua vita (1194-<br />

1250) lo dicono contemporaneo di<br />

grandi avvenimenti, come le Crociate,<br />

di personaggi famosi, come Ezzelino da<br />

Romano, o addirittura di grandi santi,<br />

come S. Francesco (1181-1226) e S. Antonio<br />

(1195-1231).<br />

Salendo da Andria per una via che si<br />

snoda tra vigneti e uliveti, tutt’a un tratto<br />

si scorge in lontananza il castello di<br />

Federico, che comincia ad esercitare il<br />

suo fascino già dall’esterno e da lontano.<br />

La sua sagoma appare stagliata<br />

nettamente sullo sfondo libero del cielo:<br />

è asciutta e imponente, ma non minacciosa.<br />

Anzi, nelle sue linee essenziali<br />

e poderose, Castel del Monte ha qualcosa<br />

di gentile, come una segreta armonia,<br />

che invita a entrare.<br />

Tutta la costruzione si offre generosamente<br />

alla vista; è visibile da ogni lato,<br />

anche da molto lontano. E da ogni lato<br />

offre la medesima immagine, replicata<br />

8 volte. Infatti il castello è a pianta ottagonale,<br />

con 8 torri, anch’esse ottagonali,<br />

imperniate in ciascun vertice del<br />

poligono. Le torri scandiscono il perimetro<br />

esterno delle mura in 8 facciate<br />

uguali, divise in due piani da una sottile<br />

cornice che corre tutto intorno all’edificio.<br />

In ogni facciata si aprono due<br />

finestre esattamente in asse, per illuminare<br />

le sale del piano terra (monofore)<br />

e del 1° piano (bifore). Nonostante<br />

ciò, il risultato non è di monotonia.<br />

Sarà l’alternarsi di monofore e bifore<br />

(e c’è perfino una trifora, una sola,<br />

nella direzione dell’amatissima città di<br />

Andria, che Federico chiamava fedele),<br />

sarà l’impiego di marmi variegati e dal<br />

colore caldo o per altri accorgimenti, ma<br />

l’ottuplice ripetizione delle austere facciate<br />

non dà il senso di una piatta uniformità,<br />

bensì di un’armonia composta<br />

e vibrante.<br />

Per niente fosca e militaresca, come<br />

invece è per tanti altri castelli medievali,<br />

l’immagine che si coglie all’esterno di<br />

Castel del Monte è come la copertina invitante<br />

di un libro: cattura l’attenzione<br />

Un Casinò per<br />

Fasano<br />

Pronti per la prossima estate 4<br />

nuovi mini-casinò in Italia, di cui<br />

uno a Fasano, nei pressi della Selva.<br />

Si ovvierà alla mancanza di una<br />

legislazione vera e propria in materia<br />

grazie alle norme attuali sul<br />

gioco pubblico legalizzato e alla tecnologia<br />

che offre macchine sempre<br />

più evolute. A Lucca, Salsomaggiore<br />

e Acqui Terme le altre aperture.<br />

e offre un assaggio di ciò che si potrà<br />

scoprire entrando nel testo. L’interno<br />

della dimora federiciana, infatti, riserva<br />

molte belle sorprese. Accennerò ad<br />

alcune, lasciandone altre alla scoperta<br />

di chi vorrà visitarla.<br />

Al centro del castello si apre un<br />

cortile, anch’esso di pianta ottagonale.<br />

Ha pareti alte e lisce, sembra un pozzo.<br />

Ma è pieno di luce. Infatti, uscendo nel<br />

cortile e alzando lo sguardo, inaspettatamente<br />

si vede stagliarsi in alto un ottagono<br />

azzurro: è il cielo.<br />

Pur essendo impalpabile, lontano, il cielo<br />

fa parte del castello, è incluso nel suo<br />

progetto: è il punto di riferimento che<br />

tiene in tensione e racchiude in armo-<br />

nia tutti gli elementi della costruzione.<br />

Nell’osservatorio del terrazzo la volta celeste<br />

può essere scrutata a 360°, in tutto<br />

il suo immenso giro; ma già a partire<br />

dal pianoterra il cielo è presente col<br />

suo richiamo che attira verso l’alto e invita<br />

a fare un cammino anche spirituale.<br />

Questo e tanti altri particolari (il percorso<br />

labirintico attraverso le sale, non<br />

tutte comunicanti tra loro, cosa che obbliga<br />

a ritornare sui propri passi; la presenza<br />

in ogni stanza di numerose panchine,<br />

che invitano a sostare in calma<br />

meditazione, ecc.) inducono a pensare<br />

che Castel del Monte sia stato concepito<br />

dall’imperatore e dai suoi collaboratori,<br />

molti dei quali provenivano anche<br />

dall’Oriente, come una specie di tempio<br />

laico. Seguendo il cammino della conoscenza<br />

universale e della purificazione<br />

interiore, gli ospiti di questa dimora erano<br />

tacitamente invitati a intraprendere<br />

un viaggio che va oltre il Monte e por-<br />

16<br />

Orari di apertura e<br />

Castel del Monte, fatto costruire da Fede<br />

frazione omonima del comune di Andria<br />

to su una collina della catena delle Murge<br />

bani più vicini sono Andria, ad appena 18<br />

21 km. Dal 1936 è inserito nell’elenco dei<br />

è stato dichiarato Patrimonio dell’Umani<br />

Il Castello è aperto tutti i giorni tranne<br />

ti orari: dal 1 marzo al 30 settembre dalle<br />

tobre al 28 febbraio dalle ore 9.15 alle ore 18<br />

chiude 30 minuti prima è che il costo del<br />

per i visitatori dai 18 ai 25 anni e gratuito<br />

anni o che ne hanno più di 65. Per inform<br />

re al 080.5286292.<br />

Un sogno fatto ca<br />

La fortificazione ottagonale voluta dall’imper<br />

attratto dall’eredità romana e ammiratore della r<br />

ANDRIA: Classica di Primaver<br />

Andria, 151 metri s.l.m. e 96.910 abitan<br />

di Bari. Attualmente è co-capoluogo della<br />

Trani, con un territorio di circa 400 km2.<br />

si stabilimenti per la lavorazione dei prodo<br />

sodio storico con una fiera denominata Fi<br />

Francesco II Del Balzo è una delle figure<br />

L’episodio in questione è il ritrovamento de<br />

nache del tempo, erano state nascoste dura<br />

1350. Infatti il duca, “pressato da un certo<br />

confidenza dal Duca Guglielmo e dal Vesco<br />

tra della segreta sepoltura sotto l’Altare m<br />

che perciò fu dichiarato festivo da Papa Eu<br />

stesso duca con degli scritti, ai quali diede il<br />

corpis S. Richardi Ep. Andriensis”, in cui ra<br />

stra di pietra segnata da una semplice croc<br />

lo scheletro e le altre reliquie del Santo, co<br />

onore a quanto avvenne, il duca istituì la F<br />

anno, che puntualmente propone ancora<br />

segne musicali e teatrali, rievocazioni stori


costo del biglietto<br />

rico II nel XIII secolo, si trova nell’attuale<br />

, vicino a Santa Maria del Monte. È situaoccidentali,<br />

a 540 metri s.l.m. I centri urkm,<br />

Ruvo di Puglia e Corato, entrambi a<br />

monumenti nazionali italiani e nel 1996<br />

tà dall’UNESCO.<br />

Natale e Capodanno e rispetta i seguenore<br />

10.15 alle ore 19.45, invece dal 1 ot-<br />

.45. È importante sapere che la biglietteria<br />

biglietto è di 3 euro, ridotto a euro 1,50<br />

per coloro che non hanno compiuto 18<br />

azioni telefonare al 0883. 569997 oppu-<br />

stello<br />

atore Federico II,<br />

affinata cultura araba<br />

a, la fiera del duca Del Balzo<br />

ti, è la città più popolosa della provincia<br />

sesta provincia pugliese Barletta-Andria-<br />

Importante centro agricolo con numerotti,<br />

celebra ogni anno, da 572 anni, un epiera<br />

d’Aprile - Classica di Primavera.<br />

più emblematiche della storia di Andria.<br />

lle ossa di S. Riccardo che, secondo le cronte<br />

l’assedio e la distruzione di Andria nel<br />

Tasso che, a suo dire, ne aveva raccolto la<br />

vo Giovanni Dondei, fece sollevare la pieaggiore<br />

della Cattedrale il 23 Aprile 1438,<br />

genio IV”. L’evento venne ricordato dallo<br />

titolo di “Historia inventionis et traslationis<br />

cconta che “nella cassa, coperta da una lae,<br />

in un panno di seta rossa erano avvolti<br />

n reperti cartacei di contenuto sacro”. In<br />

iera di Andria dal 23 al 30 aprile di ogni<br />

oggi una ricca offerta di degustazioni, rasche,<br />

visite guidate ed esposizioni museali.<br />

L U O G H I D E L L O S C I R O C C O - C A S T E L D E L M O N T E<br />

ta a Dio.<br />

In quest’ottica si spiega la ripetizione<br />

quasi ossessiva della forma ottagonale.<br />

Non ve ne ho fatto un elenco esauriente,<br />

ma, con tutti gli ottagoni che avete<br />

trovato finora, avrete già intuito che<br />

il numero 8 è la chiave di lettura che<br />

permette di penetrare il mistero di Castel<br />

del Monte e di capire a quale scopo<br />

servisse.<br />

Certo non fu costruito per ospitare<br />

e divertire la corte; non è abbastanza<br />

grande e attrezzato per questo. E nemmeno<br />

aveva uno scopo militare, data<br />

l’assenza di qualsiasi opera di difesa,<br />

come bastioni, trincee, fossati. Che la destinazione<br />

non fosse questa lo dice anche<br />

il particolare delle scale a chiocciola,<br />

che qui girano in senso antiorario: grave<br />

errore in una fortificazione, perché<br />

questo espediente permetteva a eventuali<br />

nemici di andare all’assalto su per<br />

le torri impugnando liberamente la spada<br />

con la mano destra. E nemmeno convince<br />

la teoria che il castello fosse costruito<br />

per osservare il passo degli uccelli<br />

migratori e dar loro la caccia col falcone,<br />

passatempo di cui Federico II era<br />

tanto appassionato ed esperto, da aver<br />

scritto un libro sull’argomento. Castel<br />

del Monte è troppo ricco di simboli,<br />

troppo “pensato” matematicamente<br />

per aver avuto una destinazione così frivola<br />

e limitata. Insomma, più si esamina<br />

la costruzione, più si scrutano fregi,<br />

proporzioni, giochi d’ombre, più si<br />

legge dentro questo libro di pietra e più<br />

ci si accorge che anche il minimo particolare<br />

è stato attentamente studiato<br />

per comunicare un messaggio, per dirci<br />

qualcosa. Ma cosa? E perché tutto<br />

questo parlare segreto, per simboli?<br />

Noi abbiamo un po’ perso la capacità<br />

di cogliere i simboli. Osservare un quadrato,<br />

un cerchio, un ottagono, a noi<br />

non dice granché; sono poligoni e basta.<br />

Gli uomini del Medioevo avevano invece<br />

una particolare sensibilità, che li<br />

portava a leggere dentro le cose, a riconoscere<br />

facilmente nella natura, nei<br />

colori, nelle forme, ecc. una verità nascosta.<br />

Per esempio, siccome nella costruzione<br />

dell’ottagono sono implicati<br />

il quadrato (simbolo della terra) e il cerchio<br />

(simbolo del cielo), ecco che l’ottagono<br />

appare come un elemento capace<br />

di mediare tra terra e cielo, tra gli<br />

uomini e Dio. Inoltre esso ha evidentemente<br />

a che fare con l’8, e questo è<br />

un numero che ha una valenza simbolica<br />

molto forte. L’8 riproduce in verticale<br />

il segno dell’infinito (∞) ed è un<br />

numero magico per il mondo islamico.<br />

Ma ricorre frequentemente anche nella<br />

simbologia cristiana: ricorda la Do-<br />

menica di Resurrezione, l’ottavo giorno,<br />

il giorno senza tramonto, la vita eterna<br />

con Dio. Proprio in memoria di questo,<br />

alcune chiese furono costruite con<br />

pianta ottagonale, come la Cappella Palatina<br />

di Aquisgrana, dove nel 1215 Federico<br />

venne incoronato imperatore.<br />

L’opera di Federico II è contraddistinta<br />

dalla volontà di armonizzare<br />

mondi, culture, religioni, saperi diversi.<br />

Fin dall’infanzia, nella corte normanna<br />

di Palermo, aveva imparato ad<br />

apprezzare conoscenze e costumi che gli<br />

venivano dal mondo arabo. Costretto a<br />

impegnarsi in una crociata, riuscì a ottenere<br />

la restituzioni dei Luoghi Santi<br />

tramite negoziati e facendo leva sui buoni<br />

rapporti col Sultano d’Egitto, con cui<br />

preferiva scambiare lettere e doni piuttosto<br />

che atti bellicosi. (Per inciso: questo<br />

atteggiamento aperto, conciliante,<br />

non vi ricorda un po’ l’incontro di S.<br />

Francesco col Sultano a Damietta?).<br />

Ammiratore della saggezza e della raffinata<br />

cultura araba, Federico II fu altrettanto<br />

attirato dall’eredità che gli proveniva<br />

dal mondo romano, specie per<br />

quanto riguarda l’esercizio rigoroso<br />

del diritto e l’amministrazione ordinata<br />

dello Stato.<br />

Questo retroterra culturale così com-<br />

17<br />

posito ispirò profondamente la politica<br />

di Federico II, il cui intento era di costruire<br />

ponti culturali fra la cristianità<br />

e l’Islam, di riunire in un’unica mappa<br />

passato-presente-futuro, l’antichità classica<br />

e il mondo moderno, l’Oriente e<br />

l’Occidente. Sorto sulla spinta di questi<br />

ideali, Castel del Monte doveva essere<br />

un luogo di aggregazione per ricercatori<br />

amanti della verità, da qualsiasi area<br />

geografica o tradizione religiosa provenissero.<br />

Più che una dimora per la corte<br />

o per lo svago, doveva essere la Casa<br />

del Sapere. Nella mente di chi ha tracciato<br />

questo progetto, l’appassionata ricerca<br />

della verità, risultando da apporti<br />

diversi armoniosamente intrecciati,<br />

poteva essere l’ideale collante di<br />

un’umanità nuova e insieme una via per<br />

elevarsi a Dio, la Verità somma.<br />

L’imperatore riuscì a godere poco<br />

del suo castello, perché morì pochi anni<br />

dopo averne avviato la costruzione;<br />

ma è riuscito a farci pervenire i suoi messaggi,<br />

scritti nelle pietre come in un testamento<br />

indelebile. Dallo scrigno di Castel<br />

del Monte, in cui Federico racchiuse<br />

il meglio della scienza a lui contemporanea<br />

e il meglio dei suoi progetti ideali,<br />

tutt’oggi possiamo ricavare indicazioni<br />

preziose per vivere un presente e<br />

progettare un futuro più pacificati,<br />

aperti, solidali, per recuperare stima e<br />

simpatia fra uomini di culture e convinzioni<br />

diverse.<br />

Torniamo al nostro spicciolo di<br />

euro. Su una faccia c’è scritto: 1 eurocent.<br />

<strong>Lo</strong> guardiamo e pensiamo che<br />

non ci possiamo comprare niente. Ma<br />

se lo rigiriamo e ci pensiamo un po’,<br />

ci accorgiamo che questo centino ci ha<br />

permesso di fare un altro tipo di acquisti:<br />

abbiamo avuto l’occasione di conoscere<br />

un pezzetto della nostra storia,<br />

di riflettere su ciò che fa progredire la<br />

civiltà e rende più vivibile il consorzio<br />

umano. Non è poco di questi tempi.<br />

M. Grazia Labbate<br />

La nuova cattedrale di Andria<br />

Lavori di restauro restituiscono<br />

la magnifica complessità originaria<br />

Dopo quattro anni di chiusura per<br />

lavori di restauro è stata riaperta la<br />

cattedrale di Andria. Gli interventi<br />

hanno permesso la nuova apertura<br />

delle cappelle laterali, il ritrovamento<br />

e la riapertura dell’ingresso e<br />

del porticato laterale, la valorizzazione<br />

dell’intera struttura che riacquista la<br />

complessità spaziale originale. La<br />

cattedrale presenta anche una cripta<br />

dove sono conservate le tombe di<br />

due delle tre mogli di Federico II, Jolanda<br />

di Brienne e Isabella d’Inghilterra,<br />

importante tappa del “percorso<br />

federiciano”. L’inaugurazione è avvenuta<br />

il 25 marzo scorso, nel giorno<br />

che ricorre la solennità dell’Annunciazione<br />

e il quarto anniversario dell’ultimo<br />

prodigio della Sacra Spina.<br />

Si racconta, infatti, che la spina conservata<br />

nel duomo della città pugliese<br />

sia una delle spine che facevano parte<br />

della corona di Cristo sul Golgota.<br />

Quando il giorno dell’Annunciazione<br />

coincide con il Venerdì Santo la<br />

spina presenta fenomeni di trasformazione,<br />

così come è avvenuto l’ultima<br />

volta, nel 2005.


Spesso, in Italia, quando si parla di<br />

sanità efficiente, si è soliti pensare<br />

ai servizi ospedalieri del Nord del<br />

Paese, mettendo in ombra realtà di assoluta<br />

eccellenza presenti al Sud. Il reparto<br />

di Chirurgia Pediatrica dell’ospedale<br />

di Casarano è la prova di<br />

quanto simili affermazioni siano il<br />

frutto di generalizzazioni. Unico nel nostro<br />

territorio, è in grado di offrire un<br />

servizio di grande responsabilità, avvalendosi<br />

di una équipe di personale<br />

medico e infermieristico di elevato livello,<br />

guidata dal primario Guglielmo<br />

Paradies. È a lui che abbiamo rivolto al-<br />

cune domande.<br />

Quando è stato realizzato a Casarano<br />

il reparto di Chirurgia Pediatrica?<br />

Nel 1982, tra mille difficoltà di ordine<br />

amministrativo, ma grazie alla caparbietà<br />

dei primari di Pediatria e di<br />

Chirurgia, rispettivamente il professore<br />

Corvaglia e il professore Benegiamo, e<br />

del dottor Rini, che ha diretto questo<br />

reparto sino al 2006.<br />

Perché tale reparto, che ha raggiunto<br />

livelli di eccellenza, è così importante<br />

per il nostro territorio?<br />

Siamo l’unica unità in tutto il Salento<br />

e a sud di Bari dove si eseguono<br />

P R I M I P I A N I<br />

O S P E D A L E “ F . F E R R A R I ” C A S A R A N O<br />

La chirurgia a misura di bambino<br />

Il reparto di eccellenza sanitaria raccontato da Guglielmo Paradies, primario di Chirurgia Pediatrica<br />

S O L I D A R I E T À E R A C C O L T A F O N D I<br />

La professionalità<br />

è solo oltre oceano?<br />

Il rischio di speculazioni è sempre possibile anche se si tratta<br />

di malattie. Ne parliamo con Antonio Montonato<br />

Abbiamo contattato il presidente<br />

dell’associazione di volontariato<br />

Idee Valori e Solidarietà, con<br />

sede a Taurisano, per riflettere su quella<br />

che è ormai una prassi: la raccolta fondi<br />

per aiutare chi ha bisogno di cure, a<br />

quanto pare possibili solo in America.<br />

L’input ci viene da una sua lettera,<br />

inviata alla nostra redazione, dal titolo<br />

“Se è l’America ad aver trovato l’Italia...”<br />

in cui Antonio Montonato esprime<br />

il suo punto di vista sulle campagne<br />

di solidarietà organizzate da privati o<br />

da varie associazioni per la raccolta di<br />

fondi destinati a curare, presso una clinica<br />

statunitense, la Ocean Hyperbaric<br />

Neurologic Center di Fort Lauderdale in Florida,<br />

chi è affetto da gravi malattie.<br />

Avendo anche noi de <strong>Lo</strong> <strong>Scirocco</strong> fatto<br />

un appello per aiutare Francesco, un<br />

bambino di 7 anni malato di tetraparesi<br />

spastica, abbiamo ritenuto doveroso<br />

approfondire l’argomento.<br />

Cosa vuole trasmettere la sua lettera?<br />

Nasce come segno di protesta o<br />

per dare la speranza che in Italia sia<br />

possibile utilizzare fondi per la ricerca<br />

e la cura di molte malattie?<br />

La mia lettera parte da un dato di<br />

fatto: sono stato coinvolto in una raccolta<br />

fondi per poter curare una bambina<br />

in America. Ho avuto dunque la<br />

possibilità di leggere il preventivo della<br />

clinica: si richiedono migliaia di euro<br />

per pagare un certo numero di ore di<br />

fisioterapia. La questione è che si può<br />

essere sottoposti allo stesso trattamento<br />

anche in Italia! Così come per<br />

l’ossigenazione iperbarica che, richiesta<br />

come terapia, esiste anche a<br />

Lecce! Capisco lo stato d’animo di genitori,<br />

che, pur di vedere migliorare i<br />

propri figli, si aggrappano anche alla<br />

più esile speranza, ma non condivido<br />

l’inerzia dei medici italiani dinanzi a<br />

casi del genere. Non credo che la professionalità<br />

e gli strumenti necessari<br />

per guarire siano solo in America.<br />

Cosa non funziona? Da dove partire<br />

per smuovere le coscienze?<br />

La questione è che, dietro la richiesta<br />

di soldi, spesso ci sono forti speculazioni<br />

da parte di associazioni e da<br />

parte di chi lo fa in proprio. L’informazione<br />

è importante ma anche i<br />

medici devono riuscire a fare qualcosa.<br />

Occorrono dibattiti in cui specialisti<br />

del settore medico affrontino la questione<br />

malattia, fornendo gli strumenti<br />

utili a fronteggiarla.<br />

La sua associazione opera nel sociale<br />

in senso ampio. Quali le vostre<br />

azioni nella nostra realtà salentina?<br />

Noi valutiamo ed accettiamo le richieste<br />

di aiuto e poi ci adoperiamo per<br />

dare un contributo concreto a chi lo necessita.<br />

Ad esempio, il 2 maggio si terrà<br />

a Taurisano Insieme per la Vita. Saranno<br />

vendute delle magliette ed il ricavato<br />

servirà a sostenere la famiglia di<br />

un ragazzo affetto da leucemia.<br />

Emanuela Marrocco<br />

interventi di alta chirurgia come la correzione<br />

di gravi malformazioni (esofagee,<br />

dell’intestino, diaframma, ecc.)<br />

incompatibili con la vita. La nostra unità<br />

operativa copre un bacino di utenza<br />

che coinvolge le provincie di Lecce,<br />

Brindisi e Taranto, senza contare i<br />

pazienti che giungono da Bari, Foggia<br />

e dalla Basilicata. Si è ridotta, così, negli<br />

anni una buona fetta di emigrazione<br />

sanitaria.<br />

Che differenza esiste tra il curare un<br />

bambino e il curare un adulto?<br />

Diceva Sir Burlington Ward nel<br />

1840, “Treat the adults like children is a benefit,<br />

the opposite is a disaster” (trad. “Curare<br />

gli adulti come i bambini è un vantaggio,<br />

il contrario è un disastro”). Il<br />

Chirurgo Pediatra è un chirurgo un<br />

po’ “speciale” che quotidianamente, insieme<br />

ai genitori, prende decisioni<br />

fondamentali per la sopravvivenza e la<br />

salute dei bimbi; cura organismi in crescita,<br />

dal neonato di peso inferiore al<br />

chilo, sino al ragazzo di quattordici o<br />

sedici anni con peso simile all’adulto.<br />

Quanto conta la preparazione e la<br />

specializzazione del personale ospedaliero<br />

e della sua équipe nei risultati<br />

conseguiti?<br />

Diciamo che il cardine, il volano per<br />

garantire un giusto livello di assistenza,<br />

sono il costante aggiornamento<br />

scientifico, la partecipazione a master<br />

con frequenza presso grossi centri<br />

universitari. L’acquisizione di tecniche<br />

come la chirurgia video assistita, la microchirurgia,<br />

il costante aggiornamento<br />

anche del personale infermieristico,<br />

con partecipazione attiva ai<br />

congressi, allineano questo reparto<br />

su standard di qualità.<br />

Incontrate delle difficoltà nello<br />

svolgere il vostro lavoro?<br />

Sicuramente negli anni una direzione<br />

di presidio e generale illuminate,<br />

ci hanno permesso di progredire<br />

con l’approvvigionamento di nuove attrezzature.<br />

Di quanti posti letto attualmente disponete?<br />

Il reparto dispone di 20 posti letto,<br />

di cui 17 per ricoveri ordinari e d’ur-<br />

18<br />

Il succo d'arancia<br />

senza arance<br />

Il Senato ha approvato l'art. 21 della<br />

legge comunitaria, che ne abroga<br />

una italiana del 1961, nella quale si<br />

garantiva ai consumatori almeno il<br />

12% di succo d'arancia nelle bibite.<br />

Una scelta in controtendenza con le<br />

campagne governative a favore di<br />

un'alimentazione sana e con l’iniziativa<br />

della UE per la diffusione di<br />

frutta e verdura nelle scuole.<br />

genza e 3 per l’attività di Day Surgery.<br />

Dispone, inoltre, di un ambulatorio di<br />

Endoscopia Digestiva e Manometria<br />

ano rettale e di un ambulatorio per lo<br />

studio dei disturbi della minzione.<br />

Quali servizi intendete garantire<br />

con il protocollo d’intesa realizzato con<br />

l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce?<br />

Con il “V. Fazzi” siamo un’unica<br />

ASL, operiamo i neonati a Lecce perché<br />

lì è presente l’unità di Terapia Intensiva<br />

Neonatale, non presente ancora<br />

al “F. Ferrari” di Casarano. Abbiamo invece<br />

una convenzione con il “Perrino”<br />

di Brindisi, che ci permette di operare<br />

presso le loro sale operatorie il<br />

neonato con patologia di interesse<br />

chirurgico, ricoverato presso la loro Terapia<br />

Intensiva Neonatale e non trasportabile.<br />

Svolgiamo insomma un<br />

servizio al piccolo paziente, spostando<br />

l’équipe chirurgica e non il malato.<br />

Cosa, secondo lei, potrebbe migliorare<br />

la qualità della sanità pugliese?<br />

Ci vuole più amore per la nostra disciplina,<br />

non un atteggiamento da<br />

erogatore di servizio a tempo. La sanità<br />

pugliese non è ridotta male, bisogna<br />

che per primi però ci credano gli operatori<br />

sanitari. Una buona fetta di disagio<br />

lo crea la cosiddetta medicina difensiva,<br />

che con frasi come “Signora, è<br />

meglio che vada in un’altra città, lì sono<br />

più organizzati…” provoca due reazioni:<br />

fa lievitare di molto i costi della<br />

sanità e fa spostare l’utenza verso altri<br />

centri fuori regione.<br />

Laura Marrocco


A M I C I A 4 Z A M P E<br />

Il veterinario Ippazio Aretano<br />

risponde alle<br />

domande dei lettori<br />

Vorrei sapere quale è il periodo migliore<br />

per fare una terapia antipulci per i gatti e<br />

qual è il metodo più efficace.<br />

L. di Taviano<br />

Un efficace trattamento antipulci<br />

per un gatto varia a seconda delle abitudini<br />

di vita del soggetto: un gatto che<br />

vive all’aperto ed ha contatti con altri gatti<br />

o con altri animali dovrebbe avere una<br />

costante copertura contro le pulci (in<br />

questi casi esistono dei prodotti che si<br />

somministrano con una semplice iniezione<br />

e proteggono l’animale per circa<br />

sei mesi), se invece il gatto trascorre la<br />

maggior parte del suo tempo in casa o<br />

in un giardino dove ha contatti limitati<br />

con altri animali il trattamento può essere<br />

limitato ai mesi più caldi che favoriscono<br />

le condizioni di vita delle pulci.<br />

Per quanto riguarda i prodotti, ne esistono<br />

di vari tipi (spray, gocce, compresse),<br />

l’importante è rispettare i giusti<br />

intervalli di somministrazione ed<br />

utilizzare prodotti specifici per gatto<br />

(non utilizzare mai prodotti formulati<br />

per cani su di un gatto!)<br />

A M I C I A N I M A L I<br />

Anche i meno attenti saranno venuti a conoscenza<br />

dei tragici fatti verificatisi qualche settimana fa<br />

in provincia di Ragusa, un bambino sbranato e<br />

tre persone ferite, di cui una in maniera grave, da un<br />

branco di randagi libero di vagabondare. Notizie del<br />

genere non si vorrebbero mai sentire, ma dando un rapido<br />

sguardo alle cifre riportate dal Ministero della Salute<br />

sulle popolazioni di cani randagi, sembrano quasi<br />

un’inevitabile conseguenza della cruda realtà di molte<br />

regioni italiane. Sul gradino più alto del podio (e non<br />

c’è da vantarsene) si trova la Puglia, con oltre 70.000<br />

randagi, seguita da Campania e Sicilia. Il problema è<br />

sotto gli occhi di tutti ormai da anni, anzi tanti non lo<br />

considerano neanche un problema ma un normale<br />

aspetto della quotidianità delle nostre zone ed è scoraggiante<br />

sentirlo affiorare come “piaga sociale” solo<br />

dopo qualche caso di aggressione a persone ed animali.<br />

Una nota di positività, tuttavia, ci arriva dal Dief 2008<br />

(Documento di Indirizzo Economico - Funzionale del<br />

19<br />

Servizio Sanitario Regionale) che prevede lo stanziamento<br />

di 1 milione di euro per le attività dei servizi veterinari<br />

delle Asl per la sterilizzazione di circa 20.000<br />

cani, con il monitoraggio dell’Assessorato alle Politiche<br />

della Salute per verificare il conseguimento degli<br />

obiettivi prefissati. È bene che le autorità competenti<br />

facciano tesoro di questo fondo e lo utilizzino nel migliore<br />

dei modi, anche perché dalla Finanziaria 2009<br />

non arrivano buone notizie con la riduzione degli stanziamenti<br />

per la prevenzione del randagismo (un taglio<br />

R A N D A G I S M O<br />

Smetteremo un giorno<br />

di parlarne?<br />

Stanziati dalla Regione Puglia un milione di<br />

euro per far fronte agli oltre 70.000 randagi<br />

di quasi 5 milioni di euro in tre anni).<br />

Resta il fatto che il cittadino non deve assolutamente<br />

sentirsi come uno spettatore passivo in questa situazione<br />

bensì un attore protagonista, sia nella denuncia di una<br />

realtà ormai insostenibile, sia nella prevenzione del fenomeno<br />

randagismo attraverso un possesso più responsabile<br />

dell’animale. Un atteggiamento corretto si<br />

basa sulla conoscenza degli obblighi di legge e sull’operare<br />

un’attenta gestione della vita riproduttiva del<br />

proprio animale per non incrementare il numero di<br />

abbandoni determinati da cucciolate indesiderate. E<br />

per chi volesse prendere un cane, un mio consiglio personale<br />

è quello di non orientarsi subito verso un cane<br />

“di razza”, ma verso qualche “bastardino” destinato ad<br />

una vita da randagio (di sicuro più economico e meno<br />

soggetto a tare genetiche rispetto al cane di razza pura)<br />

ed allevarlo tenendo conto dei suoi bisogni etologici<br />

e dei suoi diritti in quanto essere senziente.<br />

Ippazio Aretano


Nell’ambito del Progetto Interreg<br />

Italia-Albania, di cui il Comune<br />

di Ugento è stato capofila,<br />

il Dipartimento di Scienze<br />

dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura<br />

della Facoltà di Architettura<br />

del Politecnico di Bari ha condotto ap-<br />

Rischio di antropizzazione. In grigio sono riportate<br />

le aree antropizzate ed il conseguente<br />

rischio di ulteriore antropizzazione.<br />

profondite indagini sullo stato del territorio<br />

ugentino e sulle sue criticità al<br />

fine di individuare corrette metodologie<br />

di intervento per la tutela, il recupero<br />

e la trasformazione sostenibile<br />

del territorio oltreché per l’orientamento<br />

delle politiche programmatiche<br />

e delle azioni progettuali.<br />

Come riferito da Calogero Montalbano,<br />

docente del Politecnico e coordinatore<br />

del lavoro scientifico, le<br />

analisi sul territorio hanno evidenziato<br />

processi di trasformazione che hanno<br />

modificato considerevolmente, nel<br />

corso degli anni, l’assetto del paesaggio,<br />

soprattutto in seguito al molti-<br />

E C C E Z I O N I<br />

Il sistema Peccioli<br />

Quando la gestione dei rifiuti<br />

diventa risorsa<br />

Cosa ha d’interessante un paesino della provincia<br />

di Pisa che risponde al nome di Peccioli?<br />

In tempi difficili come i nostri e con la<br />

minaccia di emergenze rifiuti che incombono sulle<br />

nostre teste, tantissimo. Perché Peccioli, o più precisamente<br />

la frazione di Legoli, ospita un esempio<br />

di perfetta gestione di una discarica nella quale confluiscono<br />

i rifiuti di ben cinque province: Firenze,<br />

Lucca, Massa, Pistoia e certamente Pisa. L’impianto<br />

d’interramento controllato, fra i più moderni ed<br />

efficienti in Italia, è gestito da una società a capitale<br />

misto pubblico-privato tra il Comune di Peccioli<br />

e piccoli azionisti, costituiti in prima fase da soli residenti<br />

dei comuni dell’Alta Valdera, e poi, dal 2003,<br />

anche da residenti dell’intera provincia di Pisa. <strong>Lo</strong><br />

scopo della Belvedere S.p.a., oltre alla gestione dell’impianto<br />

d’interramento controllato di RSU (Rifiuti<br />

Solidi Urbani), è quello di reinvestire i proventi<br />

in iniziative volte alla promozione economica del territorio<br />

e favorire il processo di trasformazione necessario<br />

a garantire la sostenibilità economica dell’area<br />

anche dopo l’esaurimento dell’impianto.<br />

Tutto ha avuto inizio nel lontano 1988, quando<br />

Peccioli ha deciso di rispondere ad un’emergenza rifiuti,<br />

che coinvolgeva fra le altre anche la provincia<br />

di Firenze, attuando migliorie e ampliamenti ad un<br />

preesistente impianto non controllato. Dal 1990 in<br />

poi il flusso dei rifiuti è aumentato parallelamente<br />

agli ampliamenti e all’incremento dell’efficienza dell’impianto<br />

stesso. Nel 1997, in seguito all’installazione<br />

S O S T E N I B I L M E N T E<br />

plicarsi dei fenomeni di antropizzazione,<br />

di disboscamento, desertificazione<br />

retrodunale ed erosione costiera.<br />

Le aree a macchia, nel corso degli<br />

ultimi decenni, sono state intaccate<br />

da incendi dolosi, dalla deforestazione<br />

incontrollata, dal pascolo e dalla<br />

messa a coltura delle terre. A tutto questo<br />

si aggiunge l’inquinamento delle<br />

acque (da fertilizzanti, liquami e sostanze<br />

chimiche di varia natura) che,<br />

attraverso lo sversamento nei bacini e<br />

in mare, ha causato la non balneabilità<br />

di alcuni tratti costieri e il rischio<br />

di eutrofizzazione dei bacini.<br />

<strong>Lo</strong> stesso docente, sostiene che<br />

tutte le situazioni di criticità generano<br />

forti impatti dovuti alla notevole<br />

concentrazione di popolazione durante<br />

i periodi estivi e al conseguente<br />

incremento del traffico veicolare<br />

lungo le direttrici principali di collegamento,<br />

con una serie di proble-<br />

C A L O G E R O M O N T A L B A N O<br />

“Litorale di Ugento?<br />

Occorre cambiare rotta!”<br />

La trasformazione dell’assetto del paesaggio e la necessità<br />

di un cambio definitivo di gestione del territorio<br />

matiche correlate all’apertura di strade<br />

di servizio, al moltiplicarsi delle<br />

concessioni a parcheggio, all’alterazione<br />

dei cordoni dunali, all’incremento<br />

dei rifiuti e dei carichi fognari<br />

oltre all’elevata richiesta del fabbisogno<br />

idrico.<br />

Pertanto, alla luce dei risultati<br />

emersi da tali studi, il professore Mon-<br />

di un impianto di cogenerazione da combustione del<br />

biogas, è iniziata la produzione di energia elettrica,<br />

mentre risale al 1999 l’avvio di un sistema di teleriscaldamento<br />

che alimenta la rete di distribuzione di<br />

acqua calda nella vicina frazione di Legoli.<br />

“...Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono<br />

i fior...”, cantava qualche anno fa Fabrizio De<br />

André, e saranno certo d’accordo i cittadini del paesino<br />

pisano, azionisti e non, che dalla spazzatura ci<br />

hanno guadagnato sia in termini di utili sia in termini<br />

di miglioramento della qualità della vita. Basta,<br />

infatti, consultare i bilanci pubblicati sul sito della<br />

società per avere la conferma del vantaggio procurato<br />

a chi ha deciso di acquistare le azioni della discarica,<br />

come anche della grande occasione fornita<br />

al Comune di Peccioli, che con i proventi dell’impianto<br />

ha dato vita al sistema di sviluppo a tutto<br />

tondo. Dal 1994 al 2004 infatti ha creato due società,<br />

la FINEV, finanziaria che sostiene l’economia<br />

20<br />

talbano sottolinea la necessità di un<br />

mutamento del modello sociale, culturale<br />

ed economico di gestione del<br />

territorio ed in particolare, un impellente<br />

bisogno di rivedere il sistema<br />

di sfruttamento turistico attualmente<br />

in uso, a causa dell’eccessivo consumo<br />

del territorio e delle sue risorse.<br />

La constatazione dello stato di degrado<br />

diffuso del territorio ugentino,<br />

ma anche il riconoscimento e la valutazione<br />

delle risorse in esso ancora<br />

presenti, hanno, infine, consentito al<br />

gruppo di ricerca di definire uno scenario<br />

progettuale capace di attivare<br />

processi per uno sviluppo sostenibile<br />

del territorio favorendone la valorizzazione,<br />

la fruizione, lo sviluppo socioeconomico<br />

e l’innalzamento della<br />

qualità della vita, tutelando al contempo,<br />

la struttura del paesaggio.<br />

Simone Zecca<br />

locale attraverso la concessione di prestiti agevolati,<br />

e l’agricola Fondi Rustici Peccioli srl, come anche<br />

Agripeccioli, un marchio di qualità per i prodotti agricoli<br />

del territorio e Peccioliper, una fondazione per<br />

gestire il polo museale e coordinare le attività culturali.<br />

Ma non finisce qui, perché gli utili della discarica<br />

sono stati investiti in altri piccoli progetti volti a<br />

migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.<br />

E per il futuro? Comune e Belvedere Spa, portano<br />

avanti progetti per la diffusione dello sfruttamento<br />

di energie a risparmio energetico.<br />

E pensando a Ugento, a Napoli e a tutte quelle<br />

città continuamente a rischio di emergenza rifiuti,<br />

viene da chiedersi come mai fenomeni come quello<br />

di Peccioli debbano rimanere ammirevoli eccezioni<br />

e non riescano a diventare la normalità in<br />

un’Italia che spreca e maltratta se stessa.<br />

Luisa Carretti


N O N S O L O V I N O<br />

Il Sol di Verona<br />

Anche il mondo dell’olio si<br />

incontra al Vinitaly. Perché,<br />

in contemporanea, il<br />

Sol, Salone Internazionale dell’olio<br />

extravergine di qualità, è la<br />

vetrina in cui le aziende presentano<br />

la loro miglior produzione ad<br />

un mercato che da area di nicchia<br />

diventa globale, grazie alla crescente<br />

notorietà della dieta mediterranea<br />

all’estero: qui gli operatori<br />

del settore possono scambiare<br />

esperienze professionali, incontrare<br />

i leader del mercato, i<br />

buyer nazionali ed esteri e ricercare<br />

soluzioni innovative nel rispetto<br />

della più storica e consolidata<br />

tradizione olearia.<br />

Una nutrita presenza di operatori<br />

pugliesi, supportati anche da<br />

Unioncamere, ha portato in terra<br />

veronese le nostre eccellenze olearie<br />

per mostrarle al pubblico internazionale.<br />

Il ricco programma di iniziative,<br />

tra incontri, degustazioni, workshop<br />

e light lunch, che ha animato<br />

gli spazi istituzionali della Regione<br />

Puglia, ha accolto giornalisti,<br />

buyer, opinion leader e appassionati<br />

gourmet per guidarli alla scoperta<br />

delle produzioni pugliesi, dei<br />

diversi territori vitivinicoli e dei<br />

loro vitigni più rappresentativi.<br />

G.N.V.<br />

A G R I C U L T U R E<br />

Successo della Puglia alla 43ª edizione del Vinitaly<br />

Il luogo ideale di incontro tra gli operatori specializzati di tutto il mondo<br />

Con più di 4.250 espositori provenienti da America,<br />

Europa, Africa e Oceania, più di 150 mila visitatori<br />

specializzati da oltre 100 Paesi, e una gamma di<br />

servizi che comprende concorsi, degustazioni, servizi internet<br />

per gli incontri B2B (business to business), seminari<br />

su consumatori e nuovi mercati, la rassegna veronese si riconferma<br />

la prima rassegna al mondo che ha saputo coniugare<br />

il business con la promozione dei prodotti e la formazione<br />

alle imprese. Inaugurato dal Ministro Luca Zaia<br />

e con gli auguri del Presidente della Repubblica Giorgio<br />

Napolitano, il Vinitaly quest’anno si presenta come “il mondo<br />

che amiamo”: il vino prima di tutto, ma anche la qualità,<br />

il territorio, l’ambiente e la sua tutela, gli uomini e le<br />

loro sfide, i borghi e la loro storia.<br />

La Puglia è presente con ben 127 aziende, e l’edizione<br />

2009 inizia sotto i migliori auspici poiché consegna il Premio<br />

speciale Vinitaly 2009, il più ambito, alla cantina Due<br />

Palme, di Cellino San Marco (Brindisi). Un riconoscimento<br />

importantissimo attribuito all’azienda che ha ottenuto il<br />

Il primo G8 agricolo, che si terrà dal 18 al 20 aprile 2009 a Cison<br />

di Valmarino in provincia di Treviso, vedrà la partecipazione,<br />

oltre ai Ministri dei Paesi G8 (Italia, Francia, Gran Bretagna,<br />

Germania, USA, Giappone, Canada, Russia), anche del Ministro<br />

dell’Agricoltura della Repubblica Ceca, in qualità di Presidente di<br />

turno del Consiglio Ue, della Commissaria Ue all’Agricoltura, Marianne<br />

Fischer Boel, e dei Ministri dell’agricoltura dei seguenti altri<br />

Paesi: Brasile, Cina, India, Messico, Sud Africa ed Egitto (formato<br />

G5+Egitto). Saranno anche presenti i vertici di Fao, Pam (Programma<br />

mondiale degli alimenti), Ifad (Fondo internazionale per<br />

lo sviluppo agricolo), Banca Mondiale e dell’High level task force<br />

sulla sicurezza alimentare delle Nazioni Unite.<br />

Tra le principali linee d’azione per interventi di tipo strutturale<br />

da affrontare in ambito G8 troviamo la centralità della produzione<br />

agricola; l’aumento della produttività dei Paesi in via di sviluppo<br />

21<br />

maggior punteggio calcolato sulla base della somma dei<br />

tre migliori vini insigniti del diploma di Gran Menzione.<br />

Un segno di crescita che onora il Vigneto Puglia e che si<br />

conferma con l’altro straordinario riconoscimento attribuito<br />

al Copertino Doc Rosso Riserva 2001 della Casa Vinicola<br />

Apollonio, di Monteroni di Lecce, che si è aggiudicata la<br />

Gran medaglia d’oro nella categoria Rossi Doc da invecchiamento,<br />

dribblando avversari blasonati come Brunello,<br />

Amarone e Barolo! A queste eccellenze si aggiungano<br />

poi ben 80 “Gran Menzioni” ottenute dalle etichette pugliesi<br />

che testimoniano il grande salto qualitativo fatto dai<br />

produttori pugliesi. Eccellenti risultati che gratificano il lavoro,<br />

la costanza e la serietà di alcuni produttori, ma che<br />

sono la cartina tornasole di un intero sistema produttivo,<br />

quello pugliese, che dà prova del suo essere sano, con una<br />

base forte e con delle punte addirittura di eccellenza. E pensare<br />

che non più di vent’anni fa i vini pugliesi erano venduti<br />

sfusi come vini da taglio!<br />

Gianvito Negro Valiani<br />

per ridurre il divario fra domanda e offerta; gli investimenti mirati<br />

a ricollegare le produzioni agricole dei singoli Stati alle aree urbane;<br />

il rafforzamento delle aree rurali; il miglioramento della trasparenza<br />

del meccanismo di formazione dei prezzi nei mercati agricoli; la<br />

gestione coordinata degli stock internazionali attraverso la messa<br />

a disposizione delle riserve dei Paesi maggiori produttori o tramite<br />

interventi coordinati e concordati a livello multilaterale sui mercati<br />

a termine e la lotta alla speculazione.<br />

L‘auspicio è che il G8 possa gettare le basi per una politica alimentare<br />

globale, che sia in grado di promuovere un rapporto di<br />

reciprocità tra mondo rurale e aree urbane: solo una programmazione<br />

delle produzioni agro-alimentari secondo criteri di sostenibilità<br />

che valorizzino le produzioni locali nel rispetto della stagionalità<br />

e nel recupero e difesa delle biodiversità possono assicurare<br />

cibo per tutti e reddito adeguato ai produttori. G.N.V.


In un mattino di sole, pulendomi<br />

con la mano i vestiti che si erano<br />

imbiancati di polvere mentre rotolavamo<br />

per terra, io ed il compagno<br />

che mi aveva accusato, e a cui mi<br />

riuscì di dare una buona scarica di<br />

pugni, gettai un’ultima occhiata a<br />

quei vecchi pilastri di tufo e al busto<br />

torvo e impettito del poeta della terza<br />

Italia, ritto su un’erma nel mezzo<br />

della piazzetta, e voltai le spalle per<br />

sempre a otto anni di vita liceale, ai<br />

compiti di latino copiati all’ultimo<br />

momento, ai banchi sui quali con<br />

una vecchia lama da barba avevo aggiunto<br />

il mio nome a quello di mio<br />

padre, sebbene però, devo confessare,<br />

con assai meno abilità e minuziosa<br />

eleganza di incisore. Dopo<br />

aver fatto cerchio intorno a noi<br />

mentre ci battevamo, senza che osassero<br />

d’intromettersi come in ogni altro<br />

caso avrebbero fatto, i ragazzi mi<br />

guardavano partire con un silenzio<br />

pieno di rispetto e si sporsero sulla<br />

via per seguirmi con gli occhi fino a<br />

tanto che non avessi svoltato l’angolo.<br />

Ero stato espulso da tutti i licei del<br />

Regno. Mi cacciai le mani in tasca e<br />

mi diressi verso la piazza. Il campanello<br />

d’entrata che in quel momento<br />

sentii suonare con la sua consueta<br />

e balorda frenesia non aveva più<br />

nulla a che fare con me.<br />

Guardavo il fresco oro del sole<br />

scendere per i cornicioni delle case,<br />

i commessi che aprivano i negozi, le<br />

donne seguite dai facchini con le<br />

Q U A D E R N O S A L E N T I N O<br />

sporte della spesa, gli impiegati che<br />

andavano agli uffici, e infine, con<br />

commiserazione, qualche scolaro in<br />

ritardo che correva coi libri sottobraccio<br />

verso la scuola, e mi sentivo<br />

orgoglioso della mia libertà. Fino al<br />

giorno prima ero stato uno degli studenti<br />

più scapestrati del liceo, e mi<br />

sembrava che la scuola non avesse<br />

nessuna presa sul mio spirito insofferente;<br />

invece solo ora, da questa<br />

sensazione così piena e finora sconosciuta<br />

della libertà arguivo che ero<br />

sempre vissuto nel giro della scuola,<br />

anche quando più mi pareva di calpestarne<br />

leggi e principi.<br />

Il profumo<br />

della libertà<br />

Un invito alla lettura dei nostri autori,<br />

attraverso alcune delle loro pagine più significative<br />

a cura di Giovanni Coluccia<br />

Vittorio Bodini - Nato da genitori leccesi a Bari nel 1914, Vittorio Bodini trascorre<br />

a Lecce l’infanzia e la giovinezza. Consegue la laurea in Filosofia a Firenze.<br />

Si trasferisce in Spagna come lettore di italiano. Dopo alcuni anni, ottiene<br />

la cattedra di Letteratura Spagnola all’Università di Bari. Infine, si trasferisce<br />

a Roma, dove muore nel 1970. Pur tra i frequenti spostamenti, mantenne<br />

per tutta la vita rapporti stabili col Salento. Vittorio Bodini è stato narratore,<br />

critico, operatore culturale, traduttore, poeta in contatto con i maggiori<br />

esponenti della cultura letteraria italiana del suo tempo. È considerato tra i<br />

massimi interpreti e studiosi italiani della letteratura spagnola. Tutte le poesie<br />

e molte delle prose bodiniane sono oggi ripubblicate nella collana Bodiniana<br />

della Besa Editrice.<br />

22<br />

Per accedere alla piazza vi erano<br />

diverse vie, ma una sola che conducesse<br />

diritto alla sua anima segreta;<br />

era una stradina corta e angusta,<br />

chiusa ai due sbocchi al transito dei<br />

veicoli, di cui del resto sarebbe a stento<br />

potuto passarne uno solo, e fittamente<br />

punteggiata di oscure botteghe,<br />

nipoti degli antichi fondachi veneziani<br />

di cui testimoniava il nome<br />

stesso della via, che era via San Marco.<br />

Un via vai di gente vi si scontrava,<br />

urtandosi, fermandosi a guardare<br />

alle vetrine, scomparendo entro i<br />

negozi. Quando questi erano aperti,<br />

e le loro porte fermate al muro all’esterno,<br />

non si vedeva un solo centimetro<br />

di muro sui due lati; i commessi<br />

venivano avanti sulla porta<br />

per far vedere alla luce la qualità<br />

d’una stoffa al cliente, o incerto o diffidente,<br />

i padroni uscivano di corsa<br />

sulla via per chiamare indietro un<br />

compratore con cui non s’erano<br />

messi d’accordo sul prezzo, e invitarlo<br />

a una nuova, più favorevole contrattazione.<br />

Per lo più si trattava di intere<br />

famiglie, perchè l’acquisto d’un<br />

abito o d’un lenzuolo non era cosa<br />

da farsi senza che tutti i membri della<br />

famiglia vi avessero dato il loro parere.<br />

[…]<br />

Tratto da IL FIORE DELL’AMICIZIA, romanzo<br />

di Vittorio Bodini pubblicato postumo,<br />

a cura di D. Valli, nella rassegna della<br />

Banca Popolare Pugliese “SudPuglia”,<br />

a. IX, n. 1, marzo 1983.


Aver nominato Boccioni ci porta<br />

dal terreno letterario a quello<br />

plastico-figurativo. Con altri<br />

autorevoli artisti egli firmò i Manifesti<br />

riguardanti la pittura e la scultura.<br />

Depurati i testi dalla consueta verbosità,<br />

dalle stoccate provocatorie, il<br />

nucleo centrale attorno al quale si sviluppa<br />

la poetica futurista è che l’arte<br />

deve rendere la mobilità della vita:<br />

“Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido…<br />

Una figura non è mai stabile davanti<br />

a noi, ma appare e scompare incessantemente”.<br />

In questa corsa generale nessun oggetto<br />

vive isolatamente. Le forme si intersecano,<br />

si corrispondono, interagiscono:<br />

“i nostri corpi entrano nel divano<br />

su cui sediamo, e i divani entrano in noi,<br />

così come il tram che passa entra nelle case,<br />

le quali a loro volta si scaraventano sul<br />

tram e con esso si amalgamano”. La realtà<br />

appare come una specie di puzzle semovente,<br />

irrequieto, cangiante come<br />

la vita, dove gli oggetti si compenetrano<br />

e modificano a vicenda: “Per la<br />

persistenza dell’immagine nella retina, le<br />

cose in movimento si moltiplicano, si deformano…<br />

Così un cavallo in corsa non<br />

ha quattro gambe: ne ha venti”.<br />

Per rendere il movimento globale<br />

e simultaneo degli oggetti, il loro reciproco<br />

compenetrarsi e modellarsi, il<br />

Futurismo si serve in pittura di lineeforza.<br />

Per un pittore le linee non sono<br />

semplici segmenti, come per un geometra;<br />

esse hanno una forza direzionale<br />

(centrifuga o centripeta), hanno<br />

un significato dinamico, che incide sul-<br />

la psicologia dell’osservatore e traduce<br />

visivamente ciò che l’artista vuol comunicare.<br />

Quadri come RISSA IN GAL-<br />

LERIA di Boccioni o LE MANI DEL VIO-<br />

LINISTA di G. Balla vivono proprio di<br />

questo dinamismo.<br />

Nella scultura la continuità del<br />

movimento è resa anche con la compenetrazione<br />

dei piani: vengono cancellati<br />

i confini tra gli oggetti e lo spazio<br />

in cui sono immersi; le forme vengono<br />

sciolte, in modo da favorire<br />

l’inserimento nell’ambiente e, vice-<br />

A N N I V E R S A R I<br />

versa, la compenetrazione dell’ambiente<br />

in esse (ricordate l’esempio del<br />

divano?). Questo “scioglimento” è ottenuto<br />

con l’assoluta abolizione della<br />

linea finita, della statua chiusa (la statua<br />

classica per capirci) e con l’adozione,<br />

anche qui, delle linee-forza.<br />

Così si ottiene una scultura d’ambiente,<br />

in cui figura e spazio si modellano<br />

praticamente e, compenetrandosi,<br />

fanno un tutt’uno. È proprio<br />

questo risultato che Boccioni raggiunge<br />

al grado massimo nella statua<br />

raffigurata sul nostro ventino.<br />

Certo, se potessimo ammirarla dal<br />

vero e non su scala così ridotta, potremmo<br />

meglio renderci conto che è<br />

un capolavoro. Per tradurre plasticamente<br />

la compresenza di “forme”<br />

che, “nella continuità dello spazio”, diventano<br />

“uniche” (notate l’apparente<br />

contraddizione fra l’uso del plurale e<br />

la connotazione di unicità), Boccioni<br />

coglie una figura umana in movimento<br />

veloce. L’anatomia appare stra-<br />

20 centesimi<br />

Qual è, come nasce, di chi è figlia l’opera d’arte<br />

riprodotta sulla nostra moneta? (3ª parte di 3)<br />

volta, deformata. Questo serve a dire<br />

la tensione del corpo che si lancia in<br />

avanti, verso un luogo dove non è ancora<br />

del tutto, e insieme, in qualche<br />

modo, il suo permanere simultaneo<br />

nello spazio precedente. Infatti, per<br />

23<br />

una legge fisica, le immagini di un oggetto<br />

in movimento si fissano sulla nostra<br />

retina in modo tale che le percepiamo<br />

non come fotogrammi staccati<br />

ma nella sintesi di un moto continuo.<br />

La figura modellata da Boccioni ha<br />

insieme un che di pesante e di alato.<br />

Per certi aspetti può apparire tozza, poderosa:<br />

lo sforzo gonfia i muscoli, il busto<br />

è un tronco senza braccia. Ma l’alternanza<br />

dei pieni e dei vuoti (che testimoniano<br />

il contemporaneo esserenon<br />

essere in un punto dello spazio di<br />

un corpo in movimento) e soprattutto<br />

lo sventagliarsi della materia nell’aria<br />

quasi in forma di ali; tutto ciò comunica<br />

un’impressione di leggerezza,<br />

di estrema levità: è come se la figura<br />

fosse attraversata dal vento, come scivolasse<br />

via in una galleria d’aria, che<br />

la contrasta e insieme la sospinge. Il<br />

turbinio della corsa sembra togliere<br />

peso alla figura e ne fa una specie di<br />

Mercurio alato. Così Boccioni traduce<br />

plasticamente il tema del movimento<br />

continuo che si sgrana nello<br />

spazio, e lo cattura in una sintesi che<br />

solo l’arte sa rendere.<br />

È certo singolare che questo artista<br />

sia giunto a uno dei massimi risultati<br />

della sua scultura celebrando la velocità<br />

non attraverso l’immagine di un<br />

automobile o di un aeroplano - come,<br />

forse banalmente, ci si poteva attendere<br />

da un futurista convinto - ma da<br />

un uomo che cammina, o corre,<br />

vola… che sia l’uomo l’oggetto più interessante<br />

dell’universo?<br />

Maria Grazia Labbate


Per accedere<br />

digitate il PIN<br />

Cifre, lettere, non più di otto non meno di cinque,<br />

primo codice di cinque numeri, secondo codice<br />

di quattro. Le password e i pin ci stanno conquistando<br />

alla ricerca di spazio nelle nostre<br />

menti ormai lottizzate dalle combinazioni alfanumeriche<br />

necessarie per accedere ad ogni servizio.<br />

Siamo assillati dalla paura di dimenticarle e le<br />

ripetiamo di frequente per non capitare come il<br />

proprietario di una casa che scordate le chiavi maledice<br />

insieme alla serratura la paura dei ladri che<br />

causa il suo rimanere fuori dalla porta.<br />

Ma a noi, sentimentali convinti, le “chiavi d’accesso”<br />

piacciono. La loro generazione raccoglie la<br />

parte più intima di ognuno… il nome della persona<br />

amata, la data di nascita, un soprannome affettuoso,<br />

espressioni dialettali, le iniziali dei figli,<br />

la targa dell’auto, il nome del cane, incontri di<br />

sigle e giorni indimenticabili, espressioni di intimità<br />

a cui nessun estraneo può accedere pensandole<br />

solo e soltanto nostre e… dell’elaboratore<br />

informatico a cui stiamo per consegnarle.<br />

Coincidono sempre con momenti importanti<br />

del presente e così quando passano quegli istanti<br />

cancelliamo anche loro chiudendo per sempre<br />

il sentimento che le ha concepite, perché quei termini,<br />

che tante volte ci hanno permesso ingresso<br />

indisturbato ai forzieri più preziosi, non diventino<br />

codici d’accesso a dolori profondi.<br />

E così in preda a pensieri pericolosi spesso ci<br />

dilettiamo ad immaginare quale possa essere quella<br />

dell’altro ...la nostra? Un vento caldo e umido<br />

che tira da sud!<br />

Paolo Schiavano<br />

T E R Z A P A G I N A 24<br />

LA CULTURA ALTROVE<br />

Èuno che sa usare bene la lingua Baricco, quasi<br />

fosse un gioco, mai noioso né banale, con<br />

le parole. Ma non gioca invece, nè tantomeno<br />

lo fa questa volta nell’appello che ha firmato su<br />

La Repubblica, ormai già qualche settimana fa. Ha scatenato<br />

reazioni violente, ma ha raccolto anche molti<br />

consensi, oppure adesioni, ma solo a metà. Tra queste<br />

anche la mia.<br />

L’intervento dello scrittore parte dal considerare<br />

le ragioni per le quali, in passato, si è deciso di investire<br />

il denaro pubblico per sostenere la vita culturale<br />

del paese, arrivando alla conclusione che oggi<br />

probabilmente non esistono più le stesse condizioni<br />

che esistevano anni fa e che questo stesso denaro<br />

pubblico potrebbe essere investito in modi diversi.<br />

Oggi, alla maggior parte della gente - dice Baricco<br />

- la cultura arriva attraverso due principali canali: la<br />

scuola e la televisione. Per questo dobbiamo impiegare<br />

il denaro pubblico per rendere la qualità dei<br />

programmi televisivi e la preparazione degli insegnanti<br />

degna di un paese democratico. L’idea di Baricco,<br />

inoltre, è quella di lasciare spazio ai privati perchè<br />

siano essi stessi a puntare, nel modo migliore e<br />

a loro rischio e pericolo, in iniziative culturali, lasciando<br />

che la posizione “monopolistica” del denaro<br />

pubblico si faccia da parte. Basta con i finanziamenti<br />

all’Opera, alla lirica, ai Teatri Stabili, riservati<br />

ad una piccola élite.<br />

Sulla scuola non si può non essere d’accordo. Sulla<br />

televisione, invece, mi riservo delle perplessità. Nella<br />

tv non ci sono forse già troppi soldi investiti e come<br />

risultato siamo inondati da reality show, fiction poliziesche<br />

o mieloso-sentimentali e sfide di ballo, canto<br />

e recitazione? Non è finanziata da privati la tv di<br />

Sky e non è su Sky che puoi scegliere tra 12 film diversi<br />

ogni due ore? Ma l’80% è spazzatura. Film com-<br />

merciali, creati per lanciare la starlette del momento.<br />

Ed è proprio questo il rischio. Lasciare ancora che<br />

la tv o la scuola diventino terreno di caccia dei privati,<br />

di chi ha come obiettivo solo i guadagni. Risultato<br />

è che, come accade, i prodotti su cui si investe<br />

maggiormente sono quelli che vendono di più. Se<br />

un format come X Factor fa successo nel Regno Unito,<br />

allora si vende e si diffonde in tutte le tv d’Europa.<br />

Pazienza se poi fa schifo.<br />

È facile sparare a zero sulla televisione di oggi, ma<br />

è piuttosto anacronistico dire che la funzione della<br />

tv di oggi è quella di istruire le masse. Con gli anni<br />

i programmi culturali sono andati diminuendo<br />

sempre più fino quasi a scomparire. Certo è che se<br />

in televisione tornasse Totem (sembra si riferisca al<br />

suo programma di qualche anno fa Baricco quando<br />

dice “mettete una trasmissione decente sui libri in<br />

prima serata”) io farei sicuramente parte della sua<br />

fedelissima audience. Ma non è certo con la tv che<br />

Baricco è diventato quello che è: la sua cultura, la<br />

sua formazione, la sua identità, la sua creatività le ha<br />

coltivate probabilmente leggendo Shakespeare, andando<br />

a vedere Il lago dei Cigni, ascoltando Mozart,<br />

vedendo una mostra su Picasso, esercitando la dialettica<br />

con un amico davanti a un caffè, scrivendo una<br />

lettera, osservando un tramonto, spegnendo la tv.<br />

La tv di oggi è davvero quella che la gente vorrebbe,<br />

oppure è la tv che ha plasmato la gente che<br />

oggi non sa più fare la differenza? È come il cane che<br />

si morde la coda, ma non è con più soldi alla tv che<br />

si risolve il problema. Forse facendo inversione di rotta.<br />

Dando all’intrattenimento televisivo e al divertimento<br />

virtuale il giusto spazio, con un prodotto Made<br />

in Italy, con gusto, con ironia, con intelligenza. E cercare<br />

la cultura altrove, e vivere altrove, senza tv.<br />

Renata Moio


Si chiamano Eleonora, Max, Tony,<br />

Navi e Gianluca e risiedono tutti nei<br />

comuni del Basso Salento. Con il<br />

loro progetto musicale firmato Garnet si<br />

affermano come una delle ultimissime<br />

rock-band rivelazione nel panorama artistico<br />

salentino: una musica che si racconta<br />

attraverso il ritmo pulsante e diretto<br />

del rock, sapientemente fuso con l’eloquenza<br />

pungente del rap, la prorompenza<br />

del nu metal con la dolcezza malinconica<br />

del dark, fino a toccare generi<br />

e esperienze musicali sempre nuove, in<br />

nome di una ricerca espressiva sempre volta<br />

a dare il meglio di sé. Il risultato è un’armonia<br />

forte e tenera, ma mai fine a se stessa:<br />

ha sempre qualcosa da dire e lo fa con<br />

veemenza, con denuncia. Con la consapevolezza<br />

che la musica è un linguaggio<br />

universale e può arrivare lontano, i Garnet<br />

invitano a riflettere sulle tante crepe<br />

di una società spesso incapace di fronteggiare<br />

l’ondata di violenza che ogni gior-<br />

Lady Arisa, dal<br />

mondo delle favole<br />

no spegne il sorriso di molti.<br />

Il progetto “Garnet” nasce nel 2005<br />

quando il chitarrista Max Ratano e il bassista<br />

Tony Apruzzi cominciano a comporre<br />

i primi brani: nei due anni successivi il quadro<br />

si completa con la splendida voce di<br />

Eleonora Passaseo, con il rap-sample Ivan<br />

M U S I C A<br />

Garnet, una band con gli occhi aperti<br />

Impegnati a raccontare la società e a denunciarne la violenza.<br />

Ritratto di un gruppo tutto salentino<br />

Ciullo (Navi) e con il batterista Giancarlo<br />

Serra. Il 2007 si apre con il “Your unnecessary<br />

words tour”, una serie di concerti<br />

nella provincia salentina, fino alla definitiva<br />

consacrazione come artisti con la<br />

registrazione del loro primo album “Anger<br />

Traks” nell’ottobre dello stesso anno.<br />

Non è bello ciò che è bello, ma Arisa piace. Chi per la prima volta, imbattendosi<br />

per caso nel Festival di Sanremo, l’ha vista scendere le scale dell’Ariston, ha<br />

pensato, incredulo e stupito, che fosse una maschera, un comico, qualcuno che<br />

imitava qualcun’altro. E invece, nella sua semplicità, Arisa era solo originale.<br />

Era lì, in fila, sperduta tra le altre giovani cantanti, il brutto anatroccolo in mezzo a<br />

chi faceva a gara per essere cigno, col tacco più alto e i capelli più stirati. E poi ha vinto<br />

lei e abbiamo esultato come per un gol della nazionale. Perché è la rivincita della creatività,<br />

perché è una vittoria conquistata, perché è l’espressione di una personalità.<br />

Un po’ impacciata nelle prime apparizioni, ora è sicura e disinvolta, ma non troppo:<br />

non esce mai dalla sua aura goffa e generosa. E l’abbiamo sentita cantare su tutte<br />

le radio perché piace. Piace al bambino che la guarda divertito, piace alla ragazzina complice<br />

e innamorata, al ragazzo scanzonato che la ascolta in macchina canticchiando. Piace<br />

alle donne che la ammirano per il coraggio nella scelta degli occhiali. Piace agli uomini<br />

di mezz’età, che in poltrona la guardano con curiosità e tenerezza. Piace ai tifosi<br />

del Napoli che ne hanno già fatto la parodia “S’adda signà” per incoraggiare la loro<br />

squadra. E piace anche a noi per la musicalità vivace che regala alla canzone, per il suo<br />

non prendersi troppo sul serio, ma soprattutto per essere donna del sud, che racconta<br />

con soddisfazione della sua famiglia (ispirazione per il suo nome d’arte), dei suoi<br />

sogni e della sua straordinaria - e non apparente - normalità. Chiara Schiavano<br />

25<br />

Il gruppo continua a crescere con la partecipazione<br />

a molte manifestazioni artistiche:<br />

suonano con Persiana Jones, Pino<br />

Scotto, J-Ax (ex Articolo 31), Gemelli Diversi<br />

e con i Rezophonic, si aggiudicano<br />

il secondo posto al Radiostar Music Live di<br />

Potenza e sono vincitori del Roccaling Festival<br />

di Latina. In occasione dell’Arè<br />

Rock Festival 2008, concorso per band<br />

emergenti organizzato dall‘associazione<br />

Europa Giovane a Barletta, in collaborazione<br />

con “Italians for Darfur”, nell’ambito<br />

della sezione speciale “Una canzone<br />

per il Darfur”, il loro singolo “Distanze” viene<br />

riconosciuto come il miglior testo<br />

scritto contro la guerra civile ancora in corso<br />

in Sudan, che dal 2003 ha mietuto 400<br />

mila vittime e ha causato lo sfollamento<br />

di 2,8 milioni di persone, pur nel completo<br />

silenzio mediatico intorno ad essa.<br />

<strong>Lo</strong> stesso brano è stato trasmesso dalla londinese<br />

Radio Reverb ed è stata presentata<br />

al Global Day For Darfur in cui i Garnet<br />

sono intervenuti come ospiti insieme<br />

ad Andro dei Negramaro. Di forte impatto<br />

sociale è anche il singolo “Negli occhi”, un<br />

vero e proprio dono da parte del gruppo<br />

ad alcune associazioni no-profit per la salvaguardia<br />

dei diritti civili.<br />

Recentemente il gruppo è stato scelto,<br />

insieme ad altre dodici band, per partecipare<br />

alla trasmissione “Sala prove” su<br />

Rock TV in esclusiva su Sky 718. Attualmente<br />

la band sta preparando l’uscita del<br />

nuovo cd supportato dal video del singolo<br />

“Anger Istant” ed è impegnato attualmente<br />

in diversi contest nazionali.<br />

“Niente muore e tutto si trasforma” si legge<br />

sul sito ufficiale della band: come<br />

l’impegno della musica di far rinascere la<br />

vita dalle ceneri dell’oblio. Il sito ufficiale<br />

è www.garnetmusic.com.<br />

Valentina Marra


A N T I D E P R E S S I V O N A T U R A L E<br />

Cacao, il cibo degli dei<br />

Amato da grandi e piccini soprattutto a Pasqua,<br />

può aiutare a stare bene<br />

Diluito con latte o con acqua, impastato e solidificato in tavoletta,<br />

il cacao è certamente una delle scoperte più entusiasmanti<br />

derivate dalla scoperta delle Americhe. Il cacao, ottenuto dai<br />

semi del Theobroma Cacao, ridotto in polvere e privato della parte grassa<br />

burrosa (burro di cacao), era utilizzato come bevanda energetica,<br />

miscelato con acqua o con latte, dalle popolazioni Azteche.<br />

Al cacao sono attribuite blande proprietà diuretiche e di vasodilatazione,<br />

tanto da essere usato in alcuni casi nei trattamenti di prevenzione<br />

dell’angina. Inoltre, alcuni studiosi gli attribuiscono proprietà<br />

anti-depressive, dovute ad una sostanza, la teobromina, contenuta in<br />

esso in elevata quantità. La Teobromina agisce a livello del sistema<br />

nervoso centrale, e la sua azione stimolante avrebbe un effetto positivo<br />

sull’umore.<br />

Ovviamente, l’abuso di cacao e dei suoi derivati, può causare disturbi<br />

quali tachicardia, ansia e vomito.<br />

Il cioccolato contiene un’elevata quantità di cacao. In generale,<br />

una tavoletta di cioccolato fondente da 100 grammi, contiene circa<br />

1200 milligrammi di Teobromina. Nel cioccolato al latte la percentuale<br />

di cacao utilizzata, e di conseguenza di teobromina, è inferiore,<br />

poiché viene sostituita con il latte. Il cioccolato bianco contiene<br />

una percentuale di cacao talmente bassa da rendere insignificante la<br />

concentrazione di teobromina, per cui si annullano gli effetti terapeutici<br />

da essa derivati. Nel cioccolato bianco e in quello al latte, quindi,<br />

le proprietà benefiche del cacao sono quasi annullate dalla presenza<br />

di grassi e zuccheri aggiunti, che lo rendono alimento nocivo<br />

per l’elevata quantità di colesterolo e acidi grassi saturi.<br />

Delizia di grandi e piccini, il cacao potrebbe essere un piacevole<br />

e valido contributo per migliorare il nostro stato psico-fisico, l’importante<br />

è consumarlo in piccole dosi, prediligendo la forma pura<br />

o il cioccolato fondente.<br />

Ilaria Greco<br />

La psicologia è una disciplina<br />

che studia i comportamenti<br />

umani e i loro processi mentali.<br />

Tale studio riguarda le dinamiche presenti<br />

nell’interazione tra individuo e<br />

ambiente.<br />

L’etimologia della parola “psicologia”<br />

deriva dal greco psyché = spirito,<br />

anima e da logos = discorso, studio.<br />

Quindi, letteralmente la psicologia è<br />

U N I V E R S I T À D E L S A L E N T O<br />

In Ateneo arriva la<br />

P r i m ave r a d e i r i c e r c at o r i<br />

Ritornano i seminari di divulgazione culturale,<br />

uno spazio di condivisione anche fuori dall’ambito accademico<br />

Anche quest’anno l’Università del<br />

Salento promuove la cultura al di<br />

fuori dell’ambito accademico. La Primavera<br />

dei ricercatori è un ciclo di seminari<br />

che dal 19 marzo all’11 giugno 2009 vedrà<br />

i ricercatori dell’Ateneo protagonisti in<br />

uno “spazio di condivisione dei loro progetti<br />

e dei loro studi” - ha commentato il rettore<br />

Domenico La Forgia - nell’intento di “abbattere<br />

le barriere tra Università e territorio,<br />

in termini di diffusione allargata del sapere<br />

accademico”.<br />

Presso la sala conferenze del Rettorato,<br />

in piazza Tancredi 7, il 16 aprile si parlerà<br />

di “Tecnologia della realtà virtuale in Medicina”<br />

con Lucio De Paolis, ricercatore di Astronomia<br />

e Astrofisica e Guglielmo Paradies,<br />

primario di Chirurgia Pediatrica presso<br />

l’ospedale F. Ferrari di Casarano. Il 22 aprile,<br />

invece, il tema sarà “I raggi cosmici: particelle<br />

elementari per risolvere i misteri dell’Universo”<br />

con gli interventi di Ivan De Mitri, ricercatore<br />

di Fisica Nucleare e Subnucleare, Daniele<br />

Martella e <strong>Lo</strong>renzo Perrone, ricercatori<br />

di Fisica Sperimentale; il 30 aprile Massimo<br />

Monteduro, ricercatore di Diritto Amministrativo<br />

parlerà di “Censura cinematografica”.<br />

Il 7 maggio la Primavera dei ricercatori va<br />

in trasferta a Brindisi, presso Palazzo Ner-<br />

C O M P O R T A M E N T I<br />

Perché rivolgersi ad uno psicologo?<br />

La rubrica di Psicologia nasce dal desiderio di far conoscere a lettori e lettrici la vera anima di questa scienza e offrire qualche<br />

spunto di riflessione su alcune tematiche che avvolgono, a volte in modo travolgente, le nostre vite. Affronteremo di volta in volta<br />

un argomento da approfondire ed eventualmente potrete porre dei quesiti ai quali riceverete delle risposte, inviando una mail a<br />

i n f o @ l o s c i r o c c o . i t .<br />

lo studio dell’anima. Negli anni il termine<br />

ha subito vari mutamenti adattandosi<br />

alle nuove ricerche e metodologie<br />

del settore.<br />

Accade sovente, che qualcuno pre-<br />

26<br />

vegna, per affrontare “La tutela del consumatore”<br />

con Francesco Porcari, ricercatore di Diritto<br />

Processuale Civile e ancora l’11 giugno<br />

per “Il ruolo della denominazione di origine nella<br />

competizione del settore vitivinicolo“, con Antonio<br />

Lazzi e Monica Fait, ricercatori di<br />

Economia e Gestione delle Imprese.<br />

Il 14 maggio, presso il Centro Studi “Castromediano”<br />

di Cavallino il tema dell’incontro<br />

sarà “Valore e valori della comunicazione<br />

digitale“ discusso da Sarah Siciliano e Davide<br />

Borrelli, ricercatori di Sociologia dei<br />

processi culturali e comunicativi.<br />

E ancora, presso la sala conferenze del<br />

Rettorato, il 21 maggio ci sarà la presentazione<br />

dei volumi “Il Drago ha anche le ali“ e<br />

“L’Albania del Nord“ di Rosita D’Amora, ricercatrice<br />

di Armenistica, Caucasologia,<br />

Mongolistica e Turcologia, con la presenza<br />

di Monica Genesin, ricercatrice di Lingua<br />

e Letteratura albanese; il 4 giugno Laura<br />

De <strong>Lo</strong>renzis, ricercatrice di Scienze delle<br />

costruzioni introdurrà il tema “Costruzioni<br />

storiche in muratura“. Infine il 18 giugno alle<br />

ore 20.00 chiuderà la manifestazione il Coro<br />

Polifonico dell’Università del Salento diretto<br />

dal Maestro Luigi De Luca. Per tutti gli altri<br />

incontri, l’appuntamento è alle ore<br />

17.30.<br />

Silvia De Nizza<br />

senti delle remore nel rivolgersi allo psicologo,<br />

per timore di essere etichettato<br />

come un “matto”.<br />

Richiedere una consulenza psicologica<br />

equivale a prendersi cura della<br />

propria mente e del proprio corpo, in<br />

quanto il benessere psichico procede<br />

parallelamente con il benessere fisico.<br />

In quest’era in cui i ritmi di vita<br />

sono altamente stressanti e gli impegni<br />

quotidiani così ingenti, si dovrebbe<br />

tendere al raggiungimento<br />

di una maggiore armonia psico-fisica,<br />

al fine di prevenire eventuali disagi di<br />

natura psichica.<br />

La figura dello psicologo, quindi,<br />

potrebbe subentrare in diverse situazioni,<br />

con tecniche per la gestione dello<br />

stress o supporto psicologico per<br />

eventi di vita altamente significativi<br />

(un lutto, un nuovo posto di lavoro,<br />

sposarsi, avere dei figli, superare un<br />

esame, etc.). A volte, tali situazioni potrebbero<br />

rivelarsi difficili da superare<br />

in base al proprio vissuto emotivo.<br />

Per usare una metafora, in alcuni<br />

casi lo psicologo potrebbe essere - colui<br />

che accompagna un viaggiatore in un<br />

sentiero tutto da scoprire e da esplorare - ossia<br />

colui che mette a disposizione degli<br />

altri un valido supporto psicologico<br />

in grado di favorire una ricca e profonda<br />

crescita interiore, il raggiungimento<br />

di una maggiore consapevolezza<br />

di sé e del mondo circostante, o<br />

il soddisfacimento di un mero bisogno<br />

di orientamento.<br />

<strong>Lo</strong> psicologo adopera i propri strumenti<br />

in diversi campi di applicazione<br />

che potrete conoscere nel prosieguo<br />

di questa rubrica.<br />

Lara Stendardo


Xº FEST IVAL EURO PEO<br />

Lecce<br />

si veste<br />

di cinema<br />

Una settimana<br />

per raccontare la realtà<br />

attraverso la settima arte<br />

Si è aperto il 31 marzo il X Festival<br />

del Cinema Europeo. Sette<br />

giorni di cinema allo stato puro<br />

che hanno visto alternarsi sul palcoscenico<br />

del Santa Lucia volti noti e<br />

meno noti del grande schermo. Dieci<br />

i film in gara che tentano di esorcizzare<br />

gli umori chiaroscurali dell’ultimo<br />

periodo, rivelando un’anima<br />

multietnica che parla in un delizioso<br />

idioma dalle atmosfere intime e, a volte,<br />

irriverenti. La rassegna è un vero<br />

e proprio gioco di specchi, sui quali<br />

sono riflessi i destini di uomini e donne<br />

in bilico tra un’esistenza greve e la<br />

continua ricerca della felicità. E poi<br />

dietro a tutto la crisi, quella economica,<br />

quella vera, che segna la deriva<br />

dei rapporti sociali e smaschera la<br />

complessità di quelli familiari. Il Festival<br />

ora più che mai si pone come un<br />

osservatorio privilegiato, una luce<br />

fuori campo su ciò che accade sotto<br />

il profilo socio-culturale all’interno del<br />

grande contenitore Europa.<br />

La figura della donna appare predominante.<br />

Perché in ogni suo ruolo<br />

dimostra di avere la saggezza di dipanare<br />

le situazioni drammatiche. E<br />

poi, perché in seno alla spregiudicatezza<br />

dell’attuale limbo finanziario diventa<br />

forte il richiamo primitivo al<br />

grembo materno, al rifugio matriarcale.<br />

E alle donne è dedicata la sezione<br />

del Festival intitolata “Protagonista<br />

del cinema italiano”, che quest’anno<br />

ha consacrato Margherita<br />

Buy. M. L. F.<br />

Per la tua<br />

pubblicità<br />

su <strong>Lo</strong> <strong>Scirocco</strong>, chiama il<br />

329.391.57.61<br />

oppure scrivi a<br />

info@loscirocco.it<br />

In occasione della presentazione<br />

della monografia a lei dedicata curata<br />

da Massimo Causo, Margherita<br />

Buy ha parlato della sua ultima fatica<br />

cinematografica, ‘Spazio Bianco’<br />

di Francesca Comenici, e di quanto sia<br />

stato difficile scrollarsi di dosso i toni<br />

nevrotici dei personaggi che casualmente<br />

si è trovata ad interpretare:<br />

“Quest’etichetta mi è costata parecchio, anche<br />

perché credo sì di avere una certa sensibilità,<br />

come tutti, ma non credo di essere<br />

una nevrotica. Per questo cerco sempre<br />

di fare personaggi diversi. Credo che sia<br />

nato tutto dal un film che ho fatto con Car-<br />

C I N E M A<br />

lo Verdone (Maledetto il giorno che<br />

t’ho incontrato, ndr) che raccontava delle<br />

nevrosi specifiche. Raccontare del disagio<br />

nella vita di tutti i giorni è un omaggio<br />

a noi stessi perché comunque si vive nei<br />

disagi. Ma raccontare un certo tipo di storie<br />

non vuol dire essere nevrotico”. Margherita<br />

è pugliese di adozione. Sposata<br />

con il regista barese Sergio Rubini,<br />

da cui si è separata, ha vissuto in<br />

prima persona questa terra: “Io ho abitato<br />

e lavorato in Puglia tante volte. La<br />

Atutti l’augurio a non arrendersi<br />

mai: qualunque cosa tu possa fare<br />

o sognare di poter fare, incominciala.<br />

L’audacia ha in sé genio, potere e magia.<br />

Incomincia adesso”. Con questa citazione<br />

di Goethe, il Centro Culturale Giulia Selvaggi<br />

di Manduria promuove un’interessante<br />

quanto stimolante iniziativa culturale:<br />

“Il Quadrato: Primo Concorso<br />

Nazionale di scrittura creativa - Antonio<br />

Bruni – 2009”. L’idea nasce dalla volontà<br />

di dare a chiunque la possibilità di vedere<br />

i propri scritti divenire libro e dalla<br />

voglia di incoraggiare così nuovi autori,<br />

fino ad oggi senza voce. La stessa<br />

responsabile del centro, Giulia Selvaggi,<br />

ha istituito il concorso con l’obiettivo<br />

27<br />

mia vita privata mi ha costretto ad allontanarmi,<br />

ma amo la Puglia. Se ci dovessi<br />

tornare a lavorare sarei molto contenta”.<br />

E qui il ghiaccio si rompe. L’atmosfera<br />

diventa confidenziale. Margherita<br />

ha piccoli occhiali da sole, attraverso<br />

i quali si intravedono due occhi<br />

magnetici. Continua a parlarci della<br />

sua vita, Camilleri, l’Accademia<br />

d’Arte Drammatica e il grande salto<br />

nella notorietà. E un accenno divertito<br />

a Fellini: “Fellini l’ho conosciuto per<br />

caso perché Sergio stava facendo con lui il<br />

regista. Tra loro c’era un rapporto speciale.<br />

Abbiamo spesso invitato a cena lui e sua<br />

moglie. Io avevo il terrore di sbagliare perché<br />

aveva sempre dei problemi. All’ultimo<br />

momento mi diceva che voleva mangiare<br />

M A R G H E R I T A B U Y<br />

Attrice per caso, artista per scelta<br />

Una monografia a lei dedicata, e vecchie e nuove esperienze, anche pugliesi<br />

una cosa piuttosto che un’altra. Poi diceva<br />

che guidavo bene. Insomma, era un<br />

uomo tutto strano”.<br />

È, ormai, un fiume in piena, Margherita.<br />

I suoi film sono per lei dei percorsi<br />

spirituali, dove si rivela determinante<br />

la sinergia con i registi. Da<br />

Ferzan Ozpetek a Giuseppe Piccioni,<br />

tanti i nomi con cui ha lavorato, tanti<br />

i personaggi interpretati. Tante<br />

donne in un solo volto.<br />

Marialuisa Ferrarese<br />

S C R I T T U R A C R E A T I V A<br />

Un concorso per cuori giovani<br />

Tutti gli elaborati saranno pubblicati in un libro<br />

di poter curare personalmente questa<br />

collana di libri, di cui saranno protagoniste<br />

“penne” nuove.<br />

A parte una buona dose di creatività,<br />

il progetto non si basa su particolari<br />

criteri di selezione e i concorrenti hanno<br />

l’opportunità di partecipare con più<br />

elaborati. Il tema di quest’anno: “Un<br />

cuore giovane”, prevede l’elaborazione<br />

di scritti che abbiano come riferimento<br />

l’eterna giovinezza del corpo umano,<br />

“capace di sognare sempre”. L’iniziativa<br />

prevede due sezioni, una maschile ed<br />

una femminile, di cui saranno selezionati<br />

tre vincitori per ciascuna di esse, sulla<br />

valutazione di una giuria composta da<br />

sette operatori culturali.<br />

La vera novità del concorso sta nel<br />

fatto che tutti gli elaborati, nessuno<br />

escluso, saranno raccolti in un libro, sintesi<br />

di sentimenti e sensazioni diverse.<br />

Questa nuova forma espressiva si rifletterà<br />

anche nella stessa presentazione<br />

grafica del libro, il cui formato sarà<br />

appunto “il Quadrato”.<br />

Mentre cresce il desiderio di esprimersi<br />

attraverso la scrittura e quindi di<br />

prendere parte a quest’iniziativa, bisogna<br />

soltanto prestare un po’ di attenzione<br />

al tempo, ricordandosi di inviare<br />

la propria candidatura e i propri scritti<br />

entro il 2 maggio al Centro Culturale GS<br />

- Giulia Selvaggi, Via Cardinal Ferrara, 31<br />

- 74024 Manduria (TA). Per informazioni<br />

chiamare lo 099 6525548 oppure<br />

il 333 9735215.<br />

Maria Grazia Petraglia


In piena caccia all’uovo pasquale<br />

abbiamo visto “Racconto di Natale”<br />

(Un conte de Noël, 2008) del regista<br />

Arnaud Desplechin, pellicola ancora<br />

inedita in Italia. La mente corre<br />

all’ultimo Festival de Cannes dove il<br />

film fu in lizza per la Palma d’Oro con<br />

un altro gigante francese, poi risultato<br />

vincitore: “La classe”(Entre les murs,<br />

2008), del regista Laurent Cantet, questo<br />

sì uscito con tutti i meriti nelle sale<br />

italiane. Due opere francesi che più<br />

francesi non si può. Nei contenuti,<br />

nella forma. Nella direzione degli attori,<br />

nelle parole che esplodono dalle<br />

bocche degli attori: parole non convenzionali.<br />

Noi che viviamo di film, le<br />

referenze letterarie le filtriamo con le<br />

pellicole: Margherita Buy, recitando<br />

Nazim Hikmet, grandissimo poeta<br />

turco, guardando distratta davanti a<br />

sé in una sequenza de “Le fate ignoranti”<br />

(Ferzan Ozpetek, 2001) asseriva<br />

“…dalla tua testa/dalla tua carne/dal<br />

tuo cuore/mi sono giunte le tue parole (…)<br />

erano coraggiose, eroiche/le tue parole/erano<br />

uomini”. Parole come uomini,<br />

come fatti, come la realtà che è tanto<br />

più vera della finzione, che non è<br />

mai univoca. La sceneggiatura quindi<br />

alla base dell’importanza (estetica,<br />

intellettuale) di queste due opere<br />

del cinema d’oltralpe.<br />

In “Racconto di Natale” si narrano<br />

quattro giorni di focolare domestico<br />

durante le vacanze natalizie. La famiglia<br />

è riunita attorno ad una madre<br />

in attesa del responso medico che le<br />

dirà quale dei parenti può donarle il<br />

Ègiunto alla sedicesima edizione<br />

il Festival del Cinema Italiano<br />

nel Regno Unito, che quest’anno<br />

diventa anche irlandese, aggiungendo<br />

una nuova tappa a Dublino.<br />

Tra il 17 aprile e il 27 maggio<br />

midollo che, forse, le salverà la vita.<br />

Desplechin, come lui stesso ha affermato<br />

in più di un’intervista, prende<br />

di forza il topos americano della riunione<br />

familiare e lo strozza, lo allunga,<br />

lo strappa qua e là e mostra quanto<br />

in Francia non si parli come a Boston<br />

o New York: che una madre (Catherine<br />

Deneuve) può dire “mio figlio<br />

mi è indifferente, ho voluto più bene a mio<br />

marito”. Un trapianto che non è dovuto.<br />

La realtà non è rosa, e questo<br />

nelle sale cinematografiche delle<br />

principali città di Inghilterra (<strong>Lo</strong>ndra<br />

e Manchester), Scozia (Edimburgo,<br />

Glasgow, Inverness, Dundee, St. Andrews)<br />

e Irlanda (Dublino) si parlerà<br />

italiano. La maggior parte dei film<br />

in programma arriva per ovvie ragioni<br />

in differita rispetto all’uscita in Italia,<br />

ma per coloro, come chi scrive, che si<br />

trovano in terra straniera da qualche<br />

anno, questa rassegna itinerante diventa<br />

un’ottima occasione per recuperare<br />

alcuni titoli che sembravano<br />

andati perduti e per riannodare i rapporti<br />

con le proprie origini. Con<br />

grande piacere scopriamo che tre<br />

opere provengono dalla Puglia. Nella<br />

sezione Panorama, dedicata ai registi<br />

affermati, insieme a Galantuomini di<br />

Edoardo Winspeare, troviamo Il passato<br />

è una terra straniera di Daniele Vicari,<br />

girato a Bari. Tra gli altri titoli<br />

compaiono Tutta la vita davanti di Paolo<br />

Virzì, Giorni e Nuvole di Silvio Soldini,<br />

Lezioni di volo di Francesca Ar-<br />

C I N E M A<br />

non è necessariamente sbagliato.<br />

“La classe” mette in scena il microcosmo<br />

scolastico come metonimia<br />

del macrocosmo di una società intera,<br />

sempre alla ricerca (così dovrebbe<br />

essere, filma Cantet) di regole<br />

per la auto-regolamentazione, per<br />

la convivenza tra culture differenti. <strong>Lo</strong><br />

scambio all’interno di questa classe parigina<br />

è sia verticale (dall’autorità del<br />

professore all’alunno) sia orizzontale<br />

(da cittadino a cittadino). La pe-<br />

P E L L I C O L E D ’ O L T R A L P E<br />

La realtà non è rosa,<br />

neppure in (alcuni) film<br />

Racconto di Natale e La classe:<br />

la famiglia e la scuola in eccellente forma francese<br />

chibugi, Il papà di Giovanna di Pupi<br />

Avati e Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek.<br />

La sorpresa ancora maggiore<br />

è nel vedere che all’interno della<br />

breve sezione documentari è stato scelto<br />

Pinuccio <strong>Lo</strong>vero: Sogno di una Morte<br />

di Mezza Estate di Pippo Mezzapesa,<br />

un film che aveva già fatto sentire<br />

la sua presenza, fra i grandi del cinema,<br />

all’interno della Mostra di Venezia,<br />

e che in quest’occasione oltrepassa<br />

la manica e si fa testimonianza della<br />

28<br />

Aspiranti critici:<br />

un’occasione<br />

da non perdere<br />

Avrà luogo a Roma, a Palazzo<br />

Farnese, dal 15 al 19 giugno lo<br />

stage gratuito di Critica Cinematografica<br />

organizzato dalla Fondazione<br />

Ente dello Spettacolo, che<br />

coinvolgerà, come docenti d'eccezione,<br />

critici della Rivista del Cinematografo<br />

e dei Cahiers du Cinema.<br />

Per partecipare inviare il<br />

proprio CV all'indirizzo e-mail:<br />

infostage@entespettacolo.org.<br />

dagogia non è data per scontata: è tutt’altro<br />

che scienza esatta. Gli studenti<br />

non sono meri recettori. In entrambi<br />

i film emerge l’importanza dell’Arte,<br />

che sia letteratura - le lezioni<br />

di lingua del professore de “La classe”-<br />

o musica - il vecchio padre che<br />

ascolta Mendelssohn in “Racconto di<br />

Natale”. Come se l’Arte fosse una lente<br />

necessaria per scavare dentro all’Uomo.<br />

Vince una visione laica, repubblicana<br />

(e qui spiegato: tanto, tanto<br />

francese) in cui si parla dell’uomo<br />

che vive con l’uomo, che lo fa in una<br />

civiltà che si struttura a sua volta in istituzioni<br />

(famiglia/scuola…) analizzate<br />

come dato di fatto, non assunte<br />

a priori. Viva questo cinema!<br />

Luca Nieri<br />

F E S T I V A L D E L C I N E M A I T A L I A N O<br />

La Puglia in trasferta in Irlanda e Regno Unito<br />

I film di Winspeare, Vicari e Mezzapesa nella rassegna dal 17 aprile al 27 maggio<br />

realtà Made in Italy.<br />

Completano la rassegna la categoria<br />

Nuovo Cinema, dedicato ai talenti<br />

emergenti, una sezione riservata ai<br />

cortometraggi e un omaggio al cinema<br />

di Alida Valli, proclamata la donna<br />

più bella al mondo dopo Greta<br />

Garbo, con un’ampia retrospettiva che<br />

include alcuni tra i capolavori di Hitchcock,<br />

Bertolucci e Visconti.<br />

Renata Moio


La Quinta Stagione<br />

Le nuove mafie<br />

raccontate da un moderno Maigret<br />

Albanesi, questi sconosciuti. Un mondo lontano<br />

(ma non troppo), impenetrabile è quello in cui<br />

ci trascina e si trascina suo malgrado Pietro Binda,<br />

maresciallo dei carabinieri ormai in pensione,<br />

con un'onorata carriera alle spalle. Lui, figlio di<br />

partigiano, generoso, riservato, fedele e arguto, che<br />

per arrotondare la pensione si è reinventato investigatore<br />

privato a caccia di tradimenti, non si<br />

sarebbe mai immaginato di essere coinvolto da Pallonetto,<br />

anche lui figlio di partigiano, scassinatore<br />

e ladro della vecchia scuola, quella che non ammazza<br />

per intenderci, in una storia di droga, sfruttamento<br />

dei minori, violenza e morte. Protagonisti,<br />

una Milano che non è più Milano, ma Milot, la<br />

nuova criminalità organizzata albanese, che questa<br />

città l'ha colonizzata - sostituendo la mafia siciliana<br />

- e la comanda con pistole calibro 9 ed un<br />

paio di scarpe da ginnastica, puzzolenti e consumate,<br />

che di questa colonizzazione diventano il simbolo.<br />

Piero Colaprico, inviato speciale di “Repubblica”<br />

e milanese di adozione, regala ai lettori<br />

un romanzo giallo, documentato e avvincente,<br />

che ripercorre le strade della droga, rivelando l'essenza<br />

di un popolo, che nell'Italia aveva riposto le<br />

sue speranze, che da essa è stato respinto e denigrato<br />

e che per questo ha voluto prendersi una bella<br />

rivincita.<br />

Luisa Carretti<br />

Taxi<br />

Le strade del Cairo si raccontano,<br />

in piccole storie di vita araba<br />

Taxi getta il lettore direttamente in mezzo alle<br />

strade del Cairo, tra il chiasso, il caldo e la folla.<br />

L'autore ci riporta le sue mille conversazioni con<br />

altrettanti tassisti. Ne esce una raccolta di mini-storie<br />

(una o due pagine ciascuna) dal linguaggio popolare,<br />

dialettale, semplice e incisivo. Tassisti di tutte<br />

le età raccontano i propri problemi quotidiani,<br />

stendendo un preciso ritratto della vita in Egitto,<br />

di usi e costumi visti dal basso. Qualcuno si lancia<br />

in apprezzamenti o recriminazioni sui presidenti<br />

passati e presente, sulla politica locale, ma anche<br />

internazionale. C'è il punto di vista degli egiziani<br />

sulla guerra in Iraq, in Israele, e in generale<br />

sulla situazione politica del Medio Oriente, ma<br />

anche quello che pensano degli Stati Uniti. Allo<br />

stesso tempo si manifesta la situazione del popolo<br />

egiziano, impoverito, disilluso e stanco: tassisti<br />

costretti a lavorare giorno e notte; donne che passano<br />

il tempo a mettere e a togliere il velo a seconda<br />

della destinazione; le giornate perse dietro<br />

a una burocrazia infinita e alla corruzione dilagante<br />

e manifesta. La sezione centrale di foto a colori del<br />

Cairo e la mappa della città immergono ancora di<br />

più il lettore nell'atmosfera della capitale. Il risultato<br />

è molto piacevole. Per chi vuole conoscere<br />

un punto di vista diverso su egiziani in particolare,<br />

e arabi in generale.<br />

Eva Brugnettini<br />

2 L I B R I A L M E S E x 1 2 M E S I 29<br />

Piero Colaprico, LA QUINTA STAGIONE, Rizzoli,<br />

2006 (euro 17,00)<br />

Piero Colaprico nato a Putignano, vive a Milano dal<br />

1976. Inviato speciale di “Repubblica” ha scritto alcuni<br />

saggi, tra cui Capire Tangentopoli (1996), e romanzi,<br />

Trilogia della città di M. (2004). Al maresciallo Pietro Binda<br />

ha dedicato altri quattro libri, di cui tre scritti a quattro<br />

mani con Pietro Valpreda.<br />

Khaled Al Khamissi, TAXI. LE STRADE DEL CAI-<br />

RO SI RACCONTANO, Il Sirente, 2008 (euro 15,00)<br />

Khaled Al Khamissi, nato nel 1962 al Cairo, ha studiato<br />

Scienze Politiche in Egitto per poi specializzarsi alla Sorbona<br />

di Parigi. Giornalista, produttore cinematografico<br />

e sceneggiatore, Taxi è il suo primo libro, diventato<br />

subito un best-seller in Egitto e nel mondo arabo,<br />

tradotto in inglese e in italiano..<br />

PUNTI DI DISTRIBUZIONE<br />

G A R A N T I TA<br />

C’è sempre qualcuno che non trova la sua copia,<br />

nonostante <strong>Lo</strong> <strong>Scirocco</strong> venga distribuito in tutte le<br />

città e i paesi della provincia di Lecce. Per questo abbiamo<br />

organizzato i “punti di distribuzione garantita”.<br />

In questi punti di nostra fiducia ce ne sarà sempre<br />

una a tua disposizione.<br />

ACQUARICA DEL CAPO<br />

MASCAPATI ristorante e pizzeria - 0833.721615<br />

ALESSANO<br />

CAFFÈ DEL CENTRO - P.zza don Tonino Bello<br />

ALLISTE<br />

CAFE’ DEI NAPOLI - 0833.584418<br />

ANDRANO<br />

EDICOLA - CARTOLIBRERIA - 0836.929210<br />

ARADEO<br />

Tabaccheria De Blasi - via Repubblica, 10 - 0836.554215<br />

BARBARANO DEL CAPO<br />

BAR MOJITO - P.zza San <strong>Lo</strong>renzo 35<br />

BAGNOLO<br />

Tabacchi, Edic., Ricevit. DE MARCO - 0836.318676<br />

BOTRUGNO<br />

Rivend. STEFANELLI - via Cavour 6 - 0836.992838<br />

CALIMERA<br />

Casa Museo della Civiltà Contadina e della Cultura Grika<br />

CAMPI SALENTINA<br />

Tabaccheria Pagliara - via Taranto, 100 - 0832.792378<br />

CANNOLE<br />

BAR TABACCHI, SNAI, <strong>Lo</strong>ttomatica - 0836.318095<br />

CAPRARICA<br />

LA CARTOEDICOLA di Patrizia - Via IV novembre, 59<br />

CARMIANO<br />

Edicola LA MIMOSA - Via Copertino, 62 - 0832.606242<br />

CARPIGNANO<br />

NAIMA CAFFÈ - Corso Umberto, 3 - 0836.380410<br />

CASARANO<br />

CSI GROUP - Viale Ferrari 43/f - Tel. 0833.513218<br />

LE PARMENTE - Via Matine<br />

CASTIGLIONE<br />

Tabacchi - Cartolibreria COLLUTO - 0836.929226<br />

CASTRÌ<br />

Edicola - P.zza Municipio, 10<br />

CASTRIGNANO DE’ GRECI<br />

EDICOLA CARTOLERIA “OLTRE” - 0836.583582<br />

CASTRIGNANO DEL CAPO<br />

SALI E TABACCHI N° 2 Edicola - Via C. Battisti 1<br />

CAVALLINO<br />

EDICOLA - via Dante, 10<br />

COLLEPASSO<br />

Bar LA PALMA - Via C. Rollo - Tel. 0833.345001<br />

COPERTINO<br />

Area di Servizio RENIS GAS - 0832.934254<br />

CORSANO<br />

RIVENDITA TABACCHI N°2 - Via V. Emanuele 30<br />

CURSI<br />

ORION BAR f.lli Chilla - 0836.439034<br />

CUTROFIANO<br />

EURO NEWS Edicola di Negro - 0836.510084<br />

DISO<br />

JOLLYCART di L. Lazzari - 0836.920763<br />

FELLINE<br />

BAR ROSA - Via Milano<br />

GAGLIANO DEL CAPO<br />

MANHATTAN BAR - Via II Giugno 2 - 0833.547152<br />

GALATINA<br />

MELI’ & MELO’ Caffè-Edicola - via Gallipoli, 186<br />

News & School Edicola - via Soleto, 170 - 0836.566563<br />

GALATONE<br />

Tabacchi - Giornali Canaris - via A. Scorrano, 12<br />

GALLIPOLI<br />

CAFÈ SOC. L’ARTIGIANA - 0833.273707<br />

FONTANA GRECA - 0833.261295<br />

GALUGNANO<br />

EDICOLA “CARTEQUOTIDIANE” di Matteo Natascia<br />

GIUGGIANELLO<br />

TABACCHERIA MANGONE V. - 0836.341510<br />

GUAGNANO<br />

Edicola l’Angolo della Fortuna - via provinciale, 214<br />

LECCE<br />

CLINICA DELL’ACCENDINO - 0832.303078<br />

LEQUILE<br />

EDICOLA di Colla O. F. - Via Trieste, 96<br />

LEUCA<br />

PLAY TIME - SPORTING CENTER - 338.4362958<br />

LEVERANO<br />

KOALA CAFFÈ di C. Erroi - via Carmiano - 336.7490631<br />

LIZZANELLO<br />

Bar-Caffetteria di Marchello - via Gramsci, 29<br />

MAGLIE<br />

CAFFÈ LEOPARDI - Via De Gasperi 7 - 0836.427777<br />

KENZIA american bar Marcos - Via Ferramosca 53<br />

MARITTIMA<br />

TABACCHERIA BUFFELLI - 0836.922167<br />

c o n t i n u a n e l l a p a g i n a s u c c e s s i v a


D E G U S T A R E<br />

Le sostanze<br />

aromatiche dei vini<br />

Consigli e definizioni per determinare la qualità<br />

di un prodotto vitivinicolo<br />

La componente aromatica, cioè l’insieme di sostanze<br />

volatili e non volatili che determina una gradevole sensazione<br />

olfattiva e gustativa, è certamente l’elemento<br />

più qualificante a cui ci riferiamo per valutare la qualità<br />

di un vino. La natura «è una specialista delle sfumature» e,<br />

solo un’indagine conoscitiva approfondita delle componenti<br />

aromatiche ci permette di delinearne con più cognizione<br />

la qualità.<br />

Se pensiamo alle centinaia di sostanze volatili odorose riscontrabili<br />

in un vino, è facile comprendere come sia la «complessità<br />

aromatica globale», cioè l’insieme delle tantissime<br />

piccole quantità, a determinarne la qualità olfattiva e gustativa.<br />

Molte delle sostanze che noi pensiamo di identificare<br />

con il nostro olfatto non sono altro che complessi di sostanze<br />

aromatiche che determinano nell’insieme quell’odore. Sicuramente<br />

però i nostri sensi, gusto e olfatto, scandagliando<br />

con i loro recettori le singole componenti odorose e gustative,<br />

e valutandole poi nell’insieme, riescono ad associare<br />

alle note percepite le più svariate sostanze aromatiche presenti<br />

in natura.<br />

In questa prima puntata ci limiteremo a chiarire cosa si<br />

intende per aroma, profumo e bouquet. Il termine aroma<br />

è usato per definire le componenti odorose, proprie della<br />

sostanza in esame, percepite anche con il gusto (dentro la<br />

sostanza), mentre il termine profumo è riservato alle componenti<br />

odorose (volatili) percepite all’esterno annusando<br />

la sostanza. Per identificarlo con precisione, al termine “aroma”<br />

si fa seguire il nome della sostanza che in natura ne è<br />

più caratterizzata e che può essere un’erba (aroma di basilico,<br />

di rosmarino, di menta, ecc.), una spezia (aroma di anice<br />

verde, di anice stellato, ecc.) o dei frutti che sono tantissimi<br />

e sono descrittori aromatici per moltissimi vini. Il bouquet<br />

è l’aroma che si sprigiona dal vino giunto a completa maturazione.<br />

È dovuto agli aromi di partenza definiti primari<br />

o varietali, mescolati con i secondari o fermentativi, che<br />

evolvono con il tempo, negli aromi terziari, più complessi<br />

e persistenti.<br />

Pantaleo Provenzano<br />

MARTANO<br />

CARTOLIBRERIA Colizzi - 0836.572441<br />

MARTIGNANO<br />

CARTOIDEA - via Chiesa, 46<br />

MATINO<br />

ALMA LIBRE’ edicola - Via Roma 86<br />

MELENDUGNO<br />

BAR EDICOLA - P.zza V. Emanuele, 10<br />

MELISSANO<br />

GRAN CAFFÈ - Via Mazzini - 0833.588216<br />

MIGGIANO<br />

EDICOLA “DA TINA” - 0833.761644<br />

MINERVINO<br />

TABACCHERIA ACCOTO - 0836.889045<br />

MONTERONI<br />

EDICOLA E… - C.so Umberto I°, 193<br />

MONTESANO<br />

MONDO DELLA SCUOLA - 0833.762057<br />

MONTESARDO<br />

DANIEL TAB - P.zza S. Antonio<br />

MORCIANO DI LEUCA<br />

PANTINFORMATICA - Via S. Martino<br />

MURO LECCESE<br />

EDICOLA - RICEVITORIA di M. Cogli<br />

NARDÒ<br />

Stazione di Servizio TOTAL - 0833.872022<br />

Area di Servizio ERG - 0833.564440<br />

NEVIANO<br />

Tabaccheria D’Ostuni - via Roma, 11<br />

NOCIGLIA<br />

ANTICA TABACCHERIA - 0836.936525<br />

NOVOLI<br />

Edicola INGROSSO - P.zza Margherita, 10<br />

ORTELLE<br />

CARTOLIBRERIA di Buffo - 0836.958660<br />

OTRANTO<br />

“L’IDEA GIUSTA” Edicola - 0836.801188<br />

PALMARIGGI<br />

ARCO BAR di De Pascalis - 0836.354180<br />

PARABITA<br />

Pasticceria ARTE BIANCA - 0833.595833<br />

PATÙ<br />

EDICOLA DI MAGNO - 0833.752057<br />

POGGIARDO<br />

EDICOLA Borgia - 0836.904264<br />

PRESICCE<br />

MILLE IDEE - Via Roma 180<br />

RACALE<br />

BAR PASTICCERIA LUCIA - 0833.552343<br />

RUGGIANO<br />

EDICOLA SERGI - Concordia 31<br />

RUFFANO<br />

BAR D’ANNUNZIO - 0833.691617<br />

SALICE SALENTINO<br />

Espresso CAFÈ - S.S. 7 ter km.53+200<br />

SALIGNANO<br />

TABACCHERIA Antico Toscano<br />

SALVE<br />

AGRIHOBBY E PETFOOD - 347.5206112<br />

SANARICA<br />

EDICOLA CAGNAZZO - 0836.341226<br />

SANCASSIANO<br />

CAFFETTERIA DUCALE - 0836.992011<br />

SAN CESARIO<br />

EDICOLA, TABACCHERIA - via Dante, 75<br />

SAN DONATO<br />

Edicola Vaglio F. - Via XXIV Maggio<br />

SCORRANO<br />

TABACCHERIA Marra - via Leuca<br />

SOGLIANO CAVOUR<br />

TABACCHERIA n.3 - via Galatina, 59<br />

SECLÌ<br />

Cartoleria Musardo - via Aradeo, 28<br />

SOLETO<br />

EDICOLA TOTO LOTTO - via R. Orsini<br />

SPECCHIA<br />

MARTINUCCI Caffetteria - 339.1863952<br />

SPONGANO<br />

Molti paesi del Capo di Leuca rispettano nel mese<br />

di marzo un’antica tradizione, quella delle Tavole<br />

di San Giuseppe: banchetti allestiti in onore della Sacra<br />

Famiglia o, a seconda delle disponibilità economiche,<br />

pronti ad accogliere persino i tredici Apostoli<br />

(in ogni caso il numero degli ospiti dovrà essere<br />

sempre dispari). Se nel passato erano i più indigenti<br />

a beneficiarne, sono oggi parenti ed amici<br />

ad interpretare il ruolo dei “santi figuranti” di questa<br />

sorta di sacra rappresentazione.<br />

Ricette antichissime sono così giunte a noi quasi immutate<br />

grazie alle rigide regole imposte dal rituale.<br />

É il caso del piatto per eccellenza di questa a festività:<br />

LA MASSA<br />

Massa (fettuccine<br />

caserecce) o<br />

vermiceddhi<br />

Per i vermicelli:<br />

• Ingredienti:<br />

800 gr di farina<br />

di grano duro;<br />

acqua q.b.<br />

sale q.b.<br />

Impastare la farina con poca acqua perché si possa<br />

ottenere un impasto piuttosto consistente. Ricavare<br />

dei lunghi bastoncini sottili, spezzettarli con<br />

le mani e lavorare queste grosse briciole di impasto<br />

tra indice e pollice in modo da ottenere i “vermiceddhi”;<br />

metterli, man mano, su un canovaccio cosparso<br />

di farina ad asciugare. A parte soffriggere in<br />

olio due sprunzali (cipolle porraie) e due spicchi<br />

d’aglio e versarvi le fettuccine cotte al dente o i vermiceddhi.<br />

Aromatizzare il tutto con pepe garofanato,<br />

cannella e pepe.<br />

Paola Colosso<br />

P U N T I DI D I S T R I B U Z I O N E G A R A N T I T A<br />

c o n t i n u a d a l l a p a g i n a p r e c e d e n t e<br />

REWIND Caffetteria Tabacchi - 0836.945017<br />

SQUINZANO<br />

Edicola - Cartoleria Spinelli - via Dante, 42<br />

STERNATIA<br />

Edicola - via Perrone<br />

SUPERSANO<br />

LEGITTIMO Ferramenta - 0833.631174<br />

SURANO<br />

EDICOLA - Rizzo A. - 0836.939168<br />

SURBO<br />

EDICOLA - Via IV novembre, 47<br />

TAURISANO<br />

BAR LE PARMENTE - C.so L. da Vinci<br />

TAVIANO<br />

BAR GALLO MATESE<br />

TIGGIANO<br />

L’ANTICA CARTOLIBRERIA - 393.6508049<br />

TREPUZZI<br />

Edicola Rollo Veronica - via G. Papadia<br />

TRICASE<br />

CAFFÈ MARTINUCCI - 0833.543135<br />

CAFFE’ PELUSO - 0833.543709<br />

UGENTO<br />

TERENGA CAFÈ - 0833.556826<br />

Torre San Giovanni BAR DONATO<br />

Gemini - BAR QUEEN SQUARE<br />

UGGIANO LA CHIESA<br />

TABACCHERIA PEZZULLA - 0836.811850<br />

VEGLIE<br />

CRISTAL Edicola - di Patera - via Salice, 85<br />

VERNOLE<br />

EDICOLA - P.zza Vittorio Veneto, 20<br />

VIGNACASTRISI<br />

FARMACIA Dott. Scarpa - 0836.922237<br />

ZOLLINO<br />

TABACCHI Pellegrino - Via V. Emanuele, 14<br />

PERIODICO INDIPENDENTE D’INFORMAZIONE<br />

è pubblicato da<br />

S C I R O C C O E D I T O R E<br />

di Paolo Schiavano<br />

DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE<br />

Via Piave, 24 - 73059 UGENTO (Le)<br />

info@loscirocco.it<br />

cell. 380.6359149<br />

tel/fax 0833.554843<br />

D I R E T T O R E<br />

Paolo Schiavano<br />

D I R E T T O R E R E S P O N S A B I L E<br />

Luisa Carretti<br />

C A P O R E D AT T O R E<br />

Chiara Schiavano<br />

R E D A Z I O N E<br />

Mery Albertini<br />

Maria Grazia Labbate<br />

Roberto Maruccia<br />

Renata Moio<br />

Gianvito Negro Valiani<br />

Denis Viva<br />

Simone Zecca<br />

R E D A Z I O N E G R A F I C A E P R O G E T T O<br />

Rolando Civilla<br />

S E G R E T E R I A D I R E D A Z I O N E<br />

Sabrina Maruccia<br />

H A N N O C O L L A B O R AT O :<br />

Ippazio Aretano, Francesca Bello<br />

Eva Brugnettini, Marco Cavalera<br />

Paola Colosso, Giovanni Coluccia<br />

Tony Damascelli, Ettore De Luigi<br />

Emma De Marco, Silvia De Nizza<br />

Marialuisa Ferrarese, Pietro Fornaciari<br />

Giulia Greco, Ilaria Greco<br />

Valentina Marra, Emanuela Marrocco<br />

Laura Marrocco, Gigi Montonato<br />

Luca Nieri, Maria Grazia Petraglia<br />

Gianpiero Pisanello,<br />

Francesco Piscopello<br />

Pantaleo Provenzano, Serena Rollo<br />

Valentina Rosafio, Lara Stendardo<br />

Elisa Surano, Umberto Torsello<br />

Dario Tricarico, Emanuela Vasto<br />

F O T O G R A F I<br />

Salvatore Bello, Luigi Mauramati<br />

U F F I C I O C O M M E R C I A L E E P U B B L I C I T À<br />

Doris Ria 329.39.15.761<br />

Emanuela Gaetani 320.08.85.843<br />

D I S T R I B U Z I O N E<br />

Roberto Maruccia, Fabio Rosafio,<br />

<strong>Lo</strong>renzo Armida<br />

STAMPA<br />

Master Printing s.r.l<br />

Via delle Margherite, 20/22 - Modugno (BA)<br />

Iscritto al Registro della Stampa del Tribunale<br />

di<br />

Lecce al numero 986 in data 17.04.2008.<br />

Iscrizione al ROC Registro degli Operatori di<br />

Comunicazione n. 17431.<br />

La direzione si riserva il diritto di rifiutare,<br />

insindacabilmente, la pubblicazione di<br />

testi, foto, inserzioni. La collaborazione,<br />

sotto ogni forma, è a titolo gratuito.<br />

30


8. MERCOLEDI<br />

• LECCE, Fondo Verri, anche<br />

l’11, 15, 18, ore 21:00,<br />

Pagine Nascoste - rassegna di<br />

documentari su letteratura<br />

e scrittori. L’evento è organizzato<br />

dal Cineclub Fiori di<br />

Fuoco di Lecce in collaborazione<br />

con l’Unione Italiana<br />

Circoli del Cinema e con l’Associazione<br />

Culturale Fondo<br />

Verri, via Santa Maria del<br />

Paradiso.<br />

9. GIOVEDI<br />

• LECCE, La Città del Tempo,<br />

tutti i giovedì, ore 20:30,<br />

Acoustic Dinner Time, food<br />

& music, la rassegna musicale<br />

pensata per un after -<br />

work diverso dal solito.<br />

Info e prenotazioni: 328<br />

8347924, 0832 521755, 334<br />

5918139, www.cittadeltemp<br />

o.it<br />

12. DOMENICA<br />

• ACAYA, piazza d’Armi, ore<br />

21:00, Modena City Ramblers<br />

in concerto<br />

• GALLIPOLI, Samsara, ore<br />

12:00, Pasqua Open Season<br />

2009, buffet e champagne,<br />

in console Danilo Seclì.<br />

• GALLIPOLI, Premiere, fino<br />

al 13, Speciale Pasqua Premiere,<br />

dj set Savi Vincenti -<br />

Lele Procida, guest voice<br />

Stefano Vitullo, animation:<br />

Angels Animation. Info e<br />

prevendite: 328 6522728,<br />

www.premierelounge.it<br />

• LECCE, La Città del Tempo,<br />

tutte le domeniche, ore 19:00,<br />

Tangueria de la Tarde, un<br />

lungo pomeriggio di tango<br />

A P R I L E - M A G G I O 2 0 0 9<br />

Per proporre l’inserimento di appuntamenti in questa pagina utilizzare l’indirizzo<br />

e-mail (inprogramma@loscirocco.it) o telefonare (329.39.15.392).<br />

nel puro stile argentino.<br />

Info e prenotazioni: 328<br />

8347924, 0832 521755, 334<br />

5918139, www.cittadeltemp<br />

o.it<br />

13. LUNEDI<br />

• GALLIPOLI, Parco Condar,<br />

ore 10:00, Mega Concerto Pasquetta<br />

2009, evento lungo<br />

15 ore con 14 set differenti<br />

e circa 50 artisti che si esibiranno<br />

in stage live, dj e<br />

sound system, singolarmente<br />

e in speciali set congiunti.<br />

Info bus e pacchetti<br />

turistici: 392 7826002, 0833<br />

911609, 0833 1938536.<br />

• GALLIPOLI, Samsara,<br />

Pasquetta 2009 - Beach<br />

Party, in consolle: Danilo<br />

Seclì.<br />

TORRE SUDA (Racale),<br />

piazza San Marco, ore 18:30,<br />

Pasquetta a Torre Suda con<br />

Alla Bua in concerto.<br />

15. MERCOLEDI<br />

• LECCE, Caffè Letterario, ore<br />

21:00, Quante storie per un<br />

caffè, tour 2008/2009, “Icaro<br />

Libri e Caffè - “Reading Lab-<br />

Ile”, letteratura. Info:<br />

www.caffeletterario.org<br />

16. GIOVEDI<br />

• GALLIPOLI, Teatro Italia, ore<br />

20:30, Compagnia Teatrale “Il<br />

Saraceno” presenta: “Dott. Gechilli<br />

e mister Haidi”, commedia<br />

musicale. Info: 0833<br />

266940.<br />

• TAURISANO, aula consiliare,<br />

ore 20:30, 12° Mendelssohn<br />

Festival, Leonel Morales,<br />

concerto pianistico. Info e<br />

prenotazioni: 347 4817288.<br />

17. VENERDI<br />

• NOVOLI, Saletta della Cultura<br />

“Gregorio Vetrugno”, ore 21:30,<br />

Samuel Katarro in concerto.<br />

• GALLIPOLI, Teatro Italia, ore<br />

21:00 Zelig Reloaded, con Gio-<br />

vanni Vernia, Diego Parassole,<br />

Andrea Di Marco,<br />

Claudia Penoni, il Gruppetto.<br />

Info: Teatro Italia<br />

0833 266940.<br />

• TUGLIE, Villa Prandico, fino al<br />

18, Serata Pop-Rock con Simone<br />

Perrone e Band.<br />

18. SABATO<br />

• LECCE, Teatro Politeama Greco,<br />

ore 20:30,Galà di benefi-<br />

cenza a Lecce, Gianni<br />

Solinas e la piccola Vittoria<br />

Pagliaro presentano, Francesca<br />

Romana Perrotta in<br />

concerto. Ospiti della serata:<br />

Centro Studi Danza di Maria<br />

Rosaria Morrone.<br />

• LECCE, Palazzo Adorno, fino<br />

al 20, ore 19:30, rassegna Apulia<br />

Wine, dialogo sul tema<br />

“La seduzione in un sorso”,<br />

ospiti Tinto Brass e Natalie<br />

Caldonazzo.<br />

• NARDÒ, La Dolce Vita, serata<br />

fashion con Gianni Palmisano.<br />

19. DOMENICA<br />

• TUGLIE, piazza Garibaldi, ore<br />

8:00-14:00, Raduno automobilistico<br />

Auto d’epoca.<br />

21. MARTEDI<br />

• GALLIPOLI, Teatro Italia, ore<br />

21:00, Mauro Pagani in concerto.<br />

Info: Teatro Italia<br />

0833 266940, www.booking<br />

show.it<br />

• LECCE, Cineteatro B.D. d’Essai,<br />

The Legend Of The Invisible<br />

City. Info: 0832<br />

390557 (in serata).<br />

22. MERCOLEDI<br />

• LECCE, Cantieri Teatrali Koreja,<br />

fino al 23, ore 20:45, “Bascule”<br />

à la manière de la France<br />

- la nuova danza francese.<br />

Coreografia David Wampach.<br />

Info: www.teatrokoreja.it<br />

23. GIOVEDI<br />

• GALLIPOLI, Teatro Italia, ore<br />

21:00, Koreja-Teatro Stabile<br />

d’Innovazione, presenta: La<br />

Passione delle Troiane.<br />

24. VENERDI<br />

• LECCE, Cantieri Teatrali Koreja,<br />

fino al 25, ore 20:45, “Short<br />

pieces” à la manière de la<br />

France - la nuova danza francese<br />

con Jean Laurent Sasportes.<br />

Info: www.teatro<br />

koreja.it<br />

25. SABATO<br />

• LEVERANO, fino al 26,<br />

“Note Fiorite” 2009, manifestazione<br />

floreale d’arte.<br />

• MATINO, San Giorgio,<br />

festa patronale, Pizzica e reggae,<br />

si esibiranno per la pizzica<br />

I Calanti, Kamafei con la<br />

voce di Alessia Tondo e il<br />

tamburello di Edoardo<br />

Zimba, Cesko e Puccia degli<br />

Après La Classe, si esibiranno<br />

per il raggae Treble dei Sud<br />

Sound System, BoomDa Bash,<br />

Marina, Rankin Lele e Papa<br />

Leu, ospite d’eccezione<br />

Nando Popu dei Sud Sound<br />

System.<br />

26. DOMENICA<br />

31<br />

• LECCE, via XX Settembre,<br />

Mostra mercato d’antiquariato.<br />

28. MARTEDI<br />

• LECCE, Teatro Politeama<br />

Greco, fino al 29, La journée de<br />

la danse. Info: 0832 344085,<br />

www.ballettoregionalepu<br />

gliese.com<br />

29. MERCOLEDI<br />

• LECCE, Caffè Letterario, ore<br />

21:00, Quante storie per un<br />

caffè, tour 2008/2009, Elektra<br />

Ballet - “Quarantotto”,<br />

danza. Info: www.caffeletterario.org<br />

• LECCE, Politeama Greco, ore<br />

21:00, Nek in concerto. Info:<br />

www.bookingshow. com<br />

30. GIOVEDI<br />

• GALLIPOLI, Teatro Italia, ore<br />

21:00, Michele Zarrillo in<br />

concerto. Info e prevendite:<br />

Clinica dell’Accendino 0832<br />

332624; Teatro Italia 0833<br />

266940.<br />

3. DOMENICA (MAGGIO)<br />

• ARADEO, Teatro Comunale<br />

“Domenico Modugno”, “Otello”<br />

di William Shakespeare.<br />

Info: 0836 552433, 328<br />

3149259.<br />

8. VENERDI (MAGGIO)<br />

• NOVOLI, Saletta della Cultura<br />

“Gregorio Vetrugno”, ore 21: 30, i<br />

Mariposa in concerto, ingresso<br />

gratuito. Info: 347<br />

0414709.<br />

9. SABATO (MAGGIO)<br />

• ACQUARICA DEL CAPO,<br />

fino al 10, 3° motoraduno, evento<br />

organizzato dall’associazione<br />

folkloristica La Quadriglia<br />

e Yamaha moto Coletta,<br />

Officina Zoè in concerto.<br />

Info: www.colettamoto.it<br />

10. DOMENICA<br />

• ACAYA, centro storico, Mostra<br />

mercato d’Antiquariato.

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