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Diogene Moderno" Aprile Maggio 2010 - Scalea .it

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diogenemoderno@yahoo.<strong>it</strong><br />

La tornata elettorale regionale del duemila, dieci<br />

anni or sono e sembra un secolo, fu vinta da Giuseppe<br />

Chiaravalloti, centro destra, con il 48,8%,<br />

su Nuccio Fava, centro sinistra, con il 48,7%, per<br />

circa tredicimila voti, per la precisione 12.964<br />

consensi, in più. Nel 2005, dopo cinque anni di<br />

mediocre governo del centro destra, la “palla”<br />

passò al centro sinistra e Agazio Loiero “toccò” il<br />

59% dei consensi, superando brillantemente il<br />

turno contro Abramo, centro destra, che si<br />

fermò al 39,7%, con uno scarto di oltre duecentomila<br />

voti!<br />

Le regionali del <strong>2010</strong> hanno ribaltato la s<strong>it</strong>uazione<br />

ed hanno assegnato una larghissima maggioranza<br />

a Giuseppe Scopell<strong>it</strong>i, centro destra, riducendo<br />

all’opposizione Agazio Loiero,<br />

governatore uscente, con percentuali e quant<strong>it</strong>à<br />

di consensi invert<strong>it</strong>e rispetto a cinque anni fa. I<br />

calabresi hanno veicolato, senza se e senza ma,<br />

la voglia di cambiamento sul centro destra, il cui<br />

leader è il sindaco di Reggio Calabria, individuando<br />

nel centro sinistra e, soprattutto, in Loiero le<br />

“ pietre dello scandalo”, almeno le maggiori, di<br />

questi ultimi anni che, peraltro, sono sotto gli occhi<br />

di tutti: una san<strong>it</strong>à fallimentare ed un clientelismo<br />

esasperato che hanno, contro ogni speranza<br />

di cambiamento possibile e promesso, messo<br />

in seconda...<br />

XIV - n° 2<br />

www.scalea.<strong>it</strong><br />

www.calnews.<strong>it</strong><br />

www.wscalea.<strong>it</strong><br />

aprile-maggio <strong>2010</strong><br />

Il dopo voto fa stragi di collaudati candidati e di tanti ex<br />

BASILE RISPETTA LE ATTESE E CONQUISTA LA CITTÀ<br />

Per Bergamo v<strong>it</strong>toria morale, delude e frana Campilongo, mentre Licursi ottiene un seggio al lumicino<br />

di NANDO MANCO<br />

VINCITORI E VINTI!<br />

di GIOVANNI CELICO<br />

LA FIAMMELLA<br />

DIVENTERA’ FUOCO?<br />

di GIAN ENRICO ZAMPROTTA<br />

Un grande fuoco, dopo averci illuminato al massimo<br />

del suo splendore, arriva ad estinguersi e lascia<br />

una piccola fiammella a ricordo della sua potenza.<br />

Allo stesso modo un fuoco nascente, quando inizia<br />

ad ardere, come primo segnale dà una favilla<br />

che pian piano si tramuta in fiamma.<br />

Mi sembra un paragone calzante per chiudere la<br />

storia del precedente, decennale sindaco di <strong>Scalea</strong>,<br />

ed aprire quella del nuovo scelto dagli elettori.<br />

La campagna elettorale si è recentemente conclusa<br />

con il voto dei c<strong>it</strong>tadini, durante la stessa<br />

sono state profuse, a piene mani, energie, esperienze,<br />

intelligenze, fiumi di inchiostro e tsunami<br />

di parole.<br />

Non sempre all’insegna del “pol<strong>it</strong>ically correct”,<br />

tanto caro agli anglosassoni, anzi in più di un’occasione<br />

si è sconfinato nel gossip e nel personalismo,<br />

ma ciò non è serv<strong>it</strong>o a distrarre gli elettori<br />

dalle scelte che ponderatamente avevano già effettuato,<br />

prima nel loro ambiente ab<strong>it</strong>uale e poi,<br />

nel segreto dell’urna. Dall’istante successivo al<br />

termine dello spoglio delle schede, la favilla che<br />

avevo evocato è caduta sull’esca che dovrà alimentare<br />

il fuoco di una nuova e, ci si augura, corretta<br />

Amministrazione.<br />

Dopo tantissimi anni di residenza a <strong>Scalea</strong>, per la<br />

in settima...<br />

Le quattro liste presentate agli elettori scaleoti,<br />

hanno evidenziato fin da sub<strong>it</strong>o sostanziali punti<br />

deboli al loro interno. Basti pensare che nella lista<br />

vincente Basile hanno lasciato le penne collauda-<br />

ti candidati come l’assessore Angelo Cantisani,<br />

persona fidatissima dell’ormai ex sindaco Mario<br />

Russo, ed i fedelissimi consiglieri Tirone e D’amico,<br />

tutti e tre uscenti. Della precedente giunta vengono<br />

confermati, seppur con notevole calo di<br />

preferenze, come da noi preventivato, Raffaele<br />

De Rosa e Giuseppe Forestieri, ai quali si aggiunge<br />

Franco Galiano, che ha ricevuto il giusto premio<br />

dopo 10 anni di maggioranza Russo trascorsi con<br />

i galloni di consigliere comunale. Galiano sorpassa<br />

e sost<strong>it</strong>uisce l’ex assessore Tiziana De Bonis, ripescata<br />

nel 2005 per il rotto della cuffia (settima<br />

per numeri di voti) precip<strong>it</strong>ata, in questa competizione,<br />

tra gli ultimi arrivati con 110 preferenze (5<br />

anni fa ne aveva ottenuto 203) che, però, le consentono<br />

di salvare il suo posto in consiglio. Diversa<br />

s<strong>it</strong>uazione, invece, per Maurizio Ciancio, proveniente<br />

da altre esperienze amministrative, che<br />

si piazza a sorpresa, con ben 229 voti, davanti a<br />

De Rosa e a Forestieri, guadagnandosi gli importanti<br />

galloni di vicesindaco. Destano curios<strong>it</strong>à le<br />

entrate in giunta dei giovani Raffaele D’Anna e Antonio<br />

Stummo, alla loro prima esperienza pol<strong>it</strong>ico-<br />

REGIONALI <strong>2010</strong><br />

SBANCA IL SEMPRE PIÙ AFFIDABILE MORELLI<br />

RUSSO SI SENTE TRADITO DALLA SUA SCALEA<br />

di SARA SILVESTRI<br />

Franco Morelli, volto ormai noto e sovente presente<br />

a <strong>Scalea</strong> e nell’intero comprensorio, con una valanga<br />

di voti (13.578), si porta a ridosso del primo<br />

eletto Pino Gentile, decano del Pdl che perde,<br />

però, rispetto al 2005 ben 4.008 voti (netto e allarmante<br />

il calo). Con una prestazione a dir poco<br />

super, l’ex An è stato il candidato che ha fatto registrare<br />

l’incremento di voti maggiore, 4.800. Persona<br />

affidabilissima e molto vicina al sindaco di Roma<br />

Gianni Alemanno e agli ambienti religiosi, fa<br />

della sua infin<strong>it</strong>a discrezional<strong>it</strong>à, un<strong>it</strong>a alla disponibil<strong>it</strong>à,<br />

il suo punto di forza. Non comprendiamo,<br />

però, la sua non entrata in giunta quando per lui si<br />

intravedevono grandi scenari pol<strong>it</strong>ici che, probabilmente,<br />

lo avrebbero visto protagonista di spicco<br />

nel governo calabrese guidato dal vulcanico Peppe<br />

Scopell<strong>it</strong>i, dimissionario sindaco di Reggio Calabria.<br />

Per Mario Russo, invece, si spengono sul nascere le<br />

aspettative che lo vedevano già proiettato negli<br />

ambienti di palazzo Campanella col Pdl. Qualcuno,<br />

alla luce del responso dello spoglio, ha parlato di<br />

alto tradimento nella sua <strong>Scalea</strong> che gli ha dato solo<br />

1.420 voti. Meno di un anno fa, alla provincia, ne<br />

aveva conquistati 2.156 che, con l’aggiunta dei comuni<br />

facenti parte del collegio (San Nicola Arcella,<br />

Praia a Mare, Tortora ed Aieta) assommavano a<br />

3.863 voti complessivi.<br />

Ricordiamo che <strong>Scalea</strong> è certamente una delle c<strong>it</strong>tadine,<br />

per numero di ab<strong>it</strong>anti e conseguentemente<br />

di votanti, tra le più significative dell’alta costa<br />

cosentina di ponente e che, quindi, per il silurato<br />

Mario Russo poteva diventare l’ago della bilancia<br />

per portarlo tra i papabili al consiglio regionale.<br />

Ma, paradossalmente, gli elettori scaleoti hanno<br />

prefer<strong>it</strong>o, in grande prevalenza, votare il solo simbolo<br />

Pdl. Certo, dietro ad ogni sconf<strong>it</strong>ta, in coda si<br />

annidano veleni mortali che possono avere strascichi<br />

polemici e creare odi e inimicizie gravi. Per ab-<br />

in seconda...<br />

breviare la strada dell’analisi del risultato raggiunto<br />

dall’ex sindaco di <strong>Scalea</strong> potremmo parlare di tendenze<br />

ben defin<strong>it</strong>e in casi del genere, asserendo<br />

che la gente boccia gli amministratori che governano<br />

male e che non mantengono le promesse fatte<br />

agli elettori (nel caso di Russo, durante la campagna<br />

elettorale, queste voci sono circolate da <strong>Scalea</strong><br />

ad Aieta). Però un altro punto va valutato e<br />

trattato. La lista che appoggiava e sponsorizzava<br />

Russo, quella di Basile che ha vinto le comunali, ha<br />

totalizzato quasi 2.600 voti, per la precisione<br />

2.597. Valutando questi risultati, a Mario Russo,<br />

nella sola <strong>Scalea</strong>, mancano più o meno 1.200<br />

(1.177 per essere precisi) voti che, alla luce dei fatti,<br />

potevano salvarlo dal tracollo pol<strong>it</strong>ico. Al momento,<br />

egli ricopre la sola carica di consigliere provinciale,<br />

cosa che non può accontentare un<br />

pol<strong>it</strong>ico ambizioso e motivato come lui. Ma la gogna<br />

dei voti non lascia scampo ad alcuno ed i giochi<br />

al momento sembrano fatti. ❑


2❏ Primo Piano aprile-maggio <strong>2010</strong><br />

BASILE CONQUISTA<br />

LA CITTÀ<br />

di NANDO MANCO<br />

amministrativa. Sulla loro scia vanno in consiglio, il<br />

promettente e affidabile Francesco Acquaviva,<br />

nominato dal sindaco Basile capogruppo di maggioranza<br />

che, con i suoi 27 anni, insieme a Stummo,<br />

è il più giovane della compagnia, ai quali si<br />

aggiunge il rampante Fabio Ferrara. Rammarico<br />

per Virgilio Minn<strong>it</strong>i che non entra in consiglio per<br />

soli 5 voti, preceduto dall’outsider Franco Di Giorno,<br />

di cui si dice un gran bene. Infine, da evidenziare<br />

l’ottima affermazione dell’ex segretaria del<br />

Pd Angela Riccetti ed il r<strong>it</strong>orno di Sergio Bloise<br />

che, dopo l’esperienza amara del 2000, rientra e<br />

riparte con grandi progetti e tanto entusiasmo.<br />

Chiude il cerchio degli eletti del gruppo Basile,<br />

Gianfranco Pellegrino, ragazzo educato e tranquillo.<br />

In seconda posizione si è piazzata, per alcuni<br />

sorprendentemente, la lista cap<strong>it</strong>anata da<br />

Alessandro Bergamo che ai nastri di partenza<br />

(presentazione delle liste) appariva scarsa come<br />

portatori di voti ma che, strada facendo, ha dato<br />

l’impressione di conquistare consensi nei confronti<br />

del più accred<strong>it</strong>ato gruppo targato “Campilongo”.<br />

Sicuramente, a livello organizzativo, “<strong>Scalea</strong><br />

libera” di Bergamo ha dato l’impressione di<br />

essere la lista meglio organizzata e quella che ha<br />

lanciato, attraverso un articolato e interessante<br />

programma, segnali importanti alla popolazione<br />

scaleota, sollevando un forte entusiasmo tra i supporter<br />

e l’opinione pubblica. Però alla resa dei<br />

conti, l’ex parlamentare di “Forza Italia” ed ex sindaco<br />

di <strong>Scalea</strong>, ancora una volta, si è dovuto accontentare<br />

di un amaro secondo posto che non<br />

paga il lavoro profuso dall’intera squadra in trenta<br />

ininterrotti e intensi giorni. Bergamo si porta all’opposizione<br />

il combattivo ambientalista Palmiro<br />

Manco e la sorpresa Luigi De Luca, il più votato in<br />

assoluto, che strabilia con 257 preferenze. Resta<br />

tagliato fuori, con qualche rimpianto, Ugo Manco<br />

che durante l’accesa e difficile campagna elettorale,<br />

insieme ad altri del suo gruppo, non si era affatto<br />

risparmiato e che credeva fortemente nella<br />

v<strong>it</strong>toria finale. Ricordiamo che la lista Bergamo, come<br />

quelle capeggiate da Campilongo e Licursi,<br />

aveva prefer<strong>it</strong>o al più consono e usuale ordine alfabetico<br />

(linea adottata dal solo Basile) un ordine<br />

imperniato, probabilmente, sull’importanza dei<br />

personaggi o altro. Ma tutte queste magagne, alla<br />

luce del risultato finale, a poco o a niente sono<br />

serv<strong>it</strong>e. Mauro Campilongo presentava, a detta di<br />

alcuni, un ventaglio di nomi che lasciava presagire<br />

una probabile v<strong>it</strong>toria finale, ma con il passare dei<br />

giorni la sua leadership è andata sgonfiandosi<br />

sempre più. Cattiva organizzazione e poco entusiasmo<br />

agli incontri con la gente hanno pesato come<br />

un macigno su tutto il gruppo che alla fine ha<br />

ottenuto un magro e deludente terzo posto. Da<br />

considerare, pure, la presenza in lista di alcune<br />

note stonate, elementi chiacchierati e controproducenti<br />

del passato e del presente, che nella legge<br />

dei numeri, sicuramente, hanno determinato<br />

certe s<strong>it</strong>uazioni in negativo. Come annunciato e<br />

preventivato nel precedente numero, la lista messa<br />

in campo da Gennaro Licursi, si è piazzata in<br />

quarta ed ultima posizione, cogliendo un solo<br />

seggio, quello appunto del candidato a sindaco.<br />

L’ottimo Gaetano Zuccarello, pur riportando un<br />

notevole risultato personale di preferenze, non è<br />

riusc<strong>it</strong>o ad entrare tra i venti eletti.❑<br />

...dalla prima ...dalla prima<br />

in risalto solo un vecchio, stantio e arrogante modo<br />

di gestire la “cosa pubblica”. Basta riflettere<br />

sul dato, incontestabile, che su nove assessori regionali<br />

uscenti e ricandidatisi ben sette sono stati<br />

sonoramente bocciati e mandati a casa e solo<br />

due si sono salvati…per il rotto della cuffia! Ma i<br />

risultati delle elezioni regionali del 28 e 29 marzo<br />

c.a. consegnano, all’analisi attenta dei nostri smaliziati<br />

lettori, anche altri dati interessanti, sia a livello<br />

provinciale che locale, che cercheremo di<br />

evidenziare, naturalmente con ogni cautela. Pur<br />

con un arretramento percentuale di affluenza alle<br />

urne, rispetto al 2005, che ha probabilmente penalizzato<br />

in uguale misura tutte le compagini, la<br />

Provincia di Cosenza, nel suo insieme, un tempo e<br />

ancora adesso, sulla carta, “riserva”del centro sinistra,<br />

che è in sella al comune capoluogo e alla<br />

provincia, ha cambiato casacca e i risultati non sono<br />

equivoci: Scopell<strong>it</strong>i tocca quota 50,04%, con<br />

193.385 voti, e Loiero il 39,25%, con 151.685 voti,<br />

mentre Callipo, l’imprend<strong>it</strong>ore “prestato” (ma<br />

non sono tutti prestati?) alla “pol<strong>it</strong>ica”, personalmente<br />

raggiunge un lusinghiero 10,70%, con<br />

41.353 voti, anche se l’IDV, sua lista di riferimento,<br />

non va oltre il 6,57%, su scala provinciale. Tra gli<br />

eletti, in provincia, per la maggioranza, il primo<br />

posto lo raggiunge Pino Gentile del PDL che, con<br />

14.676 preferenze, “risponde” così anche alla<br />

sconf<strong>it</strong>ta delle provinciali dell’anno scorso, mentre<br />

l’ex sindaco di <strong>Scalea</strong>, Mario Russo, vinc<strong>it</strong>ore<br />

assoluto delle stesse provinciali, pur avendo ora<br />

coagulato sulla sua persona 6.410 voti, manca il<br />

bersaglio della elezione a Palazzo Campanella per<br />

soli 564 punti di scarto sull’ultimo eletto della sua<br />

compagine! L’alto Tirreno cosentino, con la mancata<br />

elezione di Mario Russo e la concom<strong>it</strong>ante<br />

bocciatura del paolano Tonino Pizzini, consigliere<br />

regionale uscente di centro destra, nonché di<br />

Sergio Stancato e di Vincenzo Cesareo da Cetraro<br />

dei Socialisti Un<strong>it</strong>i (per una breve parentesi consigliere<br />

regionale) che, tuttavia, sul piano personale<br />

ha avuto un buon risultato, resta adesso senza<br />

rappresentanza nell’assise regionale: un terr<strong>it</strong>orio,<br />

il nostro, disgraziato sotto questo aspetto<br />

perché una o più voci, in sedi ove si decidono le<br />

sorti delle popolazioni, avrebbero fatto la differenza<br />

e certamente a favore! Sulle possibili “cause”<br />

o controversi “motivi” o semplici “curios<strong>it</strong>à”<br />

che, insieme ovviamente ad altri fattori, hanno<br />

potuto contribuire, nel caso di Mario Russo, a<br />

questo “impasse” si segnalano, per semplificare, i<br />

risultati che le liste regionali hanno consegu<strong>it</strong>o nel<br />

comune di <strong>Scalea</strong> e nei centri del collegio, per un<br />

esame comparativo, che, probabilmente, se non<br />

esaurisce il “caso”…lo chiarisce almeno in parte,<br />

pur nella consapevolezza che, tra voti di lista e<br />

preferenze personali, vi è quasi sempre una naturale<br />

e fisiologica differenza a svantaggio delle seconde.<br />

Il PDL ha ottenuto a <strong>Scalea</strong> ben 2.801 voti<br />

di lista, dunque risulta essere, se si aggiungono<br />

i voti di qualche formazione “moderata”, maggioranza<br />

assoluta nell’elettorato, e a Mario Russo sono<br />

andati 1.420 suffragi (una differenza di 1.381<br />

voti che se, nelle preferenze, fosse conflu<strong>it</strong>a, anche<br />

e solo in massima parte, sul candidato Mario<br />

Russo, avrebbe consent<strong>it</strong>o, a quest’ultimo, di<br />

piazzarsi nella quaterna di testa ed essere…eletto).<br />

Il medesimo andamento, pur se meno marcato,<br />

si è ripetuto nelle altre realtà del collegio: ad<br />

VINCITORI E VINTI!<br />

di GIOVANNI CELICO<br />

Aieta, ove l’amministrazione comunale è di centro<br />

sinistra, il PDL si è affermato, alle regionali, come<br />

part<strong>it</strong>o di maggioranza relativa contando 154 suffragi,<br />

e a Mario Russo sono andate 85 preferenze,<br />

superando anche il P.S.I.-Sinistra con Vendola che<br />

aveva in campo un “locale”, Giacomino Bello, amministratore<br />

di lungo corso, il quale ha portato a<br />

casa 98 preferenze personali; a Praia il PDL ha superato<br />

i mille voti, per la precisione ha toccato il<br />

31,70% con 1.085 voti, piazzandosi come forza<br />

di maggioranza relativa, e Mario Russo si è fermato<br />

a 272 preferenze; a Tortora il PDL si è visto assegnati<br />

1.330 voti, con il 37,34%, diventando<br />

maggioranza relativa, e a Mario Russo sono andate<br />

300 preferenze e, infine, a S. Nicola Arcella,<br />

ove vi è una amministrazione comunale di centro<br />

sinistra, il PDL è diventato il primo part<strong>it</strong>o, con 411<br />

voti ed il 45,97%, e a Mario Russo sono state date<br />

294 preferenze, in questo caso superando<br />

Rifondazione Comunista che ha schierato Biagio<br />

Ariete il quale, con il 22,82%, ha contato 204 voti<br />

personali. Adesso è da vedere come Mario Russo,<br />

che pur non essendo primo c<strong>it</strong>tadino è vice<br />

presidente, in carica, del consiglio provinciale,<br />

potrà e vorrà giocare questa “forza” ottenuta nelle<br />

regionali: 6.410 voti, infatti, non sono bruscolini<br />

e potrebbero diventare la “chiave” per un qualche<br />

ruolo di prestigio a livello regionale o<br />

nazionale, anche nel PDL. Per il rinnovo delle amministrazioni<br />

locali le part<strong>it</strong>e che si sono giocate,<br />

nel collegio, hanno riguardato Tortora e <strong>Scalea</strong>. A<br />

Tortora, ha superato, di un soffio, il turno la compagine<br />

Impegno Comune capeggiata da Pasquale<br />

Lamboglia che ha ottenuto 1.244 voti, il 30,69%,<br />

mentre Tortora nel Cuore, di Raffaele Papa, ha<br />

mancato il bersaglio per soli 15 voti (in pratica…otto<br />

elettori) raggiungendo 1.229 voti, il<br />

30,32%, e Nuovamente Tortora, la formazione<br />

“giovane” di Giovanni Battista Pagano, si è fermata<br />

a 944 suffragi, il 23,29%, e, infine, Tortora C<strong>it</strong>tà<br />

Democratica, la lista con a capo il sindaco uscente,<br />

Giuseppe Silvestri, che ha segnato 636 voti, il<br />

15,69%. A <strong>Scalea</strong> si è affermato, nettamente, Pasquale<br />

Basile con la sua formazione, <strong>Scalea</strong> nel<br />

Cuore, che ha ottenuto 2.597 voti, il 37,51%,<br />

mentre Sandro Bergamo, con <strong>Scalea</strong> Libera, ha<br />

avuto 1.962 voti, il 28,34%, Mauro Campilongo,<br />

con <strong>Scalea</strong> Adesso, si è fermato a 1.549 voti, il<br />

22,37%, e infine Gennaro Licursi, sulla scena amministrativa<br />

locale da venti anni, che con <strong>Scalea</strong><br />

Liberamente ha racimolato 814 voti, l’11,75%. ❑<br />

...anche gomme seminuove<br />

delle migliori marche<br />

a prezzi sbalord<strong>it</strong>ivi


aprile-maggio <strong>2010</strong> Primo Piano ❏ 3<br />

IL NUOVO “GRAN” CONSIGLIO TARGATO BASILE,<br />

AL COMPLETO, SI PRESENTA AI SUOI ELETTORI<br />

Sabato 10 aprile <strong>2010</strong>, alla presenza di un pubblico<br />

numeroso che gremiva la sala polifunzionale<br />

del Comune, ha avuto luogo il primo nuovo<br />

Consiglio comunale schierato al gran completo,<br />

dopo le amministrative del 28 e 29 marzo.<br />

L’ordine del giorno prevedeva al primo punto<br />

l’eleggibil<strong>it</strong>à e la compatibil<strong>it</strong>à degli eletti alla carica<br />

di Consigliere comunale, il giuramento del<br />

neo sindaco Pasquale Basile e la nomina del Vicesindaco<br />

e dei componenti la nuova Giunta.<br />

Vicesindaco è stato nominato il veterano Mauri-<br />

DELEGHE AD ASSESSORI E CONSIGLIERI:<br />

LA SODDISFAZIONE DEL CAPOGRUPPO DI MAGGIORANZA, FRANCESCO ACQUAVIVA<br />

«Si è tenuto conto delle esigenze del terr<strong>it</strong>orio»<br />

Il capogruppo di maggioranza Francesco Acquaviva,<br />

in segu<strong>it</strong>o all’assegnazione delle deleghe agli<br />

assessori e ai consiglieri di maggioranza, da parte<br />

del sindaco Pasquale Basile, ha diffuso una nota di<br />

soddisfazione: «Abbiamo accolto con piacere e<br />

soddisfazione le scelte varate dal nostro sindaco<br />

Pasquale Basile in mer<strong>it</strong>o all’assegnazione delle<br />

deleghe. In linea con quanto sostenuto nel corso<br />

della campagna elettorale - ha aggiunto Acquaviva<br />

- si è tenuto conto di tutte le esigenze che<br />

È inutile nasconderlo, per Mario Russo, dopo la<br />

conta dei voti, i conti non tornano. Qualcuno sta<br />

parlando di alto tradimento ai danni dell’ex sindaco,<br />

inviper<strong>it</strong>o e irato terribilmente verso il nucleo<br />

storico del vecchio “Cuore”. La cocente delusione<br />

e la conseguente bocciatura alle regionali del 28<br />

e 29 marzo <strong>2010</strong>, per Mario Russo, sono un rospo<br />

difficile da digerire e più passano i giorni più aumenta<br />

la sua rabbia verso i suoi ex affiliati, sui quali<br />

riponeva una grandissima fiducia. A questo punto,<br />

però, Russo dovrà fare autocr<strong>it</strong>ica e guardarsi<br />

per un attimo indietro per riflettere su alcune scelte<br />

che, alla luce di quanto emerso, gli sarebbero<br />

costate carissime. Indubbiamente avrà pregiudicato<br />

in qualche modo la corsa al consiglio regionale<br />

il non essere riusc<strong>it</strong>o, come avvenuto un anno fa<br />

alle provinciali, in piena “zona Cesarini”, a ricompattare<br />

l’intero gruppo di maggioranza che, comunque,<br />

dopo la tregua risolutiva per il suo ghiotto<br />

risultato finale, si sgretolò come e più di prima.<br />

Ad ascoltare alcuni suoi vecchi compagni di cordata<br />

approdati nelle recenti consultazione tra le<br />

fila di Campilongo, ad essere stati strumentalizzati,<br />

trad<strong>it</strong>i, ingannati e messi da parte, sono stati<br />

proprio loro. Se ciò risultasse vero, gli ex fedelissimi<br />

di Russo presenti nella lista Basile dovranno rispondere<br />

alle accuse gridate e inferte vibratamente<br />

dall’attuale consigliere provinciale al loro<br />

PER UNA CITTÀ PULITA<br />

NON OCCORRONO ACROBAZIE!<br />

DIFFERENZIA I TUOI RIFIUTI NEGLI<br />

APPOSITI CONTENITORI<br />

L’IRA DI RUSSO<br />

zio Ciancio, mentre il giovane Francesco Acquaviva<br />

ha avuto l’incarico di capogruppo della<br />

maggioranza. Raffaele De Rosa, Giuseppe Forestieri,<br />

Raffaele D’Anna, Francesco Galiano e Gian<br />

Marco Stummo comporranno la Giunta.<br />

Dopo gli interventi di r<strong>it</strong>o e qualche prima schermaglia<br />

tra maggioranza ed alcuni componenti<br />

dell’opposizione, il sindaco Pasquale Basile ha<br />

chiuso la seduta ringraziando e salutando la platea<br />

che ha risposto con uno scrosciante applauso.❑<br />

esprime il terr<strong>it</strong>orio, come testimonia anche la<br />

scelta di ist<strong>it</strong>uire una delega alle periferie. Inizia<br />

adesso la fase operativa da parte dell’Amministrazione<br />

che intende lavorare con impegno costante<br />

ed entusiasmo per dare corpo al mandato confer<strong>it</strong>oci<br />

dall’elettorato e concretezza al programma<br />

della lista. Il lavoro di squadra - ha concluso il capogruppo<br />

di maggioranza - parte in maniera operativa<br />

con l’intento di conferire il carattere di partecipazione<br />

alla nostra azione amministrativa».❑<br />

indirizzo. Da quanto appurato, il faccia a faccia di<br />

questi giorni, per fare chiarezza e individuare il vero<br />

capro espiatorio, ha lasciato più di un dubbio<br />

e chiacchiere che riferiscono (ma restano pettegolezzi<br />

privi di reale fondatezza) di una brutta<br />

reazione da parte di Russo nei confronti di una<br />

delegazione formata da persone che ormai in parecchi<br />

definiscono suoi ex amici, messi alla porta<br />

senza mezzi termini e rudemente, accusati di vigliaccheria<br />

e tradimento. Qualcuno, forse, tacciato<br />

di irriconoscenza, avrà voluto vendicarsi di<br />

qualche torto sub<strong>it</strong>o e togliersi defin<strong>it</strong>ivamente<br />

dalle scatole Mario Russo. Infine, altri si sono sbizzarr<strong>it</strong>i<br />

non disdegnando una certa buona dose di<br />

sarcasmo e dando sfogo ai detti: “chi di spada ferisce,<br />

di spada perisce”, e ancora: “chi semina vento<br />

raccoglie tempesta”. Ma sarà poi vero che “chi<br />

la fa la aspetti”? E che “ogni riferimento è sempre<br />

puramente casuale”? La storia e le polemiche si ripetono<br />

e continuano…❑


4❏ Primo Piano aprile-maggio <strong>2010</strong><br />

ELEZIONI COMUNALI DI SCALEA TRA PARADOSSI E CURIOSITÀ<br />

di ERCOLE SERRA<br />

“La montagna ha partor<strong>it</strong>o il topolino?” Ancora<br />

no, anche dopo i risultati elettorali. Prima di analizzare<br />

il voto vorrei porre all’attenzione dei nostri<br />

gentili lettori tre aforismi che si calano idealmente<br />

nella gestione della cosa pubblica e, ovviamente,<br />

non si riferiscono assolutamente a casi e comportamenti<br />

particolari del passato e del presente. Il<br />

primo, fu esternato dal compianto papa Giovanni<br />

Paolo II, in un incontro con la giunta comunale di<br />

Roma il 25 gennaio 1993, quando affermò, fra l’altro:<br />

“È un segno dei tempi l’esigenza di una pol<strong>it</strong>ica<br />

trasparente, onesta, rigorosa” (cfr “la Repubblica”<br />

del 26 gennaio 1993). Il secondo,<br />

scaturisce da una profonda riflessione dello scr<strong>it</strong>tore<br />

Roberto Gervaso nella rubrica “a tu per tu”,<br />

rispondendo alla lettera di un lettore: “Il vero pol<strong>it</strong>ico<br />

dice solo ver<strong>it</strong>à scomode” (cfr “il Grillo parlante”<br />

ne “IL Messaggero” del 7 gennaio 2006). Il<br />

terzo, è il t<strong>it</strong>olo di un articolo del giornalista cosentino<br />

Franco Dionesalvi: “Il clientelismo all’origine<br />

del male”, a commento di un interessante libro<br />

di Gaetano Lamanna int<strong>it</strong>olato “Malapol<strong>it</strong>ica”,<br />

ed<strong>it</strong>ore “Ediesse” (cfr “Il Quotidiano” del 16 giugno<br />

2009). Questi mon<strong>it</strong>i e messaggi mediatici sono<br />

come “la stella polare” per incamminarsi, senza<br />

ostacoli, verso la giusta meta. I risultati delle<br />

elezioni comunali della nostra C<strong>it</strong>tà inducono, in<br />

primis, a questa riflessione: la lista vincente, pur<br />

comprendendo nove candidati ex assessori e<br />

consiglieri, ha visto eleggere sette nuovi consiglieri<br />

quasi tutti del mondo giovanile (i primi tre:<br />

D’Anna 157 voti, Stummo 137 voti ed Acquaviva<br />

132 voti). Questo dato pos<strong>it</strong>ivo fa ben sperare in<br />

favore di un’amministrazione comunale innovativa,<br />

partecipativa e determinata per gestire l’ente<br />

comunale nell’interesse di tutti i c<strong>it</strong>tadini. Dall’analisi<br />

del voto emergono alcuni dati interessanti e,<br />

in un certo senso, curiosi e paradossali. Intanto,<br />

mi auguro che finalmente si possa spezzare il cordone<br />

ombelicale cinquantennale che fino ad oggi<br />

ha tenuto legati fra loro comportamenti e decisioni<br />

atavici che hanno inciso negativamente in<br />

tante scelte e causato danni a <strong>Scalea</strong>, specialmente<br />

nel suo patrimonio etnico, ambientale e<br />

storico. Ormai è il tempo di ascoltare anche i c<strong>it</strong>tadini<br />

e gli Enti portatori di interessi diffusi, allorché<br />

si dovranno fare scelte importanti (cfr. dall’<br />

art.1 all’art.12 Statuto del comune di <strong>Scalea</strong>). In<br />

tal senso devono essere proprio i giovani a dare<br />

una grossa spinta propulsiva, altrimenti tutto può<br />

rimanere immobile ed impigliato nella stucchevole<br />

rete del pressappochismo, dell’improvvisazione<br />

e dell’incultura. Il passato pol<strong>it</strong>ico ed amministrativo<br />

fa parte, ormai, della storia e, quindi, dal<br />

<strong>2010</strong>, bisogna ben programmare il presente ed il<br />

futuro con progetti fattibili; non quelli faraonici<br />

che, invero, in certi casi sono rimasti eterne incompiute<br />

(vedi ospedale ed aviosuperficie) e sogni<br />

di “salotti”. Le tre liste di minoranza, “<strong>Scalea</strong> libera”,<br />

“<strong>Scalea</strong>Adesso” e “Per <strong>Scalea</strong> liberamente”,<br />

hanno consegu<strong>it</strong>o, insieme, 4.325 voti, con una<br />

percentuale complessiva del 62,46%, a fronte dei<br />

2.597 voti, con una percentuale del 37,51%, consegu<strong>it</strong>i<br />

dalla lista “<strong>Scalea</strong> nel cuore”. Questo dato<br />

fa pensare che la maggioranza degli elettori scaleoti<br />

(il 62,46%) questa volta, forse, non ha grad<strong>it</strong>o<br />

esaustivamente l’operato decennale dell’amministrazione<br />

Russo, il quale nella candidatura al<br />

consiglio regionale a <strong>Scalea</strong> ha ottenuto un calo<br />

di circa 1.200 voti, rispetto alla candidatura al<br />

consiglio provinciale, per cui egli non è stato<br />

eletto nell’Ente regionale. Questa tendenza,<br />

però, si è spezzettata in tre liste elettorali, per cui<br />

essa è rimasta vanificata a causa del sistema maggior<strong>it</strong>ario<br />

che consente di poter vincere, quasi<br />

sempre, quando si è un<strong>it</strong>i. Nel nostro caso, infatti,<br />

è stata premiata la lista singolarmente più votata<br />

per essere apparsa, a mio avviso, la più innovativa<br />

nelle candidature, in primis, in quella a<br />

sindaco con Pasquale Basile. A volte la velle<strong>it</strong>à,<br />

l’ostinazione e la primogen<strong>it</strong>ura non pagano...<br />

Proseguendo nell’analisi del voto, emerge questo<br />

altro dato. Le quattro compagini hanno consegu<strong>it</strong>o<br />

i rispettivi voti di lista (2.597, 1.962, 1.549, e<br />

814) con il notevole apporto dei voti di preferenza<br />

ottenuti dai singoli candidati ed un’incidenza<br />

media totale di circa il 90%, il che dimostra che<br />

non sempre il candidato a sindaco è trainante. Infatti,<br />

la lista di Basile (I) ne ha ottenuti 2.434, quelle<br />

di Bergamo (II) 1.704, di Campilongo (III) 1.413<br />

e di Licursi (IV) 702, con un’incidenza, quest’ultima,<br />

di circa l’85%. I candidati più votati: Maurizio<br />

Ciancio 229 voti, Raffaele De Rosa 228 voti e<br />

Giuseppe Forestieri 185 voti (lista n. 1); Luigi De<br />

Luca con 257 voti, Palmiro Manco 157 voti e Ugo<br />

Manco 133 voti (lista n. 2); Domenico Introini 137<br />

voti, Giuseppe Bono 123 voti e Mario Sapor<strong>it</strong>i 103<br />

voti (lista n. 3); Gaetano Zuccarello 130 voti,<br />

Francesco Pezzotti 90 voti e Francesco Fortunato<br />

78 voti (lista n. 4). Il più votato, fra gli ottanta candidati,<br />

è Luigi De Luca con 257 voti che gli consentono,<br />

così, di conquistare il ruolo ist<strong>it</strong>uzionale<br />

di consigliere anziano. Fra le tante curios<strong>it</strong>à,<br />

emerge l’elezione di solo quattro consiglieri medici,<br />

su nove che si erano candidati. Rispetto alla<br />

passata amministrazione, questa categoria professionale<br />

si è ridotta di sei un<strong>it</strong>à e questo può significare<br />

che l’elettore ha iniziato a scindere la<br />

funzione ist<strong>it</strong>uzionale da quella professionale.<br />

Spulciando, fra i candidati eletti, si nota che nella<br />

lista di maggioranza sono inclusi due consiglieri<br />

della passata minoranza: Ciancio e Bloise ed un<br />

esponente locale del PD, Ricetti, mentre nelle liste<br />

di minoranza: due consiglieri (Bergamo e P.<br />

Manco) il primo, della passata minoranza e il secondo,<br />

già consigliere negli anni ’90; due consiglieri<br />

(Campilongo e Bono) sono amministratori<br />

uscenti della passata maggioranza ed uno (Introini)<br />

della passata minoranza; infine un solo consigliere<br />

(Licursi), per la sesta volta, entra a far parte<br />

del Consiglio comunale (complimenti ed auguri<br />

per l’irraggiungibile record). In tutti questi rientri,<br />

r<strong>it</strong>orni e passaggi “da nordovest a nordest”, mi<br />

chiedo: quale sarà la pol<strong>it</strong>ica emergente sia nella<br />

maggioranza che nella minoranza? È pur vero che<br />

ci troviamo di fronte a liste civiche, ma il ruolo e<br />

le ideologie dei part<strong>it</strong>i vanno sempre osservati, altrimenti<br />

si rischia di andare a ruota libera. Nel<br />

nuovo consiglio non rientrano, fra i candidati, tanti<br />

ex: A. Cantisani, F. Tirone, M. D’Amico, U. Manco,<br />

A. Forestieri, G. Lanuara, A. Aiello, V. De V<strong>it</strong>o,<br />

S. Longobucco, E.F. Tenuta, G. Zuccarello e l’ex<br />

sindaco F. Pezzotti, il quale, quasi allo scadere<br />

della presentazione delle liste, ha prefer<strong>it</strong>o unirsi<br />

alla lista Licursi e non più candidarsi a sindaco nella<br />

sciolta (sic!) lista “Il Nodo”. Fra i nuovi candidati,<br />

i delusi possono essere tanti o pochi, ma<br />

questo dato non mi interessa. Per concludere,<br />

vorrei esternare un mio modesto auspicio: la nuova<br />

amministrazione comunale sappia mantenere<br />

la giusta autonomia nella esecuzione della propria<br />

programmazione senza seguire, eventualmente,<br />

indirizzi e schemi sorpassati, nonché progetti<br />

faraonici non utili alla nostra <strong>Scalea</strong>: tutto si<br />

può revisionare per correggere eventuali tiri. Alla<br />

minoranza auguro di eserc<strong>it</strong>are il proprio ruolo<br />

ist<strong>it</strong>uzionale basato sul principio: “la maggioranza<br />

governa e la minoranza controlla”, senza eventuali<br />

acredini e silenzi di fronte alle determinazioni<br />

che apparissero inutili e dispendiose. Il nuovo<br />

sindaco, nel corso dei lavori del primo consiglio<br />

comunale, molto saggiamente, ha manifestato “la<br />

speranza che la collaborazione venga anche dalla<br />

c<strong>it</strong>tadinanza, dalle parti sociali e dai singoli c<strong>it</strong>tadini”<br />

(cfr “il Quotidiano 11-4-010). Per quanto<br />

mi compete, quale rappresentante dell’associazione<br />

non prof<strong>it</strong> “Com<strong>it</strong>ato Cimalonga”, la collaborazione<br />

è già a disposizione. La nuova Giunta<br />

municipale è stata varata e vi fanno parte anche<br />

due giovani consiglieri neo eletti, D’Anna e Stummo,<br />

e questa scelta appare già come un segno<br />

di rinnovamento che forse poteva consolidarsi di<br />

più con l’inclusione anche di una nuova quota<br />

“rosa” in rappresentanza del mondo femminile.<br />

Auguro alla nuova Amministrazione comunale di<br />

<strong>Scalea</strong> buon lavoro ed i migliori successi gestionali<br />

per il benessere della nostra secolare c<strong>it</strong>tà.❑<br />

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aprile-maggio <strong>2010</strong> Primo Piano ❏ 5<br />

L’intervista<br />

SEDICI DOMANDE PER CONOSCERE MEGLIO<br />

IL NUOVO SINDACO DI SCALEA PASQUALE BASILE<br />

di NANDO MANCO<br />

D. - Cosa lo ha spinto verso questo cammino e<br />

cosa si prova a passare nel giro di pochi giorni<br />

da personaggio comune a personaggio pubblico?<br />

R. - Non si viene spinti verso un cammino, un <strong>it</strong>inerario<br />

o una scelta. Le decisioni si maturano. Esiste<br />

uno spir<strong>it</strong>o civico, ne sono convinto, in ciascuno<br />

di noi. C’è chi lo esplic<strong>it</strong>a fermando il<br />

sindaco, o chi per lui, per strada e fornendogli la<br />

soluzione per tutti i problemi; c’è chi è fermamente<br />

convinto che risolto il suo o i suoi problemi<br />

non c’è altro da fare e non gli importa nulla di<br />

nessun altro e c’è chi – insieme a forze pos<strong>it</strong>ive –<br />

pensa che i problemi dei singoli c<strong>it</strong>tadini, in<br />

quanto tali, si possano affrontare e risolvere solo<br />

affrontando e cercando di risolvere i problemi<br />

della comun<strong>it</strong>à. Io faccio parte di quest’ultima categoria.<br />

Io non sono passato da un tipo di personaggio<br />

all’altro: io ero, sono e continuo ad essere<br />

la stessa persona di prima ed è per questo<br />

che, a parte le diverse attenzioni di cui sono oggetto<br />

quando mi trovo a passeggiare per <strong>Scalea</strong>,<br />

non cambia molto nel mio modo di essere.<br />

D. - Nel corso di questa lunga campagna elettorale<br />

sono state date varie definizioni di Pasquale<br />

Basile: il sindaco nuovo, il sindaco calato<br />

dall’alto, il sindaco di transizione, il sindaco<br />

utente, il sindaco col “tutor”, il sindaco rigido,<br />

il sindaco educato, onesto e brava persona, il<br />

sindaco preciso e ordinato, il sindaco austero e<br />

autorevole, il sindaco non pol<strong>it</strong>ico, il sindaco<br />

della ennesima ripartenza, il sindaco realista, il<br />

sindaco della speranza, il sindaco non votato<br />

da 4.325 elettori? In quale si riconosce?<br />

R. - Dimentica anche l’”acceleratore di particelle”<br />

e qualche altra definizione scappata qui e là. Ci<br />

sono aggettivi che mi sento vicino, ma non in<br />

quanto etichette. Le etichette, in qualsiasi contesto,<br />

lasciano il tempo che trovano. Cerco di essere<br />

realista, questo sì, perché difficilmente si<br />

può prescindere dalle condizioni che ci circondano.<br />

Cerco di essere però anche svariate altre<br />

cose che mi sono state insegnate dai miei gen<strong>it</strong>ori<br />

e che ho appreso nella v<strong>it</strong>a. Poi ci sono altre<br />

definizioni che, come ho già avuto modo di dire,<br />

classificano più coloro che le hanno elaborate<br />

che non il sottoscr<strong>it</strong>to cui sarebbero state destinate.<br />

D. - Cosa intende fare nei famosi primi 100 giorni<br />

che ogni pol<strong>it</strong>ico ha a disposizione per dare<br />

i primi segnali di cambiamento? Come pensa di<br />

far ricredere la nutr<strong>it</strong>a schiera di c<strong>it</strong>tadini che<br />

non l’ha votata?<br />

R. - Sono del parere che le rivoluzioni non servono<br />

o, a volte, sono controproducenti. Cerco<br />

quindi di comprendere bene lo status attuale<br />

della macchina amministrativa e della C<strong>it</strong>tà di <strong>Scalea</strong><br />

e di muovermi di conseguenza. I primi 100<br />

giorni sono – in buona sostanza – dedicati all’estate<br />

che è in arrivo, ma anche a preparare le<br />

azioni successive. Per quel che mi riguarda, il programma<br />

di “impatto” dura per lo meno per i prossimi<br />

due anni e quindi mi sto muovendo su questi<br />

tempi.<br />

D. - <strong>Scalea</strong>, dopo le elezioni, ormai è diventato<br />

un le<strong>it</strong>motiv, si è r<strong>it</strong>rovata spesso nel buio più<br />

profondo, incappando in sindaci che hanno deluso<br />

profondamente le attese. Come pensa di<br />

invertire questo trend negativo?<br />

R. - Io non sono affatto di questo parere: i sindaci<br />

e gli eletti in genere sono espressioni della c<strong>it</strong>tadinanza.<br />

D’altra parte, l’azione amministrativa<br />

dipende da molti fattori ed è profondamente<br />

sbagliato pensare al sindaco come a un governante<br />

onnipotente. La troppo spesso ripetuta<br />

frase “se vuole il sindaco, allora si può fare ...” è<br />

davvero totalmente infondata. Un sindaco può<br />

amministrare bene se e solo se c’è una continua<br />

collaborazione da parte della C<strong>it</strong>tà. Se il trend<br />

sarà pos<strong>it</strong>ivo, allora sarà mer<strong>it</strong>o della C<strong>it</strong>tà.<br />

D. - Come giudica la girata di spalle del popolo<br />

scaleota nei confronti di Mario Russo?<br />

R. -Io non sono del tutto convinto che ci sia stata<br />

una girata di spalle. Specie se si considerano i<br />

voti di preferenza non attribu<strong>it</strong>i ma chiaramente<br />

indirizzati a Mario Russo. Credo che il voto di<br />

queste regionali era non proprio chiarissimo, come<br />

dimostra il divario generalizzato tra voti di lista<br />

e preferenze, e mi sto convincendo che forse<br />

andava speso di più in questa direzione.<br />

Di certo è stata un’occasione persa per <strong>Scalea</strong> e<br />

per l’intero Tirreno cosentino: avere un rappresentante<br />

alla Regione avrebbe innescato opportun<strong>it</strong>à<br />

davvero nuove per questo terr<strong>it</strong>orio.<br />

D. - Gli scaleoti aspettano con una certa trepidazione,<br />

e nello stesso tempo con rassegnazione,<br />

di conoscere le sorti di porto ed aeroporto,<br />

ma è pur vero che vogliono r<strong>it</strong>rovare una c<strong>it</strong>tà<br />

ordinata, pul<strong>it</strong>a, accogliente e, principalmente,<br />

funzionale e civile, dove siano ripristinate, regole<br />

e leggi. Condivide?<br />

R. - Sì, condivido. E infatti ci stiamo muovendo,<br />

pur tra mille difficoltà, in questa direzione. Le difficoltà<br />

finanziarie, le conseguenze della crisi e<br />

delle decisioni del governo centrale non aiutano<br />

le amministrazioni del Meridione ma questo non<br />

ci esime dal profondere il massimo sforzo proprio<br />

nella direzione del quotidiano. Sulle grandi<br />

opere ci sarà modo e tempo di riflettere, purché<br />

le riflessioni le si faccia con dati di fatto e non<br />

con slogan e affermazioni preconcette. Siamo<br />

realisti anche, e soprattutto, su questi argomenti.<br />

D. - Turismo. Cosa si può fare per attutire i decibel<br />

in agosto, migliorare la viabil<strong>it</strong>à, la balneazione,<br />

la raccolta differenziata e tutto quello<br />

che è legato alla stagione estiva?<br />

R. - Gran parte dell’economia di <strong>Scalea</strong> è legata<br />

alla stagione estiva. Da un punto di vista strategico<br />

questo non è un bene, ma allo stato attuale è<br />

così e quindi ci stiamo muovendo nella direzione<br />

di assicurare – per questa estate – un livello qual<strong>it</strong>ativo<br />

accettabile. I grandi progetti, come accennato,<br />

saranno per gli anni successivi. Questo<br />

ovviamente non vuol dire che non ci sia il massimo<br />

impegno e che non ci saranno segnali rilevanti<br />

anche nei prossimi mesi.<br />

D. - Come pensa di risolvere il problema ed il<br />

conseguente disordine arrecato dai vend<strong>it</strong>ori<br />

ambulanti, che sono nel mirino dei commercianti<br />

fissi che pagano regolarmente le tasse?<br />

Non sarebbe il caso di individuare una o più zone<br />

da destinare alle bancarelle, rigorosamente<br />

uguali tra loro nella linea e nel colore del gazebo,<br />

divisi per categoria?<br />

R. - È esattamente quanto annunciato in campagna<br />

elettorale e quanto è in fase di lavorazione.<br />

Magari non avremo sub<strong>it</strong>o i colori allineati e i box<br />

intonati, ma la direzione è quella da lei c<strong>it</strong>ata.<br />

Questo assicurerà un miglior livello qual<strong>it</strong>ativo anche<br />

di tali servizi e, incidentalmente, anche una<br />

migliore resa economica per gli operatori interessati.<br />

D. - Quale metodo di governo intende adottare?<br />

Farà da sé, con il solo ausilio della sua maggioranza,<br />

o si avvarrà di figure professionali,<br />

quali i “problem solving”, come stanno facendo,<br />

già da anni, altri comuni?<br />

R. - La maggioranza governa, questo è indiscutibile.<br />

E’ altrettanto ovvio che faremo ricorso a tutte<br />

le figure professionali di cui avremo bisogno<br />

quando se ne presenterà la necess<strong>it</strong>à o l’opportun<strong>it</strong>à.<br />

Credo che ‘fare da sé’ è qualcosa che appartiene<br />

al passato remoto.<br />

D. - Crede che sia opportuno, per alcuni dipendenti,<br />

un corso di aggiornamento per migliorare<br />

la gestione e l’organizzazione dei vari uffici<br />

comunali?<br />

R. - Il modo di amministrare e, di conseguenza, i<br />

meccanismi della macchina amministrativa sono<br />

destinati a cambiare rapidamente nei prossimi<br />

anni. Le riforme già avviate, piacciano o meno, e<br />

le spinte che tendono man mano a decentrare<br />

verso le amministrazioni periferiche implicano necessariamente<br />

un aggiornamento dei funzionari e<br />

dell’intero staff amministrativo. Non saranno i corsi<br />

di aggiornamento a fare la differenza, ma la volontà<br />

di accettare un sistema di formazione continua<br />

che sarà alla base anche – se le indicazioni<br />

del governo centrale saranno rispettate – della<br />

carriera e della posizione economica.<br />

D. - Qual è l’arma più importante di cui dispone<br />

un sindaco alla prima esperienza?<br />

Lo sa che, a pelle, Lei ispira in molti c<strong>it</strong>tadini<br />

una grandissima fiducia e tanta seren<strong>it</strong>à? Riuscirà<br />

a non deluderli?<br />

R. - Spero di sì. Non dipende solo da me, ma per<br />

quel che mi compete ce la sto mettendo tutta e<br />

in sesta...


6❏ Primo Piano aprile-maggio <strong>2010</strong><br />

L’intervista<br />

...dalla quinta<br />

...CONOSCERE MEGLIO IL NUOVO SINDACO<br />

DI SCALEA PASQUALE BASILE<br />

di NANDO MANCO<br />

continuerò a lavorare col massimo sforzo in questa<br />

direzione. Un sindaco non dispone di molte<br />

armi, specie se alla prima esperienza: la sua azione<br />

dipende da ciò che trova – e che spesso dipende<br />

a sua volta da azioni amministrative che<br />

possono risalire anche a 30 anni addietro – e da<br />

come questa viene recep<strong>it</strong>a.<br />

Io spero di trovare la collaborazione della C<strong>it</strong>tà,<br />

cosa che in molti aspetti riesco a percepire, e di<br />

muovermi sempre in sintonia con essa.<br />

Non ho intenzione, lo ribadisco, di imporre soluzioni<br />

dall’alto ma di affrontare insieme i problemi.<br />

D. - Adesso, una serie di domande un po’ più<br />

personali, che molti c<strong>it</strong>tadini vorrebbero farLe.<br />

Se Basile fosse una c<strong>it</strong>tà, quale c<strong>it</strong>tà sarebbe?<br />

Se fosse un vest<strong>it</strong>o, quale vest<strong>it</strong>o vorrebbe essere?<br />

E se fosse uno strumento musicale? Libro,<br />

film e canzone prefer<strong>it</strong>i? Infine, che cosa guarda<br />

in tv e che rapporto ha con facebook?<br />

R. - È un gioco, questo, in cui non mi r<strong>it</strong>rovo molto.<br />

Ci sono, ad esempio, tante c<strong>it</strong>tà che adoro e<br />

che mi rappresentano a seconda delle s<strong>it</strong>uazioni,<br />

ma non una in assoluto. Della televisione oramai<br />

guardo davvero poco perché il livello qual<strong>it</strong>ativo<br />

è in generale appiatt<strong>it</strong>o verso il basso. Preferisco,<br />

il più delle volte, noleggiare un film. In assoluto<br />

meglio ascoltare buona musica. Con facebook ho<br />

un rapporto saltuario di sfiducia ben corrisposto<br />

e preferisco sfruttare l’Internet per altre risorse.<br />

Per fortuna la conosco abbastanza, visto che ci<br />

lavoro da quando è nata, e so quante cose può<br />

offrire oltre a quelle pubblicizzate con grande<br />

rumore.<br />

D. - In queste settimane, abbiamo tirato un sospiro<br />

di sollievo nel non vederLa mai usare il telefonino,<br />

in particolar modo durante il consiglio<br />

comunale. Una questione di educazione e di ri-<br />

Loiero non si sa spiegare, almeno dice, come è<br />

avvenuto questo. Noi non riusciamo a capire, invece,<br />

come Loiero non voglia spiegarselo.<br />

Scopell<strong>it</strong>i affonda le sue radici nella c<strong>it</strong>tà dei fiori,<br />

nella c<strong>it</strong>tà dei profumi del bergamotto, del gelsomino,<br />

della cedronella, della lavanda. Una c<strong>it</strong>tà<br />

i cui dirigenti sono stati sempre onesti, giusti e stimati<br />

(anche nel periodo fascista). Una c<strong>it</strong>tà molto<br />

religiosa e miracolata più volte dalla Madonna<br />

della Consolazione e da San Giorgio, i suoi protettori.<br />

Una bella c<strong>it</strong>tà e con tanta storia di avanguardia<br />

e di civiltà rinomata, da quella di Zalenco,<br />

Ibico, Cicerone e via fino “all’ultimo dei<br />

romani antichi, al primo degli <strong>it</strong>aliani moderni”.<br />

Peppe Scopell<strong>it</strong>i ha fama di essere uno dei migliori<br />

sindaci d’Italia per la sua correttezza, per la<br />

sua onestà e per l’intelligenza nel saper fare. Andate<br />

a vedere come ha fatto rifiorire la c<strong>it</strong>tà, senza<br />

egoistici particolarismi. Andate a sentire cosa<br />

dicono i c<strong>it</strong>tadini, con la gioia negli occhi e notevole<br />

entusiasmo. C’è stato qualcuno che, in segu<strong>it</strong>o<br />

a questo successo, ha esclamato: “Tu regere<br />

imperius memento: parcere subiectos,<br />

debellare superbos”. Noi non sentiremo nell’animo<br />

rancori imperialistici. Nella nostra magnanim<strong>it</strong>à<br />

c’è sempre lo spir<strong>it</strong>o della canzonetta “calabrisi”<br />

con le sue melodie ed i suoi profondi<br />

significati. E questo deve essere lo spir<strong>it</strong>o del governare.<br />

Per cui, cosa dobbiamo aspettarci dal<br />

governatore Scopell<strong>it</strong>i? Ci aspettiamo che, finalmente,<br />

la Calabria rinasca in nome di Scopell<strong>it</strong>i.<br />

Allora, caro governatore, gli auguri di cuore più<br />

ampi e più calorosi di giusta e onesta creativ<strong>it</strong>à,<br />

d’ogni bene per tutti i calabresi.<br />

P.S.: E non sarebbe affatto vano prendere in considerazione<br />

quanto comunicato su “Parallelo<br />

38°” dal signor Romolo Marando di Ferruzzano<br />

spetto verso gli altri o una Sua scarsa propensione<br />

verso questo utile ma nello stesso tempo<br />

invadente oggetto che, probabilmente, userà al<br />

momento deb<strong>it</strong>o e con una certa discrezione?<br />

R. - Beh, non vorrei deluderla: io uso molto il telefonino,<br />

sia per lavoro che per motivi “ist<strong>it</strong>uzionali”.<br />

Ne ho tre e tutti perfettamente sincronizzati<br />

col mio computer. Tuttavia non ne sono<br />

schiavo e soprattutto lo stacco, o comunque lo<br />

rendo inoffensivo, quando sono impegnato in altre<br />

cose. Non intendo far scandire la mia v<strong>it</strong>a dal<br />

trillo o dalle vibrazioni del cellulare.<br />

Non mi vedrà mai rispondere a una telefonata<br />

durante un consiglio comunale, può starne certo.<br />

D. - Quanto costano, mediamente, un l<strong>it</strong>ro di<br />

latte e un chilo di pasta?<br />

R. - Di listino non saprei, cerco sempre di approf<strong>it</strong>tare<br />

delle offerte. Di sol<strong>it</strong>o pago il latte che<br />

usiamo in casa intorno a 1,50 EUR/l<strong>it</strong>ro e la pasta<br />

– per la quale sono piuttosto esigente – qualche<br />

decina di centesimi in più.<br />

D. - La sua tendenza pol<strong>it</strong>ica, da quale parte<br />

pende?<br />

R. - Pendo dalla parte di chi rivendica di pensare<br />

col proprio cervello piuttosto che aderire a etichette<br />

preconfezionate. Ad occhio e croce si<br />

potrebbe dire che pendo verso sinistra ma le mie<br />

idee liberali, pure in quel contesto, spesso spiazzano<br />

i miei interlocutori.<br />

D. - Ci fermiamo qui. Le diamo appuntamento,<br />

con “proroga”, non dopo i famosi 100 giorni,<br />

ma dopo i festeggiamenti del Lauro del 7 e 8<br />

settembre <strong>2010</strong>, per tracciare un primo bilancio.<br />

Contento?<br />

R. - Proviamo. Poi però l’appuntamento serio lo<br />

fissiamo fra un 18-24 mesi. ❑<br />

IL SUCCESSO DI SCOPELLITI UN BENE PER TUTTI!<br />

di DEMETRIO ALAMPI<br />

(Rc) su “Idrogeno e corrente elettrica a costo zero”.<br />

Anzi ciò dovrebbe essere una iniziativa prior<strong>it</strong>aria.<br />

Potremmo sfatare, così, l’accusa nordista<br />

che noi del Sud siamo buoni a niente e che loro<br />

devono pensare a farci campare. Come affermava<br />

un grande erud<strong>it</strong>o della nostra terra: in Calabria<br />

l’intelligenza sprizza dalle pietre… Affrettiamoci<br />

a dimostrare che tanto sia vero.❑<br />

NESSUN COINVOLGIMENTO<br />

DEL COMUNE DI SCALEA NELLA<br />

INDAGINE SULLE STRISCE BLU<br />

Alcune testate giornalistiche inseriscono il Comune<br />

di <strong>Scalea</strong> nella cosiddetta “Bufera giudiziaria”<br />

che ha coinvolto la società Umbra Sis, responsabile<br />

delle aree di parcheggi con le strisce blu. Altre<br />

testate ipotizzano addir<strong>it</strong>tura il coinvolgimento<br />

del comune, insieme ad altri sulla costa<br />

tirrenica. «Sulla base di tali articoli di giornale - affermano<br />

il sindaco Pasquale Basile ed il segretario<br />

comunale Ciro Alifuoco - possiamo confermare<br />

che, al momento, non c’è alcuna indagine della<br />

Guardia di finanza che riguarda direttamente il<br />

Comune di <strong>Scalea</strong>». «Le illazioni - afferma il sindaco<br />

Pasquale Basile - nascono, probabilmente,<br />

dalla pubblicazione della notizia dell’indagine a<br />

livello nazionale, diffusa da alcune agenzie di<br />

stampa. Il nome del Comune di <strong>Scalea</strong> non compare<br />

fra i trenta enti oggetto dell’indagine. Per<br />

questo motivo, r<strong>it</strong>eniamo che qualcuno nell’elaborazione<br />

di t<strong>it</strong>oli e testi, si sia lasciato andare inserendo<br />

la nostra c<strong>it</strong>tadina fra gli enti coinvolti. Si<br />

tratta del risultato di una deduzione fantasiosa<br />

che non trova riscontro nella realtà». (M.C.)<br />

*Contatto*<br />

Cercaci su www.scalea.<strong>it</strong><br />

> Manda un sms al 328 6888279. Veloce, il tempo<br />

di un pensiero e la veloc<strong>it</strong>à di un short message.<br />

> Scrivi una mail: diogenemoderno@yahoo.<strong>it</strong><br />

Hai un’idea, un commento, un annuncio, una denuncia,<br />

una segnalazione da inviarci? Vuoi dare il<br />

tuo contributo al <strong>Diogene</strong> e alla nostra comun<strong>it</strong>à?<br />

Scrivi con fiducia al <strong>Diogene</strong>, il giornale nato per te.<br />

> Fotografa la C<strong>it</strong>tà<br />

Con la dig<strong>it</strong>ale tutto è più semplice. Ogni persona<br />

che gira per le nostre strade, i posti più impensati,<br />

può essere un fotoreporter, fermare una immagine,<br />

una scena, un luogo o scattare una foto curiosa.<br />

Inviaci le tue foto, i tuoi commenti, i tuoi approfondimenti<br />

e saremo ben lieti di pubblicarli.<br />

> <strong>Diogene</strong> è un punto di contatto tra la comun<strong>it</strong>à<br />

dei lettori che si forma nel tempo e il giornale attraverso<br />

cui interagisce con la società in cui vive.<br />

> <strong>Diogene</strong> è un giornale pensato per la gente e<br />

aperto a tutti. Alle cr<strong>it</strong>iche, ai contributi di tutti<br />

quelli che sentono di esprimere il proprio pensiero<br />

e che hanno qualcosa da dire o da ridire.<br />

> Per noi del <strong>Diogene</strong>, chiunque può essere<br />

corrispondente, reporter mandando un pezzo,<br />

delle foto, insieme a tante preziose idee e un numero<br />

telefonico per essere ricontattato.<br />

Grazie a tutti i soci, ai lettori che credono e partecipano<br />

al progetto DIOGENE.


aprile-maggio <strong>2010</strong> Primo Piano ❏ 7<br />

...dalla prima<br />

LA FIAMMELLA DIVENTERA’ FUOCO?<br />

prima volta, ho assist<strong>it</strong>o ad una tornata elettorale<br />

che ha dimostrato la matur<strong>it</strong>à raggiunta dal popolo<br />

di questa nostra c<strong>it</strong>tà.<br />

A nulla sono valsi promesse, discorsi, manifesti, i<br />

sol<strong>it</strong>i anonimi fogli diffamatori, le montagne di volantini,<br />

i “santini”, dei quali qualcuno faceva collezione<br />

quasi fossero le “figurine” di scolastica<br />

memoria; gli elettori avevano già deciso e non<br />

per coercizione, ma per autonomo desiderio di<br />

dare una svolta, una sterzata, per cambiare un<br />

andazzo che stava defin<strong>it</strong>ivamente distruggendo<br />

<strong>Scalea</strong>. Il nostro elettorato, mediante l’astensionismo<br />

e riversando una massa di voti su volti nuovi<br />

(nella lista premiata, 7 erano componenti la maggioranza<br />

uscente e 2 facevano sì parte del Consiglio<br />

Comunale, ma erano di opposizione, mentre<br />

gli altri 11, sindaco compreso, non facevano parte<br />

del civico consesso), ha inviato un chiaro messaggio<br />

a coloro che si sono auto proclamati “signori<br />

della pol<strong>it</strong>ica”, un messaggio che a mio<br />

parere rec<strong>it</strong>a: “siamo pensanti...”. Nelle liste che<br />

non hanno superato il test, il messaggio è altret-<br />

SPOSTAMENTO DELL’AGIP DI VIA M. BIANCHI<br />

Firmato un accordo fra l’ENI e l’Amministrazione comunale<br />

Il 26 marzo <strong>2010</strong>, due giorni prima del voto, è stata<br />

data notizia della firma di un accordo fra l’Eni,<br />

proprietaria della pompa di benzina Agip nel centro<br />

di <strong>Scalea</strong>, in via Michele Bianchi, e l’Amministrazione<br />

comunale uscente. L’iniziativa è giunta al<br />

termine dell’<strong>it</strong>er avviato in Giunta per lo spostamento<br />

dell’area di servizio e per il prolungamento<br />

dell’isola pedonale di Piazza Caloprese. L’accordo<br />

è avvenuto alla presenza del responsabile<br />

dell’Eni del Centro-Sud, dell’ormai ex sindaco di<br />

<strong>Scalea</strong> Mario Russo e dell’assessore Raffaele De<br />

Rosa, rimasto in carica col nuovo sindaco Pasquale<br />

Basile. Come molti sanno, l’accordo prevede lo<br />

spostamento della pompa di benzina dal centro<br />

di <strong>Scalea</strong> in un’altra area, su un terreno comunale.<br />

Sarà infatti l’amministrazione a fornire gratu<strong>it</strong>amente<br />

uno spazio in un terreno comunale, ricevendo<br />

in cambio l’area centrale ai piedi del<br />

POMO DELLA DISCORDIA<br />

L’isola che divide e spesso riunisce<br />

Sergio Bloise, ex<br />

assessore della<br />

prima Giunta Russo,<br />

da poco eletto<br />

con ben 108 voti<br />

nella lista vincente<br />

Basile, si sente artefice<br />

della chiusura<br />

di piazza Caloprese<br />

a favore<br />

dell’isola pedonale,<br />

almeno quanto<br />

l’ex sindaco Russo,<br />

per averla sponsorizzata<br />

e cercato<br />

di realizzarla già<br />

ad inizio mandato (estate 2000). Poi, tutti sappiamo<br />

come andò a finire l’idillio Bloise-Russo,<br />

così, l’idea dell’area pedonale, si perse per qualche<br />

anno nell’aria. Nel 2005, Sergio Bloise, si presentò<br />

nuovamente alle amministrative, però, con<br />

la lista Bergamo che perse sonoramente contro la<br />

corazzata Russo. Da lì a poco, riaffiorò l’idea dell’isola<br />

pedonale portata avanti, finalmente, con<br />

veemenza, convinzione e determinazione dal<br />

gruppo consiliare vincente. A quel punto, Sergio<br />

Bloise, sposò l’impegno assunto dalla maggioranza<br />

Russo e di conseguenza prese le distanze dal<br />

suo gruppo di opposizione “Un<strong>it</strong>i per <strong>Scalea</strong>” che<br />

al contrario tentennava su tale iniziativa.<br />

«Mi preme ricordare - afferma il consigliere Sergio<br />

di GIAN ENRICO ZAMPROTTA<br />

tanto chiaro: solo quattro su sessanta candidati<br />

hanno mer<strong>it</strong>ato la fiducia degli elettori, i nuovi<br />

eletti Luigi De Luca e Palmiro Manco; Mimmo Introini<br />

della precedente opposizione e l’ex assessore<br />

Pino Bono, (i capilista non fanno testo, poichè,<br />

si r<strong>it</strong>rovano eletti ope-legis, e se non fosse<br />

automatica l’elezione, probabilmente non sederebbero<br />

nemmeno in consiglio). Questa analisi<br />

può sembrare impietosa verso chi non ha centrato<br />

l’obiettivo, ma rappresenta la realtà della volontà<br />

popolare. <strong>Scalea</strong> ha inteso affidare le proprie<br />

aspettative a chi ha promesso di avere<br />

“<strong>Scalea</strong> nel cuore”, al volto nuovo della pol<strong>it</strong>ica<br />

locale, a quella scintilla che ha acceso una nuova<br />

fiammella nella speranza popolare, lasciando defin<strong>it</strong>ivamente<br />

spegnere l’ormai esausto falò che<br />

ha fatto il suo tempo. Una speranza per un futuro<br />

che porti <strong>Scalea</strong> ad occupare il posto che realmente<br />

mer<strong>it</strong>a fra i comuni turistici dell’Alto Tirreno.<br />

Una speranza su una fiamma, per ora fioca, e<br />

della quale ci si chiede: “diventerà fuoco”? I fatti<br />

saranno gli unici ed incontestabili giudici. ❑<br />

centro storico di <strong>Scalea</strong>. L’Eni si accollerà le spese<br />

per lo spostamento dell’impianto. Da entrambe le<br />

parti è stata espressa soddisfazione per la chiusura<br />

di un accordo importante per <strong>Scalea</strong>. «La pompa<br />

di benzina - hanno sottolineato gli interessati -<br />

verrà così spostata dal centro, ev<strong>it</strong>ando la presenza<br />

nell’aria di idrocarburi. Verrà rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a alla<br />

c<strong>it</strong>tadina un’area preziosa che permetterà l’accesso<br />

al Centro storico e darà ancora più forza al<br />

progetto già avviato e finanziato dalla Regione Calabria<br />

relativo al palazzo Spinelli, che diventerà il<br />

Palazzo della Cultura e del Turismo. L’isola pedonale<br />

acquisterà presto un valore aggiunto ed il<br />

centro storico verrà notevolmente rivalutato. Ringraziamo<br />

per questo l’Eni ed il responsabile del<br />

Centro-Sud che hanno permesso l’accordo in favore<br />

dei c<strong>it</strong>tadini di <strong>Scalea</strong> e dell’ambiente».<br />

(M.C.)<br />

Bloise - che già nel corso del primo mandato Russo,<br />

quando in maggioranza svolgevo il ruolo di<br />

assessore, io stesso mi attivai per mettere in atto<br />

questa lungimirante iniziativa, concertandola con<br />

quello che r<strong>it</strong>enevo, e r<strong>it</strong>engo ancora, uno studio<br />

organizzato della viabil<strong>it</strong>à e del traffico». «Oggi,<br />

più di ieri - continua Bloise - facendo parte dell’attuale<br />

maggioranza condivido appieno la chiusura<br />

al traffico di piazza Caloprese, anche se ancora<br />

l’opera va ultimata e migliorata». «Da tempo,<br />

infatti - precisa Bloise - si pensa di acquisire alcune<br />

aree, in prossim<strong>it</strong>à di piazza Caloprese, in modo<br />

da poter attuare con il semplice abbattimento<br />

di una casupola semidiroccata, aree di<br />

interesse pubblico, e consentire, inoltre, anche<br />

un miglior flusso di trans<strong>it</strong>o dei veicoli». «Ora che<br />

faccio parte nuovamente di una squadra vincente<br />

- sottolinea Bloise - mi batterò con tutte le mie<br />

forze per estenderla ulteriormente, a nord, e di<br />

fare in modo che non ci siano problemi per il traffico.<br />

In quest’ottica bisognerà inglobare piazza<br />

Aldo Moro che, con un progetto di grande eccellenza,<br />

va pavimentata ed abbell<strong>it</strong>a, insieme al<br />

lungomare di <strong>Scalea</strong>, da troppi anni abbandonato<br />

a se stesso». ❑<br />

Associati anche tu per dare lunga v<strong>it</strong>a al <strong>Diogene</strong><br />

diogenemoderno@yahoo.<strong>it</strong>


8❏ Primo Piano aprile-maggio <strong>2010</strong><br />

BASILE NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ<br />

L’opposizione per voltare pagina avrebbe prefer<strong>it</strong>o un taglio netto con il passato<br />

di MATTEO CAVA<br />

Con puntual<strong>it</strong>à, seguendo la tabella di marcia stabil<strong>it</strong>a,<br />

il sindaco Pasquale Basile ha distribu<strong>it</strong>o le<br />

deleghe agli assessori già nominati durante il primo<br />

consiglio comunale e, nello spir<strong>it</strong>o del “lavoro<br />

di squadra”, anche ai consiglieri di maggioranza,<br />

riservando a sé l’urbanistica e lo spettacolo. Il<br />

vicesindaco, Maurizio Ciancio, si occuperà di demanio,<br />

san<strong>it</strong>à e rapporti con gli enti locali, Francesco<br />

Galiano di commercio, attiv<strong>it</strong>à produttive e<br />

pol<strong>it</strong>iche occupazionali, Raffaele D’Anna dei rapporti<br />

con il personale, innovazione e affari legali,<br />

Antonio Stummo di viabil<strong>it</strong>à, polizia municipale e<br />

pol<strong>it</strong>iche giovanili, mentre gli assessori della precedente<br />

giunta comunale, Raffaele De Rosa e Giuseppe<br />

Forestieri continueranno nella gestione dei<br />

lavori pubblici e dell’istruzione e turismo. Per<br />

quanto riguarda i consiglieri, Francesco Acquaviva,<br />

capogruppo di maggioranza, si occuperà di<br />

ambiente e cooperazione, Francesco Pellegrino<br />

di verde pubblico e arredo urbano, Angela Riccetti<br />

di servizi sociali e terzo settore, Tiziana Ruggiero<br />

De Bonis di pari opportun<strong>it</strong>à, contenzioso e<br />

tutela del centro storico, Attilio Sergio Bloise di<br />

patrimonio, protezione civile e tutela delle peri-<br />

Se da una parte può in qualche modo confortare<br />

l’entrata in consiglio di alcuni giovani ed altri<br />

emergenti, dall’altra bisogna prendere atto di un<br />

voto mirato e per certi aspetti intelligente che ha<br />

pun<strong>it</strong>o senza mezze misure ed in modo inappellabile<br />

ex assessori e consiglieri, nonché potenziali<br />

soggetti molto quotati, in partenza, sulla carta<br />

che si affacciavano per la prima volta nello scenario<br />

pol<strong>it</strong>ico-amministrativo scaleota. Della lista<br />

vincente restano a casa, tra sorpresa e meraviglia,<br />

l’ex assessore Angelo Cantisani ed i consiglieri<br />

Marcello D’Amico e Franco Tirone, mentre esce<br />

dalla giunta Tiziana De Bonis. Della lista seconda<br />

arrivata, invece, non riescono ad entrare in consiglio<br />

i quotati Ugo Manco, Antonio Forestieri e<br />

Giuseppe Lanuara (tutti e tre, in un recente passato<br />

hanno ricoperto la carica di assessore co-<br />

Numeri e curios<strong>it</strong>à<br />

BOCCIATI 5 MEDICI SU 8<br />

La vecchia ab<strong>it</strong>udine di schierare, in vista di campagne<br />

elettorali amministrative, laureati in medicina,<br />

non si placa e paga a metà. Nelle quattro liste<br />

presentate, infatti, figuravano ben otto medici,<br />

candidati alla carica di Consigliere comunale e,<br />

uno, a quella di sindaco. Cinque di questi sono rimasti<br />

a casa e quattro sono riusc<strong>it</strong>i ad entrare in<br />

Consiglio. Dei quattro eletti, solo Maurizio Ciancio,<br />

arrivato primo nella lista vincente Basile, farà parte<br />

della Giunta ricoprendo anche la carica di Vice sindaco.<br />

Quindi, rispetto al recente passato, si registra<br />

un trend negativo per la classe medica. Le<br />

bocciature più eclatanti riguardano gli uscenti Angelo<br />

Cantisani (assessore della giunta Russo) ed i<br />

consiglieri Marcello D’Amico ed Ennio Tenuta, entrambi<br />

uscenti. Gli altri due Messineo e Ordine,<br />

probabilmente fin<strong>it</strong>i nel dimenticatoio e ricomparsi<br />

sulla scena pol<strong>it</strong>ica dopo un po’ di anni e forse<br />

per in un momento sbagliato, trovano anch’essi<br />

posto nella lunga lista dei bocciati. Infine, tanto<br />

per restare in tema medico-san<strong>it</strong>ario, restano fuori<br />

anche i biologi Antonio Forestieri, che ancora una<br />

volta riesce ad ottenere un lusinghiero risultato<br />

personale, e Rosa Barbarello, entrambi della lista di<br />

Bergamo. ❑<br />

ferie, Fabio Ferrara di sport, cultura e comunicazione,<br />

Franco Di Giorno di bilancio e pol<strong>it</strong>iche<br />

ab<strong>it</strong>ative. In una nota, il sindaco ha dichiarato: «La<br />

nostra azione andrà avanti con lo spir<strong>it</strong>o del lavoro<br />

di gruppo. Manterremo fede a quanto sostenuto<br />

in campagna elettorale davanti ai c<strong>it</strong>tadini di<br />

<strong>Scalea</strong>. Siamo certi che lavorando sodo, con professional<strong>it</strong>à<br />

e costanza arriveremo ad ottenere ottimi<br />

risultati». Le nomine sono state pienamente<br />

condivise da tutti i componenti della maggioranza,<br />

come ha confermato Francesco Acquaviva:<br />

«Abbiamo accolto con piacere e soddisfazione le<br />

scelte varate dal nostro sindaco Pasquale Basile in<br />

mer<strong>it</strong>o all’assegnazione delle deleghe. In linea<br />

con quanto sostenuto nel corso della campagna<br />

elettorale, si è tenuto conto di tutte le esigenze<br />

che esprime il terr<strong>it</strong>orio, come testimonia anche<br />

la scelta di ist<strong>it</strong>uire una delega alle periferie. Inizia<br />

adesso la fase operativa da parte dell’Amministrazione<br />

che intende lavorare con impegno costante<br />

ed entusiasmo per dare corpo al mandato<br />

confer<strong>it</strong>oci dall’elettorato e concretezza al programma<br />

della lista. Il lavoro di squadra - ha concluso<br />

il capogruppo di maggioranza - parte in ma-<br />

L’ESERCITO DEI CANDIDATI DI SPICCO ESCLUSI DAL CONSIGLIO<br />

munale) e l’ottimo Daniele D<strong>it</strong>o. La delusione del<br />

gruppo si è prolungata anche verso candidati, ad<br />

inizio di giochi, apparentemente quotati come<br />

Rosa Barbarello, Fabio Pistorino e Gino Bovienzo.<br />

Mentre per Marco Fortunato sono scattati ben<br />

100 voti, che per un giovane alla prima esperienza<br />

pol<strong>it</strong>ica vogliono dire tanto. Della terza lista arrivata<br />

sono da registrare le brutte trombature per<br />

gli ex assessori Antonio Aiello, Enzo De V<strong>it</strong>o, Ennio<br />

Tenuta e degli ex consiglieri Ernesto Ordine,<br />

Antonio Messineo e Silvio Longobucco. Dagli altri<br />

esclusi di spicco, come Pino Forestieri, Paola Reda,<br />

Pino Manco, Francesco De Paola, ci si aspettava<br />

una maggiore affermazione. Sempre dello<br />

stesso gruppo, pur non entrando, fanno bella figura<br />

Mario Sapor<strong>it</strong>i e Luigi Russo. Con Campilongo<br />

entrano, come prevedibile, e si riconfermano<br />

l’uscente assessore Pino Bono e Mimmo Introini.<br />

Consigliere uscente di minoranza. Gennaro Licursi,<br />

in questa competizione, l’ennesima che l’ha visto<br />

protagonista nel bene e nel male, non nascondeva<br />

velle<strong>it</strong>à di grande affermazione ma la<br />

matematica implacabile e tiranna, anche per l’ex<br />

presidente del consiglio comunale, ha avuto le<br />

sue ragioni. Per tentare la grande avventura aveva<br />

intruppato (primo nella lista dei nomi) anche<br />

lo scaleota-milanese Osvaldo Cardillo che a 72<br />

anni di età, per salvare le plumbee sorti di <strong>Scalea</strong>,<br />

non aveva es<strong>it</strong>ato a misurarsi nella combattuta<br />

bagarre elettorale. Con lui, tra i nomi più altisonanti,<br />

l’ex sindaco Pezzotti, meglio conosciuto<br />

come “il generale” e l’ex segretario comunale Remo<br />

De Lorenzo, nonché i fedelissimi Gaetano<br />

Zuccarello (il più votato della lista) e Franco Fortunato<br />

che ha racimolato con onore 78 preferenze<br />

e fatto la sua buona figura. Da censurare,<br />

assolutamente, le partecipazioni degli attempati<br />

Ennio Ianniello (solo 11 voti) e Peppino Picarelli<br />

(14). Il totale per la lista “Liberamente” parla di<br />

appena 814 voti e di appena un seggio conquistato.<br />

Altri commenti e valutazioni preferiamo lasciarli<br />

fare ai sempre attenti e gentili lettori del<br />

<strong>Diogene</strong>. ❑<br />

niera operativa con l’intento di conferire il carattere<br />

di partecipazione alla nostra azione amministrativa».<br />

Dall’opposizione una nota dei consiglieri<br />

Bergamo, De Luca e Manco: «Esprimiamo i<br />

migliori auguri alla nuova giunta comunale che il<br />

sindaco Basile ha varato. Anche se avremmo prefer<strong>it</strong>o<br />

un netto taglio col passato, non possiamo<br />

che confermare l’apertura di cred<strong>it</strong>o alla maggioranza<br />

per le fatiche e le scelte che speriamo opererà<br />

nel più breve tempo possibile. Ricordiamo<br />

che la stagione turistica è alle porte e che i numerosi<br />

imprend<strong>it</strong>ori e operatori sono in attesa di<br />

vedere il paese trasformato secondo le linee programmatiche<br />

espresse in campagna elettorale.<br />

Un’attenzione particolare deve essere destinata<br />

all’ambiente e alle s<strong>it</strong>uazioni scabrose esistenti,<br />

come la discarica, il depuratore, l’inquinamento<br />

marino, ecc. “<strong>Scalea</strong> Libera” vuole sostenere l’avvio<br />

della nuova giunta, soprattutto i giovani presenti<br />

anche nella maggioranza, senza confusione<br />

dei ruoli stabil<strong>it</strong>i dall’elettorato». ❑<br />

LA NUTRITA SCHIERA DEGLI<br />

ESCLUSI PER UNA IPOTETICA<br />

E IMMAGINARIA<br />

MAGGIORANZA CONSILIARE<br />

Sindaco<br />

Gaetano ZUCCARELLO<br />

Assessori:<br />

Angelo Cantisani<br />

Antonio Forestieri<br />

Ugo Manco<br />

Daniele D<strong>it</strong>o<br />

Paola Reda<br />

Francesco Pezzotti<br />

Consiglieri:<br />

Virgilio Minn<strong>it</strong>i<br />

Marco Fortunato<br />

Franco Fortunato<br />

Fabio Pistorino<br />

Giuseppe Lanuara<br />

Gianfranco Pellegrino<br />

Fabio De Bonis<br />

Silvio Longobucco<br />

Pino Forestieri<br />

Pino Manco<br />

Mario Sapor<strong>it</strong>i<br />

Rosa Barbarello<br />

Luigi Cirimele<br />

Luigi Russo<br />

PROVA E RIPROVA<br />

Scartati per due volte consecutive e… oltre<br />

Per alcuni candidati, funziona il detto “non c’è<br />

due senza tre”. Riprovano ma non entrano ancora<br />

una volta, alcuni addir<strong>it</strong>tura calano sensibilmente<br />

rispetto al 2005: Pasquale Didona, Virgilio<br />

Minn<strong>it</strong>i, Ugo Manco, Raffaele Cammarota, Antonio<br />

Forestieri, Fabio Pistorino, Marcelo Forte, Giorgio<br />

Delle Tasse, Francesco De Paola, Mario Rotondaro,<br />

Franco Fortunato, Gimi Palma. ❑


aprile-maggio <strong>2010</strong> Primo Piano ❏ 9<br />

AVEVAMO UN GENERALE<br />

di GIAN ENRICO ZAMPROTTA<br />

Dal 1993 al 1995 e dal 1996 al 2000, <strong>Scalea</strong> è stata<br />

amministrata da un Generale a riposo, uomo<br />

ab<strong>it</strong>uato al comando ed alla conduzione di uomini.<br />

Qualcuno ce lo invidiava, altri, antimil<strong>it</strong>aristi,<br />

benpensanti, pacifisti e progressisti, invece lo denigravano<br />

con battute ricorrenti come: “ha ridotto<br />

il Comune ad una caserma”... ”quando prima<br />

vedremo gli impiegati in uniforme”... ”crede di poter<br />

imporre la disciplina”... ecc. Semplicemente,<br />

forse, non si era compreso che cercava di amministrare<br />

la cosa pubblica secondo i dettami del<br />

normale buonsenso che prevede anche dei lim<strong>it</strong>i<br />

al lassismo. È stato sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o con Mario Russo, un<br />

ottimo pol<strong>it</strong>ico, il quale, in nome del liberalismo,<br />

ha lasciato spazio al “fate quello che vi pare”: il risultato<br />

è l'attuale s<strong>it</strong>uazione di <strong>Scalea</strong>. Questa tornata<br />

elettorale ha portato, al vertice amministrativo,<br />

un docente univers<strong>it</strong>ario ab<strong>it</strong>uato ad avere un<br />

rapporto diretto con i collaboratori.<br />

Guarda caso, ai primi palp<strong>it</strong>i di aria nuova, ci si accorge<br />

che, in molte cose, la conduzione dell'interesse<br />

generale coincide con l'amministrazione<br />

quotidiana, da parte dei dipendenti, della cosa<br />

pubblica: osservanza dell'orario, presenza fisica<br />

continuativa nella struttura comunale, controllo<br />

sull'operato dei dipendenti, pubblicazione, tram<strong>it</strong>e<br />

manifesti, della convocazione del consiglio, ricerca<br />

della trasparenza in tutte le azioni e compartecipazione<br />

del c<strong>it</strong>tadino, almeno a livello di<br />

informazione, agli atti amministrativi. “Cose” affini<br />

al modus operandi del “generale”: allora è forse<br />

questo il modo corretto di amministrare una<br />

c<strong>it</strong>tà? E <strong>Scalea</strong> è una c<strong>it</strong>tà difficile, atipica, che,<br />

per nove mesi l'anno, presenta i problemi tipici di<br />

una c<strong>it</strong>tadina del profondo Sud e per tre mesi ha<br />

invece esigenze di una c<strong>it</strong>tà di media grandezza.<br />

“I have a dream…”Martin Luther King 28 agosto del ‘63<br />

“HO UN SOGNO… SCALEA BELLA E ONESTA”<br />

di MONICA DE CARLO<br />

“Non chiedetevi<br />

cosa <strong>Scalea</strong> può<br />

fare per voi ma<br />

cosa voi potete<br />

fare per <strong>Scalea</strong>”.<br />

Parafrasando un<br />

Presidente statun<strong>it</strong>ense<br />

il nostro<br />

Sindaco,<br />

Pasquale Basile,<br />

ci incoraggia a<br />

essere più attivi<br />

e vicini alla nostra<br />

c<strong>it</strong>tà. Ho<br />

sent<strong>it</strong>o qualcuno<br />

obiettare<br />

che il paragone è spropos<strong>it</strong>ato ma in realtà non<br />

lo è affatto. È il principio che va colto. <strong>Scalea</strong> è lo<br />

specchio dei suoi c<strong>it</strong>tadini, come ogni singola casa<br />

lo è di ognuno di noi. <strong>Scalea</strong> è casa nostra. Un<br />

grande condominio. Le strade, le piazze, le discariche…<br />

è tutto un’estensione di casa nostra.<br />

Ebbene, il Sindaco ce lo ha solo ricordato. “I have<br />

a dream” è una frase di Martin Luther King e significa<br />

“Ho un sogno”. Anche “W <strong>Scalea</strong>” ha un<br />

sogno, quella di spingere i c<strong>it</strong>tadini a far diventare<br />

<strong>Scalea</strong> bella e onesta. Quella di rendere <strong>Scalea</strong><br />

un esempio per i paesi del Sud e orgoglio dei<br />

suoi ab<strong>it</strong>anti. Esiste a <strong>Scalea</strong> una generazione sana<br />

e operosa che ha deciso di rimboccarsi le maniche<br />

e fare sul serio. Per prima cosa i c<strong>it</strong>tadini<br />

devono conoscere quali sono gli strumenti per<br />

far sentire a chi amministra la propria voce. Lo<br />

Statuto del Comune di <strong>Scalea</strong> prevede diverse<br />

forme di partecipazione alla v<strong>it</strong>a dell’Ente. All’art.<br />

4 comma 4 è previsto che “allo scopo di fare<br />

esprimere giudizi e indirizzi complessivamente<br />

sulle attiv<strong>it</strong>à e sui servizi dell’Amministrazione, il<br />

Comune indice ogni anno una conferenza di verifica<br />

a consuntivo dell’attiv<strong>it</strong>à”. La norma non dice<br />

che “il Comune può indire”, ma prevede un<br />

vero e proprio rendiconto pubblico e annuale<br />

che l’amministrazione deve rendere ai c<strong>it</strong>tadini.<br />

Lo stesso articolo prevede che il Comune ist<strong>it</strong>uisca<br />

una Consulta di c<strong>it</strong>tadini mentre ha facoltà di<br />

promuovere la nomina di com<strong>it</strong>ati di quartiere.<br />

I punti di contatto con il vecchio sistema, a pochi<br />

giorni dalla elezione, stanno creando “chiacchiericci<br />

e mormorii” perché si teme il r<strong>it</strong>orno ad un sistema<br />

più rigido di amministrare. O, più semplicemente,<br />

essendo <strong>Scalea</strong> un paese di pescatori, si<br />

preferisce il lassismo perché nel torbido si pesca<br />

meglio”? In ogni caso, i punti di contatto, con l'esperienza<br />

“generalizia”, pur essendo abbastanza<br />

evidenti sono originati da s<strong>it</strong>uazioni diverse. Il generale<br />

fu eletto da un sodalizio di persone che ha<br />

sempre fatto pol<strong>it</strong>ica ed aveva deciso, in quel momento,<br />

di dare una svolta alla s<strong>it</strong>uazione locale.<br />

Persone di una certa età che, quasi immediatamente,<br />

appena si accorsero di non avere fra le<br />

mani un burattino, si dissociarono, creando i presupposti<br />

per una caduta dell'amministrazione<br />

che, puntualmente, fu rieletta dalla c<strong>it</strong>tadinanza.<br />

L'attuale primo c<strong>it</strong>tadino è prevalentemente l'espressione<br />

di un voto giovanile, infatti è sufficiente<br />

vedere l'elevato numero di giovani che compongono<br />

il consiglio.<br />

Queste divers<strong>it</strong>à evidenziano alcune differenze di<br />

estrazione dei due soggetti in questione, perché,<br />

in ogni caso, per amministrare occorrono coraggio<br />

e fermezza. Coraggio nel saper prendere decisioni,<br />

anche impopolari, se occorre e fermezza<br />

nel portarle a compimento: in una sola parola occorre<br />

saper comandare.<br />

Concludendo: avevamo un Generale e ci si è resi<br />

conto, inconsciamente, che a <strong>Scalea</strong> occorre comunque<br />

un Generale, che sappia comandare, insomma<br />

un cap<strong>it</strong>ano che possa portare in acque<br />

più serene questa nave.<br />

Auguriamoci tutti di essere riusc<strong>it</strong>i a trovare un valido<br />

nocchiero, in caso contrario ci attendono<br />

cinque anni di “fate voi”. ❑<br />

Ma andando oltre, troviamo la possibil<strong>it</strong>à per i<br />

c<strong>it</strong>tadini e le associazioni di rivolgere al Comune<br />

istanze per chiedere provvedimenti ed è previsto<br />

un termine entro cui l’Ente deve dare risposte.<br />

Sono previste le petizioni e anche la possibil<strong>it</strong>à di<br />

redigere provvedimenti amministrativi, le cosiddete<br />

“proposte”, se a volerle è almeno il 10% degli<br />

elettori. Si può chiedere al Comune (5% degli<br />

elettori) di indire pubbliche assemblee di c<strong>it</strong>tadini<br />

per dibattere i problemi della Comun<strong>it</strong>à. Si<br />

possono indire referendum per porre all’ordine<br />

del giorno del Consiglio Comunale materie di<br />

competenza comunale (20% degli elettori). È<br />

prevista la possibil<strong>it</strong>à di ist<strong>it</strong>uire Consigli di frazioni<br />

a cui spetta il potere di presentare in Consiglio<br />

Comunale proposte e interrogazioni. Insomma, la<br />

nostra Carta è lo Statuto comunale e “W <strong>Scalea</strong>”<br />

si batterà affinché tutte queste forme partecipative<br />

vengano attuate. Si badi bene che lo Statuto<br />

fa distinzione fra ciò che è nella facoltà dell’Amministrazione<br />

e ciò che invece non lo è. Parlando<br />

con la gente, spesso ho sent<strong>it</strong>o lamentare qualcuno<br />

di aver presentato al Comune un certo progetto<br />

ma che “nessuno si è fatto sentire”. La sol<strong>it</strong>a<br />

storia. Siamo lassisti e pigri e ci areniamo di<br />

fronte al primo ostacolo. Se quando si presenta<br />

un progetto o una proposta lo si facesse a norma<br />

di legge, in caso di mancato riscontro da parte di<br />

chi di dovere, potremmo sfruttare la tutela che la<br />

legge offre e pretenderne il rispetto. Ma qui siamo<br />

ab<strong>it</strong>uati a fare le cose attraverso l’amicizia<br />

con Tizio piuttosto che con Caio. Peggio ancora,<br />

stiamo z<strong>it</strong>ti per paura di chissà quali r<strong>it</strong>orsioni.<br />

Siamo talmente assuefatti al sistema del “chiedere”<br />

che non ci rendiamo conto di quelli che sono<br />

i nostri dir<strong>it</strong>ti e soprattutto i nostri doveri. Il<br />

Com<strong>it</strong>ato al Consiglio Comunale ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o in seno<br />

all’associazione “W <strong>Scalea</strong>” cercherà di diffondere,<br />

passo per passo, tutto il contenuto dello Statuto<br />

Comunale, nel minimo dettaglio, perché la<br />

maggior parte dei c<strong>it</strong>tadini lo ignora. La trasparenza<br />

è un dir<strong>it</strong>to garant<strong>it</strong>o dalla legge <strong>it</strong>aliana…<br />

peccato che spesso si preferisce non vedere.<br />

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”.<br />

(Inferno XXXIV, 139), ultimo verso dell’Inferno<br />

della Divina Commedia di Dante Alighieri).<br />

Con l'obiettivo di migliorare anche<br />

la viabil<strong>it</strong>à e la sicurezza stradale<br />

PER VIA LIDO E CORSO<br />

MEDITERRANEO NUOVO LOOK<br />

Sono stati avviati i lavori di miglioramento della<br />

viabil<strong>it</strong>à e della sicurezza pedonale in via Lido e<br />

lungo il Corso Med<strong>it</strong>erraneo. Verranno effettuati<br />

lavori lungo i marciapiedi tenendo conto delle altezze<br />

rispetto al piano stradale e della pavimentazione.<br />

Il Sindaco, Pasquale Basile, l'assessore ai<br />

Lavori pubblici, Raffaele De Rosa, e l'intera Amministrazione<br />

comunale si scusano con i commercianti<br />

e con la c<strong>it</strong>tadinanza per i disagi arrecati.<br />

«Siamo certi, però - si legge in una nota - che l'obiettivo<br />

di rendere più vivibile e bella la nostra<br />

c<strong>it</strong>tadina sarà condiviso da tutti». Verrà tenuto in<br />

considerazione anche l'arredo urbano, trattandosi<br />

di strade del centro di <strong>Scalea</strong>, molto frequentate<br />

da c<strong>it</strong>tadini residenti e turisti.<br />

«L'obiettivo - ha detto il sindaco Pasquale Basile -<br />

è quello di migliorare la viabil<strong>it</strong>à e la sicurezza dei<br />

pedoni. L'idea è quella di rendere più europea la<br />

nostra c<strong>it</strong>tadina anche in vista della prossima stagione<br />

estiva». «Nel r<strong>it</strong>enere che l'azione intrapresa<br />

- afferma l'assessore Raffaele De Rosa - contribuisca<br />

a migliorare la qual<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a dei c<strong>it</strong>tadini,<br />

siamo certi che anche i tempi stimati per la realizzazione<br />

dei lavori saranno relativamente brevi<br />

e non interferiranno con la prossima stagione<br />

estiva». (M.C.)<br />

Punti vend<strong>it</strong>a:<br />

SCALEA - Via Lauro, 240/264b<br />

Fabrizio 328.7514238<br />

Matteo 328.1284855


10❏ Nella Nostra C<strong>it</strong>tà aprile-maggio <strong>2010</strong><br />

A CARMINE, ELOGIO DI UN AMICO “SEMPLICE”<br />

Una part<strong>it</strong>a della<br />

sua amata Salern<strong>it</strong>ana,<br />

vissuta fianco<br />

a fianco, con<br />

l’ansia del tifoso,<br />

ma anche con la<br />

leggerezza di chi<br />

sa ridere delle<br />

sciocchezze che<br />

si sentono sugli<br />

spalti, di chi sa già<br />

che ne riderà anche<br />

dopo, nel ricordo.<br />

Se dovessi<br />

legare Carmine a<br />

un’immagine, sarebbe<br />

questa.<br />

Sempre sorridente,<br />

sempre cortese,<br />

amava la v<strong>it</strong>a<br />

nella sua semplic<strong>it</strong>à. Proprio l’entusiasmo e il gusto<br />

che sapeva trarre dalle cose semplici della v<strong>it</strong>a erano<br />

la sua forza. Ad esempio il calcio. Credo che insieme<br />

al gioco, che tanto lo appassionava, Carmine<br />

amasse proprio far parte dello sgangherato “circo”<br />

del calcio di provincia, con i suoi lim<strong>it</strong>i e i suoi valori,<br />

ma soprattutto con i suoi tipi umani che per un<br />

nulla - un tic, una battuta, un modo di fare - diventavano<br />

i personaggi che avrebbero affollato i nostri<br />

divert<strong>it</strong>i ricordi per anni. Allo stesso modo a Carmine<br />

Di Martino, che era anche un grande tifoso della<br />

Juventus (per questa squadra forse soffriva e gioiva<br />

anche un po’ di più), piaceva andare allo stadio per<br />

vedere la part<strong>it</strong>a della Salern<strong>it</strong>ana, ma la fermata all’autogrill<br />

per mangiare il panino - lo stesso, domenica<br />

dopo domenica - valeva almeno quanto la part<strong>it</strong>a<br />

stessa. E che importava il risultato? In quell’anno<br />

in cui condividemmo le g<strong>it</strong>e domenicali allo stadio<br />

Arechi per vedere la tanto agognata serie A, la squadra<br />

retrocesse. Ma in lui - e anche in me grazie a lui,<br />

adesso che ci penso - rimase solo il ricordo delle<br />

tante risate fatte insieme. E così, il piacere di giocare<br />

la schedina o di fare una scommessa era per lui<br />

nella complic<strong>it</strong>à che si creava con l’amico con cui si<br />

sfidava la sorte, piuttosto che nella speranza di una<br />

vinc<strong>it</strong>a. E alla fine, anche in quel caso, qualsiasi risultato<br />

sarebbe stato accolto con un sorriso, trasformandosi<br />

nell’ennesima storia, nell’aneddoto da raccontarci<br />

su e da raccontare per prendersi in giro o<br />

per prendere bonariamente in giro soprattutto “Piero”,<br />

l’amico fratermo e compagno di scommesse di<br />

sempre. Con Carmine abbiamo giocato nello <strong>Scalea</strong><br />

dal 1994 al 1996. Ci siamo incontrati nuovamente<br />

poi nel Praia, nella “Lavinum” e - ultima squadra prima<br />

della scoperta della sua malattia - nel San Nicola.<br />

In campo era un grande combattente, uno che ci<br />

metteva il cuore. E ne aveva Carmine di cuore, in tutti<br />

i sensi. Era la persona più generosa che io abbia<br />

mai conosciuto, e la più buona. In molti anni di amicizia<br />

mai uno screzio, mai un l<strong>it</strong>igio, un’incomprensione.<br />

Perché Carmine aveva cap<strong>it</strong>o una cosa fondamentale:<br />

che nella v<strong>it</strong>a gli affanni, le preoccupazioni,<br />

le angosce sono solo ostacoli alla felic<strong>it</strong>à; e un conto<br />

è saperlo, un conto è capirlo. Aveva cap<strong>it</strong>o dove<br />

va cercata la felic<strong>it</strong>à, dove si va a infilare. Per questo<br />

Carmine era la persona meno frustrata della terra ed<br />

era sempre terribilmente di buon umore. Non conosceva<br />

risentimento e anche quando le correnti si<br />

facevano sfavorevoli, lui sapeva andare di bolina e<br />

sperare, come tutte le persone veramente intelligenti,<br />

che la somma della felic<strong>it</strong>à avrebbe superato<br />

comunque, un giorno o l’altro, quella dell’infelic<strong>it</strong>à;<br />

che fra le bellezze e le brutture della v<strong>it</strong>a la bilancia<br />

pesa sempre dalla parte delle prime, e che bisogna<br />

crederci fino in fondo. E fino alla fine ci ha creduto<br />

lui, senza mai abbandonare quello sguardo curioso<br />

e divert<strong>it</strong>o nei confronti di ciò che lo circondava,<br />

quella fiducia incondizionata nella bellezza della v<strong>it</strong>a.<br />

Non è retorica questa; Carmine era così. Ed è per<br />

questo che adesso che non c’è più vorrei dirgli grazie,<br />

insieme agli innumerevoli amici che ha saputo<br />

conquistare nel corso della sua esistenza. Grazie<br />

per averci insegnato il gusto tondo che può avere la<br />

felic<strong>it</strong>à in cui ti imbatti per caso, se solo la sai riconoscere.<br />

Grazie per aver intrecciato la sua v<strong>it</strong>a con<br />

la nostra per una stagione, per averci insegnato a<br />

percorrere con più leggerezza quel che resta della<br />

nostra. Grazie per quella ricetta semplice della felic<strong>it</strong>à,<br />

che ci hai dettato senza saperlo. ❑<br />

ANDREA BIONDI<br />

L’“AFFRUNTATA” DEL GIOVEDI SANTO A SCALEA<br />

A propos<strong>it</strong>o del secolare r<strong>it</strong>o di Pasqua dell’ “AF-<br />

FRUNTATA” a Sant’Onofrio in provincia di Vibo Valentia,<br />

che commemora l’incontro della SS. Vergine<br />

con suo Figlio Cristo, il Risorto, vorrei ricordare che<br />

tale r<strong>it</strong>o della Settimana Santa si svolgeva anche in<br />

diverse local<strong>it</strong>à dell’alto Tirreno cosentino, ma il<br />

GIOVEDI’ SANTO, cioè quando si commemorava un<br />

diverso avvenimento tragico della Passione. Ancora<br />

oggi, questa commovente tradizione si celebra<br />

in alcuni Centri del nostro hinterland. A <strong>Scalea</strong>, invece,<br />

è rimasto solo il ricordo di quando si celebrava,<br />

con autentica fede popolare, nelle due monumentali<br />

secolari chiese di San Nicola in Plateis e<br />

23/4/<strong>2010</strong><br />

di ERCOLE SERRA<br />

di Santa Maria d’Episcopio. In sostanza, verso la<br />

tarda serata del GIOVEDI’ SANTO (allorquando si allestiva<br />

il Santo Sepolcro con le fresche violette selvatiche<br />

e “‘U GRANU” preparato dalle famiglie) i<br />

numerosi fedeli affollavano le due chiese per ascoltare<br />

“A’ PASSIUN(i)” narrata dal pulp<strong>it</strong>o dal padre<br />

predicatore con espressiva sublime enfasi, tale da<br />

incantare il pubblico presente, il quale partecipava<br />

in silenziosa med<strong>it</strong>azione. Ad un certo punto<br />

della celebrazione, dal portone principale del<br />

tempio, veniva fatta entrare la sacra statua dell’SS.<br />

Addolorata e, proprio nello stesso istante, il celebrante<br />

mostrava ad alta voce, alla SS. Vergine affl<strong>it</strong>ta<br />

e sconsolata, l’ECCE HOMO, con queste toccanti<br />

parole: “MARIA, ECCO TUO FIGLIO!” A questo<br />

punto i fedeli erano presi dalla commozione generale<br />

e le pie donne si battevano il petto in segno di<br />

pen<strong>it</strong>enza, ostentando platealmente le lacrime. I<br />

due antichi, espressivi ed artistici simulacri (varette)<br />

s’incontravano a distanza ravvicinata (l’affruntata)<br />

ed in Chiesa aleggiava lo stesso mistico cupo<br />

momento dei fatti storici avvenuti realmente duemila<br />

anni fa a Gerusalemme. Ormai, nella nostra<br />

millenaria C<strong>it</strong>tà, anche questo r<strong>it</strong>o si è perso, come<br />

tanti altri, a danno delle nostre secolari tradizioni e<br />

del nostro autoctono patrimonio etnico che andrebbe,<br />

invece, riscoperto e valorizzato. ❑<br />

È tutto pronto, “Eventopeople summer <strong>2010</strong>”<br />

c’è… dopo una lunga attesa è usc<strong>it</strong>o il programma<br />

ufficiale dell’evento salsa più grande d’Europa.<br />

Anche per quest’anno grandi sorprese e tanto<br />

divertimento. Ancora una volta vi presentiamo<br />

la salsa in tutta le sue forme e colori, cotta dai migliori<br />

ballerini del mondo. Un evento unico nel<br />

suo genere che vi farà vivere nuovamente emozioni<br />

irripetibili. Si rinnova anche per il <strong>2010</strong> la sezione<br />

“hip hop on stage” dedicata a tutti gli appassionati<br />

di tale genere, con alcuni dei migliori<br />

RICORDO DI PASCAL(I)<br />

U’ MARINAR(I)<br />

Con la scomparsa dell’amico Pasquale Manco,<br />

<strong>Scalea</strong> ha perduto un altro pezzo delle sue gloriose<br />

antiche ciurme di pescatori, “ì marinar(i)”.<br />

Tutti ricordiamo Pascal(i) u’ marinar(i) (come veniva<br />

chiamato affettuosamente) con la sua barca<br />

grande, int<strong>it</strong>olata alla SS. Madonna del Carmelo,<br />

quando insieme agli altri pescatori di <strong>Scalea</strong>, dalla<br />

spiaggia grande, all’imbrunire, prendeva il largo<br />

con la lampara per la pesca di alici, sarde, “perciasacchi”<br />

e tante altre specie di pesce del nostro<br />

mare. Ogni anno, l’otto settembre, Pasquale, insieme<br />

ai suoi fratelli ed amici, preparava con devozione<br />

il suo barcone per trasportare nella processione<br />

a mare il sacro simulacro (1802) della<br />

Madonna del Lauro, protettrice dei marinari e dei<br />

pescatori. Un’altra passione di Pasquale era l’allestimento<br />

del palo che ogni anno preparava con i<br />

suoi compagni per celebrare ‘U PANNU’ i Santa<br />

Lucia (ù palu d’à cuccagna). Gli ultimi ai quali ha<br />

partecipato, come al sol<strong>it</strong>o con grande impegno<br />

e cura, sono quelli tradizionali di piazza Cimalonga,<br />

il 13 dicembre del 2008, e di largo “Marina”,<br />

l’anno scorso. Certamente Pascal(i) u’ marinar(i)<br />

per <strong>Scalea</strong> era un’icona e lascia un vuoto nell’ambiente<br />

marinaro e nel nostro Centro storico, dove<br />

ab<strong>it</strong>ava in via Metastasio insieme alla gentile moglie<br />

Silvia, alla quale la nostra redazione porge le<br />

più sent<strong>it</strong>e condoglianze un<strong>it</strong>amente ai figli e ai<br />

parenti tutti. (E.S.)<br />

*Necrologi*<br />

Giorno 19 aprile <strong>2010</strong>, a soli 65 anni di età, si è<br />

spento in Castrovillari, dopo breve e inesorabile<br />

malattia, Fabio Perri, mar<strong>it</strong>o di Caterina Formica,<br />

sorella dei cari amici Dino, Pio, Emanuela nonché<br />

del nostro fraterno amico e disponibile socio<br />

Gianni Formica del Santa Caterina. Alla signora<br />

Caterina e a tutta la famiglia Formica, giungano le<br />

più sent<strong>it</strong>e condoglianze da parte del direttore e<br />

della redazione del <strong>Diogene</strong>.<br />

*******<br />

Giorno 20 aprile c.a., è venuto a mancare all'affetto<br />

dei suoi cari, Oreste Chiappetta, gen<strong>it</strong>ore<br />

affettuoso e mar<strong>it</strong>o premuroso. Alla consorte signora<br />

R<strong>it</strong>a, al sempre cortese amico Piero e alle<br />

gentilissime figlie Tilde ed Emilia, vanno le più<br />

sent<strong>it</strong>e condoglianze del direttore e della redazione<br />

del <strong>Diogene</strong>.<br />

*******<br />

Ringraziamento<br />

La famiglia Di Martino ringrazia di vero cuore<br />

quanti hanno partecipato, con affetto e amicizia<br />

al loro grande dolore che li ha colp<strong>it</strong>i per la prematura<br />

scomparsa dello sfortunato e carissimo<br />

Carmine.<br />

APPUNTAMENTO CHE SI RINNOVA AL SANTA CATERINA<br />

DAL 21 AL 23 MAGGIO <strong>2010</strong> “EVENTOPEOPLE”…<br />

L’EVENTO SALSA PIÙ GRANDE D’EUROPA!<br />

ballerini hip hop di tutti i tempi, coloro che hanno<br />

fatto la storia di questo stile. Dopo le prime<br />

tappe “Eventopeople man” al “vivimos por el baile”<br />

di Treviso e al “world salsa meeting” di Milano,<br />

al “Fortezza da basso” di Firenze, scendendo,<br />

continua il tour ormeggiando la sua poderosa<br />

tappa al Santa Caterina Village di <strong>Scalea</strong> dal 21 al<br />

23 maggio <strong>2010</strong>. Ci sono tutte le premesse affinché<br />

“Eventopeople” di quest’anno superi le già<br />

emozionanti e divertenti scorse edizioni.❑


aprile-maggio <strong>2010</strong> Nella Nostra C<strong>it</strong>tà ❏ 11<br />

Carlo Verdone: Roma, la casa di ogni <strong>it</strong>aliano e c<strong>it</strong>tadino del mondo<br />

DATECI PIÙ ISOLE PEDONALI<br />

Salviamo questa c<strong>it</strong>tà dal degrado, dai cerotti sull’asfalto e dalla inciviltà<br />

Una c<strong>it</strong>tà violentata dal traffico, inciviltà e pol<strong>it</strong>ici. È<br />

il r<strong>it</strong>ratto che Carlo Verdone, inconfondibile volto e<br />

autore di commedia all’<strong>it</strong>aliana e irresistibile icona<br />

della roman<strong>it</strong>à, fa della sua c<strong>it</strong>tà. E nell’indicare la<br />

Puglia (dove è stato dal 13 aprile per il Festival del<br />

Cinema Europeo di Lecce, che gli dedica l’unidicesima<br />

edizione) come sola “regione viva a livello culturale,<br />

non a caso ci va pure Coppola”, elenca tutti<br />

i problemi del capoluogo.<br />

Roma in negativo cos’è?<br />

È traffico, che mortifica, violenta e oscura anche a<br />

livello fisico la c<strong>it</strong>tà. È inciviltà di chi sosta in doppia-tripla<br />

fila e blocca tutto, di chi gira a bordo di<br />

jeep su strade piccole e difficili già col motorino, di<br />

chi non bada ai bisogni dei cani. È scarsa manutenzione<br />

delle strade: dove ab<strong>it</strong>o, a Monteverde<br />

vecchio, ogni giorno ci si infortuna per le buche. È<br />

degrado dell’asfalto, che pare riparino con i cerotti.<br />

Infine è il problema-parcheggi, che si risolve o<br />

con targhe alterne o con isole pedonali, ma farebbero<br />

arrabbiare i commercianti e perdere voti.<br />

Patronato Ital<br />

Centro Servizi Ital Caf Uil<br />

Unione Italiana<br />

Mezzadri e Coltivatori Diretti<br />

Associazione<br />

Olivicole e Pratiche Agricole<br />

Da sempre...<br />

al servizio dei c<strong>it</strong>tadini e degli agricoltori<br />

<strong>Scalea</strong> - Via Rendano, 29/31<br />

Tel. e Fax 0985 90060 - Cell. 347 8661619<br />

La soluzione?<br />

Una certa sever<strong>it</strong>à e disciplina: più isole pedonali e<br />

parcheggi, salviamo la c<strong>it</strong>tà.<br />

E i romani?<br />

Anche se necrotizzati, restano il popolo con lo<br />

spir<strong>it</strong>o simpatico, generoso, che incontri nei rioni o<br />

a Trastevere. Ma fanno parte di un paese educato<br />

male, il buon esempio dovrebbe venire dai vertici.<br />

Che pensa delle ultime elezioni?<br />

Pietose, per un motivo: come elettore, che guarda<br />

la tv quando può, non ho mai cap<strong>it</strong>o il programma<br />

della Bonino e della Polverini. E penso non li abbia<br />

cap<strong>it</strong>i nessuno.<br />

Cosa si aspetta?<br />

Un ricambio generazionale: nuove leve di talento,<br />

basta con le sol<strong>it</strong>e facce.<br />

Non fa film sui pol<strong>it</strong>ici perché già fanno ridere da<br />

soli?<br />

No, mi fanno arrabbiare. L’Italia è diseducata alla<br />

cultura, ha perso memoria storica e si accontenta<br />

delle mediocr<strong>it</strong>à.<br />

Doloroso lo smantellamento della casa di suo padre?<br />

Un colpo al cuore: lì dal 1930 ha ab<strong>it</strong>ato la nostra<br />

famiglia, sul Lungotevere davanti a Ponte Milvio.<br />

Non c’è stato verso di convincere il Vaticano, la risposta<br />

è stata lapidaria: casa già destinata ad altri<br />

sacerdoti. È terribile, una casa ricca di cultura ridotta<br />

a scheletro. Mio fratello ha trovato carteggi<br />

di papà con Fellini, Rossellini, De Sica, Renoir,<br />

Carnè, Marinetti. Faremo una fondazione per metterli<br />

a disposizione degli studenti.<br />

A propos<strong>it</strong>o, come è andata al CineSocialClub di<br />

Tor Vergata?<br />

Vado sempre volentieri agli incontri con gli univers<strong>it</strong>ari.<br />

Non vivo da artista, ma da fan: resto una persona<br />

semplice che fa con serietà il suo lavoro.❑<br />

CLAUDIA CATALLI<br />

PER GLI AMANTI DELLA BUONA CUCINA<br />

In questo numero del <strong>Diogene</strong> presentiamo, per<br />

gli amanti della buona cucina, una ricetta particolare<br />

e gustosissima del bravissimo e fantasioso chef<br />

Dino Cauteruccio del Santa Catereina Hotel di<br />

<strong>Scalea</strong>.<br />

ZUPPA DI CANNELLINI, SCAROLA E ROMBI DI SPIGOLA<br />

Ingredienti per 4 persone:<br />

300 g di fagioli cannellini secchi<br />

2 cappucci di scarola<br />

1 spicchio d’aglio<br />

Un poco di peperoncino rosso macinato dolce<br />

1 spigola di 400/500 g<br />

Olio extravergine di oliva calabrese<br />

Pane nero integrale<br />

Sale q.b.<br />

PREPARAZIONE: Mettere a bagno<br />

i cannellini secchi per 5-6<br />

ore. In una pentola quasi piena<br />

d’acqua versare i cannellini e<br />

portare a cottura, sbollentare la<br />

scarola e passare in padella con<br />

olio, aglio e peperoncino rosso<br />

macinato, aggiungere i fagioli e<br />

far cuocere per 5 minuti. Nel mentre, sfilettate la<br />

spigola tagliata a rombi e passare in padella con<br />

olio, aglio e prezzemolo, adagiandola sulla minestra<br />

già pronta. Guarnire il tutto con tre crostini di<br />

pane nero integrale, aggiungere sopra un filo d’olio<br />

e servire in una ciotola di terracotta caratteristica<br />

calabrese.<br />

NOTA REDAZIONALE<br />

La gentile signora Giovanna Landi-Serra, funzionario<br />

direttivo della Direzione Provinciale delle Entrate<br />

di Cosenza, è stata collocata in pensione per<br />

raggiunti anni di servizio con decorrenza dal primo<br />

aprile di quest’anno. La Direzione regionale delle<br />

Entrate di Catanzaro, in una nota ufficiale, ha voluto<br />

manifestare alla solerte pubblica dipendente,<br />

ringraziandola, “il mer<strong>it</strong>ato riconoscimento di impegno<br />

e capac<strong>it</strong>à di cui ha dato prova nella sua<br />

lunga carriera”. La signora Landi, fu assunta per<br />

pubblico concorso, con la qualifica di procuratore<br />

delle tasse ed II. II. sugli Affari, nel lontano 1976, all’Ufficio<br />

del Registro di Cosenza. Successivamente,<br />

dal 2001, fu trasfer<strong>it</strong>a all’Ufficio provinciale IVA di<br />

Cosenza ed infine nell’unificato Ufficio terr<strong>it</strong>oriale<br />

dell’Agenzia delle Entrate, attuale Direzione Provinciale<br />

delle Entrate. Nel corso della sua brillante<br />

v<strong>it</strong>a lavorativa, culminata con il raggiungimento della<br />

qualifica apicale di direttore tributario (F.5), lo<br />

stesso funzionario ha retto, con professional<strong>it</strong>à e<br />

correttezza, vari reparti dove ha svolto il suo delicato<br />

e responsabile comp<strong>it</strong>o sempre al servizio<br />

dello Stato e dei c<strong>it</strong>tadini utenti. La nostra redazione<br />

porge alla neopensionata gli auguri più affettuosi<br />

per un lunghissimo godimento della mer<strong>it</strong>ata<br />

pensione un<strong>it</strong>amente al mar<strong>it</strong>o Ercole Serra, nostro<br />

assiduo collaboratore, alle figlie Rosa Lara, Arianna<br />

e Mariangela, nonché ai nipotini Andrea, Attilio e<br />

Giovanna ed ai generi. ❑<br />

*Laurea*<br />

Presso l’univers<strong>it</strong>à “Magna Graecia” di Catanzaro,<br />

Luca Salerno si è brillantemente specializzato in<br />

ingegneria biomedica discutendo la tesi: “Modello<br />

computazionale della trasduzione sensoriale del<br />

gusto”, raggiungendo il risultato di 110 e lode con<br />

gli elogi della commissione. Al neo dottore, figlio<br />

del nostro carissimo amico e luogotenente della<br />

guardia di finanza di <strong>Scalea</strong> Giuseppe Salerno, il<br />

diretore e la redazione del <strong>Diogene</strong> augurano ogni<br />

bene e ogni soddisfazione professionale. ❑


12❏ Società aprile-maggio <strong>2010</strong><br />

LA PSICHIATRIA NEI REGIMI<br />

TOTALITARI: UN FALLIMENTO? Da innumerevoli ere storiche, il futuro del mondo<br />

Ho letto con interesse l’articolo su Basaglia, pubblicato<br />

sul vostro giornale nel numero precedente<br />

e ciò mi ha fatto avvalorare certi miei pensieri.<br />

La psichiatria dei regimi total<strong>it</strong>ari è stata un fallimento<br />

oppure no? È difficile dare una risposta alla<br />

domanda, ma alla fine possiamo affermare che<br />

essa è stata effettivamente un fallimento. E mi<br />

duole dirlo: essa ha sviato molti intellettuali e<br />

molti filosofi. Infatti essa considera spesso segno<br />

di malattia ciò che in realtà è sintomo e fonte di<br />

pieno benessere. Mettiamo ad esempio che un<br />

soggetto viene sgridato e lo sgridatore gli impedisce<br />

di ridergli in faccia: si può considerare patologica<br />

la risata posticipata sol<strong>it</strong>aria e compensatoria?<br />

Ma se uno ride da solo lo fa perché non<br />

poteva ridere prima! Nelle nazioni dove vigeva il<br />

sistema total<strong>it</strong>ario, alcune leggi vietavano la risata<br />

pubblica, o meglio, si poteva ridere solo a comando,<br />

cioè solo quando era concesso dalle autor<strong>it</strong>à.<br />

La psichiatria dei regimi total<strong>it</strong>ari, inoltre,<br />

preconizza un mondo automatizzato, impeccabile<br />

e pupazzesco. Sostiene, ad esempio che far<br />

cadere inavvert<strong>it</strong>amente un bicchiere da un tavolo<br />

è sinonimo di malattia. Ma diciamo la ver<strong>it</strong>à:<br />

quanti bicchieri sono stati rotti, fatti cadere involontariamente<br />

dai tavoli durante un pranzo o una<br />

cena… da quando essi furono inventati fino ad<br />

oggi?❑ ALFREDO ALAMPI<br />

ELETTROCARDIOGRAMMA<br />

IN DIECI MINUTI<br />

Presso l’ambulatorio del Dr. Ennio Tenuta è stato<br />

attivato il servizio di telecardiologia che consiste<br />

nel praticare un elettrocardiogramma all’assist<strong>it</strong>o<br />

e trasmetterlo all’istante, e per via telefonica, ad<br />

un centro di cardiologia dell’Univers<strong>it</strong>à di Genova<br />

dove un cardiologo, in collegamento telefonico<br />

con il dr. Tenuta, dopo aver visionato e<br />

commentato il tracciato elettrocardiografico, invia<br />

il referto via fax o e-mail. L’intera operazione<br />

dura circa dieci minuti e permette all’assist<strong>it</strong>o di<br />

poter fruire, in tempi brevissimi, di un ECG e di<br />

un consulto telefonico con uno specialista di alto<br />

livello, senza dover fare alcuna prenotazione<br />

e mettersi in fila in lunghissime liste d’attesa.<br />

Noi del <strong>Diogene</strong>, per toccare con mano questa<br />

nov<strong>it</strong>à assoluta, su sollec<strong>it</strong>azione del dr. Tenuta,<br />

siamo stati tra i primi a sottoporci ad elettrocardiogramma<br />

e a constatare, con soddisfazione,<br />

che tutto quello che ci era stato anticipato verbalmente<br />

risulta essere vero. In Calabria, attualmente,<br />

gli studi medici dotati di queste importantissime<br />

apparecchiature, come quello del dr.<br />

Ennio Tenuta, sono in tutto cinque.❑<br />

PERCHÈ ROVINARE IL FUTURO DEL MONDO?<br />

è riposto nell’infanzia, in quella parte della popolazione<br />

che ci si impegna a proteggere, ad<br />

istruire, a formare. Non per tutti, però, questi<br />

principi sono regola di v<strong>it</strong>a. Esiste una frangia di<br />

individui, fortunatamente esigua, per la quale i<br />

bambini sono oggetto di desiderio sessuale. Per<br />

questa frangia non c’è nessun discorso da fare sul<br />

perdono o sulla comprensione, oppure su eventuali<br />

cure considerandoli poveri malati, per loro il<br />

“capestro” dovrebbe essere un premio, concesso<br />

in casi eccezionali in sost<strong>it</strong>uzione di pene più<br />

gravi. Non è mio costume essere di tendenza violenta,<br />

ma l’abuso sessuale sui bambini, maschi o<br />

femmine che siano, è una cosa che ecc<strong>it</strong>a le mie<br />

corde più truculente e solletica il desiderio di fare<br />

qualcosa affinchè questi reietti della società<br />

siano pun<strong>it</strong>i con sistemi terrorizzanti tali da dissuadere<br />

chiunque ad emularli. Domando scusa<br />

per questo personale sfogo, ma il mio sdegno ha<br />

raggiunto il culmine. Non passa giorno che attraverso<br />

la carta stampata o i servizi televisivi, veniamo<br />

affl<strong>it</strong>ti da storie di pedofilia, di violenza sui<br />

bambini. In questo mio modo di pensare mi sostiene<br />

la parola di Gesù Cristo, che ebbe a dire:<br />

“E chiunque dà scandalo a uno di questi piccoli<br />

che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse<br />

messa attorno al collo una macina da somaro<br />

e venisse gettato in mare” (dal Vangelo secondo<br />

Marco). Violenza non soltanto sessuale ma, anche,<br />

fisica, morale, psicologica, in ogni caso episodi<br />

che distruggono la v<strong>it</strong>a ed il futuro di quelle<br />

piccole menti e le loro anime, anime e menti che<br />

dovrebbero avere davanti agli occhi esclusivamente<br />

gioia, giochi, sorriso e protezione. Dobbiamo<br />

difenderci da questa piaga. Per molti bimbi,<br />

anche mentre sto scrivendo, è arrivato “il<br />

giorno dell’orco”. Non è molto rilevante chi sia<br />

l’orco, quale carica ricopra, oppure per quale<br />

motivo è diventato tale. È invece importantissimo<br />

stanarlo, trovarlo e punirlo adeguatamente,<br />

chiunque esso sia (il pronome “esso” è voluto,<br />

non spetta a tali persone essere considerate alla<br />

stregua di esseri umani), metterlo in condizione<br />

di non nuocere mai più. I mezzi per difenderci ci<br />

sono, primo fra tutti l’informazione: non bisogna,<br />

per vergogna o timore reverenziale, nascondere<br />

anche semplici tentativi di violenza sui minori, bisogna<br />

diffondere tutte le notizie che direttamente<br />

o indirettamente vengono a nostra conoscenza.<br />

È necessario tenere alta la guardia, vigilare<br />

L’avv. ANNA MANCO RISPONDE<br />

matrimonialista e specializzata in dir<strong>it</strong>to di famiglia<br />

Non mi piace il metodo con cui una mia amica<br />

educa i propri figli. Ogni scusa è buona per urlare<br />

selvaggiamente contro di loro e per riempirli<br />

di ceffoni. Ho cercato di farle capire che i<br />

suoi metodi sono sbagliati, ma nulla da fare. E’<br />

giusto che alcuni gen<strong>it</strong>ori si comportino così?<br />

La Cassazione ha detto stop ai metodi educativi<br />

da bacchettoni. Ed avverte i gen<strong>it</strong>ori: basta un<br />

solo schiaffo dato al figlio per far scattare le manette.<br />

La decisione è della quinta sezione penale<br />

della Corte che fa notare come anche l’isolato<br />

ceffone ‘’quando sia vibrato con tale violenza da<br />

cagionare pericolo di malattia e’ sufficiente a fare<br />

avverare l’ipotesi criminosa prevista dall’art. 571<br />

c.p.’’ relativa all’abuso dei mezzi di correzione.<br />

Mamma e papà dunque sono avvert<strong>it</strong>i. Tenete le<br />

mani a posto. E i giudici di piazza Cavour ricordano<br />

a chi è ab<strong>it</strong>uato ad usare le mani con i figli,<br />

che lo stesso reato puo’ essere applicato anche<br />

‘’in presenza della pratica di lievi percosse’’ come<br />

i calci nel sedere e con le ‘’tirate di capelli’’. Sulla<br />

scorta di tale principio la Corte (sentenza n.<br />

2100/<strong>2010</strong>) ha confermato una condanna per<br />

abuso dei mezzi di correzione infl<strong>it</strong>ta dai giudici<br />

di mer<strong>it</strong>o ad un padre che era ab<strong>it</strong>uato a riprendere<br />

i suoi due figli con schiaffi e calci nel sedere.<br />

Già la Corte d’Appello di Bologna nel condannare<br />

il padre manesco aveva affermato che il<br />

reato previsto dall’art. 571 c.p. sussiste anche in<br />

presenza di un solo episodio.❑<br />

costantemente sui nostri piccoli. Nell’attuale società,<br />

una parte importantissima di questa sorveglianza<br />

può essere svolta dai nonni, i quali, essendo<br />

liberi da impegni di lavoro, possono<br />

dedicare più tempo ai nipoti e condividere con<br />

loro molti momenti della v<strong>it</strong>a quotidiana. Un modo<br />

per vigilare è quello di osservare attentamente<br />

il comportamento dei bambini: se ci si accorge<br />

che nei loro giochi mimano gesti o s<strong>it</strong>uazioni a<br />

sfondo sessuale, che in famiglia non hanno avuto<br />

modo di imparare, occorre investigare, individuarne<br />

la causa ed eliminarla, qualunque essa<br />

sia. Potremmo essere portati a pensare che a<br />

<strong>Scalea</strong> certe cose non succedano, nulla di più falso,<br />

“l’orco” è sempre in agguato, soprattutto nel<br />

periodo estivo, quando la popolazione decuplica<br />

e sono moltissimi i frequentatori della nostra<br />

c<strong>it</strong>tà. Un altro modo di difendersi è quello di frequentare<br />

la rete di internet. Sono decine i s<strong>it</strong>i dove<br />

si cerca di tenere informati su questo problema,<br />

è sufficiente avere un poco di tempo e<br />

desiderio di sapere a cosa può andare incontro<br />

uno dei nostri piccoli, basta cercare in qualunque<br />

motore di ricerca la parola “pedofila”, si resterà<br />

sorpresi dalla massa di notizie, spesso raccapriccianti,<br />

che compariranno sui nostri<br />

mon<strong>it</strong>or. Certamente non riusciremo a risolvere il<br />

problema ma, almeno, avremo reso la v<strong>it</strong>a più difficile<br />

ad una categoria di esseri immondi, avremo<br />

ridotto il loro spazio di caccia, avremo tolto loro<br />

la convinzione dell’impun<strong>it</strong>à e inculcato nelle loro<br />

menti il timore del castigo non soltanto da parte<br />

della giustizia. Non dobbiamo dare tregua a<br />

esseri indegni dell’uman<strong>it</strong>à, esseri che mirano a<br />

regalarci un futuro bacato nelle anime dei bimbi<br />

di oggi: Perché privare i bimbi del sorriso ed il<br />

mondo del suo futuro? G.E.Z.<br />

Socialmente pericolosi<br />

NESSUNO PEGGIO<br />

DEI COMMERCIALISTI<br />

Una ricerca ha fatto i conti<br />

I commercialisti fanno più danni dei banchieri. E<br />

gli spazzini sono più utili degli insegnanti. Lo dice<br />

la ricerca della New Economico Foundation di<br />

Londra, che ha provato a calcolare il valore sociale<br />

di alcune professioni, in termini di util<strong>it</strong>à dei<br />

beni e servizi prodotti, oltre che in base all’impatto,<br />

pos<strong>it</strong>ivo o negativo, sull’economia e sull’ambiente.<br />

Risultato: nessuno fa peggio dei commercialisti,<br />

i quali, per ogni euro guadagnato, ne<br />

costano alla società 47. Perché? Semplice: con<br />

l’obiettivo di aiutare i clienti a pagare meno tasse,<br />

favoriscono di fatto l’evasione fiscale. Un pubblic<strong>it</strong>ario,<br />

da parte sua, ne porta via alla collettiv<strong>it</strong>à<br />

11,50, e un banchiere «solo» 7. Dalla parte<br />

dei virtuosi, invece, sempre per ogni euro guadagnato:<br />

un educatore ne produce 7 di valore sociale,<br />

un addetto alle pulizie 10 e un netturbino<br />

addir<strong>it</strong>tura 12.<br />

«Più soldi prendono, più ne distruggono», sintetizza<br />

Elis Lawlor, a capo della ricerca. «I lavoratori<br />

meno remunerati, invece, fanno del bene alla<br />

società». Ma il problema «è strutturale: nel nostro<br />

sistema economico ci sono troppe disuguaglianze».<br />

Soluzioni? «Nelle aziende andrebbero fissati<br />

dei tetti massimi di differenza tra i salari dei dirigenti<br />

e quelli degli impiegati. Lo fanno molte<br />

società in Giappone, che, infatti, è uno dei Paesi<br />

più egual<strong>it</strong>ari del mondo. E uno dei più felici».<br />

CAMILLA STRADA


aprile-maggio <strong>2010</strong> Giornali & Web ❏ 13<br />

Cose che si devono sapere<br />

“ECCO I PECCATI MORTALI DI NOI GIORNALISTI”<br />

di SILVIO MARTINI<br />

PIPPO MARRA, calabrese<br />

di Castelsilano, giornalista,<br />

fondatore e proprietario<br />

dell’agenzia giornalistica<br />

Adnkronos, spiega l’informazione<br />

ai tempi di Tw<strong>it</strong>ter.<br />

D - Quanto durerà ancora<br />

l’informazione così come<br />

viene fatta oggi, cioè con il<br />

ricorso alle fonti tradizionali,<br />

visto che con Internet<br />

e con i blog chiunque può<br />

improvvisarsi giornalista?<br />

R. - Le rivoluzioni culturali non sono insurrezioni né<br />

golpe. I loro tempi sono medio-lunghi e imprevedibili.<br />

Fissare delle scadenze in questa materia è come<br />

dare i numeri al lotto. Un dato è certo: l’informazione<br />

tradizionale, con funzioni e status<br />

codificati, è ormai al crepuscolo, vicina o no che sia<br />

la notte. Internet e i blog sono gli strumenti propri<br />

dell’informazione/comunicazione mondializzata. E<br />

nel mondo-paese sarà sempre più difficile distinguere<br />

l’una dall’altra. Tutto sta cambiando. Innanz<strong>it</strong>utto<br />

il nostro modo di leggere e reagire ai fatti.<br />

Non ci scandalizziamo più di nulla. Perché? Neppure<br />

ce lo chiediamo. Che il lettore o l’uomo voglia<br />

rientrare nella caverna da cui uscì milioni di anni fa?<br />

D. - Il giornalismo del futuro privilegerà la capac<strong>it</strong>à<br />

di saper raccontare e quindi di saper scrivere molto<br />

bene, oppure la notizia nuda ed essenziale così<br />

come certe volte appare nei blog?<br />

R. - Il futuro riguarda l’ed<strong>it</strong>oria prima ancora del<br />

giornalismo. È l’ed<strong>it</strong>ore prima del giornalista a doversi<br />

misurare con la tecnologia e le nov<strong>it</strong>à che introduce.<br />

Sta cambiando il nostro modo di vivere e<br />

di lavorare. Pensi a Tw<strong>it</strong>ter, la rete basata sui micromessaggi.<br />

È esplosa nel mondo e negli Usa dove in<br />

un anno s’è passati da 1 milione a 17 milioni di<br />

utenti. Ieri le cronache erano prevalentemente<br />

V<strong>it</strong>torio Zincone intervista Jean-Marie Colombani direttore di Slate.fr, dal 1991 a12007 direttore di Le Monde<br />

CARTA O WEB PURCHÈ SIA INFORMAZIONE DI QUALITÀ<br />

«Il futuro è on line. Ma i quotidiani non spariranno»<br />

La stanzetta con pareti in vetro<br />

si affaccia sulla redazione. Accanto<br />

alla scrivania c’è una<br />

montagna di scatoloni pieni di<br />

libri. Incontro Jean-Marie<br />

Colombani negli uffici del suo<br />

quotidiano on line Slate.fr. Parla<br />

a bassa voce, con tono semi-accademico.<br />

Si scalda solo<br />

quando racconta le minacce<br />

più ruvide che ha sub<strong>it</strong>o dai<br />

pol<strong>it</strong>ici e gli scontri con<br />

Villepin. Sorride amaro quando spara giudizi sull’Italia.<br />

Colombani, 61 anni, è una specie di leggenda<br />

nel giornalismo transalpino. È stato direttore di Le<br />

Monde, il quotidiano francese più autorevole, dal<br />

1994 al 2007. Le sue iniziali, JMC, amate e discusse,<br />

sono state per un ventennio sinonimo di peso pol<strong>it</strong>ico.<br />

Tre anni fa, dopo aver dato le dimissioni dalla testata<br />

parigina, ha deciso di ricominciare dalla Rete.<br />

Ora il suo mantra è “il futuro è su internet”. Partiamo<br />

da qui, allora.<br />

D. - Passare dal più importante quotidiano<br />

francese a un s<strong>it</strong>o internet non è un trauma?<br />

R. - No. È una sfida e un divertimento. Ho portato<br />

con me molti amici di Le Monde. Giornalisti esperti<br />

mischiati con giovani internettari: è una formula che<br />

funziona.<br />

D. Quanti vis<strong>it</strong>atori ha il suo “Slate.fr?<br />

R. - Novecentomila “utenti unici” al mese.<br />

D. - Quanti anni di v<strong>it</strong>a restano ai quotidiani di<br />

carta?<br />

R. - Non credo che moriranno. Spariranno le grandi<br />

cattedrali, con le loro gigantesche rotative e la<br />

distribuzione capillare. Ma i giornali resteranno in<br />

edicola, magari con edizioni ridotte e locali.<br />

D. - Le grandi testate nazionali?<br />

R. - Spero diventino centri di produzione di informazioni,<br />

di qual<strong>it</strong>à, buone per qualsiasi medium. Sa<br />

qual è il motto di Slate.fr?<br />

D. - Me lo dica.<br />

R. - l’as pavlovien.<br />

D. - E cioè?<br />

scr<strong>it</strong>te e non soffocavano la fantasia del giornalista<br />

anche quando non sacrificavano i fatti. Per questo<br />

grandi giornalisti sono stati grandi scr<strong>it</strong>tori. Un nome<br />

per tutti: Dino Buzzati. Le sue cronache appartenevano<br />

al giornalismo quanto alla narrativa. Oggi ci si<br />

illude che l’immagine dica tutto, che sia sempre ver<strong>it</strong>iera.<br />

Non è così. L’immagine è una parte del tutto<br />

e non il tutto. È una ver<strong>it</strong>à parziale.<br />

D. - Chi sono stati i grandi giornalisti <strong>it</strong>aliani degli<br />

ultimi 30 anni? E chi sono i bravi giornalisti <strong>it</strong>aliani<br />

di oggi?<br />

R. - I grandi giornalisti degli anni Trenta erano quei<br />

colleghi che sapevano violare le maglie strette della<br />

censura, o dell’autocensura, lasciando intuire ai<br />

lettori quale fosse la ver<strong>it</strong>à che non raccontavano o<br />

raccontavano in parte. Oggi è arduo indicare bravi<br />

giornalisti. E non perché non ce ne siano, ma perché<br />

siamo nel mezzo di quella rivoluzione a cui accennavo<br />

e dunque non sono ancora defin<strong>it</strong>i dei cr<strong>it</strong>eri<br />

validi per definire i bravi e i meno bravi. È bravo,<br />

comunque, il giornalista che si fa leggere o ascoltare<br />

e gode della fiducia del pubblico. Ma perché<br />

possa guadagnarsi questa fiducia deve avere alle<br />

spalle un ed<strong>it</strong>ore che guardi più ai lettori che a<br />

quelli che sono chiamati i poteri forti. E che in effetti<br />

lo sono. Checché si dica e si pensi.<br />

D. - Qual è il giornale che legge per primo al mattino?<br />

Ascolta la radio? Che cosa vede in tv?<br />

R. - Il Sole-24 ore. La mia sveglia è una radio-sveglia.<br />

Alla tv vedo i telegiornali, le trasmissioni di approfondimento<br />

pol<strong>it</strong>ico (Porta a Porta, Ballarò, Anno<br />

Zero, Matrix e, il pomeriggio, Sky) e qualche film.<br />

E il sabato o la domenica, quando non gioca in casa,<br />

la Roma, sempre su Sky. Il calcio non si può disertare.<br />

Con gli Abete, i Collina, i Lippi e, perché<br />

no?, i Moggi e i Giraudo è lo specchio più fedele<br />

della nostra società civile e pol<strong>it</strong>ica. Chi ignora il calcio<br />

o è un mistico o un introverso patologico. Guardi<br />

che non esagero.<br />

R. - I giornalisti francesi sono un po’ pavloviani.<br />

Scattano infiammandosi di fronte a qualsiasi vicenda,<br />

all’unisono. E il giorno dopo si scordano di tutto.<br />

Noi vorremmo tornare a riflettere e a mettere i<br />

fatti in prospettiva.<br />

D. - Il giornalismo come entra nella sua v<strong>it</strong>a?<br />

R. - Sono nato a Dakar, in Senegal, e cresciuto in<br />

Nuova Caledonia, nel Pacifico. A diciotto anni, mi<br />

sono trasfer<strong>it</strong>o a Parigi per studiare Scienze pol<strong>it</strong>iche.<br />

Dopo l’Univers<strong>it</strong>à, invece di entrare all’Ena....<br />

- La leggendaria scuola di amministrazione da cui<br />

viene tutta la classe dirigente francese... -<br />

D. - Il suo primo scoop?<br />

R. - Nel giornalismo pol<strong>it</strong>ico non contano gli scoop,<br />

ma le analisi. Le mie erano molto segu<strong>it</strong>e. Divenni<br />

capo del servizio pol<strong>it</strong>ico e poi caporedattore.<br />

Cominciai a condurce degli approfondimenti tv.<br />

D. - Il direttore di “Le Monde” viene nominato dalla<br />

redazione?<br />

R. - Il meccanismo di successione è un po’ complesso.<br />

Ma sostanzialmente sì. Anche perhé il personale<br />

e i giornalisti sono azionisti di maggioranza e<br />

il direttore gestisce anche l’impresa.<br />

D. - Durante i suoi quattordici anni di direzione<br />

l’ident<strong>it</strong>à del giornale è cambiata?<br />

R. - No. È rimasta quella di un giornale di centrosinistra,<br />

moderato, che vuole accompagnare la<br />

modernizzazione del Paese. La storia e l’ident<strong>it</strong>à di<br />

Le Monde sono caratterizsate da importanti ed<strong>it</strong>oriali.<br />

D. - La infastidisce il fatto che su internet i suoi<br />

ed<strong>it</strong>oriali non abbiano il peso di prima?<br />

R. - Non credo che ci siano più firme così pesanti.<br />

Nel frattempo 1 mondo della comunicazione i è<br />

evoluto. E Le Monde si è molo indebol<strong>it</strong>o. In pratica<br />

hanno montato tutto il mio lavoro: io vevo rilanciato<br />

il giornale, coninciato una forte strategia ori<br />

ine e costru<strong>it</strong>o un gruppo edioriale forte, vera<br />

garanzia d’inlipendenza. Come dice Sarkozy ti se<br />

stesso: “Si può fare meglio, na non mi pare di<br />

vedere nesuno in giro che faccia altretanto bene”.<br />

www.v<strong>it</strong>toriozincone.<strong>it</strong><br />

D. - L’informazione pol<strong>it</strong>ica in tv si può considerare<br />

viva o morta?<br />

R. - Morto o agonizzante è chi non vede la tv. Come<br />

si può ignorare? È l’immagine del mondo che<br />

entra nelle nostre case. Un tempo alcuni intellettuali<br />

eccessivamente el<strong>it</strong>ari hanno snobbato questo<br />

medium. Forse perché li escludeva. O forse perché<br />

ignoravano l’uso del suo linguaggio. Certo non basta<br />

la tv a riempire il sacco. Nutrirsi solo di tv è come<br />

passare le giornate a fissare le fiamme nel caminetto».<br />

D. - Quali sono i tre peccati mortali per un giornalista?<br />

Da cosa si capisce se un giovane è portato<br />

per questo mestiere o no?<br />

R. - Il primo, davvero mortale, è di non sapersi trovare<br />

un posto e di cercarlo con la raccomandazione<br />

di un padre o uno zio influente. Insomma di essere<br />

un figlio della Casta. Un castorino, come mi<br />

piace dire. Questo peccato lo commette soprattutto<br />

chi vuole fare il giornalista per farsi notare, esibirsi,<br />

e non per passione. Il secondo peccato è non<br />

saper interpretare e raccontare il proprio tempo. A<br />

prescindere dal medium che si usa. Il terzo è sacrificare<br />

i fatti per promuovere le proprie opinioni. A<br />

commettere questi peccati si parte male.<br />

D. - Che cosa pensa della stampa internazionale?<br />

In che cosa è meglio e in che cosa è peggio rispetto<br />

a quella <strong>it</strong>aliana?<br />

R. - Da ragazzo, quando decisi di fare il giornalista,<br />

avevo una visione epica del giornalismo anglosassone.<br />

Ora penso che tutto il mondo sia paese anche<br />

nel giornalismo e nell’ed<strong>it</strong>oria.<br />

D. - Tra tutto ciò che ha fatto, che cosa le piacerebbe<br />

fare ancora?<br />

R. - Il giornalista e l’ed<strong>it</strong>ore. In quest’ordine e oggi<br />

più di ieri. Perché sono mestieri che ti obbligano a<br />

stare nel tuo tempo, ad affrontare nuove sfide, a<br />

entrare in terr<strong>it</strong>ori inesplorati. E per fare questa<br />

scelta si deve avere il gusto dell’avventura, di misurarsi<br />

con ciò che s’ignora e tutt’al più si intuisce. Un<br />

po’ come gli esploratori di un tempo.<br />

D. - Quale futuro prevede per i grandi gruppi ed<strong>it</strong>oriali<br />

<strong>it</strong>aliani? Immagina che un giorno potranno<br />

diventare di proprietà internazionale?<br />

R. - Posso formulare un augurio più che fare delle<br />

previsioni. L’augurio è che si torni all’ed<strong>it</strong>oria pura.<br />

All’ed<strong>it</strong>ore che trova le ragioni di v<strong>it</strong>a o di morte<br />

delle sue testate nell’audience, e non in altri interessi<br />

primari rispetto a quelli ed<strong>it</strong>oriali. Comunque,<br />

visto che ora la navigazione ed<strong>it</strong>oriale è oceanica,<br />

conta molto la dimensione dei gruppi ed<strong>it</strong>oriali. Ciò<br />

non esclude che non vi sia spazio per i navigatori<br />

sol<strong>it</strong>ari. Purché sappiano dotarsi di imbarcazioni<br />

ben attrezzate. Per quanto riguarda l’Adnkronos, il<br />

mio Gruppo, noi da sempre siamo addestrati a precedere<br />

i tempi e non ad attenderli. Non è un caso<br />

che l’Adnkronos sia stata la prima agenzia ad approdare<br />

su Internet e il mio Gruppo sia stato il primo<br />

a realizzare una ristrutturazione redazionale in<br />

chiave interattiva e multimediale (testo, tv, radio).<br />

D. - Come padre di due bambini cosa farà per fargli<br />

avere un minimo di contatto con i giornali? Oppure<br />

dobbiamo immaginare che le nuove generazioni<br />

non l’avranno?<br />

R. - Come padre mi auguro, e se lo augura anche<br />

mia moglie Angela, che Pietro e Giuseppe, i nostri<br />

gemelli, sappiano vedere il mondo con i loro occhi<br />

e non con i nostri. Anche perché il loro mondo sarà<br />

molto diverso dal nostro. Per cui non vorrei spingerli<br />

a essere giornale-dipendenti come me. Ho<br />

molti dubbi. Di una cosa sono certo però: che la<br />

parola scr<strong>it</strong>ta non morirà. Quindi non dobbiamo<br />

piangerla né rimpiangerla. E sbaglieremmo a celebrarne<br />

le esequie. ❑


14❏ Storia e Cultura aprile-maggio <strong>2010</strong><br />

ALBERTO CAVALIERE: LE RIME…RITROVATE!<br />

Passeggiando, a Parma, lungo Via D’Azeglio e precisamente<br />

sotto i portici, durante uno dei giovedì durante<br />

i quali si tiene il mercatino dell’antico, per pura<br />

combinazione ed insperata fortuna, ho trovato,<br />

su una bancarella di libri “vecchi”, una copia, in ver<strong>it</strong>à<br />

ben tenuta, una rara, prima edizione, risalente<br />

al 1921, delle “Rime Distillate (Chimica in versi)” di<br />

Alberto Cavaliere. L’ho comprata, per pochi euro,<br />

ignorando la circostanza che della stessa vi sono registrate,<br />

nel circu<strong>it</strong>o ufficiale <strong>it</strong>aliano, pochissime<br />

copie, per un ricordo che si è affacciato, in quel<br />

momento, n<strong>it</strong>ido alla memoria: il compianto cav. Italo<br />

Massara, durante alcune “pause” all’Autoscafi di<br />

Praia, si dilettava a ripetermi, a memoria, alcune<br />

“strofe” della Chimica in Versi di Alberto Cavaliere,<br />

che lo avevano sempre affascinato e che mi colpivano<br />

sempre, di cui non avevo, purtroppo, trovato<br />

traccia nelle librerie, anche le più qualificate della<br />

regione, che, nel corso degli anni, ho frequentato.<br />

Quando ho verificato che l’edizione del 1921 è una<br />

“primizia” di questo versatile autore, è stato consequenziale<br />

il pensare che la stessa andava “donata”<br />

ad una struttura culturale calabrese: forse sarebbe<br />

opportuno, se verrà accettato, collocare il libro<br />

presso l’Archivio di Stato di Cosenza ed è quello<br />

che mi riprometto di fare appena possibile. Intanto<br />

alcune note sull’autore.<br />

Alberto Cavaliere, nato a C<strong>it</strong>tanova (Rc) il<br />

19.10.1897, dotato di una capac<strong>it</strong>à fuori del comune<br />

nel creare versi, a dodici anni fu espulso dal collegio,<br />

ove frequentava le scuole primarie, per una<br />

poesia, dalla metrica ineccepibile, con la quale<br />

prendeva in giro i professori. Iscr<strong>it</strong>tosi, con non<br />

troppa convinzione, alla facoltà di Chimica presso<br />

l’Univers<strong>it</strong>à di Roma, venne bocciato all’esame di<br />

Chimica Generale ma, non scoraggiato dal fallimento,<br />

decise di rendere in versi l’intero corso di chimica<br />

e ripresentatosi, davanti al professore, cominciò,<br />

ad ogni domanda, a rispondere in “rime”,<br />

superando l’esame brillantemente. Laureatosi, dopo<br />

aver lavorato per breve tempo come chimico<br />

presso il Ministero dell’Aeronautica, all’impiego<br />

preferì una libera professione e decise di trasferirsi<br />

a Milano, dove, dopo aver trovato lavoro nello stabilimento<br />

dell’ing. Pomilio, “che produceva sode e<br />

saponi”, eserc<strong>it</strong>ò, per un breve periodo, la professione<br />

di chimico che abbandonò per dedicarsi alla<br />

satira in versi e al giornalismo. Durante il fascismo, fu<br />

un oppos<strong>it</strong>ore del regime e, dopo una breve iscrizione<br />

nelle fila del P.C.I. clandestino, aderì, all’indomani<br />

dell’8 settembre, al P.S.I. Nel 1951 fu candidato<br />

ed eletto al Consiglio Comunale di Milano e, due<br />

anni dopo, fu inser<strong>it</strong>o nelle liste del P.S.I. in Lombardia<br />

per la Camera dei Deputati ed eletto in Parlamento<br />

con un lusinghiero successo, in voti di preferenza.<br />

In quegli anni, passeggiando per le strade<br />

di Milano e notando sui muri delle case, ove ab<strong>it</strong>a-<br />

di GIOVANNI CELICO<br />

vano meridionali, delle scr<strong>it</strong>te razziste, compose<br />

Rataplan una poesia che, la mattina dopo, diffuse<br />

dalle frequenze di Radio Milano, dove ogni giorno<br />

trasmetteva e che divenne l’inno di un riscatto. Nella<br />

legislatura 1953-1958 fu componente la VI Commissione<br />

Istruzione dal 22.7.1953 all’11.6. 1958,<br />

componente della Commissione Speciale per l’esame<br />

del disegno di legge n.1946 “ modificazioni ed<br />

aggiunte alle disposizioni sulla cinematografia” dal<br />

16 dicembre 1955 all’11.6. 1958, componente della<br />

Commissione Speciale per l’esame della proposta<br />

di legge Ermini n. 2719: “provvedimenti per la salvaguardia<br />

del carattere storico, monumentale e artistico<br />

delle c<strong>it</strong>tà e del terr<strong>it</strong>orio di Assisi, nonché<br />

per conseguenti opere di interesse igienico e turistico”,<br />

dal 26.3.1957 all’11.6.1958. Durante l’esperienza<br />

parlamentare non perse la sua vena poetica<br />

ma anzi presentò interrogazioni parlamentari in versi:<br />

forse fu proprio la satira in versi che, secondo la<br />

vulgata allora corrente, gli sarebbe costata la ricandidatura.<br />

Il 30.10.1967, una motocicletta lo investì<br />

a Sanremo, ricoverato all’ospedale locale e poi trasfer<strong>it</strong>o<br />

a quello di Milano, si spense la mattina del<br />

7.11.1967, dopo una nottata in rianimazione. Il Comune<br />

di Milano gli ha int<strong>it</strong>olato una via, mentre il<br />

suo paese natale, C<strong>it</strong>tanova, una piazza dove, nel<br />

1973, fu collocata una scultura, a memoria, esegu<strong>it</strong>a<br />

dal figlio Alik Cavaliere, morto nel 1998, già t<strong>it</strong>olare<br />

della Cattedra di Scultura presso l’Accademia di<br />

Belle Arti di Brera (Mi). Della vasta produzione di Alberto<br />

Cavaliere, in premessa, anche perché storicamente<br />

è la prima fatica, ricordiamo “Rime Distillate<br />

(Chimica in versi)”, un libretto di 157 pagine stampato<br />

a Napoli, presso la Tipografia G. Giannini, nel<br />

1921, che riporta, nella quarta di copertina, l’annuncio<br />

“Dello stesso autore: Le soste del vagabondo,<br />

di prossima pubblicazione” e dedicato “All’Ingegner<br />

Pomilio/ Che avendomi nel suo Stabilimento/<br />

Per poco non andava al fallimento/ Per preparar la<br />

soda col mio ausilio”! Delle Rime Distillate del 1921,<br />

poi comunemente conosciute come la Chimica in<br />

Versi, si trovano, presso biblioteche ufficiali, solo<br />

quattro copie (Firenze, Milano, Padova e alla Sapienza<br />

di Roma) e la seconda edizione, “riveduta e<br />

ampliata”, fu stampata a Bologna, presso Zanichelli,<br />

nel 1928: ebbe, l’opera, un così grande successo<br />

che, nel 1955, era giunta alla settima edizione e,<br />

ancora nel 2004, la Casa Ed<strong>it</strong>rice Mursia l’ha ristampata,<br />

t<strong>it</strong>olo “H2O.Chimica in versi”. Alberto Cavaliere,<br />

nel corso della sua feconda v<strong>it</strong>a, collaborò con<br />

“Il Travaso”, con il “Bertoldo” di Guareschi e Mosca,<br />

con la “Domenica del Corriere”, con la “Illustrazione<br />

<strong>it</strong>aliana”, con il “Becco giallo”, con il “Marc’Aurelio”,<br />

con la “Stampa sera”, con “L’Avanti” e con “Radio<br />

Milano”. Di Alberto Cavaliere hanno visto, oltre la<br />

Chimica in Versi, la stampa altri libri di rime e romanzi:<br />

-Le soste del vagabondo<br />

-Storia Romana in versi, Signorelli Ed<strong>it</strong>ore, nel 1939<br />

-La strada sull’abisso<br />

-Reparto ag<strong>it</strong>ati<br />

-Quella villa è mia (romanzo)<br />

-Le frontiere dell’impossibile (romanzo)<br />

-Il megalomane (romanzo)<br />

-La parola di Alberto Cavaliere<br />

-Da Cesare a Churchill (Storia d’Inghilterra)<br />

-Satire Pol<strong>it</strong>iche<br />

-L’Abissinia liberata<br />

-I campi della more in Germania<br />

-Radio cronache rimate<br />

-Due lombardi alla prima crociata<br />

-La storia di Milano in sesta rima<br />

-Milano…e Poeu Pu. ❑<br />

“PRAIA, A MARE CON…”<br />

Luciano Corradini, Giampiero Mughini,<br />

Giancarlo Zizola, Michele Borrelli,<br />

Piergiorgio Odifreddi, Luciano De<br />

Crescenzo, Marcello Veneziani, Raffaele<br />

La Capria, Silvana Giacobini,<br />

Gaetano Cappelli, Giovanni Scapagnini, Ilaria Cavo,<br />

Nuccio Ordine, Giulio Giorello, Daniele Grespan,<br />

Paola Saluzzi (e gli “autori di casa” Giuseppe Serio,<br />

Marianna Trotta, Santa Impellizzieri, Tina Poliscano)<br />

per l’edizione 2007; Francesca Fogar, Rolly Marchi,<br />

Donna Assunta Almirante, Piero Badaloni, Antonella<br />

Boralevi, Lino Jannuzzi, Vera Slepoj, Paolo<br />

Del Debbio, Antonio Massari, Clementina Forleo,<br />

Caterina Malavenda, Oreste Lo Pomo, Romano De<br />

Grazia, Enrica Bonaccorti, Stefano Zecchi, Giuseppe<br />

Ayala, Willy Pasini, Angela Liso per l’edizione<br />

2008; Andrea G.Pinketts, Don Marcello Cozzi, Rosanna<br />

Lambertucci, Mauro Francesco Minervino,<br />

Maria R<strong>it</strong>a Parsi, Pietro Grasso, Liliana De Curtis, Gino<br />

Rivieccio e Mario Giordano per l’edizione 2009.<br />

Sono una cinquantina le “firme” prestigiose che hanno<br />

lasciato un ricordo indelebile nelle ultime tre<br />

estati praiesi, segno tangibile della bontà di un’idea<br />

lanciata nel 2007 e che ora sta raccogliendo i frutti<br />

sperati. Ideata ed organizzata alla vigilia dell’estate<br />

del 2007 -con il patrocinio dell’Assessore alla Cultura,<br />

Spettacolo e Turismo del Comune di Praia a Mare,<br />

Pietro De Paola- dalla “Egidio Lor<strong>it</strong>o Communications”,<br />

la rassegna ha avuto il mer<strong>it</strong>o di trasformare la<br />

centralissima Piazza Italia di Praia a Mare in un punto<br />

di incontro culturale di primissimo piano, visti i<br />

nomi intervenuti in riva al Tirreno praiese: e se ha potuto<br />

mantenere un elevato livello lo si deve alla professional<strong>it</strong>à<br />

di esperti della promozione culturale come<br />

la Delia Cultura del patron Enzo D’Elia -agente<br />

letterario e promotore tra i più quotati nell’ambiente<br />

ed<strong>it</strong>oriale nazionale, grazie alla sua storica collaborazione<br />

con l’ed<strong>it</strong>ore Mondadori- alla collaborazione<br />

“libraia” della Libreria Victoria -che ha<br />

garant<strong>it</strong>o a centinaia di spettatori-lettori la copia<br />

prontamente reperibile in piazza, con tanto di dedica<br />

autografa- ed alla calorosa osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à garant<strong>it</strong>a<br />

della storica Rocca di Fiuzzi che ha aggiunto un tocco<br />

di eleganza grazie a Fiore Mercurio dei Cosentini<br />

D’Aieta, nella cui splendida dimora molti autori hanno<br />

trascorso momenti di relax ed ammirazione dell’incantevole<br />

scenario del Golfo di Policastro. È stato,<br />

così, possibile offrire a residenti e turisti un<br />

ampio ventaglio di incontri ravvicinati con questo<br />

parterre di autori, per cercare di centrare l’obiettivo<br />

ambizioso di divenire, nel tempo, uno degli appuntamenti<br />

di maggior prestigio tra quelli che caratterizzano<br />

local<strong>it</strong>à turistiche <strong>it</strong>aliane quali Taormina, Pos<strong>it</strong>ano,<br />

Ischia, Capri, Procida, Cortina D’Ampezzo e<br />

Maratea, tanto per c<strong>it</strong>are alcune realtà che fanno<br />

tendenza “anche” in fatto di turismo culturale. L’autorevole<br />

e cordiale presenza di queste “firme” ha<br />

creato un feeling del tutto nuovo con una piazza<br />

che mai aveva potuto assistere, nel corso di un’unica<br />

rassegna, ad una tale varietà di nomi ed argomenti:<br />

senza dimenticare il dato comunicativo e di<br />

immagine, considerato che il pubblico intervenuto si<br />

è trovato di fronte a volti conosciuti non solo per la<br />

qual<strong>it</strong>à delle loro pubblicazioni ma anche per la notevole<br />

presenza mediatica, per cui l’approccio è stato<br />

facil<strong>it</strong>ato proprio dalla notorietà dei singoli osp<strong>it</strong>i,<br />

accolti con calore e simpatia. In questo modo, la<br />

rassegna ha permesso all’intero Golfo di Policastro<br />

di potenziare la sua antica vocazione storica e geografica<br />

di luogo di incontro tra culture e tradizioni<br />

diverse: proprio partendo da questo corposo cambio<br />

di rotta impresso all’immagine culturale, sarà<br />

possibile inserire -nel tempo- Praia a Mare nel novero<br />

delle local<strong>it</strong>à turistiche di maggior attrattiva anche<br />

culturale, cercando di coinvolgere il residente come<br />

il grad<strong>it</strong>o osp<strong>it</strong>e in interessanti dibatt<strong>it</strong>i sui temi di<br />

maggiore attual<strong>it</strong>à. Un lungo viaggio di scoperta che<br />

è solo all’inizio ma che era necessario iniziare e -soprattutto-<br />

proseguire.❑<br />

EGIDIO LORITO


aprile-maggio <strong>2010</strong> Storia e Cultura ❏ 15<br />

UN ERRORE DI TRASCRIZIONE TRASFORMA IL NOME<br />

LAO IN TALAO: UN FALSO DI SUCCESSO<br />

di BIAGIO MOLITERNI<br />

Il toponimo Talao, così diffuso nel nostro terr<strong>it</strong>orio,<br />

deriva in realtà dall’inesatta trascrizione di un termine,<br />

in lingua greca, inser<strong>it</strong>o da Strabone all’inizio<br />

del sesto libro della Geografia. La genesi dell’errore<br />

è abbastanza complessa, ma, nella sostanza e<br />

semplificando al massimo a fini divulgativi, può essere<br />

spiegata nel modo seguente. Nella descrizione<br />

della costa tirrenica a sud del fiume Sele, confine<br />

settentrionale dell’antica Lucania, il grande<br />

geografo di Amasea menziona, nell’ordine, la c<strong>it</strong>tà<br />

di Posidonia-Paestum, segu<strong>it</strong>a da Elea-Velia e, dopo<br />

Palinuro, dal promontorio, dal porto e dal fiume<br />

Pissunta, presso l’odierna Policastro Bussentino.<br />

Quindi aggiunge che “dopo Pissunta ci sono il<br />

golfo, il fiume e la c<strong>it</strong>tà di Lao, l’ultima dei Lucani”,<br />

frase che, nella struttura linguistica greca, è resa in<br />

questo modo: “Dopo Pissunta Lao golfo e fiume e<br />

c<strong>it</strong>tà, l’ultima dei Lucani”. Qualche amanuense medioevale,<br />

nel ricopiare il testo, commise però un<br />

errore di d<strong>it</strong>tografia e ripeté una seconda volta il<br />

“ta”, ultima sillaba di “Pissunta”, unendolo alla parola<br />

successiva, “Lao”, generando così il termine<br />

“Talao”: “Dopo Pissunta Talao golfo e fiume e c<strong>it</strong>tà,<br />

l’ultima dei Lucani”, vale a dire: “Dopo Pissunta ci<br />

sono il golfo, il fiume e la c<strong>it</strong>tà di Talao, l’ultima dei<br />

Lucani”. L’equivoco fu facil<strong>it</strong>ato dal fatto che i caratteri<br />

degli antichi codici greci erano scr<strong>it</strong>ti tutti in<br />

maiuscolo oppure tutti in minuscolo e dalla constatazione<br />

che il termine Talao era stato utilizzato<br />

effettivamente nell’antica m<strong>it</strong>ologia greca per designare<br />

uno dei m<strong>it</strong>ici Argonauti. L’errore, riportato<br />

in tutti i manoscr<strong>it</strong>ti contenenti il testo della Geografia<br />

giunti fino ai nostri giorni, trasse in inganno gli<br />

studiosi di epoca rinascimentale, che incominciarono<br />

a credere nell’esistenza di un fiume e di una<br />

c<strong>it</strong>tà chiamati Talao, diversi dalla c<strong>it</strong>tà e dal fiume<br />

Lao. E poiché l’unico corso d’acqua di una certa<br />

importanza nelle vicinanze del Mercure-Lao è il<br />

Noce-Castrocucco, cominciarono a pensare che il<br />

Talao fosse da identificare proprio con quest’ultimo<br />

fiume. Leandro Alberti, nella Descr<strong>it</strong>tione di<br />

tutta l’Italia, del 1546, credeva invece che i termini<br />

“Lao” e “Talao” fossero sinonimi. Sulla sua scia si<br />

mosse Giuseppe Antonimi, nel 1795, il quale ipotizzò<br />

che “Talao” fosse il nome originario della c<strong>it</strong>tà<br />

e del fiume, che poi, per caduta del “ta” iniziale, si<br />

trasformò in “Lao”. Grande successo ebbe l’ipotesi<br />

prospettata da Gabriele Barrio nel 1571, il quale r<strong>it</strong>eneva<br />

che la c<strong>it</strong>tà di Talao, essendo l’ultima della<br />

Lucania, doveva trovarsi necessariamente a nord<br />

del fiume Lao, che segnava il confine meridionale<br />

della regione e che, a suo giudizio, corrispondeva<br />

al Mercure-Lao, la cui foce è a sud del centro storico<br />

di <strong>Scalea</strong>. R<strong>it</strong>enendo altresì che l’antica c<strong>it</strong>tà di<br />

Lao fosse da riconoscere nell’ab<strong>it</strong>ato di Laino, egli<br />

identificò la c<strong>it</strong>tà di Talao proprio con <strong>Scalea</strong> e individuò<br />

il Talao, che precedeva la local<strong>it</strong>à, nel più<br />

settentrionale fiume Noce. A suo giudizio, dunque,<br />

i fiumi Noce e Mercure-Lao un tempo furono chiamati,<br />

rispettivamente, Talao e Lao, mentre le c<strong>it</strong>tà<br />

omonime furono ubicate a <strong>Scalea</strong> e a Laino. Il successivo<br />

chiarimento della questione non impedì la<br />

diffusione del toponimo Talao, che fu attribu<strong>it</strong>o dai<br />

cartografi al fiume Noce-Castrocucco fino all’inizio<br />

del XX secolo. Gli erud<strong>it</strong>i locali, inoltre, nel cercare<br />

di nobil<strong>it</strong>are le origini della propria terra, incominciarono<br />

a considerare il “ta” di Talao, come una<br />

contrazione del termine greco “katà”, che significa<br />

“presso” o “al di qua”, per cui Talao venne r<strong>it</strong>enuto<br />

non più un toponimo rifer<strong>it</strong>o a un luogo particolare,<br />

ma gli si attribuì il significato più generico di<br />

“al di qua del (fiume) Lao” o “presso il (fiume)<br />

Lao”. Con questo significato, il termine fu scelto<br />

per designare vari luoghi della Valle del Mercure-<br />

Lao, quali il comune di Santa Domenica Talao, sorto<br />

nel XVII secolo, e una delle torri di <strong>Scalea</strong> che,<br />

come ricordava Attilio Pepe, incominciò a chiamarsi<br />

così a partire dalla fine dell’Ottocento, ovvero da<br />

quando Biagio Del Giudice avviò la commercializzazione<br />

dell’acqua sulfurea che all’epoca sgorgava<br />

nei suoi paraggi. Il fascino eserc<strong>it</strong>ato dal toponimo<br />

si è perpetuato fino ai nostri giorni, tanto è vero<br />

che esso designa oggi varie associazioni e un noto<br />

hotel di <strong>Scalea</strong>. Lunga v<strong>it</strong>a al termine Talao! ❑<br />

RITORNA IL TEATRO DIALETTALE DELLO SCALEOTA ALFREDO BARLETTA<br />

scr<strong>it</strong>ta e diretta da Alfredo Barletta.<br />

Personaggi ed interpreti in ordine di apparizione:<br />

Gianfranco Grisolia (Biasi); Alessandro Cavaliere<br />

(Ciccio); Angelo Console (Don Felice); Paola Maiolino<br />

(Filomena); Flora Bruni (Gisella); Luigi Maiolino<br />

(Clementino).<br />

Musiche a cura di Davide Barletta<br />

Per quanti non hanno avuto modo di assistere alla<br />

bella e appassionante commedia dialettale “Fa cumi<br />

t’ha fatti”, probabilmente, ci saranno altre opportun<strong>it</strong>à<br />

per assistere allo spettacolo, durante l’inverno<br />

ed in primavera. In estate, invece, sarà replicata, sicuramente,<br />

nella suggestiva ed affascinante piazza<br />

Spinelli.<br />

Ricordiamo che l’entrata è libera per tutti<br />

Dopo un periodo di assenza, r<strong>it</strong>orna con grande entusiasmo<br />

l’interessante e divertente teatro dialettale<br />

dell’ottimo Alfredo Barletta che, da oltre 40 anni, si<br />

interessa di teatro, arte e di carnevale (riconosciuto<br />

ed apprezzato maestro della cartapesta). Con il patrocinio<br />

del comune di <strong>Scalea</strong>, il gruppo del teatro<br />

dialettale “I Scaliuti”, alla presenza di un folto e divert<strong>it</strong>o<br />

pubblico, ha presentato nella sala polifunzionale<br />

municipale la commedia “Fa cumi t’ha fatti”,<br />

Alla presenza di un pubblico<br />

numeroso presentato il libro<br />

MAFIA EXPORT<br />

Sabato 10 aprile <strong>2010</strong>, davanti ad un pubblico<br />

numeroso e attento, è stato presentato, nella<br />

biblioteca comunale di <strong>Scalea</strong>, l’interessante volume<br />

“Mafia Export” di Francesco Forgione.<br />

Dopo i numerosi interventi del tavolo di concertazione<br />

e del pubblico, il bravo Francesco Forgione<br />

ha concluso i lavori davanti a tantissima<br />

gente soddisfatta della bella serata culturale.<br />

La prima trattazione globale del made in Italy<br />

mafioso, completa delle mappe della diffusione<br />

delle mafie <strong>it</strong>aliane nel mondo e delle rotte della<br />

droga. Quasi ogni giorno, giornali e tv danno notizia<br />

di operazioni antimafia con arresti in diversi<br />

Paesi. Brevi servizi che non lasciano traccia nell’opinione<br />

pubblica, assuefatta e indifferente. In<br />

fondo, si pensa, sono storie che non toccano la<br />

nostra v<strong>it</strong>a. Eppure, se si raccontasse che dietro<br />

queste operazioni c’è una realtà in cui narcotrafficanti<br />

della ’ndrangheta movimentano tonnellate<br />

di cocaina dal Sud America e comprano mercantili<br />

come fossero auto usate; che mafiosi condannati<br />

in Italia e ricercati vivono come imprend<strong>it</strong>ori<br />

«coccolati» in Sudafrica; che la camorra ha creato<br />

una multinazionale del falso di marchi prestigiosi<br />

con filiali in tutto il mondo; che in Germania il<br />

traffico di droga degli ultimi vent’anni è passato<br />

per le pizzerie calabresi; che la Spagna è terra di<br />

conquista per i boss nostrani, che ne cementificano<br />

le coste e le usano come approdi per le<br />

loro part<strong>it</strong>e di droga. Di fronte a questo scenario<br />

– in cui il fatturato annuo di ’ndrangheta, Cosa<br />

Nostra e camorra, circa 130 miliardi di euro, è superiore<br />

al Pil di tre piccoli Stati europei, e quasi il<br />

10% della popolazione attiva nel Mezzogiorno<br />

lavora nell’«industria mafiosa» – si resta sgomenti.<br />

Qual è il confine fra economia pul<strong>it</strong>a e criminale?<br />

Di cosa parliamo quando ci riferiamo alle mafie<br />

<strong>it</strong>aliane nel mondo? E fin dove sono arrivate? A<br />

tali interrogativi, Francesco Forgione risponde<br />

raccontando i principali progetti di «colonizzazione»<br />

economica mafiosa, chi li ha portati<br />

avanti e come sono andati a finire. E grazie alla<br />

mappatura completa della dislocazione globale<br />

delle «famiglie», fotografa lo stato attuale della<br />

«globalizzazione occulta» delle tre mafie <strong>it</strong>aliane.<br />

Uno strumento unico per capire le dimensioni di<br />

quell’«economia canaglia» che intossica il mondo,<br />

più di quanto possiamo immaginare.<br />

Francesco Forgione, 49 anni, calabrese, presidente<br />

della Commissione Parlamentare Antimafia<br />

dal novembre 2006 fino allo scioglimento anticipato<br />

delle Camere del febbraio 2008. Dal 1996,<br />

per due legislature, è stato deputato e capogruppo<br />

parlamentare di Rifondazione comunista<br />

all’Assemblea regionale siciliana, e componente<br />

della Commissione regionale antimafia e della<br />

Commissione per la trasparenza nella pubblica<br />

amministrazione. È stato responsabile nazionale<br />

per i problemi del Mezzogiorno e per la lotta alla<br />

mafia del Prc. Da settembre 2008 insegna Storia<br />

e Sociologia delle organizzazioni criminali all’Univers<strong>it</strong>à<br />

degli Studi de L’Aquila. Giornalista, ha<br />

pubblicato, con Paolo Mondani, Oltre la Cupola.<br />

Massoneria, mafia e pol<strong>it</strong>ica (1994), Amici come<br />

prima. Storie di mafia e pol<strong>it</strong>ica nella Seconda Repubblica<br />

(2004) e, per Bcde, ’Ndrangheta. Boss<br />

luoghi e affari della mafia più potente al mondo.<br />

La relazione della Commissione Parlamentare Antimafia<br />

(2008), tradotto in diversi Paesi.❑


16❏ Sport aprile-maggio <strong>2010</strong><br />

Campionato di Eccellenza<br />

LO SCALEA CADE DOPO 13 TURNI POSITIVI<br />

quanto mai immotivata reazione del forte difensore<br />

centrale Scafaro che sotto di un gol, lascia,<br />

a 26 minuti dal termine, a causa di un rosso diretto,<br />

in inferior<strong>it</strong>à numerica i suoi compagni.<br />

L’ottimo Cambria, ad inizio del secondo tempo,<br />

con un gol di pregevole fattura aveva portato<br />

mer<strong>it</strong>atamente in vantaggio la compagine biancostellata<br />

che prima del pareggio osp<strong>it</strong>e aveva sfiorato<br />

almeno cinque volte il raddoppio. Dopo il<br />

pareggio, lo <strong>Scalea</strong> mai domo, le tenta tutte per<br />

riportarsi nuovamente in vantaggio, ma la precip<strong>it</strong>os<strong>it</strong>à<br />

e la sfortuna, un<strong>it</strong>e alla bravura dell’estremo<br />

osp<strong>it</strong>e Saviano, il migliore in campo in assoluto<br />

della Mel<strong>it</strong>ese (bravo a salvare ancora,<br />

smanacciando sulla traversa al 95’, l’ennesima<br />

conclusione ad opera del fratelli Longo) dicono<br />

no allo <strong>Scalea</strong> che in una rara azione di contropiede<br />

subisce il gol-beffa che porta ad una immer<strong>it</strong>ata<br />

sconf<strong>it</strong>ta che lo stacca dalla seconda<br />

posizione in classifica dal Bagaladi sconf<strong>it</strong>to, a sua<br />

volta, a Montalto. Peccato davvero perché lo<br />

<strong>Scalea</strong> aveva avuto la possibil<strong>it</strong>à di risucchiare<br />

punti alla prima in classifica, ma nel calcio, si sa,<br />

l’imprevedibil<strong>it</strong>à spesso la fa da padrone. Peccato<br />

doppio perché la squadra ed in particolar modo<br />

i tifosi, tenevano più di ogni altra cosa a que-<br />

La lunga pausa pasquale non porta bene allo<br />

<strong>Scalea</strong> che, dopo 13 gare utili, perde l’imbattibil<strong>it</strong>à<br />

interna contro una scorbutica e quanto mai<br />

decisa Mel<strong>it</strong>ese che, fin dalle prime battute, mette<br />

la gara sul piano della forza fisica, del pressing<br />

esasperato e della rudezza, non disdegnando<br />

colpi al lim<strong>it</strong>e del consent<strong>it</strong>o. Pur dominando la<br />

gara per due terzi dell’incontro, lo <strong>Scalea</strong>, v<strong>it</strong>tima<br />

del comportamento degli avversari, cade nella<br />

trappola e si lascia innervosire con falli che portano<br />

a ben cinque cartellini gialli e all’ingenua e<br />

Lo <strong>Scalea</strong>, se non riuscirà a fare risultato e a centrare<br />

l’obiettivo play off, nell’ultima giornata, in<br />

quel di Rende, dovrà mangiarsi le mani per aver<br />

buttato letteralmente alle ortiche la v<strong>it</strong>toria contro<br />

la Mel<strong>it</strong>ese che poteva e doveva solo vincere.<br />

A distanza di una settimana, ancora tra le mura<br />

amiche, sotto una pioggia che non ha dato tregua<br />

per tutti i 90 minuti, lo <strong>Scalea</strong>, nell’ultima part<strong>it</strong>a<br />

in casa di questa stagione, contro la capolista<br />

Bagaladi, già in serie D, con una condotta di gara<br />

impeccabile, dopo il cap<strong>it</strong>ombolo con la Mel<strong>it</strong>ese,<br />

si è rifatto con gli interessi vincendo la difficile<br />

gara per 4-2. Uno <strong>Scalea</strong> che, rimaneggiato per<br />

le assenze (squalifica) dei centrali difensivi Gennaro<br />

Scafaro e di Aldo Longo, nonché del fortissimo<br />

centrocampista Foderaro, con una condotta<br />

di gara attenta e con poche sbafatore, ha<br />

centrato tre punti importantissimi che alla conta<br />

dei numeri sembrano proiettare i biancostellati<br />

verso il traguardo play off. Probabilmente, le<br />

donne arb<strong>it</strong>ro portano bene alla blasonata compagine<br />

di torre Talao che, come accaduto un anno<br />

fa, con la presenza in campo della brava e autor<strong>it</strong>aria<br />

Valentina Garoffolo di Vibo Valentia,<br />

ancora una volta impeccabile nella sua direzione,<br />

ha portato fortuna allo <strong>Scalea</strong> che per ben quat-<br />

sta v<strong>it</strong>toria per dedicarla al giovane e sfortunato<br />

ex centrocampista biancostellato Carmine Di Martino,<br />

scomparso alla vigilia di Pasqua, dopo una<br />

lunga malattia degenerativa e che, a cavallo tra gli<br />

anni ’80 e ’90, per parecchie stagioni aveva degnamente<br />

indossato la casacca scaleota.<br />

Ricordiamo che, prima del via, il bomber e cap<strong>it</strong>ano<br />

Fabio Longo (nella foto) è stato premiato<br />

con una targa ricordo, come giocatore più mer<strong>it</strong>evole<br />

dello <strong>Scalea</strong>, dalla trasmissione Universo<br />

Dilettanti e dal s<strong>it</strong>o Tuttosportcalabria. ❑<br />

Tifosi e squadra si abbracciano con gioia nell’ultima gara interna<br />

LO SCALEA SUPERA LO SCOGLIO BAGALADI<br />

E TENTA L’ULTIMO ASSALTO PLAY OFF<br />

tro volte ha traf<strong>it</strong>to la porta osp<strong>it</strong>e.<br />

Tirando le somme, la stagione 2009-<strong>2010</strong> ha avuto<br />

due facce. Nella prima frazione di campionato,<br />

i ragazzi del presidente Rov<strong>it</strong>o, dopo un buon<br />

avvio, si sono disun<strong>it</strong>i al punto di r<strong>it</strong>rovarsi nei<br />

bassifondi della classifica. La riapertura del mercato<br />

invernale ha portato prevedibili e grossi<br />

sconvolgimenti tecnici. È arrivato il navigato e vincente<br />

tecnico Franco Viola (nella foto) e, con lui,<br />

fortissimi atleti di categoria superiore che da quel<br />

momento hanno cambiato il volto della squadra.<br />

I ragazzi scaleoti da quel momento hanno recuperato<br />

posizioni su posizioni in classifica arrivando<br />

ad un passo della corazzata Bagaladi.<br />

Comunque vada a finire questo torneo, tutti ben<br />

sanno che Viola e Rov<strong>it</strong>o hanno tracciato un solco<br />

profondo che, se avrà una continu<strong>it</strong>à, in un<br />

prossimo futuro porterà frutti importanti che tifoseria<br />

e società mer<strong>it</strong>ano ampiamente per quanto<br />

seminato e raccolto nel corso degli ultimi anni,<br />

che hanno visto i biancostellati, quasi sempre,<br />

primeggiare e brillare nel corso di appassionanti<br />

stagioni.<br />

Nello squadrone biancostellato hanno brillato: il<br />

sol<strong>it</strong>o bomber Fabio Longo, cap<strong>it</strong>ano dell’allegra<br />

brigata di Viola, il fortissimo portiere Spingola, gli<br />

esterni Foderaro ed il giovanissimo Oliva e Venere,<br />

i centrali Ferraro, Scafaro e Aldo Longo,nonchè<br />

il jolly e inesauribile Vanzetto il quale corre<br />

come un ragazzino di 20 anni, lo sfortunato<br />

Cambria che ha dovuto lottare con malanni muscolari<br />

che l’hanno tenuto spesso lontano dalle<br />

gare, il costante Miceli, l’ordinato De Miglio e il<br />

vol<strong>it</strong>ivo V<strong>it</strong>ale. Ecco lo <strong>Scalea</strong> che, nella prossima<br />

stagione, potrebbe far tesoro degli atleti c<strong>it</strong>ati e<br />

che con qualche altro azzeccato innesto a centrocampo<br />

potrebbe diventare la squadra da battere.<br />

❑<br />

Seconda categoria<br />

La Talao v<strong>it</strong>toriosa a Zumpano e sempre in testa,<br />

continua la sua marcia ad un passo dal<br />

trionfo finale. L’Askalos non riesce a frenare, tra<br />

le mura amiche, la corsa del Castiglione che segue<br />

a due lunghezze la regina Talao.<br />

AUTO D’EPOCA<br />

L’APPUNTAMENTO SI<br />

RIPETE CON SUCCESSO<br />

Si è svolta a <strong>Scalea</strong>, la quinta edizione della “Passeggiata<br />

in auto d’Epoca”. Il club “Auto e motoretrò”<br />

presieduto dal dinamico Francesco Casella,<br />

ha regalato a <strong>Scalea</strong> e a tutti gli appassionati<br />

un’altra giornata all’insegna dei veicoli storici. Il<br />

sodalizio nato nel dicembre del 2005 ha aperto<br />

gli eventi del <strong>2010</strong> con la manifestazione che ormai<br />

è diventata un appuntamento fisso di inizio<br />

primavera per possessori di veicoli provenienti da<br />

tutte le regioni d’Italia. Hanno sfilato per le vie<br />

della c<strong>it</strong>tadina tirrenica mezzi a motore che hanno<br />

fatto la storia della motorizzazione civile nazionale<br />

ed estera come MG B Roadster, Lancia<br />

Appia, Fiat 1100, Alfa Romeo GT Junior, Porche<br />

“Carrera”, Jaguar XJ6, nonché la m<strong>it</strong>ica Fiat 500. I<br />

veicoli dopo aver compiuto il giro turistico c<strong>it</strong>tadino,<br />

hanno lasciato <strong>Scalea</strong> per dirigersi verso la<br />

bella e verde Orsomarso, dove il Comune e la Pro<br />

Loco hanno allest<strong>it</strong>o in piazza, per l’aper<strong>it</strong>ivo, dei<br />

ricchi buffet di prodotti tipici per tutti. La sosta è<br />

stata completata con una vis<strong>it</strong>a guidata alla suggestiva<br />

e bella “Torre dell’Orologio e alla monumentale<br />

Chiesa di San Giovanni Battista, poi r<strong>it</strong>orno<br />

a <strong>Scalea</strong>, in piazza Aldo Moro, dove nel<br />

pomeriggio si è disputata la gara per la assegnazione<br />

del “3° Trofeo Talao”, classica gara a tempo<br />

(Gimkana).❑<br />

Comunicato stampa<br />

SPLASH: PER FAVORE NON<br />

CHIAMATEMI PISCINA!<br />

“Splash” è un centro f<strong>it</strong>ness a metà strada tra la tradizionale<br />

palestra e la classica piscina natatoria. Le<br />

attiv<strong>it</strong>à che si svolgono sono le più svariate e vanno<br />

dall’acquaf<strong>it</strong>ness all’hydrostep, dall’ambientamento<br />

acquatico alla ginnastica post-riabil<strong>it</strong>ativa e,<br />

perché no, al nuoto. Il f<strong>it</strong>ness acquatico ha benefici<br />

di gran lunga maggiori rispetto a quelli delle attiv<strong>it</strong>à<br />

fisiche della palestra, grazie ai noti effetti terapeutici<br />

dell’acqua. L’attiv<strong>it</strong>à motoria si svolge in una<br />

vasca f<strong>it</strong>ness di 50 mq dove l’acqua ha una temperatura<br />

di 31°. La struttura, rivolta ad un pubblico<br />

non di massa, garantisce la massima accoglienza e<br />

riservatezza, ma soprattutto una igiene costante,<br />

fondamentale nei delicatissimi ambienti acquatici,<br />

grazie a uno staff competente e altamente qualificato.<br />

“Splash” non va in vacanza, infatti, nei mesi<br />

estivi propone agli adulti i corsi di acquagym e di<br />

acquaf<strong>it</strong>ness e, ai più piccini, nuoto e colonia estiva.<br />

Per info su costi e orari: www.splashscalea.<strong>it</strong> ❑

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