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Mons. Ferdinando Maggioni - Diocesi di Alessandria

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<strong>Mons</strong>ignor <strong>Fer<strong>di</strong>nando</strong> <strong>Maggioni</strong> file:///E:/Ultima copia (2010.09.29)/Vescovo<strong>Fer<strong>di</strong>nando</strong><strong>Maggioni</strong>.htm<br />

"Gli equivoci sul Concilio avevano portato il <strong>di</strong>simpegno associativo, lo scre<strong>di</strong>tamento delle associazioni più benemerite, il<br />

<strong>di</strong>sprezzo dell'adesione più impegnata e tesserata, la proliferazione <strong>di</strong> neo-formazioni alternative. Non era propriamente il<br />

pluralismo conciliare, perché nel golfo mistico della Chiesa non si faceva concerto, ma ciascuno col proprio strumento si<br />

riteneva un solista o, come l'usignolo d'annunziano, si inebriava del proprio canto".<br />

In questo quadro l'azione <strong>di</strong> <strong>Mons</strong>. <strong>Maggioni</strong> fu estremamente lucida e repentina affidando alla Consulta il compito <strong>di</strong> favorire la<br />

conoscenza, la stima, l'integrazione e la collaborazione tra le varie aggregazioni per far sì che insieme si potesse costruire un<br />

vero cammino <strong>di</strong> Chiesa locale. Disegnata la presidenza, le varie Aggregazioni vennero raggruppate in otto settori secondo un<br />

criterio <strong>di</strong> omogenea azione: vita apostolica; preghiera e spiritualità; carità, assistenza e volontariato; cultura; ragazzi e giovani;<br />

scuola; famiglia; lavoro. Il tutto poi fu posto sotto la guida <strong>di</strong> un Vicario Episcopale per il Laicato.<br />

Caritas<br />

Una particolare attenzione <strong>Mons</strong>. <strong>Maggioni</strong> la riserva anche per la Caritas <strong>di</strong>ocesana; mo<strong>di</strong>fica lo statuto per dar modo a questo<br />

organismo <strong>di</strong> essere più agile, più lineare nelle proprie iniziative e, coor<strong>di</strong>nandosi con le altre associazioni caritative, <strong>di</strong><br />

manifestare il proprio modo <strong>di</strong> lavoro, le proprie finalità ed intenti. "Si può <strong>di</strong>re che ha dato alla Caritas un profondo intento<br />

pedagogico pensato come metodologia <strong>di</strong> azione che porta la comunità cristiana ed ogni in<strong>di</strong>viduo a prendere coscienza delle<br />

situazioni <strong>di</strong> bisogno, sapendo leggerne le cause ed in<strong>di</strong>viduare le responsabilità per favorire risposte adeguate ed impegnative".<br />

Fa nascere un "Centro <strong>di</strong> accoglienza" dove persone che hanno particolari problemi e grosse <strong>di</strong>fficoltà possono essere accolti ed<br />

aiutati. Apre, infine, il sostegno della Chiesa alessandrina alle varie situazioni <strong>di</strong> emergenza del mondo; segue da vicino il<br />

mondo del volontariato, dell'obiezione <strong>di</strong> coscienza e del servizio civile.<br />

Anche in questo ambito emerge la grande sensibilità e generosità <strong>di</strong> <strong>Mons</strong>. Magioni, coniugate con una profonda intelligenza nel<br />

saper in<strong>di</strong>viduare i problemi e le istanze che il mondo, soprattutto alessandrino, <strong>di</strong> volta in volta propone. Con <strong>di</strong>battiti, tavole<br />

rotonde e seminari promuove la cultura della solidarietà e della gratuità.<br />

Scuola me<strong>di</strong>a S. Pio V<br />

Uno sguardo particolare merita la fondazione della Scuola Me<strong>di</strong>a Cattolica S. Pio V che <strong>Mons</strong>. <strong>Maggioni</strong> considerava come "la<br />

sua pupilla". Con la sua preparazione e attenzione data da sempre alla scuola e alla formazione dei ragazzi e dei giovani non<br />

poteva non pensare anche a questa struttura. Il progetto gli nasce, probabilmente, in un incontro con i genitori, le allieve e tutto il<br />

personale docente della Scuola me<strong>di</strong>a femminile S. Giovanni Bosco. Notando come in <strong>Diocesi</strong> fosse mancante una struttura<br />

collaterale in campo maschile, ma pensando soprattutto alla necessità <strong>di</strong> una formazione umana, culturale e spirituale dei ragazzi,<br />

inserisce nel suo piano pastorale la creazione <strong>di</strong> una scuola me<strong>di</strong>a maschile.<br />

Sostenuto ed aiutato anche da molti genitori coscienti del proprio ruolo <strong>di</strong> educatori, <strong>Mons</strong>. <strong>Maggioni</strong> poté inaugurare nei primi<br />

mesi dell'anno scolastico 1981-82 la Scuola Me<strong>di</strong>a maschile "S. Pio V" legalmente riconosciuta con Decreto ministeriale del<br />

23.07.1984.<br />

Secondo la volontà del suo fondatore questa scuola non vuole essere <strong>di</strong> contrapposizione alle altre scuole me<strong>di</strong>e statali ma<br />

propone un progetto educativo che ha come finalità "lo sviluppo della personalità dell'alunno nella delicata stagione della<br />

preadolescenza, quando si cominciano ad affrontare le prime scelte, a costruire le prime critiche, a porre e a porsi i primi<br />

interrogativi". In questo progetto educativo genitori ed insegnanti, scuola e famiglia sono uniti in una inscin<strong>di</strong>bile collaborazione<br />

per una crescita positiva e responsabile degli alunni. <strong>Mons</strong>. <strong>Maggioni</strong> è spesso presente con i suoi illuminati ed illuminanti<br />

interventi accompagnando docenti e genitori alla scoperta delle finalità dell'educazione cristiana dei figli.<br />

Stu<strong>di</strong>o Inter<strong>di</strong>ocesano <strong>di</strong> Teologia<br />

La ripresa e la riapertura del Seminario <strong>di</strong>ocesano e la nuova fondazione dell'Istituto Inter<strong>di</strong>ocesano <strong>di</strong> Teologia con sede presso<br />

il Seminario S. Chiara sono realizzazioni che "si pongono giustamente tra le più significative, autentiche e qualificate dell'opera<br />

pastorale" <strong>di</strong> <strong>Mons</strong>. <strong>Maggioni</strong>. La vita dello Stu<strong>di</strong>o teologico con valenza inter<strong>di</strong>ocesana <strong>di</strong>venta punto <strong>di</strong> riferimento per la vita<br />

pastorale <strong>di</strong> tutta la <strong>Diocesi</strong> e luogo ove ogni credente può trovare le risposte alle sue domande sulla fede, sui valori religiosi e<br />

sulla catechesi.<br />

<strong>Mons</strong>. <strong>Maggioni</strong> nella sua qualità <strong>di</strong> Pastore della Chiesa alessandrina nel 1982 avvia questo progetto educativo ambizioso<br />

preoccupandosi grandemente che la ripresa del senso religioso coincidesse con l'impegno <strong>di</strong> una qualificata formazione del clero<br />

<strong>di</strong>ocesano e inter<strong>di</strong>ocesano. E sin dall'inizio ha "omologato" gli stu<strong>di</strong> teologici attraverso il riconoscimento ufficiale da parte<br />

della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale con sede a Milano.<br />

Qualche anno dopo, sempre grazie all'instancabile interessamento e animazione svolta dal Vescovo, si apre anche per il laicato<br />

uno strumento qualificato per lo stu<strong>di</strong>o del problema religioso con l'apertura dell'Istituto <strong>di</strong> Scienze religiose in collaborazione<br />

con l'Istituto Pastorale <strong>di</strong> Torino.<br />

La missione Alessandrina<br />

L'attività missionaria della <strong>Diocesi</strong> <strong>di</strong> <strong>Alessandria</strong> era nata negli anni 70 quando, dopo anni <strong>di</strong> servizio alla Chiesa <strong>di</strong> Valenza,<br />

don Ezio Vitale decideva <strong>di</strong> partire per l'Africa. Una breve esperienza con altri confratelli, poi la sua missione, i suoi villaggi, la<br />

sua parrocchia: Kathonzweni, un nome <strong>di</strong>ventato familiare a tutta la <strong>Diocesi</strong> alessandrina. La comunità locale aveva così<br />

l'occasione per compiere un primo essenziale salto <strong>di</strong> qualità: non più soltanto rapporti me<strong>di</strong>ati da Congregazioni missionarie,<br />

ma un rapporto <strong>di</strong>retto, imme<strong>di</strong>ato, con un luogo e soprattutto con una persona precisa.<br />

Una seconda occasione per un altro salto <strong>di</strong> qualità era la nomina in <strong>Alessandria</strong> <strong>di</strong> <strong>Mons</strong>.<strong>Maggioni</strong>. Aveva un passato <strong>di</strong><br />

educatore <strong>di</strong> giovani, <strong>di</strong> rettore, <strong>di</strong> collaborazione nel governo della <strong>Diocesi</strong> milanese, ma soprattutto aveva un'altra nota nella<br />

sua biografia: quello <strong>di</strong> essere stato per tanti anni, e <strong>di</strong> continuare ad essere al momento della nomina, il responsabile dei<br />

rapporti dei Vescovi italiani con i preti <strong>di</strong>ocesani partiti in missione. Tale incarico lo aveva portato spesso in visita ai territori<br />

<strong>di</strong> missione: talvolta per prendere contato con i Vescovi locali per conoscerne i bisogni e le attese; altre volte per stu<strong>di</strong>are zone<br />

in cui avrebbero dovuto recarsi dei preti italiani; altre volte ancora per visitare preti che da poco o da molto si trovavano in<br />

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