campagna tende 2011-2012 Port-au-Prince by AVSI Staff AVSI PROGETTO TENDE - HAITI Ricostruire l’<strong>umano</strong>: un centro educativo per ragazzi “Dopo quel terrib<strong>il</strong>e 12 gennaio del 2010, guardavamo impotenti i bambini più piccoli vagare per le vie del quartiere. Ci chiedevamo cosa ne sarebbe stato di loro, senza genitori, senza punti di riferimento. Poi la richiesta coraggiosa del nostro staff: apriamo una scuola.” Da allora è stata fatta molta strada. Il racconto di Fiammetta Cappellini, rappresentante di AVSI in Haiti Ogni mattina c’è una piccola folla rumorosa e disordinata che scende sparpagliata dalle colline dietro Martissant verso la strada nazionale: giovani mamme con bimbi in braccio e 3 sacchetti per braccio, ragazzini già grandicelli con la sorellina per mano; tutti i bambini rigorosamente in uniforme scolastica verde. “Verde AVSI” si dice a Martissant, a volte suona un po’ come in Italia quando si dice “verde speranza” e per molti quel verde è stata veramente la speranza. Questi che arrivano sono i bambini della scuola materna KinderDodo, la prima a riaprire dopo <strong>il</strong> terremoto nel popolosissimo quartiere bidonv<strong>il</strong>le di Martissant, a Port-au-Prince. Ci hanno supportati i nostri generosi sostenitori del Sostegno a distanza, come anche gli amici di Mediafriends, che hanno fi nanziato la ristrutturazione dell’edifi cio. Il 15 settembre 2010 abbiamo aperto la KinderDodo: 80 bambini da 3 a 6 anni, tutti vittime del terremoto, la maggior parte orfani. Come a Martissant, anche a Cité Sole<strong>il</strong> l’educazione è stata la nostra “prima emergenza”: dare ai bambini un posto “a misura di bambino”, dove ci si dedicasse a loro, <strong>alla</strong> loro esigenza di crescere in modo sereno ed equ<strong>il</strong>ibrato nonostante <strong>il</strong> contesto. Le scuole terminate in 15 mesi da AVSI a Port-au-Prince e operative sono 8, oltre a KinderDodo, con una media di 200 bambini. È la nostra piccola ricostruzione, realizzata grazie all’appoggio degli amici di AVSI in Bras<strong>il</strong>e e Portorico, grazie ad AVSI Usa, Support (Germania), Avaid (Svizzera), e poi Mediafriends, CBAU e Res<strong>il</strong>ience. Il sito scolastico più grande che è stato costruito sorge su un terreno pubblico, donato dal Comune di Cité Sole<strong>il</strong>, proprio di fronte a place Fierte, che era <strong>il</strong> primo e più grande campo di terremotati della città. Persino l’Unicef, stupita di fronte all’entusiasmo e al desiderio di normalità di questi bambini, ha reso più elastici i propri Iscriviti <strong>alla</strong> nostra newsletter: www.avsi.org BUONENOTIZIE 4 DICEMBRE2011 SI RINGRAZIA criteri e ha donato a ciascun bambino un kit scolastico, nonostante non si tratti di una scuola pubblica. Questo è divenuto un sito polifunzionale con diversi servizi per la comunità: bagni, acqua potab<strong>il</strong>e, lavatoi, terreni da gioco, un blocco latrine e lavatoi, un centro nutrizionale, grazie al supporto di Gruppo Trevi. Il centro nutrizionale con <strong>il</strong> suo blocco sanitario, in particolare, anima la piazza intera dalle 8 alle 14: è uno dei 6 centri di presa in carico della malnutrizione acuta e moderata, costruiti dopo <strong>il</strong> terremoto (5 già in funzione, uno da completare). Sorti come ambulatori di urgenza in tenda, per poi riconvertirsi in centri nutrizionali, rispondono a tutti i rischi che comporta in questo contesto l’essere sottoalimentati o malealimentati. Oltre 30 medici, pediatri, infermieri, nutrizioniste, ostetriche si sono alternati in turni estenuanti, portando ciascuno la propria professionalità e umanità, e rendendo possib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> piccolo miracolo di questi centri, realizzati in gran parte con i fondi dei nostri donatori privati, con <strong>il</strong> supporto di ACRI e dei fondi emergenza delle Agenzie delle Nazioni Unite. Oggi ricevono supplies specifi ci di Unicef e del World Food Programme, e sono riconosciuti dal Ministero della Salute come strutture di servizio pubblico comunitarie. Ci sono anche realtà che nascono dall’apertura verso queste comunità che siamo chiamati a servire. È <strong>il</strong> caso degli “ateliers”. L’idea è nata da un problema: davanti al nostro uffi cio-tenda c’era un edifi - cio pericolante usato come latrina a cielo aperto dai terremotati del quartiere. Un serio problema per la salute di tutti. Abbiamo cominciato con due giornate di “corvée di quartiere”: AVSI ci mette le car- Da Haiti in Italia Sherline, Wesly e Delva hanno 27, 28, 24 anni e lavorano nei progetti educativi AVSI a Port-au- Prince, a favore di bambini e adolescenti. Hanno partecipato come volontari al Meeting di Rimini, invitati da alcuni cooperanti italiani arrivati ad Haiti per aiutare la popolazione colpita dal terremoto. Dopo una settimana da cuochi e lavapiatti, hanno fatto un giro per l’Italia e hanno visitato anche l’uffi cio AVSI Sostegno a distanza a Cesena. Hanno raccontato la loro esperienza nei giorni del terremoto, e come questo evento li ha portati a sentirsi protagonisti in prima persona dell’aiuto <strong>alla</strong> propria gente, facendo nascere in loro una nuova speranza: in un momento di sconforto totale hanno saputo risollevarsi e porsi la domanda: come ricominciare? Hanno perso persone care, amici e fam<strong>il</strong>iari, ma si sono subito dati da fare perché si sono resi conto che in quella situazione ognuno poteva fare la differenza. E in Italia sono rimasti molto colpiti dall’interesse sincero e profondo dimostrato dai sostenitori italiani per i bambini di Haiti. riole e le pale, la gente le braccia, e abbiamo ripulito tutto. L’edifi cio pericolante è stato riqualifi cato: 6 laboratori, o atelier, ogni stanza una professione: artigianato artistico, taglio e cucito, persino un ristorante comunitario. Ogni giorno un professionista viene qui a lavorare per metà giornata e insegna ad altri facendo insieme. Fino a 60 persone turnano ogni giorno tra apprendistato e produzione. Il lavoro per riprendere dignità. Quest’anno l’uniforme scolastica dei loro bambini se la pagano da sé. L’ultima grande sfi da è <strong>il</strong> centro educativo, con attività ricreative, doposcuola appoggio psicoso- ciale, <strong>il</strong> progetto più impegnativo e particolare: 12 aule, un grande gazebo in giardino e tanto spazio intorno. C’è spazio anche per i giovani per ritrovarsi, per gli insegnanti per continuare a studiare, per i genitori per trovare un sostegno nel loro diffi c<strong>il</strong>e compito educativo. Ce lo avevano chiesto i genitori, all’indomani della prima urgenza: un posto dove i bambini potessero crescere sereni e i genitori ricominciare a scoprire l’importanza e la bellezza di occuparsi di loro, perchè la società haitiana da sempre è costruita sulla famiglia e se i legami forti che la costituiscono vengono a mancare, se si sfalda <strong>il</strong> nocciolo duro della società, ogni ricostruzione perde di senso, sono solo edifi ci vuoti. E invece gli edifi ci di AVSI oggi sono pieni. Una realtà, grazie a BCC Treviglio, Il Germoglio e la campagna Tende del 2010. «L’idea è far vedere che una vita può essere diversa – afferma Alberto Piatti, Segretario Generale di AVSI - quando ci riesci questi ragazzi mettono nel bene la straordinaria energia che prima mettevano nel distruggere e distruggersi». Fiammetta Cappellini, rappresentante AVSI in Haiti è stata candidata al premio “Donna dell’anno 2011”. Per fare un piccolo b<strong>il</strong>ancio, dopo <strong>il</strong> terremoto del 2010, in 20 mesi ha coordinato uno staff di circa 30 espatriati che si sono ruotati e 150 staff locali, in condizioni diffi c<strong>il</strong>i e spesso estreme, portando a termine l’avvio di 16 strutture riab<strong>il</strong>itate o costruite: 9 scuole, 5 centri nutrizionali, laboratori artigianali tra cui un ristorante comunitario. Foto by Paolo Carpi Quando la carità è una vera bontà Riprende l’iniziativa “Un culatello & C. di Zibello per AVSI”, organizzato dall’AVSI Point locale. “Ci siamo accorti che l’idea di abbinare un prodotto d’eccellenza a un gesto di carità ha ottenuto con nostra sorpresa un successo insperato. Il Culatello è stato <strong>il</strong> pretesto - racconta Alberto Stecconi, responsab<strong>il</strong>e dell’iniziativa - <strong>il</strong> grimal<strong>dello</strong> per spalancare la generosità di tanti che hanno potuto scoprire <strong>il</strong> bello che si cela dietro <strong>il</strong> buono che si mangia. Siccome questo fatto ha stupito prima di tutto noi, abbiamo pensato di r<strong>il</strong>anciare la proposta provando a migliorarla con <strong>il</strong> coinvolgimento di altri “artisti” del buono della nostra terra”. La proposta per la nuova stagione si arricchisce anche con un vino fresco, salumi tipici e formaggio. Il prezzo di vendita è quello che si otterrebbe acquistando direttamente dai produttori, ma – grazie proprio <strong>alla</strong> loro generosità – una parte del ricavato è destinato ad AVSI. Per acquisti: tel. 338.463.68.62 culatelloperavsi@ cdsdizibello.org RIMANI con noi CC Bancario BANCA POPOLARE DI MILANO intestato “AVSI” IT 61 C0558401626000000019000 CC postale intestato “AVSI” n° 522474 Continua a seguirci su www.avsi.org Seguici su Facebook BUONENOTIZIE DICEMBRE2011 Iscriviti <strong>alla</strong> nostra newsletter 5 campagna tende 2011-2012 AVSI