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Agosto 2012 - Scalea .it

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diogenemoderno@yahoo.<strong>it</strong><br />

tra un Passato DiMentiCato<br />

e un Futuro inCerto!<br />

Socrate, con felice intuizione, affermava<br />

che la c<strong>it</strong>tà, per poter vivere, aveva<br />

costantemente bisogno di rigenerarsi<br />

moralmente, senza però perdere i<br />

“contatti” con il proprio vissuto.<br />

In questa ottica, l’importanza della<br />

“memoria collettiva”, affi ancata ad una<br />

educazione permanente, alla scoperta e alla riscoperta<br />

di una responsabil<strong>it</strong>à personale e comun<strong>it</strong>aria,<br />

all’ev<strong>it</strong>are il rifl usso nel privato, ad una partecipazione<br />

sociale e ad una valorizzazione della memoria collettiva,<br />

diventava, e lo è ancora di più oggi, un’urgenza…<br />

quasi etica e… quasi quotidiana.<br />

Un sentire condiviso, nelle concrete specifi c<strong>it</strong>à, per<br />

sconfi ggere ogni atteggiamento di indifferenza o di<br />

rassegnazione, era dunque e ancora di più dovrà diventare,<br />

passo dopo passo, possibile e quasi naturale<br />

ed è auspicabile che il tutto si “riscopra” nel diffi cile<br />

tempo presente nel quale viviamo.<br />

in seconda...<br />

anCora FerMi i laVori Di<br />

restauro Del Palazzo sPinelli<br />

di ERCOLE SERRA<br />

Dello storico Palazzo dei Principi Spinelli (sec. XIII) si<br />

parla da quasi sessant’anni e, comunque, sin dal 1952,<br />

quando il maniero fu dichiarato monumento nazionale<br />

e, quindi, sottoposto al totale e particolare vincolo di<br />

tutela insieme al terreno sottostante. In una mia lettera<br />

pubblicata nel lontano 1964 sul settimanale “CRO-<br />

NACA” segnalai il potenziale pericolo di deturpazione<br />

che poteva, sin da allora, subire il monumento con<br />

la costruzione di fabbricati nell’area circostante così<br />

come, nel corso degli anni, purtroppo, è avvenuto.<br />

in undicesima...<br />

Da Bergamo a Basile… tra aspettative e delusioni<br />

una C<strong>it</strong>tÀ PiÙ Volte traD<strong>it</strong>a!<br />

Negli ultimi 50 anni, abbiamo avuto amministratori<br />

comunali che, tutto sommato,<br />

hanno dimostrato un briciolo di sensibil<strong>it</strong>à<br />

e in parte sono riusc<strong>it</strong>i a “sentire”<br />

i diversi problemi che attanagliavano il<br />

terr<strong>it</strong>orio e la popolazione.<br />

Sarà stata piaggeria, atteggiamento di<br />

facciata, paura di essere messi al “rogo”<br />

della cr<strong>it</strong>ica, amor proprio, pensatela<br />

come meglio credete, però qualcosa è<br />

stato messo in pratica…e bene o male si<br />

è amministrato.<br />

Anche un pol<strong>it</strong>ico tanto votato nel recente<br />

passato (spesso grandi v<strong>it</strong>torie<br />

possono generare “delirio di onnipotenza”<br />

e possono far perdere l’obiettivo<br />

prefi ssato), chiacchierato e cr<strong>it</strong>icato<br />

come Mario Russo, sindaco di <strong>Scalea</strong> dal<br />

2000 al 2010, con migliaia di consensi ottenuti<br />

nei due mandati, non è che avesse<br />

il grande dono dell’ascolto: però, con i<br />

suoi difetti, sapeva far pol<strong>it</strong>ica. Si r<strong>it</strong>ornò<br />

a respirare una ventata di aria nuova e<br />

come accade spesso, sulle ali dell’entusiasmo,<br />

in molti si illusero per rimanere,<br />

poco più tardi, delusi da certi suoi giochetti<br />

pol<strong>it</strong>ici perversi.<br />

Ma quale sindaco non è mai stato cr<strong>it</strong>icato<br />

e non è fi n<strong>it</strong>o nell’occhio del ciclone?<br />

Dario Bergamo, sindaco di <strong>Scalea</strong> dal<br />

1960 al 1980, da alcuni è ricordato come<br />

il sindaco degli errori, legati alla speculazione<br />

edilizia, all’argilla della Sogene,<br />

all’ospedale mai… part<strong>it</strong>o, ai terreni<br />

“regalati” ai vari notabili dell’epoca che<br />

si “affacciavano”, in quei tumultuosi ed<br />

ag<strong>it</strong>ati anni, su <strong>Scalea</strong>, allo sventramento<br />

della Baia del Carpino e alle costruzioni<br />

sul promontorio più bello della nostra<br />

costa, alla “casa albergo”.<br />

sPeriaMo Che a salVarCi sia la MoDerata “inVasione” russa<br />

Lo scorso anno, scrivendo sulle pagine del “Diogene”,<br />

ebbi modo di prevedere un profondo, radicale, cambiamento<br />

nelle ab<strong>it</strong>udini dei vis<strong>it</strong>atori della nostra bella<br />

<strong>Scalea</strong> ed anche un altrettanto, purtroppo, radicale<br />

cambiamento nelle aspettative degli esercenti attiv<strong>it</strong>à<br />

connesse al turismo. Puntualmente, questa stagione<br />

turistica, ha portato con se i cambiamenti, tutti negativi<br />

ahimé. Le strade che in passato erano un gioioso e<br />

chiassoso viavai fi no a tarda notte, ora sono deserte,<br />

le fi nestre che come fi ori che sbocciano, iniziava ad<br />

illuminarsi già da giugno, oggi restano inesorabilmente<br />

chiuse e siamo a fi ne luglio. È senza meno superfl uo<br />

fare un’analisi dei perchè di questa s<strong>it</strong>uazione, la risposta<br />

viene data per scontata da tutti: “C’è la crisi”.<br />

in quarta...<br />

www.diogeneilgiornalediscalea.<strong>it</strong><br />

www.radio1one.<strong>it</strong> www.wscalea.<strong>it</strong><br />

www.scalea.<strong>it</strong><br />

Anno XVI - n° 4<br />

Luglio-<strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong><br />

in seconda...<br />

Grandi eventi: inContro MaGiCo al Metastasio Con alessanDro CeCChi Paone<br />

di SARA SILVESTRI<br />

di NANDO MANCO<br />

di GIAN ENRICO ZAMPROTTA<br />

Torre di Giuda<br />

simbolo del tradimento<br />

di <strong>Scalea</strong><br />

un intervento che ha deliziato la<br />

numerosa e divert<strong>it</strong>a platea<br />

Ottima la conduzione affi data al<br />

nostro direttore nando Manco<br />

La serata con Alessandro Cecchi Paone, giornalista,<br />

docente univers<strong>it</strong>ario, conduttore televisivo, pol<strong>it</strong>ico,<br />

scr<strong>it</strong>tore ecc., in via Rimoli, nella piazzetta antistante<br />

il ristorante “Il Metastasio”, sabato 28 luglio <strong>2012</strong>, per<br />

la presentazione del suo libro “Il Campione Innamorato”,<br />

nonostante la concom<strong>it</strong>anza di uno spettacolo<br />

folk nei pressi (una mannaia sul collo che ha condizionato,<br />

oltre il dovuto, l’inizio e la fi ne della serata)<br />

si è rilevata, senza dubbio, una kermesse azzeccata<br />

e spumeggiante, sotto tutti i punti di vista. Segno che<br />

la professional<strong>it</strong>à non è acqua…<br />

in ottava...


Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Primo Piano<br />

2<br />

...dalla prima<br />

l’<strong>it</strong>alia tra un Passato<br />

DiMentiCato e un Futuro inCerto!<br />

di GIOVANNI CELICO<br />

La comun<strong>it</strong>à, pertanto, poteva, può e potrà aspirare a<br />

diventare corpo più attivo, conservando e trasmettendo<br />

la memoria della sua storia, non solo la remota ma<br />

anche la più recente, perché non vi era e non vi può<br />

essere soluzione di continu<strong>it</strong>à tra “i due tempi”.<br />

Di conseguenza, se adesso non bisogna essere degli<br />

sciocchi “laudatores temporis acti”, del passato, è necessario,<br />

però e comunque, saper discernere quanto<br />

di pos<strong>it</strong>ivo, ormai, può considerarsi acquis<strong>it</strong>o, per richiamarlo<br />

e indicarlo alla attenzione collettiva, in modo<br />

che nulla abbia a perdersi, ma tutto possa concorrere a<br />

costruire “il bene comune” dell’oggi e del domani.<br />

Invece, questo è il cruccio, viviamo, a causa di una diffusa<br />

mediocr<strong>it</strong>à e superfi cial<strong>it</strong>à, soprattutto avvertibili<br />

nelle classi dirigenti, in una “attual<strong>it</strong>à incerta, cr<strong>it</strong>ica e<br />

povera”, in tutte le direzioni, un tempo “oscuro” che<br />

non solo non si “lega”, o non riesce a legarsi, al passato<br />

ma che non fa intravedere alcuna luce… alla fi ne del<br />

lungo, interminabile tunnel nel quale siamo stati o ci<br />

siamo cacciati.<br />

È primaria, in questa ottica, ed è forse l’unico “valore”<br />

rimasto, cui aggrapparsi, l’esigenza che si documenti il<br />

tempo trascorso che sembra essere, altrimenti, condannato<br />

a sprofondare in una nebbia senza fondo: la<br />

scuola e la famiglia, in ciò, dovrebbero fare da battistrada.<br />

Tra le case, le vie e le piazze, le chiese, gli alberi e i monumenti,<br />

c’è la storia comune che può ancora formare<br />

il c<strong>it</strong>tadino, che forse così si potrà interrogare su quale<br />

agorà potrà e dovrà vivere e trasmettere, se ne immagina<br />

o ne costruisce una, alle generazioni future.<br />

Quando le pietre e le strade diranno niente all’anima di<br />

ognuno e non creeranno un collegamento tra il passato<br />

e il futuro, attraverso un presente concreto, la c<strong>it</strong>tà,<br />

o la nazione, sarà ab<strong>it</strong>ata ma non sarà vissuta, non sarà<br />

amata e, perciò, non sarà goduta (quello che, oggi e<br />

domani, bisogna ev<strong>it</strong>are).<br />

Essa sarà forse soltanto terreno di competizione, luogo<br />

di scambi e di calcoli economici, stazione di trans<strong>it</strong>o,<br />

spazio da usare e sfruttare, perchè priva di memoria da<br />

preservare, non luogo “da vivere”.<br />

Bisogna fare in modo dunque che i “muri della memoria”<br />

delle nostre c<strong>it</strong>tà, dei nostri grandi e piccoli centri,<br />

delle campagne, delle colline, dei monti, dei fi umi e<br />

dei laghi, non si tramutino tragicamente in muri di un…<br />

pianto nuovo!<br />

Un tempo, con la c<strong>it</strong>tà e lo stato, si costruiva l’uomo:<br />

l’etica pubblica obbligava ogni c<strong>it</strong>tadino e, in modo<br />

speciale, coloro che si mettevano, con competenza e<br />

dedizione, al servizio degli altri, a “ costruire il bene<br />

comune”, non, per esempio, ad arricchirsi individualmente.<br />

Noi siamo padroni di nulla e dobbiamo recuperare, tra<br />

l’altro e sub<strong>it</strong>o, il senso vero e profondo che è il dedicarsi,<br />

specie nel servizio della cosa pubblica, im<strong>it</strong>ando,<br />

per esempio e anche, le esemplari fi gure del passato:<br />

necess<strong>it</strong>à, dunque, di riscoprirlo, ricostruirlo, trasmetterlo,<br />

questo nostro passato!<br />

L’ethos può e potrà ancora condurre la classe dirigente<br />

a svolgere una funzione di servizio, libera e trasparente,<br />

se ci si richiama e si centra tutto sul valore, sperimentato,<br />

oltre che della gratu<strong>it</strong>à, anche della esperienza,<br />

che rende credibili i comp<strong>it</strong>i che si assumono o ai<br />

quali si è delegati.<br />

Il superamento, tra l’altro, di ogni individualismo potrà<br />

o potrebbe rigenerare un rinnovato spir<strong>it</strong>o di partecipazione,<br />

libero dal sospetto, cosa che oggi non sembra<br />

possa avvenire, elevandolo a cr<strong>it</strong>erio di relazione<br />

sociale e di discernimento, così come, senza mistifi care,<br />

era o è stato in parte nel tempo andato.<br />

La c<strong>it</strong>tà è opera dell’uomo, a cui Dio ha affi dato la “materia<br />

prima”, perché Lui ha creato un… giardino… non<br />

una c<strong>it</strong>tà, alla cui costruzione specifi ca deve dedicarsi<br />

la creatura!<br />

Don Fabrizio, nel Gattopardo, parlando con padre Pirrone,<br />

diceva: «Ho fatto importanti scoperte pol<strong>it</strong>iche:<br />

sapete che succede nel nostro paese? Niente… solo<br />

un’inavvertibile sost<strong>it</strong>uzione di ceti! Cap<strong>it</strong>e, padre? Il<br />

nostro è il paese degli accomodamenti».<br />

Infatti, oggi, cosa succede… nel nostro paese ed esempio<br />

paradigmatico in pol<strong>it</strong>ica?... Niente! Si è piegati ed<br />

assuefatti ad un nichilismo assoluto, in uno smarrimento<br />

nevrotico, con la sol<strong>it</strong>udine che attanaglia e il dolore<br />

che abbraccia tragicamente tutto, in una s<strong>it</strong>uazione<br />

economica così grave che probabilmente ha “intont<strong>it</strong>o”<br />

gli attori veri, cioè i lavoratori, e in questo “quadro”<br />

tutto cambierà… perché nulla cambi anche se, per superare<br />

questa fase, ci vorranno forse decenni!<br />

La mancanza di stabil<strong>it</strong>à, la distruzione sistematica di<br />

continu<strong>it</strong>à, la babelizzazione della “civ<strong>it</strong>as”, la povertà<br />

galoppante, fanno da scenario ad una sost<strong>it</strong>uzione,<br />

quasi teatrale, dei ceti sociali, culturali e pol<strong>it</strong>ici dominanti,<br />

forse, e speriamo, ancora solo per poco, quelli<br />

attuali, secondo la legge del più forte e del più furbo,<br />

secondo un istinto quasi tribale di sopravvivenza (l’unica<br />

percezione… di continu<strong>it</strong>à con il passato).<br />

È solo un sussulto epocale o si tratta di qualcosa di più<br />

tragico e profondo? Speriamo che non si stia costruendo<br />

il futuro, prossimo e remoto, sulla sabbia e non sulla<br />

roccia e che ci sia un domani in parte diverso, se non<br />

migliore, o almeno accettabile per i più giovani.<br />

...dalla prima<br />

una C<strong>it</strong>tÀ PiÙ Volte traD<strong>it</strong>a!<br />

di NANDO MANCO<br />

Però saremmo ingiusti nell’elencare solo le negativ<strong>it</strong>à di<br />

quella amministrazione perché quegli stessi furono periodi<br />

anche di importanti scelte, in un contesto terr<strong>it</strong>oriale<br />

non facile, e quella era un’altra <strong>Scalea</strong>, era la comun<strong>it</strong>à<br />

dei contadini e dei marinai, di un popolo che ancora<br />

avvertiva forte i danni e la fame lasciata dal secondo confl<br />

<strong>it</strong>to bellico.<br />

Era un paese che, possedendo un’immensa pianura e<br />

incomparabili bellezze naturali, non poteva certamente<br />

rimanere con “quattro case e un forno”: dopo una prima<br />

fase di stasi (si pensava solo a garantire alcuni servizi<br />

primari), sul fi nire degli anni ’60, si diede l’avvio all’indovinato<br />

insediamento di piccole e medie imprese manifatturiere<br />

come la camiceria (I.C.M.) e quella della lavorazione<br />

del marmo (V<strong>it</strong>anza) che dettero lavoro a parecchie famiglie,<br />

mentre nel secondo decennio di amministrazione<br />

Bergamo, si scelse, anche sulla spinta di tanti palazzinari<br />

che avevano puntato su <strong>Scalea</strong> per creare un grande<br />

polo turistico, di dare l’avvio alle grandi costruzioni.<br />

Su <strong>Scalea</strong>, all’improvviso, spuntò il sole della ricchezza:<br />

per molti le cose cambiarono in un breve lasso di tempo.<br />

Addio sacrifi ci e ristrettezze, a <strong>Scalea</strong> incominciarono a<br />

girare tanti quattrini. Certo, tutto ciò ebbe un prezzo da<br />

pagare che fu quello di rinunciare e dire addio per sempre<br />

a tante bellezze naturali e paesaggistiche ma il gioco,<br />

per molti, valeva la candela. Gli altri comuni della costa,<br />

addir<strong>it</strong>tura, ci invidiavano e cercavano di im<strong>it</strong>arci.<br />

Nel 1980 Dario Bergamo, probabilmente stanco del lungo<br />

ventennio precedente, decise di non ripresentarsi più<br />

r<strong>it</strong>enendo, forse, che il suo ciclo era fi n<strong>it</strong>o e a sorpresa,<br />

sulla scena comunale, si affacciò un giovane e rampante<br />

sindaco, Franco Z<strong>it</strong>o, con l’idea di abbellire e cambiare<br />

<strong>Scalea</strong> in modo da renderla sempre più appetibile agli<br />

occhi dei turisti e trasformarla in un ordinato ed accattivante<br />

salotto all’aperto.<br />

Piazza Caloprese, per la prima volta nella sua storia, diventò<br />

isola pedonale e Z<strong>it</strong>o risolse, dopo decenni, grazie<br />

anche all’incisivo interessamento del parlamentare cosentino<br />

della DC Riccardo Misasi (era un periodo fl orido<br />

per la pol<strong>it</strong>ica nazionale), il problema dell’acqua potabile<br />

e della rete fognaria e su questa scia furono realizzate<br />

opere pubbliche come le scuole elementari e medie,<br />

l’asilo nido (attuale Idea ’90), il Palazzo di C<strong>it</strong>tà, il Palazzo<br />

di Giustizia, l’impianto di illuminazione, di depurazione e<br />

la condotta sottomarina, inoltre fu acquistato il Palazzo<br />

dei Principi e, da lì a poco, fu rifatto il tetto e consolidato.<br />

In vista dei mondiali del 1990, si riuscì, inoltre, ad<br />

ottenere un fi nanziamento di un miliardo e 50 milioni per<br />

avviare i lavori del nuovo stadio in local<strong>it</strong>à Fiume Lao.<br />

Insomma l’amministrazione Z<strong>it</strong>o fece cose apprezzabili<br />

dando un senso alla c<strong>it</strong>tà che nel frattempo, però, continuava<br />

a subire un processo inarrestabile di cementifi -<br />

cazione selvaggia. Nel secondo quinquennio, da tanto<br />

sfacelo non si salvò nemmeno il Convento Francescano<br />

(sec. XIV) accerchiato da mastodontici fabbricati che<br />

offuscarono per sempre questo importante s<strong>it</strong>o storicoarcheologico<br />

di patrimonio pubblico, e poco lontano,<br />

anche la collinetta verde del “monticello” sparì del tutto<br />

per far posto all’ennesima colata di cemento. Il cemento,<br />

utilizzato in modo maldestro e smisurato, come è stato<br />

fatto a <strong>Scalea</strong>, può avere gli stessi effetti devastanti di un<br />

vulcano in piena eruzione.<br />

Per capirci, si immagini Pompei, Ercolano e tutti i paesi<br />

vesuviani invasi dalla lava: a <strong>Scalea</strong> “colò” la “lava del cemento”<br />

che tanti danni ha arrecato all’intero comprensorio.<br />

Per la grande pianura, per il mare e le spiagge amene,<br />

<strong>Scalea</strong> avrebbe avuto nel suo destino un grande futuro,<br />

se si fosse puntato soprattutto a una forte espansione<br />

ricettiva, seguendo un cr<strong>it</strong>erio diverso e attuando alla<br />

lettera uno scrupoloso piano di fabbricazione.<br />

Dopo Z<strong>it</strong>o, una breve parentesi di Sandro Bergamo, fi glio<br />

del compianto Dario, che portò una ventata di gioventù<br />

e freschezza e un plausibile risveglio culturale ma, nonostante<br />

ciò, quella dirigenza fu sopraffatta da una serie<br />

di lotte intestine che contrassegnarono quei due anni e<br />

mezzo, con una popolazione divisa tra “z<strong>it</strong>iani” e “bergamiani”.<br />

Nel 1993 arrivò, a <strong>Scalea</strong>, l’ex generale Pezzotti, una persona<br />

intelligente, preparata e determinata che diede uno<br />

scossone a molti dei metodi di gestione del passato.<br />

Con raziocinio, riuscì a mettere un certo ordine nell’apparato<br />

burocratico, in pratica negli uffi ci comunali, e ad<br />

eliminare alcune forme di indolenza e talune prassi di<br />

lassismo che prima albergavano e, con la sua indiscussa<br />

esperienza, quando dovevano essere prese decisioni<br />

importanti a favore di <strong>Scalea</strong>, non es<strong>it</strong>ava a mettere in<br />

evidenza tutto il suo acume professionale e decisionista.<br />

Non mancarono provvedimenti, anche clamorosi, come<br />

quello della deviazione del traffi co a motore dalla Superstrada<br />

18 verso le “pedemontane” per motivi di sicurezza.<br />

Nel migliore periodo amministrativo, contro Francesco<br />

Pezzotti fu arch<strong>it</strong>ettata, da parte dell’opposizione e<br />

dei poteri forti, una manovra per farlo cadere: il progetto<br />

riuscì a metà!<br />

Pezzotti, nel 1996, tra polemiche e scetticismo, si ripre-<br />

sentò e tornò a vincere, a sorpresa, e governò <strong>Scalea</strong><br />

fi no al 2000, pur non raggiungendo i livelli del suo primo<br />

mandato.<br />

Dell’ex sindaco e consigliere provinciale Mario Russo abbiamo<br />

già detto sopra.<br />

In questo excursus abbiamo riassunto, velocemente, 50<br />

anni di storia pol<strong>it</strong>ico-amministrativa fatta di luci ed ombre,<br />

di alti e bassi, di aspettative e delusioni tenendo<br />

sempre conto dei periodi e degli avvicendamenti delle<br />

varie fazioni pol<strong>it</strong>iche sulla scena locale.<br />

La vera anomalia, perchè senza punti di riferimento,<br />

però, è stata toccata con la coalizione “strana” che da<br />

due anni dovrebbe… guidare la c<strong>it</strong>tà!<br />

Un sindaco, l’attuale, ineccepibile sul piano personale<br />

ma impenetrabile su quello pol<strong>it</strong>ico. Pasquale Basile, già<br />

dai primi giorni del suo insediamento, ha impostato la sua<br />

azione amministrativa su una inspiegabile e sconcertante<br />

assenza di empatia: nessun contatto o fi lo diretto si è instaurato<br />

tra primo c<strong>it</strong>tadino e popolo. Puoi parlare, dire<br />

e proporre le cose più interessanti e intelligenti del mondo…<br />

ma non caverai mai un ragno dal buco anche con<br />

tematiche e problematiche riguardanti la c<strong>it</strong>tà di <strong>Scalea</strong>!<br />

La risposta di Basile, da oltre 50 mesi, è sempre la stessa:<br />

«non ci sono soldi…»! Eppure, per la Coop. Soc. onlus<br />

“Artemisia” di Buonvicino, che fa capo a una certa Chiara<br />

Benvenuto, pare siano stati deliberati, in data 30 luglio<br />

<strong>2012</strong>, euro 17.500 da spalmare in tre mesi di cooperazione<br />

e di supporto tecnico sul già “pingue” uffi cio tributi<br />

comunale, allest<strong>it</strong>o alla grande dopo la rottura anticipata<br />

con la Censum.<br />

Eppure, tanti c<strong>it</strong>tadini e proprietari di seconde case stanno<br />

regolarmente pagando l’IMU: quello di <strong>Scalea</strong>, insieme<br />

a Rende, è uno dei comuni record, per questa entrata,<br />

della Provincia di Cosenza. Ricchissima la quota che<br />

spetta al comune di <strong>Scalea</strong>, centro di mare, ricco quindi<br />

di seconde case e realtà commerciali e imprend<strong>it</strong>oriali:<br />

2.101.101 euro, 1.074.866 al Comune e 1.026.235 allo<br />

Stato.<br />

Sicuramente, i problemi di carattere economico esistono<br />

e sono sul tappeto, però questo demoralizzante “motivo”<br />

va cambiato: non ci si può trincerare dietro uno<br />

scudo di… monotone parole, mentre si continua a mettere<br />

sulla… graticola “carne viva”, tagliando anche l’indispensabile<br />

e il necessario, magari per affrontare con<br />

una certa seren<strong>it</strong>à e tranquill<strong>it</strong>à, periodi dell’anno come<br />

la stagione estiva, unica fonte di guadagno per buona<br />

parte degli scaleoti che già pensano, preoccupati, alle<br />

prime scadenze del prossimo autunno.<br />

Nelle ultime stagioni, sarà bene ricordare, il turismo ha<br />

più volte vacillato: nel 2009 (amministrazione Russo) in<br />

piena estate abbiamo avuto le acque del mare comletamente<br />

impraticabili.<br />

Un anno fa in pieno agosto cumuli di spazzatura sparsi<br />

per <strong>Scalea</strong> hanno fatto il giro del mondo e, anche qui per<br />

Basile, non ci può essere una giustifi cazione per tutto o<br />

colpe da scaricare su altri.<br />

Anche il neo sindaco di Praia a Mare, a come si dice,<br />

avrebbe ered<strong>it</strong>ato una s<strong>it</strong>uazione economica non proprio<br />

fl orida, però tutti possono notare, arrivando a Praia,<br />

di trovarsi al cospetto di una c<strong>it</strong>tà attiva, dove regna un<br />

incoraggiante ordine e tanta attenzione, che si presenta<br />

decorosa, pul<strong>it</strong>a e vivibile, al punto di poterla paragonare<br />

ad una piccola Rimini del sud.<br />

Evidentemente, la volontà di ben amministrare è tanta.<br />

A propos<strong>it</strong>o, a fi ne luglio, organizzato dai f.lli De Rosa,<br />

con il patrocinio del comune di Praia a Mare, ha richiamato<br />

una marea di gente, ottenendo un grandissimo successo,<br />

l’atteso ed entusiasmante torneo di Beach Soccer<br />

che ha visto fronteggiarsi le agguerr<strong>it</strong>e nazionali di Spagna,<br />

Brasile, Argentina e Italia, nelle cui fi la erano schierati<br />

famosi ex calciatori, come Pagliuca, Di Livio, Ganz, Del<br />

Vecchio, Tonetto ed altri ancora che, oltretutto, sono<br />

stati davvero bravi ad aggiudicarsi la diffi cile fi nale contro<br />

il Brasile.<br />

A <strong>Scalea</strong>, invece, si vive, da più di due anni, una s<strong>it</strong>uazione<br />

in bilico senza una mirata programmazione valida, di<br />

disordine e di stallo, di non ascolto, di non entusiasmo.<br />

Negli occhi degli attuali amministratori comunali non si<br />

riscontra alcuna voglia di cambiare rotta per dare a questa<br />

c<strong>it</strong>tà, tanto premiata dal buon Dio, con straordinarie<br />

bellezze naturali, ma, allo stesso tempo, tanto danneggiata<br />

e martoriata dalla mente e dalla mano dell’uomo,<br />

una sospirata rinasc<strong>it</strong>a proiettata verso il nuovo e verso<br />

il bello.<br />

Punti vend<strong>it</strong>a:<br />

SCALEA - Via Lauro, 240/264b<br />

Fabrizio 328.7514238<br />

Matteo 328.1284855


Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Primo Piano<br />

3<br />

“osPeDale”: Cos’è CaMBiato Dal 2007 aD oGGi?<br />

Sul numero scorso del Diogene avevamo ampiamente<br />

trattato tutto il travagliato <strong>it</strong>er dell’ospedale di <strong>Scalea</strong><br />

mai part<strong>it</strong>o, dagli albori al 2007, ripercorrendo le varie<br />

fasi con l’ausilio di articoli già pubblicati sulle colonne<br />

del nostro giornale.<br />

Ora, per dovere e rispetto di informazione, perché in<br />

molti ci hanno chiesto di fare il punto della s<strong>it</strong>uazione<br />

attuale su un argomento così importante, come la salute,<br />

che riguarda e sta a cuore indistintamente a tutti, cercheremo<br />

di esporre tutte le nov<strong>it</strong>à frattanto intervenute.<br />

In questi cinque anni, cioè dal 2007 ad oggi, la struttura<br />

san<strong>it</strong>aria di local<strong>it</strong>à Petrosa si è arricch<strong>it</strong>a di special<strong>it</strong>à<br />

importanti, diventando un centro di riferimento dei tanti<br />

utenti scaleoti e dei paesi lim<strong>it</strong>rofi.<br />

È in funzione l’ambulatorio di Neurologia che si è arricch<strong>it</strong>o<br />

del servizio di Neurofisiopatologia con l’esecuzione<br />

di esami elettromiografici (per la diagnostica di importanti<br />

patologie del sistema nervoso periferico-Neuropatie-<br />

Radicolopatie-Plessopatie-Patologia della giunzione neuromuscolare<br />

e del muscolo) e da qualche mese è stato<br />

attivato anche il servizio dei Potenziali evocati acustici<br />

e visivi.<br />

Tre giorni la settimana è possibile usufruire dell’ambulatorio<br />

di Urologia ed effettuare esami diagnostici di tipo<br />

funzionale: uroflussometria, esame urodinamico completo<br />

con elettromiografia e ecografia dell’apparato urinario<br />

e gen<strong>it</strong>ale maschile.<br />

Fiore all’occhiello è l’Ambulatorio di Uroriabil<strong>it</strong>azione,<br />

Unico Centro Convenzionato in tutta la Regione Calabria,<br />

in cui si effettua la Riabil<strong>it</strong>azione del Pavimento Pelvico<br />

per tutte le disfunzioni minzionali urologiche, neurourologiche,<br />

uro-ginecologiche e disfunzioni pediatriche<br />

(incontinenza e r<strong>it</strong>enzione vescicale e tutte le disfunzioni<br />

fecali). Inoltre vengono effettuate terapie riabil<strong>it</strong>ative<br />

anche per soggetti con disfunzioni erettili (impotenza).<br />

Un<strong>it</strong>amente alle terapie riabil<strong>it</strong>ative convenzionali si effettuano<br />

anche programmi di tipo innovativo (terapia<br />

neuro-cogn<strong>it</strong>iva, stimolazione nervo tibiale, agopuntura/<br />

auricoloterapia).<br />

È attivo, inoltre, un servizio ambulatoriale rivolto al<br />

paziente portatore di “stomia” (nuovo organo posto<br />

sull’addome che raccoglie all’esterno feci e urine), come<br />

risultato di interventi chirurgici per asportazione di tumori<br />

dell’apparato intestinale o urinario. Si intuisce come la<br />

presa in carico di tale paziente non sia esclusivamente di<br />

tipo san<strong>it</strong>ario ma anche di tipo psicologico/assistenziale<br />

globale. È presente, anche un ambulatorio di Ecografie<br />

mun<strong>it</strong>o di Doppler, per la diagnosi di patologie venosearteriose<br />

agli arti superiori e a quelli inferiori. Si eseguono<br />

doppler TSA e Aorta addominale.<br />

Inoltre si eseguono, periodicamente, oltre alle special<strong>it</strong>à<br />

già esistenti, corsi di preparazione al parto, di acquatic<strong>it</strong>à<br />

neonatale e di prevenzione della depressione post<br />

partum, corsi di prevenzione ai disturbi psichici legati<br />

alla menopausa; e da settembre, corsi di acquatic<strong>it</strong>à per<br />

donne in menopausa.<br />

All’interno del Poliambulatorio si possono effettuare,<br />

inoltre, vis<strong>it</strong>e specialistiche di Angiologia, Cardiologia<br />

(con l’aggiunta di ecocardiogramma); Dermatologia; Diabetologia;<br />

Neurologia, Endocrinologia (con l’esecuzione<br />

di ecografie tiroidee), odontoiatria, oculistica, diabetologia,<br />

fisiatria, ortopedia, otorino, ecografie.<br />

Da marzo del 2009 si effettua la Riabil<strong>it</strong>azione Adulti,<br />

motoria e neuromotoria, rivolta a pazienti con postumi<br />

d’ictus - Morbo di Parkinson - Sclerosi multipla - Ernia discale).<br />

Un altro ambulatorio esclusivo è quello in cui si pratica<br />

il linfodrenaggio, rivolto a donne con linfedema agli arti<br />

superiori ed inferiori, per postumi di mastectomia o isterectomia.<br />

È stato anche messo in funzione un percorso<br />

vascolare per l’Idrokines<strong>it</strong>erapia.<br />

Infine, le vaccinazioni, che fino a qualche anno fa si effettuavano<br />

presso uno studio medico c<strong>it</strong>tadino privato,<br />

adesso si eseguono nel Poliambulatorio nei giorni di<br />

mercoledì e venerdì.<br />

Alla luce di quanto riportato e da un sopralluogo effettuato,<br />

gli spazi “sfruttati” al primo piano, vista la mole delle<br />

attiv<strong>it</strong>à svolte, appaiono alquanto insufficienti.<br />

A questo punto, con una spesa irrisoria, potrebbero essere<br />

utilizzati i locali comunicanti che si trovano al piano<br />

terra (nella foto) e che, sicuramente, darebbero un<br />

grande aiuto e un notevole sollievo al personale tutto<br />

ma, soprattutto, renderebbero un grande servizio alla<br />

c<strong>it</strong>tadinanza di <strong>Scalea</strong> e ai tanti ab<strong>it</strong>anti dei comuni vicini<br />

che si appoggiano a questa, nonostante tutto, importante<br />

struttura.<br />

Realizzato ciò, come più volte, segnalato sul nostro<br />

giornale, si dovrebbe e potrebbe, al più presto, trovare<br />

un’adeguata sistemazione alla strada a doppio senso di<br />

circolazione che si trova all’interno dell’area del Poliambulatorio<br />

che dovrebbe, invece, correre a senso unico<br />

per ev<strong>it</strong>are antipatici e spiacevoli ingorghi che spesso<br />

provocano tamponamenti e incidenti con conseguenze<br />

anche abbastanza gravi.<br />

Che Cos’è l’inContinenza urinaria?<br />

L’incontinenza urinaria è la incapac<strong>it</strong>à di controllare e<br />

trattenere la perd<strong>it</strong>a di urina. Fughe urinarie, anche di<br />

tipo minimo, cost<strong>it</strong>uiscono un problema di disagio personale,<br />

relazionale, psicologico, sociale, di igiene publica,<br />

di COSTI. Pur non essendo una patologia in grado<br />

di pregiudicare la sopravvivenza del paziente, (salvo in<br />

rari casi), essa influenza negativamente l’aspetto globale<br />

dell’individuo determinando una seria alterazione della<br />

qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a.<br />

PerChÉ DoBBiaMo Parlarne?<br />

In questo momento particolare, di crisi economica, dobbiamo<br />

pensare a soluzioni innovative, consapevoli che<br />

uno dei tanti aspetti clinici dove coniugare risparmio e<br />

qual<strong>it</strong>à, sia proprio quello relativo alla prevenzione delle<br />

Incontinenze sfinteriche e delle cause che determinano<br />

tale sintomo.<br />

Tutto ciò anche e soprattutto in considerazione di tante<br />

cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à emergenti: l’invecchiamento progressivo della<br />

popolazione, l’aumento delle malattie croniche, la cresc<strong>it</strong>a<br />

della domanda di salute e benessere, la scars<strong>it</strong>à<br />

“relativa” delle risorse, le carenze organizzative di alcuni<br />

servizi, gli alti volumi di spesa farmaceutica, l’inadeguatezza<br />

di molte prestazioni ospedaliere, ecc...<br />

ePiDeMioloGia. risVolto eConoMiCo:<br />

L’incontinenza urinaria è un problema importante per<br />

molte persone; è colp<strong>it</strong>a una donna su tre dopo i 60<br />

anni; 40% delle donne tra i 30 e 50 anni e 20% prima dei<br />

30 anni. Nella popolazione maschile è presente nel 2 -<br />

10%. Enuresi = 10 - 15% dei bambini fra i 6 -7 anni.<br />

In Italia si calcolano almeno 3 - 4 milioni di incontinenti<br />

(dato ancora sottostimato a causa di una imbarazzante<br />

inibizione da parte di circa il 50% dei pazienti che difficilmente<br />

ne parla al proprio medico).<br />

Patologie sommerse: I.U. associata a Dolore Vescicale e a<br />

Dolore Pelvico Cronico, nell’anziano fragile, nel pz. neurologico.<br />

È da segnalare che negli U.S.A. la spesa san<strong>it</strong>aria per i<br />

pazienti incontinenti ammonta a circa 8 miliardi di dollari,<br />

in Italia a circa 600.000,00 di €, nel nostro terr<strong>it</strong>orio (già<br />

ASL n. 1 di Paola) sono stimati 2.400 pazienti circa con<br />

una spesa san<strong>it</strong>aria annua di circa € 1.400,00.<br />

Diagnosi: quando il paziente arriva dal medico è già a<br />

metà strada nell’affrontare il problema. Il M.M.G. E lo<br />

Specialista sapranno consigliare gli esami diagnostici da<br />

effettuare e successivamente la terapia più adeguata.<br />

Terapia: ci sono diversi tipi di terapia a seconda del tipo<br />

e grado del problema e a seconda del paziente.<br />

tiPi Di inContinenza e Cause:<br />

L’incontinenza urinaria può essere causata da più fattori:<br />

Negli uomini: Malattia prostatica<br />

Nelle donne: legate a gravidanze, parto, menopausa.<br />

1. Da Sforzo: Incontinenza che si manifesta in caso di<br />

aumento della pressione addominale (tosse, starnuto,<br />

risata, movimento o sforzo fisico).<br />

Cause: Indebolimento PAVIMENTO PELVICO, indebolimento<br />

SFINTERE VESCICALE, patologie neurologiche, Stipsi,<br />

IATROGENA (farmaci, int. Chirurgici), Tumori, Fistole,<br />

Malattie cardiovascolari, diabete.<br />

2. Da urgenza: provocata da contrazioni involontarie del<br />

muscolo vescicale (detrusore).<br />

Cause: Malattie neurologiche, IDIOPATICA, (senza un motivo<br />

preciso), Int. Chirurgici, condizioni ostruttive croniche.<br />

3.Mista: (entrambi i tipi).<br />

4.Da rigurg<strong>it</strong>o: (Ipertrofia prostatica).<br />

5.Altre cause: incontinenza funzionale, infezioni urinarie.<br />

teraPia:<br />

• Prevenzione: modifiche dello stile di v<strong>it</strong>a: prevenzione<br />

e/o correzione di: obes<strong>it</strong>à, fumo, stipsi, infezione urinaria.<br />

• Prevenzione oncologica/screening.<br />

• Riabil<strong>it</strong>azione Perineale. Pre e post-partum.<br />

La Consapevolezza dei problemi è la chiave che apre la<br />

porta alle possibili soluzioni<br />

L’incontinenza urinaria e fecale, il prolasso degli organi<br />

pelvici che venivano considerati eventi ineluttabili o episodi<br />

di cui vergognarsi, se affrontati in modo adeguato, si<br />

possono e si devono curare, trattare, gestire al meglio.<br />

Parlane seMPre al tuo MeDiCo Curante<br />

Il nostro obiettivo prior<strong>it</strong>ario mediante questo progetto<br />

che associa RISPARMIO E QUALITÀ è quello di effettuare<br />

una opera di informazione ed educazione del pubblico<br />

e delle figure professionali del settore san<strong>it</strong>ario al fine di<br />

migliorare la consapevolezza dei problemi, abbattendo<br />

pregiudizi e tabù (oltre che… liste di attesa!!!!!).<br />

rivolg<strong>it</strong>i a: indirizzo ambulatorio: C/da Petrosa<br />

Tel. Prenotazioni: 0985 - 2837221<br />

Tel. Ambulatorio: 0985 - 2837227<br />

E-mail: aspscaleauro@libero.<strong>it</strong><br />

Resp. Medico: Dr.ssa Agnese R. MOLLO<br />

URORIABILITATORI: Dr. O.G. GUARAGNA - I.G. LUCCHESE<br />

RESP. ASP SCALEA: Dr.ssa Clelia RANDISI<br />

Giorni Di aPertura<br />

AMBULATORIO:<br />

MARTEDI: Pom. - UDM Completo<br />

GIOVEDI: Mattino - Vis<strong>it</strong>e<br />

GIOVEDI: Pom. - Uroflussometrie - Ecografie<br />

RIABILITAZIONE:<br />

LUNEDI: Mattino - Pomeriggio<br />

MERCOLEDÌ: Mattino - Pomeriggio<br />

VENERDÌ: Mattino - Pomeriggio


Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Primo Piano<br />

4<br />

Due FerMate in PiÙ Di interC<strong>it</strong>Y<br />

Ma BaGni anCora Chiusi.<br />

Cosi non Va ProPrio!<br />

«Con l’entrata in vigore del nuovo orario di Tren<strong>it</strong>alia che<br />

prevede due coppie di interc<strong>it</strong>y tra Milano e la Calabria<br />

<strong>Scalea</strong> riacquista due importanti fermate». L’assessore al<br />

Turismo Giuseppe Forestieri è soddisfatto per le nuove<br />

fermate degli Interc<strong>it</strong>y che riportano l’importanza che<br />

mer<strong>it</strong>a ad un centro turistico e balneare come <strong>Scalea</strong><br />

meta di vacanze ed anche centro di snodo per le altre<br />

local<strong>it</strong>à della costa. Importanza che viene però sminu<strong>it</strong>a<br />

se pensiamo ai servizi essenziali che non vengono garant<strong>it</strong>i.<br />

Vogliamo parlare del perché ancora i bagni pubblici<br />

siano chiusi? È possibile che anche in estate la stazione<br />

principale dell’alto Tirreno debba presentare queste clamorose<br />

inefficienze? E di questo Forestieri parla nella<br />

sua usc<strong>it</strong>a ufficiale «Ora però - aggiunge Forestieri - chiediamo<br />

alle società che gestiscono le Ferrovie di fare un<br />

ulteriore sforzo ponendo attenzione alle strutture della<br />

stazione ferroviaria alla problematica già nota dei bagni<br />

pubblici, alla pulizia. Si rinnova la richiesta della possibil<strong>it</strong>à<br />

di aprire in quella struttura un ufficio informazioni che<br />

possa garantire ai turisti adeguato sostegno per il soggiorno<br />

in questo terr<strong>it</strong>orio. Siamo sicuri che la sensibil<strong>it</strong>à<br />

dimostrata nel ripristinare due importanti fermate, potrà<br />

essere confermata anche in piccoli accorgimenti che in<br />

un Comune turistico come <strong>Scalea</strong> diventano importanti<br />

e in taluni casi necessari. Dialogare con le ist<strong>it</strong>uzioni<br />

può essere un punto di forza sia per l’amministrazione<br />

comunale che per Tren<strong>it</strong>alia e le altre società connesse.<br />

E proprio da questa attenzione riservata alla nostra<br />

c<strong>it</strong>tadina mi attendo un ulteriore sforzo di Tren<strong>it</strong>alia per<br />

garantire la fermata a <strong>Scalea</strong> di altri treni importanti in<br />

modo da favorire la presenza di viaggiatori in un punto<br />

strategico di collegamento per i paesi dell’alto Tirreno».<br />

Si spera che la stazione di <strong>Scalea</strong> venga potenziata, curata<br />

e calcolata nella giusta maniera, perché è la via di<br />

accesso principale dei collegamenti e non si può rischiare<br />

di perdere questo ruolo per negligenza, superficial<strong>it</strong>à<br />

o altri atteggiamenti poco responsabili.<br />

Se poi, questo deleterio trend dovesse perdurare e favorire<br />

sempre più il traffico nazionale ed estero a mezzo<br />

autobus, come sta succedendo da circa 10 anni a discap<strong>it</strong>o<br />

di Tren<strong>it</strong>alia, i dirigenti delle ferrovie di Stato dovranno<br />

prendere atto che il quasi fallimento-passeggeri<br />

a mezzo treno, oltre all’aumento dei costi sempre più<br />

eccessivi è causato da carenze e defaillance grossolane<br />

come quelle sopra descr<strong>it</strong>te. (V.M.)<br />

riFiuti nei Cassonetti<br />

Multe a chi non rispetta<br />

le ordinanze emesse<br />

Controlli serrati nel periodo estivo in tema di ambiente<br />

e di rifiuti. La Polizia locale di <strong>Scalea</strong>, con il servizio<br />

ambiente coordinato da Adriano Serra, ha intensificato<br />

i pattugliamenti. «L’amministrazione Comunale -<br />

ricorda Serra - ha tra i suoi obiettivi prior<strong>it</strong>ari la tutela<br />

dell’ambiente, finalizzata alla salvaguardia della salute<br />

intesa sia come eliminazione di vulnus rappresentato<br />

da rifiuti pericolosi che e soprattutto da abbandoni<br />

di rifiuti o comportamenti illec<strong>it</strong>i che compromettono<br />

il decoro del paesaggio e ostacolano il normale ciclo<br />

della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Per raggiungimento<br />

di tale obiettivo sono state emanata appos<strong>it</strong>e<br />

ordinanze che integrano la normativa vigente in particolare<br />

il Testo unico sull’Ambiente».<br />

È necessario ricordare anche gli importi delle sanzioni<br />

amministrative relative a violazioni in materia di ambiente:<br />

per il conferimento di rifiuti solidi urbani negli appos<strong>it</strong>i<br />

cassonetti al di fuori dell’orario consent<strong>it</strong>o (dal 1<br />

luglio al 30 settembre dalle ore 21.00 alle ore 01.00<br />

con esclusione del sabato) 50,00 euro;<br />

conferimento di rifiuti derivanti da attiv<strong>it</strong>à commerciali<br />

nei cassonetti per i rifiuti solidi urbani 50,00 euro;<br />

conferimento di imballaggi terziari nel normale circu<strong>it</strong>o<br />

di raccolta rifiuti solidi urbani 600,00 euro; abbandono<br />

di rifiuti ingombranti nei pressi di cassonetti o<br />

sul terr<strong>it</strong>orio 600,00 (detti rifiuti devono essere confer<strong>it</strong>i<br />

presso le isole ecologiche s<strong>it</strong>e in local<strong>it</strong>à Piano<br />

dell’acque e La bruca zona industriale).<br />

sPeriaMo Che a salVarCi sia la MoDerata “inVasione” russa<br />

Comoda risposta atta a giustificare tutte le s<strong>it</strong>uazioni<br />

negative ma, se facciamo un piccolo e sincero esame<br />

di coscienza, scopriamo che una grossa parte delle<br />

colpe è anche nostra.<br />

Cosa abbiamo fatto per invogliare il turista a venire a<br />

<strong>Scalea</strong>?<br />

Cosa abbiamo predisposto per offrire una stagione<br />

turistica più appetibile?<br />

Mio malgrado, dobbiamo risponderci: “Nulla”.<br />

Anzi, certamente, abbiamo peggiorato la s<strong>it</strong>uazione;<br />

non sono stati predisposti eventi, nè per giovani, nè<br />

per anziani e nemmeno per famiglie, non sono stati<br />

migliorati i servizi, la viabil<strong>it</strong>à, l’arredo urbano ecc.<br />

In compenso abbiamo trascorso un lungo inverno a<br />

discutere di “Porto, si, Porto, no”, senza pensare che<br />

la stagione estiva sarebbe stata incombente e che chi<br />

veniva da noi avrebbe voluto un poco di relax dopo i<br />

quotidiani “bollettini di guerra” del governo dei tecnici<br />

diramati dai media.<br />

Abbiamo ridotto le spiagge libere ed incrementato i<br />

lidi a pagamento, miraggio per molti di facili guadagni,<br />

risultato? Gli ombrelloni occupati si contano in ogni<br />

lido sulle d<strong>it</strong>a di una mano.<br />

Certo, arriverà la settimana clou di ferragosto, con migliaia<br />

di persone, in un caos che farà loro dire: “L’anno<br />

prossimo andrò altrove”, quei pochi giorni però,<br />

non saranno sufficienti ad ammortizzare le spese ed<br />

a creare un utile reale per affrontare l’inverno e il risultato<br />

sarà, un’ulteriore contrazione per la prossima<br />

stagione.<br />

Ci stiamo lentamente avviando a diventare una “Ghost<br />

c<strong>it</strong>y” con migliaia di un<strong>it</strong>à ab<strong>it</strong>ative, sempre più vuote,<br />

con una fior<strong>it</strong>ura di multicolori cartelli “vendesi” ma,<br />

senza potenziali acquirenti (russi a parte, sparsi lungo<br />

tutta la penisola <strong>it</strong>alica, non sappiamo quanto durerà<br />

e quanto basterà questo anomalo fenomeno di grande<br />

esodo verso investimenti stranieri di questi nuovi<br />

ricchi provenienti in gran parte dalla opulenta Mosca<br />

dove si fa tanto business e non c’è ombra di crisi) e<br />

conseguente calo del valore, artatamente portato alle<br />

stelle.<br />

Tanto a giustificare tutto c’è la crisi.<br />

Non sarebbe il caso, invece, di fare un umile “mea<br />

culpa” e cercare di rimediare per il futuro?<br />

al MiGlior oFFerente<br />

di MATTEO CAVA<br />

il mercato coperto, che negli ultimi anni, al suo interno<br />

non ha svolto tale funzione per la fatiscenza della<br />

struttura, verrà venduto al “miglior offerente”. Salta<br />

così un luogo simbolo di <strong>Scalea</strong> che probabilmente<br />

diventerà un anonimo supermercato o un negozio di<br />

chincaglieria. Una struttura che anziché sottostare alla<br />

“sol<strong>it</strong>a” legge del dio “denaro”, del guadagno a tutti<br />

i costi, avrebbe potuto essere recuperata anche per<br />

un simbolo di cultura. Un teatro coperto o all’aperto,<br />

una biblioteca più accessibile, un centro per le mostre,<br />

un luogo di r<strong>it</strong>rovo per iniziative di vario genere.<br />

Ma queste cose vengono messe da parte o fanno la<br />

fine di strutture come l’Ecomuseo, oggetto dei “sol<strong>it</strong>i”<br />

predatori che lo hanno spogliato. Un furto che è stato<br />

consumato nel silenzio di tutti.<br />

l’ecomuseo mirava a raccogliere la cultura, la storia, la<br />

tradizione dei paesi dell’alto Tirreno cosentino. Video,<br />

testi conservati in supporti informatici e dig<strong>it</strong>ali per instradare<br />

i vis<strong>it</strong>atori, gli scolari a conoscere il terr<strong>it</strong>orio,<br />

per invogliare i villeggianti ad approfondire le escursioni.<br />

Un museo che doveva crescere insieme al terr<strong>it</strong>orio<br />

e che invece è fin<strong>it</strong>o nel nulla, laddove la cultura<br />

si racchiude nel solo cerchio della “presentazione di<br />

libri” più o meno anonimi. Ora anche il mercato coperto<br />

verrà ceduto per una base d’asta di poco superiore<br />

al milione di euro. Così il Comune potrà colmare<br />

una infin<strong>it</strong>esimale parte del deb<strong>it</strong>o. Negli anni passati<br />

l’opposizione aveva contestato la possibile vend<strong>it</strong>a<br />

per case popolari del vecchio Comune.<br />

la sede del vecchio municipio di via Roma, è ora<br />

popolata da “spir<strong>it</strong>i”. Si è scelto di non cederla ed<br />

è diventata sede di numerose associazioni che hanno<br />

inser<strong>it</strong>o la via e l’indirizzo forse senza mai mettere<br />

piede in quel Palazzo. Forse nei prossimi giorni le sale<br />

verranno aperte per una mostra. Un primo segnale.<br />

L’alienazione del “mercato coperto” comporterà lo<br />

spostamento di ciò che da anni avviene attorno, il<br />

mercato della frutta. C’è chi chiede di rivedere le scelte<br />

e di pensare, magari anche a cedere la struttura,<br />

lasciando una destinazione obbligata, ben precisa,<br />

che possa garantire uno spiraglio ai futuri c<strong>it</strong>tadini di<br />

<strong>Scalea</strong> che non dovranno e potranno vivere di sole<br />

“opere” commerciali.<br />

di GIAN ENRICO ZAMPROTTA<br />

Offriamo a chi ci viene a trovare, motivi di interesse,<br />

investiamo nella risorsa turistica. Abbiamo un mare<br />

meraviglioso, luoghi impareggiabili, ma soprattutto<br />

voglia di fare meglio, e allora perchè sprecare queste<br />

risorse che la natura ci ha donato? Dobbiamo metterci<br />

al passo con i tempi, non offrire la desolazione che<br />

si vede in giro, senza nessun tipo di richiamo alla gioia<br />

di godere una vacanza.<br />

Chi viene a <strong>Scalea</strong>, desidera dimenticare le ambasce<br />

di un anno…<br />

Perché non sensibilizzare giovani, associazioni ed<br />

organismi vari, comunali e sovra comunali, ad organizzare<br />

cose amene? Ricordo che in passato veniva<br />

pubblicato un opuscolo int<strong>it</strong>olato “Vivi l’estate a <strong>Scalea</strong>”,<br />

negli ultimi tempi è diventato: prima un semplice<br />

dépliant ed ora è quasi spar<strong>it</strong>o del tutto.<br />

Nel frattempo “l’Azienda <strong>Scalea</strong>” si avvia al fallimento<br />

e come una bomba ad orologeria attende di esplodere<br />

con tutta la sua potenza.<br />

È urgentissimo reperire un ottimo artificiere in grado<br />

di disinnescare questa bomba e riportare <strong>Scalea</strong> verso<br />

traguardi più rosei, con più finestre aperte, più turismo<br />

per un tempo più lungo, più cuore e meno attaccamento<br />

a mire personali. Non si può sperare (crisi o<br />

non crisi in atto) lavorando solo dieci o quindici giorni<br />

nel periodo di maggiore calca, di ricavare il necessario<br />

per un anno intero.<br />

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Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Economia e Pol<strong>it</strong>ica<br />

5<br />

Palmiro Manco: «Con la spending<br />

review il dissesto è inev<strong>it</strong>abile»<br />

«l’uniCa Via D’usC<strong>it</strong>a Per la<br />

rinasC<strong>it</strong>a Di sCalea»<br />

L’allarme lo aveva già lanciato il consigliere<br />

di opposizione Palmiro Manco.<br />

In occasione della riunione della commissione<br />

comunale al bilancio - area<br />

finanziaria - dello scorso 28 giugno, lo<br />

stesso indicava il dissesto quale strada<br />

da percorrere in quanto vanno stralciati<br />

dal conto di bilancio (nei residui attivi) i cred<strong>it</strong>i inesigibili<br />

come i circa 14 milioni di Tributi Italia. Anticipava<br />

anche il parere sfavorevole sul bilancio. Tutto questo<br />

prima che fosse introdotta la norma sulla spending<br />

review.<br />

In effetti le alternative non ci sono o, meglio, prospettare<br />

altre soluzioni, significherebbe affossare ancora<br />

di più la nostra c<strong>it</strong>tà. Dichiarare il dissesto - afferma<br />

il consigliere di opposizione appartenente al gruppo<br />

“<strong>Scalea</strong> Libera” Palmiro Manco - non è una vergogna<br />

ma un atto di responsabil<strong>it</strong>à che dovrebbe invogliare<br />

a ripartire per il bene di <strong>Scalea</strong>. Diverse c<strong>it</strong>tà <strong>it</strong>aliane,<br />

molte di queste del Meridione, sono costrette a dichiarare<br />

il dissesto, il conseguente scioglimento del<br />

Consiglio e l’entrata in campo della Corte dei conti.<br />

L’ormai nota spending review, introdotta da Monti,<br />

che punta “all’armonizzazione dei sistemi contabili e<br />

degli schemi di bilancio, impone di svalutare del 25%<br />

i residui attivi accumulati sino ad oggi; si tratta di entrate<br />

contabilizzate ma non ancora incassate, come<br />

possono essere i proventi sulle multe o le tasse sui<br />

rifiuti. Cifre importanti, che servono a ‘fare’ il bilancio<br />

di un ente che spesso, per prassi, gonfia queste voci<br />

pur sapendo di non riuscire a poter incassare il 100%<br />

degli importi”. Questa s<strong>it</strong>uazione ha di fatto innalzato<br />

vertiginosamente il tasso di incidenza di fallimento per<br />

le amministrazioni comunali; basti pensare all’incremento<br />

dei commissariamenti registratosi nell’ultimo<br />

biennio, da due casi a venticinque.<br />

Il dissesto - conclude il consigliere Palmiro Manco -<br />

dopo gli sforzi già richiesti ai c<strong>it</strong>tadini con le imposte<br />

arrivate ai massimali storici, è l’unica via d’usc<strong>it</strong>a per<br />

pensare ad una rinasc<strong>it</strong>a di <strong>Scalea</strong>. Veder morire anno<br />

dopo anno il nostro paese è un colpo al cuore. Ormai<br />

c’è poco da salvare e non c’è più tempo da perdere.<br />

Dichiarare il dissesto oggi, per un domani migliore...<br />

Chi Fa Da se Fa Per tre…!<br />

Primi risultati concreti dell’attiv<strong>it</strong>à di riorganizzazione<br />

dell’Ufficio Tributi del Comune di <strong>Scalea</strong>.<br />

Come è noto tutta la gestione dei tributi è stata riportata<br />

all’interno dell’Ente e l’ufficio stesso è stato<br />

potenziato al fine di poter operare sull’impianto della<br />

nuova banca dati. L’ufficio, che ha come responsabile<br />

l’avvocato Giuseppe Sangiovanni, è ora interessato dal<br />

processo di elaborazione e gestione di tutti i tributi.<br />

In particolare, è in atto un intenso lavoro rivolto all’attiv<strong>it</strong>à<br />

di ricostruzione della banca dati ICI e IMU, volto<br />

ad assicurare la massima affidabil<strong>it</strong>à dei dati relativi<br />

all’imposta. Durante questa fase, operando in modo<br />

da ottimizzare le risorse, sono stati effettuati i primi<br />

riscontri relativi agli anni di imposta ICI 2010 e 2011,<br />

pur nelle difficoltà oggettive derivanti dalla mancata<br />

trasmissione della banca dati aggiornata da parte della<br />

società di gestione precedente.<br />

Nelle prossime settimane saranno quindi inviati agli<br />

utenti gli accertamenti per il mancato pagamento<br />

dell’ICI relativo ai due anni c<strong>it</strong>ati per un ammontare<br />

complessivo di circa 2 milioni di euro.<br />

«L’azione - fanno sapere in una nota il consigliere<br />

Franco Di Giorno e il sindaco Pasquale Basile - tende<br />

ad ev<strong>it</strong>are che gli effetti della crisi finanziaria in cui<br />

versa il Comune di <strong>Scalea</strong> ricadano sui c<strong>it</strong>tadini onesti<br />

che hanno corrisposto quanto dovuto per l’ICI. È<br />

chiaro che vanno colp<strong>it</strong>i da sub<strong>it</strong>o coloro che hanno<br />

evaso l’ICI senza attendere l’avvicinarsi delle scadenze<br />

delle prescrizioni. Solo in tal modo si può sperare in<br />

una giustizia sociale, per quanto riguarda le imposte e<br />

i tributi, ev<strong>it</strong>ando di colpire coloro che pagano puntualmente<br />

le imposte e i tributi. Tra l’altro, la gestione<br />

interna dei tributi ha già dato risultati di evidente efficienza<br />

sul fronte della tassa di occupazione del suolo<br />

pubblico sia relativamente al mercato settimanale che<br />

alle fiera in occasione della festiv<strong>it</strong>à della Madonna del<br />

Carmelo. Questo va a tutto mer<strong>it</strong>o dell’ufficio tributi e<br />

delle azioni di controllo della Polizia Locale e testimonia<br />

la bontà della scelta dell’Amministrazione.<br />

C’è anche da dire che, proprio a causa della mancata<br />

trasmissione degli atti da parte delle gestioni tributarie<br />

precedenti saranno possibili, purtroppo, disguidi per i<br />

quali ci scusiamo anticipatamente nei confronti di tutti<br />

i c<strong>it</strong>tadini. Ci sentiamo però di poter affermare senza<br />

ombra di dubbio che siamo, finalmente, sulla strada<br />

corretta e che tali disguidi saranno risolti, col tempo,<br />

una volta per tutte».<br />

l’<strong>it</strong>alia e la Crisi<br />

in quest’estate dai porti <strong>it</strong>aliani sono spar<strong>it</strong>e 30.000<br />

barche, è anche qui dobbiamo dire grazie al governo<br />

dei professori tecnici. un peccato perché, di questa<br />

s<strong>it</strong>uazione si stanno avvantaggiando altre nazioni<br />

che ci accolgono a braccia aperte.<br />

un popolo di bravissimi creativi e lavoratori che,<br />

loro malgrado, trovano campo fertile altrove. Basta<br />

con questa esasperazione della paura e delle tasse<br />

a getto continuo, bisogna defiscalizzare, basta con<br />

questa repressione che ha mandato in fumo anche<br />

l’ultima estate. Ma in mano a chi siamo fin<strong>it</strong>i?<br />

l’<strong>it</strong>alia è diventata il discount della Germania!<br />

è tornata Di MoDa l’auster<strong>it</strong>Y<br />

Monti uccide mari e monti<br />

Tasse, bl<strong>it</strong>z fiscali, burocrazia: i prof. hanno demol<strong>it</strong>o<br />

il turismo (in calo del 30%). sei <strong>it</strong>alinani su dieci non<br />

fanno vacanze.<br />

e i nostri vicini fanno festa:<br />

in Croazia, spagna e Corsica c’è il tutto esaur<strong>it</strong>o. In<br />

Italia stabilimenti balneari semi vuoti. Nella prima settimana<br />

d’agosto sulla A4 direzione Slovenia c’erano<br />

7 km di fila.<br />

ibiza rimane una delle mete turistiche più frequentate<br />

in Europa, dove il mare cristallino si abbina ad una v<strong>it</strong>a<br />

notturna senza pari con gli stabilimenti balneari che si<br />

trasformano in discoteche a cielo aperto fino all’alba.<br />

estate FalCiata<br />

Se il Governo vede la fine del tunnel, la gente teme<br />

invece altri balzelli.<br />

Poche prenotazioni<br />

Un pieno di gasolio mediamente, costa 12 euro in più<br />

rispetto all’anno scorso.<br />

spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e bussiness<br />

il turisMo reliGioso<br />

reGistra nuMeri reCorD<br />

Mancano i soldi e i fedeli tornano a Dio. È l’estate in<br />

corso a segnare il boom del turismo religioso, gente<br />

che invece di scegliere le mete più à la page opta per<br />

i santuari. «Più si aggrava la crisi economica e aumenta<br />

la disoccupazione, con conseguente riduzione pure<br />

dei soldi destinati alle cure san<strong>it</strong>arie, maggiore diventa<br />

nell’uomo la necess<strong>it</strong>à di trovare dei riferimenti altrove.<br />

E si trovano solo nella fede», dice Mons. Danilo Zanella,<br />

parroco di Monteortone, nel Comune di Abano<br />

Terme, il cui omonimo Santuario ha registrato finora<br />

2000 presenze in più rispetto ai 15mila della scorsa<br />

estate. La sorgente ha fatto miracoli. L’eco delle guarigioni<br />

è arrivato in particolare in Lombardia, grazie<br />

anche alla testimonianza di una fedele di Vigevano<br />

miracolata.<br />

E giu pellegrini...<br />

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le 10 meno virtuose<br />

Cosenza, indeb<strong>it</strong>amento 432.712.162 (Ind. pro cap<strong>it</strong>e<br />

591,10)<br />

Catanzaro, indeb<strong>it</strong>amento 207.691.900 (Ind. pro cap<strong>it</strong>e<br />

564,90).<br />

Seguono nell’ordine: Vibo Valentia, Crotone, Pisa,<br />

Brescia, Biella, Verb-Cus-ossola, nuoro, ravenna.<br />

le 10 più virtuose<br />

napoli, indeb<strong>it</strong>amento 2.115.006 (Ind. pro cap<strong>it</strong>e<br />

0,70).<br />

Seguono nell’ordine: olbia-tempio, Cagliari, Piacenza,<br />

Bari, agrigento, livorno, avellino, taranto, trapani.<br />

Fonte: Il Sole 24 Ore, dati 2010 (dati in euro)<br />

spesa pubblica regionalizzata<br />

Analisi dei pagamenti del bilancio dello Stato per aggregati<br />

economici al netto di interessi passivi e redd<strong>it</strong>i<br />

da cap<strong>it</strong>ale<br />

(2010, dati in euro).<br />

Calabria al terzo posto, preceduta da Basilicata e<br />

abruzzo. Campania quarta.<br />

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Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Nella Nostra C<strong>it</strong>tà<br />

6<br />

50 anni Di saCerDozio…<br />

Volati in un Baleno!<br />

Il nostro caro e amato don Antonio<br />

Niger, domenica 8 luglio <strong>2012</strong>, con<br />

adeguata manifestazione, ha ricordato,<br />

con animo sempre riconoscente, i<br />

suoi 50 anni di sacerdozio e ha inv<strong>it</strong>ato,<br />

la comun<strong>it</strong>à locale, alla solenne<br />

celebrazione eucaristica, presieduta<br />

dal Vescovo della Diocesi, Mons. Leonardo<br />

Bonanno, svoltasi nella Chiesa della SS. Trin<strong>it</strong>à di<br />

<strong>Scalea</strong>. Tra le Autor<strong>it</strong>à religiose e civili, erano presenti<br />

i sindaci di <strong>Scalea</strong>, Santa Domenica Talao e San Nicola<br />

Arcella.<br />

Dopo la bella funzione religiosa e le parole toccanti<br />

pronunciate da quanti sono intervenuti e, in particolar<br />

modo, quelle pronunciate da don Antonio Niger che,<br />

con animo commosso e felice, si è rivolto alla marea di<br />

gente stipata che affollava, oltre la parte centrale, le<br />

ampie navate della chiesa e il piazzale circostante, ha<br />

sottolineato: «Elevo a te, Gesù, la mia lode, per avermi<br />

chiamato ad essere testimone del tuo amore tra tanti<br />

fratelli e tante sorelle, in questi 50 anni di sacerdozio.<br />

Esprimo la mia grat<strong>it</strong>udine a quanti mi hanno accompagnato<br />

in questo cammino, chiedendoti ancora la sapienza<br />

necessaria ed il sostegno che mi occorrono nel<br />

donare agli altri quanto a mia volta ho ricevuto».<br />

A conclusione della sent<strong>it</strong>a funzione, in onore di don<br />

Antonio Niger, i presenti, dopo aver fatto capannello<br />

intorno all’amato e caro don Antonio per porgergli auguri,<br />

sono stati inv<strong>it</strong>ati dal “padrone di casa” a intrattenersi<br />

per gustare l’assort<strong>it</strong>o e grande buffet di catering<br />

preparato sapientemente e magnificamente dalla d<strong>it</strong>ta<br />

Astorino di Roma.<br />

In sintesi pubblichiamo l’importante <strong>it</strong>er religioso di<br />

don Antonio, in questi “primi” 50 anni di sacerdozio<br />

che, a detta del festeggiato, sono volati via in un attimo.<br />

Per 24 anni (1964-1987) è stato rettore della comun<strong>it</strong>à<br />

parrocchiale di Santa Domenica Talao-Tremoli, in<br />

origine borgo annesso al comune di <strong>Scalea</strong>. Come un<br />

predestinato, è entrato ed ha chiuso quella bellissima<br />

esperienza con la ricorrenza della Madonna del<br />

Rosario al Piano che si festeggia la prima domenica di<br />

ottobre.<br />

L’anno dopo passò al seminario diocesano, come direttore<br />

spir<strong>it</strong>uale. Dal 1989 al 2002 svolse la sua missione<br />

sacerdotale come cappellano all’ospedale civile di<br />

Praia a Mare e, in contemporanea, dal 1995 al 1999 è<br />

stato parroco di San Nicola Arcella.<br />

Terminato l’incarico a Praia a Mare, ha ricevuto in custodia<br />

la Chiesa della SS. Trin<strong>it</strong>à di <strong>Scalea</strong> che, dopo<br />

la natale Cassano allo Ionio, da anni è diventata la sua<br />

c<strong>it</strong>tà d’adozione.<br />

Questa moderna Chiesa di frontiera, grazie all’amore,<br />

all’impegno e alla passione profusi da don Antonio è<br />

migliorata ogni giorno di più, sia sotto l’aspetto arch<strong>it</strong>ettonico<br />

(mancava il campanile) che nei suoi interni,<br />

diventati sempre più confortevoli, richiamando e accogliendo,<br />

pur trovandosi in piena periferia (a sud di<br />

<strong>Scalea</strong>), fedeli provenienti da ogni zona della c<strong>it</strong>tà e<br />

dalle zone lim<strong>it</strong>rofi.<br />

Alcuni passaggi del discorso di Giovanni Le Rose (Presidente<br />

della Pro Loco):<br />

«… Non posso non ricordare gli anni in cui ti ho conosciuto<br />

(fine anni ’70 dello scorso secolo) quando parroco<br />

di Santa Domenica Talao ti adoperavi per avvicinare<br />

i giovani a Dio e quando concedesti alle comun<strong>it</strong>à<br />

neocatecumenali l’uso della chiesetta di Tremoli, con<br />

annessa canonica, segno di un animo aperto al vento<br />

dello Spir<strong>it</strong>o Santo che stava rinnovando la sua Chiesa<br />

coi frutti del Concilio. Il quel tempo incominciavi ad<br />

insegnare religione al Liceo di <strong>Scalea</strong> e chi ti ha avuto<br />

come docente sa come moderno fosse il tuo approccio<br />

al discorso di fede, con quale apertura di vedute<br />

e con quale propensione all’ascolto ti ponevi di fronte<br />

alle diverse posizioni che incontravi nei giovani, anche<br />

le più cr<strong>it</strong>iche nei confronti di Dio e della Chiesa.<br />

Il tempo è passato, sei venuto, finalmente, defin<strong>it</strong>ivamente<br />

a <strong>Scalea</strong>, ed hai ricevuto in custodia la Chiesa<br />

della Trin<strong>it</strong>à, dalle linee arch<strong>it</strong>ettoniche moderne ed<br />

innovative che rispecchiano il tuo carattere e le tue<br />

idee. Qui hai continuato la tua opera, sempre con lo<br />

stesso spir<strong>it</strong>o fresco, giovanile e moderno, ed hai apportato<br />

il tuo contributo in una realtà, come quella<br />

di <strong>Scalea</strong>, in continua evoluzione, dove a causa delle<br />

immigrazioni dei paesi lim<strong>it</strong>rofi, si mescolano genti e<br />

culture diverse che toccano il clou nei mesi estivi. Un<br />

terr<strong>it</strong>orio difficile che ha sub<strong>it</strong>o una “invasione” turistica<br />

non sempre accettata che ha rischiato di farle perdere<br />

l’ident<strong>it</strong>à e l’un<strong>it</strong>à del tessuto sociale, aprendola a<br />

problemi di integrazione e di devianza giovanile…».<br />

*Nozze*<br />

Giorno 26 maggio <strong>2012</strong>,<br />

Giancarlo Formica e Gioia<br />

zenaro, circondati dal caloroso<br />

affetto delle rispettive<br />

famiglie e da quello di parenti<br />

ed amici, hanno coronato<br />

il loro sogno d’amore pronunciando<br />

il sospirato si sull’altare della chiesa di San<br />

Nicola in Plateis. A celebrare le nozze nel monumentale<br />

complesso ecclesiastico, s<strong>it</strong>uato tra la “Marina“ e il<br />

Centro storico, è stato il sempre disponibile ed affabile<br />

don Giacomo Benvenuto, rettore della menzionata<br />

chiesa e del Santuario della Madonna del Lauro. Gli<br />

sposi dopo la cerimonia religiosa e le tantissime foto<br />

di r<strong>it</strong>o, tra gli anfratti più belli e caratteristici di <strong>Scalea</strong><br />

vecchia, si sono trasfer<strong>it</strong>i insieme ai tanti festanti inv<strong>it</strong>ati,<br />

al Santa Caterina Hotel, di cui Giancarlo è amministratore<br />

unico, per assaporare e deliziarsi con le infin<strong>it</strong>e<br />

prelibatezze preparate sapientemente dall’eccellente<br />

chef Dino Cauteruccio e dalla sua omogenea squadra<br />

di cappelli bianchi, per passare poi, alla musica dal<br />

vivo e alle danze, in attesa del taglio della mega torta.<br />

Da sottolineare che il momento clou dell’emozione è<br />

stato nel momento dell’entrata degli sposi in albergo,<br />

dove a sorpresa era schierato lo stuolo al completo e<br />

in grande uniforme della cucina e della sala che ha sorpreso<br />

e meravigliato lo stesso Giancarlo che non era al<br />

corrente della sorpresa e dall’interminabile scroscio di<br />

applausi che ha salutato tra cori di giubilo i due “colombini”,<br />

con Giancarlo che non è riusc<strong>it</strong>o a trattenere<br />

le lacrime di gioia e di stupore.<br />

A Giancarlo e Gioia, alle famiglie ed in particolare al<br />

caro e fraterno Dino Formica, amico della prima ora<br />

e papà dello sposo vanno i più sent<strong>it</strong>i auguri da parte<br />

del Direttore e della Redazione del Diogene, per una<br />

v<strong>it</strong>a serena e ricca di soddisfazioni<br />

*Nozze*<br />

Il 30 giugno <strong>2012</strong>, nel corso<br />

di una cerimonia sontuosa<br />

e con la spensieratezza della<br />

loro giovane età, si sono<br />

un<strong>it</strong>i in matrimonio salvatore<br />

sarmiento e la bella e solare<br />

Eugenia Pandolfi. Gli sposi,<br />

per dichiarare il loro “si”, hanno scelto la maestosa e<br />

monumentale chiesa di San Nicola in Plateis, incastonata<br />

nella parte bassa del meraviglioso Centro Storico<br />

di <strong>Scalea</strong>. Le fedi sono state benedette dal gentilissimo<br />

don Giacomo Benvenuto. Conclusa la toccante<br />

cerimonia religiosa, gli sposi hanno dato spazio alle<br />

foto e ai filmati, per ricordare i luoghi e gli scorci più<br />

suggestivi della nostra bella c<strong>it</strong>tà, per passare poi al<br />

grande pranzo nuziale che ha avuto luogo nei saloni<br />

del Santa Caterina Hotel, grem<strong>it</strong>i da tantissimi parenti<br />

ed amici che hanno fatto sentire il loro calore ai novelli<br />

sposi, giunti, tra scroscianti applausi nel piazzale della<br />

struttura ricettiva più famosa di <strong>Scalea</strong>, a bordo di una<br />

fiammante “testa rossa” Ferrari.<br />

A Salvatore, alla giovanissima e splendida moglie Eugenia,<br />

alle rispettive famiglie e in particolar modo a Gino<br />

sarmiento (Gino Fish per gli amici e gli affezionati<br />

clienti), nostro amico e gancio, vanno i più sinceri e<br />

cordiali auguri del Diogene.<br />

*Nozze*<br />

L’8 agosto <strong>2012</strong>, con allegria<br />

e original<strong>it</strong>à, si sono<br />

un<strong>it</strong>i in matrimonio, nella<br />

suggestiva grotta del Santuario<br />

della Madonna di<br />

Praia a Mare, il simpatico<br />

ed elegante Fabio Giuttari<br />

e la bella e raggiante<br />

iride luongo. Dopo la cerimonia<br />

religiosa, gli sposi hanno festeggiato insieme a<br />

parenti e amici, al resort “Il Borgo di Fiuzzi” con vista<br />

mozzafiato sulla suggestiva Isola Dino.<br />

A Iride affezionata nipote del nostro direttore nando<br />

Manco, al mar<strong>it</strong>o e alle rispettive famiglie, vanno gli auguri<br />

cari e infin<strong>it</strong>i per una v<strong>it</strong>a costellata di gioie, soddisfazioni<br />

e, soprattutto, di un mondo di bene e felic<strong>it</strong>à,<br />

da parte della redazione del Diogene ed in particolare<br />

della zia loredana.<br />

*Laurea*<br />

Presso l’Ist<strong>it</strong>uto Europeo di<br />

Design (IED) di Milano, il 7 giugno<br />

<strong>2012</strong>, si è brillantemente<br />

laureato in Industrial/Product<br />

Design, Daniele Formica, figlio<br />

del nostro caro e sempre<br />

disponibile Gianni Formica e<br />

della signora antonietta Posco. La tesi, presentata dal<br />

neo laureato Daniele, aveva per t<strong>it</strong>olo: “L’eccellenza ai<br />

fornelli”. Azienda produttrice T.V.S.<br />

A Daniele va un caloroso e caro abbraccio e l’augurio<br />

di una luminosa e gratificante carriera costella da grandissimi<br />

successi professionali.<br />

*Fiocco Azzurro*<br />

Circondato dal comprensibile affetto e dalla gioia incontenibile<br />

di papà Francesco e mamma Barbara, il<br />

giorno 5 luglio <strong>2012</strong>, presso l’ospedale di Lagonegro<br />

(Pz), è venuto alla luce il piccolo Riccardo Bruno, primogen<strong>it</strong>o<br />

attesissimo del nostro sempre affettuoso,<br />

affabile e disponibile Francesco Bruno e della giovane<br />

moglie Barbara Botzari. Ai neo gen<strong>it</strong>ori, ai nonni<br />

paterni e materni e alle rispettive famiglie vanno i più<br />

sinceri auguri da parte del direttore e della redazione<br />

del Diogene.<br />

PisCina in Dir<strong>it</strong>tura Di arriVo<br />

Procedono a r<strong>it</strong>mo serrato i<br />

lavori di completamento della<br />

mega struttura ricettiva “aias<br />

Village” - sport e relax con<br />

annessa piscina, equ<strong>it</strong>azione,<br />

e centro benessere. Il<br />

complesso che si trova sulla<br />

statale 18 a sud di <strong>Scalea</strong>, dovrebbe aprire al pubblico<br />

da un momento all’altro. L’apertura di questo gioiellino,<br />

aumenterà sicuramente, l’offerta di servizi per gli<br />

ab<strong>it</strong>anti di <strong>Scalea</strong>, dei paesi lim<strong>it</strong>rofi e dei turisti che<br />

avranno a disposizione un ventaglio più variegato per<br />

il loro tempo libero e per il benessere del loro corpo.<br />

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Vis<strong>it</strong>ate il “Museum” di salvatore Monachello<br />

Gli antichi mestieri della “scalea di ieri”<br />

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Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Nella Nostra C<strong>it</strong>tà<br />

7<br />

Morte iMProVVisa Di un uoMo<br />

Generoso Dalle Mille risorse<br />

A soli 58 anni di età, ci ha lasciato improvvisamente,<br />

Franco Misiano. Imprend<strong>it</strong>ore<br />

rampante, negli anni ’70, dopo aver prestato<br />

il proprio lavoro di bravo artigiano<br />

ebanista alle falegnamerie di <strong>Scalea</strong> e della<br />

vicina Praia (ancora prima, poco più che ragazzino,<br />

aveva tentato fortuna all’estero, in<br />

una miniera di carbone a Marcinelle, in Belgio, facendo<br />

una breve e brutta esperienza da deportato, da dove,<br />

fortunatamente scappò via una settimana prima della<br />

famosa tragedia, diretto, stavolta, in Francia) scalp<strong>it</strong>ava<br />

e vedeva già molto lontano. Erano gli anni della grande<br />

espansione edile per <strong>Scalea</strong> e Franco, da ragazzo<br />

intelligente e vivace quale era, non poteva restare a<br />

guardare. Inizialmente aprì una falegnameria in via V<strong>it</strong>torio<br />

Emanuele che immediatamente si impose all’attenzione<br />

di costruttori e privati. La clientela aumentava<br />

sempre di più e Franco pensò giustamente di costruire<br />

e aprire una grossa azienda di infissi in legno in un terreno<br />

donato alla moglie dai gen<strong>it</strong>ori. Pian pianino, la<br />

richiesta di infissi cresceva e Franco riuscì a dare v<strong>it</strong>a<br />

alla T.I.M. (Tirrenica Infissi Misiano), una azienda con la<br />

A maiuscola, una fabbrica di infissi attrezzatissima e in<br />

grado di “sfornare” giornalmente decine e decine di<br />

infissi, la prima azienda specializzata c<strong>it</strong>tadina di porte<br />

e finestre. Misiano non solo dava lavoro a tante famiglie<br />

del luogo (nei giorni di paga ai più bravi e volenterosi<br />

dipendenti, spesso arrotondava in eccesso il dovuto)<br />

e delle local<strong>it</strong>à lim<strong>it</strong>rofe ma finanziava e sponsorizzava<br />

qualsiasi iniziativa protesa alla cresc<strong>it</strong>a culturale e sociale<br />

c<strong>it</strong>tadina. Partecipò anche alla costruzione e alla<br />

realizzazione della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore<br />

donando a mons. Antonio Didona le tre grosse<br />

porte centrali d’entrata. Era diventato, un punto di riferimento<br />

per tutti, anche per persone in forti difficoltà,<br />

una sorta di mecenate, con i suoi pregi e difetti è<br />

stato un personaggio importante e in vista per <strong>Scalea</strong><br />

e l’Alto Tirreno, un Berlusconi in formato scaleota . In<br />

piena attiv<strong>it</strong>à lavorativa, in uno stabile di sua proprietà,<br />

adiacente la fabbrica, decise di aprire Telescalea e di<br />

dare lavoro ad altra gente. Soldi ne ha mer<strong>it</strong>atamente<br />

guadagnati tanti, però, in egual misura tanti ne ha<br />

spesi. Viaggi in America (Canada), un moderato lusso,<br />

auto, barche, mondiali in Spagna, campagne elettorali,<br />

una v<strong>it</strong>a a mille all’ora… Andata in crisi l’industria del<br />

mattone, dopo anni di ampia produzione, Misiano incominciava<br />

ad avvertire, come un po’ tutti la crisi che<br />

aumentava sempre più. Logicamente una fabbrica con<br />

tanti dipendenti non poteva reggere questa improvvisa<br />

e allarmante s<strong>it</strong>uazione economica. Da lì a qualche<br />

anno, Franco Misiano svendette la TIM e la rete televisiva<br />

e comprò un bar-rosticceria nei pressi dello stadio<br />

comunale. Il passo a r<strong>it</strong>roso fu brusco, oltretutto quello<br />

intrapreso non era il suo mestiere. Bisognava alzarsi le<br />

maniche e ripartire. Ma non era facile in quel preciso<br />

momento di fermo economico… neanche per un<br />

uomo dalle mille risorse come lui. Per Misiano le cose<br />

non funzionarono più come prima. La sua v<strong>it</strong>a cambiò<br />

radicalmente. Gli ultimi 10-15 anni, sono stati per il ragazzo<br />

lungimirante di un tempo, bui e tristi a tutti i livelli.<br />

Ormai il mecenate che apriva le porte a tutti e che<br />

nei locali pubblici offriva “wisky per tutti”, non esisteva<br />

più. I falsi amici gli voltarono le spalle e sparirono tutti.<br />

Franco rimase da solo, con i suoi tanti problemi e la sol<strong>it</strong>udine<br />

che lo divorava ogni giorno sempre più. A tutto<br />

ciò, si aggiunsero preoccupanti problemi di salute che<br />

lo intaccarono nel fisico e psicologicamente. Franco fin<br />

da piccolo era appassionato di letture (ha scr<strong>it</strong>to anche<br />

alcuni libri di poesie) e di pol<strong>it</strong>ica (esponente di<br />

spicco del PSDI, ha vest<strong>it</strong>o i panni di segretario della locale<br />

sezione e avuto rilevanti ruoli a livello regionale e<br />

nazionale), si presentò in varie competizioni elettorali<br />

e più volte, non fu eletto alla Provincia per pochissimi<br />

voti. Memorabili restano i suoi tanti segu<strong>it</strong>issimi e divertenti<br />

comizi. La sera, una volta chiusi i battenti della sua<br />

avviata e rinomata falegnameria, si spostava al ristorante<br />

“Il Timone”, il suo risaputo quartier generale, dove<br />

sotto campagna elettorale, curava le pubbliche relazioni<br />

e dava appuntamento a pol<strong>it</strong>ici di spicco e suoi<br />

estimatori davanti a mega tavole imband<strong>it</strong>e. Dal 1985 al<br />

1990 coprì l’importante carica di assessore comunale<br />

al Turismo, Sport e Spettacolo con il gruppo Z<strong>it</strong>o. La<br />

v<strong>it</strong>a di Franco, è stata costellata da grande lavoro e da<br />

grandissime soddisfazioni, sia in campo professionale<br />

che in quello pol<strong>it</strong>ico e personale, fino ad arrivare agli<br />

anni sopradescr<strong>it</strong>ti tristi del declino. Qualche mese fa,<br />

però, dopo anni di attesa, finalmente, gli furono riconosciute<br />

delle spettanze arretrate che per qualche settimana<br />

gli fecero r<strong>it</strong>rovare quella dign<strong>it</strong>à perduta di un<br />

tempo. Comprò un auto e riprese a guidare apparendo<br />

in pubblico con un look sobrio ed elegante, quello dei<br />

migliori anni del suo splendore, inoltre, pare avesse<br />

comprato addir<strong>it</strong>tura una barchetta a motore (altra sua<br />

grande passione) per dilettarsi nel mare di <strong>Scalea</strong> che<br />

tanto amò. In conclusione, ci ha lasciati un’uomo generoso<br />

dalle mille risorse.<br />

Alla signora Erminia, ai figli e all’intera famiglia vanno le<br />

più sent<strong>it</strong>e condoglianze da parte del Direttore e della<br />

Redazione del Diogene, di cui Franco era un grande<br />

estimatore e lettore. Negli ultimi anni di v<strong>it</strong>a, spesso si<br />

è cimentato a scrivere articoli e lettere interessanti su<br />

problematiche c<strong>it</strong>tadine, con occhio cr<strong>it</strong>ico e importanti<br />

suggerimenti.<br />

Maria luiGia Fierri<br />

una brava maestra buona e<br />

premurosa come una mamma<br />

Nell’ospedale di Praia a Mare, il 6 giugno <strong>2012</strong>, dopo<br />

lunga malattia, è venuta a mancare la signora Maria<br />

Luigia Fierri Alampi. Nata nel 1920 a Pietragalla (Pz),<br />

frequentò gli studi Magistrali e si diplomò a Potenza.<br />

Dopo qualche anno, si trasferì con il mar<strong>it</strong>o ins. Demetrio<br />

Alampi e con i figli Michele, Tonino e Alfredo<br />

e la nonna paterna, nel 1956 a <strong>Scalea</strong> dove insegnò<br />

alle scuole elementari fino al 1984. Raggiunta la mer<strong>it</strong>ata<br />

pensione, festeggiò con parenti ed amici, l’addio<br />

a tantissimi anni dedicati con tanta passione e amore<br />

all’insegnamento e alla formazione di tanti ragazzini<br />

dell’epoca che ancora la ricordano vivamente con tanto<br />

affetto e nostalgia, come me appunto, che fui uno<br />

dei suoi prediletti scolaretti e capoclasse. Pochi anni<br />

fa, mi fece dono grad<strong>it</strong>o di un suo giudizio, su un foglio<br />

manoscr<strong>it</strong>to sul mio prof<strong>it</strong>to alle elementari.<br />

«È un ragazzo abbastanza vivace, ma educato. Ha una<br />

grande devota fiducia nell’insegnante; molto si può attendere<br />

da lui sia come studio che come disciplina.<br />

È di buona intelligenza e volontà. Nelle composizioni<br />

scr<strong>it</strong>te di lingua rivela ricchezza di vocaboli, fantasia<br />

e idee originali, al punto che in terza elementare ha<br />

vinto il premio “Lettera a Gesù Bambino” arrivando<br />

primo su tutti; per l’ar<strong>it</strong>metica non è tanto portato. Si<br />

diletta molto a disegnare e riesce molto bene anche<br />

nel canto. Ha uno spiccato interesse per le attiv<strong>it</strong>à di<br />

movimento. In complesso promette bene. Al mar<strong>it</strong>o<br />

Demetrio, nostro socio e prezioso collaboratore, ai<br />

figli Tonino e Alfredo, il direttore e la redazione del<br />

Diogene si associano sent<strong>it</strong>amente al dolore che ha<br />

colp<strong>it</strong>o la famiglia Alampi per la dipart<strong>it</strong>a della cara signora<br />

Maria Luigia.<br />

a MiChele D’esPos<strong>it</strong>o<br />

Papà, il 10 giugno <strong>2012</strong> te ne sei andato:<br />

troppo presto, perchè io ancora<br />

mi sento piccolo. All’improvviso, in<br />

un attimo, senza lamentarti e senza<br />

troppo disturbare, come era nel tuo<br />

carattere. Alla tua nipotina Alessia che<br />

mi chiede quando tornerai dal cielo<br />

ho risposto che un pezzetto di cielo è<br />

nel cuore di ognuno di noi… Sergio.<br />

Papà chissà se mi vedi e mi senti…Se ascolti le mie<br />

preghiere e vedi le mie lacrime… Sei in paradiso e, di<br />

certo, sei uno degli angeli più belli e simpatici di lassù!<br />

Mi manca tutto di te: soprattutto le tue parole e i tuoi<br />

sorrisi, la mattina appena mi svegliavo… Ci rincontreremo<br />

papà, ti voglio bene, Adelaide.<br />

Anche noi del Diogene vogliamo ricordare il povero<br />

Michele con affetto e nostalgia, quando giovanissimo<br />

prestava lavoro presso la nostra tipografia. Sempre<br />

educato, gentile e garbato con tutti. Sempre in quel<br />

periodo, mil<strong>it</strong>ava con grande prof<strong>it</strong>to (era un ottimo<br />

centrocampista) nella compagine della Talao <strong>Scalea</strong>,<br />

antagonista in quegli anni dell’U.S. <strong>Scalea</strong>, davvero<br />

memorabili e irripetibili quegli infuocati e combattuti<br />

derby. Ciao Michele!<br />

riCorDo CaPParelli<br />

Un anno fa ci ha lasciato la nobile figura del dott.<br />

REMO CAPPARELLI che a <strong>Scalea</strong> ha diretto per anni la<br />

filiale della Cassa di Risparmio della Calabria e Lucania.<br />

Successivamente, trasfer<strong>it</strong>o a Rende, e svolse l’alto<br />

incarico di direttore del centro meccanografico dello<br />

stesso Ist<strong>it</strong>uto di cred<strong>it</strong>o. Il direttore Capparelli lo ricordano<br />

in tanti soprattutto per la sua uman<strong>it</strong>à, onesta<br />

e correttenza, sia nella v<strong>it</strong>a privata e sia in quella professionale.<br />

Alla moglie ed ai figli la nostra redazione<br />

esterna questo ricordo con tanto affetto. (e.s.)<br />

Praia a Mare, reCuPerata<br />

l’anCora roMana<br />

È stata recuperata l’antica ancora trovata nei fondali<br />

dell’Isola di Dino, a Praia a Mare. All’operazione hanno<br />

partecipato i subacquei del Diving center “Dino Sub”,<br />

guidati da Giorgio Chiappetta, che è anche lo scopr<strong>it</strong>ore<br />

del manufatto, con l’assistenza del Diving center<br />

“Deep Inside”, presieduto da Stefano Gallico.<br />

Al coordinamento delle operazioni hanno preso parte<br />

anche Ciriaco Astorino e Piero Di Giuseppe, rispettivamente<br />

presidente e direttore del Parco regionale marino<br />

“Riviera dei Cedri”, Rosa Ceglie, consigliere delegato<br />

all’Ambiente del Comune di Praia a Mare, Gregorio<br />

Aversa direttore archeologico della Soprintendenza<br />

per il Beni Archeologici della Calabria, nonché il personale<br />

della Cap<strong>it</strong>aneria di porto di Maratea. L’ancora<br />

individuata sui fondali potrebbe appartenere ad una<br />

nave, probabilmente, commerciale, di epoca romana.<br />

A quei tempi, infatti, l’isola forniva un riparo naturale e<br />

uno scalo importante alle navi in navigazione nel mar<br />

Tirreno. Dopo il r<strong>it</strong>rovamento, il manufatto è stato preso<br />

in custodia dalla Soprintendenza per il Beni Archeologici,<br />

che effettuerà tutti gli studi del caso presso la<br />

sede distaccata di <strong>Scalea</strong>.


Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Turismo e Spettacolo<br />

8<br />

...dalla prima<br />

inContro MaGiCo Con alessanDro CeCChi Paone<br />

di SARA SILVESTRI<br />

Le undici domande a Cecchi Paone, mirate e concise,<br />

sono state formulate dal nostro direttore Nando Manco,<br />

come un anno fa, in occasione della manifestazione di<br />

presentazione del piatto tipico scaleota e, qualche settimana<br />

fa, al “Seminario sull’olio extravergine”.<br />

Gli interrogativi non hanno annoiato i tanti presenti, neanche<br />

per un attimo, al punto che, a fi ne serata, hanno<br />

trovato il grad<strong>it</strong>o plauso dello stesso Cecchi Paone,<br />

dell’agente Alfonso De Rose e dei colleghi giornalisti<br />

presenti.<br />

L’argomento cardine non era facile e le spigolature, tratte<br />

e contenute nel libro, potevano diventare un’arma a<br />

doppio taglio, un argomento scontato, di poco interesse<br />

e, allo stesso tempo, irr<strong>it</strong>ante e contradd<strong>it</strong>torio per il<br />

pubblico in piazza.<br />

Ma così non è stato, tutto è fi lato liscio e alla grande, al<br />

punto che, le divert<strong>it</strong>e persone presenti, alla fi ne delle<br />

quasi due ore di presentazione, hanno condiviso con noi<br />

la piacevole e interessante serata di fi ne luglio, sicuramente,<br />

da non dimenticare.<br />

Un grazie di vero cuore va a Solidea Corcione del ristorante<br />

“Il Metastasio” che ha avuto la felice intuizione e<br />

la lungimirante idea di inv<strong>it</strong>are un personaggio famoso,<br />

singolare, aperto, travolgente, scomodo, ma pur sempre<br />

amato come Alessandro Cecchi Paone, gentile e disponibile<br />

con tutti, un gentiluomo che non si è sottratto<br />

nemmeno di fronte alle domande più pungenti, insidiose<br />

e pepate, un vero protagonista e grande personaggio<br />

dello spettacolo.<br />

Come si diceva un tempo… un vero mattatore.<br />

Nell’accogliente salottino allest<strong>it</strong>o per l’occasione, oltre<br />

ai c<strong>it</strong>ati Cecchi Paone e Manco, hanno preso posto il presidente<br />

degli “Arcigay” di Salerno, il simpatico agente Alfonso<br />

De Rosa e l’assessore alla cultura Fabio Ferrara che<br />

ha salutato e ringraziato l’organizzatrice, il protagonista,<br />

i relatori e il folto pubblico presente.<br />

l’intervista<br />

sposato con una bellissima ragazza spagnola, come hai<br />

vissuto il sesso in quei 7 anni? hai mai avuto pause di<br />

rifl essioni o ripensamenti? Ti sei accorto che qualcosa<br />

non funzionava?<br />

sono stati 7 anni bellissimi e pieni d’amore e di passione.<br />

Con Chiara, la mia ex, c’è tuttora un rapporto di<br />

grande stima e tantissimo affetto. siamo rimasti grandi<br />

amici e ci vediamo spesso e volentieri per parlare e<br />

consigliarci a vicenda. Questa splendida donna è rimasta<br />

per me un importantissimo punto fermo.<br />

è vero che da prima ti sei dichiarato bisessuale e dopo,<br />

defi n<strong>it</strong>ivamente omosessuale?<br />

Non ricordo bene… Pensandoci bene ad essere bisessuato,<br />

non si va mai in bianco. Acchiappi il sabato e la<br />

domenica. E ride…<br />

ognuno è libero di vivere la propria sessual<strong>it</strong>à come<br />

meglio crede. Forse proprio questa tua esagerata plateal<strong>it</strong>à<br />

e ostentazione nel manifestarla ti è costata molto<br />

cara in termini di copertine e tv. Condividi?<br />

Sarà anche così, però sono ugualmente contento di questa<br />

mia plateal<strong>it</strong>à e ostentazione. Mi sento libero. Sono<br />

me stesso, senza sotterfugi e misteri. Con il mio libro, appunto,<br />

inv<strong>it</strong>o tutte le persone come me ad esternare la<br />

propria sessual<strong>it</strong>à senza inibizioni.<br />

La mia spiattellata condizione omosessuale, penso che<br />

mi abbia danneggiato relativamente perché, in un modo<br />

o nell’altro, continuo a lavorare. Certo anche negli ambienti<br />

Tv esistono ancora tanti pregiudizi, ma, nonostante<br />

certe chiusure mentali, non posso lamentarmi. E poi,<br />

come hai potuto notare nel corso della bellissima serata,<br />

il grande pubblico continua a seguirmi e ad amarmi, anche<br />

se certe signore mi vorrebbero etero. Ma indietro è<br />

impossibile tornare.<br />

non trovi che sarebbe più opportuno rispettare la scelta<br />

di chi - pur non vergognandosi della propria sessual<strong>it</strong>à<br />

- decide di non ostentarla pubblicamente, senza<br />

per questo dover diventare oggetto di cr<strong>it</strong>iche com’è<br />

accaduto a Dalla?<br />

Dalla è stato un grandissimo artista, però non sopportavo<br />

quella sua ambigu<strong>it</strong>à sessuale. Ora non c’è più e non<br />

dovremmo parlare male dei morti ma, secondo me, ha<br />

sbagliato tacendo e non è stato onesto né con se stesso<br />

né con gli altri che gli stavano accanto silenziosamente.<br />

Cosa ha lasciato dopo la sua improvvisa scomparsa al suo<br />

compagno…? Un bel niente. Questo perché non aveva<br />

regolarizzato nulla.<br />

Cosa ti è rimasto delle tue molteplici esperienze come<br />

docente univers<strong>it</strong>ario?<br />

Sono rimasto profondamente legato all’ambiente univers<strong>it</strong>ario<br />

e tuttora lo frequento volentieri. È il mio hab<strong>it</strong>at<br />

naturale. È una v<strong>it</strong>a che amo profondamente e che riesce<br />

a darmi grandi emozioni. Il contatto diretto con gli studenti<br />

è qualcosa di veramente magico e fantastico, a cui<br />

non potrei mai rinunciare.<br />

Con la tV (in rai) sei part<strong>it</strong>o nel 1977 con un telegiornale,<br />

per ragazzi. Poi, “uno mattina”, l’indovinata “test” e<br />

l’edizione del telegiornale delle 13 su tg2.<br />

nel 1996 tante trasmissioni sulle reti Mediaset. su tut-<br />

te la fortunata “Macchina del tempo” e ancora collaborazioni<br />

con i quotidiani “il Giornale” e “il Giorno”. a<br />

propos<strong>it</strong>o preferisci la carta stampata o la tv?<br />

La carta stampata, pur conservando il suo grande fascino,<br />

già da un po’ di tempo sta segnando il passo. Anche se,<br />

ancora per qualche anno, i giornali tireranno, ribadisco<br />

che, il futuro, sta nel dig<strong>it</strong>ale. Ci sono giovanissimi che<br />

non hanno mai sfogliato un giornale o acceso la Tv. Ogni<br />

giorno, tante riviste e giornali spariscono. I giovani sono<br />

solo appassionati di internet.<br />

“test”, trasmissione cult del tempo cosa ti ha lasciato<br />

e quanto innovativa era?<br />

Quelli erano periodi fl oridi e di grande risveglio culturale.<br />

C’era una gran voglia di cambiamento e di creare un format<br />

nuovo e moderno che raccogliesse e avvicinasse un<br />

pubblico più giovane alla televisione. La sola nota stonata<br />

di quella indovinata e fortunata trasmissione era rappresentata<br />

dalla presenza stantia di Emilio Fede, ancora<br />

troppo legato a certi sistemi gestionali vecchi e superati.<br />

nel 2007 hai partecipato all’isola dei Famosi, per farci<br />

r<strong>it</strong>orno nel <strong>2012</strong>. real<strong>it</strong>y che hai sempre cr<strong>it</strong>icato duramente.<br />

Cosa ti ha spinto a parteciparvi? lo hai fatto per<br />

soldi? ripeteresti questa esperienza?<br />

Sono posti bellissimi a contatto con la natura. A parte<br />

qualche screzio con il sol<strong>it</strong>o imbecille di turno, tutto<br />

sommato si stava bene. I luoghi sono da sogno e ci hanno<br />

trattato come principi, cibo a parte, però si dimagriva.<br />

C’era una gran fame… E poi era tutto gratis… E ci pagavano<br />

profumatamente. Sono scappato perché mi mancava<br />

molto la connessione a internet, l’uso del palmare e, lo<br />

voglio ripetere, il cibo al quale non riesco proprio a rinunciare.<br />

Non so se ripeterei l’esperienza fatta. Dopo la<br />

seconda partecipazione, mai dire mai.<br />

Infi ne la pol<strong>it</strong>ica, tanta pol<strong>it</strong>ica e ripensamenti e, anche<br />

una partecipazione elettorale con circa 40.000 preferenze.<br />

non ti sei fatto mancare proprio nulla.<br />

È vero non mi sono fatto mancare nulla. Mi piace il lavoro<br />

ma anche divertirmi da pazzo, fare baldoria, discutere e<br />

fare l’amore per nottate intere. Sono un grande amatore.<br />

Pol<strong>it</strong>icamente parlando sono un liberale e per pochissimi<br />

voti sono rimasto fuori a favore della Zanicchi. Ho detto<br />

«io non so cantare allora non sarò mai eletto». Però se<br />

penso che il turismo tedesco ha superato di gran lunga<br />

quello <strong>it</strong>aliano, mi viene tanta rabbia e voglia di r<strong>it</strong>entare.<br />

Ma vi siete chiesti cosa ci sarà mai da vis<strong>it</strong>are in Germania?<br />

Una volta il turismo <strong>it</strong>aliano non aveva rivali. Assistere oggi<br />

a questa Italia che crolla sempre più fa male e tanto… Se<br />

vado a Pompei, oltretutto, pago anche quello che non<br />

dovrei pagare, è una ruberia continua. E poi, il disordine,<br />

la sporcizia… La Germania si sceglie, principalmente, per<br />

l’ordine, la sicurezza, l’organizzazione e la pulizia.<br />

rosy Bindi con le sue affermazioni contro i matrimoni<br />

gay, non si smentisce mai e continua a spaccare una<br />

certa sinistra bacchettona e bigotta.<br />

La Bindy si commenta da sola. Basta guardarla. La sua è<br />

solo invidia. È come certi preti che, invece di pensare alla<br />

chiesa pensano ai letti della gente!!!<br />

Per chiudere ti chiedo che tv vorresti fare per avvicinare<br />

i diffi denti e delusi giovani.<br />

Ma già la faccio! Da prima con MT Channel, rete telematica,<br />

e ora per Sky. Capisco, non si fanno milioni di ascolti,<br />

come in Rai o sui canali Mediaset, però, con questi chiari<br />

di luna, anche 15.000-20.000 ascolti possono andare<br />

bene.<br />

Infi ne, la serata è terminata con lo “spazio al dibatt<strong>it</strong>o<br />

con i fans di Cecchi Paone”, tra cui due stupende giovani<br />

creature che, oltre la loro travolgente e avvenente bellezza,<br />

hanno deliziato i presenti per la domanda rivolta<br />

a Cecchi Paone. «Volevo sapere se la differenza tra eterosessuali<br />

e gay è di 6 birre o è solo un modo di dire».<br />

Pronta la risposta del protagonista della serata.<br />

«Non è un modo di dire, è la grande strizza delle donne,<br />

perché se i vostri fi danzati o mar<strong>it</strong>i dopo 6 birre se ne<br />

vengono con me o con lui (rivolgendosi al compagno)<br />

capisco che siete preoccupate ma la bisessual<strong>it</strong>à si annida<br />

in ognuno di noi… e, quindi, le famose 6 birre possono<br />

fare il resto».<br />

Il simpatico e piccante “siparietto” improvvisato candidamente<br />

dalle fantastiche e meravigliosamente spir<strong>it</strong>ose<br />

ragazze tra il divertimento del pubblico e dello stesso<br />

Cecchi Paone, è poi fi n<strong>it</strong>o in tripudio.<br />

Nel salutare, Alessandro Cecchi Paone ha aggiunto: «in<br />

questi tre giorni di permanenza a <strong>Scalea</strong>, mi sono trovato<br />

benissimo e già in settembre conto di farvi r<strong>it</strong>orno. E poi,<br />

da Solidea al “Metastasio” si mangia da Dio! A presto!!!».<br />

Che noia Questo<br />

“turisMo” Da PenDolari<br />

di MATTEO CAVA<br />

Sul Tirreno la stagione estiva fatica a far intravedere<br />

i spiragli pos<strong>it</strong>ivi di un tempo mentre l’autunno che<br />

bussa alla porta spaventa un po’ tutti. La s<strong>it</strong>uazione<br />

attuale è da addeb<strong>it</strong>are in gran parte ai problemi dovuti<br />

alla crisi che ha colp<strong>it</strong>o l’<strong>it</strong>aliano medio basso che,<br />

probabilmente, più che scialacquare come avveniva<br />

nei tempi d’oro, preferisce tenere da parte qualche<br />

risparmio per questo futuro sempre più incerto. Ma,<br />

secondo alcuni operatori turistici, la falsa partenza<br />

di luglio è anche dovuta ad una scarsa promozione<br />

da parte degli enti come la Regione Calabria. Afferma<br />

un albergatore: «Si insegue in modo disomogeneo e<br />

quasi mai oculato l’<strong>it</strong>er che porta da un po’ di anni<br />

alla sol<strong>it</strong>a Borsa internazionale del turismo di Milano,<br />

poi quasi niente nel corso dell’anno. Puntualmente, a<br />

inizio stagione, vengono risollevati i problemi di sempre.<br />

Incontrano il presidente Scopell<strong>it</strong>i, in gran segreto,<br />

senza coinvolgere le categorie, per discutere di<br />

questioni che purtroppo sono già note e che, lo ripetiamo<br />

ormai troppo spesso, andrebbero affrontate<br />

nei mesi invernali con forza e decisione. Eppure, ad<br />

ogni avvio di stagione quando tutti dovremmo essere<br />

pronti con il nastrino rosa sulla linea di partenza,<br />

spuntano come funghi, i problemi della spazzatura,<br />

del mare sporco, della carenza d’acqua della viabil<strong>it</strong>à».<br />

C’è grande delusione da parte degli operatori<br />

economici che cercano spiragli pos<strong>it</strong>ivi per rilanciare<br />

il turismo, una delle poche fonti di guadagno per la<br />

popolazione dell’intero Tirreno cosentino. Ma la scarsa<br />

attenzione ai temi del turismo che, effettivamente,<br />

dovrebbero essere affrontati nei mesi invernali per<br />

non r<strong>it</strong>rovarsi impreparati, è uno dei problemi sollevati<br />

da chi con l’industria del turismo ci lavora. «Il mare<br />

sporco, la qual<strong>it</strong>à dell’acqua - sostiene l’operatore<br />

turistico di turno - è una questione ormai ripet<strong>it</strong>iva<br />

ed atavica, discussa e quasi mai affrontata in termini<br />

risolutivi. Eppure basterebbe lavorare con attenzione<br />

nel ricercare le cause che possono essere individuate<br />

in poche “fonti”: o nei corsi d’acqua o negli impianti di<br />

depurazione, o, ancora, in entrambi. Se il problema è<br />

dovuto invece alle correnti che trasportano materiale,<br />

anche in questo caso sarebbe necessario effettuare<br />

uno studio mirato». Ci sono poi questioni già note:<br />

la carenza idrica e la spazzatura. Anche in questo<br />

caso l’ormai non giovane terr<strong>it</strong>orio dal punto di vista<br />

turistico, che ha conosciuto il boom nei lontani anni<br />

Settanta ed Ottanta, potrebbe interrogarsi e risolvere<br />

seriamente le problematiche. L’aumento della spazzatura<br />

è proporzionalmente legato al numero di turisti<br />

e villeggianti che frequentano la zona. «Tutti fattori<br />

- sostiene l’albergatore - facilmente prevedibili che,<br />

potrebbero essere scr<strong>it</strong>ti e studiati, nei lunghi e noiosi<br />

periodi invernali nei quali, invece, ci si perde in sterili<br />

discussioni. Non ci sono dubbi, nel nostro terr<strong>it</strong>orio -<br />

conclude - manca la programmazione, manca l’idea di<br />

voler portare avanti con forza e determinazione determinate<br />

tematiche che hanno bisogno di uno studio<br />

complesso, ma che possono trovare soluzione». In<br />

luglio, <strong>Scalea</strong> più che una local<strong>it</strong>à turistica, una c<strong>it</strong>tà<br />

energica e attiva, ha dato l’impressione, vedendo la<br />

sera i tanti locali completamente vuoti di un terr<strong>it</strong>orio<br />

evacuato, un sonnolento dorm<strong>it</strong>orio che si riprende<br />

e impenna leggermente solo nei fi ne settimana… per<br />

intenderci, un “turismo da pendolari”.<br />

MIMMO LABADESSA<br />

elettrauto<br />

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S.S. 18 - Via dei Bruzi - <strong>Scalea</strong><br />

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Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Turismo e Spettacolo<br />

9<br />

Da Vis<strong>it</strong>are Con l’arriVo Dell’autunno le toP 10 Delle C<strong>it</strong>tÀ D’arte D’euroPa<br />

Vienna (austria)<br />

Ricca e preziosa in palazzi<br />

e bellezze artistiche. All’interno<br />

della Ringstrasse, in<br />

centro, si percorrono bellissime<br />

vie pedonali verso<br />

Stephansdom, la cattedrale, vero fulcro della c<strong>it</strong>tà, al<br />

cui interno vi sono le spoglie della famiglia degli Asburgo.<br />

Karlskirche è una splendida chiesa barocca del<br />

‘700, ringraziamento per la conclusione della peste.<br />

Il complesso dell’Hofburg, è il centro del potere austriaco<br />

per più di sei secoli, di cui oggi molti palazzi<br />

sono stati adib<strong>it</strong>i a museo. Nei suoi giardini una statua<br />

dedicata a Mozart. Il Palazzo del Parlamento e il Palazzo<br />

del Municipio, Neues Rathaus, che, con la sua torre<br />

principale raggiunge i 98m. Votivkirche, è una chiesa<br />

del XIX secolo che imponente in mezzo a splendidi<br />

giardini. Nella zona sud-est i due Palazzi del Belvedere<br />

e i Giardini e la splendida Ambasciata francese. Prima<br />

di lasciare Vienna, non si può non vis<strong>it</strong>are il Teatro in cui<br />

ogni Capodanno si celebra il famoso concerto.<br />

Berlino (Germania)<br />

La vis<strong>it</strong>a di questa meravigliosa<br />

c<strong>it</strong>tà parte certamente<br />

dal Brandeburger<br />

Tor, l’arco neoclassico della<br />

Porta di Brandeburgo,<br />

simbolo di Berlino, che separa<br />

il centro storico dal Parco del Tiertgarten. Unter<br />

den Linden, è la via centrale, di 1.2 km, tracciata da<br />

Federico Guglielmo, ampliata da Federico il Grande.<br />

Deutsche Staarsoper, l’Opera, è in stile corinzio, e la<br />

St. Hedwigs, la Cattedrale cattolica è costru<strong>it</strong>a come il<br />

Pantheon romano, ma la leggenda racconta che fu ispirata<br />

ad un tazza capovolta. Check Point Charlie, punto<br />

di frontiera era il passaggio tra il settore americano e<br />

orientale, ora vi è un centro d’affari con 4 mostre per<br />

ricordare il Muro di Berlino. Lo Schloss Charlottenburg<br />

è il più grande palazzo storico, mentre il Tiergarten è il<br />

polmone verde con i suoi 25 km, ex riserva di caccia.<br />

Reichstag, il Parlamento è una commistione di stili, neoclassico,<br />

rinascimentale e barocco: da vedere! Musei<br />

da vis<strong>it</strong>are sono il Pergamon Museum coi reperti della<br />

civiltà ellenica e dell’Asia Minore, e il Libeskind dedicato<br />

alla storia degli ebrei. MaDriD (spagna)<br />

Destinazione culturale, vivace<br />

metropoli, rilassante<br />

local<strong>it</strong>à, Madrid è una c<strong>it</strong>tà<br />

con uno stile e una classe<br />

unici. La piccola Madrid del<br />

XVI secolo è cresciuta per<br />

regalarci oggi preziosi gioielli del suo tempo: musei tra<br />

i più importanti del mondo, tra cui i magnifici 3: Prado,<br />

Thyssen e Reina Sofia. Il suo centro è caratteristico:<br />

Puerta del Sol, la porta del sole, simbolo della vecchia<br />

Madrid cuore e anima della c<strong>it</strong>tà; Plaza Mayor, la stravagante<br />

Plaza de Cibeles. I luoghi culto Calle Mayor e<br />

Calle del Arenal, sono ancora i simboli della tradizione<br />

o il bohémien Barrio Chueca, il Palacio Real, o lo splendido<br />

parco di El Retiro. Il grande boulevard madrileno<br />

di Paseo del Prado è un ottimo luogo per passeggiare,<br />

sin dai tempi di grandi maestri come Goya e Velásquez.<br />

I vis<strong>it</strong>atori che arrivano per ammirare i monumenti, si<br />

lasciano sedurre camminando per le strade, respirandone<br />

l’atmosfera, altri in cerca dei tapas bar, poi rimangono<br />

sorpresi dalla varietà della cucina, e inondati<br />

dalla colorata movida, infatti i madrileni sono soprannominati<br />

gatos , gatti, per questa inclinazione alla v<strong>it</strong>a<br />

notturna!<br />

aMsterDaM (Paesi Bassi)<br />

Il cuore della c<strong>it</strong>tà batte<br />

nella Piazza Dam, dove i<br />

turisti vengono ad assistere<br />

agli spettacoli degli artisti<br />

di strada e vis<strong>it</strong>are il Koninlijk<br />

Paleis, Palazzo Reale e la Nieuwe Kerk, Chiesa<br />

Nuova. Obbligatorio un tuffo nella grande storia dell’arte,<br />

attraverso illustri musei: il Van Gogh Museum, con<br />

centinaia di quadri, disegni e acquerelli del Maestro, il<br />

Rikjsmuseum, il più grande in Olanda, e lo Stedelijk Museum<br />

con opere d’arte contemporanea. Un altro polo<br />

d’interesse da visistare è l’Erm<strong>it</strong>age Amsterdam, satell<strong>it</strong>e<br />

di quello di San Pietroburgo, aperto nel 2009. Il modo<br />

ideale per vedere Amsterdam è osservarla dall’acqua,<br />

percorrendone i canali con il Canal Bus, o con crociere<br />

notturne al r<strong>it</strong>mo della musica dal vivo, oppure noleggiando<br />

le barche a pedali. La v<strong>it</strong>a notturna si concentra<br />

a Leidseplein, animata dai caffé, pub, cinema, teatri, e<br />

dai musicisti da strada, mentre per il più classico degli<br />

shopping c’è l’arcinoto mercatino delle pulci di Waterlooplein,<br />

dove si trova anche ottimo abbigliamento<br />

vintage.<br />

lonDra (Gran Bretagna)<br />

È la c<strong>it</strong>tà dalle mille opportun<strong>it</strong>à.<br />

Si può vis<strong>it</strong>are Buckingham<br />

Palace, dove vive<br />

la Regina e vedere il cambio<br />

della guardia, che si rinnova<br />

dal 1660. London Eye è la grande ruota panoramica,<br />

icona della c<strong>it</strong>tà. La Torre di Londra Patrimonio Mon-<br />

diale dell’Uman<strong>it</strong>à, è uno dei monumenti più antichi.<br />

Tower Bridge è il celebre ponte levatoio e Kensington<br />

Palace, Palazzo dimora dei Principi William e Kate, è<br />

stato recentemente restaurato. Castello Windsor, invece<br />

è il più grande castello ab<strong>it</strong>ato al mondo. Hampton<br />

Court Palace, coi suoi incantevoli giardini, è uno dei<br />

palazzi reali più belli. Temple Church custodisce la misteriosa<br />

storia dei Cavalieri Templari, e Greenwichè una<br />

zona dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Uman<strong>it</strong>à per i<br />

musei e l’Osservatorio Prime Meridian. C<strong>it</strong>y of London<br />

e Westminster, un tempo separate dalla campagna, furono<br />

le origini della grande Londra. Il cim<strong>it</strong>ero di Highgate,<br />

oltre ad osp<strong>it</strong>are personaggi illustri come Marx, è<br />

luogo di mistero. Camden Town è uno dei quartieri più<br />

trasgressivi coi suoi negozi alternativi. I parchi sono immensi,<br />

bellissimi e occupano quasi l’11%, per un totale<br />

di circa 180 kmq.<br />

atene (Grecia)<br />

Culla di tutte le civiltà da<br />

vis<strong>it</strong>are almeno una volta<br />

nella v<strong>it</strong>a. Una delle prime<br />

tappe è l’Agorà, piazza<br />

principale, centro della v<strong>it</strong>a<br />

sociale e del pensiero antico; essa fa parte dell’Acropoli,<br />

la collina su cui sorgevano gli edifici più importanti,<br />

come il Partenone, tempio simbolo del V secolo.<br />

Dall’Acropoli si può inoltre godere una spettacolare<br />

vista dalle montagne fino al mare. Tra gli edifici più antichi<br />

c’è il Tempio di Erecthion, ornato dal famoso gruppo<br />

scultoreo delle Cariatidi, ora conservato nel Museo<br />

dell’Acropoli, un’altra tappa fondamentale della vis<strong>it</strong>a<br />

di questa c<strong>it</strong>tà. Assolutamente da non perdere il Museo<br />

Archeologico che custodisce meravigliosi reperti,<br />

statue e testimonianza di quest’epoca dorata. Proseguendo<br />

verso il quartiere della Plaka, si trovano la maggior<br />

parte degli edifici di epoca medievale e bizantina,<br />

oltre a numerose botteghe artigiane e a ristoranti tradizionali<br />

dove assaporare qualche delizia locale.<br />

PariGi (Francia)<br />

La ville lumière, culla del<br />

romanticismo, e della storia<br />

d’Europa. L’Arco di Trionfo<br />

è uno dei più noti monumenti,<br />

eretto per celebrare<br />

le v<strong>it</strong>torie napoleoniche, in Place de l’Etoile dove convergono<br />

12 strade coi nomi di grandi generali. Sotto si<br />

trova la tomba de Soldat Inconnu, simbolo dei morti<br />

della prima guerra mondiale. Da vis<strong>it</strong>are Notre Dame de<br />

Paris, la cattedrale una delle più grandi neo-gotiche al<br />

mondo, e Opera Garnier, teatro dal lusso sfrenato eretto<br />

da Napoleone III . La Tour Eiffel, alta 300 metri, da<br />

dove contemplare un panorama magnifico, monumento<br />

faro di Parigi, costru<strong>it</strong>a per l’esposizione universale<br />

del 1889. Montmartre è una delle chiese più magiche<br />

con il famoso Sacro Cuore. Bellissima e meno conosciuta<br />

dai turisti è Saint Pierre. La Reggia di Versailles uno<br />

dei più grandi palazzi al mondo, simbolo di potenza e<br />

di grande sfarzo, fatta costruire da Luigi XIII per il periodo<br />

di caccia, comprende: il Castello, il Parco ed il<br />

Trianon. Tra i musei: il Palais du Louvre, palazzo dei Re<br />

di Francia, il Musee D’Orsay, antica stazione ferroviaria<br />

tipico della Belle Epoque, consacrato a tutte le forme<br />

d’espressione artistica.<br />

roMa (<strong>it</strong>alia)<br />

Migliaia di anni di storia,<br />

gloriosi imperi, le hanno<br />

consegnato un’ered<strong>it</strong>à artistica<br />

impareggiabile. Il<br />

Colosseo, Anf<strong>it</strong>eatro Flavio<br />

è l’arena costru<strong>it</strong>a dall’imperatore Vespasiano, al cui<br />

interno si tenevano battaglie tra gladiatori e animali<br />

selvaggi. I Fori Imperiali, piazze monumentali al centro<br />

della c<strong>it</strong>tà, simbolo dell’impero. Il Pantheon, tempio<br />

costru<strong>it</strong>o in onore degli dei di grande maestos<strong>it</strong>à.<br />

Piazza Navona, meravigliosa dalla caratteristica forma di<br />

teatro, la cui attrazione artistica al centro è la Fontana<br />

dei Quattro Fiumi. Piazza di Trevi, al cui centro spicca<br />

la splendida omonima fontana, simbolo della c<strong>it</strong>tà eterna.<br />

Piazza di Spagna, aveva la funzione di incanalare<br />

i numerosi pellegrini che giungevano in c<strong>it</strong>tà diretti al<br />

Vaticano: i suoi simboli sono la famosa scalinata che<br />

conduce alla chiesa Trin<strong>it</strong>à dei Monti e la Fontana della<br />

Barcaccia del Bernini. C<strong>it</strong>tà del Vaticano, sede della religione<br />

cattolica e del Papa, Stato autonomo comprende<br />

sul terr<strong>it</strong>orio molti monumenti d’interesse turistico,<br />

tra cui: la Basilica di San Pietro, la maggiore chiesa di<br />

Roma, i Musei Vaticani e Castel Sant’Angelo, mausoleo<br />

costru<strong>it</strong>o dall’imperatore Adriano, prima fortezza, poi<br />

sede di prigioni, infine residenza papale, oggi sede di<br />

manifestazioni culturali.<br />

PraGa (repubblica Ceca)<br />

La c<strong>it</strong>tà della pietra, è una<br />

c<strong>it</strong>tà magica, e moderna<br />

metropoli europea, che si<br />

specchia da più di dieci secoli<br />

nelle acque del fiume<br />

Moldava. Il Ponte Carlo, Karluv Most, una delle mete<br />

principali, è un ponte in pietra in stile gotico che collega<br />

la C<strong>it</strong>tà Vecchia al Piccolo Quartiere. Si dice fosse<br />

costru<strong>it</strong>o in arenaria impastata a tuorli d’uovo per rafforzarne<br />

la struttura, infatti è sopravvissuto a molte alluvioni,<br />

la più recente nell’agosto del 2002, la peggiore<br />

degli ultimi 500 anni. Alle due estrem<strong>it</strong>à vi sono delle<br />

torri su cui è possibile godere una spettacolare vista. Il<br />

Borgo del Castello, Hradcany, quartiere costru<strong>it</strong>o come<br />

alloggio per i funzionari del castello. La parte gotica<br />

scomparve nel 1400 per le guerre uss<strong>it</strong>e e per il grande<br />

incendio del 1541. Questo quartiere, come del resto<br />

anche Malá Strana, ha mantenuto intatto il suo aspetto<br />

rinascimentale e barocco non accettando l’intrusione<br />

del Moderno.<br />

La decima è stata dimenticata…! Poteva essere inser<strong>it</strong>a<br />

Venezia come Firenze (tanto per rimanere in Italia),<br />

così come Sanpietroburgo o Stoccolma, bellissime c<strong>it</strong>tà<br />

europee.<br />

Un lettore scrive: «Bello sforzo… Insomma, se volete<br />

parlare di perle da far scoprire alla gente metteteci un<br />

po’ di impegno e fantasia e trovate qualcosa di meno<br />

scontato e blasonato… ma ugualmente bello, importante<br />

e da non perdere!!!».<br />

oltre il turismo<br />

FiuMe lao: tra Gole ProFonDe<br />

e CasCate iMPonenti<br />

In primo piano il noto attore di fiction Alberto Gimigliani<br />

Immaginate di essere sulla riva di un fiume placido e<br />

lento. Immaginate di salire su un gommone inaffondabile<br />

(raft) insieme ai vostri amici o parenti con tutta<br />

l’attrezzatura del caso. C’è la guida che vi spiega come<br />

si è formato il canyon alto 200 metri che state per violare.<br />

Passano i primi chilometri, calmi e lenti, tra natura<br />

selvaggia di luoghi nascosti e inviolati.<br />

All’improvviso iniziano le rapide che si susseguono tra<br />

salti e strettoie, tra gole profonde e cascate imponenti.<br />

Immaginate di percorrere un fiume per circa 25 chilometri.<br />

Dopo 6 ore di adrenalina allo stato puro piazzate<br />

la tenda a pochi metri dall’acqua, c’è una grigliata<br />

che andrà avanti per tutta la notte ad aspettarvi e che<br />

vi farà compagnia sotto le stelle. Se siete stanchi di<br />

immaginare soltanto un’esperienza del genere è arrivato<br />

il momento di scoprire e vivere le emozioni che il<br />

fiume Lao può regalarvi.<br />

il tracciato<br />

Il punto più spettacolare è senza dubbio quello che<br />

da Laino Borgo conduce alla Grotta del Rom<strong>it</strong>o.<br />

La parte del tracciato che va dalla Grotta del Rom<strong>it</strong>o<br />

fino a Papasidero è uno dei più suggestivi. Siamo nelle<br />

gole intermedie che si affrontano in circa due ore.<br />

Sono 12 chilometri selvaggi dove rapide continue e<br />

molto tecniche si susseguono a ripetizione.<br />

Il tratto che da Papasidero conduce a Orsomarso è<br />

il più tranquillo ed è adatto anche ai meno temerari.<br />

Si naviga in un ambiente incontaminato dove il fiume<br />

scorre con meno veemenza.<br />

Il Lao nasce in Basilicata, a circa 1600 metri di quota sul<br />

Serra del Prete (2182 metri s.l.m.), una delle vette più<br />

alte del Pollino. Le sue acque affiorano in superficie a<br />

Viggianello, dopo un esteso percorso sotterraneo. È<br />

lungo circa 50 chilometri e sfocia nel mar Tirreno nel<br />

terr<strong>it</strong>orio di <strong>Scalea</strong>, dopo aver attraversato i paesi di<br />

Laino Borgo, Laino Castello, Papasidero e Orsomarso.<br />

V<strong>it</strong>torio sgarbi grande appassionato di rafting<br />

Il rafting è una disciplina sportiva praticabile da tutti,<br />

basta scegliere il livello di difficoltà che si vuole affrontare.<br />

Il fiume Lao con i suoi 25 chilometri navigabili può<br />

soddisfare qualsiasi esigenza da marzo a novembre.<br />

E anche V<strong>it</strong>torio Sgarbi, alla sua sesta<br />

venuta a <strong>Scalea</strong>, si è cimentato, ancora<br />

una volta, a bordo di un gommone,<br />

nell’affascinante e fantastica<br />

discesa tra le acque di questo magico<br />

fiume.<br />

Diretto da Nando Manco<br />

Direttore responsabile, Giovanni Celico<br />

Direttore ed<strong>it</strong>oriale, Nando Manco<br />

Impaginazione elettronica, Loredana Marsilli<br />

Collaborazione Tecnica, C<strong>it</strong>y Walk<br />

Segr. di redazione, Maria Cirimele - Biagio Mol<strong>it</strong>erni<br />

Foto, Archivio Diogene - Daniele Arieta - Foto Time - Pino De Biase<br />

Registrazione Tribunale di Paola n° 55 del<br />

21/07/90 Mutamenti annotati il 24/02/97<br />

Il presente numero viene chiuso in tipografia<br />

alle ore 23,30 dell’8/08/<strong>2012</strong><br />

I testi e le foto inviati alla redazione non si rest<strong>it</strong>uiscono


Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong><br />

Una cornice e un evento: ecco l’insieme di due elementi<br />

che può fare di una serata qualsiasi una occasione<br />

particolare ed irripetibile!<br />

Il Comune di S. Nicola Arcella, un’affacciata, un balcone<br />

sul golfo di Policastro, con una veduta più unica<br />

che rara dell’azzurro Tirreno calabro-lucano, ha festeggiato,<br />

il 6. luglio.<strong>2012</strong> ed in maniera egregia, i suoi<br />

primi cento anni di v<strong>it</strong>a amministrativa autonoma da<br />

<strong>Scalea</strong>, dopo essere stato, per secoli, “il Casale”, o il<br />

“Casalicchio”, appunto della c<strong>it</strong>tadina del Caloprese,<br />

cugino del grande Gian Vincenzo Gravina…il “maestro”<br />

del Metastasio, tant’è che i suoi ab<strong>it</strong>anti sono<br />

ancora oggi chiamati comunemente “casalicchiari”!<br />

Presenti i familiari o, di persona se viventi, gli ex sindaci,<br />

sussegu<strong>it</strong>isi alla guida del Comune dal 1912, tutti<br />

i primi c<strong>it</strong>tadini della “fascia costiera” da Cetraro ad<br />

Aieta, il Vescovo della Diocesi, autor<strong>it</strong>à civili e mil<strong>it</strong>ari,<br />

gli impiegati, anche in pensione, i Vigili Urbani, radio<br />

e Tv locali, e, soprattutto, un numeroso ed attento<br />

pubblico.<br />

Fu una personal<strong>it</strong>à del circondario a indirizzare e<br />

“risolvere” le “sorti” del piccolo centro calabrese, là<br />

dove un tempo era fi or<strong>it</strong>o il culto di S. Nicola Magno,<br />

almeno dal 1065, e dove, poi, si era “installato” quello<br />

di S. Nicola da Tolentino, che si festeggia il 10 settembre<br />

di ogni anno.<br />

Si chiamava Fedele De Novellis, di Belvedere Mar<strong>it</strong>timo,<br />

nato nel 1854 e morto nel 1930, dottore in giurisprudenza,<br />

prima diplomatico di carriera, addetto di legazione<br />

a Belgrado, Lisbona, Costantinopoli e Berlino, fu<br />

eletto deputato nel 1892, nel collegio di Verbicaro,<br />

per la XVIII legislatura, superato, quando ripresentò la<br />

sua candidatura, nel 1895, da Angelantonio Carlomagno,<br />

altissimo magistrato nato appunto e proprio a<br />

Verbicaro, la cui elezione comunque fu annullata.<br />

Fedele De Novellis rientrò, in quell’anno, in Parlamento<br />

e fu riconfermato per altri quattro mandati: liberale,<br />

sedette al centro sinistra e durante la lunga permanenza<br />

alla Camera si interessò di viabil<strong>it</strong>à, fi lossera,<br />

pubblica sicurezza, ferrovie, ecc.<br />

A lui si deve la proposta, divenuta legge il sei luglio<br />

del 1912, di cost<strong>it</strong>uire il Comune di S. Nicola Arcella:<br />

probabilmente, l’onorevole che “amava estivare a S.<br />

Nicola” fu indotto a questo passo, oltre che dall’amore<br />

per il “posto”, soprattutto e anche per la “ passione”<br />

che, forse, lo “legò” ad una bellissima popolana<br />

sannicolese, come svelato, in un precedente articolo,<br />

da Barbara Mele e Giovanni Celico!<br />

Nel corso, proprio, della XXIII legislatura Fedele De<br />

Novellis si dimise da deputato essendo stato nominato<br />

ambasciatore a Cristiana: le dimissioni furono accettate<br />

il 26. 11.1912, era stato fi no a quel momento<br />

anche uno dei nove segretari dell’Uffi cio di Presidenza<br />

della Camera e il 30.dicembre.1924 fu nominato senatore<br />

a v<strong>it</strong>a.<br />

Ma r<strong>it</strong>orniamo alla “serata” dei ricordi e delle “commemorazioni”,<br />

svoltasi in piazza Alessandro Siciliano<br />

di S. Nicola Arcella: anche il nome della “piazza” ha<br />

rievocato “ un personaggio” di spicco della cronaca<br />

locale.<br />

Il cav. uff. Alessandro Siciliano, nato a S. Nicola nel<br />

1860, “emigrato” giovanissimo in Sud America, in po-<br />

san nicola arcella<br />

Focus<br />

Cent’anni Di autonoMia e… seMBra ieri!<br />

di BIAGIO MOLITERNI<br />

GianCarlo ForMiCa<br />

nuoVo PresiDente Dello sCalea<br />

Quadri dirigenziali dell’u.s. scalea 1912<br />

Giancarlo Formica, presidente<br />

Domenico introini, v. presidente<br />

Giacomo Perrotta, segretario<br />

Gigi Fazio, team manager<br />

Gino oliva e Mario Bloise, dirigenti accompagnatori<br />

antonio Passalacqua, dir. sportivo coadiuvato da Giuseppe Mingrone<br />

Consiglieri:<br />

achille tenuta, nicola Biondi, Marco De Cesare, alessandro Bergamo,<br />

nicola anastasio, Daniele Pisano ed altri ancora.<br />

Logicamente, in questi giorni, la lista dei nomi potrebbe allungarsi.<br />

chi anni, divenne uno degli uomini più facoltosi del<br />

Brasile del tempo ed un industriale di grande intu<strong>it</strong>o<br />

per gli affari.<br />

Non avendo dimenticato il “paese natio”, nel 1910-<br />

1911, in vista dell’autonomia di S. Nicola che anch’egli<br />

“sognava”, aveva “cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o”, di passaggio presso il<br />

Consolato d’Italia a Londra, un “fondo” di circa mille<br />

lire i cui interessi, per i primi trenta anni, dovevano<br />

“andare” a sopperire i bisogni pratici del Comune e,<br />

per i successivi venti, avrebbero dovuto essere destinati<br />

ai ragazzi poveri locali ma “dotati”, per dare loro<br />

la possibil<strong>it</strong>à di studiare, o per la dote da assegnare a<br />

ragazze nubili disagiate!<br />

Un benefattore che contribuì, a spese proprie, fi nanche<br />

a dotare S. Nicola Arcella dei primi “lumi a petrolio”<br />

e a far selciare le strade interne!<br />

A seguire le sue orme, un nipote, con lo stesso nome,<br />

che nel 1914 “inviò” al neo-cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o Comune di S.<br />

Nicola Arcella un “bonifi co” di ben 14.000 lire!<br />

Ebbene…la serata: ha “sent<strong>it</strong>o” la Fanfara dei Bersaglieri<br />

di Crotone intonare, quando è stata scoperta<br />

la “targa” commemorativa di De Novellis, da parte<br />

del Sindaco sig.ra Barbara Mele, l’inno di Mameli ed<br />

ha registrato gli interventi sia del primo c<strong>it</strong>tadino che<br />

dell’assessore alla cultura oltre che una “relazione storica”<br />

di notevole spessore da parte del prof. Giovanni<br />

Celico.<br />

Il prosieguo ha “sent<strong>it</strong>o” le belle parole pronunciate<br />

dal Vescovo Leonardo Bonanno, t<strong>it</strong>olare della sede di<br />

S. Marco-<strong>Scalea</strong>, e dall’assessore regionale calabrese<br />

on.le Pino Gentile, che ha…annunciato e per iscr<strong>it</strong>to...<br />

alla comun<strong>it</strong>à locale un concreto sostegno in rapporto<br />

alle necess<strong>it</strong>à, scuole, viabil<strong>it</strong>à, ecc., prospettategli<br />

dagli amministratori.<br />

Hanno poi voluto porgere un loro personale “ricordo”<br />

gli ex primi c<strong>it</strong>tadini, Fernando Errigo e Domenico<br />

Donadio.<br />

A conclusione, il Sindaco sig.ra Barbara Mele ha consegnato<br />

agli ex amministratori una targa-ricordo ed<br />

una medaglia a tutti gli ex dipendenti comunali.<br />

La “folla”, infi ne, si è trasfer<strong>it</strong>a nella sala-museo, “aperta<br />

ed inaugurata” la mattina, dove sono stati raccolti,<br />

in una “mostra” che resterà disponibile al pubblico<br />

fi no al 10 settembre, tutti i “cimeli” sia della donazione<br />

del sopra ricordato cav. Siciliano e sia, soprattutto,<br />

i documenti amministrativi della “divisione” del terr<strong>it</strong>orio<br />

tra S. Nicola e <strong>Scalea</strong>, con una saletta, a parte,<br />

dove sono state “collocate”, insieme alle foto di tutti<br />

gli ex Sindaci, anche le riproduzioni più antiche del<br />

“borgo”!<br />

Un successo, dunque, e lo si può affermare senza<br />

tema di sment<strong>it</strong>a, questa giornata rievocativa del 6<br />

luglio, ben organizzata, ben articolata e, soprattutto,<br />

ben condotta: auguri dunque all’attuale primo c<strong>it</strong>tadino,<br />

sig.ra Barbara Mele, a tutta la Giunta, al Consiglio<br />

Comunale e, innanzi tutto, ai c<strong>it</strong>tadini, vicini e lontani,<br />

del Comune di S. Nicola Arcella.<br />

La lunga giornata, è poi continuata tra<br />

gli stand gastronomici e i forni all’aperto,<br />

con “pizza per tutti”, a cura della<br />

“Team Matellicani” di Tortora e con il<br />

gran concerto dell’intramontabile e<br />

sempre bravo Alan Sorrenti che ha richiamato<br />

tantissima gente.<br />

10<br />

Quinto Gran Prix Moto d’acqua<br />

una tre Giorni Varia,<br />

entusiasMante e seGu<strong>it</strong>a<br />

di SARA SILVESTRI<br />

Si è svolta presso la Nautica “Lo<br />

Scoglio” della famiglia Passalacqua,<br />

il 5° Gran Prix - Moto d’Acqua<br />

“C<strong>it</strong>tà di <strong>Scalea</strong>”. Una tre<br />

giorno entusiasmante e divertente<br />

che ha visto l’affl uenza di<br />

tanto pubblico. Si è part<strong>it</strong>i con<br />

un Boat Party, per arrivare nei<br />

giorni successivi, all’esibizione<br />

dei campioni europei e mondiali<br />

di moto d’acqua diurna e<br />

notturna. In conclusione della<br />

riusc<strong>it</strong>a e segu<strong>it</strong>a manifestazione,<br />

Roberto Mandarano ha presentato<br />

il Concorso di bellezza<br />

con elezione della Reginetta del<br />

Mare “Miss Gran Prix Moto d’Acqua”.<br />

La kermess ha visto sfi lare sulla passerella 16 bellissime<br />

e giovanissime ragazze (con un’età media che oscillava<br />

dai 15 ai 25 anni), tra le quali, una ucraina e una<br />

russa. Ad aggiudicarsi la fascia di bellissima è stata la<br />

diciassettenne Desirèe Marino (nella foto), proveniente<br />

dalla vicinissima Marcellina. Riconoscimenti anche<br />

per le scaleote Emanuela Palma e Denise Gullo. Da notare<br />

anche la bellezza sconvolgente dell’ucraina Natalia<br />

Karpycheva (15 anni) e della stupenda gemellina<br />

(sfi lava insieme alla sorella) di Montevarchi Jessica Susini.<br />

La giuria era formata tra gli altri, dall’assessore allo<br />

spettacolo e turismo del comune di <strong>Scalea</strong> Giuseppe<br />

Forestieri, dal nostro direttore Nando Manco, dalla<br />

giovane Antonietta Damiano e da Giuseppe Galiano.<br />

Nel corso della serata ha dato prova della sua bravura<br />

e original<strong>it</strong>à “ù snake”, Giuseppe Candia con il suo trascinante<br />

Rep popolare.<br />

La sfi lata è stata curata dal t<strong>it</strong>olare del negozio di Abbigliamento<br />

“Freesby” di Pino Manco.<br />

tre sCaleoti a “reazione a Catena”<br />

Giuseppe Galiano e i fratelli Pino e orlando Manco,<br />

l’11 agosto <strong>2012</strong> hanno partecipato al programma<br />

a premi di rai uno “reazione a Catena” condotto<br />

da Pino insegno. la squadra, la prima calabrese a<br />

parteciare a questo noto programma, era denominata<br />

“i tre scalini” come omaggio a scalea.<br />

Voli aerei di linea e low cost<br />

Agenzia partner Costa Crociere MSC<br />

Biglietteria autobus (Simet, La Valle, Eurobus)


Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong><br />

anCora FerMi i laVori Di<br />

restauro Del Palazzo sPinelli<br />

di ERCOLE SERRA<br />

...dalla prima<br />

Dello storico Palazzo dei Principi Spinelli (sec. XIII)<br />

si parla da quasi sessant’anni e, comunque, sin dal<br />

1952, quando il maniero fu dichiarato monumento<br />

nazionale e, quindi, sottoposto al totale e particolare<br />

vincolo di tutela insieme al terreno sottostante. In<br />

una mia lettera pubblicata nel lontano 1964 sul settimanale<br />

“CRONACA” segnalai il potenziale pericolo di<br />

deturpazione che poteva, sin da allora, subire il monumento<br />

con la costruzione di fabbricati nell’area circostante<br />

così come, nel corso degli anni, purtroppo,<br />

è avvenuto. Non intendo soffermarmi sulla storia di<br />

questo importante e maestoso edifi cio, ma vorrei ricordare<br />

che, nel 1990, esso fu acquistato dal comune<br />

di <strong>Scalea</strong>, prima amministrazione comunale ZITO (La<br />

CAMPANA), che si prodigò per un primo intervento di<br />

restauro conservativo e di ristrutturazione statica che<br />

fu iniziato ma rimase incompiuto per circa vent’anni.<br />

Prima dell’estate del 2011 si è aperto un nuovo cantiere<br />

per eseguire altri lavori di restauro e di manutenzione<br />

statica con un fi nanziamento regionale di circa<br />

un milione e quattrocentomila euro. Nel mio articolo<br />

pubblicato nel numero di dicembre 2011 del DIOGE-<br />

NE MODERNO, ho segnalato la sospensione dei lavori,<br />

per cui in questi giorni se ne discute anche a segu<strong>it</strong>o<br />

di una interrogazione del consigliere Gennaro Licursi<br />

rivolta al sindaco Basile, il quale in una nota ha dato<br />

una plausibile giustifi cazione al fermo. In sostanza, egli<br />

informa che «è stata fatta una prima tranche di lavori<br />

ed è stato chiesto il primo stato di avanzamento e,<br />

quindi, l’acconto». Quando si è appreso che «il denaro<br />

non era disponibile, l’Amministrazione ha deciso<br />

per il fermo per non indeb<strong>it</strong>are ulteriormente il Comune<br />

di <strong>Scalea</strong> avviando cause inutili».<br />

Per vari motivi, non intendo entrare nelle pastoie burocratiche<br />

e nelle motivazioni del mancato fi nanziamento<br />

che ha bloccato i lavori, ma vorrei soffermarmi<br />

su alcuni aspetti che emergono dall’interrogazione<br />

sopra c<strong>it</strong>ata. Mi sembra di capire che la preoccupazione<br />

del Consigliere interrogante sia, fra l’altro, la<br />

permanenza dell’impalcatura che risulta dannosa per<br />

il Centro storico e che impedisce l’utilizzo della piazza.<br />

All’amico Licursi, decano del Consiglio comunale,<br />

vorrei sottolineare, non per polemica, che ai c<strong>it</strong>tadini<br />

di <strong>Scalea</strong> interessa, principalmente, la ripresa immediata<br />

dei lavori per porre fi ne alle opere di restauro<br />

del palazzo monumentale, altrimenti aggiungeremmo<br />

un’altra “cattedrale nel deserto” a quelle già esistenti<br />

e non portate a termine. Apprendo con molto piacere<br />

che il consigliere Licursi ricorda che «chi intende<br />

amministrare ed ha a cuore le sorti della C<strong>it</strong>tà di<br />

<strong>Scalea</strong> deve volgere lo sguardo alla valorizzazione del<br />

Centro storico». Intanto, non soltanto bisogna volgere<br />

lo sguardo verso il nostro secolare borgo antico,<br />

ma anche e soprattutto viverlo e frequentarlo per<br />

constatare di persona le gravi carenze che aleggiano<br />

nel millenario tessuto urbano da dove provengono le<br />

nostre radici; casi di tetti secolari diventati terrazze,<br />

fregi antichi scomparsi, intonaci non compatibili con<br />

l’antico ambiente circostante e quant’altro, compresa<br />

la eventuale presenza di qualche mini discarica. In 60<br />

anni è passata “tanta acqua sotto i ponti”, ma quasi<br />

nulla è stato fatto per valorizzare e tutelare il nostro<br />

pregevole Centro storico, anzi spesso si è operato in<br />

senso contrario. Per concludere, mi chiedo se saranno<br />

salvati gli affreschi settecenteschi nel salone del palazzo<br />

Spinelli che continuano a sfarinarsi e se, nel corso<br />

dei recenti lavori di restauro, siano state rispettate le<br />

antiche linee arch<strong>it</strong>ettoniche e sia rimasto integro il<br />

terrapieno dell’antico e suggestivo giardino, a quanto<br />

pare, già esageratamente cementifi cato (foto sopra),<br />

tanto per rispettare e riconfermare quel maledetto<br />

trend in voga da più di 50 anni a <strong>Scalea</strong>. R<strong>it</strong>engo, quindi,<br />

che l’interrogazione vada integrata.<br />

Storia e Cultura 11<br />

FanatisMo reliGioso la Festa Del CarMelo nelle<br />

PaGine Di Plein air<br />

di VITTORIO SERSE<br />

Apprendo, con piacere, che la rivista nazionale “Plein<br />

air” descrive, nelle sue pagine, la festiv<strong>it</strong>à in onore della<br />

Beata Vergine del Carmelo di <strong>Scalea</strong>, il cui culto risale<br />

ai tempi delle Crociate e, comunque, fu consacrato<br />

uffi cialmente dal popolo scaleota nel 1855 con atto<br />

pubblico e con la prima incoronazione del Santo Simulacro.<br />

Certamente, non per polemica ma per intavolare<br />

un dialogo costruttivo, r<strong>it</strong>engo dover ricordare che,<br />

sulla secolare festa della Madonna del Carmine nella<br />

nostra C<strong>it</strong>tà, altri scr<strong>it</strong>tori hanno pubblicato ricerche<br />

storiche in prestigiose riviste e in libri che sono fonti<br />

preziose di notizie che arricchiscono il nostro patrimonio<br />

culturale. Da Attilio Pepe, Mario Manco, Carmine<br />

Manco, Vincenzo Napollillo, allo stesso scrivente, negli<br />

anni, sono numerosi gli scr<strong>it</strong>ti pubblicati sull’evento.<br />

Ovviamente, tutti questi scr<strong>it</strong>ti sono sempre attuali, per<br />

cui “nessuno scopre l’acqua calda” e certe esaltazioni<br />

appaiono fuori luogo. Ribadisco, comunque, che è<br />

certamente pos<strong>it</strong>ivo che si continua a diffondere con i<br />

mezzi di comunicazione la festa in onore della nostra<br />

Protettrice, il cui Simulacro settecentesco, durante le<br />

processioni del 16 luglio e del 21 novembre, susc<strong>it</strong>a<br />

tanta commozione e suggestione nei fedeli. Purtroppo,<br />

in questi ultimi trent’anni, si sono inser<strong>it</strong>i alcuni r<strong>it</strong>i<br />

che non appartengono alle nostre tradizioni: applausi,<br />

spari di fuochi artifi ciali nei rioni della “nuova” <strong>Scalea</strong><br />

e altre manifestazioni che, a mio parere, forse rasentano<br />

una forma di fanatismo religioso ed esulano da<br />

quelle provenienti dalla mera e genuina fede popolare:<br />

la distribuzione del basilico, la processione delle cinte<br />

votive e gli antichi canti che vengono intonati nel corso<br />

della processione che parte dalla Chiesa di Santa Maria<br />

d’Episcopio dove r<strong>it</strong>orna intorno alla mezzanotte.<br />

La B.V. di Medjugorje (la Gospa) da oltre trent’anni nei<br />

suoi messaggi ai veggenti chiede sempre la preghiera,<br />

la conversione e la pen<strong>it</strong>enza, non gli applausi ed i fuochi<br />

d’artifi cio (r<strong>it</strong>o pagano per allontanare gli spir<strong>it</strong>i malevoli),<br />

ma la fede in suo Figlio Gesù, inv<strong>it</strong>ando i fedeli<br />

a non peccare. Per concludere, una nota sul “r<strong>it</strong>o del<br />

basilico”: è una pianta regale (basilikos, erba del re)<br />

collegata alla tradizione che fa riferimento a Sant’Elena<br />

-madre dell’imperatore Costantino- la quale, trovata la<br />

pianta sul luogo della crocifi ssione di Cristo, l’avrebbe<br />

diffusa per tutto l’impero. Ecco il motivo per cui, verosimilmente,<br />

il basilico viene distribu<strong>it</strong>o in occasione della<br />

processione della B.V. del Carmelo, in segno di devozione<br />

verso la Regina del Cielo e, quindi, altre leggende<br />

non trovano alcun fondamento storico.<br />

Per Don Mazzillo i PriMi<br />

Quaranta anni Di saCerDozio!<br />

di GIOVANNI CELICO<br />

La comun<strong>it</strong>à parrocchiale di Tortora paese ha festeggiato,<br />

il 16 luglio c.a., uno dei suoi fi gli migliori, il parroco<br />

Don Giovanni Mazzillo, che ha “tagliato” un traguardo<br />

importante: quaranta anni di sacerdozio!<br />

Presente l’intero presb<strong>it</strong>erio locale, con l’intervento<br />

anche del rev. Don Biagio Russo di Aieta, che peraltro<br />

“ricordava” ben sessantadue anni di sacerdozio, vi è<br />

stata una solenne celebrazione nella Chiesa Matrice di<br />

Tortora paese, con il concorso di un folto numero di<br />

fedeli e di “amici” provenienti da ogni parte della Calabria<br />

e della vicina Lucania.<br />

A conclusione, è stato offerto un “buffet”, con special<strong>it</strong>à<br />

rigorosamente “paesane”, ricco di sapori tortoresi!<br />

Il Rev. Don Giovanni Mazzillo, nato nel 1948 a Tortora,<br />

ha studiato a Catanzaro, a Napoli (Posillipo) e Wurzburg<br />

(Germania), conseguendo il “dottorato” presso<br />

Elmar Klinger, con una dissertazione dal t<strong>it</strong>olo in <strong>it</strong>aliano<br />

“Essere soggetto dei poveri nella Chiesa come<br />

popolo di Dio”.<br />

Dopo aver “svolto”, per lunghi anni, un intenso e attivo<br />

apostolato al servizio dei “lavoratori emigranti” nei paesi<br />

di lingua tedesca, Don Giovanni Mazzillo è rientrato<br />

già da tempo nella sua terra di origine ed oggi, insieme<br />

all’impegno per e nella parrocchia, insegna Teologia<br />

Fondamentale, Ecclesiologia e Scienza delle Religioni<br />

presso l’Ist<strong>it</strong>uto Teologico Calabro di Catanzaro e collabora<br />

con la Pax Christi Italia.<br />

Autore profi cuo, ha dato alle stampe, tra gli altri testi,<br />

“La teologia come prassi di pace” e “Gesù e la sua prassi<br />

di pace”, impegnandosi nella pubblicazione di una<br />

“Sistematica”, prevista in ben cinque volumi, dei quali il<br />

più recente, “Dio sulle tracce dell’uomo”, segue quello<br />

del 2004 dal t<strong>it</strong>olo “L’uomo sulle tracce di Dio”.<br />

E’ un sacerdote “a tutto tondo” Don Giovanni Mazzillo:<br />

ancorato a saldi principi e a profonde convinzioni ha<br />

sperimentato e sperimenta, nel quotidiano, i fondamentali<br />

della “sua” fede rivolta soprattutto agli ultimi<br />

ed ai bisognosi.<br />

La comun<strong>it</strong>à di Tortora paese, dopo essere stata “curata”,<br />

negli ultimi decenni, da diversi “santi” apostolicattolici,<br />

ultimo, in ordine di tempo, Don Antonio Rossi,<br />

il prete-operaio, già “impegnato” alla ex Rivetti, poi<br />

Marlane, di Praia, è approdata e “fi n<strong>it</strong>a” nelle “mani” di<br />

un “fi glio prediletto”, appunto Don Giovanni Mazzillo,<br />

al quale anche noi, con gli auguri per il traguardo “tagliato”,<br />

auspichiamo lunga v<strong>it</strong>a e ancora tantissimi anni<br />

di profi cuo impegno pastorale.<br />

La rivista nazionale per i camperisti, Plein air, descrive la<br />

festa della Madonna del Carmelo Patrona di <strong>Scalea</strong>. La<br />

processione, i ceri, i luoghi, l’atmosfera hanno attratto<br />

il giornalista del giornale che si occupa di turismo secondo<br />

natura, camper, caravan, tenda ed escursioni.<br />

La festa della Madonna è il momento clou per gli scaleoti<br />

e per chi ha scelto di vivere in questa comun<strong>it</strong>à.<br />

La pubblicazione di un articolo su questo evento rappresenta<br />

per la comun<strong>it</strong>à un motivo di vanto.<br />

L’assessore al Turismo, Giuseppe Forestieri, ha commentato<br />

pos<strong>it</strong>ivamente la pubblicazione dell’articolo.<br />

«La rivista Plein air, fra l’altro, pubblicizzata su em<strong>it</strong>tenti<br />

come Sky nei canali tematici del turismo, individua<br />

uno dei momenti principali dell’estate scaleota. Una<br />

fusione di mistic<strong>it</strong>à e tradizione collegate al momento<br />

più intenso del turismo, al massimo delle presenze di<br />

villeggianti e di c<strong>it</strong>tadini di <strong>Scalea</strong> che, in molti casi,<br />

preferiscono tornare proprio per onorare la Madonna<br />

del Carmelo. L’articolo in questione coglie i vari aspetti,<br />

non tralasciando elementi importanti come la tradizione<br />

delle “Cinte” realizzate dalle donne del paese<br />

con tutta l’atmosfera di festa che si coglie nel centro<br />

storico e lungo le vie del paese moderno».<br />

La rivista Plein air commenta nella didascalia fotografi<br />

ca: “Una vis<strong>it</strong>a di <strong>Scalea</strong> in occasione della festiv<strong>it</strong>à<br />

della Madonna del Carmelo, che si tiene ogni anno<br />

dal 14 al 16 luglio, non può tralasciare i monumenti<br />

del vecchio borgo, né Torre Talao, risalente al XVI<br />

secolo».<br />

Le aree di sosta, la pista ciclabile, i suggerimenti ai<br />

camperisti completano l’articolo che inv<strong>it</strong>a a scoprire<br />

“uno dei borghi più antichi e suggestivi dell’alto tirreno<br />

cosentino”. (M.C.)


Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Storia e Cultura<br />

12<br />

la statua Della MaDonna Della Grotta traFuGata nel 1979<br />

anCora non Fa r<strong>it</strong>orno in seDe<br />

di GIOVANNI CELICO<br />

Dopo ben 36 anni di “servizio”, nella<br />

Parrocchia di Praia a Mare, “lasciano”<br />

i Padri Figli di Maria, che, appunto nel<br />

lontano 1976 assunsero la t<strong>it</strong>olar<strong>it</strong>à<br />

dell’incarico, e la responsabil<strong>it</strong>à “r<strong>it</strong>orna”<br />

ai secolari diocesani.<br />

Nei giorni scorsi, il Vescovo di San<br />

Marco Argentano-<strong>Scalea</strong>, Mons. Leonardo<br />

Bonanno, ha infatti nominato<br />

parroco locale il sac. Don Franco Liporace,<br />

originario del comprensorio, al quale, ovviamente,<br />

si fanno giungere, dalle colonne di questo giornale,<br />

gli auguri migliori per l’impegno che si troverà di<br />

fronte: la formale immissione… in possesso avverrà il 15<br />

luglio c.a. (sarà affiancato da un giovane sacerdote per<br />

le incombenze specifiche proprie del Santuario della<br />

Grotta).<br />

Al neo-parroco, al quale certamente non mancheranno<br />

di pervenire sollec<strong>it</strong>azioni le più disparate, vorremmo<br />

comunque, sotto voce, sottolineare, come pro-memoria,<br />

un solo punto, con la speranza, anzi con la certezza,<br />

che si impegnerà nella direzione che si indicherà,<br />

facendone… tesoro.<br />

C’è una grande assente, infatti, in queste giornate di festa,<br />

religiosa e civile, ed è la Statua della Madonna della<br />

Grotta, venerata in Praia da circa sette secoli, trafugata<br />

misteriosamente nel 1979 dal Santuario omonimo e<br />

fino ad ora mai più r<strong>it</strong>rovata.<br />

D. Franco Liporace dovrà, se naturalmente avvertirà<br />

come fondato questo pressante inv<strong>it</strong>o, riannodare “i<br />

fili” di questa vicenda e sollec<strong>it</strong>are le forze dell’ordine<br />

ad ogni livello, soprattutto il settore dei Carabinieri<br />

che si occupa proficuamente del recupero delle opere<br />

d’arte rubate, di “togliere la polvere” accumulatasi sopra<br />

il faldone della Madonna della Grotta e “rilanciare”,<br />

in ogni direzione, le indagini, per giungere ad una felice<br />

conclusione.<br />

Per i nostri lettori, ripercorriamo alcune tappe storiche<br />

di questo Sacro Simulacro anche per “rinverdirne” il ricordo!<br />

Nell’agosto dell’anno 1326, un veliero, part<strong>it</strong>o dai lidi<br />

d’oriente, con ciurma turca, al cui comando vi era un<br />

cristiano, mentre doppiava l’isola Dino, diretto probabilmente<br />

ai porti campani, si “bloccò”.<br />

I marinai ed il comandante fecero ogni tentativo per<br />

farlo ripartire ma tutto si mostrò inutile e né si individuò<br />

una qualche causa logica per spiegare lo strano<br />

fenomeno.<br />

Una voce, sub<strong>it</strong>o segu<strong>it</strong>a da altre, “denunciò”, come<br />

origine del “fermo inspiegabile”, una statua di legno di<br />

cedro che il Comandante custodiva, da tempo, nella<br />

sua cabina: una Madonna, fattezze di popolana orientale,<br />

alla quale il buon uomo era devoto e che, in origine,<br />

era stata venerata dagli Schiavoni o Slavoni.<br />

Il Comandante, temendo che qualcuno avesse potuto<br />

“gettare in mare la statuetta della Vergine”, propose,<br />

essendo vicina la costa, una soluzione: sarebbe “sceso<br />

a terra” e lì avrebbe abbandonato il Simulacro.<br />

E così avvenne: giunti alla marina d’Aieta, un tempo il<br />

mare lambiva le pendici del Vingiolo, videro delle grotte<br />

e il Comandante vi si diresse e posò la Statua sopra<br />

un grande masso, rotondeggiante, s<strong>it</strong>uato all’ingresso<br />

del cavo più grande e “promise che al prossimo viaggio<br />

si sarebbe fermato e avrebbe ripreso la Madonnina”.<br />

Dopo tre anni, navigando lungo la costiera tirrenica calabrese,<br />

infatti, fece scalo alla Marina d’Ajeta e salì alle<br />

grotte del Vingiolo: vi trovò costru<strong>it</strong>i una cappella, ove<br />

era custod<strong>it</strong>a la Madonnina, e un altare.<br />

Un giovanetto raccontò di essere un pastore “miracolato”<br />

dalla Vergine della Grotta: era muto e avendo visto,<br />

il 14 agosto del 1326, sul masso “una bella Signora che<br />

gli aveva parlato” era corso ad Aieta, il centro più vicino,<br />

per cercare di “avvertire” quel popolo dell’incontro<br />

straordinario.<br />

Ma appena giunto in paese…gli era inspiegabilmente<br />

“apparsa” la voce e una folla festante si era diretta alle<br />

pendici del Vingiolo.<br />

Essendo risultati vani i tentativi di trasportare la statua<br />

dalla marina al paese, perché ogni volta la Vergine r<strong>it</strong>ornava<br />

nel posto originario, si decise di lasciarla nella<br />

grotta.<br />

Da quell’anno in poi, ogni 15 di agosto, ricorrenza<br />

dell’Assunta, si “festeggiò” la Madonna di Praja d’Ajeta,<br />

poi di Praia a Mare.<br />

Forse, la Grotta di Praia, già prima dell’arrivo della Statua<br />

di Maria, era un luogo di incontro per i tanti erem<strong>it</strong>i<br />

della zona e potrebbe aver osp<strong>it</strong>ato una “chiesa” e relativo<br />

monastero.<br />

La Cappella della Madonna della Grotta che, successivamente,<br />

diventerà Santuario e che ebbe forse anche<br />

il nome anche di “S. Maria della Grazia o delle Grazie”,<br />

fu per tutto il Medioevo di “patronato” dei signori di<br />

Ajeta, ultimi i marchesi Cosentino.<br />

Nel 1520, Leone X diede parere favorevole alla fondazione<br />

del Convento di S. Maria della Grotta di Aieta,<br />

di cui divenne “guardiano” Nicola de Loria, minore os-<br />

servante.<br />

Mentre nel 1543 Papa Paolo III assegnò la stessa chiesa<br />

a Don Ranuccio de Natali e nel 1560 a Don Antonello<br />

Pagano.<br />

Don Tiberio Cosentino, che era stato procuratore di S.<br />

Maria della Grotta e, poi, arciprete a Lauria e infine Vescovo<br />

di Lavello, nel 1578 fece erigere nella grotta di<br />

Praia una cappella con il t<strong>it</strong>olo di Madonna della Neve.<br />

Don Matteo Cosentino, vescovo di Anglona-Tursi nel<br />

1667, era prima stato rettore della Chiesa di S. Maria<br />

della Grotta di Aieta, e, nel 1742, ne fu custode l’oblato<br />

Lorenzo Nappi, al quale seguì Giovanni Barletta e,<br />

nel 1749, ne fu “procuratore” il sacerdote don Scipione<br />

Bonadies.<br />

Probabilmente la denominazione di Santuario della<br />

Madonna della Grotta di Praja d’Ajeta si potrebbe far<br />

risalire al 1837e tre anni dopo vi era già una gradinata<br />

che agevolava l’accesso alla grotta dei vis<strong>it</strong>atori e dei<br />

fedeli.<br />

Fu proprio in quegli anni che il vescovo di Cassano,<br />

mons. Michele Bombini, nominò Emanuele Lomonaco<br />

Cosentino amministratore del Santuario: si devono<br />

all’impegno di questo benemer<strong>it</strong>o molte delle opere<br />

in muratura che ancora oggi si utilizzano (scale, mura<br />

di contenimento, ampliamento della chiesa, sacrestia,<br />

arredi per il culto, realizzazione di due stanze che saranno<br />

la prima casa del parroco, ecc.).<br />

Emanuele Lomonaco cessò di vivere nel 1860 e i c<strong>it</strong>tadini,<br />

riconoscenti, nel 1861 posero al lato del portone<br />

d’entrata una lapide a futuro ricordo dell’opera svolta.<br />

Nel 1888 fu nominato amministratore della Grotta il<br />

Reverendo Don Nicola Mol<strong>it</strong>erni che fece costruire un<br />

pregevole altare di marmo, con nicchia soprastante, e<br />

che avviò un com<strong>it</strong>ato locale per la incoronazione della<br />

Statua della Madonna della Grotta.<br />

Mons. Antonio Maria Bon<strong>it</strong>o, vescovo di Cassano dal<br />

1899, dopo una vis<strong>it</strong>a in loco, nel 1902 decretò l’incoronazione:<br />

determinante per le successive decisioni<br />

vaticane in mer<strong>it</strong>o l’opera svolta dal cardinale Casimiro<br />

Gennari, originario di Maratea.<br />

La festa dell’Incoronazione si svolse il 14 ed il 15 di<br />

maggio del 1905 e Don Raffaele Giugni-Candia, che<br />

sarà il primo parroco della nascente parrocchia di S.<br />

Maria della Grotta di Praia, scrisse la “Novena alla Vergine<br />

SS. Della Grotta”.<br />

Le due corone d’oro, realizzate con il concorso di tutta<br />

la popolazione di Ajeta, Praja e paesi vicini, nonché<br />

di tanti emigrati, furono opera di Vincenzo Catello di<br />

Napoli.<br />

A Don Raffaele Giugni-Candia, subentrò il Rev. Don<br />

Domenico Petroni che ha guidato la Parrocchia fino al<br />

“passaggio” delle relative responsabil<strong>it</strong>à, nel 1976, ai<br />

Figli di Maria, precisamente a padre Fausto Bartocci e a<br />

padre Michele Tomaiolo.<br />

Si ricordano, ovviamente, per l’opera svolta, tutti i padri<br />

che si sono succeduti in questi anni fino agli ultimi<br />

due: padre Mario e padre Vincenzo.<br />

Non si possono trascurare quanti, specialmente tra i religiosi,<br />

come per esempio i Padri Maristi, hanno contribu<strong>it</strong>o,<br />

nel secondo dopoguerra, alla cresc<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale<br />

della comun<strong>it</strong>à locale: per tutti, si richiama alla memoria<br />

il ricordo di padre Mattesini.<br />

Coraggio, dunque, caro Don Franco Liporace: è necessario,<br />

urgente, indispensabile r<strong>it</strong>ornare a “cercare” la<br />

Statua della Madonna della Grotta di Praia e che da<br />

lassù qualcuno assista e porti a felice conclusione questo<br />

percorso.<br />

Via dei Sibar<strong>it</strong>i, 23<br />

Tel/Fax: 0985 920534<br />

Da saPri a Paola GuiDa Da<br />

leGGere e Consultare Con<br />

GranDe attenzione<br />

eD interesse<br />

Alla presenza della stampa, dell’ed<strong>it</strong>ore Falco, dell’assessore<br />

Giuseppe Forestieri, del presidente della Pro<br />

Loco di <strong>Scalea</strong> e del consorzio delle Pro Loco “Riviera<br />

dei Cedri, è stato presentato nella sala polifunzionale<br />

del comune di <strong>Scalea</strong> l’interessante guida turistica “Da<br />

Sapri a Paola”, luoghi da vis<strong>it</strong>are e bellezze da scoprire,<br />

a cura di Gianfranco Cioni. La rivista, nelle sue 172<br />

pagine illustrate tocca e spazia tra le regioni a confine<br />

di: Campania, Basilicata e Calabria. Un lavoro ed<strong>it</strong>oriale,<br />

quello di Cioni, sicuramente, impegnativo e di non<br />

facile realizzazione che, però, grazie ad una esplorazione<br />

e ad una ricerca minuziosa e certosina sui luoghi<br />

è stato possibile realizzare e diffondere. Il libro-guida<br />

alla scoperta della “Riviera dei Cedri” e dei peperoncini<br />

piccanti, parte da Sapri (Campania) soffermandosi sulla<br />

Spigolatrice e sul racconto della spedizione di Carlo<br />

Pisacane del 1857 nella c<strong>it</strong>tà di Sapri che rievoca uno<br />

degli episodi risorgimentali che maggiormente suggestionarono<br />

l’animo e la fantasia popolare, per arrivare<br />

a Paola, c<strong>it</strong>tà che osp<strong>it</strong>a il Santuario di San Francesco,<br />

patrono della Calabria. Nel suo minuzioso e appassionante<br />

escursus informativo, Gianfranco Cioni dedica<br />

una pagina anche all’informazione calabrese c<strong>it</strong>ando<br />

tra i quattro giornali calabresi più presenti e conosciuti,<br />

il nostro Diogene fondato nel lontano 1947. Colpisce<br />

tra l’altro, una bella illustrazione grafica int<strong>it</strong>olata: “alla<br />

ricerca delle tipic<strong>it</strong>à in Calabria” che mette in risalto<br />

il cedro di Santa Maria, il peperoncino di Diamante e<br />

dell’intera costa, la cicoria squis<strong>it</strong>a delle nostre colline,<br />

il vino di Verbicaro e i fichi di <strong>Scalea</strong> e dei paesi vicini, la<br />

cipolla di Tropea e la varietà di pomidoro (tondo liscio,<br />

a grappolo, ciliegino, San Marzano, cuore di bue) e patate<br />

a pasta rossa e gialla della Sila, coltivati con grande<br />

maestria e accuratezza nel nostro circondario, l’ottimo<br />

e quasi niente acido olio extravergine di oliva del nostro<br />

falsopiano e tantissime altre delizie della terra.<br />

L’incontro culturale, alla presenza di un pubblico numeroso<br />

e attento, è stato coordinato e presentato da<br />

Antonello Grosso La Valle, attivo esponente delle Pro<br />

Loco del Cedro, sempre presente e sensibile a manifestazioni<br />

dove è possibile portare avanti e far conoscere<br />

sempre più i nostri magnifici e suggestivi luoghi, spesso,<br />

purtroppo, trascurati e poco pubblicizzati.<br />

Questo magazine illustra e racconta questo meridione<br />

d’Italia, ricco di colori, sapori, profumi, opere d’arte,<br />

monumenti, tradizioni, paesaggi e vedute che si animano<br />

e trasformano al contatto diretto in qualcosa di<br />

veramente unico e magico mer<strong>it</strong>a un’attenta esplorazione<br />

delle sue pagine per meglio capire i posti descr<strong>it</strong>ti<br />

(circa 50) ed avere così, un’infarinatura non di<br />

poco conto, una volta che, si decide di vis<strong>it</strong>are questo<br />

straordinario paradiso naturalistico da scoprire e da<br />

scolpire indelebilmente nella mente. (n.M.)


Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong><br />

Parola ai Lettori<br />

la posta di nando Manco: diogenemoderno@yahoo.<strong>it</strong><br />

Figlio della gallina bianca, Consigli gratu<strong>it</strong>i..., in nome e per conto della ver<strong>it</strong>à, ielpa ordinato Diacono<br />

FIGLIO DELLA GALLINA BIANCA<br />

Evidentemente…c’è chi può e chi non può! Una volta<br />

si diceva per rendere meglio l’idea: “figlio della gallina<br />

bianca o figlio della gallina nera”. A <strong>Scalea</strong>, l’assessore<br />

al commercio, Franco Galiano, pare che stia dando sostanza<br />

a queste frasi. E vengo al dunque. A <strong>Scalea</strong>, da<br />

due anni circa, è stata individuata l’area fiera alimentare,<br />

per intenderci quella che si trova ai piedi della<br />

Torre Talao (lato nord). Senza batter ciglio, gli ambulanti<br />

del posto, già dall’anno scorso, si sono accomodati<br />

disciplinatamente nella zona preposta a questo<br />

tipo di commercio. L’unico ambulante che già dall’anno<br />

scorso ha rumoreggiato e scalp<strong>it</strong>ato, dando segni<br />

di impazienza, è stato quello del torrone: dovrebbe<br />

trattarsi di un siciliano che già da alcuni anni, in estate,<br />

mette tende a <strong>Scalea</strong>. Un anno fa, dopo una serie di<br />

“schermaglie” e di tergiversazioni con l’assessorato al<br />

commercio, si accontentò, alla fine, di spostarsi dalla<br />

sede storica (inizio Piazza Aldo Moro - Via Lido) in<br />

Corso Med<strong>it</strong>erraneo (piazzale ex “Bar Turista”), per<br />

sistemarsi poi a settembre nell’ab<strong>it</strong>uale s<strong>it</strong>o vincendo<br />

a metà la sua battaglia. Quest’anno, pare che abbia<br />

vinto anche la guerra r<strong>it</strong>ornando in pianta stabile nei<br />

pressi di Piazza Aldo Moro, tra i mugugni delle altre<br />

bancarelle alimentari. E ciliegina sulla torta, non contento,<br />

ha fatto l’en plein, ottenendo anche un postoparcheggio,<br />

permanente (notte e giorno) invasivo e<br />

brutto per un furgone-depos<strong>it</strong>o rosso, “abbandonato”<br />

di fronte la sua bancarella di torrone.<br />

Franco Russo<br />

Dopo questa esposizione dei fatti, vorremmo chiedere<br />

all’assessore al commercio e a quello alla viabil<strong>it</strong>à, il<br />

perché di questa macroscopica e ingiusta preferenza.<br />

Non è la prima volta che succedono fatti simili. Spiacevoli<br />

sia sotto l’aspetto decoroso che sottoforma di<br />

equ<strong>it</strong>à generale. Noi del Diogene, preventivamente,<br />

avevamo sollec<strong>it</strong>ato Franco Galiano, assessore comunale,<br />

a far spostare, quantomeno, l’orrendo furgone<br />

rosso da uno dei posti più belli e frequentati di <strong>Scalea</strong>.<br />

La bancarella del torrone, abbell<strong>it</strong>a decorosamente,<br />

in modo scenografico e caratteristico, tutto sommato,<br />

può inserirsi in un contesto artigianale tradizionale<br />

consolidato nel tempo, anche se i perché, per molti,<br />

restano…<br />

Ricordiamo che ad inizio del 2000, primo mandato<br />

Russo, il s<strong>it</strong>o della bancarella del torrone, venuta da<br />

lontano, traballò varie volte perché non rientrava nei<br />

piani programmatici commerciali di quella maggioranza<br />

governativa ma che, alla fine, la perseveranza del<br />

t<strong>it</strong>olare, di questi prodotti dolciari tipici, ebbe, non si<br />

sa come, la meglio su il gruppo dei contrari.<br />

EUGENIO IELPA È STATO ORDINATO<br />

DIACONO PERMANENTE<br />

Carissimi,<br />

con immensa gioia, vi annuncio che il Vescovo della<br />

Diocesi S. Marco-<strong>Scalea</strong>, Mons. Leonardo Bonanno, mi<br />

ha ordinato Diacono Permanente, insieme ad altri sei<br />

confratelli nella fede, il giorno 29 giugno scorso, presso<br />

la Cattedrale di San Marco Argentano.<br />

Sono certo che mi sosterrete con le vostre preghiere,<br />

affinchè riesca a servire il Signore, con spir<strong>it</strong>o di<br />

car<strong>it</strong>à.<br />

Con affetto. Eugenio Ielpa<br />

Con infin<strong>it</strong>a gioia apprendiamo della nomina del nostro<br />

fraterno amico e socio Eugenio Ielpa, al quale facciamo<br />

i più sent<strong>it</strong>i auguri e al quale formuliamo tantissimi<br />

complimenti.<br />

CONSIGLI GRATUITI DA ATTUARE IN NOME E PER CONTO<br />

DELLA VERITÀ<br />

Siamo dei c<strong>it</strong>tadini e vorremmo fare qualche segnalazione<br />

riguardante alcune anomalie riscontrate sul<br />

nostro terr<strong>it</strong>orio sempre più abbandonato e maltrattato.<br />

I nostri “bravi” amministratori comunali dovrebbero<br />

darci delle risposte, soprattutto nei fatti, ai blocchi<br />

di etern<strong>it</strong>, di ingombranti, di erbacce e di cumuli<br />

di spazzatura che svettano lungo le vie principali di<br />

<strong>Scalea</strong> e del perché le d<strong>it</strong>te, impegnate a tali comp<strong>it</strong>i,<br />

oltre a non espletare al meglio queste mansioni,<br />

percepiscono sempre più soldi, per poi, dopo poco<br />

tempo, lasciare, senza un motivo plausibile, i servizi<br />

e gli impegni assunti. Addir<strong>it</strong>tura, da voci fuorvianti,<br />

pare che l’ultima d<strong>it</strong>ta arrivata dovrebbe percepire il<br />

40% in più della precedente. Naturalmente, più soldi,<br />

meno servizi…? Come stiamo accogliendo i villeggianti?<br />

Sembra di essere tornati agli anni ’80: zero differenziata.<br />

A propos<strong>it</strong>o che fine hanno fatto i bidoni<br />

della differenziata? E il servizio porta a porta tanto<br />

sbandierato? Per non parlare della pulizia delle spiagge<br />

e del Centro storico r<strong>it</strong>ornata al minimo storico.<br />

Bidoni inadeguati e puzzolenti vecchi e con su scr<strong>it</strong>to<br />

nomi di altri comuni. Ma cosa sta succedendo? Ma ci<br />

troviamo a <strong>Scalea</strong> o in qualche posto sperduto e abbandonato<br />

del terzo mondo? Alla luce di tutti questi<br />

disservizi ci domandiamo ancora, ma dove vanno a<br />

finire i tanti quattrini pagati dagli scaleoti per avere in<br />

cambio una c<strong>it</strong>tà decorosa?<br />

L’ultimo appalto prevedeva anche la pulizia di tutti gli<br />

immobili comunali da parte della d<strong>it</strong>ta prescelta che<br />

doveva e poteva recuperare anche una notevole forza<br />

lavoro e dare così, un po’ di respiro a tante famiglie<br />

bisognose e in crisi. Chi coordina i servizi mostra tante<br />

anomalie e favor<strong>it</strong>ismi lasciando forti dubbi di integr<strong>it</strong>à<br />

morale per come viene condotto l’intero servizio per<br />

il mantenimento della nostra comun<strong>it</strong>à, sia in centro<br />

che in periferia. Importanti strade c<strong>it</strong>tadine come via<br />

B. Vergine del Carmelo, restano ancora, vergognosamente,<br />

chiuse al traffico, mentre via Covello, De Curtis<br />

(nei pressi del Liceo Scientifico) sono zeppe di ingombranti,<br />

di etern<strong>it</strong> e sporcizie varie. Così si presenta<br />

oggi <strong>Scalea</strong>: c<strong>it</strong>tà moderna votata al turismo sempre<br />

più precario e discutibile. Speriamo di avere qualche<br />

risposta nel concreto e buone vacanze a tutti.<br />

Un gruppo di c<strong>it</strong>tadini in cerca di risposte<br />

Certamente chi ha scr<strong>it</strong>to queste cose è molto amareggiato<br />

e deluso per come viene gest<strong>it</strong>o l’apparato<br />

pubblico a <strong>Scalea</strong>. I servizi sono carenti e non giocano<br />

a favore della c<strong>it</strong>tà. Nell’accorata lettera traspare<br />

pure tanta rabbia per come sono gest<strong>it</strong>e le d<strong>it</strong>te di<br />

servizio che con l’amministrazione Basile non trovano<br />

continu<strong>it</strong>à e stabil<strong>it</strong>à. Certo così non si può andare<br />

avanti e tante cose vanno riviste e messe su canali più<br />

giusti in modo da portare <strong>Scalea</strong> a livelli accettabili di<br />

vivibil<strong>it</strong>à e civiltà.<br />

l’avv. anna ManCo risPonDe<br />

matrimonialista e specializzata<br />

in dir<strong>it</strong>to di famiglia<br />

Devo iniziare una separazione giudiziale e vorrei anche<br />

chiedere il risarcimento dei danni che mio mar<strong>it</strong>o mi<br />

ha provocato col suo comportamento assolutamente<br />

non corretto durante il nostro matrimonio . Posso richiedere<br />

ambedue le cose con uno stesso atto?<br />

Premetto innanz<strong>it</strong>utto che bisogna vedere in cosa consista<br />

questa condotta non proprio ortodossa di suo<br />

mar<strong>it</strong>o. Se, ad esempio, si tratta di un rapporto extra<br />

coniugale, questo non rientra tra le cause per cui potrebbe<br />

richiedersi il risarcimento dei danni.<br />

Le preciso che la Corte di Cassazione, con sentenza<br />

n. 8862 del 01.06.<strong>2012</strong>, ha stabil<strong>it</strong>o che in una causa<br />

di separazione la pronuncia di addeb<strong>it</strong>o e quella<br />

di risarcimento del danno possono coesistere, “considerati<br />

i presupposti, i caratteri, le final<strong>it</strong>à radicalmente<br />

differenti”.<br />

Tuttavia, secondo la Cassazione, il risarcimento va chiesto<br />

non solo per la commissione di reati (e l’adulterio,<br />

come già specificato, dopo le note pronunce della<br />

Consulta non lo è più), ma anche per “la violazione dei<br />

dir<strong>it</strong>ti fondamentali della persona cost<strong>it</strong>uzionalmente<br />

garant<strong>it</strong>i… incidendo su beni essenziali della v<strong>it</strong>a”. In<br />

questi casi (che integrano la violazione della privacy,<br />

salute, rapporti relazionali) via libera al risarcimento dei<br />

danni non patrimoniali. Secondo il nuovo orientamento<br />

“rileva proprio la qual<strong>it</strong>à di coniuge e la violazione<br />

di obblighi nascenti dal matrimonio che, da un lato è<br />

causa di intollerabil<strong>it</strong>à della convivenza, giustificando la<br />

pronuncia di addeb<strong>it</strong>o, con gravi conseguenze, com’è<br />

noto, anche di natura patrimoniale, dall’altro, si configura<br />

come comportamento (doloso o colposo) che,<br />

incidendo su beni essenziali della v<strong>it</strong>a, produce un<br />

danno ingiusto, con conseguente risarcimento, secondo<br />

lo schema generale della responsabil<strong>it</strong>à civile”.<br />

13<br />

Ancora una volta il Sindaco e l’amministrazione hanno<br />

dimostrato la loro incapac<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica e la più assoluta<br />

miseria di idee, programmazione e gestione ordinaria<br />

della v<strong>it</strong>a pubblica, ridotta ad una triste tutela di<br />

interessi privati dei propri assessori e consiglieri comunali.<br />

Il 12 luglio, nel pieno di una attiv<strong>it</strong>à investigativa coordinata<br />

dall’antimafia di Catanzaro, probabilmente<br />

legata proprio alla necess<strong>it</strong>à di far luce su detti interessi,<br />

il Sindaco ha convocato la Giunta Comunale<br />

(che da diversi mesi a questa parte risulta monca in<br />

ogni seduta) per destinare 9.000,00 euro complessivi<br />

alla nipote della Consigliera Riccetti, ossia alla sol<strong>it</strong>a<br />

Cooperativa “The Dream”, già beneficiaria di numerosi<br />

altri contributi economici, ed al collaboratore di Studio<br />

della Consigliera De Bonis, ossia alla associazione<br />

T.L.Bassi, pure questa già beneficiaria, circa un anno<br />

fa, di altri 5.000 euro.<br />

Alla Madonna del Carmelo, Patrona di tutta la C<strong>it</strong>tà,<br />

va la somma di Euro 8.000,00, mille in meno rispetto<br />

alle regalìe destinate, più o meno indirettamente, a<br />

persone riconducibili ai Consiglieri comunali.<br />

Sempre nella seduta del 12 luglio, il Sindaco ha regalato<br />

ad un’associazione di Benevento (!) la sede<br />

dell’ex Giudice di Pace, ossia la più amb<strong>it</strong>a e quella<br />

potenzialmente più remunerativa: e invece di darla in<br />

f<strong>it</strong>to, in favore dell’Ente, ha scelto inopinatamente di<br />

darla in comodato gratu<strong>it</strong>o a detta associazione.<br />

Sempre in questi giorni è stato deciso, dall’assessore<br />

ai LLPP, di concedere, nuovamente e con l’ennesima<br />

proroga in assenza di gara di appalto, il servizio spurgo.<br />

Sempre alla stessa d<strong>it</strong>ta di Santa Maria del Cedro<br />

che dal 2010 ad oggi ha ricevuto ben oltre 50.000,00<br />

euro, ossia il corrispettivo di un mezzo nuovo.<br />

Questa è l’idea degli interessi collettivi di questo Sindaco<br />

e (di metà) della sua Giunta.<br />

Poi non paga gli operai, non paga i dipendenti, non<br />

paga i forn<strong>it</strong>ori (tra cui la Sorical), con la conseguenza<br />

che manca l’acqua in tutta la C<strong>it</strong>tà e dice che non ci<br />

sono soldi.<br />

Però poi approva ben 2 bilanci (consuntivi) con un<br />

avanzo di amministrazione di 52.000 euro, e regala i<br />

soldi pubblici nel modo vergognoso suesposto.<br />

Rivolgiamo infine un saluto e un pensiero carico di affetto<br />

ai 12 dipendenti della Censum, 12 capi famiglia<br />

che oggi si trovano senza lavoro per colpa di questo<br />

Sindaco ed un saluto agli operai dei servizi ambientali<br />

che hanno passato la festiv<strong>it</strong>à della Madonna senza<br />

soldi e con 3 stipendi arretrati. A loro e a tutta la C<strong>it</strong>tà<br />

di <strong>Scalea</strong>, rimasta senz’acqua e col terrore di rivivere<br />

l’incubo - spazzatura di un anno fa, diciamo di stringere<br />

i denti un altro po’, anche perché da Catanzaro<br />

avremo presto notizie…<br />

Gruppo Consiliare <strong>Scalea</strong>desso<br />

Questi provvedimenti economici restr<strong>it</strong>tivi hanno colp<strong>it</strong>o<br />

anche il nostro bravo collega Matteo Cava, già<br />

addetto stampa di Mario Russo e, a singhiozzo, dal<br />

marzo 2010, anche dell’amministrazione guidata da<br />

Basile, che pare ne abbia deciso, qualche giorno fa,<br />

l’accantonamento defin<strong>it</strong>ivo. A detta di Cava, pare<br />

che i motivi reali di questa epurazione vadano ricercati<br />

nella pubblicazione di un articolo da lui firmato<br />

legato alla pubblicazione della lunga e farraginosa<br />

indagine dei carabinieri effettuata su alcuni fascicoli<br />

“scottanti” che si trovavano all’interno del Palazzo di<br />

via Plinio il Vecchio. Speriamo che questi tagli diano gli<br />

effetti sperati e che portino nelle casse comunali una<br />

boccata di ossigeno, in modo da vedere al più presto<br />

sistemate arterie c<strong>it</strong>tadine importanti come la più<br />

volta segnalata via Oreste D<strong>it</strong>o, diventata ormai quasi<br />

impraticabile e come la massacrata e pericolosa strada<br />

che porta alla zona PIP, raggiungibile ormai solo in<br />

elicottero. Apprendiamo però, che il posto dell’ormai<br />

ex addetto stampa, è stato ricoperto immediatamente<br />

da un altro collega che dovrebbe tram<strong>it</strong>e il suo girnale<br />

online il nome di <strong>Scalea</strong> e che a farne le spese, con la<br />

scusa dei fantomatici tagli sia stato il solo Cava, l’unico<br />

e vero “tagliato” della s<strong>it</strong>uazione.


Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong><br />

Panuozzo e PePeronCino insieMe aPPassionataMente<br />

Panuozzo e peperoncino<br />

stanno tracciando<br />

un percorso che dovrà<br />

portare lontano in un<br />

prossimo futuro.<br />

L’edizione <strong>2012</strong> del<br />

Panuozzo, infatti, si è<br />

avvalsa della grande collaborazione<br />

e dell’esperienza<br />

dell’Accademia del Peperoncino presieduta<br />

dal lungimirante giramondo prof. Enzo Monaco (nella<br />

foto) che crede fermamente a questo connubio e, in<br />

particolar modo, al cibo di strada che da un po’ di anni<br />

sta prendendo letteralmente piede, fino a diventare un<br />

trend, una moda che richiama e raggruppa persone di<br />

tutte le fasce di età e di ogni estrazione sociale. Le<br />

quattro giornate del “Panuozzo e Peperoncino” che<br />

hanno attirato un pubblico moderatamente numeroso,<br />

dal 19 al 22 luglio, puntualmente hanno viaggiato insieme<br />

presentando, agli intervenuti, oltre gli stand (una<br />

nota di rilievo mer<strong>it</strong>ano quelli, logicamente, con la colorata<br />

scenografia del peperoncino piccante calabrese,<br />

di prodotti tipici pugliesi e quelli di alta pasticceria<br />

siciliana di Castrofilippo (Ag), una vera attrazione per<br />

buongustai e golosi), attrazioni musicali e spettacoli<br />

vari, culminati con il clou di “Komikamente”, musica<br />

e cabaret direttamente da Zelig. Nelle quattro serate,<br />

hanno trovato il favore di un pubblico appassionato,<br />

attento e compiaciuto, le interessanti e mai scontate<br />

lezioni con protagonista, come da copione, il peperoncino.<br />

La prima, quella di apertura, nell’area servizio<br />

del ristorante “Metastasio” introdotta con dovizia<br />

di causa da Enzo Monaco, ha visto presentare, nella<br />

rubrica lezione di gusto, il peperoncino in cucina, chef<br />

Vincenzo Grisolia, in piatto Tapas e bruschette. Nella<br />

seconda si è parlato di come salare i cibi e sono state<br />

proposte Tartare con quattro tipi di sale. Nella terza,<br />

invece, è stato toccato l’argomento salute e i benefici<br />

che si possono trarre con l’introduzione del peperoncino<br />

in cucina. Osp<strong>it</strong>e della serata il prof. Bruno Amantea,<br />

Univers<strong>it</strong>à della Magna Grecia di Catanzaro. Nella<br />

quarta, quella conclusiva, l’instancabile esperto prof.<br />

Enzo Monaco ha ampiamente divagato sul Panuozzo illustrando<br />

alla perfezione le sue proprietà nutrizionali e<br />

di gusto, soffermandosi sulla liev<strong>it</strong>azione naturale, sulla<br />

doppia cottura e la farc<strong>it</strong>ura che rendono eccellente<br />

ed estremamente gustoso e sfizioso questo alimento<br />

che nasce a Gragnano, per intenderci, la patria della<br />

pasta <strong>it</strong>aliana nel mondo. Le varietà del panuozzo sono<br />

molteplici e spaziano da quello classico (pancetta e<br />

mozzarella) a quello all’arrabbiata (pancetta, mozzarella,<br />

pomodoro, funghi e peperoncino piccante) e,<br />

ancora, da quello alla “Ciccillo” (prosciutto crudo,<br />

provola, melanzane arrost<strong>it</strong>e o a funghetto e salsiccia),<br />

fino ad arrivare a quota 9. Altre farc<strong>it</strong>ure sono:<br />

peperoni, crema ai 4 formaggi, porcini, rucola, pomodorini,<br />

scaglie di parmigiano, bietola, salame, chiodini,<br />

olive ecc. Logicamente, il prof. Monaco ha abbattuto<br />

linguine con melanzane e pesce spada<br />

Gr. 350 di linguine o taglierini; 2 melanzane, gr. 200 di<br />

pesce spada; in un’unica fetta; filetti di pomodoro freschi<br />

o pelati; aglio; origano; basilico; olio di frantoio; sale.<br />

Fate imbiondire l’aglio nell’olio, quindi toglietelo e versate<br />

le melanzane ed il pesce ridotti a dadi. Salate e<br />

dopo una decina di minuti completate con i pomodori.<br />

Spolverate di origano, insapor<strong>it</strong>e con le foglie di basilico.<br />

Versate il tutto sulla pasta, cotta al dente in abbondante<br />

acqua salata; rimestate e serv<strong>it</strong>e con qualche altra foglia<br />

di basilico.<br />

tagliolini con la razza<br />

Gr. 350 di tagliolini; gr. 200 di filetti di razza; aglio; prezzemolo;<br />

vino bianco secco; olio di frantoio; pepe bianco;<br />

sale.<br />

Spezzettate il pesce e passatelo in una padella con l’aglio<br />

e il prezzemolo grossolanamente tr<strong>it</strong>ato. Dopo 5 minuti<br />

sfumate con il vino ed eliminate l’aglio. A parte, cuocete<br />

la pasta al dente in abbondante acqua salata, scolatela<br />

e mantecatela con il pesce e il liquido di cottura. Macinate<br />

sul tutto il pepe e cospargete di prezzemolo crudo<br />

prima di servire.<br />

spaghetti alle verdure grigliate<br />

Ingredienti per 4<br />

Spaghetti, 300 gr; melanzana di media grandezza, 1;<br />

peperone giallo grosso, 1; pomodori maturi ma sodi, 2;<br />

timo, 3 rametti; aglio, 1 spicchio; olio d’oliva, 2 cucchiai;<br />

sale, pepe.<br />

Pul<strong>it</strong>e le verdure, lavatele e asciugatele. Affettate sottilmente<br />

la melanzana a fette rotonde, le zucchine a fettine<br />

verticali e i pomodori a filetti. Eliminate i semi dei<br />

pomodori lasciando solo la polpa. Tagliate a metà il peperone,<br />

eliminate i semi e i filamenti bianchi interni, poi<br />

tagliatelo a falde di 1,5 cm di larghezza. Tr<strong>it</strong>ate finemente<br />

l’aglio sbucciato.<br />

Consigliati dal Diogene<br />

Le Vie del Gusto 14<br />

tutti gli steccati regionali e di campanile parlando di<br />

alimento med<strong>it</strong>erraneo diffuso da abbracciare ed accogliere<br />

perché la cucina oggi non conosce frontiere<br />

e l’esempio più lambante arriva proprio dal peperoncino<br />

che sta spopolando in tutto il mondo. Nel <strong>2012</strong>,<br />

senza un’oculata e sapiente operazione di marketing,<br />

non si può parlare di gusto e maggiormente, di cucina.<br />

Quindi la strada intrapresa da Enzo Monaco è un<br />

bene per tutti e porta a certe contaminazioni culinarie<br />

e alimentari che possono espandersi a macchia d’olio,<br />

con tutte le pos<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à che ne derivano, anche se, per<br />

portare questa manifestazione a grandi livelli, ci vorrà<br />

tempo, lavoro e pazienza. Un altro argomento toccato,<br />

da Monaco, è stato quello del cibo da strada, dove<br />

in Campania ha la sua forza con “il muso di maiale”, la<br />

pizza fr<strong>it</strong>ta e, appunto, “il panuozzo”. In Calabria e, in<br />

particolare a <strong>Scalea</strong>, come nel Lazio ed altre local<strong>it</strong>à<br />

del Centro, sta spopolando da un po’ di anni il panino<br />

riscaldato sulla piastra con la porchetta e la salsiccia,<br />

accompagnato, a scelta, da peperoni, zucchine e melanzane<br />

fr<strong>it</strong>te, da peperoni e patate e da broccoletti<br />

al peperoncino piccante, da sott’oli ed altre special<strong>it</strong>à<br />

rigorosamente meridionali. A <strong>Scalea</strong> nell’area fiera alimentare,<br />

ai piedi di Torre Talao, puoi trovare davvero<br />

tutto, anche alici fr<strong>it</strong>te, pizza e squis<strong>it</strong>e fr<strong>it</strong>telline di fiori<br />

di zucca, crespelle e gaimelle che possono essere accompagnate<br />

con vino rosso sfuso locale. Con 3 euro,<br />

vino e bevande escluse, puoi mangiare bene e al volo e<br />

proseguire la passeggiata-shopping morsicando…morsicando.<br />

Questa cucina di strada o cucina da campo,<br />

non deve scoraggiare e fare inquietare i ristoratori perché<br />

sono divagazioni culinarie esistenti in ogni regione<br />

d’Italia, in particolare all’estremo sud, principalmente,<br />

per una questione climatica (anche l’estero, nonostante<br />

il clima rigido, però, fa la sua parte) che risalgono a<br />

tempi remoti (a <strong>Scalea</strong> ad inizio degli anni’60 esistevano<br />

già i ristoranti ma anche le baracche coperte di<br />

lamiere dove si cucinavano trippa, spezzatino, soffr<strong>it</strong>ti<br />

di carne e interiori speziate “mazzacorde”) che, tutto<br />

sommato, si riallacciano a certe tradizioni. Ricordiamoci<br />

che mangiare è pur sempre una questione culturale,<br />

un’acquisizione…mangiando si impara! Il ristorante, la<br />

trattoria e tutto ciò che ne consegue, economicamente<br />

parlando, subiscono danni solo apparenti. L’offerta<br />

è varia ed ognuno può decidere come meglio crede, in<br />

base al gusto e alla tasca. Importante è regolamentare<br />

bene le cose e rispettare certe basilari forme d’igiene,<br />

spesso carenti. E poi, per dirla tutta, spesso il panino<br />

è uno sfizio di prima serata o di notte inoltrata, quindi,<br />

a completamento di serata o di nottata, si finisce quasi<br />

sistematicamente in un accogliente ristorante.<br />

Enzo Monaco, in conclusione, ha ringraziato e salutato<br />

i presenti per l’attenzione prestata nel corso di queste<br />

quattro serate dando appuntamento al “Peperoncino<br />

Festival” di Diamante che quest’anno festeggia 20 anni<br />

di passione (1992-<strong>2012</strong>) con una cinque giorni che va<br />

dal 5 al 9 settembre.<br />

Fate grigliare le fette di melanzana, di zucchina, di peperone<br />

e di pomodori, su una piastra ondulata molto calda.<br />

Distribu<strong>it</strong>a la verdura grigliata a raggiera su un piatto da<br />

portata, mescolando i diversi tipi, lasciando vuoto il centro<br />

del piatto. Salate.<br />

Fate lessare gli spaghetti in abbondante acqua bollente<br />

salata, poi scolateli al dente. In un tegame antiaderente<br />

fate scaldare l’olio con l’aglio tr<strong>it</strong>ato, versatevi dentro gli<br />

spaghetti, cospargeteli con foglioline di timo staccate dai<br />

rametti, e fate insaporire per 1 minuto, mescolando.<br />

Versate gli spaghetti al centro del piatto da portata e serv<strong>it</strong>e<br />

sub<strong>it</strong>o a tavola.<br />

Facile - preparazione 20 minuti + cottura 20 minuti = 40<br />

minuti (calorie 353)<br />

Baccalà alla griglia con peperoni<br />

Gr. 500 di baccalà non eccessivamente spesso, già spugnato;<br />

5-6 peperoni a cornetto; aglio; prezzemolo; olio<br />

di frantoio; sale.<br />

Cuocete alla griglia il baccalà, spellatelo, diliscatelo, sfaldatelo<br />

e mettetelo in una ciotola o in una insalatiera bagnandolo<br />

d’olio. A parte arrost<strong>it</strong>e i peperoni, sempre alla<br />

griglia, pul<strong>it</strong>eli, filettateli, quindi un<strong>it</strong>eli al baccalà. Salate<br />

moderatamente, aromatizzate con l’aglio e il prezzemolo,<br />

irrorate d’olio. Lasciatelo riposare convenientemente<br />

prima di servire.<br />

Pesce spada alla bagnarese<br />

4-6 fette di pesce spada; olive verdi snocciolate e capperi<br />

sotto aceto a piacere; succo di limone; prezzemolo;<br />

pepe nero; olio di frantoio; sale.<br />

Tr<strong>it</strong>ate olive, capperi, prezzemolo e distribu<strong>it</strong>e il tutto<br />

sulle fettine di pesce spadadisposte in una teglia e preventivamente<br />

salate (con moderazione), pepate, bagnate<br />

di succo di limone, irrorate di poco olio. Passate in<br />

forno già caldo per una ventina di minuti.<br />

Librerie<br />

Basile<br />

di G. Basile<br />

Scripta: Via M. Bianchi, 43 • <strong>Scalea</strong><br />

La Moderna: C.so Med<strong>it</strong>erraneo, 136 • <strong>Scalea</strong><br />

Tel. 0985.272148 • Tel. 0985.21239<br />

Basile: P.zza XI Febbraio • Diamante<br />

Cell. 346.7300201


Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong><br />

Protagonista assoluta in casa, tra gli elettrodomestici,<br />

è certamente la lavatrice, responsabile però di bollette<br />

salatissime: il consumo elevato dipende soprattutto<br />

dal riscaldamento dell’acqua per il lavaggio. Solo una<br />

piccola percentuale serve ad azionare il motore: è opportuno,<br />

quindi, scegliere modelli che possano essere<br />

collegati direttamente all’acqua calda.<br />

L’alimentazione è forn<strong>it</strong>a da pannelli solari? Ancora meglio:<br />

eliminando il riscaldamento elettrico si risparmia e<br />

si dimezzano i tempi di lavaggio. Con alcuni accorgimenti<br />

è possibile ottimizzare l’utilizzo della lavatrice,<br />

consumare meno energia e salvaguardare l’ambiente<br />

senza intaccare la qual<strong>it</strong>à del bucato.<br />

Acquisto.<br />

Controllate sempre l’etichetta che attesta l’effi cienza<br />

energetica. Prima si passava dalla classe G, meno<br />

performante, alla A (diventata oggi qual<strong>it</strong>à standard).<br />

Esistono, infatti, nuove classi energetiche: A+, A++ e<br />

A+++. Quest’ultima promette una riduzione dei consumi<br />

elettrici del 30% rispetto ad una semplice classe A e<br />

del 60% rispetto a una classe C.<br />

L’etichetta è identica per tutti i paesi dell’Unione Europea<br />

e indica, inoltre, la capac<strong>it</strong>à di carico in Kg., il consumo<br />

di energia e acqua all’anno, l’effi cacia di asciugatura<br />

e le emissioni sonore (durante il funzionamento e<br />

in fase di centrifuga).<br />

Per orientarsi nella scelta della lavatrice ideale, comunque,<br />

ogni consumatore deve pensare a come e quanto<br />

utilizza effettivamente l’elettrodomestico, visto che i<br />

consumi dichiarati in etichetta sono il risultato di misu-<br />

Risparmio Intelligente 15<br />

laVatriCe: astuzie Per sCeGlierla Bene e riDurre i ConsuMi<br />

di CHIARA CASABLANCA<br />

razioni scientifi che ma pur sempre generiche.<br />

Utilizzo.<br />

Attivate la lavatrice quasi a pieno carico, scegliendo accuratamente<br />

il programma di lavaggio, con preferenza<br />

per le basse temperature: il ciclo a 90° consuma il doppio<br />

rispetto ad uno di 40°, tenetene conto per il bucato<br />

frequente. Inoltre, fate attenzione al programma di<br />

mezzo lavaggio, perché riduce i consumi solo del 20%<br />

circa. Per alleggerire la bolletta cercate di concentrare<br />

i lavaggi di notte e imparate a dosare il detersivo in<br />

base alla durezza dell’acqua, per non sprecarlo e non<br />

rischiare di rendere diffi coltoso il risciacquo.<br />

L’acqua di casa è troppo dura? Gli esperti consigliano<br />

di installare un addolc<strong>it</strong>ore nelle tubature di adduzione:<br />

un piccolo investimento iniziale per risparmiare poi<br />

nel lungo periodo.<br />

Idee alternative.<br />

Ab<strong>it</strong>ate in condominio? C’è un modo per ridurre le<br />

spese di acquisto e manutenzione della lavatrice: acquistare<br />

uno o più apparecchi multiproprietà suddividendo<br />

il costo tra tutti i condomini che scelgono di avvalersene.<br />

In Francia è stata creata addir<strong>it</strong>tura una rete,<br />

chiamata “La Machine du Voisin” organizzata come un<br />

social network, che offre a chiunque l’opportun<strong>it</strong>à di<br />

cercare una “lavatrice in prest<strong>it</strong>o”: grazie a un motore<br />

di ricerca e una mappa s’individua l’apparecchio più<br />

vicino a casa, si contatta il proprietario e si prende appuntamento<br />

per fare il bucato (con un costo che varia<br />

dai 2€ ai 6€).<br />

Chi voglia mettere a disposizione la propria lavatrice,<br />

può aprire un profi lo personale, caricare la foto<br />

dell’elettrodomestico, indicare programmi e funzioni<br />

disponibili, specifi care gli orari del servizio e il prezzo.<br />

L’era del collaborative consuption (= consumo condiviso)<br />

è arrivata: soluzione geniale, non trovate?<br />

tutto per la casa...<br />

Risparmio e rispetto per l’ambiente<br />

NOVITÁ: DISTRIBUTORE DETERSIVO ALLA SPINA - MOBILI IN STILE<br />

Detersivi, Shampoo, Bagnoschiuma, Igiene per la casa e la persona, Profumi,<br />

Cosmetici, Articoli da regalo, ecc.<br />

Via Lauro (angolo via Borsellino) - SCALEA


Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Ultima Pagina<br />

16<br />

Tra i monti e la calma dell’incontaminata e verde<br />

valle del Fiume Lao, a pochi chilometri dal mare di <strong>Scalea</strong><br />

vi aspetta:<br />

C.da Sant’Andrea, Santa Domenica Talao (Cs)<br />

info: 337 875306<br />

oCCasione PerDuta<br />

La staffetta ciclistica “a Ruota Libera”, per ricordare il<br />

giudice Borsellino, è part<strong>it</strong>a da Breno (Bs) e ha fatto<br />

tappa a <strong>Scalea</strong>, sabato 14 luglio, per concludersi, giorno<br />

19, a Palermo. Organizzata dalla Polisportiva Disabili<br />

di Valcamonica e da LIBERA, la tappa a <strong>Scalea</strong> si è conclusa<br />

in serata nei pressi di Torre Talao. Alle ore 21.00,<br />

in Piazza Aldo Moro, “A RUOTA LIBERA… INCONTRIA-<br />

MOCI”, dopo i saluti di r<strong>it</strong>o del sindaco Pasquale Basile<br />

sono segu<strong>it</strong>i gli Interventi di Sabrina Garofalo, T<strong>it</strong>a Raffetti<br />

e degli atleti di “A Ruota Libera”, Angela Riccetti,<br />

Salvatore Colosimo.<br />

La manifestazione che ha lo scopo di ricordare tutte le<br />

v<strong>it</strong>time delle stragi mafi ose del 1992, ha visto gli atleti<br />

della Polisportiva impegnarsi in una staffetta ciclistica<br />

che ha attraversato tutta l’Italia per concludersi a Palermo<br />

il 19 luglio, in occasione del 20° anniversario della<br />

strage di via D’Amelio, in cui morirono il giudice Borsellino<br />

e i suoi cinque agenti di scorta.<br />

Il percorso totale effettuato dai ciclisti disabili è stato<br />

di circa 1850 km. Ogni tappa ha oscillato tra i 140/170<br />

km.<br />

La carovana, insieme alle associazioni locali dei sindacati<br />

e di tantissimi c<strong>it</strong>tadini, ha percorso pure la strada<br />

per Capaci spaventoso scenario dove furono trucidati<br />

il giudice Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre<br />

uomini della scorta e fatto vis<strong>it</strong>a pure a Villagrazia di<br />

Carini dove una stele ricorda l’omicidio di Ida e Nino<br />

D’Agostino, i due giovani sposi ai quali è int<strong>it</strong>olato il<br />

Presidio di Libera Valcamonica, per arrivare a piedi, in<br />

bicicletta, in handibike o con qualunque mezzo, nei<br />

pressi dei “cento passi” che separano la casa di Peppino<br />

Impastato da quella del boss Tano Badalamenti.<br />

Gli atleti sono stati assist<strong>it</strong>i da 8 automezzi, tra camper<br />

e furgoni, da un medico ed un meccanico e da altre<br />

persone, ognuno con un preciso comp<strong>it</strong>o, in totale 24<br />

partecipanti.<br />

I centri d’Italia toccati, oltre alla nostra <strong>Scalea</strong>, sono stati:<br />

Castiglione delle Stiviere; San Giovanni in Persiceto;<br />

Scandicci; Abbadia San Salvatore; Formello; Pomezia;<br />

Sessa Aurunca; Eboli; <strong>Scalea</strong>; Vibo Valentia; Milazzo;<br />

Pollina; Aspra; Palermo; Capaci e Villagrazia di Carini-<br />

Cinisi.<br />

Peccato che questa importantissima manifestazione,<br />

che poteva essere di grande richiamo, per turisti e gente<br />

del posto, sia passata quasi inosservata per la carente<br />

pubblic<strong>it</strong>à e il mancato inserimento nel programma<br />

estivo <strong>2012</strong> che con l’annuncio del “20° Anniversario di<br />

fondazione della Polisportiva Disabili Valcamonica e del<br />

20° anniversario della strage di Via D’Amelio” poteva<br />

essere impingu<strong>it</strong>o e imprezios<strong>it</strong>o per avere una valenza<br />

rilevante. Per capirci, una grande occasione perduta<br />

per fare da cassa di risonanza per la nostra <strong>Scalea</strong> che<br />

sta vivendo momenti non facili e felici turisticamente ed<br />

economicamente parlando.<br />

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