Ma - lo scirocco
Ma - lo scirocco
Ma - lo scirocco
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di Tony Damascelli<br />
Consigli per gli autisti: non smarritevi<br />
per le strade salentine. Potreste<br />
finire su Chi l’ha visto?<br />
Perché mai? Vado a spiegare l’arcano.<br />
La segnaletica, per incominciare.<br />
Ogni tanto<br />
appare il cartel<strong>lo</strong><br />
emblematico:<br />
tutte le direzioni.Significa<br />
che se<br />
avete voglia<br />
di andare a<br />
Milano, a Londra,<br />
a Leuca o a Pinero<strong>lo</strong><br />
quella è la<br />
strada, quella la<br />
direzione, insieme<br />
con tutte le<br />
altre.<br />
Procedo.<br />
Ci sono incroci ai quali sono presenti<br />
una dozzina di segnalazioni, cartel<strong>lo</strong>ni<br />
bianchi, azzurri, griffati, dipinti,<br />
osterie, cartolerie, discodance, palestre<br />
ma che ce ne fosse una con il nome<br />
della via, dell’incrocio medesimo.<br />
Vi faccio un esempio: Ugento, stazione<br />
di passaggio. Ecco, questo è un<br />
caso che serve da riferimento per il resto.<br />
Fatte rarissime eccezioni, un paio,<br />
roba piccola, non c’è strada con<br />
nome, non c’è via, vico<strong>lo</strong>, passaggio<br />
che indichi dove un cristiano si trovi<br />
a passare, disperso, smarrito, sba<strong>lo</strong>rdito<br />
perché continui a girare, a destra,<br />
a sinistra, eviti una buca, dribbli un<br />
dosso, freni davanti al cane randagio,<br />
saluti i pensionati stanziali dinanzi al<br />
bar, a casa, al fruttivendo<strong>lo</strong> e cerchi,<br />
con il naso all’insù, qualcosa che ti tolga<br />
dal labirinto, chessò una scritta, anche<br />
sul muro, tra un insulto al Bari o<br />
al Lecce e un manifesto elettorale, scaldato<br />
dal sole, schiaffeggiato dalla<br />
pioggia. Ti ritrovi come nel gioco<br />
dell’oca, stai fermo un giro, torna al<br />
via, ci manca pure che paghi la multa.<br />
Cerchi ma non trovi, niente, uno<br />
straccio di indicazione, dove sono,<br />
dove vado, da dove vengo, forse questo<br />
almeno <strong>lo</strong> so. Proposta per il sindaco,<br />
per i sindaci, per gli assessori, i<br />
vigili urbani, i netturbini: prendete un<br />
gessetto, co<strong>lo</strong>rato, un pennarel<strong>lo</strong>, una<br />
matita Giotto, incaricate gli scolari in<br />
vacanza, i pensionati stanziali di cui sopra,<br />
di segnare all’ango<strong>lo</strong> delle strade<br />
il nome delle stesse, trattasi di un gioco,<br />
di un passatempo, meglio del videopoker,<br />
del computer, del bighel<strong>lo</strong>nare<br />
senza meta, pure quella. >11<br />
Cara vecchia Provincia<br />
Un bilancio dell’amministrazione<br />
uscente e una<br />
carrellata dei presidenti<br />
passati. In attesa delle<br />
nuove nomine ci siamo<br />
chiesti in che modo vengono<br />
assegnati i seggi dei<br />
consiglieri provinciali e<br />
con quali conseguenze<br />
>6, 7, 8<br />
REDAZIONE: via Piave, 24 73059 UGENTO (Le)<br />
cell. 380.63.59.149 tel/fax. 0833.55.48.43<br />
info@<strong>lo</strong><strong>scirocco</strong>.it<br />
Rilassiamoci, quest'anno l'acqua c'è, l'Autorità<br />
di Bacino garantisce. Nessuna emergenza in vista,<br />
nessun disagio per cittadini e turisti.<br />
L'acquedotto lavora alacremente per migliorare la<br />
rete, raccontando attraverso la voce di Vito Palumbo,<br />
suo responsabile comunicazione, efficienza e prontezza<br />
di riflessi. Eppure qualcosa non torna: acque che<br />
sgorgano rosse dai rubinetti delle abitazioni di Melendugno,<br />
tubature che a Collemeto si rompono ri-<br />
Il nuovo Museo Archeo<strong>lo</strong>gico di Ugento<br />
Il 17 luglio ‘09 si apre il nuovo Museo di Archeo<strong>lo</strong>gia e<br />
Paleonto<strong>lo</strong>gia. Dopo i lavori di restauro, tutela e va<strong>lo</strong>rizzazione<br />
del complesso conventuale di “Santa <strong>Ma</strong>ria della<br />
Pietà”, sarà in mostra il nuovo allestimento di reperti<br />
che raccontano fasi storiche e vicende dell’abitato ugentino.<br />
Il nuovo museo, il più grande della<br />
provincia, sarà un luogo per incrementare didattica,<br />
ricerca e turismo culturale >16-17<br />
La cozza<br />
va alle terme<br />
A Castro, nell'unico<br />
centro di depurazione<br />
della provincia dove mitili<br />
e frutti di mare diventano<br />
“puri” e idonei alla commercializzazione<br />
>11<br />
“Un popo<strong>lo</strong> che ignora il proprio passato<br />
non saprà mai nulla del proprio presente”<br />
Indro Montanelli<br />
N U M E R O U N D I C I<br />
lasciando amianto nella rete idrica, erogazione intermittente<br />
del servizio a Patù e Presicce e deroghe<br />
per l'innalzamento dei va<strong>lo</strong>ri di tria<strong>lo</strong>metani contenuti<br />
nell'acqua. Oltre ad una bolletta fra le più alte<br />
in Italia. Un quadro contraddittorio e disarmante.<br />
E mentre cerchiamo capirne di più, facciamo nostro<br />
questo assunto: “l'acqua è un bene prezioso, difendiamo<br />
il nostro diritto a goderne, ma imponiamoci di<br />
non sprecarla”. >3, 4, 5,
(continua dalla 1ª pag.)<br />
Non vedo alternative immediate,<br />
ci sarebbe il consiglio comunale,<br />
troppe chiacchiere, troppe ore dedicate<br />
al nulla. Il turismo va coccolato,<br />
va titillato, anche con un semplice<br />
pannel<strong>lo</strong> stradale che non si limiti<br />
a indicare dove sta la trattoria, la<br />
paninoteca, il negozio di telefonia. Il<br />
turismo va coccolato con un orario<br />
dei negozi più <strong>lo</strong>gico: quattro ore di<br />
chiusura, dalle tredici e trenta alle diciassette<br />
e trenta, più o meno, con<br />
apertura serale che si protrae oltre le<br />
venti e trenta, sono una sciocchezza<br />
in questo periodo. Capisco d’estate,<br />
con la canicola che opprime e la controra<br />
che offre immagine da deserto<br />
africano o day after, ma a giugno che<br />
significa? A giugno, e non soltanto a<br />
giugno, vi sfido a trovare un bar aperto<br />
in quelle quattro ore, un bar decente,<br />
che sappia soddisfare chi non<br />
trova un ristorantino aperto (altro<br />
problema, controllate per favore), un<br />
bancone dove smozzicare un panino<br />
non sotto vuoto “spento”, non un toast<br />
tristissimo, dove sia possibile sostare<br />
senza essere costretti ad ascoltare<br />
Eminem o i Gemelli Diversi<br />
con il volume “a manetta”. Ci rileggiamo.<br />
Tony Damascelli<br />
T E M I C A L D I<br />
Il 13 maggio 2009 la Giunta Regionale ha stabilito per le<br />
province di Foggia, Taranto, Lecce il rinnovo della deroga<br />
per il parametro di tria<strong>lo</strong>metani presenti nell'acqua<br />
entro il va<strong>lo</strong>re massimo ammissibile (VMA)<br />
di 80 mcg/l. Un provvedimento come tanti<br />
come si legge nella “comunicazione ai cittadini”<br />
predisposta dall'Assessorato alle<br />
Politiche della Salute della Regione Puglia,<br />
che tranquillizza la cittadinanza assicurando<br />
un superamento del limite<br />
so<strong>lo</strong> saltuario e il riscontro da parte delle<br />
Asl con monitoraggi continui di va<strong>lo</strong>ri<br />
inferiori a quel<strong>lo</strong> massimo previsto<br />
dalla Direttiva Europea n.98/83/CE. <strong>Ma</strong><br />
due elementi potrebbero far sollevare dei<br />
dubbi. La saltuarietà, concetto vago e<br />
non quantificabile, e l'effettiva informazione<br />
dei cittadini su cosa sono i Tria<strong>lo</strong>metani, da<br />
cosa derivano e quali rischi alla salute comportano.<br />
Sappiate dunque che i Tria<strong>lo</strong>metani sono sottoprodotti<br />
dell'azione di c<strong>lo</strong>razione delle acque che si formano durante<br />
la disinfezione mediante reazione fra c<strong>lo</strong>ro e materia organica<br />
contenuta nell'acqua e che sono reputati responsabili<br />
di insorgenza di tumori a prostata, ano e intestino.<br />
Stefano Palmisano, avvocato e Presidente di Salute Pubblica,<br />
organizzazione di vo<strong>lo</strong>ntariato costituita il 25 aprile del<strong>lo</strong><br />
scorso anno, cita diversi studi epidemio<strong>lo</strong>gici condotti negli<br />
Stati Uniti, il primo risalente al 1990 e l’ultimo al 2003,<br />
che rileverebbero un rapporto diretto, sempre più corroborato<br />
da evidenze scientifiche, fra la qualità dell'acqua potabile,<br />
l'esposizione prolungata ai sottoprodotti della c<strong>lo</strong>razione<br />
presenti in essa e l'insorgere di queste malattie.<br />
E il rischio di cancro alla prostata, all'intestino, ma anche<br />
alla vescica diventa estremamente maggiore in soggetti esposti<br />
lungamente a tria<strong>lo</strong>metani in concentrazioni uguali o su-<br />
periori a 50 mcg/l. <strong>Ma</strong> non so<strong>lo</strong>, perché altri recenti studi<br />
condotti da ricercatori della Dalhousie University ad Halifax<br />
hanno dimostrato che l'esposizione di donne in gravidanza<br />
a quantità di tria<strong>lo</strong>metani pari o superiori<br />
a 80mcg/l aumenta il rischio di morte<br />
intrauterina.<br />
E se pensiamo che la pur attenta Regione<br />
Puglia, di concerto con il Ministero<br />
del Lavoro, della Salute e delle Politiche<br />
Sociali e il Ministero dell'Am-<br />
?<br />
biente, ha innalzato il va<strong>lo</strong>re massimo<br />
ammissibile sino a 80mcg/l ci chiediamo<br />
se la salute pubblica sia veramente<br />
la preoccupazione principale dei nostri<br />
governanti.<br />
Sempre Stefano Palmisano ci fornisce<br />
un'interpretazione interessante del<strong>lo</strong> stato<br />
delle cose: “Il principio di precauzione è spesso un<br />
S A L U T E P U B B L I C A<br />
Siamo sicuri che l'acqua sia buona?<br />
Una recente delibera della Regione Puglia potrebbe avere effetti dannosi sulla salute dei salentini<br />
illustre sconosciuto. Tutte le deroghe, a partire da quella del luglio<br />
del 2008 fanno perno sull'assunto per cui se ci manteniamo nel range<br />
consentito dalla direttiva europea il problema non insorge. Un<br />
ragionamento impeccabile dal punto di vista burocratico, meno efficace<br />
dal punto di vista della salute pubblica. Siamo un paese - prosegue<br />
Stefano Palmisano - in cui non esiste ancora la stessa idea<br />
di prevenzione primaria, cioè quella pratica di politica sanitaria che<br />
tenta di rimuovere a monte il verificarsi di cause di insorgenza di<br />
una malattia, ma piuttosto ci si affida al massimo alla “diagnosi<br />
precoce”, che è ben altra cosa, perché agisce all'interno di un contesto<br />
in cui la malattia già esiste. Un comportamento che è stato causa<br />
di non poche catastrofi in ambito di salute pubblica”. E poiché<br />
la provincia di Lecce già presenta un incremento oscuro ed<br />
inquietante di insorgenze di tumori forse qualche accortezza<br />
in più nell'evitare questo ennesimo rischio sarebbe stata conveniente<br />
ed apprezzata.<br />
Luisa Carretti<br />
3
T E M I C A L D I<br />
A N T O N I O D I S A N T O<br />
“Nessuna emergenza grazie alle piogge”<br />
L’autorità di Bacino conferma la disponibilità di acqua per l’estate che viene<br />
L’Autorità di Bacino della Regione<br />
Puglia è stata istituita con la legge<br />
regionale n. 19 del 9 dicembre<br />
2002. Ve ne sono diverse in tutta<br />
Italia, ciascuna responsabile di uno specifico<br />
bacino presente sul territorio di<br />
una precisa area geografica ed idrografica,<br />
generalmente caratterizzata<br />
dalla presenza sul suo<strong>lo</strong> o nel sottosuo<strong>lo</strong><br />
di corsi d’acqua. Le Autorità di<br />
Bacino, di concerto con le regioni, svolgono<br />
la funzione di difesa del suo<strong>lo</strong> sia<br />
attraverso la raccolta di dati relativi all’ambiente<br />
fisico, ad eventuali situazioni<br />
di rischio (ad esempio, perico<strong>lo</strong><br />
di frane), realizzazioni cartografiche,<br />
monitoraggio ambientale ecc., sia tramite<br />
interventi idrogeo<strong>lo</strong>gici, idraulici,<br />
di forestazione e bonifica, di difesa,<br />
regolazione e sistemazione dei corsi<br />
d’acqua, di moderazione delle piene,<br />
difesa di aree instabili, protezione<br />
delle coste dall’erosione delle acque<br />
marine, risanamento delle acque superficiali<br />
e sotterranee in modo da fermarne<br />
il degrado e da garantirne la ra-<br />
zionale utilizzazione per le esigenze di<br />
alimentazione, per gli usi produttivi,<br />
del tempo libero, della ricreazione e<br />
del turismo, a favore di un razionale<br />
impiego di concimi e pesticidi in agricoltura,<br />
ecc. Al segretario generale dell’Autorità<br />
di Bacino di Puglia, Antonio<br />
Di Santo, ho chiesto, come si prevede<br />
la stagione estiva dal punto di vista della<br />
disponibilità della risorsa idrica,<br />
anche in relazione alla quantità di piog-<br />
gia che si è riversata sul nostro territorio,<br />
ma anche in Campania e Basilicata,<br />
le due regioni da cui ne attingiamo<br />
un’elevata quantità. Ha affermato<br />
che “le dighe sono in uno stato ottimale<br />
di riempimento. Si prevede una<br />
stagione ricca. Gli invasi sono ragionevolmente<br />
pieni. Dobbiamo comunque ricordarci<br />
di risparmiare, di evitare gli sprechi<br />
d’acqua, poiché oggi ne abbiamo in abbondanza,<br />
ma è sempre meglio riservarne<br />
P R E S I C C E<br />
Tutto scorre a parte l’acqua<br />
Procedono i lavori di completamento della rete idrica ma i disagi restano<br />
Lo stemma di Presicce rappresenta<br />
un cervo che beve da una<br />
fonte e sembra indicare abbondanza<br />
di acqua nel territorio presiccese:<br />
in realtà i cittadini si ritrovano paradossalmente<br />
ormai da anni a subire<br />
disagi a causa della interruzione della<br />
fornitura di acqua nelle proprie case.<br />
Ad oggi il paese è provvisto so<strong>lo</strong> parzialmente<br />
di una moderna rete nelle<br />
zone del centro storico e lungo alcune<br />
strade. Procedono comunque i lavori<br />
di ammodernamento per le restanti<br />
aree, dotate come è noto di impianti ormai<br />
desueti e in larga parte in cemento-amianto<br />
(fuori legge in Italia secondo<br />
la legge 257 del <strong>lo</strong>ntano 1992).<br />
Nonostante l’urgenza con cui si dichiarò<br />
<strong>lo</strong> stato di allarme nel 2005 da<br />
parte dell’Amministrazione uscente,<br />
anno in cui si chiese un tavo<strong>lo</strong> di negoziazione<br />
con Aqp al Prefetto di Lecce,<br />
perdura ancora il problema legato<br />
all’impossibilità di aumentare la pres-<br />
sione dell’acqua, pena la rottura delle<br />
tubazioni, a cui si aggiunge un altissimo<br />
spreco della risorsa lungo il tragitto<br />
nelle condutture, per cui nelle fasce<br />
orarie di maggiore consumo, più precisamente<br />
nel pomeriggio, l’Acquedotto<br />
b<strong>lo</strong>cca il rifornimento domestico,<br />
anche nelle zone provviste della<br />
nuova rete idrica. Gli stessi cittadini nel<br />
corso degli anni hanno dovuto premunirsi<br />
di depositi d’acqua nelle proprie<br />
abitazioni, anche se vi sono ancora<br />
fasce della popolazione più indigente<br />
e precaria, come ad esempio i pensionati,<br />
che non possono permettersi,<br />
con i poveri mezzi di sostentamento che<br />
hanno a disposizione, l’acquisto di un<br />
serbatoio e vivono nel disagio continuo<br />
per la mancanza di un bene così prezioso<br />
per <strong>lo</strong>ro soprattutto con l’arrivo<br />
del caldo. Le sollecitazioni per il completamento<br />
della rete, rientrano comunque<br />
nel più ampio quadro di<br />
emergenza scaturita dalla sempre più<br />
una certa quantità per il futuro, visto che<br />
la situazione tende a cambiare di anno in<br />
anno”. I numeri <strong>lo</strong> dimostrano: la<br />
quantità di acqua presente negli invasi<br />
quest’anno è il doppio rispetto a quella<br />
presente nel 2008. Addirittura, per<br />
il Sinni Potabile, la condotta che attraversa<br />
il versante ionico salentino, essa<br />
risulta quasi quattro volte superiore a<br />
quella presente l’anno scorso<br />
(415.640.000 mc in data 24 giugno<br />
2009 a dispetto di 108.047.000 mc del<br />
2008). Pare, quindi, che sarà un’estate<br />
senza grossi problemi. Bisogna comunque<br />
accogliere il consiglio: l’acqua<br />
è un bene prezioso ed è necessario evitarne<br />
qualunque spreco.<br />
Elisa Surano<br />
incisiva carenza di acqua, anche perché<br />
la maggioranza dei pozzi <strong>lo</strong>cali che potrebbero<br />
costituire un’ottima risorsa per<br />
la popolazione, risulterebbero inquinati<br />
e quindi inutilizzabili. A ciò si aggiungono<br />
comportamenti scorretti che<br />
peggiorano di gran lunga la situazione:<br />
nel presiccese, sono ingenti gli sprechi<br />
di acqua ad esempio nel settore agrico<strong>lo</strong>,<br />
in quanto sono pochi gli agricoltori<br />
provvisti di moderni impianti di irrigazione<br />
in grado di “dosarne” la giusta<br />
quantità. Negli ultimi tempi è stata<br />
avviata in quest’ottica una piccola campagna<br />
di sensibilizzazione contro gli<br />
sprechi, come l’iniziativa della Italcogim,<br />
azienda fornitrice di gas-metano, e <strong>lo</strong><br />
scorso anno dell’Aqp stessa, di distribuire<br />
alle utenze domestiche dei filtri<br />
speciali per i rubinetti in grado di far<br />
risparmiare la quantità di acqua erogata.<br />
E per quanto riguarda i costi? Forse<br />
un contributo prezioso potrebbe dar<strong>lo</strong><br />
in proposito una cittadina che si è vista<br />
recapitare una bolletta di ben 9.000<br />
euro, come “eccedenza di consumo”<br />
dal 2004 al 2009. Valentina <strong>Ma</strong>rra<br />
C O L L E M E T O / G A L A T I N A<br />
Amianto nei tubi? Riduciamo la pressione dell'acqua!<br />
L'Acquedotto Pugliese sembra ignorare le urgenze di associazioni e cittadini<br />
ACollemeto da anni l'erogazione<br />
del servizio di acqua potabile è<br />
soggetta a frequenti interruzioni.<br />
La causa è da ricercarsi nelle continue<br />
rotture di una rete idrica vecchia e<br />
malandata. E proprio grazie ad una di<br />
queste interruzioni che Antonio Geusa,<br />
presidente di Addesco (Associazione per<br />
la difesa e la salute dei diritti dei cittadini)<br />
e Antonio Tanza, avvocato e vicepresidente<br />
nazionale di Adusbef, <strong>lo</strong> scorso<br />
aprile hanno potuto portare a galla una<br />
verità passata a lungo sotto silenzio. Le<br />
tubazioni sono costituite per il 10% da<br />
amianto.<br />
Dato confermato non soltanto dalle<br />
analisi condotte dal laboratorio chimico<br />
Ambientale srl di Trepuzzi per conto<br />
del dott. Sergio Franchini, titolare del<strong>lo</strong><br />
studio Divlabs su alcuni tubi impunemente<br />
abbandonati da operai dell'acquedotto<br />
in prossimità dei luoghi<br />
dove erano stati condotti i lavori di ripristino,<br />
ma dal<strong>lo</strong> stesso Acquedotto Pugliese,<br />
che in seguito all'esposto alla<br />
Procura della Repubblica presentato<br />
dalle due associazioni il 12 novembre<br />
scorso, ha prodotto una lettera in cui<br />
confermava la composizione delle tubature.<br />
E alle richieste dei cittadini e della<br />
stessa amministrazione comunale di<br />
Galatina, che si è affiancata alla denuncia,<br />
di adoperarsi per la sostituzione<br />
dell'intera rete, l'Acquedotto ha risposto<br />
con una riduzione della pres-<br />
sione nell'erogazione dell'acqua per<br />
contenere il rischio di fratture. Con un<br />
conseguente peggioramento del servizio<br />
e un aggiramento del problema, vi-<br />
P A T Ú<br />
Disagi nel picco<strong>lo</strong> comune<br />
I problemi idrici riscontrati dalla popolazione e smentiti dall’Aqp<br />
Patù, il cui nome avrebbe origine dal greco pathos che vuol dire patimento,<br />
nel maggio scorso ha sofferto un vero e proprio disagio legato alla carenza<br />
d’acqua riscontrata dai cittadini soprattutto in alcune importanti<br />
strade del paese. Così, oltre alla villa comunale Don Tonino Bel<strong>lo</strong> e al municipio,<br />
Via Giovanni XXIII, Via <strong>Ma</strong>rconi, Via Piave, Via Tasso, Via Giovanni<br />
Romano sarebbero state lasciate all’asciutto dall’Acquedotto Pugliese che ha<br />
prontamente smentito e rilevato l’abbondante presenza dell’acqua facendo<br />
un sopralluogo nella casa di un utente che invece aveva denunciato <strong>lo</strong> stato<br />
di carenza. I tecnici dell’Aqp avrebbero addirittura trovato una portata d’acqua<br />
di 30 ml invece dei 5 ml previsti.<br />
Tuttavia non è la prima volta che si registrano tali disagi nel comune di Patù,<br />
infatti quella dell’acqua che manca è una situazione che persiste da anni e che<br />
nel novembre del 2008 era diventata talmente insostenibile da spingere il sindaco<br />
Ange<strong>lo</strong> Galante a dimettersi dalla carica in segno di protesta.<br />
Ad oggi i disagi restano ma rimane anche la fermezza del sindaco e dei cittadini<br />
che non si danno per vinti e che continuano a protestare contro l’Aqp,<br />
il quale persevera nel dichiarare il contrario a fronte dei rilevamenti fatti. Una<br />
cosa è certa: le lamentele dei patuensi non sorgono dal nulla e l’acqua, bene<br />
comune e risorsa indispensabile, continua a mancare.<br />
Valentina Rosafio<br />
sto che i tubi continuano a rompersi,<br />
l'amianto continua a polverizzarsi nell'acqua<br />
e il rischio per la popolazione resta.<br />
Sì, perché il problema non è tanto<br />
l'ingerimento della sostanza, quanto<br />
più che altro inalazione di essa per<br />
evaporazione. In cucina, sotto la doccia,<br />
durante una bella passeggiata in campagna,<br />
collemetesi, galatinesi e non<br />
so<strong>lo</strong>, potrebbero respirare fibre di<br />
amianto disperse nell'aria dall'evaporazione<br />
dell'acqua e mettere a repentaglio<br />
la propria salute. E nonostante l'ordinamento<br />
italiano preveda già un intervento<br />
laddove sussista la possibilità che<br />
un determinato fattore o comportamento<br />
possa rivelarsi rischioso per l'incolumità<br />
della persona e nonostante la<br />
legge del 27 marzo 1992 n. 257 ed il successivo<br />
D.lgs. n. 257 del 2006 - visto l’alto<br />
rischio per la salute - hanno disposto<br />
la completa dismissione e smaltimento<br />
dei materiali in amianto vietandone<br />
l’estrazione, l’importazione e la lavorazione,<br />
nulla cambia.<br />
Ai cittadini di Collemeto e Galatina<br />
resta l'amianto e a noi la speranza che<br />
questo esposto produca al più presto dei<br />
risultati.<br />
Luisa Carretti<br />
4
Nel numero di dicembre 2008,<br />
Lo Scirocco ha invitato Vito Palumbo,<br />
responsabile della comunicazione<br />
dell’Aqp, a rispondere ad<br />
alcune domande sul problema della carenza<br />
d’acqua nel Salento. In prossimità<br />
dell’estate abbiamo ritenuto opportuno<br />
risollevare, con nuove domande,<br />
la questione.<br />
Innanzitutto, durante gli ultimi sette,<br />
otto mesi sono stati aperti nuovi cantieri<br />
per il risanamento delle condutture?<br />
L’Acquedotto Pugliese è impegnato<br />
su tre fronti. Il primo riguarda la ricerca<br />
delle perdite ed il risanamento<br />
delle reti, un piano di interventi costato<br />
151 milioni di euro, rivolto all’intera<br />
regione che si affianca all’attività<br />
ordinaria di gestione delle reti.<br />
Tali attività possono essere facilmente<br />
ed intuitivamente percepite dai cittadini<br />
per le frequenti interruzioni del<br />
servizio che comunichiamo e che<br />
sono necessarie per l’esecuzione dei lavori.<br />
A tal proposito, mi piace segnalare<br />
un servizio gratuito e molto utile<br />
presente sul sito www.aqp.it. Si tratta<br />
di “Che acqua fa?”, che permette, iscrivendosi,<br />
di ricevere direttamente a casa<br />
tutte le informazioni attinenti le condizioni<br />
del servizio e quindi anche le<br />
comunicazioni sulle interruzioni programmate.<br />
Il secondo fronte riguarda<br />
il Telecontrol<strong>lo</strong>. È un sistema informativo<br />
che consente di monitorare in<br />
remoto i flussi dell’acqua ed i principali<br />
indicatori di qualità. Molteplici<br />
sono i benefici che questo innovativo<br />
sistema porta con sé. Innanzitutto<br />
Quanti di noi dopo aver letto una bolletta dell’acqua<br />
hanno avuto l’impressione di leggere in<br />
un’altra lingua? Ebbene, quella lingua sconosciuta<br />
che ogni volta ci sforziamo di comprendere per capire<br />
quanto e che cosa paghiamo, non è più così tanto misteriosa,<br />
anche se di primo acchito risulta difficile da decifrare.<br />
Una ricerca su Internet, il sito dell’Acquedotto<br />
Pugliese o il foglio allegato<br />
alla fattura, ci danno una<br />
mano per comprendere le tante<br />
voci presenti. La nuova bolletta, infatti,<br />
è stata innovata sia nella grafica<br />
sia nei contenuti, rispecchiando<br />
la vo<strong>lo</strong>ntà dell’Aqp di attivare<br />
una comunicazione sempre più<br />
trasparente nei confronti degli<br />
utenti. Adesso è possibile trovare la<br />
fatturazione immediata del consumo<br />
rilevato e la comunicazione del<br />
successivo periodo di lettura, nonché l’indicazione dell’andamento<br />
storico dei consumi. <strong>Ma</strong> vediamo più da vicino<br />
come è composta una bolletta dell’acqua.<br />
La prima pagina è dedicata ai dati del cliente: codice,<br />
numero contrattuale, numero fattura, intestatario, codice<br />
del contatore, numero di moduli contrattuali. Questi<br />
ultimi si riferiscono al tipo di uso del servizio di acquedotto,<br />
si va cioè dall’uso domestico a quel<strong>lo</strong> commerciale, da quel<strong>lo</strong><br />
industriale a quel<strong>lo</strong> pubblico. Quel<strong>lo</strong> che interessa a noi<br />
è prevalentemente l’uso domestico con il parametro di 200<br />
litri al giorno corrispondenti a 0,20 mc al giorno per unità<br />
abitativa e per comunità ogni 5 presenze. Nella pagina<br />
seguente, nella sezione “dettaglio importi”, troviamo il consumo<br />
stabilito sulla base del modu<strong>lo</strong> contrattuale (uso domestico)<br />
e delle tariffe previste. A tal proposito è bene ricordare<br />
che l’ATO Puglia ha recentemente stabilito nel Piano<br />
D’Ambito una nuova tariffa media a metro cubo per<br />
consente di portare l’acqua dove serve,<br />
indirizzandola al meglio ed in<br />
base alle esigenze e, quindi, una gestione<br />
più razionale della risorsa disponibile.<br />
In secondo luogo permette<br />
di risparmiare energia elettrica. Quel-<br />
la che praticamente utilizziamo per<br />
“spingere” l’acqua fino ad i lembi più<br />
estremi della Puglia. Basti pensare<br />
che l’Aqp consuma circa <strong>lo</strong> 0,02% del<br />
consumo di energia nazionale ed ha<br />
una bolletta di 80 milioni di euro. Il<br />
control<strong>lo</strong> in automatico delle pompe<br />
consente un risparmio d’energia in<br />
quanto ora si accendono e spengono<br />
T E M I C A L D I<br />
in base alle reali esigenze del sistema.<br />
Il Telecontrol<strong>lo</strong>, ancora, consente di intervenire<br />
ve<strong>lo</strong>cemente laddove si verificano<br />
delle perdite. Nelle campagne,<br />
ad esempio, dove è più difficile individuarle<br />
in breve tempo.<br />
Nella precedente intervista, lei aveva<br />
sostenuto che era in progetto la realizzazione<br />
del Sifone Leccese Ramo<br />
Adriatico per aumentare l’apporto<br />
d’acqua nei comuni del versante adriatico.<br />
A che punto siamo? Sono iniziati<br />
in lavori? Se no quanto occorrerà attendere<br />
ancora?<br />
Questo è il terzo fronte verso cui si<br />
sono rivolti gli interventi dell’Aqp. Sul<br />
versante adriatico i lavori per la realizzazione<br />
del Sifone Leccese sono in<br />
fase di avanzata esecuzione.<br />
E cosa mi può dire a proposito della<br />
Sinni Potabile, la condotta che attraversa<br />
il versante ionico?<br />
I <strong>lo</strong>tti sono stati aggiudicati ed i lavori<br />
in avvio. A questi interventi dobbiamo<br />
anche aggiungere il grande lavoro<br />
svolto dai colleghi per il potenziamento<br />
del prelevamento da falda.<br />
Per fare un esempio, nel Comune<br />
di Presicce, l’acqua ogni tanto va via…<br />
Come mai?<br />
Intanto chiariamo il senso della<br />
sua espressione. Quando dice va via immagino<br />
che vada via so<strong>lo</strong> ad alcuni e<br />
non a tutto il paese contemporaneamente.<br />
E questo può dipendere, ovviamente<br />
da molti fattori. Da lavori sulla<br />
rete, per esempio. Una attività che<br />
avviene comunque secondo modalità<br />
A C Q U E D O T T O P U G L I E S E<br />
In che acque navighiamo<br />
Vito Palumbo risponde alle nostre domande su servizio idrico e gestione delle risorse<br />
B O L L E T T A A Q P<br />
Un tuffo nei costi dell’acqua<br />
Leggere una fattura oggi sembra essere più facile. <strong>Ma</strong> quanto paghiamo una risorsa primaria?<br />
il servizio idrico integrato a cui sono state adeguate le fasce<br />
di consumo annuali in mc. La quota fissa dell’acqua<br />
per l’uso domestico è ora di euro 13,08. Se si divide quest’importo<br />
per 365 giorni si ottiene 0,035836 che è l’importo<br />
unitario al giorno della quota fissa dell’acqua, indicato<br />
nel dettaglio importi, sempre nella seconda pagina. Moltiplicando<strong>lo</strong><br />
per i giorni di consumo<br />
si ottiene la voce di costo che si<br />
andrà a sommare alle altre. Subito<br />
dopo sono indicate le fasce di consumo<br />
annuali in base ai metri cubi<br />
di consumo che sono la tariffa<br />
agevolata, la tariffa base, la prima,<br />
la seconda e la terza fascia. Tutti<br />
questi importi sono al netto dell’IVA<br />
calcolata al 10%. Nella terza<br />
pagina oltre al bollettino sono contenute<br />
delle informazioni sulle<br />
modalità di pagamento della fattura;<br />
nell’ultima sono riportate altre informazioni di carattere<br />
generale e una sintesi sulla situazione dei pagamenti.<br />
Ricordiamo però che la Regione Puglia ha un costo dell’acqua<br />
maggiore rispetto al resto delle regioni italiane. Infatti,<br />
secondo i dati di Blue Book (rapporto sul servizio idrico<br />
integrato pubblicato da Federutility e Anea), la Puglia<br />
con la “tariffa reale media del servizio idrico integrato” di<br />
1,36 euro al metro cubo, supera la media nazionale che<br />
è di 1,29 euro. La Toscana è la regione con l’acqua più costosa,<br />
1,73 euro al metro cubo; quella con il costo più basso<br />
è la Lombardia con soli 92 centesimi al metro cubo.<br />
Come mai la Puglia deve sostenere un costo dell’acqua<br />
così alto? L’Acquedotto Pugliese applica questa tariffa a<br />
fronte dei costi complessivi di produzione e di trasporto<br />
dell’energia su reti dedicate e dei trattamenti di potabilizzazione<br />
dell’acqua.<br />
Valentina Rosafio<br />
di comunicazione ben precise. Può dipendere<br />
anche, però, dalla inadeguatezza<br />
degli impianti interni agli stabili.<br />
Mi spiego. L’Aqp si impegna a fornire<br />
l’acqua al contatore domestico ad<br />
una pressione minima di 0,5 atmosfere.<br />
Questo significa che l’acqua, perché<br />
raggiunga tutti i punti del<strong>lo</strong> stabile, anche<br />
quelli più in alto, debba essere aiutata<br />
da un impianto interno, cosiddetto<br />
autoclave. Chi non possiede questo<br />
tipo di impianto potrebbe quindi in alcune<br />
situazioni percepire un disservizio,<br />
pur avendo l’acqua a disposizione<br />
al contatore.<br />
Cosa mi può dire a proposito del problema<br />
dell’acqua rossa a Melendugno?<br />
Stiamo intervenendo e investendo<br />
molto a Melendugno. Ad oggi abbiamo<br />
speso circa 1,8 milioni di euro. Abbiamo<br />
realizzato una serie di interventi<br />
finalizzati al miglioramento del flusso<br />
all’interno della rete urbana, quali<br />
chiusure ad anel<strong>lo</strong> e raccordi, oltre alla<br />
sostituzione di parte della rete. Età delle<br />
condotte e problemi di carattere<br />
strutturale sono i punti di criticità a Melendugno.<br />
Il Comitato cittadino “no acqua<br />
rossa” ha inviato una richiesta-diffida<br />
all’Aqp per ottenere una riduzione delle<br />
bollette del 50% ed un rimborso delle<br />
bollette pagate precedentemente dai<br />
cittadini per l’acqua non potabile che<br />
arriva ai <strong>lo</strong>ro rubinetti. Cosa mi può<br />
dire a tal proposito?<br />
Stiamo parlando di fenomeni occasionali<br />
e che generalmente l’acqua<br />
distribuita è potabile, come attestato<br />
dalle numerose analisi effettuate anche<br />
dagli organi di control<strong>lo</strong>.<br />
Elisa Surano<br />
Scelte intelligenti<br />
È possibile risparmiare fino a 90/120<br />
litri d'acqua sostituendo l'adorato e rilassante<br />
bagno serale con una doccia di<br />
dieci minuti, per la quale sono necessari<br />
dai 60 ai 30 litri contro i 150 impiegati<br />
per riempire una ‘olimpionica’ vasca da<br />
bagno. Coscienza ambientale prima di<br />
tutto. La Redazione<br />
5
Èil 2 settembre 1861 quando il<br />
governatore della Provincia di<br />
Terra d’Otranto riunisce il 1°<br />
consiglio provinciale. Siamo all’inizio<br />
di quella lunga storia che ha portato<br />
la Provincia ad accaparrarsi un ruo<strong>lo</strong><br />
decisivo nei rapporti tra Stato ed<br />
enti territoriali, in virtù del rinnova-<br />
E L E Z I O N I P R O V I N C I A L I<br />
C R O N O L O G I A<br />
I co<strong>lo</strong>ri della Provincia di Lecce<br />
Nomi e partiti succedutisi dal 1951 a oggi<br />
to assetto amministrativo introdotto da<br />
Car<strong>lo</strong> Alberto con la concessione del<strong>lo</strong><br />
Statuto Albertino.<br />
Dopo gli anni burrascosi del fascismo,<br />
la Provincia si toglie il bavaglio<br />
imposto dalla dittatura mussoliniana<br />
e si riappropria del carattere democratico<br />
e autonomo lasciato in eredi-<br />
tà dalla tradizione costituzionale.<br />
In un primo momento, nel cosiddetto<br />
‘periodo di transizione post fascista’,<br />
la nomina del Presidente e della<br />
Deputazione provinciali viene affidata<br />
al Prefetto, giusto il tempo di<br />
riorganizzarsi e riporre l’ente nelle<br />
mani dei cittadini.<br />
Raggiunti i 200 picosecondi<br />
L’Università del Salento ha inventato<br />
un’innovativa sonda capacitiva per impulsi<br />
ve<strong>lo</strong>ci di alta tensione in grado di<br />
diagnosticare impulsi inferiori al nanosecondo.<br />
L’invenzione, ad opera del<br />
professor Vincenzo Nassisi, dell’assegnista<br />
Antonella Lorusso e della dottoranda<br />
<strong>Ma</strong>ria Vittoria Siciliano, ha significative<br />
applicazioni nel campo della<br />
medicina e degli studi bio<strong>lo</strong>gici. La radiografia<br />
digitale, ad esempio, con l’utilizzo<br />
di impulsi ve<strong>lo</strong>ci di raggi X, potrà<br />
diventare meno invasiva di quanto <strong>lo</strong> è<br />
attualmente. La Redazione<br />
È il 9 luglio 1951 quando nasce la<br />
moderna Provincia di Lecce. Il Presidente,<br />
il Consiglio e la Giunta sono<br />
eletti dai cittadini ogni cinque anni.<br />
Il primo a governare la solida roccaforte<br />
fu un avvocato, <strong>Ma</strong>rtino Luigi<br />
Caroli. Siamo negli anni d’oro<br />
dell’ormai smembrata Democrazia<br />
Cristiana, un partito che ha monopolizzato<br />
per quasi mezzo seco<strong>lo</strong> la gestione<br />
della Provincia di Lecce. Sempre<br />
e comunque in maniera legittima,<br />
nella misura in cui la democrazia legittimamente<br />
riesca a reprimere ogni<br />
sorta di cambiamento.<br />
I cinquantotto anni che ci separano<br />
da quel <strong>lo</strong>ntano 9 luglio non bastano<br />
per salvare quella che sembra ormai<br />
una g<strong>lo</strong>riosa fiction istituzionale.<br />
Tra i ricordi sbiaditi della gente<br />
non c’è nulla più che possa giustificare<br />
l’utilità di questo organo amministrativo.<br />
<strong>Ma</strong>rialuisa Ferrarese<br />
6
E L E Z I O N I P R O V I N C I A L I<br />
C O M E F U N Z I O N A<br />
L’assegnazione dei seggi<br />
Ecco il meccanismo che disciplina la proclamazione dei consiglieri provinciali<br />
Alla fine della fiera elettorale ci<br />
sono vincitori e vinti, eletti e non<br />
eletti. <strong>Ma</strong> non sempre co<strong>lo</strong>ro<br />
che numericamente prendono più voti<br />
riescono ad ottenere il posto in consiglio<br />
provinciale. Come funziona, quindi,<br />
il meccanismo di assegnazione dei<br />
seggi? Il sistema proporzionale (D.lgs n.<br />
267/2000, art. 75) prevede un conteggio<br />
più difficile a dirsi che a farsi. Il primo<br />
calco<strong>lo</strong> è finalizzato ad assegnare il<br />
numero di seggi ad ogni gruppo o<br />
coalizione di gruppi: la cifra elettorale<br />
dei voti validi viene divisa successivamente<br />
per 1, 2, 3, 4… fino al numero<br />
di seggi disponibili (per la Provincia di<br />
Lecce sono 36 seggi, in quanto ha più<br />
di 700.000 abitanti). È il cosiddetto Metodo<br />
d’Hondt, che prende il nome da chi<br />
<strong>lo</strong> ha inventato e descritto, utilizzato in<br />
numerosi altri stati europei. Messi in ordine<br />
decrescente, vengono scelti i più<br />
alti quozienti ottenuti, fino al numero<br />
La Provincia si è fermata a Ugento.<br />
È questo il dato che emerge<br />
all’indomani del voto. Dei comuni<br />
del basso Salento, infatti, nessuno<br />
è riuscito a far eleggere i suoi candidati<br />
consiglieri e così il territorio compreso<br />
tra Presicce, Castrignano e Andrano si<br />
trova tagliato fuori dall’amministrazione.<br />
In realtà a ben guardare è una mancata<br />
rappresentanza non limitata all’estremo<br />
lembo della penisola, ma diffusa<br />
a vaste aree del territorio provinciale<br />
e che ha impedito a circa un terzo<br />
dei 36 collegi uninominali di trovare<br />
espressione in Consiglio. Un numero,<br />
questo, ancor più significativo se si<br />
pensa che si tratta di più di 40 comuni<br />
su un totale di 97 (nel<strong>lo</strong> specifico la parte<br />
settentrionale che va da Veglie a Lequile<br />
e l’ampia fascia compresa tra<br />
Sannicola e Otranto che taglia in due la<br />
Provincia).<br />
Quali le cause? Probabilmente la ragione<br />
principale sta nell’organizzazione<br />
stessa dei collegi. Pur pensati in base a<br />
criteri di omogeneità e continuità territoriale<br />
e sociale, cercando di racchiudere<br />
in ogni unità un numero di<br />
dei posti disponibili. Sono esclusi i<br />
gruppi di candidati che hanno ottenuto<br />
al primo turno di votazione meno del<br />
3% dei voti validi e che non appartengano<br />
a nessuna coalizione di gruppi che<br />
abbia superato tale soglia.<br />
Nel caso della provincia di Lecce, abbiamo<br />
visto come il presidente Gabel<strong>lo</strong>ne,<br />
con il premio di maggioranza, ha<br />
ottenuto 22 seggi (di cui: 11 Pdl, 5 Puglia<br />
prima di tutto; 2 Progetto Provincia; 2<br />
Azzurro Popolare; 1 Patto per il Salento e 1<br />
In tabella risultati elettorali di alcuni dei collegi della provincia: Ugento, Racale e Nardò<br />
avranno due o più rappresentanti in Consiglio; Alessano, Presicce, Otranto nessuno<br />
Udeur), pari al 60% dei posti disponibili<br />
in consiglio; Loredana Capone 9 (di cui:<br />
4 Pd, 1 a testa Salento c’è, Idv, Lista Pellegrino<br />
e Partito Socialista) e Adriana Poli<br />
Bortone 5 (2 Udc e 2 Io Sud).<br />
Successivamente sono proclamati<br />
eletti i Consiglieri Provinciali in base<br />
alla graduatoria delle rispettive cifre individuali.<br />
Questa cifra si ottiene moltiplicando<br />
il numero dei voti validi del<br />
candidato per 100 e dividendo il ri-<br />
P O S T E L E Z I O N I<br />
La Provincia si è fermata a Ugento<br />
I consiglieri rappresentanti del territorio provengono so<strong>lo</strong> da alcune zone mentre altre restano completamente scoperte<br />
elettori che non si discosti dalla media,<br />
essi rivelano nella pratica una serie di implicazioni<br />
negative. Infatti, mentre tutti<br />
i collegi formati da un so<strong>lo</strong> comune<br />
(Gallipoli, Nardò, Copertino, Squinzano)<br />
riescono ad assicurarsi uno o addirittura<br />
più posti in Consiglio, non è<br />
così per gli accorpamenti di più paesi<br />
che, per quanto vicini possano essere,<br />
si ritrovano inevitabilmente penalizzati.<br />
La visibilità e la conoscenza date dalla<br />
residenza del candidato in un comune<br />
sono fattori premianti nel voto amministrativo.<br />
Si è passati così dall’auspicio legislativo<br />
che ogni collegio sia espressione di<br />
un consigliere, alla realtà di due o addirittura<br />
tre rappresentanti per una<br />
stessa circoscrizione (è il caso di Racale)<br />
e nessuno per altre.<br />
Era forse, al<strong>lo</strong>ra, più funzionale l’idea<br />
lanciata dalla candidata alla presidenza<br />
Adriana Poli Bortone di creare all’interno<br />
della Provincia una Conferenza dei<br />
Sindaci che desse voce a tutti i comuni<br />
e radicasse sul territorio un ente che troppo<br />
spesso gli appare del tutto estraneo.<br />
Certo però semplificare è la regola per<br />
sultato per il totale dei voti validi del<br />
collegio. Ciò significa che il risultato è<br />
indipendente dalla grandezza del collegio.<br />
Conta, infatti, la percentuale tra<br />
votanti e preferenze ottenute.<br />
Per semplificare ipotizziamo un esempio.<br />
Abbiamo due collegi, entrambi di<br />
25.000 elettori; nel primo i votanti effettivi<br />
sono 15.000 e il candidato Rossi<br />
del partito Alfa ha ottenuto 1500 voti;<br />
nel secondo i votanti sono 500 e il candidato<br />
Bianchi del partito Alfa ha ot-<br />
tenuto 100 voti. Tra i due sarà eletto<br />
consigliere il secondo, il candidato<br />
Bianchi, pur con 1400 voti in meno, il<br />
quale ha ottenuto una percentuale<br />
maggiore: il 20% dei consensi contro<br />
il 10% (Rossi (1500x100:15.000)= 10%;<br />
Bianchi (100x100:500)= 20%). Inoltre,<br />
tale modalità di attribuzione non può<br />
tenere in considerazione la rappresentatività<br />
del territorio: accade quindi<br />
che possano esserci più proclamati<br />
eletti in uno stesso collegio e nessun<br />
eletto in altri. Chiara Schiavano<br />
una buona amministrazione e se non è<br />
neppure ipotizzabile un Consiglio Provinciale<br />
allargato a novantasette membri<br />
(basta pensare a come funziona il nostro<br />
Parlamento per immaginare cosa potrebbe<br />
accadere in Provincia) dobbiamo<br />
pensare che aver dovuto nominare so<strong>lo</strong><br />
36 consiglieri su quasi mille candidati sia<br />
già un successo.<br />
Quanto detto finora rappresenta un<br />
quadro ancora parziale. Nessuna nomina<br />
è stata ufficializzata e il Presidente<br />
deve ancora formare la sua giunta.<br />
Dodici nomi che probabilmente ridisegneranno<br />
le linee ora tracciate: poiché<br />
per legge la carica di assessore è incompatibile<br />
con quella di consigliere, se<br />
la scelta di Gabel<strong>lo</strong>ne dovesse ricadere,<br />
come probabile, su chi è già stato eletto<br />
consigliere, si aprirebbe la possibilità<br />
per le seconde linee di fare un passo<br />
avanti.<br />
Quanto poi alla capacità dell’Ente<br />
Provincia di agire efficacemente per il<br />
suo territorio abbiamo cinque anni per<br />
rettificare quanto sostenuto sinora. Speriamo<br />
sia possibile.<br />
Serena Rol<strong>lo</strong><br />
P A L A Z Z O<br />
D E I C E L E S T I N I<br />
Gabel<strong>lo</strong>ne<br />
Presidente<br />
5 anni per trasformare<br />
le promesse in realtà<br />
Ebbene il vincitore è stato proclamato.<br />
Antonio <strong>Ma</strong>ria Gabel<strong>lo</strong>ne,<br />
esponente del Pdl<br />
salentino, è il nuovo inquilino di Palazzo<br />
dei Celestini. Il suo programma<br />
è stato il più votato e apprezzato dalla<br />
popolazione salentina che ora, posata<br />
la matita copiativa, resta ad osservare<br />
in apnea, speranzosa che le<br />
promesse fatte si tramutino in realtà.<br />
Abbiamo voluto riportare alcuni<br />
punti critici del programma del nostro<br />
neo presidente come promemoria<br />
per tutti noi, ricordando a lui<br />
e al suo staff che vigileremo affinché<br />
gli interessi dei cittadini e del territorio<br />
vengano tutelati e promossi sopra<br />
ogni cosa.<br />
Rilanciare <strong>lo</strong> sviluppo <strong>lo</strong>cale con<br />
azioni mirate a migliorare le infrastrutture<br />
stradali, viarie, ferroviarie e<br />
portuali, promuovere e potenziare il<br />
ricorso ad energia prodotta da fonti<br />
rinnovabili e modificare l’assetto<br />
economico del Salento investendo in<br />
formazione e riqualificazione dei lavoratori.<br />
Sostenere la famiglia e garantire<br />
ai giovani un futuro con la riqualificazione<br />
degli istituti scolastici esistenti<br />
e l’avvio di un piano di costruzione<br />
di nuove strutture secondo i principi<br />
della bio-edilizia e del risparmio<br />
energetico, per una scuola sicura e di<br />
qualità.<br />
Rendere efficiente ed efficace<br />
l’amministrazione provinciale snellendo<br />
le procedure amministrative;<br />
coinvolgendo tutti per una nuova politica<br />
dei servizi; potenziando l’utilizzo<br />
di nuove tecno<strong>lo</strong>gie e sottoscrivendo<br />
accordi, intese, convenzioni<br />
con altri soggetti istituzionali;<br />
Favorire ambiente e tutela del<br />
territorio prevenendo i rischi di erosione<br />
marina e va<strong>lo</strong>rizzando le peculiarità<br />
delle aree protette; promuovendo<br />
il cic<strong>lo</strong> di convogliamento,<br />
depurazione, riutilizzo e/o recupero<br />
delle acque reflue per migliorare<br />
servizi per i cittadini e i turisti;<br />
incentivando le azioni di difesa del<br />
suo<strong>lo</strong> con opere di risanamento<br />
idraulico, mitigazione dei rischi e di<br />
consolidamento dei costoni rocciosi;<br />
promuovendo l’immagine del Salento<br />
con la realizzazione di un marchio<br />
d’eccellenza del sistema portuale<br />
salentino; uscendo dall’emergenza<br />
rifiuti nell’efficienza e nella legalità.<br />
Luisa Carretti<br />
7
Forse un<br />
mattino andando<br />
in un’aria di vetro, arida,<br />
rivolgendomi, vedrò compirsi il miraco<strong>lo</strong>:<br />
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro…<br />
poi come su uno schermo, s’accamperanno<br />
di gitto alberi case colli per l’inganno<br />
consueto…<br />
Tornano in mente questi versi di<br />
Montale mentre volgo indietro il mio<br />
sguardo sulla trascorsa amministrazione<br />
provinciale. Quel<strong>lo</strong> che resta di<br />
cinque anni è il nulla.<br />
Un nulla endemico all’operato<br />
dell’ente provincia, tuttavia capace di<br />
assumere specifiche forme a seconda<br />
di chi ne sia l’artefice. Nella fattispecie<br />
pellegriniana, esso si è manifestato<br />
nella mancanza di interventi nel sistema<br />
stradale - tra l’altro unica competenza<br />
che giustifica ancora l’esistenza<br />
di una Provincia - nella gestione<br />
dei rifiuti (inutile ricordare le continue<br />
emergenze e le conseguenti proteste<br />
per la discarica di Burgesi), nella<br />
depurazione delle acque, nel rilancio<br />
dell’economia. Per non parlare<br />
poi dell’evanescenza del progetto<br />
che avrebbe dovuto trasformare le ferrovie<br />
del Far-Est in una metropolitana<br />
di superficie. Un obiettivo questo,<br />
che Giovanni Pellegrino ha sostenuto<br />
fin dalla campagna elettorale e che<br />
nonostante le risorse finanziarie messe<br />
a disposizione dal Piano delle Infrastrutture<br />
2007-2013 ha trovato concretezza<br />
so<strong>lo</strong> nell’acquisto di due<br />
nuovi treni. Evidentemente erano secondari<br />
per l’amministrazione<br />
E L E Z I O N I P R O V I N C I A L I<br />
A B O L I A M O L E P R O V I N C E<br />
Il vuoto che affascina<br />
Le poche competenze che ancora giustificano l’esistenza<br />
dell’ente sono le prime a non avere<br />
Pellegrino<br />
la<br />
riqualificazione<br />
delle stazioni, l’ammodernamento<br />
o quanto<br />
meno la messa in sicurezza<br />
della rete ferroviaria.<br />
Mi chiedo se questa assenza<br />
di iniziative non sia stata<br />
dovuta all’avvedutezza<br />
del presidente Pellegrino,<br />
forse più consapevole di<br />
tutti noi di essere a capo di<br />
un istituto che per sua stessa<br />
strutturazione è impossibilitato<br />
ad agire<br />
concretamente.<br />
Sarebbe<br />
al<strong>lo</strong>ra questa<br />
la ragione di<br />
quell’atarassia tante<br />
volte manifestata<br />
nella gestione dell’ente e<br />
che ha spesso fatto associare<br />
la sua figura a quella<br />
di un senatore dell’antica<br />
Roma catapultato per errore<br />
dalla macchina<br />
del tempo politica<br />
alla guida della Provincia<br />
di Lecce.<br />
Perché Giovanni<br />
Pellegrino è indubbia-<br />
risultati<br />
mente<br />
un uomo<br />
dal forte carisma, di<br />
grande cultura, dai profondi<br />
va<strong>lo</strong>ri, un politico<br />
nel senso più alto<br />
del termine, ma non un<br />
amministratore.<br />
E proprio per questo<br />
forse è stato la più riuscita<br />
personificazione dell’ente<br />
Provincia. Infatti<br />
che cosa rappresenta questa<br />
oggi se non un’immagine<br />
attraente?<br />
La gestione<br />
del territorio<br />
le è totalmente<br />
estranea.<br />
Ecco perché<br />
neppure quella<br />
sorta di dia<strong>lo</strong>go<br />
che si è creato con<br />
l’opposizione in seno<br />
al consiglio può essere visto<br />
come elemento positivo<br />
della provincia Pellegrino.<br />
Esso è stato<br />
so<strong>lo</strong> l’ennesima conferma<br />
del fatto che<br />
regnando nell’ente<br />
l’assoluto immobilismo<br />
era impossibile<br />
arrivare ad<br />
un confronto tra le<br />
parti. Su quali temi avrebbero<br />
dovuto dibattere?<br />
Non è cambiato nulla in cinque<br />
anni dicevo all’inizio e l’inganno<br />
consueto di patrocini e conferenze,<br />
comunicati e sponsorizzazioni continua<br />
a celare ai nostri occhi ormai assuefatti<br />
che dietro è so<strong>lo</strong> il vuoto. Resta<br />
una domanda, come potrà mai<br />
mutare la gestione della provincia se<br />
l’ente non viene almeno riformato<br />
(abbiamo ormai abbandonato ogni<br />
speranza sulla sua abolizione)?*<br />
*Ho omesso per correttezza, essendo<br />
ormai terminato il mandato, le questioni<br />
relative ai cinquecentomila<br />
euro spesi per pagare il portavoce del<br />
presidente (figura voluta espressamente<br />
da Pellegrino); il conflitto di interessi<br />
creato parteggiando con il<br />
proprio studio legale per privati in<br />
contrasto con pubbliche amministrazioni<br />
(Provincia di Lecce compresa).<br />
Né dirò nulla relativamente alla<br />
Strada Statale 275 <strong>Ma</strong>glie-Leuca, per<br />
cui i sindaci dei comuni interessati<br />
hanno dovuto fronteggiare l’opposizione<br />
del Presidente al raddoppio a<br />
quattro corsie fino a Gagliano del<br />
Capo e alla messa in sicurezza degli ultimi<br />
6 km sino a Leuca perchè “non<br />
coerenti al model<strong>lo</strong> di sviluppo del territorio<br />
su cui l’Amministrazione provinciale<br />
da anni è impegnata”.<br />
Serena Rol<strong>lo</strong><br />
8
U.E. I 27 ministri della pesca<br />
dell’Unione rilanceranno l’acquacoltura<br />
dopo 10 anni di stagnazione<br />
della produzione. Intendono,<br />
così, rispondere alla<br />
crescita della domanda nei<br />
mercati interni. Temono, inoltre,<br />
la dipendenza dai mercati<br />
extraeuropei: quel<strong>lo</strong> cinese ha<br />
incrementato l’acquacoltura<br />
fino a diventare leader assoluto<br />
del settore. Gli eco<strong>lo</strong>gisti<br />
condannano l’acquacoltura<br />
per il largo uso di mangimi<br />
(come la farina animale) non<br />
compatibili con l’ecosistema<br />
Rubrica a cura di Rolando Civilla<br />
MILANO. In vista della realizzazione<br />
dell’area di libero<br />
scambio tra l’Europa e i Paesi<br />
che si affacciano sul mare nostrum,<br />
il 20 e 21 luglio, i leader<br />
economici dell’Unione per il<br />
Mediterraneo si riuniranno<br />
per il Forum Economico e Finanziario<br />
per il Mediterraneo. L’elaborazione<br />
di politiche e azioni<br />
a sostegno delle PMI sarà il<br />
tema dell’incontro. Info:<br />
www.milanomediterraneo.org.<br />
Nel 2008 l’interscambio tra i 27<br />
Paesi UE e l’area mediterranea<br />
(Algeria, Egitto, Giordania,<br />
Israele, Libano, Libia, <strong>Ma</strong>rocco,<br />
Siria, Territori Palestinesi, Tunisia,<br />
Turchia) ha raggiunto un<br />
va<strong>lo</strong>re di 280 miliardi di Euro.<br />
L’Italia è primo partner commerciale<br />
tra i Paesi dell’UE: nel<br />
2008, anno di flessione degli<br />
scambi con l’estero, l’interscambio<br />
italiano verso il Mediterraneo<br />
ha superato i 62 miliardi<br />
di Euro (nel 2007, 55).<br />
Al contrario, nel 2008 è stato registrato<br />
un ca<strong>lo</strong>, rispetto al<br />
2007, dell’interscambio italiano<br />
sia con i Paesi dell’Unione Europea,<br />
sia con l’America settentrionale.<br />
“...dimorando sulle rive del Mediterraneo come formiche o rane intorno ad una palude...” Platone, IV sec. a.C.<br />
CATALUNYA (Cata<strong>lo</strong>gna<br />
- Spagna). Si chiama Lluc il<br />
nuovo antenato dell’uomo.<br />
Si tratta dei resti di un ominide<br />
vissuto 11,9 milioni di<br />
anni fa. Si “sposta” così l’origine<br />
della nostra famiglia,<br />
Hominidae, dall’Etiopia alla<br />
Spagna. Lorenzo Rook - Università<br />
di Firenze - spiega che<br />
i resti rinvenuti dimostrano<br />
che le scimmie kenyapithecine<br />
sono «il gruppo arcaico più<br />
vicino agli ominidi, quel<strong>lo</strong> in cui<br />
gli antenati dell'uomo affondano<br />
le radici».<br />
UNIONE EUROPEA. L'Agenzia europea dell'ambiente<br />
(AEA) ha presentato la relazione annuale<br />
sulla qualità delle acque di balneazione nei<br />
paesi dell’Unione. Jacqueline McGlade, direttrice<br />
dell'AEA, ha affermato che «Grazie a fonti di informazioni<br />
quali la relazione in questione e gli strumenti<br />
disponibili sul web i cittadini possono non so<strong>lo</strong> controllare<br />
la qualità delle acque di balneazione nel <strong>lo</strong>ro luogo di<br />
residenza o nei luoghi di vacanza ma anche partecipare<br />
più attivamente alla protezione dell'ambiente».<br />
Sul sito web http://eoe.eea.europa.eu/ (se non funziona<br />
cercate il link “EYE ON EARTH” su<br />
http://www.eea.europa.eu/it) è possibile visionare una<br />
interessante mappa interattiva e conoscere la qualità<br />
delle acque di balneazione di ogni sperduta<br />
<strong>lo</strong>calità europea, fiumi e laghi compresi, secondo<br />
la classificazione dell’AEA nonchè secondo le<br />
“classificazioni” inviate liberamente dagli utenti.<br />
Secondo la relazione dell’AEA, le acque che bagnano<br />
la provincia di Lecce sono “conformi ai va<strong>lo</strong>ri<br />
guida” come “acque di ottima o buona qualità”<br />
fatta eccezione per il sito detto “Gli archi - Santa<br />
Cesarea Terme” dove l’AEA ha posto un bollino<br />
rosso che equivale a “divieto durante tutta la<br />
stagione balneare”.<br />
Purtroppo, sempre secondo l’AEA, è l’Italia il<br />
‘bollino rosso’ d’Europa. Il bel paese (dei tempi<br />
passati) ha 302 spiagge “da evitare”. Si trovano<br />
soprattutto attorno a Napoli e in Campania. Al<br />
confronto, la Spagna ha so<strong>lo</strong> 4 spiagge proibite<br />
U.E. Con EURES i disoccupati<br />
dell’UE possono cercare lavoro<br />
in uno dei Paesi del<strong>lo</strong> Spazio<br />
economico europeo (Svizzera<br />
compresa). Sul sito web<br />
ec.europa.eu/eures/home.jsp?<br />
lang=it è possibile informarsi,<br />
ricevere<br />
assistenza<br />
e orientarsi<br />
sulle<br />
offerte e<br />
condizioni<br />
di lavoro e<br />
di vita nel<strong>lo</strong><br />
Spazio UE.<br />
BUCURESTI (Bucarest,<br />
Romania). Dal 24 giugno i<br />
turisti che visiteranno il Delta<br />
del Danubio dovranno<br />
pagare una tassa di 20 lei (5<br />
euro). L’incasso sarà destinato<br />
all'eco<strong>lo</strong>gizzazione della<br />
zona. Con la ricevuta i turisti<br />
riceveranno un permesso<br />
di accesso. I visitatori dovranno<br />
precisare anche la<br />
durata del soggiorno. Oltre<br />
100.000 turisti, nel 2008,<br />
hanno visitato il Delta che<br />
dal 1990 è Riserva della Biosfera<br />
e Patrimonio dell'Unesco.<br />
e il Portogal<strong>lo</strong> 1.<br />
Delle 21.400 zone di balneazione controllate nell'Unione<br />
durante il 2008 due terzi si trovano lungo<br />
le coste e gli altri lungo i fiumi e sui laghi. Il<br />
numero più elevato di aree costiere si trova in Italia,<br />
Grecia, Francia, Spagna e Danimarca, mentre<br />
in Germania e Francia si trova la maggior parte<br />
delle acque di balneazione interne.<br />
La qualità g<strong>lo</strong>bale delle acque di balneazione nell'UE<br />
è notevolmente migliorata rispetto al 1990.<br />
Fra tale data e il 2008 il tasso di rispetto dei va<strong>lo</strong>ri<br />
obbligatori (requisiti minimi di qualità) è salito<br />
dall'80% al 96% e dal 52% al 92% rispettivamente<br />
per le acque costiere e le acque interne.<br />
Per determinarne la qualità le acque di balneazione<br />
sono sottoposte a esami per verificare<br />
il rispetto dei va<strong>lo</strong>ri obbligatori stabiliti dalla direttiva<br />
in materia per quanto riguarda determinati<br />
parametri fisici, chimici e microbio<strong>lo</strong>gici.<br />
Gli Stati membri devono rispettare i va<strong>lo</strong>ri obbligatori<br />
ma possono adottare norme più severe<br />
e va<strong>lo</strong>ri guida non vincolanti.<br />
Anche se la nuova direttiva UE (2006) dovrà essere<br />
attuata entro il 2015, durante la stagione balneare<br />
2008 so<strong>lo</strong> dodici Stati membri (Cipro, Danimarca,<br />
Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia,<br />
Lituania, Lussemburgo, S<strong>lo</strong>vacchia, Spagna,<br />
Svezia e Ungheria) hanno utilizzato i parametri<br />
previsti dalla nuova direttiva per monitorare le<br />
<strong>lo</strong>ro zone di balneazione.<br />
9<br />
SHQIPËRIA (Albania).<br />
Nei primi di giugno è stato<br />
inaugurato il terminal, nella<br />
baia di Va<strong>lo</strong>na, per il transito<br />
di Gpl e prodotti petroliferi.<br />
L’infrastruttura apre “il mercato<br />
energetico dell'Albania alle<br />
imprese petrolifere italiane e agevola<br />
l'esportazione, anche verso<br />
l'Italia, del greggio albanese”.<br />
Realizzato dal Gruppo Pir, leader<br />
italiano nella <strong>lo</strong>gistica<br />
portuale, dovrebbe avere un<br />
impatto ambientale minimo.<br />
Investimento complessivo:<br />
circa 60 milioni di euro.<br />
SAHARA. 20 grandi imprese,<br />
tra cui Siemens, Deutsche<br />
Bank, Munich RE, e numerosi<br />
enti pubblici dei Paesi del mediterraneo<br />
costituiranno, a luglio,<br />
un consorzio per realizzare<br />
un progetto molto ambizioso<br />
battezzato DESERTEC: soddisfare<br />
il 15% della domanda<br />
energetica dell'Unione Europea<br />
e fornire energia ‘pulita’ a<br />
Paesi limitrofi produttori di petrolio<br />
con un’avveniristica rete<br />
di impianti per <strong>lo</strong> sfruttamento<br />
delle rinnovabili installati, prevalentemente,<br />
nel più grande<br />
deserto del pianeta. Budget<br />
previsto: 400 miliardi di euro.<br />
Un ango<strong>lo</strong> del Sahara (centinaia<br />
di chi<strong>lo</strong>metri quadrati) e<br />
della penisola arabica saranno<br />
interessati dall'allestimento di<br />
specchi concentratori del solare.<br />
Sulle coste atlantiche di<br />
Africa ed Europa saranno installate<br />
centrali eoliche. Negli<br />
entroterra sono previste centrali<br />
geotermiche, a biomasse,<br />
idroelettriche.<br />
Si tratta di un’iniziativa ‘faraonica’<br />
(da non perdere di vista)<br />
del “cenaco<strong>lo</strong> di pensatori” del<br />
Club di Roma nel progetto<br />
TREC - Transmediterranean Renewable<br />
Energy Cooperation. Per approfondire:<br />
www.desertec.org.
M A R E E R E L A X<br />
Un binomio<br />
perfetto<br />
Estate equivale a divertimento<br />
in spiaggia con gli amici ma<br />
anche a meritato riposo dopo<br />
una stagione invernale fatta di stress<br />
e lavoro. È quindi assolutamente necessario<br />
scegliere con attenzione il<br />
luogo dove trascorrere intere giornate<br />
a prendere il sole e dove potersi<br />
abbandonare a un totale relax. Il Salento,<br />
Gallipoli in maniera particolare,<br />
si impegna, stagione dopo stagione,<br />
ad offrire ai suoi turisti un servizio<br />
d’eccellenza. Lungo il litorale<br />
ionico infatti, tra i tanti chioschi adibiti<br />
in spiaggia, uno in maniera<br />
particolare cattura l’attenzione, Zen,<br />
il cui nome già di per sé, evoca una<br />
fi<strong>lo</strong>sofia di vita attenta alla cura della<br />
mente e del corpo, giunta sino a<br />
noi dal <strong>lo</strong>ntano Oriente.<br />
Qui si può godere di un mare bellissimo<br />
e di un servizio impeccabile,<br />
grazie non so<strong>lo</strong> a sdraio ed ombrel<strong>lo</strong>ni<br />
ma soprattutto ad un’apposita<br />
area relax, arredata con confortevoli<br />
divanetti dove poter comodamente<br />
consumare un pranzo leggero e fugace,<br />
tra una chiacchiera e l’altra, in<br />
perfetta linea con la dieta estiva o<br />
prendere un aperitivo all’ora del tramonto.<br />
La sera poi si trasforma in un<br />
luogo dove vivere la notte in musica<br />
senza rinunciare al piacere di una<br />
vista sul mare. Cosa si può chiedere<br />
di più? Laura <strong>Ma</strong>rrocco<br />
Dopo il successo della scorsa<br />
edizione, Expo del Capo torna<br />
a Presicce dal 23 al 26 luglio.<br />
La Fiera del Sud Salento, uno degli<br />
eventi espositivi più importanti di tutta<br />
la provincia, nasce dall’iniziativa e<br />
dall’entusiasmo di Roberto Rizzo.<br />
Dinamico e instancabile, è la mente<br />
e le braccia della fiera. Lo abbiamo<br />
incontrato per saperne di più sull’edizione<br />
2009.<br />
Cos’è Expo del Capo?<br />
È una manifestazione con grandi<br />
ambizioni, un appuntamento per scambiare<br />
relazioni commerciali, approfondire<br />
conoscenze nei vari settori<br />
merceo<strong>lo</strong>gici, scoprire le novità del<br />
mercato, mettere in mostra i prodotti<br />
in commercio. Nei quattro giorni di fiera<br />
si potranno osservare modelli di impianti<br />
eolici, macchine agricole e per<br />
il giardinaggio, incontrare agenzie<br />
viaggi, immobiliari e case editrici, acquistare<br />
prodotti per la casa e per <strong>lo</strong><br />
sport e - novità di quest’anno - prodotti<br />
dedicati al bambino.<br />
Come nasce l’idea di una fiera a Presicce?<br />
Quasi per gioco. L’idea originaria è<br />
quella di progettare una fiera itinerante,<br />
un evento al servizio di tutto il<br />
territorio salentino. Ho cominciato<br />
con il far<strong>lo</strong> a Presicce, con la comuntà<br />
presiccese, in futuro si vedrà... Si tratta<br />
di un grosso evento che spesso ho dovuto<br />
fronteggiare e organizzare interamente<br />
da so<strong>lo</strong>. <strong>Ma</strong> per me resta importante<br />
dare un segnale di ottimismo<br />
al Salento, alle imprese partecipanti e<br />
a co<strong>lo</strong>ro che verranno in visita.<br />
I N P R O V I N C I A<br />
Come è organizzata?<br />
È suddivisa in quattro settori: industria,<br />
artigianato, agricoltura e servizi.<br />
Sono i punti nevralgici del nostro territorio,<br />
i settori principali di sviluppo<br />
del Salento.<br />
Che tipo di aziende vi partecipano?<br />
Per ogni settore sono presenti azien-<br />
de diversificate a seconda del prodotto:<br />
i marchi grandi, di fama internazionale<br />
espongono insieme ad aziende<br />
di piccole e medie dimensioni, non so<strong>lo</strong><br />
<strong>lo</strong>cali. Lo scorso anno erano presenti circa<br />
130 aziende che hanno richiamato<br />
a Presicce migliaia di visitatori.<br />
Quale è il progetto che sta dietro all’evento?<br />
Ho potuto riscontrare come Expo<br />
del Capo sia un momento importante<br />
di interscambio commerciale: per le<br />
aziende che espongono, per i turisti<br />
che scoprono il ‘<strong>Ma</strong>de in Salento’ e il<br />
‘<strong>Ma</strong>de in Italy’, per i cittadini della provincia<br />
che vengono a conoscenza di<br />
cosa offre il territorio. Poter specializzare<br />
la fiera per settore è la mia ambizione:<br />
creare quindi più appuntamenti<br />
10<br />
durante l’anno, ognuno dedicato ad un<br />
settore specifico. Saranno occasioni<br />
maggiormente dedicate agli addetti ai<br />
lavori, di confronto con altre realtà, di<br />
aggiornamento sulle novità del momento,<br />
di dibattito con relatori ed<br />
esperti.<br />
Quanto tempo è necessario per or-<br />
E X P O D E L C A P O<br />
La fiera mediterranea<br />
La seconda edizione dell’evento che promuove industria, artigianato, agricoltura e servizi<br />
ganizzare un evento di queste dimensioni?<br />
Si lavora tutto l’anno per poter pianificare<br />
in maniera adeguata l’evento.<br />
Il periodo più intenso e faticoso inizia<br />
verso gennaio - febbraio quando arrivano<br />
le prime adesioni di partecipazione<br />
Quali sono le difficoltà maggiori che<br />
ha incontrato?<br />
Il richiamo di Expo del Capo è<br />
molto ampio, Presicce <strong>lo</strong> scorso luglio<br />
è diventata una piccola capitale del<br />
commercio. Nonostante questo il supporto<br />
delle amministrazioni <strong>lo</strong>cali non<br />
è stato sufficientemente incisivo quanto<br />
mi sarei aspettato che fosse. E la collaborazione,<br />
in questi casi, diventa indispensabile.<br />
Chiara Schiavano
Approdati a Castro, presso <strong>Ma</strong>revivo,<br />
da diverse zone d'Italia<br />
e da vari paesi europei (Spagna,<br />
Grecia, Olanda, Francia,<br />
ecc..) mitili e frutti di mare vengono<br />
sottoposti ad un accurato<br />
e scrupo<strong>lo</strong>so processo<br />
di depurazione che li<br />
rende sicuri e pronti<br />
per essere serviti<br />
nei piatti di tutta la<br />
provincia.<br />
Si tratta di un lavoro<br />
difficile ma indispensabileperché<br />
i prodotti risultino,<br />
alla fine<br />
del “trattamento”,<br />
batterio<strong>lo</strong>gicamente<br />
puri e idonei alla commercializzazione.<br />
Il tutto avviene in più<br />
fasi: le bontà del mare in arrivo<br />
vengono, in un primo<br />
momento, accolte nella zona<br />
adibita al<strong>lo</strong> scarico e dopo una<br />
prima campionatura a cura del laboratorio<br />
analisi della stessa azienda<br />
vengono poste nelle vasche e nei<br />
Campi Salentina, 29 maggio. Gli<br />
americani go<strong>lo</strong>soni di dolci hanno<br />
apprezzato l’estro raffinato<br />
del nostro pasticciere Ange<strong>lo</strong> Bisconti<br />
che, ricordiamo<strong>lo</strong>, a fine febbraio ha<br />
portato la tradizione dolciaria salentina<br />
direttamente a New York. L’evento<br />
fu preannunciato da una scoperta geniale<br />
fatta durante le elezioni presidenziali<br />
americane, il pasticciotto di<br />
cioccolato intitolato a Obama. Car<strong>lo</strong><br />
Scoditti, mesagnese trapiantato a New<br />
York, proprietario di uno dei ristoranti<br />
italiani più amati, fu uno dei primi a<br />
credere nell’iniziativa e a fornire il giusto<br />
appoggio per la produzione e la distribuzione<br />
del mitico dolce.<br />
Dopo tre mesi esatti ritorniamo a<br />
parlare di Ange<strong>lo</strong>, di quella che ormai<br />
è diventata la saga di un vero e proprio<br />
‘eroe-imprenditore’ come pochi se<br />
ne vedono dalle nostre parti. In una<br />
conferenza stampa, l’ennesima, tenuta<br />
nella sala consiliare del Comune di<br />
Campi e presieduta dal sindaco Pompilio<br />
<strong>Ma</strong>ssimo Como, Ange<strong>lo</strong> ha annunciato<br />
il suo ritorno in America.<br />
Questa volta, però, in occasione di un<br />
evento istituzionale, la consueta cerimonia<br />
di celebrazione della Festa della<br />
Repubblica presso l’ambasciata italiana<br />
a New York, a cui è stato invitato<br />
in qualità di chef pasticciere. Nonostante<br />
la voce poco distesa che tradisce<br />
una comprensibile commozione, Ange<strong>lo</strong><br />
ci dice di essere fieramente lusingato<br />
e che questa volta ce la metterà<br />
tutta per arrivare ad Obama perché<br />
i canali sono quelli giusti. Gli chiediamo<br />
com’è stata la sua prima esperienza<br />
in America: “Non è l’America come la vediamo<br />
nei film. Adesso si divide in due parti:<br />
i bianchi e i neri. Noi abbiamo notato appunto<br />
questo. L’integrazione come ci viene<br />
raccontata dai media non c’è e si percepisce<br />
istintivamente. Gli italiani sono ben radicati.<br />
Ho trovato i nostri prodotti: il burro,<br />
il latte, la pasta… I miei pasticciotti hanno<br />
ottenuto un enorme successo e questo con-<br />
I N P R O V I N C I A<br />
“bins” di stabulazione. A questo punto<br />
a seconda del periodo e delle dovute<br />
valutazioni, i responsabili<br />
scelgono il metodo di depurazione<br />
da adottare tra<br />
i due a disposizione<br />
dell'azienda; nel<strong>lo</strong><br />
specifico, si decide<br />
se depurare a “circuito<br />
aperto”:<br />
prelevando l'acqua<br />
dal mare,<br />
facendola filtrare<br />
nelle va-<br />
sche da mitili e frutti<br />
conducendola attraverso<br />
un circuito dotato di lampade<br />
UV che ne abbattono la carica<br />
batterica per poi reimmetterla in<br />
mare; oppure a “circuito chiuso”: im-<br />
C A M P I S A L E N T I N A - U S A<br />
Pasticciotto Obama forever<br />
Ritorna in America il mitico dolce di Ange<strong>lo</strong> Bisconti<br />
Un sedile nuovo costa 350 euro<br />
I danni provocati da gesti vandalici costano<br />
cari alla collettività. Siamo intorno<br />
a 70 euro per cancellare una scritta su un<br />
sedile di un mezzo pubblico, 1500 per una<br />
nuova obliteratrice, 20 euro per una tendina<br />
parasole, 350 per un nuovo sedile.<br />
L’atto vandalico, inoltre, accorcia la vita<br />
di un bus o di un treno di 2 o 3 anni. L’iniziativa<br />
“VandalismNo”, voluta dalle Ferrovie<br />
Sud Est a partire da questi dati, ha promosso<br />
in alcune scuole della provincia la<br />
cultura del rispetto e l’educazione civica.<br />
La Redazione<br />
ferma la fiducia degli americani nelle nostre<br />
cose”. <strong>Ma</strong> è giusto trapiantare le radici<br />
in un posto così <strong>lo</strong>ntano? “Queste<br />
iniziative non nascono dall’esigenza di<br />
esportare la nostra tradizione. La mia pasticceria<br />
Cherì è e continuerà ad essere qui,<br />
dove sono la mia famiglia e i miei va<strong>lo</strong>ri.<br />
Non ha senso investire tanto sul territorio<br />
e poi andarsene. Mi hanno offerto anche la<br />
possibilità di aprire punti vendita a Milano,<br />
ma il mio progetto perderebbe così di significato.<br />
La tradizione salentina deve rimanere<br />
nel Salento. Il laboratorio che aprirò<br />
presto nella zona industriale potrà garantire<br />
una distribuzione più ampia e capillare”.<br />
Obama o no, Ange<strong>lo</strong> ci ha conquistati.<br />
<strong>Ma</strong>rialuisa Ferrarese<br />
11<br />
magazzinando una determinata quantità<br />
d'acqua che, attraverso un sofisticato<br />
sistema, viene ossigenata e refrigerata<br />
a vantaggio del prodotto, il<br />
quale cosi facendo non subisce, soprattutto<br />
nelle stagioni più calde, fastidiose<br />
variazioni termiche.<br />
Trascorso il tempo necessario che<br />
non è mai inferiore alle 12 ore, le cozze<br />
ed i frutti vengono lavorati manualmente,<br />
setacciati, confezionati<br />
ed etichettati con tutte le informazioni<br />
utili ad indicarne con precisione la<br />
tracciabilità e quindi, so<strong>lo</strong> dopo un en-<br />
C A S T R O M A R I N A<br />
La cozza entra in beauty farm<br />
Una visita nell'unico centro di depurazione della provincia<br />
dove mitili e frutti di mare indossano l'abito da sera<br />
nesimo control<strong>lo</strong> sanitario sono immessi<br />
sul mercato o venduti direttamente<br />
nella boutique presente all'interno<br />
della struttura.<br />
Dedizione, professionalità ed esperienza,<br />
fanno si che <strong>Ma</strong>revivo rappresenti,<br />
ormai da anni, la certezza assoluta<br />
per quell'abbondante fetta di<br />
popolazione salentina che ama degustare<br />
i prodotti del mare.<br />
La provincia di Lecce è una grande<br />
consumatrice di cozze e frutti di<br />
mare: d’estate, e soprattutto nel periodo<br />
che va da aprile a settembre,<br />
parliamo di circa 200 quintali di prodotto<br />
al giorno.<br />
In percentuale, circa l’80% sono<br />
cozze, il restante 20% frutti di mare;<br />
rapporto che muta radicalmente nel<br />
barese, con circa il 60% a favore dei<br />
secondi.<br />
Tra turisti, cerimonie e bella stagione<br />
diventano dunque un piatto gustoso<br />
ed economico, alla portata di tutti,<br />
perfetto da assaporare di fronte al<br />
limpido mare di Castro, Bandiera Blu<br />
2009.<br />
Chiara Schiavano
L I T O R A L E I O N I C O<br />
<strong>Ma</strong>re,<br />
ma quanto<br />
ci costi?<br />
In estate tutto va in vacanza, anche<br />
la crisi. Quando gli ombrel<strong>lo</strong>ni saranno<br />
chiusi, stileremo poi il resoconto<br />
delle nostre spese ed avremo<br />
modo di tornare alle vecchie preoccupazioni<br />
economiche ma a inizio<br />
estate non è certo il caso di turbare le<br />
tanto attese ferie! Quanto costa però<br />
una giornata al mare?<br />
Proviamo a calcolare la spesa quotidiana<br />
per chi decida di trascorrere<br />
le sue vacanze - tra luglio e agosto -<br />
presso alcune delle innumerevoli<br />
spiagge del Salento.<br />
Laura <strong>Ma</strong>rrocco e Francesca Bel<strong>lo</strong><br />
Il picco<strong>lo</strong> centro di appena mille<br />
abitanti - per la sua vicinanza a<br />
Lecce (soli 10 km) e il g<strong>lo</strong>rioso<br />
passato - è una delle mete preferite nel<br />
periodo estivo. Dodici i lidi presenti<br />
nella <strong>lo</strong>calità marina pronti ad ospitare<br />
i turisti, di cui il più famoso è Lido<br />
York (ex Lido Prete) rinomato punto<br />
d’incontro del beach volley salentino.<br />
Siamo andati a controllare quanto<br />
debba essere pronto a spendere il<br />
Torre dell’Orso, una delle più<br />
famose mete estive del Salento,<br />
più volte premiata con la<br />
bandiera blu per la limpidezza del suo<br />
mare, deve il nome alla caratteristica<br />
torretta a picco sul mare che veniva<br />
utilizzata per avvistare le navi turche<br />
e a “Urso” antico signorotto e proprietario<br />
di queste terre.<br />
Di questa <strong>lo</strong>calità vi proponiamo<br />
un picco<strong>lo</strong> “vademecum del turista”<br />
utile a fare un resoconto sull’ammontare<br />
del budget necessario.<br />
Per circa 60 metri quadri e 4/5 posti<br />
letto si vanno a spendere tra i 450<br />
popo<strong>lo</strong> vacanziero per soggiornarci.<br />
Partiamo dalla cosa più importante,<br />
un tetto sopra la testa. Per l’affitto<br />
di una casa con 4/5 posti letto si va a<br />
spendere in alta stagione 300/350<br />
euro la settimana. Risolto il problema<br />
c’è da vedere dove trovare un ombrel<strong>lo</strong>ne<br />
che ci ripari dal solleone e un<br />
lettino che possa dare sollievo alle stanche<br />
membra dopo un anno di lavoro.<br />
Il preventivo è presto fatto: 350/370<br />
e i 500 euro la settimana.<br />
Per avere a disposizione, per tutta<br />
la stagione estiva, ombrel<strong>lo</strong>ne, sdraio<br />
e lettino, l’esborso ammonta intorno<br />
ai 1500/1600 euro. Se vi viene<br />
voglia di addentare un bel panino,<br />
mentre passeggiate per le vie del centro,<br />
si parte da 1,50 fino ad arrivare<br />
ai 2,50 euro.<br />
Un bel gelato che vi risvegli i sensi?<br />
(senza panna) 1,80 euro. L’immancabile<br />
caffé “on the rocks” 1<br />
euro o 1,50.<br />
La sera, una bella pizza è l’ideale,<br />
e sono 4 euro per una margherita.<br />
T U R I S M O<br />
L I T O R A L E A D R I A T I C O N O R D<br />
San Cataldo, una meta comoda<br />
Guida ai prezzi di una delle marine più note per le vacanze estive<br />
euro per poter usufruire di ombrel<strong>lo</strong>ne,<br />
lettino e sdraio per 30 giorni.<br />
L I T O R A L E A D R I A T I C O N O R D<br />
Torre dell’Orso, la terra omaggiata da Virgilio<br />
Vademecum per il turista<br />
Avete gusti più raffinati? Un primo<br />
piatto in una trattoria si aggira nell’orbita<br />
degli 8/10 euro.<br />
Gli unici due nei per questa terra<br />
narrata persino da Virgilio, sono rappresentati<br />
dai pochi parcheggi in<br />
proporzione al numero delle macchine<br />
e la vita notturna che, considerando<br />
che Torre dell’Orso è preda<br />
dei giovani, andrebbe rivitalizzata.<br />
Dario Tricarico<br />
12<br />
Dopo una bella nuotata (sarebbe<br />
più “bella” con un mare più pulito),<br />
<strong>lo</strong> stomaco comincia a brontolare e<br />
per soddisfar<strong>lo</strong> il costo di un panino<br />
o una frisella si aggira tra i 3/3,50<br />
euro. L’immancabile caffé in ghiaccio<br />
comporta un’aggiunta di 1 euro e 20<br />
centesimi.<br />
Questo il quadro utile, si spera, al<br />
turista per farsi due conti in tasca.<br />
Ad onor di cronaca c’è da muovere<br />
un paio di appunti sulla poca pulizia<br />
della spiaggia libera e di lavori presenti<br />
sul manto della strada principale che<br />
ostacola il traffico.<br />
Siamo sicuri che l’amministrazione,<br />
divisa tra Lecce e Vernole, saprà presto<br />
porvi rimedio.<br />
Dario Tricarico
Se è vero che il Salento è sole,<br />
mare e vento, al<strong>lo</strong>ra questo estremo<br />
lembo di terra è luogo ideale<br />
per uno tra gli sport estivi per eccellenza:<br />
il windsurf, sport acquatico<br />
nato nel 1967 da un’idea dei californiani<br />
Jim Drake e Hoyle Schweitzer e<br />
divenuto sport olimpico nel 1984, a Los<br />
Angeles.<br />
Il windsurf consiste nel condurre a<br />
fi<strong>lo</strong> d’acqua una tavola, grazie alla propulsione<br />
di una vela. Il velista abile è capace<br />
di manovrare la vela in funzione<br />
del vento, proprio come su una piccola<br />
imbarcazione. Come ogni moderno<br />
sport anche il windsurf insegue prestazioni<br />
sempre più performanti, attraverso<br />
l’innovazione tecno<strong>lo</strong>gica e dei materiali,<br />
in risposta ad una inesauribile sete di<br />
emozioni, tra acqua e cie<strong>lo</strong>.<br />
Il windsurf vanta varie discipline e<br />
stili: il freestyle, una serie di evoluzioni<br />
sul mare piatto; il wave, salti ed evoluzioni<br />
sulle onde. C’è chi invece ricerca<br />
il piacere puro della ve<strong>lo</strong>cità, con il<br />
race, o chi unisce l’emozione della ve<strong>lo</strong>cità<br />
a quella delle evoluzioni con il<br />
supercross. <strong>Ma</strong> la nuova frontiera del<br />
windsurf è probabilmente il kitesurf,<br />
nato nel 1999 nelle Hawaii e diffusosi<br />
in tutto il mondo.<br />
Nel kitesurf la tavola è collegata ad<br />
un aqui<strong>lo</strong>ne governato da una barra di<br />
control<strong>lo</strong>: all’emozione del surf si<br />
Tra le numerose associazioni sportive velistiche che operano sui litorali<br />
salentini, vi è la “Sea & Souls” (S&S), affiliata Iku (International Kitesurf<br />
University), Csen e Coni, che opera sul litorale tra San Cataldo e Otranto,<br />
presso il Lido Buenaventura di Torre Specchia (Vernole).<br />
La S&S, sotto la supervisione del responsabile Vincenzo Palumbo, organizza<br />
corsi di kitesurf, windsurf e vela per un massimo di tre allievi per volta, mini<br />
corsi di avvicinamento ai diversi sport e corsi gratuiti per gruppi, aperti anche<br />
ai bambini a partire dai sei anni.<br />
Importanti competizioni sportive, come la manifestazione Buena Ventura Sport<br />
Contest 2009, sono previste per il mese di luglio, presso la Riserva Naturale del-<br />
T U R I S M O<br />
S P O R T D ’ E S T A T E<br />
Via col windsurf<br />
Bella da vivere e da vedere:<br />
una passione coltivata da salentini e turisti<br />
unisce quindi quella del vo<strong>lo</strong>.<br />
Anche per il kite esistono discipline<br />
diverse: il freeriding, cioè il semplice pla-<br />
V E R N O L E<br />
<strong>Ma</strong>re, vele e competizioni<br />
13<br />
nare, il freestyle, con le sue evoluzioni e<br />
i suoi tricks, il wavestyle, da praticarsi sulle<br />
onde e il wakestyle, con mare piatto.<br />
Il kitesurf è il più ve<strong>lo</strong>ce natante<br />
mosso dal vento, l'unico ad aver infranto<br />
la barriera dei 50 nodi e nonostante<br />
ciò una sua caratteristica è la ve<strong>lo</strong>cità<br />
con cui si possono apprendere le<br />
tecniche di base: un buon corso di circa<br />
12 ore fornisce le basi per un inizio<br />
della pratica sicura ed autonoma.<br />
Per gli appassionati il windsurf - e<br />
tutte le sue evoluzioni - è uno stile di<br />
vita, una vita vissuta inseguendo il<br />
vento: moderni cavalieri di una tavola<br />
non propriamente rotonda, ma<br />
piuttosto aerodinamica, in una nuova<br />
ricerca alla scoperta degli spot migliori,<br />
ovvero i punti dove si surfa meglio,<br />
dove c’è più vento. E in questa ricerca<br />
itinerante, i surfisti approdano<br />
sempre di più sulle coste del Salento:<br />
<strong>lo</strong>calità come Torre dell’Orso, i laghi<br />
Alimini, Torre Chianca, Gallipoli, Porto<br />
Cesareo e San Foca, sono tra le più<br />
frequentate dai surfisti, quelle in cui<br />
fioriscono associazioni sportive e scuole<br />
di surf e vela sempre più frequentate,<br />
da appassionati sia <strong>lo</strong>cali sia provenienti<br />
da tutta Italia.<br />
Federica Ricchiuto<br />
le Cesine: un evento che intende coniugare la passione per gli sport nautici con<br />
la riscoperta del litorale adriatico e dell’entroterra del territorio di Vernole, con<br />
le sue bellezze storiche e architettoniche. Nei primi giorni del mese ha avuto<br />
luogo la Coppa Italia kitesurf (IKU) e zonale di deriva a vela, mentre il 18 e 19<br />
luglio si svolgerà la competizione zonale regionale di Formula Windsurfing e<br />
di deriva a vela. Esibizioni, gare e lezioni gratuite di vela, windsurf e kitersurf,<br />
concerti in spiaggia, giochi di gruppo e surf party allieteranno iscritti e appassionati,<br />
partecipanti e pubblico presente.<br />
Per info e iscrizioni www.villaconcamarco.com, www.salentokitesurf.it; buenaventura@villaconcamarco.com,<br />
tel. 333.2635854. Federica Ricchiuto
Voglia di shopping avanti tutta.<br />
Ripartono in Puglia dal 4 luglio<br />
al prossimo 15 settembre i saldi<br />
estivi. Un appuntamento attesissimo<br />
che consentirà a commercianti e consumatori<br />
di neutralizzare gli effetti negativi<br />
di una fase di recessione che auguriamoci<br />
possa terminare al più presto,<br />
restituendo all’economia un trend<br />
di crescita positivo.<br />
Iniziamo al<strong>lo</strong>ra la caccia all’affare<br />
e lasciamoci guidare da un utilissimo<br />
vademecum stilato dall’Adiconsum<br />
che riportiamo qui di seguito, consapevoli<br />
che potrà tenerci al riparo da<br />
sconti ingannevoli:<br />
Da pochi giorni si sono concluse<br />
le manifestazioni di fine<br />
anno che hanno coinvolto la<br />
Direzione Didattica, i docenti e gli<br />
alunni, della scuola primaria di Taviano.<br />
Varie sono state le iniziative sia<br />
didattiche sia ludiche che hanno impegnato<br />
e coinvolto docenti e alunni:<br />
la scuola dell’infanzia ha curato la Mostra<br />
Mercato degli oggetti realizzati in<br />
cartapesta. La ricorrenza del 50° anniversario<br />
dell’entrata in funzione<br />
del primo plesso della scuola elementare<br />
è stata celebrata presso il palazzo<br />
marchesale, con il patrocinio del<br />
comune e la presenza di Salvatore<br />
D’Argento, sindaco della città.<br />
La mostra storico-archivistica è stato<br />
il momento più significativo: sono<br />
stati presentati, in un sa<strong>lo</strong>ne, i molti<br />
materiali cartacei e di oggettistica<br />
reperiti nell’Archivio della Direzione<br />
Didattica della scuola “G.L. Radice”<br />
con la collaborazione dell’archivio storico<br />
dei F.lli Piccinno di Taviano.<br />
I documenti, molti di questi pezzi<br />
rari e quindi unici, sono stati esposti<br />
su pannelli o in vetrine in ordine quasi<br />
crono<strong>lo</strong>gico, dal periodo dell’av-<br />
Sull’oggetto in saldo deve essere sempre<br />
riportato il prezzo d’origine non scontato,<br />
la percentuale di sconto applicata e il prezzo<br />
finale. È meglio diffidare di quei negozi<br />
che espongono cartelli con sconti esagerati<br />
e fare riferimento a negozi già conosciuti<br />
per acquistare la merce in saldo: sconti superiori<br />
al 40-50 per cento nascondono spesso<br />
merce non proprio nuova.<br />
Fate attenzione all’eventuale presenza<br />
vento del Fascismo sino ai giorni nostri.<br />
Si sono potuti ammirare i primi<br />
registri degli insegnanti dell’anno<br />
scolastico 1958 - 59; le pagelle scolastiche<br />
dell’epoca fascista sino agli<br />
anni ’50; alcuni dip<strong>lo</strong>mi di benemerenza<br />
e dip<strong>lo</strong>mi con medaglie d’oro<br />
per insegnanti meritevoli; varie foto<br />
d’epoca, etc.<br />
Tra il materiale oggettistico, invece,<br />
c’era qualche esemplare dei vecchi<br />
calamai dei banchi scolastici; le<br />
asticciole in legno con i vari pennini,<br />
oggetti vari di cancelleria; giocattoli<br />
d’epoca; libri e quaderni del periodo<br />
fascista, pagelle scolastiche e “letterine”<br />
con i bordi dorati.<br />
Antonio Piccinno<br />
I N P R O V I N C I A<br />
V A D E M E C U M<br />
Si saldi chi può!<br />
Operazione saldi estivi, riparte <strong>lo</strong> shopping scontato<br />
di merce venduta a prezzo pieno insieme<br />
alla merce in sconto.<br />
Confrontate i prezzi con quelli di altri<br />
negozi, magari annotando il prezzo di un<br />
capo o della merce a cui si è interessati.<br />
È bene verificare che il prodotto offerto<br />
in vetrina sia <strong>lo</strong> stesso che verrà presentato<br />
in negozio.<br />
Nel periodo dei saldi i negozianti che<br />
normalmente accettano pagamenti con<br />
S A L E N T O N A S C O S T O<br />
La cappella di Santa Caterina<br />
A Specchia, innestata nella chiesa del Convento dei Francescani Neri<br />
Il Salento, luogo di splendidi paesaggi<br />
di terra e di mare, nasconde<br />
tesori insospettati nel cuore dei piccoli<br />
borghi medievali dell’entroterra.<br />
Piccole perle di antichità incastonate<br />
tra i vicoli bianchi e le serre brulle,<br />
come la cappella di Santa Caterina<br />
a Specchia, all’interno della chiesa<br />
del Convento dei Francescani Neri.<br />
La cappella, innestata in fondo al<br />
lato destro della navata unica della<br />
chiesa, è ciò che resta dell’antica<br />
chiesetta dedicata alla Santa di Alessandria,<br />
commissionata da Attilio Meriglia<br />
nel 1532, come testimonia l’iscrizione<br />
incisa sulla piccola monofora.<br />
Un interstizio interamente affrescato<br />
dalle sapienti mani dei monaci dal saio<br />
scuro (da qui la denominazione di<br />
Francescani Neri), conserva ancora<br />
oggi un forte impatto emotivo nella<br />
raffigurazione del Cristo che reca la<br />
Croce verso il Golgota, dinnanzi alle<br />
donne piangenti o nella raffigurazione<br />
della <strong>Ma</strong>donna col bambino, il cui viso<br />
è andato perduto nel corso dei secoli,<br />
ma che conserva una vivida tenerezza<br />
materna nell’atteggiamento del<br />
capo dolcemente reclinato verso il picco<strong>lo</strong>.<br />
Interessante anche la raffigurazione<br />
dedicata a S. Caterina stessa, colta<br />
nel momento prodigioso in cui fu salvata<br />
dal supplizio delle ruote per intervento<br />
dell’Ange<strong>lo</strong> mandato dal<br />
Cie<strong>lo</strong>; accanto un’altra Santa giovinetta:<br />
S. Agata, condannata al terribile<br />
supplizio del taglio del seno.<br />
T A V I A N O<br />
La scuola “G. L. Radice”<br />
compie cinquant’anni<br />
Calamai, registri, pennini e dip<strong>lo</strong>mi: in mostra per la ricorrenza<br />
Per la tua<br />
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E tra numerose figure care alla tradizione<br />
cristiana, la Sibilla Cumana<br />
- figura pagana - chiara rappresentazione<br />
del grande sapere dei monaci,<br />
che affondava le radici nella cultura<br />
greco-romana, e sintesi perfetta<br />
tra i miti dell’antichità e la fede cristiana,<br />
diffusa in queste terre dai monaci<br />
stessi.<br />
Federica Ricchiuto<br />
14<br />
bancomat o carte di credito ed espongono<br />
il relativo <strong>lo</strong>go sono tenuti ad accettare i<br />
pagamenti elettronici.<br />
Diffidare dei capi di abbigliamento<br />
che possono essere so<strong>lo</strong> guardati e non provati,<br />
anche se è a discrezione del commerciante<br />
consentire o meno di far provare la<br />
merce. Chi vuole fare regali faccia attenzione<br />
perché si può cambiare so<strong>lo</strong> ed esclusivamente<br />
la merce difettosa che deve essere<br />
riconsegnata al commerciante entro<br />
due mesi dalla scoperta del difetto.<br />
È bene conservare sempre <strong>lo</strong> scontrino<br />
per potere eventualmente cambiare la merce<br />
difettosa.<br />
Qua<strong>lo</strong>ra il commerciante si rifiuti di<br />
cambiare un artico<strong>lo</strong> difettoso in saldo o<br />
non voglia restituirvi i soldi potete rivolgervi<br />
ad uno sportel<strong>lo</strong> Adiconsum.<br />
Emanuela Vasto<br />
Ai neonati può essere somministrato il latte di mucca, quel<strong>lo</strong> genuino che<br />
si può reperire dai contadini, invece di quel<strong>lo</strong> artificiale che si dà dopo <strong>lo</strong><br />
svezzamento? E per i bambini avere un animale in casa può essere di stimo<strong>lo</strong><br />
per la <strong>lo</strong>ro crescita oppure è nocivo o rischioso per la <strong>lo</strong>ro salute? Carla<br />
Sicuramente il latte vaccino appena<br />
munto suggerisce un'idea di genuinità<br />
e di gusto nettamente superiore<br />
rispetto ad un latte in polvere.<br />
È bene precisare, però, come il latte<br />
in polvere sia nato dalla precisa esigenza<br />
di avere un prodotto il più possibile<br />
simile al latte materno. Durante<br />
<strong>lo</strong> svezzamento il latte vaccino va introdotto<br />
con prudenza e comunque<br />
dopo il dodicesimo mese di vita, un<br />
po' per l'elevato apporto proteico, un<br />
po' per il basso contenuto di ferro.<br />
Per l'introduzione nella dieta del latte<br />
vaccino la rimando comunque al<br />
parere del pediatra; personalmente<br />
le sconsiglio vivamente di utilizzare<br />
un latte crudo (quel<strong>lo</strong> che si può reperire<br />
dai contadini) seppure proveniente<br />
da aziende zootecniche<br />
controllate, infatti, in seguito alle segnalazioni<br />
di alcuni casi di sindrome<br />
emolitico-uremica associati al possibile<br />
consumo di latte crudo, e causati<br />
dal microrganismo Escherichia<br />
coli O 157, il Consiglio Superiore di<br />
Sanità ha espresso la necessità di prevedere<br />
l'indicazione sulle macchine<br />
erogatrici di latte crudo (che si stanno<br />
diffondendo nei centri commerciali<br />
e nella aziende zootecniche)<br />
Giardinaggio libero d’assalto<br />
Opporsi al degrado urbano con “attacchi<br />
verdi”. Questa la fi<strong>lo</strong>sofia dei “giardinieri<br />
guerriglieri” che durante la notte<br />
rimodellano e abbelliscono con fiori e<br />
piante le aiuole e le zone dimenticate della<br />
città. Un'iniziativa che sta dilagando in<br />
tutta Italia. Per saperne di più o per diventare<br />
un guerrilla gardener ecco il <strong>lo</strong>ro<br />
sito: www.guerrillagardening.it<br />
La Redazione<br />
amici a 4 zampe<br />
Il veterinario Ippazio Aretano risponde alle<br />
domande dei lettori<br />
che il prodotto debba consumarsi<br />
previa bollitura.<br />
L'animale in casa è sicuramente<br />
un buon ausilio per una crescita equilibrata<br />
del bambino e anche a livel<strong>lo</strong><br />
sanitario, se l'animale è ben tenuto,<br />
può avere i suoi vantaggi. Dal<br />
punto di vista sanitario è stato dimostrato<br />
che i bambini che sono cresciuti<br />
con un animale hanno minore<br />
probabilità di sviluppare allergie,<br />
al contrario di quel<strong>lo</strong> che comunemente<br />
si pensa.<br />
Per quanto riguarda il risvolto<br />
psico<strong>lo</strong>gico i vantaggi sono ancora<br />
maggiori: il bambino instaura con<br />
l'animale un rapporto particolare<br />
con cui impara a capire il "diverso da<br />
sé", impara un linguaggio nuovo<br />
impostato su canali diversi (tattile e<br />
gestuale in primis) rispetto a quel<strong>lo</strong><br />
della parola usato con i conspecifici,<br />
impara a dosare carezze e giochi, attenzioni<br />
e richieste grazie a un amico<br />
speciale che gli insegna il rispetto<br />
delle esigenze altrui.<br />
Logicamente l'adulto dovrà sempre<br />
vigilare su questo rapporto, indirizzando<br />
ed educando sia l'animale<br />
che soprattutto il bambino a un corretto<br />
approccio.
Nonna <strong>Ma</strong>ria<br />
compie 100 anni<br />
Il 17 luglio del 1909 nasceva <strong>Ma</strong>ria<br />
Cazzella, oggi mamma, nonna<br />
e bisnonna amatissima, punto<br />
di riferimento quotidiano, donna<br />
riservata e giudiziosa, certezza nei<br />
momenti più difficili. I figli, i nipoti,<br />
i familiari tutti, orgogliosi e fieri della<br />
sua presenza, le fanno di cuore gli<br />
auguri più sentiti.<br />
Non tutti <strong>lo</strong> sanno, ma nel Salento,<br />
a pochi passi da casa,<br />
esiste un luogo che sembra<br />
uscito da un altro mondo.<br />
Sono le ex cave di bauxite, a sudest<br />
di Otranto e poco distanti dal por-<br />
to. Lì il paesaggio è surreale: il rosso<br />
intenso delle collinette, residuo degli<br />
scavi per l’estrazione della bauxite<br />
avvenuta tra il 1960 ed il 1976, contrasta<br />
fortemente con la vegetazione<br />
e con il mare che si intravede sul<strong>lo</strong><br />
sfondo. Oggi, al centro del ‘cratere’<br />
generato dagli scavi, è possibile ammirare<br />
un laghetto di circa un centinaio<br />
di metri di diametro e pochi<br />
metri di profondità, popolato da<br />
rane e da girini.<br />
La cava di Otranto fu scoperta negli<br />
anni ‘40 e fu luogo di estrazione<br />
durante gli anni ‘60-‘70: la bauxite veniva<br />
lavata e imbarcata dal porto di<br />
Otranto, in direzione <strong>Ma</strong>rghera.<br />
La Puglia, infatti, è una regione ricca<br />
di questo minerale (utilizzato prin-<br />
I N P R O V I N C I A<br />
cipalmente per ricavare l’alluminio)<br />
e, oltre che ad Otranto (col<strong>lo</strong>cazione<br />
comoda per la presenza del porto nelle<br />
immediate vicinanze), la bauxite si<br />
estraeva anche nei dintorni: a Montevergine,<br />
Poggiardo e Uggiano, oltre<br />
che nei giacimenti pugliesi, nelle<br />
Murge e sul Gargano.<br />
Questa cava, in particolare, dimo-<br />
15<br />
stra come la natura sia in grado, in<br />
breve tempo, di riprendersi ciò che è<br />
suo.<br />
Oggi questo luogo è divenuto una<br />
zona di notevole interesse paesaggistico:<br />
arrivando di fronte al laghetto,<br />
O T R A N T O<br />
Un luogo “alieno” nel Salento<br />
Le ex cave di bauxite, un ango<strong>lo</strong> nascosto e spettacolare<br />
D A T I A L L A R M A N T I<br />
Giovani che alzano il gomito<br />
Anche i giovanissimi fanno uso di alcol, spesso senza conoscerne i rischi<br />
Lo scorso aprile, in occasione dell’Alcohol<br />
prevention day 2009, è stato<br />
pubblicato uno studio dell’Osservatorio<br />
Nazionale Alcol del Cnesps sul<br />
rapporto tra i giovani e l’alcol.<br />
Dai dati raccolti è emerso un quadro<br />
allarmante: l’abuso di alcol tra i giovani<br />
costituisce uno sbal<strong>lo</strong> ricercato dal<br />
64,8% dei ragazzi e il 33,7% delle ragazze<br />
con un allarmante picco tra i minorenni:<br />
il 41,7% dei ragazzi ed il<br />
20,8% delle ragazze al di sotto dei 18<br />
anni beve sino ad ubriacarsi, seguiti dai<br />
ragazzi di età compresa tra i 19 e i 24<br />
anni (18,8% dei maschi e 9,4% delle<br />
femmine) e dai giovani oltre i 25 anni<br />
(7,5% dei maschi e 5,5% delle femmine).<br />
È la nuova, allarmante tendenza<br />
chiamata binge drinking, cioè il bere per<br />
sballarsi: ubriacarsi non è più un caso,<br />
un’imprudenza, ma un comportamento<br />
vo<strong>lo</strong>ntario, che nel tempo si è cementato<br />
come model<strong>lo</strong> positivo, trasmesso<br />
da pubblicità che esaltano il va<strong>lo</strong>re positivo<br />
dell’alcol e dall’assenza di una doverosa<br />
vigilanza da parte della famiglia<br />
sui figli.<br />
La tendenza al binge drinking è confermata<br />
anche dalla ampia diffusione<br />
del policonsumo, cioè l’abitudine di assumere<br />
bevande alcoliche e superalcoliche<br />
diverse, nel corso della stessa serata.<br />
Abbiamo incontrato alcuni giovani<br />
appartenenti alle varie fasce di età analizzate<br />
dal<strong>lo</strong> studio del Cnesps e abbiamo<br />
provato a parlare con <strong>lo</strong>ro del rapporto<br />
che hanno con l’alcol e dell’uso,<br />
o abuso, che se ne fa nel <strong>lo</strong>ro gruppo di<br />
coetanei. Così, seduti intorno a un tavo<strong>lo</strong>,<br />
abbiamo posto le stesse domande<br />
a G. di 14 anni, studentessa di terza media,<br />
M. di 18 anni appena compiuti, studente<br />
del Liceo Scientifico e Lucia R.,<br />
di 20 anni, studentessa universitaria di<br />
economia.<br />
Emerge in tutte e tre le fasce di età<br />
che il consumo di bevande alcoliche è<br />
diffuso, principalmente tra i maschi,<br />
come abitudine consolidata e in misura<br />
maggiore nelle feste o in situazioni<br />
di particolare convivialità. La birra è la<br />
bevanda più comunemente consumata.<br />
I giovani, inoltre, bevono per il gusto di<br />
bere, si ubriacano perché perdono il<br />
senso del limite; so<strong>lo</strong> i più grandi <strong>lo</strong> fanno<br />
con l’intento di “sballarsi” per superare<br />
le difficoltà di relazione o per inseguire<br />
modelli sempre più effimeri e<br />
inconsistenti.<br />
La coscienza della perico<strong>lo</strong>sità dell’abuso<br />
di tali bevande è presente, ma<br />
non sempre è sufficiente a dissuadere<br />
atteggiamenti sbagliati.<br />
In famiglia se ne parla poco e le occasioni<br />
di sensibilizzazione e confronto<br />
spesso non sono efficaci. Ciò deriva senz’altro<br />
da una scarsa attenzione dei<br />
gruppi sociali di riferimento, ma è anche<br />
altrettanto allarmante constatare<br />
come molto spesso gli esercenti somministrino<br />
bevande alcoliche a minori,<br />
in barba alle disposizioni di legge in materia,<br />
mentre le autorità preposte restano<br />
a guardare.<br />
Federica Ricchiuto<br />
infatti, <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> che si presenta davanti<br />
ai nostri occhi è straordinario.<br />
Un paesaggio del tutto differente ed<br />
insolito da quel<strong>lo</strong> che siamo abituati<br />
a vedere nel Salento e che qualcuno<br />
definisce “alieno”! Tant’è che la band<br />
salentina dei Negramaro ha inaugurato<br />
la sua splendida carriera proprio in<br />
queste cave, scegliendole come <strong>lo</strong>cation<br />
per girare il video “L’Immenso”.<br />
È proprio il caso di dir<strong>lo</strong>: nel<br />
“tacco” italiano non manca proprio<br />
nulla e le rosse cave di bauxite sono<br />
la prova evidente che oltre al mare,<br />
il sole, gli ulivi ed i tamburelli, il Salento<br />
nasconde infinite bellezze, tutte<br />
da scoprire.<br />
Emma De <strong>Ma</strong>rco<br />
M E L I S S A N O<br />
Dalle diverse abilità<br />
riapre “Il Vico<strong>lo</strong>”<br />
Un progetto di educazione-laboratorio in collaborazione con<br />
l’Alberghiero di Ugento<br />
Il 20 giugno scorso a Melissano<br />
presso la chiesa sconsacrata di S.<br />
Antonio è stata inaugurato “Il Vico<strong>lo</strong>”,<br />
trattoria gestita dai ragazzi disabili<br />
della Cooperativa “Integrazione”.<br />
L’iniziativa, sostenuta dalle associazioni<br />
“Primavera” e “Terra dei<br />
Messapi onlus”, mira a rilanciare il<br />
<strong>lo</strong>cale, già conosciuto e apprezzato<br />
in passato, nell’ambito di un progetto<br />
di educazione-laboratorio sostenuto<br />
dall’Istituto Alberghiero “F.<br />
Bottazzi” di Ugento.<br />
Un cuoco professionista e un direttore<br />
di sala saranno infatti affiancati<br />
nel lavoro dai ragazzi della<br />
scuola alberghiera che hanno conseguito<br />
il tito<strong>lo</strong> di cuoco e barman.<br />
Al termine della cerimonia i ragazzi<br />
hanno offerto ai presenti un<br />
rinfresco dando prova delle <strong>lo</strong>ro<br />
abilità. Nel convegno sui diritti delle<br />
persone con disabilità, tenutosi<br />
contestualmente all’inaugurazione,<br />
è stata ribadita l’importanza della<br />
completa integrazione - soprattutto<br />
lavorativa, dei disabili nella società -<br />
non sempre realizzata in passato, il<br />
cui destino altrimenti sarebbe la segregazione<br />
in casa, la mancanza di<br />
stimoli e l’al<strong>lo</strong>ntanamento dai rapporti<br />
umani.<br />
L’iniziativa della nuova gestione<br />
del <strong>lo</strong>cale nasce dal tentativo di rispondere<br />
alla domanda di occupazione<br />
dei ragazzi disabili, nel momento<br />
in cui terminano gli studi degli<br />
istituti superiori, soprattutto professionali.<br />
Fautori del rilancio della<br />
trattoria sono stati Vito <strong>Ma</strong>rsano, Presidente<br />
dell’Associazione “Primavera”<br />
e Anna <strong>Ma</strong>ria Protopapa, dell’Associazione<br />
“Terra dei Messapi”.<br />
Silvia De Nizza
I L P R O G E T T O<br />
Un luogo archeo<strong>lo</strong>gico<br />
e didattico<br />
Un museo, il più grande della provincia,<br />
per incrementare didattica, ricerca e turismo culturale<br />
Che cosa ha al suo interno una<br />
struttura così ampia? L’équipe<br />
tecnico-scientifica che coinvolge,<br />
tra gli altri, l’Università del Salento<br />
e la Scuola di Specializzazione<br />
in Archeo<strong>lo</strong>gia Classica e Medievale,<br />
ha formulato un progetto dettagliato<br />
e ricco di proposte.<br />
Il nuovo Museo Civico non sarà un<br />
semplice e tradizionale museo espositivo.<br />
Oltre agli allestimenti propriamente<br />
museali, infatti, la struttura mette<br />
a disposizione spazi destinati alla didattica,<br />
alle attività scientifico-culturali,<br />
al restauro dei materiali da poter utilizzare<br />
nel contesto di stage, corsi<br />
formativi e di perfezionamento a vari<br />
Appare un nuovo edificio, maestoso<br />
e imponente, tanto che<br />
una volta entrati ci si dimentica<br />
quasi di essere a Ugento. È il complesso<br />
conventuale di Santa <strong>Ma</strong>ria<br />
della Pietà, oggetto degli interventi di<br />
tutela e va<strong>lo</strong>rizzazione, iniziati nel<br />
marzo 2005 e appena conclusi, che<br />
hanno richiesto l’investimento di una<br />
somma che è la più alta nella storia architettonica<br />
e strutturale del Comune<br />
di Ugento: circa 3.000.000 di euro. I<br />
lavori hanno interessato l’immobile<br />
nella sua totalità, compresi alcuni<br />
vani acquisiti so<strong>lo</strong> di recente dalla Diocesi<br />
di Ugento - Santa <strong>Ma</strong>ria di Leuca<br />
e un’ala concessa in comodato d’uso<br />
gratuito dalla Provincia di Lecce.<br />
Sono tornati alla luce nuovi e stupefacenti<br />
affreschi, opere d’arte nascoste<br />
sotto gli strati del tempo. Gli interventi<br />
hanno fatto emergere un<br />
nuovo edificio, scoprendo di esso<br />
parti sconosciute e nascoste, rifunzionalizzando<br />
<strong>lo</strong> spazio a favore di progetti<br />
ben precisi. L’intero complesso<br />
ha riacquisito il suo aspetto elegante,<br />
con risultati superiori alle aspettative.<br />
L’edificio, ubicato nel centro storico<br />
e delimitato dalle vie della Zecca,<br />
<strong>Ma</strong>rchesi di Ugento e Conti Orsini, è<br />
stato finora la sede del Museo Civico di<br />
Archeo<strong>lo</strong>gia e Paleonto<strong>lo</strong>gia che occupava<br />
so<strong>lo</strong> una parte dell’unico edificio<br />
conventuale interamente conservato<br />
a Ugento. La sua edificazione risale al<br />
1400 ad opera del conte Raimondel<strong>lo</strong><br />
Orsini-Del Balzo che commissionò<br />
L U O G H I D E L L O S C I R O C C O - U G E N T O<br />
livelli. È stato pensato, infatti, come un<br />
museo “cantiere” e un museo “scuola”:<br />
un laboratorio di trattamento dei materiali,<br />
per la sperimentazione e l’applicazione<br />
sistematica di metodo<strong>lo</strong>gie<br />
aggiornate e innovative alle attività di<br />
scavo, per <strong>lo</strong> studio e la documentazione<br />
dei reperti, per l’analisi e l’elaborazione<br />
dei dati. Questo consentirà<br />
di svolgere l’intero cic<strong>lo</strong> di attività<br />
sul posto e in tempo reale.<br />
Un centro sperimentale così attivo<br />
riuscirà facilmente ad essere punto di<br />
riferimento per l’organizzazione di<br />
Scuole Estive internazionali e di eccellenza<br />
su tematiche specifiche, momenti<br />
di alta formazione per studio-<br />
il progetto all’architetto Colaci da<br />
Surbo. Il monastero venne poi espropriato<br />
nel 1866, in seguito alla confisca<br />
dei beni ecclesiastici, e venne destinato<br />
ad ospitare uffici pubblici e<br />
scuole. Fu adibito per lungo tempo a<br />
Palazzo Municipale e in parte a Caserma<br />
dei Carabinieri. La chiesa, annessa<br />
al convento, rimase chiusa per<br />
diversi decenni; venne dedicata a<br />
Sant’Antonio successivamente alla<br />
confisca del monastero e in seguito alla<br />
soppressione degli Ordini religiosi, re-<br />
si, ricercatori e specializzandi che, oltre<br />
a seguire lezioni teoriche potranno<br />
approfittare di esercitazioni sul<br />
campo e prove in laboratorio.<br />
Sono ovviamente essenziali il contributo<br />
e la sinergia con le istituzioni<br />
universitarie e di ricerca, con gli uffici<br />
periferici del Ministero per i Beni e le<br />
Attività Culturali e con la Soprintendenza<br />
per i Beni Archeo<strong>lo</strong>gici della<br />
Puglia. Tale apparato didattico affianca<br />
un allestimento espositivo potenziato<br />
ed esteso, che ricopre gli spazi<br />
resi disponibili dagli interventi di recupero.<br />
Andrea Sacchi<br />
Il nuovo Museo Arch<br />
L’intero complesso conventuale verrà aperto il 17 luglio pr<br />
G L I I N T E R V E N T I<br />
L’ex convento Santa <strong>Ma</strong>ria della Pietà<br />
Gli interventi hanno richiesto un investimento che è il più alto della storia ugentina<br />
cuperando così la sua originaria funzione.<br />
Le azioni di intervento, che hanno<br />
coinvolto piano terra e primo piano,<br />
rendono l’immobile maggiormente<br />
fruibile, con le più innovative tecno<strong>lo</strong>gie.<br />
Una cupola trasparente in “vetro-camera”,<br />
un materiale resistente e<br />
ombreggiante, ricopre il chiostro del<br />
vecchio museo. L’impianto per il riscaldamento<br />
e il raffreddamento degli<br />
ambienti è ora “a pavimento”,<br />
emanando il ca<strong>lo</strong>re con maggiore<br />
16<br />
uniformità e rendendo i vani esteticamente<br />
più accoglienti. Sono state<br />
consolidate le murature; rimossi gli intonaci<br />
recuperando la vecchia muratura<br />
interna, restaurati i dipinti murali,<br />
realizzati nuovamente i pavimenti.<br />
Anche l’illuminazione è stata studiata<br />
perché diventasse meno invasiva.<br />
Le strade che danno accesso all’immobile<br />
sono state lastricate con basoli,<br />
uniformando la pavimentazione<br />
stradale circostante.<br />
Andrea Sacchi
La Tomba dell’Atleta, la più prestigiosa<br />
scoperta di archeo<strong>lo</strong>gia<br />
sepolcrale riportata alla luce ad<br />
Ugento, è stata rinvenuta nel 1970 in<br />
via Salentina.<br />
Il sepolcro può essere definito una<br />
tomba a “semicamera”, incassata nel<br />
terreno, con la volta a doppio spiovente,<br />
le pareti affrescate con motivi<br />
lineari policromi rosso e blu su fondo<br />
bianco e il basamento realizzato<br />
con il posizionamento di grandi lastroni<br />
in calcare <strong>lo</strong>cale.<br />
Nella tomba probabilmente erano<br />
sepolti due individui, di sesso maschile.<br />
Si tratta di un giovane adulto<br />
sui trenta anni e un ragazzo di quindici<br />
anni circa. Il corredo del primo<br />
può essere datato alla fine del VI - inizi<br />
del V sec. a.C. (510 - 490 a.C.) ed è<br />
caratterizzato da elementi di importazione<br />
(vasellame in bronzo e ceramica<br />
attica a figure rosse), da ceramica<br />
<strong>lo</strong>cale (una trozzella e un kalathos) e<br />
da utensili riferibili all’ambiente della<br />
palestra (due strigili in bronzo e un<br />
alabastron).<br />
Nel corredo del ragazzo più giovane<br />
si individuano elementi databili al<br />
eo<strong>lo</strong>gico di Ugento<br />
ossimo e ospiterà un innovativo allestimento archeo<strong>lo</strong>gico<br />
La collezione degli oggetti finora<br />
esposti e depositati nel museo<br />
ugentino sono stati so<strong>lo</strong><br />
una piccola parte di tutto il materiale<br />
recuperato nel territorio, nel corso<br />
delle varie campagne di scavo o in<br />
situazioni di ritrovamento fortuito.<br />
Il nuovo allestimento, certamente<br />
più ricco, contiene quindi il materiale<br />
ritrovato negli scavi più recenti e tutti<br />
quei reperti finora conservati nei depositi<br />
del Museo Nazionale di Taranto<br />
e mai esposti.<br />
Obiettivo dell’esposizione vera e<br />
propria è raccontare le vicende dell’abitato<br />
di Ugento, nelle diverse fasi<br />
crono<strong>lo</strong>giche e farle rivivere utilizzando<br />
le informazioni desunte dai<br />
contesti archeo<strong>lo</strong>gici, anche attra-<br />
L U O G H I D E L L O S C I R O C C O - U G E N T O<br />
verso l’uso di nuovi strumenti di comunicazione,<br />
inseriti lungo il percorso<br />
espositivo. I visitatori possono scoprire<br />
un allestimento articolato in maniera<br />
crono-tematica.<br />
Il programma museografico prevede<br />
una suddivisione in sezioni tematiche:<br />
Ugento e la storia del suo territorio,<br />
per descrivere la Città dall’Età<br />
del Bronzo all’Età Moderna; per la prima<br />
volta in assoluto, sarà presente in<br />
IV seco<strong>lo</strong> a.C., come alcuni vasetti miniaturistici<br />
a vernice nera, vasi di fattura<br />
italiota (tarantina) oltre che alcuni<br />
arybal<strong>lo</strong>i utilizzati come<br />
unguentari per la pratica<br />
di competizioni<br />
atletiche.<br />
La Tomba dell’Atleta<br />
fornisce<br />
un’idea piuttosto<br />
chiara sul-<br />
R E P E R T I E M A T E R I A L I<br />
Il nuovo allestimento<br />
Suddiviso in sezioni tematiche, contiene numerosi oggetti<br />
finora custoditi nei depositi di Taranto<br />
E S C L U S I V A<br />
La tomba dell’atleta<br />
maniera completa, l’esposizione<br />
della straordinaria<br />
Tomba dell’atleta<br />
con il suo corredo, riallestita<br />
e sottratta dalla sacrificata<br />
posizione che occupava finora;<br />
I culti della Messapia, che permette<br />
la riutilizzazione in forma stabile<br />
dell’allestimento della mostra<br />
“Klaohi Zis, il culto di Zeus a Ugento” curata<br />
dal direttore della Scuola di Spe-<br />
17<br />
l’eclettismo della cultura messapica tra<br />
il VI e il IV seco<strong>lo</strong> a.C., decisamente<br />
ellenizzata e sensibile al gusto artistico<br />
greco, acquisito prima<br />
tramite importazione<br />
poi attraverso<br />
l’influenza della magnogrecaTaranto.<br />
<strong>Ma</strong>rco Cavalera<br />
c i a -<br />
l i z z a -<br />
zione in<br />
Archeo<strong>lo</strong>gia,FrancescoD’Andria;<br />
La storia<br />
della moneta, per<br />
riprendere l’esposizione<br />
esistente “Ozan - Storie<br />
dalla moneta”, curata da<br />
Aldo Siciliano, professore<br />
di Numismatica presso<br />
l’Università del Salento; e ancora<br />
Ugento nella preistoria; il Settore topografico;<br />
Il complesso conventuale<br />
di Santa <strong>Ma</strong>ria della Pietà, che<br />
racconta le fasi storiche e le recenti<br />
scoperte della struttura monumentale<br />
e infine un Plastico ricostruttivo<br />
in scala, realizzato da Fabrizio<br />
Ghio, una splendida fotografia<br />
tridimensionale dell’insediamento<br />
antico, che permette facilmente<br />
di avere una visione integrale<br />
della città messapica del IV seco<strong>lo</strong><br />
a.C.<br />
Elevare esponenzialmente l’offerta<br />
turistico-culturale di Ugento è<br />
l’obiettivo che cerca di raggiungere<br />
una struttura così ben organizzata e<br />
funzionale alla grossa mole di reperti<br />
preziosi che la Città possiede.<br />
Il supporto di eventi e iniziative,<br />
percorsi ed itinerari turistici, strutture<br />
ricettive e accoglienza qualificata<br />
contribuirà senz’altro ad un aumento<br />
consistente di presenze turistiche,<br />
costituendosi come un forte richiamo<br />
di eccellenza culturale.<br />
Andrea Sacchi
Èstato presentato il 27 maggio<br />
scorso a Palazzo Adorno un rapporto<br />
sulla qualità dell’aria nel<br />
Salento, in seguito a una serie di analisi<br />
effettuate dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera<br />
e del Clima del Cnr, per conto<br />
della Provincia di Lecce.<br />
Il resoconto informativo è stato<br />
esposto dall’uscente assessore provinciale<br />
all’Ambiente, Gianni Scognamil<strong>lo</strong>,<br />
e dal responsabile del progetto<br />
Cnr, Daniele Contini, e comprende dati<br />
quantitativi aggiornati a gennaio 2009,<br />
sulla presenza di inquinanti gassosi, metalli<br />
nelle polveri atmosferiche e di particolato<br />
atmosferico PM10 e PM 2,5 (le<br />
cosiddette polveri sottili, sostanze sospese<br />
in aria come fibre, particelle carboniose,<br />
metalli, silice, inquinanti liquidi<br />
o solidi).<br />
Secondo questo studio, basato sulle<br />
rilevazioni di quattro centrali della rete<br />
Partiranno nei prossimi giorni ad Alessano le attività del<strong>lo</strong><br />
sportel<strong>lo</strong> “Hattivazione” finalizzate a dare informazioni<br />
e consulenza ai disabili ed alle <strong>lo</strong>ro famiglie.<br />
Gli operatori del<strong>lo</strong> sportel<strong>lo</strong> risponderanno gratuitamente<br />
ad ogni richiesta di informazione sui temi della disabilità,<br />
invalidità, sulle tematiche legali e giuridiche inerenti<br />
l’handicap, sull’abbattimento delle barriere architettoniche,<br />
sulle agevolazioni fiscali, sui servizi socio-sanitari e socio-assistenziali.<br />
Gli obiettivi specifici del progetto vogliono rispondere<br />
ai bisogni informativi dei cittadini disabili nei diversi<br />
momenti della vita: assistenza, studio, lavoro, gestione<br />
del tempo libero; sostenere le famiglie nel lavoro di cura; promuovere<br />
il diritto al<strong>lo</strong> studio; promuovere la costituzione di<br />
fissa di monitoraggio dell’aria e della<br />
base mobile del Cnr, il rischio principale<br />
resta l’alta concentrazione di ozono nell’intero<br />
territorio salentino, formato dall’interazione<br />
degli inquinanti dei motori<br />
I N P R O V I N C I A<br />
A T M O S F E R A E C L I M A<br />
Che aria<br />
tira<br />
Recente relazione<br />
sul<strong>lo</strong> stato<br />
dell’inquinamento<br />
dell’aria:<br />
sembra buona ma…<br />
e delle industrie con i raggi ultravioletti<br />
del sole (smog fotochimico). Dato preoccupante<br />
anche per le polveri fini<br />
PM10 per cui sono stati registrati degli<br />
sforamenti della soglia normativa nel-<br />
A L E S S A N O<br />
Consulenza e informazione ai disabili<br />
Un progetto che promuove la cultura della solidarietà<br />
gruppi di famiglie di mutuo-aiuto; fornire informazioni sulla<br />
legislazione e sui diritti dei disabili, sulle agevolazioni fiscali<br />
e lavorative, sui servizi che offre il territorio; favorire<br />
l’integrazione sociale anche attraverso la promozione di una<br />
cultura della solidarietà e dell’handicap come risorsa delle<br />
comunità <strong>lo</strong>cali. Il progetto è stato realizzato dall’associazione<br />
Insieme per i Disabili Onlus in collaborazione con il Comune<br />
di Alessano, e finanziato dalla Regione Puglia - Assessorato<br />
alla Solidarietà e Politiche Sociali nell’ambito del programma<br />
di attività del Piano di Azione “Diritti in rete” per<br />
l’integrazione sociale dei diversamente abili. La sede del<strong>lo</strong><br />
sportel<strong>lo</strong> è in via Cappuccini, nei pressi dell’ufficio postale,<br />
nei <strong>lo</strong>cali della ex biblioteca. Francesca Bel<strong>lo</strong><br />
18<br />
le zone di Tricase, Nardò e <strong>Ma</strong>glie per<br />
più giorni in successione. Proprio nel<br />
sito magliese è stata segnalata una sostanziale<br />
presenza di polveri ultrafini<br />
grazie all’ausilio, per la prima volta in<br />
Puglia, di un contatore di particelle a<br />
condensazione, in grado di registrare la<br />
presenza nell’aria di corpuscoli a partire<br />
da 10 nanometri di diametro (un nanometro<br />
è un miliardesimo di metro):<br />
confrontate con le analisi della direzione<br />
del vento, risultano “rilasciate” in modo<br />
determinante dalla vicina Copersalento.<br />
Sotto accusa traffico urbano, siti industriali<br />
ma anche “polveri africane”<br />
portate dal vento di <strong>scirocco</strong>. <strong>Ma</strong>lgrado<br />
tutto l’assessore Scognamil<strong>lo</strong> ha dichiarato<br />
che: “I dati sull’inquinamento<br />
sono rassicuranti rispetto all’anno precedente”<br />
mentre Contini assicura che: “Nonostante<br />
si rilevino delle criticità non sono stati infranti<br />
i parametri previsti dalla normativa, che ad<br />
esempio, nel caso di PM10, consente il superamento<br />
di un massimo di 50 microgrammi<br />
per metro cubo per non più di 35 giorni<br />
all'anno”, per cui nel Salento la qualità<br />
dell’aria risulterebbe sostanzialmente<br />
buona, soprattutto a confronto<br />
con tante cittadine del Nord Italia. Nel<br />
corso dell’indagine, però, non sono state<br />
quantificate le diossine, vera spina del<br />
fianco dell’intera regione: secondo una<br />
recente relazione dell’ARPA (Agenzia<br />
Regionale per la Protezione Ambientale<br />
della Regione Puglia) intitolata “Le<br />
emissioni industriali in Puglia”, infatti la<br />
nostra regione deterrebbe il primato per<br />
emissioni di diossine, ben il 91,96% della<br />
produzione nazionale.<br />
Valentina <strong>Ma</strong>rra
Si svolgerà a Salve, dall’11 al 14 luglio,<br />
la mostra-concorso di fotografia<br />
intitolata “Spicchi di civiltà<br />
contadina” organizzata dal circo<strong>lo</strong><br />
Legambiente, sezione di Salve,<br />
con il contributo del Centro Servizi Vo<strong>lo</strong>ntariato<br />
Salento.<br />
La mostra, alla quale hanno preso<br />
parte varie categorie di partecipanti,<br />
tra cui gruppi o singoli bambini delle<br />
scuole elementari, ragazzi delle<br />
Scuole Medie e fotografi amatoriali<br />
dai 15 anni in su, prevede l’esposizione<br />
di fotografie realizzate nel territorio<br />
di Salve e dintorni raffiguranti<br />
costruzioni rurali di vario tipo come<br />
pajare, liàme, caseddhi, forni, aie, corti,<br />
incisioni, sedili.<br />
Scopo dell’iniziativa è far conoscere<br />
e rispettare queste strutture abitative<br />
che costituiscono un notevole patrimonio<br />
culturale per il nostro territorio.<br />
Le opere presentate saranno valutate<br />
dalla commissione giudicatrice in<br />
base alla <strong>lo</strong>ro valenza artistica, originalità<br />
e rarità del soggetto o del particolare,<br />
presenza o meno di una descrizione<br />
del soggetto, modalità di ristrutturazione<br />
e riuso del bene, mes-<br />
I N P R O V I N C I A<br />
L E G A M B I E N T E S A L V E<br />
Pajare e caseddhi in mostra<br />
Dall’11 al 14 luglio un concorso fotografico sulle tipiche costruzioni rurali del Salento<br />
saggio trasmesso dall’opera.<br />
Le pajare e le liàme sono edifici rurali,<br />
rispettivamente a pianta tonda o<br />
FOTO: ROLANDO CIVILLA<br />
19<br />
quadrata, costruiti con la funzione di<br />
magazzini per attrezzi o temporanee<br />
abitazioni dei contadini. Una volta venuta<br />
meno la <strong>lo</strong>ro funzione originaria,<br />
sono state sempre più spesso adibite<br />
a residenze estive e sono tutt’ora<br />
molto apprezzate per la <strong>lo</strong>ro frescura<br />
dovuta al<strong>lo</strong> spessore delle mura. Sono<br />
costruzioni realizzate con la tecnica<br />
del ‘muro a secco’, cioè senza l’ausilio<br />
di malta o altri tipi di leganti architettonici.<br />
Il <strong>lo</strong>ro nome deriva presumibilmente<br />
dalla funzione che essi svolgevano<br />
anticamente, quella cioè di depositi<br />
di paglia, anche se furono adibiti<br />
agli usi più svariati, tra cui quel<strong>lo</strong><br />
di residenze estive dei contadini.<br />
Furono edificate probabilmente a<br />
partire dal 1000 d.C. usando i materiali<br />
di risulta del dissodamento dei<br />
terreni, gli stessi materiali che formano<br />
i tipici muretti a secco che recintano<br />
le proprietà agricole del Salento.<br />
Alcuni ritengono invece che possano<br />
avere un’origine più remota, cioè<br />
tra il 2000 a.C. e la fine dell’età del<br />
Bronzo, e che siano un’evoluzione delle<br />
più antiche costruzioni megalitiche<br />
e delle specchie disseminate in gran<br />
quantità nel Salento.<br />
Silvia De Nizza<br />
Cerchiamo corrispondenti<br />
dalle diverse cittadine del Salento, giornalisti o aspiranti tali,<br />
che vogliano collaborare con la redazione de “Lo Scirocco”<br />
Se ami il giornalismo e hai voglia di scrivere per noi, invia il tuo curriculum a:<br />
r e d a z i o n e @ l o s c i r o c c o . i t
Dopo la crisi dell’olio, puntualmente<br />
arriva …la crisi<br />
delle patate! Sì, perché ormai<br />
nel Salento gli agricoltori, quando terminano<br />
la raccolta di un prodotto<br />
(ammesso che convenga raccoglier<strong>lo</strong>),<br />
fanno i conti per capire quanto denaro<br />
e fatica hanno perso e non<br />
quanto ci hanno guadagnato.<br />
Un ritardo nelle semine, provocato<br />
da un'eccessiva piovosità durante i<br />
mesi invernali, ha provocato uno slittamento<br />
in avanti delle produzioni di<br />
ben 40-50 giorni sul calendario normale.<br />
Di conseguenza, si è avuto un<br />
accavallamento delle produzioni tedesche,<br />
polacche e nordeuropee proprio<br />
nel momento in cui il nostro prodotto<br />
era pronto per la raccolta: la patata<br />
Sieglinde, infatti, viene interamente<br />
esportata su mercati esteri<br />
quali Germania, Olanda, Danimarca,<br />
Po<strong>lo</strong>nia e Repubblica Ceca, dove rappresenta<br />
un'autentica leccornia.<br />
Purtroppo quest'anno la stagione<br />
è partita con il piede sbagliato e sui<br />
campi rimangono ancora circa 12.000<br />
A G R I C U L T U R E<br />
P R O D O T T I L O C A L I<br />
Anche la patata Sieglinde in crisi<br />
Responsabilità e mancanze dalla produzione alla ricerca<br />
tonnellate di patate invendute in tutta<br />
la zona del Salento. Una ricerca di<br />
Coldiretti, poi, evidenzia che in nessuno<br />
dei supermercati del Salento è presente<br />
la patata di Galatina, ma si vendono<br />
quelle provenienti dall’estero,<br />
vecchie di 12 mesi. Se si pensa che in<br />
altre parti d’Italia va<strong>lo</strong>rizzano le produzioni<br />
tipiche <strong>lo</strong>cali e ci si fregia dei<br />
“prodotti a Km zero”, la beffa per noi<br />
salentini è duplice: da una parte, in<br />
qualità di consumatori, compriamo<br />
patate vecchie; dall’altra, nella veste<br />
di produttori, la produzione <strong>lo</strong>cale rimane<br />
invenduta. La vicenda, comunque,<br />
appartiene alla più ampia tematica<br />
dei prodotti del Sud che vengono<br />
acquistati da noi meridionali<br />
so<strong>lo</strong> nella misura del 6% con un evidente<br />
danno per l’economia del Meridione:<br />
emergono al<strong>lo</strong>ra le inefficienze<br />
di più soggetti, o forse di tutti<br />
i soggetti, coinvolti nella filiera pataticola<br />
salentina. I produttori - preoccupati<br />
troppo spesso so<strong>lo</strong> di coltivare<br />
secondo sistemi tradizionali -<br />
producono senza sapere a chi vendere<br />
e a quanto vendere; i commercianti/grossisti<br />
non hanno a disposizione<br />
un minimo di celle frigorifere per poter<br />
commercializzare gradualmente il<br />
prodotto e assicurare un prezzo remunerativo<br />
a se stessi e ai <strong>lo</strong>ro forni-<br />
tori; le istituzioni “fantasticano” il riconoscimento<br />
di una Dop (per un<br />
prodotto che i pugliesi non conoscono!);<br />
le associazioni chiedono il riconoscimento<br />
del<strong>lo</strong> stato di crisi e del-<br />
All’indomani della conclusione<br />
delle sfide elettorali è doveroso<br />
rivolgere un appel<strong>lo</strong> ai neo-amministratori<br />
della res pubblica.<br />
In molti comuni, il suo<strong>lo</strong> ancora disponibile<br />
per l’agricoltura è già largamente<br />
inferiore ai limiti minimi di<br />
compatibilità con un’accettabile qualità<br />
ambientale e urbanistica.<br />
Ci auguriamo che gli amministratori<br />
neoeletti ne siano coscienti e guardino<br />
oltre le <strong>lo</strong>giche di sviluppo basate sull’edificazione<br />
ad oltranza adottando<br />
concretamente soluzioni a vantaggio sia<br />
della collettività, sia della nostra agricoltura,<br />
che sempre più è destinata ad<br />
essere protagonista del territorio, andando<br />
ben oltre il suo tradizionale<br />
ruo<strong>lo</strong> primario.<br />
Sappiamo, infatti, quanto prezioso sia<br />
il nostro patrimonio naturale, e quanto<br />
questo vada gestito con oculatezza e<br />
razionalità per consentirne una reale<br />
fruizione sia turistico-ricreativa, sia pro-<br />
le condizioni climatiche avverse (quasi<br />
a dire è sempre colpa del clima); la<br />
distribuzione organizzata propone<br />
le patate al selenio o quelle extranazionali,<br />
senza neanche riservare un<br />
duttiva, sia sociale.<br />
Il verde degli ulivi, il bianco dei<br />
muretti a secco, il rosso della terra coltivata<br />
sono i co<strong>lo</strong>ri tipici del nostro paesaggio…<br />
e della bandiera italiana! Occorre<br />
che questi tre co<strong>lo</strong>ri siano sempre<br />
più percepiti come un va<strong>lo</strong>re da difendere:<br />
tutti siamo chiamati a far<strong>lo</strong>, ognuno<br />
nel suo picco<strong>lo</strong>. Conserviamo cosa<br />
c’è di buono e miglioriamo ciò che non<br />
funziona. La difesa del suo<strong>lo</strong> agrico<strong>lo</strong> e<br />
naturale dalla cementificazione è ormai<br />
una priorità con la quale ogni pubblico<br />
amministratore dovrà misurarsi dimostrando<br />
la propria capacità di perseguire<br />
l’interesse comune.<br />
Il suo<strong>lo</strong> ed il paesaggio sono risorse<br />
20<br />
Ancora<br />
sequestri di olio<br />
A Bo<strong>lo</strong>gna, i Carabinieri dei Nas<br />
(il Nucleo Anti Sofisticazioni) hanno<br />
sequestrato tredicimila litri di olio<br />
di soia spacciato per extravergine e<br />
olio di oliva. L’operazione ha portato<br />
alla scoperta di un giro di false fatturazioni<br />
ad opera di ditte foggiane<br />
inesistenti che commercializzavano<br />
il prodotto attraverso agenti e società<br />
di commercio compiacenti.<br />
L’operazione “Tolleranza zero contro<br />
i criminali dell’agroalimentare”,<br />
messa in atto dal Ministro Zaia,<br />
continua a dare i suoi frutti, a tutela<br />
del lavoro onesto, dei sacrifici dei<br />
nostri agricoltori e della salute dei<br />
consumatori.<br />
minimo di spazio ai prodotti <strong>lo</strong>cali,<br />
proprio come avviene in altre catene<br />
di distribuzione settentrionali.<br />
Il mondo della ricerca è sempre in<br />
procinto di avviare progetti di ricerca,<br />
ma chiede fondi.<br />
Si capisce al<strong>lo</strong>ra che le crisi di un<br />
prodotto non sono dovute a fattori<br />
contingenti o temporanei, ma vanno<br />
spesso ricercate in una serie di mancanze<br />
e di inefficienze ascrivibili a più<br />
parti: ecco perché la colpa non è di<br />
questo o di quel<strong>lo</strong>, ma è di tutti, ognuno<br />
per il ruo<strong>lo</strong> che gli è proprio all’interno<br />
della filiera. È tempo di<br />
rimboccarsi le maniche e di fare scelte<br />
coraggiose e responsabili.<br />
Gianvito Negro Valiani<br />
U N A P P E L L O A I N E O E L E T T I<br />
In difesa del suo<strong>lo</strong> e dell’agricoltura<br />
di insostituibile prospettiva economica,<br />
da conservare per le future generazioni.<br />
I cittadini vigilino sulle politiche urbanistiche<br />
dei rispettivi comuni, impedendo<br />
che l’interesse contingente di pochi<br />
produca danni irreversibili agli interessi<br />
di lungo periodo della collettività:<br />
il successo di queste iniziative dipende<br />
dalla capacità di enti e soggetti privati<br />
di operare in modo condiviso e sinergico<br />
in una prospettiva di sviluppo che<br />
abbia valenza produttiva, culturale,<br />
paesaggistica e ambientale. Un investimento<br />
per il futuro di noi tutti sul quale<br />
vale la pena crederci!<br />
Gianvito Negro Valiani
R I F O R M E E U R O P E E<br />
Vino rosè<br />
addio<br />
Perico<strong>lo</strong> scampato per il rosato.<br />
<strong>Ma</strong> dalla Ue verrà legalizzato<br />
il vino fai da te<br />
Iproduttori italiani, e salentini in particolare,<br />
di vino rosato possono<br />
ben dire di essere scampati a un<br />
grosso perico<strong>lo</strong>: ottenere vino rosato<br />
dalla miscela di vini bianchi e rossi per<br />
produrre il "finto rosè" che sarebbe arrivato<br />
sul mercato dal primo agosto.<br />
Ben 48 milioni di bottiglie di vero rosato<br />
<strong>Ma</strong>de in Italy sono state così salvate<br />
da una concorrenza sleale. Il nuovo<br />
regolamento, che entrerà in vigore dal<br />
prossimo primo di agosto, permetterà,<br />
quindi, di tutelare adeguatamente i vini<br />
rosati "tradizionali", ottenuti cioè attraverso<br />
un raffinato processo produttivo,<br />
ovvero una particolare e delicata<br />
vinificazione delle uve, ed evitando<br />
di legalizzare una pratica che consentiva<br />
di chiamare con <strong>lo</strong> stesso nome<br />
prodotti completamente diversi.<br />
<strong>Ma</strong> al vino <strong>Ma</strong>de in Italy, più della crisi,<br />
fanno male gli inganni legalizzati<br />
perché la riforma europea di mercato<br />
del settore vitivinico<strong>lo</strong> del 29 aprile<br />
2008 (Reg. 479/08) ha autorizzato<br />
la produzione e la commercializzazione<br />
di vini ottenuti dalla fermentazione di<br />
frutti diversi dall'uva come lamponi e<br />
ribes. Così come l'Unione Europea ha<br />
dato il via libera all'invecchiamento artificiale<br />
del vino attraverso l'utilizzazione<br />
di pezzi di legno al posto della<br />
tradizionale maturazione in botti di legno,<br />
secondo quanto previsto dal Reg.<br />
CE, n. 1507/2006. E non è finita qui.<br />
In Europa possono essere acquistati nei<br />
negozi, o attraverso internet, kit per la<br />
preparazione casalinga in meno di un<br />
mese di vini come il Chianti, il Baro<strong>lo</strong><br />
o il Valpolicella e dal primo agosto<br />
2009, grazie alla riforma europea del<br />
mercato del settore vitivinico<strong>lo</strong> prevista<br />
dal regolamento sulle pratiche<br />
eno<strong>lo</strong>giche in via di pubblicazione, sarà<br />
permesso di chiamare vino anche<br />
quel<strong>lo</strong> in cui attraverso determinate<br />
pratiche eno<strong>lo</strong>giche è stato eliminato<br />
parte dell'alcol naturalmente contenuto.<br />
Insomma le trappole europee<br />
nella spesa degli italiani sono sempre<br />
in agguato! Gianvito Negro Valiani<br />
A G R I C U L T U R E<br />
Sarà operativa dal 2014, ma la Commissione Europea<br />
ha già adottato una comunicazione con la quale individua<br />
otto parametri pedoclimatici (cioè relativi al<br />
suo<strong>lo</strong> e al clima) che formeranno la base per una classificazione<br />
chiara e oggettiva delle zone svantaggiate.<br />
La revisione non interesserà le zone montane (già classificate<br />
in base a criteri oggettivi comuni), né le zone caratterizzate<br />
da svantaggi specifici (come le isole e le fasce<br />
costiere) che sono classificate in base al<strong>lo</strong> specifico svantaggio<br />
che le distingue. La nuova delimitazione sarà più semplice<br />
e trasparente ed eliminerà fonti di discriminazione oggi presenti<br />
nell’insieme dell’Ue poiché attualmente l’individua-<br />
B E R L I N O<br />
Fast food BIO<br />
La Germania si conferma il Paese più attento ai prodotti da agricoltura bio<strong>lo</strong>gica.<br />
Una coppia di giovani lungimiranti ha aperto già quattro “Gorilla fast<br />
food“ nella sola Berlino. Cibo sano, vegetariano e certificato bio<strong>lo</strong>gico che<br />
potrebbe attrarre anche i consumatori più giovani, quelli più vulnerabili al fascino<br />
(ed ai prezzi) delle catene di fast food tradizionali, quelle del cibo spazzatura.<br />
I bio fast food offrono poi buffet e soluzioni rapide dedicate a chi è già un estimatore<br />
della cucina vegetariana e del buon cibo. La scelta di inserire nel marchio aziendale<br />
l’immagine del gorilla, una scimmia nerboruta ma vegetariana, è un elemento<br />
di sicuro fascino che potrebbe facilitare la diffusione tra i più giovani.<br />
Z O N E A G R I C O L E S V A N T A G G I A T E<br />
Al via la nuova classificazione<br />
21<br />
zione di tali zone è basata su oltre un centinaio di criteri nazionali,<br />
molto diversi tra <strong>lo</strong>ro: la fattibilità di una nuova classificazione<br />
sarà collaudata mediante simulazioni, effettuate<br />
dagli Stati membri con l’ausilio di dati nazionali.<br />
La commissaria per l’agricoltura e <strong>lo</strong> sviluppo rurale <strong>Ma</strong>riann<br />
Fischer Boel ha dichiarato che la nuova classificazione<br />
risponde all’esigenza di rendere gli aiuti più mirati nell’interesse<br />
degli agricoltori e di tutta la popolazione, affinché<br />
le zone caratterizzate da svantaggi naturali pregiudizievoli<br />
per l’agricoltura continuino ad essere coltivate per evitare<br />
il degrado ambientale. Fino all’entrata in vigore del nuovo<br />
sistema di classificazione, rimarrà operativo l’attuale sistema.
Una corretta fruizione della fascia<br />
costiera può sicuramente<br />
costituire un va<strong>lo</strong>re aggiunto<br />
a tutto il sistema turistico del<br />
Salento, ma soprattutto la garanzia di<br />
poter preservare la principale fonte attrattiva<br />
del territorio.<br />
Numerosi possono già essere i positivi<br />
esempi in tutta Italia e non<br />
so<strong>lo</strong>, di come sia possibile conciliare<br />
i servizi balneari con il rispetto del-<br />
l’ambiente che li ospita.<br />
L’attuazione di sistemi di gestione<br />
delle strutture balneari che puntano<br />
ad una superiore qualità ambientale,<br />
ad una migliore offerta turistica, ad<br />
una maggiore qualità nell’informazione<br />
e nella comunicazione, può concretamente<br />
avviarsi anche con investimenti<br />
contenuti.<br />
C O N S I G L I P E R L ’ E S T A T E<br />
Come star bene anche a tavola?<br />
Il caldo e le vacanze possono indurre in atteggiamenti sbagliati.<br />
Ecco a cosa fare attenzione<br />
L’estate è ufficialmente arrivata<br />
e ci troviamo a far fronte ai diversi<br />
cambiamenti climatici, ma<br />
non so<strong>lo</strong>. Stili di vita ed alimentazione<br />
cambiano anch’essi: talvolta i ritmi<br />
diversi ci portano ad assumere abitudini<br />
sbagliate che possono, però, essere<br />
facilmente corrette.<br />
Capita spesso di saltare i pasti perché<br />
fa troppo caldo o a causa di un’intera<br />
giornata trascorsa al mare oppure<br />
ancora, al contrario, si è tentati dai<br />
cosiddetti “peccati di gola” come mangiare<br />
qualche gelato in più o strafare<br />
durante le cene con gli amici. È invece<br />
fondamentale non saltare mai i pasti,<br />
mangiare a colazione, pranzo e<br />
cena e fare <strong>lo</strong> spuntino a metà mattina<br />
e a metà pomeriggio, adottando dei<br />
metodi di cottura semplici e ve<strong>lo</strong>ci, ma<br />
che nel<strong>lo</strong> stesso tempo assicurino un<br />
pasto completo dal punto di vista nutrizionale.<br />
Al mare è possibile consumare<br />
un pasto ve<strong>lo</strong>ce, come ad esempio<br />
un panino farcito con sole verdure<br />
oppure con del tonno, o del formaggio<br />
oppure con del prosciutto<br />
crudo. Consigliati sono anche i piatti<br />
freddi, come l’insalata di riso o di pasta,<br />
oppure le cosiddette insalatone miste<br />
con lattuga, pomodori, mais, carote,<br />
mozzarella, tonno.<br />
Disponiamo di una grande varietà<br />
di prodotti della terra ed oggi è facile<br />
trovare punti ristoro che offrono la<br />
possibilità di scegliere tanti piatti poco<br />
elaborati ma nel<strong>lo</strong> stesso tempo completi.<br />
A fine pasto è consigliabile con-<br />
sumare della frutta fresca, frullati di<br />
frutta o macedonia.<br />
Inoltre, i consigli per una corretta<br />
alimentazione estiva sono: aumentare<br />
il consumo di liquidi in genere, bevendo<br />
almeno 1,5 litri di acqua oligominerale<br />
a piccoli sorsi e non troppo<br />
fredda; consumare tutti i giorni frutta<br />
e verdura di stagione, almeno 3-5<br />
porzioni al giorno, per un buon apporto<br />
di vitamine, sali minerali, fibre<br />
e acqua, antiossidanti e sostanze protettive<br />
contro la formazione di radicali<br />
liberi; limitare i condimenti quanto basta;<br />
usare preferibilmente olio extra<br />
vergine di oliva, per condire gli alimenti<br />
a cottura ultimata; usare una<br />
quantità di sale moderata; limitare il<br />
consumo di gelati: meglio durante uno<br />
degli spuntini e non come pranzo o<br />
come cena, anche per chi è a dieta;<br />
sono da preferire i gusti alla frutta perché<br />
meno ca<strong>lo</strong>rici; sì a granite o ghiaccioli<br />
alla frutta. È importante, inoltre<br />
limitare il consumo di alcolici in genere<br />
ed evitare la sedentarietà; si consiglia<br />
di fare qualche breve passeggiata<br />
ogni giorno nelle ore meno calde<br />
della giornata.<br />
Se avete dei dubbi o volete perdere<br />
qualche chi<strong>lo</strong> di troppo non improvvisate<br />
diete “fai da te”: spesso<br />
questo atteggiamento non fa altro<br />
che peggiorare le condizioni di salute.<br />
Rivolgetevi dunque a validi esperti.<br />
Usando il buon senso è possibile<br />
mangiare di tutto. Buone vacanze!<br />
Simona Dongiovanni<br />
S O S T E N I B I L M E N T E<br />
Sugli arenili, il rispetto del cordone<br />
dunale originario rappresenta<br />
un’importante garanzia per il mantenimento<br />
della morfo<strong>lo</strong>gia costiera<br />
e delle dinamiche di erosione. La precarietà<br />
delle strutture facilmente<br />
amovibili, che non prevedano l’uso di<br />
malte cementizie o materiali lapidei,<br />
evita di arrecare danni ai precari ambienti<br />
dunali. L’utilizzo di pi<strong>lo</strong>ni che<br />
mantengano le piattaforme sopraelevate,<br />
secondo il model<strong>lo</strong> palafitta, garantisce<br />
il normale flusso di sabbia generato<br />
dai venti e l’eventuale passaggio<br />
sottostante del moto ondoso.<br />
L’uso di co<strong>lo</strong>razioni pastel<strong>lo</strong> o le-<br />
22<br />
gno, contribuisce a limitare l’impatto<br />
visivo ed a far integrare meglio, con<br />
l’ambiente circostante, le strutture. La<br />
regolamentazione degli accessi sulle<br />
spiagge con apposite passerelle e<br />
staccionate, preserva le dune dalle<br />
azioni di erosione generate dal passaggio<br />
dei bagnanti. L’eliminazione di<br />
specie vegetazionali non tipiche dei<br />
posti, impedisce i fenomeni di proliferazione<br />
incontrollata e mantiene<br />
l’identità dei litorali.<br />
Esistono poi alcune realtà turistiche<br />
liguri e toscane dove al fine di limitare<br />
i consumi idrici ed energetici sono state<br />
impiegate nuove tecno<strong>lo</strong>gie. Sono<br />
ormai diffusi sistemi di riutilizzo delle<br />
acque delle docce, sottoposte a particolari<br />
filtraggi, per l’impiego successivo<br />
nelle cassette dei wc per gli sca-<br />
U O M O E N A T U R A<br />
In spiaggia ma con criterio<br />
Stabilimenti balneari che coniugano la qualità ambientale e dei servizi offerti<br />
Una passeggiata nel benessere,<br />
questo è una visita guidata nel<br />
giardino botanico delle piante<br />
officinali di San Demetrio di Specchia,<br />
azienda agricola del Gruppo Specchiasol:<br />
un giardino che ospita più di<br />
400 specie diverse di piante officinali,<br />
medicinali, aromatiche. Così tra ampie<br />
distese di lavanda, menta, timo, salvia,<br />
rosmarino ci si riempie gli occhi e il<br />
cuore di mille profumi e co<strong>lo</strong>ri.<br />
Il momento migliore per godere<br />
della piena vegetazione e delle fioriture<br />
della maggior parte di queste piante è<br />
in primavera e in estate, ed è infatti<br />
proprio in questo periodo che sono organizzate<br />
delle visite guidate: una full<br />
immersion nella natura per una indimenticabile<br />
esperienza sensoriale, ma<br />
anche per conoscere le piante officinali<br />
dal vivo, vederne l’aspetto, conoscere<br />
la pianta madre, che è la mate-<br />
richi. O ancora, il montaggio di pannelli<br />
fotovoltaici sui tetti, che garantisce<br />
la totale autonomia energetica.<br />
Ancor più indispensabile da attuare,<br />
ma altrettanto semplice, è l’utilizzo<br />
di idonei contenitori diversificati<br />
per l’effettuazione della raccolta differenziata,<br />
con particolare attenzione<br />
alle attività di sensibilizzazione sulla tematica.<br />
L’aggiunta poi di elevati standard<br />
qualitativi nei servizi erogati e di<br />
una informazione al cliente sulle peculiarità<br />
ambientali e culturali, può arricchire<br />
notevolmente l’offerta turistica<br />
del nostro Salento.<br />
Simone Zecca<br />
S P E C C H I A<br />
Un tuffo nella natura<br />
Al giardino botanico San Demetrio per fuggire dalla vita cittadina<br />
ria prima di tutti i prodotti fitoterapici,<br />
che siamo in genere abituati a vedere<br />
sui banconi di erboristerie o farmacie.<br />
È un’esperienza rilassante e piacevole<br />
passeggiare tra le immense distese<br />
di camomilla o le luminose piantagioni<br />
di escolzia, sotto il sole già vigoroso<br />
della prima estate salentina, inebriandosi<br />
degli aromi benefici di queste<br />
piantagioni.<br />
<strong>Ma</strong> il giardino botanico è molto di<br />
più: è il cuore di un Centro Studi e Ricerche<br />
Piante Officinali, luogo di sperimentazione<br />
in un settore, quel<strong>lo</strong> erboristico-farmaceutico,<br />
in continua<br />
evoluzione e che richiede risposte<br />
sempre nuove e all’avanguardia, per<br />
un mercato sempre più sensibile alle<br />
tematiche del benessere.<br />
Per info e prenotazioni delle visite<br />
guidate chiamare <strong>lo</strong> 0833 539899.<br />
Federica Ricchiuto
Si può crescere in tanti modi, si diventa<br />
adulti e cittadini responsabili<br />
attraverso tante strade,<br />
spesso anche restando con uno spirito<br />
bambino. Vi è mai capitato di vedere<br />
frotte di ragazzini vestiti di azzurro che<br />
riuniti attorno a un cerchio fanno strane<br />
urla, si rincorrono saltano e cantano<br />
anche nelle difficoltà? O cosa ancor<br />
più strana, adulti in panta<strong>lo</strong>ncini<br />
blu in pieno inverno, calzettoni fino<br />
al ginocchio, con intorno al col<strong>lo</strong> un<br />
fazzolettone co<strong>lo</strong>rato? Non si sono materializzati<br />
i puffi, né tantomeno si esibisce<br />
il circo orfei. Sono gli Scout Agesci,<br />
diffusissimi nella provincia di<br />
Lecce, in tutta Italia e nel mondo. Dal<br />
1994 un gruppo è presente anche a<br />
Ugento, guidato da Salvatore Chiga e<br />
Mimì Tonti, i due capi gruppo.<br />
<strong>Ma</strong> cosa fanno gli scout? Cosa li<br />
spinge a riunirsi ogni settimana? Lo<br />
abbiamo chiesto a Salvatore Chiga che<br />
sa raccontare e vivere con puntualità<br />
<strong>lo</strong> scoutismo, senza mascherare troppo<br />
bene il lato ‘bambino’ che, da<br />
C O M E<br />
S I O R G A N I Z Z A N O<br />
Esp<strong>lo</strong>ratori,<br />
Lupetti e Rover<br />
Gli Scout A.G.E.S.C.I. (Associazione<br />
Guide E Scout Cattolici<br />
Italiani) sono suddivisi<br />
in tre grandi gruppi: il Branco dei<br />
Lupetti o delle Coccinelle, bambini<br />
e bambine dagli 8 ai 12 anni che attraverso<br />
il gioco imparano il rispetto<br />
per gli altri, la necessità delle regole,<br />
la responsabilità nei confronti<br />
dei più piccoli attraverso i momenti<br />
di preghiera, quelli di relax,<br />
le occasioni di dia<strong>lo</strong>go e le gare sportive<br />
di squadra. Il Reparto è invece<br />
composto da Esp<strong>lo</strong>ratori (maschi) e<br />
Guide (femmine), dai 12 ai 16 anni:<br />
è il momento dell’avventura, del cavarsela<br />
anche in situazioni più difficili,<br />
del mettere alla prova le proprie<br />
abilità manuali, le capacità personali<br />
e il senso di responsabilità: le<br />
uscite infatti si svolgono nelle tende<br />
canadesi, il cibo viene cotto sul fuoco,<br />
<strong>lo</strong> zaino caricato in spalla. Attraverso<br />
le attività pratiche, gli impegni,<br />
le ‘specialità’ e le escursioni,<br />
i ragazzi riscoprono la bellezza del<br />
creato, la fraternità, l’essenzialità. Infine<br />
dai 16 ai 21 anni, si svolge la fase<br />
conclusiva: il Clan dei Rover (maschi)<br />
e delle Scolte (femmine) che<br />
si mettono al servizio degli altri<br />
con attività di vo<strong>lo</strong>ntariato a seconda<br />
delle esigenze del territorio, del<br />
paese, della comunità nella quale<br />
sono inseriti - affiancati dai capi, sempre<br />
a disposizione per ogni evento<br />
che richieda la <strong>lo</strong>ro collaborazione.<br />
E al momento della cosiddetta “partenza”<br />
devono scegliere se diventare<br />
a <strong>lo</strong>ro volta “capi scout”, quindi<br />
educatori per altri bambini e ragazzi,<br />
o se il <strong>lo</strong>ro percorso si conclude. Restano<br />
comunque scout per tutta la<br />
vita e applicano virtù e insegnamenti<br />
appresi, anche senza indossarne<br />
più l’uniforme. C. S.<br />
scout, sa conservare.<br />
“L’esperienza scout è un’occasione<br />
unica per la formazione dei nostri ragazzi.<br />
A seconda delle<br />
fasce d’età e a seconda<br />
della “branca” a cui appartengono,<br />
possono vi-<br />
vere e imparare tantissimo.<br />
Qui a Ugento abbiamo<br />
un gruppo di circa<br />
50 persone: 11 capi<br />
(gli educatori), un assistente<br />
spirituale, una ventina<br />
di lupetti, un altro<br />
bel gruppo di esp<strong>lo</strong>ratori<br />
e guide, e due rover”.<br />
Chi è il fondatore degli<br />
Scout Agesci?<br />
“Si chiamava Robert<br />
Baden Powell, per noi è<br />
semplicemente B.P., un<br />
militare e scrittore inglese<br />
del seco<strong>lo</strong> scorso<br />
che cominciò ad educare<br />
un gruppo di ragazzi<br />
con questa sua proposta<br />
innovativa. La storia è<br />
lunga ma interessante.<br />
Si riassume con il motto<br />
“Lasciamo il mondo un<br />
po’ migliore di come <strong>lo</strong><br />
abbiamo trovato” e questo<br />
vale per ogni aspetto<br />
della vita: dal rispetto<br />
per l’ambiente, al compimento<br />
dei doveri di<br />
cittadino, di cattolico,<br />
fino alla responsabilità<br />
nei confronti degli altri”<br />
Come ha avuto inizio<br />
il gruppo di Ugento?<br />
“Dalla caparbietà di<br />
don Mimmo, il parroco di<br />
Gemini, che nel 1989 ‘costrinse’<br />
me e Concettina<br />
Cino a entrare nel gruppo di Gemini,<br />
pioniere e formatore di altri gruppi<br />
scout della zona”. Per poter aprire un<br />
gruppo scout sono necessari, infatti, dei<br />
corsi di formazione per adulti e soprattutto<br />
un periodo di “pratica” pres-<br />
P R I M I P I A N I<br />
so gruppi già consolidati, per prendere<br />
confidenza con il metodo. “Ci sentivamo<br />
due pesci fuor d’acqua, ma col<br />
U G E N T O 1<br />
Del nostro meglio<br />
Urlato a squarciagola è ancora più efficace.<br />
Il motto degli scout Agesci<br />
tempo abbiamo apprezzato il metodo<br />
educativo e da al<strong>lo</strong>ra non abbiamo mai<br />
smesso!”.<br />
Quale è la difficoltà più grande nel<br />
fare l’educatore?<br />
“Gli scout richiedono tempo e de-<br />
23<br />
dizione. Bisogna capire le esigenze, i<br />
desideri, le attese dei ragazzi, preparare<br />
le attività da offrire <strong>lo</strong>ro, le occasioni<br />
per stimolarli e tirar<br />
fuori il meglio da<br />
ognuno. Le soddisfazioni<br />
sono tante, anche se i ra-<br />
gazzi di oggi sono meno<br />
disponibili all’ascolto, non<br />
sanno apprezzare le cose<br />
semplici, sembra che non<br />
abbiano più bisogno di<br />
imparare nulla. La difficoltà<br />
più grande, però, è<br />
data dal fatto che siamo in<br />
pochi adulti. Tutti motivati<br />
e contenti di far<strong>lo</strong>, ma<br />
sinceramente ci servirebbe<br />
una mano”.<br />
Quali sono le attività<br />
più importanti che avete<br />
svolto?<br />
“Ogni anno ha luogo il<br />
campo estivo, il momento<br />
centrale e conclusivo.<br />
Qualche anno fa con il<br />
clan siamo stati nel Lazio,<br />
vicino Roma, dove in collaborazione<br />
con la forestale<br />
abbiamo fatto servizio<br />
di vigilanza nel parco,<br />
abbiamo appreso le tecniche<br />
base antincendio,<br />
abbiamo fatto servizio di<br />
vedetta. Siamo stati anche<br />
in un villaggio in Albania,<br />
presso una casa di<br />
suore, facevamo animazione<br />
per bambini coinvolgendoli<br />
in attività ricreative<br />
e contemporaneamente<br />
abbiamo rimesso<br />
in sesto la struttura,<br />
dalle aiuole alla verniciatura<br />
di 800 metri di ringhiera.<br />
I campi, che durano circa una<br />
settimana, diventano il momento<br />
ideale per affiatare il gruppo, per staccarsi<br />
dal quotidiano, spegnere il cellulare,<br />
dedicarsi alle persone”.<br />
Chiara Schiavano
Io vorrei, superato ogni tremore<br />
giungere alla bellezza che mi incalza,<br />
dalla rovina del silenzio, fonda,<br />
togliere la misura della voce<br />
e cantare all’unisono coi suoni;<br />
stamparmi nelle palme ogni vigore<br />
in crescita perenne e modulare<br />
un attento confine con le cose<br />
ov’io possa con esse col<strong>lo</strong>quiare<br />
difesa sempre da incipienti caos.<br />
Vorrei abitare nel segreto cuore<br />
centro d’ogni più puro movimento,<br />
animare di me gli spenti aspetti<br />
dei fantasmi reali e riplasmare<br />
le parabole ardenti ove ogni grazia<br />
è tocca dal suo limite. Variata<br />
stupendamente da codesti incontri<br />
numererò la plurima mia essenza<br />
entro un so<strong>lo</strong>, perenne,<br />
insistere di toni adolescenti.<br />
Nell’aperta misura delle ali<br />
del più libero uccel<strong>lo</strong>,<br />
nel vigore degli alberi,<br />
nella chiarezza-musica dei venti,<br />
nel frastuono puerile dei co<strong>lo</strong>ri,<br />
nell’aroma del frutto,<br />
sarò creatura in unico e diverso<br />
principio, senza origine né segno<br />
d’ancestrale condanna.<br />
E so, per questa verità, che il tempo<br />
non crollerà spargendo le rovine<br />
dei violati contatti alla mitezza<br />
del mio nuovo apparire, né la sacra<br />
identità del canto verrà meno<br />
ai suoi idoli vivi.<br />
Alda Merini è l’autrice prolifica<br />
di una smisurata raccolta di<br />
poesie. In esse la parola poetica,<br />
che pur nella sua letteralità spesso<br />
tende a stravolgere il lessico e il senso<br />
della lingua, è una continua presenza<br />
dell’io che non può non esistere<br />
senza la coscienza di un tu, sentito<br />
non tanto come l’indirizzarsi aneddotico<br />
della voce quanto come l’assenza<br />
permanente di questo potersi indirizzare.<br />
Anche il soggetto che scrive,<br />
tra l’altro, sembra scomparire dietro<br />
la voragine del senso delle parole<br />
Voglio ringraziarti, Signore, per<br />
il dono della vita. Ho letto da<br />
qualche parte che gli uomini<br />
sono angeli con un’ala soltanto: possono<br />
volare so<strong>lo</strong> rimanendo abbracciati.<br />
A volte, nei momenti di confidenza,<br />
oso pensare, Signore, che anche tu abbia<br />
un’ala soltanto. L’altra, la tieni nascosta:<br />
forse per farmi capire che anche<br />
tu non vuoi volare senza di me.<br />
Per questo mi hai dato la vita: perché<br />
io fossi tuo compagno di vo<strong>lo</strong>.<br />
Insegnami, al<strong>lo</strong>ra, a librarmi con te.<br />
Perché vivere non è “trascinare la<br />
vita”, non è “strappare la vita”, non è<br />
“rosicchiare la vita”.<br />
Vivere è abbandonarsi, come un<br />
gabbiano, all’ebbrezza del vento.<br />
Vivere è assaporare l’avventura della<br />
libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica<br />
ala, con la fiducia di chi sa di avere<br />
nel vo<strong>lo</strong> un partner grande come te!<br />
Ti chiedo perdono per ogni peccato<br />
contro la vita.<br />
Anzitutto, per le vite uccise prima ancora<br />
che nascessero. Sono ali spezzate.<br />
Sono voli che avevi progettato di fare<br />
e ti sono stati impediti. Viaggi annullati<br />
per sempre. Sogni troncati sull’alba.<br />
<strong>Ma</strong> ti chiedo perdono, Signore, anche<br />
per tutte le ali che non ho aiutato a di-<br />
che, tra mistica credenza e blasfema,<br />
folle balbettamento e asciutta lucidità,<br />
sanno etimo<strong>lo</strong>gicamente ‘abbandonarsi’<br />
all’urgente verità del verso.<br />
Quella di Alda Merini è una poesia<br />
dell’abbandono (dal francese ‘à<br />
ban donner’, cioè ‘mettere a disposi-<br />
T E R Z A P A G I N A<br />
P O E T I D ’ O G G I :<br />
Alda Merini<br />
stendersi. Per i voli che non ho saputo<br />
incoraggiare. Per l’indifferenza con<br />
zione’), un generoso e inesauribile rivolgersi<br />
della parola, anche se c’è sempre<br />
il rischio, in questo suo aprirsi senza<br />
limiti - che si rinchiuda in se stessa.<br />
È questo il rischio da correre, il rischio<br />
che corre ogni poeta. Ed ogni<br />
rischio ha le sue ferite, ogni scanda-<br />
Q U A D E R N O S A L E N T I N O<br />
Dammi, Signore,<br />
un’ala di riserva<br />
don Tonino Bel<strong>lo</strong><br />
Un invito alla lettura dei nostri autori,<br />
attraverso alcune delle <strong>lo</strong>ro pagine più significative<br />
a cura di Giovanni Coluccia<br />
cui ho lasciato razzolare nel cortile, con<br />
l’ala penzolante, il fratel<strong>lo</strong> infelice che<br />
don Tonino Bel<strong>lo</strong> (Alessano 1935 - Molfetta 1993) non necessita certamente di<br />
presentazioni ai nostri lettori, che ben ne hanno conosciuto la grandezza di pastore<br />
e di profeta del nostro tempo. Ripubblicando, nell’ambito della nostra rubrica<br />
sugli scrittori salentini, questa preghiera, che chiude una delle opere più<br />
ispirate di don Tonino, ci si propone di ricordarne anche la grande abilità letteraria,<br />
tutta messa al servizio dell’annuncio della Parola di Dio. Padre David <strong>Ma</strong>ria<br />
Turoldo, nella presentazione al volume, scrisse: “Grazie delle cose e del modo in cui ci<br />
parli; questo stile che usiamo anche nella preghiera, nel dia<strong>lo</strong>go con Dio; uno stile che ci<br />
rende più sinceri e umani. […] Vorrei ringraziarti perché ad ogni pagina riesci a folgorarci<br />
sulle nostre banalità e a scuoterci dalle nostre distrazioni”. Per chi volesse accostarsi alla<br />
lettura delle opere di don Tonino, tra le numerose oggi reperibili, menzioniamo,<br />
oltre a quella qui presentata, MARIA, DONNA DEI NOSTRI GIORNI, PREGHIERE, CIRENEI<br />
DELLA GIOIA, LE MIE NOTTI INSONNI.<br />
Foto ritratto di Giuliano Grittini<br />
CRISTO PORTACROCE<br />
24<br />
Quando <strong>lo</strong>ttavo duramente il giorno<br />
per sradicare l’ora dal mio cuore,<br />
sola entità di tenebre, angosciosa<br />
era questa fatica alle mie mani.<br />
<strong>Ma</strong> non so quale leggerezza imbeve<br />
<strong>lo</strong>gicamente adesso la natura<br />
del mio corpo rinato; so che muovo<br />
allucinato il passo alle mie pene,<br />
sento che in me recede il rigoglioso<br />
volume del mio sangue e che più dolce<br />
mi è liberare sguardi di paura.<br />
<strong>lo</strong> (dal greco “inciampo”) le sue cadute.<br />
Si può quindi avere il sentimento,<br />
leggendo la poesia della Merini,<br />
di un’osservazione autolesionante,<br />
di un bisogno di far uscire la<br />
voce come si incide un ascesso; ma<br />
questo non è mai negazione del far<br />
poetico, sembra anzi l’unica terapia di<br />
sé, dove <strong>lo</strong> scrivere è la sola azione che<br />
si può ancora patire, e la scrittura il<br />
so<strong>lo</strong> caos che ordina.<br />
Un tito<strong>lo</strong> di una delle raccolte<br />
della Merini, a sottolineare questa ‘malattia’<br />
della poesia, è proprio Clinica<br />
dell’abbandono, ma non per studia-<br />
P r i m a P a r t e<br />
a cura di Ettore Labbate<br />
re razionalmente o scentificamente il<br />
proprio io, ma per renderne chiare ed<br />
evidenti le sue zone di irrazionalità.<br />
Per far<strong>lo</strong> bisogna stendersi (“clinica”<br />
deriva proprio dal greco “kliné”, che<br />
significa “letto”), stendere versi, e la<br />
verticalità dell’affermazione cedere all’orizzontalità<br />
del riposo, dell’accettamento<br />
di quanto avviene.<br />
La poesia, si sa, è una malattia inguaribile,<br />
ma la sola che possa, a volte,<br />
permettere di accettare la vita.<br />
avevi destinato a navigare nel cie<strong>lo</strong>. E<br />
tu l’hai atteso invano, per crociere<br />
che non si faranno mai più.<br />
Aiutami ora a planare, Signore.<br />
A dire, terra terra, che l’aborto è un<br />
oltraggio grave alla tua fantasia. È un<br />
crimine contro il tuo genio. È un riaffondare<br />
l’aurora nelle viscere dell’oceano.<br />
È l’antigenesi più delittuosa.<br />
È la “decreazione” più desolante.<br />
<strong>Ma</strong> aiutami a dire, anche, che mettere<br />
in vita non è tutto. Bisogna mettere in<br />
luce. E che antipasqua non è so<strong>lo</strong><br />
l’aborto, ma è ogni accoglienza mancata.<br />
È ogni rifiuto del pane, della casa, del<br />
lavoro, dell’istruzione, dei diritti primari.<br />
Antipasqua è la guerra: ogni guerra.<br />
Antipasqua è lasciare il prossimo nel<br />
vestibo<strong>lo</strong> malinconico della vita, dove<br />
“si tira a campare”, dove si vegeta so<strong>lo</strong>.<br />
Antipasqua è passare indifferenti vicino<br />
al fratel<strong>lo</strong> che è rimasto con l’ala,<br />
l’unica ala, inesorabilmente impigliata<br />
nella rete della miseria e della solitudine.<br />
E si è ormai persuaso di non essere<br />
più degno di volare con te. Soprattutto<br />
per questo fratel<strong>lo</strong> sfortunato<br />
dammi, o Signore, un’ala di riserva.<br />
Da Alla finestra la speranza. Lettere di un vescovo<br />
(p. 173-4), di Don Tonino Bel<strong>lo</strong>, Edizioni San<br />
Pao<strong>lo</strong>, 2004 (15ma edizione)
Ha avuto inizio domenica 10<br />
maggio la XIII edizione di<br />
“Chiese Aperte” appuntamento<br />
annuale organizzato dall’Associazione<br />
Nazionale Archeo d’Italia onlus,<br />
che ha sede <strong>lo</strong>cale a Porto Badisco<br />
(Otranto).<br />
L’associazione di vo<strong>lo</strong>ntariato si<br />
occupa della tutela e va<strong>lo</strong>rizzazione<br />
del patrimonio culturale, divulgando<br />
la conoscenza dei beni storico-architettonici<br />
d’Italia. La sezione di Otranto,<br />
ogni anno si prende cura di quelli<br />
presenti nel Salento, cercando di volta<br />
in volta di diversificare le proposte<br />
con il contributo dei vari comuni, sen-<br />
sibilizzando le amministrazioni <strong>lo</strong>cali<br />
a tenere aperti per l’occasione monumenti<br />
ed edifici grazie alle attività<br />
di vo<strong>lo</strong>ntariato.<br />
Molti monumenti, anche di piccola<br />
importanza - soprattutto chiese e cappelle<br />
di campagna - sono presi in con-<br />
S T A L K I N G<br />
Significato, rischi e tutele<br />
Attenzioni ossessive e persecutorie le cui vittime<br />
sono spesso le donne<br />
Il termine stalking letteralmente significa<br />
braccare, pedinare ed indica<br />
una serie di atteggiamenti tenuti<br />
da un individuo che affligge<br />
un’altra persona, spesso di sesso opposto,perseguitandola<br />
e causando<br />
stati d’ansia<br />
e paura, che<br />
possono arrivare a<br />
compromettere<br />
il normale svolgimento<br />
delle attività<br />
quotidiane.<br />
Il fenomeno del<strong>lo</strong><br />
stalking può<br />
svilupparsi in seguito<br />
ad una<br />
complicazione di<br />
una qualsiasi relazione<br />
interpersonale e chiunque<br />
può esserne vittima.<br />
Nella maggior parte dei<br />
casi il fenomeno si presenta<br />
nella relazione di coppia e,<br />
in percentuali minori<br />
si evidenzia<br />
nella vita di condominio,<br />
nell’ambito familiare, sul<br />
luogo di lavoro, a scuola e nell’università.<br />
Lo stalker è colui che assume un atteggiamento<br />
intrusivo, insistente e<br />
bramoso di ottenere ad ogni costo una<br />
vicinanza con quella che designa<br />
come sua vittima. Nella maggior parte<br />
dei casi si tratta di una persona con<br />
cui ha intrattenuto un rapporto sentimentale<br />
che, una volta concluso, vorrebbe<br />
riallacciare nuovamente. Lo<br />
stalker è una persona molto sensibile<br />
alla separazione, al timore dell’abbandono<br />
o dell’al<strong>lo</strong>ntanamento, o al<br />
rifiuto da parte di una persona a lui<br />
molto cara. Il modo con cui <strong>lo</strong> stalker<br />
potrebbe agire, racchiude una serie di<br />
tipo<strong>lo</strong>gie d’azione: approccio diretto,<br />
telefonate, sms, biglietti, e-mail, appostamenti<br />
nei luoghi maggiormente<br />
frequentati dalla vittima, invio di lettere,<br />
atti vandalici con danni alla proprietà,<br />
diffusione di pettegolezzi, minacce<br />
di violenza diretta ed indiretta.<br />
La vittima perseguitata inizia a vivere<br />
nel pieno terrore psico<strong>lo</strong>gico, costretta,<br />
a volte, a modificare il proprio<br />
T A V I A N O<br />
Santa <strong>Ma</strong>rina è tra le<br />
“Chiese Aperte”<br />
Censita dall’iniziativa promossa dall’associazione<br />
Archeo d’Italia<br />
modus vivendi. In seguito a ciò, potrebbero<br />
presentarsi nella vittima stati<br />
d’ansia, alterazioni del sonno e del<br />
tono dell’umore, crisi di pianto, messa<br />
in atto di comportamenti<br />
di evitamento,<br />
aventi nell’immediato,<br />
<strong>lo</strong> scopo<br />
di prevenire situazioni<br />
di perico<strong>lo</strong>,<br />
ma nel contempo<br />
significa<br />
anche impossibilità<br />
a vivere<br />
la propria vita<br />
sociale, lavorativa<br />
e privata.<br />
Recentemente<br />
è stata introdotta nell’ordinamento<br />
italiano una<br />
normativa di contrasto al<br />
fenomeno del<strong>lo</strong> stalking,<br />
con l’introduzione nel codice<br />
penale dell’art.612 bis,<br />
rubricato “atti persecutori”.<br />
Lara Stendardo<br />
siderazione per evitarne la totale distruzione.<br />
La maggior parte di essi, infatti,<br />
riversa in uno stato di precarietà<br />
architettonica. L’iniziativa di “Chiese<br />
Aperte” promuove e sensibilizza<br />
progetti di recupero e di restauro da<br />
parte delle istituzioni preposte o di privati<br />
particolarmente sensibili.<br />
In occasione dell’edizione di quest’anno<br />
sono stati censiti diversi monumenti<br />
in tutto il Salento, in particolare<br />
la chiesetta extramoenia di “S. <strong>Ma</strong>rina<br />
di Taviano” sul versante ionico.<br />
La chiesetta di “Santa <strong>Ma</strong>rina”, or-<br />
È una vecchia abitudine quella di<br />
segnalare, lampeggiando con i fari<br />
dell’auto, agli automobilisti che sopraggiungono<br />
in senso opposto, la<br />
presenza di pattuglie di forze dell’ordine<br />
in servizio sulla strada, impegnate<br />
nel control<strong>lo</strong> della circolazione.<br />
Tempo fa ho sentito da qualcuno<br />
che un tale comportamento potrebbe<br />
essere considerato un vero e<br />
proprio reato di favoreggiamento del<br />
conducente che <strong>lo</strong> adotta. Alcuni<br />
miei amici sostengono invece che<br />
questa notizia sia completamente<br />
falsa. Hanno ragione <strong>lo</strong>ro oppure io?<br />
P.E. - Scorrano<br />
25<br />
mai ing<strong>lo</strong>bata dall’espansione urbanistica,<br />
si trova a 3 km da Taviano, sulla<br />
direttrice che porta alla frazione della<br />
spiaggia di <strong>Ma</strong>ncaversa.<br />
La chiesa è piccola ed è costituita<br />
da un vano con volta a stella e altri ambienti<br />
nella parte retrostante. L’interno<br />
è affrescato da santi taumaturghi;<br />
l’altare, distrutto da atti vandalici,<br />
è dedicato alla <strong>Ma</strong>donna di Costantinopoli.<br />
So<strong>lo</strong> successivamente il<br />
monumento sormontato da un campanile<br />
a vela è stato riconsacrato a<br />
“Santa <strong>Ma</strong>rina” dal credo popolare. Il<br />
monumento fu costruito dalla famiglia<br />
Moschettini, il cui blasone si trova<br />
al di sopra dell’ingresso, nel 1704.<br />
All’esterno esistono altre quattro edicole<br />
di grandi dimensioni, senza affreschi;<br />
so<strong>lo</strong> una conserva le tracce di<br />
una ‘fuga in Egitto’. Nelle vicinanze<br />
c’era anche un menhir che è stato trafugato.<br />
Antonio Piccinno<br />
a cura di Emma De <strong>Ma</strong>rco<br />
Lampeggiare: aiutino “illegale”?<br />
Non ce ne voglia, ma hanno ragione<br />
i suoi amici. L’artico<strong>lo</strong> 378 del Codice Penale<br />
contempla il reato di favoreggiamento<br />
personale nell’eludere investigazioni dell’autorità<br />
(dopo la commissione di un delitto<br />
punito con l’ergasto<strong>lo</strong> o la reclusione).<br />
Il reato presuppone, però, la consapevolezza,<br />
da parte di chi si comporta “favorevolmente”,<br />
sia dell’avvenuta commissione<br />
di tale delitto, sia delle investigazioni<br />
dell’autorità.<br />
La condotta da lei descritta, a nostro<br />
parere, potrebbe al più avere rilevanza amministrativa,<br />
per un uso improprio dei dispositivi<br />
di illuminazione.<br />
Nulla di più.
Le sue magnificenze furono oppresse<br />
dal tempo, e dall’inesorabile agricoltore,<br />
che coi colpi della marra tutt’i<br />
preziosi avanzi di antichità distrugge ed<br />
annienta”, così scrisse Antonio De Ferraris<br />
detto “Il Galateo” nelle sue Epistole<br />
Salentine (DE SITU IAPYGIAE) del 1511.<br />
Al<strong>lo</strong> stato attuale della situazione diversi<br />
fattori hanno permesso che<br />
un’area di importanza storico-archeo<strong>lo</strong>gica<br />
di livel<strong>lo</strong> nazionale, che da<br />
numerosi secoli costituisce il sito dell’antica<br />
città di Rudiae, possa essere<br />
resa zona edificabile.<br />
Definita capitale della Messapia,<br />
certamente una delle più importanti<br />
città antiche della penisola salentina,<br />
Una delle espressioni più note<br />
della religiosità popolare meridionale<br />
è costituita dalle edicole<br />
devozionali (“U NICCHIU”: così<br />
volgarmente chiamato dagli anziani di<br />
Ugento). Queste nascono da un’esigenza<br />
di devozione religiosa personale<br />
del committente-proprietario verso un<br />
santo piuttosto che da un evento drammatico<br />
che implica la richiesta e il soddisfacimento<br />
di un voto per grazia ricevuta.<br />
Va evidenziato, tuttavia, che alcune<br />
edicole, quando nascono, in seguito<br />
alla promessa di un voto, vengono<br />
qualificate come votive; ma sotto<br />
l’aspetto tipo<strong>lo</strong>gico, formale, architettonico,<br />
scultoreo e/o pittorico la differenza<br />
non esiste, salvo l’eventuale presenza<br />
di un’iscrizione o di un’epigrafe<br />
che ne qualifichi il committente.<br />
Le edicole appartengono alla categoria<br />
delle opere senza tempo perché<br />
la <strong>lo</strong>ro origine è presente nelle più antiche<br />
civiltà in quanto testimonianze della<br />
sensibilità religiosa della fede dell’uomo<br />
e del suo desiderio di rapportarsi<br />
direttamente con la divinità.<br />
Se vogliamo individuare un’origine<br />
per le edicole attuali dobbiamo guar-<br />
dare al mondo precristiano, in particolare<br />
a quel<strong>lo</strong> classico greco-latino.<br />
La penisola salentina, in quanto luogo<br />
d’incontro di popoli di provenienza<br />
diversa, ha costituito un ponte naturale<br />
per diverse civiltà che qui hanno lasciato<br />
segni evidenti del <strong>lo</strong>ro passaggio<br />
attraverso le testimonianze dei <strong>lo</strong>ro culti<br />
che numerose sono emerse nelle<br />
aree archeo<strong>lo</strong>giche.<br />
Con l’avvento del cristianesimo le antiche<br />
forme rituali, rinnovate nei significati<br />
e nei va<strong>lo</strong>ri assunti dalla nuova<br />
religione, hanno continuato a convivere<br />
intelligentemente con le nuove<br />
gerarchie ecclesiastiche le quali hanno<br />
sempre predicato la conversione e il<br />
cambiamento della vita dell’uomo, senza<br />
insistere molto nella distruzione su<br />
quanto era stato oggetto di venerazione<br />
o rispetto di culto vero e proprio: basterebbe<br />
pensare alle grotte, alla terra,<br />
ai fulmini, all’arcobaleno, alle calamità<br />
T E R Z A P A G I N A<br />
R I C E R C A E T U T E L A<br />
L'area archeo<strong>lo</strong>gica di Rudiae<br />
Capitale della Messapia e poi municipio romano: Lecce nella storia<br />
Rudiae venne fondata - secondo la tradizione<br />
- dal leggendario <strong>Ma</strong>lennio, re<br />
dei Salentini, discendente di Minosse<br />
e fondatore anche della vicina Lecce.<br />
La città antica è generalmente identificata<br />
con i resti archeo<strong>lo</strong>gici situati nel<br />
comune di San Pietro in Lama (<strong>lo</strong>calità<br />
"Rugge") col<strong>lo</strong>cati tre chi<strong>lo</strong>metri a<br />
sud-ovest di Lecce. Citata da diversi autori<br />
antichi, tra cui Strabone, Plinio il<br />
Vecchio e Ovidio, doveva costituire tra<br />
il V e il III sec. a.C. il centro messapico<br />
predominante del territorio leccese.<br />
Il luogo suscitò l'interesse degli<br />
eruditi a partire dal ‘500, ma furono<br />
segnalati soltanto ritrovamenti fortuiti<br />
e sporadici fino all'800, momento in<br />
cui vennero avviate alcune campagne<br />
di scavo, dirette da De Simone e promosse<br />
da Sigismondo Castromediano,<br />
entrambi eruditi <strong>lo</strong>cali, che portarono<br />
al rinvenimento di numerose epigrafi<br />
e reperti, quali splendidi vasi decorati<br />
con chiari riferimenti alla religione<br />
orfico-dionisiaca, corredi funerari<br />
e i tipici vasi messapici le cosiddette<br />
trozzelle - conservati attualmente presso<br />
il Museo Provinciale di Lecce - e alla<br />
scoperta di diversi ambienti cimiteriali<br />
di epoca messapica e romana. Nel 1955<br />
la zona venne assoggettata a vinco<strong>lo</strong> archeo<strong>lo</strong>gico<br />
e nuove campagne di scavo<br />
si ebbero tra il 1957 e il 1959 dove<br />
emersero un asse stradale basolato, edifici<br />
di età romana, due ipogei e diverse<br />
tombe a fossa di epoca messapica.<br />
Il sito presenta essenzialmente due<br />
livelli archeo<strong>lo</strong>gici: quel<strong>lo</strong> messapico<br />
(V-III sec. a.C.) e quel<strong>lo</strong> romano (II sec.<br />
a.C.). L'insediamento messapico è circoscritto<br />
dal percorso della cinta muraria<br />
tuttora ben visibile per larghi tratti<br />
sul terreno, mentre le tracce dell'assetto<br />
urbano sono scarse, e limitate<br />
a opere di terrazzamento. In età romana<br />
la città perde progressivamente<br />
importanza, a causa della crescente potenza<br />
della vicina Lupiae e l'area abitativa<br />
sembra essersi notevolmente ridotta;<br />
in vista, riferibile sempre al periodo<br />
romano, vi è anche una depressione<br />
ellittica denominata "anfiteatro"<br />
e il vicino incrocio stradale basolato.<br />
Con la conquista romana Rudiae<br />
fece parte della "regio II Apulia<br />
et Calabria” e diventò municipio, pro-<br />
babilmente dopo la guerra sociale<br />
(91-88 a.C.), ed è ancora oggi nota soprattutto<br />
per essere la città natale del<br />
poeta latino Quinto Ennio (Rudiae 239<br />
- Roma 169 a.C.).<br />
Successivamente il centro subì un<br />
graduale ma inesorabile abbandono<br />
finchè venne poi rasa al suo<strong>lo</strong>, sempre<br />
secondo la tradizione, dall’ira funesta<br />
di Guglielmo II d’Altavilla (fine XII<br />
sec.). Vincenzo Del Tufo<br />
T R A D I Z I O N I E C I V I L T À<br />
Le edicole devozionali<br />
Opere senza tempo e luoghi privilegiati della sacralità del territorio<br />
naturali, ecc.<br />
Tutto ciò rappresenta un dato di<br />
enorme rilevanza antropo<strong>lo</strong>gica quando<br />
si guarda alla religiosità popolare perché,<br />
nonostante la diffusione del cristianesimo,<br />
questa ha continuato il suo<br />
stile di vita mutando soltanto alcuni<br />
comportamenti collegati alle ritualità<br />
nuove, assumendo una maggiore consapevolezza<br />
sui nuovi indirizzi assunti<br />
nelle <strong>lo</strong>ro credenze.<br />
Le organizzazioni religiose delle popolazione<br />
rurali di Terra d’Otranto<br />
erano costituite soprattutto da modesti<br />
abitati rurali e da luoghi di produzione<br />
isolati nella campagna (<strong>Ma</strong>sserie).<br />
La religiosità alimentata dalle numerose<br />
feste e fiere, che scandivano il<br />
calendario della vita contadina, è stato<br />
l’elemento unificante dell’intero territorio<br />
salentino che ha consentito la conservazione<br />
dei va<strong>lo</strong>ri condivisi, la cui origine<br />
affonda le proprie radici nelle di-<br />
26<br />
I tre insediamenti<br />
antichi<br />
Èpossibile progettare una fruizione<br />
dei tre grandi insediamenti<br />
antichi che gravitano<br />
nel territorio leccese: Lecce, Rudiae,<br />
Cavallino. Nel caso specifico di<br />
Rudiae, dove l'area archeo<strong>lo</strong>gica si<br />
estende per circa 100 ettari, l'Università<br />
del Salento e in particolare il<br />
Laboratorio di Topografia Antica del<br />
Dipartimento di Beni Culturali ha da<br />
tempo ultimato una ricerca sistematica<br />
sul campo per l’analisi dettagliata<br />
delle singole evidenze archeo<strong>lo</strong>giche<br />
e sarà prossimamente<br />
pubblicata la Carta Archeo<strong>lo</strong>gica<br />
del territorio di Rudiae.<br />
Parallelamente, il Comune di<br />
Lecce ha effettuato una parziale attrezzatura<br />
di un settore dell'area<br />
(circa 3 ettari), oggetto di scavo negli<br />
anni '60, indicato come "Parco Archeo<strong>lo</strong>gico<br />
di Rudiae", ma la sistemazione<br />
adottata è insoddisfacente<br />
essendo priva di una completa e adeguata<br />
analisi e conoscenza delle potenzialità<br />
archeo<strong>lo</strong>giche di tutta<br />
l’area. È perciò necessario analizzare<br />
immediatamente, e in casi estremi<br />
anche b<strong>lo</strong>ccare, la realizzazione<br />
di opere pubbliche e private che di<br />
fatto potrebbero cancellarne ogni testimonianza<br />
antica; conseguentemente<br />
intervenire sull'intero complesso<br />
che unisce valenze archeo<strong>lo</strong>giche<br />
a realtà ambientali e che si qualifica<br />
di fatto come parco urbano integrato<br />
ambiente-archeo<strong>lo</strong>gia.<br />
Vincenzo Del Tufo<br />
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verse componenti delle etnie che costituiscono<br />
la cultura antropo<strong>lo</strong>gica e religiosa<br />
dell’antica Terra d’Otranto.<br />
È in questa contaminazione e fusione<br />
che si può riconoscere l’essenza e la<br />
forza di tradizioni rimaste incorrotte fino<br />
ad oggi; le edicole sacre, come luoghi privilegiati<br />
dalla sacralità del territorio,<br />
rappresentano la testimonianza più e<strong>lo</strong>quente<br />
di questa sensibilità religiosa.<br />
Gli elementi caratterizzanti delle<br />
edicole salentine possono essere individuati<br />
in alcune peculiarità che li accomunano<br />
a quelli di altre aree italiane<br />
che al<strong>lo</strong> stesso tempo le differenziano:<br />
questi sono riconoscibili essenzialmente<br />
nell’ubicazione, nella tipo<strong>lo</strong>gia e<br />
nelle dimensioni.<br />
L’enumerazione di questi elementi<br />
consente di percepire appieno la rilevanza<br />
culturale di queste testimonianze<br />
la cui conservazione rappresenta un<br />
dato essenziale per la comprensione<br />
g<strong>lo</strong>bale della nostra civiltà contadina<br />
che si è evoluta ed articolata fino ai nostri<br />
giorni.<br />
Antonio Piccinno
U G E N T O<br />
Musica e talenti per il<br />
Premio <strong>Ma</strong>uro Carratta<br />
Nonostante la pioggia si ripete il successo nella 6ª edizione<br />
Musica, cultura, spettaco<strong>lo</strong>:<br />
tutto questo è il “Premio<br />
<strong>Ma</strong>uro Carratta”, giunto ormai<br />
alla sua sesta edizione, che richiama<br />
ogni anno artisti provenienti<br />
da ogni parte d’Italia. Il Premio ha<br />
assunto una valenza internazionale.<br />
Ogni anno cantanti e gruppi musicali<br />
affrontano le selezioni per partecipare<br />
all’evento, che mette in palio cinquemila<br />
euro al vincitore e altri premi<br />
di mille euro ciascuno a co<strong>lo</strong>ro che<br />
si aggiudicano il voto dei giurati<br />
come miglior testo, migliore musica<br />
e premio della critica.<br />
L’edizione 2009 del Premio è stata<br />
caratterizzata anche dal primo<br />
temporale estivo della stagione che<br />
però non ha sminuito il grande stile<br />
della manifestazione e l’entusiasmo<br />
dei partecipanti.<br />
Interessanti le proposte dei giovani<br />
cantanti, molti i temi trattati: dall’amore<br />
all’anoressia, alla richiesta disperata<br />
di aiuto. La giuria, presieduta<br />
da Vincenzo Incenzo - autore di<br />
Nei giorni 10 e 11 luglio alle<br />
ore 20.30, nella splendida<br />
cornice del Parco Santa<strong>lo</strong>ja<br />
di Melissano, 18 giovani salentini misureranno<br />
le <strong>lo</strong>ro abilità canore in<br />
una competizione, il Festival Canoro<br />
Provinciale, accompagnati dal vivo dal<br />
gruppo musicale The New Wanted. Fervono,<br />
quindi, i preparativi per l’undicesima<br />
edizione del concorso organizzato<br />
dall’associazione Centro<br />
Turistico Giovanile di Melissano, e<br />
dal suo presidente <strong>Ma</strong>rio Siciliano, in<br />
collaborazione con l’Amministrazione<br />
Comunale e il patrocinio dell’Unione<br />
dei Comuni, della Provincia<br />
di Lecce, del presidente del Consiglio<br />
regionale e della Banca Popolare<br />
Pugliese.<br />
musica italiana di successo - ha premiato<br />
i “Progetto T”, trio di giovani artisti,<br />
con il primo premio. E ancora<br />
Patrizia Cirulli da Milano ha ricevuto<br />
il premio come miglior musica, Erica<br />
Mou da Bari il riconoscimento<br />
come miglior testo. Andrea Grossi da<br />
Bo<strong>lo</strong>gna si è aggiudicato, invece, il<br />
premio della critica e Cristina Zeta da<br />
Caserta il premio “Pmc live on web”.<br />
Il Premio <strong>Ma</strong>uro Carratta è attualità<br />
e spettaco<strong>lo</strong> contemporaneamente:<br />
importante ospite della serata<br />
è stato Ascanio Celestini, promoter<br />
del film “Tutti giù per aria - L’aereo di<br />
Carta” sulla scottante tematica della<br />
cassa integrazione dei dipendenti<br />
Alitalia.<br />
L’associazione “Amici di <strong>Ma</strong>uro”, organizzatrice<br />
del festival, ha dimostrato<br />
anche quest’anno l’importanza di<br />
credere nei giovani ed il coltivare i <strong>lo</strong>ro<br />
talenti e le <strong>lo</strong>ro ambizioni, in memoria<br />
di <strong>Ma</strong>uro che, giovane e talentuoso,<br />
scomparse prematuramente.<br />
Ilaria Greco<br />
M E L I S S A N O<br />
In gara le giovani ugole salentine<br />
Al via l’undicesimo Festival Canoro Provinciale<br />
Presentatore ufficiale delle serate<br />
sarà Ivan Bonetti accompagnato da<br />
Simona e Lulù. Diverse sono le novità<br />
che caratterizzeranno questa<br />
edizione, in particolare le coreografie<br />
curate scrupo<strong>lo</strong>samente dal<br />
Centro Studi Danza Sylphyde e le stravaganti<br />
e pittoresche scenografie di<br />
Happy <strong>Ma</strong>nia entrambe di Melissano.<br />
Avrà luogo anche l’attesa esibizione<br />
del coro “Bimbi Belli” diretto dalla<br />
professoressa Stefania Nicchiarico.<br />
Come ogni evento organizzato per divertire<br />
e intrattenere, comporta impegno<br />
e dedizione di molte persone,<br />
le stesse che si augurano una partecipazione<br />
massiccia per la buona<br />
riuscita delle serate.<br />
La Redazione<br />
O T R A N T O<br />
Un musical sugli 800 martiri<br />
Un modo originale per va<strong>lo</strong>rizzare il patrimonio storico-artistico<br />
Il drammatico assedio turco di Otranto del 1480 sarà messo in scena da Fredy<br />
Franzutti nel fossato del castel<strong>lo</strong> della città i prossimi 7, 8 e 9 agosto. Ispirato<br />
al romanzo “L’ora di tutti” di <strong>Ma</strong>ria Corti, “Ottocento”, questo il tito<strong>lo</strong><br />
del<strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong>, farà rivivere l’eccidio degli ottocento otrantini che rifiutarono<br />
di convertirsi alla religione islamica, avvenuto durante i giorni dell’assedio<br />
ottomano. Con la supervisione artistica di Franco Battiato, le musiche di Francesco<br />
Libetta e Ange<strong>lo</strong> Priviterra e le coreografie del Balletto del Sud, il comune<br />
di Otranto porterà sul palcoscenico, con brani cantati e recitativi, un evento storico<br />
forse non noto a tanti ma di fondamentale importanza per la storia della regione.<br />
Attraverso questa rappresentazione - che vedrà, tra gli altri, la partecipazione<br />
degli abitanti della città nel ruo<strong>lo</strong> di comparse - viene così va<strong>lo</strong>rizzato un<br />
importante patrimonio storico-artistico, che, come ricorda l’Assessore al<strong>lo</strong><br />
Spettaco<strong>lo</strong> del Comune di Otranto Salvatore Sindaco, permette di promuovere<br />
il territorio in modo originale. Oltre alla memoria storica dell’evento, i 1500 spettatori<br />
presenti potranno rivivere sensazioni sempre attuali come il timore di un’invasione<br />
proveniente dal mare e di tutto ciò che potrebbe scalfire il regolare fluire<br />
della propria esistenza. <strong>Ma</strong>ria Grazia Petraglia<br />
M U S I C A<br />
Un seminario di percussioni è<br />
pronto per scuotere il Salento.<br />
“Il ritmo attraverso le persussioni”<br />
questo il workshop di Peppe<br />
Stefanelli organizzato da VISUP<br />
EVENTS che si terrà il 22 e 23 luglio<br />
a Campi Salentina presso il suggesti-<br />
vo complesso architettonico di Casa<br />
Prato Calabrese.<br />
Il noto musicista salentino, da anni<br />
percussionista nella Big Band dell’esilarante<br />
Pao<strong>lo</strong> Belli insegnerà ad<br />
un gruppo di massimo 25 allievi, affascinati<br />
dal mondo delle percussioni.<br />
Musicista dall’età di 13 anni, Stefanelli<br />
annovera importanti collaborazioni<br />
con gli Avion Travel o i Dirotta<br />
su Cuba, discografiche televisive e<br />
live tours con numerosi cantanti tra<br />
i quali Ron, Spagna, <strong>Ma</strong>ssimo Ranieri,<br />
Lucio Dalla e Claudio Baglioni.<br />
Il workshop si terrà nell’arco di due<br />
pomeriggi per una durata complessiva<br />
di 8 ore, dalle 17.00 alle 21.00, in cui<br />
farà da protagonista il ritmo, visto non<br />
so<strong>lo</strong> nel senso tradizionale ma anche<br />
e soprattutto in chiave moderna. La<br />
ricerca del suono costituirà il momento<br />
fondamentale da cui partire<br />
Un’occasione per incontrare<br />
e far ascoltare la musica. Kantieri<br />
Day Music Festival si svolgerà<br />
sabato 18 luglio 2009 a Ruffano,<br />
a partire dalle ore 19.00 fino a notte<br />
inoltrata. Lo spot provocatorio - Stop<br />
tribute band - è il messaggio dell’evento:<br />
senza discriminare chi interpreta<br />
gli artisti già affermati, riconosce<br />
il giusto spazio a chi con la musica<br />
esprime il proprio talento, a chi<br />
la crea e ad un pubblico che cerca<br />
nuovi stimoli. Vuole inoltre incentivare<br />
l’ascolto della musica che nasce nel Salento<br />
e che non è so<strong>lo</strong> pizzica e tamburelli<br />
ma la traduzione in note di<br />
quel<strong>lo</strong> che accade in questa terra.<br />
Numerose sono le band che daranno<br />
spettaco<strong>lo</strong> in questa prima edizione:<br />
Teenage Riot (Grunge), Logo<br />
(Pop Rock), Eneri (Cantautrice/Pop<br />
Jazz Etnico), Toromeccanica (Latin<br />
Rock), Cosmica (Rock), Granma (Pop<br />
Rock), Muffx (Indie/Stoner), Le Carte<br />
(Indie/Rock), Resina Sonora Ft Dj<br />
Cordella (Funk/Hip Hop), Bruise<br />
Violet (Alternative/ Grunge) e Shotgun<br />
Babies (Grunge/Rock).<br />
Per informazioni sull’evento: www.<br />
myspace.com/kantieriday. La manife-<br />
27<br />
alla scoperta degli strumenti a percussione<br />
Batteria, Congas, Timbales,<br />
Bongò, Cajon, Surdo, Pandeiro, Frame<br />
Drum, Zen Drum, Piccole percussioni<br />
messi a disposizione dal docente<br />
e dagli allievi stessi che potranno<br />
suonarli e arrivare nella seconda par-<br />
C A M P I S A L E N T I N A<br />
Il ritmo attraverso le percussioni<br />
Partirà il 22 luglio il workshop del musicista Peppe Stefanelli<br />
te del corso a fare musica d’insieme.<br />
Per informazioni www.myspace.<br />
com/visupevents; www.myspace.com/peppestefanelli<br />
oppure contattare la segreteria<br />
del workshop al 329.2960692.<br />
Valentina Rosafio<br />
R U F F A N O<br />
Appuntamento Trend e Blues<br />
Per tutto il mese di luglio alla scoperta della 7ª ediz. del festival<br />
stazione verrà arricchita dal Raduno di<br />
Auto e Moto d’epoca, Ducati ed Harley<br />
Davidson, previsto in Largo San Rocco<br />
dalle ore 16.30 e partirà per il percorso<br />
cittadino alle 18.30.<br />
Il Kantieri Day Music Festival si inserisce<br />
tra gli appuntamenti del Ruffano<br />
Trend&Blues Festival, ormai giunto<br />
alla sua settima edizione, che quest’anno<br />
diventerà itinerante coinvolgendo<br />
alcuni paesi salentini appartenenti<br />
all'Unione dei Comuni “Terra di<br />
Leuca Bis”. Tutti gli eventi hanno ingresso<br />
gratuito e si svolgeranno l’11 luglio<br />
a Montesano Salentino: Super Reverb<br />
e Arthur Miles accompagnato dai<br />
Caffè Espresso; il 19 luglio a Miggiano:<br />
South Express Blues Band e Dilu Miller<br />
accompagnata dalla Cisco Blues<br />
Band; il 24 luglio a Ruffano: Papaveri<br />
Rossi e Family Style; il 25 luglio, sempre<br />
a Ruffano: Brown Sugar Blues<br />
Band, Quartetto Dario Congedo Nadan<br />
e la partecipazione straordinaria<br />
di Aida Cooper accompagnata dalla<br />
Nite Life e il 26 luglio ancora a Ruffano:<br />
chiusura della manifestazione<br />
con il mitico So<strong>lo</strong>mon Burke e la sua<br />
grande orchestra.<br />
La Redazione
Èarrivato alla settima edizione il<br />
festival internazionale del cortometraggio<br />
“Salento Finibus<br />
Terrae”. In programma dall’11 al 26 luglio<br />
la rassegna ha selezionato 160 corti<br />
suddivisi in sezioni diverse.<br />
Nato sette anni fa a San Vito dei<br />
Normanni, il festival è diventato con<br />
il tempo itinerante: quest’anno si parte<br />
da Torre Pali (Salve) l’11 e 12 luglio<br />
con la proiezione dei corti nelle sezioni<br />
“Ambiente” e “Musica e Danza”, per poi<br />
spostarsi a Nardò dove il 13 e il 14 luglio<br />
la piazza S. Battisti farà da sfondo<br />
ai film delle sezioni “Animazione” e “Pa-<br />
S A L E N T O F I N I B U S T E R R A E<br />
Tutte le tappe<br />
del festival dei corti<br />
Itinerante tra la provincia di Lecce e Brindisi,<br />
torna con la settima edizione<br />
norama corti Puglia”. Dal 15 luglio la rassegna<br />
si trasferisce poi in provincia di<br />
Brindisi, prima a Carovigno dove proseguirà<br />
fino al 17 luglio, all’interno<br />
della cornice del Castel<strong>lo</strong> Dentice di Frasso,<br />
con i film delle sezioni “Bullismo” e<br />
“Noir - Thriller - Horror”. Dal 17 al 20 luglio<br />
Mesagne ospiterà le categorie<br />
“Corti Cortissimi” e “Children World”. Infine<br />
il festival approda nella sua città<br />
natale, San Vito dei Normanni dove si<br />
conluderà il 26 luglio. “Mondo Corto”<br />
e “Diritti Umani” le sezioni di questa ultima<br />
tappa, che si svolgerà nell’Arena<br />
don Tonino Bel<strong>lo</strong>, dell’edificio scolastico<br />
“Lanza del Vasto”. Il programma è<br />
molto vasto e prevede la partecipazione<br />
di film provenienti da tutto il<br />
mondo, tra cui Canada, Brasile, Israele,<br />
Nuova Zelanda, Russia, Germania,<br />
Gran Bretagna, Francia, Belgio, oltre<br />
che ovviamente dalla Puglia.<br />
Strettamente legato al Film Festival<br />
Salento Finibus Terrae è il Tour 100minuti<br />
Corti: una rassegna, anch’essa itinerante,<br />
che propone in diverse città italiane<br />
ed estere i migliori cortometraggi,<br />
scelti tra quelli partecipanti alle<br />
diverse edizioni. Durante le tappe<br />
del tour sarà data la possibilità di voto<br />
del migliore cortometraggio da parte<br />
del pubblico in sala.<br />
Al vincitore, premiato durante l’ottava<br />
edizione del film festival 2010, andranno<br />
mille euro. Ideatore e direttore<br />
artistico della rassegna è Romeo<br />
Conte - nato a San Vito dei Norman-<br />
Il cinema a Otranto<br />
Nel castel<strong>lo</strong> di Otranto si è svolta, dal<br />
2 al 5 luglio, la prima edizione dell’Otranto<br />
Film Fund Festival (OFFF).<br />
L’evento nasce come incontro di territori<br />
e dia<strong>lo</strong>go tra luoghi europei che, attraverso<br />
la settima arte, raccontano grandi<br />
e piccole storie, luoghi che trasmettono<br />
emozioni e diffondono culture. Tra incontri,<br />
proiezioni e concerti, erano presenti,<br />
tra gli altri, Nicola Piovani, Goffredo<br />
Fofi e Tiziana Triana. La Redazione<br />
ni e trasferitosi poi a Prato - regista di<br />
cinema, ma anche di eventi e sfilate<br />
per stilisti della moda italiana e internazionale.<br />
Il festival gode dei patrocini<br />
di comuni e province nei quali<br />
si sviluppa la rassegna, oltre che di<br />
Regione Puglia, Unicef e Unesco.<br />
Ancora una volta il cinema in Puglia<br />
non passa inosservato.<br />
Renata Moio<br />
C I N E M A<br />
Dal mese di giugno sono in corso<br />
le riprese de “L’uomo nero”,<br />
film diretto e interpretato da<br />
Sergio Rubini, interamente ambientato<br />
in Puglia. Le prime riprese dell’attore<br />
e regista nostrano si sono svolte<br />
a Gravina, per poi proseguire a Bari<br />
e in provincia di Brindisi, tra San Vito<br />
dei Normanni, Mesagne e Oria - luoghi<br />
che ospitano, tra l’altro, anche il<br />
festival Salento Finibus Terrae - per terminare<br />
poi nel mese di agosto.<br />
Per la settima volta Rubini, nato a<br />
Grumo Appula in provincia di Bari,<br />
sceglie di girare in Puglia, sua terra di<br />
origine. Il film, una commedia sentimentale<br />
ambientata negli anni ’60, è<br />
prodotto dalla casa di produzione cinematografica<br />
Bianca Film di Donatella<br />
Botti in collaborazione con Rai<br />
Cinema e Apulia Film Commission. Nel<br />
cast anche: Fabrizio Gifuni (interprete<br />
nell’ultimo film di Winspeare), Valeria<br />
Golino e Riccardo Scamarcio,<br />
Anna Falchi, <strong>Ma</strong>rgherita Buy, Ennio<br />
Fantastichini, <strong>Ma</strong>riolina De Fano e<br />
<strong>Ma</strong>urizio Micheli. Firmano la sceneggiatura<br />
due collaboratori ormai<br />
abituali di Rubini, Carla Cavalluzzi e<br />
Domenico Starnone. Nel film viene<br />
narrata la storia di Gabriele Rossetti<br />
(Fabrizio Gifuni) quarantacinquenne<br />
tornato in Puglia, sua terra d’origine,<br />
per stare vicino al padre morente Ernesto<br />
(Sergio Rubini). Una serie di flashback<br />
riportano i ricordi di Gabriele<br />
alla propria infanzia, quando il padre<br />
era un capostazione con una intensa<br />
passione per la pittura, in particolare<br />
per Paul Cézanne, e la madre<br />
(Valeria Golino) una insegnante di lettere.<br />
Sotto <strong>lo</strong> stesso tetto vive anche il<br />
fratel<strong>lo</strong> della madre interpretato da<br />
28<br />
Riccardo Scamarcio, figura molto<br />
importante per il picco<strong>lo</strong> Gabriele. Ernesto<br />
non avrà fortuna nella sua carriera<br />
di pittore e dovrà fare i conti con<br />
una forte dose di rabbia e frustrazione<br />
che si ripercuoterà sulla propria famiglia<br />
a tal punto che il figlio vorrà al<strong>lo</strong>ntanarsi<br />
il più possibile dalla figura<br />
“ L ’ U O M O N E R O ”<br />
Rubini in Puglia<br />
per la settima volta<br />
Una storia di famiglia tra impressionismo e anni ’60<br />
paterna. “Il film racconta la presa di coscienza<br />
di questo bimbo, la sua voglia di<br />
smarcarsi dal padre che vede soffrire e che<br />
<strong>lo</strong> fa soffrire”, queste le parole di Rubini<br />
in un’intervista rilasciata alla GAZZETTA<br />
DEL MEZZOGIORNO. La vicenda avrà comunque<br />
un risvolto di riconciliazione<br />
perché alla fine “il figlio vedrà il padre<br />
in una luce diversa, fuori da ogni pregiudizio”.<br />
In attesa dell’uscita nelle sale<br />
cinematografiche, se vi troverete in<br />
zona guardatevi bene attorno perché<br />
potreste essere testimoni di un ciak<br />
d’autore.<br />
Renata Moio
Una sprovveduta<br />
quotidianità<br />
La poesia per raccontare e rendere il lettore<br />
partecipe del comune sentire<br />
I temi costanti dell’indagine poetica - quali<br />
l’amore, la famiglia, il ricordo di persone, il mistero<br />
della vita - sono rinnovati dall’autrice e rivestiti della<br />
sua specifica sensibilità, oscillante fra pacatezza<br />
e dramma. Ne fa qualcosa di assolutamente personale<br />
e insieme di ‘comune’, capace di coinvolgere<br />
il lettore pienamente.<br />
Quando parla della vita coniugale, la Bettiol <strong>lo</strong><br />
fa con un tono volutamente narrativo, sincero nel<br />
documentare le difficoltà, le durezze, le stanchezze<br />
dell’amore vissuto nel quotidiano, ma che sa ancora<br />
dare qualche frutto di tenerezza ed è capace<br />
di resistere persino alla morte, perché l’amore non<br />
cede / certezza di una strada percorsa.<br />
In alcune poesie l’autrice recupera cammei<br />
dell’infanzia, con immagini semplici, pulite, per<br />
niente edulcorate dalla <strong>lo</strong>ntananza nel tempo. Così<br />
avviene, per esempio, quando si rivede, fantasma<br />
piccino, scoppiare in lacrime perché i fratelli<br />
l’hanno lasciata sola e <strong>lo</strong> scherzo non è riuscito: Nessuno<br />
ritorna, / io, picco<strong>lo</strong> fantasma, / il lenzuo<strong>lo</strong> a terra<br />
/ piango a lungo / desolato. Un posto speciale <strong>lo</strong><br />
hanno anche i luoghi: familiari, come Padova, Venezia,<br />
il Friuli ma anche i Paesi <strong>lo</strong>ntani.<br />
Un poetare denso e coinvolgente, quel<strong>lo</strong> di Raffaella<br />
Bettiol, ricco di echi, di emozioni, di pensieri,<br />
d’intensa ricerca nell’ampio orizzonte del mondo.<br />
<strong>Ma</strong>ria Grazia Labbate<br />
Una cosa divertente<br />
che non farò mai più<br />
La cura ossessiva del corpo per l’uomo occidentale,<br />
in vacanza super lusso<br />
A supposedly fun thing I'll never do again è un micro-romanzo<br />
nato come un lungo reportage, dove<br />
David Foster Wallace racconta la sua settimana di<br />
crociera per i Caraibi. Tutto si gioca intorno a quel<br />
“supposedly”, perché in teoria cosa c'è di più divertente<br />
di una crociera super lusso per i mari tropicali?<br />
Serate a tema, discoteche, tè in abiti formali<br />
(guai a non avere un completo elegante!), tornei<br />
di ping-pong: l'imbarazzo della scelta per tutti i gusti,<br />
dove il motto è lasciarsi andare nelle mani del<strong>lo</strong><br />
staff come dentro l'utero materno. <strong>Ma</strong> cosa succede<br />
quando si spengono le luci? Wallace mescola<br />
episodi esilaranti (come la paura del<strong>lo</strong> sciacquone<br />
del water, dal rumore “breve ma traumatico”), descrizioni<br />
di altri viaggiatori buffi o sinistri e riflessioni<br />
lucidissime sulla condizione dell'uomo occidentale,<br />
che per dimenticare la morte si dedica alla<br />
manutenzione ossessiva del proprio corpo e all'“onanismo”<br />
perenne che diventa “fatica del divertimento”.<br />
Una scrittura iper-attiva, con note a piè di<br />
pagina che aprono interi discorsi, in un linguaggio<br />
che sembra inventarsi sotto i nostri occhi, con accostamenti<br />
inaspettati di parole e di pensieri.<br />
Eva Brugnettini<br />
2 L I B R I A L M E S E x 1 2 M E S I 29<br />
Raffaella Bettiol, UNA SPROVVEDUTA QUOTI-<br />
DIANITÀ, peQuod Edizioni, 2008 (euro 11,00)<br />
Raffaella Bettiol - Nata a Venezia, vive a Padova. Laureata<br />
in Giurisprudenza, da sempre si occupa di letteratura<br />
e di poesia. Autrice di vari saggi, è vice presidente<br />
del comitato della Dante Alighieri di Padova.<br />
D. F. Wallace, UNA COSA DIVERTENTE CHE NON<br />
FARÒ MAI PIÙ, minimum fax, 2001 (euro 11,00)<br />
David Foster Wallace Nato nel 1962 nel<strong>lo</strong> stato di New<br />
York, si é suicidato nel settembre del 2008. Ha scritto<br />
romanzi, uno dei suoi maggiori è Infinite Jest, oltre a numerosi<br />
racconti, saggi e reportage.<br />
PUNTI DI DISTRIBUZIONE GARANTITA<br />
Nonostante Lo Scirocco venga distribuito in numerosi<br />
luoghi pubblici per ogni città e paese della provincia di<br />
Lecce c’è sempre qualcuno che non trova la sua copia. Per<br />
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c o n t i n u a n e l l a p a g i n a s u c c e s s i v a
D E G U S T A R E<br />
Sentore di fiori,<br />
di frutta e di spezie<br />
Aromi freschi e dominanti,<br />
indefiniti o facilmente riconoscibili<br />
Nel vino, durante la sua evoluzione, si riscontrano differenti<br />
sentori: dapprima avvertiamo gli aromi freschi dei fiori, che sono<br />
i più delicati e fuggevoli, poi, man mano i sentori vegetali di erbe<br />
aromatiche e della frutta, per giungere infine ai sentori terziari,<br />
dove le note dominanti sono la frutta secca, i fiori secchi, le spezie,<br />
i balsami, le resine, il sentore animale e quel<strong>lo</strong> dovuto all’affinamento<br />
in barrique.<br />
Gli aromi freschi sono propri dei vini giovani, sia bianchi che<br />
rossi, e molto spesso sono abbinati al <strong>lo</strong>ro co<strong>lo</strong>re. I fiori più frequentemente<br />
citati nell’analisi sensoriale sono correlati generalmente<br />
a fiori bianchi, a fiori gialli e a fiori rossi; talvolta si<br />
parla più genericamente di “sentore f<strong>lo</strong>reale”, un aroma dolce<br />
che richiama alla mente un profumo f<strong>lo</strong>reale indefinito. In<br />
alcuni vini è dominante l’aroma di un fiore specifico: acacia,<br />
artemisia, biancospino, fiori d’arancio, pesco, mandor<strong>lo</strong>, sambuco,<br />
geranio, rosa, viola mammola ed altri ancora; in altri, la<br />
percezione è meno chiara, ma non meno gradevole.<br />
Il profumo di una rosa, quel<strong>lo</strong> di un rametto di rosmarino<br />
sfregato tra le dita o l’aroma di una buccia di arancia rilasciano<br />
immediatamente milioni di molecole odorose individuabili<br />
con estrema facilità; sono molecole molto volatili e abbondanti<br />
che il nostro naso percepisce facilmente. Si tratta degli oli essenziali<br />
che, liberati, evaporano immediatamente, profumando<br />
l’ambiente circostante. Entrando in una cantina durante il<br />
periodo della fermentazione, si avverte una sensazione inconfondibile:<br />
aromi fruttati inebrianti si sprigionano dal mosto<br />
riempiendo l’aria. Molti di essi, estremamente volatili, tanto<br />
da percepirli a distanza, lasciano intuire inconfondibilmente<br />
l’identità del vino nascente.<br />
L’affinamento in barrique genera nei vini nuovi sentori e ne<br />
potenzia molti altri già presenti. Le differenze tra i legni sono<br />
dovute ai diversi microclimi in cui l’albero può svilupparsi che<br />
condizionano le dimensioni della grana del legno da cui dipendono<br />
le cessioni, ma grandi differenze nel comportamento<br />
del legno delle barriques si devono anche al tipo di tostatura<br />
che su di esso si pratica. Infatti, quanto più sarà stato lungo il<br />
contatto del legno con il fuoco, tanto più emergerà la componente<br />
aromatica di tostatura nel vino, che inciderà marcatamente<br />
sulla sua struttura definitiva.<br />
Pantaleo Provenzano<br />
MARTANO<br />
CARTOLIBRERIA Colizzi - 0836.572441<br />
MARTIGNANO<br />
CARTOIDEA - via Chiesa, 46<br />
MATINO<br />
ALMA LIBRE’ edicola - Via Roma 86<br />
MELENDUGNO<br />
BAR EDICOLA - P.zza V. Emanuele, 10<br />
MELISSANO<br />
GRAN CAFFÈ - Via <strong>Ma</strong>zzini - 0833.588216<br />
MELPIGNANO<br />
BAR BISTRÒ - Parco Rimembranze<br />
MIGGIANO<br />
EDICOLA “DA TINA” - 0833.761644<br />
MINERVINO<br />
TABACCHERIA ACCOTO - 0836.889045<br />
MONTERONI<br />
EDICOLA E… - C.so Umberto I°, 193<br />
MONTESANO<br />
MONDO DELLA SCUOLA - 0833.762057<br />
MONTESARDO<br />
DANIEL TAB - P.zza S. Antonio<br />
MORCIANO DI LEUCA<br />
PANTINFORMATICA - Via S. <strong>Ma</strong>rtino<br />
MURO LECCESE<br />
EDICOLA - RICEVITORIA di M. Cogli<br />
NARDÒ<br />
Stazione di Servizio TOTAL - 0833.872022<br />
Area di Servizio ERG - 0833.564440<br />
NEVIANO<br />
Tabaccheria D’Ostuni - via Roma, 11<br />
NOCIGLIA<br />
ANTICA TABACCHERIA - 0836.936525<br />
NOVOLI<br />
Edicola INGROSSO - P.zza <strong>Ma</strong>rgherita, 10<br />
ORTELLE<br />
CARTOLIBRERIA di Buffo - 0836.958660<br />
OTRANTO<br />
“L’IDEA GIUSTA” Edicola - 0836.801188<br />
PALMARIGGI<br />
ARCO BAR di De Pascalis - 0836.354180<br />
PARABITA<br />
Pasticceria ARTE BIANCA - 0833.595833<br />
PATÙ<br />
EDICOLA DI MAGNO - 0833.752057<br />
POGGIARDO<br />
EDICOLA Borgia - 0836.904264<br />
PRESICCE<br />
MILLE IDEE - Via Roma 180<br />
MASCAPATI - Largo Stazione<br />
RACALE<br />
BAR PASTICCERIA LUCIA - 0833.552343<br />
RUGGIANO<br />
EDICOLA SERGI M. - P.zza S. Elia,11<br />
RUFFANO<br />
BAR D’ANNUNZIO - 0833.691617<br />
SALICE SALENTINO<br />
Espresso CAFÈ - S.S. 7 ter km.53+200<br />
SALIGNANO<br />
TABACCHERIA Antico Toscano<br />
TABACCHERIA via Galatina, 59<br />
SALVE<br />
AGRIHOBBY E PETFOOD - 347.5206112<br />
SANARICA<br />
EDICOLA CAGNAZZO - 0836.341226<br />
SANCASSIANO<br />
CAFFETTERIA DUCALE - 0836.992011<br />
SAN CESARIO<br />
EDICOLA, TABACCHERIA - via Dante, 75<br />
SAN DONATO<br />
Edicola Vaglio F. - Via XXIV <strong>Ma</strong>ggio<br />
SCORRANO<br />
TABACCHERIA <strong>Ma</strong>rra - via Leuca<br />
SOGLIANO CAVOUR<br />
TABACCHERIA n.3 - via Galatina, 59<br />
SECLÌ<br />
Cartoleria Musardo - via Aradeo, 28<br />
SOLETO<br />
EDICOLA TOTO LOTTO - via R. Orsini<br />
SPECCHIA<br />
Nonostante le continue piogge che hanno caratterizzato<br />
quest’inizio di estate, proponiamo un piatto fresco<br />
ideale per le giornate più calde, da preparare in anticipo,<br />
magari la sera prima e trovar<strong>lo</strong> già pronto al ritorno<br />
dal mare. Perfetto poi per una cena tra amici in<br />
terrazza, per godere della conversazione senza essere<br />
troppo impegnati ai fornelli.<br />
INSALATA DI PASTA<br />
Dosi per 4 persone:<br />
• ½ kg di pasta tipo Eliche • 1 melanzana<br />
• 1 peperone gial<strong>lo</strong> • 1 peperone rosso<br />
• Capperi • Olio, basilico<br />
• 1 scatola di tonno da 160 gr<br />
• Olive nere snocciolate<br />
Tagliare le verdure a listarelle e cuocerle nell’olio (un<br />
po’ abbondante). A fine cottura unire i capperi, le olive,<br />
il tonno e tanto basilico spezzettato con le mani. Cuocere<br />
la pasta, scolarla e condirla in un’insalatiera con<br />
tutte le verdure. Lasciare raffreddare.<br />
Paola Co<strong>lo</strong>sso<br />
P U N T I DI D I S T R I B U Z I O N E G A R A N T I T A<br />
c o n t i n u a d a l l a p a g i n a p r e c e d e n t e<br />
MARTINUCCI Caffetteria - 339.1863952<br />
SPONGANO<br />
REWIND Caffetteria Tabacchi - 0836.945017<br />
SQUINZANO<br />
Edicola - Cartoleria Spinelli - via Dante, 42<br />
STERNATIA<br />
Edicola - via Perrone<br />
SUPERSANO<br />
LEGITTIMO Ferramenta - 0833.631174<br />
Edicola DANILA - Via V. Emanuele, 194<br />
SURANO<br />
EDICOLA - Rizzo A. - 0836.939168<br />
SURBO<br />
EDICOLA BAR - Via IV novembre, 61<br />
TAURISANO<br />
BAR LE PARMENTE - C.so L. da Vinci<br />
TAVIANO<br />
BAR GALLO MATESE<br />
TIGGIANO<br />
L’ANTICA CARTOLIBRERIA - 393.6508049<br />
TREPUZZI<br />
Edicola Rol<strong>lo</strong> Veronica - via G. Papadia<br />
TRICASE<br />
CAFFÈ MARTINUCCI - 0833.543135<br />
CAFFE’ PELUSO - 0833.543709<br />
UGENTO<br />
TERENGA CAFÈ - 0833.556826<br />
Torre San Giovanni BAR DONATO<br />
Gemini - BAR QUEEN SQUARE<br />
UGGIANO LA CHIESA<br />
TABACCHERIA PEZZULLA - 0836.811850<br />
VEGLIE<br />
CRISTAL Edicola - di Patera - via Salice, 85<br />
VERNOLE<br />
EDICOLA - P.zza Vittorio Veneto, 20<br />
VIGNACASTRISI<br />
FARMACIA Dott. Scarpa - 0836.922237<br />
ZOLLINO<br />
TABACCHI Pellegrino - Via V. Emanuele, 14<br />
PERIODICO INDIPENDENTE D’INFORMAZIONE<br />
è pubblicato da<br />
S C I R O C C O E D I T O R E<br />
di Pao<strong>lo</strong> Schiavano<br />
DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE<br />
Via Piave, 24 - 73059 UGENTO (Le)<br />
info@<strong>lo</strong><strong>scirocco</strong>.it<br />
cell. 380.63.59.149<br />
tel/fax 0833.55.48.43<br />
D I R E T T O R E<br />
Pao<strong>lo</strong> Schiavano<br />
D I R E T T O R E R E S P O N S A B I L E<br />
Luisa Carretti<br />
C A P O R E D AT T O R E<br />
Chiara Schiavano<br />
R E D A Z I O N E<br />
Mery Albertini<br />
<strong>Ma</strong>ria Grazia Labbate<br />
Roberto <strong>Ma</strong>ruccia<br />
Renata Moio<br />
Serena Rol<strong>lo</strong><br />
Gianvito Negro Valiani<br />
Simone Zecca<br />
R E D A Z I O N E G R A F I C A E P R O G E T T O<br />
Rolando Civilla<br />
S E G R E T E R I A D I R E D A Z I O N E<br />
Sabrina <strong>Ma</strong>ruccia<br />
H A N N O C O L L A B O R AT O :<br />
Ippazio Aretano, <strong>Ma</strong>nuela Baglivo<br />
Francesca Bel<strong>lo</strong>, Eva Brugnettini<br />
<strong>Ma</strong>rco Cavalera, Paola Co<strong>lo</strong>sso<br />
Giovanni Coluccia, Tony Damascelli<br />
Emma De <strong>Ma</strong>rco, Silvia De Nizza<br />
Vincenzo Del Tufo, <strong>Ma</strong>rialuisa Ferrarese<br />
Pietro Fornaciari, Ilaria Greco<br />
Ettore Labbate, Valentina <strong>Ma</strong>rra<br />
Emanuela <strong>Ma</strong>rrocco, Laura <strong>Ma</strong>rrocco<br />
Gigi Montonato, Luca Nieri<br />
<strong>Ma</strong>ria Grazia Petraglia<br />
Antonio Piccinno, Francesco Piscopel<strong>lo</strong><br />
Pantaleo Provenzano<br />
Federica Ricchiuto, Valentina Rosafio<br />
Andrea Sacchi, Lara Stendardo<br />
Elisa Surano, Dario Tricarico<br />
Emanuela Vasto<br />
F O T O G R A F I<br />
Salvatore Bel<strong>lo</strong>, Luigi <strong>Ma</strong>uramati<br />
U F F I C I O C O M M E R C I A L E E P U B B L I C I T À<br />
Doris Ria 329.39.15.761<br />
Emanuela Gaetani 320.08.85.843<br />
D I S T R I B U Z I O N E<br />
Roberto <strong>Ma</strong>ruccia<br />
Antonio Chiga, Lorenzo Armida<br />
STAMPA<br />
<strong>Ma</strong>ster Printing s.r.l<br />
Via delle <strong>Ma</strong>rgherite, 20/22 - Modugno (BA)<br />
Iscritto al Registro della Stampa del Tribunale<br />
di<br />
Lecce al numero 986 in data 17.04.2008.<br />
Iscrizione al ROC Registro degli Operatori di<br />
Comunicazione n. 17431.<br />
La direzione si riserva il diritto di rifiutare,<br />
insindacabilmente, la pubblicazione di<br />
testi, foto, inserzioni. La collaborazione,<br />
sotto ogni forma, è a tito<strong>lo</strong> gratuito.<br />
30
3. VENERDI<br />
• MARTIGNANO, fino al 5,<br />
18ª ed. della Sagra dell'Insalata<br />
Grika e della Salsiccia<br />
specialità gastronomiche<br />
salentine e grike<br />
4. SABATO<br />
• LECCE, ex Chiesa S.Francesco<br />
della Scarpa, fino al 12, SU-<br />
PER design mostra internazionale<br />
di design, curata da<br />
<strong>Ma</strong>rco Petroni, si apre a<br />
Lecce il progetto ''SUPER -<br />
sentieri neobarocchi tra arte e<br />
design'', info: 0832 683503<br />
• LECCE<br />
A&C Group presenta: La<br />
notte bianca - Rassegna di<br />
spettacoli notturni. Info:<br />
0832 521091, artisti@nottebiancalecce.it<br />
• LECCE<br />
Miami International Piano Festival<br />
- Gran finale della Notte<br />
Bianca di Lecce, 36 concerti,<br />
uno ogni venti minuti,<br />
maratona del repertorio<br />
classico.<br />
5. DOMENICA<br />
• SCORRANO, ore 20.40,<br />
Santa Domenica, festa Patronale,<br />
spettaco<strong>lo</strong> piromusicale<br />
e Concerti Bandistici,<br />
info: Vito <strong>Ma</strong>raschio, tel.<br />
333.4756704, www.festasantadomenica.it<br />
• SPECCHIA, Blueside of<br />
Los Lopez (Milano) e Bermuda<br />
Acoustic Trio in concerto,<br />
ingresso gratuito,<br />
info: www.myspace.com/<br />
kantieriday<br />
• TRICASE, piazza Pisanelli,<br />
ore 21:00, II edizione di<br />
Moda e Style in passerella,<br />
con il Conservatorio di musica<br />
“T. SCHIPA” di Lecce<br />
6. LUNEDI<br />
• SCORRANO, inizio ore<br />
17:00, Santa Domenica, festa<br />
Patronale, gara pirotecnica<br />
diurna, partecipano le più<br />
rinomate aziende nazionali,<br />
Concerti Bandistici<br />
7 MARTEDI<br />
• SCORRANO, inizio ore<br />
08:00, Santa Domenica, festa<br />
Patronale, Spettacoli Musicali<br />
e gara pirotecnica<br />
diurna; ore 22:00: Grammar<br />
School in concert; ore 24:00<br />
Salentu Cantu in concerto<br />
10. VENERDI<br />
• MELISSANO, fino all’11,<br />
Parco Santa<strong>lo</strong>ya, ore 20:30, 11ª<br />
L U G L I O - A G O S T O 2 0 0 9<br />
Per proporre l’inserimento di appuntamenti in questa pagina utilizzare l’indirizzo<br />
e-mail (inprogramma@<strong>lo</strong><strong>scirocco</strong>.it) o telefonare (329.39.15.392).<br />
edizione del Festival Canoro<br />
Provinciale<br />
• MERINE, fino al 12, Sagra te<br />
lu Ranu<br />
• GALLIPOLI, Mivida Caffè,<br />
ore 18:00-21:00, Serata latina.<br />
Info: 339 5440221<br />
• MERINE, Sagra te lu ranu,<br />
Alla Bua in concerto.<br />
11. SABATO<br />
• LECCE, Piazza Libertini, ore<br />
21:30, Biagio Antonacci in<br />
concerto, info e prenotazioni:<br />
www.bookingshow.com<br />
• MONTESANO SAL.NO<br />
Super Reverb e Arthur Miles<br />
accompagnato dai Caffè<br />
Espresso, in concerto, ingresso<br />
gratuito, info: www.<br />
myspace.com/kantieriday<br />
• MARTIGNANO, Parco Palmieri<br />
ore 21.30 “Gramsciana -<br />
Versi sui Quaderni del carcere”<br />
Parole di E. Coriano,<br />
musica di V. Aluisi. www.par<br />
copalmieri.it/eventi.htm<br />
14. MARTEDI<br />
• GALLIPOLI, Parco Gondar,<br />
ore 21:30, Battiato Summer<br />
Tour 09, Franco Battiato in<br />
concerto. Info e prenotaz.:<br />
www.bookingshow.com<br />
16. GIOVEDI<br />
• BARLETTA, Fossato del Castel<strong>lo</strong>,<br />
ore 21:30 Laura Pausini<br />
in concerto, info: www.bookingshow.it<br />
• PRESICCE, P.zza Pertini,<br />
<strong>Ma</strong>donna del Carmine, fiera<br />
nella mattinata, Concerto<br />
Bandistico e spettaco<strong>lo</strong> pirotecnico<br />
in serata<br />
18. SABATO<br />
• CASARANO, Tennis Club<br />
Salento, ore 18:00, conferenza:<br />
Meditazione trascendentale:<br />
rispetto delle leggi della natura.<br />
Info: 340 3498424<br />
• RUFFANO Kantieri Day<br />
Music Festival - Stop Tribute<br />
Band in concerto, ingresso<br />
gratuito, info: www.myspace.com/<br />
kantieriday<br />
19. DOMENICA<br />
• GALLIPOLI, Parco Gondar,<br />
ore 21:30, esibizione di Antonio<br />
Cornacchione in “Satire<br />
Liriche”. Info e prenotazione:<br />
www.bookingshow.com<br />
• MIGGIANO, South Express<br />
Blues Band e Dilu Miller accompagnato<br />
dalla Cisco<br />
Blues Band in concerto, ingresso<br />
gratuito, info:<br />
www.myspace.com/ kantieriday<br />
22. MERCOLEDI<br />
• OTRANTO, Hospitality Village,<br />
Otranto Jazz Festival: Cesare<br />
Picco. Info: www.ditutto.it<br />
24. VENERDI<br />
• LECCE, Anfiteatro Romano,<br />
ore 20:00, Incognito in concerto.<br />
Info: www.salentob<strong>lo</strong>g.it<br />
• RUFFANO, Papaveri Rossi<br />
e Family Style in concerto,<br />
ingresso gratuito, info:<br />
www.myspace. com/kantieriday<br />
25. SABATO<br />
• RUFFANO, Brown Sugar<br />
Blues Band, Quartetto Dario<br />
Congedo Nadan e la partecipazione<br />
straordinaria di<br />
Aida Cooper accompagnata<br />
dalla Nite Life in concerto,<br />
ingresso gratuito, info:<br />
www.myspace.com/kantieriday<br />
26.DOMENICA<br />
• PRESICCE, in tutto il centro<br />
storico, dopo il tramonto, Presicce<br />
in Mostra: palazzi, giardini,<br />
trappeti e Museo della<br />
CALENDARIO MERCATI SETTIMANALI<br />
Lunedì: Alessano, Borgagne, Botrugno, Caprarica di Lecce, Cavallino, Collepasso, Lecce, <strong>Ma</strong>rittima,<br />
Melissano, Melpignano, Minervino di Lecce, Noha, Patù, Seclì, Serrano, Sogliano Cavour,<br />
Soleto, Torre San Giovanni.<br />
<strong>Ma</strong>rtedì: Alezio, Aradeo, Carmiano, Casarano, Cavallino, Copertino, Corigliano d’Otranto, Giuggianel<strong>lo</strong>,<br />
Giuliano, <strong>Ma</strong>rtano, Morciano di Leuca, Palmariggi, Racale, Ruggiano, San Cassiano, San<br />
Cesario di Lecce, San Foca, Specchia Gal<strong>lo</strong>ne, Trepuzzi, Tricase, Uggiano la Chiesa, Vitigliano.<br />
Mercoledì: Acquarica del Capo, Cannole, Castiglione, Cursi, Cutrofiano, Collemeto, Gallipoli,<br />
Gemini, Giurdignano, Lequile, Melendugno, Montesano Salentino, Montesardo, Novoli, Otranto,<br />
Poggiardo, Salve, Santa Barbara, Squinzano.<br />
Giovedì: Alliste, Andrano, Calimera, Campi Salentina, Castrignano dei Greci, Castrì, Castrignano<br />
del Capo, Castro, Galatina, Lucugnano, Monteroni di Lecce, Muro Leccese, Nociglia, Ortelle, Parabita,<br />
Porto Cesareo, Ruffano, San Pietro in Lama, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Squinzano, Torre<br />
Lapil<strong>lo</strong>, Zollino.<br />
Venerdì: Bagno<strong>lo</strong> del Salento, Barbarano, Cerfignano, Cocumola, Corsano, Depressa, Lecce, <strong>Ma</strong>rtignano,<br />
Nardò, Neviano, Vigna Castrisi, Salice Salentino, Sanarica, Specchia, Taurisano, Taviano,<br />
Torre Vado, Tuglie, Vernole.<br />
Sabato: Arnesano, Carpignano Salentino, Diso, Gagliano del Capo, Galatone, Guagnano, Lizzanel<strong>lo</strong>,<br />
<strong>Ma</strong>glie, <strong>Ma</strong>tino, Miggiano, Presicce, San Donato di Lecce, Sannicola, Spongano, Sternatia,<br />
Supersano, Surbo, Tiggiano, Torre dell’Orso, Torre Suda, Ugento, Veglie.<br />
Domenica: Gallipoli, Leuca, <strong>Ma</strong>tino, Torre Suda, Torre Pali.<br />
31<br />
Civiltà Contadina aperti,<br />
ingr. gratuito<br />
• RUFFANO, So<strong>lo</strong>mon Burke<br />
e la sua orchestra in concerto,<br />
ingresso gratuito,<br />
info: www.myspace.com/<br />
kantieriday<br />
28. MARTEDI<br />
• GALLIPOLI, ore 21:00,<br />
“Premio Europa Festival di<br />
Toni Greco” Cugini di Campagna<br />
in concerto. Info:<br />
www.salentob<strong>lo</strong>g.it<br />
• LECCE, Anfiteatro Romano,<br />
ore 21:30, Ludovico Einaudi<br />
in concerto. Info: www.salentob<strong>lo</strong>g.it<br />
30. GIOVEDI<br />
• LECCE, Anfiteatro Romano,<br />
ore 21:30, Enrico Rava New<br />
Quintet feat Gianluca Petrella<br />
in concerto. Info: www.salentob<strong>lo</strong>g.it<br />
1. SABATO, (AGOSTO)<br />
• MAGLIE, fino al 4, dalle ore<br />
19:00, X edizione de: “Il mercatino<br />
del gusto” ossia “le vie<br />
dei sapori tra corti, palazzi e<br />
giardini”, 6 aree dedicate rispettivamente:all’ortofrutta,<br />
all’olio, al vino, alla birra,<br />
alla gastronomia e alle<br />
comunità del cibo, in collaborazione<br />
con S<strong>lo</strong>w Food<br />
Puglia. Info: www.mercatinodelgusto.it<br />
• SUPERSANO, Music e<br />
Beer, IV edizione, Caparezza<br />
e Bingo Bongo in concerto,<br />
ingresso gratuito. Info:<br />
www.salentob<strong>lo</strong>g.it<br />
3. LUNEDI, (AGOSTO)<br />
• LECCE, Anfiteatro Romano,<br />
ore 21:30, rappresentazione<br />
de la “Carmen di Bizet”. Info:<br />
www.salentob<strong>lo</strong>g.it<br />
• SOGLIANO CAVOUR,<br />
fino al 6 agosto, Locomotive Jazz<br />
Festival. Info: 0832 303707<br />
6. GIOVEDI, (AGOSTO)<br />
• PRESICCE, P.zza del Popo<strong>lo</strong>,<br />
ore 21:00, V ed. di Pane e<br />
Pomodoro. Musica con i Coribanti<br />
e degustazione di<br />
prodotti tipici<br />
8. SABATO, (AGO)<br />
• TUGLIE, Tennis Club Tuglie,<br />
ore 18:00, conferenza: Meditazione<br />
trascendentale: rispetto<br />
delle leggi della natura,<br />
info: 340 3498424<br />
9. DOMENICA, (AGO)<br />
• PRESICCE, (come per il 26<br />
luglio), Presicce in Mostra