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LA CAGNA E IL DISERTORE - QueenDido.org

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Sanguinava, ma non troppo, e forse la baionetta non era affondata per intero<br />

nella sua carne.<br />

Forse posso ancora farcela, si avvicinò alla sedia e prese la vestaglia.<br />

Scendo giù con un mazzetto di bigliettoni e convinco qualcuno a portarmi alla<br />

svelta dal primo dottore.<br />

«Uhhh...», infilò il braccio nella manica, lasciando l’altra mano sullo stomaco<br />

a premere sulla ferita.<br />

O forse riesco a montare sul cavallo e ad arrivare da sola da un dottore.<br />

Infilò nella manica anche l'altro braccio, mentre la mano libera, di riflesso, si<br />

occupò di tenere a bada il buco lasciato dalla baionetta.<br />

Seppur gravemente ferita, non voleva regalare neanche un dollaro.<br />

Era la Cagna.<br />

Quindi allacciò un paio di bottoni, lasciando aperta un’abbondante scollatura.<br />

Era la Cagna.<br />

Lo sguardo si spostò involontario sullo specchio e Sandj provò una speciale<br />

eccitazione nell’osservare il procace seno uscire dalla vestaglia, mentre con<br />

la mano si teneva lo stomaco.<br />

Sono troppo bella per morire adesso.<br />

Un rumore alle sue spalle, un’ombra sullo specchio, e la Cagna si voltò per<br />

capire, per vedere meglio.<br />

Sock<br />

«Ahhh!», e invece si era voltata solamente per mettersi nella posa migliore.<br />

Per prendersi il secondo colpo di baionetta.<br />

Molta più rabbia che dolore nel suo urlo. Si era fatta sorprendere ancora.<br />

Il folle soldato, ormai in congedo, aveva avuto un sussulto, l'ultimo, ed era riuscito<br />

a mettersi in piedi andandola a colpire nuovamente, prima di ricadere<br />

morto sul tappetaccio sfilacciato.<br />

«Uhhh...», Sandj si appoggiò con le spalle alla parete e si guardò terrorizzata<br />

il petto: la baionetta l'aveva infilzata in pieno seno, il destro, e sfilandosi dal<br />

vecchio fucile era rimasta lì, quasi a godersi eccitata quelle morbide forme.<br />

D’istinto portò una mano sulla baionetta e la strinse fra le dita con l'intenzione<br />

di strapparsela dal petto, ma le sue gambe divennero d'improvviso quelle di<br />

un fantoccio. O di una bambola.<br />

E scivolò in terra rimanendo con la schiena appoggiata al muro e le gambe<br />

dritte a guardare la finestra.<br />

«Ohhh...», una mano sullo stomaco e l’altra attaccata alla baionetta, mentre il<br />

seno si alzava e abbassava convulsamente: forse la Cagna respirava più velocemente<br />

per illudersi di non farsi raggiungere dalla morte.<br />

Nel frattempo la tasca interna dove erano nascosti i dollari si era rovesciata e<br />

parte del malloppo era finito sul pavimento, accanto a lei, quasi a farle costosa<br />

compagnia.<br />

La Cagna ebbe un sussulto, qualcuno stava salendo le scale.<br />

«Aiuto...», la voce era flebile, le ferite l'avevano resa afona.<br />

«C’è qualcuno qui?», il nuovo giunto sembrava avere buon udito.<br />

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