Ci offende e ci indigna - lo scirocco
Ci offende e ci indigna - lo scirocco
Ci offende e ci indigna - lo scirocco
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Sesso e pubbli<strong>ci</strong>tà<br />
di Marisa For<strong>ci</strong>na<br />
<strong>Ci</strong> <strong>offende</strong> e <strong>ci</strong> <strong>indigna</strong> quell’immagine<br />
che usa il corpo<br />
femminile o, meglio, una<br />
parte spe<strong>ci</strong>ale del corpo femminile<br />
per definire il Salento.<br />
<strong>Ci</strong> <strong>offende</strong> e <strong>ci</strong> <strong>indigna</strong> che, proprio<br />
in tempi di crisi, quando tutto<br />
sembra essere rimesso in questione,<br />
il corpo delle donne venga sempre<br />
di più esposto come immagine di<br />
un territorio dove tutto è acquisibile,<br />
tutto è desiderabile e a disposizione<br />
di chi <strong>lo</strong> desidera. > 2<br />
Lu<strong>ci</strong> salentine<br />
nel mondo<br />
Illuminerà anche questo<br />
Natale la storica Ditta De<br />
Cagna di Maglie che<br />
esporta luminarie in ogni<br />
continente dal 1930,<br />
quando le lu<strong>ci</strong> erano<br />
ancora ad olio… > 15<br />
REDAZIONE:<br />
via Piave, 24<br />
73059<br />
UGENTO (Le)<br />
cell.<br />
331.25.32.884<br />
tel/fax.<br />
0833.55.58.57<br />
info@<strong>lo</strong>s<strong>ci</strong>rocco.it<br />
Lecce capitale dell’ottimismo? Una bufala<br />
Per Natale Quotidiano e Gazzetta regalano alla nostra provin<strong>ci</strong>a il record della feli<strong>ci</strong>tà. In realtà è un errore<br />
di Chiara Schiavano<br />
Nonostante <strong>ci</strong> lamentiamo in continuazione<br />
dell’umidità o del<br />
traffico siamo sostanzialmente<br />
una popolazione di ottimisti: noi leccesi,<br />
Il Gal<strong>lo</strong><br />
al<strong>lo</strong> spiedo<br />
Espone nudi femminili e si<br />
fa riprendere da L’Unità,<br />
quotidiano nazionale. Una<br />
delle tante campagne pubbli<strong>ci</strong>tarie<br />
oltraggiose nei<br />
confronti delle donne > 3<br />
“Si corre il rischio di dire che è democratico<br />
il giornale che dice quel<strong>lo</strong> che mi piace”<br />
Walter Tobagi<br />
anno 3 numero 4<br />
o meglio noi salentini come qualcuno <strong>ci</strong><br />
tiene tanto a rivendicare, vediamo il mondo<br />
tinto di rosa e così <strong>ci</strong> piace raccontar<strong>lo</strong>.<br />
Anche sui giornali. Anche se in realtà<br />
non è vero. > 5
(continua dalla prima pagina)<br />
<strong>Ci</strong> <strong>indigna</strong> perché nemmeno nella metafora<br />
che rinvierebbe al luogo, il Salento<br />
può essere considerato una parte geograficamente<br />
posteriore, retrostante, e<br />
che sta dietro, e che, grazie o come nella<br />
differenza sessuale, diventerebbe attraente,<br />
ammiccante e solida.<br />
<strong>Ci</strong> <strong>offende</strong> perché l’uso strumentale<br />
del corpo femminile per pubbli<strong>ci</strong>zzare<br />
qualunque oggetto avvilisce <strong>ci</strong>ascuno dei<br />
due elementi; perché è invito a spezzare<br />
il legame con l’altro, ossia la relazione<br />
chiara che fonda il rispetto, la comunità<br />
e la convivenza <strong>ci</strong>vile e, invece,<br />
la definisce attraverso ammiccanti rapporti<br />
di potere e di seduzione, simbolicamente<br />
traslitterati e capovolti.<br />
<strong>Ci</strong> <strong>indigna</strong> perché questi messaggi<br />
vengono emessi come forme di pubbli<strong>ci</strong>tà<br />
innocue e ironiche da autori, che,<br />
invece, consapevolmente, creano la più<br />
radicale forma di alienazione, facendo<br />
diventare altro i soggetti. Sappiamo<br />
che i soggetti diventano altro da sé, <strong>ci</strong>oè<br />
alienati, se vengono ridotti a una parte<br />
sola di se stessi, una parte del corpo e<br />
identificati con essa, con un organo e<br />
una funzione. Ancora di più sono alienati<br />
se sono ridotti a merce o a oggetti<br />
di mercato, al pari delle altre mer<strong>ci</strong>. In<br />
questo modo si distrugge il rispetto, la<br />
speranza e la fidu<strong>ci</strong>a tra gli uomini. (…)<br />
In questi ultimi tempi, con un impatto<br />
mediatico molto forte, assistiamo all’esibizione<br />
di rapporti basati esclusivamente<br />
sul sesso e mediati so<strong>lo</strong> dal denaro.<br />
Il potere sembra aver manifestato<br />
più che mai la sua forza, mostrando<br />
come abbia il diritto di comprare tutto<br />
senza dover corrispondere altro che denaro.<br />
Se il corpo del potere resta ancora<br />
maschile, il corpo oggetto da comprare<br />
o comprato, per eccellenza, resta quel<strong>lo</strong><br />
femminile, oppure è l’effetto di <strong>ci</strong>tazione<br />
di questo corpo, un’immagine metonimica,<br />
una sua parte. Questo proprio<br />
perché evoca fortemente una realtà<br />
che non è, ma di cui è sapiente costruzione<br />
e ricostruzione o evocazione, richiama<br />
uno sforzo di vo<strong>lo</strong>ntà e una apparente<br />
libertà, la cui acquisizione, proprio<br />
in quanto atto di vo<strong>lo</strong>ntà, rappresenta<br />
per il potere la maggiore conferma<br />
di se stesso. Infatti il potere è tale se<br />
annienta la vo<strong>lo</strong>ntà altrui e l’altrui libertà.<br />
Come vanno letti questi problemi,<br />
che sono qualcosa di più che degli<br />
episodi isolati, delle immagini sbagliate<br />
che riducono a strumento il corpo del-<br />
le donne?<br />
Nel legame sesso-denaro-potere, che<br />
i media <strong>ci</strong> propongono continuamente,<br />
come se <strong>ci</strong> trovassimo di fronte a due<br />
uguali libertà e due uguali proprietà della<br />
propria persona, è nascosta una perversa<br />
strumentalizzazione che annienta<br />
la libertà femminile e riduce le donne<br />
a oggetti di cui disporre liberamente. Attraverso<br />
il denaro.<br />
Ma il denaro paga e dis-obbliga, disimpegna,<br />
toglie di responsabilità, quindi<br />
disintegra la comunità, immunizza rispetto<br />
alla comunità e all’appartenenza<br />
T E M I C A L D I<br />
politica. Il denaro che si pone come mediazione<br />
neutra tra corpo e potere fonda<br />
un rapporto perverso tra la cognizione<br />
dell’essere e dell’avere: <strong>ci</strong>ò che è<br />
importante diventa avere.<br />
La stessa dinamica strumentale che,<br />
all’interno di un rapporto di forza, sottomette<br />
i corpi delle donne rappresentandoli<br />
come disponibili, come corpi costruiti<br />
e rifatti, spinge, a torto, alcune<br />
donne a usare gli uomini di potere per<br />
soddisfare il proprio desiderio di denaro<br />
o di benessere materiale. Sono donne<br />
che, superando la miseria simbolica<br />
della prostituzione classica, si propongono<br />
sul mercato come oggetto di lusso,<br />
e ostentano l’esibizione di un linguaggio<br />
corretto e di nozioni informate.<br />
Con un addestramento notevole<br />
per essere competitive sul mercato,<br />
pensano di promuovere se stesse nel<br />
mondo in modo paritario e invece si promuovono<br />
so<strong>lo</strong> sul mercato con una falsa<br />
immagine di soggetti liberi. Invece, si<br />
tratta sempre della medesima forma di<br />
sfruttamento e sopraffazione. (…)<br />
Nella certezza che il mercato e il con-<br />
sumo non possa applicarsi ai corpi<br />
umani, <strong>ci</strong> sentiamo umiliati tutti, e non<br />
so<strong>lo</strong> noi donne a causa di una so<strong>ci</strong>età<br />
che permette un uso così distorto del nostro<br />
essere persone libere.<br />
(…) A rischio non è so<strong>lo</strong> il va<strong>lo</strong>re e il senso<br />
della <strong>ci</strong>ttadinanza intesa come relazione<br />
e parte<strong>ci</strong>pazione costruttiva di<br />
una comunità, ma a rischio è la democrazia<br />
che ormai sembra intendere il consenso<br />
pubblico come audience e come gradimento<br />
e cerca sempre più il consenso<br />
privato che coin<strong>ci</strong>de con la compli<strong>ci</strong>tà, in<br />
Sesso, immagini, pubbli<strong>ci</strong>tà<br />
La libertà individuale, impegno so<strong>ci</strong>ale e tensione egualitaria, non è mai a buon mercato<br />
una trasformazione radicale della politica.<br />
È importante per questo ritematizzare<br />
i rapporti tra i sessi che sono al cuore della<br />
politica. Perché è in gioco la democrazia<br />
stessa, al cui fondamento vi è<br />
un’idea di libertà intesa non come<br />
mero attributo individuale, ma come impegno<br />
so<strong>ci</strong>ale e tensione egualitaria, che<br />
non è mai a buon mercato.<br />
Marisa For<strong>ci</strong>na<br />
docente Università del Salento;<br />
delegata del Rettore per le Pari Opportunità.<br />
La versione integrale dell’artico<strong>lo</strong><br />
è su www.<strong>lo</strong>s<strong>ci</strong>rocco.it<br />
2
L’Unità, storico quotidiano nazionale,<br />
un tempo organo<br />
uffi<strong>ci</strong>ale del Partito Comunista<br />
Italiano, è da tempo impegnato<br />
in una assidua campagna<br />
contro la mer<strong>ci</strong>ficazione del corpo<br />
delle donne.<br />
All’attenzione del giornale diretto<br />
da Con<strong>ci</strong>ta De Gregorio sono<br />
emerse centinaia di campagne pubbli<strong>ci</strong>tarie<br />
oltraggiose, sadiche torte<br />
far<strong>ci</strong>te da nudità e doppi sensi degni<br />
del peggior <strong>ci</strong>nepanettone, come:<br />
“Fidati … te la do gratis, la montatura”<br />
(pubbli<strong>ci</strong>tà di un ottico dove vi è una<br />
gigantografia di una bella ragazza<br />
ammiccante) oppure “Fatti il Capo”<br />
(per pubbli<strong>ci</strong>zzare l’omonimo liquore<br />
dove la solita giovane avvenente<br />
è in primo piano, a dorso<br />
nudo e con le labbra esaltate dal rossetto).<br />
In “Abbiamo le poppe più famose<br />
d’Italia, mettete<strong>ci</strong> il vostro cu<strong>lo</strong>” pubbli<strong>ci</strong>tà<br />
di una famosa compagnia di<br />
navigazione, a cambiare è la cornice<br />
ma non il contenuto (una fila all’imbarco<br />
composta tutta da donne<br />
di spalle, vestite so<strong>lo</strong> dall’intimo).<br />
Nella triste galleria è entrato di diritto<br />
anche Il Gal<strong>lo</strong>, che nel pieno della<br />
stagione estiva, numero di agosto<br />
2010, mostra in prima pagina “L’altra<br />
fac<strong>ci</strong>a del Salento”, ovvero una<br />
donna dalle giunoniche forme in costume<br />
da bagno anch’essa voltata di<br />
spalle. È lampante il riferimento su<br />
quale sia la fac<strong>ci</strong>a del Salento che Il<br />
Gal<strong>lo</strong> voglia esibire. Inoltre il sommario<br />
del giornale (che tratta tutt’altro)<br />
è fa<strong>ci</strong>lmente rintrac<strong>ci</strong>abile<br />
proprio in corrispondenza del sedere<br />
della giovane. Nessun nesso giornalistico<br />
sembra esser<strong>ci</strong> dunque tra il<br />
soggetto grafico della prima pagina<br />
e i contenuti sviluppati all’interno,<br />
sarebbe interessante capire la natura<br />
di questa non insolita scelta redazionale.<br />
Spesso e volentieri, infatti, il periodico<br />
tricasino si è distinto per la<br />
presenza, al centro della scena, d’immagini<br />
poco rispettose della sensi-<br />
T E M I C A L D I<br />
bilità femminile.<br />
Non è un caso che tutto questo accada<br />
in Italia, terra di poeti, Santi, navigatori,<br />
di mafiosi, “nani e ballerine”.<br />
I dati sull’occupazione femminile<br />
in Italia sono preoccupanti, il bel<br />
paese si attesta fanalino di coda del-<br />
D I R I T T I C A L P E S T A T I<br />
“Il Gal<strong>lo</strong>” al<strong>lo</strong> spiedo de “L’Unità”<br />
Il periodico sotto accusa per l’esposizione dep<strong>lo</strong>revole del nudo femminile<br />
l’Unione Europea, peggio di noi<br />
so<strong>lo</strong> Malta.<br />
In Italia le lavoratri<strong>ci</strong> donne si aggirano<br />
intorno al 45%, contro il<br />
70% degli uomini; i trattati di Lisbona<br />
del 2009 mirano a portare<br />
l’impiego femminile in tutti i paesi<br />
membri almeno al 60% entro il<br />
2010, pura utopia.<br />
Le statistiche sono ancora più<br />
frustranti per le donne pugliesi: la<br />
nostra regione, infatti, è tra le ultime<br />
in Italia nell’indice di occupazione<br />
femminile, ferma al 30% a fronte del<br />
60% (standard europeo) della migliore<br />
regione “rosa” italiana, l’Emilia<br />
Romagna.<br />
Le ultime note vicende sembrano<br />
delineare sempre più un degrado so<strong>ci</strong>ale<br />
dove la donna - oggetto vo<strong>lo</strong>ntario<br />
di piacere - è l’attrazione di un<br />
dissoluto <strong>ci</strong>rco senza freni, fatto di<br />
aspirazioni eman<strong>ci</strong>pate da barattare<br />
per la dignità.<br />
Nella decadenza dei costumi, il<br />
controcanto arriva proprio dal Salento<br />
che porge uno schiaffo morale<br />
all’altra fac<strong>ci</strong>a ostentata da Il Gal<strong>lo</strong>:<br />
si tratta della proposta caldeggiata<br />
dal consigliere comunale di Lecce,<br />
Angela Maria Spagno<strong>lo</strong>, appoggiata<br />
da tutte le donne di Palazzo Carafa,<br />
affinché si metta in atto una moratoria<br />
contro l’affissione di pubbli<strong>ci</strong>tà<br />
lesive verso le donne.<br />
<strong>Ci</strong> auguriamo che sia so<strong>lo</strong> l’inizio<br />
di quella fac<strong>ci</strong>a della nostra terra che<br />
vorremmo vedere più spesso, senza<br />
pollai e copertine da “Drive In” per<br />
conquistare qualche sguardo in più.<br />
Francesco Piscopel<strong>lo</strong><br />
3
(continua dalla prima pagina)<br />
Lunedì 6 dicembre il “Nuovo Quotidiano<br />
di Puglia” pubblica a pagina<br />
9 un artico<strong>lo</strong> a firma di Cesare Mazzotta<br />
dal tito<strong>lo</strong>: “Qualità della vita, il<br />
Salento migliora”. Il contenuto è sostanzialmente<br />
questo: secondo la classifica<br />
2010 de Il Sole 24ore, la qualità<br />
della vita del nostro capoluogo migliora;<br />
risalendo di 15 posizioni rispetto<br />
al<strong>lo</strong> scorso anno, Lecce si classifica<br />
all’83° posto su 107 province.<br />
Non è un buon risultato ma, si sa,<br />
un miglioramento va sempre incoraggiato.<br />
La graduatoria, pubblicata<br />
annualmente dal quotidiano economico,<br />
tiene conto di sei indicatori prin<strong>ci</strong>pali:<br />
tenore di vita, affari e lavoro, servizi<br />
ambiente/salute, popolazione,<br />
tempo libero e ordine pubblico, quest’ultimo<br />
il dato più incoraggiante che<br />
<strong>ci</strong> vede al 30° posto, molto prima di<br />
Siena, Pavia e Forlì (non se si guarda<br />
alla classifica dell’anno precedente,<br />
dove Lecce era al 12° posto). Ma il<br />
dato che più di ogni altro <strong>ci</strong> sorprende<br />
è il seguente: “Al di là delle classifiche<br />
fornite dalle statistiche e dagli indicatori<br />
utilizzati per i sei ambiti esp<strong>lo</strong>rati (…),<br />
Lecce ha conquistato il primo posto nella<br />
graduatoria che riguarda la “percezione”<br />
ovvero il trend sul miglioramento della qualità<br />
della vita. In altre parole, alla domanda<br />
‘se si è accorto di un miglioramento in atto<br />
negli ultimi 2-3 anni’ il 21,6% degli intervistati<br />
della nostra provin<strong>ci</strong>a ha risposto<br />
di sì”. E “La Gazzetta del Mezzogiorno”<br />
a pagina 2, trafiletto non fir-<br />
mato dal tito<strong>lo</strong> “E i leccesi alla fine<br />
sono i più ottimisti d’Italia” riporta la<br />
stessa identica notizia: “A Lecce il record<br />
nazionale della percezione della qualità della<br />
vita rispetto a 2-3 anni fa. Il capoluogo<br />
salentino si col<strong>lo</strong>ca infatti al primo posto<br />
sulle 107 provin<strong>ci</strong>e analizzate da Il Sole<br />
24ore per quanto riguarda il sentiment”.<br />
Apprendiamo con piacere che i leccesi<br />
sono feli<strong>ci</strong> di vivere qui, percepiscono<br />
T E M I C A L D I<br />
N O T I Z I E E S O N D A G G I<br />
Lecce capitale dell’ottimismo? Una bufala<br />
Per Natale Quotidiano e Gazzetta regalano alla nostra provin<strong>ci</strong>a il record della feli<strong>ci</strong>tà.<br />
In realtà è un errore<br />
La guerra contro gli sprechi si<br />
fa sentire anche negli aeroporti<br />
d’Italia. Nel giro di pochi<br />
anni, sono sorti 50 nuovi aeroporti<br />
che non hanno fatto altro che dissanguare<br />
le casse degli enti <strong>lo</strong>cali portandole<br />
ad un indebitamento eccessivo.<br />
Sul tavo<strong>lo</strong> del governo si discuterà<br />
proprio della riorganizzazione<br />
del Sistema Aereo Nazionale. In particolare,<br />
in Italia, <strong>ci</strong> sono 24 aeroporti<br />
di troppo: Foggia, Parma, Rimini, Forlì,<br />
Bres<strong>ci</strong>a, Cuneo, Perugia, Bolzano<br />
e tanti altri. Sono strutture senza passeggeri<br />
come quel<strong>lo</strong> di Siena, dove ne<br />
passano sì e no un migliaio l’anno, e<br />
come quel<strong>lo</strong> di <strong>Ci</strong>ampino con forti limiti<br />
di cres<strong>ci</strong>ta strutturali. A questi aeroporti<br />
complementari <strong>lo</strong> Stato dovrebbe,<br />
secondo il Piano, sospendere<br />
gli aiuti pubbli<strong>ci</strong> condannandoli ad<br />
una lenta e sicura eutanasia. Strutture<br />
un miglioramento della qualità della<br />
vita (anche se di fatto non avviene), e<br />
riportiamo anche noi in un artico<strong>lo</strong> sul<br />
nostro sito la bella notizia. Meglio di<br />
niente, in fondo. Ma come mai i quotidiani<br />
nazionali non richiamano con<br />
la stessa enfasi Lecce capitale dell’ottimismo?<br />
Nordisti e polentoni! Quando<br />
le belle notizie riguardano il Sud<br />
non ne parla nessuno!<br />
come queste, infatti, hanno bisogno<br />
di un traffico minimo di 500 mila persone<br />
l’anno per sperare di arrivare ad<br />
una sicura stabilità economica. Tra gli<br />
Risposta sbagliata.<br />
Andiamo a verificare direttamente<br />
alla fonte: Il Sole 24ore. Sorpresa! La<br />
prima in classifica non è Lecce, ma<br />
Grosseto, <strong>ci</strong>ttà sul mare, in Toscana,<br />
800 km più a nord. Lecce si trova soltanto<br />
al 32° posto. Controllate: artico<strong>lo</strong><br />
di Antonio Noto a pag 3 del quotidiano<br />
economico di lunedì 6 dicembre.<br />
Insomma, che i leccesi siano i più feli<strong>ci</strong><br />
d’Italia è so<strong>lo</strong> una bufala. Ma cosa<br />
c’è di meglio di una bella mattina di<br />
sole salentino davanti a un caffè e un<br />
pastic<strong>ci</strong>otto, seduti in riva al mare? (mi<br />
raccomando, non dite<strong>lo</strong> a nessuno!).<br />
Chiara Schiavano<br />
A E R O P O R T I D ’ I T A L I A<br />
Troppi sprechi, via gli scali bonsai<br />
Piano per la riorganizzazione del Sistema Aereo Nazionale<br />
aeroporti pugliesi, Bari risulta essere<br />
un po<strong>lo</strong> strategico mentre Brindisi,<br />
come aeroporto primario, sarà limitato<br />
alla sola gestione del traffico nella<br />
sua area.<br />
Chiudere i mini-aeroporti, nel<br />
Paese dei <strong>lo</strong>calismi, non sarà naturalmente<br />
una passeggiata. Molti<br />
esperti ritengono che l’unica strada<br />
da prendere, per evitare la crisi, sia<br />
quella di focalizzare gli scali su business<br />
pre<strong>ci</strong>si.<br />
La Lombardia, ad esempio, vuole<br />
fare di Bergamo la capitale dei <strong>lo</strong>wcost,<br />
di Malpensa il centro intercontinentale,<br />
di Linate il <strong>ci</strong>ty airport per<br />
i voli a breve raggio e di Bres<strong>ci</strong>a <strong>lo</strong><br />
snodo per le mer<strong>ci</strong>. Ma sarà proprio<br />
la spe<strong>ci</strong>alizzazione a dar <strong>lo</strong>ro una<br />
chance in più per sfuggire all’estinzione?<br />
Staremo a vedere.<br />
Nadia Monsellato<br />
5
C A S A R A N O<br />
Apre da gennaio la<br />
Scuola di Fotografia<br />
L’asso<strong>ci</strong>azione culturale Photosintesi apre uffi<strong>ci</strong>almente<br />
le iscrizioni alla Scuola di Fotografia<br />
patro<strong>ci</strong>nata da Nikon, UIF, Tutti Fotografi<br />
e dal Comune di Casarano.<br />
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(di cui 30 di attività pratiche) e grazie alla professionalità<br />
dei migliori docenti, la scuola fornisce<br />
tutte le conoscenze per svolgere anche<br />
la professione del fotografo.<br />
Docenti come Fabio Perrone, Francesca Costa,<br />
Silvia Romano, Lorenzo Congedo, Davide<br />
Raia, Laura Montefusco, Alberto Nutricati,<br />
Daniele D’Amato, Fabio Marigliano, Gigi<br />
Garofa<strong>lo</strong>, Claudio Vergaro e Sergio Margiotta<br />
insegneranno rispettivamente Luce, Composizione,<br />
Diritto, Economia Aziendale, Informatica,<br />
Storia, Letteratura, Linguistica, Tecnica,<br />
Generi, Etica e Attrezzatura, tutte esclusivamente<br />
orientate alla fotografia.<br />
La scuola parte il prossimo 10 gennaio 2011,<br />
tutti i lunedì e giovedì dalle 19:00 alle 22:00<br />
e termina alla fine di giugno con una tesi e<br />
un esame. I migliori tre allievi andranno a Torino<br />
a frequentare gratuitamente un workshop<br />
presso la Nikon Photo School e i migliori lavori<br />
verranno pubblicati sulla rivista Tutti Fotografi.<br />
Per costi e maggiori informazioni consulta<br />
il sito www.photosintesi.it, scrivi a scuola@photosintesi.it<br />
o chiama la Presidenza al<br />
349.2618251.<br />
Comunicare con le immagini, attraverso<br />
l’emozione di una foto. Ogni mese l’asso<strong>ci</strong>azione<br />
Photosintesi ne sceglierà una per i lettori de Lo<br />
S<strong>ci</strong>rocco, un trampolino fatto di luce e co<strong>lo</strong>ri per<br />
tuffarsi nel mondo.<br />
F O T O G R A F I A<br />
Un’altra girata nell’olio e sono pronte!<br />
Il gusto di mangiarle calde si perde nella memoria di<br />
noi bambini, quando mamma era china con la testa dentro<br />
al caminetto e noi dietro pronti a rubare la “pittula”<br />
appena us<strong>ci</strong>ta e calda. E vane sono state le sgridate e gli<br />
scappel<strong>lo</strong>tti leggeri, presi in quel gesto che in fondo an-<br />
che nostra madre <strong>ci</strong> perdonava e che lei stessa non faceva<br />
per non dare il cattivo esempio.<br />
Dati di Ripresa: Canon Powershot A40 - Lunghezza Focale<br />
16,1875 - Esposizione Programmata - Otturatore 1/8”<br />
- Apertura f:4,8 - ISO 200.<br />
7
Ennesima puntata nella vicenda<br />
“Statale 275”. Stavolta un sonoro<br />
“No!” è stato sollevato dai<br />
proprietari terrieri degli oltre 58 ettari<br />
che ricadono nel Comune di<br />
Tricase. A guidare la protesta è Alfredo<br />
De Giuseppe consigliere di minoranza<br />
presso Palazzo Gal<strong>lo</strong>ne, che<br />
ha organizzato una riunione pubblica<br />
al fine di informare la popolazione<br />
sull’in<strong>ci</strong>denza dell’opera, da molti<br />
definita in tempi non sospetti un<br />
“ecomostro”. Il comitato sorto attorno<br />
a De Giuseppe ha anche presentato<br />
una petizione, sottoscritta da<br />
<strong>ci</strong>rca 300 <strong>ci</strong>ttadini, al governatore<br />
Nichi Vendola e agli assessori regionali<br />
ai Beni Culturali e alle Infrastrutture,<br />
per chiedere di fermare la statale a<br />
Montesano affinché “non venga intaccato<br />
il territorio di Tricase e dei paesini<br />
limitrofi in quanto patrimonio culturale,<br />
archeo<strong>lo</strong>gico, geo<strong>lo</strong>gico e paesaggistico di altissimo<br />
livel<strong>lo</strong>”.<br />
Gli altri punti caldi avanzati nell’istanza<br />
sono l’inadeguatezza dell’opera<br />
rispetto alla popolazione del<br />
Sud Salento, quindi l’inutilità di realizzare<br />
una quattro corsie fino a Leuca<br />
dato il limitato ba<strong>ci</strong>no di utenza;<br />
inoltre la missiva invoca la necessità<br />
del potenziamento della linea ferroviaria<br />
come unica forma di sviluppo<br />
condivisibile. Tuttavia il leitmotiv<br />
sembra essere la svalutazione dei terreni<br />
destinati al viadotto sicché a<br />
detta degli attivisti avrebbe subito un<br />
brusco crol<strong>lo</strong> fino a perdere mercato<br />
a causa delle ripetute fughe di notizie<br />
sulle eventuali aree da espropriare. La<br />
class-action quindi mirerà prin<strong>ci</strong>palmente<br />
a persuadere la Regione Puglia<br />
a ridiscutere il va<strong>lo</strong>re dei terreni, fissati<br />
attualmente a poco meno di un<br />
euro per metro quadro.<br />
L’iniziativa ha tappezzato Tricase di<br />
grandi manifesti dal<strong>lo</strong> sfondo rossoblù<br />
che inneggiano: “Fermiamo la 275<br />
a Montesano! Salviamo Tricase dall’ulti-<br />
T E M I C A L D I<br />
mo scempio” (vista da <strong>lo</strong>ntano è molto<br />
più simile a una campagna abbonamenti<br />
della squadra di cal<strong>ci</strong>o). Un appel<strong>lo</strong><br />
che se da una parte mira a difendere<br />
il patrimonio paesaggistico<br />
dall’altra rasenta un populismo navigato,<br />
più interessato al campanile<br />
che al territorio <strong>ci</strong>rcostante: nella<br />
petizione, infatti, non compaiono<br />
proposte alternative al cru<strong>ci</strong>ale tratto<br />
Montesano-Leuca, come ad esempio<br />
l’idea avanzata dalla Regione Puglia<br />
sul model<strong>lo</strong> strada-parco.<br />
Nei primi anni del seco<strong>lo</strong> scorso il<br />
Salento vedeva sorgere la sua prima,<br />
e tutt’oggi unica, rete ferroviaria.<br />
Al<strong>lo</strong>ra molti benpensanti vi si opposero<br />
mettendo in dubbio l’utilità e<br />
paventandone il rischio geo<strong>lo</strong>gico. Tali<br />
de<strong>ci</strong>sioni causarono seri rallentamenti<br />
all’opera tali che nel Basso Salento<br />
furono necessari molti anni<br />
per coprire gli appena 37 km che collegano<br />
Maglie a Gagliano del Capo.<br />
“Paesini” come Leuca e Castrignano,<br />
che durante la stagione estiva vantano<br />
oltre 25mila unità (dati del Comune<br />
di Castrignano), rimasero fuori<br />
dal progetto.<br />
<strong>Ci</strong> troviamo ancora oggi a pagare<br />
la miopia della classe politica del-<br />
S . S . 2 7 5<br />
È la volta dei proprietari terrieri<br />
Mobilitazione dei <strong>ci</strong>ttadini di Tricase contro il progetto di ammodernamento<br />
l’epoca che non volle ampliare la ferrovia,<br />
forse perché “non consono alle caratteristiche<br />
del territorio e non coerente con<br />
il numero di abitanti”. Sono passati molti<br />
anni e la storia sembra ripetersi, in<br />
quest’eterna partita giocata fra proclami<br />
e s<strong>lo</strong>gan di ambientalismi interessati,<br />
resta la speranza che stavolta<br />
prevalgano il buon senso della lungimiranza<br />
e la tutela del paesaggio<br />
perché da noi il treno passa una sola<br />
volta, al seco<strong>lo</strong>. Francesco Piscopel<strong>lo</strong><br />
9
I N P R O V I N C I A<br />
B R U N O C O N T I N I<br />
“Per il successo formativo<br />
la scuola deve sperimentare”<br />
Il Commer<strong>ci</strong>ale di Casarano promuove “Diritti a scuola” progetto finanziato dalla Regione<br />
Nelle scuole europee di oggi,<br />
sempre più attenzione viene<br />
riposta nell’innovazione che<br />
vuol dire raggiungimento di obiettivi<br />
stabiliti attraverso la selezione, l’organizzazione<br />
e l’impiego in modo<br />
creativo di risorse umane e materiali,<br />
seguendo anche metodi inediti, nella<br />
prospettiva di un maggiore livel<strong>lo</strong><br />
di effica<strong>ci</strong>a.<br />
L’Istituto Tecnico “A. De Viti De<br />
Marco” di Casarano è una delle poche<br />
scuole della Secondaria Superiore<br />
Fondi per ristrutturare<br />
il liceo Stampacchia<br />
300mila euro sono stati stanziati<br />
per i lavori della palestra del Liceo<br />
S<strong>ci</strong>entifico “Stampacchia” di<br />
Tricase. Prevista la ristrutturazione<br />
della copertura, il rifa<strong>ci</strong>mento della<br />
pavimentazione sportiva e il<br />
completo recupero dei servizi igieni<strong>ci</strong>,<br />
oltre alla realizzazione di un<br />
campetto esterno per la pallavo<strong>lo</strong>.<br />
Lo stesso appalto prevede l’affidamento<br />
dei lavori di ristrutturazione<br />
dell’Ipsia “Marconi” di Lecce, l’Itc<br />
“Cezzi-De Castro”, il “Vanoni” di<br />
Nardò e l’Isa “Pellegrino” di Lecce.<br />
“Migliorare la qualità e la sicurezza dell’edilizia<br />
scolastica è uno degli obiettivi<br />
che <strong>ci</strong> siamo dati dall’insediamento di<br />
questa amministrazione” ha affermato<br />
il presidente della Provin<strong>ci</strong>a Gabel<strong>lo</strong>ne.<br />
La Redazione<br />
del distretto scolastico di Casarano ad<br />
attuare il progetto “Diritti a scuola” approvato<br />
dalla Regione Puglia con un<br />
finanziamento complessivo di €<br />
75.465,00, che riveste un carattere sperimentale<br />
ed innovativo sul piano<br />
della didattica praticata nell’Istituto.<br />
L’intervento si articola in due progetti:<br />
quel<strong>lo</strong> A per il recupero delle<br />
competenze di base e trasversali in lingua<br />
italiana; quel<strong>lo</strong> B per il recupero<br />
delle competenze di base e trasversali<br />
in matematica. Ogni progetto ha una<br />
durata complessiva di 700 ore e mira<br />
a contrastare la dispersione scolastica,<br />
potenziando e sostenendo gli studenti<br />
demotivati, mettendoli nelle<br />
condizione ottimali per superare le<br />
difficoltà nel processo di apprendimento<br />
e utilizzando metodo<strong>lo</strong>gie innovative<br />
favorendo così il <strong>lo</strong>ro successo<br />
scolastico.<br />
“L’idea chiave - spe<strong>ci</strong>fica Bruno<br />
Contini, dirigente scolastico dell’Istituto<br />
- su cui ruotano tutte le attività<br />
che vogliamo proporre ai nostri studenti<br />
in difficoltà, consiste nella consapevolezza<br />
che occorre riattraversare il sapere da<br />
strade diverse differenziando i processi di<br />
insegnamento per rispondere meglio ai bisogni<br />
diversi e agli stili di apprendimento<br />
differenti degli studenti. La scuola<br />
deve essere luogo in cui si sperimenta, quotidianamente,<br />
la gioia della conoscenza e<br />
il successo scolastico che deve diventare successo<br />
formativo di tutti”.<br />
Questo impegno <strong>lo</strong> si evince dal-<br />
l’ultimo rapporto Ocse-Pisa (Programme<br />
for International Student Assessment)<br />
che ha coinvolto 74 Paesi,<br />
per l’Italia 1.097 scuole e 30.905 studenti.<br />
L’indagine Pisa riguardante tre<br />
saperi e tre capa<strong>ci</strong>tà classiche - lettu-<br />
Moti indipendentisti a Felline,<br />
frazione di Alliste. I suoi campanilisti<strong>ci</strong><br />
abitanti non cedono alla<br />
tentazione di dichiarare la propria autonomia:<br />
riverni<strong>ci</strong>ano di bianco il<br />
nome del comune fra parentesi e cancellano,<br />
così, con una pennellata, la<br />
dominazione. La gente del posto è<br />
pronta a scommettere che, se la car-<br />
10<br />
ra, matematica e s<strong>ci</strong>enze - ha visto la<br />
Puglia come l’unica regione del Sud<br />
che, come dicono i dati, sfoggia indi<strong>ci</strong><br />
pari o persino superiori alla media nazionale.<br />
Lucrezia Stellac<strong>ci</strong>, direttore<br />
generale dell’uffi<strong>ci</strong>o scolastico regionale,<br />
non ha dubbi sul fatto che<br />
questi dati premiano non so<strong>lo</strong> l’impegno<br />
degli insegnanti, i quali hanno<br />
saputo modulare la didattica secondo<br />
i nuovi schemi, ma anche e soprattutto<br />
l’utilizzo efficace dei fondi comunitari.<br />
Nadia Monsellato<br />
U N A C A R T O L I N A D A …<br />
F E L L I N E<br />
tel<strong>lo</strong>nistica verrà sostituita, la verni<strong>ci</strong>atura<br />
ritornerà imperterrita, tanto<br />
vale las<strong>ci</strong>arla così.<br />
Il picco<strong>lo</strong> centro - dalla fervida vita<br />
artigiana e dai ristoranti più conos<strong>ci</strong>uti<br />
della zona - mira a guadagnare<br />
terreno, comin<strong>ci</strong>ando da piccoli<br />
passi… Ce la faranno i nostri eroi?<br />
Chiara Schiavano
Anche quest’anno, per Natale, il<br />
Salento si co<strong>lo</strong>ra di mille lu<strong>ci</strong> e<br />
si rianima con numerose iniziative,<br />
quasi fosse tornata l’estate. In<br />
ogni comune della provin<strong>ci</strong>a asso<strong>ci</strong>azioni,<br />
enti, pro <strong>lo</strong>co e cooperative si organizzano<br />
per arricchire il cartel<strong>lo</strong>ne<br />
degli eventi. Ve ne segnaliamo alcuni,<br />
augurandovi di trascorrere lietamente<br />
i giorni di festa in arrivo.<br />
La prima tappa è necessariamente<br />
il Presepe Vivente di Tricase, il più famoso<br />
a livel<strong>lo</strong> internazionale di tutto<br />
il territorio: dal 25 dicembre al 6 gennaio<br />
la <strong>lo</strong>calità Monte Orco accoglierà<br />
migliaia di visitatori, dalle 17 alle<br />
21.30, con più di 250 personaggi disposti<br />
lungo un percorso di <strong>ci</strong>rca 2 km.<br />
Patro<strong>ci</strong>nato dalla Regione Puglia, dalla<br />
Provin<strong>ci</strong>a di Lecce e dal Comune di<br />
Tricase, la XXXI edizione verrà inaugurata<br />
il 21 dicembre (ingresso libero).<br />
Presepe Vivente anche a Gemini, frazione<br />
di Ugento, che per il quinto anno<br />
consecutivo proporrà la rappresentazione<br />
nel centro abitato del paese, lungo<br />
un percorso che, partendo da via<br />
Fontana, si sviluppa tra l’Ar<strong>ci</strong>previtura<br />
(un antico palazzo del 1600) e la chiesa<br />
incompiuta. Con una degustazione<br />
di pucce, pittule, vino e castagne, sarà<br />
aperto il 25 e 26 dicembre e l’1, 2, e 6<br />
gennaio dalle ore 18 alle ore 21.30.<br />
Il Comune di Ugento, Assessorato<br />
al<strong>lo</strong> Spettaco<strong>lo</strong> e Politiche Giovanili,<br />
propone invece la seconda edizione di<br />
“Natale nel centro storico”, tre serate<br />
di musica, tradizione e festa che va<strong>lo</strong>rizzano<br />
il centro storico della <strong>ci</strong>ttà. Si<br />
parte il 21 dicembre, alle ore 16.30 con<br />
l’accensione dell’albero in piazza San<br />
Vincenzo e a seguire musiche e canti<br />
natalizi, presso il Nuovo Museo Archeo<strong>lo</strong>gico<br />
e nella stessa piazza; scenette<br />
comiche natalizie a cura dei<br />
“MalfAttori”, invece, per il 22 dicembre<br />
alle ore 17.00 presso l’atrio di Palazzo<br />
Co<strong>lo</strong>sso, a cui seguirà l’esibizione del<br />
coro gospel di Tony Frassanito e alle<br />
ore 20.00 il concerto di musica classica<br />
nella chiesa di S. Antonio. Il 23 dicembre<br />
sarà la volta della premiazione<br />
del concorso “Una lettera ad un amico<br />
per Natale” a cui hanno parte<strong>ci</strong>pa-<br />
to gli alunni delle scuole materne, elementari<br />
e medie. Alle ore 18.00, sempre<br />
in piazza San Vincenzo, <strong>ci</strong> sarà <strong>lo</strong><br />
spettaco<strong>lo</strong> del <strong>ci</strong>rco Rodegè e alle ore<br />
20.00 nella chiesa di San Biagio il<br />
concerto natalizio diretto dal maestro<br />
Daniela Gennaio. Per tutte le serate<br />
sarà allestito un mercatino e in via<br />
Roma la casa di Babbo Natale, dove i<br />
più pic<strong>ci</strong>ni potranno consegnare personalmente<br />
le proprie letterine.<br />
Verrà inaugurato il giorno di Natale<br />
il presepe vivente “L’Angel del <strong>Ci</strong>el”<br />
di Presicce, organizzato da asso<strong>ci</strong>azioni<br />
di vo<strong>lo</strong>ntariato e Amministrazione<br />
Comunale, allestito presso l’ex convento<br />
dei Padri Francescani Riformati. “Pur<br />
non al<strong>lo</strong>ntanandosi dalla forma classica, la<br />
rappresentazione di quest’anno - afferma il<br />
Vice Sindaco Anacleto Tamborrini -<br />
darà ai visitatori emozioni nuove, per quel-<br />
I N P R O V I N C I A<br />
la carica di spiritualità trasmessa dal fas<strong>ci</strong>no<br />
di un luogo dove, attraverso i secoli, schiere<br />
di Frati Francescani, hanno vissuto la povertà<br />
evangelica simile a quella del Figlio di<br />
Dio nato in una grotta”. Aperto dalle ore<br />
17.00 alle ore 21.00, nei giorni 25 dicembre<br />
e 1, 2 e 6 gennaio durante i quali<br />
si potrà accedere alla chiesa di Santa<br />
Maria degli Angeli e ammirarne gli<br />
affreschi recentemente restaurati.<br />
L’unico presepe che ricostruisce<br />
gli avvenimenti intorno alle Notte<br />
Santa è quel<strong>lo</strong> di Vignacastrisi, dove ol-<br />
L A P R O V I N C I A D A S U D A N O R D<br />
Aria natalizia nel Salento<br />
Presepi, concerti, alberi e centri stori<strong>ci</strong><br />
illuminati dalla festa più bella dell’anno<br />
tre 300 vo<strong>lo</strong>ntari, in più di 30 scene, animeranno<br />
le antiche case e i vicoli del<br />
borgo riproducendo i banchi di mercanti,<br />
ricamatri<strong>ci</strong> e falegnami, la villa<br />
di Erode e la suggestiva stalla scavata nel<br />
tufo che ospiterà la natività. Maria e<br />
Giuseppe cercheranno al<strong>lo</strong>ggio la notte<br />
del 24 dicembre, il 25 e 26 si aprirà<br />
il presepe, dalle 17.30 alle 21.00, e sarà<br />
visitabile anche l’1 e 6 gennaio, giorno<br />
in cui, alle 16.30, avrà luogo il corteo<br />
dei doni. L’ingresso gratuito è da piazza<br />
Umberto I.<br />
“Profumi di Natale” è l’iniziativa promossa<br />
dal Comune di Corigliano<br />
d’Otranto, che nei giorni 25, 26 e 27 dicembre<br />
vedrà la va<strong>lo</strong>rizzazione del<br />
centro storico, delle antiche tradizioni,<br />
memorie e testimonianze della cultura<br />
popolare salentina. Il borgo antico<br />
e soprattutto il suggestivo Castel<strong>lo</strong><br />
13<br />
de’ Monti, ospiteranno la rappresentazione<br />
del presepe vivente con gli antichi<br />
mestieri, le scene bibliche, i costumi<br />
d’epoca e le case a corte saranno<br />
la naturale scenografia della manifestazione.<br />
A partire dalle ore 18.00 di<br />
sabato 25 andranno in scena pizzica,<br />
musica popolare e le strine proposte<br />
dai cantori della cultura grecanica. In<br />
caso di pioggia l’allestimento potrà slittare<br />
nei giorni 1 e 2 gennaio 2011, sempre<br />
dalle 18.00 alle 22.00.<br />
Il Natale sarà medievale a Melendugno:<br />
le asso<strong>ci</strong>azioni <strong>ci</strong>ttadine organizzano<br />
una natività ispirata al Medioevo<br />
nel centro storico, sensibilizzando<br />
ai costumi, all’arte e alla cultura<br />
di un tempo un po’ meno <strong>lo</strong>ntano.<br />
Il programma prevede l’inizio della manifestazione<br />
del 25 e 26 dicembre, e 2<br />
e 6 gennaio 2011 con un corteo storico<br />
che partirà alle ore 17.30 da piazza<br />
Castel<strong>lo</strong> percorrendo via Roma fino all’ingresso<br />
di Via Mazzini.<br />
Il Presepe nell’Anfiteatro è a Lecce,<br />
dall’1 al 6 gennaio, dove le opere di cartapesta<br />
ricreeranno l’atmosfera natalizia<br />
nella centralissima piazza <strong>ci</strong>ttadina.<br />
I personaggi del presepe, a grandezza<br />
d’uomo, saranno protetti da<br />
una enorme e bellissima stella cometa.<br />
Nel capoluogo, come da tradizione,<br />
anche la Fiera di Santa Lu<strong>ci</strong>a, aperta<br />
fino al 6 gennaio 2011, nei giorni feriali<br />
dalle 9 alle 13 e dalle 15,30 alle 21; il<br />
sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15,30 alle<br />
22; nei festivi: dalle 9,30 alle 22,00.<br />
Tanti altri appuntamenti ancora da<br />
scoprire sul sito www.<strong>lo</strong>s<strong>ci</strong>rocco.it nella<br />
sezione “In Programma”.<br />
Andrea Sacchi
Tradizione ed innovazione, sperimentazione<br />
e continuità.<br />
Sono queste le parole chiave<br />
della L.C.D.C. (Luminarie Cesario De<br />
Cagna) di Giuseppe De Cagna e F.lli,<br />
nota azienda di Maglie che porta il<br />
prestigio dell’arte delle luminarie in<br />
tutto il mondo. Una storia che ha inizio<br />
nel 1930, quando le luminarie erano<br />
ancora a carburo o ad olio, in<br />
quanto non si usava l’energia elettrica.<br />
Fu il grande maestro Cesario ad illuminare<br />
piazze e strade per la prima<br />
volta, nel 1965, con l’energia elettrica.<br />
Egli, affiancando il padre, portò un<br />
naturale rinnovamento nei sistemi di<br />
lavoro delle luminarie che rimasero<br />
sempre artigianali, ma diventarono<br />
più sfarzose grazie al disegno ed all’autonoma<br />
costruzione. Unico motivo<br />
ispiratore: il barocco leccese. Dal<br />
1985, anno in cui Giuseppe, figlio di<br />
Cesario, affianca il padre, le lumina-<br />
rie della ditta De Cagna vengono<br />
esportate in tutto il mondo per manifestazioni<br />
religiose o <strong>ci</strong>vili, sfilate di<br />
moda, allestimenti di negozi, centri<br />
commer<strong>ci</strong>ali e non so<strong>lo</strong>. A Houston,<br />
Texas, in America, in Giappone a Wakayama,<br />
Kobe e Tokyo, a Valen<strong>ci</strong>a, a<br />
Eindhoven in Olanda, Parigi, a Busan<br />
in Corea del Sud, Daegu e Seoul, a<br />
Pyongyang in Corea del Nord, nelle<br />
più note <strong>lo</strong>calità nel Nord Italia come<br />
il Quadrilatero della Moda a Milano.<br />
Oggi l’azienda è gestita da Giuseppe<br />
De Cagna e dai suoi fratelli, sotto la<br />
supervisione del grande maestro Cesario.<br />
Entusiasmo e nuova linfa per<br />
quest’attività artigianale salentina<br />
con un unico obiettivo, portare ovunque<br />
“la luce”. La luce è il soggetto della<br />
notissima azienda (i media di tutto<br />
il mondo hanno dedicato <strong>lo</strong>ro<br />
servizi e rubriche), vero mezzo creativo<br />
in grado di sottolineare e far ri-<br />
I N P R O V I N C I A<br />
M A G L I E<br />
Luce salentina che brilla in tutto il mondo<br />
Storia della ditta De Cagna, esportatrice di luminarie<br />
saltare le geometrie degli edifi<strong>ci</strong> e le<br />
forme dell’arte, il soggetto attivo di un<br />
linguaggio espressivo variamente modulato<br />
e plasmabile. È un segno carico<br />
di significati che trasmette un universo<br />
di emozioni, sensazioni, vibrazioni e<br />
pensieri. È un potente mezzo di<br />
espressione di suggestioni spaziali e<br />
temporali, azioni e stati d’animo. La<br />
luce disegna e modella spazi, atmosfere,<br />
profondità strutturandosi come<br />
Non sarà un’attrice hollywoodiana<br />
e neppure un<br />
capo di stato, non avrà posato<br />
per la copertina di una rivista e<br />
non avrà cambiato il mondo… ma<br />
sarà una persona “normale” che si è<br />
saputa distinguere per qualche merito,<br />
che ha avuto un’idea brillante,<br />
che è abile in qualcosa, che ha realizzato<br />
un sogno… Insomma, una<br />
persona “spe<strong>ci</strong>ale”! Unico requisito<br />
essenziale: essere salentino!<br />
Lo S<strong>ci</strong>rocco seleziona il personaggio<br />
dell’anno 2010. Manda<strong>ci</strong> la tua candidatura<br />
oppure segnala<strong>ci</strong> un amico,<br />
un tuo conoscente, la cuginetta, il capouffi<strong>ci</strong>o,<br />
la nonna, il vi<strong>ci</strong>no di casa<br />
che ritieni possa avere una storia da<br />
raccontare e di meritare il tito<strong>lo</strong> di<br />
PERSONAGGIO DELL’ANNO 2010.<br />
Lo S<strong>ci</strong>rocco gli dedicherà un’inter-<br />
15<br />
elemento costruttore di luoghi, tempi<br />
e rapporti. I <strong>lo</strong>ro allestimenti emozionano,<br />
così come emoziona il grande<br />
showroom dedicato agli addobbi<br />
luminosi natalizi inaugurato <strong>lo</strong> scorso<br />
novembre a Maglie. Entrando in<br />
questo spazio si rimane a bocca aperta<br />
e <strong>ci</strong> si ritrova con un infinità di addobbi<br />
per il periodo più bel<strong>lo</strong> dell’anno.<br />
Insomma, che dire, una grande<br />
famiglia, una grande azienda, persone<br />
che con professionalità, passione<br />
e dedizione portano quotidianamente<br />
uno spicchio di Salento nel pianeta…una<br />
luce salentina che brilla in<br />
tutto il Mondo! Gianpiero Pisanel<strong>lo</strong><br />
Cerchiamo il PERSONAGGIO DELL’ANNO. Sei tu?<br />
vista da pubblicare sul numero di gennaio,<br />
il primo del 2011.<br />
Scrivi a info@<strong>lo</strong>s<strong>ci</strong>rocco.it. Tel e fax<br />
0833.555857. La Redazione
P A L M A R I G G I<br />
Natale<br />
rosso coral<strong>lo</strong><br />
Una proposta originale: coralli e conchiglie<br />
per celebrare la natività. A<br />
Palmariggi, è stata inaugurata domenica<br />
12 dicembre la mostra mercato di presepi<br />
artigianali e artisti<strong>ci</strong> dal tito<strong>lo</strong> “Rosso Natale”<br />
che espone le creazioni di artisti di<br />
Torre del Greco, patria della lavorazione<br />
del coral<strong>lo</strong>, insieme con i presepi creati<br />
da Cesare Conte che ha impiegato migliaia<br />
di piccole conchiglie per trasformarle<br />
in casette, palme, cammelli e<br />
“pupi” da presepe.<br />
Alla mostra, sotto la guida di Giuseppe<br />
Lisi, docente della scuola di decorazione<br />
dell’Accademia di Belle Arti di Lecce,<br />
parte<strong>ci</strong>pano anche le giovani artiste<br />
Antonella Notaro e Sara Simone con opere<br />
che rappresentano soggetti marini.<br />
Sarà una buona occasione per visitare anche<br />
il Museo della Conchiglia e del Coral<strong>lo</strong>,<br />
che ospita la collezione “Architetture<br />
del mare” con <strong>ci</strong>rca 3.000 esemplari<br />
provenienti da ogni parte del mondo.<br />
L’evento è promosso e organizzato dall’asso<strong>ci</strong>azione<br />
culturale “Il Cedro del Libano”,<br />
con il patro<strong>ci</strong>nio del Comune di<br />
Palmariggi, Apt di Lecce ed è inserito nella<br />
manifestazione “<strong>Ci</strong>ttà dei Presepi”.<br />
La mostra è aperta il 18, 19, 25 e 26 dicembre<br />
e l’1, 2 e 6 gennaio, dalle 18.00 alle<br />
20.30. Per visite guidate, aperture straordinarie<br />
e informazioni chiamare il 329.<br />
5653626 oppure il 328.77797005, scrivere<br />
a info@cedrodellibano.it o visitare il sito<br />
www.cedrodellibano.it. La Redazione<br />
Durante tutto il periodo delle<br />
festività natalizie, la <strong>ci</strong>ttà<br />
idruntina, incontro di culture<br />
e tradizioni dei diversi popoli del<br />
Mediterraneo, darà vita ad una serie<br />
di iniziative interessanti in attesa di salutare<br />
il sorgere del 2011.<br />
Molti gli eventi in programma:<br />
dall’11 dicembre al 9 gennaio, presso<br />
il Castel<strong>lo</strong> Aragonese, sarà possibile<br />
ammirare l’Arte del Presepe nelle Ceramiche<br />
di Grottaglie, curata dalla responsabile<br />
del Museo di Grottaglie, Daniela<br />
De Vincentis; il 16 dicembre l’asso<strong>ci</strong>azione<br />
“Carpe diem” organizzerà<br />
una tradizionale serata dedicata agli anziani,<br />
presso l’Hotel Victoria, con una<br />
cena accompagnata da danze a musica,<br />
il 20 e 21, il gruppo teatrale, “La Pa<strong>lo</strong>mbara”,<br />
presenterà la commedia<br />
di Eduardo de Filippo, “Ditegli sempre<br />
di si”, presso il Sa<strong>lo</strong>ne dell’Ist. Maestre<br />
Pie Filippini; dal 20 dicembre al 6 gennaio<br />
si potrà inoltre visitare, presso la<br />
Galleria Car<strong>lo</strong> Cego, il presepe realizzato<br />
dai ragazzi dell’ass. Culturale<br />
“Hydro … un fiume di idee”, la stessa che<br />
il 24 dicembre regalerà un momento<br />
di gioia ai più piccoli, con Babbo Natale<br />
che consegnerà <strong>lo</strong>ro i regali.<br />
Dal 26 al 29 dicembre invece si darà<br />
il via ad una quattro giorni di enogastronomia<br />
e musica, in collaborazione<br />
I N P R O V I N C I A<br />
con l’Assessorato regionale alle Politiche<br />
Agricole, manifestazione che vedrà<br />
anche <strong>lo</strong> svolgersi della I edizione<br />
del Concorso Eno<strong>lo</strong>gico di Terra<br />
d’Otranto. Si proseguirà il 30 dicembre<br />
con il concerto “Il Natale nella storia”, nel-<br />
la bellissima cattedrale di Otranto ad<br />
opera dell’Asso<strong>ci</strong>azione Culturale<br />
“Hydruntum Art”, mentre nella notte<br />
del 31 dicembre, Dj Set accompagnerà<br />
con la sua selezione musicale l’attesa<br />
dell’alba del nuovo anno, cui seguirà<br />
l’esibizione canora della cantante<br />
Nina Zilli, presso il Lungomare<br />
degli Eroi, sarà una notte lunghissima<br />
durante la quale Don Pasta, partendo<br />
da un lavoro di Gianni Bosio sulla cultura<br />
salentina parlerà del Sud attraverso<br />
la storia di un Ulisse tutto salentino,<br />
“Ulisse from Salento”, narrazione<br />
accompagnata anche dalla proiezione<br />
di immagini suggestive del territorio<br />
16<br />
idruntino. Seguirà il 1° gennaio 2011<br />
la Rassegna musicale “Hydro…Music<br />
Wave” al ritmo di hip-hop, funky e reggae,<br />
presso Largo Porta Alfonsina,<br />
dove più tardi si svolgerà anche la conferenza-spettaco<strong>lo</strong>,<br />
“Natura e cultura del<br />
mondo romano: la parola agli autori latini”,<br />
organizzata da Pao<strong>lo</strong> Rausa in<br />
collaborazione con Legambiente<br />
Otranto. Il 2 gennaio <strong>ci</strong> sarà la seconda<br />
giornata della rassegna “Hydro…Music<br />
Wave”, in cui si esibiranno i Tamburellisti<br />
di Otranto, diretti dal Maestro<br />
Massimo Panarese; a seguire, il 5<br />
gennaio avrà luogo, presso l’Hotel Victoria,<br />
la Dimostrazione di panificazione,<br />
con dia<strong>lo</strong>ghi del<strong>lo</strong> scrittore Predrag<br />
O T R A N T O<br />
La 12a edizione dell’Alba dei Popoli<br />
In scena arte, cultura, musica e spettaco<strong>lo</strong>, attendendo il primo sole del nuovo anno<br />
Matvejevic, protagonista anche del<strong>lo</strong><br />
spettaco<strong>lo</strong> “Pane nostro: il pane come viatico<br />
dell’umanità”, che si terrà nel Castel<strong>lo</strong><br />
Aragonese, occasione nella quale<br />
<strong>lo</strong> stesso autore presenterà il libro<br />
“Otranto Va<strong>lo</strong>na Microstorie”, che raccoglie<br />
le storie di venti anni di immigrazione.<br />
Infine, sempre il 5 gennaio,<br />
nella Cattedrale della <strong>ci</strong>ttà, l’asso<strong>ci</strong>azione<br />
“Musicando”, in collaborazione<br />
con “Art’Etica”, organizzerà<br />
la II edizione del concerto “Tam Tam Gospel<br />
Children” diretto dai Maestri Marta<br />
Nigro e Massimo Panarese, ospite<br />
della serata la violinista Michela Cerfeda.<br />
Laura Marrocco
A C Q U A R I C A D E L C A P O<br />
Allestito il Presepe Artistico<br />
Il 18 dicembre si inaugura la riproduzione del centro storico<br />
Sarà inaugurato sabato 18 dicembre<br />
alle ore 19.00 il Presepe<br />
Artistico Poliscenico, allestito<br />
presso la Chiesa di San Donato ad Acquarica<br />
del Capo dall’asso<strong>ci</strong>azione<br />
“Terra Franca Devoti di San Donato”.<br />
Realizzato dal presidente dell’asso<strong>ci</strong>azione,<br />
Antonio Occhilupo, elettri<strong>ci</strong>sta<br />
che da oltre <strong>ci</strong>nquant’anni si<br />
dedica a questa sua grande passione,<br />
il presepe quest’anno rappresenta in<br />
45 metri quadrati tutto il centro storico<br />
del paese, la cui pavimentazione è stata<br />
realizzata in basolato proprio com’era<br />
in passato. Così, in cartongesso<br />
e polistiro<strong>lo</strong>, dipinti a mano, sono stati<br />
rielaborati i palazzi del ‘700 e ‘800,<br />
i castelli con la bella Torre di Celsorizzo<br />
e non mancano le chiese del ‘600<br />
e ‘700. Imponente la Chiesa di San<br />
Car<strong>lo</strong>, alta 1,70 metri, ricostruita con<br />
l’originaria Torre dell’Oro<strong>lo</strong>gio, ormai<br />
inesistente. Il Santo protettore di Acquarica<br />
del Capo è persino raffigurato<br />
in una processione in suo onore,<br />
nell’occasione del quarto centenario<br />
della canonizzazione.<br />
L’ambientazione rievoca il mondo<br />
degli antichi mestieri, messi in scena<br />
grazie a più di 200 pupi di manifattura<br />
artigianale, realizzati in terracotta e<br />
col<strong>lo</strong>cati nel presepe a rappresentare<br />
i costumi e i lavori di una volta, dalle<br />
botteghe artigiane al calzolaio, dai ca-<br />
vatufi agli spurtari, dalla tessitura con<br />
i telai all’attività della cofanatura (lavaggio<br />
della biancheria con la cenere)<br />
fino al popolare gioco della cuccagna.<br />
Non ultimi i frantoi ipogei, ricostruiti<br />
in base a come sono stati riportati<br />
alla luce. Proprio in uno di essi,<br />
e per l’esattezza nel “trappetu Sessa”,<br />
si trova la bellissima Natività, opera datata<br />
fine ‘800, di proprietà dell’asso<strong>ci</strong>azione<br />
Terra Franca.<br />
Il presepe, che rimarrà aperto fino<br />
a domenica 23 gennaio, potrà essere<br />
visitato dal lunedì al venerdì, dalle ore<br />
16.30 alle 20.30, nei giorni festivi<br />
dalle ore 15.00 alle 21.30.<br />
Per ulteriori informazioni si può<br />
contattare l’asso<strong>ci</strong>azione al numero<br />
340.2254108. Valentina Rosafio<br />
I N P R O V I N C I A<br />
N E V I A N O<br />
Due appuntamenti<br />
che riscaldano il Natale<br />
Ragazzi all’opera senza sosta per il presepe vivente e la Focara<br />
Èla forza dell’amore che muove<br />
le brac<strong>ci</strong>a dei ragazzi dell’oratorio,<br />
animatori d’estate nei<br />
Grest, impegnati già da ottobre nell’allestire<br />
un presepe vivente che quest’anno<br />
riserva non poche novità.<br />
Novità tutte da scoprire nei giorni 25<br />
e 26 dicembre e 1, 2 e 6 gennaio dalle<br />
18.00 alle 21.00.<br />
Sarà una radura periferica alle<br />
porte di Neviano, diventata oggi il parco<br />
Croce-Cazzanti, ad ospitare il Presepe<br />
vivente. Il luogo di grande fas<strong>ci</strong>no<br />
e di antica memoria (per chi ne ha vissuto<br />
la sua evoluzione), si adatta fedelmente<br />
alla rappresentazione della<br />
Terra Santa e ad una riproduzione<br />
particolareggiata dei ritmi e delle vitalità<br />
del tempo e immergerà il visitatore<br />
in una dimensione spirituale diretta.<br />
È la forza millenaria del cristianesimo<br />
che brilla ancora oggi nel<br />
<strong>ci</strong>e<strong>lo</strong> ad indicare la strada; cosi Gianluca<br />
Febbraio, responsabile del gruppo<br />
animatori dell’oratorio, <strong>ci</strong> racconta<br />
dei vari passaggi e delle scelte<br />
adottate: dal numero dei personaggi,<br />
alla ricostruzione integrale degli ambiente,<br />
fino alla frase da stampare sulle<br />
<strong>lo</strong>candine di presentazione “Abbiamo<br />
visto una stella dall’oriente e siamo<br />
venuti ad adorare il Signore”.<br />
17<br />
Da non perdere poi, a fine percorso,<br />
la mostra dei presepi artisti<strong>ci</strong> all’interno<br />
della chiesa della Madonna<br />
della Neve. Cresce intanto l’attesa intorno<br />
alla “Focara” tradizionale falò<br />
che nella notte del 24 illuminerà il <strong>ci</strong>e<strong>lo</strong><br />
sopra il parco. Un intrec<strong>ci</strong>o fra sacro<br />
e profano, fra presepe vivente e<br />
focara. Il parco Croce-Cazzanti in<br />
questi giorni di dicembre sembra<br />
un immenso cantiere che vede, da un<br />
lato, i ragazzi dell’Oratorio e, dall’altro,<br />
gli ami<strong>ci</strong> della Focara lavorare<br />
senza sosta. Rocco Iasi
Extra o vergine per condire? Oliva<br />
o semi per friggere? Stiamo parlando<br />
di olio, naturalmente, simbo<strong>lo</strong><br />
della Puglia e prin<strong>ci</strong>pe della dieta<br />
mediterranea. Ma come scegliere un<br />
buon prodotto tra le tante proposte di<br />
vendita fatte con precari cartelli stradali<br />
scritti a mano o gridate con s<strong>ci</strong>ntillanti<br />
gigantografie e stris<strong>ci</strong>oni?<br />
Anzitutto chiarezza. Olio d’oliva è diverso<br />
da olio di oliva (avete notato l’apostrofo?).<br />
Siamo in Italia, il Paese delle leggi<br />
e della burocrazia, e un apostrofo fa la<br />
differenza.<br />
L’olio di oliva è una miscela di olio extravergine<br />
o vergine, con oli estratti con<br />
processi chimi<strong>ci</strong> da oli vergini di scarsa<br />
qualità. Quindi. Un vero produttore di<br />
olive non può mai proporvi e dirvi che<br />
è olio di sua produzione un olio di oliva.<br />
Chi <strong>lo</strong> fa sta carpendo la vostra buona<br />
fede o, più spesso (e succede per mancanza<br />
di conoscenza da parte degli stessi<br />
produttori!), vi sta vendendo olio ottenuto<br />
da olive di scarsa qualità che<br />
hanno dato un olio di pessima qualità (la<br />
cui denominazione commer<strong>ci</strong>ale corretta<br />
è olio lampante), non ammesso al<br />
consumo alimentare e il più delle volte<br />
presentatovi senza etichetta, in contenitori<br />
anche improvvisati (una bottiglia di<br />
acqua, una lattina di plastica). Il consiglio:<br />
non fidatevi.<br />
L’olio d’oliva (con l’apostrofo) può essere<br />
extravergine o vergine. La denominazione<br />
commer<strong>ci</strong>ale corretta è, rispettivamente,<br />
olio extravergine di oliva e olio<br />
vergine di oliva. Un’etichetta chiara e a<br />
norma, infatti, riporta, accanto a queste<br />
due denominazioni, la seguente di<strong>ci</strong>tura:<br />
olio d’oliva (è ritornato l’apostrofo!)<br />
di categoria superiore ottenuto direttamente<br />
dalle olive e unicamente median-<br />
te procedimenti meccani<strong>ci</strong> se si tratta di<br />
olio extravergine di oliva; olio d’oliva ottenuto<br />
direttamente dalle olive e unicamente<br />
mediante procedimenti meccani<strong>ci</strong><br />
se si tratta di olio vergine di oliva.<br />
Può sembrarvi tutto molto confuso, ma<br />
rileggendo con attenzione noterete le sottigliezze,<br />
tipiche della normativa italiana,<br />
che classificano le varie tipo<strong>lo</strong>gie di olio.<br />
La differenza tra un olio vergine e un<br />
olio extravergine? Il primo ha un’a<strong>ci</strong>dità<br />
(<strong>ci</strong>oè un contenuto di a<strong>ci</strong>do oleico) superiore<br />
al<strong>lo</strong> 0,8% e fino al 2%, l’extravergine<br />
ha l’a<strong>ci</strong>dità massima del<strong>lo</strong> 0,8%.<br />
Attenzione. L’a<strong>ci</strong>dità non si sente al gusto,<br />
so<strong>lo</strong> un’analisi chimica la svela.<br />
Come si produce l’extravergine? Dalla<br />
semplice lavorazione meccanica, e<br />
senza mezzi chimi<strong>ci</strong>, di olive sane, raccolte<br />
dagli alberi, quando non sono<br />
completamente mature, entro dicembre,<br />
molite poco dopo la raccolta, in frantoi<br />
puliti (stiamo parlando di alimenti!), in<br />
cui si sente il profumo dell’olio e si respira<br />
la passione per l’olio.<br />
Come si fa ad ottenere l’olio vergine?<br />
O R O D I P U G L I A<br />
Olio Extra o Vergine?<br />
Un po’ di chiarezza per i non addetti ai lavori<br />
Semplicemente non facendo una sola delle<br />
cose dette poco prima: raccogliere da<br />
terra, molire dopo tre-quattro giorni<br />
dalla raccolta, utilizzare frantoi che sanno<br />
tanto di “trappeto ipogeo” (se non avete<br />
visitato un trappeto ipogeo, questo è<br />
un invito a far<strong>lo</strong> e un modo per capire<br />
l’evoluzione dell’olivicoltura salentina,<br />
come eravamo e dove siamo oggi).<br />
Dove trovare un buon extravergine?<br />
Dai tanti produttori salentini che ve <strong>lo</strong><br />
presenteranno confezionato (ricordate<br />
che non sono ammesse alla vendita confezioni<br />
oltre i 5 litri), ben etichettato, con<br />
la data di scadenza, con la di<strong>ci</strong>tura “olio<br />
prodotto da olive italiane coltivate in Italia”<br />
perché l’indicazione dell’origine<br />
A G R I C U L T U R E<br />
Dicembre, attenzione alla lebbra<br />
I consigli dell’agronomo per la programmazione e i lavori nei campi<br />
Dip. Ar.Bo.Pa.ve. - Sez. Pato<strong>lo</strong>gia vegetale<br />
Facoltà di Agraria Università “Federico II” di Napoli<br />
Fase feno<strong>lo</strong>gica<br />
Maturazione<br />
Difesa fitosanitaria<br />
Essendo in fase di maturazione e<br />
quindi in piena raccolta, non si consigliano<br />
interventi di difesa fitosanitaria.<br />
Su diversi oliveti, le piogge e la forte<br />
umidità del mese di novembre hanno<br />
determinato forti attacchi di Lebbra,<br />
malattia fungina che determina<br />
un grave deterioramento della qualità<br />
della drupa e dell’olio ottenuto,<br />
il quale risulta ad elevata a<strong>ci</strong>dità e con<br />
forti difetti. So<strong>lo</strong> e soltanto nei casi in<br />
cui si prevede di posti<strong>ci</strong>pare le operazioni<br />
di raccolta e qua<strong>lo</strong>ra fosse ap-<br />
(grande battaglia vinta dal mondo agrico<strong>lo</strong>)<br />
è obbligatoria. Lo potrete acquistare<br />
da quei produttori che vi mostreranno<br />
gli uliveti, il frantoio, che vi racconteranno<br />
di die<strong>ci</strong> mesi nell’oliveto e di<br />
due in frantoio: perché chi fa veramente<br />
olio lavora tutto l’anno, e non so<strong>lo</strong><br />
quando vende.<br />
Dove trovare l’olio vergine? Di certo<br />
non al supermercato. L’industria olearia<br />
non ha mai proposto o voluto proporre<br />
l’olio vergine, perché è molto più conveniente<br />
vendere olio di oliva (attenzione<br />
sempre all’apostrofo, che in questo<br />
caso non c’è!) piuttosto che olio vergine.<br />
19<br />
purata la presenza di lebbra sulle drupe,<br />
si consiglia di intervenire con prodotti<br />
a base di rame e zolfo, registrati<br />
per l’olivo e tenendo conto del periodo<br />
di carenza dei prodotti utilizzati.<br />
Raccolta delle olive<br />
La raccolta direttamente dalla<br />
pianta, attraverso agevolatori pneumati<strong>ci</strong><br />
o elettri<strong>ci</strong> o mezzi meccani<strong>ci</strong><br />
(scuotitori) è sempre consigliabile ai<br />
fini della qualità delle olive e dell’olio<br />
ottenibile. Occorre ridurre al minimo<br />
il tempo di stoccaggio e di trasporto<br />
in modo che, tra la raccolta e la successiva<br />
molitura, non trascorrano<br />
più di 24 ore.<br />
Dario De Giorgi<br />
Lo troverete, invece - nel Salento, grande<br />
produttore di tale tipo<strong>lo</strong>gia -nei tanti<br />
frantoi presenti in ogni paese, dai tanti<br />
piccoli produttori che fanno un lavoro<br />
egregio ed encomiabile (e purtroppo<br />
a volte antieconomico!) di conservazione<br />
e tutela di questi nostri uliveti secolari,<br />
simbo<strong>lo</strong> del meraviglioso Salento.<br />
Un consiglio: acquistate<strong>lo</strong> da quei<br />
produttori che ve <strong>lo</strong> propongono confezionato<br />
e ben etichettato, ed usate<strong>lo</strong> per<br />
le vostre fritture. Preferite<strong>lo</strong> all’olio di<br />
semi, ne guadagnerete in salute e darete<br />
una mano all’economia agricola salentina!<br />
Gianvito Negro Valiani
Incontriamo l’Assessore alle Politiche<br />
Ambientali, Qualità della<br />
vita, Igiene e Sanità del Comune<br />
di Salve, Luca Carrozzo, dopo che<br />
sono stati affissi sui muri del paese manifesti<br />
di denun<strong>ci</strong>a di mancato intervento<br />
di bonifica da parte dell’Amministrazione<br />
di una discarica sulla litoranea<br />
nei pressi di Pescoluse.<br />
Assessore, l’accusa dei gruppi di opposizione<br />
di essere indifferenti e addirittura<br />
essersi addormentati rispetto<br />
alle problematiche legate ai rifiuti<br />
e di non intervenire in tale senso, secondo<br />
lei è strumentale o reale?<br />
L’accusa ricevuta non corrisponde<br />
a verità, in quanto sono state effettuate<br />
varie bonifiche sul territorio di Salve<br />
come quella lungo la Strada della Pa<strong>lo</strong>mbara<br />
e il Canale Mus<strong>ci</strong>o (quest’ultimo<br />
bonificato con il <strong>Ci</strong>rco<strong>lo</strong> Cac<strong>ci</strong>atori<br />
di Salve), sito di grande valenza ambientale,<br />
storica e culturale.<br />
La Fee (Fondazione per l’Educazione<br />
Ambientale) ha conferito alle<br />
Marine di Salve il prestigioso riconos<strong>ci</strong>mento<br />
della Bandiera Blu il cui<br />
obiettivo prin<strong>ci</strong>pale è quel<strong>lo</strong> di promuovere<br />
nei comuni rivieraschi una<br />
conduzione sostenibile del territorio<br />
attraverso una serie di indicazioni<br />
che mettono, alla base delle scelte politiche,<br />
l’attenzione e la cura per l’ambiente,<br />
la gestione dei rifiuti con particolare<br />
attenzione alla raccolta differenziata.<br />
Inoltre l’Amministrazione<br />
di Salve ha attivato le prime isole eco<strong>lo</strong>giche<br />
nelle marine, la raccolta differenziata<br />
porta a porta presso le utenze<br />
non domestiche (ristoranti, bar,<br />
ecc.), le mini isole eco<strong>lo</strong>giche lungo<br />
il litorale sabbioso e la Giornata Eco<strong>lo</strong>gica<br />
del 22 maggio scorso, denominata<br />
“Operazione spiagge pulite”,<br />
che ha coinvolto tutte le asso<strong>ci</strong>azioni<br />
presenti sul territorio. Questo è già stato<br />
fatto ma sicuramente tanto ancora<br />
si potrà fare, confidando sulla parte<strong>ci</strong>pazione<br />
di tutti.<br />
Siamo al corrente del fatto che<br />
l’Amministrazione riceve moltissime lamentele<br />
da parte dei <strong>ci</strong>ttadini che<br />
S O S T E N I B I L M E N T E<br />
esprimono disagio e proteste riguardo<br />
alla tutela del territorio, qual è la<br />
denun<strong>ci</strong>a più ricorrente?<br />
Non vorrei definirle lamentele ma<br />
suggerimenti che l’Amministrazione<br />
Comunale accoglie con serenità, a dimostrazione<br />
del fatto che il <strong>ci</strong>ttadino<br />
è sempre più parte integrante dell’ambiente<br />
in cui vive. Grave sarebbe<br />
se il suggerimento non venisse ascoltato<br />
e mi preoccuperebbe ancor di più<br />
se il <strong>ci</strong>ttadino non desse voce alle proprie<br />
critiche: vorrebbe significare che<br />
non c’è attenzione alla tutela del nostro<br />
splendido ambiente.<br />
Il territorio salvese assume un<br />
aspetto totalmente differente prima e<br />
dopo la stagione estiva. Non bisognerebbe<br />
mantenere continuità negli<br />
interventi di bonifica, riqualificazione<br />
e soprattutto control<strong>lo</strong> del territorio<br />
durante tutto l’anno in modo da promuovere<br />
atteggiamenti virtuosi da<br />
parte di tutti? Non sarebbe il momento<br />
giusto, attraverso un’informazione<br />
mirata e a tappeto, di stabilire delle regole<br />
di comportamento e di farle rispettare<br />
anche con l’applicazione di<br />
sanzioni?<br />
Sul diverso aspetto di Salve non<br />
sono d’accordo. Sono programmati<br />
continui interventi per la bonifica di<br />
materiale ingombrante anche nel periodo<br />
invernale sia sulle strade di<br />
campagna che nel territorio urbano<br />
delle marine; vengono regolarmente<br />
eseguiti due interventi settimanali di<br />
pulizia dei cassonetti nelle <strong>lo</strong>calità di<br />
riviera e abbiamo più volte effettuato<br />
la bonifica dell’amianto nelle campagne.<br />
Il Comune di Salve, inoltre, ha<br />
presentato presso l’Uffi<strong>ci</strong>o Ambiente<br />
della Provin<strong>ci</strong>a di Lecce un dossier fotografico<br />
di tutti i luoghi che necessitano<br />
una bonifica di amianto, per<br />
smaltire barche in vetroresina, mate-<br />
riale di risulta e altro ancora.<br />
La cartel<strong>lo</strong>nistica selvaggia ed indiscriminata<br />
sulla litoranea Pescoluse<br />
- Lido Marini: lei sarebbe d’accordo a<br />
promuoverne la rimozione, per recuperare<br />
la vista di uno dei più suggestivi<br />
luoghi del Salento?<br />
Sono d’accordo. Infatti dopo diversi<br />
incontri con il Presidente della Provin<strong>ci</strong>a,<br />
abbiamo avuto una esauriente<br />
risposta. La precedente Giunta Pellegrino<br />
aveva appaltato all’esterno i<br />
servizi relativi alla cartel<strong>lo</strong>nistica;<br />
l’Amministrazione Gabel<strong>lo</strong>ne, invece,<br />
ha inteso riportarli all’interno dell’Ente<br />
mediante la so<strong>ci</strong>età parte<strong>ci</strong>pata<br />
“Alba Service”, ritenendo questa<br />
operazione più utile dal punto di vista<br />
economico e pratico perché consente<br />
anche alla Provin<strong>ci</strong>a una maggiore<br />
e più diretta azione di control<strong>lo</strong>.<br />
In questo modo, inoltre, la Provin<strong>ci</strong>a<br />
ha azzerato i contenziosi esistenti,<br />
eliminando ogni fattore di rischio.<br />
Per quanto riguarda l’operatività<br />
dei controlli e della rimozione, su<br />
alcune strade è stata già avviata; tra<br />
non molto partirà anche su altre arterie<br />
provin<strong>ci</strong>ali.<br />
20<br />
Lei si farebbe promotore di un tavo<strong>lo</strong><br />
tecnico di confronto sulle numerose<br />
problematiche legate al territorio<br />
di Salve? Le fac<strong>ci</strong>o questa domanda<br />
perché l’Amministrazione collabora<br />
con le iniziative di Legambiente<br />
per la riqualificazione del territorio,<br />
e perché da parte del Presidente<br />
della Provin<strong>ci</strong>a le è stato ampiamente<br />
riconos<strong>ci</strong>uto, in occasioni<br />
pubbliche, il suo continuo impegno in<br />
ogni genere di proposta per la salvaguardia<br />
dell’ambiente.<br />
Credo che l’Amministrazione Comunale<br />
abbia sempre collaborato con<br />
Legambiente in tutte le iniziative;<br />
l’ultima, in ordine di tempo, quella<br />
L U C A C A R R O Z Z O<br />
Salve, l’ambiente e la parte<strong>ci</strong>pazione<br />
<strong>Ci</strong>nque domande all’Assessore all’Ambiente, su rispetto del territorio, prevenzione e tutela<br />
della “Festa dell’albero”, dove è stata<br />
bonificata e risistemata sia l’area ricadente<br />
nelle Scuole Medie sia l’area<br />
della Pajara del Trausceddu per la piantumazione<br />
di alberi ed altre essenze.<br />
Vi sono, però, anche altre asso<strong>ci</strong>azioni<br />
che operano per la tutela del territorio,<br />
come il <strong>ci</strong>rco<strong>lo</strong> Cac<strong>ci</strong>atori di<br />
Salve, la So<strong>ci</strong>età Agricola Operaia, la<br />
Confraternita del Santo Rosario che<br />
hanno adottato aree nel territorio di<br />
Salve.<br />
Diversi incontri si sono svolti per affrontare<br />
problematiche legate al territorio<br />
come ad esempio il convegno<br />
sui rifiuti organizzato da Legambiente<br />
alla presenza dell’ingegnere Bragadina<br />
(Responsabile Commissione<br />
Europea di Normalizzazione sistemi<br />
raccolta rifiuti), del Sindaco e dell’ingegnere<br />
Luana Greco responsabile<br />
tecnico del Consorzio Ato Le3 ed in<br />
quella occasione l’Amministrazione<br />
Comunale ha garantito massima disponibilità<br />
a qualsiasi tavo<strong>lo</strong> tecnico,<br />
perché sono convinto che il mio ruo<strong>lo</strong><br />
è anche quel<strong>lo</strong> di accogliere tutte<br />
le criti<strong>ci</strong>tà e le proposte da qualsiasi<br />
parte esse provengano. L’impegno per<br />
la salvaguardia dell’ambiente è costante,<br />
testimonianza è la deliberazione<br />
di Giunta n. 103 del 6 luglio scorso<br />
(avente per oggetto la chiusura al<br />
transito indiscriminato proprietà privata<br />
Loc. Ba<strong>ci</strong>no-Torre Pali), in relazione<br />
all’esigenza di salvaguardare le<br />
aree di proprietà correnti lungo la fas<strong>ci</strong>a<br />
del litorale in <strong>lo</strong>calità Ba<strong>ci</strong>no, che<br />
durante la stagione estiva sono regolarmente<br />
invase da autovetture, camper<br />
e rou<strong>lo</strong>ttes spesso parcheggiate in<br />
prossimità o addirittura sopra le dune<br />
sabbiose, tanto da mettere a rischio<br />
l’assetto naturale della zona di pregevole<br />
rilievo paesaggistico ed ambientale.<br />
Sono consapevole che il nostro<br />
territorio per le sue caratteristiche di<br />
poliedri<strong>ci</strong>tà naturali è diffi<strong>ci</strong>le da tutelare,<br />
ma la collaborazione e la parte<strong>ci</strong>pazione<br />
dei <strong>ci</strong>ttadini è fondamentale<br />
e determinante nella conservazione,<br />
nel miglioramento e nel<strong>lo</strong><br />
sviluppo di un bene comune che è<br />
l’unico reale investimento per il futuro<br />
di noi tutti.<br />
Donatella Ferrise
Ge<strong>lo</strong>ni, pelle secca<br />
e labbra screpolate<br />
Per una pelle luminosa anche d’inverno<br />
Durante l’inverno, vento e basse<br />
temperature mettono a<br />
dura prova la nostra pelle, in<br />
particolare quella del viso e delle<br />
mani; ma anche le labbra rischiano di<br />
disidratarsi! Col freddo infatti la pelle<br />
è sottoposta ad un notevole stress:<br />
si screpola, si secca, si arrossa e può andare<br />
incontro ai fastidi tipi<strong>ci</strong> della stagione<br />
invernale, come i ge<strong>lo</strong>ni (che<br />
possono colpire mani, piedi, naso e<br />
orecchie), che in alcuni casi non sono<br />
so<strong>lo</strong> un problema estetico poiché piuttosto<br />
do<strong>lo</strong>rosi. Per ovviare a questi problemi<br />
il consiglio è nutrire maggiormente<br />
la pelle.<br />
Alimentazione<br />
Curare l’organismo è sempre il rimedio<br />
migliore. Frutta e verdura, meglio<br />
se consumata cruda, idratano il nostro<br />
corpo poiché sono alimenti ricchi<br />
di acqua e vitamine. Se si cura l’alimentazione,<br />
gli effetti della cura esterna<br />
attraverso creme nutrienti ed idratanti<br />
saranno maggiormente visibili.<br />
Il giusto trattamento<br />
Ormai le feste sono alle porte<br />
e chissà quanti di voi si staranno<br />
già chiedendo quale<br />
menù scegliere da condividere con parenti<br />
ed ami<strong>ci</strong>.<br />
Niente paura: anche chi è a dieta<br />
può permettersi di gustare i piatti tipi<strong>ci</strong><br />
natalizi! L’importante, per chi segue un<br />
regime dietetico controllato, è non esagerare<br />
con le porzioni e di variare<br />
quanto più possibile i vari alimenti, preferendo<br />
<strong>ci</strong>bi freschi, così da apportare<br />
tutti i nutrienti necessari. Ricordate<br />
inoltre di asso<strong>ci</strong>are ai vostri piatti<br />
sempre un contorno, meglio verdura<br />
di stagione, non esagerate con i condimenti,<br />
sale quanto basta oppure sostituir<strong>lo</strong><br />
con delle spezie per insaporire<br />
le vostre ricette. Condite i vostri piatti<br />
con olio extra vergine di oliva a cottura<br />
ultimata per renderli gradevoli e<br />
ricchi di sostanze antiossidanti.<br />
Le cotture maggiormente consigliate<br />
sono al vapore, al forno o alla griglia,<br />
limitate quanto più possibile le<br />
fritture e ricordatevi di bere acqua, almeno<br />
1,5 litro di acqua al giorno.<br />
E i dol<strong>ci</strong>? In questi casi, possiamo<br />
anche conceder<strong>ci</strong> un “rega<strong>lo</strong>”, attenzione<br />
però a non esagerare soprattutto<br />
se <strong>ci</strong> sono pato<strong>lo</strong>gie accertate come<br />
diabete, ipertensione, ipercolesterolemia,<br />
ecc, in questo caso sarebbe meglio<br />
evitare o limitarsi e seguire i consigli<br />
suggeriti dal<strong>lo</strong> Spe<strong>ci</strong>alista, dal<br />
Dietista e/o Nutrizionista. È possibile<br />
consumare una fetta o metà fetta di panettone<br />
nei giorni di festa, magari non<br />
subito dopo i pasti prin<strong>ci</strong>pali già abbondanti,<br />
meglio negli spuntini.<br />
Altrimenti potete creare dei dol<strong>ci</strong><br />
Scegliere il giusto trattamento a seconda<br />
del tipo di pelle è una fase importantissima,<br />
così se la nostra pelle tende<br />
ad essere grassa il problema del freddo<br />
sarà minore, perché <strong>lo</strong> strato lipidico<br />
la proteggerà maggiormente. Tra gli<br />
agenti che rovinano questa naturale<br />
barriera difensiva della pelle <strong>ci</strong> sono i<br />
comuni saponi: meglio evitare lavaggi<br />
frequenti e scegliere un prodotto in crema<br />
o a base oleosa, particolarmente delicato.<br />
Se la pelle del viso appare opaca,<br />
spenta o squamata si può effettuare<br />
uno scrub leggero ma non più di<br />
una volta la settimana soprattutto se la<br />
pelle è irritata.<br />
Mani<br />
Anche le mani sono molto importanti<br />
e vanno rispettate in ogni stagione dell’anno.<br />
Sono la parte più esposta agli “attacchi”<br />
esterni, poiché a contatto ogni<br />
giorno con acqua, polvere, caldo, freddo<br />
e detersivi. Un clima particolarmente<br />
rigido tende a seccarle per l’alterazione<br />
della <strong>ci</strong>rcolazione del sangue,<br />
impoverendo la pelle di sostanze nu-<br />
A L I M E N T A Z I O N E<br />
Feli<strong>ci</strong> e a dieta durante le feste<br />
Come controllare la linea e godersi dol<strong>ci</strong> e piatti tipi<strong>ci</strong><br />
“meno dol<strong>ci</strong>”, una macedonia di frutta<br />
fresca, degli spiedini di frutta: spazio<br />
alla vostra fantasia!<br />
Un altro consiglio è quel<strong>lo</strong> di fare<br />
un po’ di movimento, potete per<br />
esempio proporre ai vostri ami<strong>ci</strong> e parenti<br />
dopo i vari pranzi e cene, una<br />
bella passeggiata; sicuramente unirete<br />
al divertimento e alla spensieratezza<br />
delle vacanze, anche un tocca sana<br />
per la vostra salute.<br />
Simona Dongiovanni<br />
C U R A D E L C O R P O<br />
tritive. È indispensabile avere in casa una<br />
crema nutritiva e idratante da applicare<br />
anche più volte al giorno. Se si utilizzano<br />
detersivi o sostanze corrosive è<br />
opportuno utilizzare i guanti.<br />
22<br />
Labbra<br />
La pelle delle labbra è quella che risente<br />
maggiormente delle temperature<br />
invernali. Screpolature e piccoli tagli<br />
possono essere molto fastidiosi. È opportuno<br />
avere sempre a portata di<br />
mano un burro cacao molto nutriente<br />
o un emolliente spe<strong>ci</strong>fico.<br />
Se rius<strong>ci</strong>amo a seguire questi piccoli<br />
accorgimenti avremo una pelle sana e<br />
luminosa anche in inverno!<br />
Francesca Loredana Bel<strong>lo</strong>
Fragaria vesca semperf<strong>lo</strong>rens L. Rosacee.<br />
Il nome deriva dal latino<br />
fraga (neutro plurale di fragum<br />
- parola di origine preindeuropea). È<br />
presente in tutta la penisola italiana;<br />
si trova nei terreni erbosi, boschivi, sotto<br />
le siepi o tra i cespugli e vive sino<br />
a <strong>ci</strong>rca 1900 metri di altitudine. Viene<br />
chiamata fragoleta, frola, fraule,<br />
fravolaria, fravela, nelle diverse parlate<br />
regionali. <strong>Ci</strong> occuperemo della varietà<br />
selvatica, dal profumo soave e delicato<br />
della rosa, quella che produce in<br />
continuazione, o in più riprese, fra<br />
giugno e settembre, fragoline dol<strong>ci</strong> e<br />
tenerissime. È una pianta perenne dal<br />
fusto corto e piuttosto pe<strong>lo</strong>so; foglie<br />
seghettate, verde tenero sopra e più<br />
chiare sotto; fiori bianchi con <strong>ci</strong>nque<br />
petali; stami gialli. L’asse fiorale, a maturazione,<br />
risulta ingrossato; e il corpo<br />
sferico o conico rosso e carnoso,<br />
ricoperto di acheni (i veri frutti co<strong>lo</strong>r<br />
gial<strong>lo</strong>-bruno), costituisce la fruttescenza.<br />
Come altre bacche di bosco<br />
(lampone, mora, mirtil<strong>lo</strong>, ribes) contiene<br />
elementi nutritivi, poche ca<strong>lo</strong>-<br />
Trovare e applicare la terapia<br />
migliore e personalizzata per<br />
alleviare e curare la sofferenza<br />
e il do<strong>lo</strong>re fisico. Questo l’obiettivo<br />
del<strong>lo</strong> studio di fisiokinesiterapia Carisma,<br />
un’equipe di professionisti<br />
che dedica tempo e passione per restituire<br />
il sorriso e ridare il sollievo e<br />
la tranquillità ai pazienti affetti da pato<strong>lo</strong>gie<br />
ortopediche, reumatiche e<br />
post-traumatiche.<br />
Lo studio Carisma è nato nel 1995<br />
dall’iniziativa di Massimiliano Di Paola<br />
che l’ha reso in poco tempo un<br />
punto di riferimento competitivo e<br />
prestigioso in tutta la provin<strong>ci</strong>a. Pazienti<br />
che per necessità si recavano<br />
rie, varie fibre e flavonoidi responsabili<br />
del co<strong>lo</strong>re dei frutti.<br />
Lungo i secoli le credenze popolari<br />
hanno assegnato i poteri più vari, alcuni<br />
reali, altri meno veri, a tali pro-<br />
dotti spontanei della terra. Linneo, padre<br />
della prima vera classificazione del<br />
mondo vegetale (1736), si affidava ad<br />
essi per curare la gotta. Le donne mature<br />
ricorrono invece a maschere<br />
emollienti, schiarenti e rivitalizzanti a<br />
base di fragole che l’industria cosmetica<br />
propone per inseguire la gioventù.<br />
Oggi la fitoterapia utilizza le fo-<br />
C U R A D E L C O R P O<br />
glie e le radi<strong>ci</strong>, ricche di tannini per<br />
preparati diureti<strong>ci</strong>, astringenti o depurativi.<br />
È da ricordare che le foglie,<br />
ottime per tisane, vanno colte in primavera,<br />
prima della fioritura; il rizo-<br />
E R B E O F F I C I N A L I 1 0 – F R A G O L A<br />
Il posto dei frutti di bosco<br />
Buona da mangiare e da spalmare sul viso<br />
ma, tagliato so<strong>lo</strong> in minima parte, al<br />
comparire del <strong>ci</strong>uffo foliare, si usa per<br />
decotti dopo essiccazione in piena<br />
aria. Nei nostri anni giovanili si “andava<br />
a fragole” ed era fa<strong>ci</strong>le riempire<br />
i cestelli di vimini tanto che, pur attingendo<br />
a piene mani, ne restava una<br />
grande quantità per gelatine e marmellate<br />
da consumare durante l’in-<br />
Lo studio di Fisiokinesiterapia CARISMA<br />
La terapia riabilitativa su misura per il paziente<br />
presso le strutture sanitarie di Bari,<br />
ora grazie a Carisma hanno la possibilità<br />
di essere fa<strong>ci</strong>lmente seguiti a Casarano,<br />
presso la sede del<strong>lo</strong> studio, dotato<br />
di ben10 posti letto.<br />
Carisma fornisce e garantisce, nei<br />
casi particolari, in cui sia richiesta,<br />
l’assistenza domi<strong>ci</strong>liare noleggiando<br />
tutta la strumentazione necessaria<br />
per ogni caso clinico; offre inoltre un<br />
servizio di bus gratuito, che accompagna<br />
al centro e poi riaccompagna<br />
a casa co<strong>lo</strong>ro che non hanno la<br />
possibilità di giungervi autonomamente,<br />
andando incontro alle esigenze<br />
di ognuno.<br />
Trattamenti all’avanguardia sono<br />
il fiore all’occhiel<strong>lo</strong> del centro Carisma,<br />
che propone “terapie ad onde<br />
d’urto” basate su onde acustiche ad<br />
alta frequenza, le cui vibrazioni sono<br />
in grado di guarire o ridurre lesioni<br />
ed infiammazioni dei tendini; oppure<br />
il “pompage”, terapia consigliata per<br />
trattare le contratture, stimolare la<br />
<strong>ci</strong>rcolazione e combattere la degenerazione<br />
cartilaginea; oppure, ancora,<br />
trattamenti con il laser di potenza<br />
Nd Yag-Co2 o l’Alba Hypertermia<br />
System, su cui si basa l’ipertermia<br />
fisioterapica. Il centro si trova<br />
in via Ruffano, a Casarano, ed è<br />
aperto la mattina dalla 9 alle 12 e il<br />
pomeriggio dalle 15 alle 20.<br />
23<br />
verno. In tempi di selvaggia ed insensata<br />
cementificazione, con scomparsa<br />
di prati e boschi, si possono<br />
piantare i semi di tale frutto nei vasi<br />
di balconi e terrazzi. Certo non <strong>ci</strong> sarà<br />
il sapore di una volta, quel<strong>lo</strong> della memoria.<br />
Noemi di Recoaro<br />
QUANDO MANGIARE COSA<br />
La frutta<br />
di stagione<br />
La frutta disponibile durante il<br />
mese di dicembre non si discosta<br />
molto da quella del mese precedente.<br />
Agrumi soprattutto e ancora<br />
cachi, kiwi, mele e pere. Molta varietà<br />
invece tra gli ortaggi che in<br />
questo periodo <strong>ci</strong> permettono di integrare<br />
vitamine e sali minerali.<br />
Nei giorni più vi<strong>ci</strong>ni alle feste si potranno<br />
trovare frutti più ricercati,<br />
uva dell’America Latina per esempio<br />
e altre prelibatezze delle <strong>lo</strong>calità<br />
esotiche. Forse arricchiranno<br />
l’aspetto della nostra tavola ma, oltre<br />
ad essere prodotti carissimi, saranno<br />
anche di scarsa qualità: raccolti<br />
ampiamente immaturi per affrontare<br />
il lungo viaggio di importazione<br />
avranno un sapore insipido<br />
e non svilupperanno gran parte<br />
delle sostanze benefiche per la nostra<br />
salute. Anche per questo è importante<br />
acquistare frutta e verdura<br />
di produzione <strong>lo</strong>cale, a “km<br />
zero”, e comunque italiana, per limitare<br />
costi, sprechi e avere una<br />
qualità migliore dei prodotti.<br />
Questa la frutta di stagione del<br />
mese di DICEMBRE:<br />
arance, banane, cachi, kiwi, mandarini,<br />
mele, pere e pompelmi.<br />
Cristina Polverre
I N P R O V I N C I A<br />
M A D E I N D I G N I T Y<br />
Festeggiamo il Natale con il Sud del mondo<br />
I regali del commer<strong>ci</strong>o equo e solidale fanno bene a chi li compra e a chi li produce<br />
Le feste di Natale si avvi<strong>ci</strong>nano,<br />
e con esse l’insopportabile appuntamento<br />
con gli immancabili<br />
moralisti a tempo determinato,<br />
pronti a scagliarsi contro il consumismo<br />
e l’ipocrisia dei festeggiamenti e<br />
altrettanto pronti a ritornare a Gennaio<br />
alla vita di tutti i giorni con la cos<strong>ci</strong>enza<br />
più leggera, ma senza aver fatto<br />
assolutamente nulla. E invece chi<br />
al proprio prossimo pensa tutto l’anno,<br />
anche nel turbine sacrosanto di regali<br />
e abbuffate di queste feste non<br />
Chiunque avesse conos<strong>ci</strong>uto<br />
nonna Maria non gli sarà potuta<br />
sfuggire la sua umiltà.<br />
Quando, all’età di centouno anni, se<br />
n’è andata per sempre, <strong>lo</strong> ha fatto nell’unico<br />
modo in cui ha saputo vivere:<br />
in silenzio, senza fare scalpore.<br />
Nonna Maria non sarà studiata nei libri<br />
di scuola, non avrà monumenti né<br />
piazze in sua memoria, ma straordinariamente<br />
la sua vita ha las<strong>ci</strong>ato una<br />
trac<strong>ci</strong>a profonda. Lei, senza fare protagonismi,<br />
ha operato da vera cristiana,<br />
all’ombra, rendendo magicamente<br />
eccezionale un’umile vita.<br />
Il suo tramonto è stato come un ritorno<br />
all’infanzia: per tutti era diventata<br />
una fragile bambina da coccolare,<br />
bisognosa di premure. Ancora<br />
la ricordo quando veniva sommersa<br />
dalla gioia dei piccoli pronipoti che<br />
di tanto in tanto turbavano la sua<br />
mancherà di far entrare un gesto<br />
concreto di aiuto. Il nostro suggerimento<br />
quest’anno è di carattere gastronomico:<br />
acquistando in una Bottega<br />
del Mondo un prodotto equo e<br />
solidale, infatti, si ha la certezza di contribuire<br />
ad una buona causa senza rinun<strong>ci</strong>are<br />
alla qualità del prodotto.<br />
Il commer<strong>ci</strong>o Equo e Solidale affonda<br />
le proprie radi<strong>ci</strong> negli anni ’60, e<br />
si è sviluppato intorno a prin<strong>ci</strong>pi<br />
umanitari sempli<strong>ci</strong> quanto difficoltosi<br />
da mettere in pratica. Il movimento<br />
quiete. Si confondeva fra <strong>lo</strong>ro e a malapena<br />
si rius<strong>ci</strong>va a vedere la sua chioma<br />
argentata per il gran tramestio,<br />
ma era contenta perché forse in<br />
quei visi ridenti e innocenti scorgeva<br />
il suo prossimo ritorno all’autentica<br />
spensieratezza. <strong>Ci</strong>ò che mi rimarrà<br />
sempre impresso di lei è come<br />
si sentiva appagata di quel poco che<br />
possedeva: un letto, una sedia, il suo<br />
vestito nero e soprattutto il rosario e<br />
le preghiere. Tutto lì. Ma in quel picco<strong>lo</strong><br />
mondo di essenzialità, traspariva<br />
un rispettoso senso di decoro. Nonna<br />
Maria capì l’intima essenza della<br />
vita dimostrandola con il voto di povertà.<br />
Lei, terziaria francescana, non aveva<br />
nulla di materiale, ma so<strong>lo</strong> una grande<br />
ricchezza: l’affetto dei suoi cari.<br />
Perché dopo un’intera vita dedicata<br />
agli altri è stata giustamente ricom-<br />
intende fornire l’accesso al mercato<br />
ai produttori altrimenti emarginati,<br />
collegandoli ai clienti tramite il minor<br />
numero possibile di intermediari.<br />
Inoltre mira a produrre un aumento<br />
dei salari che in genere vengono pagati<br />
ai piccoli produttori, nonché ad<br />
aiutarli a sviluppare conoscenze, competenze<br />
e risorse per migliorare la <strong>lo</strong>ro<br />
vita. Al<strong>lo</strong> stesso tempo, i sostenitori del<br />
commer<strong>ci</strong>o equo e solidale cercano di<br />
accrescere la consapevolezza delle fi<strong>lo</strong>sofie<br />
del movimento nei consuma-<br />
pensata ricevendo, nel momento del<br />
bisogno, tutte le attenzioni necessarie.<br />
Ma quando non riuscì più a rendersi<br />
utile materialmente non si perse<br />
certo d’animo e sfruttò al meglio<br />
l’unico strumento che aveva per aiutare<br />
chi ha bisogno: la preghiera. Prima<br />
di dormire, guardando dalla finestra<br />
il firmamento, ringraziava<br />
Dio per averle donato un altro giorno<br />
prezioso della sua vita. Anche per<br />
questo la sua fu una vita spe<strong>ci</strong>ale, perché<br />
fatta di nobili pensieri.<br />
“È bella la leggerezza dei vecchi - scrive<br />
Veneziani - il <strong>lo</strong>ro sbiadirsi s<strong>ci</strong>volando<br />
nei giorni. Nei <strong>lo</strong>ro sguardi si aggruma<br />
un mondo di esperienze, nelle <strong>lo</strong>ro parole<br />
si accende una voglia di vivere ancora”.<br />
Nonna Maria è morta a centouno<br />
anni, ma in fondo non seppe<br />
mai invecchiare.<br />
Marco Centanni<br />
25<br />
tori dei paesi sviluppati e di offrire gli<br />
stessi prodotti che troviamo di solito<br />
nei supermercati, ma realizzati con<br />
materie che rispettano i prin<strong>ci</strong>pi del<br />
movimento. È per questo motivo che<br />
quest’anno le Botteghe del Mondo, oltre<br />
a caffè, riso, spezie e <strong>ci</strong>occolato<br />
propongono anche dol<strong>ci</strong> tipi<strong>ci</strong> della<br />
tradizione italiana come il torrone o<br />
il panettone. A Lecce la Bottega del<br />
Commer<strong>ci</strong>o Equo e Solidale è in via<br />
Palmieri 6. Per informazioni:<br />
330.976464 oppure: sudsudlecce<br />
@email.it. Pietro Forna<strong>ci</strong>ari<br />
In ricordo di nonna Maria Venti classi<br />
“attive” per il clima<br />
Climaction è un progetto promosso<br />
dalla Provin<strong>ci</strong>a di Lecce per<br />
coinvolgere giovani e docenti delle<br />
scuole superiori in una campagna<br />
di comunicazione ed educazione<br />
ambientale tesa ad approfondire i<br />
collegamenti tra i comportamenti<br />
quotidiani e gli effetti sul clima. Finanziato<br />
per oltre 95mila euro,<br />
chiamerà i giovani studenti a progettare<br />
azioni virtuose, sia individuali<br />
che collettive, per migliorare<br />
<strong>lo</strong> stile di vita nel rispetto dell’ambiente.<br />
Venti le classi che parte<strong>ci</strong>peranno<br />
dagli istituti Costa di Lecce,<br />
Medi di Galatone, Virgilio di<br />
Lecce, Professionale di Gallipoli, il<br />
Comprensivo di Guagnano, di Cursi<br />
e di Minervino, il Bachelet di Copertino<br />
e il Capece di Maglie.<br />
La Redazione
Una finestra su un mondo paralle<strong>lo</strong>, tra<br />
passato, presente e futuro, quella aperta<br />
da Antonia Occhilupo, che questa volta<br />
cambia registro inoltrandosi con rigore storico<br />
ma anche con una geniale interpretazione soggettiva,<br />
nelle vite di donne spe<strong>ci</strong>ali, ovvero di tutte<br />
quelle donne che, a partire dall’istituzione del<br />
Premio Nobel nel 1901, sono state insignite di questo<br />
prestigioso riconos<strong>ci</strong>mento.<br />
NobelDonne, edito da Milella, non è un romanzo<br />
ma piuttosto si avvi<strong>ci</strong>na a un saggio storico-biografico<br />
che parte, non a caso, con le vite eccezionali<br />
di Madre Teresa di Calcutta e Rita Levi<br />
Montal<strong>ci</strong>ni, piccole grandi indomite donne, come le<br />
definisce la scrittrice. Due grandi figure che hanno<br />
segnato la storia dell’umanità prendendo strade<br />
differenti: quella della fede e quella della s<strong>ci</strong>enza.<br />
Così, vengono ripercorse le tappe fondamentali<br />
della vita di quaranta singolari figure femminili<br />
che hanno cambiato in meglio il corso de-<br />
N O B E L D O N N E<br />
Genere femminile,<br />
il primato della mente<br />
Il nuovo libro di Antonia Occhilupo<br />
gli eventi, segnando importanti cambiamenti nel<br />
campo della Pace, della Letteratura, della Medi<strong>ci</strong>na,<br />
della Chimica, della Fisica e dell’Economia,<br />
forti di un’educazione familiare centrata su va<strong>lo</strong>ri<br />
e ideali, che le ha accompagnate per tutta la <strong>lo</strong>ro<br />
esistenza. L’autrice si addentra nel<strong>lo</strong> spe<strong>ci</strong>fico delle<br />
<strong>lo</strong>ro ricerche spiegando le importanti scoperte<br />
e i progressi da esse scaturiti, va in fondo alle<br />
questioni, approfondisce, ripercorre e si immerge<br />
nelle <strong>lo</strong>ro esistenze; <strong>lo</strong> fa con una personale<br />
interpretazione dei fatti, estrapola tali esistenze<br />
dalla <strong>lo</strong>ro grandezza per ricondurle al lettore<br />
attraverso la <strong>lo</strong>ro umanità, ne esalta l’impegno<br />
su tutti i fronti non tralas<strong>ci</strong>ando dunque<br />
l’aspetto prettamente legato al “genere” di tali figure,<br />
donne immerse in un mondo dominato dagli<br />
uomini e dalle discriminazioni da sempre perpetrate<br />
ai <strong>lo</strong>ro danni, sostenendo quindi “il primato<br />
della mente” e non del genere. La stessa<br />
scrittrice <strong>ci</strong> ricorda che sono state so<strong>lo</strong> 40 le donne<br />
insignite del Nobel fino al 2009 e che per il<br />
2010 non ne è stata nominata nessuna. Di grande<br />
rilievo l’ultima parte del libro, dedicata a tutte<br />
le donne e, in particolare, a quelle che vivono<br />
ancora oggi con la paura di essere torturate o uc<strong>ci</strong>se<br />
so<strong>lo</strong> perché sostenitri<strong>ci</strong> della propria libertà.<br />
Valentina Rosafio<br />
U N L I B R O A L M E S E x 1 2 M E S I 27<br />
Permesso di soggiorno<br />
Storie in italiano di migranti, insieme<br />
di racconti in parte autobiografi<strong>ci</strong><br />
Permesso di soggiorno è una raccolta di 16 racconti<br />
brevi, scritti in italiano da scrittori migranti,<br />
provenienti tra gli altri da Congo, Romania,<br />
Togo, India, Algeria, Palestina ed Egitto.<br />
16 episodi di vita quotidiana, più o meno autobiografi<strong>ci</strong>,<br />
più o meno rius<strong>ci</strong>ti. Alcuni davvero divertenti,<br />
come “Colf”, dove Gabriella Kuruvilla, già<br />
collaboratrice di Internazionale, racconta la storia di<br />
una ragazza madre indiana che per mantenere sé<br />
e il figlio fa le pulizie da una ricca donna di co<strong>lo</strong>re,<br />
e che sopravvive grazie a una forte dose di umorismo.<br />
In “Identità traversa”, Kossi Komla-Ebra descrive<br />
un bel confronto di <strong>ci</strong>viltà dentro le mura di<br />
casa, dove un giovane figlio affronta, ma so<strong>lo</strong> nei<br />
suoi sogni, il padre e la madre, e soprattutto le <strong>lo</strong>ro<br />
tradizioni, diverse dalle sue, ragazzo anche italiano<br />
che non vuole las<strong>ci</strong>are il suo paese. In “Fiori e<br />
scarafaggi” di Ingy Mubiayi va in scena un altro scontro,<br />
stavolta in una famiglia già multiculturale. Mihai<br />
Mircea Butcovan, altro Italiano, ne “In Padania<br />
sognando Motu”, assume il punto di vista di un bambino<br />
che racconta a modo suo il padre leghista e<br />
le sue us<strong>ci</strong>te notturne a cac<strong>ci</strong>a di rom.<br />
L’idea della raccolta è ovviamente interessante<br />
e apprezzabile. Purtroppo si è tenuto poco conto<br />
della retorica, in alcuni racconti insopportabile. Ma<br />
probabilmente la casa editrice, della CGIL, c’entra<br />
qualcosa. Eva Brugnettini<br />
AA.VV. PERMESSO DI SOGGIORNO. Gli scrittori stranieri<br />
raccontano l’Italia, Ediesse, 2010 (euro 10,00)<br />
Ange<strong>lo</strong> Ferracuti, giornalista e scrittore, è il curatore<br />
della raccolta. All’interno del libro, “Quando emigravamo<br />
noi”, foto di Mario Dondero, fotoreporter vin<strong>ci</strong>tore<br />
di numerosi premi.
Dolce tipico della tradizione francese ormai diffusissimo<br />
anche in Italia, questo “tronco” rappresenta,<br />
nella leggenda, il ceppo che il capofamiglia custodiva<br />
ge<strong>lo</strong>samente nella legnaia per poi utilizzar<strong>lo</strong> il<br />
giorno della Vigilia per riscaldare il Bambin Gesù.<br />
BÛCHE DE NOËL<br />
Ingredienti per <strong>ci</strong>rca 13 fette:<br />
• Pan di spagna:<br />
- 5 uova, 150 gr di farina<br />
- 100 gr di zucchero, 1 presa di sale<br />
• Crema al <strong>ci</strong>occolato<br />
- 250 gr di burro morbido<br />
- 150 gr di <strong>ci</strong>occolato al latte<br />
- 100 gr di zucchero a ve<strong>lo</strong><br />
- 4 tuorli d’uovo freschissimi<br />
- 2 cucchiai di cognac<br />
• Decorazione<br />
- marzapane verde e rosso<br />
Montate i tuorli d’uovo con 5 cucchiai di acqua<br />
tiepida, aggiungendo a poco a poco 60 gr di zucchero.<br />
Montate gli albumi con il sale e il restante zucchero,<br />
aggiungete la farina setac<strong>ci</strong>ata e mescolate delicatamente.<br />
Stendete l’impasto su una placca rivestita<br />
con carta da forno e cuocete a 200° per 15 minuti.<br />
A cottura ultimata, roves<strong>ci</strong>ate il Pan di Spagna<br />
su un canovac<strong>ci</strong>o cosparso di zucchero, staccate la<br />
carta da forno e arrotolate delicatamente.<br />
S<strong>ci</strong>ogliete il <strong>ci</strong>occolato a bagnomaria e, una volta<br />
raffreddato, montate<strong>lo</strong> a spuma. Aggiungete, sempre<br />
mescolando, <strong>lo</strong> zucchero a ve<strong>lo</strong> e i tuorli, versate<br />
il cognac e aggiungete il burro, montando bene. Aprite<br />
il roto<strong>lo</strong> e cospargete<strong>lo</strong> con metà della crema. Riavvolgete<strong>lo</strong><br />
delicatamente e tagliatene una fetta abbastanza<br />
spessa, adagiatela al lato come se fosse un<br />
ramo. Ricoprite tutto il roto<strong>lo</strong> con la crema e rigate<br />
con una forchetta, creando dei rilievi. Decorate<br />
con foglie di marzapane verde e palline rosse.<br />
Antonella De Nuzzo<br />
S A L E N T O I N T A V O L A 28<br />
D E G U S T A N D O<br />
Negroamaro vuol dire Salento<br />
Il più importante vitigno della regione, che in purezza crea il Salice Salentino<br />
Il Negroamaro è il più importante vitigno autoctono<br />
Pugliese, uno dei più estesi vitigni dell’Italia<br />
meridionale che ha dato vita a tutti i grandi<br />
vini rossi e rosati classi<strong>ci</strong> del Salento, sia vinificato<br />
in purezza, sia abbinato a piccole quote di Malvasia<br />
nera e Sangiovese. Volgarmente denominato<br />
“Niuru maru”, di questo vitigno non si hanno elementi<br />
certi <strong>ci</strong>rca la sua origine. Se ne attribuisce l’introduzione<br />
nel Salento agli antichi gre<strong>ci</strong> considerando<br />
il nome derivato etimo<strong>lo</strong>gicamente dal greco<br />
antico amauròs, ossia negro, nero, uva nera. Esiste,<br />
come sostiene il Panzera, un’altra varietà che<br />
si differenzia per una maggiore vigoria e produttività<br />
(foglie più grandi ed a<strong>ci</strong>ni più grossi), probabilmente<br />
dovuta alle diverse condizioni pedo-climatiche<br />
di alcune zone viticole Salentine. Recentemente<br />
(1996) è stato individuato un altro ceppo<br />
di Negroamaro con evidenti caratteristiche morfo<strong>lo</strong>giche<br />
differenti rispetto all’originale. Infatti,<br />
l’uva di questo nuovo ceppo, individuato nella zona<br />
di Alezio (Le) presso l’azienda agricola Coppola,<br />
matura intorno al 20 agosto, mentre, quel<strong>lo</strong> tradizionale<br />
matura di solito dopo il 15 settembre. Da<br />
questa osservazione è scaturito un grosso lavoro di<br />
ricerca promosso dalla Camera di Commer<strong>ci</strong>o di<br />
Lecce che, dopo una serie di analisi, ha portato alla<br />
conclusione che entrambe le uve appartengono al<strong>lo</strong><br />
stesso gruppo varietale, anche se il Negroamaro precoce<br />
anti<strong>ci</strong>pa la maturazione. Come la maggior parte<br />
delle uve, il Negroamaro è cata<strong>lo</strong>gata tra quelle<br />
a sapore neutro in quanto manca di sostanze odorose<br />
al<strong>lo</strong> stato libero, ma dispone di un complesso<br />
aromatico inattivo <strong>ci</strong>oè non odoroso (precursori aromati<strong>ci</strong>)<br />
che con il tempo, in un periodo più o meno<br />
lungo di invecchiamento, riescono a liberare<br />
ugualmente sostanze volatili di natura aromatica.<br />
Il Negroamaro è solitamente asso<strong>ci</strong>ato a sentori<br />
f<strong>lo</strong>reali di aca<strong>ci</strong>a, di petali di rosa rossa ma, soprattutto,<br />
a sentori fruttati di frutta matura, <strong>ci</strong>liegia,<br />
marasca, ribes, prugna, lampone, mirtilli, gelso<br />
rosso e <strong>lo</strong>ro confetture; sono state anche rilevate<br />
note vegetali di sottobosco, mal<strong>lo</strong> di noce e erbe aro-<br />
matiche e note balsamiche ed aromatiche di pepe<br />
verde, carrube e, poi, di liquirizia, tabacco biondo,<br />
caffè tostato, chiodo di garofano e vaniglia per i vini<br />
affinati in barrique.<br />
Test guida: degustazione di un ottimo Salice Salentino<br />
Doc vinificato in purezza (Negroamaro) con<br />
un grado alcolico di 14% vol. vendemmia 2004.<br />
Tipi<strong>ci</strong>tà: 90%;<br />
Co<strong>lo</strong>re: rosso rubino con riflessi granato;<br />
Tonalità ed intensità cromatica: ottima;<br />
Bouquet: fine, complesso, caratteristico;<br />
Finezza olfattiva: molto fine;<br />
Intensità olfattiva: molto lunga;<br />
Franchezza olfattiva: franco e gradevole;<br />
Persistenza aromatica olfattiva: lunga;<br />
Sensazione gustativa: ricco di corpo, sapido, in equilibrio<br />
con la componente tannica, armonico;<br />
Sensazioni retro-olfattive: positive al 100%.<br />
Pantaleo Provenzano<br />
M E N S I L E I N D I P E N D E N T E D ’ I N F O R M A Z I O N E<br />
è pubblicato da:<br />
SCIROCCO EDITORE di Pao<strong>lo</strong> Schiavano<br />
D i r e z i o n e e A m m i n i s t r A z i o n e<br />
Via Piave, 24 - 73059 UGENTO (Le) info@<strong>lo</strong>s<strong>ci</strong>rocco.it<br />
cell. 331.25.32.884 tel/fax 0833.55.48.43<br />
Questo periodico è asso<strong>ci</strong>ato alla<br />
Unione Stampa Periodica Italiana<br />
Tessera asso<strong>ci</strong>ativa n. 15513<br />
Direttore responsAbile: Chiara Schiavano<br />
CApo reDAttore: Renata Moio<br />
reDAzione: Chiara Congedi, Donatella Ferrise,<br />
Maria Grazia Labbate, Roberto Maruc<strong>ci</strong>a,<br />
Francesco Piscopel<strong>lo</strong>, Serena Rol<strong>lo</strong>, Gianvito Negro Valiani<br />
reDAzione GrAfiCA e proGetto: Rolando <strong>Ci</strong>villa<br />
seGreteriA: Sabrina Maruc<strong>ci</strong>a<br />
HAnno CollAborAto: Mery Albertini, Ippazio Aretano,<br />
Francesca Loredana Bel<strong>lo</strong>, Eva Brugnettini, Marco<br />
Cavalera, Marco Centanni, Giovanni Coluc<strong>ci</strong>a, Tony<br />
Damascelli, Dario De Giorgi, Antonella De Nuzzo, Anna De<br />
Rosa, Vincenzo Del Tufo, Simona Dongiovanni, Marisa<br />
For<strong>ci</strong>na, Pietro Forna<strong>ci</strong>ari, Ada Garofa<strong>lo</strong>, Rocco Iasi, Ettore<br />
Labbate, Gianni Maritati, Laura Marrocco, Nadia<br />
Monsellato, Alice Moio, Paul O’Brien, Maria Grazia<br />
Petraglia, Gianpiero Pisanel<strong>lo</strong>, Cristina Polverre, Pantaleo<br />
Provenzano, Gabriella Pozza, Maria Antonietta Quintana,<br />
Silvia Rizzel<strong>lo</strong>, Valentina Rosafio, Andrea Sacchi,<br />
Umberto Torsel<strong>lo</strong>, Simone Zecca<br />
Uffi<strong>Ci</strong>o Commer<strong>Ci</strong>Ale e pUbbli<strong>Ci</strong>tà:<br />
Doris Ria 329.39.15.761 Emanuela Gaetani 320.08.85.843<br />
DistribUzione:<br />
Roberto Maruc<strong>ci</strong>a, Antonio Chiga, Antonio Casarano,<br />
Claudio Zocco, Alberto Corsano<br />
stAmpA: Master Printing s.r.l<br />
Via delle Margherite, 20/22 - Modugno (BA)<br />
Iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Lecce al nº 986 in<br />
data 17.04.2008. Iscrizione al ROC nº 17431.<br />
La direzione si riserva il diritto di rifiutare, insindacabilmente, la pubblicazione<br />
di testi, foto, inserzioni. La collaborazione, sotto ogni forma, è a tito<strong>lo</strong> gratuito.
Un ambiente accogliente e intimo<br />
in cui gustare i sapori di<br />
casa e sentire il profumo dei<br />
frutti del mare. Non è fantasia… <strong>Ci</strong><br />
troviamo in uno dei paesi più belli del<br />
Salento meridionale, a metà tra Lecce<br />
e Leuca. Siamo a Casarano e ad accoglier<strong>ci</strong><br />
è il ristorante Sospiro dei Venti,<br />
situato sulla via Provin<strong>ci</strong>ale per Ruffano,<br />
fa<strong>ci</strong>lmente raggiungibile da<br />
ogni parte della provin<strong>ci</strong>a. Una cu<strong>ci</strong>na<br />
raffinata e la competenza del padrone<br />
di casa Adolfo Angilè sono al<br />
servizio dei clienti da più 10 anni. Al<br />
Sospiro dei Venti la cura per i dettagli e<br />
la passione per la gastronomia sono<br />
al centro dell’attenzione, passione<br />
che non esclude alcun passaggio dalla<br />
selezione dei prodotti alla prepa-<br />
razione dei piatti.<br />
Il menu non è mai ovvio o scontato<br />
soprattutto se si parla di pesce, prodotto<br />
preferito del <strong>lo</strong>cale. Dalle vi<strong>ci</strong>ne<br />
coste di Gallipoli, Otranto, Leuca,<br />
che tanto offrono alle nostre tavole,<br />
ogni giorno giungono pes<strong>ci</strong> e crostacei<br />
freschissimi: dal pesce ange<strong>lo</strong> all’astice,<br />
dal<strong>lo</strong> sgombro all’aragosta,<br />
sino ai pes<strong>ci</strong> più comuni come il tonno,<br />
l’aguglia e il pesce azzurro, che<br />
grazie all’arte culinaria dei cuochi del<br />
ristorante si trasformano in piatti importanti.<br />
Tutto quel<strong>lo</strong> che di volta in<br />
volta offre il mare, viene elaborato con<br />
sempli<strong>ci</strong>tà e fantasia ed ecco servito<br />
un primo eccellente come gli spaghettoni<br />
all’astice e basilico, o un se-<br />
S A L E N T O I N T A V O L A 29<br />
C A S A R A N O<br />
Incro<strong>ci</strong>o di sapori al Sospiro dei Venti<br />
Il gusto del mare e della terra nella magica atmosfera dell’entroterra salentino<br />
condo sfizioso come la crema di zucchine<br />
con frutti di mare e crostacei.<br />
Una prima scelta che ben si accosta<br />
alle immancabili spe<strong>ci</strong>alità tradizionali<br />
curate in chiave moderna, fi<strong>lo</strong>sofia<br />
dalla quale nasce ad esempio la pignata<br />
di cernia. E per chi ama il pesce<br />
crudo, <strong>ci</strong> sono tante buonissime ricette,<br />
senza ingredienti strani o tecniche<br />
complicate, ma so<strong>lo</strong> i prodotti<br />
dei nostri mari ed i profumi dei nostri<br />
orti.<br />
Sospiro dei Venti è il luogo adatto per<br />
giovani e famiglie che desiderano<br />
stare insieme in qualsiasi periodo<br />
dell’anno, per una semplice cena, per<br />
festeggiare le occasioni importanti e<br />
per riunirsi in occasione delle feste.<br />
Per chi ancora non conosce il ristorante,<br />
quale migliore occasione se<br />
non le prossime festività natalizie e il<br />
gran cenone di Capodanno? Non<br />
mancherà un menu d’eccezione e un<br />
servizio studiato per garantire al<br />
cliente una buona cena, ma anche<br />
tanto divertimento. Dopo un suggestivo<br />
spettaco<strong>lo</strong> pirotecnico per festeggiare<br />
l’arrivo del nuovo anno, via<br />
libera alle danze e ad un po’ di sana<br />
allegria. Prima di rientrare sarete addol<strong>ci</strong>ti<br />
dal profumo di cornetti caldi<br />
appena sfornati; i cuochi del ristorante<br />
sono infatti in grado di offrire anche<br />
dol<strong>ci</strong> prelibatezze pasticcere, dai dessert<br />
alle torte.<br />
Inoltre e a partire dal mese di dicembre,<br />
per andare incontro alle richieste<br />
dei clienti, tutto <strong>lo</strong> staff di Sospiro<br />
dei Venti sarà lieto di accogliervi<br />
anche a pranzo.<br />
Maria Antonietta Quintana
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14. MARTEDI<br />
• BRINDISI, Nuovo teatro Verdi,<br />
ore 21, Malika Ayane in<br />
concerto, info: 080.5243000<br />
• GALATINA, Corte del Fuoco,<br />
fino all’8 gennaio, Natale di gusto<br />
Natale d’arte, mostra<br />
d’arte, info: www.sagreinpuglia.it<br />
• GALATINA, Art e ars Gallery,<br />
fino al 6 gennaio, Dopo il jazz,<br />
il silenzio vibrante, mostra<br />
d’arte.<br />
• LECCE, Ex Conservatorio di<br />
Sant’Anna, fino al 10 gennaio,<br />
mostra fotografica di Caterina<br />
Gerardi.<br />
• LECCE, Palazzo Turrisi, fino al<br />
20, ore 17-21, Il Racconto degli<br />
ulivi, mostra d’arte.<br />
• LECCE, Salento Showroom,<br />
fino al 27, Una finestra sul<br />
Barocco, personale di Paola<br />
S<strong>ci</strong>alpi.<br />
• LECCE, Via Zanardelli 10, fino<br />
al 6 gennaio, Tra Africa, donne<br />
e poesia, mostra d’arte.<br />
• LECCE, San Francesco della<br />
Scarpa, fino al 27 febbraio, ore 9-<br />
13:30 /16-20, Echi Caravaggeschi<br />
in Puglia, info:<br />
0832.683503<br />
• ORTELLE, Istituto De Viti,<br />
fino al 6 gennaio, ore 17-20/ festivi<br />
10-12, Ri/Nas<strong>ci</strong>ta, mostra<br />
d’arte di Antonio Chiarel<strong>lo</strong>.<br />
• OTRANTO, Castel<strong>lo</strong> Aragonese,<br />
fino al 9 gennaio, ore 10-13<br />
/ 15-17, L’arte del Presepe<br />
nelle ceramiche di Grottaglie,<br />
info: 199.151123.<br />
15. MERCOLEDI<br />
• LECCE, Teatro Politeama<br />
Greco, ore 20:30, La Stravaganza<br />
del Vio<strong>lo</strong>ncel<strong>lo</strong>, concerto<br />
di Luigi Piovano,<br />
info: www.iltaccodibacco.it<br />
D I C E M B R E 2 0 1 0<br />
Per proporre l'inserimento di appuntamenti in questa pagina utilizzare l'indirizzo e-mail<br />
(inprogramma@<strong>lo</strong>s<strong>ci</strong>rocco.it) o telefonare (329.39.15.392) entro il 25º giorno del mese che precede l'us<strong>ci</strong>ta<br />
Rubrica a cura di Roberto Maruc<strong>ci</strong>a<br />
16. GIOVEDI<br />
• CALIMERA, festival dei piccoli<br />
lettori, fino al 19, La lettura<br />
ti fa grande, info: 0832.877035<br />
• CAVALLINO, Il Ducale, ore<br />
20:30, La vedova allegra,<br />
commedia teatrale, info:<br />
0833.309901.<br />
• LECCE, Teatro Paisiel<strong>lo</strong>, ore<br />
20:30, Giorgio Canali e Rossotiepido,<br />
in concerto, info:<br />
0832.306194.<br />
• LECCE, Obelisco bar pizzeria,<br />
P 40 in concerto, info:<br />
320 8190446.<br />
• NARDÒ, Ristopizza, fino al<br />
18, Assaggia il territorio, serata<br />
enogastronomica, info<br />
e prenotazioni:<br />
0833.562895.<br />
• SPONGANO, Ex mercato di<br />
P.zza Repubblica, fino al 21, ore<br />
19, Festival Menamenamò.<br />
17. VENERDI<br />
• ALEZIO, Tequila Bum Bum,<br />
ore 22, Antonio Castrignanò<br />
in concerto.<br />
• CASARANO, Fi<strong>lo</strong>grana, T 4<br />
Vite indegne di essere vissute,<br />
con Marco Paolini,<br />
info: 0833.504609.<br />
• LECCE, Teatro Politeama<br />
Greco, fino al 19, ore 21, Romeo<br />
e Giulietta, balletto in<br />
due atti, info: 0832.241468.<br />
18. SABATO<br />
• CAPRARICA, fino al 19,<br />
Fiera di Santa Lu<strong>ci</strong>a, festa<br />
patronale.<br />
• LECCE, Cantieri Teatrali Koreja,<br />
ore 20:45, T 4 Vite indegne<br />
di essere vissute, con<br />
Marco Paolini, info:<br />
www.teatrokoreja.it<br />
• NOVOLI, Saletta della Cultura<br />
Gregorio Vetrugno, ore 21, Pier<br />
Cortese in concerto, info:<br />
0832.303707.<br />
• TREPUZZI, ore 21:30, gli<br />
Area in concerto, info:<br />
0832.306593.<br />
19. DOMENICA<br />
• ALEZIO, Piazza Vittorio Emanuele<br />
II, dalle ore 8:30 alle 19:30,<br />
Festa del dolce natalizio.<br />
• ARADEO, Teatro Domenico<br />
Modugno, ore 21, Sognare, serata<br />
Telethon, info:<br />
0836.552433.<br />
• LECCE, Cantieri Teatrali Koreja,<br />
fino al 20, ore 20:45, Iovadovia<br />
(Antigone), spettaco<strong>lo</strong><br />
teatrale, info: www.teatrokoreja.it<br />
• MAGLIE, largo Madonna delle<br />
Grazie, Sagra della Pittula,<br />
in collaborazione con Cuore<br />
Amico.<br />
• NARDÒ, teatro comunale, ore<br />
17:30, Il cuore degli eroi,<br />
spettaco<strong>lo</strong> teatrale, info:<br />
0833.571871.<br />
• TREPUZZI, Centro polifunzionale,<br />
ore 20:30, Ta<strong>ci</strong> tocca a<br />
me, commedia teatrale,<br />
info: 340.4925761.<br />
20. LUNEDI<br />
• TAURISANO, Galleria Scanderbeg,<br />
ore 17-21, Nei Paesaggi<br />
del Salento, collettiva<br />
d’arte.<br />
22. MERCOLEDI<br />
• LECCE, Teatro Politeama<br />
Greco, ore 21, Concerto di<br />
Natale, info: 0832.241468.<br />
• LECCE, Cantieri Teatrali Koreja,<br />
ore 22, Jaune Toujours<br />
in concerto, info: www.teatrokoreja.it<br />
• LECCE, Caffè Letterario, ore<br />
22, Oh petroleum, info:<br />
327.7357690.<br />
• SQUINZANO, Istanbul Cafè,<br />
ore 23, Mama Marjas in concerto,<br />
info: 328.8347924.<br />
• TREPUZZI, Livel<strong>lo</strong> Undi<strong>ci</strong>ottavi,<br />
ore 22, Nobraino in concerto,<br />
info: 0832.305693.<br />
23. GIOVEDI<br />
• SQUINZANO, Chiesa Maria<br />
Regina, ore 22, Me<strong>lo</strong>die Natalizie,<br />
info: 347.9105877.<br />
24. VENERDI<br />
• COPERTINO, Spazi sotterranei,<br />
ore 22, Morkobot in<br />
concerto, info:<br />
338.2782868.<br />
• SPECCHIA, Piazza del Popo<strong>lo</strong>,<br />
Sagra della pittula.<br />
25. SABATO<br />
• CARPIGNANO S.NO, Arena<br />
Live Music, Nesli in concerto,<br />
info: 349.6598755.<br />
• COPERTINO, Spazi sotterranei,<br />
ore 22, Marco Bardos<strong>ci</strong>a<br />
e Alessia Tondo in concerto,<br />
info: 338.2782868.<br />
• GEMINI, per le vie del centro,<br />
il 26 dicembre, 1, 2, 6 gennaio,<br />
ore 18-21:30, Il Presepe vivente.<br />
• PARABITA, Parco Archeo<strong>lo</strong>gico,<br />
il 26 dicembre, 1, 2, 6 gennaio,<br />
ore 16:30 - 20, Il Presepe<br />
vivente.<br />
31<br />
26. DOMENICA<br />
• GALLIPOLI, Chiesa S. Stefano,<br />
ore 18:30, Concerto di<br />
Natale.<br />
• NOVOLI, Convento novolese,<br />
ore 19, Canti di Natale, info:<br />
328.3160538.<br />
• TAURISANO, Santo Stefano,<br />
festa patronale.<br />
27. LUNEDI<br />
• COPERTINO, ore 22, Leone<br />
Marco Barto<strong>lo</strong> in concerto,<br />
info: 338.2782868.<br />
• LECCE, Fondo Verri, fino al<br />
30, ore 20:30, Le mani e<br />
l’ascolto, rassegna musicale,<br />
info 0832 304522.<br />
• NARDÒ, Teatro comunale,<br />
fino al 30, ore 21:15, L’Occa ti<br />
la gente, spettaco<strong>lo</strong> teatrale,<br />
info: 0833.571871.<br />
30. GIOVEDI<br />
• NOVOLI, Saletta della Cultura<br />
Gregorio Vetrugno, ore 21, Signora<br />
Clessidra e <strong>lo</strong> Sposo<br />
Bambino, spettaco<strong>lo</strong> di<br />
danza e musica, info:<br />
0832.303707.<br />
• OTRANTO, Cattedrale, ore<br />
19, Concerto di Natale,<br />
info: www.sagreinpuglia.it<br />
• SQUINZANO, ore 22, Bunda<br />
Moove/Cesko/Recchia in<br />
concerto, info: 349.6429342.<br />
31. VENERDI<br />
• LECCE, Piazza Palio, ore 23,<br />
Sud Sound System e Après<br />
la Classe in concerto, info:<br />
0832.523813.<br />
• OTRANTO, XII edizione<br />
dell’Alba dei Popoli, Nina Zilli in<br />
concerto, info: 080.4301150.