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Autodesk Revit Architecture 2011 - Capitolo 1 - Apogeonline

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Per consentire un rapido ed efficace utilizzo di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong><br />

<strong>Architecture</strong> il lettore deve dapprima conoscerne, una volta avviato<br />

il programma, la cosiddetta “interfaccia grafica utente” (GUI,<br />

Graphical User Interface).<br />

L’interfaccia grafica di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> si compone<br />

di una serie di elementi, tra cui spicca la barra multifunzione contenente<br />

gli strumenti/icone, che consentono di eseguire dei comandi<br />

specifici, come creare, selezionare, spostare, ruotare o, più in<br />

generale, trasformare, modificare e anche personalizzare elementi<br />

e oggetti costruiti in precedenza.<br />

Gli elementi che compongono l’interfaccia di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong><br />

<strong>Architecture</strong> sono, peraltro, comuni a molte applicazioni che utilizzano<br />

il sistema operativo Windows Vista/7. Se il lettore possiede<br />

già qualche familiarità con Windows troverà molto più agevole<br />

l’utilizzo di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong>.<br />

I paragrafi che seguono intendono presentare una puntuale descrizione<br />

delle singole parti che costituiscono l’interfaccia grafica<br />

utente. Si consiglia vivamente al lettore principiante di seguire<br />

pari passo le indicazioni fornite.<br />

L’interfaccia<br />

<strong>Capitolo</strong> 1<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong><br />

<strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong><br />

<strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> può essere aperto semplicemente<br />

dal menu Start di Windows Vista/7, oppure facendo clic sull’icona<br />

del programma direttamente dal desktop.<br />

All’apertura, per default, viene presentata una maschera contenente<br />

il link, tramite miniature, degli ultimi file utilizzati, suddivisi per<br />

progetti e famiglie; vi sono inoltre i comandi per realizzare nuovi<br />

progetti o famiglie partendo da zero. Successivamente l’interfaccia<br />

grafica utente sarà quella di lavoro vero e proprio (Figura 1.1),<br />

dove trascorreremo la maggior parte del tempo.<br />

In questo capitolo<br />

• L’interfaccia<br />

• La barra del titolo<br />

• Il menu<br />

dell’applicazione<br />

• La barra di accesso<br />

rapido<br />

• La barra multifunzione<br />

• La barra delle opzioni<br />

• La tavolozza<br />

delle Proprietà<br />

• Il Browser di progetto<br />

• La barra dei controlli<br />

della vista<br />

• La barra di stato<br />

• Navigare nella finestra<br />

di una vista<br />

• Uso del mouse<br />

• Familiarizzare<br />

con l’interfaccia di <strong>Revit</strong>


4 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

Menu dell’applicazione Barra di accesso rapido Barra del titolo<br />

Pulsante a discesa<br />

Strumento<br />

Selettore del tipo<br />

Tavolozza delle Proprietà<br />

Browser di progetto<br />

Figura 1.1<br />

L’interfaccia grafica di <strong>Autodesk</strong><br />

<strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> come<br />

si presenta dopo l’apertura<br />

del programma.<br />

Barra dei controlli della vista<br />

Barra di stato<br />

Gruppo<br />

Scheda<br />

Barra delle opzioni<br />

Area di disegno<br />

Barra multifunzione<br />

Si tratta di un ambiente di lavoro piuttosto semplice e ben organizzato.<br />

L’area grafica in cui eseguire la modellazione è costituita da una<br />

grande finestra di visualizzazione, che in <strong>Revit</strong> viene denominata<br />

vista e che per default nel template di partenza viene sempre<br />

associata alla vista del piano terra. Le altre viste disponibili sono<br />

i prospetti nord, sud, est e ovest, due piante del pavimento e due<br />

piante del controsoffitto.<br />

All’avvio del programma viene visualizzata per impostazione predefinita<br />

la vista della pianta del pavimento, corrispondente appunto<br />

al piano terra. Dalla vista della pianta del piano terra è possibile<br />

cominciare a creare i muri dell’edificio. Tutte le altre finestre di<br />

visualizzazione che si andranno a creare, e questo si verifica man<br />

mano che si aggiungono nuovi piani o livelli, sono anch’esse viste<br />

e corrisponderanno alle varie piante del manufatto (piano primo,<br />

secondo, pianta copertura ecc.) e dei controsoffitti, ai prospetti<br />

(nord, sud est, ovest), alle sezioni, agli abachi dei locali, dei muri,<br />

delle finestre, delle porte, delle viste 3D.


L’idea di poter organizzare la progettazione in viste costituisce un<br />

fattore di indubbio vantaggio nell’ambiente parametrico di <strong>Revit</strong>.<br />

Le viste vengono generate in automatico da <strong>Revit</strong> e possono essere<br />

affiancate a piacere; ognuna è in relazione di associatività con le<br />

altre, il che significa che per modificare o aggiungere un componente<br />

nella progettazione basta intervenire in una vista qualsiasi: il<br />

motore parametrico di <strong>Revit</strong> propagherà istantaneamente le modifiche<br />

in tutte le altre viste aggiornandole in automatico. Ciò vale<br />

indistintamente sia che si operi in una vista in pianta, in prospetto,<br />

in sezione, sia che si operi nelle viste degli abachi.<br />

Ciascuna vista è caratterizzata da una serie di proprietà; più avanti<br />

avremo modo di approfondire il concetto di proprietà della vista,<br />

man mano che si proseguirà nello studio di <strong>Revit</strong>.<br />

È possibile visualizzare qualsiasi vista creata da <strong>Revit</strong> selezionandola<br />

nel Browser di progetto. Quando si seleziona la nuova vista, si<br />

aprirà una nuova finestra in cui è visualizzata la vista selezionata.<br />

È possibile regolare le finestre delle viste in modo da visualizzare<br />

contemporaneamente diverse viste del progetto; quando si esegue<br />

una modifica in una vista è possibile visualizzare le modifiche<br />

anche nelle altre viste.<br />

Nella parte superiore dell’interfaccia trovano posto:<br />

● la barra del titolo<br />

●<br />

●<br />

●<br />

●<br />

il menu dell’applicazione<br />

la barra di accesso rapido<br />

la barra multifunzione<br />

la barra delle opzioni<br />

Nella parte sinistra dell’interfaccia sono posizionate:<br />

● la tavolozza delle Proprietà<br />

● il Browser di progetto<br />

Nella parte inferiore di ogni vista è collocata:<br />

● la barra dei controlli della vista<br />

Infine, nella parte inferiore della finestra del programma è collocata:<br />

● la barra di stato<br />

Di seguito viene fornita una dettagliata descrizione delle caratteristiche<br />

dell’interfaccia di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong>.<br />

La barra del titolo<br />

La barra del titolo è situata nella parte superiore dell’interfaccia di<br />

<strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong>. Essa fornisce indicazioni sul nome<br />

del file sul quale si sta lavorando e sulla vista attiva. Se il lavoro che<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 5


6 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

Figura 1.2<br />

Il menu dell’applicazione con<br />

i pannelli Esporta | Formati CAD |<br />

File DWG.<br />

si sta eseguendo non è ancora stato salvato, a esso sarà attribuito il<br />

nome Progetto1 – Pianta del pavimento: 0 - Piano terra, finché<br />

non saranno eseguite le operazioni di salvataggio.<br />

Il menu dell’applicazione<br />

Il menu dell’applicazione appare facendo clic sul pulsante in alto<br />

a sinistra, all’inizio della barra del titolo (l’icona con la R). Si apre<br />

un pannello, contenente i comandi per le operazioni che riguardano<br />

i file. Alcuni di questi comandi prevedono ulteriori pannelli,<br />

che si aprono a cascata, contenenti ulteriori scelte e opzioni.<br />

I comandi principali sono quelli elencati di seguito.<br />

1. Nuovo: apre un pannello contenente i comandi per creare un<br />

nuovo Progetto o una nuova famiglia; per le famiglie lo stesso<br />

comando porta a varie cartelle contenenti i relativi template:<br />

Famiglia, Massa concettuale, Cartiglio, Simbolo di annotazione.<br />

2. Apri: in questo pannello sono contenuti i comandi per aprire<br />

progetti e famiglie già realizzati oppure dei file .adsk (Componente<br />

di costruzione) o ancora gli .ifc con relative impostazioni.<br />

3. Salva: non ha un pannello, perché salva semplicemente il file<br />

aperto e corrente.<br />

4. Salva con nome: in questo pannello sono contenuti i comandi<br />

per salvare una copia del progetto o della famiglia con un altro<br />

nome; ci sono anche i comandi per creare un template di<br />

partenza partendo dal file corrente o per estrarre dallo stesso<br />

famiglie, gruppi e viste.<br />

5. Esporta elenca tutte le possibili esportazioni del progetto corrente<br />

(Figura 1.2):<br />

● Formati CAD per esportare in DWG, DXF, DGN e ACIS<br />

● DWF/DWF/x<br />

● Planimetria edificio per esportare in ADSK<br />

● Immagini e animazioni come Animazione, Studio solare, Immagine<br />

● Rapporti come Abaco e Rapporto locali/aree<br />

● FBX per 3D Studio Max<br />

● gbXLM per Green Building<br />

● IFC<br />

● Database ODBC per Access, Excel ecc.<br />

6. Pubblica: nel pannello sono disponibili i comandi Dwf su Buzzsaw<br />

e Dwg su Buzzsaw per inviare direttamente i file ai gruppi<br />

di lavoro condiviso sul servizio <strong>Autodesk</strong> Buzzsaw.


7. Stampa: contiene i comandi Stampa, Anteprima di stampa e Impostazioni<br />

di stampa.<br />

8. Gestione licenze: contiene i comandi per gestire le licenze.<br />

In basso, il pulsante Opzioni permette di aprire la finestra di dialogo<br />

per la configurazione di <strong>Revit</strong> e il pulsante Chiudi <strong>Revit</strong> consente<br />

di terminare l’applicazione.<br />

La barra di accesso rapido<br />

Subito a destra del menu dell’applicazione si trova la barra di accesso<br />

rapido, che contiene i comandi usati più di frequente; è<br />

possibile personalizzarla facendo clic sulla freccia verso il basso<br />

presente al termine della barra stessa.<br />

Nel menu a discesa sono elencati i comandi disponibili; questi<br />

possono essere spenti e accesi semplicemente facendo clic su di<br />

essi: per indicare che il comando è attivato comparirà un segno di<br />

spunta davanti al suo nome (Figura 1.3). Alla fine della lista c’è il<br />

comando Personalizza barra degli strumenti Accesso rapido, che apre<br />

una finestra di dialogo dove si può cambiare l’ordine dei comandi,<br />

inserire dei separatori ed eliminare i comandi che non servono.<br />

Alla barra si può aggiungere un comandi selezionando quest’ultimo,<br />

nell’interfaccia normale, con il tasto destro del mouse e facendo<br />

clic su Aggiungi alla barra di accesso rapido nel menu di scelta<br />

rapida che appare.<br />

La barra multifunzione<br />

Introdotta nella versione 2010, è stata notevolmente migliorata<br />

nella release corrente. Riprende la modalità operativa degli altri<br />

software per Windows, in particolare della suite Office 2007,<br />

molto conosciuta dal pubblico. Lo scopo è ovviamente quello di<br />

mettere subito a suo agio l’utilizzatore ed evitare di dover impa-<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 7<br />

Figura 1.3<br />

La barra di accesso rapido con<br />

il pannello di scelta dei comandi<br />

visualizzati.


8 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

rare a cercare tra interfacce completamente diverse a seconda del<br />

software utilizzato.<br />

La barra multifunzione è posizionata sotto alla barra del titolo e<br />

si distende automaticamente per riempire tutta la larghezza disponibile.<br />

Le icone dei vari strumenti si ridimensionano e riposizionano<br />

per sfruttare al meglio lo spazio disponibile e mantenere<br />

comunque la fruibilità necessaria.<br />

È organizzata in schede che raggruppano gli strumenti per argomento:<br />

● Inizio è forse la scheda di maggior interesse, perché comprende<br />

componenti di edificio comuni quali muri, finestre, porte,<br />

tetto, soletta, locale, linee, testo, piani di lavoro ecc.<br />

● Inserisci include i comandi per collegare o importare i vari tipi<br />

di file e caricare nuove famiglie sul progetto.<br />

● Annota comprende le quote, i simboli di annotazione, le etichette<br />

ecc.<br />

● Struttura comprende i comandi comuni per la progettazione<br />

strutturale, per esempio pilastri, rinforzi e travi strutturali.<br />

● Volumetrie e planimetria include i comandi per la creazione delle<br />

forme volumetriche e quelli per la progettazione di una<br />

planimetria, per esempio una superficie topografica, una regione<br />

livellata e i confini catastali.<br />

● Collabora comprende i comandi per creare e gestire i workset<br />

oltre a quelli di coordinamento.<br />

● Vista comprende i comandi per la creazione di nuove viste,<br />

quali pianta, prospetto, sezione, vista cinepresa, animazione<br />

ecc., per i modelli di vista e la gestione delle finestre contenenti<br />

le varie viste.<br />

● Gestisci comprende i comandi per impostare le modalità di<br />

lavoro di <strong>Revit</strong> come Snap, unità di misura, parametri e informazioni<br />

sul progetto, fasi ecc. e quelli per definire e gestire<br />

i materiali con relativi retini, tipi di linea ecc.; contiene inoltre<br />

l’importantissimo Stile oggetti per definire la grafica di rappresentazione<br />

di tutti gli oggetti.<br />

● Modifica raggruppa tutti i comandi di editazione quali Sposta,<br />

Copia, Copia speculare, Allinea, Riduci ecc. È inoltre visualizzata,<br />

quando si seleziona un oggetto, assieme alla scheda contestuale<br />

relativa all’operazione o all’oggetto stesso.<br />

Ogni scheda è poi suddivisa in pannelli o gruppi che organizzano<br />

gli strumenti per tipologia.<br />

All’interno dei gruppi si trovano gli strumenti veri e propri per<br />

tracciare gli oggetti, per modificarli, per inserire quote e annotazioni<br />

ecc. Questi strumenti sono rappresentati da un’icona, con


elativo testo o nome, e sono a tutti gli effetti dei pulsanti. Ci sono<br />

tre tipi fondamentali di pulsanti (Figura 1.4):<br />

● semplice, che avvia subito il comando;<br />

● a discesa, che visualizza un pannello a scomparsa, o menu a<br />

discesa, contenente altre opzioni o dei pulsanti semplici;<br />

● multiplo, che avvia subito il comando, facendo clic sulla parte<br />

superiore, oppure apre un menu a discesa contenente altri<br />

pulsanti se premuto sulla parte inferiore. Quando si posiziona<br />

il mouse appaiono divisi a metà da una linea orizzontale.<br />

Alcuni gruppi hanno una freccia verso il basso accanto al il nome;<br />

facendo clic su tale freccia si apre un ulteriore pannello contenente<br />

altri pulsanti o si aprono delle finestre di dialogo per gestire la<br />

configurazione di quelle specifiche funzionalità.<br />

I pannelli dei gruppi possono essere spostati a piacere facendo clic<br />

sul loro nome e tenendo premuto, quindi trascinandoli in altra<br />

posizione o lasciandoli fluttuare sull’area di disegno.<br />

Come da “filosofia” di <strong>Revit</strong>, fin dalla sua prima versione, non è<br />

cambiata la filosofia di mettere a disposizione quello che serve solo<br />

quando serve. <strong>Revit</strong>, infatti, ricombina schede e gruppi a seconda<br />

del comando in esecuzione, proponendo solamente gli strumenti<br />

effettivamente necessari all’operazione in corso. A seconda<br />

dell’operazione appaiono quindi delle schede supplementari,<br />

chiamate contestuali, contenenti gli strumenti o le opzioni necessarie<br />

allo svolgimento del compito. Per esempio, durante il tracciamento<br />

sono mostrate le varie primitive geometriche utilizzabili.<br />

Queste schede sono caratterizzate da una colorazione in verde del<br />

titolo stesso della scheda e dei vari gruppi che le compongono.<br />

Nella trattazione del testo si farà riferimento a ogni specifico<br />

strumento dichiarando prima il suo posizionamento rispetto alle<br />

schede e ai gruppi.<br />

L’equivalente di “rendere corrente la scheda Inizio e cercare nel<br />

gruppo Costruisci il pulsante Muro, fare clic sulla parte inferiore del<br />

pulsante per aprire il menu a discesa e selezionare Estrusione muro”<br />

sarà trattato semplicemente come “nella scheda Inizio, gruppo Costruisci,<br />

fare clic su Estrusione muro dal pulsante Muro”.<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 9<br />

Figura 1.4<br />

La barra multifunzione<br />

con i diversi tipi di pulsanti.<br />

.


10 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

Figura 1.5<br />

La barra delle opzioni, e la scheda<br />

contestuale, con il comando Muro.<br />

La barra delle opzioni<br />

La barra delle opzioni (Figura 1.5) è situata sotto alla barra multifunzione<br />

ed è destinata a ospitare opzioni specifiche relative al<br />

comando attivo. È tramite questa barra che comunichiamo a <strong>Revit</strong><br />

importanti informazioni sul comportamento dei comandi o su<br />

valori specifici da assegnare agli oggetti in costruzione.<br />

Se la famiglia in tracciamento è un muro si avrà la possibilità di<br />

specificare il Vincolo di altezza, di stabilire dal menu a discesa la<br />

Modalità di creazione del medesimo (linea d’asse del muro, superficie<br />

di finitura esterna ecc.), di impostare un offset sul tracciamento,<br />

di abilitare o meno l’opzione Concatena per il tracciamento<br />

singolo o continuo della catena di muri. Ciò, ovviamente, in abbinamento<br />

alla scheda contestuale che contiene i pulsanti per settare<br />

la primitiva geometrica da utilizzare.<br />

La tavolozza delle Proprietà<br />

La tavolozza delle Proprietà (Figura 1.6) è una delle novità dell’ultima<br />

release; è di fatto l’equivalente di quella che si usa già in AutoCAD<br />

da molto tempo. Non è stata di certo introdotta per uniformare<br />

le interfacce, anzi; era un’esigenza molto sentita in quanto<br />

gli oggetti di <strong>Revit</strong> hanno molteplici proprietà che devono essere<br />

non solo editate ma più spesso anche consultate.<br />

Di default la tavolozza è posizionata lungo il lato sinistro, sopra al<br />

Browser di progetto, ma può essere agganciata al lato destro o rimanere<br />

fluttuante sull’area di disegno.<br />

Nelle versioni precedenti era una finestra di dialogo che si attivava<br />

tramite un pulsante nella barra o dal menu di scelta rapida<br />

dopo aver selezionato l’oggetto. Ovviamente i dati contenuti nella<br />

vecchia finestra di dialogo sono gli stessi contenuti nella nuova<br />

tavolozza delle Proprietà.<br />

Quando non c’è nessun oggetto selezionato, la tavolozza mostra<br />

le proprietà della vista corrente. Per attivarla, in caso fosse spenta,<br />

bisogna fare clic con il tasto destro del mouse e scegliere Proprietà<br />

dal menu di scelta rapida.<br />

Nella parte alta è stato poi sistemato il selettore del tipo, che nelle<br />

versioni precedenti era posizionato sulla barra delle opzioni.


È possibile utilizzare il selettore del tipo in due modi: innanzitutto,<br />

per selezionare il tipo di componente da aggiungere al modello<br />

di edificio; in secondo luogo per cambiare tipo, una volta che<br />

un componente è stato aggiunto al modello di edificio. Nell’area<br />

di disegno, basta selezionare un qualsiasi componente e cambiare<br />

Tipo nel selettore del tipo.<br />

Sotto al selettore del tipo, e prima dei parametri, trova posto il<br />

pulsante Modifica tipo che apre la consueta finestra di dialogo per la<br />

definizione dei parametri legati allo specifico Tipo di oggetto.<br />

In basso, un pulsante Applica permette di aggiornare l’oggetto<br />

selezionato con le modifiche effettuate sui suoi parametri, nella<br />

tavolozza. L’aggiornamento è comunque eseguito in automatico<br />

non appena si lascia la tavolozza.<br />

Il Browser di progetto<br />

Il Browser di progetto (Figura 1.7) è situato di default a destra nella<br />

finestra di <strong>Revit</strong> ma, come per la Tavolozza delle proprietà, è possibile<br />

lasciarlo fluttuante nell’area di disegno. Contiene l’elenco<br />

di tutte le viste delle piante, dei controsoffitti, dei prospetti, delle<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 11<br />

Figura 1.6<br />

La tavolozza delle Proprietà<br />

con un muro selezionato<br />

e con il selettore del tipo aperto.


12 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

Figura 1.7<br />

Il Browser di progetto. Contiene<br />

l’elenco di tutte le viste, famiglie,<br />

gruppi, abachi, tavole<br />

di un progetto.<br />

viste 3D, le famiglie e i gruppi, gli abachi, le tavole del progetto, i<br />

file collegati. Per aprire una vista è sufficiente fare doppio clic sul<br />

relativo nome nel Browser.<br />

Per impostazione predefinita la vista correntemente attiva è quella<br />

del Piano terra ed è da questa vista che generalmente si inizia,<br />

definendo i muri esterni del piano terra di un progetto. In alternativa<br />

è possibile partire creando o importando una planimetria per<br />

stabilire un contesto dell’edificio. Una volta creati i muri del piano<br />

terra è possibile passare in una vista in prospetto (doppio clic in<br />

corrispondenza del nome di un qualsiasi prospetto contenuto in<br />

elenco sul Browser). Nella vista di prospetto è possibile disegnare<br />

nuovi livelli o piani, per definire le altezze dei piani medesimi.<br />

Realizzati i muri e i livelli è possibile ritornare alla pianta del<br />

piano terra (o sulle piante dei vari piani), selezionare i muri per<br />

modificarne le proprietà e impostare l’altezza sul livello ritenuto<br />

opportuno. I muri si estenderanno attraverso i livelli e potranno<br />

essere utilizzati per impostare tutte le solette (solai) e i tetti. Di<br />

seguito avremo modo di prendere dimestichezza con il Browser di<br />

progetto mediante alcune semplici esercitazioni.<br />

Man mano che si aggiungono nuovi livelli e si disegnano le piante<br />

corrispondenti, <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> genera automaticamente<br />

le viste standard del progetto. Esse comprendono viste di<br />

prospetto, viste di pianta per ciascun livello del progetto e viste di<br />

pianta del controsoffitto. Il programma consente inoltre di creare<br />

viste personalizzate, quali viste di sezione e viste 3D. È possibile affiancare<br />

tutte le viste create o parti di esse e i cambiamenti eseguiti<br />

in una vista vengono automaticamente visualizzati nelle altre.<br />

La barra dei controlli della vista<br />

Posizionata sul lato inferiore di ogni finestra contenente una vista<br />

grafica, riporta le principali impostazioni della vista stessa (Figura<br />

1.8). Si noti che gli stessi parametri sono riportati anche nella<br />

tavolozza delle Proprietà assieme a tutti gli altri che regolano la<br />

rappresentazione della vista stessa.<br />

Se si desidera modificare rapidamente la visualizzazione di una<br />

vista, è possibile scegliere tra le visualizzazioni con Wireframe, Linee<br />

nascoste, Ombreggiato e Ombreggiato con bordi, Colori omogenei e Realistico<br />

intervenendo direttamente nella Barra dei controlli della vista<br />

usando il pulsante a discesa Stile visualizzazione.<br />

In tale barra è possibile controllare anche la Scala del disegno (generalmente<br />

fissata in 1:100 se il disegno è in metri), il Livello di<br />

dettaglio del disegno (basso, medio, alto), attivare disattivare e gestire<br />

il percorso solare, la possibilità di attivare o disattivare e impostare<br />

le Ombre generate dal modello, Nascondere o isolare oggetti e


categorie (tutti i muri, tutte le porte, tutte le finestre, ecc,), che<br />

momentaneamente potrebbero dare intralcio alla progettazione, di<br />

stabilire le Regioni di taglio per il modello in una parte della vista e<br />

di mostrare gli oggetti o le categorie disattivati.<br />

La barra di stato<br />

Nella parte bassa dell’interfaccia si trova la barra di stato (si veda<br />

ancora la Figura 1.1), che mostra lo stato del comando corrente o<br />

il nome dell’oggetto pre-selezionato o evidenziato. Nella barra di<br />

stato vengono inoltre fornite informazioni, in concomitanza con<br />

le descrizioni del comando, riguardanti i componenti selezionati<br />

in una vista. Quando si posiziona il cursore su un componente,<br />

quest’ultimo viene evidenziato e nella barra di stato ne è visualizzato<br />

il nome.<br />

Nella release corrente sono stati posizionati anche i pulsanti per<br />

gestire i Workset e le Varianti di progetto, in modo da avere sempre<br />

presente qual è impostazione di questi due importanti strumenti<br />

per la vista corrente.<br />

Navigare nella finestra di una vista<br />

La navigazione nella finestra di una vista consiste nel modificare<br />

le viste del modello mediante l’uso dello Zoom e di Pan. Anche se<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 13<br />

Figura 1.8<br />

La barra dei controlli della vista.


14 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

NOTA<br />

Le rotazioni delle viste sono possibili<br />

quando è attiva una vista 3D.<br />

Se una vista è a proiezione piana<br />

(piante, prospetti, sezioni ecc.) la<br />

vista dinamica sarà limitata ai soli<br />

comandi Zoom e Pan.<br />

tali argomenti saranno approfonditi nel seguito del testo, si ritiene<br />

opportuno fornire fin da ora alcuni suggerimenti che interessano<br />

l’uso dei tasti centrale (la rotellina) e destro del mouse.<br />

Un modo piuttosto agevole per modificare la vista o adattarla<br />

nella finestra di una vista consiste nell’usare i tasti centrale e destro<br />

del mouse. Per essi valgono le regole di seguito indicate.<br />

1. Premendo il tasto centrale (o rotellina) e trascinando il<br />

puntatore del mouse in una qualsiasi vista si esegue il Pan.<br />

Ruotando la rotellina (sempre il tasto centrale) del mouse<br />

si esegue invece lo Zoom in allontanamento o in avvicinamento.<br />

2. Facendo clic con il tasto destro del mouse nella finestra di una<br />

vista, si apre il menu di scelta rapida dove è possibile eseguire<br />

lo Zoom su regione, lo Zoom indietro (2x) e Adatta alla finestra<br />

qualora si intenda far rientrare l’intero disegno nella finestra<br />

della vista (è una specie di Zoom estensioni).<br />

3. Se la finestra della vista è una vista 3D, è possibile tenere premuto<br />

il tasto centrale (la rotellina) assieme al tasto Maiusc per<br />

effettuare lo spostamento del punto di vista, quindi ruotare<br />

visivamente il modello tridimensionale.<br />

In alto a destra di ogni finestra grafica, contenente una vista 3D,<br />

è presente permanentemente lo strumento ViewCube, usato per<br />

passare dalle viste standard del modello a quelle assonometriche e<br />

viceversa. Rappresenta sempre il punto di vista del modello corrente.<br />

Facendo clic sui suoi vari elementi o ruotandoli è possibile<br />

cambiare rapidamente la posizione di vista della finestra rispetto<br />

al modello.<br />

Subito sotto vi è lo strumento SteeringWheel, noto anche come<br />

disco, che combina i comuni strumenti di navigazione in un’unica<br />

interfaccia. I dischi sono ovviamente specifici del contesto della<br />

vista in cui è utilizzato il comando e possono essere configurati in<br />

modo diverso a seconda delle esigenze.<br />

Uso del mouse<br />

Anche se molte delle funzioni del mouse sono state descritte nei<br />

paragrafi e nelle note precedenti, è opportuno soffermarsi ancora<br />

qualche istante e analizzare quali altre possibilità esso può fornire.<br />

● Il semplice clic con il tasto sinistro del mouse su un’icona di<br />

comando attiva il comando corrispondente o apre una scheda<br />

sulla barra multifunzione.


●<br />

Il doppio clic con il tatsto sinistro del mouse eseguito in rapida<br />

successione su una voce d’elenco del Browser di progetto<br />

apre la finestra della vista corrispondente.<br />

Familiarizzare con l’interfaccia di <strong>Revit</strong><br />

Adesso che sono noti gli elementi componenti l’interfaccia, è possibile<br />

dare inizio a una serie di esercitazioni preliminari al fine di<br />

familiarizzare con l’interfaccia stessa e imparare a creare i primi<br />

componenti parametrici di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong>. In questa<br />

parte verranno utilizzati alcuni dei comandi fondamentali di<br />

<strong>Revit</strong>. Lo scopo di tali applicazioni è di dimostrare quanto sia<br />

facile progettare in <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong>, pur senza avere<br />

nessuna precedente esperienza.<br />

Alcune operazioni preliminari:<br />

la scelta delle unità di misura<br />

Prima di iniziare un nuovo progetto in <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong><br />

è buona norma fissare le idee su alcuni concetti preliminari<br />

che interessano la scelta delle unità di misura (metri, centimetri,<br />

millimetri) e il grado di precisione (arrotondamento) da assegnare<br />

dopo la virgola, sia che si tratti di quote lineari sia che si tratti di<br />

misure angolari. Non è, questa, un’operazione strettamente necessaria,<br />

ma conviene abituarsi a procedere secondo i propri metodi<br />

di pianificazione del lavoro.<br />

In <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> le unità di misura possono essere<br />

assegnate in qualunque fase del processo di progettazione. Per<br />

definire la scelta delle unità di misura metriche e angolari basta<br />

digitare UN da tastiera e subito si aprirà la finestra di dialogo Unità<br />

di misura (Figura 1.9). In alternativa è possibile aprire la medesima<br />

finestra dalla scheda Gestisci, gruppo Impostazioni, facendo clic su<br />

Unità di misura.<br />

È possibile scegliere il formato delle unità per le lunghezze, per le<br />

aree, per i volumi e per gli angoli, nonché il loro grado di precisione.<br />

Per assegnare il formato alle unità di misura basta fare clic sul<br />

pulsante nella colonna Formato in corrispondenza della Lunghezza,<br />

dell’Area, del Volume ecc.: si aprirà una nuova finestra di dialogo<br />

denominata Formato, dove è possibile definire la scelta dell’unità<br />

di misura e del grado di precisione. In Figura 1.10 sono illustrate<br />

le due finestre Formato relativamente alle lunghezze (in metri) e<br />

agli angoli (gradi decimali) e il relativo grado di precisione (due<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 15<br />

Figura 1.9<br />

La finestra di dialogo Unità di<br />

misura. In tale finestra è possibile<br />

assegnare l’unità di misura<br />

per la progettazione.


16 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

Figura 1.10<br />

Le finestre di dialogo<br />

per il formato delle lunghezze<br />

e degli angoli e il relativo grado<br />

di precisione.<br />

cifre decimali dopo la virgola). Le quote si materializzeranno con<br />

il grado di precisione assegnato.<br />

Disegnare linee modello<br />

Vediamo ora come fare esperienza con i primi oggetti parametrici<br />

di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong>, in maniera da rafforzare la conoscenza<br />

sull’interfaccia e sull’uso di alcuni semplici comandi. Ci si<br />

accorgerà presto che il metodo di lavoro in <strong>Revit</strong> non si differenzia<br />

da un componente parametrico a un altro, sia esso un muro,<br />

una linea modello, un solaio, una porta, una finestra ecc. Nel caso<br />

specifico impareremo, dapprima, a creare delle linee modello sulle<br />

quali impostare la nostra progettazione. Capita spesso, durante le<br />

fasi di progettazione, di dover disegnare delle linee come riferimento<br />

da utilizzare per lo sviluppo del lavoro.<br />

1. Aprite una nuova sessione di lavoro in <strong>Revit</strong>. Impostate, seguendo<br />

le istruzioni descritte in precedenza, le Unità di misura<br />

in Metri e il relativo grado di precisione (due cifre dopo la<br />

virgola). Se non fosse già impostata per default, fissate la scala<br />

in 1:100 selezionandola dall’elenco contenuto nella barra dei<br />

controlli della vista. Fate clic con il tasto destro sull’area vuota<br />

della vista e dal menu a comparsa selezionate il comando<br />

Adatta alla finestra. In questo modo tutti gli oggetti contenuti<br />

nella finestra della vista, corrispondente al piano terra (si osservi<br />

il Browser di progetto), saranno aggiornati e adattati all’interno<br />

della vista medesima.<br />

Se si osserva attentamente la Figura 1.11 è possibile notare<br />

che non ci sono oggetti contenuti all’interno della vista, a<br />

eccezione di quattro segni grafici posizionati in corrispondenza<br />

dei quattro punti cardinali. Questi simboli, detti anche<br />

simboli di prospetto, si compongono di due parti, il simbolo<br />

principale e le frecce direzionali del prospetto; essi rappresentano<br />

delle telecamere virtuali che osservano il modello da<br />

quattro punti di vista differenti, corrispondenti alla direzione


Telecamere virtuali che<br />

osservano il modello<br />

da diversi punti di vista<br />

nord, est, sud, ovest. Da questo è possibile dedurre che tutti gli<br />

oggetti contenuti in una vista vengono osservati da una telecamera<br />

posizionata a una distanza prefissata, sia essa una vista<br />

in pianta, in prospetto, in sezione, un abaco ecc. Le telecamere<br />

sono contenute all’interno di una vista di ritaglio e possono<br />

essere create in qualsiasi momento (per esempio quando si<br />

crea una sezione), selezionate e spostate o ruotate a piacere. È<br />

consigliabile in questa fase non modificarle.<br />

Le viste di ritaglio possono essere visualizzate selezionando<br />

dalla barra dei controllo della vista il comando Mostra vista di<br />

ritaglio. Sarà evidenziato un perimetro chiuso contente all’interno<br />

le telecamere. Una vista di ritaglio può essere modificata<br />

a piacere trascinando il punto di controllo (un pallino di<br />

colore blu) che appare non appena si fa clic su una qualsiasi<br />

linea che definisce il perimetro della vista di ritaglio medesima.<br />

Le viste di ritaglio servono per limitare le estensioni dei<br />

prospetti, delle piante, delle sezioni, degli abachi quando si<br />

decide di effettuare la messa in tavola finale. Nella seconda<br />

parte del testo si avrà modo di approfondire questi concetti.<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 17<br />

Figura 1.11<br />

La finestra della vista<br />

corrispondente al piano terra<br />

e le quattro telecamere virtuali<br />

che inquadrano il modello.


18 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

Figura 1.12<br />

Tracciamento di una linea<br />

modello orizzontale di lunghezza<br />

arbitraria.<br />

Si supponga ora di dover disegnare un rettangolo avente la<br />

base di lunghezza pari a 20 metri e l’altezza di 10 metri.<br />

2. Nella scheda Inizio, gruppo Modello, fate clic su Linea modello.<br />

Appena si seleziona il comando si aprirà automaticamente la<br />

scheda contestuale e la barra delle opzioni specifiche per il<br />

tipo di componente che si andrà a realizzare, in questo caso<br />

una linea. Il puntatore si trasforma in una matita. Fate clic in<br />

un punto qualsiasi sulla finestra della vista e trascinate il mouse:<br />

apparirà una linea elastica con riportato un valore della quota<br />

corrispondente alla lunghezza della linea che state creando. Il<br />

valore della quota è temporaneo e può essere modificato in<br />

qualsiasi momento in base alle esigenze imposte dalla progettazione.<br />

Per il momento non occupiamoci di quanto lunga<br />

dovrà essere la linea. Trascinando la linea elastica è possibile<br />

avere una visualizzazione dinamica dell’aspetto assunto dalla<br />

linea, che in questo caso vincoleremo alla direzione orizzontale.<br />

Fate clic in un secondo punto per definire la lunghezza<br />

finale della linea; il risultato potrà essere molto simile a quello<br />

rappresentato in Figura 1.12. In questo caso la linea che si è<br />

Barra delle opzioni Modalità Disegna e<br />

primitiva geometrica Linea<br />

Quota temporanea<br />

Scheda contestuale<br />

Linea guida<br />

1 2


disegnata è lunga 33.00 metri ed è stata creata nel Livello 0 –<br />

Piano terra in modalità Disegna, con il selettore Stile di linea<br />

impostato su Linea (si presti attenzione alla barra delle opzioni<br />

e alla scheda contestuale Posiziona linee).<br />

3. Tracciata la linea (che risulta essere di colore verde, così come<br />

tutte le linee modello appartenenti al tipo Linee), selezionate<br />

dalla scheda contestuale il pulsante Modifica o premete il tasto<br />

Esc due volte per uscire dal comando Linea; in questo caso<br />

si entra nella modalità Modifica dove è possibile apportare le<br />

prime modifiche alla linea tracciata in precedenza. Selezionate<br />

la linea: essa diventerà di colore blu, presenterà alle due estremità<br />

due pallini di colore blu e riporterà il valore della quota<br />

temporanea sempre di colore blu e un simbolo di quotatura<br />

posizionato direttamente al di sotto del testo di quota, che<br />

consente di trasformare la quota temporanea in quota permanente.<br />

Tutti gli elementi di colore blu sono modificabili.<br />

Facendo clic all’interno del testo di quota è possibile modificarne<br />

il valore e assegnare un nuovo valore, digitandolo da<br />

tastiera, corrispondente a quello previsto dal progetto (in questo<br />

caso 20 metri), come illustrato in Figura 1.13. Una volta<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 19<br />

Nuovo valore assegnato alla quota<br />

Figura 1.13<br />

Modifica del testo di quota<br />

al componente Linea. La linea<br />

si adatterà alla nuova lunghezza<br />

assegnata.


20 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

Figura 1.14<br />

Completamento di un rettangolo<br />

di dimensioni assegnate<br />

e tracciamento delle linee<br />

diagonali.<br />

assegnato il nuovo valore alla quota premete il tasto Invio e la<br />

linea si adatterà alla nuova lunghezza assegnata.<br />

4. Selezionate ancora, dalla scheda Inizio, gruppo Modello, il comando<br />

Linea di modello. Tracciate una linea verticale a partire<br />

dall’estremità sinistra della linea orizzontale. Gli Snap presenti<br />

in <strong>Revit</strong> consentono di agganciare con precisione punti appartenenti<br />

a geometrie già tracciate. Modificate il valore della<br />

quota temporanea assegnando il valore 10 metri. Continuate<br />

a disegnare le altre due linee, quella orizzontale di 20 metri e<br />

l’altra verticale di 10, sempre servendovi degli Snap all’oggetto.<br />

In tal modo si completerà il rettangolo di dimensioni assegnate<br />

(20×10 m). Per esercizio tracciate anche le linee diagonali del<br />

rettangolo, servendovi sempre degli strumenti di Snap, come<br />

illustrato in Figura 1.14. È possibile modificare la lunghezza<br />

della linea intervenendo anche sui punti di controllo posizionati<br />

all’estremità della linea: selezionando un punto di controllo<br />

e trascinandolo con il mouse si modifica la lunghezza della<br />

linea. Le modifiche vengono visualizzate dinamicamente nella<br />

finestra della vista. Si noti fin da ora che tutti gli elementi di


colore blu sono elementi modificabili. Se si fa clic sul simbolo<br />

di quotatura, riportato al di sotto del testo di quota, si trasforma<br />

la quota da temporanea a permanente. Una quota permanente<br />

può essere bloccata o meno a un vincolo: basta chiudere o<br />

aprire il lucchetto che appare sotto il testo di quota una volta<br />

che la si è resa permanente. Nel seguito del testo si avrà modo<br />

di approfondire il concetto di quota permanente e di creare o<br />

rimuovere il vincolo di lunghezza e di allineamento.<br />

5. Per rafforzare ulteriormente la preparazione con lo strumento<br />

Linea di modello disegnate nell’intersezione delle diagonali un<br />

cerchio avente raggio pari a 3 m. Anche in questo caso, dalla<br />

scheda Inizio, gruppo Modello, si selezioni lo strumento Linea<br />

di modello, ma prima di iniziare il tracciamento della medesima<br />

occorre definire il tipo di geometria linea, o primitiva geometrica<br />

(in questo caso un cerchio), selezionando nella scheda<br />

contestuale, gruppo Disegna, la primitiva geometrica Cerchio.<br />

In questo caso la linea sarà un cerchio di raggio assegnato<br />

pari a 3 metri posizionato con gli Snap nell’intersezione delle<br />

diagonali, come illustra la Figura 1.15.<br />

Barra delle opzioni<br />

Primitiva geometrica Cerchio<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 21<br />

Figura 1.15<br />

Con lo strumento Linea<br />

è possibile definire altri tipi<br />

di geometrie quali cerchi, archi,<br />

Spline, ellissi ecc.<br />

Scheda contestuale


22 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

Figura 1.16<br />

Il comando Offset esegue una<br />

copia dell’oggetto selezionato<br />

sfalsandolo di una quantità<br />

definita.<br />

Scheda modifica<br />

Gruppo modifica<br />

Comando Offset<br />

Barra delle opzioni<br />

Linea sfalsata<br />

offset 4 metri<br />

Offset 4 metri<br />

Linea base<br />

6. A completamento della nostra semplice, ma utile esercitazione<br />

con le linee, provate a tracciare due linee orizzontali di<br />

lunghezza pari a 3 metri posizionate sui punti medi dei lati<br />

più corti del rettangolo.<br />

7. Tracciate queste due linee, uscite dal comando Linea e selezionate<br />

nella scheda Modifica, gruppo Modifica, il comando<br />

Offset. Quest’ultimo esegue una copia dell’oggetto selezionato<br />

sfalsandolo di una quantità pari al valore numerico (4.00<br />

metri) assegnato nelle barra delle opzioni (Figura 1.16).<br />

8. Per concludere la prima esperienza con il componente Linea<br />

tracciate due archi passanti per tre punti, come illustrato in<br />

Figura 1.17. Anche in questo caso nella scheda Inizio, gruppo<br />

Modello, fate clic su Linea di modello. Per disegnare l’arco<br />

passante per 3 punti occorre selezionare la primitiva geometrica<br />

Arco passante per 3 punti, dal gruppo Disegna della scheda<br />

contestuale, e fare clic in 3 punti distinti (1, 2 e 3 come<br />

punto finale), come illustrato in Figura 1.17. Come si vede,


viene usato sempre il comando Linea di modello per definire<br />

linee orizzontali, verticali, inclinate, poligoni, cerchi, archi,<br />

ellissi, spline ecc.<br />

È possibile verificare quanto finora descritto aprendo il file 01-<br />

Disegnare linee modello.rvt contenuto nella cartella <strong>Capitolo</strong> 01<br />

scaricabile dal sito associato a questo libro.<br />

Creare muri da linee modello<br />

Per familiarizzare ulteriormente con l’interfaccia di <strong>Revit</strong> vediamo<br />

come sia possibile, partendo da linee modello, creare dei<br />

semplici muri. Si supponga di dover intervenire su un disegno in<br />

pianta simile a quello di Figura 1.17, ovviamente dopo aver cancellato<br />

alcune linee superflue.<br />

Apritea il file 02-Disegnare muri da linee modello.rvt. In alternativa,<br />

seguendo i passaggi descritti in precedenza, è possibile disegnare<br />

la stessa pianta illustrata in Figura 1.18.<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 23<br />

1 2<br />

3 3<br />

2<br />

1<br />

Figura 1.17<br />

Altri tipi di linea definite mediante<br />

l’opzione Arco passante<br />

per 3 punti.<br />

FILE<br />

File<strong>Capitolo</strong>-01/01- Disegnare linee<br />

modello.rvt<br />

FILE<br />

File<strong>Capitolo</strong>-01/02- Disegnare muri<br />

da linee modello.rvt


24 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

Figura 1.18<br />

Una pianta disegnata con linee<br />

modello, cui bisogna aggiungere<br />

i componenti muri.<br />

NOTA<br />

Per affiancare più finestre basta<br />

selezionare dalla barra dei menu:<br />

Finestra | Affianca o digitare direttamente<br />

da tastiera WT. In figura<br />

la modalità di visualizzazione è in<br />

stile Ombreggiato con bordi.<br />

Linee modello<br />

1. Per default, quando si inizia un nuovo progetto si lavora<br />

sempre nella vista Pianta del pavimento: 0-Piano Terra. Per<br />

creare i muri, nella scheda Inizio, gruppo Costruisci, fate clic<br />

sul comando Muro. Subito appariranno anche la scheda contestuale<br />

Posiziona muro e la barra delle opzioni che permette<br />

di eseguire alcune scelte preliminari sulle modalità di creazione<br />

del muro medesimo. Nel selettore del tipo della tavolozza<br />

delle Proprietà selezionate il tipo Muro di base: Generico<br />

– 30 cm. Nella barra delle opzioni impostate Altezza su Non<br />

collegata dall’apposito menu a discesa; quindi il valore su 3<br />

metri nella casella che si attiva; impostate come Linea di ubicazione<br />

il valore Superficie di finitura: esterno, sempre dall’apposito<br />

selettore; infine selezionate la primitiva geometrica<br />

Rettangolo nel gruppo Disegna della scheda contestuale. Nella<br />

finestra della vista fate clic una volta per definire il punto<br />

1 in basso a sinistra del rettangolo e una seconda volta per<br />

definire il punto 2 in alto a destra del rettangolo medesimo<br />

(il rettangolo è di dimensioni 20×10 metri).


Noterete che nel momento in cui spostate il cursore per<br />

posizionare il secondo punto le quote temporanee appaiono<br />

sullo schermo e lo schema dei muri è contenuto esattamente<br />

nella parte interna del rettangolo 20×10 metri (perché si<br />

è optato per la Superficie di finitura: esterno). Inoltre l’altezza<br />

del muro si eleverà fino a 3.00 metri, come illustrato in Figura<br />

1.19. In tale figura si è affiancata anche la vista 3D che<br />

si apre automaticamente facendo doppio clic nel Browser di<br />

progetto.<br />

2. Allo stesso modo si creano anche i muri ad arco alle due estremità<br />

selezionando, in questo caso, l’opzione Arco passante per 3<br />

punti e andando a snappare sulle estremità e sul punto medio<br />

degli archi già tracciati in precedenza con l’uso delle linee<br />

modello. verificate la differenza che intercorrere nelle scelte<br />

di Superficie di finitura: esterno/interno durante la creazione dei<br />

muri ad arco (Figura 1.20).<br />

1<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 25<br />

2<br />

Primitiva geometrica<br />

Rettangolo<br />

Figura 1.19<br />

I primi muri creati<br />

su un rettangolo disegnato<br />

partendo da linee modello.


26 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

NOTA<br />

Figura 1.20<br />

Creazione di muri ad arco.<br />

Quando provate a selezionare un<br />

componente specifico in una vista<br />

molto dettagliata, utilizzate il tasto<br />

Tab per spostarvi tra i componenti<br />

contigui.<br />

Primitiva geometrica Arco<br />

passante per 3 punti<br />

3. La progettazione impone ora che parte dei muri rettangolari<br />

siano modificati per innestarsi con i muri ad arco. Più<br />

precisamente, si rende necessario tranciare, fino all’innesto<br />

con i muri ad arco, una parte dei muri lunghi 10 metri. Per<br />

dividere o tranciare una parte di muro si utilizza lo strumento<br />

Dividi contenuto nella barra multifunzione. Nella scheda<br />

Modifica, gruppo Modifica, fate clic su Dividi; basta quindi<br />

portare il puntatore (che assumerà la forma di un taglierino)<br />

in corrispondenza dei punti dove dividere il muro. Alla fine<br />

è possibile selezionare la parte di muro divisa e cancellarla<br />

(con il tasto Canc). Il risultato dell’applicazione del comando<br />

Dividi è illustrata in Figura 1.21. Provate per esercizio a<br />

creare il muro circolare interno alla pianta.<br />

4. Le due absidi di forma semicircolare devono essere modificate<br />

perché la committenza impone che queste due parti<br />

di muro siano costruite come facciate continue in vetro. In<br />

questo caso specifico è più comodo lavorare sulla vista 3D.


Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 27<br />

Comando Dividi<br />

Selezionate dapprima un’abside e successivamente l’altra tenendo<br />

premuto il tasto Ctrl (il tasto Ctrl aggiunge elementi<br />

alla selezione, il tasto Maiusc toglie elementi dalla selezione).<br />

Una volta selezionate, le absidi diventano di colore celeste;<br />

in tal caso è possibile assegnare dal selettore del tipo, nella<br />

tavolozza delle Proprietà, la nuova famiglia denominata Facciata<br />

continua: divisione verticale e automaticamente le<br />

modifiche saranno propagate alle due absidi, come illustrato<br />

in Figura 1.22.<br />

5. Per aggiungere i montanti alla facciata continua è sufficiente<br />

aprire la scheda Inizio, gruppo Costruisci, e fare clic sul comando<br />

Montante. Nel gruppo Posizionamento delle scheda<br />

contestuale fate clic su Tutte le linee di griglia e selezionare in<br />

successione le due facciate continue. I montanti si inseriscono<br />

automaticamente selezionando le linee di divisione della facciata<br />

continua (Figura 1.23).<br />

Figura 1.21<br />

Divisione e cancellazione di parti<br />

di muro interno con lo strumento<br />

Dividi.


28 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

Figura 1.22<br />

Modifica dei componenti<br />

il muro delle due absidi. Il nuovo<br />

componente è una facciata<br />

continua in vetro.<br />

Rappresentazioni di prospetto<br />

Per aprire una rappresentazione di prospetto dell’edificio occorre<br />

posizionare il cursore, per esempio, sopra il nome Prospetto: Ovest<br />

nel Browser di progetto e fare doppio clic. La rappresentazione di<br />

prospetto Ovest viene aperta. Lo stesso vale per tutti gli altri prospetti.<br />

Osservando la Figura 1.24, si vede che le rappresentazioni<br />

di prospetto evidenziano sempre due livelli corrispondenti ai<br />

piani dell’edificio. In questo caso i muri si estendono fino al<br />

primo livello perché durante la fase di creazione dei muri si è<br />

stabilita un’altezza di 3 metri. Ovviamente i muri possono essere<br />

modificati nelle altezze anche nelle rappresentazioni di prospetto,<br />

trascinando la sommità del muro fino al livello interessato<br />

(Figura 1.24).<br />

Un termine fondamentale in <strong>Revit</strong> è il livello. I livelli sono piani<br />

orizzontali infiniti che fungono da riferimento per gli elementi<br />

ospitati nei livelli stessi, quali tetti, solai e controsoffitti. Nella<br />

maggior parte dei casi il termine “livello” viene utilizzato per in-


dicare un’altezza verticale o un piano all’interno di un edificio. È<br />

possibile creare livelli per ogni piano o altri punti di riferimento<br />

di un edificio, per esempio il primo piano, l’estremità superiore<br />

del tetto o l’estremità inferiore della fondazione. I livelli possono<br />

essere posizionati solo all’interno di una vista di sezione o<br />

prospetto.<br />

Fondamenti di <strong>Autodesk</strong> <strong>Revit</strong> <strong>Architecture</strong> 29<br />

Montanti<br />

Figura 1.23<br />

Aggiunta dei montanti<br />

alle facciate continue in vetro.


30 <strong>Capitolo</strong> 1<br />

Figura 1.24<br />

La rappresentazione di prospetto.

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