Diogene Moderno" Aprile Maggio 2010 - Scalea .it
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diogenemoderno@yahoo.<strong>it</strong><br />
La tornata elettorale regionale del duemila, dieci<br />
anni or sono e sembra un secolo, fu vinta da Giuseppe<br />
Chiaravalloti, centro destra, con il 48,8%,<br />
su Nuccio Fava, centro sinistra, con il 48,7%, per<br />
circa tredicimila voti, per la precisione 12.964<br />
consensi, in più. Nel 2005, dopo cinque anni di<br />
mediocre governo del centro destra, la “palla”<br />
passò al centro sinistra e Agazio Loiero “toccò” il<br />
59% dei consensi, superando brillantemente il<br />
turno contro Abramo, centro destra, che si<br />
fermò al 39,7%, con uno scarto di oltre duecentomila<br />
voti!<br />
Le regionali del <strong>2010</strong> hanno ribaltato la s<strong>it</strong>uazione<br />
ed hanno assegnato una larghissima maggioranza<br />
a Giuseppe Scopell<strong>it</strong>i, centro destra, riducendo<br />
all’opposizione Agazio Loiero,<br />
governatore uscente, con percentuali e quant<strong>it</strong>à<br />
di consensi invert<strong>it</strong>e rispetto a cinque anni fa. I<br />
calabresi hanno veicolato, senza se e senza ma,<br />
la voglia di cambiamento sul centro destra, il cui<br />
leader è il sindaco di Reggio Calabria, individuando<br />
nel centro sinistra e, soprattutto, in Loiero le<br />
“ pietre dello scandalo”, almeno le maggiori, di<br />
questi ultimi anni che, peraltro, sono sotto gli occhi<br />
di tutti: una san<strong>it</strong>à fallimentare ed un clientelismo<br />
esasperato che hanno, contro ogni speranza<br />
di cambiamento possibile e promesso, messo<br />
in seconda...<br />
XIV - n° 2<br />
www.scalea.<strong>it</strong><br />
www.calnews.<strong>it</strong><br />
www.wscalea.<strong>it</strong><br />
aprile-maggio <strong>2010</strong><br />
Il dopo voto fa stragi di collaudati candidati e di tanti ex<br />
BASILE RISPETTA LE ATTESE E CONQUISTA LA CITTÀ<br />
Per Bergamo v<strong>it</strong>toria morale, delude e frana Campilongo, mentre Licursi ottiene un seggio al lumicino<br />
di NANDO MANCO<br />
VINCITORI E VINTI!<br />
di GIOVANNI CELICO<br />
LA FIAMMELLA<br />
DIVENTERA’ FUOCO?<br />
di GIAN ENRICO ZAMPROTTA<br />
Un grande fuoco, dopo averci illuminato al massimo<br />
del suo splendore, arriva ad estinguersi e lascia<br />
una piccola fiammella a ricordo della sua potenza.<br />
Allo stesso modo un fuoco nascente, quando inizia<br />
ad ardere, come primo segnale dà una favilla<br />
che pian piano si tramuta in fiamma.<br />
Mi sembra un paragone calzante per chiudere la<br />
storia del precedente, decennale sindaco di <strong>Scalea</strong>,<br />
ed aprire quella del nuovo scelto dagli elettori.<br />
La campagna elettorale si è recentemente conclusa<br />
con il voto dei c<strong>it</strong>tadini, durante la stessa<br />
sono state profuse, a piene mani, energie, esperienze,<br />
intelligenze, fiumi di inchiostro e tsunami<br />
di parole.<br />
Non sempre all’insegna del “pol<strong>it</strong>ically correct”,<br />
tanto caro agli anglosassoni, anzi in più di un’occasione<br />
si è sconfinato nel gossip e nel personalismo,<br />
ma ciò non è serv<strong>it</strong>o a distrarre gli elettori<br />
dalle scelte che ponderatamente avevano già effettuato,<br />
prima nel loro ambiente ab<strong>it</strong>uale e poi,<br />
nel segreto dell’urna. Dall’istante successivo al<br />
termine dello spoglio delle schede, la favilla che<br />
avevo evocato è caduta sull’esca che dovrà alimentare<br />
il fuoco di una nuova e, ci si augura, corretta<br />
Amministrazione.<br />
Dopo tantissimi anni di residenza a <strong>Scalea</strong>, per la<br />
in settima...<br />
Le quattro liste presentate agli elettori scaleoti,<br />
hanno evidenziato fin da sub<strong>it</strong>o sostanziali punti<br />
deboli al loro interno. Basti pensare che nella lista<br />
vincente Basile hanno lasciato le penne collauda-<br />
ti candidati come l’assessore Angelo Cantisani,<br />
persona fidatissima dell’ormai ex sindaco Mario<br />
Russo, ed i fedelissimi consiglieri Tirone e D’amico,<br />
tutti e tre uscenti. Della precedente giunta vengono<br />
confermati, seppur con notevole calo di<br />
preferenze, come da noi preventivato, Raffaele<br />
De Rosa e Giuseppe Forestieri, ai quali si aggiunge<br />
Franco Galiano, che ha ricevuto il giusto premio<br />
dopo 10 anni di maggioranza Russo trascorsi con<br />
i galloni di consigliere comunale. Galiano sorpassa<br />
e sost<strong>it</strong>uisce l’ex assessore Tiziana De Bonis, ripescata<br />
nel 2005 per il rotto della cuffia (settima<br />
per numeri di voti) precip<strong>it</strong>ata, in questa competizione,<br />
tra gli ultimi arrivati con 110 preferenze (5<br />
anni fa ne aveva ottenuto 203) che, però, le consentono<br />
di salvare il suo posto in consiglio. Diversa<br />
s<strong>it</strong>uazione, invece, per Maurizio Ciancio, proveniente<br />
da altre esperienze amministrative, che<br />
si piazza a sorpresa, con ben 229 voti, davanti a<br />
De Rosa e a Forestieri, guadagnandosi gli importanti<br />
galloni di vicesindaco. Destano curios<strong>it</strong>à le<br />
entrate in giunta dei giovani Raffaele D’Anna e Antonio<br />
Stummo, alla loro prima esperienza pol<strong>it</strong>ico-<br />
REGIONALI <strong>2010</strong><br />
SBANCA IL SEMPRE PIÙ AFFIDABILE MORELLI<br />
RUSSO SI SENTE TRADITO DALLA SUA SCALEA<br />
di SARA SILVESTRI<br />
Franco Morelli, volto ormai noto e sovente presente<br />
a <strong>Scalea</strong> e nell’intero comprensorio, con una valanga<br />
di voti (13.578), si porta a ridosso del primo<br />
eletto Pino Gentile, decano del Pdl che perde,<br />
però, rispetto al 2005 ben 4.008 voti (netto e allarmante<br />
il calo). Con una prestazione a dir poco<br />
super, l’ex An è stato il candidato che ha fatto registrare<br />
l’incremento di voti maggiore, 4.800. Persona<br />
affidabilissima e molto vicina al sindaco di Roma<br />
Gianni Alemanno e agli ambienti religiosi, fa<br />
della sua infin<strong>it</strong>a discrezional<strong>it</strong>à, un<strong>it</strong>a alla disponibil<strong>it</strong>à,<br />
il suo punto di forza. Non comprendiamo,<br />
però, la sua non entrata in giunta quando per lui si<br />
intravedevono grandi scenari pol<strong>it</strong>ici che, probabilmente,<br />
lo avrebbero visto protagonista di spicco<br />
nel governo calabrese guidato dal vulcanico Peppe<br />
Scopell<strong>it</strong>i, dimissionario sindaco di Reggio Calabria.<br />
Per Mario Russo, invece, si spengono sul nascere le<br />
aspettative che lo vedevano già proiettato negli<br />
ambienti di palazzo Campanella col Pdl. Qualcuno,<br />
alla luce del responso dello spoglio, ha parlato di<br />
alto tradimento nella sua <strong>Scalea</strong> che gli ha dato solo<br />
1.420 voti. Meno di un anno fa, alla provincia, ne<br />
aveva conquistati 2.156 che, con l’aggiunta dei comuni<br />
facenti parte del collegio (San Nicola Arcella,<br />
Praia a Mare, Tortora ed Aieta) assommavano a<br />
3.863 voti complessivi.<br />
Ricordiamo che <strong>Scalea</strong> è certamente una delle c<strong>it</strong>tadine,<br />
per numero di ab<strong>it</strong>anti e conseguentemente<br />
di votanti, tra le più significative dell’alta costa<br />
cosentina di ponente e che, quindi, per il silurato<br />
Mario Russo poteva diventare l’ago della bilancia<br />
per portarlo tra i papabili al consiglio regionale.<br />
Ma, paradossalmente, gli elettori scaleoti hanno<br />
prefer<strong>it</strong>o, in grande prevalenza, votare il solo simbolo<br />
Pdl. Certo, dietro ad ogni sconf<strong>it</strong>ta, in coda si<br />
annidano veleni mortali che possono avere strascichi<br />
polemici e creare odi e inimicizie gravi. Per ab-<br />
in seconda...<br />
breviare la strada dell’analisi del risultato raggiunto<br />
dall’ex sindaco di <strong>Scalea</strong> potremmo parlare di tendenze<br />
ben defin<strong>it</strong>e in casi del genere, asserendo<br />
che la gente boccia gli amministratori che governano<br />
male e che non mantengono le promesse fatte<br />
agli elettori (nel caso di Russo, durante la campagna<br />
elettorale, queste voci sono circolate da <strong>Scalea</strong><br />
ad Aieta). Però un altro punto va valutato e<br />
trattato. La lista che appoggiava e sponsorizzava<br />
Russo, quella di Basile che ha vinto le comunali, ha<br />
totalizzato quasi 2.600 voti, per la precisione<br />
2.597. Valutando questi risultati, a Mario Russo,<br />
nella sola <strong>Scalea</strong>, mancano più o meno 1.200<br />
(1.177 per essere precisi) voti che, alla luce dei fatti,<br />
potevano salvarlo dal tracollo pol<strong>it</strong>ico. Al momento,<br />
egli ricopre la sola carica di consigliere provinciale,<br />
cosa che non può accontentare un<br />
pol<strong>it</strong>ico ambizioso e motivato come lui. Ma la gogna<br />
dei voti non lascia scampo ad alcuno ed i giochi<br />
al momento sembrano fatti. ❑
2❏ Primo Piano aprile-maggio <strong>2010</strong><br />
BASILE CONQUISTA<br />
LA CITTÀ<br />
di NANDO MANCO<br />
amministrativa. Sulla loro scia vanno in consiglio, il<br />
promettente e affidabile Francesco Acquaviva,<br />
nominato dal sindaco Basile capogruppo di maggioranza<br />
che, con i suoi 27 anni, insieme a Stummo,<br />
è il più giovane della compagnia, ai quali si<br />
aggiunge il rampante Fabio Ferrara. Rammarico<br />
per Virgilio Minn<strong>it</strong>i che non entra in consiglio per<br />
soli 5 voti, preceduto dall’outsider Franco Di Giorno,<br />
di cui si dice un gran bene. Infine, da evidenziare<br />
l’ottima affermazione dell’ex segretaria del<br />
Pd Angela Riccetti ed il r<strong>it</strong>orno di Sergio Bloise<br />
che, dopo l’esperienza amara del 2000, rientra e<br />
riparte con grandi progetti e tanto entusiasmo.<br />
Chiude il cerchio degli eletti del gruppo Basile,<br />
Gianfranco Pellegrino, ragazzo educato e tranquillo.<br />
In seconda posizione si è piazzata, per alcuni<br />
sorprendentemente, la lista cap<strong>it</strong>anata da<br />
Alessandro Bergamo che ai nastri di partenza<br />
(presentazione delle liste) appariva scarsa come<br />
portatori di voti ma che, strada facendo, ha dato<br />
l’impressione di conquistare consensi nei confronti<br />
del più accred<strong>it</strong>ato gruppo targato “Campilongo”.<br />
Sicuramente, a livello organizzativo, “<strong>Scalea</strong><br />
libera” di Bergamo ha dato l’impressione di<br />
essere la lista meglio organizzata e quella che ha<br />
lanciato, attraverso un articolato e interessante<br />
programma, segnali importanti alla popolazione<br />
scaleota, sollevando un forte entusiasmo tra i supporter<br />
e l’opinione pubblica. Però alla resa dei<br />
conti, l’ex parlamentare di “Forza Italia” ed ex sindaco<br />
di <strong>Scalea</strong>, ancora una volta, si è dovuto accontentare<br />
di un amaro secondo posto che non<br />
paga il lavoro profuso dall’intera squadra in trenta<br />
ininterrotti e intensi giorni. Bergamo si porta all’opposizione<br />
il combattivo ambientalista Palmiro<br />
Manco e la sorpresa Luigi De Luca, il più votato in<br />
assoluto, che strabilia con 257 preferenze. Resta<br />
tagliato fuori, con qualche rimpianto, Ugo Manco<br />
che durante l’accesa e difficile campagna elettorale,<br />
insieme ad altri del suo gruppo, non si era affatto<br />
risparmiato e che credeva fortemente nella<br />
v<strong>it</strong>toria finale. Ricordiamo che la lista Bergamo, come<br />
quelle capeggiate da Campilongo e Licursi,<br />
aveva prefer<strong>it</strong>o al più consono e usuale ordine alfabetico<br />
(linea adottata dal solo Basile) un ordine<br />
imperniato, probabilmente, sull’importanza dei<br />
personaggi o altro. Ma tutte queste magagne, alla<br />
luce del risultato finale, a poco o a niente sono<br />
serv<strong>it</strong>e. Mauro Campilongo presentava, a detta di<br />
alcuni, un ventaglio di nomi che lasciava presagire<br />
una probabile v<strong>it</strong>toria finale, ma con il passare dei<br />
giorni la sua leadership è andata sgonfiandosi<br />
sempre più. Cattiva organizzazione e poco entusiasmo<br />
agli incontri con la gente hanno pesato come<br />
un macigno su tutto il gruppo che alla fine ha<br />
ottenuto un magro e deludente terzo posto. Da<br />
considerare, pure, la presenza in lista di alcune<br />
note stonate, elementi chiacchierati e controproducenti<br />
del passato e del presente, che nella legge<br />
dei numeri, sicuramente, hanno determinato<br />
certe s<strong>it</strong>uazioni in negativo. Come annunciato e<br />
preventivato nel precedente numero, la lista messa<br />
in campo da Gennaro Licursi, si è piazzata in<br />
quarta ed ultima posizione, cogliendo un solo<br />
seggio, quello appunto del candidato a sindaco.<br />
L’ottimo Gaetano Zuccarello, pur riportando un<br />
notevole risultato personale di preferenze, non è<br />
riusc<strong>it</strong>o ad entrare tra i venti eletti.❑<br />
...dalla prima ...dalla prima<br />
in risalto solo un vecchio, stantio e arrogante modo<br />
di gestire la “cosa pubblica”. Basta riflettere<br />
sul dato, incontestabile, che su nove assessori regionali<br />
uscenti e ricandidatisi ben sette sono stati<br />
sonoramente bocciati e mandati a casa e solo<br />
due si sono salvati…per il rotto della cuffia! Ma i<br />
risultati delle elezioni regionali del 28 e 29 marzo<br />
c.a. consegnano, all’analisi attenta dei nostri smaliziati<br />
lettori, anche altri dati interessanti, sia a livello<br />
provinciale che locale, che cercheremo di<br />
evidenziare, naturalmente con ogni cautela. Pur<br />
con un arretramento percentuale di affluenza alle<br />
urne, rispetto al 2005, che ha probabilmente penalizzato<br />
in uguale misura tutte le compagini, la<br />
Provincia di Cosenza, nel suo insieme, un tempo e<br />
ancora adesso, sulla carta, “riserva”del centro sinistra,<br />
che è in sella al comune capoluogo e alla<br />
provincia, ha cambiato casacca e i risultati non sono<br />
equivoci: Scopell<strong>it</strong>i tocca quota 50,04%, con<br />
193.385 voti, e Loiero il 39,25%, con 151.685 voti,<br />
mentre Callipo, l’imprend<strong>it</strong>ore “prestato” (ma<br />
non sono tutti prestati?) alla “pol<strong>it</strong>ica”, personalmente<br />
raggiunge un lusinghiero 10,70%, con<br />
41.353 voti, anche se l’IDV, sua lista di riferimento,<br />
non va oltre il 6,57%, su scala provinciale. Tra gli<br />
eletti, in provincia, per la maggioranza, il primo<br />
posto lo raggiunge Pino Gentile del PDL che, con<br />
14.676 preferenze, “risponde” così anche alla<br />
sconf<strong>it</strong>ta delle provinciali dell’anno scorso, mentre<br />
l’ex sindaco di <strong>Scalea</strong>, Mario Russo, vinc<strong>it</strong>ore<br />
assoluto delle stesse provinciali, pur avendo ora<br />
coagulato sulla sua persona 6.410 voti, manca il<br />
bersaglio della elezione a Palazzo Campanella per<br />
soli 564 punti di scarto sull’ultimo eletto della sua<br />
compagine! L’alto Tirreno cosentino, con la mancata<br />
elezione di Mario Russo e la concom<strong>it</strong>ante<br />
bocciatura del paolano Tonino Pizzini, consigliere<br />
regionale uscente di centro destra, nonché di<br />
Sergio Stancato e di Vincenzo Cesareo da Cetraro<br />
dei Socialisti Un<strong>it</strong>i (per una breve parentesi consigliere<br />
regionale) che, tuttavia, sul piano personale<br />
ha avuto un buon risultato, resta adesso senza<br />
rappresentanza nell’assise regionale: un terr<strong>it</strong>orio,<br />
il nostro, disgraziato sotto questo aspetto<br />
perché una o più voci, in sedi ove si decidono le<br />
sorti delle popolazioni, avrebbero fatto la differenza<br />
e certamente a favore! Sulle possibili “cause”<br />
o controversi “motivi” o semplici “curios<strong>it</strong>à”<br />
che, insieme ovviamente ad altri fattori, hanno<br />
potuto contribuire, nel caso di Mario Russo, a<br />
questo “impasse” si segnalano, per semplificare, i<br />
risultati che le liste regionali hanno consegu<strong>it</strong>o nel<br />
comune di <strong>Scalea</strong> e nei centri del collegio, per un<br />
esame comparativo, che, probabilmente, se non<br />
esaurisce il “caso”…lo chiarisce almeno in parte,<br />
pur nella consapevolezza che, tra voti di lista e<br />
preferenze personali, vi è quasi sempre una naturale<br />
e fisiologica differenza a svantaggio delle seconde.<br />
Il PDL ha ottenuto a <strong>Scalea</strong> ben 2.801 voti<br />
di lista, dunque risulta essere, se si aggiungono<br />
i voti di qualche formazione “moderata”, maggioranza<br />
assoluta nell’elettorato, e a Mario Russo sono<br />
andati 1.420 suffragi (una differenza di 1.381<br />
voti che se, nelle preferenze, fosse conflu<strong>it</strong>a, anche<br />
e solo in massima parte, sul candidato Mario<br />
Russo, avrebbe consent<strong>it</strong>o, a quest’ultimo, di<br />
piazzarsi nella quaterna di testa ed essere…eletto).<br />
Il medesimo andamento, pur se meno marcato,<br />
si è ripetuto nelle altre realtà del collegio: ad<br />
VINCITORI E VINTI!<br />
di GIOVANNI CELICO<br />
Aieta, ove l’amministrazione comunale è di centro<br />
sinistra, il PDL si è affermato, alle regionali, come<br />
part<strong>it</strong>o di maggioranza relativa contando 154 suffragi,<br />
e a Mario Russo sono andate 85 preferenze,<br />
superando anche il P.S.I.-Sinistra con Vendola che<br />
aveva in campo un “locale”, Giacomino Bello, amministratore<br />
di lungo corso, il quale ha portato a<br />
casa 98 preferenze personali; a Praia il PDL ha superato<br />
i mille voti, per la precisione ha toccato il<br />
31,70% con 1.085 voti, piazzandosi come forza<br />
di maggioranza relativa, e Mario Russo si è fermato<br />
a 272 preferenze; a Tortora il PDL si è visto assegnati<br />
1.330 voti, con il 37,34%, diventando<br />
maggioranza relativa, e a Mario Russo sono andate<br />
300 preferenze e, infine, a S. Nicola Arcella,<br />
ove vi è una amministrazione comunale di centro<br />
sinistra, il PDL è diventato il primo part<strong>it</strong>o, con 411<br />
voti ed il 45,97%, e a Mario Russo sono state date<br />
294 preferenze, in questo caso superando<br />
Rifondazione Comunista che ha schierato Biagio<br />
Ariete il quale, con il 22,82%, ha contato 204 voti<br />
personali. Adesso è da vedere come Mario Russo,<br />
che pur non essendo primo c<strong>it</strong>tadino è vice<br />
presidente, in carica, del consiglio provinciale,<br />
potrà e vorrà giocare questa “forza” ottenuta nelle<br />
regionali: 6.410 voti, infatti, non sono bruscolini<br />
e potrebbero diventare la “chiave” per un qualche<br />
ruolo di prestigio a livello regionale o<br />
nazionale, anche nel PDL. Per il rinnovo delle amministrazioni<br />
locali le part<strong>it</strong>e che si sono giocate,<br />
nel collegio, hanno riguardato Tortora e <strong>Scalea</strong>. A<br />
Tortora, ha superato, di un soffio, il turno la compagine<br />
Impegno Comune capeggiata da Pasquale<br />
Lamboglia che ha ottenuto 1.244 voti, il 30,69%,<br />
mentre Tortora nel Cuore, di Raffaele Papa, ha<br />
mancato il bersaglio per soli 15 voti (in pratica…otto<br />
elettori) raggiungendo 1.229 voti, il<br />
30,32%, e Nuovamente Tortora, la formazione<br />
“giovane” di Giovanni Battista Pagano, si è fermata<br />
a 944 suffragi, il 23,29%, e, infine, Tortora C<strong>it</strong>tà<br />
Democratica, la lista con a capo il sindaco uscente,<br />
Giuseppe Silvestri, che ha segnato 636 voti, il<br />
15,69%. A <strong>Scalea</strong> si è affermato, nettamente, Pasquale<br />
Basile con la sua formazione, <strong>Scalea</strong> nel<br />
Cuore, che ha ottenuto 2.597 voti, il 37,51%,<br />
mentre Sandro Bergamo, con <strong>Scalea</strong> Libera, ha<br />
avuto 1.962 voti, il 28,34%, Mauro Campilongo,<br />
con <strong>Scalea</strong> Adesso, si è fermato a 1.549 voti, il<br />
22,37%, e infine Gennaro Licursi, sulla scena amministrativa<br />
locale da venti anni, che con <strong>Scalea</strong><br />
Liberamente ha racimolato 814 voti, l’11,75%. ❑<br />
...anche gomme seminuove<br />
delle migliori marche<br />
a prezzi sbalord<strong>it</strong>ivi
aprile-maggio <strong>2010</strong> Primo Piano ❏ 3<br />
IL NUOVO “GRAN” CONSIGLIO TARGATO BASILE,<br />
AL COMPLETO, SI PRESENTA AI SUOI ELETTORI<br />
Sabato 10 aprile <strong>2010</strong>, alla presenza di un pubblico<br />
numeroso che gremiva la sala polifunzionale<br />
del Comune, ha avuto luogo il primo nuovo<br />
Consiglio comunale schierato al gran completo,<br />
dopo le amministrative del 28 e 29 marzo.<br />
L’ordine del giorno prevedeva al primo punto<br />
l’eleggibil<strong>it</strong>à e la compatibil<strong>it</strong>à degli eletti alla carica<br />
di Consigliere comunale, il giuramento del<br />
neo sindaco Pasquale Basile e la nomina del Vicesindaco<br />
e dei componenti la nuova Giunta.<br />
Vicesindaco è stato nominato il veterano Mauri-<br />
DELEGHE AD ASSESSORI E CONSIGLIERI:<br />
LA SODDISFAZIONE DEL CAPOGRUPPO DI MAGGIORANZA, FRANCESCO ACQUAVIVA<br />
«Si è tenuto conto delle esigenze del terr<strong>it</strong>orio»<br />
Il capogruppo di maggioranza Francesco Acquaviva,<br />
in segu<strong>it</strong>o all’assegnazione delle deleghe agli<br />
assessori e ai consiglieri di maggioranza, da parte<br />
del sindaco Pasquale Basile, ha diffuso una nota di<br />
soddisfazione: «Abbiamo accolto con piacere e<br />
soddisfazione le scelte varate dal nostro sindaco<br />
Pasquale Basile in mer<strong>it</strong>o all’assegnazione delle<br />
deleghe. In linea con quanto sostenuto nel corso<br />
della campagna elettorale - ha aggiunto Acquaviva<br />
- si è tenuto conto di tutte le esigenze che<br />
È inutile nasconderlo, per Mario Russo, dopo la<br />
conta dei voti, i conti non tornano. Qualcuno sta<br />
parlando di alto tradimento ai danni dell’ex sindaco,<br />
inviper<strong>it</strong>o e irato terribilmente verso il nucleo<br />
storico del vecchio “Cuore”. La cocente delusione<br />
e la conseguente bocciatura alle regionali del 28<br />
e 29 marzo <strong>2010</strong>, per Mario Russo, sono un rospo<br />
difficile da digerire e più passano i giorni più aumenta<br />
la sua rabbia verso i suoi ex affiliati, sui quali<br />
riponeva una grandissima fiducia. A questo punto,<br />
però, Russo dovrà fare autocr<strong>it</strong>ica e guardarsi<br />
per un attimo indietro per riflettere su alcune scelte<br />
che, alla luce di quanto emerso, gli sarebbero<br />
costate carissime. Indubbiamente avrà pregiudicato<br />
in qualche modo la corsa al consiglio regionale<br />
il non essere riusc<strong>it</strong>o, come avvenuto un anno fa<br />
alle provinciali, in piena “zona Cesarini”, a ricompattare<br />
l’intero gruppo di maggioranza che, comunque,<br />
dopo la tregua risolutiva per il suo ghiotto<br />
risultato finale, si sgretolò come e più di prima.<br />
Ad ascoltare alcuni suoi vecchi compagni di cordata<br />
approdati nelle recenti consultazione tra le<br />
fila di Campilongo, ad essere stati strumentalizzati,<br />
trad<strong>it</strong>i, ingannati e messi da parte, sono stati<br />
proprio loro. Se ciò risultasse vero, gli ex fedelissimi<br />
di Russo presenti nella lista Basile dovranno rispondere<br />
alle accuse gridate e inferte vibratamente<br />
dall’attuale consigliere provinciale al loro<br />
PER UNA CITTÀ PULITA<br />
NON OCCORRONO ACROBAZIE!<br />
DIFFERENZIA I TUOI RIFIUTI NEGLI<br />
APPOSITI CONTENITORI<br />
L’IRA DI RUSSO<br />
zio Ciancio, mentre il giovane Francesco Acquaviva<br />
ha avuto l’incarico di capogruppo della<br />
maggioranza. Raffaele De Rosa, Giuseppe Forestieri,<br />
Raffaele D’Anna, Francesco Galiano e Gian<br />
Marco Stummo comporranno la Giunta.<br />
Dopo gli interventi di r<strong>it</strong>o e qualche prima schermaglia<br />
tra maggioranza ed alcuni componenti<br />
dell’opposizione, il sindaco Pasquale Basile ha<br />
chiuso la seduta ringraziando e salutando la platea<br />
che ha risposto con uno scrosciante applauso.❑<br />
esprime il terr<strong>it</strong>orio, come testimonia anche la<br />
scelta di ist<strong>it</strong>uire una delega alle periferie. Inizia<br />
adesso la fase operativa da parte dell’Amministrazione<br />
che intende lavorare con impegno costante<br />
ed entusiasmo per dare corpo al mandato confer<strong>it</strong>oci<br />
dall’elettorato e concretezza al programma<br />
della lista. Il lavoro di squadra - ha concluso il capogruppo<br />
di maggioranza - parte in maniera operativa<br />
con l’intento di conferire il carattere di partecipazione<br />
alla nostra azione amministrativa».❑<br />
indirizzo. Da quanto appurato, il faccia a faccia di<br />
questi giorni, per fare chiarezza e individuare il vero<br />
capro espiatorio, ha lasciato più di un dubbio<br />
e chiacchiere che riferiscono (ma restano pettegolezzi<br />
privi di reale fondatezza) di una brutta<br />
reazione da parte di Russo nei confronti di una<br />
delegazione formata da persone che ormai in parecchi<br />
definiscono suoi ex amici, messi alla porta<br />
senza mezzi termini e rudemente, accusati di vigliaccheria<br />
e tradimento. Qualcuno, forse, tacciato<br />
di irriconoscenza, avrà voluto vendicarsi di<br />
qualche torto sub<strong>it</strong>o e togliersi defin<strong>it</strong>ivamente<br />
dalle scatole Mario Russo. Infine, altri si sono sbizzarr<strong>it</strong>i<br />
non disdegnando una certa buona dose di<br />
sarcasmo e dando sfogo ai detti: “chi di spada ferisce,<br />
di spada perisce”, e ancora: “chi semina vento<br />
raccoglie tempesta”. Ma sarà poi vero che “chi<br />
la fa la aspetti”? E che “ogni riferimento è sempre<br />
puramente casuale”? La storia e le polemiche si ripetono<br />
e continuano…❑
4❏ Primo Piano aprile-maggio <strong>2010</strong><br />
ELEZIONI COMUNALI DI SCALEA TRA PARADOSSI E CURIOSITÀ<br />
di ERCOLE SERRA<br />
“La montagna ha partor<strong>it</strong>o il topolino?” Ancora<br />
no, anche dopo i risultati elettorali. Prima di analizzare<br />
il voto vorrei porre all’attenzione dei nostri<br />
gentili lettori tre aforismi che si calano idealmente<br />
nella gestione della cosa pubblica e, ovviamente,<br />
non si riferiscono assolutamente a casi e comportamenti<br />
particolari del passato e del presente. Il<br />
primo, fu esternato dal compianto papa Giovanni<br />
Paolo II, in un incontro con la giunta comunale di<br />
Roma il 25 gennaio 1993, quando affermò, fra l’altro:<br />
“È un segno dei tempi l’esigenza di una pol<strong>it</strong>ica<br />
trasparente, onesta, rigorosa” (cfr “la Repubblica”<br />
del 26 gennaio 1993). Il secondo,<br />
scaturisce da una profonda riflessione dello scr<strong>it</strong>tore<br />
Roberto Gervaso nella rubrica “a tu per tu”,<br />
rispondendo alla lettera di un lettore: “Il vero pol<strong>it</strong>ico<br />
dice solo ver<strong>it</strong>à scomode” (cfr “il Grillo parlante”<br />
ne “IL Messaggero” del 7 gennaio 2006). Il<br />
terzo, è il t<strong>it</strong>olo di un articolo del giornalista cosentino<br />
Franco Dionesalvi: “Il clientelismo all’origine<br />
del male”, a commento di un interessante libro<br />
di Gaetano Lamanna int<strong>it</strong>olato “Malapol<strong>it</strong>ica”,<br />
ed<strong>it</strong>ore “Ediesse” (cfr “Il Quotidiano” del 16 giugno<br />
2009). Questi mon<strong>it</strong>i e messaggi mediatici sono<br />
come “la stella polare” per incamminarsi, senza<br />
ostacoli, verso la giusta meta. I risultati delle<br />
elezioni comunali della nostra C<strong>it</strong>tà inducono, in<br />
primis, a questa riflessione: la lista vincente, pur<br />
comprendendo nove candidati ex assessori e<br />
consiglieri, ha visto eleggere sette nuovi consiglieri<br />
quasi tutti del mondo giovanile (i primi tre:<br />
D’Anna 157 voti, Stummo 137 voti ed Acquaviva<br />
132 voti). Questo dato pos<strong>it</strong>ivo fa ben sperare in<br />
favore di un’amministrazione comunale innovativa,<br />
partecipativa e determinata per gestire l’ente<br />
comunale nell’interesse di tutti i c<strong>it</strong>tadini. Dall’analisi<br />
del voto emergono alcuni dati interessanti e,<br />
in un certo senso, curiosi e paradossali. Intanto,<br />
mi auguro che finalmente si possa spezzare il cordone<br />
ombelicale cinquantennale che fino ad oggi<br />
ha tenuto legati fra loro comportamenti e decisioni<br />
atavici che hanno inciso negativamente in<br />
tante scelte e causato danni a <strong>Scalea</strong>, specialmente<br />
nel suo patrimonio etnico, ambientale e<br />
storico. Ormai è il tempo di ascoltare anche i c<strong>it</strong>tadini<br />
e gli Enti portatori di interessi diffusi, allorché<br />
si dovranno fare scelte importanti (cfr. dall’<br />
art.1 all’art.12 Statuto del comune di <strong>Scalea</strong>). In<br />
tal senso devono essere proprio i giovani a dare<br />
una grossa spinta propulsiva, altrimenti tutto può<br />
rimanere immobile ed impigliato nella stucchevole<br />
rete del pressappochismo, dell’improvvisazione<br />
e dell’incultura. Il passato pol<strong>it</strong>ico ed amministrativo<br />
fa parte, ormai, della storia e, quindi, dal<br />
<strong>2010</strong>, bisogna ben programmare il presente ed il<br />
futuro con progetti fattibili; non quelli faraonici<br />
che, invero, in certi casi sono rimasti eterne incompiute<br />
(vedi ospedale ed aviosuperficie) e sogni<br />
di “salotti”. Le tre liste di minoranza, “<strong>Scalea</strong> libera”,<br />
“<strong>Scalea</strong>Adesso” e “Per <strong>Scalea</strong> liberamente”,<br />
hanno consegu<strong>it</strong>o, insieme, 4.325 voti, con una<br />
percentuale complessiva del 62,46%, a fronte dei<br />
2.597 voti, con una percentuale del 37,51%, consegu<strong>it</strong>i<br />
dalla lista “<strong>Scalea</strong> nel cuore”. Questo dato<br />
fa pensare che la maggioranza degli elettori scaleoti<br />
(il 62,46%) questa volta, forse, non ha grad<strong>it</strong>o<br />
esaustivamente l’operato decennale dell’amministrazione<br />
Russo, il quale nella candidatura al<br />
consiglio regionale a <strong>Scalea</strong> ha ottenuto un calo<br />
di circa 1.200 voti, rispetto alla candidatura al<br />
consiglio provinciale, per cui egli non è stato<br />
eletto nell’Ente regionale. Questa tendenza,<br />
però, si è spezzettata in tre liste elettorali, per cui<br />
essa è rimasta vanificata a causa del sistema maggior<strong>it</strong>ario<br />
che consente di poter vincere, quasi<br />
sempre, quando si è un<strong>it</strong>i. Nel nostro caso, infatti,<br />
è stata premiata la lista singolarmente più votata<br />
per essere apparsa, a mio avviso, la più innovativa<br />
nelle candidature, in primis, in quella a<br />
sindaco con Pasquale Basile. A volte la velle<strong>it</strong>à,<br />
l’ostinazione e la primogen<strong>it</strong>ura non pagano...<br />
Proseguendo nell’analisi del voto, emerge questo<br />
altro dato. Le quattro compagini hanno consegu<strong>it</strong>o<br />
i rispettivi voti di lista (2.597, 1.962, 1.549, e<br />
814) con il notevole apporto dei voti di preferenza<br />
ottenuti dai singoli candidati ed un’incidenza<br />
media totale di circa il 90%, il che dimostra che<br />
non sempre il candidato a sindaco è trainante. Infatti,<br />
la lista di Basile (I) ne ha ottenuti 2.434, quelle<br />
di Bergamo (II) 1.704, di Campilongo (III) 1.413<br />
e di Licursi (IV) 702, con un’incidenza, quest’ultima,<br />
di circa l’85%. I candidati più votati: Maurizio<br />
Ciancio 229 voti, Raffaele De Rosa 228 voti e<br />
Giuseppe Forestieri 185 voti (lista n. 1); Luigi De<br />
Luca con 257 voti, Palmiro Manco 157 voti e Ugo<br />
Manco 133 voti (lista n. 2); Domenico Introini 137<br />
voti, Giuseppe Bono 123 voti e Mario Sapor<strong>it</strong>i 103<br />
voti (lista n. 3); Gaetano Zuccarello 130 voti,<br />
Francesco Pezzotti 90 voti e Francesco Fortunato<br />
78 voti (lista n. 4). Il più votato, fra gli ottanta candidati,<br />
è Luigi De Luca con 257 voti che gli consentono,<br />
così, di conquistare il ruolo ist<strong>it</strong>uzionale<br />
di consigliere anziano. Fra le tante curios<strong>it</strong>à,<br />
emerge l’elezione di solo quattro consiglieri medici,<br />
su nove che si erano candidati. Rispetto alla<br />
passata amministrazione, questa categoria professionale<br />
si è ridotta di sei un<strong>it</strong>à e questo può significare<br />
che l’elettore ha iniziato a scindere la<br />
funzione ist<strong>it</strong>uzionale da quella professionale.<br />
Spulciando, fra i candidati eletti, si nota che nella<br />
lista di maggioranza sono inclusi due consiglieri<br />
della passata minoranza: Ciancio e Bloise ed un<br />
esponente locale del PD, Ricetti, mentre nelle liste<br />
di minoranza: due consiglieri (Bergamo e P.<br />
Manco) il primo, della passata minoranza e il secondo,<br />
già consigliere negli anni ’90; due consiglieri<br />
(Campilongo e Bono) sono amministratori<br />
uscenti della passata maggioranza ed uno (Introini)<br />
della passata minoranza; infine un solo consigliere<br />
(Licursi), per la sesta volta, entra a far parte<br />
del Consiglio comunale (complimenti ed auguri<br />
per l’irraggiungibile record). In tutti questi rientri,<br />
r<strong>it</strong>orni e passaggi “da nordovest a nordest”, mi<br />
chiedo: quale sarà la pol<strong>it</strong>ica emergente sia nella<br />
maggioranza che nella minoranza? È pur vero che<br />
ci troviamo di fronte a liste civiche, ma il ruolo e<br />
le ideologie dei part<strong>it</strong>i vanno sempre osservati, altrimenti<br />
si rischia di andare a ruota libera. Nel<br />
nuovo consiglio non rientrano, fra i candidati, tanti<br />
ex: A. Cantisani, F. Tirone, M. D’Amico, U. Manco,<br />
A. Forestieri, G. Lanuara, A. Aiello, V. De V<strong>it</strong>o,<br />
S. Longobucco, E.F. Tenuta, G. Zuccarello e l’ex<br />
sindaco F. Pezzotti, il quale, quasi allo scadere<br />
della presentazione delle liste, ha prefer<strong>it</strong>o unirsi<br />
alla lista Licursi e non più candidarsi a sindaco nella<br />
sciolta (sic!) lista “Il Nodo”. Fra i nuovi candidati,<br />
i delusi possono essere tanti o pochi, ma<br />
questo dato non mi interessa. Per concludere,<br />
vorrei esternare un mio modesto auspicio: la nuova<br />
amministrazione comunale sappia mantenere<br />
la giusta autonomia nella esecuzione della propria<br />
programmazione senza seguire, eventualmente,<br />
indirizzi e schemi sorpassati, nonché progetti<br />
faraonici non utili alla nostra <strong>Scalea</strong>: tutto si<br />
può revisionare per correggere eventuali tiri. Alla<br />
minoranza auguro di eserc<strong>it</strong>are il proprio ruolo<br />
ist<strong>it</strong>uzionale basato sul principio: “la maggioranza<br />
governa e la minoranza controlla”, senza eventuali<br />
acredini e silenzi di fronte alle determinazioni<br />
che apparissero inutili e dispendiose. Il nuovo<br />
sindaco, nel corso dei lavori del primo consiglio<br />
comunale, molto saggiamente, ha manifestato “la<br />
speranza che la collaborazione venga anche dalla<br />
c<strong>it</strong>tadinanza, dalle parti sociali e dai singoli c<strong>it</strong>tadini”<br />
(cfr “il Quotidiano 11-4-010). Per quanto<br />
mi compete, quale rappresentante dell’associazione<br />
non prof<strong>it</strong> “Com<strong>it</strong>ato Cimalonga”, la collaborazione<br />
è già a disposizione. La nuova Giunta<br />
municipale è stata varata e vi fanno parte anche<br />
due giovani consiglieri neo eletti, D’Anna e Stummo,<br />
e questa scelta appare già come un segno<br />
di rinnovamento che forse poteva consolidarsi di<br />
più con l’inclusione anche di una nuova quota<br />
“rosa” in rappresentanza del mondo femminile.<br />
Auguro alla nuova Amministrazione comunale di<br />
<strong>Scalea</strong> buon lavoro ed i migliori successi gestionali<br />
per il benessere della nostra secolare c<strong>it</strong>tà.❑<br />
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aprile-maggio <strong>2010</strong> Primo Piano ❏ 5<br />
L’intervista<br />
SEDICI DOMANDE PER CONOSCERE MEGLIO<br />
IL NUOVO SINDACO DI SCALEA PASQUALE BASILE<br />
di NANDO MANCO<br />
D. - Cosa lo ha spinto verso questo cammino e<br />
cosa si prova a passare nel giro di pochi giorni<br />
da personaggio comune a personaggio pubblico?<br />
R. - Non si viene spinti verso un cammino, un <strong>it</strong>inerario<br />
o una scelta. Le decisioni si maturano. Esiste<br />
uno spir<strong>it</strong>o civico, ne sono convinto, in ciascuno<br />
di noi. C’è chi lo esplic<strong>it</strong>a fermando il<br />
sindaco, o chi per lui, per strada e fornendogli la<br />
soluzione per tutti i problemi; c’è chi è fermamente<br />
convinto che risolto il suo o i suoi problemi<br />
non c’è altro da fare e non gli importa nulla di<br />
nessun altro e c’è chi – insieme a forze pos<strong>it</strong>ive –<br />
pensa che i problemi dei singoli c<strong>it</strong>tadini, in<br />
quanto tali, si possano affrontare e risolvere solo<br />
affrontando e cercando di risolvere i problemi<br />
della comun<strong>it</strong>à. Io faccio parte di quest’ultima categoria.<br />
Io non sono passato da un tipo di personaggio<br />
all’altro: io ero, sono e continuo ad essere<br />
la stessa persona di prima ed è per questo<br />
che, a parte le diverse attenzioni di cui sono oggetto<br />
quando mi trovo a passeggiare per <strong>Scalea</strong>,<br />
non cambia molto nel mio modo di essere.<br />
D. - Nel corso di questa lunga campagna elettorale<br />
sono state date varie definizioni di Pasquale<br />
Basile: il sindaco nuovo, il sindaco calato<br />
dall’alto, il sindaco di transizione, il sindaco<br />
utente, il sindaco col “tutor”, il sindaco rigido,<br />
il sindaco educato, onesto e brava persona, il<br />
sindaco preciso e ordinato, il sindaco austero e<br />
autorevole, il sindaco non pol<strong>it</strong>ico, il sindaco<br />
della ennesima ripartenza, il sindaco realista, il<br />
sindaco della speranza, il sindaco non votato<br />
da 4.325 elettori? In quale si riconosce?<br />
R. - Dimentica anche l’”acceleratore di particelle”<br />
e qualche altra definizione scappata qui e là. Ci<br />
sono aggettivi che mi sento vicino, ma non in<br />
quanto etichette. Le etichette, in qualsiasi contesto,<br />
lasciano il tempo che trovano. Cerco di essere<br />
realista, questo sì, perché difficilmente si<br />
può prescindere dalle condizioni che ci circondano.<br />
Cerco di essere però anche svariate altre<br />
cose che mi sono state insegnate dai miei gen<strong>it</strong>ori<br />
e che ho appreso nella v<strong>it</strong>a. Poi ci sono altre<br />
definizioni che, come ho già avuto modo di dire,<br />
classificano più coloro che le hanno elaborate<br />
che non il sottoscr<strong>it</strong>to cui sarebbero state destinate.<br />
D. - Cosa intende fare nei famosi primi 100 giorni<br />
che ogni pol<strong>it</strong>ico ha a disposizione per dare<br />
i primi segnali di cambiamento? Come pensa di<br />
far ricredere la nutr<strong>it</strong>a schiera di c<strong>it</strong>tadini che<br />
non l’ha votata?<br />
R. - Sono del parere che le rivoluzioni non servono<br />
o, a volte, sono controproducenti. Cerco<br />
quindi di comprendere bene lo status attuale<br />
della macchina amministrativa e della C<strong>it</strong>tà di <strong>Scalea</strong><br />
e di muovermi di conseguenza. I primi 100<br />
giorni sono – in buona sostanza – dedicati all’estate<br />
che è in arrivo, ma anche a preparare le<br />
azioni successive. Per quel che mi riguarda, il programma<br />
di “impatto” dura per lo meno per i prossimi<br />
due anni e quindi mi sto muovendo su questi<br />
tempi.<br />
D. - <strong>Scalea</strong>, dopo le elezioni, ormai è diventato<br />
un le<strong>it</strong>motiv, si è r<strong>it</strong>rovata spesso nel buio più<br />
profondo, incappando in sindaci che hanno deluso<br />
profondamente le attese. Come pensa di<br />
invertire questo trend negativo?<br />
R. - Io non sono affatto di questo parere: i sindaci<br />
e gli eletti in genere sono espressioni della c<strong>it</strong>tadinanza.<br />
D’altra parte, l’azione amministrativa<br />
dipende da molti fattori ed è profondamente<br />
sbagliato pensare al sindaco come a un governante<br />
onnipotente. La troppo spesso ripetuta<br />
frase “se vuole il sindaco, allora si può fare ...” è<br />
davvero totalmente infondata. Un sindaco può<br />
amministrare bene se e solo se c’è una continua<br />
collaborazione da parte della C<strong>it</strong>tà. Se il trend<br />
sarà pos<strong>it</strong>ivo, allora sarà mer<strong>it</strong>o della C<strong>it</strong>tà.<br />
D. - Come giudica la girata di spalle del popolo<br />
scaleota nei confronti di Mario Russo?<br />
R. -Io non sono del tutto convinto che ci sia stata<br />
una girata di spalle. Specie se si considerano i<br />
voti di preferenza non attribu<strong>it</strong>i ma chiaramente<br />
indirizzati a Mario Russo. Credo che il voto di<br />
queste regionali era non proprio chiarissimo, come<br />
dimostra il divario generalizzato tra voti di lista<br />
e preferenze, e mi sto convincendo che forse<br />
andava speso di più in questa direzione.<br />
Di certo è stata un’occasione persa per <strong>Scalea</strong> e<br />
per l’intero Tirreno cosentino: avere un rappresentante<br />
alla Regione avrebbe innescato opportun<strong>it</strong>à<br />
davvero nuove per questo terr<strong>it</strong>orio.<br />
D. - Gli scaleoti aspettano con una certa trepidazione,<br />
e nello stesso tempo con rassegnazione,<br />
di conoscere le sorti di porto ed aeroporto,<br />
ma è pur vero che vogliono r<strong>it</strong>rovare una c<strong>it</strong>tà<br />
ordinata, pul<strong>it</strong>a, accogliente e, principalmente,<br />
funzionale e civile, dove siano ripristinate, regole<br />
e leggi. Condivide?<br />
R. - Sì, condivido. E infatti ci stiamo muovendo,<br />
pur tra mille difficoltà, in questa direzione. Le difficoltà<br />
finanziarie, le conseguenze della crisi e<br />
delle decisioni del governo centrale non aiutano<br />
le amministrazioni del Meridione ma questo non<br />
ci esime dal profondere il massimo sforzo proprio<br />
nella direzione del quotidiano. Sulle grandi<br />
opere ci sarà modo e tempo di riflettere, purché<br />
le riflessioni le si faccia con dati di fatto e non<br />
con slogan e affermazioni preconcette. Siamo<br />
realisti anche, e soprattutto, su questi argomenti.<br />
D. - Turismo. Cosa si può fare per attutire i decibel<br />
in agosto, migliorare la viabil<strong>it</strong>à, la balneazione,<br />
la raccolta differenziata e tutto quello<br />
che è legato alla stagione estiva?<br />
R. - Gran parte dell’economia di <strong>Scalea</strong> è legata<br />
alla stagione estiva. Da un punto di vista strategico<br />
questo non è un bene, ma allo stato attuale è<br />
così e quindi ci stiamo muovendo nella direzione<br />
di assicurare – per questa estate – un livello qual<strong>it</strong>ativo<br />
accettabile. I grandi progetti, come accennato,<br />
saranno per gli anni successivi. Questo<br />
ovviamente non vuol dire che non ci sia il massimo<br />
impegno e che non ci saranno segnali rilevanti<br />
anche nei prossimi mesi.<br />
D. - Come pensa di risolvere il problema ed il<br />
conseguente disordine arrecato dai vend<strong>it</strong>ori<br />
ambulanti, che sono nel mirino dei commercianti<br />
fissi che pagano regolarmente le tasse?<br />
Non sarebbe il caso di individuare una o più zone<br />
da destinare alle bancarelle, rigorosamente<br />
uguali tra loro nella linea e nel colore del gazebo,<br />
divisi per categoria?<br />
R. - È esattamente quanto annunciato in campagna<br />
elettorale e quanto è in fase di lavorazione.<br />
Magari non avremo sub<strong>it</strong>o i colori allineati e i box<br />
intonati, ma la direzione è quella da lei c<strong>it</strong>ata.<br />
Questo assicurerà un miglior livello qual<strong>it</strong>ativo anche<br />
di tali servizi e, incidentalmente, anche una<br />
migliore resa economica per gli operatori interessati.<br />
D. - Quale metodo di governo intende adottare?<br />
Farà da sé, con il solo ausilio della sua maggioranza,<br />
o si avvarrà di figure professionali,<br />
quali i “problem solving”, come stanno facendo,<br />
già da anni, altri comuni?<br />
R. - La maggioranza governa, questo è indiscutibile.<br />
E’ altrettanto ovvio che faremo ricorso a tutte<br />
le figure professionali di cui avremo bisogno<br />
quando se ne presenterà la necess<strong>it</strong>à o l’opportun<strong>it</strong>à.<br />
Credo che ‘fare da sé’ è qualcosa che appartiene<br />
al passato remoto.<br />
D. - Crede che sia opportuno, per alcuni dipendenti,<br />
un corso di aggiornamento per migliorare<br />
la gestione e l’organizzazione dei vari uffici<br />
comunali?<br />
R. - Il modo di amministrare e, di conseguenza, i<br />
meccanismi della macchina amministrativa sono<br />
destinati a cambiare rapidamente nei prossimi<br />
anni. Le riforme già avviate, piacciano o meno, e<br />
le spinte che tendono man mano a decentrare<br />
verso le amministrazioni periferiche implicano necessariamente<br />
un aggiornamento dei funzionari e<br />
dell’intero staff amministrativo. Non saranno i corsi<br />
di aggiornamento a fare la differenza, ma la volontà<br />
di accettare un sistema di formazione continua<br />
che sarà alla base anche – se le indicazioni<br />
del governo centrale saranno rispettate – della<br />
carriera e della posizione economica.<br />
D. - Qual è l’arma più importante di cui dispone<br />
un sindaco alla prima esperienza?<br />
Lo sa che, a pelle, Lei ispira in molti c<strong>it</strong>tadini<br />
una grandissima fiducia e tanta seren<strong>it</strong>à? Riuscirà<br />
a non deluderli?<br />
R. - Spero di sì. Non dipende solo da me, ma per<br />
quel che mi compete ce la sto mettendo tutta e<br />
in sesta...
6❏ Primo Piano aprile-maggio <strong>2010</strong><br />
L’intervista<br />
...dalla quinta<br />
...CONOSCERE MEGLIO IL NUOVO SINDACO<br />
DI SCALEA PASQUALE BASILE<br />
di NANDO MANCO<br />
continuerò a lavorare col massimo sforzo in questa<br />
direzione. Un sindaco non dispone di molte<br />
armi, specie se alla prima esperienza: la sua azione<br />
dipende da ciò che trova – e che spesso dipende<br />
a sua volta da azioni amministrative che<br />
possono risalire anche a 30 anni addietro – e da<br />
come questa viene recep<strong>it</strong>a.<br />
Io spero di trovare la collaborazione della C<strong>it</strong>tà,<br />
cosa che in molti aspetti riesco a percepire, e di<br />
muovermi sempre in sintonia con essa.<br />
Non ho intenzione, lo ribadisco, di imporre soluzioni<br />
dall’alto ma di affrontare insieme i problemi.<br />
D. - Adesso, una serie di domande un po’ più<br />
personali, che molti c<strong>it</strong>tadini vorrebbero farLe.<br />
Se Basile fosse una c<strong>it</strong>tà, quale c<strong>it</strong>tà sarebbe?<br />
Se fosse un vest<strong>it</strong>o, quale vest<strong>it</strong>o vorrebbe essere?<br />
E se fosse uno strumento musicale? Libro,<br />
film e canzone prefer<strong>it</strong>i? Infine, che cosa guarda<br />
in tv e che rapporto ha con facebook?<br />
R. - È un gioco, questo, in cui non mi r<strong>it</strong>rovo molto.<br />
Ci sono, ad esempio, tante c<strong>it</strong>tà che adoro e<br />
che mi rappresentano a seconda delle s<strong>it</strong>uazioni,<br />
ma non una in assoluto. Della televisione oramai<br />
guardo davvero poco perché il livello qual<strong>it</strong>ativo<br />
è in generale appiatt<strong>it</strong>o verso il basso. Preferisco,<br />
il più delle volte, noleggiare un film. In assoluto<br />
meglio ascoltare buona musica. Con facebook ho<br />
un rapporto saltuario di sfiducia ben corrisposto<br />
e preferisco sfruttare l’Internet per altre risorse.<br />
Per fortuna la conosco abbastanza, visto che ci<br />
lavoro da quando è nata, e so quante cose può<br />
offrire oltre a quelle pubblicizzate con grande<br />
rumore.<br />
D. - In queste settimane, abbiamo tirato un sospiro<br />
di sollievo nel non vederLa mai usare il telefonino,<br />
in particolar modo durante il consiglio<br />
comunale. Una questione di educazione e di ri-<br />
Loiero non si sa spiegare, almeno dice, come è<br />
avvenuto questo. Noi non riusciamo a capire, invece,<br />
come Loiero non voglia spiegarselo.<br />
Scopell<strong>it</strong>i affonda le sue radici nella c<strong>it</strong>tà dei fiori,<br />
nella c<strong>it</strong>tà dei profumi del bergamotto, del gelsomino,<br />
della cedronella, della lavanda. Una c<strong>it</strong>tà<br />
i cui dirigenti sono stati sempre onesti, giusti e stimati<br />
(anche nel periodo fascista). Una c<strong>it</strong>tà molto<br />
religiosa e miracolata più volte dalla Madonna<br />
della Consolazione e da San Giorgio, i suoi protettori.<br />
Una bella c<strong>it</strong>tà e con tanta storia di avanguardia<br />
e di civiltà rinomata, da quella di Zalenco,<br />
Ibico, Cicerone e via fino “all’ultimo dei<br />
romani antichi, al primo degli <strong>it</strong>aliani moderni”.<br />
Peppe Scopell<strong>it</strong>i ha fama di essere uno dei migliori<br />
sindaci d’Italia per la sua correttezza, per la<br />
sua onestà e per l’intelligenza nel saper fare. Andate<br />
a vedere come ha fatto rifiorire la c<strong>it</strong>tà, senza<br />
egoistici particolarismi. Andate a sentire cosa<br />
dicono i c<strong>it</strong>tadini, con la gioia negli occhi e notevole<br />
entusiasmo. C’è stato qualcuno che, in segu<strong>it</strong>o<br />
a questo successo, ha esclamato: “Tu regere<br />
imperius memento: parcere subiectos,<br />
debellare superbos”. Noi non sentiremo nell’animo<br />
rancori imperialistici. Nella nostra magnanim<strong>it</strong>à<br />
c’è sempre lo spir<strong>it</strong>o della canzonetta “calabrisi”<br />
con le sue melodie ed i suoi profondi<br />
significati. E questo deve essere lo spir<strong>it</strong>o del governare.<br />
Per cui, cosa dobbiamo aspettarci dal<br />
governatore Scopell<strong>it</strong>i? Ci aspettiamo che, finalmente,<br />
la Calabria rinasca in nome di Scopell<strong>it</strong>i.<br />
Allora, caro governatore, gli auguri di cuore più<br />
ampi e più calorosi di giusta e onesta creativ<strong>it</strong>à,<br />
d’ogni bene per tutti i calabresi.<br />
P.S.: E non sarebbe affatto vano prendere in considerazione<br />
quanto comunicato su “Parallelo<br />
38°” dal signor Romolo Marando di Ferruzzano<br />
spetto verso gli altri o una Sua scarsa propensione<br />
verso questo utile ma nello stesso tempo<br />
invadente oggetto che, probabilmente, userà al<br />
momento deb<strong>it</strong>o e con una certa discrezione?<br />
R. - Beh, non vorrei deluderla: io uso molto il telefonino,<br />
sia per lavoro che per motivi “ist<strong>it</strong>uzionali”.<br />
Ne ho tre e tutti perfettamente sincronizzati<br />
col mio computer. Tuttavia non ne sono<br />
schiavo e soprattutto lo stacco, o comunque lo<br />
rendo inoffensivo, quando sono impegnato in altre<br />
cose. Non intendo far scandire la mia v<strong>it</strong>a dal<br />
trillo o dalle vibrazioni del cellulare.<br />
Non mi vedrà mai rispondere a una telefonata<br />
durante un consiglio comunale, può starne certo.<br />
D. - Quanto costano, mediamente, un l<strong>it</strong>ro di<br />
latte e un chilo di pasta?<br />
R. - Di listino non saprei, cerco sempre di approf<strong>it</strong>tare<br />
delle offerte. Di sol<strong>it</strong>o pago il latte che<br />
usiamo in casa intorno a 1,50 EUR/l<strong>it</strong>ro e la pasta<br />
– per la quale sono piuttosto esigente – qualche<br />
decina di centesimi in più.<br />
D. - La sua tendenza pol<strong>it</strong>ica, da quale parte<br />
pende?<br />
R. - Pendo dalla parte di chi rivendica di pensare<br />
col proprio cervello piuttosto che aderire a etichette<br />
preconfezionate. Ad occhio e croce si<br />
potrebbe dire che pendo verso sinistra ma le mie<br />
idee liberali, pure in quel contesto, spesso spiazzano<br />
i miei interlocutori.<br />
D. - Ci fermiamo qui. Le diamo appuntamento,<br />
con “proroga”, non dopo i famosi 100 giorni,<br />
ma dopo i festeggiamenti del Lauro del 7 e 8<br />
settembre <strong>2010</strong>, per tracciare un primo bilancio.<br />
Contento?<br />
R. - Proviamo. Poi però l’appuntamento serio lo<br />
fissiamo fra un 18-24 mesi. ❑<br />
IL SUCCESSO DI SCOPELLITI UN BENE PER TUTTI!<br />
di DEMETRIO ALAMPI<br />
(Rc) su “Idrogeno e corrente elettrica a costo zero”.<br />
Anzi ciò dovrebbe essere una iniziativa prior<strong>it</strong>aria.<br />
Potremmo sfatare, così, l’accusa nordista<br />
che noi del Sud siamo buoni a niente e che loro<br />
devono pensare a farci campare. Come affermava<br />
un grande erud<strong>it</strong>o della nostra terra: in Calabria<br />
l’intelligenza sprizza dalle pietre… Affrettiamoci<br />
a dimostrare che tanto sia vero.❑<br />
NESSUN COINVOLGIMENTO<br />
DEL COMUNE DI SCALEA NELLA<br />
INDAGINE SULLE STRISCE BLU<br />
Alcune testate giornalistiche inseriscono il Comune<br />
di <strong>Scalea</strong> nella cosiddetta “Bufera giudiziaria”<br />
che ha coinvolto la società Umbra Sis, responsabile<br />
delle aree di parcheggi con le strisce blu. Altre<br />
testate ipotizzano addir<strong>it</strong>tura il coinvolgimento<br />
del comune, insieme ad altri sulla costa<br />
tirrenica. «Sulla base di tali articoli di giornale - affermano<br />
il sindaco Pasquale Basile ed il segretario<br />
comunale Ciro Alifuoco - possiamo confermare<br />
che, al momento, non c’è alcuna indagine della<br />
Guardia di finanza che riguarda direttamente il<br />
Comune di <strong>Scalea</strong>». «Le illazioni - afferma il sindaco<br />
Pasquale Basile - nascono, probabilmente,<br />
dalla pubblicazione della notizia dell’indagine a<br />
livello nazionale, diffusa da alcune agenzie di<br />
stampa. Il nome del Comune di <strong>Scalea</strong> non compare<br />
fra i trenta enti oggetto dell’indagine. Per<br />
questo motivo, r<strong>it</strong>eniamo che qualcuno nell’elaborazione<br />
di t<strong>it</strong>oli e testi, si sia lasciato andare inserendo<br />
la nostra c<strong>it</strong>tadina fra gli enti coinvolti. Si<br />
tratta del risultato di una deduzione fantasiosa<br />
che non trova riscontro nella realtà». (M.C.)<br />
*Contatto*<br />
Cercaci su www.scalea.<strong>it</strong><br />
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Con la dig<strong>it</strong>ale tutto è più semplice. Ogni persona<br />
che gira per le nostre strade, i posti più impensati,<br />
può essere un fotoreporter, fermare una immagine,<br />
una scena, un luogo o scattare una foto curiosa.<br />
Inviaci le tue foto, i tuoi commenti, i tuoi approfondimenti<br />
e saremo ben lieti di pubblicarli.<br />
> <strong>Diogene</strong> è un punto di contatto tra la comun<strong>it</strong>à<br />
dei lettori che si forma nel tempo e il giornale attraverso<br />
cui interagisce con la società in cui vive.<br />
> <strong>Diogene</strong> è un giornale pensato per la gente e<br />
aperto a tutti. Alle cr<strong>it</strong>iche, ai contributi di tutti<br />
quelli che sentono di esprimere il proprio pensiero<br />
e che hanno qualcosa da dire o da ridire.<br />
> Per noi del <strong>Diogene</strong>, chiunque può essere<br />
corrispondente, reporter mandando un pezzo,<br />
delle foto, insieme a tante preziose idee e un numero<br />
telefonico per essere ricontattato.<br />
Grazie a tutti i soci, ai lettori che credono e partecipano<br />
al progetto DIOGENE.
aprile-maggio <strong>2010</strong> Primo Piano ❏ 7<br />
...dalla prima<br />
LA FIAMMELLA DIVENTERA’ FUOCO?<br />
prima volta, ho assist<strong>it</strong>o ad una tornata elettorale<br />
che ha dimostrato la matur<strong>it</strong>à raggiunta dal popolo<br />
di questa nostra c<strong>it</strong>tà.<br />
A nulla sono valsi promesse, discorsi, manifesti, i<br />
sol<strong>it</strong>i anonimi fogli diffamatori, le montagne di volantini,<br />
i “santini”, dei quali qualcuno faceva collezione<br />
quasi fossero le “figurine” di scolastica<br />
memoria; gli elettori avevano già deciso e non<br />
per coercizione, ma per autonomo desiderio di<br />
dare una svolta, una sterzata, per cambiare un<br />
andazzo che stava defin<strong>it</strong>ivamente distruggendo<br />
<strong>Scalea</strong>. Il nostro elettorato, mediante l’astensionismo<br />
e riversando una massa di voti su volti nuovi<br />
(nella lista premiata, 7 erano componenti la maggioranza<br />
uscente e 2 facevano sì parte del Consiglio<br />
Comunale, ma erano di opposizione, mentre<br />
gli altri 11, sindaco compreso, non facevano parte<br />
del civico consesso), ha inviato un chiaro messaggio<br />
a coloro che si sono auto proclamati “signori<br />
della pol<strong>it</strong>ica”, un messaggio che a mio<br />
parere rec<strong>it</strong>a: “siamo pensanti...”. Nelle liste che<br />
non hanno superato il test, il messaggio è altret-<br />
SPOSTAMENTO DELL’AGIP DI VIA M. BIANCHI<br />
Firmato un accordo fra l’ENI e l’Amministrazione comunale<br />
Il 26 marzo <strong>2010</strong>, due giorni prima del voto, è stata<br />
data notizia della firma di un accordo fra l’Eni,<br />
proprietaria della pompa di benzina Agip nel centro<br />
di <strong>Scalea</strong>, in via Michele Bianchi, e l’Amministrazione<br />
comunale uscente. L’iniziativa è giunta al<br />
termine dell’<strong>it</strong>er avviato in Giunta per lo spostamento<br />
dell’area di servizio e per il prolungamento<br />
dell’isola pedonale di Piazza Caloprese. L’accordo<br />
è avvenuto alla presenza del responsabile<br />
dell’Eni del Centro-Sud, dell’ormai ex sindaco di<br />
<strong>Scalea</strong> Mario Russo e dell’assessore Raffaele De<br />
Rosa, rimasto in carica col nuovo sindaco Pasquale<br />
Basile. Come molti sanno, l’accordo prevede lo<br />
spostamento della pompa di benzina dal centro<br />
di <strong>Scalea</strong> in un’altra area, su un terreno comunale.<br />
Sarà infatti l’amministrazione a fornire gratu<strong>it</strong>amente<br />
uno spazio in un terreno comunale, ricevendo<br />
in cambio l’area centrale ai piedi del<br />
POMO DELLA DISCORDIA<br />
L’isola che divide e spesso riunisce<br />
Sergio Bloise, ex<br />
assessore della<br />
prima Giunta Russo,<br />
da poco eletto<br />
con ben 108 voti<br />
nella lista vincente<br />
Basile, si sente artefice<br />
della chiusura<br />
di piazza Caloprese<br />
a favore<br />
dell’isola pedonale,<br />
almeno quanto<br />
l’ex sindaco Russo,<br />
per averla sponsorizzata<br />
e cercato<br />
di realizzarla già<br />
ad inizio mandato (estate 2000). Poi, tutti sappiamo<br />
come andò a finire l’idillio Bloise-Russo,<br />
così, l’idea dell’area pedonale, si perse per qualche<br />
anno nell’aria. Nel 2005, Sergio Bloise, si presentò<br />
nuovamente alle amministrative, però, con<br />
la lista Bergamo che perse sonoramente contro la<br />
corazzata Russo. Da lì a poco, riaffiorò l’idea dell’isola<br />
pedonale portata avanti, finalmente, con<br />
veemenza, convinzione e determinazione dal<br />
gruppo consiliare vincente. A quel punto, Sergio<br />
Bloise, sposò l’impegno assunto dalla maggioranza<br />
Russo e di conseguenza prese le distanze dal<br />
suo gruppo di opposizione “Un<strong>it</strong>i per <strong>Scalea</strong>” che<br />
al contrario tentennava su tale iniziativa.<br />
«Mi preme ricordare - afferma il consigliere Sergio<br />
di GIAN ENRICO ZAMPROTTA<br />
tanto chiaro: solo quattro su sessanta candidati<br />
hanno mer<strong>it</strong>ato la fiducia degli elettori, i nuovi<br />
eletti Luigi De Luca e Palmiro Manco; Mimmo Introini<br />
della precedente opposizione e l’ex assessore<br />
Pino Bono, (i capilista non fanno testo, poichè,<br />
si r<strong>it</strong>rovano eletti ope-legis, e se non fosse<br />
automatica l’elezione, probabilmente non sederebbero<br />
nemmeno in consiglio). Questa analisi<br />
può sembrare impietosa verso chi non ha centrato<br />
l’obiettivo, ma rappresenta la realtà della volontà<br />
popolare. <strong>Scalea</strong> ha inteso affidare le proprie<br />
aspettative a chi ha promesso di avere<br />
“<strong>Scalea</strong> nel cuore”, al volto nuovo della pol<strong>it</strong>ica<br />
locale, a quella scintilla che ha acceso una nuova<br />
fiammella nella speranza popolare, lasciando defin<strong>it</strong>ivamente<br />
spegnere l’ormai esausto falò che<br />
ha fatto il suo tempo. Una speranza per un futuro<br />
che porti <strong>Scalea</strong> ad occupare il posto che realmente<br />
mer<strong>it</strong>a fra i comuni turistici dell’Alto Tirreno.<br />
Una speranza su una fiamma, per ora fioca, e<br />
della quale ci si chiede: “diventerà fuoco”? I fatti<br />
saranno gli unici ed incontestabili giudici. ❑<br />
centro storico di <strong>Scalea</strong>. L’Eni si accollerà le spese<br />
per lo spostamento dell’impianto. Da entrambe le<br />
parti è stata espressa soddisfazione per la chiusura<br />
di un accordo importante per <strong>Scalea</strong>. «La pompa<br />
di benzina - hanno sottolineato gli interessati -<br />
verrà così spostata dal centro, ev<strong>it</strong>ando la presenza<br />
nell’aria di idrocarburi. Verrà rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a alla<br />
c<strong>it</strong>tadina un’area preziosa che permetterà l’accesso<br />
al Centro storico e darà ancora più forza al<br />
progetto già avviato e finanziato dalla Regione Calabria<br />
relativo al palazzo Spinelli, che diventerà il<br />
Palazzo della Cultura e del Turismo. L’isola pedonale<br />
acquisterà presto un valore aggiunto ed il<br />
centro storico verrà notevolmente rivalutato. Ringraziamo<br />
per questo l’Eni ed il responsabile del<br />
Centro-Sud che hanno permesso l’accordo in favore<br />
dei c<strong>it</strong>tadini di <strong>Scalea</strong> e dell’ambiente».<br />
(M.C.)<br />
Bloise - che già nel corso del primo mandato Russo,<br />
quando in maggioranza svolgevo il ruolo di<br />
assessore, io stesso mi attivai per mettere in atto<br />
questa lungimirante iniziativa, concertandola con<br />
quello che r<strong>it</strong>enevo, e r<strong>it</strong>engo ancora, uno studio<br />
organizzato della viabil<strong>it</strong>à e del traffico». «Oggi,<br />
più di ieri - continua Bloise - facendo parte dell’attuale<br />
maggioranza condivido appieno la chiusura<br />
al traffico di piazza Caloprese, anche se ancora<br />
l’opera va ultimata e migliorata». «Da tempo,<br />
infatti - precisa Bloise - si pensa di acquisire alcune<br />
aree, in prossim<strong>it</strong>à di piazza Caloprese, in modo<br />
da poter attuare con il semplice abbattimento<br />
di una casupola semidiroccata, aree di<br />
interesse pubblico, e consentire, inoltre, anche<br />
un miglior flusso di trans<strong>it</strong>o dei veicoli». «Ora che<br />
faccio parte nuovamente di una squadra vincente<br />
- sottolinea Bloise - mi batterò con tutte le mie<br />
forze per estenderla ulteriormente, a nord, e di<br />
fare in modo che non ci siano problemi per il traffico.<br />
In quest’ottica bisognerà inglobare piazza<br />
Aldo Moro che, con un progetto di grande eccellenza,<br />
va pavimentata ed abbell<strong>it</strong>a, insieme al<br />
lungomare di <strong>Scalea</strong>, da troppi anni abbandonato<br />
a se stesso». ❑<br />
Associati anche tu per dare lunga v<strong>it</strong>a al <strong>Diogene</strong><br />
diogenemoderno@yahoo.<strong>it</strong>
8❏ Primo Piano aprile-maggio <strong>2010</strong><br />
BASILE NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ<br />
L’opposizione per voltare pagina avrebbe prefer<strong>it</strong>o un taglio netto con il passato<br />
di MATTEO CAVA<br />
Con puntual<strong>it</strong>à, seguendo la tabella di marcia stabil<strong>it</strong>a,<br />
il sindaco Pasquale Basile ha distribu<strong>it</strong>o le<br />
deleghe agli assessori già nominati durante il primo<br />
consiglio comunale e, nello spir<strong>it</strong>o del “lavoro<br />
di squadra”, anche ai consiglieri di maggioranza,<br />
riservando a sé l’urbanistica e lo spettacolo. Il<br />
vicesindaco, Maurizio Ciancio, si occuperà di demanio,<br />
san<strong>it</strong>à e rapporti con gli enti locali, Francesco<br />
Galiano di commercio, attiv<strong>it</strong>à produttive e<br />
pol<strong>it</strong>iche occupazionali, Raffaele D’Anna dei rapporti<br />
con il personale, innovazione e affari legali,<br />
Antonio Stummo di viabil<strong>it</strong>à, polizia municipale e<br />
pol<strong>it</strong>iche giovanili, mentre gli assessori della precedente<br />
giunta comunale, Raffaele De Rosa e Giuseppe<br />
Forestieri continueranno nella gestione dei<br />
lavori pubblici e dell’istruzione e turismo. Per<br />
quanto riguarda i consiglieri, Francesco Acquaviva,<br />
capogruppo di maggioranza, si occuperà di<br />
ambiente e cooperazione, Francesco Pellegrino<br />
di verde pubblico e arredo urbano, Angela Riccetti<br />
di servizi sociali e terzo settore, Tiziana Ruggiero<br />
De Bonis di pari opportun<strong>it</strong>à, contenzioso e<br />
tutela del centro storico, Attilio Sergio Bloise di<br />
patrimonio, protezione civile e tutela delle peri-<br />
Se da una parte può in qualche modo confortare<br />
l’entrata in consiglio di alcuni giovani ed altri<br />
emergenti, dall’altra bisogna prendere atto di un<br />
voto mirato e per certi aspetti intelligente che ha<br />
pun<strong>it</strong>o senza mezze misure ed in modo inappellabile<br />
ex assessori e consiglieri, nonché potenziali<br />
soggetti molto quotati, in partenza, sulla carta<br />
che si affacciavano per la prima volta nello scenario<br />
pol<strong>it</strong>ico-amministrativo scaleota. Della lista<br />
vincente restano a casa, tra sorpresa e meraviglia,<br />
l’ex assessore Angelo Cantisani ed i consiglieri<br />
Marcello D’Amico e Franco Tirone, mentre esce<br />
dalla giunta Tiziana De Bonis. Della lista seconda<br />
arrivata, invece, non riescono ad entrare in consiglio<br />
i quotati Ugo Manco, Antonio Forestieri e<br />
Giuseppe Lanuara (tutti e tre, in un recente passato<br />
hanno ricoperto la carica di assessore co-<br />
Numeri e curios<strong>it</strong>à<br />
BOCCIATI 5 MEDICI SU 8<br />
La vecchia ab<strong>it</strong>udine di schierare, in vista di campagne<br />
elettorali amministrative, laureati in medicina,<br />
non si placa e paga a metà. Nelle quattro liste<br />
presentate, infatti, figuravano ben otto medici,<br />
candidati alla carica di Consigliere comunale e,<br />
uno, a quella di sindaco. Cinque di questi sono rimasti<br />
a casa e quattro sono riusc<strong>it</strong>i ad entrare in<br />
Consiglio. Dei quattro eletti, solo Maurizio Ciancio,<br />
arrivato primo nella lista vincente Basile, farà parte<br />
della Giunta ricoprendo anche la carica di Vice sindaco.<br />
Quindi, rispetto al recente passato, si registra<br />
un trend negativo per la classe medica. Le<br />
bocciature più eclatanti riguardano gli uscenti Angelo<br />
Cantisani (assessore della giunta Russo) ed i<br />
consiglieri Marcello D’Amico ed Ennio Tenuta, entrambi<br />
uscenti. Gli altri due Messineo e Ordine,<br />
probabilmente fin<strong>it</strong>i nel dimenticatoio e ricomparsi<br />
sulla scena pol<strong>it</strong>ica dopo un po’ di anni e forse<br />
per in un momento sbagliato, trovano anch’essi<br />
posto nella lunga lista dei bocciati. Infine, tanto<br />
per restare in tema medico-san<strong>it</strong>ario, restano fuori<br />
anche i biologi Antonio Forestieri, che ancora una<br />
volta riesce ad ottenere un lusinghiero risultato<br />
personale, e Rosa Barbarello, entrambi della lista di<br />
Bergamo. ❑<br />
ferie, Fabio Ferrara di sport, cultura e comunicazione,<br />
Franco Di Giorno di bilancio e pol<strong>it</strong>iche<br />
ab<strong>it</strong>ative. In una nota, il sindaco ha dichiarato: «La<br />
nostra azione andrà avanti con lo spir<strong>it</strong>o del lavoro<br />
di gruppo. Manterremo fede a quanto sostenuto<br />
in campagna elettorale davanti ai c<strong>it</strong>tadini di<br />
<strong>Scalea</strong>. Siamo certi che lavorando sodo, con professional<strong>it</strong>à<br />
e costanza arriveremo ad ottenere ottimi<br />
risultati». Le nomine sono state pienamente<br />
condivise da tutti i componenti della maggioranza,<br />
come ha confermato Francesco Acquaviva:<br />
«Abbiamo accolto con piacere e soddisfazione le<br />
scelte varate dal nostro sindaco Pasquale Basile in<br />
mer<strong>it</strong>o all’assegnazione delle deleghe. In linea<br />
con quanto sostenuto nel corso della campagna<br />
elettorale, si è tenuto conto di tutte le esigenze<br />
che esprime il terr<strong>it</strong>orio, come testimonia anche<br />
la scelta di ist<strong>it</strong>uire una delega alle periferie. Inizia<br />
adesso la fase operativa da parte dell’Amministrazione<br />
che intende lavorare con impegno costante<br />
ed entusiasmo per dare corpo al mandato<br />
confer<strong>it</strong>oci dall’elettorato e concretezza al programma<br />
della lista. Il lavoro di squadra - ha concluso<br />
il capogruppo di maggioranza - parte in ma-<br />
L’ESERCITO DEI CANDIDATI DI SPICCO ESCLUSI DAL CONSIGLIO<br />
munale) e l’ottimo Daniele D<strong>it</strong>o. La delusione del<br />
gruppo si è prolungata anche verso candidati, ad<br />
inizio di giochi, apparentemente quotati come<br />
Rosa Barbarello, Fabio Pistorino e Gino Bovienzo.<br />
Mentre per Marco Fortunato sono scattati ben<br />
100 voti, che per un giovane alla prima esperienza<br />
pol<strong>it</strong>ica vogliono dire tanto. Della terza lista arrivata<br />
sono da registrare le brutte trombature per<br />
gli ex assessori Antonio Aiello, Enzo De V<strong>it</strong>o, Ennio<br />
Tenuta e degli ex consiglieri Ernesto Ordine,<br />
Antonio Messineo e Silvio Longobucco. Dagli altri<br />
esclusi di spicco, come Pino Forestieri, Paola Reda,<br />
Pino Manco, Francesco De Paola, ci si aspettava<br />
una maggiore affermazione. Sempre dello<br />
stesso gruppo, pur non entrando, fanno bella figura<br />
Mario Sapor<strong>it</strong>i e Luigi Russo. Con Campilongo<br />
entrano, come prevedibile, e si riconfermano<br />
l’uscente assessore Pino Bono e Mimmo Introini.<br />
Consigliere uscente di minoranza. Gennaro Licursi,<br />
in questa competizione, l’ennesima che l’ha visto<br />
protagonista nel bene e nel male, non nascondeva<br />
velle<strong>it</strong>à di grande affermazione ma la<br />
matematica implacabile e tiranna, anche per l’ex<br />
presidente del consiglio comunale, ha avuto le<br />
sue ragioni. Per tentare la grande avventura aveva<br />
intruppato (primo nella lista dei nomi) anche<br />
lo scaleota-milanese Osvaldo Cardillo che a 72<br />
anni di età, per salvare le plumbee sorti di <strong>Scalea</strong>,<br />
non aveva es<strong>it</strong>ato a misurarsi nella combattuta<br />
bagarre elettorale. Con lui, tra i nomi più altisonanti,<br />
l’ex sindaco Pezzotti, meglio conosciuto<br />
come “il generale” e l’ex segretario comunale Remo<br />
De Lorenzo, nonché i fedelissimi Gaetano<br />
Zuccarello (il più votato della lista) e Franco Fortunato<br />
che ha racimolato con onore 78 preferenze<br />
e fatto la sua buona figura. Da censurare,<br />
assolutamente, le partecipazioni degli attempati<br />
Ennio Ianniello (solo 11 voti) e Peppino Picarelli<br />
(14). Il totale per la lista “Liberamente” parla di<br />
appena 814 voti e di appena un seggio conquistato.<br />
Altri commenti e valutazioni preferiamo lasciarli<br />
fare ai sempre attenti e gentili lettori del<br />
<strong>Diogene</strong>. ❑<br />
niera operativa con l’intento di conferire il carattere<br />
di partecipazione alla nostra azione amministrativa».<br />
Dall’opposizione una nota dei consiglieri<br />
Bergamo, De Luca e Manco: «Esprimiamo i<br />
migliori auguri alla nuova giunta comunale che il<br />
sindaco Basile ha varato. Anche se avremmo prefer<strong>it</strong>o<br />
un netto taglio col passato, non possiamo<br />
che confermare l’apertura di cred<strong>it</strong>o alla maggioranza<br />
per le fatiche e le scelte che speriamo opererà<br />
nel più breve tempo possibile. Ricordiamo<br />
che la stagione turistica è alle porte e che i numerosi<br />
imprend<strong>it</strong>ori e operatori sono in attesa di<br />
vedere il paese trasformato secondo le linee programmatiche<br />
espresse in campagna elettorale.<br />
Un’attenzione particolare deve essere destinata<br />
all’ambiente e alle s<strong>it</strong>uazioni scabrose esistenti,<br />
come la discarica, il depuratore, l’inquinamento<br />
marino, ecc. “<strong>Scalea</strong> Libera” vuole sostenere l’avvio<br />
della nuova giunta, soprattutto i giovani presenti<br />
anche nella maggioranza, senza confusione<br />
dei ruoli stabil<strong>it</strong>i dall’elettorato». ❑<br />
LA NUTRITA SCHIERA DEGLI<br />
ESCLUSI PER UNA IPOTETICA<br />
E IMMAGINARIA<br />
MAGGIORANZA CONSILIARE<br />
Sindaco<br />
Gaetano ZUCCARELLO<br />
Assessori:<br />
Angelo Cantisani<br />
Antonio Forestieri<br />
Ugo Manco<br />
Daniele D<strong>it</strong>o<br />
Paola Reda<br />
Francesco Pezzotti<br />
Consiglieri:<br />
Virgilio Minn<strong>it</strong>i<br />
Marco Fortunato<br />
Franco Fortunato<br />
Fabio Pistorino<br />
Giuseppe Lanuara<br />
Gianfranco Pellegrino<br />
Fabio De Bonis<br />
Silvio Longobucco<br />
Pino Forestieri<br />
Pino Manco<br />
Mario Sapor<strong>it</strong>i<br />
Rosa Barbarello<br />
Luigi Cirimele<br />
Luigi Russo<br />
PROVA E RIPROVA<br />
Scartati per due volte consecutive e… oltre<br />
Per alcuni candidati, funziona il detto “non c’è<br />
due senza tre”. Riprovano ma non entrano ancora<br />
una volta, alcuni addir<strong>it</strong>tura calano sensibilmente<br />
rispetto al 2005: Pasquale Didona, Virgilio<br />
Minn<strong>it</strong>i, Ugo Manco, Raffaele Cammarota, Antonio<br />
Forestieri, Fabio Pistorino, Marcelo Forte, Giorgio<br />
Delle Tasse, Francesco De Paola, Mario Rotondaro,<br />
Franco Fortunato, Gimi Palma. ❑
aprile-maggio <strong>2010</strong> Primo Piano ❏ 9<br />
AVEVAMO UN GENERALE<br />
di GIAN ENRICO ZAMPROTTA<br />
Dal 1993 al 1995 e dal 1996 al 2000, <strong>Scalea</strong> è stata<br />
amministrata da un Generale a riposo, uomo<br />
ab<strong>it</strong>uato al comando ed alla conduzione di uomini.<br />
Qualcuno ce lo invidiava, altri, antimil<strong>it</strong>aristi,<br />
benpensanti, pacifisti e progressisti, invece lo denigravano<br />
con battute ricorrenti come: “ha ridotto<br />
il Comune ad una caserma”... ”quando prima<br />
vedremo gli impiegati in uniforme”... ”crede di poter<br />
imporre la disciplina”... ecc. Semplicemente,<br />
forse, non si era compreso che cercava di amministrare<br />
la cosa pubblica secondo i dettami del<br />
normale buonsenso che prevede anche dei lim<strong>it</strong>i<br />
al lassismo. È stato sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o con Mario Russo, un<br />
ottimo pol<strong>it</strong>ico, il quale, in nome del liberalismo,<br />
ha lasciato spazio al “fate quello che vi pare”: il risultato<br />
è l'attuale s<strong>it</strong>uazione di <strong>Scalea</strong>. Questa tornata<br />
elettorale ha portato, al vertice amministrativo,<br />
un docente univers<strong>it</strong>ario ab<strong>it</strong>uato ad avere un<br />
rapporto diretto con i collaboratori.<br />
Guarda caso, ai primi palp<strong>it</strong>i di aria nuova, ci si accorge<br />
che, in molte cose, la conduzione dell'interesse<br />
generale coincide con l'amministrazione<br />
quotidiana, da parte dei dipendenti, della cosa<br />
pubblica: osservanza dell'orario, presenza fisica<br />
continuativa nella struttura comunale, controllo<br />
sull'operato dei dipendenti, pubblicazione, tram<strong>it</strong>e<br />
manifesti, della convocazione del consiglio, ricerca<br />
della trasparenza in tutte le azioni e compartecipazione<br />
del c<strong>it</strong>tadino, almeno a livello di<br />
informazione, agli atti amministrativi. “Cose” affini<br />
al modus operandi del “generale”: allora è forse<br />
questo il modo corretto di amministrare una<br />
c<strong>it</strong>tà? E <strong>Scalea</strong> è una c<strong>it</strong>tà difficile, atipica, che,<br />
per nove mesi l'anno, presenta i problemi tipici di<br />
una c<strong>it</strong>tadina del profondo Sud e per tre mesi ha<br />
invece esigenze di una c<strong>it</strong>tà di media grandezza.<br />
“I have a dream…”Martin Luther King 28 agosto del ‘63<br />
“HO UN SOGNO… SCALEA BELLA E ONESTA”<br />
di MONICA DE CARLO<br />
“Non chiedetevi<br />
cosa <strong>Scalea</strong> può<br />
fare per voi ma<br />
cosa voi potete<br />
fare per <strong>Scalea</strong>”.<br />
Parafrasando un<br />
Presidente statun<strong>it</strong>ense<br />
il nostro<br />
Sindaco,<br />
Pasquale Basile,<br />
ci incoraggia a<br />
essere più attivi<br />
e vicini alla nostra<br />
c<strong>it</strong>tà. Ho<br />
sent<strong>it</strong>o qualcuno<br />
obiettare<br />
che il paragone è spropos<strong>it</strong>ato ma in realtà non<br />
lo è affatto. È il principio che va colto. <strong>Scalea</strong> è lo<br />
specchio dei suoi c<strong>it</strong>tadini, come ogni singola casa<br />
lo è di ognuno di noi. <strong>Scalea</strong> è casa nostra. Un<br />
grande condominio. Le strade, le piazze, le discariche…<br />
è tutto un’estensione di casa nostra.<br />
Ebbene, il Sindaco ce lo ha solo ricordato. “I have<br />
a dream” è una frase di Martin Luther King e significa<br />
“Ho un sogno”. Anche “W <strong>Scalea</strong>” ha un<br />
sogno, quella di spingere i c<strong>it</strong>tadini a far diventare<br />
<strong>Scalea</strong> bella e onesta. Quella di rendere <strong>Scalea</strong><br />
un esempio per i paesi del Sud e orgoglio dei<br />
suoi ab<strong>it</strong>anti. Esiste a <strong>Scalea</strong> una generazione sana<br />
e operosa che ha deciso di rimboccarsi le maniche<br />
e fare sul serio. Per prima cosa i c<strong>it</strong>tadini<br />
devono conoscere quali sono gli strumenti per<br />
far sentire a chi amministra la propria voce. Lo<br />
Statuto del Comune di <strong>Scalea</strong> prevede diverse<br />
forme di partecipazione alla v<strong>it</strong>a dell’Ente. All’art.<br />
4 comma 4 è previsto che “allo scopo di fare<br />
esprimere giudizi e indirizzi complessivamente<br />
sulle attiv<strong>it</strong>à e sui servizi dell’Amministrazione, il<br />
Comune indice ogni anno una conferenza di verifica<br />
a consuntivo dell’attiv<strong>it</strong>à”. La norma non dice<br />
che “il Comune può indire”, ma prevede un<br />
vero e proprio rendiconto pubblico e annuale<br />
che l’amministrazione deve rendere ai c<strong>it</strong>tadini.<br />
Lo stesso articolo prevede che il Comune ist<strong>it</strong>uisca<br />
una Consulta di c<strong>it</strong>tadini mentre ha facoltà di<br />
promuovere la nomina di com<strong>it</strong>ati di quartiere.<br />
I punti di contatto con il vecchio sistema, a pochi<br />
giorni dalla elezione, stanno creando “chiacchiericci<br />
e mormorii” perché si teme il r<strong>it</strong>orno ad un sistema<br />
più rigido di amministrare. O, più semplicemente,<br />
essendo <strong>Scalea</strong> un paese di pescatori, si<br />
preferisce il lassismo perché nel torbido si pesca<br />
meglio”? In ogni caso, i punti di contatto, con l'esperienza<br />
“generalizia”, pur essendo abbastanza<br />
evidenti sono originati da s<strong>it</strong>uazioni diverse. Il generale<br />
fu eletto da un sodalizio di persone che ha<br />
sempre fatto pol<strong>it</strong>ica ed aveva deciso, in quel momento,<br />
di dare una svolta alla s<strong>it</strong>uazione locale.<br />
Persone di una certa età che, quasi immediatamente,<br />
appena si accorsero di non avere fra le<br />
mani un burattino, si dissociarono, creando i presupposti<br />
per una caduta dell'amministrazione<br />
che, puntualmente, fu rieletta dalla c<strong>it</strong>tadinanza.<br />
L'attuale primo c<strong>it</strong>tadino è prevalentemente l'espressione<br />
di un voto giovanile, infatti è sufficiente<br />
vedere l'elevato numero di giovani che compongono<br />
il consiglio.<br />
Queste divers<strong>it</strong>à evidenziano alcune differenze di<br />
estrazione dei due soggetti in questione, perché,<br />
in ogni caso, per amministrare occorrono coraggio<br />
e fermezza. Coraggio nel saper prendere decisioni,<br />
anche impopolari, se occorre e fermezza<br />
nel portarle a compimento: in una sola parola occorre<br />
saper comandare.<br />
Concludendo: avevamo un Generale e ci si è resi<br />
conto, inconsciamente, che a <strong>Scalea</strong> occorre comunque<br />
un Generale, che sappia comandare, insomma<br />
un cap<strong>it</strong>ano che possa portare in acque<br />
più serene questa nave.<br />
Auguriamoci tutti di essere riusc<strong>it</strong>i a trovare un valido<br />
nocchiero, in caso contrario ci attendono<br />
cinque anni di “fate voi”. ❑<br />
Ma andando oltre, troviamo la possibil<strong>it</strong>à per i<br />
c<strong>it</strong>tadini e le associazioni di rivolgere al Comune<br />
istanze per chiedere provvedimenti ed è previsto<br />
un termine entro cui l’Ente deve dare risposte.<br />
Sono previste le petizioni e anche la possibil<strong>it</strong>à di<br />
redigere provvedimenti amministrativi, le cosiddete<br />
“proposte”, se a volerle è almeno il 10% degli<br />
elettori. Si può chiedere al Comune (5% degli<br />
elettori) di indire pubbliche assemblee di c<strong>it</strong>tadini<br />
per dibattere i problemi della Comun<strong>it</strong>à. Si<br />
possono indire referendum per porre all’ordine<br />
del giorno del Consiglio Comunale materie di<br />
competenza comunale (20% degli elettori). È<br />
prevista la possibil<strong>it</strong>à di ist<strong>it</strong>uire Consigli di frazioni<br />
a cui spetta il potere di presentare in Consiglio<br />
Comunale proposte e interrogazioni. Insomma, la<br />
nostra Carta è lo Statuto comunale e “W <strong>Scalea</strong>”<br />
si batterà affinché tutte queste forme partecipative<br />
vengano attuate. Si badi bene che lo Statuto<br />
fa distinzione fra ciò che è nella facoltà dell’Amministrazione<br />
e ciò che invece non lo è. Parlando<br />
con la gente, spesso ho sent<strong>it</strong>o lamentare qualcuno<br />
di aver presentato al Comune un certo progetto<br />
ma che “nessuno si è fatto sentire”. La sol<strong>it</strong>a<br />
storia. Siamo lassisti e pigri e ci areniamo di<br />
fronte al primo ostacolo. Se quando si presenta<br />
un progetto o una proposta lo si facesse a norma<br />
di legge, in caso di mancato riscontro da parte di<br />
chi di dovere, potremmo sfruttare la tutela che la<br />
legge offre e pretenderne il rispetto. Ma qui siamo<br />
ab<strong>it</strong>uati a fare le cose attraverso l’amicizia<br />
con Tizio piuttosto che con Caio. Peggio ancora,<br />
stiamo z<strong>it</strong>ti per paura di chissà quali r<strong>it</strong>orsioni.<br />
Siamo talmente assuefatti al sistema del “chiedere”<br />
che non ci rendiamo conto di quelli che sono<br />
i nostri dir<strong>it</strong>ti e soprattutto i nostri doveri. Il<br />
Com<strong>it</strong>ato al Consiglio Comunale ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o in seno<br />
all’associazione “W <strong>Scalea</strong>” cercherà di diffondere,<br />
passo per passo, tutto il contenuto dello Statuto<br />
Comunale, nel minimo dettaglio, perché la<br />
maggior parte dei c<strong>it</strong>tadini lo ignora. La trasparenza<br />
è un dir<strong>it</strong>to garant<strong>it</strong>o dalla legge <strong>it</strong>aliana…<br />
peccato che spesso si preferisce non vedere.<br />
“E quindi uscimmo a riveder le stelle”.<br />
(Inferno XXXIV, 139), ultimo verso dell’Inferno<br />
della Divina Commedia di Dante Alighieri).<br />
Con l'obiettivo di migliorare anche<br />
la viabil<strong>it</strong>à e la sicurezza stradale<br />
PER VIA LIDO E CORSO<br />
MEDITERRANEO NUOVO LOOK<br />
Sono stati avviati i lavori di miglioramento della<br />
viabil<strong>it</strong>à e della sicurezza pedonale in via Lido e<br />
lungo il Corso Med<strong>it</strong>erraneo. Verranno effettuati<br />
lavori lungo i marciapiedi tenendo conto delle altezze<br />
rispetto al piano stradale e della pavimentazione.<br />
Il Sindaco, Pasquale Basile, l'assessore ai<br />
Lavori pubblici, Raffaele De Rosa, e l'intera Amministrazione<br />
comunale si scusano con i commercianti<br />
e con la c<strong>it</strong>tadinanza per i disagi arrecati.<br />
«Siamo certi, però - si legge in una nota - che l'obiettivo<br />
di rendere più vivibile e bella la nostra<br />
c<strong>it</strong>tadina sarà condiviso da tutti». Verrà tenuto in<br />
considerazione anche l'arredo urbano, trattandosi<br />
di strade del centro di <strong>Scalea</strong>, molto frequentate<br />
da c<strong>it</strong>tadini residenti e turisti.<br />
«L'obiettivo - ha detto il sindaco Pasquale Basile -<br />
è quello di migliorare la viabil<strong>it</strong>à e la sicurezza dei<br />
pedoni. L'idea è quella di rendere più europea la<br />
nostra c<strong>it</strong>tadina anche in vista della prossima stagione<br />
estiva». «Nel r<strong>it</strong>enere che l'azione intrapresa<br />
- afferma l'assessore Raffaele De Rosa - contribuisca<br />
a migliorare la qual<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a dei c<strong>it</strong>tadini,<br />
siamo certi che anche i tempi stimati per la realizzazione<br />
dei lavori saranno relativamente brevi<br />
e non interferiranno con la prossima stagione<br />
estiva». (M.C.)<br />
Punti vend<strong>it</strong>a:<br />
SCALEA - Via Lauro, 240/264b<br />
Fabrizio 328.7514238<br />
Matteo 328.1284855
10❏ Nella Nostra C<strong>it</strong>tà aprile-maggio <strong>2010</strong><br />
A CARMINE, ELOGIO DI UN AMICO “SEMPLICE”<br />
Una part<strong>it</strong>a della<br />
sua amata Salern<strong>it</strong>ana,<br />
vissuta fianco<br />
a fianco, con<br />
l’ansia del tifoso,<br />
ma anche con la<br />
leggerezza di chi<br />
sa ridere delle<br />
sciocchezze che<br />
si sentono sugli<br />
spalti, di chi sa già<br />
che ne riderà anche<br />
dopo, nel ricordo.<br />
Se dovessi<br />
legare Carmine a<br />
un’immagine, sarebbe<br />
questa.<br />
Sempre sorridente,<br />
sempre cortese,<br />
amava la v<strong>it</strong>a<br />
nella sua semplic<strong>it</strong>à. Proprio l’entusiasmo e il gusto<br />
che sapeva trarre dalle cose semplici della v<strong>it</strong>a erano<br />
la sua forza. Ad esempio il calcio. Credo che insieme<br />
al gioco, che tanto lo appassionava, Carmine<br />
amasse proprio far parte dello sgangherato “circo”<br />
del calcio di provincia, con i suoi lim<strong>it</strong>i e i suoi valori,<br />
ma soprattutto con i suoi tipi umani che per un<br />
nulla - un tic, una battuta, un modo di fare - diventavano<br />
i personaggi che avrebbero affollato i nostri<br />
divert<strong>it</strong>i ricordi per anni. Allo stesso modo a Carmine<br />
Di Martino, che era anche un grande tifoso della<br />
Juventus (per questa squadra forse soffriva e gioiva<br />
anche un po’ di più), piaceva andare allo stadio per<br />
vedere la part<strong>it</strong>a della Salern<strong>it</strong>ana, ma la fermata all’autogrill<br />
per mangiare il panino - lo stesso, domenica<br />
dopo domenica - valeva almeno quanto la part<strong>it</strong>a<br />
stessa. E che importava il risultato? In quell’anno<br />
in cui condividemmo le g<strong>it</strong>e domenicali allo stadio<br />
Arechi per vedere la tanto agognata serie A, la squadra<br />
retrocesse. Ma in lui - e anche in me grazie a lui,<br />
adesso che ci penso - rimase solo il ricordo delle<br />
tante risate fatte insieme. E così, il piacere di giocare<br />
la schedina o di fare una scommessa era per lui<br />
nella complic<strong>it</strong>à che si creava con l’amico con cui si<br />
sfidava la sorte, piuttosto che nella speranza di una<br />
vinc<strong>it</strong>a. E alla fine, anche in quel caso, qualsiasi risultato<br />
sarebbe stato accolto con un sorriso, trasformandosi<br />
nell’ennesima storia, nell’aneddoto da raccontarci<br />
su e da raccontare per prendersi in giro o<br />
per prendere bonariamente in giro soprattutto “Piero”,<br />
l’amico fratermo e compagno di scommesse di<br />
sempre. Con Carmine abbiamo giocato nello <strong>Scalea</strong><br />
dal 1994 al 1996. Ci siamo incontrati nuovamente<br />
poi nel Praia, nella “Lavinum” e - ultima squadra prima<br />
della scoperta della sua malattia - nel San Nicola.<br />
In campo era un grande combattente, uno che ci<br />
metteva il cuore. E ne aveva Carmine di cuore, in tutti<br />
i sensi. Era la persona più generosa che io abbia<br />
mai conosciuto, e la più buona. In molti anni di amicizia<br />
mai uno screzio, mai un l<strong>it</strong>igio, un’incomprensione.<br />
Perché Carmine aveva cap<strong>it</strong>o una cosa fondamentale:<br />
che nella v<strong>it</strong>a gli affanni, le preoccupazioni,<br />
le angosce sono solo ostacoli alla felic<strong>it</strong>à; e un conto<br />
è saperlo, un conto è capirlo. Aveva cap<strong>it</strong>o dove<br />
va cercata la felic<strong>it</strong>à, dove si va a infilare. Per questo<br />
Carmine era la persona meno frustrata della terra ed<br />
era sempre terribilmente di buon umore. Non conosceva<br />
risentimento e anche quando le correnti si<br />
facevano sfavorevoli, lui sapeva andare di bolina e<br />
sperare, come tutte le persone veramente intelligenti,<br />
che la somma della felic<strong>it</strong>à avrebbe superato<br />
comunque, un giorno o l’altro, quella dell’infelic<strong>it</strong>à;<br />
che fra le bellezze e le brutture della v<strong>it</strong>a la bilancia<br />
pesa sempre dalla parte delle prime, e che bisogna<br />
crederci fino in fondo. E fino alla fine ci ha creduto<br />
lui, senza mai abbandonare quello sguardo curioso<br />
e divert<strong>it</strong>o nei confronti di ciò che lo circondava,<br />
quella fiducia incondizionata nella bellezza della v<strong>it</strong>a.<br />
Non è retorica questa; Carmine era così. Ed è per<br />
questo che adesso che non c’è più vorrei dirgli grazie,<br />
insieme agli innumerevoli amici che ha saputo<br />
conquistare nel corso della sua esistenza. Grazie<br />
per averci insegnato il gusto tondo che può avere la<br />
felic<strong>it</strong>à in cui ti imbatti per caso, se solo la sai riconoscere.<br />
Grazie per aver intrecciato la sua v<strong>it</strong>a con<br />
la nostra per una stagione, per averci insegnato a<br />
percorrere con più leggerezza quel che resta della<br />
nostra. Grazie per quella ricetta semplice della felic<strong>it</strong>à,<br />
che ci hai dettato senza saperlo. ❑<br />
ANDREA BIONDI<br />
L’“AFFRUNTATA” DEL GIOVEDI SANTO A SCALEA<br />
A propos<strong>it</strong>o del secolare r<strong>it</strong>o di Pasqua dell’ “AF-<br />
FRUNTATA” a Sant’Onofrio in provincia di Vibo Valentia,<br />
che commemora l’incontro della SS. Vergine<br />
con suo Figlio Cristo, il Risorto, vorrei ricordare che<br />
tale r<strong>it</strong>o della Settimana Santa si svolgeva anche in<br />
diverse local<strong>it</strong>à dell’alto Tirreno cosentino, ma il<br />
GIOVEDI’ SANTO, cioè quando si commemorava un<br />
diverso avvenimento tragico della Passione. Ancora<br />
oggi, questa commovente tradizione si celebra<br />
in alcuni Centri del nostro hinterland. A <strong>Scalea</strong>, invece,<br />
è rimasto solo il ricordo di quando si celebrava,<br />
con autentica fede popolare, nelle due monumentali<br />
secolari chiese di San Nicola in Plateis e<br />
23/4/<strong>2010</strong><br />
di ERCOLE SERRA<br />
di Santa Maria d’Episcopio. In sostanza, verso la<br />
tarda serata del GIOVEDI’ SANTO (allorquando si allestiva<br />
il Santo Sepolcro con le fresche violette selvatiche<br />
e “‘U GRANU” preparato dalle famiglie) i<br />
numerosi fedeli affollavano le due chiese per ascoltare<br />
“A’ PASSIUN(i)” narrata dal pulp<strong>it</strong>o dal padre<br />
predicatore con espressiva sublime enfasi, tale da<br />
incantare il pubblico presente, il quale partecipava<br />
in silenziosa med<strong>it</strong>azione. Ad un certo punto<br />
della celebrazione, dal portone principale del<br />
tempio, veniva fatta entrare la sacra statua dell’SS.<br />
Addolorata e, proprio nello stesso istante, il celebrante<br />
mostrava ad alta voce, alla SS. Vergine affl<strong>it</strong>ta<br />
e sconsolata, l’ECCE HOMO, con queste toccanti<br />
parole: “MARIA, ECCO TUO FIGLIO!” A questo<br />
punto i fedeli erano presi dalla commozione generale<br />
e le pie donne si battevano il petto in segno di<br />
pen<strong>it</strong>enza, ostentando platealmente le lacrime. I<br />
due antichi, espressivi ed artistici simulacri (varette)<br />
s’incontravano a distanza ravvicinata (l’affruntata)<br />
ed in Chiesa aleggiava lo stesso mistico cupo<br />
momento dei fatti storici avvenuti realmente duemila<br />
anni fa a Gerusalemme. Ormai, nella nostra<br />
millenaria C<strong>it</strong>tà, anche questo r<strong>it</strong>o si è perso, come<br />
tanti altri, a danno delle nostre secolari tradizioni e<br />
del nostro autoctono patrimonio etnico che andrebbe,<br />
invece, riscoperto e valorizzato. ❑<br />
È tutto pronto, “Eventopeople summer <strong>2010</strong>”<br />
c’è… dopo una lunga attesa è usc<strong>it</strong>o il programma<br />
ufficiale dell’evento salsa più grande d’Europa.<br />
Anche per quest’anno grandi sorprese e tanto<br />
divertimento. Ancora una volta vi presentiamo<br />
la salsa in tutta le sue forme e colori, cotta dai migliori<br />
ballerini del mondo. Un evento unico nel<br />
suo genere che vi farà vivere nuovamente emozioni<br />
irripetibili. Si rinnova anche per il <strong>2010</strong> la sezione<br />
“hip hop on stage” dedicata a tutti gli appassionati<br />
di tale genere, con alcuni dei migliori<br />
RICORDO DI PASCAL(I)<br />
U’ MARINAR(I)<br />
Con la scomparsa dell’amico Pasquale Manco,<br />
<strong>Scalea</strong> ha perduto un altro pezzo delle sue gloriose<br />
antiche ciurme di pescatori, “ì marinar(i)”.<br />
Tutti ricordiamo Pascal(i) u’ marinar(i) (come veniva<br />
chiamato affettuosamente) con la sua barca<br />
grande, int<strong>it</strong>olata alla SS. Madonna del Carmelo,<br />
quando insieme agli altri pescatori di <strong>Scalea</strong>, dalla<br />
spiaggia grande, all’imbrunire, prendeva il largo<br />
con la lampara per la pesca di alici, sarde, “perciasacchi”<br />
e tante altre specie di pesce del nostro<br />
mare. Ogni anno, l’otto settembre, Pasquale, insieme<br />
ai suoi fratelli ed amici, preparava con devozione<br />
il suo barcone per trasportare nella processione<br />
a mare il sacro simulacro (1802) della<br />
Madonna del Lauro, protettrice dei marinari e dei<br />
pescatori. Un’altra passione di Pasquale era l’allestimento<br />
del palo che ogni anno preparava con i<br />
suoi compagni per celebrare ‘U PANNU’ i Santa<br />
Lucia (ù palu d’à cuccagna). Gli ultimi ai quali ha<br />
partecipato, come al sol<strong>it</strong>o con grande impegno<br />
e cura, sono quelli tradizionali di piazza Cimalonga,<br />
il 13 dicembre del 2008, e di largo “Marina”,<br />
l’anno scorso. Certamente Pascal(i) u’ marinar(i)<br />
per <strong>Scalea</strong> era un’icona e lascia un vuoto nell’ambiente<br />
marinaro e nel nostro Centro storico, dove<br />
ab<strong>it</strong>ava in via Metastasio insieme alla gentile moglie<br />
Silvia, alla quale la nostra redazione porge le<br />
più sent<strong>it</strong>e condoglianze un<strong>it</strong>amente ai figli e ai<br />
parenti tutti. (E.S.)<br />
*Necrologi*<br />
Giorno 19 aprile <strong>2010</strong>, a soli 65 anni di età, si è<br />
spento in Castrovillari, dopo breve e inesorabile<br />
malattia, Fabio Perri, mar<strong>it</strong>o di Caterina Formica,<br />
sorella dei cari amici Dino, Pio, Emanuela nonché<br />
del nostro fraterno amico e disponibile socio<br />
Gianni Formica del Santa Caterina. Alla signora<br />
Caterina e a tutta la famiglia Formica, giungano le<br />
più sent<strong>it</strong>e condoglianze da parte del direttore e<br />
della redazione del <strong>Diogene</strong>.<br />
*******<br />
Giorno 20 aprile c.a., è venuto a mancare all'affetto<br />
dei suoi cari, Oreste Chiappetta, gen<strong>it</strong>ore<br />
affettuoso e mar<strong>it</strong>o premuroso. Alla consorte signora<br />
R<strong>it</strong>a, al sempre cortese amico Piero e alle<br />
gentilissime figlie Tilde ed Emilia, vanno le più<br />
sent<strong>it</strong>e condoglianze del direttore e della redazione<br />
del <strong>Diogene</strong>.<br />
*******<br />
Ringraziamento<br />
La famiglia Di Martino ringrazia di vero cuore<br />
quanti hanno partecipato, con affetto e amicizia<br />
al loro grande dolore che li ha colp<strong>it</strong>i per la prematura<br />
scomparsa dello sfortunato e carissimo<br />
Carmine.<br />
APPUNTAMENTO CHE SI RINNOVA AL SANTA CATERINA<br />
DAL 21 AL 23 MAGGIO <strong>2010</strong> “EVENTOPEOPLE”…<br />
L’EVENTO SALSA PIÙ GRANDE D’EUROPA!<br />
ballerini hip hop di tutti i tempi, coloro che hanno<br />
fatto la storia di questo stile. Dopo le prime<br />
tappe “Eventopeople man” al “vivimos por el baile”<br />
di Treviso e al “world salsa meeting” di Milano,<br />
al “Fortezza da basso” di Firenze, scendendo,<br />
continua il tour ormeggiando la sua poderosa<br />
tappa al Santa Caterina Village di <strong>Scalea</strong> dal 21 al<br />
23 maggio <strong>2010</strong>. Ci sono tutte le premesse affinché<br />
“Eventopeople” di quest’anno superi le già<br />
emozionanti e divertenti scorse edizioni.❑
aprile-maggio <strong>2010</strong> Nella Nostra C<strong>it</strong>tà ❏ 11<br />
Carlo Verdone: Roma, la casa di ogni <strong>it</strong>aliano e c<strong>it</strong>tadino del mondo<br />
DATECI PIÙ ISOLE PEDONALI<br />
Salviamo questa c<strong>it</strong>tà dal degrado, dai cerotti sull’asfalto e dalla inciviltà<br />
Una c<strong>it</strong>tà violentata dal traffico, inciviltà e pol<strong>it</strong>ici. È<br />
il r<strong>it</strong>ratto che Carlo Verdone, inconfondibile volto e<br />
autore di commedia all’<strong>it</strong>aliana e irresistibile icona<br />
della roman<strong>it</strong>à, fa della sua c<strong>it</strong>tà. E nell’indicare la<br />
Puglia (dove è stato dal 13 aprile per il Festival del<br />
Cinema Europeo di Lecce, che gli dedica l’unidicesima<br />
edizione) come sola “regione viva a livello culturale,<br />
non a caso ci va pure Coppola”, elenca tutti<br />
i problemi del capoluogo.<br />
Roma in negativo cos’è?<br />
È traffico, che mortifica, violenta e oscura anche a<br />
livello fisico la c<strong>it</strong>tà. È inciviltà di chi sosta in doppia-tripla<br />
fila e blocca tutto, di chi gira a bordo di<br />
jeep su strade piccole e difficili già col motorino, di<br />
chi non bada ai bisogni dei cani. È scarsa manutenzione<br />
delle strade: dove ab<strong>it</strong>o, a Monteverde<br />
vecchio, ogni giorno ci si infortuna per le buche. È<br />
degrado dell’asfalto, che pare riparino con i cerotti.<br />
Infine è il problema-parcheggi, che si risolve o<br />
con targhe alterne o con isole pedonali, ma farebbero<br />
arrabbiare i commercianti e perdere voti.<br />
Patronato Ital<br />
Centro Servizi Ital Caf Uil<br />
Unione Italiana<br />
Mezzadri e Coltivatori Diretti<br />
Associazione<br />
Olivicole e Pratiche Agricole<br />
Da sempre...<br />
al servizio dei c<strong>it</strong>tadini e degli agricoltori<br />
<strong>Scalea</strong> - Via Rendano, 29/31<br />
Tel. e Fax 0985 90060 - Cell. 347 8661619<br />
La soluzione?<br />
Una certa sever<strong>it</strong>à e disciplina: più isole pedonali e<br />
parcheggi, salviamo la c<strong>it</strong>tà.<br />
E i romani?<br />
Anche se necrotizzati, restano il popolo con lo<br />
spir<strong>it</strong>o simpatico, generoso, che incontri nei rioni o<br />
a Trastevere. Ma fanno parte di un paese educato<br />
male, il buon esempio dovrebbe venire dai vertici.<br />
Che pensa delle ultime elezioni?<br />
Pietose, per un motivo: come elettore, che guarda<br />
la tv quando può, non ho mai cap<strong>it</strong>o il programma<br />
della Bonino e della Polverini. E penso non li abbia<br />
cap<strong>it</strong>i nessuno.<br />
Cosa si aspetta?<br />
Un ricambio generazionale: nuove leve di talento,<br />
basta con le sol<strong>it</strong>e facce.<br />
Non fa film sui pol<strong>it</strong>ici perché già fanno ridere da<br />
soli?<br />
No, mi fanno arrabbiare. L’Italia è diseducata alla<br />
cultura, ha perso memoria storica e si accontenta<br />
delle mediocr<strong>it</strong>à.<br />
Doloroso lo smantellamento della casa di suo padre?<br />
Un colpo al cuore: lì dal 1930 ha ab<strong>it</strong>ato la nostra<br />
famiglia, sul Lungotevere davanti a Ponte Milvio.<br />
Non c’è stato verso di convincere il Vaticano, la risposta<br />
è stata lapidaria: casa già destinata ad altri<br />
sacerdoti. È terribile, una casa ricca di cultura ridotta<br />
a scheletro. Mio fratello ha trovato carteggi<br />
di papà con Fellini, Rossellini, De Sica, Renoir,<br />
Carnè, Marinetti. Faremo una fondazione per metterli<br />
a disposizione degli studenti.<br />
A propos<strong>it</strong>o, come è andata al CineSocialClub di<br />
Tor Vergata?<br />
Vado sempre volentieri agli incontri con gli univers<strong>it</strong>ari.<br />
Non vivo da artista, ma da fan: resto una persona<br />
semplice che fa con serietà il suo lavoro.❑<br />
CLAUDIA CATALLI<br />
PER GLI AMANTI DELLA BUONA CUCINA<br />
In questo numero del <strong>Diogene</strong> presentiamo, per<br />
gli amanti della buona cucina, una ricetta particolare<br />
e gustosissima del bravissimo e fantasioso chef<br />
Dino Cauteruccio del Santa Catereina Hotel di<br />
<strong>Scalea</strong>.<br />
ZUPPA DI CANNELLINI, SCAROLA E ROMBI DI SPIGOLA<br />
Ingredienti per 4 persone:<br />
300 g di fagioli cannellini secchi<br />
2 cappucci di scarola<br />
1 spicchio d’aglio<br />
Un poco di peperoncino rosso macinato dolce<br />
1 spigola di 400/500 g<br />
Olio extravergine di oliva calabrese<br />
Pane nero integrale<br />
Sale q.b.<br />
PREPARAZIONE: Mettere a bagno<br />
i cannellini secchi per 5-6<br />
ore. In una pentola quasi piena<br />
d’acqua versare i cannellini e<br />
portare a cottura, sbollentare la<br />
scarola e passare in padella con<br />
olio, aglio e peperoncino rosso<br />
macinato, aggiungere i fagioli e<br />
far cuocere per 5 minuti. Nel mentre, sfilettate la<br />
spigola tagliata a rombi e passare in padella con<br />
olio, aglio e prezzemolo, adagiandola sulla minestra<br />
già pronta. Guarnire il tutto con tre crostini di<br />
pane nero integrale, aggiungere sopra un filo d’olio<br />
e servire in una ciotola di terracotta caratteristica<br />
calabrese.<br />
NOTA REDAZIONALE<br />
La gentile signora Giovanna Landi-Serra, funzionario<br />
direttivo della Direzione Provinciale delle Entrate<br />
di Cosenza, è stata collocata in pensione per<br />
raggiunti anni di servizio con decorrenza dal primo<br />
aprile di quest’anno. La Direzione regionale delle<br />
Entrate di Catanzaro, in una nota ufficiale, ha voluto<br />
manifestare alla solerte pubblica dipendente,<br />
ringraziandola, “il mer<strong>it</strong>ato riconoscimento di impegno<br />
e capac<strong>it</strong>à di cui ha dato prova nella sua<br />
lunga carriera”. La signora Landi, fu assunta per<br />
pubblico concorso, con la qualifica di procuratore<br />
delle tasse ed II. II. sugli Affari, nel lontano 1976, all’Ufficio<br />
del Registro di Cosenza. Successivamente,<br />
dal 2001, fu trasfer<strong>it</strong>a all’Ufficio provinciale IVA di<br />
Cosenza ed infine nell’unificato Ufficio terr<strong>it</strong>oriale<br />
dell’Agenzia delle Entrate, attuale Direzione Provinciale<br />
delle Entrate. Nel corso della sua brillante<br />
v<strong>it</strong>a lavorativa, culminata con il raggiungimento della<br />
qualifica apicale di direttore tributario (F.5), lo<br />
stesso funzionario ha retto, con professional<strong>it</strong>à e<br />
correttezza, vari reparti dove ha svolto il suo delicato<br />
e responsabile comp<strong>it</strong>o sempre al servizio<br />
dello Stato e dei c<strong>it</strong>tadini utenti. La nostra redazione<br />
porge alla neopensionata gli auguri più affettuosi<br />
per un lunghissimo godimento della mer<strong>it</strong>ata<br />
pensione un<strong>it</strong>amente al mar<strong>it</strong>o Ercole Serra, nostro<br />
assiduo collaboratore, alle figlie Rosa Lara, Arianna<br />
e Mariangela, nonché ai nipotini Andrea, Attilio e<br />
Giovanna ed ai generi. ❑<br />
*Laurea*<br />
Presso l’univers<strong>it</strong>à “Magna Graecia” di Catanzaro,<br />
Luca Salerno si è brillantemente specializzato in<br />
ingegneria biomedica discutendo la tesi: “Modello<br />
computazionale della trasduzione sensoriale del<br />
gusto”, raggiungendo il risultato di 110 e lode con<br />
gli elogi della commissione. Al neo dottore, figlio<br />
del nostro carissimo amico e luogotenente della<br />
guardia di finanza di <strong>Scalea</strong> Giuseppe Salerno, il<br />
diretore e la redazione del <strong>Diogene</strong> augurano ogni<br />
bene e ogni soddisfazione professionale. ❑
12❏ Società aprile-maggio <strong>2010</strong><br />
LA PSICHIATRIA NEI REGIMI<br />
TOTALITARI: UN FALLIMENTO? Da innumerevoli ere storiche, il futuro del mondo<br />
Ho letto con interesse l’articolo su Basaglia, pubblicato<br />
sul vostro giornale nel numero precedente<br />
e ciò mi ha fatto avvalorare certi miei pensieri.<br />
La psichiatria dei regimi total<strong>it</strong>ari è stata un fallimento<br />
oppure no? È difficile dare una risposta alla<br />
domanda, ma alla fine possiamo affermare che<br />
essa è stata effettivamente un fallimento. E mi<br />
duole dirlo: essa ha sviato molti intellettuali e<br />
molti filosofi. Infatti essa considera spesso segno<br />
di malattia ciò che in realtà è sintomo e fonte di<br />
pieno benessere. Mettiamo ad esempio che un<br />
soggetto viene sgridato e lo sgridatore gli impedisce<br />
di ridergli in faccia: si può considerare patologica<br />
la risata posticipata sol<strong>it</strong>aria e compensatoria?<br />
Ma se uno ride da solo lo fa perché non<br />
poteva ridere prima! Nelle nazioni dove vigeva il<br />
sistema total<strong>it</strong>ario, alcune leggi vietavano la risata<br />
pubblica, o meglio, si poteva ridere solo a comando,<br />
cioè solo quando era concesso dalle autor<strong>it</strong>à.<br />
La psichiatria dei regimi total<strong>it</strong>ari, inoltre,<br />
preconizza un mondo automatizzato, impeccabile<br />
e pupazzesco. Sostiene, ad esempio che far<br />
cadere inavvert<strong>it</strong>amente un bicchiere da un tavolo<br />
è sinonimo di malattia. Ma diciamo la ver<strong>it</strong>à:<br />
quanti bicchieri sono stati rotti, fatti cadere involontariamente<br />
dai tavoli durante un pranzo o una<br />
cena… da quando essi furono inventati fino ad<br />
oggi?❑ ALFREDO ALAMPI<br />
ELETTROCARDIOGRAMMA<br />
IN DIECI MINUTI<br />
Presso l’ambulatorio del Dr. Ennio Tenuta è stato<br />
attivato il servizio di telecardiologia che consiste<br />
nel praticare un elettrocardiogramma all’assist<strong>it</strong>o<br />
e trasmetterlo all’istante, e per via telefonica, ad<br />
un centro di cardiologia dell’Univers<strong>it</strong>à di Genova<br />
dove un cardiologo, in collegamento telefonico<br />
con il dr. Tenuta, dopo aver visionato e<br />
commentato il tracciato elettrocardiografico, invia<br />
il referto via fax o e-mail. L’intera operazione<br />
dura circa dieci minuti e permette all’assist<strong>it</strong>o di<br />
poter fruire, in tempi brevissimi, di un ECG e di<br />
un consulto telefonico con uno specialista di alto<br />
livello, senza dover fare alcuna prenotazione<br />
e mettersi in fila in lunghissime liste d’attesa.<br />
Noi del <strong>Diogene</strong>, per toccare con mano questa<br />
nov<strong>it</strong>à assoluta, su sollec<strong>it</strong>azione del dr. Tenuta,<br />
siamo stati tra i primi a sottoporci ad elettrocardiogramma<br />
e a constatare, con soddisfazione,<br />
che tutto quello che ci era stato anticipato verbalmente<br />
risulta essere vero. In Calabria, attualmente,<br />
gli studi medici dotati di queste importantissime<br />
apparecchiature, come quello del dr.<br />
Ennio Tenuta, sono in tutto cinque.❑<br />
PERCHÈ ROVINARE IL FUTURO DEL MONDO?<br />
è riposto nell’infanzia, in quella parte della popolazione<br />
che ci si impegna a proteggere, ad<br />
istruire, a formare. Non per tutti, però, questi<br />
principi sono regola di v<strong>it</strong>a. Esiste una frangia di<br />
individui, fortunatamente esigua, per la quale i<br />
bambini sono oggetto di desiderio sessuale. Per<br />
questa frangia non c’è nessun discorso da fare sul<br />
perdono o sulla comprensione, oppure su eventuali<br />
cure considerandoli poveri malati, per loro il<br />
“capestro” dovrebbe essere un premio, concesso<br />
in casi eccezionali in sost<strong>it</strong>uzione di pene più<br />
gravi. Non è mio costume essere di tendenza violenta,<br />
ma l’abuso sessuale sui bambini, maschi o<br />
femmine che siano, è una cosa che ecc<strong>it</strong>a le mie<br />
corde più truculente e solletica il desiderio di fare<br />
qualcosa affinchè questi reietti della società<br />
siano pun<strong>it</strong>i con sistemi terrorizzanti tali da dissuadere<br />
chiunque ad emularli. Domando scusa<br />
per questo personale sfogo, ma il mio sdegno ha<br />
raggiunto il culmine. Non passa giorno che attraverso<br />
la carta stampata o i servizi televisivi, veniamo<br />
affl<strong>it</strong>ti da storie di pedofilia, di violenza sui<br />
bambini. In questo mio modo di pensare mi sostiene<br />
la parola di Gesù Cristo, che ebbe a dire:<br />
“E chiunque dà scandalo a uno di questi piccoli<br />
che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse<br />
messa attorno al collo una macina da somaro<br />
e venisse gettato in mare” (dal Vangelo secondo<br />
Marco). Violenza non soltanto sessuale ma, anche,<br />
fisica, morale, psicologica, in ogni caso episodi<br />
che distruggono la v<strong>it</strong>a ed il futuro di quelle<br />
piccole menti e le loro anime, anime e menti che<br />
dovrebbero avere davanti agli occhi esclusivamente<br />
gioia, giochi, sorriso e protezione. Dobbiamo<br />
difenderci da questa piaga. Per molti bimbi,<br />
anche mentre sto scrivendo, è arrivato “il<br />
giorno dell’orco”. Non è molto rilevante chi sia<br />
l’orco, quale carica ricopra, oppure per quale<br />
motivo è diventato tale. È invece importantissimo<br />
stanarlo, trovarlo e punirlo adeguatamente,<br />
chiunque esso sia (il pronome “esso” è voluto,<br />
non spetta a tali persone essere considerate alla<br />
stregua di esseri umani), metterlo in condizione<br />
di non nuocere mai più. I mezzi per difenderci ci<br />
sono, primo fra tutti l’informazione: non bisogna,<br />
per vergogna o timore reverenziale, nascondere<br />
anche semplici tentativi di violenza sui minori, bisogna<br />
diffondere tutte le notizie che direttamente<br />
o indirettamente vengono a nostra conoscenza.<br />
È necessario tenere alta la guardia, vigilare<br />
L’avv. ANNA MANCO RISPONDE<br />
matrimonialista e specializzata in dir<strong>it</strong>to di famiglia<br />
Non mi piace il metodo con cui una mia amica<br />
educa i propri figli. Ogni scusa è buona per urlare<br />
selvaggiamente contro di loro e per riempirli<br />
di ceffoni. Ho cercato di farle capire che i<br />
suoi metodi sono sbagliati, ma nulla da fare. E’<br />
giusto che alcuni gen<strong>it</strong>ori si comportino così?<br />
La Cassazione ha detto stop ai metodi educativi<br />
da bacchettoni. Ed avverte i gen<strong>it</strong>ori: basta un<br />
solo schiaffo dato al figlio per far scattare le manette.<br />
La decisione è della quinta sezione penale<br />
della Corte che fa notare come anche l’isolato<br />
ceffone ‘’quando sia vibrato con tale violenza da<br />
cagionare pericolo di malattia e’ sufficiente a fare<br />
avverare l’ipotesi criminosa prevista dall’art. 571<br />
c.p.’’ relativa all’abuso dei mezzi di correzione.<br />
Mamma e papà dunque sono avvert<strong>it</strong>i. Tenete le<br />
mani a posto. E i giudici di piazza Cavour ricordano<br />
a chi è ab<strong>it</strong>uato ad usare le mani con i figli,<br />
che lo stesso reato puo’ essere applicato anche<br />
‘’in presenza della pratica di lievi percosse’’ come<br />
i calci nel sedere e con le ‘’tirate di capelli’’. Sulla<br />
scorta di tale principio la Corte (sentenza n.<br />
2100/<strong>2010</strong>) ha confermato una condanna per<br />
abuso dei mezzi di correzione infl<strong>it</strong>ta dai giudici<br />
di mer<strong>it</strong>o ad un padre che era ab<strong>it</strong>uato a riprendere<br />
i suoi due figli con schiaffi e calci nel sedere.<br />
Già la Corte d’Appello di Bologna nel condannare<br />
il padre manesco aveva affermato che il<br />
reato previsto dall’art. 571 c.p. sussiste anche in<br />
presenza di un solo episodio.❑<br />
costantemente sui nostri piccoli. Nell’attuale società,<br />
una parte importantissima di questa sorveglianza<br />
può essere svolta dai nonni, i quali, essendo<br />
liberi da impegni di lavoro, possono<br />
dedicare più tempo ai nipoti e condividere con<br />
loro molti momenti della v<strong>it</strong>a quotidiana. Un modo<br />
per vigilare è quello di osservare attentamente<br />
il comportamento dei bambini: se ci si accorge<br />
che nei loro giochi mimano gesti o s<strong>it</strong>uazioni a<br />
sfondo sessuale, che in famiglia non hanno avuto<br />
modo di imparare, occorre investigare, individuarne<br />
la causa ed eliminarla, qualunque essa<br />
sia. Potremmo essere portati a pensare che a<br />
<strong>Scalea</strong> certe cose non succedano, nulla di più falso,<br />
“l’orco” è sempre in agguato, soprattutto nel<br />
periodo estivo, quando la popolazione decuplica<br />
e sono moltissimi i frequentatori della nostra<br />
c<strong>it</strong>tà. Un altro modo di difendersi è quello di frequentare<br />
la rete di internet. Sono decine i s<strong>it</strong>i dove<br />
si cerca di tenere informati su questo problema,<br />
è sufficiente avere un poco di tempo e<br />
desiderio di sapere a cosa può andare incontro<br />
uno dei nostri piccoli, basta cercare in qualunque<br />
motore di ricerca la parola “pedofila”, si resterà<br />
sorpresi dalla massa di notizie, spesso raccapriccianti,<br />
che compariranno sui nostri<br />
mon<strong>it</strong>or. Certamente non riusciremo a risolvere il<br />
problema ma, almeno, avremo reso la v<strong>it</strong>a più difficile<br />
ad una categoria di esseri immondi, avremo<br />
ridotto il loro spazio di caccia, avremo tolto loro<br />
la convinzione dell’impun<strong>it</strong>à e inculcato nelle loro<br />
menti il timore del castigo non soltanto da parte<br />
della giustizia. Non dobbiamo dare tregua a<br />
esseri indegni dell’uman<strong>it</strong>à, esseri che mirano a<br />
regalarci un futuro bacato nelle anime dei bimbi<br />
di oggi: Perché privare i bimbi del sorriso ed il<br />
mondo del suo futuro? G.E.Z.<br />
Socialmente pericolosi<br />
NESSUNO PEGGIO<br />
DEI COMMERCIALISTI<br />
Una ricerca ha fatto i conti<br />
I commercialisti fanno più danni dei banchieri. E<br />
gli spazzini sono più utili degli insegnanti. Lo dice<br />
la ricerca della New Economico Foundation di<br />
Londra, che ha provato a calcolare il valore sociale<br />
di alcune professioni, in termini di util<strong>it</strong>à dei<br />
beni e servizi prodotti, oltre che in base all’impatto,<br />
pos<strong>it</strong>ivo o negativo, sull’economia e sull’ambiente.<br />
Risultato: nessuno fa peggio dei commercialisti,<br />
i quali, per ogni euro guadagnato, ne<br />
costano alla società 47. Perché? Semplice: con<br />
l’obiettivo di aiutare i clienti a pagare meno tasse,<br />
favoriscono di fatto l’evasione fiscale. Un pubblic<strong>it</strong>ario,<br />
da parte sua, ne porta via alla collettiv<strong>it</strong>à<br />
11,50, e un banchiere «solo» 7. Dalla parte<br />
dei virtuosi, invece, sempre per ogni euro guadagnato:<br />
un educatore ne produce 7 di valore sociale,<br />
un addetto alle pulizie 10 e un netturbino<br />
addir<strong>it</strong>tura 12.<br />
«Più soldi prendono, più ne distruggono», sintetizza<br />
Elis Lawlor, a capo della ricerca. «I lavoratori<br />
meno remunerati, invece, fanno del bene alla<br />
società». Ma il problema «è strutturale: nel nostro<br />
sistema economico ci sono troppe disuguaglianze».<br />
Soluzioni? «Nelle aziende andrebbero fissati<br />
dei tetti massimi di differenza tra i salari dei dirigenti<br />
e quelli degli impiegati. Lo fanno molte<br />
società in Giappone, che, infatti, è uno dei Paesi<br />
più egual<strong>it</strong>ari del mondo. E uno dei più felici».<br />
CAMILLA STRADA
aprile-maggio <strong>2010</strong> Giornali & Web ❏ 13<br />
Cose che si devono sapere<br />
“ECCO I PECCATI MORTALI DI NOI GIORNALISTI”<br />
di SILVIO MARTINI<br />
PIPPO MARRA, calabrese<br />
di Castelsilano, giornalista,<br />
fondatore e proprietario<br />
dell’agenzia giornalistica<br />
Adnkronos, spiega l’informazione<br />
ai tempi di Tw<strong>it</strong>ter.<br />
D - Quanto durerà ancora<br />
l’informazione così come<br />
viene fatta oggi, cioè con il<br />
ricorso alle fonti tradizionali,<br />
visto che con Internet<br />
e con i blog chiunque può<br />
improvvisarsi giornalista?<br />
R. - Le rivoluzioni culturali non sono insurrezioni né<br />
golpe. I loro tempi sono medio-lunghi e imprevedibili.<br />
Fissare delle scadenze in questa materia è come<br />
dare i numeri al lotto. Un dato è certo: l’informazione<br />
tradizionale, con funzioni e status<br />
codificati, è ormai al crepuscolo, vicina o no che sia<br />
la notte. Internet e i blog sono gli strumenti propri<br />
dell’informazione/comunicazione mondializzata. E<br />
nel mondo-paese sarà sempre più difficile distinguere<br />
l’una dall’altra. Tutto sta cambiando. Innanz<strong>it</strong>utto<br />
il nostro modo di leggere e reagire ai fatti.<br />
Non ci scandalizziamo più di nulla. Perché? Neppure<br />
ce lo chiediamo. Che il lettore o l’uomo voglia<br />
rientrare nella caverna da cui uscì milioni di anni fa?<br />
D. - Il giornalismo del futuro privilegerà la capac<strong>it</strong>à<br />
di saper raccontare e quindi di saper scrivere molto<br />
bene, oppure la notizia nuda ed essenziale così<br />
come certe volte appare nei blog?<br />
R. - Il futuro riguarda l’ed<strong>it</strong>oria prima ancora del<br />
giornalismo. È l’ed<strong>it</strong>ore prima del giornalista a doversi<br />
misurare con la tecnologia e le nov<strong>it</strong>à che introduce.<br />
Sta cambiando il nostro modo di vivere e<br />
di lavorare. Pensi a Tw<strong>it</strong>ter, la rete basata sui micromessaggi.<br />
È esplosa nel mondo e negli Usa dove in<br />
un anno s’è passati da 1 milione a 17 milioni di<br />
utenti. Ieri le cronache erano prevalentemente<br />
V<strong>it</strong>torio Zincone intervista Jean-Marie Colombani direttore di Slate.fr, dal 1991 a12007 direttore di Le Monde<br />
CARTA O WEB PURCHÈ SIA INFORMAZIONE DI QUALITÀ<br />
«Il futuro è on line. Ma i quotidiani non spariranno»<br />
La stanzetta con pareti in vetro<br />
si affaccia sulla redazione. Accanto<br />
alla scrivania c’è una<br />
montagna di scatoloni pieni di<br />
libri. Incontro Jean-Marie<br />
Colombani negli uffici del suo<br />
quotidiano on line Slate.fr. Parla<br />
a bassa voce, con tono semi-accademico.<br />
Si scalda solo<br />
quando racconta le minacce<br />
più ruvide che ha sub<strong>it</strong>o dai<br />
pol<strong>it</strong>ici e gli scontri con<br />
Villepin. Sorride amaro quando spara giudizi sull’Italia.<br />
Colombani, 61 anni, è una specie di leggenda<br />
nel giornalismo transalpino. È stato direttore di Le<br />
Monde, il quotidiano francese più autorevole, dal<br />
1994 al 2007. Le sue iniziali, JMC, amate e discusse,<br />
sono state per un ventennio sinonimo di peso pol<strong>it</strong>ico.<br />
Tre anni fa, dopo aver dato le dimissioni dalla testata<br />
parigina, ha deciso di ricominciare dalla Rete.<br />
Ora il suo mantra è “il futuro è su internet”. Partiamo<br />
da qui, allora.<br />
D. - Passare dal più importante quotidiano<br />
francese a un s<strong>it</strong>o internet non è un trauma?<br />
R. - No. È una sfida e un divertimento. Ho portato<br />
con me molti amici di Le Monde. Giornalisti esperti<br />
mischiati con giovani internettari: è una formula che<br />
funziona.<br />
D. Quanti vis<strong>it</strong>atori ha il suo “Slate.fr?<br />
R. - Novecentomila “utenti unici” al mese.<br />
D. - Quanti anni di v<strong>it</strong>a restano ai quotidiani di<br />
carta?<br />
R. - Non credo che moriranno. Spariranno le grandi<br />
cattedrali, con le loro gigantesche rotative e la<br />
distribuzione capillare. Ma i giornali resteranno in<br />
edicola, magari con edizioni ridotte e locali.<br />
D. - Le grandi testate nazionali?<br />
R. - Spero diventino centri di produzione di informazioni,<br />
di qual<strong>it</strong>à, buone per qualsiasi medium. Sa<br />
qual è il motto di Slate.fr?<br />
D. - Me lo dica.<br />
R. - l’as pavlovien.<br />
D. - E cioè?<br />
scr<strong>it</strong>te e non soffocavano la fantasia del giornalista<br />
anche quando non sacrificavano i fatti. Per questo<br />
grandi giornalisti sono stati grandi scr<strong>it</strong>tori. Un nome<br />
per tutti: Dino Buzzati. Le sue cronache appartenevano<br />
al giornalismo quanto alla narrativa. Oggi ci si<br />
illude che l’immagine dica tutto, che sia sempre ver<strong>it</strong>iera.<br />
Non è così. L’immagine è una parte del tutto<br />
e non il tutto. È una ver<strong>it</strong>à parziale.<br />
D. - Chi sono stati i grandi giornalisti <strong>it</strong>aliani degli<br />
ultimi 30 anni? E chi sono i bravi giornalisti <strong>it</strong>aliani<br />
di oggi?<br />
R. - I grandi giornalisti degli anni Trenta erano quei<br />
colleghi che sapevano violare le maglie strette della<br />
censura, o dell’autocensura, lasciando intuire ai<br />
lettori quale fosse la ver<strong>it</strong>à che non raccontavano o<br />
raccontavano in parte. Oggi è arduo indicare bravi<br />
giornalisti. E non perché non ce ne siano, ma perché<br />
siamo nel mezzo di quella rivoluzione a cui accennavo<br />
e dunque non sono ancora defin<strong>it</strong>i dei cr<strong>it</strong>eri<br />
validi per definire i bravi e i meno bravi. È bravo,<br />
comunque, il giornalista che si fa leggere o ascoltare<br />
e gode della fiducia del pubblico. Ma perché<br />
possa guadagnarsi questa fiducia deve avere alle<br />
spalle un ed<strong>it</strong>ore che guardi più ai lettori che a<br />
quelli che sono chiamati i poteri forti. E che in effetti<br />
lo sono. Checché si dica e si pensi.<br />
D. - Qual è il giornale che legge per primo al mattino?<br />
Ascolta la radio? Che cosa vede in tv?<br />
R. - Il Sole-24 ore. La mia sveglia è una radio-sveglia.<br />
Alla tv vedo i telegiornali, le trasmissioni di approfondimento<br />
pol<strong>it</strong>ico (Porta a Porta, Ballarò, Anno<br />
Zero, Matrix e, il pomeriggio, Sky) e qualche film.<br />
E il sabato o la domenica, quando non gioca in casa,<br />
la Roma, sempre su Sky. Il calcio non si può disertare.<br />
Con gli Abete, i Collina, i Lippi e, perché<br />
no?, i Moggi e i Giraudo è lo specchio più fedele<br />
della nostra società civile e pol<strong>it</strong>ica. Chi ignora il calcio<br />
o è un mistico o un introverso patologico. Guardi<br />
che non esagero.<br />
R. - I giornalisti francesi sono un po’ pavloviani.<br />
Scattano infiammandosi di fronte a qualsiasi vicenda,<br />
all’unisono. E il giorno dopo si scordano di tutto.<br />
Noi vorremmo tornare a riflettere e a mettere i<br />
fatti in prospettiva.<br />
D. - Il giornalismo come entra nella sua v<strong>it</strong>a?<br />
R. - Sono nato a Dakar, in Senegal, e cresciuto in<br />
Nuova Caledonia, nel Pacifico. A diciotto anni, mi<br />
sono trasfer<strong>it</strong>o a Parigi per studiare Scienze pol<strong>it</strong>iche.<br />
Dopo l’Univers<strong>it</strong>à, invece di entrare all’Ena....<br />
- La leggendaria scuola di amministrazione da cui<br />
viene tutta la classe dirigente francese... -<br />
D. - Il suo primo scoop?<br />
R. - Nel giornalismo pol<strong>it</strong>ico non contano gli scoop,<br />
ma le analisi. Le mie erano molto segu<strong>it</strong>e. Divenni<br />
capo del servizio pol<strong>it</strong>ico e poi caporedattore.<br />
Cominciai a condurce degli approfondimenti tv.<br />
D. - Il direttore di “Le Monde” viene nominato dalla<br />
redazione?<br />
R. - Il meccanismo di successione è un po’ complesso.<br />
Ma sostanzialmente sì. Anche perhé il personale<br />
e i giornalisti sono azionisti di maggioranza e<br />
il direttore gestisce anche l’impresa.<br />
D. - Durante i suoi quattordici anni di direzione<br />
l’ident<strong>it</strong>à del giornale è cambiata?<br />
R. - No. È rimasta quella di un giornale di centrosinistra,<br />
moderato, che vuole accompagnare la<br />
modernizzazione del Paese. La storia e l’ident<strong>it</strong>à di<br />
Le Monde sono caratterizsate da importanti ed<strong>it</strong>oriali.<br />
D. - La infastidisce il fatto che su internet i suoi<br />
ed<strong>it</strong>oriali non abbiano il peso di prima?<br />
R. - Non credo che ci siano più firme così pesanti.<br />
Nel frattempo 1 mondo della comunicazione i è<br />
evoluto. E Le Monde si è molo indebol<strong>it</strong>o. In pratica<br />
hanno montato tutto il mio lavoro: io vevo rilanciato<br />
il giornale, coninciato una forte strategia ori<br />
ine e costru<strong>it</strong>o un gruppo edioriale forte, vera<br />
garanzia d’inlipendenza. Come dice Sarkozy ti se<br />
stesso: “Si può fare meglio, na non mi pare di<br />
vedere nesuno in giro che faccia altretanto bene”.<br />
www.v<strong>it</strong>toriozincone.<strong>it</strong><br />
D. - L’informazione pol<strong>it</strong>ica in tv si può considerare<br />
viva o morta?<br />
R. - Morto o agonizzante è chi non vede la tv. Come<br />
si può ignorare? È l’immagine del mondo che<br />
entra nelle nostre case. Un tempo alcuni intellettuali<br />
eccessivamente el<strong>it</strong>ari hanno snobbato questo<br />
medium. Forse perché li escludeva. O forse perché<br />
ignoravano l’uso del suo linguaggio. Certo non basta<br />
la tv a riempire il sacco. Nutrirsi solo di tv è come<br />
passare le giornate a fissare le fiamme nel caminetto».<br />
D. - Quali sono i tre peccati mortali per un giornalista?<br />
Da cosa si capisce se un giovane è portato<br />
per questo mestiere o no?<br />
R. - Il primo, davvero mortale, è di non sapersi trovare<br />
un posto e di cercarlo con la raccomandazione<br />
di un padre o uno zio influente. Insomma di essere<br />
un figlio della Casta. Un castorino, come mi<br />
piace dire. Questo peccato lo commette soprattutto<br />
chi vuole fare il giornalista per farsi notare, esibirsi,<br />
e non per passione. Il secondo peccato è non<br />
saper interpretare e raccontare il proprio tempo. A<br />
prescindere dal medium che si usa. Il terzo è sacrificare<br />
i fatti per promuovere le proprie opinioni. A<br />
commettere questi peccati si parte male.<br />
D. - Che cosa pensa della stampa internazionale?<br />
In che cosa è meglio e in che cosa è peggio rispetto<br />
a quella <strong>it</strong>aliana?<br />
R. - Da ragazzo, quando decisi di fare il giornalista,<br />
avevo una visione epica del giornalismo anglosassone.<br />
Ora penso che tutto il mondo sia paese anche<br />
nel giornalismo e nell’ed<strong>it</strong>oria.<br />
D. - Tra tutto ciò che ha fatto, che cosa le piacerebbe<br />
fare ancora?<br />
R. - Il giornalista e l’ed<strong>it</strong>ore. In quest’ordine e oggi<br />
più di ieri. Perché sono mestieri che ti obbligano a<br />
stare nel tuo tempo, ad affrontare nuove sfide, a<br />
entrare in terr<strong>it</strong>ori inesplorati. E per fare questa<br />
scelta si deve avere il gusto dell’avventura, di misurarsi<br />
con ciò che s’ignora e tutt’al più si intuisce. Un<br />
po’ come gli esploratori di un tempo.<br />
D. - Quale futuro prevede per i grandi gruppi ed<strong>it</strong>oriali<br />
<strong>it</strong>aliani? Immagina che un giorno potranno<br />
diventare di proprietà internazionale?<br />
R. - Posso formulare un augurio più che fare delle<br />
previsioni. L’augurio è che si torni all’ed<strong>it</strong>oria pura.<br />
All’ed<strong>it</strong>ore che trova le ragioni di v<strong>it</strong>a o di morte<br />
delle sue testate nell’audience, e non in altri interessi<br />
primari rispetto a quelli ed<strong>it</strong>oriali. Comunque,<br />
visto che ora la navigazione ed<strong>it</strong>oriale è oceanica,<br />
conta molto la dimensione dei gruppi ed<strong>it</strong>oriali. Ciò<br />
non esclude che non vi sia spazio per i navigatori<br />
sol<strong>it</strong>ari. Purché sappiano dotarsi di imbarcazioni<br />
ben attrezzate. Per quanto riguarda l’Adnkronos, il<br />
mio Gruppo, noi da sempre siamo addestrati a precedere<br />
i tempi e non ad attenderli. Non è un caso<br />
che l’Adnkronos sia stata la prima agenzia ad approdare<br />
su Internet e il mio Gruppo sia stato il primo<br />
a realizzare una ristrutturazione redazionale in<br />
chiave interattiva e multimediale (testo, tv, radio).<br />
D. - Come padre di due bambini cosa farà per fargli<br />
avere un minimo di contatto con i giornali? Oppure<br />
dobbiamo immaginare che le nuove generazioni<br />
non l’avranno?<br />
R. - Come padre mi auguro, e se lo augura anche<br />
mia moglie Angela, che Pietro e Giuseppe, i nostri<br />
gemelli, sappiano vedere il mondo con i loro occhi<br />
e non con i nostri. Anche perché il loro mondo sarà<br />
molto diverso dal nostro. Per cui non vorrei spingerli<br />
a essere giornale-dipendenti come me. Ho<br />
molti dubbi. Di una cosa sono certo però: che la<br />
parola scr<strong>it</strong>ta non morirà. Quindi non dobbiamo<br />
piangerla né rimpiangerla. E sbaglieremmo a celebrarne<br />
le esequie. ❑
14❏ Storia e Cultura aprile-maggio <strong>2010</strong><br />
ALBERTO CAVALIERE: LE RIME…RITROVATE!<br />
Passeggiando, a Parma, lungo Via D’Azeglio e precisamente<br />
sotto i portici, durante uno dei giovedì durante<br />
i quali si tiene il mercatino dell’antico, per pura<br />
combinazione ed insperata fortuna, ho trovato,<br />
su una bancarella di libri “vecchi”, una copia, in ver<strong>it</strong>à<br />
ben tenuta, una rara, prima edizione, risalente<br />
al 1921, delle “Rime Distillate (Chimica in versi)” di<br />
Alberto Cavaliere. L’ho comprata, per pochi euro,<br />
ignorando la circostanza che della stessa vi sono registrate,<br />
nel circu<strong>it</strong>o ufficiale <strong>it</strong>aliano, pochissime<br />
copie, per un ricordo che si è affacciato, in quel<br />
momento, n<strong>it</strong>ido alla memoria: il compianto cav. Italo<br />
Massara, durante alcune “pause” all’Autoscafi di<br />
Praia, si dilettava a ripetermi, a memoria, alcune<br />
“strofe” della Chimica in Versi di Alberto Cavaliere,<br />
che lo avevano sempre affascinato e che mi colpivano<br />
sempre, di cui non avevo, purtroppo, trovato<br />
traccia nelle librerie, anche le più qualificate della<br />
regione, che, nel corso degli anni, ho frequentato.<br />
Quando ho verificato che l’edizione del 1921 è una<br />
“primizia” di questo versatile autore, è stato consequenziale<br />
il pensare che la stessa andava “donata”<br />
ad una struttura culturale calabrese: forse sarebbe<br />
opportuno, se verrà accettato, collocare il libro<br />
presso l’Archivio di Stato di Cosenza ed è quello<br />
che mi riprometto di fare appena possibile. Intanto<br />
alcune note sull’autore.<br />
Alberto Cavaliere, nato a C<strong>it</strong>tanova (Rc) il<br />
19.10.1897, dotato di una capac<strong>it</strong>à fuori del comune<br />
nel creare versi, a dodici anni fu espulso dal collegio,<br />
ove frequentava le scuole primarie, per una<br />
poesia, dalla metrica ineccepibile, con la quale<br />
prendeva in giro i professori. Iscr<strong>it</strong>tosi, con non<br />
troppa convinzione, alla facoltà di Chimica presso<br />
l’Univers<strong>it</strong>à di Roma, venne bocciato all’esame di<br />
Chimica Generale ma, non scoraggiato dal fallimento,<br />
decise di rendere in versi l’intero corso di chimica<br />
e ripresentatosi, davanti al professore, cominciò,<br />
ad ogni domanda, a rispondere in “rime”,<br />
superando l’esame brillantemente. Laureatosi, dopo<br />
aver lavorato per breve tempo come chimico<br />
presso il Ministero dell’Aeronautica, all’impiego<br />
preferì una libera professione e decise di trasferirsi<br />
a Milano, dove, dopo aver trovato lavoro nello stabilimento<br />
dell’ing. Pomilio, “che produceva sode e<br />
saponi”, eserc<strong>it</strong>ò, per un breve periodo, la professione<br />
di chimico che abbandonò per dedicarsi alla<br />
satira in versi e al giornalismo. Durante il fascismo, fu<br />
un oppos<strong>it</strong>ore del regime e, dopo una breve iscrizione<br />
nelle fila del P.C.I. clandestino, aderì, all’indomani<br />
dell’8 settembre, al P.S.I. Nel 1951 fu candidato<br />
ed eletto al Consiglio Comunale di Milano e, due<br />
anni dopo, fu inser<strong>it</strong>o nelle liste del P.S.I. in Lombardia<br />
per la Camera dei Deputati ed eletto in Parlamento<br />
con un lusinghiero successo, in voti di preferenza.<br />
In quegli anni, passeggiando per le strade<br />
di Milano e notando sui muri delle case, ove ab<strong>it</strong>a-<br />
di GIOVANNI CELICO<br />
vano meridionali, delle scr<strong>it</strong>te razziste, compose<br />
Rataplan una poesia che, la mattina dopo, diffuse<br />
dalle frequenze di Radio Milano, dove ogni giorno<br />
trasmetteva e che divenne l’inno di un riscatto. Nella<br />
legislatura 1953-1958 fu componente la VI Commissione<br />
Istruzione dal 22.7.1953 all’11.6. 1958,<br />
componente della Commissione Speciale per l’esame<br />
del disegno di legge n.1946 “ modificazioni ed<br />
aggiunte alle disposizioni sulla cinematografia” dal<br />
16 dicembre 1955 all’11.6. 1958, componente della<br />
Commissione Speciale per l’esame della proposta<br />
di legge Ermini n. 2719: “provvedimenti per la salvaguardia<br />
del carattere storico, monumentale e artistico<br />
delle c<strong>it</strong>tà e del terr<strong>it</strong>orio di Assisi, nonché<br />
per conseguenti opere di interesse igienico e turistico”,<br />
dal 26.3.1957 all’11.6.1958. Durante l’esperienza<br />
parlamentare non perse la sua vena poetica<br />
ma anzi presentò interrogazioni parlamentari in versi:<br />
forse fu proprio la satira in versi che, secondo la<br />
vulgata allora corrente, gli sarebbe costata la ricandidatura.<br />
Il 30.10.1967, una motocicletta lo investì<br />
a Sanremo, ricoverato all’ospedale locale e poi trasfer<strong>it</strong>o<br />
a quello di Milano, si spense la mattina del<br />
7.11.1967, dopo una nottata in rianimazione. Il Comune<br />
di Milano gli ha int<strong>it</strong>olato una via, mentre il<br />
suo paese natale, C<strong>it</strong>tanova, una piazza dove, nel<br />
1973, fu collocata una scultura, a memoria, esegu<strong>it</strong>a<br />
dal figlio Alik Cavaliere, morto nel 1998, già t<strong>it</strong>olare<br />
della Cattedra di Scultura presso l’Accademia di<br />
Belle Arti di Brera (Mi). Della vasta produzione di Alberto<br />
Cavaliere, in premessa, anche perché storicamente<br />
è la prima fatica, ricordiamo “Rime Distillate<br />
(Chimica in versi)”, un libretto di 157 pagine stampato<br />
a Napoli, presso la Tipografia G. Giannini, nel<br />
1921, che riporta, nella quarta di copertina, l’annuncio<br />
“Dello stesso autore: Le soste del vagabondo,<br />
di prossima pubblicazione” e dedicato “All’Ingegner<br />
Pomilio/ Che avendomi nel suo Stabilimento/<br />
Per poco non andava al fallimento/ Per preparar la<br />
soda col mio ausilio”! Delle Rime Distillate del 1921,<br />
poi comunemente conosciute come la Chimica in<br />
Versi, si trovano, presso biblioteche ufficiali, solo<br />
quattro copie (Firenze, Milano, Padova e alla Sapienza<br />
di Roma) e la seconda edizione, “riveduta e<br />
ampliata”, fu stampata a Bologna, presso Zanichelli,<br />
nel 1928: ebbe, l’opera, un così grande successo<br />
che, nel 1955, era giunta alla settima edizione e,<br />
ancora nel 2004, la Casa Ed<strong>it</strong>rice Mursia l’ha ristampata,<br />
t<strong>it</strong>olo “H2O.Chimica in versi”. Alberto Cavaliere,<br />
nel corso della sua feconda v<strong>it</strong>a, collaborò con<br />
“Il Travaso”, con il “Bertoldo” di Guareschi e Mosca,<br />
con la “Domenica del Corriere”, con la “Illustrazione<br />
<strong>it</strong>aliana”, con il “Becco giallo”, con il “Marc’Aurelio”,<br />
con la “Stampa sera”, con “L’Avanti” e con “Radio<br />
Milano”. Di Alberto Cavaliere hanno visto, oltre la<br />
Chimica in Versi, la stampa altri libri di rime e romanzi:<br />
-Le soste del vagabondo<br />
-Storia Romana in versi, Signorelli Ed<strong>it</strong>ore, nel 1939<br />
-La strada sull’abisso<br />
-Reparto ag<strong>it</strong>ati<br />
-Quella villa è mia (romanzo)<br />
-Le frontiere dell’impossibile (romanzo)<br />
-Il megalomane (romanzo)<br />
-La parola di Alberto Cavaliere<br />
-Da Cesare a Churchill (Storia d’Inghilterra)<br />
-Satire Pol<strong>it</strong>iche<br />
-L’Abissinia liberata<br />
-I campi della more in Germania<br />
-Radio cronache rimate<br />
-Due lombardi alla prima crociata<br />
-La storia di Milano in sesta rima<br />
-Milano…e Poeu Pu. ❑<br />
“PRAIA, A MARE CON…”<br />
Luciano Corradini, Giampiero Mughini,<br />
Giancarlo Zizola, Michele Borrelli,<br />
Piergiorgio Odifreddi, Luciano De<br />
Crescenzo, Marcello Veneziani, Raffaele<br />
La Capria, Silvana Giacobini,<br />
Gaetano Cappelli, Giovanni Scapagnini, Ilaria Cavo,<br />
Nuccio Ordine, Giulio Giorello, Daniele Grespan,<br />
Paola Saluzzi (e gli “autori di casa” Giuseppe Serio,<br />
Marianna Trotta, Santa Impellizzieri, Tina Poliscano)<br />
per l’edizione 2007; Francesca Fogar, Rolly Marchi,<br />
Donna Assunta Almirante, Piero Badaloni, Antonella<br />
Boralevi, Lino Jannuzzi, Vera Slepoj, Paolo<br />
Del Debbio, Antonio Massari, Clementina Forleo,<br />
Caterina Malavenda, Oreste Lo Pomo, Romano De<br />
Grazia, Enrica Bonaccorti, Stefano Zecchi, Giuseppe<br />
Ayala, Willy Pasini, Angela Liso per l’edizione<br />
2008; Andrea G.Pinketts, Don Marcello Cozzi, Rosanna<br />
Lambertucci, Mauro Francesco Minervino,<br />
Maria R<strong>it</strong>a Parsi, Pietro Grasso, Liliana De Curtis, Gino<br />
Rivieccio e Mario Giordano per l’edizione 2009.<br />
Sono una cinquantina le “firme” prestigiose che hanno<br />
lasciato un ricordo indelebile nelle ultime tre<br />
estati praiesi, segno tangibile della bontà di un’idea<br />
lanciata nel 2007 e che ora sta raccogliendo i frutti<br />
sperati. Ideata ed organizzata alla vigilia dell’estate<br />
del 2007 -con il patrocinio dell’Assessore alla Cultura,<br />
Spettacolo e Turismo del Comune di Praia a Mare,<br />
Pietro De Paola- dalla “Egidio Lor<strong>it</strong>o Communications”,<br />
la rassegna ha avuto il mer<strong>it</strong>o di trasformare la<br />
centralissima Piazza Italia di Praia a Mare in un punto<br />
di incontro culturale di primissimo piano, visti i<br />
nomi intervenuti in riva al Tirreno praiese: e se ha potuto<br />
mantenere un elevato livello lo si deve alla professional<strong>it</strong>à<br />
di esperti della promozione culturale come<br />
la Delia Cultura del patron Enzo D’Elia -agente<br />
letterario e promotore tra i più quotati nell’ambiente<br />
ed<strong>it</strong>oriale nazionale, grazie alla sua storica collaborazione<br />
con l’ed<strong>it</strong>ore Mondadori- alla collaborazione<br />
“libraia” della Libreria Victoria -che ha<br />
garant<strong>it</strong>o a centinaia di spettatori-lettori la copia<br />
prontamente reperibile in piazza, con tanto di dedica<br />
autografa- ed alla calorosa osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à garant<strong>it</strong>a<br />
della storica Rocca di Fiuzzi che ha aggiunto un tocco<br />
di eleganza grazie a Fiore Mercurio dei Cosentini<br />
D’Aieta, nella cui splendida dimora molti autori hanno<br />
trascorso momenti di relax ed ammirazione dell’incantevole<br />
scenario del Golfo di Policastro. È stato,<br />
così, possibile offrire a residenti e turisti un<br />
ampio ventaglio di incontri ravvicinati con questo<br />
parterre di autori, per cercare di centrare l’obiettivo<br />
ambizioso di divenire, nel tempo, uno degli appuntamenti<br />
di maggior prestigio tra quelli che caratterizzano<br />
local<strong>it</strong>à turistiche <strong>it</strong>aliane quali Taormina, Pos<strong>it</strong>ano,<br />
Ischia, Capri, Procida, Cortina D’Ampezzo e<br />
Maratea, tanto per c<strong>it</strong>are alcune realtà che fanno<br />
tendenza “anche” in fatto di turismo culturale. L’autorevole<br />
e cordiale presenza di queste “firme” ha<br />
creato un feeling del tutto nuovo con una piazza<br />
che mai aveva potuto assistere, nel corso di un’unica<br />
rassegna, ad una tale varietà di nomi ed argomenti:<br />
senza dimenticare il dato comunicativo e di<br />
immagine, considerato che il pubblico intervenuto si<br />
è trovato di fronte a volti conosciuti non solo per la<br />
qual<strong>it</strong>à delle loro pubblicazioni ma anche per la notevole<br />
presenza mediatica, per cui l’approccio è stato<br />
facil<strong>it</strong>ato proprio dalla notorietà dei singoli osp<strong>it</strong>i,<br />
accolti con calore e simpatia. In questo modo, la<br />
rassegna ha permesso all’intero Golfo di Policastro<br />
di potenziare la sua antica vocazione storica e geografica<br />
di luogo di incontro tra culture e tradizioni<br />
diverse: proprio partendo da questo corposo cambio<br />
di rotta impresso all’immagine culturale, sarà<br />
possibile inserire -nel tempo- Praia a Mare nel novero<br />
delle local<strong>it</strong>à turistiche di maggior attrattiva anche<br />
culturale, cercando di coinvolgere il residente come<br />
il grad<strong>it</strong>o osp<strong>it</strong>e in interessanti dibatt<strong>it</strong>i sui temi di<br />
maggiore attual<strong>it</strong>à. Un lungo viaggio di scoperta che<br />
è solo all’inizio ma che era necessario iniziare e -soprattutto-<br />
proseguire.❑<br />
EGIDIO LORITO
aprile-maggio <strong>2010</strong> Storia e Cultura ❏ 15<br />
UN ERRORE DI TRASCRIZIONE TRASFORMA IL NOME<br />
LAO IN TALAO: UN FALSO DI SUCCESSO<br />
di BIAGIO MOLITERNI<br />
Il toponimo Talao, così diffuso nel nostro terr<strong>it</strong>orio,<br />
deriva in realtà dall’inesatta trascrizione di un termine,<br />
in lingua greca, inser<strong>it</strong>o da Strabone all’inizio<br />
del sesto libro della Geografia. La genesi dell’errore<br />
è abbastanza complessa, ma, nella sostanza e<br />
semplificando al massimo a fini divulgativi, può essere<br />
spiegata nel modo seguente. Nella descrizione<br />
della costa tirrenica a sud del fiume Sele, confine<br />
settentrionale dell’antica Lucania, il grande<br />
geografo di Amasea menziona, nell’ordine, la c<strong>it</strong>tà<br />
di Posidonia-Paestum, segu<strong>it</strong>a da Elea-Velia e, dopo<br />
Palinuro, dal promontorio, dal porto e dal fiume<br />
Pissunta, presso l’odierna Policastro Bussentino.<br />
Quindi aggiunge che “dopo Pissunta ci sono il<br />
golfo, il fiume e la c<strong>it</strong>tà di Lao, l’ultima dei Lucani”,<br />
frase che, nella struttura linguistica greca, è resa in<br />
questo modo: “Dopo Pissunta Lao golfo e fiume e<br />
c<strong>it</strong>tà, l’ultima dei Lucani”. Qualche amanuense medioevale,<br />
nel ricopiare il testo, commise però un<br />
errore di d<strong>it</strong>tografia e ripeté una seconda volta il<br />
“ta”, ultima sillaba di “Pissunta”, unendolo alla parola<br />
successiva, “Lao”, generando così il termine<br />
“Talao”: “Dopo Pissunta Talao golfo e fiume e c<strong>it</strong>tà,<br />
l’ultima dei Lucani”, vale a dire: “Dopo Pissunta ci<br />
sono il golfo, il fiume e la c<strong>it</strong>tà di Talao, l’ultima dei<br />
Lucani”. L’equivoco fu facil<strong>it</strong>ato dal fatto che i caratteri<br />
degli antichi codici greci erano scr<strong>it</strong>ti tutti in<br />
maiuscolo oppure tutti in minuscolo e dalla constatazione<br />
che il termine Talao era stato utilizzato<br />
effettivamente nell’antica m<strong>it</strong>ologia greca per designare<br />
uno dei m<strong>it</strong>ici Argonauti. L’errore, riportato<br />
in tutti i manoscr<strong>it</strong>ti contenenti il testo della Geografia<br />
giunti fino ai nostri giorni, trasse in inganno gli<br />
studiosi di epoca rinascimentale, che incominciarono<br />
a credere nell’esistenza di un fiume e di una<br />
c<strong>it</strong>tà chiamati Talao, diversi dalla c<strong>it</strong>tà e dal fiume<br />
Lao. E poiché l’unico corso d’acqua di una certa<br />
importanza nelle vicinanze del Mercure-Lao è il<br />
Noce-Castrocucco, cominciarono a pensare che il<br />
Talao fosse da identificare proprio con quest’ultimo<br />
fiume. Leandro Alberti, nella Descr<strong>it</strong>tione di<br />
tutta l’Italia, del 1546, credeva invece che i termini<br />
“Lao” e “Talao” fossero sinonimi. Sulla sua scia si<br />
mosse Giuseppe Antonimi, nel 1795, il quale ipotizzò<br />
che “Talao” fosse il nome originario della c<strong>it</strong>tà<br />
e del fiume, che poi, per caduta del “ta” iniziale, si<br />
trasformò in “Lao”. Grande successo ebbe l’ipotesi<br />
prospettata da Gabriele Barrio nel 1571, il quale r<strong>it</strong>eneva<br />
che la c<strong>it</strong>tà di Talao, essendo l’ultima della<br />
Lucania, doveva trovarsi necessariamente a nord<br />
del fiume Lao, che segnava il confine meridionale<br />
della regione e che, a suo giudizio, corrispondeva<br />
al Mercure-Lao, la cui foce è a sud del centro storico<br />
di <strong>Scalea</strong>. R<strong>it</strong>enendo altresì che l’antica c<strong>it</strong>tà di<br />
Lao fosse da riconoscere nell’ab<strong>it</strong>ato di Laino, egli<br />
identificò la c<strong>it</strong>tà di Talao proprio con <strong>Scalea</strong> e individuò<br />
il Talao, che precedeva la local<strong>it</strong>à, nel più<br />
settentrionale fiume Noce. A suo giudizio, dunque,<br />
i fiumi Noce e Mercure-Lao un tempo furono chiamati,<br />
rispettivamente, Talao e Lao, mentre le c<strong>it</strong>tà<br />
omonime furono ubicate a <strong>Scalea</strong> e a Laino. Il successivo<br />
chiarimento della questione non impedì la<br />
diffusione del toponimo Talao, che fu attribu<strong>it</strong>o dai<br />
cartografi al fiume Noce-Castrocucco fino all’inizio<br />
del XX secolo. Gli erud<strong>it</strong>i locali, inoltre, nel cercare<br />
di nobil<strong>it</strong>are le origini della propria terra, incominciarono<br />
a considerare il “ta” di Talao, come una<br />
contrazione del termine greco “katà”, che significa<br />
“presso” o “al di qua”, per cui Talao venne r<strong>it</strong>enuto<br />
non più un toponimo rifer<strong>it</strong>o a un luogo particolare,<br />
ma gli si attribuì il significato più generico di<br />
“al di qua del (fiume) Lao” o “presso il (fiume)<br />
Lao”. Con questo significato, il termine fu scelto<br />
per designare vari luoghi della Valle del Mercure-<br />
Lao, quali il comune di Santa Domenica Talao, sorto<br />
nel XVII secolo, e una delle torri di <strong>Scalea</strong> che,<br />
come ricordava Attilio Pepe, incominciò a chiamarsi<br />
così a partire dalla fine dell’Ottocento, ovvero da<br />
quando Biagio Del Giudice avviò la commercializzazione<br />
dell’acqua sulfurea che all’epoca sgorgava<br />
nei suoi paraggi. Il fascino eserc<strong>it</strong>ato dal toponimo<br />
si è perpetuato fino ai nostri giorni, tanto è vero<br />
che esso designa oggi varie associazioni e un noto<br />
hotel di <strong>Scalea</strong>. Lunga v<strong>it</strong>a al termine Talao! ❑<br />
RITORNA IL TEATRO DIALETTALE DELLO SCALEOTA ALFREDO BARLETTA<br />
scr<strong>it</strong>ta e diretta da Alfredo Barletta.<br />
Personaggi ed interpreti in ordine di apparizione:<br />
Gianfranco Grisolia (Biasi); Alessandro Cavaliere<br />
(Ciccio); Angelo Console (Don Felice); Paola Maiolino<br />
(Filomena); Flora Bruni (Gisella); Luigi Maiolino<br />
(Clementino).<br />
Musiche a cura di Davide Barletta<br />
Per quanti non hanno avuto modo di assistere alla<br />
bella e appassionante commedia dialettale “Fa cumi<br />
t’ha fatti”, probabilmente, ci saranno altre opportun<strong>it</strong>à<br />
per assistere allo spettacolo, durante l’inverno<br />
ed in primavera. In estate, invece, sarà replicata, sicuramente,<br />
nella suggestiva ed affascinante piazza<br />
Spinelli.<br />
Ricordiamo che l’entrata è libera per tutti<br />
Dopo un periodo di assenza, r<strong>it</strong>orna con grande entusiasmo<br />
l’interessante e divertente teatro dialettale<br />
dell’ottimo Alfredo Barletta che, da oltre 40 anni, si<br />
interessa di teatro, arte e di carnevale (riconosciuto<br />
ed apprezzato maestro della cartapesta). Con il patrocinio<br />
del comune di <strong>Scalea</strong>, il gruppo del teatro<br />
dialettale “I Scaliuti”, alla presenza di un folto e divert<strong>it</strong>o<br />
pubblico, ha presentato nella sala polifunzionale<br />
municipale la commedia “Fa cumi t’ha fatti”,<br />
Alla presenza di un pubblico<br />
numeroso presentato il libro<br />
MAFIA EXPORT<br />
Sabato 10 aprile <strong>2010</strong>, davanti ad un pubblico<br />
numeroso e attento, è stato presentato, nella<br />
biblioteca comunale di <strong>Scalea</strong>, l’interessante volume<br />
“Mafia Export” di Francesco Forgione.<br />
Dopo i numerosi interventi del tavolo di concertazione<br />
e del pubblico, il bravo Francesco Forgione<br />
ha concluso i lavori davanti a tantissima<br />
gente soddisfatta della bella serata culturale.<br />
La prima trattazione globale del made in Italy<br />
mafioso, completa delle mappe della diffusione<br />
delle mafie <strong>it</strong>aliane nel mondo e delle rotte della<br />
droga. Quasi ogni giorno, giornali e tv danno notizia<br />
di operazioni antimafia con arresti in diversi<br />
Paesi. Brevi servizi che non lasciano traccia nell’opinione<br />
pubblica, assuefatta e indifferente. In<br />
fondo, si pensa, sono storie che non toccano la<br />
nostra v<strong>it</strong>a. Eppure, se si raccontasse che dietro<br />
queste operazioni c’è una realtà in cui narcotrafficanti<br />
della ’ndrangheta movimentano tonnellate<br />
di cocaina dal Sud America e comprano mercantili<br />
come fossero auto usate; che mafiosi condannati<br />
in Italia e ricercati vivono come imprend<strong>it</strong>ori<br />
«coccolati» in Sudafrica; che la camorra ha creato<br />
una multinazionale del falso di marchi prestigiosi<br />
con filiali in tutto il mondo; che in Germania il<br />
traffico di droga degli ultimi vent’anni è passato<br />
per le pizzerie calabresi; che la Spagna è terra di<br />
conquista per i boss nostrani, che ne cementificano<br />
le coste e le usano come approdi per le<br />
loro part<strong>it</strong>e di droga. Di fronte a questo scenario<br />
– in cui il fatturato annuo di ’ndrangheta, Cosa<br />
Nostra e camorra, circa 130 miliardi di euro, è superiore<br />
al Pil di tre piccoli Stati europei, e quasi il<br />
10% della popolazione attiva nel Mezzogiorno<br />
lavora nell’«industria mafiosa» – si resta sgomenti.<br />
Qual è il confine fra economia pul<strong>it</strong>a e criminale?<br />
Di cosa parliamo quando ci riferiamo alle mafie<br />
<strong>it</strong>aliane nel mondo? E fin dove sono arrivate? A<br />
tali interrogativi, Francesco Forgione risponde<br />
raccontando i principali progetti di «colonizzazione»<br />
economica mafiosa, chi li ha portati<br />
avanti e come sono andati a finire. E grazie alla<br />
mappatura completa della dislocazione globale<br />
delle «famiglie», fotografa lo stato attuale della<br />
«globalizzazione occulta» delle tre mafie <strong>it</strong>aliane.<br />
Uno strumento unico per capire le dimensioni di<br />
quell’«economia canaglia» che intossica il mondo,<br />
più di quanto possiamo immaginare.<br />
Francesco Forgione, 49 anni, calabrese, presidente<br />
della Commissione Parlamentare Antimafia<br />
dal novembre 2006 fino allo scioglimento anticipato<br />
delle Camere del febbraio 2008. Dal 1996,<br />
per due legislature, è stato deputato e capogruppo<br />
parlamentare di Rifondazione comunista<br />
all’Assemblea regionale siciliana, e componente<br />
della Commissione regionale antimafia e della<br />
Commissione per la trasparenza nella pubblica<br />
amministrazione. È stato responsabile nazionale<br />
per i problemi del Mezzogiorno e per la lotta alla<br />
mafia del Prc. Da settembre 2008 insegna Storia<br />
e Sociologia delle organizzazioni criminali all’Univers<strong>it</strong>à<br />
degli Studi de L’Aquila. Giornalista, ha<br />
pubblicato, con Paolo Mondani, Oltre la Cupola.<br />
Massoneria, mafia e pol<strong>it</strong>ica (1994), Amici come<br />
prima. Storie di mafia e pol<strong>it</strong>ica nella Seconda Repubblica<br />
(2004) e, per Bcde, ’Ndrangheta. Boss<br />
luoghi e affari della mafia più potente al mondo.<br />
La relazione della Commissione Parlamentare Antimafia<br />
(2008), tradotto in diversi Paesi.❑
16❏ Sport aprile-maggio <strong>2010</strong><br />
Campionato di Eccellenza<br />
LO SCALEA CADE DOPO 13 TURNI POSITIVI<br />
quanto mai immotivata reazione del forte difensore<br />
centrale Scafaro che sotto di un gol, lascia,<br />
a 26 minuti dal termine, a causa di un rosso diretto,<br />
in inferior<strong>it</strong>à numerica i suoi compagni.<br />
L’ottimo Cambria, ad inizio del secondo tempo,<br />
con un gol di pregevole fattura aveva portato<br />
mer<strong>it</strong>atamente in vantaggio la compagine biancostellata<br />
che prima del pareggio osp<strong>it</strong>e aveva sfiorato<br />
almeno cinque volte il raddoppio. Dopo il<br />
pareggio, lo <strong>Scalea</strong> mai domo, le tenta tutte per<br />
riportarsi nuovamente in vantaggio, ma la precip<strong>it</strong>os<strong>it</strong>à<br />
e la sfortuna, un<strong>it</strong>e alla bravura dell’estremo<br />
osp<strong>it</strong>e Saviano, il migliore in campo in assoluto<br />
della Mel<strong>it</strong>ese (bravo a salvare ancora,<br />
smanacciando sulla traversa al 95’, l’ennesima<br />
conclusione ad opera del fratelli Longo) dicono<br />
no allo <strong>Scalea</strong> che in una rara azione di contropiede<br />
subisce il gol-beffa che porta ad una immer<strong>it</strong>ata<br />
sconf<strong>it</strong>ta che lo stacca dalla seconda<br />
posizione in classifica dal Bagaladi sconf<strong>it</strong>to, a sua<br />
volta, a Montalto. Peccato davvero perché lo<br />
<strong>Scalea</strong> aveva avuto la possibil<strong>it</strong>à di risucchiare<br />
punti alla prima in classifica, ma nel calcio, si sa,<br />
l’imprevedibil<strong>it</strong>à spesso la fa da padrone. Peccato<br />
doppio perché la squadra ed in particolar modo<br />
i tifosi, tenevano più di ogni altra cosa a que-<br />
La lunga pausa pasquale non porta bene allo<br />
<strong>Scalea</strong> che, dopo 13 gare utili, perde l’imbattibil<strong>it</strong>à<br />
interna contro una scorbutica e quanto mai<br />
decisa Mel<strong>it</strong>ese che, fin dalle prime battute, mette<br />
la gara sul piano della forza fisica, del pressing<br />
esasperato e della rudezza, non disdegnando<br />
colpi al lim<strong>it</strong>e del consent<strong>it</strong>o. Pur dominando la<br />
gara per due terzi dell’incontro, lo <strong>Scalea</strong>, v<strong>it</strong>tima<br />
del comportamento degli avversari, cade nella<br />
trappola e si lascia innervosire con falli che portano<br />
a ben cinque cartellini gialli e all’ingenua e<br />
Lo <strong>Scalea</strong>, se non riuscirà a fare risultato e a centrare<br />
l’obiettivo play off, nell’ultima giornata, in<br />
quel di Rende, dovrà mangiarsi le mani per aver<br />
buttato letteralmente alle ortiche la v<strong>it</strong>toria contro<br />
la Mel<strong>it</strong>ese che poteva e doveva solo vincere.<br />
A distanza di una settimana, ancora tra le mura<br />
amiche, sotto una pioggia che non ha dato tregua<br />
per tutti i 90 minuti, lo <strong>Scalea</strong>, nell’ultima part<strong>it</strong>a<br />
in casa di questa stagione, contro la capolista<br />
Bagaladi, già in serie D, con una condotta di gara<br />
impeccabile, dopo il cap<strong>it</strong>ombolo con la Mel<strong>it</strong>ese,<br />
si è rifatto con gli interessi vincendo la difficile<br />
gara per 4-2. Uno <strong>Scalea</strong> che, rimaneggiato per<br />
le assenze (squalifica) dei centrali difensivi Gennaro<br />
Scafaro e di Aldo Longo, nonché del fortissimo<br />
centrocampista Foderaro, con una condotta<br />
di gara attenta e con poche sbafatore, ha<br />
centrato tre punti importantissimi che alla conta<br />
dei numeri sembrano proiettare i biancostellati<br />
verso il traguardo play off. Probabilmente, le<br />
donne arb<strong>it</strong>ro portano bene alla blasonata compagine<br />
di torre Talao che, come accaduto un anno<br />
fa, con la presenza in campo della brava e autor<strong>it</strong>aria<br />
Valentina Garoffolo di Vibo Valentia,<br />
ancora una volta impeccabile nella sua direzione,<br />
ha portato fortuna allo <strong>Scalea</strong> che per ben quat-<br />
sta v<strong>it</strong>toria per dedicarla al giovane e sfortunato<br />
ex centrocampista biancostellato Carmine Di Martino,<br />
scomparso alla vigilia di Pasqua, dopo una<br />
lunga malattia degenerativa e che, a cavallo tra gli<br />
anni ’80 e ’90, per parecchie stagioni aveva degnamente<br />
indossato la casacca scaleota.<br />
Ricordiamo che, prima del via, il bomber e cap<strong>it</strong>ano<br />
Fabio Longo (nella foto) è stato premiato<br />
con una targa ricordo, come giocatore più mer<strong>it</strong>evole<br />
dello <strong>Scalea</strong>, dalla trasmissione Universo<br />
Dilettanti e dal s<strong>it</strong>o Tuttosportcalabria. ❑<br />
Tifosi e squadra si abbracciano con gioia nell’ultima gara interna<br />
LO SCALEA SUPERA LO SCOGLIO BAGALADI<br />
E TENTA L’ULTIMO ASSALTO PLAY OFF<br />
tro volte ha traf<strong>it</strong>to la porta osp<strong>it</strong>e.<br />
Tirando le somme, la stagione 2009-<strong>2010</strong> ha avuto<br />
due facce. Nella prima frazione di campionato,<br />
i ragazzi del presidente Rov<strong>it</strong>o, dopo un buon<br />
avvio, si sono disun<strong>it</strong>i al punto di r<strong>it</strong>rovarsi nei<br />
bassifondi della classifica. La riapertura del mercato<br />
invernale ha portato prevedibili e grossi<br />
sconvolgimenti tecnici. È arrivato il navigato e vincente<br />
tecnico Franco Viola (nella foto) e, con lui,<br />
fortissimi atleti di categoria superiore che da quel<br />
momento hanno cambiato il volto della squadra.<br />
I ragazzi scaleoti da quel momento hanno recuperato<br />
posizioni su posizioni in classifica arrivando<br />
ad un passo della corazzata Bagaladi.<br />
Comunque vada a finire questo torneo, tutti ben<br />
sanno che Viola e Rov<strong>it</strong>o hanno tracciato un solco<br />
profondo che, se avrà una continu<strong>it</strong>à, in un<br />
prossimo futuro porterà frutti importanti che tifoseria<br />
e società mer<strong>it</strong>ano ampiamente per quanto<br />
seminato e raccolto nel corso degli ultimi anni,<br />
che hanno visto i biancostellati, quasi sempre,<br />
primeggiare e brillare nel corso di appassionanti<br />
stagioni.<br />
Nello squadrone biancostellato hanno brillato: il<br />
sol<strong>it</strong>o bomber Fabio Longo, cap<strong>it</strong>ano dell’allegra<br />
brigata di Viola, il fortissimo portiere Spingola, gli<br />
esterni Foderaro ed il giovanissimo Oliva e Venere,<br />
i centrali Ferraro, Scafaro e Aldo Longo,nonchè<br />
il jolly e inesauribile Vanzetto il quale corre<br />
come un ragazzino di 20 anni, lo sfortunato<br />
Cambria che ha dovuto lottare con malanni muscolari<br />
che l’hanno tenuto spesso lontano dalle<br />
gare, il costante Miceli, l’ordinato De Miglio e il<br />
vol<strong>it</strong>ivo V<strong>it</strong>ale. Ecco lo <strong>Scalea</strong> che, nella prossima<br />
stagione, potrebbe far tesoro degli atleti c<strong>it</strong>ati e<br />
che con qualche altro azzeccato innesto a centrocampo<br />
potrebbe diventare la squadra da battere.<br />
❑<br />
Seconda categoria<br />
La Talao v<strong>it</strong>toriosa a Zumpano e sempre in testa,<br />
continua la sua marcia ad un passo dal<br />
trionfo finale. L’Askalos non riesce a frenare, tra<br />
le mura amiche, la corsa del Castiglione che segue<br />
a due lunghezze la regina Talao.<br />
AUTO D’EPOCA<br />
L’APPUNTAMENTO SI<br />
RIPETE CON SUCCESSO<br />
Si è svolta a <strong>Scalea</strong>, la quinta edizione della “Passeggiata<br />
in auto d’Epoca”. Il club “Auto e motoretrò”<br />
presieduto dal dinamico Francesco Casella,<br />
ha regalato a <strong>Scalea</strong> e a tutti gli appassionati<br />
un’altra giornata all’insegna dei veicoli storici. Il<br />
sodalizio nato nel dicembre del 2005 ha aperto<br />
gli eventi del <strong>2010</strong> con la manifestazione che ormai<br />
è diventata un appuntamento fisso di inizio<br />
primavera per possessori di veicoli provenienti da<br />
tutte le regioni d’Italia. Hanno sfilato per le vie<br />
della c<strong>it</strong>tadina tirrenica mezzi a motore che hanno<br />
fatto la storia della motorizzazione civile nazionale<br />
ed estera come MG B Roadster, Lancia<br />
Appia, Fiat 1100, Alfa Romeo GT Junior, Porche<br />
“Carrera”, Jaguar XJ6, nonché la m<strong>it</strong>ica Fiat 500. I<br />
veicoli dopo aver compiuto il giro turistico c<strong>it</strong>tadino,<br />
hanno lasciato <strong>Scalea</strong> per dirigersi verso la<br />
bella e verde Orsomarso, dove il Comune e la Pro<br />
Loco hanno allest<strong>it</strong>o in piazza, per l’aper<strong>it</strong>ivo, dei<br />
ricchi buffet di prodotti tipici per tutti. La sosta è<br />
stata completata con una vis<strong>it</strong>a guidata alla suggestiva<br />
e bella “Torre dell’Orologio e alla monumentale<br />
Chiesa di San Giovanni Battista, poi r<strong>it</strong>orno<br />
a <strong>Scalea</strong>, in piazza Aldo Moro, dove nel<br />
pomeriggio si è disputata la gara per la assegnazione<br />
del “3° Trofeo Talao”, classica gara a tempo<br />
(Gimkana).❑<br />
Comunicato stampa<br />
SPLASH: PER FAVORE NON<br />
CHIAMATEMI PISCINA!<br />
“Splash” è un centro f<strong>it</strong>ness a metà strada tra la tradizionale<br />
palestra e la classica piscina natatoria. Le<br />
attiv<strong>it</strong>à che si svolgono sono le più svariate e vanno<br />
dall’acquaf<strong>it</strong>ness all’hydrostep, dall’ambientamento<br />
acquatico alla ginnastica post-riabil<strong>it</strong>ativa e,<br />
perché no, al nuoto. Il f<strong>it</strong>ness acquatico ha benefici<br />
di gran lunga maggiori rispetto a quelli delle attiv<strong>it</strong>à<br />
fisiche della palestra, grazie ai noti effetti terapeutici<br />
dell’acqua. L’attiv<strong>it</strong>à motoria si svolge in una<br />
vasca f<strong>it</strong>ness di 50 mq dove l’acqua ha una temperatura<br />
di 31°. La struttura, rivolta ad un pubblico<br />
non di massa, garantisce la massima accoglienza e<br />
riservatezza, ma soprattutto una igiene costante,<br />
fondamentale nei delicatissimi ambienti acquatici,<br />
grazie a uno staff competente e altamente qualificato.<br />
“Splash” non va in vacanza, infatti, nei mesi<br />
estivi propone agli adulti i corsi di acquagym e di<br />
acquaf<strong>it</strong>ness e, ai più piccini, nuoto e colonia estiva.<br />
Per info su costi e orari: www.splashscalea.<strong>it</strong> ❑