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INNOVAZIONI TECNOLOGICHE MILITARI E SOCIETÀ ... - Nuvole

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disposizione delle artiglierie per “fianchi” e non per “chiglia” come erano invece imbarcate sulle galee<br />

che erano l’arma principale delle marinerie mediterranee fino al XVI secolo. In altre parole, i cannoni sul<br />

galeone erano montati per sparare attraverso dei portelli, o sabordi, disposti lungo i fianchi della nave. Il<br />

galeone fece tramontare come nave da battaglia la galea a remi e vela che era la nave dominante fino al<br />

1550 nel Mediterraneo. Nelle galee tutto lo spazio centrale era occupato dal motore, ossia dalla ciurma<br />

dei rematori. Di conseguenza il numero dei cannoni di grosso calibro imbarcati passò dai 3 o 5 delle<br />

galee ai 40 dei primi galeoni con conseguenze facilmente intuibili. La disposizione dell’armamento<br />

obbligava dunque il galeone ad aprire il fuoco disponendosi in modo da offrire il fianco al nemico per<br />

poter sfruttare appieno il suo potenziale di fuoco.<br />

Il vascello era un tipico prodotto della tecnologia occidentale che non aveva alcuna controparte in<br />

oriente. Mentre per le galee non vi era una sostanziale differenza costruttiva tra quelle prodotte dal Turco<br />

o dalla Serenissima, dalla Superba o per la Religione (dei cavalieri di Malta), il vascello turco<br />

semplicemente non esisteva. Il numero e la disposizione dei cannoni imbarcati consentì di trasformare le<br />

battaglie navali da combattimenti incentrati sull’abbordaggio a scontri con cannoneggiamento a distanza.<br />

Con il galeone/vascello era possibile la “proiezione di potenza” cioè trasferire un imponente<br />

volume di fuoco a distanze impensabili per la galea. Autonomia e potenza di fuoco erano dunque le<br />

caratteristiche del galeone. Con le grandi flotte di galeoni, gli spagnoli, i portoghesi, gli inglesi e gli<br />

olandesi riuscirono a conquistare le colonie in America e nelle Indie e a mantenerle. Un galeone aveva il<br />

volume di fuoco di una fortezza, ma si muoveva a migliaia di chilometri di distanza e poteva stare in<br />

mare per mesi. La galea aveva invece un’autonomia limitatissima, si doveva ancorare di notte, rifornire<br />

continuamente di acqua per far funzionare il “motore” e aveva un volume di fuoco ridicolo rispetto al<br />

galeone. Gli imperi mediterranei come quello del Turco o di Venezia, che utilizzarono per lo più le galee<br />

abbisognavano di una miriade di piccoli possedimenti costieri dove le galee potessero rifornirsi. Inoltre,<br />

la galea non era in grado di affrontare l’oceano aperto e quindi il Turco o meglio gli stati barbareschi, pur<br />

essendo in posizioni geografiche ottime non riuscirono a partecipare alla corsa alle colonie americane.<br />

Per esempio, l’occupazione portoghese e spagnola ottenuta con potenti squadre di galeoni delle isole<br />

Azzorre davanti alla costa dominata dai musulmani fu essenziale per il mantenimento delle rotte con le<br />

Americhe.<br />

Il potere navale basato sul galeone/vascello ebbe influenze economiche e geostrategiche epocali.<br />

Per citarne solo alcune si può rammentare che la costruzione di un vascello richiedeva ingenti quantità di<br />

materiali: legno, metalli, cordame, tela, pece, etc. Per un vascello erano necessari oltre 2000 tronchi di<br />

quercia per costruire lo scafo e i ponti. Al legno di quercia si dovevano aggiungere altri tipi di legname<br />

come pino, cedro, faggio per realizzare gli alberi e altre parti di rispetto. Le fiancate del vascello erano<br />

realizzate in quercia, e su di esse si sovrapponeva uno strato di cordame e stracci impregnati di pece. A<br />

questo strato si aggiungeva una copertura di legno dolce e resinoso che proteggeva il tutto raggiungendo<br />

così uno spessore anche di 60 cm. Ogni anno era necessario ricarenare i vascelli sostituendo lo strato<br />

superficiale di legno e cordami.<br />

La grande quantità di materiali necessari per la realizzazione dei vascelli non era sempre<br />

facilmente disponibile. In particolare, i legnami o la tela frequentemente dovevano essere importati da<br />

paesi stranieri, che spesso erano proprio i rivali. Molti dei vascelli del Re Sole si muovevano grazie alla<br />

tela e la canapa prodotta in Olanda, nemica mortale della Francia dalla seconda metà meta del XVII<br />

secolo. La corsa al potere navale tra gli stati europei ebbe conseguenze gravi sul patrimonio boschivo, dal<br />

momento che contribuì ad attuare la deforestazione di ampi territori. Inoltre, la ricerca dei materiali<br />

strategici motivò l’avvento come potenze economiche di paesi come la Svezia che erano ricchi di<br />

legname.<br />

Il galeone rappresenta quindi lo strumento con il quale le potenze marittime occidentali<br />

conquistarono il controllo dei mari, e dunque del commercio, permettendo così la nascita dei grandi<br />

imperi coloniali e l’esportazione del “modello” occidentale in tutto il mondo.<br />

2. La polvere infume<br />

4

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