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diogenemoderno@yahoo.<strong>it</strong><br />
tra un Passato DiMentiCato<br />
e un Futuro inCerto!<br />
Socrate, con felice intuizione, affermava<br />
che la c<strong>it</strong>tà, per poter vivere, aveva<br />
costantemente bisogno di rigenerarsi<br />
moralmente, senza però perdere i<br />
“contatti” con il proprio vissuto.<br />
In questa ottica, l’importanza della<br />
“memoria collettiva”, affi ancata ad una<br />
educazione permanente, alla scoperta e alla riscoperta<br />
di una responsabil<strong>it</strong>à personale e comun<strong>it</strong>aria,<br />
all’ev<strong>it</strong>are il rifl usso nel privato, ad una partecipazione<br />
sociale e ad una valorizzazione della memoria collettiva,<br />
diventava, e lo è ancora di più oggi, un’urgenza…<br />
quasi etica e… quasi quotidiana.<br />
Un sentire condiviso, nelle concrete specifi c<strong>it</strong>à, per<br />
sconfi ggere ogni atteggiamento di indifferenza o di<br />
rassegnazione, era dunque e ancora di più dovrà diventare,<br />
passo dopo passo, possibile e quasi naturale<br />
ed è auspicabile che il tutto si “riscopra” nel diffi cile<br />
tempo presente nel quale viviamo.<br />
in seconda...<br />
anCora FerMi i laVori Di<br />
restauro Del Palazzo sPinelli<br />
di ERCOLE SERRA<br />
Dello storico Palazzo dei Principi Spinelli (sec. XIII) si<br />
parla da quasi sessant’anni e, comunque, sin dal 1952,<br />
quando il maniero fu dichiarato monumento nazionale<br />
e, quindi, sottoposto al totale e particolare vincolo di<br />
tutela insieme al terreno sottostante. In una mia lettera<br />
pubblicata nel lontano 1964 sul settimanale “CRO-<br />
NACA” segnalai il potenziale pericolo di deturpazione<br />
che poteva, sin da allora, subire il monumento con<br />
la costruzione di fabbricati nell’area circostante così<br />
come, nel corso degli anni, purtroppo, è avvenuto.<br />
in undicesima...<br />
Da Bergamo a Basile… tra aspettative e delusioni<br />
una C<strong>it</strong>tÀ PiÙ Volte traD<strong>it</strong>a!<br />
Negli ultimi 50 anni, abbiamo avuto amministratori<br />
comunali che, tutto sommato,<br />
hanno dimostrato un briciolo di sensibil<strong>it</strong>à<br />
e in parte sono riusc<strong>it</strong>i a “sentire”<br />
i diversi problemi che attanagliavano il<br />
terr<strong>it</strong>orio e la popolazione.<br />
Sarà stata piaggeria, atteggiamento di<br />
facciata, paura di essere messi al “rogo”<br />
della cr<strong>it</strong>ica, amor proprio, pensatela<br />
come meglio credete, però qualcosa è<br />
stato messo in pratica…e bene o male si<br />
è amministrato.<br />
Anche un pol<strong>it</strong>ico tanto votato nel recente<br />
passato (spesso grandi v<strong>it</strong>torie<br />
possono generare “delirio di onnipotenza”<br />
e possono far perdere l’obiettivo<br />
prefi ssato), chiacchierato e cr<strong>it</strong>icato<br />
come Mario Russo, sindaco di <strong>Scalea</strong> dal<br />
2000 al 2010, con migliaia di consensi ottenuti<br />
nei due mandati, non è che avesse<br />
il grande dono dell’ascolto: però, con i<br />
suoi difetti, sapeva far pol<strong>it</strong>ica. Si r<strong>it</strong>ornò<br />
a respirare una ventata di aria nuova e<br />
come accade spesso, sulle ali dell’entusiasmo,<br />
in molti si illusero per rimanere,<br />
poco più tardi, delusi da certi suoi giochetti<br />
pol<strong>it</strong>ici perversi.<br />
Ma quale sindaco non è mai stato cr<strong>it</strong>icato<br />
e non è fi n<strong>it</strong>o nell’occhio del ciclone?<br />
Dario Bergamo, sindaco di <strong>Scalea</strong> dal<br />
1960 al 1980, da alcuni è ricordato come<br />
il sindaco degli errori, legati alla speculazione<br />
edilizia, all’argilla della Sogene,<br />
all’ospedale mai… part<strong>it</strong>o, ai terreni<br />
“regalati” ai vari notabili dell’epoca che<br />
si “affacciavano”, in quei tumultuosi ed<br />
ag<strong>it</strong>ati anni, su <strong>Scalea</strong>, allo sventramento<br />
della Baia del Carpino e alle costruzioni<br />
sul promontorio più bello della nostra<br />
costa, alla “casa albergo”.<br />
sPeriaMo Che a salVarCi sia la MoDerata “inVasione” russa<br />
Lo scorso anno, scrivendo sulle pagine del “Diogene”,<br />
ebbi modo di prevedere un profondo, radicale, cambiamento<br />
nelle ab<strong>it</strong>udini dei vis<strong>it</strong>atori della nostra bella<br />
<strong>Scalea</strong> ed anche un altrettanto, purtroppo, radicale<br />
cambiamento nelle aspettative degli esercenti attiv<strong>it</strong>à<br />
connesse al turismo. Puntualmente, questa stagione<br />
turistica, ha portato con se i cambiamenti, tutti negativi<br />
ahimé. Le strade che in passato erano un gioioso e<br />
chiassoso viavai fi no a tarda notte, ora sono deserte,<br />
le fi nestre che come fi ori che sbocciano, iniziava ad<br />
illuminarsi già da giugno, oggi restano inesorabilmente<br />
chiuse e siamo a fi ne luglio. È senza meno superfl uo<br />
fare un’analisi dei perchè di questa s<strong>it</strong>uazione, la risposta<br />
viene data per scontata da tutti: “C’è la crisi”.<br />
in quarta...<br />
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Anno XVI - n° 4<br />
Luglio-<strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong><br />
in seconda...<br />
Grandi eventi: inContro MaGiCo al Metastasio Con alessanDro CeCChi Paone<br />
di SARA SILVESTRI<br />
di NANDO MANCO<br />
di GIAN ENRICO ZAMPROTTA<br />
Torre di Giuda<br />
simbolo del tradimento<br />
di <strong>Scalea</strong><br />
un intervento che ha deliziato la<br />
numerosa e divert<strong>it</strong>a platea<br />
Ottima la conduzione affi data al<br />
nostro direttore nando Manco<br />
La serata con Alessandro Cecchi Paone, giornalista,<br />
docente univers<strong>it</strong>ario, conduttore televisivo, pol<strong>it</strong>ico,<br />
scr<strong>it</strong>tore ecc., in via Rimoli, nella piazzetta antistante<br />
il ristorante “Il Metastasio”, sabato 28 luglio <strong>2012</strong>, per<br />
la presentazione del suo libro “Il Campione Innamorato”,<br />
nonostante la concom<strong>it</strong>anza di uno spettacolo<br />
folk nei pressi (una mannaia sul collo che ha condizionato,<br />
oltre il dovuto, l’inizio e la fi ne della serata)<br />
si è rilevata, senza dubbio, una kermesse azzeccata<br />
e spumeggiante, sotto tutti i punti di vista. Segno che<br />
la professional<strong>it</strong>à non è acqua…<br />
in ottava...
Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Primo Piano<br />
2<br />
...dalla prima<br />
l’<strong>it</strong>alia tra un Passato<br />
DiMentiCato e un Futuro inCerto!<br />
di GIOVANNI CELICO<br />
La comun<strong>it</strong>à, pertanto, poteva, può e potrà aspirare a<br />
diventare corpo più attivo, conservando e trasmettendo<br />
la memoria della sua storia, non solo la remota ma<br />
anche la più recente, perché non vi era e non vi può<br />
essere soluzione di continu<strong>it</strong>à tra “i due tempi”.<br />
Di conseguenza, se adesso non bisogna essere degli<br />
sciocchi “laudatores temporis acti”, del passato, è necessario,<br />
però e comunque, saper discernere quanto<br />
di pos<strong>it</strong>ivo, ormai, può considerarsi acquis<strong>it</strong>o, per richiamarlo<br />
e indicarlo alla attenzione collettiva, in modo<br />
che nulla abbia a perdersi, ma tutto possa concorrere a<br />
costruire “il bene comune” dell’oggi e del domani.<br />
Invece, questo è il cruccio, viviamo, a causa di una diffusa<br />
mediocr<strong>it</strong>à e superfi cial<strong>it</strong>à, soprattutto avvertibili<br />
nelle classi dirigenti, in una “attual<strong>it</strong>à incerta, cr<strong>it</strong>ica e<br />
povera”, in tutte le direzioni, un tempo “oscuro” che<br />
non solo non si “lega”, o non riesce a legarsi, al passato<br />
ma che non fa intravedere alcuna luce… alla fi ne del<br />
lungo, interminabile tunnel nel quale siamo stati o ci<br />
siamo cacciati.<br />
È primaria, in questa ottica, ed è forse l’unico “valore”<br />
rimasto, cui aggrapparsi, l’esigenza che si documenti il<br />
tempo trascorso che sembra essere, altrimenti, condannato<br />
a sprofondare in una nebbia senza fondo: la<br />
scuola e la famiglia, in ciò, dovrebbero fare da battistrada.<br />
Tra le case, le vie e le piazze, le chiese, gli alberi e i monumenti,<br />
c’è la storia comune che può ancora formare<br />
il c<strong>it</strong>tadino, che forse così si potrà interrogare su quale<br />
agorà potrà e dovrà vivere e trasmettere, se ne immagina<br />
o ne costruisce una, alle generazioni future.<br />
Quando le pietre e le strade diranno niente all’anima di<br />
ognuno e non creeranno un collegamento tra il passato<br />
e il futuro, attraverso un presente concreto, la c<strong>it</strong>tà,<br />
o la nazione, sarà ab<strong>it</strong>ata ma non sarà vissuta, non sarà<br />
amata e, perciò, non sarà goduta (quello che, oggi e<br />
domani, bisogna ev<strong>it</strong>are).<br />
Essa sarà forse soltanto terreno di competizione, luogo<br />
di scambi e di calcoli economici, stazione di trans<strong>it</strong>o,<br />
spazio da usare e sfruttare, perchè priva di memoria da<br />
preservare, non luogo “da vivere”.<br />
Bisogna fare in modo dunque che i “muri della memoria”<br />
delle nostre c<strong>it</strong>tà, dei nostri grandi e piccoli centri,<br />
delle campagne, delle colline, dei monti, dei fi umi e<br />
dei laghi, non si tramutino tragicamente in muri di un…<br />
pianto nuovo!<br />
Un tempo, con la c<strong>it</strong>tà e lo stato, si costruiva l’uomo:<br />
l’etica pubblica obbligava ogni c<strong>it</strong>tadino e, in modo<br />
speciale, coloro che si mettevano, con competenza e<br />
dedizione, al servizio degli altri, a “ costruire il bene<br />
comune”, non, per esempio, ad arricchirsi individualmente.<br />
Noi siamo padroni di nulla e dobbiamo recuperare, tra<br />
l’altro e sub<strong>it</strong>o, il senso vero e profondo che è il dedicarsi,<br />
specie nel servizio della cosa pubblica, im<strong>it</strong>ando,<br />
per esempio e anche, le esemplari fi gure del passato:<br />
necess<strong>it</strong>à, dunque, di riscoprirlo, ricostruirlo, trasmetterlo,<br />
questo nostro passato!<br />
L’ethos può e potrà ancora condurre la classe dirigente<br />
a svolgere una funzione di servizio, libera e trasparente,<br />
se ci si richiama e si centra tutto sul valore, sperimentato,<br />
oltre che della gratu<strong>it</strong>à, anche della esperienza,<br />
che rende credibili i comp<strong>it</strong>i che si assumono o ai<br />
quali si è delegati.<br />
Il superamento, tra l’altro, di ogni individualismo potrà<br />
o potrebbe rigenerare un rinnovato spir<strong>it</strong>o di partecipazione,<br />
libero dal sospetto, cosa che oggi non sembra<br />
possa avvenire, elevandolo a cr<strong>it</strong>erio di relazione<br />
sociale e di discernimento, così come, senza mistifi care,<br />
era o è stato in parte nel tempo andato.<br />
La c<strong>it</strong>tà è opera dell’uomo, a cui Dio ha affi dato la “materia<br />
prima”, perché Lui ha creato un… giardino… non<br />
una c<strong>it</strong>tà, alla cui costruzione specifi ca deve dedicarsi<br />
la creatura!<br />
Don Fabrizio, nel Gattopardo, parlando con padre Pirrone,<br />
diceva: «Ho fatto importanti scoperte pol<strong>it</strong>iche:<br />
sapete che succede nel nostro paese? Niente… solo<br />
un’inavvertibile sost<strong>it</strong>uzione di ceti! Cap<strong>it</strong>e, padre? Il<br />
nostro è il paese degli accomodamenti».<br />
Infatti, oggi, cosa succede… nel nostro paese ed esempio<br />
paradigmatico in pol<strong>it</strong>ica?... Niente! Si è piegati ed<br />
assuefatti ad un nichilismo assoluto, in uno smarrimento<br />
nevrotico, con la sol<strong>it</strong>udine che attanaglia e il dolore<br />
che abbraccia tragicamente tutto, in una s<strong>it</strong>uazione<br />
economica così grave che probabilmente ha “intont<strong>it</strong>o”<br />
gli attori veri, cioè i lavoratori, e in questo “quadro”<br />
tutto cambierà… perché nulla cambi anche se, per superare<br />
questa fase, ci vorranno forse decenni!<br />
La mancanza di stabil<strong>it</strong>à, la distruzione sistematica di<br />
continu<strong>it</strong>à, la babelizzazione della “civ<strong>it</strong>as”, la povertà<br />
galoppante, fanno da scenario ad una sost<strong>it</strong>uzione,<br />
quasi teatrale, dei ceti sociali, culturali e pol<strong>it</strong>ici dominanti,<br />
forse, e speriamo, ancora solo per poco, quelli<br />
attuali, secondo la legge del più forte e del più furbo,<br />
secondo un istinto quasi tribale di sopravvivenza (l’unica<br />
percezione… di continu<strong>it</strong>à con il passato).<br />
È solo un sussulto epocale o si tratta di qualcosa di più<br />
tragico e profondo? Speriamo che non si stia costruendo<br />
il futuro, prossimo e remoto, sulla sabbia e non sulla<br />
roccia e che ci sia un domani in parte diverso, se non<br />
migliore, o almeno accettabile per i più giovani.<br />
...dalla prima<br />
una C<strong>it</strong>tÀ PiÙ Volte traD<strong>it</strong>a!<br />
di NANDO MANCO<br />
Però saremmo ingiusti nell’elencare solo le negativ<strong>it</strong>à di<br />
quella amministrazione perché quegli stessi furono periodi<br />
anche di importanti scelte, in un contesto terr<strong>it</strong>oriale<br />
non facile, e quella era un’altra <strong>Scalea</strong>, era la comun<strong>it</strong>à<br />
dei contadini e dei marinai, di un popolo che ancora<br />
avvertiva forte i danni e la fame lasciata dal secondo confl<br />
<strong>it</strong>to bellico.<br />
Era un paese che, possedendo un’immensa pianura e<br />
incomparabili bellezze naturali, non poteva certamente<br />
rimanere con “quattro case e un forno”: dopo una prima<br />
fase di stasi (si pensava solo a garantire alcuni servizi<br />
primari), sul fi nire degli anni ’60, si diede l’avvio all’indovinato<br />
insediamento di piccole e medie imprese manifatturiere<br />
come la camiceria (I.C.M.) e quella della lavorazione<br />
del marmo (V<strong>it</strong>anza) che dettero lavoro a parecchie famiglie,<br />
mentre nel secondo decennio di amministrazione<br />
Bergamo, si scelse, anche sulla spinta di tanti palazzinari<br />
che avevano puntato su <strong>Scalea</strong> per creare un grande<br />
polo turistico, di dare l’avvio alle grandi costruzioni.<br />
Su <strong>Scalea</strong>, all’improvviso, spuntò il sole della ricchezza:<br />
per molti le cose cambiarono in un breve lasso di tempo.<br />
Addio sacrifi ci e ristrettezze, a <strong>Scalea</strong> incominciarono a<br />
girare tanti quattrini. Certo, tutto ciò ebbe un prezzo da<br />
pagare che fu quello di rinunciare e dire addio per sempre<br />
a tante bellezze naturali e paesaggistiche ma il gioco,<br />
per molti, valeva la candela. Gli altri comuni della costa,<br />
addir<strong>it</strong>tura, ci invidiavano e cercavano di im<strong>it</strong>arci.<br />
Nel 1980 Dario Bergamo, probabilmente stanco del lungo<br />
ventennio precedente, decise di non ripresentarsi più<br />
r<strong>it</strong>enendo, forse, che il suo ciclo era fi n<strong>it</strong>o e a sorpresa,<br />
sulla scena comunale, si affacciò un giovane e rampante<br />
sindaco, Franco Z<strong>it</strong>o, con l’idea di abbellire e cambiare<br />
<strong>Scalea</strong> in modo da renderla sempre più appetibile agli<br />
occhi dei turisti e trasformarla in un ordinato ed accattivante<br />
salotto all’aperto.<br />
Piazza Caloprese, per la prima volta nella sua storia, diventò<br />
isola pedonale e Z<strong>it</strong>o risolse, dopo decenni, grazie<br />
anche all’incisivo interessamento del parlamentare cosentino<br />
della DC Riccardo Misasi (era un periodo fl orido<br />
per la pol<strong>it</strong>ica nazionale), il problema dell’acqua potabile<br />
e della rete fognaria e su questa scia furono realizzate<br />
opere pubbliche come le scuole elementari e medie,<br />
l’asilo nido (attuale Idea ’90), il Palazzo di C<strong>it</strong>tà, il Palazzo<br />
di Giustizia, l’impianto di illuminazione, di depurazione e<br />
la condotta sottomarina, inoltre fu acquistato il Palazzo<br />
dei Principi e, da lì a poco, fu rifatto il tetto e consolidato.<br />
In vista dei mondiali del 1990, si riuscì, inoltre, ad<br />
ottenere un fi nanziamento di un miliardo e 50 milioni per<br />
avviare i lavori del nuovo stadio in local<strong>it</strong>à Fiume Lao.<br />
Insomma l’amministrazione Z<strong>it</strong>o fece cose apprezzabili<br />
dando un senso alla c<strong>it</strong>tà che nel frattempo, però, continuava<br />
a subire un processo inarrestabile di cementifi -<br />
cazione selvaggia. Nel secondo quinquennio, da tanto<br />
sfacelo non si salvò nemmeno il Convento Francescano<br />
(sec. XIV) accerchiato da mastodontici fabbricati che<br />
offuscarono per sempre questo importante s<strong>it</strong>o storicoarcheologico<br />
di patrimonio pubblico, e poco lontano,<br />
anche la collinetta verde del “monticello” sparì del tutto<br />
per far posto all’ennesima colata di cemento. Il cemento,<br />
utilizzato in modo maldestro e smisurato, come è stato<br />
fatto a <strong>Scalea</strong>, può avere gli stessi effetti devastanti di un<br />
vulcano in piena eruzione.<br />
Per capirci, si immagini Pompei, Ercolano e tutti i paesi<br />
vesuviani invasi dalla lava: a <strong>Scalea</strong> “colò” la “lava del cemento”<br />
che tanti danni ha arrecato all’intero comprensorio.<br />
Per la grande pianura, per il mare e le spiagge amene,<br />
<strong>Scalea</strong> avrebbe avuto nel suo destino un grande futuro,<br />
se si fosse puntato soprattutto a una forte espansione<br />
ricettiva, seguendo un cr<strong>it</strong>erio diverso e attuando alla<br />
lettera uno scrupoloso piano di fabbricazione.<br />
Dopo Z<strong>it</strong>o, una breve parentesi di Sandro Bergamo, fi glio<br />
del compianto Dario, che portò una ventata di gioventù<br />
e freschezza e un plausibile risveglio culturale ma, nonostante<br />
ciò, quella dirigenza fu sopraffatta da una serie<br />
di lotte intestine che contrassegnarono quei due anni e<br />
mezzo, con una popolazione divisa tra “z<strong>it</strong>iani” e “bergamiani”.<br />
Nel 1993 arrivò, a <strong>Scalea</strong>, l’ex generale Pezzotti, una persona<br />
intelligente, preparata e determinata che diede uno<br />
scossone a molti dei metodi di gestione del passato.<br />
Con raziocinio, riuscì a mettere un certo ordine nell’apparato<br />
burocratico, in pratica negli uffi ci comunali, e ad<br />
eliminare alcune forme di indolenza e talune prassi di<br />
lassismo che prima albergavano e, con la sua indiscussa<br />
esperienza, quando dovevano essere prese decisioni<br />
importanti a favore di <strong>Scalea</strong>, non es<strong>it</strong>ava a mettere in<br />
evidenza tutto il suo acume professionale e decisionista.<br />
Non mancarono provvedimenti, anche clamorosi, come<br />
quello della deviazione del traffi co a motore dalla Superstrada<br />
18 verso le “pedemontane” per motivi di sicurezza.<br />
Nel migliore periodo amministrativo, contro Francesco<br />
Pezzotti fu arch<strong>it</strong>ettata, da parte dell’opposizione e<br />
dei poteri forti, una manovra per farlo cadere: il progetto<br />
riuscì a metà!<br />
Pezzotti, nel 1996, tra polemiche e scetticismo, si ripre-<br />
sentò e tornò a vincere, a sorpresa, e governò <strong>Scalea</strong><br />
fi no al 2000, pur non raggiungendo i livelli del suo primo<br />
mandato.<br />
Dell’ex sindaco e consigliere provinciale Mario Russo abbiamo<br />
già detto sopra.<br />
In questo excursus abbiamo riassunto, velocemente, 50<br />
anni di storia pol<strong>it</strong>ico-amministrativa fatta di luci ed ombre,<br />
di alti e bassi, di aspettative e delusioni tenendo<br />
sempre conto dei periodi e degli avvicendamenti delle<br />
varie fazioni pol<strong>it</strong>iche sulla scena locale.<br />
La vera anomalia, perchè senza punti di riferimento,<br />
però, è stata toccata con la coalizione “strana” che da<br />
due anni dovrebbe… guidare la c<strong>it</strong>tà!<br />
Un sindaco, l’attuale, ineccepibile sul piano personale<br />
ma impenetrabile su quello pol<strong>it</strong>ico. Pasquale Basile, già<br />
dai primi giorni del suo insediamento, ha impostato la sua<br />
azione amministrativa su una inspiegabile e sconcertante<br />
assenza di empatia: nessun contatto o fi lo diretto si è instaurato<br />
tra primo c<strong>it</strong>tadino e popolo. Puoi parlare, dire<br />
e proporre le cose più interessanti e intelligenti del mondo…<br />
ma non caverai mai un ragno dal buco anche con<br />
tematiche e problematiche riguardanti la c<strong>it</strong>tà di <strong>Scalea</strong>!<br />
La risposta di Basile, da oltre 50 mesi, è sempre la stessa:<br />
«non ci sono soldi…»! Eppure, per la Coop. Soc. onlus<br />
“Artemisia” di Buonvicino, che fa capo a una certa Chiara<br />
Benvenuto, pare siano stati deliberati, in data 30 luglio<br />
<strong>2012</strong>, euro 17.500 da spalmare in tre mesi di cooperazione<br />
e di supporto tecnico sul già “pingue” uffi cio tributi<br />
comunale, allest<strong>it</strong>o alla grande dopo la rottura anticipata<br />
con la Censum.<br />
Eppure, tanti c<strong>it</strong>tadini e proprietari di seconde case stanno<br />
regolarmente pagando l’IMU: quello di <strong>Scalea</strong>, insieme<br />
a Rende, è uno dei comuni record, per questa entrata,<br />
della Provincia di Cosenza. Ricchissima la quota che<br />
spetta al comune di <strong>Scalea</strong>, centro di mare, ricco quindi<br />
di seconde case e realtà commerciali e imprend<strong>it</strong>oriali:<br />
2.101.101 euro, 1.074.866 al Comune e 1.026.235 allo<br />
Stato.<br />
Sicuramente, i problemi di carattere economico esistono<br />
e sono sul tappeto, però questo demoralizzante “motivo”<br />
va cambiato: non ci si può trincerare dietro uno<br />
scudo di… monotone parole, mentre si continua a mettere<br />
sulla… graticola “carne viva”, tagliando anche l’indispensabile<br />
e il necessario, magari per affrontare con<br />
una certa seren<strong>it</strong>à e tranquill<strong>it</strong>à, periodi dell’anno come<br />
la stagione estiva, unica fonte di guadagno per buona<br />
parte degli scaleoti che già pensano, preoccupati, alle<br />
prime scadenze del prossimo autunno.<br />
Nelle ultime stagioni, sarà bene ricordare, il turismo ha<br />
più volte vacillato: nel 2009 (amministrazione Russo) in<br />
piena estate abbiamo avuto le acque del mare comletamente<br />
impraticabili.<br />
Un anno fa in pieno agosto cumuli di spazzatura sparsi<br />
per <strong>Scalea</strong> hanno fatto il giro del mondo e, anche qui per<br />
Basile, non ci può essere una giustifi cazione per tutto o<br />
colpe da scaricare su altri.<br />
Anche il neo sindaco di Praia a Mare, a come si dice,<br />
avrebbe ered<strong>it</strong>ato una s<strong>it</strong>uazione economica non proprio<br />
fl orida, però tutti possono notare, arrivando a Praia,<br />
di trovarsi al cospetto di una c<strong>it</strong>tà attiva, dove regna un<br />
incoraggiante ordine e tanta attenzione, che si presenta<br />
decorosa, pul<strong>it</strong>a e vivibile, al punto di poterla paragonare<br />
ad una piccola Rimini del sud.<br />
Evidentemente, la volontà di ben amministrare è tanta.<br />
A propos<strong>it</strong>o, a fi ne luglio, organizzato dai f.lli De Rosa,<br />
con il patrocinio del comune di Praia a Mare, ha richiamato<br />
una marea di gente, ottenendo un grandissimo successo,<br />
l’atteso ed entusiasmante torneo di Beach Soccer<br />
che ha visto fronteggiarsi le agguerr<strong>it</strong>e nazionali di Spagna,<br />
Brasile, Argentina e Italia, nelle cui fi la erano schierati<br />
famosi ex calciatori, come Pagliuca, Di Livio, Ganz, Del<br />
Vecchio, Tonetto ed altri ancora che, oltretutto, sono<br />
stati davvero bravi ad aggiudicarsi la diffi cile fi nale contro<br />
il Brasile.<br />
A <strong>Scalea</strong>, invece, si vive, da più di due anni, una s<strong>it</strong>uazione<br />
in bilico senza una mirata programmazione valida, di<br />
disordine e di stallo, di non ascolto, di non entusiasmo.<br />
Negli occhi degli attuali amministratori comunali non si<br />
riscontra alcuna voglia di cambiare rotta per dare a questa<br />
c<strong>it</strong>tà, tanto premiata dal buon Dio, con straordinarie<br />
bellezze naturali, ma, allo stesso tempo, tanto danneggiata<br />
e martoriata dalla mente e dalla mano dell’uomo,<br />
una sospirata rinasc<strong>it</strong>a proiettata verso il nuovo e verso<br />
il bello.<br />
Punti vend<strong>it</strong>a:<br />
SCALEA - Via Lauro, 240/264b<br />
Fabrizio 328.7514238<br />
Matteo 328.1284855
Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Primo Piano<br />
3<br />
“osPeDale”: Cos’è CaMBiato Dal 2007 aD oGGi?<br />
Sul numero scorso del Diogene avevamo ampiamente<br />
trattato tutto il travagliato <strong>it</strong>er dell’ospedale di <strong>Scalea</strong><br />
mai part<strong>it</strong>o, dagli albori al 2007, ripercorrendo le varie<br />
fasi con l’ausilio di articoli già pubblicati sulle colonne<br />
del nostro giornale.<br />
Ora, per dovere e rispetto di informazione, perché in<br />
molti ci hanno chiesto di fare il punto della s<strong>it</strong>uazione<br />
attuale su un argomento così importante, come la salute,<br />
che riguarda e sta a cuore indistintamente a tutti, cercheremo<br />
di esporre tutte le nov<strong>it</strong>à frattanto intervenute.<br />
In questi cinque anni, cioè dal 2007 ad oggi, la struttura<br />
san<strong>it</strong>aria di local<strong>it</strong>à Petrosa si è arricch<strong>it</strong>a di special<strong>it</strong>à<br />
importanti, diventando un centro di riferimento dei tanti<br />
utenti scaleoti e dei paesi lim<strong>it</strong>rofi.<br />
È in funzione l’ambulatorio di Neurologia che si è arricch<strong>it</strong>o<br />
del servizio di Neurofisiopatologia con l’esecuzione<br />
di esami elettromiografici (per la diagnostica di importanti<br />
patologie del sistema nervoso periferico-Neuropatie-<br />
Radicolopatie-Plessopatie-Patologia della giunzione neuromuscolare<br />
e del muscolo) e da qualche mese è stato<br />
attivato anche il servizio dei Potenziali evocati acustici<br />
e visivi.<br />
Tre giorni la settimana è possibile usufruire dell’ambulatorio<br />
di Urologia ed effettuare esami diagnostici di tipo<br />
funzionale: uroflussometria, esame urodinamico completo<br />
con elettromiografia e ecografia dell’apparato urinario<br />
e gen<strong>it</strong>ale maschile.<br />
Fiore all’occhiello è l’Ambulatorio di Uroriabil<strong>it</strong>azione,<br />
Unico Centro Convenzionato in tutta la Regione Calabria,<br />
in cui si effettua la Riabil<strong>it</strong>azione del Pavimento Pelvico<br />
per tutte le disfunzioni minzionali urologiche, neurourologiche,<br />
uro-ginecologiche e disfunzioni pediatriche<br />
(incontinenza e r<strong>it</strong>enzione vescicale e tutte le disfunzioni<br />
fecali). Inoltre vengono effettuate terapie riabil<strong>it</strong>ative<br />
anche per soggetti con disfunzioni erettili (impotenza).<br />
Un<strong>it</strong>amente alle terapie riabil<strong>it</strong>ative convenzionali si effettuano<br />
anche programmi di tipo innovativo (terapia<br />
neuro-cogn<strong>it</strong>iva, stimolazione nervo tibiale, agopuntura/<br />
auricoloterapia).<br />
È attivo, inoltre, un servizio ambulatoriale rivolto al<br />
paziente portatore di “stomia” (nuovo organo posto<br />
sull’addome che raccoglie all’esterno feci e urine), come<br />
risultato di interventi chirurgici per asportazione di tumori<br />
dell’apparato intestinale o urinario. Si intuisce come la<br />
presa in carico di tale paziente non sia esclusivamente di<br />
tipo san<strong>it</strong>ario ma anche di tipo psicologico/assistenziale<br />
globale. È presente, anche un ambulatorio di Ecografie<br />
mun<strong>it</strong>o di Doppler, per la diagnosi di patologie venosearteriose<br />
agli arti superiori e a quelli inferiori. Si eseguono<br />
doppler TSA e Aorta addominale.<br />
Inoltre si eseguono, periodicamente, oltre alle special<strong>it</strong>à<br />
già esistenti, corsi di preparazione al parto, di acquatic<strong>it</strong>à<br />
neonatale e di prevenzione della depressione post<br />
partum, corsi di prevenzione ai disturbi psichici legati<br />
alla menopausa; e da settembre, corsi di acquatic<strong>it</strong>à per<br />
donne in menopausa.<br />
All’interno del Poliambulatorio si possono effettuare,<br />
inoltre, vis<strong>it</strong>e specialistiche di Angiologia, Cardiologia<br />
(con l’aggiunta di ecocardiogramma); Dermatologia; Diabetologia;<br />
Neurologia, Endocrinologia (con l’esecuzione<br />
di ecografie tiroidee), odontoiatria, oculistica, diabetologia,<br />
fisiatria, ortopedia, otorino, ecografie.<br />
Da marzo del 2009 si effettua la Riabil<strong>it</strong>azione Adulti,<br />
motoria e neuromotoria, rivolta a pazienti con postumi<br />
d’ictus - Morbo di Parkinson - Sclerosi multipla - Ernia discale).<br />
Un altro ambulatorio esclusivo è quello in cui si pratica<br />
il linfodrenaggio, rivolto a donne con linfedema agli arti<br />
superiori ed inferiori, per postumi di mastectomia o isterectomia.<br />
È stato anche messo in funzione un percorso<br />
vascolare per l’Idrokines<strong>it</strong>erapia.<br />
Infine, le vaccinazioni, che fino a qualche anno fa si effettuavano<br />
presso uno studio medico c<strong>it</strong>tadino privato,<br />
adesso si eseguono nel Poliambulatorio nei giorni di<br />
mercoledì e venerdì.<br />
Alla luce di quanto riportato e da un sopralluogo effettuato,<br />
gli spazi “sfruttati” al primo piano, vista la mole delle<br />
attiv<strong>it</strong>à svolte, appaiono alquanto insufficienti.<br />
A questo punto, con una spesa irrisoria, potrebbero essere<br />
utilizzati i locali comunicanti che si trovano al piano<br />
terra (nella foto) e che, sicuramente, darebbero un<br />
grande aiuto e un notevole sollievo al personale tutto<br />
ma, soprattutto, renderebbero un grande servizio alla<br />
c<strong>it</strong>tadinanza di <strong>Scalea</strong> e ai tanti ab<strong>it</strong>anti dei comuni vicini<br />
che si appoggiano a questa, nonostante tutto, importante<br />
struttura.<br />
Realizzato ciò, come più volte, segnalato sul nostro<br />
giornale, si dovrebbe e potrebbe, al più presto, trovare<br />
un’adeguata sistemazione alla strada a doppio senso di<br />
circolazione che si trova all’interno dell’area del Poliambulatorio<br />
che dovrebbe, invece, correre a senso unico<br />
per ev<strong>it</strong>are antipatici e spiacevoli ingorghi che spesso<br />
provocano tamponamenti e incidenti con conseguenze<br />
anche abbastanza gravi.<br />
Che Cos’è l’inContinenza urinaria?<br />
L’incontinenza urinaria è la incapac<strong>it</strong>à di controllare e<br />
trattenere la perd<strong>it</strong>a di urina. Fughe urinarie, anche di<br />
tipo minimo, cost<strong>it</strong>uiscono un problema di disagio personale,<br />
relazionale, psicologico, sociale, di igiene publica,<br />
di COSTI. Pur non essendo una patologia in grado<br />
di pregiudicare la sopravvivenza del paziente, (salvo in<br />
rari casi), essa influenza negativamente l’aspetto globale<br />
dell’individuo determinando una seria alterazione della<br />
qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a.<br />
PerChÉ DoBBiaMo Parlarne?<br />
In questo momento particolare, di crisi economica, dobbiamo<br />
pensare a soluzioni innovative, consapevoli che<br />
uno dei tanti aspetti clinici dove coniugare risparmio e<br />
qual<strong>it</strong>à, sia proprio quello relativo alla prevenzione delle<br />
Incontinenze sfinteriche e delle cause che determinano<br />
tale sintomo.<br />
Tutto ciò anche e soprattutto in considerazione di tante<br />
cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à emergenti: l’invecchiamento progressivo della<br />
popolazione, l’aumento delle malattie croniche, la cresc<strong>it</strong>a<br />
della domanda di salute e benessere, la scars<strong>it</strong>à<br />
“relativa” delle risorse, le carenze organizzative di alcuni<br />
servizi, gli alti volumi di spesa farmaceutica, l’inadeguatezza<br />
di molte prestazioni ospedaliere, ecc...<br />
ePiDeMioloGia. risVolto eConoMiCo:<br />
L’incontinenza urinaria è un problema importante per<br />
molte persone; è colp<strong>it</strong>a una donna su tre dopo i 60<br />
anni; 40% delle donne tra i 30 e 50 anni e 20% prima dei<br />
30 anni. Nella popolazione maschile è presente nel 2 -<br />
10%. Enuresi = 10 - 15% dei bambini fra i 6 -7 anni.<br />
In Italia si calcolano almeno 3 - 4 milioni di incontinenti<br />
(dato ancora sottostimato a causa di una imbarazzante<br />
inibizione da parte di circa il 50% dei pazienti che difficilmente<br />
ne parla al proprio medico).<br />
Patologie sommerse: I.U. associata a Dolore Vescicale e a<br />
Dolore Pelvico Cronico, nell’anziano fragile, nel pz. neurologico.<br />
È da segnalare che negli U.S.A. la spesa san<strong>it</strong>aria per i<br />
pazienti incontinenti ammonta a circa 8 miliardi di dollari,<br />
in Italia a circa 600.000,00 di €, nel nostro terr<strong>it</strong>orio (già<br />
ASL n. 1 di Paola) sono stimati 2.400 pazienti circa con<br />
una spesa san<strong>it</strong>aria annua di circa € 1.400,00.<br />
Diagnosi: quando il paziente arriva dal medico è già a<br />
metà strada nell’affrontare il problema. Il M.M.G. E lo<br />
Specialista sapranno consigliare gli esami diagnostici da<br />
effettuare e successivamente la terapia più adeguata.<br />
Terapia: ci sono diversi tipi di terapia a seconda del tipo<br />
e grado del problema e a seconda del paziente.<br />
tiPi Di inContinenza e Cause:<br />
L’incontinenza urinaria può essere causata da più fattori:<br />
Negli uomini: Malattia prostatica<br />
Nelle donne: legate a gravidanze, parto, menopausa.<br />
1. Da Sforzo: Incontinenza che si manifesta in caso di<br />
aumento della pressione addominale (tosse, starnuto,<br />
risata, movimento o sforzo fisico).<br />
Cause: Indebolimento PAVIMENTO PELVICO, indebolimento<br />
SFINTERE VESCICALE, patologie neurologiche, Stipsi,<br />
IATROGENA (farmaci, int. Chirurgici), Tumori, Fistole,<br />
Malattie cardiovascolari, diabete.<br />
2. Da urgenza: provocata da contrazioni involontarie del<br />
muscolo vescicale (detrusore).<br />
Cause: Malattie neurologiche, IDIOPATICA, (senza un motivo<br />
preciso), Int. Chirurgici, condizioni ostruttive croniche.<br />
3.Mista: (entrambi i tipi).<br />
4.Da rigurg<strong>it</strong>o: (Ipertrofia prostatica).<br />
5.Altre cause: incontinenza funzionale, infezioni urinarie.<br />
teraPia:<br />
• Prevenzione: modifiche dello stile di v<strong>it</strong>a: prevenzione<br />
e/o correzione di: obes<strong>it</strong>à, fumo, stipsi, infezione urinaria.<br />
• Prevenzione oncologica/screening.<br />
• Riabil<strong>it</strong>azione Perineale. Pre e post-partum.<br />
La Consapevolezza dei problemi è la chiave che apre la<br />
porta alle possibili soluzioni<br />
L’incontinenza urinaria e fecale, il prolasso degli organi<br />
pelvici che venivano considerati eventi ineluttabili o episodi<br />
di cui vergognarsi, se affrontati in modo adeguato, si<br />
possono e si devono curare, trattare, gestire al meglio.<br />
Parlane seMPre al tuo MeDiCo Curante<br />
Il nostro obiettivo prior<strong>it</strong>ario mediante questo progetto<br />
che associa RISPARMIO E QUALITÀ è quello di effettuare<br />
una opera di informazione ed educazione del pubblico<br />
e delle figure professionali del settore san<strong>it</strong>ario al fine di<br />
migliorare la consapevolezza dei problemi, abbattendo<br />
pregiudizi e tabù (oltre che… liste di attesa!!!!!).<br />
rivolg<strong>it</strong>i a: indirizzo ambulatorio: C/da Petrosa<br />
Tel. Prenotazioni: 0985 - 2837221<br />
Tel. Ambulatorio: 0985 - 2837227<br />
E-mail: aspscaleauro@libero.<strong>it</strong><br />
Resp. Medico: Dr.ssa Agnese R. MOLLO<br />
URORIABILITATORI: Dr. O.G. GUARAGNA - I.G. LUCCHESE<br />
RESP. ASP SCALEA: Dr.ssa Clelia RANDISI<br />
Giorni Di aPertura<br />
AMBULATORIO:<br />
MARTEDI: Pom. - UDM Completo<br />
GIOVEDI: Mattino - Vis<strong>it</strong>e<br />
GIOVEDI: Pom. - Uroflussometrie - Ecografie<br />
RIABILITAZIONE:<br />
LUNEDI: Mattino - Pomeriggio<br />
MERCOLEDÌ: Mattino - Pomeriggio<br />
VENERDÌ: Mattino - Pomeriggio
Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Primo Piano<br />
4<br />
Due FerMate in PiÙ Di interC<strong>it</strong>Y<br />
Ma BaGni anCora Chiusi.<br />
Cosi non Va ProPrio!<br />
«Con l’entrata in vigore del nuovo orario di Tren<strong>it</strong>alia che<br />
prevede due coppie di interc<strong>it</strong>y tra Milano e la Calabria<br />
<strong>Scalea</strong> riacquista due importanti fermate». L’assessore al<br />
Turismo Giuseppe Forestieri è soddisfatto per le nuove<br />
fermate degli Interc<strong>it</strong>y che riportano l’importanza che<br />
mer<strong>it</strong>a ad un centro turistico e balneare come <strong>Scalea</strong><br />
meta di vacanze ed anche centro di snodo per le altre<br />
local<strong>it</strong>à della costa. Importanza che viene però sminu<strong>it</strong>a<br />
se pensiamo ai servizi essenziali che non vengono garant<strong>it</strong>i.<br />
Vogliamo parlare del perché ancora i bagni pubblici<br />
siano chiusi? È possibile che anche in estate la stazione<br />
principale dell’alto Tirreno debba presentare queste clamorose<br />
inefficienze? E di questo Forestieri parla nella<br />
sua usc<strong>it</strong>a ufficiale «Ora però - aggiunge Forestieri - chiediamo<br />
alle società che gestiscono le Ferrovie di fare un<br />
ulteriore sforzo ponendo attenzione alle strutture della<br />
stazione ferroviaria alla problematica già nota dei bagni<br />
pubblici, alla pulizia. Si rinnova la richiesta della possibil<strong>it</strong>à<br />
di aprire in quella struttura un ufficio informazioni che<br />
possa garantire ai turisti adeguato sostegno per il soggiorno<br />
in questo terr<strong>it</strong>orio. Siamo sicuri che la sensibil<strong>it</strong>à<br />
dimostrata nel ripristinare due importanti fermate, potrà<br />
essere confermata anche in piccoli accorgimenti che in<br />
un Comune turistico come <strong>Scalea</strong> diventano importanti<br />
e in taluni casi necessari. Dialogare con le ist<strong>it</strong>uzioni<br />
può essere un punto di forza sia per l’amministrazione<br />
comunale che per Tren<strong>it</strong>alia e le altre società connesse.<br />
E proprio da questa attenzione riservata alla nostra<br />
c<strong>it</strong>tadina mi attendo un ulteriore sforzo di Tren<strong>it</strong>alia per<br />
garantire la fermata a <strong>Scalea</strong> di altri treni importanti in<br />
modo da favorire la presenza di viaggiatori in un punto<br />
strategico di collegamento per i paesi dell’alto Tirreno».<br />
Si spera che la stazione di <strong>Scalea</strong> venga potenziata, curata<br />
e calcolata nella giusta maniera, perché è la via di<br />
accesso principale dei collegamenti e non si può rischiare<br />
di perdere questo ruolo per negligenza, superficial<strong>it</strong>à<br />
o altri atteggiamenti poco responsabili.<br />
Se poi, questo deleterio trend dovesse perdurare e favorire<br />
sempre più il traffico nazionale ed estero a mezzo<br />
autobus, come sta succedendo da circa 10 anni a discap<strong>it</strong>o<br />
di Tren<strong>it</strong>alia, i dirigenti delle ferrovie di Stato dovranno<br />
prendere atto che il quasi fallimento-passeggeri<br />
a mezzo treno, oltre all’aumento dei costi sempre più<br />
eccessivi è causato da carenze e defaillance grossolane<br />
come quelle sopra descr<strong>it</strong>te. (V.M.)<br />
riFiuti nei Cassonetti<br />
Multe a chi non rispetta<br />
le ordinanze emesse<br />
Controlli serrati nel periodo estivo in tema di ambiente<br />
e di rifiuti. La Polizia locale di <strong>Scalea</strong>, con il servizio<br />
ambiente coordinato da Adriano Serra, ha intensificato<br />
i pattugliamenti. «L’amministrazione Comunale -<br />
ricorda Serra - ha tra i suoi obiettivi prior<strong>it</strong>ari la tutela<br />
dell’ambiente, finalizzata alla salvaguardia della salute<br />
intesa sia come eliminazione di vulnus rappresentato<br />
da rifiuti pericolosi che e soprattutto da abbandoni<br />
di rifiuti o comportamenti illec<strong>it</strong>i che compromettono<br />
il decoro del paesaggio e ostacolano il normale ciclo<br />
della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Per raggiungimento<br />
di tale obiettivo sono state emanata appos<strong>it</strong>e<br />
ordinanze che integrano la normativa vigente in particolare<br />
il Testo unico sull’Ambiente».<br />
È necessario ricordare anche gli importi delle sanzioni<br />
amministrative relative a violazioni in materia di ambiente:<br />
per il conferimento di rifiuti solidi urbani negli appos<strong>it</strong>i<br />
cassonetti al di fuori dell’orario consent<strong>it</strong>o (dal 1<br />
luglio al 30 settembre dalle ore 21.00 alle ore 01.00<br />
con esclusione del sabato) 50,00 euro;<br />
conferimento di rifiuti derivanti da attiv<strong>it</strong>à commerciali<br />
nei cassonetti per i rifiuti solidi urbani 50,00 euro;<br />
conferimento di imballaggi terziari nel normale circu<strong>it</strong>o<br />
di raccolta rifiuti solidi urbani 600,00 euro; abbandono<br />
di rifiuti ingombranti nei pressi di cassonetti o<br />
sul terr<strong>it</strong>orio 600,00 (detti rifiuti devono essere confer<strong>it</strong>i<br />
presso le isole ecologiche s<strong>it</strong>e in local<strong>it</strong>à Piano<br />
dell’acque e La bruca zona industriale).<br />
sPeriaMo Che a salVarCi sia la MoDerata “inVasione” russa<br />
Comoda risposta atta a giustificare tutte le s<strong>it</strong>uazioni<br />
negative ma, se facciamo un piccolo e sincero esame<br />
di coscienza, scopriamo che una grossa parte delle<br />
colpe è anche nostra.<br />
Cosa abbiamo fatto per invogliare il turista a venire a<br />
<strong>Scalea</strong>?<br />
Cosa abbiamo predisposto per offrire una stagione<br />
turistica più appetibile?<br />
Mio malgrado, dobbiamo risponderci: “Nulla”.<br />
Anzi, certamente, abbiamo peggiorato la s<strong>it</strong>uazione;<br />
non sono stati predisposti eventi, nè per giovani, nè<br />
per anziani e nemmeno per famiglie, non sono stati<br />
migliorati i servizi, la viabil<strong>it</strong>à, l’arredo urbano ecc.<br />
In compenso abbiamo trascorso un lungo inverno a<br />
discutere di “Porto, si, Porto, no”, senza pensare che<br />
la stagione estiva sarebbe stata incombente e che chi<br />
veniva da noi avrebbe voluto un poco di relax dopo i<br />
quotidiani “bollettini di guerra” del governo dei tecnici<br />
diramati dai media.<br />
Abbiamo ridotto le spiagge libere ed incrementato i<br />
lidi a pagamento, miraggio per molti di facili guadagni,<br />
risultato? Gli ombrelloni occupati si contano in ogni<br />
lido sulle d<strong>it</strong>a di una mano.<br />
Certo, arriverà la settimana clou di ferragosto, con migliaia<br />
di persone, in un caos che farà loro dire: “L’anno<br />
prossimo andrò altrove”, quei pochi giorni però,<br />
non saranno sufficienti ad ammortizzare le spese ed<br />
a creare un utile reale per affrontare l’inverno e il risultato<br />
sarà, un’ulteriore contrazione per la prossima<br />
stagione.<br />
Ci stiamo lentamente avviando a diventare una “Ghost<br />
c<strong>it</strong>y” con migliaia di un<strong>it</strong>à ab<strong>it</strong>ative, sempre più vuote,<br />
con una fior<strong>it</strong>ura di multicolori cartelli “vendesi” ma,<br />
senza potenziali acquirenti (russi a parte, sparsi lungo<br />
tutta la penisola <strong>it</strong>alica, non sappiamo quanto durerà<br />
e quanto basterà questo anomalo fenomeno di grande<br />
esodo verso investimenti stranieri di questi nuovi<br />
ricchi provenienti in gran parte dalla opulenta Mosca<br />
dove si fa tanto business e non c’è ombra di crisi) e<br />
conseguente calo del valore, artatamente portato alle<br />
stelle.<br />
Tanto a giustificare tutto c’è la crisi.<br />
Non sarebbe il caso, invece, di fare un umile “mea<br />
culpa” e cercare di rimediare per il futuro?<br />
al MiGlior oFFerente<br />
di MATTEO CAVA<br />
il mercato coperto, che negli ultimi anni, al suo interno<br />
non ha svolto tale funzione per la fatiscenza della<br />
struttura, verrà venduto al “miglior offerente”. Salta<br />
così un luogo simbolo di <strong>Scalea</strong> che probabilmente<br />
diventerà un anonimo supermercato o un negozio di<br />
chincaglieria. Una struttura che anziché sottostare alla<br />
“sol<strong>it</strong>a” legge del dio “denaro”, del guadagno a tutti<br />
i costi, avrebbe potuto essere recuperata anche per<br />
un simbolo di cultura. Un teatro coperto o all’aperto,<br />
una biblioteca più accessibile, un centro per le mostre,<br />
un luogo di r<strong>it</strong>rovo per iniziative di vario genere.<br />
Ma queste cose vengono messe da parte o fanno la<br />
fine di strutture come l’Ecomuseo, oggetto dei “sol<strong>it</strong>i”<br />
predatori che lo hanno spogliato. Un furto che è stato<br />
consumato nel silenzio di tutti.<br />
l’ecomuseo mirava a raccogliere la cultura, la storia, la<br />
tradizione dei paesi dell’alto Tirreno cosentino. Video,<br />
testi conservati in supporti informatici e dig<strong>it</strong>ali per instradare<br />
i vis<strong>it</strong>atori, gli scolari a conoscere il terr<strong>it</strong>orio,<br />
per invogliare i villeggianti ad approfondire le escursioni.<br />
Un museo che doveva crescere insieme al terr<strong>it</strong>orio<br />
e che invece è fin<strong>it</strong>o nel nulla, laddove la cultura<br />
si racchiude nel solo cerchio della “presentazione di<br />
libri” più o meno anonimi. Ora anche il mercato coperto<br />
verrà ceduto per una base d’asta di poco superiore<br />
al milione di euro. Così il Comune potrà colmare<br />
una infin<strong>it</strong>esimale parte del deb<strong>it</strong>o. Negli anni passati<br />
l’opposizione aveva contestato la possibile vend<strong>it</strong>a<br />
per case popolari del vecchio Comune.<br />
la sede del vecchio municipio di via Roma, è ora<br />
popolata da “spir<strong>it</strong>i”. Si è scelto di non cederla ed<br />
è diventata sede di numerose associazioni che hanno<br />
inser<strong>it</strong>o la via e l’indirizzo forse senza mai mettere<br />
piede in quel Palazzo. Forse nei prossimi giorni le sale<br />
verranno aperte per una mostra. Un primo segnale.<br />
L’alienazione del “mercato coperto” comporterà lo<br />
spostamento di ciò che da anni avviene attorno, il<br />
mercato della frutta. C’è chi chiede di rivedere le scelte<br />
e di pensare, magari anche a cedere la struttura,<br />
lasciando una destinazione obbligata, ben precisa,<br />
che possa garantire uno spiraglio ai futuri c<strong>it</strong>tadini di<br />
<strong>Scalea</strong> che non dovranno e potranno vivere di sole<br />
“opere” commerciali.<br />
di GIAN ENRICO ZAMPROTTA<br />
Offriamo a chi ci viene a trovare, motivi di interesse,<br />
investiamo nella risorsa turistica. Abbiamo un mare<br />
meraviglioso, luoghi impareggiabili, ma soprattutto<br />
voglia di fare meglio, e allora perchè sprecare queste<br />
risorse che la natura ci ha donato? Dobbiamo metterci<br />
al passo con i tempi, non offrire la desolazione che<br />
si vede in giro, senza nessun tipo di richiamo alla gioia<br />
di godere una vacanza.<br />
Chi viene a <strong>Scalea</strong>, desidera dimenticare le ambasce<br />
di un anno…<br />
Perché non sensibilizzare giovani, associazioni ed<br />
organismi vari, comunali e sovra comunali, ad organizzare<br />
cose amene? Ricordo che in passato veniva<br />
pubblicato un opuscolo int<strong>it</strong>olato “Vivi l’estate a <strong>Scalea</strong>”,<br />
negli ultimi tempi è diventato: prima un semplice<br />
dépliant ed ora è quasi spar<strong>it</strong>o del tutto.<br />
Nel frattempo “l’Azienda <strong>Scalea</strong>” si avvia al fallimento<br />
e come una bomba ad orologeria attende di esplodere<br />
con tutta la sua potenza.<br />
È urgentissimo reperire un ottimo artificiere in grado<br />
di disinnescare questa bomba e riportare <strong>Scalea</strong> verso<br />
traguardi più rosei, con più finestre aperte, più turismo<br />
per un tempo più lungo, più cuore e meno attaccamento<br />
a mire personali. Non si può sperare (crisi o<br />
non crisi in atto) lavorando solo dieci o quindici giorni<br />
nel periodo di maggiore calca, di ricavare il necessario<br />
per un anno intero.<br />
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5<br />
Palmiro Manco: «Con la spending<br />
review il dissesto è inev<strong>it</strong>abile»<br />
«l’uniCa Via D’usC<strong>it</strong>a Per la<br />
rinasC<strong>it</strong>a Di sCalea»<br />
L’allarme lo aveva già lanciato il consigliere<br />
di opposizione Palmiro Manco.<br />
In occasione della riunione della commissione<br />
comunale al bilancio - area<br />
finanziaria - dello scorso 28 giugno, lo<br />
stesso indicava il dissesto quale strada<br />
da percorrere in quanto vanno stralciati<br />
dal conto di bilancio (nei residui attivi) i cred<strong>it</strong>i inesigibili<br />
come i circa 14 milioni di Tributi Italia. Anticipava<br />
anche il parere sfavorevole sul bilancio. Tutto questo<br />
prima che fosse introdotta la norma sulla spending<br />
review.<br />
In effetti le alternative non ci sono o, meglio, prospettare<br />
altre soluzioni, significherebbe affossare ancora<br />
di più la nostra c<strong>it</strong>tà. Dichiarare il dissesto - afferma<br />
il consigliere di opposizione appartenente al gruppo<br />
“<strong>Scalea</strong> Libera” Palmiro Manco - non è una vergogna<br />
ma un atto di responsabil<strong>it</strong>à che dovrebbe invogliare<br />
a ripartire per il bene di <strong>Scalea</strong>. Diverse c<strong>it</strong>tà <strong>it</strong>aliane,<br />
molte di queste del Meridione, sono costrette a dichiarare<br />
il dissesto, il conseguente scioglimento del<br />
Consiglio e l’entrata in campo della Corte dei conti.<br />
L’ormai nota spending review, introdotta da Monti,<br />
che punta “all’armonizzazione dei sistemi contabili e<br />
degli schemi di bilancio, impone di svalutare del 25%<br />
i residui attivi accumulati sino ad oggi; si tratta di entrate<br />
contabilizzate ma non ancora incassate, come<br />
possono essere i proventi sulle multe o le tasse sui<br />
rifiuti. Cifre importanti, che servono a ‘fare’ il bilancio<br />
di un ente che spesso, per prassi, gonfia queste voci<br />
pur sapendo di non riuscire a poter incassare il 100%<br />
degli importi”. Questa s<strong>it</strong>uazione ha di fatto innalzato<br />
vertiginosamente il tasso di incidenza di fallimento per<br />
le amministrazioni comunali; basti pensare all’incremento<br />
dei commissariamenti registratosi nell’ultimo<br />
biennio, da due casi a venticinque.<br />
Il dissesto - conclude il consigliere Palmiro Manco -<br />
dopo gli sforzi già richiesti ai c<strong>it</strong>tadini con le imposte<br />
arrivate ai massimali storici, è l’unica via d’usc<strong>it</strong>a per<br />
pensare ad una rinasc<strong>it</strong>a di <strong>Scalea</strong>. Veder morire anno<br />
dopo anno il nostro paese è un colpo al cuore. Ormai<br />
c’è poco da salvare e non c’è più tempo da perdere.<br />
Dichiarare il dissesto oggi, per un domani migliore...<br />
Chi Fa Da se Fa Per tre…!<br />
Primi risultati concreti dell’attiv<strong>it</strong>à di riorganizzazione<br />
dell’Ufficio Tributi del Comune di <strong>Scalea</strong>.<br />
Come è noto tutta la gestione dei tributi è stata riportata<br />
all’interno dell’Ente e l’ufficio stesso è stato<br />
potenziato al fine di poter operare sull’impianto della<br />
nuova banca dati. L’ufficio, che ha come responsabile<br />
l’avvocato Giuseppe Sangiovanni, è ora interessato dal<br />
processo di elaborazione e gestione di tutti i tributi.<br />
In particolare, è in atto un intenso lavoro rivolto all’attiv<strong>it</strong>à<br />
di ricostruzione della banca dati ICI e IMU, volto<br />
ad assicurare la massima affidabil<strong>it</strong>à dei dati relativi<br />
all’imposta. Durante questa fase, operando in modo<br />
da ottimizzare le risorse, sono stati effettuati i primi<br />
riscontri relativi agli anni di imposta ICI 2010 e 2011,<br />
pur nelle difficoltà oggettive derivanti dalla mancata<br />
trasmissione della banca dati aggiornata da parte della<br />
società di gestione precedente.<br />
Nelle prossime settimane saranno quindi inviati agli<br />
utenti gli accertamenti per il mancato pagamento<br />
dell’ICI relativo ai due anni c<strong>it</strong>ati per un ammontare<br />
complessivo di circa 2 milioni di euro.<br />
«L’azione - fanno sapere in una nota il consigliere<br />
Franco Di Giorno e il sindaco Pasquale Basile - tende<br />
ad ev<strong>it</strong>are che gli effetti della crisi finanziaria in cui<br />
versa il Comune di <strong>Scalea</strong> ricadano sui c<strong>it</strong>tadini onesti<br />
che hanno corrisposto quanto dovuto per l’ICI. È<br />
chiaro che vanno colp<strong>it</strong>i da sub<strong>it</strong>o coloro che hanno<br />
evaso l’ICI senza attendere l’avvicinarsi delle scadenze<br />
delle prescrizioni. Solo in tal modo si può sperare in<br />
una giustizia sociale, per quanto riguarda le imposte e<br />
i tributi, ev<strong>it</strong>ando di colpire coloro che pagano puntualmente<br />
le imposte e i tributi. Tra l’altro, la gestione<br />
interna dei tributi ha già dato risultati di evidente efficienza<br />
sul fronte della tassa di occupazione del suolo<br />
pubblico sia relativamente al mercato settimanale che<br />
alle fiera in occasione della festiv<strong>it</strong>à della Madonna del<br />
Carmelo. Questo va a tutto mer<strong>it</strong>o dell’ufficio tributi e<br />
delle azioni di controllo della Polizia Locale e testimonia<br />
la bontà della scelta dell’Amministrazione.<br />
C’è anche da dire che, proprio a causa della mancata<br />
trasmissione degli atti da parte delle gestioni tributarie<br />
precedenti saranno possibili, purtroppo, disguidi per i<br />
quali ci scusiamo anticipatamente nei confronti di tutti<br />
i c<strong>it</strong>tadini. Ci sentiamo però di poter affermare senza<br />
ombra di dubbio che siamo, finalmente, sulla strada<br />
corretta e che tali disguidi saranno risolti, col tempo,<br />
una volta per tutte».<br />
l’<strong>it</strong>alia e la Crisi<br />
in quest’estate dai porti <strong>it</strong>aliani sono spar<strong>it</strong>e 30.000<br />
barche, è anche qui dobbiamo dire grazie al governo<br />
dei professori tecnici. un peccato perché, di questa<br />
s<strong>it</strong>uazione si stanno avvantaggiando altre nazioni<br />
che ci accolgono a braccia aperte.<br />
un popolo di bravissimi creativi e lavoratori che,<br />
loro malgrado, trovano campo fertile altrove. Basta<br />
con questa esasperazione della paura e delle tasse<br />
a getto continuo, bisogna defiscalizzare, basta con<br />
questa repressione che ha mandato in fumo anche<br />
l’ultima estate. Ma in mano a chi siamo fin<strong>it</strong>i?<br />
l’<strong>it</strong>alia è diventata il discount della Germania!<br />
è tornata Di MoDa l’auster<strong>it</strong>Y<br />
Monti uccide mari e monti<br />
Tasse, bl<strong>it</strong>z fiscali, burocrazia: i prof. hanno demol<strong>it</strong>o<br />
il turismo (in calo del 30%). sei <strong>it</strong>alinani su dieci non<br />
fanno vacanze.<br />
e i nostri vicini fanno festa:<br />
in Croazia, spagna e Corsica c’è il tutto esaur<strong>it</strong>o. In<br />
Italia stabilimenti balneari semi vuoti. Nella prima settimana<br />
d’agosto sulla A4 direzione Slovenia c’erano<br />
7 km di fila.<br />
ibiza rimane una delle mete turistiche più frequentate<br />
in Europa, dove il mare cristallino si abbina ad una v<strong>it</strong>a<br />
notturna senza pari con gli stabilimenti balneari che si<br />
trasformano in discoteche a cielo aperto fino all’alba.<br />
estate FalCiata<br />
Se il Governo vede la fine del tunnel, la gente teme<br />
invece altri balzelli.<br />
Poche prenotazioni<br />
Un pieno di gasolio mediamente, costa 12 euro in più<br />
rispetto all’anno scorso.<br />
spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e bussiness<br />
il turisMo reliGioso<br />
reGistra nuMeri reCorD<br />
Mancano i soldi e i fedeli tornano a Dio. È l’estate in<br />
corso a segnare il boom del turismo religioso, gente<br />
che invece di scegliere le mete più à la page opta per<br />
i santuari. «Più si aggrava la crisi economica e aumenta<br />
la disoccupazione, con conseguente riduzione pure<br />
dei soldi destinati alle cure san<strong>it</strong>arie, maggiore diventa<br />
nell’uomo la necess<strong>it</strong>à di trovare dei riferimenti altrove.<br />
E si trovano solo nella fede», dice Mons. Danilo Zanella,<br />
parroco di Monteortone, nel Comune di Abano<br />
Terme, il cui omonimo Santuario ha registrato finora<br />
2000 presenze in più rispetto ai 15mila della scorsa<br />
estate. La sorgente ha fatto miracoli. L’eco delle guarigioni<br />
è arrivato in particolare in Lombardia, grazie<br />
anche alla testimonianza di una fedele di Vigevano<br />
miracolata.<br />
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napoli, indeb<strong>it</strong>amento 2.115.006 (Ind. pro cap<strong>it</strong>e<br />
0,70).<br />
Seguono nell’ordine: olbia-tempio, Cagliari, Piacenza,<br />
Bari, agrigento, livorno, avellino, taranto, trapani.<br />
Fonte: Il Sole 24 Ore, dati 2010 (dati in euro)<br />
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Analisi dei pagamenti del bilancio dello Stato per aggregati<br />
economici al netto di interessi passivi e redd<strong>it</strong>i<br />
da cap<strong>it</strong>ale<br />
(2010, dati in euro).<br />
Calabria al terzo posto, preceduta da Basilicata e<br />
abruzzo. Campania quarta.<br />
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Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Nella Nostra C<strong>it</strong>tà<br />
6<br />
50 anni Di saCerDozio…<br />
Volati in un Baleno!<br />
Il nostro caro e amato don Antonio<br />
Niger, domenica 8 luglio <strong>2012</strong>, con<br />
adeguata manifestazione, ha ricordato,<br />
con animo sempre riconoscente, i<br />
suoi 50 anni di sacerdozio e ha inv<strong>it</strong>ato,<br />
la comun<strong>it</strong>à locale, alla solenne<br />
celebrazione eucaristica, presieduta<br />
dal Vescovo della Diocesi, Mons. Leonardo<br />
Bonanno, svoltasi nella Chiesa della SS. Trin<strong>it</strong>à di<br />
<strong>Scalea</strong>. Tra le Autor<strong>it</strong>à religiose e civili, erano presenti<br />
i sindaci di <strong>Scalea</strong>, Santa Domenica Talao e San Nicola<br />
Arcella.<br />
Dopo la bella funzione religiosa e le parole toccanti<br />
pronunciate da quanti sono intervenuti e, in particolar<br />
modo, quelle pronunciate da don Antonio Niger che,<br />
con animo commosso e felice, si è rivolto alla marea di<br />
gente stipata che affollava, oltre la parte centrale, le<br />
ampie navate della chiesa e il piazzale circostante, ha<br />
sottolineato: «Elevo a te, Gesù, la mia lode, per avermi<br />
chiamato ad essere testimone del tuo amore tra tanti<br />
fratelli e tante sorelle, in questi 50 anni di sacerdozio.<br />
Esprimo la mia grat<strong>it</strong>udine a quanti mi hanno accompagnato<br />
in questo cammino, chiedendoti ancora la sapienza<br />
necessaria ed il sostegno che mi occorrono nel<br />
donare agli altri quanto a mia volta ho ricevuto».<br />
A conclusione della sent<strong>it</strong>a funzione, in onore di don<br />
Antonio Niger, i presenti, dopo aver fatto capannello<br />
intorno all’amato e caro don Antonio per porgergli auguri,<br />
sono stati inv<strong>it</strong>ati dal “padrone di casa” a intrattenersi<br />
per gustare l’assort<strong>it</strong>o e grande buffet di catering<br />
preparato sapientemente e magnificamente dalla d<strong>it</strong>ta<br />
Astorino di Roma.<br />
In sintesi pubblichiamo l’importante <strong>it</strong>er religioso di<br />
don Antonio, in questi “primi” 50 anni di sacerdozio<br />
che, a detta del festeggiato, sono volati via in un attimo.<br />
Per 24 anni (1964-1987) è stato rettore della comun<strong>it</strong>à<br />
parrocchiale di Santa Domenica Talao-Tremoli, in<br />
origine borgo annesso al comune di <strong>Scalea</strong>. Come un<br />
predestinato, è entrato ed ha chiuso quella bellissima<br />
esperienza con la ricorrenza della Madonna del<br />
Rosario al Piano che si festeggia la prima domenica di<br />
ottobre.<br />
L’anno dopo passò al seminario diocesano, come direttore<br />
spir<strong>it</strong>uale. Dal 1989 al 2002 svolse la sua missione<br />
sacerdotale come cappellano all’ospedale civile di<br />
Praia a Mare e, in contemporanea, dal 1995 al 1999 è<br />
stato parroco di San Nicola Arcella.<br />
Terminato l’incarico a Praia a Mare, ha ricevuto in custodia<br />
la Chiesa della SS. Trin<strong>it</strong>à di <strong>Scalea</strong> che, dopo<br />
la natale Cassano allo Ionio, da anni è diventata la sua<br />
c<strong>it</strong>tà d’adozione.<br />
Questa moderna Chiesa di frontiera, grazie all’amore,<br />
all’impegno e alla passione profusi da don Antonio è<br />
migliorata ogni giorno di più, sia sotto l’aspetto arch<strong>it</strong>ettonico<br />
(mancava il campanile) che nei suoi interni,<br />
diventati sempre più confortevoli, richiamando e accogliendo,<br />
pur trovandosi in piena periferia (a sud di<br />
<strong>Scalea</strong>), fedeli provenienti da ogni zona della c<strong>it</strong>tà e<br />
dalle zone lim<strong>it</strong>rofi.<br />
Alcuni passaggi del discorso di Giovanni Le Rose (Presidente<br />
della Pro Loco):<br />
«… Non posso non ricordare gli anni in cui ti ho conosciuto<br />
(fine anni ’70 dello scorso secolo) quando parroco<br />
di Santa Domenica Talao ti adoperavi per avvicinare<br />
i giovani a Dio e quando concedesti alle comun<strong>it</strong>à<br />
neocatecumenali l’uso della chiesetta di Tremoli, con<br />
annessa canonica, segno di un animo aperto al vento<br />
dello Spir<strong>it</strong>o Santo che stava rinnovando la sua Chiesa<br />
coi frutti del Concilio. Il quel tempo incominciavi ad<br />
insegnare religione al Liceo di <strong>Scalea</strong> e chi ti ha avuto<br />
come docente sa come moderno fosse il tuo approccio<br />
al discorso di fede, con quale apertura di vedute<br />
e con quale propensione all’ascolto ti ponevi di fronte<br />
alle diverse posizioni che incontravi nei giovani, anche<br />
le più cr<strong>it</strong>iche nei confronti di Dio e della Chiesa.<br />
Il tempo è passato, sei venuto, finalmente, defin<strong>it</strong>ivamente<br />
a <strong>Scalea</strong>, ed hai ricevuto in custodia la Chiesa<br />
della Trin<strong>it</strong>à, dalle linee arch<strong>it</strong>ettoniche moderne ed<br />
innovative che rispecchiano il tuo carattere e le tue<br />
idee. Qui hai continuato la tua opera, sempre con lo<br />
stesso spir<strong>it</strong>o fresco, giovanile e moderno, ed hai apportato<br />
il tuo contributo in una realtà, come quella<br />
di <strong>Scalea</strong>, in continua evoluzione, dove a causa delle<br />
immigrazioni dei paesi lim<strong>it</strong>rofi, si mescolano genti e<br />
culture diverse che toccano il clou nei mesi estivi. Un<br />
terr<strong>it</strong>orio difficile che ha sub<strong>it</strong>o una “invasione” turistica<br />
non sempre accettata che ha rischiato di farle perdere<br />
l’ident<strong>it</strong>à e l’un<strong>it</strong>à del tessuto sociale, aprendola a<br />
problemi di integrazione e di devianza giovanile…».<br />
*Nozze*<br />
Giorno 26 maggio <strong>2012</strong>,<br />
Giancarlo Formica e Gioia<br />
zenaro, circondati dal caloroso<br />
affetto delle rispettive<br />
famiglie e da quello di parenti<br />
ed amici, hanno coronato<br />
il loro sogno d’amore pronunciando<br />
il sospirato si sull’altare della chiesa di San<br />
Nicola in Plateis. A celebrare le nozze nel monumentale<br />
complesso ecclesiastico, s<strong>it</strong>uato tra la “Marina“ e il<br />
Centro storico, è stato il sempre disponibile ed affabile<br />
don Giacomo Benvenuto, rettore della menzionata<br />
chiesa e del Santuario della Madonna del Lauro. Gli<br />
sposi dopo la cerimonia religiosa e le tantissime foto<br />
di r<strong>it</strong>o, tra gli anfratti più belli e caratteristici di <strong>Scalea</strong><br />
vecchia, si sono trasfer<strong>it</strong>i insieme ai tanti festanti inv<strong>it</strong>ati,<br />
al Santa Caterina Hotel, di cui Giancarlo è amministratore<br />
unico, per assaporare e deliziarsi con le infin<strong>it</strong>e<br />
prelibatezze preparate sapientemente dall’eccellente<br />
chef Dino Cauteruccio e dalla sua omogenea squadra<br />
di cappelli bianchi, per passare poi, alla musica dal<br />
vivo e alle danze, in attesa del taglio della mega torta.<br />
Da sottolineare che il momento clou dell’emozione è<br />
stato nel momento dell’entrata degli sposi in albergo,<br />
dove a sorpresa era schierato lo stuolo al completo e<br />
in grande uniforme della cucina e della sala che ha sorpreso<br />
e meravigliato lo stesso Giancarlo che non era al<br />
corrente della sorpresa e dall’interminabile scroscio di<br />
applausi che ha salutato tra cori di giubilo i due “colombini”,<br />
con Giancarlo che non è riusc<strong>it</strong>o a trattenere<br />
le lacrime di gioia e di stupore.<br />
A Giancarlo e Gioia, alle famiglie ed in particolare al<br />
caro e fraterno Dino Formica, amico della prima ora<br />
e papà dello sposo vanno i più sent<strong>it</strong>i auguri da parte<br />
del Direttore e della Redazione del Diogene, per una<br />
v<strong>it</strong>a serena e ricca di soddisfazioni<br />
*Nozze*<br />
Il 30 giugno <strong>2012</strong>, nel corso<br />
di una cerimonia sontuosa<br />
e con la spensieratezza della<br />
loro giovane età, si sono<br />
un<strong>it</strong>i in matrimonio salvatore<br />
sarmiento e la bella e solare<br />
Eugenia Pandolfi. Gli sposi,<br />
per dichiarare il loro “si”, hanno scelto la maestosa e<br />
monumentale chiesa di San Nicola in Plateis, incastonata<br />
nella parte bassa del meraviglioso Centro Storico<br />
di <strong>Scalea</strong>. Le fedi sono state benedette dal gentilissimo<br />
don Giacomo Benvenuto. Conclusa la toccante<br />
cerimonia religiosa, gli sposi hanno dato spazio alle<br />
foto e ai filmati, per ricordare i luoghi e gli scorci più<br />
suggestivi della nostra bella c<strong>it</strong>tà, per passare poi al<br />
grande pranzo nuziale che ha avuto luogo nei saloni<br />
del Santa Caterina Hotel, grem<strong>it</strong>i da tantissimi parenti<br />
ed amici che hanno fatto sentire il loro calore ai novelli<br />
sposi, giunti, tra scroscianti applausi nel piazzale della<br />
struttura ricettiva più famosa di <strong>Scalea</strong>, a bordo di una<br />
fiammante “testa rossa” Ferrari.<br />
A Salvatore, alla giovanissima e splendida moglie Eugenia,<br />
alle rispettive famiglie e in particolar modo a Gino<br />
sarmiento (Gino Fish per gli amici e gli affezionati<br />
clienti), nostro amico e gancio, vanno i più sinceri e<br />
cordiali auguri del Diogene.<br />
*Nozze*<br />
L’8 agosto <strong>2012</strong>, con allegria<br />
e original<strong>it</strong>à, si sono<br />
un<strong>it</strong>i in matrimonio, nella<br />
suggestiva grotta del Santuario<br />
della Madonna di<br />
Praia a Mare, il simpatico<br />
ed elegante Fabio Giuttari<br />
e la bella e raggiante<br />
iride luongo. Dopo la cerimonia<br />
religiosa, gli sposi hanno festeggiato insieme a<br />
parenti e amici, al resort “Il Borgo di Fiuzzi” con vista<br />
mozzafiato sulla suggestiva Isola Dino.<br />
A Iride affezionata nipote del nostro direttore nando<br />
Manco, al mar<strong>it</strong>o e alle rispettive famiglie, vanno gli auguri<br />
cari e infin<strong>it</strong>i per una v<strong>it</strong>a costellata di gioie, soddisfazioni<br />
e, soprattutto, di un mondo di bene e felic<strong>it</strong>à,<br />
da parte della redazione del Diogene ed in particolare<br />
della zia loredana.<br />
*Laurea*<br />
Presso l’Ist<strong>it</strong>uto Europeo di<br />
Design (IED) di Milano, il 7 giugno<br />
<strong>2012</strong>, si è brillantemente<br />
laureato in Industrial/Product<br />
Design, Daniele Formica, figlio<br />
del nostro caro e sempre<br />
disponibile Gianni Formica e<br />
della signora antonietta Posco. La tesi, presentata dal<br />
neo laureato Daniele, aveva per t<strong>it</strong>olo: “L’eccellenza ai<br />
fornelli”. Azienda produttrice T.V.S.<br />
A Daniele va un caloroso e caro abbraccio e l’augurio<br />
di una luminosa e gratificante carriera costella da grandissimi<br />
successi professionali.<br />
*Fiocco Azzurro*<br />
Circondato dal comprensibile affetto e dalla gioia incontenibile<br />
di papà Francesco e mamma Barbara, il<br />
giorno 5 luglio <strong>2012</strong>, presso l’ospedale di Lagonegro<br />
(Pz), è venuto alla luce il piccolo Riccardo Bruno, primogen<strong>it</strong>o<br />
attesissimo del nostro sempre affettuoso,<br />
affabile e disponibile Francesco Bruno e della giovane<br />
moglie Barbara Botzari. Ai neo gen<strong>it</strong>ori, ai nonni<br />
paterni e materni e alle rispettive famiglie vanno i più<br />
sinceri auguri da parte del direttore e della redazione<br />
del Diogene.<br />
PisCina in Dir<strong>it</strong>tura Di arriVo<br />
Procedono a r<strong>it</strong>mo serrato i<br />
lavori di completamento della<br />
mega struttura ricettiva “aias<br />
Village” - sport e relax con<br />
annessa piscina, equ<strong>it</strong>azione,<br />
e centro benessere. Il<br />
complesso che si trova sulla<br />
statale 18 a sud di <strong>Scalea</strong>, dovrebbe aprire al pubblico<br />
da un momento all’altro. L’apertura di questo gioiellino,<br />
aumenterà sicuramente, l’offerta di servizi per gli<br />
ab<strong>it</strong>anti di <strong>Scalea</strong>, dei paesi lim<strong>it</strong>rofi e dei turisti che<br />
avranno a disposizione un ventaglio più variegato per<br />
il loro tempo libero e per il benessere del loro corpo.<br />
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Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Nella Nostra C<strong>it</strong>tà<br />
7<br />
Morte iMProVVisa Di un uoMo<br />
Generoso Dalle Mille risorse<br />
A soli 58 anni di età, ci ha lasciato improvvisamente,<br />
Franco Misiano. Imprend<strong>it</strong>ore<br />
rampante, negli anni ’70, dopo aver prestato<br />
il proprio lavoro di bravo artigiano<br />
ebanista alle falegnamerie di <strong>Scalea</strong> e della<br />
vicina Praia (ancora prima, poco più che ragazzino,<br />
aveva tentato fortuna all’estero, in<br />
una miniera di carbone a Marcinelle, in Belgio, facendo<br />
una breve e brutta esperienza da deportato, da dove,<br />
fortunatamente scappò via una settimana prima della<br />
famosa tragedia, diretto, stavolta, in Francia) scalp<strong>it</strong>ava<br />
e vedeva già molto lontano. Erano gli anni della grande<br />
espansione edile per <strong>Scalea</strong> e Franco, da ragazzo<br />
intelligente e vivace quale era, non poteva restare a<br />
guardare. Inizialmente aprì una falegnameria in via V<strong>it</strong>torio<br />
Emanuele che immediatamente si impose all’attenzione<br />
di costruttori e privati. La clientela aumentava<br />
sempre di più e Franco pensò giustamente di costruire<br />
e aprire una grossa azienda di infissi in legno in un terreno<br />
donato alla moglie dai gen<strong>it</strong>ori. Pian pianino, la<br />
richiesta di infissi cresceva e Franco riuscì a dare v<strong>it</strong>a<br />
alla T.I.M. (Tirrenica Infissi Misiano), una azienda con la<br />
A maiuscola, una fabbrica di infissi attrezzatissima e in<br />
grado di “sfornare” giornalmente decine e decine di<br />
infissi, la prima azienda specializzata c<strong>it</strong>tadina di porte<br />
e finestre. Misiano non solo dava lavoro a tante famiglie<br />
del luogo (nei giorni di paga ai più bravi e volenterosi<br />
dipendenti, spesso arrotondava in eccesso il dovuto)<br />
e delle local<strong>it</strong>à lim<strong>it</strong>rofe ma finanziava e sponsorizzava<br />
qualsiasi iniziativa protesa alla cresc<strong>it</strong>a culturale e sociale<br />
c<strong>it</strong>tadina. Partecipò anche alla costruzione e alla<br />
realizzazione della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore<br />
donando a mons. Antonio Didona le tre grosse<br />
porte centrali d’entrata. Era diventato, un punto di riferimento<br />
per tutti, anche per persone in forti difficoltà,<br />
una sorta di mecenate, con i suoi pregi e difetti è<br />
stato un personaggio importante e in vista per <strong>Scalea</strong><br />
e l’Alto Tirreno, un Berlusconi in formato scaleota . In<br />
piena attiv<strong>it</strong>à lavorativa, in uno stabile di sua proprietà,<br />
adiacente la fabbrica, decise di aprire Telescalea e di<br />
dare lavoro ad altra gente. Soldi ne ha mer<strong>it</strong>atamente<br />
guadagnati tanti, però, in egual misura tanti ne ha<br />
spesi. Viaggi in America (Canada), un moderato lusso,<br />
auto, barche, mondiali in Spagna, campagne elettorali,<br />
una v<strong>it</strong>a a mille all’ora… Andata in crisi l’industria del<br />
mattone, dopo anni di ampia produzione, Misiano incominciava<br />
ad avvertire, come un po’ tutti la crisi che<br />
aumentava sempre più. Logicamente una fabbrica con<br />
tanti dipendenti non poteva reggere questa improvvisa<br />
e allarmante s<strong>it</strong>uazione economica. Da lì a qualche<br />
anno, Franco Misiano svendette la TIM e la rete televisiva<br />
e comprò un bar-rosticceria nei pressi dello stadio<br />
comunale. Il passo a r<strong>it</strong>roso fu brusco, oltretutto quello<br />
intrapreso non era il suo mestiere. Bisognava alzarsi le<br />
maniche e ripartire. Ma non era facile in quel preciso<br />
momento di fermo economico… neanche per un<br />
uomo dalle mille risorse come lui. Per Misiano le cose<br />
non funzionarono più come prima. La sua v<strong>it</strong>a cambiò<br />
radicalmente. Gli ultimi 10-15 anni, sono stati per il ragazzo<br />
lungimirante di un tempo, bui e tristi a tutti i livelli.<br />
Ormai il mecenate che apriva le porte a tutti e che<br />
nei locali pubblici offriva “wisky per tutti”, non esisteva<br />
più. I falsi amici gli voltarono le spalle e sparirono tutti.<br />
Franco rimase da solo, con i suoi tanti problemi e la sol<strong>it</strong>udine<br />
che lo divorava ogni giorno sempre più. A tutto<br />
ciò, si aggiunsero preoccupanti problemi di salute che<br />
lo intaccarono nel fisico e psicologicamente. Franco fin<br />
da piccolo era appassionato di letture (ha scr<strong>it</strong>to anche<br />
alcuni libri di poesie) e di pol<strong>it</strong>ica (esponente di<br />
spicco del PSDI, ha vest<strong>it</strong>o i panni di segretario della locale<br />
sezione e avuto rilevanti ruoli a livello regionale e<br />
nazionale), si presentò in varie competizioni elettorali<br />
e più volte, non fu eletto alla Provincia per pochissimi<br />
voti. Memorabili restano i suoi tanti segu<strong>it</strong>issimi e divertenti<br />
comizi. La sera, una volta chiusi i battenti della sua<br />
avviata e rinomata falegnameria, si spostava al ristorante<br />
“Il Timone”, il suo risaputo quartier generale, dove<br />
sotto campagna elettorale, curava le pubbliche relazioni<br />
e dava appuntamento a pol<strong>it</strong>ici di spicco e suoi<br />
estimatori davanti a mega tavole imband<strong>it</strong>e. Dal 1985 al<br />
1990 coprì l’importante carica di assessore comunale<br />
al Turismo, Sport e Spettacolo con il gruppo Z<strong>it</strong>o. La<br />
v<strong>it</strong>a di Franco, è stata costellata da grande lavoro e da<br />
grandissime soddisfazioni, sia in campo professionale<br />
che in quello pol<strong>it</strong>ico e personale, fino ad arrivare agli<br />
anni sopradescr<strong>it</strong>ti tristi del declino. Qualche mese fa,<br />
però, dopo anni di attesa, finalmente, gli furono riconosciute<br />
delle spettanze arretrate che per qualche settimana<br />
gli fecero r<strong>it</strong>rovare quella dign<strong>it</strong>à perduta di un<br />
tempo. Comprò un auto e riprese a guidare apparendo<br />
in pubblico con un look sobrio ed elegante, quello dei<br />
migliori anni del suo splendore, inoltre, pare avesse<br />
comprato addir<strong>it</strong>tura una barchetta a motore (altra sua<br />
grande passione) per dilettarsi nel mare di <strong>Scalea</strong> che<br />
tanto amò. In conclusione, ci ha lasciati un’uomo generoso<br />
dalle mille risorse.<br />
Alla signora Erminia, ai figli e all’intera famiglia vanno le<br />
più sent<strong>it</strong>e condoglianze da parte del Direttore e della<br />
Redazione del Diogene, di cui Franco era un grande<br />
estimatore e lettore. Negli ultimi anni di v<strong>it</strong>a, spesso si<br />
è cimentato a scrivere articoli e lettere interessanti su<br />
problematiche c<strong>it</strong>tadine, con occhio cr<strong>it</strong>ico e importanti<br />
suggerimenti.<br />
Maria luiGia Fierri<br />
una brava maestra buona e<br />
premurosa come una mamma<br />
Nell’ospedale di Praia a Mare, il 6 giugno <strong>2012</strong>, dopo<br />
lunga malattia, è venuta a mancare la signora Maria<br />
Luigia Fierri Alampi. Nata nel 1920 a Pietragalla (Pz),<br />
frequentò gli studi Magistrali e si diplomò a Potenza.<br />
Dopo qualche anno, si trasferì con il mar<strong>it</strong>o ins. Demetrio<br />
Alampi e con i figli Michele, Tonino e Alfredo<br />
e la nonna paterna, nel 1956 a <strong>Scalea</strong> dove insegnò<br />
alle scuole elementari fino al 1984. Raggiunta la mer<strong>it</strong>ata<br />
pensione, festeggiò con parenti ed amici, l’addio<br />
a tantissimi anni dedicati con tanta passione e amore<br />
all’insegnamento e alla formazione di tanti ragazzini<br />
dell’epoca che ancora la ricordano vivamente con tanto<br />
affetto e nostalgia, come me appunto, che fui uno<br />
dei suoi prediletti scolaretti e capoclasse. Pochi anni<br />
fa, mi fece dono grad<strong>it</strong>o di un suo giudizio, su un foglio<br />
manoscr<strong>it</strong>to sul mio prof<strong>it</strong>to alle elementari.<br />
«È un ragazzo abbastanza vivace, ma educato. Ha una<br />
grande devota fiducia nell’insegnante; molto si può attendere<br />
da lui sia come studio che come disciplina.<br />
È di buona intelligenza e volontà. Nelle composizioni<br />
scr<strong>it</strong>te di lingua rivela ricchezza di vocaboli, fantasia<br />
e idee originali, al punto che in terza elementare ha<br />
vinto il premio “Lettera a Gesù Bambino” arrivando<br />
primo su tutti; per l’ar<strong>it</strong>metica non è tanto portato. Si<br />
diletta molto a disegnare e riesce molto bene anche<br />
nel canto. Ha uno spiccato interesse per le attiv<strong>it</strong>à di<br />
movimento. In complesso promette bene. Al mar<strong>it</strong>o<br />
Demetrio, nostro socio e prezioso collaboratore, ai<br />
figli Tonino e Alfredo, il direttore e la redazione del<br />
Diogene si associano sent<strong>it</strong>amente al dolore che ha<br />
colp<strong>it</strong>o la famiglia Alampi per la dipart<strong>it</strong>a della cara signora<br />
Maria Luigia.<br />
a MiChele D’esPos<strong>it</strong>o<br />
Papà, il 10 giugno <strong>2012</strong> te ne sei andato:<br />
troppo presto, perchè io ancora<br />
mi sento piccolo. All’improvviso, in<br />
un attimo, senza lamentarti e senza<br />
troppo disturbare, come era nel tuo<br />
carattere. Alla tua nipotina Alessia che<br />
mi chiede quando tornerai dal cielo<br />
ho risposto che un pezzetto di cielo è<br />
nel cuore di ognuno di noi… Sergio.<br />
Papà chissà se mi vedi e mi senti…Se ascolti le mie<br />
preghiere e vedi le mie lacrime… Sei in paradiso e, di<br />
certo, sei uno degli angeli più belli e simpatici di lassù!<br />
Mi manca tutto di te: soprattutto le tue parole e i tuoi<br />
sorrisi, la mattina appena mi svegliavo… Ci rincontreremo<br />
papà, ti voglio bene, Adelaide.<br />
Anche noi del Diogene vogliamo ricordare il povero<br />
Michele con affetto e nostalgia, quando giovanissimo<br />
prestava lavoro presso la nostra tipografia. Sempre<br />
educato, gentile e garbato con tutti. Sempre in quel<br />
periodo, mil<strong>it</strong>ava con grande prof<strong>it</strong>to (era un ottimo<br />
centrocampista) nella compagine della Talao <strong>Scalea</strong>,<br />
antagonista in quegli anni dell’U.S. <strong>Scalea</strong>, davvero<br />
memorabili e irripetibili quegli infuocati e combattuti<br />
derby. Ciao Michele!<br />
riCorDo CaPParelli<br />
Un anno fa ci ha lasciato la nobile figura del dott.<br />
REMO CAPPARELLI che a <strong>Scalea</strong> ha diretto per anni la<br />
filiale della Cassa di Risparmio della Calabria e Lucania.<br />
Successivamente, trasfer<strong>it</strong>o a Rende, e svolse l’alto<br />
incarico di direttore del centro meccanografico dello<br />
stesso Ist<strong>it</strong>uto di cred<strong>it</strong>o. Il direttore Capparelli lo ricordano<br />
in tanti soprattutto per la sua uman<strong>it</strong>à, onesta<br />
e correttenza, sia nella v<strong>it</strong>a privata e sia in quella professionale.<br />
Alla moglie ed ai figli la nostra redazione<br />
esterna questo ricordo con tanto affetto. (e.s.)<br />
Praia a Mare, reCuPerata<br />
l’anCora roMana<br />
È stata recuperata l’antica ancora trovata nei fondali<br />
dell’Isola di Dino, a Praia a Mare. All’operazione hanno<br />
partecipato i subacquei del Diving center “Dino Sub”,<br />
guidati da Giorgio Chiappetta, che è anche lo scopr<strong>it</strong>ore<br />
del manufatto, con l’assistenza del Diving center<br />
“Deep Inside”, presieduto da Stefano Gallico.<br />
Al coordinamento delle operazioni hanno preso parte<br />
anche Ciriaco Astorino e Piero Di Giuseppe, rispettivamente<br />
presidente e direttore del Parco regionale marino<br />
“Riviera dei Cedri”, Rosa Ceglie, consigliere delegato<br />
all’Ambiente del Comune di Praia a Mare, Gregorio<br />
Aversa direttore archeologico della Soprintendenza<br />
per il Beni Archeologici della Calabria, nonché il personale<br />
della Cap<strong>it</strong>aneria di porto di Maratea. L’ancora<br />
individuata sui fondali potrebbe appartenere ad una<br />
nave, probabilmente, commerciale, di epoca romana.<br />
A quei tempi, infatti, l’isola forniva un riparo naturale e<br />
uno scalo importante alle navi in navigazione nel mar<br />
Tirreno. Dopo il r<strong>it</strong>rovamento, il manufatto è stato preso<br />
in custodia dalla Soprintendenza per il Beni Archeologici,<br />
che effettuerà tutti gli studi del caso presso la<br />
sede distaccata di <strong>Scalea</strong>.
Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Turismo e Spettacolo<br />
8<br />
...dalla prima<br />
inContro MaGiCo Con alessanDro CeCChi Paone<br />
di SARA SILVESTRI<br />
Le undici domande a Cecchi Paone, mirate e concise,<br />
sono state formulate dal nostro direttore Nando Manco,<br />
come un anno fa, in occasione della manifestazione di<br />
presentazione del piatto tipico scaleota e, qualche settimana<br />
fa, al “Seminario sull’olio extravergine”.<br />
Gli interrogativi non hanno annoiato i tanti presenti, neanche<br />
per un attimo, al punto che, a fi ne serata, hanno<br />
trovato il grad<strong>it</strong>o plauso dello stesso Cecchi Paone,<br />
dell’agente Alfonso De Rose e dei colleghi giornalisti<br />
presenti.<br />
L’argomento cardine non era facile e le spigolature, tratte<br />
e contenute nel libro, potevano diventare un’arma a<br />
doppio taglio, un argomento scontato, di poco interesse<br />
e, allo stesso tempo, irr<strong>it</strong>ante e contradd<strong>it</strong>torio per il<br />
pubblico in piazza.<br />
Ma così non è stato, tutto è fi lato liscio e alla grande, al<br />
punto che, le divert<strong>it</strong>e persone presenti, alla fi ne delle<br />
quasi due ore di presentazione, hanno condiviso con noi<br />
la piacevole e interessante serata di fi ne luglio, sicuramente,<br />
da non dimenticare.<br />
Un grazie di vero cuore va a Solidea Corcione del ristorante<br />
“Il Metastasio” che ha avuto la felice intuizione e<br />
la lungimirante idea di inv<strong>it</strong>are un personaggio famoso,<br />
singolare, aperto, travolgente, scomodo, ma pur sempre<br />
amato come Alessandro Cecchi Paone, gentile e disponibile<br />
con tutti, un gentiluomo che non si è sottratto<br />
nemmeno di fronte alle domande più pungenti, insidiose<br />
e pepate, un vero protagonista e grande personaggio<br />
dello spettacolo.<br />
Come si diceva un tempo… un vero mattatore.<br />
Nell’accogliente salottino allest<strong>it</strong>o per l’occasione, oltre<br />
ai c<strong>it</strong>ati Cecchi Paone e Manco, hanno preso posto il presidente<br />
degli “Arcigay” di Salerno, il simpatico agente Alfonso<br />
De Rosa e l’assessore alla cultura Fabio Ferrara che<br />
ha salutato e ringraziato l’organizzatrice, il protagonista,<br />
i relatori e il folto pubblico presente.<br />
l’intervista<br />
sposato con una bellissima ragazza spagnola, come hai<br />
vissuto il sesso in quei 7 anni? hai mai avuto pause di<br />
rifl essioni o ripensamenti? Ti sei accorto che qualcosa<br />
non funzionava?<br />
sono stati 7 anni bellissimi e pieni d’amore e di passione.<br />
Con Chiara, la mia ex, c’è tuttora un rapporto di<br />
grande stima e tantissimo affetto. siamo rimasti grandi<br />
amici e ci vediamo spesso e volentieri per parlare e<br />
consigliarci a vicenda. Questa splendida donna è rimasta<br />
per me un importantissimo punto fermo.<br />
è vero che da prima ti sei dichiarato bisessuale e dopo,<br />
defi n<strong>it</strong>ivamente omosessuale?<br />
Non ricordo bene… Pensandoci bene ad essere bisessuato,<br />
non si va mai in bianco. Acchiappi il sabato e la<br />
domenica. E ride…<br />
ognuno è libero di vivere la propria sessual<strong>it</strong>à come<br />
meglio crede. Forse proprio questa tua esagerata plateal<strong>it</strong>à<br />
e ostentazione nel manifestarla ti è costata molto<br />
cara in termini di copertine e tv. Condividi?<br />
Sarà anche così, però sono ugualmente contento di questa<br />
mia plateal<strong>it</strong>à e ostentazione. Mi sento libero. Sono<br />
me stesso, senza sotterfugi e misteri. Con il mio libro, appunto,<br />
inv<strong>it</strong>o tutte le persone come me ad esternare la<br />
propria sessual<strong>it</strong>à senza inibizioni.<br />
La mia spiattellata condizione omosessuale, penso che<br />
mi abbia danneggiato relativamente perché, in un modo<br />
o nell’altro, continuo a lavorare. Certo anche negli ambienti<br />
Tv esistono ancora tanti pregiudizi, ma, nonostante<br />
certe chiusure mentali, non posso lamentarmi. E poi,<br />
come hai potuto notare nel corso della bellissima serata,<br />
il grande pubblico continua a seguirmi e ad amarmi, anche<br />
se certe signore mi vorrebbero etero. Ma indietro è<br />
impossibile tornare.<br />
non trovi che sarebbe più opportuno rispettare la scelta<br />
di chi - pur non vergognandosi della propria sessual<strong>it</strong>à<br />
- decide di non ostentarla pubblicamente, senza<br />
per questo dover diventare oggetto di cr<strong>it</strong>iche com’è<br />
accaduto a Dalla?<br />
Dalla è stato un grandissimo artista, però non sopportavo<br />
quella sua ambigu<strong>it</strong>à sessuale. Ora non c’è più e non<br />
dovremmo parlare male dei morti ma, secondo me, ha<br />
sbagliato tacendo e non è stato onesto né con se stesso<br />
né con gli altri che gli stavano accanto silenziosamente.<br />
Cosa ha lasciato dopo la sua improvvisa scomparsa al suo<br />
compagno…? Un bel niente. Questo perché non aveva<br />
regolarizzato nulla.<br />
Cosa ti è rimasto delle tue molteplici esperienze come<br />
docente univers<strong>it</strong>ario?<br />
Sono rimasto profondamente legato all’ambiente univers<strong>it</strong>ario<br />
e tuttora lo frequento volentieri. È il mio hab<strong>it</strong>at<br />
naturale. È una v<strong>it</strong>a che amo profondamente e che riesce<br />
a darmi grandi emozioni. Il contatto diretto con gli studenti<br />
è qualcosa di veramente magico e fantastico, a cui<br />
non potrei mai rinunciare.<br />
Con la tV (in rai) sei part<strong>it</strong>o nel 1977 con un telegiornale,<br />
per ragazzi. Poi, “uno mattina”, l’indovinata “test” e<br />
l’edizione del telegiornale delle 13 su tg2.<br />
nel 1996 tante trasmissioni sulle reti Mediaset. su tut-<br />
te la fortunata “Macchina del tempo” e ancora collaborazioni<br />
con i quotidiani “il Giornale” e “il Giorno”. a<br />
propos<strong>it</strong>o preferisci la carta stampata o la tv?<br />
La carta stampata, pur conservando il suo grande fascino,<br />
già da un po’ di tempo sta segnando il passo. Anche se,<br />
ancora per qualche anno, i giornali tireranno, ribadisco<br />
che, il futuro, sta nel dig<strong>it</strong>ale. Ci sono giovanissimi che<br />
non hanno mai sfogliato un giornale o acceso la Tv. Ogni<br />
giorno, tante riviste e giornali spariscono. I giovani sono<br />
solo appassionati di internet.<br />
“test”, trasmissione cult del tempo cosa ti ha lasciato<br />
e quanto innovativa era?<br />
Quelli erano periodi fl oridi e di grande risveglio culturale.<br />
C’era una gran voglia di cambiamento e di creare un format<br />
nuovo e moderno che raccogliesse e avvicinasse un<br />
pubblico più giovane alla televisione. La sola nota stonata<br />
di quella indovinata e fortunata trasmissione era rappresentata<br />
dalla presenza stantia di Emilio Fede, ancora<br />
troppo legato a certi sistemi gestionali vecchi e superati.<br />
nel 2007 hai partecipato all’isola dei Famosi, per farci<br />
r<strong>it</strong>orno nel <strong>2012</strong>. real<strong>it</strong>y che hai sempre cr<strong>it</strong>icato duramente.<br />
Cosa ti ha spinto a parteciparvi? lo hai fatto per<br />
soldi? ripeteresti questa esperienza?<br />
Sono posti bellissimi a contatto con la natura. A parte<br />
qualche screzio con il sol<strong>it</strong>o imbecille di turno, tutto<br />
sommato si stava bene. I luoghi sono da sogno e ci hanno<br />
trattato come principi, cibo a parte, però si dimagriva.<br />
C’era una gran fame… E poi era tutto gratis… E ci pagavano<br />
profumatamente. Sono scappato perché mi mancava<br />
molto la connessione a internet, l’uso del palmare e, lo<br />
voglio ripetere, il cibo al quale non riesco proprio a rinunciare.<br />
Non so se ripeterei l’esperienza fatta. Dopo la<br />
seconda partecipazione, mai dire mai.<br />
Infi ne la pol<strong>it</strong>ica, tanta pol<strong>it</strong>ica e ripensamenti e, anche<br />
una partecipazione elettorale con circa 40.000 preferenze.<br />
non ti sei fatto mancare proprio nulla.<br />
È vero non mi sono fatto mancare nulla. Mi piace il lavoro<br />
ma anche divertirmi da pazzo, fare baldoria, discutere e<br />
fare l’amore per nottate intere. Sono un grande amatore.<br />
Pol<strong>it</strong>icamente parlando sono un liberale e per pochissimi<br />
voti sono rimasto fuori a favore della Zanicchi. Ho detto<br />
«io non so cantare allora non sarò mai eletto». Però se<br />
penso che il turismo tedesco ha superato di gran lunga<br />
quello <strong>it</strong>aliano, mi viene tanta rabbia e voglia di r<strong>it</strong>entare.<br />
Ma vi siete chiesti cosa ci sarà mai da vis<strong>it</strong>are in Germania?<br />
Una volta il turismo <strong>it</strong>aliano non aveva rivali. Assistere oggi<br />
a questa Italia che crolla sempre più fa male e tanto… Se<br />
vado a Pompei, oltretutto, pago anche quello che non<br />
dovrei pagare, è una ruberia continua. E poi, il disordine,<br />
la sporcizia… La Germania si sceglie, principalmente, per<br />
l’ordine, la sicurezza, l’organizzazione e la pulizia.<br />
rosy Bindi con le sue affermazioni contro i matrimoni<br />
gay, non si smentisce mai e continua a spaccare una<br />
certa sinistra bacchettona e bigotta.<br />
La Bindy si commenta da sola. Basta guardarla. La sua è<br />
solo invidia. È come certi preti che, invece di pensare alla<br />
chiesa pensano ai letti della gente!!!<br />
Per chiudere ti chiedo che tv vorresti fare per avvicinare<br />
i diffi denti e delusi giovani.<br />
Ma già la faccio! Da prima con MT Channel, rete telematica,<br />
e ora per Sky. Capisco, non si fanno milioni di ascolti,<br />
come in Rai o sui canali Mediaset, però, con questi chiari<br />
di luna, anche 15.000-20.000 ascolti possono andare<br />
bene.<br />
Infi ne, la serata è terminata con lo “spazio al dibatt<strong>it</strong>o<br />
con i fans di Cecchi Paone”, tra cui due stupende giovani<br />
creature che, oltre la loro travolgente e avvenente bellezza,<br />
hanno deliziato i presenti per la domanda rivolta<br />
a Cecchi Paone. «Volevo sapere se la differenza tra eterosessuali<br />
e gay è di 6 birre o è solo un modo di dire».<br />
Pronta la risposta del protagonista della serata.<br />
«Non è un modo di dire, è la grande strizza delle donne,<br />
perché se i vostri fi danzati o mar<strong>it</strong>i dopo 6 birre se ne<br />
vengono con me o con lui (rivolgendosi al compagno)<br />
capisco che siete preoccupate ma la bisessual<strong>it</strong>à si annida<br />
in ognuno di noi… e, quindi, le famose 6 birre possono<br />
fare il resto».<br />
Il simpatico e piccante “siparietto” improvvisato candidamente<br />
dalle fantastiche e meravigliosamente spir<strong>it</strong>ose<br />
ragazze tra il divertimento del pubblico e dello stesso<br />
Cecchi Paone, è poi fi n<strong>it</strong>o in tripudio.<br />
Nel salutare, Alessandro Cecchi Paone ha aggiunto: «in<br />
questi tre giorni di permanenza a <strong>Scalea</strong>, mi sono trovato<br />
benissimo e già in settembre conto di farvi r<strong>it</strong>orno. E poi,<br />
da Solidea al “Metastasio” si mangia da Dio! A presto!!!».<br />
Che noia Questo<br />
“turisMo” Da PenDolari<br />
di MATTEO CAVA<br />
Sul Tirreno la stagione estiva fatica a far intravedere<br />
i spiragli pos<strong>it</strong>ivi di un tempo mentre l’autunno che<br />
bussa alla porta spaventa un po’ tutti. La s<strong>it</strong>uazione<br />
attuale è da addeb<strong>it</strong>are in gran parte ai problemi dovuti<br />
alla crisi che ha colp<strong>it</strong>o l’<strong>it</strong>aliano medio basso che,<br />
probabilmente, più che scialacquare come avveniva<br />
nei tempi d’oro, preferisce tenere da parte qualche<br />
risparmio per questo futuro sempre più incerto. Ma,<br />
secondo alcuni operatori turistici, la falsa partenza<br />
di luglio è anche dovuta ad una scarsa promozione<br />
da parte degli enti come la Regione Calabria. Afferma<br />
un albergatore: «Si insegue in modo disomogeneo e<br />
quasi mai oculato l’<strong>it</strong>er che porta da un po’ di anni<br />
alla sol<strong>it</strong>a Borsa internazionale del turismo di Milano,<br />
poi quasi niente nel corso dell’anno. Puntualmente, a<br />
inizio stagione, vengono risollevati i problemi di sempre.<br />
Incontrano il presidente Scopell<strong>it</strong>i, in gran segreto,<br />
senza coinvolgere le categorie, per discutere di<br />
questioni che purtroppo sono già note e che, lo ripetiamo<br />
ormai troppo spesso, andrebbero affrontate<br />
nei mesi invernali con forza e decisione. Eppure, ad<br />
ogni avvio di stagione quando tutti dovremmo essere<br />
pronti con il nastrino rosa sulla linea di partenza,<br />
spuntano come funghi, i problemi della spazzatura,<br />
del mare sporco, della carenza d’acqua della viabil<strong>it</strong>à».<br />
C’è grande delusione da parte degli operatori<br />
economici che cercano spiragli pos<strong>it</strong>ivi per rilanciare<br />
il turismo, una delle poche fonti di guadagno per la<br />
popolazione dell’intero Tirreno cosentino. Ma la scarsa<br />
attenzione ai temi del turismo che, effettivamente,<br />
dovrebbero essere affrontati nei mesi invernali per<br />
non r<strong>it</strong>rovarsi impreparati, è uno dei problemi sollevati<br />
da chi con l’industria del turismo ci lavora. «Il mare<br />
sporco, la qual<strong>it</strong>à dell’acqua - sostiene l’operatore<br />
turistico di turno - è una questione ormai ripet<strong>it</strong>iva<br />
ed atavica, discussa e quasi mai affrontata in termini<br />
risolutivi. Eppure basterebbe lavorare con attenzione<br />
nel ricercare le cause che possono essere individuate<br />
in poche “fonti”: o nei corsi d’acqua o negli impianti di<br />
depurazione, o, ancora, in entrambi. Se il problema è<br />
dovuto invece alle correnti che trasportano materiale,<br />
anche in questo caso sarebbe necessario effettuare<br />
uno studio mirato». Ci sono poi questioni già note:<br />
la carenza idrica e la spazzatura. Anche in questo<br />
caso l’ormai non giovane terr<strong>it</strong>orio dal punto di vista<br />
turistico, che ha conosciuto il boom nei lontani anni<br />
Settanta ed Ottanta, potrebbe interrogarsi e risolvere<br />
seriamente le problematiche. L’aumento della spazzatura<br />
è proporzionalmente legato al numero di turisti<br />
e villeggianti che frequentano la zona. «Tutti fattori<br />
- sostiene l’albergatore - facilmente prevedibili che,<br />
potrebbero essere scr<strong>it</strong>ti e studiati, nei lunghi e noiosi<br />
periodi invernali nei quali, invece, ci si perde in sterili<br />
discussioni. Non ci sono dubbi, nel nostro terr<strong>it</strong>orio -<br />
conclude - manca la programmazione, manca l’idea di<br />
voler portare avanti con forza e determinazione determinate<br />
tematiche che hanno bisogno di uno studio<br />
complesso, ma che possono trovare soluzione». In<br />
luglio, <strong>Scalea</strong> più che una local<strong>it</strong>à turistica, una c<strong>it</strong>tà<br />
energica e attiva, ha dato l’impressione, vedendo la<br />
sera i tanti locali completamente vuoti di un terr<strong>it</strong>orio<br />
evacuato, un sonnolento dorm<strong>it</strong>orio che si riprende<br />
e impenna leggermente solo nei fi ne settimana… per<br />
intenderci, un “turismo da pendolari”.<br />
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Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Turismo e Spettacolo<br />
9<br />
Da Vis<strong>it</strong>are Con l’arriVo Dell’autunno le toP 10 Delle C<strong>it</strong>tÀ D’arte D’euroPa<br />
Vienna (austria)<br />
Ricca e preziosa in palazzi<br />
e bellezze artistiche. All’interno<br />
della Ringstrasse, in<br />
centro, si percorrono bellissime<br />
vie pedonali verso<br />
Stephansdom, la cattedrale, vero fulcro della c<strong>it</strong>tà, al<br />
cui interno vi sono le spoglie della famiglia degli Asburgo.<br />
Karlskirche è una splendida chiesa barocca del<br />
‘700, ringraziamento per la conclusione della peste.<br />
Il complesso dell’Hofburg, è il centro del potere austriaco<br />
per più di sei secoli, di cui oggi molti palazzi<br />
sono stati adib<strong>it</strong>i a museo. Nei suoi giardini una statua<br />
dedicata a Mozart. Il Palazzo del Parlamento e il Palazzo<br />
del Municipio, Neues Rathaus, che, con la sua torre<br />
principale raggiunge i 98m. Votivkirche, è una chiesa<br />
del XIX secolo che imponente in mezzo a splendidi<br />
giardini. Nella zona sud-est i due Palazzi del Belvedere<br />
e i Giardini e la splendida Ambasciata francese. Prima<br />
di lasciare Vienna, non si può non vis<strong>it</strong>are il Teatro in cui<br />
ogni Capodanno si celebra il famoso concerto.<br />
Berlino (Germania)<br />
La vis<strong>it</strong>a di questa meravigliosa<br />
c<strong>it</strong>tà parte certamente<br />
dal Brandeburger<br />
Tor, l’arco neoclassico della<br />
Porta di Brandeburgo,<br />
simbolo di Berlino, che separa<br />
il centro storico dal Parco del Tiertgarten. Unter<br />
den Linden, è la via centrale, di 1.2 km, tracciata da<br />
Federico Guglielmo, ampliata da Federico il Grande.<br />
Deutsche Staarsoper, l’Opera, è in stile corinzio, e la<br />
St. Hedwigs, la Cattedrale cattolica è costru<strong>it</strong>a come il<br />
Pantheon romano, ma la leggenda racconta che fu ispirata<br />
ad un tazza capovolta. Check Point Charlie, punto<br />
di frontiera era il passaggio tra il settore americano e<br />
orientale, ora vi è un centro d’affari con 4 mostre per<br />
ricordare il Muro di Berlino. Lo Schloss Charlottenburg<br />
è il più grande palazzo storico, mentre il Tiergarten è il<br />
polmone verde con i suoi 25 km, ex riserva di caccia.<br />
Reichstag, il Parlamento è una commistione di stili, neoclassico,<br />
rinascimentale e barocco: da vedere! Musei<br />
da vis<strong>it</strong>are sono il Pergamon Museum coi reperti della<br />
civiltà ellenica e dell’Asia Minore, e il Libeskind dedicato<br />
alla storia degli ebrei. MaDriD (spagna)<br />
Destinazione culturale, vivace<br />
metropoli, rilassante<br />
local<strong>it</strong>à, Madrid è una c<strong>it</strong>tà<br />
con uno stile e una classe<br />
unici. La piccola Madrid del<br />
XVI secolo è cresciuta per<br />
regalarci oggi preziosi gioielli del suo tempo: musei tra<br />
i più importanti del mondo, tra cui i magnifici 3: Prado,<br />
Thyssen e Reina Sofia. Il suo centro è caratteristico:<br />
Puerta del Sol, la porta del sole, simbolo della vecchia<br />
Madrid cuore e anima della c<strong>it</strong>tà; Plaza Mayor, la stravagante<br />
Plaza de Cibeles. I luoghi culto Calle Mayor e<br />
Calle del Arenal, sono ancora i simboli della tradizione<br />
o il bohémien Barrio Chueca, il Palacio Real, o lo splendido<br />
parco di El Retiro. Il grande boulevard madrileno<br />
di Paseo del Prado è un ottimo luogo per passeggiare,<br />
sin dai tempi di grandi maestri come Goya e Velásquez.<br />
I vis<strong>it</strong>atori che arrivano per ammirare i monumenti, si<br />
lasciano sedurre camminando per le strade, respirandone<br />
l’atmosfera, altri in cerca dei tapas bar, poi rimangono<br />
sorpresi dalla varietà della cucina, e inondati<br />
dalla colorata movida, infatti i madrileni sono soprannominati<br />
gatos , gatti, per questa inclinazione alla v<strong>it</strong>a<br />
notturna!<br />
aMsterDaM (Paesi Bassi)<br />
Il cuore della c<strong>it</strong>tà batte<br />
nella Piazza Dam, dove i<br />
turisti vengono ad assistere<br />
agli spettacoli degli artisti<br />
di strada e vis<strong>it</strong>are il Koninlijk<br />
Paleis, Palazzo Reale e la Nieuwe Kerk, Chiesa<br />
Nuova. Obbligatorio un tuffo nella grande storia dell’arte,<br />
attraverso illustri musei: il Van Gogh Museum, con<br />
centinaia di quadri, disegni e acquerelli del Maestro, il<br />
Rikjsmuseum, il più grande in Olanda, e lo Stedelijk Museum<br />
con opere d’arte contemporanea. Un altro polo<br />
d’interesse da visistare è l’Erm<strong>it</strong>age Amsterdam, satell<strong>it</strong>e<br />
di quello di San Pietroburgo, aperto nel 2009. Il modo<br />
ideale per vedere Amsterdam è osservarla dall’acqua,<br />
percorrendone i canali con il Canal Bus, o con crociere<br />
notturne al r<strong>it</strong>mo della musica dal vivo, oppure noleggiando<br />
le barche a pedali. La v<strong>it</strong>a notturna si concentra<br />
a Leidseplein, animata dai caffé, pub, cinema, teatri, e<br />
dai musicisti da strada, mentre per il più classico degli<br />
shopping c’è l’arcinoto mercatino delle pulci di Waterlooplein,<br />
dove si trova anche ottimo abbigliamento<br />
vintage.<br />
lonDra (Gran Bretagna)<br />
È la c<strong>it</strong>tà dalle mille opportun<strong>it</strong>à.<br />
Si può vis<strong>it</strong>are Buckingham<br />
Palace, dove vive<br />
la Regina e vedere il cambio<br />
della guardia, che si rinnova<br />
dal 1660. London Eye è la grande ruota panoramica,<br />
icona della c<strong>it</strong>tà. La Torre di Londra Patrimonio Mon-<br />
diale dell’Uman<strong>it</strong>à, è uno dei monumenti più antichi.<br />
Tower Bridge è il celebre ponte levatoio e Kensington<br />
Palace, Palazzo dimora dei Principi William e Kate, è<br />
stato recentemente restaurato. Castello Windsor, invece<br />
è il più grande castello ab<strong>it</strong>ato al mondo. Hampton<br />
Court Palace, coi suoi incantevoli giardini, è uno dei<br />
palazzi reali più belli. Temple Church custodisce la misteriosa<br />
storia dei Cavalieri Templari, e Greenwichè una<br />
zona dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Uman<strong>it</strong>à per i<br />
musei e l’Osservatorio Prime Meridian. C<strong>it</strong>y of London<br />
e Westminster, un tempo separate dalla campagna, furono<br />
le origini della grande Londra. Il cim<strong>it</strong>ero di Highgate,<br />
oltre ad osp<strong>it</strong>are personaggi illustri come Marx, è<br />
luogo di mistero. Camden Town è uno dei quartieri più<br />
trasgressivi coi suoi negozi alternativi. I parchi sono immensi,<br />
bellissimi e occupano quasi l’11%, per un totale<br />
di circa 180 kmq.<br />
atene (Grecia)<br />
Culla di tutte le civiltà da<br />
vis<strong>it</strong>are almeno una volta<br />
nella v<strong>it</strong>a. Una delle prime<br />
tappe è l’Agorà, piazza<br />
principale, centro della v<strong>it</strong>a<br />
sociale e del pensiero antico; essa fa parte dell’Acropoli,<br />
la collina su cui sorgevano gli edifici più importanti,<br />
come il Partenone, tempio simbolo del V secolo.<br />
Dall’Acropoli si può inoltre godere una spettacolare<br />
vista dalle montagne fino al mare. Tra gli edifici più antichi<br />
c’è il Tempio di Erecthion, ornato dal famoso gruppo<br />
scultoreo delle Cariatidi, ora conservato nel Museo<br />
dell’Acropoli, un’altra tappa fondamentale della vis<strong>it</strong>a<br />
di questa c<strong>it</strong>tà. Assolutamente da non perdere il Museo<br />
Archeologico che custodisce meravigliosi reperti,<br />
statue e testimonianza di quest’epoca dorata. Proseguendo<br />
verso il quartiere della Plaka, si trovano la maggior<br />
parte degli edifici di epoca medievale e bizantina,<br />
oltre a numerose botteghe artigiane e a ristoranti tradizionali<br />
dove assaporare qualche delizia locale.<br />
PariGi (Francia)<br />
La ville lumière, culla del<br />
romanticismo, e della storia<br />
d’Europa. L’Arco di Trionfo<br />
è uno dei più noti monumenti,<br />
eretto per celebrare<br />
le v<strong>it</strong>torie napoleoniche, in Place de l’Etoile dove convergono<br />
12 strade coi nomi di grandi generali. Sotto si<br />
trova la tomba de Soldat Inconnu, simbolo dei morti<br />
della prima guerra mondiale. Da vis<strong>it</strong>are Notre Dame de<br />
Paris, la cattedrale una delle più grandi neo-gotiche al<br />
mondo, e Opera Garnier, teatro dal lusso sfrenato eretto<br />
da Napoleone III . La Tour Eiffel, alta 300 metri, da<br />
dove contemplare un panorama magnifico, monumento<br />
faro di Parigi, costru<strong>it</strong>a per l’esposizione universale<br />
del 1889. Montmartre è una delle chiese più magiche<br />
con il famoso Sacro Cuore. Bellissima e meno conosciuta<br />
dai turisti è Saint Pierre. La Reggia di Versailles uno<br />
dei più grandi palazzi al mondo, simbolo di potenza e<br />
di grande sfarzo, fatta costruire da Luigi XIII per il periodo<br />
di caccia, comprende: il Castello, il Parco ed il<br />
Trianon. Tra i musei: il Palais du Louvre, palazzo dei Re<br />
di Francia, il Musee D’Orsay, antica stazione ferroviaria<br />
tipico della Belle Epoque, consacrato a tutte le forme<br />
d’espressione artistica.<br />
roMa (<strong>it</strong>alia)<br />
Migliaia di anni di storia,<br />
gloriosi imperi, le hanno<br />
consegnato un’ered<strong>it</strong>à artistica<br />
impareggiabile. Il<br />
Colosseo, Anf<strong>it</strong>eatro Flavio<br />
è l’arena costru<strong>it</strong>a dall’imperatore Vespasiano, al cui<br />
interno si tenevano battaglie tra gladiatori e animali<br />
selvaggi. I Fori Imperiali, piazze monumentali al centro<br />
della c<strong>it</strong>tà, simbolo dell’impero. Il Pantheon, tempio<br />
costru<strong>it</strong>o in onore degli dei di grande maestos<strong>it</strong>à.<br />
Piazza Navona, meravigliosa dalla caratteristica forma di<br />
teatro, la cui attrazione artistica al centro è la Fontana<br />
dei Quattro Fiumi. Piazza di Trevi, al cui centro spicca<br />
la splendida omonima fontana, simbolo della c<strong>it</strong>tà eterna.<br />
Piazza di Spagna, aveva la funzione di incanalare<br />
i numerosi pellegrini che giungevano in c<strong>it</strong>tà diretti al<br />
Vaticano: i suoi simboli sono la famosa scalinata che<br />
conduce alla chiesa Trin<strong>it</strong>à dei Monti e la Fontana della<br />
Barcaccia del Bernini. C<strong>it</strong>tà del Vaticano, sede della religione<br />
cattolica e del Papa, Stato autonomo comprende<br />
sul terr<strong>it</strong>orio molti monumenti d’interesse turistico,<br />
tra cui: la Basilica di San Pietro, la maggiore chiesa di<br />
Roma, i Musei Vaticani e Castel Sant’Angelo, mausoleo<br />
costru<strong>it</strong>o dall’imperatore Adriano, prima fortezza, poi<br />
sede di prigioni, infine residenza papale, oggi sede di<br />
manifestazioni culturali.<br />
PraGa (repubblica Ceca)<br />
La c<strong>it</strong>tà della pietra, è una<br />
c<strong>it</strong>tà magica, e moderna<br />
metropoli europea, che si<br />
specchia da più di dieci secoli<br />
nelle acque del fiume<br />
Moldava. Il Ponte Carlo, Karluv Most, una delle mete<br />
principali, è un ponte in pietra in stile gotico che collega<br />
la C<strong>it</strong>tà Vecchia al Piccolo Quartiere. Si dice fosse<br />
costru<strong>it</strong>o in arenaria impastata a tuorli d’uovo per rafforzarne<br />
la struttura, infatti è sopravvissuto a molte alluvioni,<br />
la più recente nell’agosto del 2002, la peggiore<br />
degli ultimi 500 anni. Alle due estrem<strong>it</strong>à vi sono delle<br />
torri su cui è possibile godere una spettacolare vista. Il<br />
Borgo del Castello, Hradcany, quartiere costru<strong>it</strong>o come<br />
alloggio per i funzionari del castello. La parte gotica<br />
scomparve nel 1400 per le guerre uss<strong>it</strong>e e per il grande<br />
incendio del 1541. Questo quartiere, come del resto<br />
anche Malá Strana, ha mantenuto intatto il suo aspetto<br />
rinascimentale e barocco non accettando l’intrusione<br />
del Moderno.<br />
La decima è stata dimenticata…! Poteva essere inser<strong>it</strong>a<br />
Venezia come Firenze (tanto per rimanere in Italia),<br />
così come Sanpietroburgo o Stoccolma, bellissime c<strong>it</strong>tà<br />
europee.<br />
Un lettore scrive: «Bello sforzo… Insomma, se volete<br />
parlare di perle da far scoprire alla gente metteteci un<br />
po’ di impegno e fantasia e trovate qualcosa di meno<br />
scontato e blasonato… ma ugualmente bello, importante<br />
e da non perdere!!!».<br />
oltre il turismo<br />
FiuMe lao: tra Gole ProFonDe<br />
e CasCate iMPonenti<br />
In primo piano il noto attore di fiction Alberto Gimigliani<br />
Immaginate di essere sulla riva di un fiume placido e<br />
lento. Immaginate di salire su un gommone inaffondabile<br />
(raft) insieme ai vostri amici o parenti con tutta<br />
l’attrezzatura del caso. C’è la guida che vi spiega come<br />
si è formato il canyon alto 200 metri che state per violare.<br />
Passano i primi chilometri, calmi e lenti, tra natura<br />
selvaggia di luoghi nascosti e inviolati.<br />
All’improvviso iniziano le rapide che si susseguono tra<br />
salti e strettoie, tra gole profonde e cascate imponenti.<br />
Immaginate di percorrere un fiume per circa 25 chilometri.<br />
Dopo 6 ore di adrenalina allo stato puro piazzate<br />
la tenda a pochi metri dall’acqua, c’è una grigliata<br />
che andrà avanti per tutta la notte ad aspettarvi e che<br />
vi farà compagnia sotto le stelle. Se siete stanchi di<br />
immaginare soltanto un’esperienza del genere è arrivato<br />
il momento di scoprire e vivere le emozioni che il<br />
fiume Lao può regalarvi.<br />
il tracciato<br />
Il punto più spettacolare è senza dubbio quello che<br />
da Laino Borgo conduce alla Grotta del Rom<strong>it</strong>o.<br />
La parte del tracciato che va dalla Grotta del Rom<strong>it</strong>o<br />
fino a Papasidero è uno dei più suggestivi. Siamo nelle<br />
gole intermedie che si affrontano in circa due ore.<br />
Sono 12 chilometri selvaggi dove rapide continue e<br />
molto tecniche si susseguono a ripetizione.<br />
Il tratto che da Papasidero conduce a Orsomarso è<br />
il più tranquillo ed è adatto anche ai meno temerari.<br />
Si naviga in un ambiente incontaminato dove il fiume<br />
scorre con meno veemenza.<br />
Il Lao nasce in Basilicata, a circa 1600 metri di quota sul<br />
Serra del Prete (2182 metri s.l.m.), una delle vette più<br />
alte del Pollino. Le sue acque affiorano in superficie a<br />
Viggianello, dopo un esteso percorso sotterraneo. È<br />
lungo circa 50 chilometri e sfocia nel mar Tirreno nel<br />
terr<strong>it</strong>orio di <strong>Scalea</strong>, dopo aver attraversato i paesi di<br />
Laino Borgo, Laino Castello, Papasidero e Orsomarso.<br />
V<strong>it</strong>torio sgarbi grande appassionato di rafting<br />
Il rafting è una disciplina sportiva praticabile da tutti,<br />
basta scegliere il livello di difficoltà che si vuole affrontare.<br />
Il fiume Lao con i suoi 25 chilometri navigabili può<br />
soddisfare qualsiasi esigenza da marzo a novembre.<br />
E anche V<strong>it</strong>torio Sgarbi, alla sua sesta<br />
venuta a <strong>Scalea</strong>, si è cimentato, ancora<br />
una volta, a bordo di un gommone,<br />
nell’affascinante e fantastica<br />
discesa tra le acque di questo magico<br />
fiume.<br />
Diretto da Nando Manco<br />
Direttore responsabile, Giovanni Celico<br />
Direttore ed<strong>it</strong>oriale, Nando Manco<br />
Impaginazione elettronica, Loredana Marsilli<br />
Collaborazione Tecnica, C<strong>it</strong>y Walk<br />
Segr. di redazione, Maria Cirimele - Biagio Mol<strong>it</strong>erni<br />
Foto, Archivio Diogene - Daniele Arieta - Foto Time - Pino De Biase<br />
Registrazione Tribunale di Paola n° 55 del<br />
21/07/90 Mutamenti annotati il 24/02/97<br />
Il presente numero viene chiuso in tipografia<br />
alle ore 23,30 dell’8/08/<strong>2012</strong><br />
I testi e le foto inviati alla redazione non si rest<strong>it</strong>uiscono
Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong><br />
Una cornice e un evento: ecco l’insieme di due elementi<br />
che può fare di una serata qualsiasi una occasione<br />
particolare ed irripetibile!<br />
Il Comune di S. Nicola Arcella, un’affacciata, un balcone<br />
sul golfo di Policastro, con una veduta più unica<br />
che rara dell’azzurro Tirreno calabro-lucano, ha festeggiato,<br />
il 6. luglio.<strong>2012</strong> ed in maniera egregia, i suoi<br />
primi cento anni di v<strong>it</strong>a amministrativa autonoma da<br />
<strong>Scalea</strong>, dopo essere stato, per secoli, “il Casale”, o il<br />
“Casalicchio”, appunto della c<strong>it</strong>tadina del Caloprese,<br />
cugino del grande Gian Vincenzo Gravina…il “maestro”<br />
del Metastasio, tant’è che i suoi ab<strong>it</strong>anti sono<br />
ancora oggi chiamati comunemente “casalicchiari”!<br />
Presenti i familiari o, di persona se viventi, gli ex sindaci,<br />
sussegu<strong>it</strong>isi alla guida del Comune dal 1912, tutti<br />
i primi c<strong>it</strong>tadini della “fascia costiera” da Cetraro ad<br />
Aieta, il Vescovo della Diocesi, autor<strong>it</strong>à civili e mil<strong>it</strong>ari,<br />
gli impiegati, anche in pensione, i Vigili Urbani, radio<br />
e Tv locali, e, soprattutto, un numeroso ed attento<br />
pubblico.<br />
Fu una personal<strong>it</strong>à del circondario a indirizzare e<br />
“risolvere” le “sorti” del piccolo centro calabrese, là<br />
dove un tempo era fi or<strong>it</strong>o il culto di S. Nicola Magno,<br />
almeno dal 1065, e dove, poi, si era “installato” quello<br />
di S. Nicola da Tolentino, che si festeggia il 10 settembre<br />
di ogni anno.<br />
Si chiamava Fedele De Novellis, di Belvedere Mar<strong>it</strong>timo,<br />
nato nel 1854 e morto nel 1930, dottore in giurisprudenza,<br />
prima diplomatico di carriera, addetto di legazione<br />
a Belgrado, Lisbona, Costantinopoli e Berlino, fu<br />
eletto deputato nel 1892, nel collegio di Verbicaro,<br />
per la XVIII legislatura, superato, quando ripresentò la<br />
sua candidatura, nel 1895, da Angelantonio Carlomagno,<br />
altissimo magistrato nato appunto e proprio a<br />
Verbicaro, la cui elezione comunque fu annullata.<br />
Fedele De Novellis rientrò, in quell’anno, in Parlamento<br />
e fu riconfermato per altri quattro mandati: liberale,<br />
sedette al centro sinistra e durante la lunga permanenza<br />
alla Camera si interessò di viabil<strong>it</strong>à, fi lossera,<br />
pubblica sicurezza, ferrovie, ecc.<br />
A lui si deve la proposta, divenuta legge il sei luglio<br />
del 1912, di cost<strong>it</strong>uire il Comune di S. Nicola Arcella:<br />
probabilmente, l’onorevole che “amava estivare a S.<br />
Nicola” fu indotto a questo passo, oltre che dall’amore<br />
per il “posto”, soprattutto e anche per la “ passione”<br />
che, forse, lo “legò” ad una bellissima popolana<br />
sannicolese, come svelato, in un precedente articolo,<br />
da Barbara Mele e Giovanni Celico!<br />
Nel corso, proprio, della XXIII legislatura Fedele De<br />
Novellis si dimise da deputato essendo stato nominato<br />
ambasciatore a Cristiana: le dimissioni furono accettate<br />
il 26. 11.1912, era stato fi no a quel momento<br />
anche uno dei nove segretari dell’Uffi cio di Presidenza<br />
della Camera e il 30.dicembre.1924 fu nominato senatore<br />
a v<strong>it</strong>a.<br />
Ma r<strong>it</strong>orniamo alla “serata” dei ricordi e delle “commemorazioni”,<br />
svoltasi in piazza Alessandro Siciliano<br />
di S. Nicola Arcella: anche il nome della “piazza” ha<br />
rievocato “ un personaggio” di spicco della cronaca<br />
locale.<br />
Il cav. uff. Alessandro Siciliano, nato a S. Nicola nel<br />
1860, “emigrato” giovanissimo in Sud America, in po-<br />
san nicola arcella<br />
Focus<br />
Cent’anni Di autonoMia e… seMBra ieri!<br />
di BIAGIO MOLITERNI<br />
GianCarlo ForMiCa<br />
nuoVo PresiDente Dello sCalea<br />
Quadri dirigenziali dell’u.s. scalea 1912<br />
Giancarlo Formica, presidente<br />
Domenico introini, v. presidente<br />
Giacomo Perrotta, segretario<br />
Gigi Fazio, team manager<br />
Gino oliva e Mario Bloise, dirigenti accompagnatori<br />
antonio Passalacqua, dir. sportivo coadiuvato da Giuseppe Mingrone<br />
Consiglieri:<br />
achille tenuta, nicola Biondi, Marco De Cesare, alessandro Bergamo,<br />
nicola anastasio, Daniele Pisano ed altri ancora.<br />
Logicamente, in questi giorni, la lista dei nomi potrebbe allungarsi.<br />
chi anni, divenne uno degli uomini più facoltosi del<br />
Brasile del tempo ed un industriale di grande intu<strong>it</strong>o<br />
per gli affari.<br />
Non avendo dimenticato il “paese natio”, nel 1910-<br />
1911, in vista dell’autonomia di S. Nicola che anch’egli<br />
“sognava”, aveva “cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o”, di passaggio presso il<br />
Consolato d’Italia a Londra, un “fondo” di circa mille<br />
lire i cui interessi, per i primi trenta anni, dovevano<br />
“andare” a sopperire i bisogni pratici del Comune e,<br />
per i successivi venti, avrebbero dovuto essere destinati<br />
ai ragazzi poveri locali ma “dotati”, per dare loro<br />
la possibil<strong>it</strong>à di studiare, o per la dote da assegnare a<br />
ragazze nubili disagiate!<br />
Un benefattore che contribuì, a spese proprie, fi nanche<br />
a dotare S. Nicola Arcella dei primi “lumi a petrolio”<br />
e a far selciare le strade interne!<br />
A seguire le sue orme, un nipote, con lo stesso nome,<br />
che nel 1914 “inviò” al neo-cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o Comune di S.<br />
Nicola Arcella un “bonifi co” di ben 14.000 lire!<br />
Ebbene…la serata: ha “sent<strong>it</strong>o” la Fanfara dei Bersaglieri<br />
di Crotone intonare, quando è stata scoperta<br />
la “targa” commemorativa di De Novellis, da parte<br />
del Sindaco sig.ra Barbara Mele, l’inno di Mameli ed<br />
ha registrato gli interventi sia del primo c<strong>it</strong>tadino che<br />
dell’assessore alla cultura oltre che una “relazione storica”<br />
di notevole spessore da parte del prof. Giovanni<br />
Celico.<br />
Il prosieguo ha “sent<strong>it</strong>o” le belle parole pronunciate<br />
dal Vescovo Leonardo Bonanno, t<strong>it</strong>olare della sede di<br />
S. Marco-<strong>Scalea</strong>, e dall’assessore regionale calabrese<br />
on.le Pino Gentile, che ha…annunciato e per iscr<strong>it</strong>to...<br />
alla comun<strong>it</strong>à locale un concreto sostegno in rapporto<br />
alle necess<strong>it</strong>à, scuole, viabil<strong>it</strong>à, ecc., prospettategli<br />
dagli amministratori.<br />
Hanno poi voluto porgere un loro personale “ricordo”<br />
gli ex primi c<strong>it</strong>tadini, Fernando Errigo e Domenico<br />
Donadio.<br />
A conclusione, il Sindaco sig.ra Barbara Mele ha consegnato<br />
agli ex amministratori una targa-ricordo ed<br />
una medaglia a tutti gli ex dipendenti comunali.<br />
La “folla”, infi ne, si è trasfer<strong>it</strong>a nella sala-museo, “aperta<br />
ed inaugurata” la mattina, dove sono stati raccolti,<br />
in una “mostra” che resterà disponibile al pubblico<br />
fi no al 10 settembre, tutti i “cimeli” sia della donazione<br />
del sopra ricordato cav. Siciliano e sia, soprattutto,<br />
i documenti amministrativi della “divisione” del terr<strong>it</strong>orio<br />
tra S. Nicola e <strong>Scalea</strong>, con una saletta, a parte,<br />
dove sono state “collocate”, insieme alle foto di tutti<br />
gli ex Sindaci, anche le riproduzioni più antiche del<br />
“borgo”!<br />
Un successo, dunque, e lo si può affermare senza<br />
tema di sment<strong>it</strong>a, questa giornata rievocativa del 6<br />
luglio, ben organizzata, ben articolata e, soprattutto,<br />
ben condotta: auguri dunque all’attuale primo c<strong>it</strong>tadino,<br />
sig.ra Barbara Mele, a tutta la Giunta, al Consiglio<br />
Comunale e, innanzi tutto, ai c<strong>it</strong>tadini, vicini e lontani,<br />
del Comune di S. Nicola Arcella.<br />
La lunga giornata, è poi continuata tra<br />
gli stand gastronomici e i forni all’aperto,<br />
con “pizza per tutti”, a cura della<br />
“Team Matellicani” di Tortora e con il<br />
gran concerto dell’intramontabile e<br />
sempre bravo Alan Sorrenti che ha richiamato<br />
tantissima gente.<br />
10<br />
Quinto Gran Prix Moto d’acqua<br />
una tre Giorni Varia,<br />
entusiasMante e seGu<strong>it</strong>a<br />
di SARA SILVESTRI<br />
Si è svolta presso la Nautica “Lo<br />
Scoglio” della famiglia Passalacqua,<br />
il 5° Gran Prix - Moto d’Acqua<br />
“C<strong>it</strong>tà di <strong>Scalea</strong>”. Una tre<br />
giorno entusiasmante e divertente<br />
che ha visto l’affl uenza di<br />
tanto pubblico. Si è part<strong>it</strong>i con<br />
un Boat Party, per arrivare nei<br />
giorni successivi, all’esibizione<br />
dei campioni europei e mondiali<br />
di moto d’acqua diurna e<br />
notturna. In conclusione della<br />
riusc<strong>it</strong>a e segu<strong>it</strong>a manifestazione,<br />
Roberto Mandarano ha presentato<br />
il Concorso di bellezza<br />
con elezione della Reginetta del<br />
Mare “Miss Gran Prix Moto d’Acqua”.<br />
La kermess ha visto sfi lare sulla passerella 16 bellissime<br />
e giovanissime ragazze (con un’età media che oscillava<br />
dai 15 ai 25 anni), tra le quali, una ucraina e una<br />
russa. Ad aggiudicarsi la fascia di bellissima è stata la<br />
diciassettenne Desirèe Marino (nella foto), proveniente<br />
dalla vicinissima Marcellina. Riconoscimenti anche<br />
per le scaleote Emanuela Palma e Denise Gullo. Da notare<br />
anche la bellezza sconvolgente dell’ucraina Natalia<br />
Karpycheva (15 anni) e della stupenda gemellina<br />
(sfi lava insieme alla sorella) di Montevarchi Jessica Susini.<br />
La giuria era formata tra gli altri, dall’assessore allo<br />
spettacolo e turismo del comune di <strong>Scalea</strong> Giuseppe<br />
Forestieri, dal nostro direttore Nando Manco, dalla<br />
giovane Antonietta Damiano e da Giuseppe Galiano.<br />
Nel corso della serata ha dato prova della sua bravura<br />
e original<strong>it</strong>à “ù snake”, Giuseppe Candia con il suo trascinante<br />
Rep popolare.<br />
La sfi lata è stata curata dal t<strong>it</strong>olare del negozio di Abbigliamento<br />
“Freesby” di Pino Manco.<br />
tre sCaleoti a “reazione a Catena”<br />
Giuseppe Galiano e i fratelli Pino e orlando Manco,<br />
l’11 agosto <strong>2012</strong> hanno partecipato al programma<br />
a premi di rai uno “reazione a Catena” condotto<br />
da Pino insegno. la squadra, la prima calabrese a<br />
parteciare a questo noto programma, era denominata<br />
“i tre scalini” come omaggio a scalea.<br />
Voli aerei di linea e low cost<br />
Agenzia partner Costa Crociere MSC<br />
Biglietteria autobus (Simet, La Valle, Eurobus)
Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong><br />
anCora FerMi i laVori Di<br />
restauro Del Palazzo sPinelli<br />
di ERCOLE SERRA<br />
...dalla prima<br />
Dello storico Palazzo dei Principi Spinelli (sec. XIII)<br />
si parla da quasi sessant’anni e, comunque, sin dal<br />
1952, quando il maniero fu dichiarato monumento<br />
nazionale e, quindi, sottoposto al totale e particolare<br />
vincolo di tutela insieme al terreno sottostante. In<br />
una mia lettera pubblicata nel lontano 1964 sul settimanale<br />
“CRONACA” segnalai il potenziale pericolo di<br />
deturpazione che poteva, sin da allora, subire il monumento<br />
con la costruzione di fabbricati nell’area circostante<br />
così come, nel corso degli anni, purtroppo,<br />
è avvenuto. Non intendo soffermarmi sulla storia di<br />
questo importante e maestoso edifi cio, ma vorrei ricordare<br />
che, nel 1990, esso fu acquistato dal comune<br />
di <strong>Scalea</strong>, prima amministrazione comunale ZITO (La<br />
CAMPANA), che si prodigò per un primo intervento di<br />
restauro conservativo e di ristrutturazione statica che<br />
fu iniziato ma rimase incompiuto per circa vent’anni.<br />
Prima dell’estate del 2011 si è aperto un nuovo cantiere<br />
per eseguire altri lavori di restauro e di manutenzione<br />
statica con un fi nanziamento regionale di circa<br />
un milione e quattrocentomila euro. Nel mio articolo<br />
pubblicato nel numero di dicembre 2011 del DIOGE-<br />
NE MODERNO, ho segnalato la sospensione dei lavori,<br />
per cui in questi giorni se ne discute anche a segu<strong>it</strong>o<br />
di una interrogazione del consigliere Gennaro Licursi<br />
rivolta al sindaco Basile, il quale in una nota ha dato<br />
una plausibile giustifi cazione al fermo. In sostanza, egli<br />
informa che «è stata fatta una prima tranche di lavori<br />
ed è stato chiesto il primo stato di avanzamento e,<br />
quindi, l’acconto». Quando si è appreso che «il denaro<br />
non era disponibile, l’Amministrazione ha deciso<br />
per il fermo per non indeb<strong>it</strong>are ulteriormente il Comune<br />
di <strong>Scalea</strong> avviando cause inutili».<br />
Per vari motivi, non intendo entrare nelle pastoie burocratiche<br />
e nelle motivazioni del mancato fi nanziamento<br />
che ha bloccato i lavori, ma vorrei soffermarmi<br />
su alcuni aspetti che emergono dall’interrogazione<br />
sopra c<strong>it</strong>ata. Mi sembra di capire che la preoccupazione<br />
del Consigliere interrogante sia, fra l’altro, la<br />
permanenza dell’impalcatura che risulta dannosa per<br />
il Centro storico e che impedisce l’utilizzo della piazza.<br />
All’amico Licursi, decano del Consiglio comunale,<br />
vorrei sottolineare, non per polemica, che ai c<strong>it</strong>tadini<br />
di <strong>Scalea</strong> interessa, principalmente, la ripresa immediata<br />
dei lavori per porre fi ne alle opere di restauro<br />
del palazzo monumentale, altrimenti aggiungeremmo<br />
un’altra “cattedrale nel deserto” a quelle già esistenti<br />
e non portate a termine. Apprendo con molto piacere<br />
che il consigliere Licursi ricorda che «chi intende<br />
amministrare ed ha a cuore le sorti della C<strong>it</strong>tà di<br />
<strong>Scalea</strong> deve volgere lo sguardo alla valorizzazione del<br />
Centro storico». Intanto, non soltanto bisogna volgere<br />
lo sguardo verso il nostro secolare borgo antico,<br />
ma anche e soprattutto viverlo e frequentarlo per<br />
constatare di persona le gravi carenze che aleggiano<br />
nel millenario tessuto urbano da dove provengono le<br />
nostre radici; casi di tetti secolari diventati terrazze,<br />
fregi antichi scomparsi, intonaci non compatibili con<br />
l’antico ambiente circostante e quant’altro, compresa<br />
la eventuale presenza di qualche mini discarica. In 60<br />
anni è passata “tanta acqua sotto i ponti”, ma quasi<br />
nulla è stato fatto per valorizzare e tutelare il nostro<br />
pregevole Centro storico, anzi spesso si è operato in<br />
senso contrario. Per concludere, mi chiedo se saranno<br />
salvati gli affreschi settecenteschi nel salone del palazzo<br />
Spinelli che continuano a sfarinarsi e se, nel corso<br />
dei recenti lavori di restauro, siano state rispettate le<br />
antiche linee arch<strong>it</strong>ettoniche e sia rimasto integro il<br />
terrapieno dell’antico e suggestivo giardino, a quanto<br />
pare, già esageratamente cementifi cato (foto sopra),<br />
tanto per rispettare e riconfermare quel maledetto<br />
trend in voga da più di 50 anni a <strong>Scalea</strong>. R<strong>it</strong>engo, quindi,<br />
che l’interrogazione vada integrata.<br />
Storia e Cultura 11<br />
FanatisMo reliGioso la Festa Del CarMelo nelle<br />
PaGine Di Plein air<br />
di VITTORIO SERSE<br />
Apprendo, con piacere, che la rivista nazionale “Plein<br />
air” descrive, nelle sue pagine, la festiv<strong>it</strong>à in onore della<br />
Beata Vergine del Carmelo di <strong>Scalea</strong>, il cui culto risale<br />
ai tempi delle Crociate e, comunque, fu consacrato<br />
uffi cialmente dal popolo scaleota nel 1855 con atto<br />
pubblico e con la prima incoronazione del Santo Simulacro.<br />
Certamente, non per polemica ma per intavolare<br />
un dialogo costruttivo, r<strong>it</strong>engo dover ricordare che,<br />
sulla secolare festa della Madonna del Carmine nella<br />
nostra C<strong>it</strong>tà, altri scr<strong>it</strong>tori hanno pubblicato ricerche<br />
storiche in prestigiose riviste e in libri che sono fonti<br />
preziose di notizie che arricchiscono il nostro patrimonio<br />
culturale. Da Attilio Pepe, Mario Manco, Carmine<br />
Manco, Vincenzo Napollillo, allo stesso scrivente, negli<br />
anni, sono numerosi gli scr<strong>it</strong>ti pubblicati sull’evento.<br />
Ovviamente, tutti questi scr<strong>it</strong>ti sono sempre attuali, per<br />
cui “nessuno scopre l’acqua calda” e certe esaltazioni<br />
appaiono fuori luogo. Ribadisco, comunque, che è<br />
certamente pos<strong>it</strong>ivo che si continua a diffondere con i<br />
mezzi di comunicazione la festa in onore della nostra<br />
Protettrice, il cui Simulacro settecentesco, durante le<br />
processioni del 16 luglio e del 21 novembre, susc<strong>it</strong>a<br />
tanta commozione e suggestione nei fedeli. Purtroppo,<br />
in questi ultimi trent’anni, si sono inser<strong>it</strong>i alcuni r<strong>it</strong>i<br />
che non appartengono alle nostre tradizioni: applausi,<br />
spari di fuochi artifi ciali nei rioni della “nuova” <strong>Scalea</strong><br />
e altre manifestazioni che, a mio parere, forse rasentano<br />
una forma di fanatismo religioso ed esulano da<br />
quelle provenienti dalla mera e genuina fede popolare:<br />
la distribuzione del basilico, la processione delle cinte<br />
votive e gli antichi canti che vengono intonati nel corso<br />
della processione che parte dalla Chiesa di Santa Maria<br />
d’Episcopio dove r<strong>it</strong>orna intorno alla mezzanotte.<br />
La B.V. di Medjugorje (la Gospa) da oltre trent’anni nei<br />
suoi messaggi ai veggenti chiede sempre la preghiera,<br />
la conversione e la pen<strong>it</strong>enza, non gli applausi ed i fuochi<br />
d’artifi cio (r<strong>it</strong>o pagano per allontanare gli spir<strong>it</strong>i malevoli),<br />
ma la fede in suo Figlio Gesù, inv<strong>it</strong>ando i fedeli<br />
a non peccare. Per concludere, una nota sul “r<strong>it</strong>o del<br />
basilico”: è una pianta regale (basilikos, erba del re)<br />
collegata alla tradizione che fa riferimento a Sant’Elena<br />
-madre dell’imperatore Costantino- la quale, trovata la<br />
pianta sul luogo della crocifi ssione di Cristo, l’avrebbe<br />
diffusa per tutto l’impero. Ecco il motivo per cui, verosimilmente,<br />
il basilico viene distribu<strong>it</strong>o in occasione della<br />
processione della B.V. del Carmelo, in segno di devozione<br />
verso la Regina del Cielo e, quindi, altre leggende<br />
non trovano alcun fondamento storico.<br />
Per Don Mazzillo i PriMi<br />
Quaranta anni Di saCerDozio!<br />
di GIOVANNI CELICO<br />
La comun<strong>it</strong>à parrocchiale di Tortora paese ha festeggiato,<br />
il 16 luglio c.a., uno dei suoi fi gli migliori, il parroco<br />
Don Giovanni Mazzillo, che ha “tagliato” un traguardo<br />
importante: quaranta anni di sacerdozio!<br />
Presente l’intero presb<strong>it</strong>erio locale, con l’intervento<br />
anche del rev. Don Biagio Russo di Aieta, che peraltro<br />
“ricordava” ben sessantadue anni di sacerdozio, vi è<br />
stata una solenne celebrazione nella Chiesa Matrice di<br />
Tortora paese, con il concorso di un folto numero di<br />
fedeli e di “amici” provenienti da ogni parte della Calabria<br />
e della vicina Lucania.<br />
A conclusione, è stato offerto un “buffet”, con special<strong>it</strong>à<br />
rigorosamente “paesane”, ricco di sapori tortoresi!<br />
Il Rev. Don Giovanni Mazzillo, nato nel 1948 a Tortora,<br />
ha studiato a Catanzaro, a Napoli (Posillipo) e Wurzburg<br />
(Germania), conseguendo il “dottorato” presso<br />
Elmar Klinger, con una dissertazione dal t<strong>it</strong>olo in <strong>it</strong>aliano<br />
“Essere soggetto dei poveri nella Chiesa come<br />
popolo di Dio”.<br />
Dopo aver “svolto”, per lunghi anni, un intenso e attivo<br />
apostolato al servizio dei “lavoratori emigranti” nei paesi<br />
di lingua tedesca, Don Giovanni Mazzillo è rientrato<br />
già da tempo nella sua terra di origine ed oggi, insieme<br />
all’impegno per e nella parrocchia, insegna Teologia<br />
Fondamentale, Ecclesiologia e Scienza delle Religioni<br />
presso l’Ist<strong>it</strong>uto Teologico Calabro di Catanzaro e collabora<br />
con la Pax Christi Italia.<br />
Autore profi cuo, ha dato alle stampe, tra gli altri testi,<br />
“La teologia come prassi di pace” e “Gesù e la sua prassi<br />
di pace”, impegnandosi nella pubblicazione di una<br />
“Sistematica”, prevista in ben cinque volumi, dei quali il<br />
più recente, “Dio sulle tracce dell’uomo”, segue quello<br />
del 2004 dal t<strong>it</strong>olo “L’uomo sulle tracce di Dio”.<br />
E’ un sacerdote “a tutto tondo” Don Giovanni Mazzillo:<br />
ancorato a saldi principi e a profonde convinzioni ha<br />
sperimentato e sperimenta, nel quotidiano, i fondamentali<br />
della “sua” fede rivolta soprattutto agli ultimi<br />
ed ai bisognosi.<br />
La comun<strong>it</strong>à di Tortora paese, dopo essere stata “curata”,<br />
negli ultimi decenni, da diversi “santi” apostolicattolici,<br />
ultimo, in ordine di tempo, Don Antonio Rossi,<br />
il prete-operaio, già “impegnato” alla ex Rivetti, poi<br />
Marlane, di Praia, è approdata e “fi n<strong>it</strong>a” nelle “mani” di<br />
un “fi glio prediletto”, appunto Don Giovanni Mazzillo,<br />
al quale anche noi, con gli auguri per il traguardo “tagliato”,<br />
auspichiamo lunga v<strong>it</strong>a e ancora tantissimi anni<br />
di profi cuo impegno pastorale.<br />
La rivista nazionale per i camperisti, Plein air, descrive la<br />
festa della Madonna del Carmelo Patrona di <strong>Scalea</strong>. La<br />
processione, i ceri, i luoghi, l’atmosfera hanno attratto<br />
il giornalista del giornale che si occupa di turismo secondo<br />
natura, camper, caravan, tenda ed escursioni.<br />
La festa della Madonna è il momento clou per gli scaleoti<br />
e per chi ha scelto di vivere in questa comun<strong>it</strong>à.<br />
La pubblicazione di un articolo su questo evento rappresenta<br />
per la comun<strong>it</strong>à un motivo di vanto.<br />
L’assessore al Turismo, Giuseppe Forestieri, ha commentato<br />
pos<strong>it</strong>ivamente la pubblicazione dell’articolo.<br />
«La rivista Plein air, fra l’altro, pubblicizzata su em<strong>it</strong>tenti<br />
come Sky nei canali tematici del turismo, individua<br />
uno dei momenti principali dell’estate scaleota. Una<br />
fusione di mistic<strong>it</strong>à e tradizione collegate al momento<br />
più intenso del turismo, al massimo delle presenze di<br />
villeggianti e di c<strong>it</strong>tadini di <strong>Scalea</strong> che, in molti casi,<br />
preferiscono tornare proprio per onorare la Madonna<br />
del Carmelo. L’articolo in questione coglie i vari aspetti,<br />
non tralasciando elementi importanti come la tradizione<br />
delle “Cinte” realizzate dalle donne del paese<br />
con tutta l’atmosfera di festa che si coglie nel centro<br />
storico e lungo le vie del paese moderno».<br />
La rivista Plein air commenta nella didascalia fotografi<br />
ca: “Una vis<strong>it</strong>a di <strong>Scalea</strong> in occasione della festiv<strong>it</strong>à<br />
della Madonna del Carmelo, che si tiene ogni anno<br />
dal 14 al 16 luglio, non può tralasciare i monumenti<br />
del vecchio borgo, né Torre Talao, risalente al XVI<br />
secolo».<br />
Le aree di sosta, la pista ciclabile, i suggerimenti ai<br />
camperisti completano l’articolo che inv<strong>it</strong>a a scoprire<br />
“uno dei borghi più antichi e suggestivi dell’alto tirreno<br />
cosentino”. (M.C.)
Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Storia e Cultura<br />
12<br />
la statua Della MaDonna Della Grotta traFuGata nel 1979<br />
anCora non Fa r<strong>it</strong>orno in seDe<br />
di GIOVANNI CELICO<br />
Dopo ben 36 anni di “servizio”, nella<br />
Parrocchia di Praia a Mare, “lasciano”<br />
i Padri Figli di Maria, che, appunto nel<br />
lontano 1976 assunsero la t<strong>it</strong>olar<strong>it</strong>à<br />
dell’incarico, e la responsabil<strong>it</strong>à “r<strong>it</strong>orna”<br />
ai secolari diocesani.<br />
Nei giorni scorsi, il Vescovo di San<br />
Marco Argentano-<strong>Scalea</strong>, Mons. Leonardo<br />
Bonanno, ha infatti nominato<br />
parroco locale il sac. Don Franco Liporace,<br />
originario del comprensorio, al quale, ovviamente,<br />
si fanno giungere, dalle colonne di questo giornale,<br />
gli auguri migliori per l’impegno che si troverà di<br />
fronte: la formale immissione… in possesso avverrà il 15<br />
luglio c.a. (sarà affiancato da un giovane sacerdote per<br />
le incombenze specifiche proprie del Santuario della<br />
Grotta).<br />
Al neo-parroco, al quale certamente non mancheranno<br />
di pervenire sollec<strong>it</strong>azioni le più disparate, vorremmo<br />
comunque, sotto voce, sottolineare, come pro-memoria,<br />
un solo punto, con la speranza, anzi con la certezza,<br />
che si impegnerà nella direzione che si indicherà,<br />
facendone… tesoro.<br />
C’è una grande assente, infatti, in queste giornate di festa,<br />
religiosa e civile, ed è la Statua della Madonna della<br />
Grotta, venerata in Praia da circa sette secoli, trafugata<br />
misteriosamente nel 1979 dal Santuario omonimo e<br />
fino ad ora mai più r<strong>it</strong>rovata.<br />
D. Franco Liporace dovrà, se naturalmente avvertirà<br />
come fondato questo pressante inv<strong>it</strong>o, riannodare “i<br />
fili” di questa vicenda e sollec<strong>it</strong>are le forze dell’ordine<br />
ad ogni livello, soprattutto il settore dei Carabinieri<br />
che si occupa proficuamente del recupero delle opere<br />
d’arte rubate, di “togliere la polvere” accumulatasi sopra<br />
il faldone della Madonna della Grotta e “rilanciare”,<br />
in ogni direzione, le indagini, per giungere ad una felice<br />
conclusione.<br />
Per i nostri lettori, ripercorriamo alcune tappe storiche<br />
di questo Sacro Simulacro anche per “rinverdirne” il ricordo!<br />
Nell’agosto dell’anno 1326, un veliero, part<strong>it</strong>o dai lidi<br />
d’oriente, con ciurma turca, al cui comando vi era un<br />
cristiano, mentre doppiava l’isola Dino, diretto probabilmente<br />
ai porti campani, si “bloccò”.<br />
I marinai ed il comandante fecero ogni tentativo per<br />
farlo ripartire ma tutto si mostrò inutile e né si individuò<br />
una qualche causa logica per spiegare lo strano<br />
fenomeno.<br />
Una voce, sub<strong>it</strong>o segu<strong>it</strong>a da altre, “denunciò”, come<br />
origine del “fermo inspiegabile”, una statua di legno di<br />
cedro che il Comandante custodiva, da tempo, nella<br />
sua cabina: una Madonna, fattezze di popolana orientale,<br />
alla quale il buon uomo era devoto e che, in origine,<br />
era stata venerata dagli Schiavoni o Slavoni.<br />
Il Comandante, temendo che qualcuno avesse potuto<br />
“gettare in mare la statuetta della Vergine”, propose,<br />
essendo vicina la costa, una soluzione: sarebbe “sceso<br />
a terra” e lì avrebbe abbandonato il Simulacro.<br />
E così avvenne: giunti alla marina d’Aieta, un tempo il<br />
mare lambiva le pendici del Vingiolo, videro delle grotte<br />
e il Comandante vi si diresse e posò la Statua sopra<br />
un grande masso, rotondeggiante, s<strong>it</strong>uato all’ingresso<br />
del cavo più grande e “promise che al prossimo viaggio<br />
si sarebbe fermato e avrebbe ripreso la Madonnina”.<br />
Dopo tre anni, navigando lungo la costiera tirrenica calabrese,<br />
infatti, fece scalo alla Marina d’Ajeta e salì alle<br />
grotte del Vingiolo: vi trovò costru<strong>it</strong>i una cappella, ove<br />
era custod<strong>it</strong>a la Madonnina, e un altare.<br />
Un giovanetto raccontò di essere un pastore “miracolato”<br />
dalla Vergine della Grotta: era muto e avendo visto,<br />
il 14 agosto del 1326, sul masso “una bella Signora che<br />
gli aveva parlato” era corso ad Aieta, il centro più vicino,<br />
per cercare di “avvertire” quel popolo dell’incontro<br />
straordinario.<br />
Ma appena giunto in paese…gli era inspiegabilmente<br />
“apparsa” la voce e una folla festante si era diretta alle<br />
pendici del Vingiolo.<br />
Essendo risultati vani i tentativi di trasportare la statua<br />
dalla marina al paese, perché ogni volta la Vergine r<strong>it</strong>ornava<br />
nel posto originario, si decise di lasciarla nella<br />
grotta.<br />
Da quell’anno in poi, ogni 15 di agosto, ricorrenza<br />
dell’Assunta, si “festeggiò” la Madonna di Praja d’Ajeta,<br />
poi di Praia a Mare.<br />
Forse, la Grotta di Praia, già prima dell’arrivo della Statua<br />
di Maria, era un luogo di incontro per i tanti erem<strong>it</strong>i<br />
della zona e potrebbe aver osp<strong>it</strong>ato una “chiesa” e relativo<br />
monastero.<br />
La Cappella della Madonna della Grotta che, successivamente,<br />
diventerà Santuario e che ebbe forse anche<br />
il nome anche di “S. Maria della Grazia o delle Grazie”,<br />
fu per tutto il Medioevo di “patronato” dei signori di<br />
Ajeta, ultimi i marchesi Cosentino.<br />
Nel 1520, Leone X diede parere favorevole alla fondazione<br />
del Convento di S. Maria della Grotta di Aieta,<br />
di cui divenne “guardiano” Nicola de Loria, minore os-<br />
servante.<br />
Mentre nel 1543 Papa Paolo III assegnò la stessa chiesa<br />
a Don Ranuccio de Natali e nel 1560 a Don Antonello<br />
Pagano.<br />
Don Tiberio Cosentino, che era stato procuratore di S.<br />
Maria della Grotta e, poi, arciprete a Lauria e infine Vescovo<br />
di Lavello, nel 1578 fece erigere nella grotta di<br />
Praia una cappella con il t<strong>it</strong>olo di Madonna della Neve.<br />
Don Matteo Cosentino, vescovo di Anglona-Tursi nel<br />
1667, era prima stato rettore della Chiesa di S. Maria<br />
della Grotta di Aieta, e, nel 1742, ne fu custode l’oblato<br />
Lorenzo Nappi, al quale seguì Giovanni Barletta e,<br />
nel 1749, ne fu “procuratore” il sacerdote don Scipione<br />
Bonadies.<br />
Probabilmente la denominazione di Santuario della<br />
Madonna della Grotta di Praja d’Ajeta si potrebbe far<br />
risalire al 1837e tre anni dopo vi era già una gradinata<br />
che agevolava l’accesso alla grotta dei vis<strong>it</strong>atori e dei<br />
fedeli.<br />
Fu proprio in quegli anni che il vescovo di Cassano,<br />
mons. Michele Bombini, nominò Emanuele Lomonaco<br />
Cosentino amministratore del Santuario: si devono<br />
all’impegno di questo benemer<strong>it</strong>o molte delle opere<br />
in muratura che ancora oggi si utilizzano (scale, mura<br />
di contenimento, ampliamento della chiesa, sacrestia,<br />
arredi per il culto, realizzazione di due stanze che saranno<br />
la prima casa del parroco, ecc.).<br />
Emanuele Lomonaco cessò di vivere nel 1860 e i c<strong>it</strong>tadini,<br />
riconoscenti, nel 1861 posero al lato del portone<br />
d’entrata una lapide a futuro ricordo dell’opera svolta.<br />
Nel 1888 fu nominato amministratore della Grotta il<br />
Reverendo Don Nicola Mol<strong>it</strong>erni che fece costruire un<br />
pregevole altare di marmo, con nicchia soprastante, e<br />
che avviò un com<strong>it</strong>ato locale per la incoronazione della<br />
Statua della Madonna della Grotta.<br />
Mons. Antonio Maria Bon<strong>it</strong>o, vescovo di Cassano dal<br />
1899, dopo una vis<strong>it</strong>a in loco, nel 1902 decretò l’incoronazione:<br />
determinante per le successive decisioni<br />
vaticane in mer<strong>it</strong>o l’opera svolta dal cardinale Casimiro<br />
Gennari, originario di Maratea.<br />
La festa dell’Incoronazione si svolse il 14 ed il 15 di<br />
maggio del 1905 e Don Raffaele Giugni-Candia, che<br />
sarà il primo parroco della nascente parrocchia di S.<br />
Maria della Grotta di Praia, scrisse la “Novena alla Vergine<br />
SS. Della Grotta”.<br />
Le due corone d’oro, realizzate con il concorso di tutta<br />
la popolazione di Ajeta, Praja e paesi vicini, nonché<br />
di tanti emigrati, furono opera di Vincenzo Catello di<br />
Napoli.<br />
A Don Raffaele Giugni-Candia, subentrò il Rev. Don<br />
Domenico Petroni che ha guidato la Parrocchia fino al<br />
“passaggio” delle relative responsabil<strong>it</strong>à, nel 1976, ai<br />
Figli di Maria, precisamente a padre Fausto Bartocci e a<br />
padre Michele Tomaiolo.<br />
Si ricordano, ovviamente, per l’opera svolta, tutti i padri<br />
che si sono succeduti in questi anni fino agli ultimi<br />
due: padre Mario e padre Vincenzo.<br />
Non si possono trascurare quanti, specialmente tra i religiosi,<br />
come per esempio i Padri Maristi, hanno contribu<strong>it</strong>o,<br />
nel secondo dopoguerra, alla cresc<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale<br />
della comun<strong>it</strong>à locale: per tutti, si richiama alla memoria<br />
il ricordo di padre Mattesini.<br />
Coraggio, dunque, caro Don Franco Liporace: è necessario,<br />
urgente, indispensabile r<strong>it</strong>ornare a “cercare” la<br />
Statua della Madonna della Grotta di Praia e che da<br />
lassù qualcuno assista e porti a felice conclusione questo<br />
percorso.<br />
Via dei Sibar<strong>it</strong>i, 23<br />
Tel/Fax: 0985 920534<br />
Da saPri a Paola GuiDa Da<br />
leGGere e Consultare Con<br />
GranDe attenzione<br />
eD interesse<br />
Alla presenza della stampa, dell’ed<strong>it</strong>ore Falco, dell’assessore<br />
Giuseppe Forestieri, del presidente della Pro<br />
Loco di <strong>Scalea</strong> e del consorzio delle Pro Loco “Riviera<br />
dei Cedri, è stato presentato nella sala polifunzionale<br />
del comune di <strong>Scalea</strong> l’interessante guida turistica “Da<br />
Sapri a Paola”, luoghi da vis<strong>it</strong>are e bellezze da scoprire,<br />
a cura di Gianfranco Cioni. La rivista, nelle sue 172<br />
pagine illustrate tocca e spazia tra le regioni a confine<br />
di: Campania, Basilicata e Calabria. Un lavoro ed<strong>it</strong>oriale,<br />
quello di Cioni, sicuramente, impegnativo e di non<br />
facile realizzazione che, però, grazie ad una esplorazione<br />
e ad una ricerca minuziosa e certosina sui luoghi<br />
è stato possibile realizzare e diffondere. Il libro-guida<br />
alla scoperta della “Riviera dei Cedri” e dei peperoncini<br />
piccanti, parte da Sapri (Campania) soffermandosi sulla<br />
Spigolatrice e sul racconto della spedizione di Carlo<br />
Pisacane del 1857 nella c<strong>it</strong>tà di Sapri che rievoca uno<br />
degli episodi risorgimentali che maggiormente suggestionarono<br />
l’animo e la fantasia popolare, per arrivare<br />
a Paola, c<strong>it</strong>tà che osp<strong>it</strong>a il Santuario di San Francesco,<br />
patrono della Calabria. Nel suo minuzioso e appassionante<br />
escursus informativo, Gianfranco Cioni dedica<br />
una pagina anche all’informazione calabrese c<strong>it</strong>ando<br />
tra i quattro giornali calabresi più presenti e conosciuti,<br />
il nostro Diogene fondato nel lontano 1947. Colpisce<br />
tra l’altro, una bella illustrazione grafica int<strong>it</strong>olata: “alla<br />
ricerca delle tipic<strong>it</strong>à in Calabria” che mette in risalto<br />
il cedro di Santa Maria, il peperoncino di Diamante e<br />
dell’intera costa, la cicoria squis<strong>it</strong>a delle nostre colline,<br />
il vino di Verbicaro e i fichi di <strong>Scalea</strong> e dei paesi vicini, la<br />
cipolla di Tropea e la varietà di pomidoro (tondo liscio,<br />
a grappolo, ciliegino, San Marzano, cuore di bue) e patate<br />
a pasta rossa e gialla della Sila, coltivati con grande<br />
maestria e accuratezza nel nostro circondario, l’ottimo<br />
e quasi niente acido olio extravergine di oliva del nostro<br />
falsopiano e tantissime altre delizie della terra.<br />
L’incontro culturale, alla presenza di un pubblico numeroso<br />
e attento, è stato coordinato e presentato da<br />
Antonello Grosso La Valle, attivo esponente delle Pro<br />
Loco del Cedro, sempre presente e sensibile a manifestazioni<br />
dove è possibile portare avanti e far conoscere<br />
sempre più i nostri magnifici e suggestivi luoghi, spesso,<br />
purtroppo, trascurati e poco pubblicizzati.<br />
Questo magazine illustra e racconta questo meridione<br />
d’Italia, ricco di colori, sapori, profumi, opere d’arte,<br />
monumenti, tradizioni, paesaggi e vedute che si animano<br />
e trasformano al contatto diretto in qualcosa di<br />
veramente unico e magico mer<strong>it</strong>a un’attenta esplorazione<br />
delle sue pagine per meglio capire i posti descr<strong>it</strong>ti<br />
(circa 50) ed avere così, un’infarinatura non di<br />
poco conto, una volta che, si decide di vis<strong>it</strong>are questo<br />
straordinario paradiso naturalistico da scoprire e da<br />
scolpire indelebilmente nella mente. (n.M.)
Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong><br />
Parola ai Lettori<br />
la posta di nando Manco: diogenemoderno@yahoo.<strong>it</strong><br />
Figlio della gallina bianca, Consigli gratu<strong>it</strong>i..., in nome e per conto della ver<strong>it</strong>à, ielpa ordinato Diacono<br />
FIGLIO DELLA GALLINA BIANCA<br />
Evidentemente…c’è chi può e chi non può! Una volta<br />
si diceva per rendere meglio l’idea: “figlio della gallina<br />
bianca o figlio della gallina nera”. A <strong>Scalea</strong>, l’assessore<br />
al commercio, Franco Galiano, pare che stia dando sostanza<br />
a queste frasi. E vengo al dunque. A <strong>Scalea</strong>, da<br />
due anni circa, è stata individuata l’area fiera alimentare,<br />
per intenderci quella che si trova ai piedi della<br />
Torre Talao (lato nord). Senza batter ciglio, gli ambulanti<br />
del posto, già dall’anno scorso, si sono accomodati<br />
disciplinatamente nella zona preposta a questo<br />
tipo di commercio. L’unico ambulante che già dall’anno<br />
scorso ha rumoreggiato e scalp<strong>it</strong>ato, dando segni<br />
di impazienza, è stato quello del torrone: dovrebbe<br />
trattarsi di un siciliano che già da alcuni anni, in estate,<br />
mette tende a <strong>Scalea</strong>. Un anno fa, dopo una serie di<br />
“schermaglie” e di tergiversazioni con l’assessorato al<br />
commercio, si accontentò, alla fine, di spostarsi dalla<br />
sede storica (inizio Piazza Aldo Moro - Via Lido) in<br />
Corso Med<strong>it</strong>erraneo (piazzale ex “Bar Turista”), per<br />
sistemarsi poi a settembre nell’ab<strong>it</strong>uale s<strong>it</strong>o vincendo<br />
a metà la sua battaglia. Quest’anno, pare che abbia<br />
vinto anche la guerra r<strong>it</strong>ornando in pianta stabile nei<br />
pressi di Piazza Aldo Moro, tra i mugugni delle altre<br />
bancarelle alimentari. E ciliegina sulla torta, non contento,<br />
ha fatto l’en plein, ottenendo anche un postoparcheggio,<br />
permanente (notte e giorno) invasivo e<br />
brutto per un furgone-depos<strong>it</strong>o rosso, “abbandonato”<br />
di fronte la sua bancarella di torrone.<br />
Franco Russo<br />
Dopo questa esposizione dei fatti, vorremmo chiedere<br />
all’assessore al commercio e a quello alla viabil<strong>it</strong>à, il<br />
perché di questa macroscopica e ingiusta preferenza.<br />
Non è la prima volta che succedono fatti simili. Spiacevoli<br />
sia sotto l’aspetto decoroso che sottoforma di<br />
equ<strong>it</strong>à generale. Noi del Diogene, preventivamente,<br />
avevamo sollec<strong>it</strong>ato Franco Galiano, assessore comunale,<br />
a far spostare, quantomeno, l’orrendo furgone<br />
rosso da uno dei posti più belli e frequentati di <strong>Scalea</strong>.<br />
La bancarella del torrone, abbell<strong>it</strong>a decorosamente,<br />
in modo scenografico e caratteristico, tutto sommato,<br />
può inserirsi in un contesto artigianale tradizionale<br />
consolidato nel tempo, anche se i perché, per molti,<br />
restano…<br />
Ricordiamo che ad inizio del 2000, primo mandato<br />
Russo, il s<strong>it</strong>o della bancarella del torrone, venuta da<br />
lontano, traballò varie volte perché non rientrava nei<br />
piani programmatici commerciali di quella maggioranza<br />
governativa ma che, alla fine, la perseveranza del<br />
t<strong>it</strong>olare, di questi prodotti dolciari tipici, ebbe, non si<br />
sa come, la meglio su il gruppo dei contrari.<br />
EUGENIO IELPA È STATO ORDINATO<br />
DIACONO PERMANENTE<br />
Carissimi,<br />
con immensa gioia, vi annuncio che il Vescovo della<br />
Diocesi S. Marco-<strong>Scalea</strong>, Mons. Leonardo Bonanno, mi<br />
ha ordinato Diacono Permanente, insieme ad altri sei<br />
confratelli nella fede, il giorno 29 giugno scorso, presso<br />
la Cattedrale di San Marco Argentano.<br />
Sono certo che mi sosterrete con le vostre preghiere,<br />
affinchè riesca a servire il Signore, con spir<strong>it</strong>o di<br />
car<strong>it</strong>à.<br />
Con affetto. Eugenio Ielpa<br />
Con infin<strong>it</strong>a gioia apprendiamo della nomina del nostro<br />
fraterno amico e socio Eugenio Ielpa, al quale facciamo<br />
i più sent<strong>it</strong>i auguri e al quale formuliamo tantissimi<br />
complimenti.<br />
CONSIGLI GRATUITI DA ATTUARE IN NOME E PER CONTO<br />
DELLA VERITÀ<br />
Siamo dei c<strong>it</strong>tadini e vorremmo fare qualche segnalazione<br />
riguardante alcune anomalie riscontrate sul<br />
nostro terr<strong>it</strong>orio sempre più abbandonato e maltrattato.<br />
I nostri “bravi” amministratori comunali dovrebbero<br />
darci delle risposte, soprattutto nei fatti, ai blocchi<br />
di etern<strong>it</strong>, di ingombranti, di erbacce e di cumuli<br />
di spazzatura che svettano lungo le vie principali di<br />
<strong>Scalea</strong> e del perché le d<strong>it</strong>te, impegnate a tali comp<strong>it</strong>i,<br />
oltre a non espletare al meglio queste mansioni,<br />
percepiscono sempre più soldi, per poi, dopo poco<br />
tempo, lasciare, senza un motivo plausibile, i servizi<br />
e gli impegni assunti. Addir<strong>it</strong>tura, da voci fuorvianti,<br />
pare che l’ultima d<strong>it</strong>ta arrivata dovrebbe percepire il<br />
40% in più della precedente. Naturalmente, più soldi,<br />
meno servizi…? Come stiamo accogliendo i villeggianti?<br />
Sembra di essere tornati agli anni ’80: zero differenziata.<br />
A propos<strong>it</strong>o che fine hanno fatto i bidoni<br />
della differenziata? E il servizio porta a porta tanto<br />
sbandierato? Per non parlare della pulizia delle spiagge<br />
e del Centro storico r<strong>it</strong>ornata al minimo storico.<br />
Bidoni inadeguati e puzzolenti vecchi e con su scr<strong>it</strong>to<br />
nomi di altri comuni. Ma cosa sta succedendo? Ma ci<br />
troviamo a <strong>Scalea</strong> o in qualche posto sperduto e abbandonato<br />
del terzo mondo? Alla luce di tutti questi<br />
disservizi ci domandiamo ancora, ma dove vanno a<br />
finire i tanti quattrini pagati dagli scaleoti per avere in<br />
cambio una c<strong>it</strong>tà decorosa?<br />
L’ultimo appalto prevedeva anche la pulizia di tutti gli<br />
immobili comunali da parte della d<strong>it</strong>ta prescelta che<br />
doveva e poteva recuperare anche una notevole forza<br />
lavoro e dare così, un po’ di respiro a tante famiglie<br />
bisognose e in crisi. Chi coordina i servizi mostra tante<br />
anomalie e favor<strong>it</strong>ismi lasciando forti dubbi di integr<strong>it</strong>à<br />
morale per come viene condotto l’intero servizio per<br />
il mantenimento della nostra comun<strong>it</strong>à, sia in centro<br />
che in periferia. Importanti strade c<strong>it</strong>tadine come via<br />
B. Vergine del Carmelo, restano ancora, vergognosamente,<br />
chiuse al traffico, mentre via Covello, De Curtis<br />
(nei pressi del Liceo Scientifico) sono zeppe di ingombranti,<br />
di etern<strong>it</strong> e sporcizie varie. Così si presenta<br />
oggi <strong>Scalea</strong>: c<strong>it</strong>tà moderna votata al turismo sempre<br />
più precario e discutibile. Speriamo di avere qualche<br />
risposta nel concreto e buone vacanze a tutti.<br />
Un gruppo di c<strong>it</strong>tadini in cerca di risposte<br />
Certamente chi ha scr<strong>it</strong>to queste cose è molto amareggiato<br />
e deluso per come viene gest<strong>it</strong>o l’apparato<br />
pubblico a <strong>Scalea</strong>. I servizi sono carenti e non giocano<br />
a favore della c<strong>it</strong>tà. Nell’accorata lettera traspare<br />
pure tanta rabbia per come sono gest<strong>it</strong>e le d<strong>it</strong>te di<br />
servizio che con l’amministrazione Basile non trovano<br />
continu<strong>it</strong>à e stabil<strong>it</strong>à. Certo così non si può andare<br />
avanti e tante cose vanno riviste e messe su canali più<br />
giusti in modo da portare <strong>Scalea</strong> a livelli accettabili di<br />
vivibil<strong>it</strong>à e civiltà.<br />
l’avv. anna ManCo risPonDe<br />
matrimonialista e specializzata<br />
in dir<strong>it</strong>to di famiglia<br />
Devo iniziare una separazione giudiziale e vorrei anche<br />
chiedere il risarcimento dei danni che mio mar<strong>it</strong>o mi<br />
ha provocato col suo comportamento assolutamente<br />
non corretto durante il nostro matrimonio . Posso richiedere<br />
ambedue le cose con uno stesso atto?<br />
Premetto innanz<strong>it</strong>utto che bisogna vedere in cosa consista<br />
questa condotta non proprio ortodossa di suo<br />
mar<strong>it</strong>o. Se, ad esempio, si tratta di un rapporto extra<br />
coniugale, questo non rientra tra le cause per cui potrebbe<br />
richiedersi il risarcimento dei danni.<br />
Le preciso che la Corte di Cassazione, con sentenza<br />
n. 8862 del 01.06.<strong>2012</strong>, ha stabil<strong>it</strong>o che in una causa<br />
di separazione la pronuncia di addeb<strong>it</strong>o e quella<br />
di risarcimento del danno possono coesistere, “considerati<br />
i presupposti, i caratteri, le final<strong>it</strong>à radicalmente<br />
differenti”.<br />
Tuttavia, secondo la Cassazione, il risarcimento va chiesto<br />
non solo per la commissione di reati (e l’adulterio,<br />
come già specificato, dopo le note pronunce della<br />
Consulta non lo è più), ma anche per “la violazione dei<br />
dir<strong>it</strong>ti fondamentali della persona cost<strong>it</strong>uzionalmente<br />
garant<strong>it</strong>i… incidendo su beni essenziali della v<strong>it</strong>a”. In<br />
questi casi (che integrano la violazione della privacy,<br />
salute, rapporti relazionali) via libera al risarcimento dei<br />
danni non patrimoniali. Secondo il nuovo orientamento<br />
“rileva proprio la qual<strong>it</strong>à di coniuge e la violazione<br />
di obblighi nascenti dal matrimonio che, da un lato è<br />
causa di intollerabil<strong>it</strong>à della convivenza, giustificando la<br />
pronuncia di addeb<strong>it</strong>o, con gravi conseguenze, com’è<br />
noto, anche di natura patrimoniale, dall’altro, si configura<br />
come comportamento (doloso o colposo) che,<br />
incidendo su beni essenziali della v<strong>it</strong>a, produce un<br />
danno ingiusto, con conseguente risarcimento, secondo<br />
lo schema generale della responsabil<strong>it</strong>à civile”.<br />
13<br />
Ancora una volta il Sindaco e l’amministrazione hanno<br />
dimostrato la loro incapac<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica e la più assoluta<br />
miseria di idee, programmazione e gestione ordinaria<br />
della v<strong>it</strong>a pubblica, ridotta ad una triste tutela di<br />
interessi privati dei propri assessori e consiglieri comunali.<br />
Il 12 luglio, nel pieno di una attiv<strong>it</strong>à investigativa coordinata<br />
dall’antimafia di Catanzaro, probabilmente<br />
legata proprio alla necess<strong>it</strong>à di far luce su detti interessi,<br />
il Sindaco ha convocato la Giunta Comunale<br />
(che da diversi mesi a questa parte risulta monca in<br />
ogni seduta) per destinare 9.000,00 euro complessivi<br />
alla nipote della Consigliera Riccetti, ossia alla sol<strong>it</strong>a<br />
Cooperativa “The Dream”, già beneficiaria di numerosi<br />
altri contributi economici, ed al collaboratore di Studio<br />
della Consigliera De Bonis, ossia alla associazione<br />
T.L.Bassi, pure questa già beneficiaria, circa un anno<br />
fa, di altri 5.000 euro.<br />
Alla Madonna del Carmelo, Patrona di tutta la C<strong>it</strong>tà,<br />
va la somma di Euro 8.000,00, mille in meno rispetto<br />
alle regalìe destinate, più o meno indirettamente, a<br />
persone riconducibili ai Consiglieri comunali.<br />
Sempre nella seduta del 12 luglio, il Sindaco ha regalato<br />
ad un’associazione di Benevento (!) la sede<br />
dell’ex Giudice di Pace, ossia la più amb<strong>it</strong>a e quella<br />
potenzialmente più remunerativa: e invece di darla in<br />
f<strong>it</strong>to, in favore dell’Ente, ha scelto inopinatamente di<br />
darla in comodato gratu<strong>it</strong>o a detta associazione.<br />
Sempre in questi giorni è stato deciso, dall’assessore<br />
ai LLPP, di concedere, nuovamente e con l’ennesima<br />
proroga in assenza di gara di appalto, il servizio spurgo.<br />
Sempre alla stessa d<strong>it</strong>ta di Santa Maria del Cedro<br />
che dal 2010 ad oggi ha ricevuto ben oltre 50.000,00<br />
euro, ossia il corrispettivo di un mezzo nuovo.<br />
Questa è l’idea degli interessi collettivi di questo Sindaco<br />
e (di metà) della sua Giunta.<br />
Poi non paga gli operai, non paga i dipendenti, non<br />
paga i forn<strong>it</strong>ori (tra cui la Sorical), con la conseguenza<br />
che manca l’acqua in tutta la C<strong>it</strong>tà e dice che non ci<br />
sono soldi.<br />
Però poi approva ben 2 bilanci (consuntivi) con un<br />
avanzo di amministrazione di 52.000 euro, e regala i<br />
soldi pubblici nel modo vergognoso suesposto.<br />
Rivolgiamo infine un saluto e un pensiero carico di affetto<br />
ai 12 dipendenti della Censum, 12 capi famiglia<br />
che oggi si trovano senza lavoro per colpa di questo<br />
Sindaco ed un saluto agli operai dei servizi ambientali<br />
che hanno passato la festiv<strong>it</strong>à della Madonna senza<br />
soldi e con 3 stipendi arretrati. A loro e a tutta la C<strong>it</strong>tà<br />
di <strong>Scalea</strong>, rimasta senz’acqua e col terrore di rivivere<br />
l’incubo - spazzatura di un anno fa, diciamo di stringere<br />
i denti un altro po’, anche perché da Catanzaro<br />
avremo presto notizie…<br />
Gruppo Consiliare <strong>Scalea</strong>desso<br />
Questi provvedimenti economici restr<strong>it</strong>tivi hanno colp<strong>it</strong>o<br />
anche il nostro bravo collega Matteo Cava, già<br />
addetto stampa di Mario Russo e, a singhiozzo, dal<br />
marzo 2010, anche dell’amministrazione guidata da<br />
Basile, che pare ne abbia deciso, qualche giorno fa,<br />
l’accantonamento defin<strong>it</strong>ivo. A detta di Cava, pare<br />
che i motivi reali di questa epurazione vadano ricercati<br />
nella pubblicazione di un articolo da lui firmato<br />
legato alla pubblicazione della lunga e farraginosa<br />
indagine dei carabinieri effettuata su alcuni fascicoli<br />
“scottanti” che si trovavano all’interno del Palazzo di<br />
via Plinio il Vecchio. Speriamo che questi tagli diano gli<br />
effetti sperati e che portino nelle casse comunali una<br />
boccata di ossigeno, in modo da vedere al più presto<br />
sistemate arterie c<strong>it</strong>tadine importanti come la più<br />
volta segnalata via Oreste D<strong>it</strong>o, diventata ormai quasi<br />
impraticabile e come la massacrata e pericolosa strada<br />
che porta alla zona PIP, raggiungibile ormai solo in<br />
elicottero. Apprendiamo però, che il posto dell’ormai<br />
ex addetto stampa, è stato ricoperto immediatamente<br />
da un altro collega che dovrebbe tram<strong>it</strong>e il suo girnale<br />
online il nome di <strong>Scalea</strong> e che a farne le spese, con la<br />
scusa dei fantomatici tagli sia stato il solo Cava, l’unico<br />
e vero “tagliato” della s<strong>it</strong>uazione.
Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong><br />
Panuozzo e PePeronCino insieMe aPPassionataMente<br />
Panuozzo e peperoncino<br />
stanno tracciando<br />
un percorso che dovrà<br />
portare lontano in un<br />
prossimo futuro.<br />
L’edizione <strong>2012</strong> del<br />
Panuozzo, infatti, si è<br />
avvalsa della grande collaborazione<br />
e dell’esperienza<br />
dell’Accademia del Peperoncino presieduta<br />
dal lungimirante giramondo prof. Enzo Monaco (nella<br />
foto) che crede fermamente a questo connubio e, in<br />
particolar modo, al cibo di strada che da un po’ di anni<br />
sta prendendo letteralmente piede, fino a diventare un<br />
trend, una moda che richiama e raggruppa persone di<br />
tutte le fasce di età e di ogni estrazione sociale. Le<br />
quattro giornate del “Panuozzo e Peperoncino” che<br />
hanno attirato un pubblico moderatamente numeroso,<br />
dal 19 al 22 luglio, puntualmente hanno viaggiato insieme<br />
presentando, agli intervenuti, oltre gli stand (una<br />
nota di rilievo mer<strong>it</strong>ano quelli, logicamente, con la colorata<br />
scenografia del peperoncino piccante calabrese,<br />
di prodotti tipici pugliesi e quelli di alta pasticceria<br />
siciliana di Castrofilippo (Ag), una vera attrazione per<br />
buongustai e golosi), attrazioni musicali e spettacoli<br />
vari, culminati con il clou di “Komikamente”, musica<br />
e cabaret direttamente da Zelig. Nelle quattro serate,<br />
hanno trovato il favore di un pubblico appassionato,<br />
attento e compiaciuto, le interessanti e mai scontate<br />
lezioni con protagonista, come da copione, il peperoncino.<br />
La prima, quella di apertura, nell’area servizio<br />
del ristorante “Metastasio” introdotta con dovizia<br />
di causa da Enzo Monaco, ha visto presentare, nella<br />
rubrica lezione di gusto, il peperoncino in cucina, chef<br />
Vincenzo Grisolia, in piatto Tapas e bruschette. Nella<br />
seconda si è parlato di come salare i cibi e sono state<br />
proposte Tartare con quattro tipi di sale. Nella terza,<br />
invece, è stato toccato l’argomento salute e i benefici<br />
che si possono trarre con l’introduzione del peperoncino<br />
in cucina. Osp<strong>it</strong>e della serata il prof. Bruno Amantea,<br />
Univers<strong>it</strong>à della Magna Grecia di Catanzaro. Nella<br />
quarta, quella conclusiva, l’instancabile esperto prof.<br />
Enzo Monaco ha ampiamente divagato sul Panuozzo illustrando<br />
alla perfezione le sue proprietà nutrizionali e<br />
di gusto, soffermandosi sulla liev<strong>it</strong>azione naturale, sulla<br />
doppia cottura e la farc<strong>it</strong>ura che rendono eccellente<br />
ed estremamente gustoso e sfizioso questo alimento<br />
che nasce a Gragnano, per intenderci, la patria della<br />
pasta <strong>it</strong>aliana nel mondo. Le varietà del panuozzo sono<br />
molteplici e spaziano da quello classico (pancetta e<br />
mozzarella) a quello all’arrabbiata (pancetta, mozzarella,<br />
pomodoro, funghi e peperoncino piccante) e,<br />
ancora, da quello alla “Ciccillo” (prosciutto crudo,<br />
provola, melanzane arrost<strong>it</strong>e o a funghetto e salsiccia),<br />
fino ad arrivare a quota 9. Altre farc<strong>it</strong>ure sono:<br />
peperoni, crema ai 4 formaggi, porcini, rucola, pomodorini,<br />
scaglie di parmigiano, bietola, salame, chiodini,<br />
olive ecc. Logicamente, il prof. Monaco ha abbattuto<br />
linguine con melanzane e pesce spada<br />
Gr. 350 di linguine o taglierini; 2 melanzane, gr. 200 di<br />
pesce spada; in un’unica fetta; filetti di pomodoro freschi<br />
o pelati; aglio; origano; basilico; olio di frantoio; sale.<br />
Fate imbiondire l’aglio nell’olio, quindi toglietelo e versate<br />
le melanzane ed il pesce ridotti a dadi. Salate e<br />
dopo una decina di minuti completate con i pomodori.<br />
Spolverate di origano, insapor<strong>it</strong>e con le foglie di basilico.<br />
Versate il tutto sulla pasta, cotta al dente in abbondante<br />
acqua salata; rimestate e serv<strong>it</strong>e con qualche altra foglia<br />
di basilico.<br />
tagliolini con la razza<br />
Gr. 350 di tagliolini; gr. 200 di filetti di razza; aglio; prezzemolo;<br />
vino bianco secco; olio di frantoio; pepe bianco;<br />
sale.<br />
Spezzettate il pesce e passatelo in una padella con l’aglio<br />
e il prezzemolo grossolanamente tr<strong>it</strong>ato. Dopo 5 minuti<br />
sfumate con il vino ed eliminate l’aglio. A parte, cuocete<br />
la pasta al dente in abbondante acqua salata, scolatela<br />
e mantecatela con il pesce e il liquido di cottura. Macinate<br />
sul tutto il pepe e cospargete di prezzemolo crudo<br />
prima di servire.<br />
spaghetti alle verdure grigliate<br />
Ingredienti per 4<br />
Spaghetti, 300 gr; melanzana di media grandezza, 1;<br />
peperone giallo grosso, 1; pomodori maturi ma sodi, 2;<br />
timo, 3 rametti; aglio, 1 spicchio; olio d’oliva, 2 cucchiai;<br />
sale, pepe.<br />
Pul<strong>it</strong>e le verdure, lavatele e asciugatele. Affettate sottilmente<br />
la melanzana a fette rotonde, le zucchine a fettine<br />
verticali e i pomodori a filetti. Eliminate i semi dei<br />
pomodori lasciando solo la polpa. Tagliate a metà il peperone,<br />
eliminate i semi e i filamenti bianchi interni, poi<br />
tagliatelo a falde di 1,5 cm di larghezza. Tr<strong>it</strong>ate finemente<br />
l’aglio sbucciato.<br />
Consigliati dal Diogene<br />
Le Vie del Gusto 14<br />
tutti gli steccati regionali e di campanile parlando di<br />
alimento med<strong>it</strong>erraneo diffuso da abbracciare ed accogliere<br />
perché la cucina oggi non conosce frontiere<br />
e l’esempio più lambante arriva proprio dal peperoncino<br />
che sta spopolando in tutto il mondo. Nel <strong>2012</strong>,<br />
senza un’oculata e sapiente operazione di marketing,<br />
non si può parlare di gusto e maggiormente, di cucina.<br />
Quindi la strada intrapresa da Enzo Monaco è un<br />
bene per tutti e porta a certe contaminazioni culinarie<br />
e alimentari che possono espandersi a macchia d’olio,<br />
con tutte le pos<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à che ne derivano, anche se, per<br />
portare questa manifestazione a grandi livelli, ci vorrà<br />
tempo, lavoro e pazienza. Un altro argomento toccato,<br />
da Monaco, è stato quello del cibo da strada, dove<br />
in Campania ha la sua forza con “il muso di maiale”, la<br />
pizza fr<strong>it</strong>ta e, appunto, “il panuozzo”. In Calabria e, in<br />
particolare a <strong>Scalea</strong>, come nel Lazio ed altre local<strong>it</strong>à<br />
del Centro, sta spopolando da un po’ di anni il panino<br />
riscaldato sulla piastra con la porchetta e la salsiccia,<br />
accompagnato, a scelta, da peperoni, zucchine e melanzane<br />
fr<strong>it</strong>te, da peperoni e patate e da broccoletti<br />
al peperoncino piccante, da sott’oli ed altre special<strong>it</strong>à<br />
rigorosamente meridionali. A <strong>Scalea</strong> nell’area fiera alimentare,<br />
ai piedi di Torre Talao, puoi trovare davvero<br />
tutto, anche alici fr<strong>it</strong>te, pizza e squis<strong>it</strong>e fr<strong>it</strong>telline di fiori<br />
di zucca, crespelle e gaimelle che possono essere accompagnate<br />
con vino rosso sfuso locale. Con 3 euro,<br />
vino e bevande escluse, puoi mangiare bene e al volo e<br />
proseguire la passeggiata-shopping morsicando…morsicando.<br />
Questa cucina di strada o cucina da campo,<br />
non deve scoraggiare e fare inquietare i ristoratori perché<br />
sono divagazioni culinarie esistenti in ogni regione<br />
d’Italia, in particolare all’estremo sud, principalmente,<br />
per una questione climatica (anche l’estero, nonostante<br />
il clima rigido, però, fa la sua parte) che risalgono a<br />
tempi remoti (a <strong>Scalea</strong> ad inizio degli anni’60 esistevano<br />
già i ristoranti ma anche le baracche coperte di<br />
lamiere dove si cucinavano trippa, spezzatino, soffr<strong>it</strong>ti<br />
di carne e interiori speziate “mazzacorde”) che, tutto<br />
sommato, si riallacciano a certe tradizioni. Ricordiamoci<br />
che mangiare è pur sempre una questione culturale,<br />
un’acquisizione…mangiando si impara! Il ristorante, la<br />
trattoria e tutto ciò che ne consegue, economicamente<br />
parlando, subiscono danni solo apparenti. L’offerta<br />
è varia ed ognuno può decidere come meglio crede, in<br />
base al gusto e alla tasca. Importante è regolamentare<br />
bene le cose e rispettare certe basilari forme d’igiene,<br />
spesso carenti. E poi, per dirla tutta, spesso il panino<br />
è uno sfizio di prima serata o di notte inoltrata, quindi,<br />
a completamento di serata o di nottata, si finisce quasi<br />
sistematicamente in un accogliente ristorante.<br />
Enzo Monaco, in conclusione, ha ringraziato e salutato<br />
i presenti per l’attenzione prestata nel corso di queste<br />
quattro serate dando appuntamento al “Peperoncino<br />
Festival” di Diamante che quest’anno festeggia 20 anni<br />
di passione (1992-<strong>2012</strong>) con una cinque giorni che va<br />
dal 5 al 9 settembre.<br />
Fate grigliare le fette di melanzana, di zucchina, di peperone<br />
e di pomodori, su una piastra ondulata molto calda.<br />
Distribu<strong>it</strong>a la verdura grigliata a raggiera su un piatto da<br />
portata, mescolando i diversi tipi, lasciando vuoto il centro<br />
del piatto. Salate.<br />
Fate lessare gli spaghetti in abbondante acqua bollente<br />
salata, poi scolateli al dente. In un tegame antiaderente<br />
fate scaldare l’olio con l’aglio tr<strong>it</strong>ato, versatevi dentro gli<br />
spaghetti, cospargeteli con foglioline di timo staccate dai<br />
rametti, e fate insaporire per 1 minuto, mescolando.<br />
Versate gli spaghetti al centro del piatto da portata e serv<strong>it</strong>e<br />
sub<strong>it</strong>o a tavola.<br />
Facile - preparazione 20 minuti + cottura 20 minuti = 40<br />
minuti (calorie 353)<br />
Baccalà alla griglia con peperoni<br />
Gr. 500 di baccalà non eccessivamente spesso, già spugnato;<br />
5-6 peperoni a cornetto; aglio; prezzemolo; olio<br />
di frantoio; sale.<br />
Cuocete alla griglia il baccalà, spellatelo, diliscatelo, sfaldatelo<br />
e mettetelo in una ciotola o in una insalatiera bagnandolo<br />
d’olio. A parte arrost<strong>it</strong>e i peperoni, sempre alla<br />
griglia, pul<strong>it</strong>eli, filettateli, quindi un<strong>it</strong>eli al baccalà. Salate<br />
moderatamente, aromatizzate con l’aglio e il prezzemolo,<br />
irrorate d’olio. Lasciatelo riposare convenientemente<br />
prima di servire.<br />
Pesce spada alla bagnarese<br />
4-6 fette di pesce spada; olive verdi snocciolate e capperi<br />
sotto aceto a piacere; succo di limone; prezzemolo;<br />
pepe nero; olio di frantoio; sale.<br />
Tr<strong>it</strong>ate olive, capperi, prezzemolo e distribu<strong>it</strong>e il tutto<br />
sulle fettine di pesce spadadisposte in una teglia e preventivamente<br />
salate (con moderazione), pepate, bagnate<br />
di succo di limone, irrorate di poco olio. Passate in<br />
forno già caldo per una ventina di minuti.<br />
Librerie<br />
Basile<br />
di G. Basile<br />
Scripta: Via M. Bianchi, 43 • <strong>Scalea</strong><br />
La Moderna: C.so Med<strong>it</strong>erraneo, 136 • <strong>Scalea</strong><br />
Tel. 0985.272148 • Tel. 0985.21239<br />
Basile: P.zza XI Febbraio • Diamante<br />
Cell. 346.7300201
Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong><br />
Protagonista assoluta in casa, tra gli elettrodomestici,<br />
è certamente la lavatrice, responsabile però di bollette<br />
salatissime: il consumo elevato dipende soprattutto<br />
dal riscaldamento dell’acqua per il lavaggio. Solo una<br />
piccola percentuale serve ad azionare il motore: è opportuno,<br />
quindi, scegliere modelli che possano essere<br />
collegati direttamente all’acqua calda.<br />
L’alimentazione è forn<strong>it</strong>a da pannelli solari? Ancora meglio:<br />
eliminando il riscaldamento elettrico si risparmia e<br />
si dimezzano i tempi di lavaggio. Con alcuni accorgimenti<br />
è possibile ottimizzare l’utilizzo della lavatrice,<br />
consumare meno energia e salvaguardare l’ambiente<br />
senza intaccare la qual<strong>it</strong>à del bucato.<br />
Acquisto.<br />
Controllate sempre l’etichetta che attesta l’effi cienza<br />
energetica. Prima si passava dalla classe G, meno<br />
performante, alla A (diventata oggi qual<strong>it</strong>à standard).<br />
Esistono, infatti, nuove classi energetiche: A+, A++ e<br />
A+++. Quest’ultima promette una riduzione dei consumi<br />
elettrici del 30% rispetto ad una semplice classe A e<br />
del 60% rispetto a una classe C.<br />
L’etichetta è identica per tutti i paesi dell’Unione Europea<br />
e indica, inoltre, la capac<strong>it</strong>à di carico in Kg., il consumo<br />
di energia e acqua all’anno, l’effi cacia di asciugatura<br />
e le emissioni sonore (durante il funzionamento e<br />
in fase di centrifuga).<br />
Per orientarsi nella scelta della lavatrice ideale, comunque,<br />
ogni consumatore deve pensare a come e quanto<br />
utilizza effettivamente l’elettrodomestico, visto che i<br />
consumi dichiarati in etichetta sono il risultato di misu-<br />
Risparmio Intelligente 15<br />
laVatriCe: astuzie Per sCeGlierla Bene e riDurre i ConsuMi<br />
di CHIARA CASABLANCA<br />
razioni scientifi che ma pur sempre generiche.<br />
Utilizzo.<br />
Attivate la lavatrice quasi a pieno carico, scegliendo accuratamente<br />
il programma di lavaggio, con preferenza<br />
per le basse temperature: il ciclo a 90° consuma il doppio<br />
rispetto ad uno di 40°, tenetene conto per il bucato<br />
frequente. Inoltre, fate attenzione al programma di<br />
mezzo lavaggio, perché riduce i consumi solo del 20%<br />
circa. Per alleggerire la bolletta cercate di concentrare<br />
i lavaggi di notte e imparate a dosare il detersivo in<br />
base alla durezza dell’acqua, per non sprecarlo e non<br />
rischiare di rendere diffi coltoso il risciacquo.<br />
L’acqua di casa è troppo dura? Gli esperti consigliano<br />
di installare un addolc<strong>it</strong>ore nelle tubature di adduzione:<br />
un piccolo investimento iniziale per risparmiare poi<br />
nel lungo periodo.<br />
Idee alternative.<br />
Ab<strong>it</strong>ate in condominio? C’è un modo per ridurre le<br />
spese di acquisto e manutenzione della lavatrice: acquistare<br />
uno o più apparecchi multiproprietà suddividendo<br />
il costo tra tutti i condomini che scelgono di avvalersene.<br />
In Francia è stata creata addir<strong>it</strong>tura una rete,<br />
chiamata “La Machine du Voisin” organizzata come un<br />
social network, che offre a chiunque l’opportun<strong>it</strong>à di<br />
cercare una “lavatrice in prest<strong>it</strong>o”: grazie a un motore<br />
di ricerca e una mappa s’individua l’apparecchio più<br />
vicino a casa, si contatta il proprietario e si prende appuntamento<br />
per fare il bucato (con un costo che varia<br />
dai 2€ ai 6€).<br />
Chi voglia mettere a disposizione la propria lavatrice,<br />
può aprire un profi lo personale, caricare la foto<br />
dell’elettrodomestico, indicare programmi e funzioni<br />
disponibili, specifi care gli orari del servizio e il prezzo.<br />
L’era del collaborative consuption (= consumo condiviso)<br />
è arrivata: soluzione geniale, non trovate?<br />
tutto per la casa...<br />
Risparmio e rispetto per l’ambiente<br />
NOVITÁ: DISTRIBUTORE DETERSIVO ALLA SPINA - MOBILI IN STILE<br />
Detersivi, Shampoo, Bagnoschiuma, Igiene per la casa e la persona, Profumi,<br />
Cosmetici, Articoli da regalo, ecc.<br />
Via Lauro (angolo via Borsellino) - SCALEA
Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Ultima Pagina<br />
16<br />
Tra i monti e la calma dell’incontaminata e verde<br />
valle del Fiume Lao, a pochi chilometri dal mare di <strong>Scalea</strong><br />
vi aspetta:<br />
C.da Sant’Andrea, Santa Domenica Talao (Cs)<br />
info: 337 875306<br />
oCCasione PerDuta<br />
La staffetta ciclistica “a Ruota Libera”, per ricordare il<br />
giudice Borsellino, è part<strong>it</strong>a da Breno (Bs) e ha fatto<br />
tappa a <strong>Scalea</strong>, sabato 14 luglio, per concludersi, giorno<br />
19, a Palermo. Organizzata dalla Polisportiva Disabili<br />
di Valcamonica e da LIBERA, la tappa a <strong>Scalea</strong> si è conclusa<br />
in serata nei pressi di Torre Talao. Alle ore 21.00,<br />
in Piazza Aldo Moro, “A RUOTA LIBERA… INCONTRIA-<br />
MOCI”, dopo i saluti di r<strong>it</strong>o del sindaco Pasquale Basile<br />
sono segu<strong>it</strong>i gli Interventi di Sabrina Garofalo, T<strong>it</strong>a Raffetti<br />
e degli atleti di “A Ruota Libera”, Angela Riccetti,<br />
Salvatore Colosimo.<br />
La manifestazione che ha lo scopo di ricordare tutte le<br />
v<strong>it</strong>time delle stragi mafi ose del 1992, ha visto gli atleti<br />
della Polisportiva impegnarsi in una staffetta ciclistica<br />
che ha attraversato tutta l’Italia per concludersi a Palermo<br />
il 19 luglio, in occasione del 20° anniversario della<br />
strage di via D’Amelio, in cui morirono il giudice Borsellino<br />
e i suoi cinque agenti di scorta.<br />
Il percorso totale effettuato dai ciclisti disabili è stato<br />
di circa 1850 km. Ogni tappa ha oscillato tra i 140/170<br />
km.<br />
La carovana, insieme alle associazioni locali dei sindacati<br />
e di tantissimi c<strong>it</strong>tadini, ha percorso pure la strada<br />
per Capaci spaventoso scenario dove furono trucidati<br />
il giudice Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre<br />
uomini della scorta e fatto vis<strong>it</strong>a pure a Villagrazia di<br />
Carini dove una stele ricorda l’omicidio di Ida e Nino<br />
D’Agostino, i due giovani sposi ai quali è int<strong>it</strong>olato il<br />
Presidio di Libera Valcamonica, per arrivare a piedi, in<br />
bicicletta, in handibike o con qualunque mezzo, nei<br />
pressi dei “cento passi” che separano la casa di Peppino<br />
Impastato da quella del boss Tano Badalamenti.<br />
Gli atleti sono stati assist<strong>it</strong>i da 8 automezzi, tra camper<br />
e furgoni, da un medico ed un meccanico e da altre<br />
persone, ognuno con un preciso comp<strong>it</strong>o, in totale 24<br />
partecipanti.<br />
I centri d’Italia toccati, oltre alla nostra <strong>Scalea</strong>, sono stati:<br />
Castiglione delle Stiviere; San Giovanni in Persiceto;<br />
Scandicci; Abbadia San Salvatore; Formello; Pomezia;<br />
Sessa Aurunca; Eboli; <strong>Scalea</strong>; Vibo Valentia; Milazzo;<br />
Pollina; Aspra; Palermo; Capaci e Villagrazia di Carini-<br />
Cinisi.<br />
Peccato che questa importantissima manifestazione,<br />
che poteva essere di grande richiamo, per turisti e gente<br />
del posto, sia passata quasi inosservata per la carente<br />
pubblic<strong>it</strong>à e il mancato inserimento nel programma<br />
estivo <strong>2012</strong> che con l’annuncio del “20° Anniversario di<br />
fondazione della Polisportiva Disabili Valcamonica e del<br />
20° anniversario della strage di Via D’Amelio” poteva<br />
essere impingu<strong>it</strong>o e imprezios<strong>it</strong>o per avere una valenza<br />
rilevante. Per capirci, una grande occasione perduta<br />
per fare da cassa di risonanza per la nostra <strong>Scalea</strong> che<br />
sta vivendo momenti non facili e felici turisticamente ed<br />
economicamente parlando.<br />
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