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Ma - lo scirocco

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di Tony Damascelli<br />

Consigli per gli autisti: non smarritevi<br />

per le strade salentine. Potreste<br />

finire su Chi l’ha visto?<br />

Perché mai? Vado a spiegare l’arcano.<br />

La segnaletica, per incominciare.<br />

Ogni tanto<br />

appare il cartel<strong>lo</strong><br />

emblematico:<br />

tutte le direzioni.Significa<br />

che se<br />

avete voglia<br />

di andare a<br />

Milano, a Londra,<br />

a Leuca o a Pinero<strong>lo</strong><br />

quella è la<br />

strada, quella la<br />

direzione, insieme<br />

con tutte le<br />

altre.<br />

Procedo.<br />

Ci sono incroci ai quali sono presenti<br />

una dozzina di segnalazioni, cartel<strong>lo</strong>ni<br />

bianchi, azzurri, griffati, dipinti,<br />

osterie, cartolerie, discodance, palestre<br />

ma che ce ne fosse una con il nome<br />

della via, dell’incrocio medesimo.<br />

Vi faccio un esempio: Ugento, stazione<br />

di passaggio. Ecco, questo è un<br />

caso che serve da riferimento per il resto.<br />

Fatte rarissime eccezioni, un paio,<br />

roba piccola, non c’è strada con<br />

nome, non c’è via, vico<strong>lo</strong>, passaggio<br />

che indichi dove un cristiano si trovi<br />

a passare, disperso, smarrito, sba<strong>lo</strong>rdito<br />

perché continui a girare, a destra,<br />

a sinistra, eviti una buca, dribbli un<br />

dosso, freni davanti al cane randagio,<br />

saluti i pensionati stanziali dinanzi al<br />

bar, a casa, al fruttivendo<strong>lo</strong> e cerchi,<br />

con il naso all’insù, qualcosa che ti tolga<br />

dal labirinto, chessò una scritta, anche<br />

sul muro, tra un insulto al Bari o<br />

al Lecce e un manifesto elettorale, scaldato<br />

dal sole, schiaffeggiato dalla<br />

pioggia. Ti ritrovi come nel gioco<br />

dell’oca, stai fermo un giro, torna al<br />

via, ci manca pure che paghi la multa.<br />

Cerchi ma non trovi, niente, uno<br />

straccio di indicazione, dove sono,<br />

dove vado, da dove vengo, forse questo<br />

almeno <strong>lo</strong> so. Proposta per il sindaco,<br />

per i sindaci, per gli assessori, i<br />

vigili urbani, i netturbini: prendete un<br />

gessetto, co<strong>lo</strong>rato, un pennarel<strong>lo</strong>, una<br />

matita Giotto, incaricate gli scolari in<br />

vacanza, i pensionati stanziali di cui sopra,<br />

di segnare all’ango<strong>lo</strong> delle strade<br />

il nome delle stesse, trattasi di un gioco,<br />

di un passatempo, meglio del videopoker,<br />

del computer, del bighel<strong>lo</strong>nare<br />

senza meta, pure quella. >11<br />

Cara vecchia Provincia<br />

Un bilancio dell’amministrazione<br />

uscente e una<br />

carrellata dei presidenti<br />

passati. In attesa delle<br />

nuove nomine ci siamo<br />

chiesti in che modo vengono<br />

assegnati i seggi dei<br />

consiglieri provinciali e<br />

con quali conseguenze<br />

>6, 7, 8<br />

REDAZIONE: via Piave, 24 73059 UGENTO (Le)<br />

cell. 380.63.59.149 tel/fax. 0833.55.48.43<br />

info@<strong>lo</strong><strong>scirocco</strong>.it<br />

Rilassiamoci, quest'anno l'acqua c'è, l'Autorità<br />

di Bacino garantisce. Nessuna emergenza in vista,<br />

nessun disagio per cittadini e turisti.<br />

L'acquedotto lavora alacremente per migliorare la<br />

rete, raccontando attraverso la voce di Vito Palumbo,<br />

suo responsabile comunicazione, efficienza e prontezza<br />

di riflessi. Eppure qualcosa non torna: acque che<br />

sgorgano rosse dai rubinetti delle abitazioni di Melendugno,<br />

tubature che a Collemeto si rompono ri-<br />

Il nuovo Museo Archeo<strong>lo</strong>gico di Ugento<br />

Il 17 luglio ‘09 si apre il nuovo Museo di Archeo<strong>lo</strong>gia e<br />

Paleonto<strong>lo</strong>gia. Dopo i lavori di restauro, tutela e va<strong>lo</strong>rizzazione<br />

del complesso conventuale di “Santa <strong>Ma</strong>ria della<br />

Pietà”, sarà in mostra il nuovo allestimento di reperti<br />

che raccontano fasi storiche e vicende dell’abitato ugentino.<br />

Il nuovo museo, il più grande della<br />

provincia, sarà un luogo per incrementare didattica,<br />

ricerca e turismo culturale >16-17<br />

La cozza<br />

va alle terme<br />

A Castro, nell'unico<br />

centro di depurazione<br />

della provincia dove mitili<br />

e frutti di mare diventano<br />

“puri” e idonei alla commercializzazione<br />

>11<br />

“Un popo<strong>lo</strong> che ignora il proprio passato<br />

non saprà mai nulla del proprio presente”<br />

Indro Montanelli<br />

N U M E R O U N D I C I<br />

lasciando amianto nella rete idrica, erogazione intermittente<br />

del servizio a Patù e Presicce e deroghe<br />

per l'innalzamento dei va<strong>lo</strong>ri di tria<strong>lo</strong>metani contenuti<br />

nell'acqua. Oltre ad una bolletta fra le più alte<br />

in Italia. Un quadro contraddittorio e disarmante.<br />

E mentre cerchiamo capirne di più, facciamo nostro<br />

questo assunto: “l'acqua è un bene prezioso, difendiamo<br />

il nostro diritto a goderne, ma imponiamoci di<br />

non sprecarla”. >3, 4, 5,


(continua dalla 1ª pag.)<br />

Non vedo alternative immediate,<br />

ci sarebbe il consiglio comunale,<br />

troppe chiacchiere, troppe ore dedicate<br />

al nulla. Il turismo va coccolato,<br />

va titillato, anche con un semplice<br />

pannel<strong>lo</strong> stradale che non si limiti<br />

a indicare dove sta la trattoria, la<br />

paninoteca, il negozio di telefonia. Il<br />

turismo va coccolato con un orario<br />

dei negozi più <strong>lo</strong>gico: quattro ore di<br />

chiusura, dalle tredici e trenta alle diciassette<br />

e trenta, più o meno, con<br />

apertura serale che si protrae oltre le<br />

venti e trenta, sono una sciocchezza<br />

in questo periodo. Capisco d’estate,<br />

con la canicola che opprime e la controra<br />

che offre immagine da deserto<br />

africano o day after, ma a giugno che<br />

significa? A giugno, e non soltanto a<br />

giugno, vi sfido a trovare un bar aperto<br />

in quelle quattro ore, un bar decente,<br />

che sappia soddisfare chi non<br />

trova un ristorantino aperto (altro<br />

problema, controllate per favore), un<br />

bancone dove smozzicare un panino<br />

non sotto vuoto “spento”, non un toast<br />

tristissimo, dove sia possibile sostare<br />

senza essere costretti ad ascoltare<br />

Eminem o i Gemelli Diversi<br />

con il volume “a manetta”. Ci rileggiamo.<br />

Tony Damascelli<br />

T E M I C A L D I<br />

Il 13 maggio 2009 la Giunta Regionale ha stabilito per le<br />

province di Foggia, Taranto, Lecce il rinnovo della deroga<br />

per il parametro di tria<strong>lo</strong>metani presenti nell'acqua<br />

entro il va<strong>lo</strong>re massimo ammissibile (VMA)<br />

di 80 mcg/l. Un provvedimento come tanti<br />

come si legge nella “comunicazione ai cittadini”<br />

predisposta dall'Assessorato alle<br />

Politiche della Salute della Regione Puglia,<br />

che tranquillizza la cittadinanza assicurando<br />

un superamento del limite<br />

so<strong>lo</strong> saltuario e il riscontro da parte delle<br />

Asl con monitoraggi continui di va<strong>lo</strong>ri<br />

inferiori a quel<strong>lo</strong> massimo previsto<br />

dalla Direttiva Europea n.98/83/CE. <strong>Ma</strong><br />

due elementi potrebbero far sollevare dei<br />

dubbi. La saltuarietà, concetto vago e<br />

non quantificabile, e l'effettiva informazione<br />

dei cittadini su cosa sono i Tria<strong>lo</strong>metani, da<br />

cosa derivano e quali rischi alla salute comportano.<br />

Sappiate dunque che i Tria<strong>lo</strong>metani sono sottoprodotti<br />

dell'azione di c<strong>lo</strong>razione delle acque che si formano durante<br />

la disinfezione mediante reazione fra c<strong>lo</strong>ro e materia organica<br />

contenuta nell'acqua e che sono reputati responsabili<br />

di insorgenza di tumori a prostata, ano e intestino.<br />

Stefano Palmisano, avvocato e Presidente di Salute Pubblica,<br />

organizzazione di vo<strong>lo</strong>ntariato costituita il 25 aprile del<strong>lo</strong><br />

scorso anno, cita diversi studi epidemio<strong>lo</strong>gici condotti negli<br />

Stati Uniti, il primo risalente al 1990 e l’ultimo al 2003,<br />

che rileverebbero un rapporto diretto, sempre più corroborato<br />

da evidenze scientifiche, fra la qualità dell'acqua potabile,<br />

l'esposizione prolungata ai sottoprodotti della c<strong>lo</strong>razione<br />

presenti in essa e l'insorgere di queste malattie.<br />

E il rischio di cancro alla prostata, all'intestino, ma anche<br />

alla vescica diventa estremamente maggiore in soggetti esposti<br />

lungamente a tria<strong>lo</strong>metani in concentrazioni uguali o su-<br />

periori a 50 mcg/l. <strong>Ma</strong> non so<strong>lo</strong>, perché altri recenti studi<br />

condotti da ricercatori della Dalhousie University ad Halifax<br />

hanno dimostrato che l'esposizione di donne in gravidanza<br />

a quantità di tria<strong>lo</strong>metani pari o superiori<br />

a 80mcg/l aumenta il rischio di morte<br />

intrauterina.<br />

E se pensiamo che la pur attenta Regione<br />

Puglia, di concerto con il Ministero<br />

del Lavoro, della Salute e delle Politiche<br />

Sociali e il Ministero dell'Am-<br />

?<br />

biente, ha innalzato il va<strong>lo</strong>re massimo<br />

ammissibile sino a 80mcg/l ci chiediamo<br />

se la salute pubblica sia veramente<br />

la preoccupazione principale dei nostri<br />

governanti.<br />

Sempre Stefano Palmisano ci fornisce<br />

un'interpretazione interessante del<strong>lo</strong> stato<br />

delle cose: “Il principio di precauzione è spesso un<br />

S A L U T E P U B B L I C A<br />

Siamo sicuri che l'acqua sia buona?<br />

Una recente delibera della Regione Puglia potrebbe avere effetti dannosi sulla salute dei salentini<br />

illustre sconosciuto. Tutte le deroghe, a partire da quella del luglio<br />

del 2008 fanno perno sull'assunto per cui se ci manteniamo nel range<br />

consentito dalla direttiva europea il problema non insorge. Un<br />

ragionamento impeccabile dal punto di vista burocratico, meno efficace<br />

dal punto di vista della salute pubblica. Siamo un paese - prosegue<br />

Stefano Palmisano - in cui non esiste ancora la stessa idea<br />

di prevenzione primaria, cioè quella pratica di politica sanitaria che<br />

tenta di rimuovere a monte il verificarsi di cause di insorgenza di<br />

una malattia, ma piuttosto ci si affida al massimo alla “diagnosi<br />

precoce”, che è ben altra cosa, perché agisce all'interno di un contesto<br />

in cui la malattia già esiste. Un comportamento che è stato causa<br />

di non poche catastrofi in ambito di salute pubblica”. E poiché<br />

la provincia di Lecce già presenta un incremento oscuro ed<br />

inquietante di insorgenze di tumori forse qualche accortezza<br />

in più nell'evitare questo ennesimo rischio sarebbe stata conveniente<br />

ed apprezzata.<br />

Luisa Carretti<br />

3


T E M I C A L D I<br />

A N T O N I O D I S A N T O<br />

“Nessuna emergenza grazie alle piogge”<br />

L’autorità di Bacino conferma la disponibilità di acqua per l’estate che viene<br />

L’Autorità di Bacino della Regione<br />

Puglia è stata istituita con la legge<br />

regionale n. 19 del 9 dicembre<br />

2002. Ve ne sono diverse in tutta<br />

Italia, ciascuna responsabile di uno specifico<br />

bacino presente sul territorio di<br />

una precisa area geografica ed idrografica,<br />

generalmente caratterizzata<br />

dalla presenza sul suo<strong>lo</strong> o nel sottosuo<strong>lo</strong><br />

di corsi d’acqua. Le Autorità di<br />

Bacino, di concerto con le regioni, svolgono<br />

la funzione di difesa del suo<strong>lo</strong> sia<br />

attraverso la raccolta di dati relativi all’ambiente<br />

fisico, ad eventuali situazioni<br />

di rischio (ad esempio, perico<strong>lo</strong><br />

di frane), realizzazioni cartografiche,<br />

monitoraggio ambientale ecc., sia tramite<br />

interventi idrogeo<strong>lo</strong>gici, idraulici,<br />

di forestazione e bonifica, di difesa,<br />

regolazione e sistemazione dei corsi<br />

d’acqua, di moderazione delle piene,<br />

difesa di aree instabili, protezione<br />

delle coste dall’erosione delle acque<br />

marine, risanamento delle acque superficiali<br />

e sotterranee in modo da fermarne<br />

il degrado e da garantirne la ra-<br />

zionale utilizzazione per le esigenze di<br />

alimentazione, per gli usi produttivi,<br />

del tempo libero, della ricreazione e<br />

del turismo, a favore di un razionale<br />

impiego di concimi e pesticidi in agricoltura,<br />

ecc. Al segretario generale dell’Autorità<br />

di Bacino di Puglia, Antonio<br />

Di Santo, ho chiesto, come si prevede<br />

la stagione estiva dal punto di vista della<br />

disponibilità della risorsa idrica,<br />

anche in relazione alla quantità di piog-<br />

gia che si è riversata sul nostro territorio,<br />

ma anche in Campania e Basilicata,<br />

le due regioni da cui ne attingiamo<br />

un’elevata quantità. Ha affermato<br />

che “le dighe sono in uno stato ottimale<br />

di riempimento. Si prevede una<br />

stagione ricca. Gli invasi sono ragionevolmente<br />

pieni. Dobbiamo comunque ricordarci<br />

di risparmiare, di evitare gli sprechi<br />

d’acqua, poiché oggi ne abbiamo in abbondanza,<br />

ma è sempre meglio riservarne<br />

P R E S I C C E<br />

Tutto scorre a parte l’acqua<br />

Procedono i lavori di completamento della rete idrica ma i disagi restano<br />

Lo stemma di Presicce rappresenta<br />

un cervo che beve da una<br />

fonte e sembra indicare abbondanza<br />

di acqua nel territorio presiccese:<br />

in realtà i cittadini si ritrovano paradossalmente<br />

ormai da anni a subire<br />

disagi a causa della interruzione della<br />

fornitura di acqua nelle proprie case.<br />

Ad oggi il paese è provvisto so<strong>lo</strong> parzialmente<br />

di una moderna rete nelle<br />

zone del centro storico e lungo alcune<br />

strade. Procedono comunque i lavori<br />

di ammodernamento per le restanti<br />

aree, dotate come è noto di impianti ormai<br />

desueti e in larga parte in cemento-amianto<br />

(fuori legge in Italia secondo<br />

la legge 257 del <strong>lo</strong>ntano 1992).<br />

Nonostante l’urgenza con cui si dichiarò<br />

<strong>lo</strong> stato di allarme nel 2005 da<br />

parte dell’Amministrazione uscente,<br />

anno in cui si chiese un tavo<strong>lo</strong> di negoziazione<br />

con Aqp al Prefetto di Lecce,<br />

perdura ancora il problema legato<br />

all’impossibilità di aumentare la pres-<br />

sione dell’acqua, pena la rottura delle<br />

tubazioni, a cui si aggiunge un altissimo<br />

spreco della risorsa lungo il tragitto<br />

nelle condutture, per cui nelle fasce<br />

orarie di maggiore consumo, più precisamente<br />

nel pomeriggio, l’Acquedotto<br />

b<strong>lo</strong>cca il rifornimento domestico,<br />

anche nelle zone provviste della<br />

nuova rete idrica. Gli stessi cittadini nel<br />

corso degli anni hanno dovuto premunirsi<br />

di depositi d’acqua nelle proprie<br />

abitazioni, anche se vi sono ancora<br />

fasce della popolazione più indigente<br />

e precaria, come ad esempio i pensionati,<br />

che non possono permettersi,<br />

con i poveri mezzi di sostentamento che<br />

hanno a disposizione, l’acquisto di un<br />

serbatoio e vivono nel disagio continuo<br />

per la mancanza di un bene così prezioso<br />

per <strong>lo</strong>ro soprattutto con l’arrivo<br />

del caldo. Le sollecitazioni per il completamento<br />

della rete, rientrano comunque<br />

nel più ampio quadro di<br />

emergenza scaturita dalla sempre più<br />

una certa quantità per il futuro, visto che<br />

la situazione tende a cambiare di anno in<br />

anno”. I numeri <strong>lo</strong> dimostrano: la<br />

quantità di acqua presente negli invasi<br />

quest’anno è il doppio rispetto a quella<br />

presente nel 2008. Addirittura, per<br />

il Sinni Potabile, la condotta che attraversa<br />

il versante ionico salentino, essa<br />

risulta quasi quattro volte superiore a<br />

quella presente l’anno scorso<br />

(415.640.000 mc in data 24 giugno<br />

2009 a dispetto di 108.047.000 mc del<br />

2008). Pare, quindi, che sarà un’estate<br />

senza grossi problemi. Bisogna comunque<br />

accogliere il consiglio: l’acqua<br />

è un bene prezioso ed è necessario evitarne<br />

qualunque spreco.<br />

Elisa Surano<br />

incisiva carenza di acqua, anche perché<br />

la maggioranza dei pozzi <strong>lo</strong>cali che potrebbero<br />

costituire un’ottima risorsa per<br />

la popolazione, risulterebbero inquinati<br />

e quindi inutilizzabili. A ciò si aggiungono<br />

comportamenti scorretti che<br />

peggiorano di gran lunga la situazione:<br />

nel presiccese, sono ingenti gli sprechi<br />

di acqua ad esempio nel settore agrico<strong>lo</strong>,<br />

in quanto sono pochi gli agricoltori<br />

provvisti di moderni impianti di irrigazione<br />

in grado di “dosarne” la giusta<br />

quantità. Negli ultimi tempi è stata<br />

avviata in quest’ottica una piccola campagna<br />

di sensibilizzazione contro gli<br />

sprechi, come l’iniziativa della Italcogim,<br />

azienda fornitrice di gas-metano, e <strong>lo</strong><br />

scorso anno dell’Aqp stessa, di distribuire<br />

alle utenze domestiche dei filtri<br />

speciali per i rubinetti in grado di far<br />

risparmiare la quantità di acqua erogata.<br />

E per quanto riguarda i costi? Forse<br />

un contributo prezioso potrebbe dar<strong>lo</strong><br />

in proposito una cittadina che si è vista<br />

recapitare una bolletta di ben 9.000<br />

euro, come “eccedenza di consumo”<br />

dal 2004 al 2009. Valentina <strong>Ma</strong>rra<br />

C O L L E M E T O / G A L A T I N A<br />

Amianto nei tubi? Riduciamo la pressione dell'acqua!<br />

L'Acquedotto Pugliese sembra ignorare le urgenze di associazioni e cittadini<br />

ACollemeto da anni l'erogazione<br />

del servizio di acqua potabile è<br />

soggetta a frequenti interruzioni.<br />

La causa è da ricercarsi nelle continue<br />

rotture di una rete idrica vecchia e<br />

malandata. E proprio grazie ad una di<br />

queste interruzioni che Antonio Geusa,<br />

presidente di Addesco (Associazione per<br />

la difesa e la salute dei diritti dei cittadini)<br />

e Antonio Tanza, avvocato e vicepresidente<br />

nazionale di Adusbef, <strong>lo</strong> scorso<br />

aprile hanno potuto portare a galla una<br />

verità passata a lungo sotto silenzio. Le<br />

tubazioni sono costituite per il 10% da<br />

amianto.<br />

Dato confermato non soltanto dalle<br />

analisi condotte dal laboratorio chimico<br />

Ambientale srl di Trepuzzi per conto<br />

del dott. Sergio Franchini, titolare del<strong>lo</strong><br />

studio Divlabs su alcuni tubi impunemente<br />

abbandonati da operai dell'acquedotto<br />

in prossimità dei luoghi<br />

dove erano stati condotti i lavori di ripristino,<br />

ma dal<strong>lo</strong> stesso Acquedotto Pugliese,<br />

che in seguito all'esposto alla<br />

Procura della Repubblica presentato<br />

dalle due associazioni il 12 novembre<br />

scorso, ha prodotto una lettera in cui<br />

confermava la composizione delle tubature.<br />

E alle richieste dei cittadini e della<br />

stessa amministrazione comunale di<br />

Galatina, che si è affiancata alla denuncia,<br />

di adoperarsi per la sostituzione<br />

dell'intera rete, l'Acquedotto ha risposto<br />

con una riduzione della pres-<br />

sione nell'erogazione dell'acqua per<br />

contenere il rischio di fratture. Con un<br />

conseguente peggioramento del servizio<br />

e un aggiramento del problema, vi-<br />

P A T Ú<br />

Disagi nel picco<strong>lo</strong> comune<br />

I problemi idrici riscontrati dalla popolazione e smentiti dall’Aqp<br />

Patù, il cui nome avrebbe origine dal greco pathos che vuol dire patimento,<br />

nel maggio scorso ha sofferto un vero e proprio disagio legato alla carenza<br />

d’acqua riscontrata dai cittadini soprattutto in alcune importanti<br />

strade del paese. Così, oltre alla villa comunale Don Tonino Bel<strong>lo</strong> e al municipio,<br />

Via Giovanni XXIII, Via <strong>Ma</strong>rconi, Via Piave, Via Tasso, Via Giovanni<br />

Romano sarebbero state lasciate all’asciutto dall’Acquedotto Pugliese che ha<br />

prontamente smentito e rilevato l’abbondante presenza dell’acqua facendo<br />

un sopralluogo nella casa di un utente che invece aveva denunciato <strong>lo</strong> stato<br />

di carenza. I tecnici dell’Aqp avrebbero addirittura trovato una portata d’acqua<br />

di 30 ml invece dei 5 ml previsti.<br />

Tuttavia non è la prima volta che si registrano tali disagi nel comune di Patù,<br />

infatti quella dell’acqua che manca è una situazione che persiste da anni e che<br />

nel novembre del 2008 era diventata talmente insostenibile da spingere il sindaco<br />

Ange<strong>lo</strong> Galante a dimettersi dalla carica in segno di protesta.<br />

Ad oggi i disagi restano ma rimane anche la fermezza del sindaco e dei cittadini<br />

che non si danno per vinti e che continuano a protestare contro l’Aqp,<br />

il quale persevera nel dichiarare il contrario a fronte dei rilevamenti fatti. Una<br />

cosa è certa: le lamentele dei patuensi non sorgono dal nulla e l’acqua, bene<br />

comune e risorsa indispensabile, continua a mancare.<br />

Valentina Rosafio<br />

sto che i tubi continuano a rompersi,<br />

l'amianto continua a polverizzarsi nell'acqua<br />

e il rischio per la popolazione resta.<br />

Sì, perché il problema non è tanto<br />

l'ingerimento della sostanza, quanto<br />

più che altro inalazione di essa per<br />

evaporazione. In cucina, sotto la doccia,<br />

durante una bella passeggiata in campagna,<br />

collemetesi, galatinesi e non<br />

so<strong>lo</strong>, potrebbero respirare fibre di<br />

amianto disperse nell'aria dall'evaporazione<br />

dell'acqua e mettere a repentaglio<br />

la propria salute. E nonostante l'ordinamento<br />

italiano preveda già un intervento<br />

laddove sussista la possibilità che<br />

un determinato fattore o comportamento<br />

possa rivelarsi rischioso per l'incolumità<br />

della persona e nonostante la<br />

legge del 27 marzo 1992 n. 257 ed il successivo<br />

D.lgs. n. 257 del 2006 - visto l’alto<br />

rischio per la salute - hanno disposto<br />

la completa dismissione e smaltimento<br />

dei materiali in amianto vietandone<br />

l’estrazione, l’importazione e la lavorazione,<br />

nulla cambia.<br />

Ai cittadini di Collemeto e Galatina<br />

resta l'amianto e a noi la speranza che<br />

questo esposto produca al più presto dei<br />

risultati.<br />

Luisa Carretti<br />

4


Nel numero di dicembre 2008,<br />

Lo Scirocco ha invitato Vito Palumbo,<br />

responsabile della comunicazione<br />

dell’Aqp, a rispondere ad<br />

alcune domande sul problema della carenza<br />

d’acqua nel Salento. In prossimità<br />

dell’estate abbiamo ritenuto opportuno<br />

risollevare, con nuove domande,<br />

la questione.<br />

Innanzitutto, durante gli ultimi sette,<br />

otto mesi sono stati aperti nuovi cantieri<br />

per il risanamento delle condutture?<br />

L’Acquedotto Pugliese è impegnato<br />

su tre fronti. Il primo riguarda la ricerca<br />

delle perdite ed il risanamento<br />

delle reti, un piano di interventi costato<br />

151 milioni di euro, rivolto all’intera<br />

regione che si affianca all’attività<br />

ordinaria di gestione delle reti.<br />

Tali attività possono essere facilmente<br />

ed intuitivamente percepite dai cittadini<br />

per le frequenti interruzioni del<br />

servizio che comunichiamo e che<br />

sono necessarie per l’esecuzione dei lavori.<br />

A tal proposito, mi piace segnalare<br />

un servizio gratuito e molto utile<br />

presente sul sito www.aqp.it. Si tratta<br />

di “Che acqua fa?”, che permette, iscrivendosi,<br />

di ricevere direttamente a casa<br />

tutte le informazioni attinenti le condizioni<br />

del servizio e quindi anche le<br />

comunicazioni sulle interruzioni programmate.<br />

Il secondo fronte riguarda<br />

il Telecontrol<strong>lo</strong>. È un sistema informativo<br />

che consente di monitorare in<br />

remoto i flussi dell’acqua ed i principali<br />

indicatori di qualità. Molteplici<br />

sono i benefici che questo innovativo<br />

sistema porta con sé. Innanzitutto<br />

Quanti di noi dopo aver letto una bolletta dell’acqua<br />

hanno avuto l’impressione di leggere in<br />

un’altra lingua? Ebbene, quella lingua sconosciuta<br />

che ogni volta ci sforziamo di comprendere per capire<br />

quanto e che cosa paghiamo, non è più così tanto misteriosa,<br />

anche se di primo acchito risulta difficile da decifrare.<br />

Una ricerca su Internet, il sito dell’Acquedotto<br />

Pugliese o il foglio allegato<br />

alla fattura, ci danno una<br />

mano per comprendere le tante<br />

voci presenti. La nuova bolletta, infatti,<br />

è stata innovata sia nella grafica<br />

sia nei contenuti, rispecchiando<br />

la vo<strong>lo</strong>ntà dell’Aqp di attivare<br />

una comunicazione sempre più<br />

trasparente nei confronti degli<br />

utenti. Adesso è possibile trovare la<br />

fatturazione immediata del consumo<br />

rilevato e la comunicazione del<br />

successivo periodo di lettura, nonché l’indicazione dell’andamento<br />

storico dei consumi. <strong>Ma</strong> vediamo più da vicino<br />

come è composta una bolletta dell’acqua.<br />

La prima pagina è dedicata ai dati del cliente: codice,<br />

numero contrattuale, numero fattura, intestatario, codice<br />

del contatore, numero di moduli contrattuali. Questi<br />

ultimi si riferiscono al tipo di uso del servizio di acquedotto,<br />

si va cioè dall’uso domestico a quel<strong>lo</strong> commerciale, da quel<strong>lo</strong><br />

industriale a quel<strong>lo</strong> pubblico. Quel<strong>lo</strong> che interessa a noi<br />

è prevalentemente l’uso domestico con il parametro di 200<br />

litri al giorno corrispondenti a 0,20 mc al giorno per unità<br />

abitativa e per comunità ogni 5 presenze. Nella pagina<br />

seguente, nella sezione “dettaglio importi”, troviamo il consumo<br />

stabilito sulla base del modu<strong>lo</strong> contrattuale (uso domestico)<br />

e delle tariffe previste. A tal proposito è bene ricordare<br />

che l’ATO Puglia ha recentemente stabilito nel Piano<br />

D’Ambito una nuova tariffa media a metro cubo per<br />

consente di portare l’acqua dove serve,<br />

indirizzandola al meglio ed in<br />

base alle esigenze e, quindi, una gestione<br />

più razionale della risorsa disponibile.<br />

In secondo luogo permette<br />

di risparmiare energia elettrica. Quel-<br />

la che praticamente utilizziamo per<br />

“spingere” l’acqua fino ad i lembi più<br />

estremi della Puglia. Basti pensare<br />

che l’Aqp consuma circa <strong>lo</strong> 0,02% del<br />

consumo di energia nazionale ed ha<br />

una bolletta di 80 milioni di euro. Il<br />

control<strong>lo</strong> in automatico delle pompe<br />

consente un risparmio d’energia in<br />

quanto ora si accendono e spengono<br />

T E M I C A L D I<br />

in base alle reali esigenze del sistema.<br />

Il Telecontrol<strong>lo</strong>, ancora, consente di intervenire<br />

ve<strong>lo</strong>cemente laddove si verificano<br />

delle perdite. Nelle campagne,<br />

ad esempio, dove è più difficile individuarle<br />

in breve tempo.<br />

Nella precedente intervista, lei aveva<br />

sostenuto che era in progetto la realizzazione<br />

del Sifone Leccese Ramo<br />

Adriatico per aumentare l’apporto<br />

d’acqua nei comuni del versante adriatico.<br />

A che punto siamo? Sono iniziati<br />

in lavori? Se no quanto occorrerà attendere<br />

ancora?<br />

Questo è il terzo fronte verso cui si<br />

sono rivolti gli interventi dell’Aqp. Sul<br />

versante adriatico i lavori per la realizzazione<br />

del Sifone Leccese sono in<br />

fase di avanzata esecuzione.<br />

E cosa mi può dire a proposito della<br />

Sinni Potabile, la condotta che attraversa<br />

il versante ionico?<br />

I <strong>lo</strong>tti sono stati aggiudicati ed i lavori<br />

in avvio. A questi interventi dobbiamo<br />

anche aggiungere il grande lavoro<br />

svolto dai colleghi per il potenziamento<br />

del prelevamento da falda.<br />

Per fare un esempio, nel Comune<br />

di Presicce, l’acqua ogni tanto va via…<br />

Come mai?<br />

Intanto chiariamo il senso della<br />

sua espressione. Quando dice va via immagino<br />

che vada via so<strong>lo</strong> ad alcuni e<br />

non a tutto il paese contemporaneamente.<br />

E questo può dipendere, ovviamente<br />

da molti fattori. Da lavori sulla<br />

rete, per esempio. Una attività che<br />

avviene comunque secondo modalità<br />

A C Q U E D O T T O P U G L I E S E<br />

In che acque navighiamo<br />

Vito Palumbo risponde alle nostre domande su servizio idrico e gestione delle risorse<br />

B O L L E T T A A Q P<br />

Un tuffo nei costi dell’acqua<br />

Leggere una fattura oggi sembra essere più facile. <strong>Ma</strong> quanto paghiamo una risorsa primaria?<br />

il servizio idrico integrato a cui sono state adeguate le fasce<br />

di consumo annuali in mc. La quota fissa dell’acqua<br />

per l’uso domestico è ora di euro 13,08. Se si divide quest’importo<br />

per 365 giorni si ottiene 0,035836 che è l’importo<br />

unitario al giorno della quota fissa dell’acqua, indicato<br />

nel dettaglio importi, sempre nella seconda pagina. Moltiplicando<strong>lo</strong><br />

per i giorni di consumo<br />

si ottiene la voce di costo che si<br />

andrà a sommare alle altre. Subito<br />

dopo sono indicate le fasce di consumo<br />

annuali in base ai metri cubi<br />

di consumo che sono la tariffa<br />

agevolata, la tariffa base, la prima,<br />

la seconda e la terza fascia. Tutti<br />

questi importi sono al netto dell’IVA<br />

calcolata al 10%. Nella terza<br />

pagina oltre al bollettino sono contenute<br />

delle informazioni sulle<br />

modalità di pagamento della fattura;<br />

nell’ultima sono riportate altre informazioni di carattere<br />

generale e una sintesi sulla situazione dei pagamenti.<br />

Ricordiamo però che la Regione Puglia ha un costo dell’acqua<br />

maggiore rispetto al resto delle regioni italiane. Infatti,<br />

secondo i dati di Blue Book (rapporto sul servizio idrico<br />

integrato pubblicato da Federutility e Anea), la Puglia<br />

con la “tariffa reale media del servizio idrico integrato” di<br />

1,36 euro al metro cubo, supera la media nazionale che<br />

è di 1,29 euro. La Toscana è la regione con l’acqua più costosa,<br />

1,73 euro al metro cubo; quella con il costo più basso<br />

è la Lombardia con soli 92 centesimi al metro cubo.<br />

Come mai la Puglia deve sostenere un costo dell’acqua<br />

così alto? L’Acquedotto Pugliese applica questa tariffa a<br />

fronte dei costi complessivi di produzione e di trasporto<br />

dell’energia su reti dedicate e dei trattamenti di potabilizzazione<br />

dell’acqua.<br />

Valentina Rosafio<br />

di comunicazione ben precise. Può dipendere<br />

anche, però, dalla inadeguatezza<br />

degli impianti interni agli stabili.<br />

Mi spiego. L’Aqp si impegna a fornire<br />

l’acqua al contatore domestico ad<br />

una pressione minima di 0,5 atmosfere.<br />

Questo significa che l’acqua, perché<br />

raggiunga tutti i punti del<strong>lo</strong> stabile, anche<br />

quelli più in alto, debba essere aiutata<br />

da un impianto interno, cosiddetto<br />

autoclave. Chi non possiede questo<br />

tipo di impianto potrebbe quindi in alcune<br />

situazioni percepire un disservizio,<br />

pur avendo l’acqua a disposizione<br />

al contatore.<br />

Cosa mi può dire a proposito del problema<br />

dell’acqua rossa a Melendugno?<br />

Stiamo intervenendo e investendo<br />

molto a Melendugno. Ad oggi abbiamo<br />

speso circa 1,8 milioni di euro. Abbiamo<br />

realizzato una serie di interventi<br />

finalizzati al miglioramento del flusso<br />

all’interno della rete urbana, quali<br />

chiusure ad anel<strong>lo</strong> e raccordi, oltre alla<br />

sostituzione di parte della rete. Età delle<br />

condotte e problemi di carattere<br />

strutturale sono i punti di criticità a Melendugno.<br />

Il Comitato cittadino “no acqua<br />

rossa” ha inviato una richiesta-diffida<br />

all’Aqp per ottenere una riduzione delle<br />

bollette del 50% ed un rimborso delle<br />

bollette pagate precedentemente dai<br />

cittadini per l’acqua non potabile che<br />

arriva ai <strong>lo</strong>ro rubinetti. Cosa mi può<br />

dire a tal proposito?<br />

Stiamo parlando di fenomeni occasionali<br />

e che generalmente l’acqua<br />

distribuita è potabile, come attestato<br />

dalle numerose analisi effettuate anche<br />

dagli organi di control<strong>lo</strong>.<br />

Elisa Surano<br />

Scelte intelligenti<br />

È possibile risparmiare fino a 90/120<br />

litri d'acqua sostituendo l'adorato e rilassante<br />

bagno serale con una doccia di<br />

dieci minuti, per la quale sono necessari<br />

dai 60 ai 30 litri contro i 150 impiegati<br />

per riempire una ‘olimpionica’ vasca da<br />

bagno. Coscienza ambientale prima di<br />

tutto. La Redazione<br />

5


Èil 2 settembre 1861 quando il<br />

governatore della Provincia di<br />

Terra d’Otranto riunisce il 1°<br />

consiglio provinciale. Siamo all’inizio<br />

di quella lunga storia che ha portato<br />

la Provincia ad accaparrarsi un ruo<strong>lo</strong><br />

decisivo nei rapporti tra Stato ed<br />

enti territoriali, in virtù del rinnova-<br />

E L E Z I O N I P R O V I N C I A L I<br />

C R O N O L O G I A<br />

I co<strong>lo</strong>ri della Provincia di Lecce<br />

Nomi e partiti succedutisi dal 1951 a oggi<br />

to assetto amministrativo introdotto da<br />

Car<strong>lo</strong> Alberto con la concessione del<strong>lo</strong><br />

Statuto Albertino.<br />

Dopo gli anni burrascosi del fascismo,<br />

la Provincia si toglie il bavaglio<br />

imposto dalla dittatura mussoliniana<br />

e si riappropria del carattere democratico<br />

e autonomo lasciato in eredi-<br />

tà dalla tradizione costituzionale.<br />

In un primo momento, nel cosiddetto<br />

‘periodo di transizione post fascista’,<br />

la nomina del Presidente e della<br />

Deputazione provinciali viene affidata<br />

al Prefetto, giusto il tempo di<br />

riorganizzarsi e riporre l’ente nelle<br />

mani dei cittadini.<br />

Raggiunti i 200 picosecondi<br />

L’Università del Salento ha inventato<br />

un’innovativa sonda capacitiva per impulsi<br />

ve<strong>lo</strong>ci di alta tensione in grado di<br />

diagnosticare impulsi inferiori al nanosecondo.<br />

L’invenzione, ad opera del<br />

professor Vincenzo Nassisi, dell’assegnista<br />

Antonella Lorusso e della dottoranda<br />

<strong>Ma</strong>ria Vittoria Siciliano, ha significative<br />

applicazioni nel campo della<br />

medicina e degli studi bio<strong>lo</strong>gici. La radiografia<br />

digitale, ad esempio, con l’utilizzo<br />

di impulsi ve<strong>lo</strong>ci di raggi X, potrà<br />

diventare meno invasiva di quanto <strong>lo</strong> è<br />

attualmente. La Redazione<br />

È il 9 luglio 1951 quando nasce la<br />

moderna Provincia di Lecce. Il Presidente,<br />

il Consiglio e la Giunta sono<br />

eletti dai cittadini ogni cinque anni.<br />

Il primo a governare la solida roccaforte<br />

fu un avvocato, <strong>Ma</strong>rtino Luigi<br />

Caroli. Siamo negli anni d’oro<br />

dell’ormai smembrata Democrazia<br />

Cristiana, un partito che ha monopolizzato<br />

per quasi mezzo seco<strong>lo</strong> la gestione<br />

della Provincia di Lecce. Sempre<br />

e comunque in maniera legittima,<br />

nella misura in cui la democrazia legittimamente<br />

riesca a reprimere ogni<br />

sorta di cambiamento.<br />

I cinquantotto anni che ci separano<br />

da quel <strong>lo</strong>ntano 9 luglio non bastano<br />

per salvare quella che sembra ormai<br />

una g<strong>lo</strong>riosa fiction istituzionale.<br />

Tra i ricordi sbiaditi della gente<br />

non c’è nulla più che possa giustificare<br />

l’utilità di questo organo amministrativo.<br />

<strong>Ma</strong>rialuisa Ferrarese<br />

6


E L E Z I O N I P R O V I N C I A L I<br />

C O M E F U N Z I O N A<br />

L’assegnazione dei seggi<br />

Ecco il meccanismo che disciplina la proclamazione dei consiglieri provinciali<br />

Alla fine della fiera elettorale ci<br />

sono vincitori e vinti, eletti e non<br />

eletti. <strong>Ma</strong> non sempre co<strong>lo</strong>ro<br />

che numericamente prendono più voti<br />

riescono ad ottenere il posto in consiglio<br />

provinciale. Come funziona, quindi,<br />

il meccanismo di assegnazione dei<br />

seggi? Il sistema proporzionale (D.lgs n.<br />

267/2000, art. 75) prevede un conteggio<br />

più difficile a dirsi che a farsi. Il primo<br />

calco<strong>lo</strong> è finalizzato ad assegnare il<br />

numero di seggi ad ogni gruppo o<br />

coalizione di gruppi: la cifra elettorale<br />

dei voti validi viene divisa successivamente<br />

per 1, 2, 3, 4… fino al numero<br />

di seggi disponibili (per la Provincia di<br />

Lecce sono 36 seggi, in quanto ha più<br />

di 700.000 abitanti). È il cosiddetto Metodo<br />

d’Hondt, che prende il nome da chi<br />

<strong>lo</strong> ha inventato e descritto, utilizzato in<br />

numerosi altri stati europei. Messi in ordine<br />

decrescente, vengono scelti i più<br />

alti quozienti ottenuti, fino al numero<br />

La Provincia si è fermata a Ugento.<br />

È questo il dato che emerge<br />

all’indomani del voto. Dei comuni<br />

del basso Salento, infatti, nessuno<br />

è riuscito a far eleggere i suoi candidati<br />

consiglieri e così il territorio compreso<br />

tra Presicce, Castrignano e Andrano si<br />

trova tagliato fuori dall’amministrazione.<br />

In realtà a ben guardare è una mancata<br />

rappresentanza non limitata all’estremo<br />

lembo della penisola, ma diffusa<br />

a vaste aree del territorio provinciale<br />

e che ha impedito a circa un terzo<br />

dei 36 collegi uninominali di trovare<br />

espressione in Consiglio. Un numero,<br />

questo, ancor più significativo se si<br />

pensa che si tratta di più di 40 comuni<br />

su un totale di 97 (nel<strong>lo</strong> specifico la parte<br />

settentrionale che va da Veglie a Lequile<br />

e l’ampia fascia compresa tra<br />

Sannicola e Otranto che taglia in due la<br />

Provincia).<br />

Quali le cause? Probabilmente la ragione<br />

principale sta nell’organizzazione<br />

stessa dei collegi. Pur pensati in base a<br />

criteri di omogeneità e continuità territoriale<br />

e sociale, cercando di racchiudere<br />

in ogni unità un numero di<br />

dei posti disponibili. Sono esclusi i<br />

gruppi di candidati che hanno ottenuto<br />

al primo turno di votazione meno del<br />

3% dei voti validi e che non appartengano<br />

a nessuna coalizione di gruppi che<br />

abbia superato tale soglia.<br />

Nel caso della provincia di Lecce, abbiamo<br />

visto come il presidente Gabel<strong>lo</strong>ne,<br />

con il premio di maggioranza, ha<br />

ottenuto 22 seggi (di cui: 11 Pdl, 5 Puglia<br />

prima di tutto; 2 Progetto Provincia; 2<br />

Azzurro Popolare; 1 Patto per il Salento e 1<br />

In tabella risultati elettorali di alcuni dei collegi della provincia: Ugento, Racale e Nardò<br />

avranno due o più rappresentanti in Consiglio; Alessano, Presicce, Otranto nessuno<br />

Udeur), pari al 60% dei posti disponibili<br />

in consiglio; Loredana Capone 9 (di cui:<br />

4 Pd, 1 a testa Salento c’è, Idv, Lista Pellegrino<br />

e Partito Socialista) e Adriana Poli<br />

Bortone 5 (2 Udc e 2 Io Sud).<br />

Successivamente sono proclamati<br />

eletti i Consiglieri Provinciali in base<br />

alla graduatoria delle rispettive cifre individuali.<br />

Questa cifra si ottiene moltiplicando<br />

il numero dei voti validi del<br />

candidato per 100 e dividendo il ri-<br />

P O S T E L E Z I O N I<br />

La Provincia si è fermata a Ugento<br />

I consiglieri rappresentanti del territorio provengono so<strong>lo</strong> da alcune zone mentre altre restano completamente scoperte<br />

elettori che non si discosti dalla media,<br />

essi rivelano nella pratica una serie di implicazioni<br />

negative. Infatti, mentre tutti<br />

i collegi formati da un so<strong>lo</strong> comune<br />

(Gallipoli, Nardò, Copertino, Squinzano)<br />

riescono ad assicurarsi uno o addirittura<br />

più posti in Consiglio, non è<br />

così per gli accorpamenti di più paesi<br />

che, per quanto vicini possano essere,<br />

si ritrovano inevitabilmente penalizzati.<br />

La visibilità e la conoscenza date dalla<br />

residenza del candidato in un comune<br />

sono fattori premianti nel voto amministrativo.<br />

Si è passati così dall’auspicio legislativo<br />

che ogni collegio sia espressione di<br />

un consigliere, alla realtà di due o addirittura<br />

tre rappresentanti per una<br />

stessa circoscrizione (è il caso di Racale)<br />

e nessuno per altre.<br />

Era forse, al<strong>lo</strong>ra, più funzionale l’idea<br />

lanciata dalla candidata alla presidenza<br />

Adriana Poli Bortone di creare all’interno<br />

della Provincia una Conferenza dei<br />

Sindaci che desse voce a tutti i comuni<br />

e radicasse sul territorio un ente che troppo<br />

spesso gli appare del tutto estraneo.<br />

Certo però semplificare è la regola per<br />

sultato per il totale dei voti validi del<br />

collegio. Ciò significa che il risultato è<br />

indipendente dalla grandezza del collegio.<br />

Conta, infatti, la percentuale tra<br />

votanti e preferenze ottenute.<br />

Per semplificare ipotizziamo un esempio.<br />

Abbiamo due collegi, entrambi di<br />

25.000 elettori; nel primo i votanti effettivi<br />

sono 15.000 e il candidato Rossi<br />

del partito Alfa ha ottenuto 1500 voti;<br />

nel secondo i votanti sono 500 e il candidato<br />

Bianchi del partito Alfa ha ot-<br />

tenuto 100 voti. Tra i due sarà eletto<br />

consigliere il secondo, il candidato<br />

Bianchi, pur con 1400 voti in meno, il<br />

quale ha ottenuto una percentuale<br />

maggiore: il 20% dei consensi contro<br />

il 10% (Rossi (1500x100:15.000)= 10%;<br />

Bianchi (100x100:500)= 20%). Inoltre,<br />

tale modalità di attribuzione non può<br />

tenere in considerazione la rappresentatività<br />

del territorio: accade quindi<br />

che possano esserci più proclamati<br />

eletti in uno stesso collegio e nessun<br />

eletto in altri. Chiara Schiavano<br />

una buona amministrazione e se non è<br />

neppure ipotizzabile un Consiglio Provinciale<br />

allargato a novantasette membri<br />

(basta pensare a come funziona il nostro<br />

Parlamento per immaginare cosa potrebbe<br />

accadere in Provincia) dobbiamo<br />

pensare che aver dovuto nominare so<strong>lo</strong><br />

36 consiglieri su quasi mille candidati sia<br />

già un successo.<br />

Quanto detto finora rappresenta un<br />

quadro ancora parziale. Nessuna nomina<br />

è stata ufficializzata e il Presidente<br />

deve ancora formare la sua giunta.<br />

Dodici nomi che probabilmente ridisegneranno<br />

le linee ora tracciate: poiché<br />

per legge la carica di assessore è incompatibile<br />

con quella di consigliere, se<br />

la scelta di Gabel<strong>lo</strong>ne dovesse ricadere,<br />

come probabile, su chi è già stato eletto<br />

consigliere, si aprirebbe la possibilità<br />

per le seconde linee di fare un passo<br />

avanti.<br />

Quanto poi alla capacità dell’Ente<br />

Provincia di agire efficacemente per il<br />

suo territorio abbiamo cinque anni per<br />

rettificare quanto sostenuto sinora. Speriamo<br />

sia possibile.<br />

Serena Rol<strong>lo</strong><br />

P A L A Z Z O<br />

D E I C E L E S T I N I<br />

Gabel<strong>lo</strong>ne<br />

Presidente<br />

5 anni per trasformare<br />

le promesse in realtà<br />

Ebbene il vincitore è stato proclamato.<br />

Antonio <strong>Ma</strong>ria Gabel<strong>lo</strong>ne,<br />

esponente del Pdl<br />

salentino, è il nuovo inquilino di Palazzo<br />

dei Celestini. Il suo programma<br />

è stato il più votato e apprezzato dalla<br />

popolazione salentina che ora, posata<br />

la matita copiativa, resta ad osservare<br />

in apnea, speranzosa che le<br />

promesse fatte si tramutino in realtà.<br />

Abbiamo voluto riportare alcuni<br />

punti critici del programma del nostro<br />

neo presidente come promemoria<br />

per tutti noi, ricordando a lui<br />

e al suo staff che vigileremo affinché<br />

gli interessi dei cittadini e del territorio<br />

vengano tutelati e promossi sopra<br />

ogni cosa.<br />

Rilanciare <strong>lo</strong> sviluppo <strong>lo</strong>cale con<br />

azioni mirate a migliorare le infrastrutture<br />

stradali, viarie, ferroviarie e<br />

portuali, promuovere e potenziare il<br />

ricorso ad energia prodotta da fonti<br />

rinnovabili e modificare l’assetto<br />

economico del Salento investendo in<br />

formazione e riqualificazione dei lavoratori.<br />

Sostenere la famiglia e garantire<br />

ai giovani un futuro con la riqualificazione<br />

degli istituti scolastici esistenti<br />

e l’avvio di un piano di costruzione<br />

di nuove strutture secondo i principi<br />

della bio-edilizia e del risparmio<br />

energetico, per una scuola sicura e di<br />

qualità.<br />

Rendere efficiente ed efficace<br />

l’amministrazione provinciale snellendo<br />

le procedure amministrative;<br />

coinvolgendo tutti per una nuova politica<br />

dei servizi; potenziando l’utilizzo<br />

di nuove tecno<strong>lo</strong>gie e sottoscrivendo<br />

accordi, intese, convenzioni<br />

con altri soggetti istituzionali;<br />

Favorire ambiente e tutela del<br />

territorio prevenendo i rischi di erosione<br />

marina e va<strong>lo</strong>rizzando le peculiarità<br />

delle aree protette; promuovendo<br />

il cic<strong>lo</strong> di convogliamento,<br />

depurazione, riutilizzo e/o recupero<br />

delle acque reflue per migliorare<br />

servizi per i cittadini e i turisti;<br />

incentivando le azioni di difesa del<br />

suo<strong>lo</strong> con opere di risanamento<br />

idraulico, mitigazione dei rischi e di<br />

consolidamento dei costoni rocciosi;<br />

promuovendo l’immagine del Salento<br />

con la realizzazione di un marchio<br />

d’eccellenza del sistema portuale<br />

salentino; uscendo dall’emergenza<br />

rifiuti nell’efficienza e nella legalità.<br />

Luisa Carretti<br />

7


Forse un<br />

mattino andando<br />

in un’aria di vetro, arida,<br />

rivolgendomi, vedrò compirsi il miraco<strong>lo</strong>:<br />

il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro…<br />

poi come su uno schermo, s’accamperanno<br />

di gitto alberi case colli per l’inganno<br />

consueto…<br />

Tornano in mente questi versi di<br />

Montale mentre volgo indietro il mio<br />

sguardo sulla trascorsa amministrazione<br />

provinciale. Quel<strong>lo</strong> che resta di<br />

cinque anni è il nulla.<br />

Un nulla endemico all’operato<br />

dell’ente provincia, tuttavia capace di<br />

assumere specifiche forme a seconda<br />

di chi ne sia l’artefice. Nella fattispecie<br />

pellegriniana, esso si è manifestato<br />

nella mancanza di interventi nel sistema<br />

stradale - tra l’altro unica competenza<br />

che giustifica ancora l’esistenza<br />

di una Provincia - nella gestione<br />

dei rifiuti (inutile ricordare le continue<br />

emergenze e le conseguenti proteste<br />

per la discarica di Burgesi), nella<br />

depurazione delle acque, nel rilancio<br />

dell’economia. Per non parlare<br />

poi dell’evanescenza del progetto<br />

che avrebbe dovuto trasformare le ferrovie<br />

del Far-Est in una metropolitana<br />

di superficie. Un obiettivo questo,<br />

che Giovanni Pellegrino ha sostenuto<br />

fin dalla campagna elettorale e che<br />

nonostante le risorse finanziarie messe<br />

a disposizione dal Piano delle Infrastrutture<br />

2007-2013 ha trovato concretezza<br />

so<strong>lo</strong> nell’acquisto di due<br />

nuovi treni. Evidentemente erano secondari<br />

per l’amministrazione<br />

E L E Z I O N I P R O V I N C I A L I<br />

A B O L I A M O L E P R O V I N C E<br />

Il vuoto che affascina<br />

Le poche competenze che ancora giustificano l’esistenza<br />

dell’ente sono le prime a non avere<br />

Pellegrino<br />

la<br />

riqualificazione<br />

delle stazioni, l’ammodernamento<br />

o quanto<br />

meno la messa in sicurezza<br />

della rete ferroviaria.<br />

Mi chiedo se questa assenza<br />

di iniziative non sia stata<br />

dovuta all’avvedutezza<br />

del presidente Pellegrino,<br />

forse più consapevole di<br />

tutti noi di essere a capo di<br />

un istituto che per sua stessa<br />

strutturazione è impossibilitato<br />

ad agire<br />

concretamente.<br />

Sarebbe<br />

al<strong>lo</strong>ra questa<br />

la ragione di<br />

quell’atarassia tante<br />

volte manifestata<br />

nella gestione dell’ente e<br />

che ha spesso fatto associare<br />

la sua figura a quella<br />

di un senatore dell’antica<br />

Roma catapultato per errore<br />

dalla macchina<br />

del tempo politica<br />

alla guida della Provincia<br />

di Lecce.<br />

Perché Giovanni<br />

Pellegrino è indubbia-<br />

risultati<br />

mente<br />

un uomo<br />

dal forte carisma, di<br />

grande cultura, dai profondi<br />

va<strong>lo</strong>ri, un politico<br />

nel senso più alto<br />

del termine, ma non un<br />

amministratore.<br />

E proprio per questo<br />

forse è stato la più riuscita<br />

personificazione dell’ente<br />

Provincia. Infatti<br />

che cosa rappresenta questa<br />

oggi se non un’immagine<br />

attraente?<br />

La gestione<br />

del territorio<br />

le è totalmente<br />

estranea.<br />

Ecco perché<br />

neppure quella<br />

sorta di dia<strong>lo</strong>go<br />

che si è creato con<br />

l’opposizione in seno<br />

al consiglio può essere visto<br />

come elemento positivo<br />

della provincia Pellegrino.<br />

Esso è stato<br />

so<strong>lo</strong> l’ennesima conferma<br />

del fatto che<br />

regnando nell’ente<br />

l’assoluto immobilismo<br />

era impossibile<br />

arrivare ad<br />

un confronto tra le<br />

parti. Su quali temi avrebbero<br />

dovuto dibattere?<br />

Non è cambiato nulla in cinque<br />

anni dicevo all’inizio e l’inganno<br />

consueto di patrocini e conferenze,<br />

comunicati e sponsorizzazioni continua<br />

a celare ai nostri occhi ormai assuefatti<br />

che dietro è so<strong>lo</strong> il vuoto. Resta<br />

una domanda, come potrà mai<br />

mutare la gestione della provincia se<br />

l’ente non viene almeno riformato<br />

(abbiamo ormai abbandonato ogni<br />

speranza sulla sua abolizione)?*<br />

*Ho omesso per correttezza, essendo<br />

ormai terminato il mandato, le questioni<br />

relative ai cinquecentomila<br />

euro spesi per pagare il portavoce del<br />

presidente (figura voluta espressamente<br />

da Pellegrino); il conflitto di interessi<br />

creato parteggiando con il<br />

proprio studio legale per privati in<br />

contrasto con pubbliche amministrazioni<br />

(Provincia di Lecce compresa).<br />

Né dirò nulla relativamente alla<br />

Strada Statale 275 <strong>Ma</strong>glie-Leuca, per<br />

cui i sindaci dei comuni interessati<br />

hanno dovuto fronteggiare l’opposizione<br />

del Presidente al raddoppio a<br />

quattro corsie fino a Gagliano del<br />

Capo e alla messa in sicurezza degli ultimi<br />

6 km sino a Leuca perchè “non<br />

coerenti al model<strong>lo</strong> di sviluppo del territorio<br />

su cui l’Amministrazione provinciale<br />

da anni è impegnata”.<br />

Serena Rol<strong>lo</strong><br />

8


U.E. I 27 ministri della pesca<br />

dell’Unione rilanceranno l’acquacoltura<br />

dopo 10 anni di stagnazione<br />

della produzione. Intendono,<br />

così, rispondere alla<br />

crescita della domanda nei<br />

mercati interni. Temono, inoltre,<br />

la dipendenza dai mercati<br />

extraeuropei: quel<strong>lo</strong> cinese ha<br />

incrementato l’acquacoltura<br />

fino a diventare leader assoluto<br />

del settore. Gli eco<strong>lo</strong>gisti<br />

condannano l’acquacoltura<br />

per il largo uso di mangimi<br />

(come la farina animale) non<br />

compatibili con l’ecosistema<br />

Rubrica a cura di Rolando Civilla<br />

MILANO. In vista della realizzazione<br />

dell’area di libero<br />

scambio tra l’Europa e i Paesi<br />

che si affacciano sul mare nostrum,<br />

il 20 e 21 luglio, i leader<br />

economici dell’Unione per il<br />

Mediterraneo si riuniranno<br />

per il Forum Economico e Finanziario<br />

per il Mediterraneo. L’elaborazione<br />

di politiche e azioni<br />

a sostegno delle PMI sarà il<br />

tema dell’incontro. Info:<br />

www.milanomediterraneo.org.<br />

Nel 2008 l’interscambio tra i 27<br />

Paesi UE e l’area mediterranea<br />

(Algeria, Egitto, Giordania,<br />

Israele, Libano, Libia, <strong>Ma</strong>rocco,<br />

Siria, Territori Palestinesi, Tunisia,<br />

Turchia) ha raggiunto un<br />

va<strong>lo</strong>re di 280 miliardi di Euro.<br />

L’Italia è primo partner commerciale<br />

tra i Paesi dell’UE: nel<br />

2008, anno di flessione degli<br />

scambi con l’estero, l’interscambio<br />

italiano verso il Mediterraneo<br />

ha superato i 62 miliardi<br />

di Euro (nel 2007, 55).<br />

Al contrario, nel 2008 è stato registrato<br />

un ca<strong>lo</strong>, rispetto al<br />

2007, dell’interscambio italiano<br />

sia con i Paesi dell’Unione Europea,<br />

sia con l’America settentrionale.<br />

“...dimorando sulle rive del Mediterraneo come formiche o rane intorno ad una palude...” Platone, IV sec. a.C.<br />

CATALUNYA (Cata<strong>lo</strong>gna<br />

- Spagna). Si chiama Lluc il<br />

nuovo antenato dell’uomo.<br />

Si tratta dei resti di un ominide<br />

vissuto 11,9 milioni di<br />

anni fa. Si “sposta” così l’origine<br />

della nostra famiglia,<br />

Hominidae, dall’Etiopia alla<br />

Spagna. Lorenzo Rook - Università<br />

di Firenze - spiega che<br />

i resti rinvenuti dimostrano<br />

che le scimmie kenyapithecine<br />

sono «il gruppo arcaico più<br />

vicino agli ominidi, quel<strong>lo</strong> in cui<br />

gli antenati dell'uomo affondano<br />

le radici».<br />

UNIONE EUROPEA. L'Agenzia europea dell'ambiente<br />

(AEA) ha presentato la relazione annuale<br />

sulla qualità delle acque di balneazione nei<br />

paesi dell’Unione. Jacqueline McGlade, direttrice<br />

dell'AEA, ha affermato che «Grazie a fonti di informazioni<br />

quali la relazione in questione e gli strumenti<br />

disponibili sul web i cittadini possono non so<strong>lo</strong> controllare<br />

la qualità delle acque di balneazione nel <strong>lo</strong>ro luogo di<br />

residenza o nei luoghi di vacanza ma anche partecipare<br />

più attivamente alla protezione dell'ambiente».<br />

Sul sito web http://eoe.eea.europa.eu/ (se non funziona<br />

cercate il link “EYE ON EARTH” su<br />

http://www.eea.europa.eu/it) è possibile visionare una<br />

interessante mappa interattiva e conoscere la qualità<br />

delle acque di balneazione di ogni sperduta<br />

<strong>lo</strong>calità europea, fiumi e laghi compresi, secondo<br />

la classificazione dell’AEA nonchè secondo le<br />

“classificazioni” inviate liberamente dagli utenti.<br />

Secondo la relazione dell’AEA, le acque che bagnano<br />

la provincia di Lecce sono “conformi ai va<strong>lo</strong>ri<br />

guida” come “acque di ottima o buona qualità”<br />

fatta eccezione per il sito detto “Gli archi - Santa<br />

Cesarea Terme” dove l’AEA ha posto un bollino<br />

rosso che equivale a “divieto durante tutta la<br />

stagione balneare”.<br />

Purtroppo, sempre secondo l’AEA, è l’Italia il<br />

‘bollino rosso’ d’Europa. Il bel paese (dei tempi<br />

passati) ha 302 spiagge “da evitare”. Si trovano<br />

soprattutto attorno a Napoli e in Campania. Al<br />

confronto, la Spagna ha so<strong>lo</strong> 4 spiagge proibite<br />

U.E. Con EURES i disoccupati<br />

dell’UE possono cercare lavoro<br />

in uno dei Paesi del<strong>lo</strong> Spazio<br />

economico europeo (Svizzera<br />

compresa). Sul sito web<br />

ec.europa.eu/eures/home.jsp?<br />

lang=it è possibile informarsi,<br />

ricevere<br />

assistenza<br />

e orientarsi<br />

sulle<br />

offerte e<br />

condizioni<br />

di lavoro e<br />

di vita nel<strong>lo</strong><br />

Spazio UE.<br />

BUCURESTI (Bucarest,<br />

Romania). Dal 24 giugno i<br />

turisti che visiteranno il Delta<br />

del Danubio dovranno<br />

pagare una tassa di 20 lei (5<br />

euro). L’incasso sarà destinato<br />

all'eco<strong>lo</strong>gizzazione della<br />

zona. Con la ricevuta i turisti<br />

riceveranno un permesso<br />

di accesso. I visitatori dovranno<br />

precisare anche la<br />

durata del soggiorno. Oltre<br />

100.000 turisti, nel 2008,<br />

hanno visitato il Delta che<br />

dal 1990 è Riserva della Biosfera<br />

e Patrimonio dell'Unesco.<br />

e il Portogal<strong>lo</strong> 1.<br />

Delle 21.400 zone di balneazione controllate nell'Unione<br />

durante il 2008 due terzi si trovano lungo<br />

le coste e gli altri lungo i fiumi e sui laghi. Il<br />

numero più elevato di aree costiere si trova in Italia,<br />

Grecia, Francia, Spagna e Danimarca, mentre<br />

in Germania e Francia si trova la maggior parte<br />

delle acque di balneazione interne.<br />

La qualità g<strong>lo</strong>bale delle acque di balneazione nell'UE<br />

è notevolmente migliorata rispetto al 1990.<br />

Fra tale data e il 2008 il tasso di rispetto dei va<strong>lo</strong>ri<br />

obbligatori (requisiti minimi di qualità) è salito<br />

dall'80% al 96% e dal 52% al 92% rispettivamente<br />

per le acque costiere e le acque interne.<br />

Per determinarne la qualità le acque di balneazione<br />

sono sottoposte a esami per verificare<br />

il rispetto dei va<strong>lo</strong>ri obbligatori stabiliti dalla direttiva<br />

in materia per quanto riguarda determinati<br />

parametri fisici, chimici e microbio<strong>lo</strong>gici.<br />

Gli Stati membri devono rispettare i va<strong>lo</strong>ri obbligatori<br />

ma possono adottare norme più severe<br />

e va<strong>lo</strong>ri guida non vincolanti.<br />

Anche se la nuova direttiva UE (2006) dovrà essere<br />

attuata entro il 2015, durante la stagione balneare<br />

2008 so<strong>lo</strong> dodici Stati membri (Cipro, Danimarca,<br />

Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia,<br />

Lituania, Lussemburgo, S<strong>lo</strong>vacchia, Spagna,<br />

Svezia e Ungheria) hanno utilizzato i parametri<br />

previsti dalla nuova direttiva per monitorare le<br />

<strong>lo</strong>ro zone di balneazione.<br />

9<br />

SHQIPËRIA (Albania).<br />

Nei primi di giugno è stato<br />

inaugurato il terminal, nella<br />

baia di Va<strong>lo</strong>na, per il transito<br />

di Gpl e prodotti petroliferi.<br />

L’infrastruttura apre “il mercato<br />

energetico dell'Albania alle<br />

imprese petrolifere italiane e agevola<br />

l'esportazione, anche verso<br />

l'Italia, del greggio albanese”.<br />

Realizzato dal Gruppo Pir, leader<br />

italiano nella <strong>lo</strong>gistica<br />

portuale, dovrebbe avere un<br />

impatto ambientale minimo.<br />

Investimento complessivo:<br />

circa 60 milioni di euro.<br />

SAHARA. 20 grandi imprese,<br />

tra cui Siemens, Deutsche<br />

Bank, Munich RE, e numerosi<br />

enti pubblici dei Paesi del mediterraneo<br />

costituiranno, a luglio,<br />

un consorzio per realizzare<br />

un progetto molto ambizioso<br />

battezzato DESERTEC: soddisfare<br />

il 15% della domanda<br />

energetica dell'Unione Europea<br />

e fornire energia ‘pulita’ a<br />

Paesi limitrofi produttori di petrolio<br />

con un’avveniristica rete<br />

di impianti per <strong>lo</strong> sfruttamento<br />

delle rinnovabili installati, prevalentemente,<br />

nel più grande<br />

deserto del pianeta. Budget<br />

previsto: 400 miliardi di euro.<br />

Un ango<strong>lo</strong> del Sahara (centinaia<br />

di chi<strong>lo</strong>metri quadrati) e<br />

della penisola arabica saranno<br />

interessati dall'allestimento di<br />

specchi concentratori del solare.<br />

Sulle coste atlantiche di<br />

Africa ed Europa saranno installate<br />

centrali eoliche. Negli<br />

entroterra sono previste centrali<br />

geotermiche, a biomasse,<br />

idroelettriche.<br />

Si tratta di un’iniziativa ‘faraonica’<br />

(da non perdere di vista)<br />

del “cenaco<strong>lo</strong> di pensatori” del<br />

Club di Roma nel progetto<br />

TREC - Transmediterranean Renewable<br />

Energy Cooperation. Per approfondire:<br />

www.desertec.org.


M A R E E R E L A X<br />

Un binomio<br />

perfetto<br />

Estate equivale a divertimento<br />

in spiaggia con gli amici ma<br />

anche a meritato riposo dopo<br />

una stagione invernale fatta di stress<br />

e lavoro. È quindi assolutamente necessario<br />

scegliere con attenzione il<br />

luogo dove trascorrere intere giornate<br />

a prendere il sole e dove potersi<br />

abbandonare a un totale relax. Il Salento,<br />

Gallipoli in maniera particolare,<br />

si impegna, stagione dopo stagione,<br />

ad offrire ai suoi turisti un servizio<br />

d’eccellenza. Lungo il litorale<br />

ionico infatti, tra i tanti chioschi adibiti<br />

in spiaggia, uno in maniera<br />

particolare cattura l’attenzione, Zen,<br />

il cui nome già di per sé, evoca una<br />

fi<strong>lo</strong>sofia di vita attenta alla cura della<br />

mente e del corpo, giunta sino a<br />

noi dal <strong>lo</strong>ntano Oriente.<br />

Qui si può godere di un mare bellissimo<br />

e di un servizio impeccabile,<br />

grazie non so<strong>lo</strong> a sdraio ed ombrel<strong>lo</strong>ni<br />

ma soprattutto ad un’apposita<br />

area relax, arredata con confortevoli<br />

divanetti dove poter comodamente<br />

consumare un pranzo leggero e fugace,<br />

tra una chiacchiera e l’altra, in<br />

perfetta linea con la dieta estiva o<br />

prendere un aperitivo all’ora del tramonto.<br />

La sera poi si trasforma in un<br />

luogo dove vivere la notte in musica<br />

senza rinunciare al piacere di una<br />

vista sul mare. Cosa si può chiedere<br />

di più? Laura <strong>Ma</strong>rrocco<br />

Dopo il successo della scorsa<br />

edizione, Expo del Capo torna<br />

a Presicce dal 23 al 26 luglio.<br />

La Fiera del Sud Salento, uno degli<br />

eventi espositivi più importanti di tutta<br />

la provincia, nasce dall’iniziativa e<br />

dall’entusiasmo di Roberto Rizzo.<br />

Dinamico e instancabile, è la mente<br />

e le braccia della fiera. Lo abbiamo<br />

incontrato per saperne di più sull’edizione<br />

2009.<br />

Cos’è Expo del Capo?<br />

È una manifestazione con grandi<br />

ambizioni, un appuntamento per scambiare<br />

relazioni commerciali, approfondire<br />

conoscenze nei vari settori<br />

merceo<strong>lo</strong>gici, scoprire le novità del<br />

mercato, mettere in mostra i prodotti<br />

in commercio. Nei quattro giorni di fiera<br />

si potranno osservare modelli di impianti<br />

eolici, macchine agricole e per<br />

il giardinaggio, incontrare agenzie<br />

viaggi, immobiliari e case editrici, acquistare<br />

prodotti per la casa e per <strong>lo</strong><br />

sport e - novità di quest’anno - prodotti<br />

dedicati al bambino.<br />

Come nasce l’idea di una fiera a Presicce?<br />

Quasi per gioco. L’idea originaria è<br />

quella di progettare una fiera itinerante,<br />

un evento al servizio di tutto il<br />

territorio salentino. Ho cominciato<br />

con il far<strong>lo</strong> a Presicce, con la comuntà<br />

presiccese, in futuro si vedrà... Si tratta<br />

di un grosso evento che spesso ho dovuto<br />

fronteggiare e organizzare interamente<br />

da so<strong>lo</strong>. <strong>Ma</strong> per me resta importante<br />

dare un segnale di ottimismo<br />

al Salento, alle imprese partecipanti e<br />

a co<strong>lo</strong>ro che verranno in visita.<br />

I N P R O V I N C I A<br />

Come è organizzata?<br />

È suddivisa in quattro settori: industria,<br />

artigianato, agricoltura e servizi.<br />

Sono i punti nevralgici del nostro territorio,<br />

i settori principali di sviluppo<br />

del Salento.<br />

Che tipo di aziende vi partecipano?<br />

Per ogni settore sono presenti azien-<br />

de diversificate a seconda del prodotto:<br />

i marchi grandi, di fama internazionale<br />

espongono insieme ad aziende<br />

di piccole e medie dimensioni, non so<strong>lo</strong><br />

<strong>lo</strong>cali. Lo scorso anno erano presenti circa<br />

130 aziende che hanno richiamato<br />

a Presicce migliaia di visitatori.<br />

Quale è il progetto che sta dietro all’evento?<br />

Ho potuto riscontrare come Expo<br />

del Capo sia un momento importante<br />

di interscambio commerciale: per le<br />

aziende che espongono, per i turisti<br />

che scoprono il ‘<strong>Ma</strong>de in Salento’ e il<br />

‘<strong>Ma</strong>de in Italy’, per i cittadini della provincia<br />

che vengono a conoscenza di<br />

cosa offre il territorio. Poter specializzare<br />

la fiera per settore è la mia ambizione:<br />

creare quindi più appuntamenti<br />

10<br />

durante l’anno, ognuno dedicato ad un<br />

settore specifico. Saranno occasioni<br />

maggiormente dedicate agli addetti ai<br />

lavori, di confronto con altre realtà, di<br />

aggiornamento sulle novità del momento,<br />

di dibattito con relatori ed<br />

esperti.<br />

Quanto tempo è necessario per or-<br />

E X P O D E L C A P O<br />

La fiera mediterranea<br />

La seconda edizione dell’evento che promuove industria, artigianato, agricoltura e servizi<br />

ganizzare un evento di queste dimensioni?<br />

Si lavora tutto l’anno per poter pianificare<br />

in maniera adeguata l’evento.<br />

Il periodo più intenso e faticoso inizia<br />

verso gennaio - febbraio quando arrivano<br />

le prime adesioni di partecipazione<br />

Quali sono le difficoltà maggiori che<br />

ha incontrato?<br />

Il richiamo di Expo del Capo è<br />

molto ampio, Presicce <strong>lo</strong> scorso luglio<br />

è diventata una piccola capitale del<br />

commercio. Nonostante questo il supporto<br />

delle amministrazioni <strong>lo</strong>cali non<br />

è stato sufficientemente incisivo quanto<br />

mi sarei aspettato che fosse. E la collaborazione,<br />

in questi casi, diventa indispensabile.<br />

Chiara Schiavano


Approdati a Castro, presso <strong>Ma</strong>revivo,<br />

da diverse zone d'Italia<br />

e da vari paesi europei (Spagna,<br />

Grecia, Olanda, Francia,<br />

ecc..) mitili e frutti di mare vengono<br />

sottoposti ad un accurato<br />

e scrupo<strong>lo</strong>so processo<br />

di depurazione che li<br />

rende sicuri e pronti<br />

per essere serviti<br />

nei piatti di tutta la<br />

provincia.<br />

Si tratta di un lavoro<br />

difficile ma indispensabileperché<br />

i prodotti risultino,<br />

alla fine<br />

del “trattamento”,<br />

batterio<strong>lo</strong>gicamente<br />

puri e idonei alla commercializzazione.<br />

Il tutto avviene in più<br />

fasi: le bontà del mare in arrivo<br />

vengono, in un primo<br />

momento, accolte nella zona<br />

adibita al<strong>lo</strong> scarico e dopo una<br />

prima campionatura a cura del laboratorio<br />

analisi della stessa azienda<br />

vengono poste nelle vasche e nei<br />

Campi Salentina, 29 maggio. Gli<br />

americani go<strong>lo</strong>soni di dolci hanno<br />

apprezzato l’estro raffinato<br />

del nostro pasticciere Ange<strong>lo</strong> Bisconti<br />

che, ricordiamo<strong>lo</strong>, a fine febbraio ha<br />

portato la tradizione dolciaria salentina<br />

direttamente a New York. L’evento<br />

fu preannunciato da una scoperta geniale<br />

fatta durante le elezioni presidenziali<br />

americane, il pasticciotto di<br />

cioccolato intitolato a Obama. Car<strong>lo</strong><br />

Scoditti, mesagnese trapiantato a New<br />

York, proprietario di uno dei ristoranti<br />

italiani più amati, fu uno dei primi a<br />

credere nell’iniziativa e a fornire il giusto<br />

appoggio per la produzione e la distribuzione<br />

del mitico dolce.<br />

Dopo tre mesi esatti ritorniamo a<br />

parlare di Ange<strong>lo</strong>, di quella che ormai<br />

è diventata la saga di un vero e proprio<br />

‘eroe-imprenditore’ come pochi se<br />

ne vedono dalle nostre parti. In una<br />

conferenza stampa, l’ennesima, tenuta<br />

nella sala consiliare del Comune di<br />

Campi e presieduta dal sindaco Pompilio<br />

<strong>Ma</strong>ssimo Como, Ange<strong>lo</strong> ha annunciato<br />

il suo ritorno in America.<br />

Questa volta, però, in occasione di un<br />

evento istituzionale, la consueta cerimonia<br />

di celebrazione della Festa della<br />

Repubblica presso l’ambasciata italiana<br />

a New York, a cui è stato invitato<br />

in qualità di chef pasticciere. Nonostante<br />

la voce poco distesa che tradisce<br />

una comprensibile commozione, Ange<strong>lo</strong><br />

ci dice di essere fieramente lusingato<br />

e che questa volta ce la metterà<br />

tutta per arrivare ad Obama perché<br />

i canali sono quelli giusti. Gli chiediamo<br />

com’è stata la sua prima esperienza<br />

in America: “Non è l’America come la vediamo<br />

nei film. Adesso si divide in due parti:<br />

i bianchi e i neri. Noi abbiamo notato appunto<br />

questo. L’integrazione come ci viene<br />

raccontata dai media non c’è e si percepisce<br />

istintivamente. Gli italiani sono ben radicati.<br />

Ho trovato i nostri prodotti: il burro,<br />

il latte, la pasta… I miei pasticciotti hanno<br />

ottenuto un enorme successo e questo con-<br />

I N P R O V I N C I A<br />

“bins” di stabulazione. A questo punto<br />

a seconda del periodo e delle dovute<br />

valutazioni, i responsabili<br />

scelgono il metodo di depurazione<br />

da adottare tra<br />

i due a disposizione<br />

dell'azienda; nel<strong>lo</strong><br />

specifico, si decide<br />

se depurare a “circuito<br />

aperto”:<br />

prelevando l'acqua<br />

dal mare,<br />

facendola filtrare<br />

nelle va-<br />

sche da mitili e frutti<br />

conducendola attraverso<br />

un circuito dotato di lampade<br />

UV che ne abbattono la carica<br />

batterica per poi reimmetterla in<br />

mare; oppure a “circuito chiuso”: im-<br />

C A M P I S A L E N T I N A - U S A<br />

Pasticciotto Obama forever<br />

Ritorna in America il mitico dolce di Ange<strong>lo</strong> Bisconti<br />

Un sedile nuovo costa 350 euro<br />

I danni provocati da gesti vandalici costano<br />

cari alla collettività. Siamo intorno<br />

a 70 euro per cancellare una scritta su un<br />

sedile di un mezzo pubblico, 1500 per una<br />

nuova obliteratrice, 20 euro per una tendina<br />

parasole, 350 per un nuovo sedile.<br />

L’atto vandalico, inoltre, accorcia la vita<br />

di un bus o di un treno di 2 o 3 anni. L’iniziativa<br />

“VandalismNo”, voluta dalle Ferrovie<br />

Sud Est a partire da questi dati, ha promosso<br />

in alcune scuole della provincia la<br />

cultura del rispetto e l’educazione civica.<br />

La Redazione<br />

ferma la fiducia degli americani nelle nostre<br />

cose”. <strong>Ma</strong> è giusto trapiantare le radici<br />

in un posto così <strong>lo</strong>ntano? “Queste<br />

iniziative non nascono dall’esigenza di<br />

esportare la nostra tradizione. La mia pasticceria<br />

Cherì è e continuerà ad essere qui,<br />

dove sono la mia famiglia e i miei va<strong>lo</strong>ri.<br />

Non ha senso investire tanto sul territorio<br />

e poi andarsene. Mi hanno offerto anche la<br />

possibilità di aprire punti vendita a Milano,<br />

ma il mio progetto perderebbe così di significato.<br />

La tradizione salentina deve rimanere<br />

nel Salento. Il laboratorio che aprirò<br />

presto nella zona industriale potrà garantire<br />

una distribuzione più ampia e capillare”.<br />

Obama o no, Ange<strong>lo</strong> ci ha conquistati.<br />

<strong>Ma</strong>rialuisa Ferrarese<br />

11<br />

magazzinando una determinata quantità<br />

d'acqua che, attraverso un sofisticato<br />

sistema, viene ossigenata e refrigerata<br />

a vantaggio del prodotto, il<br />

quale cosi facendo non subisce, soprattutto<br />

nelle stagioni più calde, fastidiose<br />

variazioni termiche.<br />

Trascorso il tempo necessario che<br />

non è mai inferiore alle 12 ore, le cozze<br />

ed i frutti vengono lavorati manualmente,<br />

setacciati, confezionati<br />

ed etichettati con tutte le informazioni<br />

utili ad indicarne con precisione la<br />

tracciabilità e quindi, so<strong>lo</strong> dopo un en-<br />

C A S T R O M A R I N A<br />

La cozza entra in beauty farm<br />

Una visita nell'unico centro di depurazione della provincia<br />

dove mitili e frutti di mare indossano l'abito da sera<br />

nesimo control<strong>lo</strong> sanitario sono immessi<br />

sul mercato o venduti direttamente<br />

nella boutique presente all'interno<br />

della struttura.<br />

Dedizione, professionalità ed esperienza,<br />

fanno si che <strong>Ma</strong>revivo rappresenti,<br />

ormai da anni, la certezza assoluta<br />

per quell'abbondante fetta di<br />

popolazione salentina che ama degustare<br />

i prodotti del mare.<br />

La provincia di Lecce è una grande<br />

consumatrice di cozze e frutti di<br />

mare: d’estate, e soprattutto nel periodo<br />

che va da aprile a settembre,<br />

parliamo di circa 200 quintali di prodotto<br />

al giorno.<br />

In percentuale, circa l’80% sono<br />

cozze, il restante 20% frutti di mare;<br />

rapporto che muta radicalmente nel<br />

barese, con circa il 60% a favore dei<br />

secondi.<br />

Tra turisti, cerimonie e bella stagione<br />

diventano dunque un piatto gustoso<br />

ed economico, alla portata di tutti,<br />

perfetto da assaporare di fronte al<br />

limpido mare di Castro, Bandiera Blu<br />

2009.<br />

Chiara Schiavano


L I T O R A L E I O N I C O<br />

<strong>Ma</strong>re,<br />

ma quanto<br />

ci costi?<br />

In estate tutto va in vacanza, anche<br />

la crisi. Quando gli ombrel<strong>lo</strong>ni saranno<br />

chiusi, stileremo poi il resoconto<br />

delle nostre spese ed avremo<br />

modo di tornare alle vecchie preoccupazioni<br />

economiche ma a inizio<br />

estate non è certo il caso di turbare le<br />

tanto attese ferie! Quanto costa però<br />

una giornata al mare?<br />

Proviamo a calcolare la spesa quotidiana<br />

per chi decida di trascorrere<br />

le sue vacanze - tra luglio e agosto -<br />

presso alcune delle innumerevoli<br />

spiagge del Salento.<br />

Laura <strong>Ma</strong>rrocco e Francesca Bel<strong>lo</strong><br />

Il picco<strong>lo</strong> centro di appena mille<br />

abitanti - per la sua vicinanza a<br />

Lecce (soli 10 km) e il g<strong>lo</strong>rioso<br />

passato - è una delle mete preferite nel<br />

periodo estivo. Dodici i lidi presenti<br />

nella <strong>lo</strong>calità marina pronti ad ospitare<br />

i turisti, di cui il più famoso è Lido<br />

York (ex Lido Prete) rinomato punto<br />

d’incontro del beach volley salentino.<br />

Siamo andati a controllare quanto<br />

debba essere pronto a spendere il<br />

Torre dell’Orso, una delle più<br />

famose mete estive del Salento,<br />

più volte premiata con la<br />

bandiera blu per la limpidezza del suo<br />

mare, deve il nome alla caratteristica<br />

torretta a picco sul mare che veniva<br />

utilizzata per avvistare le navi turche<br />

e a “Urso” antico signorotto e proprietario<br />

di queste terre.<br />

Di questa <strong>lo</strong>calità vi proponiamo<br />

un picco<strong>lo</strong> “vademecum del turista”<br />

utile a fare un resoconto sull’ammontare<br />

del budget necessario.<br />

Per circa 60 metri quadri e 4/5 posti<br />

letto si vanno a spendere tra i 450<br />

popo<strong>lo</strong> vacanziero per soggiornarci.<br />

Partiamo dalla cosa più importante,<br />

un tetto sopra la testa. Per l’affitto<br />

di una casa con 4/5 posti letto si va a<br />

spendere in alta stagione 300/350<br />

euro la settimana. Risolto il problema<br />

c’è da vedere dove trovare un ombrel<strong>lo</strong>ne<br />

che ci ripari dal solleone e un<br />

lettino che possa dare sollievo alle stanche<br />

membra dopo un anno di lavoro.<br />

Il preventivo è presto fatto: 350/370<br />

e i 500 euro la settimana.<br />

Per avere a disposizione, per tutta<br />

la stagione estiva, ombrel<strong>lo</strong>ne, sdraio<br />

e lettino, l’esborso ammonta intorno<br />

ai 1500/1600 euro. Se vi viene<br />

voglia di addentare un bel panino,<br />

mentre passeggiate per le vie del centro,<br />

si parte da 1,50 fino ad arrivare<br />

ai 2,50 euro.<br />

Un bel gelato che vi risvegli i sensi?<br />

(senza panna) 1,80 euro. L’immancabile<br />

caffé “on the rocks” 1<br />

euro o 1,50.<br />

La sera, una bella pizza è l’ideale,<br />

e sono 4 euro per una margherita.<br />

T U R I S M O<br />

L I T O R A L E A D R I A T I C O N O R D<br />

San Cataldo, una meta comoda<br />

Guida ai prezzi di una delle marine più note per le vacanze estive<br />

euro per poter usufruire di ombrel<strong>lo</strong>ne,<br />

lettino e sdraio per 30 giorni.<br />

L I T O R A L E A D R I A T I C O N O R D<br />

Torre dell’Orso, la terra omaggiata da Virgilio<br />

Vademecum per il turista<br />

Avete gusti più raffinati? Un primo<br />

piatto in una trattoria si aggira nell’orbita<br />

degli 8/10 euro.<br />

Gli unici due nei per questa terra<br />

narrata persino da Virgilio, sono rappresentati<br />

dai pochi parcheggi in<br />

proporzione al numero delle macchine<br />

e la vita notturna che, considerando<br />

che Torre dell’Orso è preda<br />

dei giovani, andrebbe rivitalizzata.<br />

Dario Tricarico<br />

12<br />

Dopo una bella nuotata (sarebbe<br />

più “bella” con un mare più pulito),<br />

<strong>lo</strong> stomaco comincia a brontolare e<br />

per soddisfar<strong>lo</strong> il costo di un panino<br />

o una frisella si aggira tra i 3/3,50<br />

euro. L’immancabile caffé in ghiaccio<br />

comporta un’aggiunta di 1 euro e 20<br />

centesimi.<br />

Questo il quadro utile, si spera, al<br />

turista per farsi due conti in tasca.<br />

Ad onor di cronaca c’è da muovere<br />

un paio di appunti sulla poca pulizia<br />

della spiaggia libera e di lavori presenti<br />

sul manto della strada principale che<br />

ostacola il traffico.<br />

Siamo sicuri che l’amministrazione,<br />

divisa tra Lecce e Vernole, saprà presto<br />

porvi rimedio.<br />

Dario Tricarico


Se è vero che il Salento è sole,<br />

mare e vento, al<strong>lo</strong>ra questo estremo<br />

lembo di terra è luogo ideale<br />

per uno tra gli sport estivi per eccellenza:<br />

il windsurf, sport acquatico<br />

nato nel 1967 da un’idea dei californiani<br />

Jim Drake e Hoyle Schweitzer e<br />

divenuto sport olimpico nel 1984, a Los<br />

Angeles.<br />

Il windsurf consiste nel condurre a<br />

fi<strong>lo</strong> d’acqua una tavola, grazie alla propulsione<br />

di una vela. Il velista abile è capace<br />

di manovrare la vela in funzione<br />

del vento, proprio come su una piccola<br />

imbarcazione. Come ogni moderno<br />

sport anche il windsurf insegue prestazioni<br />

sempre più performanti, attraverso<br />

l’innovazione tecno<strong>lo</strong>gica e dei materiali,<br />

in risposta ad una inesauribile sete di<br />

emozioni, tra acqua e cie<strong>lo</strong>.<br />

Il windsurf vanta varie discipline e<br />

stili: il freestyle, una serie di evoluzioni<br />

sul mare piatto; il wave, salti ed evoluzioni<br />

sulle onde. C’è chi invece ricerca<br />

il piacere puro della ve<strong>lo</strong>cità, con il<br />

race, o chi unisce l’emozione della ve<strong>lo</strong>cità<br />

a quella delle evoluzioni con il<br />

supercross. <strong>Ma</strong> la nuova frontiera del<br />

windsurf è probabilmente il kitesurf,<br />

nato nel 1999 nelle Hawaii e diffusosi<br />

in tutto il mondo.<br />

Nel kitesurf la tavola è collegata ad<br />

un aqui<strong>lo</strong>ne governato da una barra di<br />

control<strong>lo</strong>: all’emozione del surf si<br />

Tra le numerose associazioni sportive velistiche che operano sui litorali<br />

salentini, vi è la “Sea & Souls” (S&S), affiliata Iku (International Kitesurf<br />

University), Csen e Coni, che opera sul litorale tra San Cataldo e Otranto,<br />

presso il Lido Buenaventura di Torre Specchia (Vernole).<br />

La S&S, sotto la supervisione del responsabile Vincenzo Palumbo, organizza<br />

corsi di kitesurf, windsurf e vela per un massimo di tre allievi per volta, mini<br />

corsi di avvicinamento ai diversi sport e corsi gratuiti per gruppi, aperti anche<br />

ai bambini a partire dai sei anni.<br />

Importanti competizioni sportive, come la manifestazione Buena Ventura Sport<br />

Contest 2009, sono previste per il mese di luglio, presso la Riserva Naturale del-<br />

T U R I S M O<br />

S P O R T D ’ E S T A T E<br />

Via col windsurf<br />

Bella da vivere e da vedere:<br />

una passione coltivata da salentini e turisti<br />

unisce quindi quella del vo<strong>lo</strong>.<br />

Anche per il kite esistono discipline<br />

diverse: il freeriding, cioè il semplice pla-<br />

V E R N O L E<br />

<strong>Ma</strong>re, vele e competizioni<br />

13<br />

nare, il freestyle, con le sue evoluzioni e<br />

i suoi tricks, il wavestyle, da praticarsi sulle<br />

onde e il wakestyle, con mare piatto.<br />

Il kitesurf è il più ve<strong>lo</strong>ce natante<br />

mosso dal vento, l'unico ad aver infranto<br />

la barriera dei 50 nodi e nonostante<br />

ciò una sua caratteristica è la ve<strong>lo</strong>cità<br />

con cui si possono apprendere le<br />

tecniche di base: un buon corso di circa<br />

12 ore fornisce le basi per un inizio<br />

della pratica sicura ed autonoma.<br />

Per gli appassionati il windsurf - e<br />

tutte le sue evoluzioni - è uno stile di<br />

vita, una vita vissuta inseguendo il<br />

vento: moderni cavalieri di una tavola<br />

non propriamente rotonda, ma<br />

piuttosto aerodinamica, in una nuova<br />

ricerca alla scoperta degli spot migliori,<br />

ovvero i punti dove si surfa meglio,<br />

dove c’è più vento. E in questa ricerca<br />

itinerante, i surfisti approdano<br />

sempre di più sulle coste del Salento:<br />

<strong>lo</strong>calità come Torre dell’Orso, i laghi<br />

Alimini, Torre Chianca, Gallipoli, Porto<br />

Cesareo e San Foca, sono tra le più<br />

frequentate dai surfisti, quelle in cui<br />

fioriscono associazioni sportive e scuole<br />

di surf e vela sempre più frequentate,<br />

da appassionati sia <strong>lo</strong>cali sia provenienti<br />

da tutta Italia.<br />

Federica Ricchiuto<br />

le Cesine: un evento che intende coniugare la passione per gli sport nautici con<br />

la riscoperta del litorale adriatico e dell’entroterra del territorio di Vernole, con<br />

le sue bellezze storiche e architettoniche. Nei primi giorni del mese ha avuto<br />

luogo la Coppa Italia kitesurf (IKU) e zonale di deriva a vela, mentre il 18 e 19<br />

luglio si svolgerà la competizione zonale regionale di Formula Windsurfing e<br />

di deriva a vela. Esibizioni, gare e lezioni gratuite di vela, windsurf e kitersurf,<br />

concerti in spiaggia, giochi di gruppo e surf party allieteranno iscritti e appassionati,<br />

partecipanti e pubblico presente.<br />

Per info e iscrizioni www.villaconcamarco.com, www.salentokitesurf.it; buenaventura@villaconcamarco.com,<br />

tel. 333.2635854. Federica Ricchiuto


Voglia di shopping avanti tutta.<br />

Ripartono in Puglia dal 4 luglio<br />

al prossimo 15 settembre i saldi<br />

estivi. Un appuntamento attesissimo<br />

che consentirà a commercianti e consumatori<br />

di neutralizzare gli effetti negativi<br />

di una fase di recessione che auguriamoci<br />

possa terminare al più presto,<br />

restituendo all’economia un trend<br />

di crescita positivo.<br />

Iniziamo al<strong>lo</strong>ra la caccia all’affare<br />

e lasciamoci guidare da un utilissimo<br />

vademecum stilato dall’Adiconsum<br />

che riportiamo qui di seguito, consapevoli<br />

che potrà tenerci al riparo da<br />

sconti ingannevoli:<br />

Da pochi giorni si sono concluse<br />

le manifestazioni di fine<br />

anno che hanno coinvolto la<br />

Direzione Didattica, i docenti e gli<br />

alunni, della scuola primaria di Taviano.<br />

Varie sono state le iniziative sia<br />

didattiche sia ludiche che hanno impegnato<br />

e coinvolto docenti e alunni:<br />

la scuola dell’infanzia ha curato la Mostra<br />

Mercato degli oggetti realizzati in<br />

cartapesta. La ricorrenza del 50° anniversario<br />

dell’entrata in funzione<br />

del primo plesso della scuola elementare<br />

è stata celebrata presso il palazzo<br />

marchesale, con il patrocinio del<br />

comune e la presenza di Salvatore<br />

D’Argento, sindaco della città.<br />

La mostra storico-archivistica è stato<br />

il momento più significativo: sono<br />

stati presentati, in un sa<strong>lo</strong>ne, i molti<br />

materiali cartacei e di oggettistica<br />

reperiti nell’Archivio della Direzione<br />

Didattica della scuola “G.L. Radice”<br />

con la collaborazione dell’archivio storico<br />

dei F.lli Piccinno di Taviano.<br />

I documenti, molti di questi pezzi<br />

rari e quindi unici, sono stati esposti<br />

su pannelli o in vetrine in ordine quasi<br />

crono<strong>lo</strong>gico, dal periodo dell’av-<br />

Sull’oggetto in saldo deve essere sempre<br />

riportato il prezzo d’origine non scontato,<br />

la percentuale di sconto applicata e il prezzo<br />

finale. È meglio diffidare di quei negozi<br />

che espongono cartelli con sconti esagerati<br />

e fare riferimento a negozi già conosciuti<br />

per acquistare la merce in saldo: sconti superiori<br />

al 40-50 per cento nascondono spesso<br />

merce non proprio nuova.<br />

Fate attenzione all’eventuale presenza<br />

vento del Fascismo sino ai giorni nostri.<br />

Si sono potuti ammirare i primi<br />

registri degli insegnanti dell’anno<br />

scolastico 1958 - 59; le pagelle scolastiche<br />

dell’epoca fascista sino agli<br />

anni ’50; alcuni dip<strong>lo</strong>mi di benemerenza<br />

e dip<strong>lo</strong>mi con medaglie d’oro<br />

per insegnanti meritevoli; varie foto<br />

d’epoca, etc.<br />

Tra il materiale oggettistico, invece,<br />

c’era qualche esemplare dei vecchi<br />

calamai dei banchi scolastici; le<br />

asticciole in legno con i vari pennini,<br />

oggetti vari di cancelleria; giocattoli<br />

d’epoca; libri e quaderni del periodo<br />

fascista, pagelle scolastiche e “letterine”<br />

con i bordi dorati.<br />

Antonio Piccinno<br />

I N P R O V I N C I A<br />

V A D E M E C U M<br />

Si saldi chi può!<br />

Operazione saldi estivi, riparte <strong>lo</strong> shopping scontato<br />

di merce venduta a prezzo pieno insieme<br />

alla merce in sconto.<br />

Confrontate i prezzi con quelli di altri<br />

negozi, magari annotando il prezzo di un<br />

capo o della merce a cui si è interessati.<br />

È bene verificare che il prodotto offerto<br />

in vetrina sia <strong>lo</strong> stesso che verrà presentato<br />

in negozio.<br />

Nel periodo dei saldi i negozianti che<br />

normalmente accettano pagamenti con<br />

S A L E N T O N A S C O S T O<br />

La cappella di Santa Caterina<br />

A Specchia, innestata nella chiesa del Convento dei Francescani Neri<br />

Il Salento, luogo di splendidi paesaggi<br />

di terra e di mare, nasconde<br />

tesori insospettati nel cuore dei piccoli<br />

borghi medievali dell’entroterra.<br />

Piccole perle di antichità incastonate<br />

tra i vicoli bianchi e le serre brulle,<br />

come la cappella di Santa Caterina<br />

a Specchia, all’interno della chiesa<br />

del Convento dei Francescani Neri.<br />

La cappella, innestata in fondo al<br />

lato destro della navata unica della<br />

chiesa, è ciò che resta dell’antica<br />

chiesetta dedicata alla Santa di Alessandria,<br />

commissionata da Attilio Meriglia<br />

nel 1532, come testimonia l’iscrizione<br />

incisa sulla piccola monofora.<br />

Un interstizio interamente affrescato<br />

dalle sapienti mani dei monaci dal saio<br />

scuro (da qui la denominazione di<br />

Francescani Neri), conserva ancora<br />

oggi un forte impatto emotivo nella<br />

raffigurazione del Cristo che reca la<br />

Croce verso il Golgota, dinnanzi alle<br />

donne piangenti o nella raffigurazione<br />

della <strong>Ma</strong>donna col bambino, il cui viso<br />

è andato perduto nel corso dei secoli,<br />

ma che conserva una vivida tenerezza<br />

materna nell’atteggiamento del<br />

capo dolcemente reclinato verso il picco<strong>lo</strong>.<br />

Interessante anche la raffigurazione<br />

dedicata a S. Caterina stessa, colta<br />

nel momento prodigioso in cui fu salvata<br />

dal supplizio delle ruote per intervento<br />

dell’Ange<strong>lo</strong> mandato dal<br />

Cie<strong>lo</strong>; accanto un’altra Santa giovinetta:<br />

S. Agata, condannata al terribile<br />

supplizio del taglio del seno.<br />

T A V I A N O<br />

La scuola “G. L. Radice”<br />

compie cinquant’anni<br />

Calamai, registri, pennini e dip<strong>lo</strong>mi: in mostra per la ricorrenza<br />

Per la tua<br />

pubblicità<br />

su Lo Scirocco, chiama al<br />

329.391.57.61<br />

oppure scrivi a<br />

info@<strong>lo</strong><strong>scirocco</strong>.it<br />

E tra numerose figure care alla tradizione<br />

cristiana, la Sibilla Cumana<br />

- figura pagana - chiara rappresentazione<br />

del grande sapere dei monaci,<br />

che affondava le radici nella cultura<br />

greco-romana, e sintesi perfetta<br />

tra i miti dell’antichità e la fede cristiana,<br />

diffusa in queste terre dai monaci<br />

stessi.<br />

Federica Ricchiuto<br />

14<br />

bancomat o carte di credito ed espongono<br />

il relativo <strong>lo</strong>go sono tenuti ad accettare i<br />

pagamenti elettronici.<br />

Diffidare dei capi di abbigliamento<br />

che possono essere so<strong>lo</strong> guardati e non provati,<br />

anche se è a discrezione del commerciante<br />

consentire o meno di far provare la<br />

merce. Chi vuole fare regali faccia attenzione<br />

perché si può cambiare so<strong>lo</strong> ed esclusivamente<br />

la merce difettosa che deve essere<br />

riconsegnata al commerciante entro<br />

due mesi dalla scoperta del difetto.<br />

È bene conservare sempre <strong>lo</strong> scontrino<br />

per potere eventualmente cambiare la merce<br />

difettosa.<br />

Qua<strong>lo</strong>ra il commerciante si rifiuti di<br />

cambiare un artico<strong>lo</strong> difettoso in saldo o<br />

non voglia restituirvi i soldi potete rivolgervi<br />

ad uno sportel<strong>lo</strong> Adiconsum.<br />

Emanuela Vasto<br />

Ai neonati può essere somministrato il latte di mucca, quel<strong>lo</strong> genuino che<br />

si può reperire dai contadini, invece di quel<strong>lo</strong> artificiale che si dà dopo <strong>lo</strong><br />

svezzamento? E per i bambini avere un animale in casa può essere di stimo<strong>lo</strong><br />

per la <strong>lo</strong>ro crescita oppure è nocivo o rischioso per la <strong>lo</strong>ro salute? Carla<br />

Sicuramente il latte vaccino appena<br />

munto suggerisce un'idea di genuinità<br />

e di gusto nettamente superiore<br />

rispetto ad un latte in polvere.<br />

È bene precisare, però, come il latte<br />

in polvere sia nato dalla precisa esigenza<br />

di avere un prodotto il più possibile<br />

simile al latte materno. Durante<br />

<strong>lo</strong> svezzamento il latte vaccino va introdotto<br />

con prudenza e comunque<br />

dopo il dodicesimo mese di vita, un<br />

po' per l'elevato apporto proteico, un<br />

po' per il basso contenuto di ferro.<br />

Per l'introduzione nella dieta del latte<br />

vaccino la rimando comunque al<br />

parere del pediatra; personalmente<br />

le sconsiglio vivamente di utilizzare<br />

un latte crudo (quel<strong>lo</strong> che si può reperire<br />

dai contadini) seppure proveniente<br />

da aziende zootecniche<br />

controllate, infatti, in seguito alle segnalazioni<br />

di alcuni casi di sindrome<br />

emolitico-uremica associati al possibile<br />

consumo di latte crudo, e causati<br />

dal microrganismo Escherichia<br />

coli O 157, il Consiglio Superiore di<br />

Sanità ha espresso la necessità di prevedere<br />

l'indicazione sulle macchine<br />

erogatrici di latte crudo (che si stanno<br />

diffondendo nei centri commerciali<br />

e nella aziende zootecniche)<br />

Giardinaggio libero d’assalto<br />

Opporsi al degrado urbano con “attacchi<br />

verdi”. Questa la fi<strong>lo</strong>sofia dei “giardinieri<br />

guerriglieri” che durante la notte<br />

rimodellano e abbelliscono con fiori e<br />

piante le aiuole e le zone dimenticate della<br />

città. Un'iniziativa che sta dilagando in<br />

tutta Italia. Per saperne di più o per diventare<br />

un guerrilla gardener ecco il <strong>lo</strong>ro<br />

sito: www.guerrillagardening.it<br />

La Redazione<br />

amici a 4 zampe<br />

Il veterinario Ippazio Aretano risponde alle<br />

domande dei lettori<br />

che il prodotto debba consumarsi<br />

previa bollitura.<br />

L'animale in casa è sicuramente<br />

un buon ausilio per una crescita equilibrata<br />

del bambino e anche a livel<strong>lo</strong><br />

sanitario, se l'animale è ben tenuto,<br />

può avere i suoi vantaggi. Dal<br />

punto di vista sanitario è stato dimostrato<br />

che i bambini che sono cresciuti<br />

con un animale hanno minore<br />

probabilità di sviluppare allergie,<br />

al contrario di quel<strong>lo</strong> che comunemente<br />

si pensa.<br />

Per quanto riguarda il risvolto<br />

psico<strong>lo</strong>gico i vantaggi sono ancora<br />

maggiori: il bambino instaura con<br />

l'animale un rapporto particolare<br />

con cui impara a capire il "diverso da<br />

sé", impara un linguaggio nuovo<br />

impostato su canali diversi (tattile e<br />

gestuale in primis) rispetto a quel<strong>lo</strong><br />

della parola usato con i conspecifici,<br />

impara a dosare carezze e giochi, attenzioni<br />

e richieste grazie a un amico<br />

speciale che gli insegna il rispetto<br />

delle esigenze altrui.<br />

Logicamente l'adulto dovrà sempre<br />

vigilare su questo rapporto, indirizzando<br />

ed educando sia l'animale<br />

che soprattutto il bambino a un corretto<br />

approccio.


Nonna <strong>Ma</strong>ria<br />

compie 100 anni<br />

Il 17 luglio del 1909 nasceva <strong>Ma</strong>ria<br />

Cazzella, oggi mamma, nonna<br />

e bisnonna amatissima, punto<br />

di riferimento quotidiano, donna<br />

riservata e giudiziosa, certezza nei<br />

momenti più difficili. I figli, i nipoti,<br />

i familiari tutti, orgogliosi e fieri della<br />

sua presenza, le fanno di cuore gli<br />

auguri più sentiti.<br />

Non tutti <strong>lo</strong> sanno, ma nel Salento,<br />

a pochi passi da casa,<br />

esiste un luogo che sembra<br />

uscito da un altro mondo.<br />

Sono le ex cave di bauxite, a sudest<br />

di Otranto e poco distanti dal por-<br />

to. Lì il paesaggio è surreale: il rosso<br />

intenso delle collinette, residuo degli<br />

scavi per l’estrazione della bauxite<br />

avvenuta tra il 1960 ed il 1976, contrasta<br />

fortemente con la vegetazione<br />

e con il mare che si intravede sul<strong>lo</strong><br />

sfondo. Oggi, al centro del ‘cratere’<br />

generato dagli scavi, è possibile ammirare<br />

un laghetto di circa un centinaio<br />

di metri di diametro e pochi<br />

metri di profondità, popolato da<br />

rane e da girini.<br />

La cava di Otranto fu scoperta negli<br />

anni ‘40 e fu luogo di estrazione<br />

durante gli anni ‘60-‘70: la bauxite veniva<br />

lavata e imbarcata dal porto di<br />

Otranto, in direzione <strong>Ma</strong>rghera.<br />

La Puglia, infatti, è una regione ricca<br />

di questo minerale (utilizzato prin-<br />

I N P R O V I N C I A<br />

cipalmente per ricavare l’alluminio)<br />

e, oltre che ad Otranto (col<strong>lo</strong>cazione<br />

comoda per la presenza del porto nelle<br />

immediate vicinanze), la bauxite si<br />

estraeva anche nei dintorni: a Montevergine,<br />

Poggiardo e Uggiano, oltre<br />

che nei giacimenti pugliesi, nelle<br />

Murge e sul Gargano.<br />

Questa cava, in particolare, dimo-<br />

15<br />

stra come la natura sia in grado, in<br />

breve tempo, di riprendersi ciò che è<br />

suo.<br />

Oggi questo luogo è divenuto una<br />

zona di notevole interesse paesaggistico:<br />

arrivando di fronte al laghetto,<br />

O T R A N T O<br />

Un luogo “alieno” nel Salento<br />

Le ex cave di bauxite, un ango<strong>lo</strong> nascosto e spettacolare<br />

D A T I A L L A R M A N T I<br />

Giovani che alzano il gomito<br />

Anche i giovanissimi fanno uso di alcol, spesso senza conoscerne i rischi<br />

Lo scorso aprile, in occasione dell’Alcohol<br />

prevention day 2009, è stato<br />

pubblicato uno studio dell’Osservatorio<br />

Nazionale Alcol del Cnesps sul<br />

rapporto tra i giovani e l’alcol.<br />

Dai dati raccolti è emerso un quadro<br />

allarmante: l’abuso di alcol tra i giovani<br />

costituisce uno sbal<strong>lo</strong> ricercato dal<br />

64,8% dei ragazzi e il 33,7% delle ragazze<br />

con un allarmante picco tra i minorenni:<br />

il 41,7% dei ragazzi ed il<br />

20,8% delle ragazze al di sotto dei 18<br />

anni beve sino ad ubriacarsi, seguiti dai<br />

ragazzi di età compresa tra i 19 e i 24<br />

anni (18,8% dei maschi e 9,4% delle<br />

femmine) e dai giovani oltre i 25 anni<br />

(7,5% dei maschi e 5,5% delle femmine).<br />

È la nuova, allarmante tendenza<br />

chiamata binge drinking, cioè il bere per<br />

sballarsi: ubriacarsi non è più un caso,<br />

un’imprudenza, ma un comportamento<br />

vo<strong>lo</strong>ntario, che nel tempo si è cementato<br />

come model<strong>lo</strong> positivo, trasmesso<br />

da pubblicità che esaltano il va<strong>lo</strong>re positivo<br />

dell’alcol e dall’assenza di una doverosa<br />

vigilanza da parte della famiglia<br />

sui figli.<br />

La tendenza al binge drinking è confermata<br />

anche dalla ampia diffusione<br />

del policonsumo, cioè l’abitudine di assumere<br />

bevande alcoliche e superalcoliche<br />

diverse, nel corso della stessa serata.<br />

Abbiamo incontrato alcuni giovani<br />

appartenenti alle varie fasce di età analizzate<br />

dal<strong>lo</strong> studio del Cnesps e abbiamo<br />

provato a parlare con <strong>lo</strong>ro del rapporto<br />

che hanno con l’alcol e dell’uso,<br />

o abuso, che se ne fa nel <strong>lo</strong>ro gruppo di<br />

coetanei. Così, seduti intorno a un tavo<strong>lo</strong>,<br />

abbiamo posto le stesse domande<br />

a G. di 14 anni, studentessa di terza media,<br />

M. di 18 anni appena compiuti, studente<br />

del Liceo Scientifico e Lucia R.,<br />

di 20 anni, studentessa universitaria di<br />

economia.<br />

Emerge in tutte e tre le fasce di età<br />

che il consumo di bevande alcoliche è<br />

diffuso, principalmente tra i maschi,<br />

come abitudine consolidata e in misura<br />

maggiore nelle feste o in situazioni<br />

di particolare convivialità. La birra è la<br />

bevanda più comunemente consumata.<br />

I giovani, inoltre, bevono per il gusto di<br />

bere, si ubriacano perché perdono il<br />

senso del limite; so<strong>lo</strong> i più grandi <strong>lo</strong> fanno<br />

con l’intento di “sballarsi” per superare<br />

le difficoltà di relazione o per inseguire<br />

modelli sempre più effimeri e<br />

inconsistenti.<br />

La coscienza della perico<strong>lo</strong>sità dell’abuso<br />

di tali bevande è presente, ma<br />

non sempre è sufficiente a dissuadere<br />

atteggiamenti sbagliati.<br />

In famiglia se ne parla poco e le occasioni<br />

di sensibilizzazione e confronto<br />

spesso non sono efficaci. Ciò deriva senz’altro<br />

da una scarsa attenzione dei<br />

gruppi sociali di riferimento, ma è anche<br />

altrettanto allarmante constatare<br />

come molto spesso gli esercenti somministrino<br />

bevande alcoliche a minori,<br />

in barba alle disposizioni di legge in materia,<br />

mentre le autorità preposte restano<br />

a guardare.<br />

Federica Ricchiuto<br />

infatti, <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> che si presenta davanti<br />

ai nostri occhi è straordinario.<br />

Un paesaggio del tutto differente ed<br />

insolito da quel<strong>lo</strong> che siamo abituati<br />

a vedere nel Salento e che qualcuno<br />

definisce “alieno”! Tant’è che la band<br />

salentina dei Negramaro ha inaugurato<br />

la sua splendida carriera proprio in<br />

queste cave, scegliendole come <strong>lo</strong>cation<br />

per girare il video “L’Immenso”.<br />

È proprio il caso di dir<strong>lo</strong>: nel<br />

“tacco” italiano non manca proprio<br />

nulla e le rosse cave di bauxite sono<br />

la prova evidente che oltre al mare,<br />

il sole, gli ulivi ed i tamburelli, il Salento<br />

nasconde infinite bellezze, tutte<br />

da scoprire.<br />

Emma De <strong>Ma</strong>rco<br />

M E L I S S A N O<br />

Dalle diverse abilità<br />

riapre “Il Vico<strong>lo</strong>”<br />

Un progetto di educazione-laboratorio in collaborazione con<br />

l’Alberghiero di Ugento<br />

Il 20 giugno scorso a Melissano<br />

presso la chiesa sconsacrata di S.<br />

Antonio è stata inaugurato “Il Vico<strong>lo</strong>”,<br />

trattoria gestita dai ragazzi disabili<br />

della Cooperativa “Integrazione”.<br />

L’iniziativa, sostenuta dalle associazioni<br />

“Primavera” e “Terra dei<br />

Messapi onlus”, mira a rilanciare il<br />

<strong>lo</strong>cale, già conosciuto e apprezzato<br />

in passato, nell’ambito di un progetto<br />

di educazione-laboratorio sostenuto<br />

dall’Istituto Alberghiero “F.<br />

Bottazzi” di Ugento.<br />

Un cuoco professionista e un direttore<br />

di sala saranno infatti affiancati<br />

nel lavoro dai ragazzi della<br />

scuola alberghiera che hanno conseguito<br />

il tito<strong>lo</strong> di cuoco e barman.<br />

Al termine della cerimonia i ragazzi<br />

hanno offerto ai presenti un<br />

rinfresco dando prova delle <strong>lo</strong>ro<br />

abilità. Nel convegno sui diritti delle<br />

persone con disabilità, tenutosi<br />

contestualmente all’inaugurazione,<br />

è stata ribadita l’importanza della<br />

completa integrazione - soprattutto<br />

lavorativa, dei disabili nella società -<br />

non sempre realizzata in passato, il<br />

cui destino altrimenti sarebbe la segregazione<br />

in casa, la mancanza di<br />

stimoli e l’al<strong>lo</strong>ntanamento dai rapporti<br />

umani.<br />

L’iniziativa della nuova gestione<br />

del <strong>lo</strong>cale nasce dal tentativo di rispondere<br />

alla domanda di occupazione<br />

dei ragazzi disabili, nel momento<br />

in cui terminano gli studi degli<br />

istituti superiori, soprattutto professionali.<br />

Fautori del rilancio della<br />

trattoria sono stati Vito <strong>Ma</strong>rsano, Presidente<br />

dell’Associazione “Primavera”<br />

e Anna <strong>Ma</strong>ria Protopapa, dell’Associazione<br />

“Terra dei Messapi”.<br />

Silvia De Nizza


I L P R O G E T T O<br />

Un luogo archeo<strong>lo</strong>gico<br />

e didattico<br />

Un museo, il più grande della provincia,<br />

per incrementare didattica, ricerca e turismo culturale<br />

Che cosa ha al suo interno una<br />

struttura così ampia? L’équipe<br />

tecnico-scientifica che coinvolge,<br />

tra gli altri, l’Università del Salento<br />

e la Scuola di Specializzazione<br />

in Archeo<strong>lo</strong>gia Classica e Medievale,<br />

ha formulato un progetto dettagliato<br />

e ricco di proposte.<br />

Il nuovo Museo Civico non sarà un<br />

semplice e tradizionale museo espositivo.<br />

Oltre agli allestimenti propriamente<br />

museali, infatti, la struttura mette<br />

a disposizione spazi destinati alla didattica,<br />

alle attività scientifico-culturali,<br />

al restauro dei materiali da poter utilizzare<br />

nel contesto di stage, corsi<br />

formativi e di perfezionamento a vari<br />

Appare un nuovo edificio, maestoso<br />

e imponente, tanto che<br />

una volta entrati ci si dimentica<br />

quasi di essere a Ugento. È il complesso<br />

conventuale di Santa <strong>Ma</strong>ria<br />

della Pietà, oggetto degli interventi di<br />

tutela e va<strong>lo</strong>rizzazione, iniziati nel<br />

marzo 2005 e appena conclusi, che<br />

hanno richiesto l’investimento di una<br />

somma che è la più alta nella storia architettonica<br />

e strutturale del Comune<br />

di Ugento: circa 3.000.000 di euro. I<br />

lavori hanno interessato l’immobile<br />

nella sua totalità, compresi alcuni<br />

vani acquisiti so<strong>lo</strong> di recente dalla Diocesi<br />

di Ugento - Santa <strong>Ma</strong>ria di Leuca<br />

e un’ala concessa in comodato d’uso<br />

gratuito dalla Provincia di Lecce.<br />

Sono tornati alla luce nuovi e stupefacenti<br />

affreschi, opere d’arte nascoste<br />

sotto gli strati del tempo. Gli interventi<br />

hanno fatto emergere un<br />

nuovo edificio, scoprendo di esso<br />

parti sconosciute e nascoste, rifunzionalizzando<br />

<strong>lo</strong> spazio a favore di progetti<br />

ben precisi. L’intero complesso<br />

ha riacquisito il suo aspetto elegante,<br />

con risultati superiori alle aspettative.<br />

L’edificio, ubicato nel centro storico<br />

e delimitato dalle vie della Zecca,<br />

<strong>Ma</strong>rchesi di Ugento e Conti Orsini, è<br />

stato finora la sede del Museo Civico di<br />

Archeo<strong>lo</strong>gia e Paleonto<strong>lo</strong>gia che occupava<br />

so<strong>lo</strong> una parte dell’unico edificio<br />

conventuale interamente conservato<br />

a Ugento. La sua edificazione risale al<br />

1400 ad opera del conte Raimondel<strong>lo</strong><br />

Orsini-Del Balzo che commissionò<br />

L U O G H I D E L L O S C I R O C C O - U G E N T O<br />

livelli. È stato pensato, infatti, come un<br />

museo “cantiere” e un museo “scuola”:<br />

un laboratorio di trattamento dei materiali,<br />

per la sperimentazione e l’applicazione<br />

sistematica di metodo<strong>lo</strong>gie<br />

aggiornate e innovative alle attività di<br />

scavo, per <strong>lo</strong> studio e la documentazione<br />

dei reperti, per l’analisi e l’elaborazione<br />

dei dati. Questo consentirà<br />

di svolgere l’intero cic<strong>lo</strong> di attività<br />

sul posto e in tempo reale.<br />

Un centro sperimentale così attivo<br />

riuscirà facilmente ad essere punto di<br />

riferimento per l’organizzazione di<br />

Scuole Estive internazionali e di eccellenza<br />

su tematiche specifiche, momenti<br />

di alta formazione per studio-<br />

il progetto all’architetto Colaci da<br />

Surbo. Il monastero venne poi espropriato<br />

nel 1866, in seguito alla confisca<br />

dei beni ecclesiastici, e venne destinato<br />

ad ospitare uffici pubblici e<br />

scuole. Fu adibito per lungo tempo a<br />

Palazzo Municipale e in parte a Caserma<br />

dei Carabinieri. La chiesa, annessa<br />

al convento, rimase chiusa per<br />

diversi decenni; venne dedicata a<br />

Sant’Antonio successivamente alla<br />

confisca del monastero e in seguito alla<br />

soppressione degli Ordini religiosi, re-<br />

si, ricercatori e specializzandi che, oltre<br />

a seguire lezioni teoriche potranno<br />

approfittare di esercitazioni sul<br />

campo e prove in laboratorio.<br />

Sono ovviamente essenziali il contributo<br />

e la sinergia con le istituzioni<br />

universitarie e di ricerca, con gli uffici<br />

periferici del Ministero per i Beni e le<br />

Attività Culturali e con la Soprintendenza<br />

per i Beni Archeo<strong>lo</strong>gici della<br />

Puglia. Tale apparato didattico affianca<br />

un allestimento espositivo potenziato<br />

ed esteso, che ricopre gli spazi<br />

resi disponibili dagli interventi di recupero.<br />

Andrea Sacchi<br />

Il nuovo Museo Arch<br />

L’intero complesso conventuale verrà aperto il 17 luglio pr<br />

G L I I N T E R V E N T I<br />

L’ex convento Santa <strong>Ma</strong>ria della Pietà<br />

Gli interventi hanno richiesto un investimento che è il più alto della storia ugentina<br />

cuperando così la sua originaria funzione.<br />

Le azioni di intervento, che hanno<br />

coinvolto piano terra e primo piano,<br />

rendono l’immobile maggiormente<br />

fruibile, con le più innovative tecno<strong>lo</strong>gie.<br />

Una cupola trasparente in “vetro-camera”,<br />

un materiale resistente e<br />

ombreggiante, ricopre il chiostro del<br />

vecchio museo. L’impianto per il riscaldamento<br />

e il raffreddamento degli<br />

ambienti è ora “a pavimento”,<br />

emanando il ca<strong>lo</strong>re con maggiore<br />

16<br />

uniformità e rendendo i vani esteticamente<br />

più accoglienti. Sono state<br />

consolidate le murature; rimossi gli intonaci<br />

recuperando la vecchia muratura<br />

interna, restaurati i dipinti murali,<br />

realizzati nuovamente i pavimenti.<br />

Anche l’illuminazione è stata studiata<br />

perché diventasse meno invasiva.<br />

Le strade che danno accesso all’immobile<br />

sono state lastricate con basoli,<br />

uniformando la pavimentazione<br />

stradale circostante.<br />

Andrea Sacchi


La Tomba dell’Atleta, la più prestigiosa<br />

scoperta di archeo<strong>lo</strong>gia<br />

sepolcrale riportata alla luce ad<br />

Ugento, è stata rinvenuta nel 1970 in<br />

via Salentina.<br />

Il sepolcro può essere definito una<br />

tomba a “semicamera”, incassata nel<br />

terreno, con la volta a doppio spiovente,<br />

le pareti affrescate con motivi<br />

lineari policromi rosso e blu su fondo<br />

bianco e il basamento realizzato<br />

con il posizionamento di grandi lastroni<br />

in calcare <strong>lo</strong>cale.<br />

Nella tomba probabilmente erano<br />

sepolti due individui, di sesso maschile.<br />

Si tratta di un giovane adulto<br />

sui trenta anni e un ragazzo di quindici<br />

anni circa. Il corredo del primo<br />

può essere datato alla fine del VI - inizi<br />

del V sec. a.C. (510 - 490 a.C.) ed è<br />

caratterizzato da elementi di importazione<br />

(vasellame in bronzo e ceramica<br />

attica a figure rosse), da ceramica<br />

<strong>lo</strong>cale (una trozzella e un kalathos) e<br />

da utensili riferibili all’ambiente della<br />

palestra (due strigili in bronzo e un<br />

alabastron).<br />

Nel corredo del ragazzo più giovane<br />

si individuano elementi databili al<br />

eo<strong>lo</strong>gico di Ugento<br />

ossimo e ospiterà un innovativo allestimento archeo<strong>lo</strong>gico<br />

La collezione degli oggetti finora<br />

esposti e depositati nel museo<br />

ugentino sono stati so<strong>lo</strong><br />

una piccola parte di tutto il materiale<br />

recuperato nel territorio, nel corso<br />

delle varie campagne di scavo o in<br />

situazioni di ritrovamento fortuito.<br />

Il nuovo allestimento, certamente<br />

più ricco, contiene quindi il materiale<br />

ritrovato negli scavi più recenti e tutti<br />

quei reperti finora conservati nei depositi<br />

del Museo Nazionale di Taranto<br />

e mai esposti.<br />

Obiettivo dell’esposizione vera e<br />

propria è raccontare le vicende dell’abitato<br />

di Ugento, nelle diverse fasi<br />

crono<strong>lo</strong>giche e farle rivivere utilizzando<br />

le informazioni desunte dai<br />

contesti archeo<strong>lo</strong>gici, anche attra-<br />

L U O G H I D E L L O S C I R O C C O - U G E N T O<br />

verso l’uso di nuovi strumenti di comunicazione,<br />

inseriti lungo il percorso<br />

espositivo. I visitatori possono scoprire<br />

un allestimento articolato in maniera<br />

crono-tematica.<br />

Il programma museografico prevede<br />

una suddivisione in sezioni tematiche:<br />

Ugento e la storia del suo territorio,<br />

per descrivere la Città dall’Età<br />

del Bronzo all’Età Moderna; per la prima<br />

volta in assoluto, sarà presente in<br />

IV seco<strong>lo</strong> a.C., come alcuni vasetti miniaturistici<br />

a vernice nera, vasi di fattura<br />

italiota (tarantina) oltre che alcuni<br />

arybal<strong>lo</strong>i utilizzati come<br />

unguentari per la pratica<br />

di competizioni<br />

atletiche.<br />

La Tomba dell’Atleta<br />

fornisce<br />

un’idea piuttosto<br />

chiara sul-<br />

R E P E R T I E M A T E R I A L I<br />

Il nuovo allestimento<br />

Suddiviso in sezioni tematiche, contiene numerosi oggetti<br />

finora custoditi nei depositi di Taranto<br />

E S C L U S I V A<br />

La tomba dell’atleta<br />

maniera completa, l’esposizione<br />

della straordinaria<br />

Tomba dell’atleta<br />

con il suo corredo, riallestita<br />

e sottratta dalla sacrificata<br />

posizione che occupava finora;<br />

I culti della Messapia, che permette<br />

la riutilizzazione in forma stabile<br />

dell’allestimento della mostra<br />

“Klaohi Zis, il culto di Zeus a Ugento” curata<br />

dal direttore della Scuola di Spe-<br />

17<br />

l’eclettismo della cultura messapica tra<br />

il VI e il IV seco<strong>lo</strong> a.C., decisamente<br />

ellenizzata e sensibile al gusto artistico<br />

greco, acquisito prima<br />

tramite importazione<br />

poi attraverso<br />

l’influenza della magnogrecaTaranto.<br />

<strong>Ma</strong>rco Cavalera<br />

c i a -<br />

l i z z a -<br />

zione in<br />

Archeo<strong>lo</strong>gia,FrancescoD’Andria;<br />

La storia<br />

della moneta, per<br />

riprendere l’esposizione<br />

esistente “Ozan - Storie<br />

dalla moneta”, curata da<br />

Aldo Siciliano, professore<br />

di Numismatica presso<br />

l’Università del Salento; e ancora<br />

Ugento nella preistoria; il Settore topografico;<br />

Il complesso conventuale<br />

di Santa <strong>Ma</strong>ria della Pietà, che<br />

racconta le fasi storiche e le recenti<br />

scoperte della struttura monumentale<br />

e infine un Plastico ricostruttivo<br />

in scala, realizzato da Fabrizio<br />

Ghio, una splendida fotografia<br />

tridimensionale dell’insediamento<br />

antico, che permette facilmente<br />

di avere una visione integrale<br />

della città messapica del IV seco<strong>lo</strong><br />

a.C.<br />

Elevare esponenzialmente l’offerta<br />

turistico-culturale di Ugento è<br />

l’obiettivo che cerca di raggiungere<br />

una struttura così ben organizzata e<br />

funzionale alla grossa mole di reperti<br />

preziosi che la Città possiede.<br />

Il supporto di eventi e iniziative,<br />

percorsi ed itinerari turistici, strutture<br />

ricettive e accoglienza qualificata<br />

contribuirà senz’altro ad un aumento<br />

consistente di presenze turistiche,<br />

costituendosi come un forte richiamo<br />

di eccellenza culturale.<br />

Andrea Sacchi


Èstato presentato il 27 maggio<br />

scorso a Palazzo Adorno un rapporto<br />

sulla qualità dell’aria nel<br />

Salento, in seguito a una serie di analisi<br />

effettuate dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera<br />

e del Clima del Cnr, per conto<br />

della Provincia di Lecce.<br />

Il resoconto informativo è stato<br />

esposto dall’uscente assessore provinciale<br />

all’Ambiente, Gianni Scognamil<strong>lo</strong>,<br />

e dal responsabile del progetto<br />

Cnr, Daniele Contini, e comprende dati<br />

quantitativi aggiornati a gennaio 2009,<br />

sulla presenza di inquinanti gassosi, metalli<br />

nelle polveri atmosferiche e di particolato<br />

atmosferico PM10 e PM 2,5 (le<br />

cosiddette polveri sottili, sostanze sospese<br />

in aria come fibre, particelle carboniose,<br />

metalli, silice, inquinanti liquidi<br />

o solidi).<br />

Secondo questo studio, basato sulle<br />

rilevazioni di quattro centrali della rete<br />

Partiranno nei prossimi giorni ad Alessano le attività del<strong>lo</strong><br />

sportel<strong>lo</strong> “Hattivazione” finalizzate a dare informazioni<br />

e consulenza ai disabili ed alle <strong>lo</strong>ro famiglie.<br />

Gli operatori del<strong>lo</strong> sportel<strong>lo</strong> risponderanno gratuitamente<br />

ad ogni richiesta di informazione sui temi della disabilità,<br />

invalidità, sulle tematiche legali e giuridiche inerenti<br />

l’handicap, sull’abbattimento delle barriere architettoniche,<br />

sulle agevolazioni fiscali, sui servizi socio-sanitari e socio-assistenziali.<br />

Gli obiettivi specifici del progetto vogliono rispondere<br />

ai bisogni informativi dei cittadini disabili nei diversi<br />

momenti della vita: assistenza, studio, lavoro, gestione<br />

del tempo libero; sostenere le famiglie nel lavoro di cura; promuovere<br />

il diritto al<strong>lo</strong> studio; promuovere la costituzione di<br />

fissa di monitoraggio dell’aria e della<br />

base mobile del Cnr, il rischio principale<br />

resta l’alta concentrazione di ozono nell’intero<br />

territorio salentino, formato dall’interazione<br />

degli inquinanti dei motori<br />

I N P R O V I N C I A<br />

A T M O S F E R A E C L I M A<br />

Che aria<br />

tira<br />

Recente relazione<br />

sul<strong>lo</strong> stato<br />

dell’inquinamento<br />

dell’aria:<br />

sembra buona ma…<br />

e delle industrie con i raggi ultravioletti<br />

del sole (smog fotochimico). Dato preoccupante<br />

anche per le polveri fini<br />

PM10 per cui sono stati registrati degli<br />

sforamenti della soglia normativa nel-<br />

A L E S S A N O<br />

Consulenza e informazione ai disabili<br />

Un progetto che promuove la cultura della solidarietà<br />

gruppi di famiglie di mutuo-aiuto; fornire informazioni sulla<br />

legislazione e sui diritti dei disabili, sulle agevolazioni fiscali<br />

e lavorative, sui servizi che offre il territorio; favorire<br />

l’integrazione sociale anche attraverso la promozione di una<br />

cultura della solidarietà e dell’handicap come risorsa delle<br />

comunità <strong>lo</strong>cali. Il progetto è stato realizzato dall’associazione<br />

Insieme per i Disabili Onlus in collaborazione con il Comune<br />

di Alessano, e finanziato dalla Regione Puglia - Assessorato<br />

alla Solidarietà e Politiche Sociali nell’ambito del programma<br />

di attività del Piano di Azione “Diritti in rete” per<br />

l’integrazione sociale dei diversamente abili. La sede del<strong>lo</strong><br />

sportel<strong>lo</strong> è in via Cappuccini, nei pressi dell’ufficio postale,<br />

nei <strong>lo</strong>cali della ex biblioteca. Francesca Bel<strong>lo</strong><br />

18<br />

le zone di Tricase, Nardò e <strong>Ma</strong>glie per<br />

più giorni in successione. Proprio nel<br />

sito magliese è stata segnalata una sostanziale<br />

presenza di polveri ultrafini<br />

grazie all’ausilio, per la prima volta in<br />

Puglia, di un contatore di particelle a<br />

condensazione, in grado di registrare la<br />

presenza nell’aria di corpuscoli a partire<br />

da 10 nanometri di diametro (un nanometro<br />

è un miliardesimo di metro):<br />

confrontate con le analisi della direzione<br />

del vento, risultano “rilasciate” in modo<br />

determinante dalla vicina Copersalento.<br />

Sotto accusa traffico urbano, siti industriali<br />

ma anche “polveri africane”<br />

portate dal vento di <strong>scirocco</strong>. <strong>Ma</strong>lgrado<br />

tutto l’assessore Scognamil<strong>lo</strong> ha dichiarato<br />

che: “I dati sull’inquinamento<br />

sono rassicuranti rispetto all’anno precedente”<br />

mentre Contini assicura che: “Nonostante<br />

si rilevino delle criticità non sono stati infranti<br />

i parametri previsti dalla normativa, che ad<br />

esempio, nel caso di PM10, consente il superamento<br />

di un massimo di 50 microgrammi<br />

per metro cubo per non più di 35 giorni<br />

all'anno”, per cui nel Salento la qualità<br />

dell’aria risulterebbe sostanzialmente<br />

buona, soprattutto a confronto<br />

con tante cittadine del Nord Italia. Nel<br />

corso dell’indagine, però, non sono state<br />

quantificate le diossine, vera spina del<br />

fianco dell’intera regione: secondo una<br />

recente relazione dell’ARPA (Agenzia<br />

Regionale per la Protezione Ambientale<br />

della Regione Puglia) intitolata “Le<br />

emissioni industriali in Puglia”, infatti la<br />

nostra regione deterrebbe il primato per<br />

emissioni di diossine, ben il 91,96% della<br />

produzione nazionale.<br />

Valentina <strong>Ma</strong>rra


Si svolgerà a Salve, dall’11 al 14 luglio,<br />

la mostra-concorso di fotografia<br />

intitolata “Spicchi di civiltà<br />

contadina” organizzata dal circo<strong>lo</strong><br />

Legambiente, sezione di Salve,<br />

con il contributo del Centro Servizi Vo<strong>lo</strong>ntariato<br />

Salento.<br />

La mostra, alla quale hanno preso<br />

parte varie categorie di partecipanti,<br />

tra cui gruppi o singoli bambini delle<br />

scuole elementari, ragazzi delle<br />

Scuole Medie e fotografi amatoriali<br />

dai 15 anni in su, prevede l’esposizione<br />

di fotografie realizzate nel territorio<br />

di Salve e dintorni raffiguranti<br />

costruzioni rurali di vario tipo come<br />

pajare, liàme, caseddhi, forni, aie, corti,<br />

incisioni, sedili.<br />

Scopo dell’iniziativa è far conoscere<br />

e rispettare queste strutture abitative<br />

che costituiscono un notevole patrimonio<br />

culturale per il nostro territorio.<br />

Le opere presentate saranno valutate<br />

dalla commissione giudicatrice in<br />

base alla <strong>lo</strong>ro valenza artistica, originalità<br />

e rarità del soggetto o del particolare,<br />

presenza o meno di una descrizione<br />

del soggetto, modalità di ristrutturazione<br />

e riuso del bene, mes-<br />

I N P R O V I N C I A<br />

L E G A M B I E N T E S A L V E<br />

Pajare e caseddhi in mostra<br />

Dall’11 al 14 luglio un concorso fotografico sulle tipiche costruzioni rurali del Salento<br />

saggio trasmesso dall’opera.<br />

Le pajare e le liàme sono edifici rurali,<br />

rispettivamente a pianta tonda o<br />

FOTO: ROLANDO CIVILLA<br />

19<br />

quadrata, costruiti con la funzione di<br />

magazzini per attrezzi o temporanee<br />

abitazioni dei contadini. Una volta venuta<br />

meno la <strong>lo</strong>ro funzione originaria,<br />

sono state sempre più spesso adibite<br />

a residenze estive e sono tutt’ora<br />

molto apprezzate per la <strong>lo</strong>ro frescura<br />

dovuta al<strong>lo</strong> spessore delle mura. Sono<br />

costruzioni realizzate con la tecnica<br />

del ‘muro a secco’, cioè senza l’ausilio<br />

di malta o altri tipi di leganti architettonici.<br />

Il <strong>lo</strong>ro nome deriva presumibilmente<br />

dalla funzione che essi svolgevano<br />

anticamente, quella cioè di depositi<br />

di paglia, anche se furono adibiti<br />

agli usi più svariati, tra cui quel<strong>lo</strong><br />

di residenze estive dei contadini.<br />

Furono edificate probabilmente a<br />

partire dal 1000 d.C. usando i materiali<br />

di risulta del dissodamento dei<br />

terreni, gli stessi materiali che formano<br />

i tipici muretti a secco che recintano<br />

le proprietà agricole del Salento.<br />

Alcuni ritengono invece che possano<br />

avere un’origine più remota, cioè<br />

tra il 2000 a.C. e la fine dell’età del<br />

Bronzo, e che siano un’evoluzione delle<br />

più antiche costruzioni megalitiche<br />

e delle specchie disseminate in gran<br />

quantità nel Salento.<br />

Silvia De Nizza<br />

Cerchiamo corrispondenti<br />

dalle diverse cittadine del Salento, giornalisti o aspiranti tali,<br />

che vogliano collaborare con la redazione de “Lo Scirocco”<br />

Se ami il giornalismo e hai voglia di scrivere per noi, invia il tuo curriculum a:<br />

r e d a z i o n e @ l o s c i r o c c o . i t


Dopo la crisi dell’olio, puntualmente<br />

arriva …la crisi<br />

delle patate! Sì, perché ormai<br />

nel Salento gli agricoltori, quando terminano<br />

la raccolta di un prodotto<br />

(ammesso che convenga raccoglier<strong>lo</strong>),<br />

fanno i conti per capire quanto denaro<br />

e fatica hanno perso e non<br />

quanto ci hanno guadagnato.<br />

Un ritardo nelle semine, provocato<br />

da un'eccessiva piovosità durante i<br />

mesi invernali, ha provocato uno slittamento<br />

in avanti delle produzioni di<br />

ben 40-50 giorni sul calendario normale.<br />

Di conseguenza, si è avuto un<br />

accavallamento delle produzioni tedesche,<br />

polacche e nordeuropee proprio<br />

nel momento in cui il nostro prodotto<br />

era pronto per la raccolta: la patata<br />

Sieglinde, infatti, viene interamente<br />

esportata su mercati esteri<br />

quali Germania, Olanda, Danimarca,<br />

Po<strong>lo</strong>nia e Repubblica Ceca, dove rappresenta<br />

un'autentica leccornia.<br />

Purtroppo quest'anno la stagione<br />

è partita con il piede sbagliato e sui<br />

campi rimangono ancora circa 12.000<br />

A G R I C U L T U R E<br />

P R O D O T T I L O C A L I<br />

Anche la patata Sieglinde in crisi<br />

Responsabilità e mancanze dalla produzione alla ricerca<br />

tonnellate di patate invendute in tutta<br />

la zona del Salento. Una ricerca di<br />

Coldiretti, poi, evidenzia che in nessuno<br />

dei supermercati del Salento è presente<br />

la patata di Galatina, ma si vendono<br />

quelle provenienti dall’estero,<br />

vecchie di 12 mesi. Se si pensa che in<br />

altre parti d’Italia va<strong>lo</strong>rizzano le produzioni<br />

tipiche <strong>lo</strong>cali e ci si fregia dei<br />

“prodotti a Km zero”, la beffa per noi<br />

salentini è duplice: da una parte, in<br />

qualità di consumatori, compriamo<br />

patate vecchie; dall’altra, nella veste<br />

di produttori, la produzione <strong>lo</strong>cale rimane<br />

invenduta. La vicenda, comunque,<br />

appartiene alla più ampia tematica<br />

dei prodotti del Sud che vengono<br />

acquistati da noi meridionali<br />

so<strong>lo</strong> nella misura del 6% con un evidente<br />

danno per l’economia del Meridione:<br />

emergono al<strong>lo</strong>ra le inefficienze<br />

di più soggetti, o forse di tutti<br />

i soggetti, coinvolti nella filiera pataticola<br />

salentina. I produttori - preoccupati<br />

troppo spesso so<strong>lo</strong> di coltivare<br />

secondo sistemi tradizionali -<br />

producono senza sapere a chi vendere<br />

e a quanto vendere; i commercianti/grossisti<br />

non hanno a disposizione<br />

un minimo di celle frigorifere per poter<br />

commercializzare gradualmente il<br />

prodotto e assicurare un prezzo remunerativo<br />

a se stessi e ai <strong>lo</strong>ro forni-<br />

tori; le istituzioni “fantasticano” il riconoscimento<br />

di una Dop (per un<br />

prodotto che i pugliesi non conoscono!);<br />

le associazioni chiedono il riconoscimento<br />

del<strong>lo</strong> stato di crisi e del-<br />

All’indomani della conclusione<br />

delle sfide elettorali è doveroso<br />

rivolgere un appel<strong>lo</strong> ai neo-amministratori<br />

della res pubblica.<br />

In molti comuni, il suo<strong>lo</strong> ancora disponibile<br />

per l’agricoltura è già largamente<br />

inferiore ai limiti minimi di<br />

compatibilità con un’accettabile qualità<br />

ambientale e urbanistica.<br />

Ci auguriamo che gli amministratori<br />

neoeletti ne siano coscienti e guardino<br />

oltre le <strong>lo</strong>giche di sviluppo basate sull’edificazione<br />

ad oltranza adottando<br />

concretamente soluzioni a vantaggio sia<br />

della collettività, sia della nostra agricoltura,<br />

che sempre più è destinata ad<br />

essere protagonista del territorio, andando<br />

ben oltre il suo tradizionale<br />

ruo<strong>lo</strong> primario.<br />

Sappiamo, infatti, quanto prezioso sia<br />

il nostro patrimonio naturale, e quanto<br />

questo vada gestito con oculatezza e<br />

razionalità per consentirne una reale<br />

fruizione sia turistico-ricreativa, sia pro-<br />

le condizioni climatiche avverse (quasi<br />

a dire è sempre colpa del clima); la<br />

distribuzione organizzata propone<br />

le patate al selenio o quelle extranazionali,<br />

senza neanche riservare un<br />

duttiva, sia sociale.<br />

Il verde degli ulivi, il bianco dei<br />

muretti a secco, il rosso della terra coltivata<br />

sono i co<strong>lo</strong>ri tipici del nostro paesaggio…<br />

e della bandiera italiana! Occorre<br />

che questi tre co<strong>lo</strong>ri siano sempre<br />

più percepiti come un va<strong>lo</strong>re da difendere:<br />

tutti siamo chiamati a far<strong>lo</strong>, ognuno<br />

nel suo picco<strong>lo</strong>. Conserviamo cosa<br />

c’è di buono e miglioriamo ciò che non<br />

funziona. La difesa del suo<strong>lo</strong> agrico<strong>lo</strong> e<br />

naturale dalla cementificazione è ormai<br />

una priorità con la quale ogni pubblico<br />

amministratore dovrà misurarsi dimostrando<br />

la propria capacità di perseguire<br />

l’interesse comune.<br />

Il suo<strong>lo</strong> ed il paesaggio sono risorse<br />

20<br />

Ancora<br />

sequestri di olio<br />

A Bo<strong>lo</strong>gna, i Carabinieri dei Nas<br />

(il Nucleo Anti Sofisticazioni) hanno<br />

sequestrato tredicimila litri di olio<br />

di soia spacciato per extravergine e<br />

olio di oliva. L’operazione ha portato<br />

alla scoperta di un giro di false fatturazioni<br />

ad opera di ditte foggiane<br />

inesistenti che commercializzavano<br />

il prodotto attraverso agenti e società<br />

di commercio compiacenti.<br />

L’operazione “Tolleranza zero contro<br />

i criminali dell’agroalimentare”,<br />

messa in atto dal Ministro Zaia,<br />

continua a dare i suoi frutti, a tutela<br />

del lavoro onesto, dei sacrifici dei<br />

nostri agricoltori e della salute dei<br />

consumatori.<br />

minimo di spazio ai prodotti <strong>lo</strong>cali,<br />

proprio come avviene in altre catene<br />

di distribuzione settentrionali.<br />

Il mondo della ricerca è sempre in<br />

procinto di avviare progetti di ricerca,<br />

ma chiede fondi.<br />

Si capisce al<strong>lo</strong>ra che le crisi di un<br />

prodotto non sono dovute a fattori<br />

contingenti o temporanei, ma vanno<br />

spesso ricercate in una serie di mancanze<br />

e di inefficienze ascrivibili a più<br />

parti: ecco perché la colpa non è di<br />

questo o di quel<strong>lo</strong>, ma è di tutti, ognuno<br />

per il ruo<strong>lo</strong> che gli è proprio all’interno<br />

della filiera. È tempo di<br />

rimboccarsi le maniche e di fare scelte<br />

coraggiose e responsabili.<br />

Gianvito Negro Valiani<br />

U N A P P E L L O A I N E O E L E T T I<br />

In difesa del suo<strong>lo</strong> e dell’agricoltura<br />

di insostituibile prospettiva economica,<br />

da conservare per le future generazioni.<br />

I cittadini vigilino sulle politiche urbanistiche<br />

dei rispettivi comuni, impedendo<br />

che l’interesse contingente di pochi<br />

produca danni irreversibili agli interessi<br />

di lungo periodo della collettività:<br />

il successo di queste iniziative dipende<br />

dalla capacità di enti e soggetti privati<br />

di operare in modo condiviso e sinergico<br />

in una prospettiva di sviluppo che<br />

abbia valenza produttiva, culturale,<br />

paesaggistica e ambientale. Un investimento<br />

per il futuro di noi tutti sul quale<br />

vale la pena crederci!<br />

Gianvito Negro Valiani


R I F O R M E E U R O P E E<br />

Vino rosè<br />

addio<br />

Perico<strong>lo</strong> scampato per il rosato.<br />

<strong>Ma</strong> dalla Ue verrà legalizzato<br />

il vino fai da te<br />

Iproduttori italiani, e salentini in particolare,<br />

di vino rosato possono<br />

ben dire di essere scampati a un<br />

grosso perico<strong>lo</strong>: ottenere vino rosato<br />

dalla miscela di vini bianchi e rossi per<br />

produrre il "finto rosè" che sarebbe arrivato<br />

sul mercato dal primo agosto.<br />

Ben 48 milioni di bottiglie di vero rosato<br />

<strong>Ma</strong>de in Italy sono state così salvate<br />

da una concorrenza sleale. Il nuovo<br />

regolamento, che entrerà in vigore dal<br />

prossimo primo di agosto, permetterà,<br />

quindi, di tutelare adeguatamente i vini<br />

rosati "tradizionali", ottenuti cioè attraverso<br />

un raffinato processo produttivo,<br />

ovvero una particolare e delicata<br />

vinificazione delle uve, ed evitando<br />

di legalizzare una pratica che consentiva<br />

di chiamare con <strong>lo</strong> stesso nome<br />

prodotti completamente diversi.<br />

<strong>Ma</strong> al vino <strong>Ma</strong>de in Italy, più della crisi,<br />

fanno male gli inganni legalizzati<br />

perché la riforma europea di mercato<br />

del settore vitivinico<strong>lo</strong> del 29 aprile<br />

2008 (Reg. 479/08) ha autorizzato<br />

la produzione e la commercializzazione<br />

di vini ottenuti dalla fermentazione di<br />

frutti diversi dall'uva come lamponi e<br />

ribes. Così come l'Unione Europea ha<br />

dato il via libera all'invecchiamento artificiale<br />

del vino attraverso l'utilizzazione<br />

di pezzi di legno al posto della<br />

tradizionale maturazione in botti di legno,<br />

secondo quanto previsto dal Reg.<br />

CE, n. 1507/2006. E non è finita qui.<br />

In Europa possono essere acquistati nei<br />

negozi, o attraverso internet, kit per la<br />

preparazione casalinga in meno di un<br />

mese di vini come il Chianti, il Baro<strong>lo</strong><br />

o il Valpolicella e dal primo agosto<br />

2009, grazie alla riforma europea del<br />

mercato del settore vitivinico<strong>lo</strong> prevista<br />

dal regolamento sulle pratiche<br />

eno<strong>lo</strong>giche in via di pubblicazione, sarà<br />

permesso di chiamare vino anche<br />

quel<strong>lo</strong> in cui attraverso determinate<br />

pratiche eno<strong>lo</strong>giche è stato eliminato<br />

parte dell'alcol naturalmente contenuto.<br />

Insomma le trappole europee<br />

nella spesa degli italiani sono sempre<br />

in agguato! Gianvito Negro Valiani<br />

A G R I C U L T U R E<br />

Sarà operativa dal 2014, ma la Commissione Europea<br />

ha già adottato una comunicazione con la quale individua<br />

otto parametri pedoclimatici (cioè relativi al<br />

suo<strong>lo</strong> e al clima) che formeranno la base per una classificazione<br />

chiara e oggettiva delle zone svantaggiate.<br />

La revisione non interesserà le zone montane (già classificate<br />

in base a criteri oggettivi comuni), né le zone caratterizzate<br />

da svantaggi specifici (come le isole e le fasce<br />

costiere) che sono classificate in base al<strong>lo</strong> specifico svantaggio<br />

che le distingue. La nuova delimitazione sarà più semplice<br />

e trasparente ed eliminerà fonti di discriminazione oggi presenti<br />

nell’insieme dell’Ue poiché attualmente l’individua-<br />

B E R L I N O<br />

Fast food BIO<br />

La Germania si conferma il Paese più attento ai prodotti da agricoltura bio<strong>lo</strong>gica.<br />

Una coppia di giovani lungimiranti ha aperto già quattro “Gorilla fast<br />

food“ nella sola Berlino. Cibo sano, vegetariano e certificato bio<strong>lo</strong>gico che<br />

potrebbe attrarre anche i consumatori più giovani, quelli più vulnerabili al fascino<br />

(ed ai prezzi) delle catene di fast food tradizionali, quelle del cibo spazzatura.<br />

I bio fast food offrono poi buffet e soluzioni rapide dedicate a chi è già un estimatore<br />

della cucina vegetariana e del buon cibo. La scelta di inserire nel marchio aziendale<br />

l’immagine del gorilla, una scimmia nerboruta ma vegetariana, è un elemento<br />

di sicuro fascino che potrebbe facilitare la diffusione tra i più giovani.<br />

Z O N E A G R I C O L E S V A N T A G G I A T E<br />

Al via la nuova classificazione<br />

21<br />

zione di tali zone è basata su oltre un centinaio di criteri nazionali,<br />

molto diversi tra <strong>lo</strong>ro: la fattibilità di una nuova classificazione<br />

sarà collaudata mediante simulazioni, effettuate<br />

dagli Stati membri con l’ausilio di dati nazionali.<br />

La commissaria per l’agricoltura e <strong>lo</strong> sviluppo rurale <strong>Ma</strong>riann<br />

Fischer Boel ha dichiarato che la nuova classificazione<br />

risponde all’esigenza di rendere gli aiuti più mirati nell’interesse<br />

degli agricoltori e di tutta la popolazione, affinché<br />

le zone caratterizzate da svantaggi naturali pregiudizievoli<br />

per l’agricoltura continuino ad essere coltivate per evitare<br />

il degrado ambientale. Fino all’entrata in vigore del nuovo<br />

sistema di classificazione, rimarrà operativo l’attuale sistema.


Una corretta fruizione della fascia<br />

costiera può sicuramente<br />

costituire un va<strong>lo</strong>re aggiunto<br />

a tutto il sistema turistico del<br />

Salento, ma soprattutto la garanzia di<br />

poter preservare la principale fonte attrattiva<br />

del territorio.<br />

Numerosi possono già essere i positivi<br />

esempi in tutta Italia e non<br />

so<strong>lo</strong>, di come sia possibile conciliare<br />

i servizi balneari con il rispetto del-<br />

l’ambiente che li ospita.<br />

L’attuazione di sistemi di gestione<br />

delle strutture balneari che puntano<br />

ad una superiore qualità ambientale,<br />

ad una migliore offerta turistica, ad<br />

una maggiore qualità nell’informazione<br />

e nella comunicazione, può concretamente<br />

avviarsi anche con investimenti<br />

contenuti.<br />

C O N S I G L I P E R L ’ E S T A T E<br />

Come star bene anche a tavola?<br />

Il caldo e le vacanze possono indurre in atteggiamenti sbagliati.<br />

Ecco a cosa fare attenzione<br />

L’estate è ufficialmente arrivata<br />

e ci troviamo a far fronte ai diversi<br />

cambiamenti climatici, ma<br />

non so<strong>lo</strong>. Stili di vita ed alimentazione<br />

cambiano anch’essi: talvolta i ritmi<br />

diversi ci portano ad assumere abitudini<br />

sbagliate che possono, però, essere<br />

facilmente corrette.<br />

Capita spesso di saltare i pasti perché<br />

fa troppo caldo o a causa di un’intera<br />

giornata trascorsa al mare oppure<br />

ancora, al contrario, si è tentati dai<br />

cosiddetti “peccati di gola” come mangiare<br />

qualche gelato in più o strafare<br />

durante le cene con gli amici. È invece<br />

fondamentale non saltare mai i pasti,<br />

mangiare a colazione, pranzo e<br />

cena e fare <strong>lo</strong> spuntino a metà mattina<br />

e a metà pomeriggio, adottando dei<br />

metodi di cottura semplici e ve<strong>lo</strong>ci, ma<br />

che nel<strong>lo</strong> stesso tempo assicurino un<br />

pasto completo dal punto di vista nutrizionale.<br />

Al mare è possibile consumare<br />

un pasto ve<strong>lo</strong>ce, come ad esempio<br />

un panino farcito con sole verdure<br />

oppure con del tonno, o del formaggio<br />

oppure con del prosciutto<br />

crudo. Consigliati sono anche i piatti<br />

freddi, come l’insalata di riso o di pasta,<br />

oppure le cosiddette insalatone miste<br />

con lattuga, pomodori, mais, carote,<br />

mozzarella, tonno.<br />

Disponiamo di una grande varietà<br />

di prodotti della terra ed oggi è facile<br />

trovare punti ristoro che offrono la<br />

possibilità di scegliere tanti piatti poco<br />

elaborati ma nel<strong>lo</strong> stesso tempo completi.<br />

A fine pasto è consigliabile con-<br />

sumare della frutta fresca, frullati di<br />

frutta o macedonia.<br />

Inoltre, i consigli per una corretta<br />

alimentazione estiva sono: aumentare<br />

il consumo di liquidi in genere, bevendo<br />

almeno 1,5 litri di acqua oligominerale<br />

a piccoli sorsi e non troppo<br />

fredda; consumare tutti i giorni frutta<br />

e verdura di stagione, almeno 3-5<br />

porzioni al giorno, per un buon apporto<br />

di vitamine, sali minerali, fibre<br />

e acqua, antiossidanti e sostanze protettive<br />

contro la formazione di radicali<br />

liberi; limitare i condimenti quanto basta;<br />

usare preferibilmente olio extra<br />

vergine di oliva, per condire gli alimenti<br />

a cottura ultimata; usare una<br />

quantità di sale moderata; limitare il<br />

consumo di gelati: meglio durante uno<br />

degli spuntini e non come pranzo o<br />

come cena, anche per chi è a dieta;<br />

sono da preferire i gusti alla frutta perché<br />

meno ca<strong>lo</strong>rici; sì a granite o ghiaccioli<br />

alla frutta. È importante, inoltre<br />

limitare il consumo di alcolici in genere<br />

ed evitare la sedentarietà; si consiglia<br />

di fare qualche breve passeggiata<br />

ogni giorno nelle ore meno calde<br />

della giornata.<br />

Se avete dei dubbi o volete perdere<br />

qualche chi<strong>lo</strong> di troppo non improvvisate<br />

diete “fai da te”: spesso<br />

questo atteggiamento non fa altro<br />

che peggiorare le condizioni di salute.<br />

Rivolgetevi dunque a validi esperti.<br />

Usando il buon senso è possibile<br />

mangiare di tutto. Buone vacanze!<br />

Simona Dongiovanni<br />

S O S T E N I B I L M E N T E<br />

Sugli arenili, il rispetto del cordone<br />

dunale originario rappresenta<br />

un’importante garanzia per il mantenimento<br />

della morfo<strong>lo</strong>gia costiera<br />

e delle dinamiche di erosione. La precarietà<br />

delle strutture facilmente<br />

amovibili, che non prevedano l’uso di<br />

malte cementizie o materiali lapidei,<br />

evita di arrecare danni ai precari ambienti<br />

dunali. L’utilizzo di pi<strong>lo</strong>ni che<br />

mantengano le piattaforme sopraelevate,<br />

secondo il model<strong>lo</strong> palafitta, garantisce<br />

il normale flusso di sabbia generato<br />

dai venti e l’eventuale passaggio<br />

sottostante del moto ondoso.<br />

L’uso di co<strong>lo</strong>razioni pastel<strong>lo</strong> o le-<br />

22<br />

gno, contribuisce a limitare l’impatto<br />

visivo ed a far integrare meglio, con<br />

l’ambiente circostante, le strutture. La<br />

regolamentazione degli accessi sulle<br />

spiagge con apposite passerelle e<br />

staccionate, preserva le dune dalle<br />

azioni di erosione generate dal passaggio<br />

dei bagnanti. L’eliminazione di<br />

specie vegetazionali non tipiche dei<br />

posti, impedisce i fenomeni di proliferazione<br />

incontrollata e mantiene<br />

l’identità dei litorali.<br />

Esistono poi alcune realtà turistiche<br />

liguri e toscane dove al fine di limitare<br />

i consumi idrici ed energetici sono state<br />

impiegate nuove tecno<strong>lo</strong>gie. Sono<br />

ormai diffusi sistemi di riutilizzo delle<br />

acque delle docce, sottoposte a particolari<br />

filtraggi, per l’impiego successivo<br />

nelle cassette dei wc per gli sca-<br />

U O M O E N A T U R A<br />

In spiaggia ma con criterio<br />

Stabilimenti balneari che coniugano la qualità ambientale e dei servizi offerti<br />

Una passeggiata nel benessere,<br />

questo è una visita guidata nel<br />

giardino botanico delle piante<br />

officinali di San Demetrio di Specchia,<br />

azienda agricola del Gruppo Specchiasol:<br />

un giardino che ospita più di<br />

400 specie diverse di piante officinali,<br />

medicinali, aromatiche. Così tra ampie<br />

distese di lavanda, menta, timo, salvia,<br />

rosmarino ci si riempie gli occhi e il<br />

cuore di mille profumi e co<strong>lo</strong>ri.<br />

Il momento migliore per godere<br />

della piena vegetazione e delle fioriture<br />

della maggior parte di queste piante è<br />

in primavera e in estate, ed è infatti<br />

proprio in questo periodo che sono organizzate<br />

delle visite guidate: una full<br />

immersion nella natura per una indimenticabile<br />

esperienza sensoriale, ma<br />

anche per conoscere le piante officinali<br />

dal vivo, vederne l’aspetto, conoscere<br />

la pianta madre, che è la mate-<br />

richi. O ancora, il montaggio di pannelli<br />

fotovoltaici sui tetti, che garantisce<br />

la totale autonomia energetica.<br />

Ancor più indispensabile da attuare,<br />

ma altrettanto semplice, è l’utilizzo<br />

di idonei contenitori diversificati<br />

per l’effettuazione della raccolta differenziata,<br />

con particolare attenzione<br />

alle attività di sensibilizzazione sulla tematica.<br />

L’aggiunta poi di elevati standard<br />

qualitativi nei servizi erogati e di<br />

una informazione al cliente sulle peculiarità<br />

ambientali e culturali, può arricchire<br />

notevolmente l’offerta turistica<br />

del nostro Salento.<br />

Simone Zecca<br />

S P E C C H I A<br />

Un tuffo nella natura<br />

Al giardino botanico San Demetrio per fuggire dalla vita cittadina<br />

ria prima di tutti i prodotti fitoterapici,<br />

che siamo in genere abituati a vedere<br />

sui banconi di erboristerie o farmacie.<br />

È un’esperienza rilassante e piacevole<br />

passeggiare tra le immense distese<br />

di camomilla o le luminose piantagioni<br />

di escolzia, sotto il sole già vigoroso<br />

della prima estate salentina, inebriandosi<br />

degli aromi benefici di queste<br />

piantagioni.<br />

<strong>Ma</strong> il giardino botanico è molto di<br />

più: è il cuore di un Centro Studi e Ricerche<br />

Piante Officinali, luogo di sperimentazione<br />

in un settore, quel<strong>lo</strong> erboristico-farmaceutico,<br />

in continua<br />

evoluzione e che richiede risposte<br />

sempre nuove e all’avanguardia, per<br />

un mercato sempre più sensibile alle<br />

tematiche del benessere.<br />

Per info e prenotazioni delle visite<br />

guidate chiamare <strong>lo</strong> 0833 539899.<br />

Federica Ricchiuto


Si può crescere in tanti modi, si diventa<br />

adulti e cittadini responsabili<br />

attraverso tante strade,<br />

spesso anche restando con uno spirito<br />

bambino. Vi è mai capitato di vedere<br />

frotte di ragazzini vestiti di azzurro che<br />

riuniti attorno a un cerchio fanno strane<br />

urla, si rincorrono saltano e cantano<br />

anche nelle difficoltà? O cosa ancor<br />

più strana, adulti in panta<strong>lo</strong>ncini<br />

blu in pieno inverno, calzettoni fino<br />

al ginocchio, con intorno al col<strong>lo</strong> un<br />

fazzolettone co<strong>lo</strong>rato? Non si sono materializzati<br />

i puffi, né tantomeno si esibisce<br />

il circo orfei. Sono gli Scout Agesci,<br />

diffusissimi nella provincia di<br />

Lecce, in tutta Italia e nel mondo. Dal<br />

1994 un gruppo è presente anche a<br />

Ugento, guidato da Salvatore Chiga e<br />

Mimì Tonti, i due capi gruppo.<br />

<strong>Ma</strong> cosa fanno gli scout? Cosa li<br />

spinge a riunirsi ogni settimana? Lo<br />

abbiamo chiesto a Salvatore Chiga che<br />

sa raccontare e vivere con puntualità<br />

<strong>lo</strong> scoutismo, senza mascherare troppo<br />

bene il lato ‘bambino’ che, da<br />

C O M E<br />

S I O R G A N I Z Z A N O<br />

Esp<strong>lo</strong>ratori,<br />

Lupetti e Rover<br />

Gli Scout A.G.E.S.C.I. (Associazione<br />

Guide E Scout Cattolici<br />

Italiani) sono suddivisi<br />

in tre grandi gruppi: il Branco dei<br />

Lupetti o delle Coccinelle, bambini<br />

e bambine dagli 8 ai 12 anni che attraverso<br />

il gioco imparano il rispetto<br />

per gli altri, la necessità delle regole,<br />

la responsabilità nei confronti<br />

dei più piccoli attraverso i momenti<br />

di preghiera, quelli di relax,<br />

le occasioni di dia<strong>lo</strong>go e le gare sportive<br />

di squadra. Il Reparto è invece<br />

composto da Esp<strong>lo</strong>ratori (maschi) e<br />

Guide (femmine), dai 12 ai 16 anni:<br />

è il momento dell’avventura, del cavarsela<br />

anche in situazioni più difficili,<br />

del mettere alla prova le proprie<br />

abilità manuali, le capacità personali<br />

e il senso di responsabilità: le<br />

uscite infatti si svolgono nelle tende<br />

canadesi, il cibo viene cotto sul fuoco,<br />

<strong>lo</strong> zaino caricato in spalla. Attraverso<br />

le attività pratiche, gli impegni,<br />

le ‘specialità’ e le escursioni,<br />

i ragazzi riscoprono la bellezza del<br />

creato, la fraternità, l’essenzialità. Infine<br />

dai 16 ai 21 anni, si svolge la fase<br />

conclusiva: il Clan dei Rover (maschi)<br />

e delle Scolte (femmine) che<br />

si mettono al servizio degli altri<br />

con attività di vo<strong>lo</strong>ntariato a seconda<br />

delle esigenze del territorio, del<br />

paese, della comunità nella quale<br />

sono inseriti - affiancati dai capi, sempre<br />

a disposizione per ogni evento<br />

che richieda la <strong>lo</strong>ro collaborazione.<br />

E al momento della cosiddetta “partenza”<br />

devono scegliere se diventare<br />

a <strong>lo</strong>ro volta “capi scout”, quindi<br />

educatori per altri bambini e ragazzi,<br />

o se il <strong>lo</strong>ro percorso si conclude. Restano<br />

comunque scout per tutta la<br />

vita e applicano virtù e insegnamenti<br />

appresi, anche senza indossarne<br />

più l’uniforme. C. S.<br />

scout, sa conservare.<br />

“L’esperienza scout è un’occasione<br />

unica per la formazione dei nostri ragazzi.<br />

A seconda delle<br />

fasce d’età e a seconda<br />

della “branca” a cui appartengono,<br />

possono vi-<br />

vere e imparare tantissimo.<br />

Qui a Ugento abbiamo<br />

un gruppo di circa<br />

50 persone: 11 capi<br />

(gli educatori), un assistente<br />

spirituale, una ventina<br />

di lupetti, un altro<br />

bel gruppo di esp<strong>lo</strong>ratori<br />

e guide, e due rover”.<br />

Chi è il fondatore degli<br />

Scout Agesci?<br />

“Si chiamava Robert<br />

Baden Powell, per noi è<br />

semplicemente B.P., un<br />

militare e scrittore inglese<br />

del seco<strong>lo</strong> scorso<br />

che cominciò ad educare<br />

un gruppo di ragazzi<br />

con questa sua proposta<br />

innovativa. La storia è<br />

lunga ma interessante.<br />

Si riassume con il motto<br />

“Lasciamo il mondo un<br />

po’ migliore di come <strong>lo</strong><br />

abbiamo trovato” e questo<br />

vale per ogni aspetto<br />

della vita: dal rispetto<br />

per l’ambiente, al compimento<br />

dei doveri di<br />

cittadino, di cattolico,<br />

fino alla responsabilità<br />

nei confronti degli altri”<br />

Come ha avuto inizio<br />

il gruppo di Ugento?<br />

“Dalla caparbietà di<br />

don Mimmo, il parroco di<br />

Gemini, che nel 1989 ‘costrinse’<br />

me e Concettina<br />

Cino a entrare nel gruppo di Gemini,<br />

pioniere e formatore di altri gruppi<br />

scout della zona”. Per poter aprire un<br />

gruppo scout sono necessari, infatti, dei<br />

corsi di formazione per adulti e soprattutto<br />

un periodo di “pratica” pres-<br />

P R I M I P I A N I<br />

so gruppi già consolidati, per prendere<br />

confidenza con il metodo. “Ci sentivamo<br />

due pesci fuor d’acqua, ma col<br />

U G E N T O 1<br />

Del nostro meglio<br />

Urlato a squarciagola è ancora più efficace.<br />

Il motto degli scout Agesci<br />

tempo abbiamo apprezzato il metodo<br />

educativo e da al<strong>lo</strong>ra non abbiamo mai<br />

smesso!”.<br />

Quale è la difficoltà più grande nel<br />

fare l’educatore?<br />

“Gli scout richiedono tempo e de-<br />

23<br />

dizione. Bisogna capire le esigenze, i<br />

desideri, le attese dei ragazzi, preparare<br />

le attività da offrire <strong>lo</strong>ro, le occasioni<br />

per stimolarli e tirar<br />

fuori il meglio da<br />

ognuno. Le soddisfazioni<br />

sono tante, anche se i ra-<br />

gazzi di oggi sono meno<br />

disponibili all’ascolto, non<br />

sanno apprezzare le cose<br />

semplici, sembra che non<br />

abbiano più bisogno di<br />

imparare nulla. La difficoltà<br />

più grande, però, è<br />

data dal fatto che siamo in<br />

pochi adulti. Tutti motivati<br />

e contenti di far<strong>lo</strong>, ma<br />

sinceramente ci servirebbe<br />

una mano”.<br />

Quali sono le attività<br />

più importanti che avete<br />

svolto?<br />

“Ogni anno ha luogo il<br />

campo estivo, il momento<br />

centrale e conclusivo.<br />

Qualche anno fa con il<br />

clan siamo stati nel Lazio,<br />

vicino Roma, dove in collaborazione<br />

con la forestale<br />

abbiamo fatto servizio<br />

di vigilanza nel parco,<br />

abbiamo appreso le tecniche<br />

base antincendio,<br />

abbiamo fatto servizio di<br />

vedetta. Siamo stati anche<br />

in un villaggio in Albania,<br />

presso una casa di<br />

suore, facevamo animazione<br />

per bambini coinvolgendoli<br />

in attività ricreative<br />

e contemporaneamente<br />

abbiamo rimesso<br />

in sesto la struttura,<br />

dalle aiuole alla verniciatura<br />

di 800 metri di ringhiera.<br />

I campi, che durano circa una<br />

settimana, diventano il momento<br />

ideale per affiatare il gruppo, per staccarsi<br />

dal quotidiano, spegnere il cellulare,<br />

dedicarsi alle persone”.<br />

Chiara Schiavano


Io vorrei, superato ogni tremore<br />

giungere alla bellezza che mi incalza,<br />

dalla rovina del silenzio, fonda,<br />

togliere la misura della voce<br />

e cantare all’unisono coi suoni;<br />

stamparmi nelle palme ogni vigore<br />

in crescita perenne e modulare<br />

un attento confine con le cose<br />

ov’io possa con esse col<strong>lo</strong>quiare<br />

difesa sempre da incipienti caos.<br />

Vorrei abitare nel segreto cuore<br />

centro d’ogni più puro movimento,<br />

animare di me gli spenti aspetti<br />

dei fantasmi reali e riplasmare<br />

le parabole ardenti ove ogni grazia<br />

è tocca dal suo limite. Variata<br />

stupendamente da codesti incontri<br />

numererò la plurima mia essenza<br />

entro un so<strong>lo</strong>, perenne,<br />

insistere di toni adolescenti.<br />

Nell’aperta misura delle ali<br />

del più libero uccel<strong>lo</strong>,<br />

nel vigore degli alberi,<br />

nella chiarezza-musica dei venti,<br />

nel frastuono puerile dei co<strong>lo</strong>ri,<br />

nell’aroma del frutto,<br />

sarò creatura in unico e diverso<br />

principio, senza origine né segno<br />

d’ancestrale condanna.<br />

E so, per questa verità, che il tempo<br />

non crollerà spargendo le rovine<br />

dei violati contatti alla mitezza<br />

del mio nuovo apparire, né la sacra<br />

identità del canto verrà meno<br />

ai suoi idoli vivi.<br />

Alda Merini è l’autrice prolifica<br />

di una smisurata raccolta di<br />

poesie. In esse la parola poetica,<br />

che pur nella sua letteralità spesso<br />

tende a stravolgere il lessico e il senso<br />

della lingua, è una continua presenza<br />

dell’io che non può non esistere<br />

senza la coscienza di un tu, sentito<br />

non tanto come l’indirizzarsi aneddotico<br />

della voce quanto come l’assenza<br />

permanente di questo potersi indirizzare.<br />

Anche il soggetto che scrive,<br />

tra l’altro, sembra scomparire dietro<br />

la voragine del senso delle parole<br />

Voglio ringraziarti, Signore, per<br />

il dono della vita. Ho letto da<br />

qualche parte che gli uomini<br />

sono angeli con un’ala soltanto: possono<br />

volare so<strong>lo</strong> rimanendo abbracciati.<br />

A volte, nei momenti di confidenza,<br />

oso pensare, Signore, che anche tu abbia<br />

un’ala soltanto. L’altra, la tieni nascosta:<br />

forse per farmi capire che anche<br />

tu non vuoi volare senza di me.<br />

Per questo mi hai dato la vita: perché<br />

io fossi tuo compagno di vo<strong>lo</strong>.<br />

Insegnami, al<strong>lo</strong>ra, a librarmi con te.<br />

Perché vivere non è “trascinare la<br />

vita”, non è “strappare la vita”, non è<br />

“rosicchiare la vita”.<br />

Vivere è abbandonarsi, come un<br />

gabbiano, all’ebbrezza del vento.<br />

Vivere è assaporare l’avventura della<br />

libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica<br />

ala, con la fiducia di chi sa di avere<br />

nel vo<strong>lo</strong> un partner grande come te!<br />

Ti chiedo perdono per ogni peccato<br />

contro la vita.<br />

Anzitutto, per le vite uccise prima ancora<br />

che nascessero. Sono ali spezzate.<br />

Sono voli che avevi progettato di fare<br />

e ti sono stati impediti. Viaggi annullati<br />

per sempre. Sogni troncati sull’alba.<br />

<strong>Ma</strong> ti chiedo perdono, Signore, anche<br />

per tutte le ali che non ho aiutato a di-<br />

che, tra mistica credenza e blasfema,<br />

folle balbettamento e asciutta lucidità,<br />

sanno etimo<strong>lo</strong>gicamente ‘abbandonarsi’<br />

all’urgente verità del verso.<br />

Quella di Alda Merini è una poesia<br />

dell’abbandono (dal francese ‘à<br />

ban donner’, cioè ‘mettere a disposi-<br />

T E R Z A P A G I N A<br />

P O E T I D ’ O G G I :<br />

Alda Merini<br />

stendersi. Per i voli che non ho saputo<br />

incoraggiare. Per l’indifferenza con<br />

zione’), un generoso e inesauribile rivolgersi<br />

della parola, anche se c’è sempre<br />

il rischio, in questo suo aprirsi senza<br />

limiti - che si rinchiuda in se stessa.<br />

È questo il rischio da correre, il rischio<br />

che corre ogni poeta. Ed ogni<br />

rischio ha le sue ferite, ogni scanda-<br />

Q U A D E R N O S A L E N T I N O<br />

Dammi, Signore,<br />

un’ala di riserva<br />

don Tonino Bel<strong>lo</strong><br />

Un invito alla lettura dei nostri autori,<br />

attraverso alcune delle <strong>lo</strong>ro pagine più significative<br />

a cura di Giovanni Coluccia<br />

cui ho lasciato razzolare nel cortile, con<br />

l’ala penzolante, il fratel<strong>lo</strong> infelice che<br />

don Tonino Bel<strong>lo</strong> (Alessano 1935 - Molfetta 1993) non necessita certamente di<br />

presentazioni ai nostri lettori, che ben ne hanno conosciuto la grandezza di pastore<br />

e di profeta del nostro tempo. Ripubblicando, nell’ambito della nostra rubrica<br />

sugli scrittori salentini, questa preghiera, che chiude una delle opere più<br />

ispirate di don Tonino, ci si propone di ricordarne anche la grande abilità letteraria,<br />

tutta messa al servizio dell’annuncio della Parola di Dio. Padre David <strong>Ma</strong>ria<br />

Turoldo, nella presentazione al volume, scrisse: “Grazie delle cose e del modo in cui ci<br />

parli; questo stile che usiamo anche nella preghiera, nel dia<strong>lo</strong>go con Dio; uno stile che ci<br />

rende più sinceri e umani. […] Vorrei ringraziarti perché ad ogni pagina riesci a folgorarci<br />

sulle nostre banalità e a scuoterci dalle nostre distrazioni”. Per chi volesse accostarsi alla<br />

lettura delle opere di don Tonino, tra le numerose oggi reperibili, menzioniamo,<br />

oltre a quella qui presentata, MARIA, DONNA DEI NOSTRI GIORNI, PREGHIERE, CIRENEI<br />

DELLA GIOIA, LE MIE NOTTI INSONNI.<br />

Foto ritratto di Giuliano Grittini<br />

CRISTO PORTACROCE<br />

24<br />

Quando <strong>lo</strong>ttavo duramente il giorno<br />

per sradicare l’ora dal mio cuore,<br />

sola entità di tenebre, angosciosa<br />

era questa fatica alle mie mani.<br />

<strong>Ma</strong> non so quale leggerezza imbeve<br />

<strong>lo</strong>gicamente adesso la natura<br />

del mio corpo rinato; so che muovo<br />

allucinato il passo alle mie pene,<br />

sento che in me recede il rigoglioso<br />

volume del mio sangue e che più dolce<br />

mi è liberare sguardi di paura.<br />

<strong>lo</strong> (dal greco “inciampo”) le sue cadute.<br />

Si può quindi avere il sentimento,<br />

leggendo la poesia della Merini,<br />

di un’osservazione autolesionante,<br />

di un bisogno di far uscire la<br />

voce come si incide un ascesso; ma<br />

questo non è mai negazione del far<br />

poetico, sembra anzi l’unica terapia di<br />

sé, dove <strong>lo</strong> scrivere è la sola azione che<br />

si può ancora patire, e la scrittura il<br />

so<strong>lo</strong> caos che ordina.<br />

Un tito<strong>lo</strong> di una delle raccolte<br />

della Merini, a sottolineare questa ‘malattia’<br />

della poesia, è proprio Clinica<br />

dell’abbandono, ma non per studia-<br />

P r i m a P a r t e<br />

a cura di Ettore Labbate<br />

re razionalmente o scentificamente il<br />

proprio io, ma per renderne chiare ed<br />

evidenti le sue zone di irrazionalità.<br />

Per far<strong>lo</strong> bisogna stendersi (“clinica”<br />

deriva proprio dal greco “kliné”, che<br />

significa “letto”), stendere versi, e la<br />

verticalità dell’affermazione cedere all’orizzontalità<br />

del riposo, dell’accettamento<br />

di quanto avviene.<br />

La poesia, si sa, è una malattia inguaribile,<br />

ma la sola che possa, a volte,<br />

permettere di accettare la vita.<br />

avevi destinato a navigare nel cie<strong>lo</strong>. E<br />

tu l’hai atteso invano, per crociere<br />

che non si faranno mai più.<br />

Aiutami ora a planare, Signore.<br />

A dire, terra terra, che l’aborto è un<br />

oltraggio grave alla tua fantasia. È un<br />

crimine contro il tuo genio. È un riaffondare<br />

l’aurora nelle viscere dell’oceano.<br />

È l’antigenesi più delittuosa.<br />

È la “decreazione” più desolante.<br />

<strong>Ma</strong> aiutami a dire, anche, che mettere<br />

in vita non è tutto. Bisogna mettere in<br />

luce. E che antipasqua non è so<strong>lo</strong><br />

l’aborto, ma è ogni accoglienza mancata.<br />

È ogni rifiuto del pane, della casa, del<br />

lavoro, dell’istruzione, dei diritti primari.<br />

Antipasqua è la guerra: ogni guerra.<br />

Antipasqua è lasciare il prossimo nel<br />

vestibo<strong>lo</strong> malinconico della vita, dove<br />

“si tira a campare”, dove si vegeta so<strong>lo</strong>.<br />

Antipasqua è passare indifferenti vicino<br />

al fratel<strong>lo</strong> che è rimasto con l’ala,<br />

l’unica ala, inesorabilmente impigliata<br />

nella rete della miseria e della solitudine.<br />

E si è ormai persuaso di non essere<br />

più degno di volare con te. Soprattutto<br />

per questo fratel<strong>lo</strong> sfortunato<br />

dammi, o Signore, un’ala di riserva.<br />

Da Alla finestra la speranza. Lettere di un vescovo<br />

(p. 173-4), di Don Tonino Bel<strong>lo</strong>, Edizioni San<br />

Pao<strong>lo</strong>, 2004 (15ma edizione)


Ha avuto inizio domenica 10<br />

maggio la XIII edizione di<br />

“Chiese Aperte” appuntamento<br />

annuale organizzato dall’Associazione<br />

Nazionale Archeo d’Italia onlus,<br />

che ha sede <strong>lo</strong>cale a Porto Badisco<br />

(Otranto).<br />

L’associazione di vo<strong>lo</strong>ntariato si<br />

occupa della tutela e va<strong>lo</strong>rizzazione<br />

del patrimonio culturale, divulgando<br />

la conoscenza dei beni storico-architettonici<br />

d’Italia. La sezione di Otranto,<br />

ogni anno si prende cura di quelli<br />

presenti nel Salento, cercando di volta<br />

in volta di diversificare le proposte<br />

con il contributo dei vari comuni, sen-<br />

sibilizzando le amministrazioni <strong>lo</strong>cali<br />

a tenere aperti per l’occasione monumenti<br />

ed edifici grazie alle attività<br />

di vo<strong>lo</strong>ntariato.<br />

Molti monumenti, anche di piccola<br />

importanza - soprattutto chiese e cappelle<br />

di campagna - sono presi in con-<br />

S T A L K I N G<br />

Significato, rischi e tutele<br />

Attenzioni ossessive e persecutorie le cui vittime<br />

sono spesso le donne<br />

Il termine stalking letteralmente significa<br />

braccare, pedinare ed indica<br />

una serie di atteggiamenti tenuti<br />

da un individuo che affligge<br />

un’altra persona, spesso di sesso opposto,perseguitandola<br />

e causando<br />

stati d’ansia<br />

e paura, che<br />

possono arrivare a<br />

compromettere<br />

il normale svolgimento<br />

delle attività<br />

quotidiane.<br />

Il fenomeno del<strong>lo</strong><br />

stalking può<br />

svilupparsi in seguito<br />

ad una<br />

complicazione di<br />

una qualsiasi relazione<br />

interpersonale e chiunque<br />

può esserne vittima.<br />

Nella maggior parte dei<br />

casi il fenomeno si presenta<br />

nella relazione di coppia e,<br />

in percentuali minori<br />

si evidenzia<br />

nella vita di condominio,<br />

nell’ambito familiare, sul<br />

luogo di lavoro, a scuola e nell’università.<br />

Lo stalker è colui che assume un atteggiamento<br />

intrusivo, insistente e<br />

bramoso di ottenere ad ogni costo una<br />

vicinanza con quella che designa<br />

come sua vittima. Nella maggior parte<br />

dei casi si tratta di una persona con<br />

cui ha intrattenuto un rapporto sentimentale<br />

che, una volta concluso, vorrebbe<br />

riallacciare nuovamente. Lo<br />

stalker è una persona molto sensibile<br />

alla separazione, al timore dell’abbandono<br />

o dell’al<strong>lo</strong>ntanamento, o al<br />

rifiuto da parte di una persona a lui<br />

molto cara. Il modo con cui <strong>lo</strong> stalker<br />

potrebbe agire, racchiude una serie di<br />

tipo<strong>lo</strong>gie d’azione: approccio diretto,<br />

telefonate, sms, biglietti, e-mail, appostamenti<br />

nei luoghi maggiormente<br />

frequentati dalla vittima, invio di lettere,<br />

atti vandalici con danni alla proprietà,<br />

diffusione di pettegolezzi, minacce<br />

di violenza diretta ed indiretta.<br />

La vittima perseguitata inizia a vivere<br />

nel pieno terrore psico<strong>lo</strong>gico, costretta,<br />

a volte, a modificare il proprio<br />

T A V I A N O<br />

Santa <strong>Ma</strong>rina è tra le<br />

“Chiese Aperte”<br />

Censita dall’iniziativa promossa dall’associazione<br />

Archeo d’Italia<br />

modus vivendi. In seguito a ciò, potrebbero<br />

presentarsi nella vittima stati<br />

d’ansia, alterazioni del sonno e del<br />

tono dell’umore, crisi di pianto, messa<br />

in atto di comportamenti<br />

di evitamento,<br />

aventi nell’immediato,<br />

<strong>lo</strong> scopo<br />

di prevenire situazioni<br />

di perico<strong>lo</strong>,<br />

ma nel contempo<br />

significa<br />

anche impossibilità<br />

a vivere<br />

la propria vita<br />

sociale, lavorativa<br />

e privata.<br />

Recentemente<br />

è stata introdotta nell’ordinamento<br />

italiano una<br />

normativa di contrasto al<br />

fenomeno del<strong>lo</strong> stalking,<br />

con l’introduzione nel codice<br />

penale dell’art.612 bis,<br />

rubricato “atti persecutori”.<br />

Lara Stendardo<br />

siderazione per evitarne la totale distruzione.<br />

La maggior parte di essi, infatti,<br />

riversa in uno stato di precarietà<br />

architettonica. L’iniziativa di “Chiese<br />

Aperte” promuove e sensibilizza<br />

progetti di recupero e di restauro da<br />

parte delle istituzioni preposte o di privati<br />

particolarmente sensibili.<br />

In occasione dell’edizione di quest’anno<br />

sono stati censiti diversi monumenti<br />

in tutto il Salento, in particolare<br />

la chiesetta extramoenia di “S. <strong>Ma</strong>rina<br />

di Taviano” sul versante ionico.<br />

La chiesetta di “Santa <strong>Ma</strong>rina”, or-<br />

È una vecchia abitudine quella di<br />

segnalare, lampeggiando con i fari<br />

dell’auto, agli automobilisti che sopraggiungono<br />

in senso opposto, la<br />

presenza di pattuglie di forze dell’ordine<br />

in servizio sulla strada, impegnate<br />

nel control<strong>lo</strong> della circolazione.<br />

Tempo fa ho sentito da qualcuno<br />

che un tale comportamento potrebbe<br />

essere considerato un vero e<br />

proprio reato di favoreggiamento del<br />

conducente che <strong>lo</strong> adotta. Alcuni<br />

miei amici sostengono invece che<br />

questa notizia sia completamente<br />

falsa. Hanno ragione <strong>lo</strong>ro oppure io?<br />

P.E. - Scorrano<br />

25<br />

mai ing<strong>lo</strong>bata dall’espansione urbanistica,<br />

si trova a 3 km da Taviano, sulla<br />

direttrice che porta alla frazione della<br />

spiaggia di <strong>Ma</strong>ncaversa.<br />

La chiesa è piccola ed è costituita<br />

da un vano con volta a stella e altri ambienti<br />

nella parte retrostante. L’interno<br />

è affrescato da santi taumaturghi;<br />

l’altare, distrutto da atti vandalici,<br />

è dedicato alla <strong>Ma</strong>donna di Costantinopoli.<br />

So<strong>lo</strong> successivamente il<br />

monumento sormontato da un campanile<br />

a vela è stato riconsacrato a<br />

“Santa <strong>Ma</strong>rina” dal credo popolare. Il<br />

monumento fu costruito dalla famiglia<br />

Moschettini, il cui blasone si trova<br />

al di sopra dell’ingresso, nel 1704.<br />

All’esterno esistono altre quattro edicole<br />

di grandi dimensioni, senza affreschi;<br />

so<strong>lo</strong> una conserva le tracce di<br />

una ‘fuga in Egitto’. Nelle vicinanze<br />

c’era anche un menhir che è stato trafugato.<br />

Antonio Piccinno<br />

a cura di Emma De <strong>Ma</strong>rco<br />

Lampeggiare: aiutino “illegale”?<br />

Non ce ne voglia, ma hanno ragione<br />

i suoi amici. L’artico<strong>lo</strong> 378 del Codice Penale<br />

contempla il reato di favoreggiamento<br />

personale nell’eludere investigazioni dell’autorità<br />

(dopo la commissione di un delitto<br />

punito con l’ergasto<strong>lo</strong> o la reclusione).<br />

Il reato presuppone, però, la consapevolezza,<br />

da parte di chi si comporta “favorevolmente”,<br />

sia dell’avvenuta commissione<br />

di tale delitto, sia delle investigazioni<br />

dell’autorità.<br />

La condotta da lei descritta, a nostro<br />

parere, potrebbe al più avere rilevanza amministrativa,<br />

per un uso improprio dei dispositivi<br />

di illuminazione.<br />

Nulla di più.


Le sue magnificenze furono oppresse<br />

dal tempo, e dall’inesorabile agricoltore,<br />

che coi colpi della marra tutt’i<br />

preziosi avanzi di antichità distrugge ed<br />

annienta”, così scrisse Antonio De Ferraris<br />

detto “Il Galateo” nelle sue Epistole<br />

Salentine (DE SITU IAPYGIAE) del 1511.<br />

Al<strong>lo</strong> stato attuale della situazione diversi<br />

fattori hanno permesso che<br />

un’area di importanza storico-archeo<strong>lo</strong>gica<br />

di livel<strong>lo</strong> nazionale, che da<br />

numerosi secoli costituisce il sito dell’antica<br />

città di Rudiae, possa essere<br />

resa zona edificabile.<br />

Definita capitale della Messapia,<br />

certamente una delle più importanti<br />

città antiche della penisola salentina,<br />

Una delle espressioni più note<br />

della religiosità popolare meridionale<br />

è costituita dalle edicole<br />

devozionali (“U NICCHIU”: così<br />

volgarmente chiamato dagli anziani di<br />

Ugento). Queste nascono da un’esigenza<br />

di devozione religiosa personale<br />

del committente-proprietario verso un<br />

santo piuttosto che da un evento drammatico<br />

che implica la richiesta e il soddisfacimento<br />

di un voto per grazia ricevuta.<br />

Va evidenziato, tuttavia, che alcune<br />

edicole, quando nascono, in seguito<br />

alla promessa di un voto, vengono<br />

qualificate come votive; ma sotto<br />

l’aspetto tipo<strong>lo</strong>gico, formale, architettonico,<br />

scultoreo e/o pittorico la differenza<br />

non esiste, salvo l’eventuale presenza<br />

di un’iscrizione o di un’epigrafe<br />

che ne qualifichi il committente.<br />

Le edicole appartengono alla categoria<br />

delle opere senza tempo perché<br />

la <strong>lo</strong>ro origine è presente nelle più antiche<br />

civiltà in quanto testimonianze della<br />

sensibilità religiosa della fede dell’uomo<br />

e del suo desiderio di rapportarsi<br />

direttamente con la divinità.<br />

Se vogliamo individuare un’origine<br />

per le edicole attuali dobbiamo guar-<br />

dare al mondo precristiano, in particolare<br />

a quel<strong>lo</strong> classico greco-latino.<br />

La penisola salentina, in quanto luogo<br />

d’incontro di popoli di provenienza<br />

diversa, ha costituito un ponte naturale<br />

per diverse civiltà che qui hanno lasciato<br />

segni evidenti del <strong>lo</strong>ro passaggio<br />

attraverso le testimonianze dei <strong>lo</strong>ro culti<br />

che numerose sono emerse nelle<br />

aree archeo<strong>lo</strong>giche.<br />

Con l’avvento del cristianesimo le antiche<br />

forme rituali, rinnovate nei significati<br />

e nei va<strong>lo</strong>ri assunti dalla nuova<br />

religione, hanno continuato a convivere<br />

intelligentemente con le nuove<br />

gerarchie ecclesiastiche le quali hanno<br />

sempre predicato la conversione e il<br />

cambiamento della vita dell’uomo, senza<br />

insistere molto nella distruzione su<br />

quanto era stato oggetto di venerazione<br />

o rispetto di culto vero e proprio: basterebbe<br />

pensare alle grotte, alla terra,<br />

ai fulmini, all’arcobaleno, alle calamità<br />

T E R Z A P A G I N A<br />

R I C E R C A E T U T E L A<br />

L'area archeo<strong>lo</strong>gica di Rudiae<br />

Capitale della Messapia e poi municipio romano: Lecce nella storia<br />

Rudiae venne fondata - secondo la tradizione<br />

- dal leggendario <strong>Ma</strong>lennio, re<br />

dei Salentini, discendente di Minosse<br />

e fondatore anche della vicina Lecce.<br />

La città antica è generalmente identificata<br />

con i resti archeo<strong>lo</strong>gici situati nel<br />

comune di San Pietro in Lama (<strong>lo</strong>calità<br />

"Rugge") col<strong>lo</strong>cati tre chi<strong>lo</strong>metri a<br />

sud-ovest di Lecce. Citata da diversi autori<br />

antichi, tra cui Strabone, Plinio il<br />

Vecchio e Ovidio, doveva costituire tra<br />

il V e il III sec. a.C. il centro messapico<br />

predominante del territorio leccese.<br />

Il luogo suscitò l'interesse degli<br />

eruditi a partire dal ‘500, ma furono<br />

segnalati soltanto ritrovamenti fortuiti<br />

e sporadici fino all'800, momento in<br />

cui vennero avviate alcune campagne<br />

di scavo, dirette da De Simone e promosse<br />

da Sigismondo Castromediano,<br />

entrambi eruditi <strong>lo</strong>cali, che portarono<br />

al rinvenimento di numerose epigrafi<br />

e reperti, quali splendidi vasi decorati<br />

con chiari riferimenti alla religione<br />

orfico-dionisiaca, corredi funerari<br />

e i tipici vasi messapici le cosiddette<br />

trozzelle - conservati attualmente presso<br />

il Museo Provinciale di Lecce - e alla<br />

scoperta di diversi ambienti cimiteriali<br />

di epoca messapica e romana. Nel 1955<br />

la zona venne assoggettata a vinco<strong>lo</strong> archeo<strong>lo</strong>gico<br />

e nuove campagne di scavo<br />

si ebbero tra il 1957 e il 1959 dove<br />

emersero un asse stradale basolato, edifici<br />

di età romana, due ipogei e diverse<br />

tombe a fossa di epoca messapica.<br />

Il sito presenta essenzialmente due<br />

livelli archeo<strong>lo</strong>gici: quel<strong>lo</strong> messapico<br />

(V-III sec. a.C.) e quel<strong>lo</strong> romano (II sec.<br />

a.C.). L'insediamento messapico è circoscritto<br />

dal percorso della cinta muraria<br />

tuttora ben visibile per larghi tratti<br />

sul terreno, mentre le tracce dell'assetto<br />

urbano sono scarse, e limitate<br />

a opere di terrazzamento. In età romana<br />

la città perde progressivamente<br />

importanza, a causa della crescente potenza<br />

della vicina Lupiae e l'area abitativa<br />

sembra essersi notevolmente ridotta;<br />

in vista, riferibile sempre al periodo<br />

romano, vi è anche una depressione<br />

ellittica denominata "anfiteatro"<br />

e il vicino incrocio stradale basolato.<br />

Con la conquista romana Rudiae<br />

fece parte della "regio II Apulia<br />

et Calabria” e diventò municipio, pro-<br />

babilmente dopo la guerra sociale<br />

(91-88 a.C.), ed è ancora oggi nota soprattutto<br />

per essere la città natale del<br />

poeta latino Quinto Ennio (Rudiae 239<br />

- Roma 169 a.C.).<br />

Successivamente il centro subì un<br />

graduale ma inesorabile abbandono<br />

finchè venne poi rasa al suo<strong>lo</strong>, sempre<br />

secondo la tradizione, dall’ira funesta<br />

di Guglielmo II d’Altavilla (fine XII<br />

sec.). Vincenzo Del Tufo<br />

T R A D I Z I O N I E C I V I L T À<br />

Le edicole devozionali<br />

Opere senza tempo e luoghi privilegiati della sacralità del territorio<br />

naturali, ecc.<br />

Tutto ciò rappresenta un dato di<br />

enorme rilevanza antropo<strong>lo</strong>gica quando<br />

si guarda alla religiosità popolare perché,<br />

nonostante la diffusione del cristianesimo,<br />

questa ha continuato il suo<br />

stile di vita mutando soltanto alcuni<br />

comportamenti collegati alle ritualità<br />

nuove, assumendo una maggiore consapevolezza<br />

sui nuovi indirizzi assunti<br />

nelle <strong>lo</strong>ro credenze.<br />

Le organizzazioni religiose delle popolazione<br />

rurali di Terra d’Otranto<br />

erano costituite soprattutto da modesti<br />

abitati rurali e da luoghi di produzione<br />

isolati nella campagna (<strong>Ma</strong>sserie).<br />

La religiosità alimentata dalle numerose<br />

feste e fiere, che scandivano il<br />

calendario della vita contadina, è stato<br />

l’elemento unificante dell’intero territorio<br />

salentino che ha consentito la conservazione<br />

dei va<strong>lo</strong>ri condivisi, la cui origine<br />

affonda le proprie radici nelle di-<br />

26<br />

I tre insediamenti<br />

antichi<br />

Èpossibile progettare una fruizione<br />

dei tre grandi insediamenti<br />

antichi che gravitano<br />

nel territorio leccese: Lecce, Rudiae,<br />

Cavallino. Nel caso specifico di<br />

Rudiae, dove l'area archeo<strong>lo</strong>gica si<br />

estende per circa 100 ettari, l'Università<br />

del Salento e in particolare il<br />

Laboratorio di Topografia Antica del<br />

Dipartimento di Beni Culturali ha da<br />

tempo ultimato una ricerca sistematica<br />

sul campo per l’analisi dettagliata<br />

delle singole evidenze archeo<strong>lo</strong>giche<br />

e sarà prossimamente<br />

pubblicata la Carta Archeo<strong>lo</strong>gica<br />

del territorio di Rudiae.<br />

Parallelamente, il Comune di<br />

Lecce ha effettuato una parziale attrezzatura<br />

di un settore dell'area<br />

(circa 3 ettari), oggetto di scavo negli<br />

anni '60, indicato come "Parco Archeo<strong>lo</strong>gico<br />

di Rudiae", ma la sistemazione<br />

adottata è insoddisfacente<br />

essendo priva di una completa e adeguata<br />

analisi e conoscenza delle potenzialità<br />

archeo<strong>lo</strong>giche di tutta<br />

l’area. È perciò necessario analizzare<br />

immediatamente, e in casi estremi<br />

anche b<strong>lo</strong>ccare, la realizzazione<br />

di opere pubbliche e private che di<br />

fatto potrebbero cancellarne ogni testimonianza<br />

antica; conseguentemente<br />

intervenire sull'intero complesso<br />

che unisce valenze archeo<strong>lo</strong>giche<br />

a realtà ambientali e che si qualifica<br />

di fatto come parco urbano integrato<br />

ambiente-archeo<strong>lo</strong>gia.<br />

Vincenzo Del Tufo<br />

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verse componenti delle etnie che costituiscono<br />

la cultura antropo<strong>lo</strong>gica e religiosa<br />

dell’antica Terra d’Otranto.<br />

È in questa contaminazione e fusione<br />

che si può riconoscere l’essenza e la<br />

forza di tradizioni rimaste incorrotte fino<br />

ad oggi; le edicole sacre, come luoghi privilegiati<br />

dalla sacralità del territorio,<br />

rappresentano la testimonianza più e<strong>lo</strong>quente<br />

di questa sensibilità religiosa.<br />

Gli elementi caratterizzanti delle<br />

edicole salentine possono essere individuati<br />

in alcune peculiarità che li accomunano<br />

a quelli di altre aree italiane<br />

che al<strong>lo</strong> stesso tempo le differenziano:<br />

questi sono riconoscibili essenzialmente<br />

nell’ubicazione, nella tipo<strong>lo</strong>gia e<br />

nelle dimensioni.<br />

L’enumerazione di questi elementi<br />

consente di percepire appieno la rilevanza<br />

culturale di queste testimonianze<br />

la cui conservazione rappresenta un<br />

dato essenziale per la comprensione<br />

g<strong>lo</strong>bale della nostra civiltà contadina<br />

che si è evoluta ed articolata fino ai nostri<br />

giorni.<br />

Antonio Piccinno


U G E N T O<br />

Musica e talenti per il<br />

Premio <strong>Ma</strong>uro Carratta<br />

Nonostante la pioggia si ripete il successo nella 6ª edizione<br />

Musica, cultura, spettaco<strong>lo</strong>:<br />

tutto questo è il “Premio<br />

<strong>Ma</strong>uro Carratta”, giunto ormai<br />

alla sua sesta edizione, che richiama<br />

ogni anno artisti provenienti<br />

da ogni parte d’Italia. Il Premio ha<br />

assunto una valenza internazionale.<br />

Ogni anno cantanti e gruppi musicali<br />

affrontano le selezioni per partecipare<br />

all’evento, che mette in palio cinquemila<br />

euro al vincitore e altri premi<br />

di mille euro ciascuno a co<strong>lo</strong>ro che<br />

si aggiudicano il voto dei giurati<br />

come miglior testo, migliore musica<br />

e premio della critica.<br />

L’edizione 2009 del Premio è stata<br />

caratterizzata anche dal primo<br />

temporale estivo della stagione che<br />

però non ha sminuito il grande stile<br />

della manifestazione e l’entusiasmo<br />

dei partecipanti.<br />

Interessanti le proposte dei giovani<br />

cantanti, molti i temi trattati: dall’amore<br />

all’anoressia, alla richiesta disperata<br />

di aiuto. La giuria, presieduta<br />

da Vincenzo Incenzo - autore di<br />

Nei giorni 10 e 11 luglio alle<br />

ore 20.30, nella splendida<br />

cornice del Parco Santa<strong>lo</strong>ja<br />

di Melissano, 18 giovani salentini misureranno<br />

le <strong>lo</strong>ro abilità canore in<br />

una competizione, il Festival Canoro<br />

Provinciale, accompagnati dal vivo dal<br />

gruppo musicale The New Wanted. Fervono,<br />

quindi, i preparativi per l’undicesima<br />

edizione del concorso organizzato<br />

dall’associazione Centro<br />

Turistico Giovanile di Melissano, e<br />

dal suo presidente <strong>Ma</strong>rio Siciliano, in<br />

collaborazione con l’Amministrazione<br />

Comunale e il patrocinio dell’Unione<br />

dei Comuni, della Provincia<br />

di Lecce, del presidente del Consiglio<br />

regionale e della Banca Popolare<br />

Pugliese.<br />

musica italiana di successo - ha premiato<br />

i “Progetto T”, trio di giovani artisti,<br />

con il primo premio. E ancora<br />

Patrizia Cirulli da Milano ha ricevuto<br />

il premio come miglior musica, Erica<br />

Mou da Bari il riconoscimento<br />

come miglior testo. Andrea Grossi da<br />

Bo<strong>lo</strong>gna si è aggiudicato, invece, il<br />

premio della critica e Cristina Zeta da<br />

Caserta il premio “Pmc live on web”.<br />

Il Premio <strong>Ma</strong>uro Carratta è attualità<br />

e spettaco<strong>lo</strong> contemporaneamente:<br />

importante ospite della serata<br />

è stato Ascanio Celestini, promoter<br />

del film “Tutti giù per aria - L’aereo di<br />

Carta” sulla scottante tematica della<br />

cassa integrazione dei dipendenti<br />

Alitalia.<br />

L’associazione “Amici di <strong>Ma</strong>uro”, organizzatrice<br />

del festival, ha dimostrato<br />

anche quest’anno l’importanza di<br />

credere nei giovani ed il coltivare i <strong>lo</strong>ro<br />

talenti e le <strong>lo</strong>ro ambizioni, in memoria<br />

di <strong>Ma</strong>uro che, giovane e talentuoso,<br />

scomparse prematuramente.<br />

Ilaria Greco<br />

M E L I S S A N O<br />

In gara le giovani ugole salentine<br />

Al via l’undicesimo Festival Canoro Provinciale<br />

Presentatore ufficiale delle serate<br />

sarà Ivan Bonetti accompagnato da<br />

Simona e Lulù. Diverse sono le novità<br />

che caratterizzeranno questa<br />

edizione, in particolare le coreografie<br />

curate scrupo<strong>lo</strong>samente dal<br />

Centro Studi Danza Sylphyde e le stravaganti<br />

e pittoresche scenografie di<br />

Happy <strong>Ma</strong>nia entrambe di Melissano.<br />

Avrà luogo anche l’attesa esibizione<br />

del coro “Bimbi Belli” diretto dalla<br />

professoressa Stefania Nicchiarico.<br />

Come ogni evento organizzato per divertire<br />

e intrattenere, comporta impegno<br />

e dedizione di molte persone,<br />

le stesse che si augurano una partecipazione<br />

massiccia per la buona<br />

riuscita delle serate.<br />

La Redazione<br />

O T R A N T O<br />

Un musical sugli 800 martiri<br />

Un modo originale per va<strong>lo</strong>rizzare il patrimonio storico-artistico<br />

Il drammatico assedio turco di Otranto del 1480 sarà messo in scena da Fredy<br />

Franzutti nel fossato del castel<strong>lo</strong> della città i prossimi 7, 8 e 9 agosto. Ispirato<br />

al romanzo “L’ora di tutti” di <strong>Ma</strong>ria Corti, “Ottocento”, questo il tito<strong>lo</strong><br />

del<strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong>, farà rivivere l’eccidio degli ottocento otrantini che rifiutarono<br />

di convertirsi alla religione islamica, avvenuto durante i giorni dell’assedio<br />

ottomano. Con la supervisione artistica di Franco Battiato, le musiche di Francesco<br />

Libetta e Ange<strong>lo</strong> Priviterra e le coreografie del Balletto del Sud, il comune<br />

di Otranto porterà sul palcoscenico, con brani cantati e recitativi, un evento storico<br />

forse non noto a tanti ma di fondamentale importanza per la storia della regione.<br />

Attraverso questa rappresentazione - che vedrà, tra gli altri, la partecipazione<br />

degli abitanti della città nel ruo<strong>lo</strong> di comparse - viene così va<strong>lo</strong>rizzato un<br />

importante patrimonio storico-artistico, che, come ricorda l’Assessore al<strong>lo</strong><br />

Spettaco<strong>lo</strong> del Comune di Otranto Salvatore Sindaco, permette di promuovere<br />

il territorio in modo originale. Oltre alla memoria storica dell’evento, i 1500 spettatori<br />

presenti potranno rivivere sensazioni sempre attuali come il timore di un’invasione<br />

proveniente dal mare e di tutto ciò che potrebbe scalfire il regolare fluire<br />

della propria esistenza. <strong>Ma</strong>ria Grazia Petraglia<br />

M U S I C A<br />

Un seminario di percussioni è<br />

pronto per scuotere il Salento.<br />

“Il ritmo attraverso le persussioni”<br />

questo il workshop di Peppe<br />

Stefanelli organizzato da VISUP<br />

EVENTS che si terrà il 22 e 23 luglio<br />

a Campi Salentina presso il suggesti-<br />

vo complesso architettonico di Casa<br />

Prato Calabrese.<br />

Il noto musicista salentino, da anni<br />

percussionista nella Big Band dell’esilarante<br />

Pao<strong>lo</strong> Belli insegnerà ad<br />

un gruppo di massimo 25 allievi, affascinati<br />

dal mondo delle percussioni.<br />

Musicista dall’età di 13 anni, Stefanelli<br />

annovera importanti collaborazioni<br />

con gli Avion Travel o i Dirotta<br />

su Cuba, discografiche televisive e<br />

live tours con numerosi cantanti tra<br />

i quali Ron, Spagna, <strong>Ma</strong>ssimo Ranieri,<br />

Lucio Dalla e Claudio Baglioni.<br />

Il workshop si terrà nell’arco di due<br />

pomeriggi per una durata complessiva<br />

di 8 ore, dalle 17.00 alle 21.00, in cui<br />

farà da protagonista il ritmo, visto non<br />

so<strong>lo</strong> nel senso tradizionale ma anche<br />

e soprattutto in chiave moderna. La<br />

ricerca del suono costituirà il momento<br />

fondamentale da cui partire<br />

Un’occasione per incontrare<br />

e far ascoltare la musica. Kantieri<br />

Day Music Festival si svolgerà<br />

sabato 18 luglio 2009 a Ruffano,<br />

a partire dalle ore 19.00 fino a notte<br />

inoltrata. Lo spot provocatorio - Stop<br />

tribute band - è il messaggio dell’evento:<br />

senza discriminare chi interpreta<br />

gli artisti già affermati, riconosce<br />

il giusto spazio a chi con la musica<br />

esprime il proprio talento, a chi<br />

la crea e ad un pubblico che cerca<br />

nuovi stimoli. Vuole inoltre incentivare<br />

l’ascolto della musica che nasce nel Salento<br />

e che non è so<strong>lo</strong> pizzica e tamburelli<br />

ma la traduzione in note di<br />

quel<strong>lo</strong> che accade in questa terra.<br />

Numerose sono le band che daranno<br />

spettaco<strong>lo</strong> in questa prima edizione:<br />

Teenage Riot (Grunge), Logo<br />

(Pop Rock), Eneri (Cantautrice/Pop<br />

Jazz Etnico), Toromeccanica (Latin<br />

Rock), Cosmica (Rock), Granma (Pop<br />

Rock), Muffx (Indie/Stoner), Le Carte<br />

(Indie/Rock), Resina Sonora Ft Dj<br />

Cordella (Funk/Hip Hop), Bruise<br />

Violet (Alternative/ Grunge) e Shotgun<br />

Babies (Grunge/Rock).<br />

Per informazioni sull’evento: www.<br />

myspace.com/kantieriday. La manife-<br />

27<br />

alla scoperta degli strumenti a percussione<br />

Batteria, Congas, Timbales,<br />

Bongò, Cajon, Surdo, Pandeiro, Frame<br />

Drum, Zen Drum, Piccole percussioni<br />

messi a disposizione dal docente<br />

e dagli allievi stessi che potranno<br />

suonarli e arrivare nella seconda par-<br />

C A M P I S A L E N T I N A<br />

Il ritmo attraverso le percussioni<br />

Partirà il 22 luglio il workshop del musicista Peppe Stefanelli<br />

te del corso a fare musica d’insieme.<br />

Per informazioni www.myspace.<br />

com/visupevents; www.myspace.com/peppestefanelli<br />

oppure contattare la segreteria<br />

del workshop al 329.2960692.<br />

Valentina Rosafio<br />

R U F F A N O<br />

Appuntamento Trend e Blues<br />

Per tutto il mese di luglio alla scoperta della 7ª ediz. del festival<br />

stazione verrà arricchita dal Raduno di<br />

Auto e Moto d’epoca, Ducati ed Harley<br />

Davidson, previsto in Largo San Rocco<br />

dalle ore 16.30 e partirà per il percorso<br />

cittadino alle 18.30.<br />

Il Kantieri Day Music Festival si inserisce<br />

tra gli appuntamenti del Ruffano<br />

Trend&Blues Festival, ormai giunto<br />

alla sua settima edizione, che quest’anno<br />

diventerà itinerante coinvolgendo<br />

alcuni paesi salentini appartenenti<br />

all'Unione dei Comuni “Terra di<br />

Leuca Bis”. Tutti gli eventi hanno ingresso<br />

gratuito e si svolgeranno l’11 luglio<br />

a Montesano Salentino: Super Reverb<br />

e Arthur Miles accompagnato dai<br />

Caffè Espresso; il 19 luglio a Miggiano:<br />

South Express Blues Band e Dilu Miller<br />

accompagnata dalla Cisco Blues<br />

Band; il 24 luglio a Ruffano: Papaveri<br />

Rossi e Family Style; il 25 luglio, sempre<br />

a Ruffano: Brown Sugar Blues<br />

Band, Quartetto Dario Congedo Nadan<br />

e la partecipazione straordinaria<br />

di Aida Cooper accompagnata dalla<br />

Nite Life e il 26 luglio ancora a Ruffano:<br />

chiusura della manifestazione<br />

con il mitico So<strong>lo</strong>mon Burke e la sua<br />

grande orchestra.<br />

La Redazione


Èarrivato alla settima edizione il<br />

festival internazionale del cortometraggio<br />

“Salento Finibus<br />

Terrae”. In programma dall’11 al 26 luglio<br />

la rassegna ha selezionato 160 corti<br />

suddivisi in sezioni diverse.<br />

Nato sette anni fa a San Vito dei<br />

Normanni, il festival è diventato con<br />

il tempo itinerante: quest’anno si parte<br />

da Torre Pali (Salve) l’11 e 12 luglio<br />

con la proiezione dei corti nelle sezioni<br />

“Ambiente” e “Musica e Danza”, per poi<br />

spostarsi a Nardò dove il 13 e il 14 luglio<br />

la piazza S. Battisti farà da sfondo<br />

ai film delle sezioni “Animazione” e “Pa-<br />

S A L E N T O F I N I B U S T E R R A E<br />

Tutte le tappe<br />

del festival dei corti<br />

Itinerante tra la provincia di Lecce e Brindisi,<br />

torna con la settima edizione<br />

norama corti Puglia”. Dal 15 luglio la rassegna<br />

si trasferisce poi in provincia di<br />

Brindisi, prima a Carovigno dove proseguirà<br />

fino al 17 luglio, all’interno<br />

della cornice del Castel<strong>lo</strong> Dentice di Frasso,<br />

con i film delle sezioni “Bullismo” e<br />

“Noir - Thriller - Horror”. Dal 17 al 20 luglio<br />

Mesagne ospiterà le categorie<br />

“Corti Cortissimi” e “Children World”. Infine<br />

il festival approda nella sua città<br />

natale, San Vito dei Normanni dove si<br />

conluderà il 26 luglio. “Mondo Corto”<br />

e “Diritti Umani” le sezioni di questa ultima<br />

tappa, che si svolgerà nell’Arena<br />

don Tonino Bel<strong>lo</strong>, dell’edificio scolastico<br />

“Lanza del Vasto”. Il programma è<br />

molto vasto e prevede la partecipazione<br />

di film provenienti da tutto il<br />

mondo, tra cui Canada, Brasile, Israele,<br />

Nuova Zelanda, Russia, Germania,<br />

Gran Bretagna, Francia, Belgio, oltre<br />

che ovviamente dalla Puglia.<br />

Strettamente legato al Film Festival<br />

Salento Finibus Terrae è il Tour 100minuti<br />

Corti: una rassegna, anch’essa itinerante,<br />

che propone in diverse città italiane<br />

ed estere i migliori cortometraggi,<br />

scelti tra quelli partecipanti alle<br />

diverse edizioni. Durante le tappe<br />

del tour sarà data la possibilità di voto<br />

del migliore cortometraggio da parte<br />

del pubblico in sala.<br />

Al vincitore, premiato durante l’ottava<br />

edizione del film festival 2010, andranno<br />

mille euro. Ideatore e direttore<br />

artistico della rassegna è Romeo<br />

Conte - nato a San Vito dei Norman-<br />

Il cinema a Otranto<br />

Nel castel<strong>lo</strong> di Otranto si è svolta, dal<br />

2 al 5 luglio, la prima edizione dell’Otranto<br />

Film Fund Festival (OFFF).<br />

L’evento nasce come incontro di territori<br />

e dia<strong>lo</strong>go tra luoghi europei che, attraverso<br />

la settima arte, raccontano grandi<br />

e piccole storie, luoghi che trasmettono<br />

emozioni e diffondono culture. Tra incontri,<br />

proiezioni e concerti, erano presenti,<br />

tra gli altri, Nicola Piovani, Goffredo<br />

Fofi e Tiziana Triana. La Redazione<br />

ni e trasferitosi poi a Prato - regista di<br />

cinema, ma anche di eventi e sfilate<br />

per stilisti della moda italiana e internazionale.<br />

Il festival gode dei patrocini<br />

di comuni e province nei quali<br />

si sviluppa la rassegna, oltre che di<br />

Regione Puglia, Unicef e Unesco.<br />

Ancora una volta il cinema in Puglia<br />

non passa inosservato.<br />

Renata Moio<br />

C I N E M A<br />

Dal mese di giugno sono in corso<br />

le riprese de “L’uomo nero”,<br />

film diretto e interpretato da<br />

Sergio Rubini, interamente ambientato<br />

in Puglia. Le prime riprese dell’attore<br />

e regista nostrano si sono svolte<br />

a Gravina, per poi proseguire a Bari<br />

e in provincia di Brindisi, tra San Vito<br />

dei Normanni, Mesagne e Oria - luoghi<br />

che ospitano, tra l’altro, anche il<br />

festival Salento Finibus Terrae - per terminare<br />

poi nel mese di agosto.<br />

Per la settima volta Rubini, nato a<br />

Grumo Appula in provincia di Bari,<br />

sceglie di girare in Puglia, sua terra di<br />

origine. Il film, una commedia sentimentale<br />

ambientata negli anni ’60, è<br />

prodotto dalla casa di produzione cinematografica<br />

Bianca Film di Donatella<br />

Botti in collaborazione con Rai<br />

Cinema e Apulia Film Commission. Nel<br />

cast anche: Fabrizio Gifuni (interprete<br />

nell’ultimo film di Winspeare), Valeria<br />

Golino e Riccardo Scamarcio,<br />

Anna Falchi, <strong>Ma</strong>rgherita Buy, Ennio<br />

Fantastichini, <strong>Ma</strong>riolina De Fano e<br />

<strong>Ma</strong>urizio Micheli. Firmano la sceneggiatura<br />

due collaboratori ormai<br />

abituali di Rubini, Carla Cavalluzzi e<br />

Domenico Starnone. Nel film viene<br />

narrata la storia di Gabriele Rossetti<br />

(Fabrizio Gifuni) quarantacinquenne<br />

tornato in Puglia, sua terra d’origine,<br />

per stare vicino al padre morente Ernesto<br />

(Sergio Rubini). Una serie di flashback<br />

riportano i ricordi di Gabriele<br />

alla propria infanzia, quando il padre<br />

era un capostazione con una intensa<br />

passione per la pittura, in particolare<br />

per Paul Cézanne, e la madre<br />

(Valeria Golino) una insegnante di lettere.<br />

Sotto <strong>lo</strong> stesso tetto vive anche il<br />

fratel<strong>lo</strong> della madre interpretato da<br />

28<br />

Riccardo Scamarcio, figura molto<br />

importante per il picco<strong>lo</strong> Gabriele. Ernesto<br />

non avrà fortuna nella sua carriera<br />

di pittore e dovrà fare i conti con<br />

una forte dose di rabbia e frustrazione<br />

che si ripercuoterà sulla propria famiglia<br />

a tal punto che il figlio vorrà al<strong>lo</strong>ntanarsi<br />

il più possibile dalla figura<br />

“ L ’ U O M O N E R O ”<br />

Rubini in Puglia<br />

per la settima volta<br />

Una storia di famiglia tra impressionismo e anni ’60<br />

paterna. “Il film racconta la presa di coscienza<br />

di questo bimbo, la sua voglia di<br />

smarcarsi dal padre che vede soffrire e che<br />

<strong>lo</strong> fa soffrire”, queste le parole di Rubini<br />

in un’intervista rilasciata alla GAZZETTA<br />

DEL MEZZOGIORNO. La vicenda avrà comunque<br />

un risvolto di riconciliazione<br />

perché alla fine “il figlio vedrà il padre<br />

in una luce diversa, fuori da ogni pregiudizio”.<br />

In attesa dell’uscita nelle sale<br />

cinematografiche, se vi troverete in<br />

zona guardatevi bene attorno perché<br />

potreste essere testimoni di un ciak<br />

d’autore.<br />

Renata Moio


Una sprovveduta<br />

quotidianità<br />

La poesia per raccontare e rendere il lettore<br />

partecipe del comune sentire<br />

I temi costanti dell’indagine poetica - quali<br />

l’amore, la famiglia, il ricordo di persone, il mistero<br />

della vita - sono rinnovati dall’autrice e rivestiti della<br />

sua specifica sensibilità, oscillante fra pacatezza<br />

e dramma. Ne fa qualcosa di assolutamente personale<br />

e insieme di ‘comune’, capace di coinvolgere<br />

il lettore pienamente.<br />

Quando parla della vita coniugale, la Bettiol <strong>lo</strong><br />

fa con un tono volutamente narrativo, sincero nel<br />

documentare le difficoltà, le durezze, le stanchezze<br />

dell’amore vissuto nel quotidiano, ma che sa ancora<br />

dare qualche frutto di tenerezza ed è capace<br />

di resistere persino alla morte, perché l’amore non<br />

cede / certezza di una strada percorsa.<br />

In alcune poesie l’autrice recupera cammei<br />

dell’infanzia, con immagini semplici, pulite, per<br />

niente edulcorate dalla <strong>lo</strong>ntananza nel tempo. Così<br />

avviene, per esempio, quando si rivede, fantasma<br />

piccino, scoppiare in lacrime perché i fratelli<br />

l’hanno lasciata sola e <strong>lo</strong> scherzo non è riuscito: Nessuno<br />

ritorna, / io, picco<strong>lo</strong> fantasma, / il lenzuo<strong>lo</strong> a terra<br />

/ piango a lungo / desolato. Un posto speciale <strong>lo</strong><br />

hanno anche i luoghi: familiari, come Padova, Venezia,<br />

il Friuli ma anche i Paesi <strong>lo</strong>ntani.<br />

Un poetare denso e coinvolgente, quel<strong>lo</strong> di Raffaella<br />

Bettiol, ricco di echi, di emozioni, di pensieri,<br />

d’intensa ricerca nell’ampio orizzonte del mondo.<br />

<strong>Ma</strong>ria Grazia Labbate<br />

Una cosa divertente<br />

che non farò mai più<br />

La cura ossessiva del corpo per l’uomo occidentale,<br />

in vacanza super lusso<br />

A supposedly fun thing I'll never do again è un micro-romanzo<br />

nato come un lungo reportage, dove<br />

David Foster Wallace racconta la sua settimana di<br />

crociera per i Caraibi. Tutto si gioca intorno a quel<br />

“supposedly”, perché in teoria cosa c'è di più divertente<br />

di una crociera super lusso per i mari tropicali?<br />

Serate a tema, discoteche, tè in abiti formali<br />

(guai a non avere un completo elegante!), tornei<br />

di ping-pong: l'imbarazzo della scelta per tutti i gusti,<br />

dove il motto è lasciarsi andare nelle mani del<strong>lo</strong><br />

staff come dentro l'utero materno. <strong>Ma</strong> cosa succede<br />

quando si spengono le luci? Wallace mescola<br />

episodi esilaranti (come la paura del<strong>lo</strong> sciacquone<br />

del water, dal rumore “breve ma traumatico”), descrizioni<br />

di altri viaggiatori buffi o sinistri e riflessioni<br />

lucidissime sulla condizione dell'uomo occidentale,<br />

che per dimenticare la morte si dedica alla<br />

manutenzione ossessiva del proprio corpo e all'“onanismo”<br />

perenne che diventa “fatica del divertimento”.<br />

Una scrittura iper-attiva, con note a piè di<br />

pagina che aprono interi discorsi, in un linguaggio<br />

che sembra inventarsi sotto i nostri occhi, con accostamenti<br />

inaspettati di parole e di pensieri.<br />

Eva Brugnettini<br />

2 L I B R I A L M E S E x 1 2 M E S I 29<br />

Raffaella Bettiol, UNA SPROVVEDUTA QUOTI-<br />

DIANITÀ, peQuod Edizioni, 2008 (euro 11,00)<br />

Raffaella Bettiol - Nata a Venezia, vive a Padova. Laureata<br />

in Giurisprudenza, da sempre si occupa di letteratura<br />

e di poesia. Autrice di vari saggi, è vice presidente<br />

del comitato della Dante Alighieri di Padova.<br />

D. F. Wallace, UNA COSA DIVERTENTE CHE NON<br />

FARÒ MAI PIÙ, minimum fax, 2001 (euro 11,00)<br />

David Foster Wallace Nato nel 1962 nel<strong>lo</strong> stato di New<br />

York, si é suicidato nel settembre del 2008. Ha scritto<br />

romanzi, uno dei suoi maggiori è Infinite Jest, oltre a numerosi<br />

racconti, saggi e reportage.<br />

PUNTI DI DISTRIBUZIONE GARANTITA<br />

Nonostante Lo Scirocco venga distribuito in numerosi<br />

luoghi pubblici per ogni città e paese della provincia di<br />

Lecce c’è sempre qualcuno che non trova la sua copia. Per<br />

questo abbiamo organizzato i “punti di distribuzione garantita”<br />

dove ci sarà sempre una copia a tua disposizione.<br />

ACQUARICA DEL CAPO<br />

MASCAPATI ristorante e pizzeria - 0833.721615<br />

ALESSANO<br />

CAFFÈ DEL CENTRO - P.zza don Tonino Bel<strong>lo</strong><br />

ALLISTE<br />

CAFE’ DEI NAPOLI - 0833.584418<br />

ANDRANO<br />

EDICOLA - CARTOLIBRERIA - 0836.929210<br />

ARADEO<br />

Tabaccheria De Blasi - via Repubblica, 10 - 0836.554215<br />

BARBARANO DEL CAPO<br />

BAR MOJITO - P.zza San Lorenzo 35<br />

BAGNOLO<br />

Tabacchi, Edic., Ricevit. DE MARCO - 0836.318676<br />

BOTRUGNO<br />

Rivend. STEFANELLI - via Cavour 6 - 0836.992838<br />

CALIMERA<br />

Casa Museo della Civiltà Contadina e della Cultura Grika<br />

Edicola Piazza del Sole, 15<br />

CAMPI SALENTINA<br />

Tabaccheria Pagliara - via Taranto, 100 - 0832.792378<br />

CANNOLE<br />

BAR TABACCHI, SNAI, Lottomatica - 0836.318095<br />

CAPRARICA<br />

LA CARTOEDICOLA di Patrizia - Via IV novembre, 59<br />

CARMIANO<br />

Edicola LA MIMOSA - Via Copertino, 62 - 0832.606242<br />

CARPIGNANO<br />

NAIMA CAFFÈ - Corso Umberto, 3 - 0836.380410<br />

CASARANO<br />

CSI GROUP - Viale Ferrari 43/f - Tel. 0833.513218<br />

LE PARMENTE - Via <strong>Ma</strong>tine<br />

CHIOSCO EDICOLA - Piazzale Ospedale<br />

CASTIGLIONE<br />

Tabacchi - Cartolibreria COLLUTO - 0836.929226<br />

CASTRÌ<br />

Edicola - P.zza Municipio, 10<br />

CASTRIGNANO DE’ GRECI<br />

EDICOLA CARTOLERIA “OLTRE” - 0836.583582<br />

CASTRIGNANO DEL CAPO<br />

SALI E TABACCHI N° 2 Edicola - Via C. Battisti 1<br />

TABACCHERIA DEL BORGO Via Piave, 8 - 0833.530776<br />

CASTRO<br />

MAREVIVO - ISOLA DEL SOLE - Via Panoramica<br />

CAVALLINO<br />

EDICOLA - via Dante, 10<br />

COLLEPASSO<br />

Bar LA PALMA - Via C. Rol<strong>lo</strong> - Tel. 0833.345001<br />

COPERTINO<br />

Area di Servizio RENIS GAS - 0832.934254<br />

CORSANO<br />

RIVENDITA TABACCHI N°2 - Via V. Emanuele 30<br />

CURSI<br />

ORION BAR f.lli Chilla - 0836.439034<br />

CUTROFIANO<br />

EURO NEWS Edicola di Negro - 0836.510084<br />

DISO<br />

JOLLYCART di L. Lazzari - 0836.920763<br />

FELLINE<br />

BAR ROSA - Via Milano<br />

GAGLIANO DEL CAPO<br />

MANHATTAN BAR - Via II Giugno 2 - 0833.547152<br />

GALATINA<br />

MELI’ & MELO’ Caffè-Edicola - via Gallipoli, 186<br />

News & School Edicola - via Soleto, 170 - 0836.566563<br />

GALATONE<br />

Tabacchi - Giornali Canaris - via A. Scorrano, 12<br />

GALLIPOLI<br />

CAFÈ SOC. L’ARTIGIANA - 0833.273707<br />

FONTANA GRECA - 0833.261295<br />

GALUGNANO<br />

EDICOLA “CARTEQUOTIDIANE” di <strong>Ma</strong>zzeo Natascia<br />

GIUGGIANELLO<br />

TABACCHERIA MANGONE V. - 0836.341510<br />

GUAGNANO<br />

Edicola l’Ango<strong>lo</strong> della Fortuna - via provinciale, 214<br />

LECCE<br />

CLINICA DELL’ACCENDINO - 0832.303078<br />

LEQUILE<br />

EDICOLA di Colla O. F. - Via Trieste, 96<br />

LEUCA<br />

PLAY TIME - SPORTING CENTER - 338.4362958<br />

LEVERANO<br />

KOALA CAFFÈ di C. Erroi - via Carmiano - 336.7490631<br />

LIZZANELLO<br />

Bar-Caffetteria di <strong>Ma</strong>rchel<strong>lo</strong> - via Gramsci, 29<br />

MAGLIE<br />

CAFFÈ LEOPARDI - Via De Gasperi 7 - 0836.427777<br />

KENZIA american bar <strong>Ma</strong>rcos - Via Ferramosca 53<br />

MARITTIMA<br />

TABACCHERIA BUFFELLI - 0836.922167<br />

c o n t i n u a n e l l a p a g i n a s u c c e s s i v a


D E G U S T A R E<br />

Sentore di fiori,<br />

di frutta e di spezie<br />

Aromi freschi e dominanti,<br />

indefiniti o facilmente riconoscibili<br />

Nel vino, durante la sua evoluzione, si riscontrano differenti<br />

sentori: dapprima avvertiamo gli aromi freschi dei fiori, che sono<br />

i più delicati e fuggevoli, poi, man mano i sentori vegetali di erbe<br />

aromatiche e della frutta, per giungere infine ai sentori terziari,<br />

dove le note dominanti sono la frutta secca, i fiori secchi, le spezie,<br />

i balsami, le resine, il sentore animale e quel<strong>lo</strong> dovuto all’affinamento<br />

in barrique.<br />

Gli aromi freschi sono propri dei vini giovani, sia bianchi che<br />

rossi, e molto spesso sono abbinati al <strong>lo</strong>ro co<strong>lo</strong>re. I fiori più frequentemente<br />

citati nell’analisi sensoriale sono correlati generalmente<br />

a fiori bianchi, a fiori gialli e a fiori rossi; talvolta si<br />

parla più genericamente di “sentore f<strong>lo</strong>reale”, un aroma dolce<br />

che richiama alla mente un profumo f<strong>lo</strong>reale indefinito. In<br />

alcuni vini è dominante l’aroma di un fiore specifico: acacia,<br />

artemisia, biancospino, fiori d’arancio, pesco, mandor<strong>lo</strong>, sambuco,<br />

geranio, rosa, viola mammola ed altri ancora; in altri, la<br />

percezione è meno chiara, ma non meno gradevole.<br />

Il profumo di una rosa, quel<strong>lo</strong> di un rametto di rosmarino<br />

sfregato tra le dita o l’aroma di una buccia di arancia rilasciano<br />

immediatamente milioni di molecole odorose individuabili<br />

con estrema facilità; sono molecole molto volatili e abbondanti<br />

che il nostro naso percepisce facilmente. Si tratta degli oli essenziali<br />

che, liberati, evaporano immediatamente, profumando<br />

l’ambiente circostante. Entrando in una cantina durante il<br />

periodo della fermentazione, si avverte una sensazione inconfondibile:<br />

aromi fruttati inebrianti si sprigionano dal mosto<br />

riempiendo l’aria. Molti di essi, estremamente volatili, tanto<br />

da percepirli a distanza, lasciano intuire inconfondibilmente<br />

l’identità del vino nascente.<br />

L’affinamento in barrique genera nei vini nuovi sentori e ne<br />

potenzia molti altri già presenti. Le differenze tra i legni sono<br />

dovute ai diversi microclimi in cui l’albero può svilupparsi che<br />

condizionano le dimensioni della grana del legno da cui dipendono<br />

le cessioni, ma grandi differenze nel comportamento<br />

del legno delle barriques si devono anche al tipo di tostatura<br />

che su di esso si pratica. Infatti, quanto più sarà stato lungo il<br />

contatto del legno con il fuoco, tanto più emergerà la componente<br />

aromatica di tostatura nel vino, che inciderà marcatamente<br />

sulla sua struttura definitiva.<br />

Pantaleo Provenzano<br />

MARTANO<br />

CARTOLIBRERIA Colizzi - 0836.572441<br />

MARTIGNANO<br />

CARTOIDEA - via Chiesa, 46<br />

MATINO<br />

ALMA LIBRE’ edicola - Via Roma 86<br />

MELENDUGNO<br />

BAR EDICOLA - P.zza V. Emanuele, 10<br />

MELISSANO<br />

GRAN CAFFÈ - Via <strong>Ma</strong>zzini - 0833.588216<br />

MELPIGNANO<br />

BAR BISTRÒ - Parco Rimembranze<br />

MIGGIANO<br />

EDICOLA “DA TINA” - 0833.761644<br />

MINERVINO<br />

TABACCHERIA ACCOTO - 0836.889045<br />

MONTERONI<br />

EDICOLA E… - C.so Umberto I°, 193<br />

MONTESANO<br />

MONDO DELLA SCUOLA - 0833.762057<br />

MONTESARDO<br />

DANIEL TAB - P.zza S. Antonio<br />

MORCIANO DI LEUCA<br />

PANTINFORMATICA - Via S. <strong>Ma</strong>rtino<br />

MURO LECCESE<br />

EDICOLA - RICEVITORIA di M. Cogli<br />

NARDÒ<br />

Stazione di Servizio TOTAL - 0833.872022<br />

Area di Servizio ERG - 0833.564440<br />

NEVIANO<br />

Tabaccheria D’Ostuni - via Roma, 11<br />

NOCIGLIA<br />

ANTICA TABACCHERIA - 0836.936525<br />

NOVOLI<br />

Edicola INGROSSO - P.zza <strong>Ma</strong>rgherita, 10<br />

ORTELLE<br />

CARTOLIBRERIA di Buffo - 0836.958660<br />

OTRANTO<br />

“L’IDEA GIUSTA” Edicola - 0836.801188<br />

PALMARIGGI<br />

ARCO BAR di De Pascalis - 0836.354180<br />

PARABITA<br />

Pasticceria ARTE BIANCA - 0833.595833<br />

PATÙ<br />

EDICOLA DI MAGNO - 0833.752057<br />

POGGIARDO<br />

EDICOLA Borgia - 0836.904264<br />

PRESICCE<br />

MILLE IDEE - Via Roma 180<br />

MASCAPATI - Largo Stazione<br />

RACALE<br />

BAR PASTICCERIA LUCIA - 0833.552343<br />

RUGGIANO<br />

EDICOLA SERGI M. - P.zza S. Elia,11<br />

RUFFANO<br />

BAR D’ANNUNZIO - 0833.691617<br />

SALICE SALENTINO<br />

Espresso CAFÈ - S.S. 7 ter km.53+200<br />

SALIGNANO<br />

TABACCHERIA Antico Toscano<br />

TABACCHERIA via Galatina, 59<br />

SALVE<br />

AGRIHOBBY E PETFOOD - 347.5206112<br />

SANARICA<br />

EDICOLA CAGNAZZO - 0836.341226<br />

SANCASSIANO<br />

CAFFETTERIA DUCALE - 0836.992011<br />

SAN CESARIO<br />

EDICOLA, TABACCHERIA - via Dante, 75<br />

SAN DONATO<br />

Edicola Vaglio F. - Via XXIV <strong>Ma</strong>ggio<br />

SCORRANO<br />

TABACCHERIA <strong>Ma</strong>rra - via Leuca<br />

SOGLIANO CAVOUR<br />

TABACCHERIA n.3 - via Galatina, 59<br />

SECLÌ<br />

Cartoleria Musardo - via Aradeo, 28<br />

SOLETO<br />

EDICOLA TOTO LOTTO - via R. Orsini<br />

SPECCHIA<br />

Nonostante le continue piogge che hanno caratterizzato<br />

quest’inizio di estate, proponiamo un piatto fresco<br />

ideale per le giornate più calde, da preparare in anticipo,<br />

magari la sera prima e trovar<strong>lo</strong> già pronto al ritorno<br />

dal mare. Perfetto poi per una cena tra amici in<br />

terrazza, per godere della conversazione senza essere<br />

troppo impegnati ai fornelli.<br />

INSALATA DI PASTA<br />

Dosi per 4 persone:<br />

• ½ kg di pasta tipo Eliche • 1 melanzana<br />

• 1 peperone gial<strong>lo</strong> • 1 peperone rosso<br />

• Capperi • Olio, basilico<br />

• 1 scatola di tonno da 160 gr<br />

• Olive nere snocciolate<br />

Tagliare le verdure a listarelle e cuocerle nell’olio (un<br />

po’ abbondante). A fine cottura unire i capperi, le olive,<br />

il tonno e tanto basilico spezzettato con le mani. Cuocere<br />

la pasta, scolarla e condirla in un’insalatiera con<br />

tutte le verdure. Lasciare raffreddare.<br />

Paola Co<strong>lo</strong>sso<br />

P U N T I DI D I S T R I B U Z I O N E G A R A N T I T A<br />

c o n t i n u a d a l l a p a g i n a p r e c e d e n t e<br />

MARTINUCCI Caffetteria - 339.1863952<br />

SPONGANO<br />

REWIND Caffetteria Tabacchi - 0836.945017<br />

SQUINZANO<br />

Edicola - Cartoleria Spinelli - via Dante, 42<br />

STERNATIA<br />

Edicola - via Perrone<br />

SUPERSANO<br />

LEGITTIMO Ferramenta - 0833.631174<br />

Edicola DANILA - Via V. Emanuele, 194<br />

SURANO<br />

EDICOLA - Rizzo A. - 0836.939168<br />

SURBO<br />

EDICOLA BAR - Via IV novembre, 61<br />

TAURISANO<br />

BAR LE PARMENTE - C.so L. da Vinci<br />

TAVIANO<br />

BAR GALLO MATESE<br />

TIGGIANO<br />

L’ANTICA CARTOLIBRERIA - 393.6508049<br />

TREPUZZI<br />

Edicola Rol<strong>lo</strong> Veronica - via G. Papadia<br />

TRICASE<br />

CAFFÈ MARTINUCCI - 0833.543135<br />

CAFFE’ PELUSO - 0833.543709<br />

UGENTO<br />

TERENGA CAFÈ - 0833.556826<br />

Torre San Giovanni BAR DONATO<br />

Gemini - BAR QUEEN SQUARE<br />

UGGIANO LA CHIESA<br />

TABACCHERIA PEZZULLA - 0836.811850<br />

VEGLIE<br />

CRISTAL Edicola - di Patera - via Salice, 85<br />

VERNOLE<br />

EDICOLA - P.zza Vittorio Veneto, 20<br />

VIGNACASTRISI<br />

FARMACIA Dott. Scarpa - 0836.922237<br />

ZOLLINO<br />

TABACCHI Pellegrino - Via V. Emanuele, 14<br />

PERIODICO INDIPENDENTE D’INFORMAZIONE<br />

è pubblicato da<br />

S C I R O C C O E D I T O R E<br />

di Pao<strong>lo</strong> Schiavano<br />

DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE<br />

Via Piave, 24 - 73059 UGENTO (Le)<br />

info@<strong>lo</strong><strong>scirocco</strong>.it<br />

cell. 380.63.59.149<br />

tel/fax 0833.55.48.43<br />

D I R E T T O R E<br />

Pao<strong>lo</strong> Schiavano<br />

D I R E T T O R E R E S P O N S A B I L E<br />

Luisa Carretti<br />

C A P O R E D AT T O R E<br />

Chiara Schiavano<br />

R E D A Z I O N E<br />

Mery Albertini<br />

<strong>Ma</strong>ria Grazia Labbate<br />

Roberto <strong>Ma</strong>ruccia<br />

Renata Moio<br />

Serena Rol<strong>lo</strong><br />

Gianvito Negro Valiani<br />

Simone Zecca<br />

R E D A Z I O N E G R A F I C A E P R O G E T T O<br />

Rolando Civilla<br />

S E G R E T E R I A D I R E D A Z I O N E<br />

Sabrina <strong>Ma</strong>ruccia<br />

H A N N O C O L L A B O R AT O :<br />

Ippazio Aretano, <strong>Ma</strong>nuela Baglivo<br />

Francesca Bel<strong>lo</strong>, Eva Brugnettini<br />

<strong>Ma</strong>rco Cavalera, Paola Co<strong>lo</strong>sso<br />

Giovanni Coluccia, Tony Damascelli<br />

Emma De <strong>Ma</strong>rco, Silvia De Nizza<br />

Vincenzo Del Tufo, <strong>Ma</strong>rialuisa Ferrarese<br />

Pietro Fornaciari, Ilaria Greco<br />

Ettore Labbate, Valentina <strong>Ma</strong>rra<br />

Emanuela <strong>Ma</strong>rrocco, Laura <strong>Ma</strong>rrocco<br />

Gigi Montonato, Luca Nieri<br />

<strong>Ma</strong>ria Grazia Petraglia<br />

Antonio Piccinno, Francesco Piscopel<strong>lo</strong><br />

Pantaleo Provenzano<br />

Federica Ricchiuto, Valentina Rosafio<br />

Andrea Sacchi, Lara Stendardo<br />

Elisa Surano, Dario Tricarico<br />

Emanuela Vasto<br />

F O T O G R A F I<br />

Salvatore Bel<strong>lo</strong>, Luigi <strong>Ma</strong>uramati<br />

U F F I C I O C O M M E R C I A L E E P U B B L I C I T À<br />

Doris Ria 329.39.15.761<br />

Emanuela Gaetani 320.08.85.843<br />

D I S T R I B U Z I O N E<br />

Roberto <strong>Ma</strong>ruccia<br />

Antonio Chiga, Lorenzo Armida<br />

STAMPA<br />

<strong>Ma</strong>ster Printing s.r.l<br />

Via delle <strong>Ma</strong>rgherite, 20/22 - Modugno (BA)<br />

Iscritto al Registro della Stampa del Tribunale<br />

di<br />

Lecce al numero 986 in data 17.04.2008.<br />

Iscrizione al ROC Registro degli Operatori di<br />

Comunicazione n. 17431.<br />

La direzione si riserva il diritto di rifiutare,<br />

insindacabilmente, la pubblicazione di<br />

testi, foto, inserzioni. La collaborazione,<br />

sotto ogni forma, è a tito<strong>lo</strong> gratuito.<br />

30


3. VENERDI<br />

• MARTIGNANO, fino al 5,<br />

18ª ed. della Sagra dell'Insalata<br />

Grika e della Salsiccia<br />

specialità gastronomiche<br />

salentine e grike<br />

4. SABATO<br />

• LECCE, ex Chiesa S.Francesco<br />

della Scarpa, fino al 12, SU-<br />

PER design mostra internazionale<br />

di design, curata da<br />

<strong>Ma</strong>rco Petroni, si apre a<br />

Lecce il progetto ''SUPER -<br />

sentieri neobarocchi tra arte e<br />

design'', info: 0832 683503<br />

• LECCE<br />

A&C Group presenta: La<br />

notte bianca - Rassegna di<br />

spettacoli notturni. Info:<br />

0832 521091, artisti@nottebiancalecce.it<br />

• LECCE<br />

Miami International Piano Festival<br />

- Gran finale della Notte<br />

Bianca di Lecce, 36 concerti,<br />

uno ogni venti minuti,<br />

maratona del repertorio<br />

classico.<br />

5. DOMENICA<br />

• SCORRANO, ore 20.40,<br />

Santa Domenica, festa Patronale,<br />

spettaco<strong>lo</strong> piromusicale<br />

e Concerti Bandistici,<br />

info: Vito <strong>Ma</strong>raschio, tel.<br />

333.4756704, www.festasantadomenica.it<br />

• SPECCHIA, Blueside of<br />

Los Lopez (Milano) e Bermuda<br />

Acoustic Trio in concerto,<br />

ingresso gratuito,<br />

info: www.myspace.com/<br />

kantieriday<br />

• TRICASE, piazza Pisanelli,<br />

ore 21:00, II edizione di<br />

Moda e Style in passerella,<br />

con il Conservatorio di musica<br />

“T. SCHIPA” di Lecce<br />

6. LUNEDI<br />

• SCORRANO, inizio ore<br />

17:00, Santa Domenica, festa<br />

Patronale, gara pirotecnica<br />

diurna, partecipano le più<br />

rinomate aziende nazionali,<br />

Concerti Bandistici<br />

7 MARTEDI<br />

• SCORRANO, inizio ore<br />

08:00, Santa Domenica, festa<br />

Patronale, Spettacoli Musicali<br />

e gara pirotecnica<br />

diurna; ore 22:00: Grammar<br />

School in concert; ore 24:00<br />

Salentu Cantu in concerto<br />

10. VENERDI<br />

• MELISSANO, fino all’11,<br />

Parco Santa<strong>lo</strong>ya, ore 20:30, 11ª<br />

L U G L I O - A G O S T O 2 0 0 9<br />

Per proporre l’inserimento di appuntamenti in questa pagina utilizzare l’indirizzo<br />

e-mail (inprogramma@<strong>lo</strong><strong>scirocco</strong>.it) o telefonare (329.39.15.392).<br />

edizione del Festival Canoro<br />

Provinciale<br />

• MERINE, fino al 12, Sagra te<br />

lu Ranu<br />

• GALLIPOLI, Mivida Caffè,<br />

ore 18:00-21:00, Serata latina.<br />

Info: 339 5440221<br />

• MERINE, Sagra te lu ranu,<br />

Alla Bua in concerto.<br />

11. SABATO<br />

• LECCE, Piazza Libertini, ore<br />

21:30, Biagio Antonacci in<br />

concerto, info e prenotazioni:<br />

www.bookingshow.com<br />

• MONTESANO SAL.NO<br />

Super Reverb e Arthur Miles<br />

accompagnato dai Caffè<br />

Espresso, in concerto, ingresso<br />

gratuito, info: www.<br />

myspace.com/kantieriday<br />

• MARTIGNANO, Parco Palmieri<br />

ore 21.30 “Gramsciana -<br />

Versi sui Quaderni del carcere”<br />

Parole di E. Coriano,<br />

musica di V. Aluisi. www.par<br />

copalmieri.it/eventi.htm<br />

14. MARTEDI<br />

• GALLIPOLI, Parco Gondar,<br />

ore 21:30, Battiato Summer<br />

Tour 09, Franco Battiato in<br />

concerto. Info e prenotaz.:<br />

www.bookingshow.com<br />

16. GIOVEDI<br />

• BARLETTA, Fossato del Castel<strong>lo</strong>,<br />

ore 21:30 Laura Pausini<br />

in concerto, info: www.bookingshow.it<br />

• PRESICCE, P.zza Pertini,<br />

<strong>Ma</strong>donna del Carmine, fiera<br />

nella mattinata, Concerto<br />

Bandistico e spettaco<strong>lo</strong> pirotecnico<br />

in serata<br />

18. SABATO<br />

• CASARANO, Tennis Club<br />

Salento, ore 18:00, conferenza:<br />

Meditazione trascendentale:<br />

rispetto delle leggi della natura.<br />

Info: 340 3498424<br />

• RUFFANO Kantieri Day<br />

Music Festival - Stop Tribute<br />

Band in concerto, ingresso<br />

gratuito, info: www.myspace.com/<br />

kantieriday<br />

19. DOMENICA<br />

• GALLIPOLI, Parco Gondar,<br />

ore 21:30, esibizione di Antonio<br />

Cornacchione in “Satire<br />

Liriche”. Info e prenotazione:<br />

www.bookingshow.com<br />

• MIGGIANO, South Express<br />

Blues Band e Dilu Miller accompagnato<br />

dalla Cisco<br />

Blues Band in concerto, ingresso<br />

gratuito, info:<br />

www.myspace.com/ kantieriday<br />

22. MERCOLEDI<br />

• OTRANTO, Hospitality Village,<br />

Otranto Jazz Festival: Cesare<br />

Picco. Info: www.ditutto.it<br />

24. VENERDI<br />

• LECCE, Anfiteatro Romano,<br />

ore 20:00, Incognito in concerto.<br />

Info: www.salentob<strong>lo</strong>g.it<br />

• RUFFANO, Papaveri Rossi<br />

e Family Style in concerto,<br />

ingresso gratuito, info:<br />

www.myspace. com/kantieriday<br />

25. SABATO<br />

• RUFFANO, Brown Sugar<br />

Blues Band, Quartetto Dario<br />

Congedo Nadan e la partecipazione<br />

straordinaria di<br />

Aida Cooper accompagnata<br />

dalla Nite Life in concerto,<br />

ingresso gratuito, info:<br />

www.myspace.com/kantieriday<br />

26.DOMENICA<br />

• PRESICCE, in tutto il centro<br />

storico, dopo il tramonto, Presicce<br />

in Mostra: palazzi, giardini,<br />

trappeti e Museo della<br />

CALENDARIO MERCATI SETTIMANALI<br />

Lunedì: Alessano, Borgagne, Botrugno, Caprarica di Lecce, Cavallino, Collepasso, Lecce, <strong>Ma</strong>rittima,<br />

Melissano, Melpignano, Minervino di Lecce, Noha, Patù, Seclì, Serrano, Sogliano Cavour,<br />

Soleto, Torre San Giovanni.<br />

<strong>Ma</strong>rtedì: Alezio, Aradeo, Carmiano, Casarano, Cavallino, Copertino, Corigliano d’Otranto, Giuggianel<strong>lo</strong>,<br />

Giuliano, <strong>Ma</strong>rtano, Morciano di Leuca, Palmariggi, Racale, Ruggiano, San Cassiano, San<br />

Cesario di Lecce, San Foca, Specchia Gal<strong>lo</strong>ne, Trepuzzi, Tricase, Uggiano la Chiesa, Vitigliano.<br />

Mercoledì: Acquarica del Capo, Cannole, Castiglione, Cursi, Cutrofiano, Collemeto, Gallipoli,<br />

Gemini, Giurdignano, Lequile, Melendugno, Montesano Salentino, Montesardo, Novoli, Otranto,<br />

Poggiardo, Salve, Santa Barbara, Squinzano.<br />

Giovedì: Alliste, Andrano, Calimera, Campi Salentina, Castrignano dei Greci, Castrì, Castrignano<br />

del Capo, Castro, Galatina, Lucugnano, Monteroni di Lecce, Muro Leccese, Nociglia, Ortelle, Parabita,<br />

Porto Cesareo, Ruffano, San Pietro in Lama, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Squinzano, Torre<br />

Lapil<strong>lo</strong>, Zollino.<br />

Venerdì: Bagno<strong>lo</strong> del Salento, Barbarano, Cerfignano, Cocumola, Corsano, Depressa, Lecce, <strong>Ma</strong>rtignano,<br />

Nardò, Neviano, Vigna Castrisi, Salice Salentino, Sanarica, Specchia, Taurisano, Taviano,<br />

Torre Vado, Tuglie, Vernole.<br />

Sabato: Arnesano, Carpignano Salentino, Diso, Gagliano del Capo, Galatone, Guagnano, Lizzanel<strong>lo</strong>,<br />

<strong>Ma</strong>glie, <strong>Ma</strong>tino, Miggiano, Presicce, San Donato di Lecce, Sannicola, Spongano, Sternatia,<br />

Supersano, Surbo, Tiggiano, Torre dell’Orso, Torre Suda, Ugento, Veglie.<br />

Domenica: Gallipoli, Leuca, <strong>Ma</strong>tino, Torre Suda, Torre Pali.<br />

31<br />

Civiltà Contadina aperti,<br />

ingr. gratuito<br />

• RUFFANO, So<strong>lo</strong>mon Burke<br />

e la sua orchestra in concerto,<br />

ingresso gratuito,<br />

info: www.myspace.com/<br />

kantieriday<br />

28. MARTEDI<br />

• GALLIPOLI, ore 21:00,<br />

“Premio Europa Festival di<br />

Toni Greco” Cugini di Campagna<br />

in concerto. Info:<br />

www.salentob<strong>lo</strong>g.it<br />

• LECCE, Anfiteatro Romano,<br />

ore 21:30, Ludovico Einaudi<br />

in concerto. Info: www.salentob<strong>lo</strong>g.it<br />

30. GIOVEDI<br />

• LECCE, Anfiteatro Romano,<br />

ore 21:30, Enrico Rava New<br />

Quintet feat Gianluca Petrella<br />

in concerto. Info: www.salentob<strong>lo</strong>g.it<br />

1. SABATO, (AGOSTO)<br />

• MAGLIE, fino al 4, dalle ore<br />

19:00, X edizione de: “Il mercatino<br />

del gusto” ossia “le vie<br />

dei sapori tra corti, palazzi e<br />

giardini”, 6 aree dedicate rispettivamente:all’ortofrutta,<br />

all’olio, al vino, alla birra,<br />

alla gastronomia e alle<br />

comunità del cibo, in collaborazione<br />

con S<strong>lo</strong>w Food<br />

Puglia. Info: www.mercatinodelgusto.it<br />

• SUPERSANO, Music e<br />

Beer, IV edizione, Caparezza<br />

e Bingo Bongo in concerto,<br />

ingresso gratuito. Info:<br />

www.salentob<strong>lo</strong>g.it<br />

3. LUNEDI, (AGOSTO)<br />

• LECCE, Anfiteatro Romano,<br />

ore 21:30, rappresentazione<br />

de la “Carmen di Bizet”. Info:<br />

www.salentob<strong>lo</strong>g.it<br />

• SOGLIANO CAVOUR,<br />

fino al 6 agosto, Locomotive Jazz<br />

Festival. Info: 0832 303707<br />

6. GIOVEDI, (AGOSTO)<br />

• PRESICCE, P.zza del Popo<strong>lo</strong>,<br />

ore 21:00, V ed. di Pane e<br />

Pomodoro. Musica con i Coribanti<br />

e degustazione di<br />

prodotti tipici<br />

8. SABATO, (AGO)<br />

• TUGLIE, Tennis Club Tuglie,<br />

ore 18:00, conferenza: Meditazione<br />

trascendentale: rispetto<br />

delle leggi della natura,<br />

info: 340 3498424<br />

9. DOMENICA, (AGO)<br />

• PRESICCE, (come per il 26<br />

luglio), Presicce in Mostra

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