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L'Interporto Padova raddoppia - Carron

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CARRON NEWS MAGAZINE<br />

29 OTTOBRE 2010 - SPECIALE PADOVA<br />

L’Interporto <strong>Padova</strong><br />

<strong>raddoppia</strong><br />

La struttura pronta a conquistare nuovi mercati<br />

LUCA ZAIA: “IMMAGINARE INSIEME IL FUTURO DEL VENETO“<br />

ROBERTO MARCATO: “L’IMPEGNO DELLA PROVINCIA È MASSIMO”<br />

SERGIO GIORDANI: “SIAMO DIVENTATI MULTIMODAL TRANSPORT<br />

OPERATOR DIARIO DI CANTIERE: UNA PAVIMENTAZIONE SPECIALE<br />

www.carron.it


CARRON NEWS MAGAZINE<br />

29 OTTOBRE 2010 - SPECIALE PADOVA<br />

Immaginare insieme<br />

il futuro del Veneto<br />

L’interporto di <strong>Padova</strong> – uno dei più grandi d’Italia – è una struttura multimodale e logistica strategica per il Veneto<br />

e l’Italia. Da oggi, con il raddoppio del Nuovo Grande Terminal – l’interscambio e lo smistamento delle merci sarà<br />

potenziato e il nostro territorio sarà certamente più appetibile come area strategica per la logistica industriale e<br />

l’interscambio nazionale e internazionale delle merci in una logica intermodale. Grazie a questi centomila metri<br />

quadrati aggiuntivi del Terminale Container – già protagonista della logistica intermodale veneta – e ai binari di<br />

collegamento adatti ad accogliere treni più lunghi di quelli che potevano arrivare e partire fino a ieri, le merci potranno<br />

arrivare alle loro destinazioni finali in maniera più semplice, veloce ed economico. La logistica intermodale, ovvero il<br />

futuro del trasporto merci, ha bisogno di infrastrutture come questa e di reti informatiche efficienti perché l’economicità<br />

e la praticità del trasporto sono un punto essenziale e imprescindibile dell’economia di un territorio. Ecco perché<br />

vogliamo completare il grande disegno di recupero infrastrutturale del Veneto, che prevede la realizzazione di alcune<br />

opere essenziali: il completamento della A28; il sistema delle complanari autostradali fra <strong>Padova</strong> e Verona; il Grande<br />

Raccordo Anulare di <strong>Padova</strong>; la Pedemontana; la Nogara – Adriatico; la terza corsia autostradale da Mestre verso Est<br />

sulla A4; il completamento della Valdastico; il superamento delle strozzature della Valsugana, il passante Alpe Adria<br />

che prolunga la A27 verso Nord; le strade del mare verso le località balneari; la nuova Romea, per la quale proprio nei<br />

giorni scorsi la Commissione Nazionale VIA ha espresso parere favorevole sul progetto preliminare accogliendo tutte le<br />

prescrizioni del Veneto. E non solo. Fare del Veneto una piattaforma produttiva e di interscambio di rilevanza europea<br />

e mondiale significa anche completare e migliorare il sistema ferroviario metropolitano regionale ma soprattutto<br />

realizzare l’alta capacità ferroviaria Est – Ovest nell’ambito del Corridoio 5; significa portualità alto adriatica in rete<br />

e con infrastrutture marittime e di collegamento terrestre efficenti; l’adeguamento e il miglioramento del sistema di<br />

trasporto idroviario. Per realizzare tutto questo, il contributo attivo e costruttivo delle imprese – come quello della<br />

<strong>Carron</strong> nell’area di Mestre e oggi a <strong>Padova</strong> – è imprescindibile. Lo è per immaginare insieme il Veneto del futuro.<br />

Luca Zaia<br />

Presidente della Regione del Veneto<br />

p. 04 ROBERTO MARCATO: “L’IMPEGNO DELLA PROVINCIA È MASSIMO”<br />

p. 06 SERGIO GIORDANI: “SIAMO DIVENTATI MULTIMODAL TRANSPORT OPERATOR”<br />

p. 08 DIARIO DI CANTIERE: UNA PAVIMENTAZIONE SPECIALE<br />

p. 09 STANGHELLA - UN SOTTOPASSO E UNA STRADA A TEMPO DI RECORD<br />

p. 10 CAMPOSAMPIERO PRONTA LA NUOVA CIRCONVALLAZIONE


4<br />

“L’impegno<br />

della provincia è massimo”<br />

Il Vice Presidente Roberto Marcato illustra la rete di interventi sul territorio.<br />

Quale ruolo può giocare <strong>Padova</strong> e il suo hinterland nella<br />

geografia del futuro?<br />

Siamo collocati esattamente al centro del sistema viario<br />

regionale ed europeo, a crocevia degli assi internazionali<br />

tracciati dal Corridoio 5 e 1. La nostra è una posizione di<br />

collegamento tra il nord e il sud dell’Europa e tra l’Ovest,<br />

l’Est e il Far East. Insomma, per geografia e know how<br />

esistono opportunità enormi da sfruttare, soprattutto<br />

nella logistica e nel terziario. Il Porto di Venezia guarda<br />

sempre più ad Oriente. Nel futuro si prevede un aumento<br />

esponenziale delle merci che viaggiano da e per la<br />

Cina e il sistema retro portuale padovano costituito in<br />

particolare dall’Interporto di <strong>Padova</strong> è uno degli approdi<br />

più competitivi in Europa. Si tratta di un’occasione<br />

imperdibile che coinvolge tutto il tessuto economico e<br />

imprenditoriale padovano. Per questo le infrastrutture<br />

e la viabilità rappresentano una delle principali priorità<br />

della Provincia di <strong>Padova</strong>.<br />

Parliamo di Interporto dunque. Il 29 ottobre si inaugura il<br />

nuovo terminal container, che importanza avrà l’opera per<br />

il territorio?<br />

La Provincia di <strong>Padova</strong> è socia fondatrice di Interporto<br />

e quale consigliere di amministrazione della società<br />

posso dire che quest’opera rappresenta davvero un<br />

grande segnale per il futuro, sia in termini economici che<br />

occupazionali. Per essere competitivi in questo settore,<br />

infatti, bisogna investire in intermodalità ovvero nel<br />

trasporto integrato via nave, ferro e gomma. Il nuovo<br />

terminal offre agli operatori 100mila metri quadrati in<br />

più e binari da 750 metri per accogliere treni più lunghi.<br />

Interporto di <strong>Padova</strong> festeggerà nella stessa giornata i<br />

4 milioni di container già movimentati dalla piattaforma<br />

che, anche grazie al raddoppio, conferma quindi di essere<br />

uno dei più grandi inland terminal d’Europa. Sono numeri<br />

che offrono uno spiraglio anche per l’occupazione visto<br />

che all’interno delle imprese ospitate dalla piattaforma<br />

lavorano 2500 persone e garantire margini di crescita,<br />

significa anche porre le basi per attirare nuove aziende<br />

e, ci auguriamo, nuovo lavoro. Senza contare l’impatto in<br />

termini ambientali: ogni anno sono oltre 1500 i treni che<br />

collegano la piattaforma padovana ai porti d’Italia e del<br />

nord Europa. Questo significa togliere camion, dunque<br />

smog e traffico dalle strade. Direi che è la direzione giusta<br />

per contribuire allo sviluppo di un’economia capace di<br />

coniugare la crescita alla sostenibilità ambientale. E<br />

i riflessi che ne verranno faranno da volano all’intera<br />

regione. Per questo come Provincia stiamo investendo in<br />

importanti opere viarie a supporto, sia nell’Alta che nella<br />

Bassa padovana.<br />

A questo proposito, qual è l’opera più importante che<br />

contate di finire entro l’anno nell’Alta <strong>Padova</strong>na?<br />

Ci troviamo in una delle aree più produttive del territorio<br />

quindi l’impegno della Provincia è massimo. Entro<br />

novembre inaugureremo l’adeguamento viario alla<br />

circonvallazione sud ovest di Camposampiero costato 13<br />

milioni di euro, di cui 9 finanziati dall’Amministrazione<br />

provinciale, 2,5 dall’Ulss 15 e 1,5 dal Comune di<br />

Camposampiero. Si tratta di un intervento classificato tra<br />

le grandi opere perché farà da collegamento a direttrici<br />

di traffico importanti. Basti pensare, infatti, che questo<br />

Comune si colloca a crocevia tra l’ex Ss 307 “del Santo”<br />

che unisce <strong>Padova</strong> a Castelfranco e la Sp 39 dell’Orcone<br />

che da Camposampiero attraversa tutta l’Alta padovana.<br />

Le due strade sono oggi particolarmente congestionate<br />

e la circonvallazione sud ovest aiuterà ad alleggerire il<br />

traffico fintanto che non sarà terminata la Pedemontana.<br />

Con quest’opera viene così risolto anche il problema<br />

dell’attraversamento del centro storico di Camposampiero<br />

da parte dei mezzi pesanti. L’infrastruttura più qualificante<br />

dell’intero progetto è sicuramente il cavalcaferrovia, un<br />

vero e proprio viadotto di 9 campate studiato in modo da<br />

avere un basso impatto ambientale visto che ci troviamo<br />

a due passi dalla pista ciclabile che corre lungo la vecchia<br />

ferrovia dell’Ostiglia.<br />

E nella Bassa padovana?<br />

Sono ormai conclusi e saranno inaugurati entro l’anno<br />

anche i lavori per la variante alla Sp 45 “Stroppare”,<br />

tra la Statale Adriatica e la Strada provinciale 8 nel<br />

Comune di Vescovana. Il finanziamento è di 11 milioni<br />

di euro ripartiti tra Regione, Provincia, Rfi e Comune di<br />

Vescovana. Il nostro contributo è pari a circa 4,5milioni<br />

di euro. Stiamo parlando di un’opera molto importante<br />

per togliere il traffico dalla zona ed eliminare il passaggio<br />

a livello lungo la linea Fs Bologna – <strong>Padova</strong>. I lavori<br />

comprendono la realizzazione di un sottopasso ferroviario<br />

idoneo al passaggio dei mezzi pesanti e dotato di pista<br />

ciclabile, di tre rotatorie, dell’allargamento della strada<br />

comunale di collegamento tra via Bassa e via Galilei e<br />

di un attraversamento stradale per bypassare un canale<br />

consortile. Sarà poi installato anche un impianto di<br />

illuminazione adeguato per mettere in sicurezza tutta<br />

la viabilità. Il tratto stradale in fase di realizzazione si<br />

trova nella zona industriale di Stanghella e Vescovana<br />

quindi ancora una volta la Provincia è attenta a dare<br />

risposte adeguate alle necessità crescenti di quest’area<br />

produttiva, in attesa che si arrivi anche al completamento<br />

della Sr 10 Padana Inferiore.<br />

Vice presidente, in conclusione, qual è l’obiettivo che la<br />

Provincia intende perseguire attraverso queste importanti<br />

infrastrutture?<br />

Nella difficile fase congiunturale che ha colpito tutto il<br />

mondo, inclusa la nostra regione, bisogna ripartire dalla<br />

vocazione imprenditoriale che ha fatto grande il nostro<br />

territorio. Il Veneto e la provincia padovana, proprio grazie<br />

alla loro posizione, hanno ancora molte opportunità da<br />

sfruttare se le aziende sapranno innovare. Per riuscirci i<br />

nostri imprenditori hanno bisogno di una risposta celere<br />

da parte delle istituzioni per poter usufruire in tempi<br />

rapidi di soluzioni viarie che rendano il traffico più fluido<br />

e i collegamenti più efficaci. Il nostro impegno è proprio<br />

quello di dotare il territorio padovano di infrastrutture<br />

che ne esaltino la vocazione legata all’artigianato, al<br />

commercio e all’export.


IN CANTIERE / 29 OTTOBRE 2010 -SPECIALE PADOVA 5


6<br />

L’ INTERPORTO PADOVA<br />

RADDOPPIA E GUARDA A EST<br />

Già 4 milioni i container movimentati ad oggi<br />

dalla Piattaforma Intermodale <strong>Padova</strong>na<br />

Giordani: “Siamo<br />

diventati Multimodal<br />

Transport Operator”<br />

Conclusi i lavori di ampliamento la società interporto<br />

è pronta a lanciare nuove sfide che guardano anche a<br />

Est. “Dal 1993 la nostra società è in continuo sviluppo<br />

– spiega il presidente Sergio Giordani, ci confrontiamo<br />

con i maggiori concorrenti europei e con gli altri due<br />

scali italiani di Bologna e Verona. Tre realtà che coprono<br />

il 60/70 per cento del mercato nazionale. Avevamo<br />

l’esigenza di portare la nostra struttura alla pari con<br />

lo standard europeo per i treni merci e cioè un binario<br />

lungo 750 metri in grado di ospitare l’intera lunghezza del<br />

treno senza necessità di ulteriori operazioni logistiche<br />

di movimentazione dei vagoni.” I numeri relativi al<br />

traffico della struttura sono impressionanti: 300.000<br />

container l’anno, circa 800 camion al giorno, 10,5 milioni<br />

di tonnellate di merci, una superficie complessiva di<br />

un milione di metri quadrati di cui 300.000 coperti. Ciò<br />

nonostante le possibilità di sviluppo sono ancora enormi:<br />

”Per raggiungere la saturazione della struttura – spiega il<br />

direttore generale Roberto Tosetto – dovremmo triplicare<br />

il traffico. E qualora raggiungessimo questo ambizioso<br />

obiettivo avremmo ancora delle modalità tecniche per<br />

crescere ulteriormente: da un lato migliorando l’indice<br />

di rotazione con le gru a portale e dall’altro attraverso un<br />

ulteriore informatizzazione delle procedure”. Interporto<br />

<strong>Padova</strong> è inoltre diventato MTO Multimodal Transport<br />

Operator: “In pratica - chiarisce Sergio Giordani - oltre<br />

alla terminazionalizzazione delle merci organizzeremo<br />

i treni internodali, cioè saremo noi a noleggiare i treni<br />

merci e a metterli a disposizione delle aziende nelle<br />

tratte affittate (si tratta di operazioni che richiedono<br />

investimenti di diversi milioni di euro ndr). Il primo<br />

coprirà il tragitto <strong>Padova</strong> Bari ma in un futuro non troppo<br />

lontano pensiamo di poter collegare <strong>Padova</strong> con i maggiori<br />

centri commerciali dell’Est europeo.”


IN CANTIERE / 29 OTTOBRE 2010 -SPECIALE PADOVA<br />

UN’INAUGURAZIONE IN GRANDE STILE<br />

L’evento di venerdì 29 ottobre segna una tappa molto importante nella storia di Interporto <strong>Padova</strong>.<br />

Ad esso partecipano, per il Governo, il Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai Trasporti onorevole Bartolomeo<br />

Giachino, per la Regione Veneto il presidente Luca Zaia, l’amministratore delegato del Gruppo FS Mauro Moretti, il<br />

presidente di Uir (Unione Interporti Riuniti), Alessandro Ricci, il sindaco di <strong>Padova</strong>, Flavio Zanonato, il presidente<br />

della Provincia di <strong>Padova</strong>, Barbara Degani e il Presidente della Camera di Commercio di <strong>Padova</strong>, Roberto Furlan oltre<br />

naturalmente al presidente di Interporto <strong>Padova</strong> Sergio Giordani. Insieme al tradizionale taglio del nastro, anche<br />

un incontro con gli operatori (è prevista una presenza di circa 300 persone) nel quale dopo il saluto di Sindaco e<br />

Presidente della Provincia, i partecipanti tratteranno i temi più importanti afferenti il settore logistico: sostegno e<br />

sviluppo dell’intermodalità, necessità di limitare la proliferazione degli interporti, collaborazione con le ferrovie e i<br />

porti, ruolo degli interporti nell’ambito del nuovo Piano Nazionale della Logistica in corso di definizione.<br />

7


Diario di Cantiere<br />

Una pavimentazione speciale di 65.000 metri quadrati<br />

La prima parte dell’intervento iniziato il 13 maggio 2008 ha riguardato la realizzazione del sottofondo per i 65.000 metri<br />

quadrati di pavimentazione sui cui è stato posato un binario tipo Burbac per il carroponte di 848 metri. Un intervento<br />

che si è voluto progettare secondo criteri scientifici che garantissero un’assoluta qualità del risultato. Per questo si è<br />

richiesta la consulenza scientifica del professor Maurizio Bocci dell’Università di <strong>Padova</strong> il quale dopo un’accurata perizia<br />

del terreno ha redatto un’esauriente relazione tecnica. Si è privilegiata la stabilizazione con calce e cemento rispetto ad<br />

un più convenzionale sottofondo di un metro e mezzo di ghiaia. L’operazione consiste nella miscelazione dei due leganti<br />

al terreno. Un risultato che è stato ottenuto dapprima con la frantumazione dei grumi del terreno e poi con successivi<br />

passaggi delle macchine stabilizzatrici pulvimixer. Si è quindi proceduto alla stesura della calce mediante l’impiego di<br />

uno spanditore a dosaggio volumetrico. Guardata in sezione la pavimentazione risulta composta partendo dal livello più<br />

basso di quattro spessori: materiale presente in sito trattato con calce (1%) e cemento (2%) cm. 40; materiale del sito<br />

riportato e trattato con calce (1%) e cemento (3%) cm.40; misto cementato al 4 % cm. 20, lastra in calcestruzzo cm.35.<br />

È interessante ricordare che per la lastra in calcestruzzo si è adottato, seguendo le indicazioni del Professor Bocci, un<br />

calcestruzzo non armato invece del calcestruzzo armato con giunti, la tipologia più utilizzata per sovrastrutture soggette<br />

al passaggio di mezzi pesanti. Inoltre per migliorare le caratteristiche del calcestruzzo fresco si sono impiegate fibre<br />

sintetiche in polipropilene. Inoltre per evitare il rischio di fessurazioni il pavimento è stato diviso in grandi lastre 6<br />

metri per 6 collegate da giunti. Il cantiere era organizzato in due turni: dalle 5 di mattina alle 12 e dalle 13 alle 21/22<br />

di sera, poiché soprattutto in estate bisognava evitare i rischi collegati ad un’eccessiva evaporazione. L’intervento è<br />

proseguito con altri lavori previsti nel 1 e 2 stralcio relativi al rifacimento di vie di corsa danneggiate e degradate dall’uso<br />

per un totale di 27.000 metri quadrati. Anche in questo caso si è utilizzata la stessa metodologia: in una prima fase con<br />

le macchine fresatrici si è rimossa la prima parte di cassonetto realizzata con un inerte per proseguire con la posa in<br />

opera della nuova pavimentazione. È stata anche asfaltata la pavimentazione del parcheggio della logistica dedicato<br />

alle operazioni di carico e scarico degli autocarri. L’intervento è stato quindi completato con gli impianti per le acque<br />

meteoriche e 3 torri faro dell’altezza di 30 metri con una potenza di 30.000 watt.<br />

Lastra in calcestruzzo cm 35<br />

Misto cementato al 4% cm 20<br />

Materiale del sito riportato<br />

e trattato con calce(1%)<br />

e cemento(3%) cm 40<br />

Materiale presente in sito<br />

trattato con calce(1%)<br />

e cemento(2%) cm 40<br />

I NUMERI DEL CANTIERE<br />

Committente: Interporto di <strong>Padova</strong> S.p.A.<br />

Direttore dei Lavori: Arch. Tommaso Marcolin<br />

Coordinatore della sicurezza: Ing. Danilo Michieletto<br />

Assistente alla DD.LL: Geom. Fabio Nalon<br />

RUP: Arch. Sergio Rossato fino al 19.05.10; poi Dott. Roberto Tosetto<br />

Direttore tecnico: Geom. Adriano Sasso<br />

Responsabili di cantiere: Geom. Claudio dall’Arche, Ing. Paolo Boaro<br />

Consulente sul pacchetto di pavimentazione: Prof. Maurizio Bocci<br />

Persone: 30 operai e 8 tecnici<br />

Torri faro: 3 della potenza di 30.000 watt<br />

Superfici 3° stralcio funzionale: mq 64.800<br />

1°-2° stralcio funzionale: mq 35.080<br />

Cittadella della logistica nuovo piazzale: mq 20.320<br />

Pavimentazione in calcestruzzo non armato<br />

con fibre sintetiche: sp. 35 cm mq totali 96.500<br />

Impiego massimo operai/giorno: 45<br />

Turni di getto per la realizzazione della pavimentazione in calcestruzzo:<br />

primo turno 05.00 - 12.00, secondo turno 13.00 – 21,00/22,00<br />

Realizzazione binari ferroviari: ml 2.041,00<br />

Realizzazione di binario tipo Burbac per il carroponte: ml 848<br />

Realizzazione di impianto di smaltimento acque meteoriche<br />

con posa tubi in cls armato: ml 160,00


IN CANTIERE / 29 OTTOBRE 2010 -SPECIALE PADOVA<br />

Un sottopasso<br />

e una strada<br />

a tempo di record<br />

Termineranno con circa tre mesi di anticipo i lavori per la<br />

costruzione della variante alla S.P. n° 45 tra la SS n° 16<br />

Adriatica e la S.P. n° 8 nel comune di Vescovana. Un tratto<br />

di strada di 4,2 chilometri nel comune di Stanghella voluto<br />

dalla Provincia di <strong>Padova</strong> che comprende un sottopasso<br />

ferroviario e che, in base agli studi e alle indagini condotte<br />

sul territorio, si rivelerà strategico per il miglioramento<br />

della viabilità. Ancora una volta la squadra <strong>Carron</strong>, questa<br />

volta coordinata dal capoarea Marco Pace, grazie ad<br />

una impeccabile organizzazione del lavoro è riuscita ad<br />

ottimizzare le varie fasi di cantiere. I lavori sono iniziati<br />

nell’aprile del 2009 e si concluderanno a fine novembre<br />

invece che a febbraio del 2011 come previsto dall’appalto.<br />

Preliminarmente si è proceduto alla bonifica bellica,<br />

dopo di che si sono eseguite le opere per la regimazione<br />

idraulica necessarie a canalizzare le acque piovane<br />

della strada. L’intervento si è quindi sviluppato su due<br />

fronti: la stabilizzazione del rilevato stradale ricorrendo<br />

alla tecnica della stabilizzazione a calce dei materiali<br />

e contemporaneamente lo scavo per il sottopasso.<br />

Predisposta l’area, l’intervento è culminato con le<br />

operazioni di traslazione del manufatto scatolare sotto la<br />

sede ferroviaria. Tale fase è durata otto giorni dal 2 all’8<br />

febbraio ed è stata portata a termine senza interrompere<br />

il traffico ferroviario. La camera di varo è stata realizzata<br />

proteggendo il fronte di scavo con dei diaframmi dello<br />

spessore di 100 e 80 cm. Per la prima volta si è adottato<br />

il sistema Essen di sostegno dei binari che prevede<br />

un monitoraggio continuo delle deformazioni delle<br />

travi di sostegno durante l’avanzamento del manufatto<br />

prefabbricato. Le dimensioni del monolite sono le<br />

seguenti: spessori dei muri e della fondazione 100 cm,<br />

soletta di 115 cm, lunghezza 28 metri, larghezza 13,50<br />

metri. La sede stradale misura 10,50 metri e 2,50 metri la<br />

pista ciclabile.<br />

Committente: Provincia di <strong>Padova</strong><br />

RUP: Ing. Antonio Zotta<br />

Direzione Lavori: Ing. Francesco Galli<br />

Coordinatore della sicurezza: Ing. Francesco Galli<br />

Progetto: Ing. Ugo Galli, Ing. Francesco Galli, Ing. Massimo Parravicini<br />

Direttore operativo: geom. Fabio Polato<br />

Capo area: Ing. Marco Pace<br />

Responsabile di cantiere: Geom. Mauro Dall’O<br />

Assistente di cantiere: Geom. Nicola Dallan<br />

Caposquadra: Giuseppe Gazzola<br />

9


I NUMERI DEL CANTIERE<br />

Ponte in metallo<br />

lunghezza 285,00 mt, larghezza 17,03 mt, 1.200.000,00 kg di ferro<br />

8 pile realizzate in calcestruzzo armato di altezza tra i 6,5 e i 9,2 mt<br />

Lunghezza totale dell’intervento: ml 1.610,00<br />

Rilevato realizzato in terreno stabilizzato a calce e a cemento<br />

con percentuale totale del 3% mc totali 38.900,00<br />

Asfalto posato in opera mq 16.750,00<br />

Guard-rail posati ml 1.785,00


Pronta la nuova<br />

circonvallazione di<br />

Camposampiero<br />

Iniziato nell’aprile del 2009 l’intervento, condotto in Ati con la CMM dei fratelli Rizzi, è nato dall’esigenza di risolvere<br />

in tempi brevi il problema dei pesanti volumi di traffico in pieno centro storico. L’arteria collega la strada provinciale<br />

dell’Orcone con la ex statale 307 attraverso un sovrappasso realizzato completamente in acciaio. Dopo la bonifica bellica<br />

e la preparazione della superficie d’intervento, si sono eseguiti i pali trivellati per le pile e spalle del ponte. Subito dopo<br />

si è proceduto con i rilevati delle rampe d’accesso e in contemporanea le fondazioni e le elevazioni delle spalle e delle<br />

pile. Da febbraio 2010 hanno avuto luogo i primi assemblaggi del ponte della lunghezza di 300 metri e composto da 8 pile.<br />

Gli interventi sono stati completati attraverso tre vari notturni senza interruzione del traffico ferroviario ad eccezione<br />

della notte fra il 5 e il 6 giugno. Dopo la posa delle lastre e delle armature in ferro si è gettato il calcestruzzo. L’opera,<br />

che è stata progettata dall’ingegner Enzo Siviero, sarà completata a dicembre dopo le fasi di asfaltatura, montaggio del<br />

guard rail e installazione dell’impianto di illuminazione.<br />

Committente: Provincia di <strong>Padova</strong><br />

RUP: Ing. Renato Stievanin<br />

Direzione Lavori: Ing. Francesco Toninato, Ing. Andrea Levorin,<br />

Ing. Massimo Patrizi<br />

Coordinatori della sicurezza:<br />

Ing. Renato Vitaliani, Arch. Francesco Nordio<br />

Progettista Strutture: Ing. Giorgio Serafini, Ing. Alessandro Contin<br />

Direttori tecnici: geom. Adriano Sasso (<strong>Carron</strong>),<br />

Ing. Michela Rizzi (CMM)<br />

Responsabili di cantiere:<br />

Geom. Dall’Arche (<strong>Carron</strong>), Ing. Paolo Boaro (<strong>Carron</strong>),<br />

Geom. Stefano Rizzi (CMM)<br />

Caposquadra: Giancarlo Gazzola<br />

<strong>Carron</strong> spa conferma il suo ruolo di primo piano<br />

nel panorama delle imprese edili italiane. La<br />

classifica stilata ogni anno dal Sole 24 Ore la<br />

colloca al tretasettesimo posto. Il suo portafoglio<br />

lavori si attesta oggi intorno ai 500 milioni di<br />

euro, un dato che sintetizza la qualità dei 210<br />

collaboratori e del management <strong>Carron</strong>. Fondata<br />

nel 1962 da Angelo <strong>Carron</strong>, il “Cavaliere delle<br />

sfide”, l’azienda che occupa 210 dipendenti è oggi<br />

guidata dai figli Diego, Arianna, Paola, Marta e<br />

Barbara. Il bilancio aggregato 2009 si è chiuso a<br />

quota 135 milioni di euro.<br />

Di seguito alcune delle ultime e più importanti<br />

aggiudicazioni:<br />

Ammodernamento tratto Crema - Spino D’Adda<br />

Committente: Provincia di Cremona<br />

Importo lavori: 35.758.120<br />

Vallenari Bis 1 lotto a Favaro Veneto (Ve)<br />

Committente: Azienda Servizi Mobilità spa<br />

Importo lavori 15.525.000<br />

Ampliamento Orto Botanico di <strong>Padova</strong><br />

Committente Università degli studi di <strong>Padova</strong><br />

Importo lavori 9.024.457<br />

Incrocio tra SR 14 e via Orlanda a MEstre (Ve)<br />

Committente: Veneto strade spa<br />

Importo lavori 8.233.330<br />

Nuova scuola media a Mezzolombardo (Tn)<br />

Committente: Comune di Mezzolombardo<br />

Importo lavori 5.498.368<br />

Rettifica ed allargamento SS 612<br />

Val di Cembra (Tn)<br />

Committente: Provincia autonoma di Trento<br />

Importo lavori: 6.622.567<br />

Residenze Ca’ Amata Golf Castelfranco (Tv)<br />

Committente: Aurelia srl<br />

Importo lavori 6.730.110<br />

Riconversione e ammodernamento<br />

ex Ospedale di Crespano (Tv)<br />

Committente: Casa di riposo Aita<br />

Importo lavori 5.202.770<br />

Edifici residenziali B2 B3 Lagunapark<br />

Jesolo (Ve)<br />

Committente: Numeria Sgr<br />

Importo lavori 7.000.000<br />

Complesso residenziale 138 alloggi<br />

a Campotrentino (Tn)<br />

Committente: Itea<br />

Importo lavori 4.256.877<br />

Restauro e ampliamento Villa Bressanin<br />

a Borgoricco (Pd)<br />

Committente: Azienda Ulss15 Alta <strong>Padova</strong>na<br />

Importo lavori 3.648.617<br />

Nuova casa municipale di Onna (Aq)<br />

Committente: Fondazione Erdbebenhilfe für Onna<br />

Importo lavori: 1.065.000<br />

11


Da sinistra: Adriano Sasso, Paolo Boaro, Tommaso Marcolin<br />

“Per me è un onore partecipare al futuro del Veneto e dell’Italia<br />

attraverso la realizzazione di infrastrutture come l’Interporto di<br />

<strong>Padova</strong> legate alla crescita economica e sociale.<br />

Ho grande riconoscenza e ammirazione per tutte le autorità presenti<br />

che hanno espresso stima e fiducia nella nostra impresa.<br />

Ringrazio la squadra CARRON, le mie sorelle,<br />

l’amministrazione, i tecnici, i direttori di cantiere e, soprattutto,<br />

i nostri straordinari capicantiere e operai.”<br />

Diego <strong>Carron</strong><br />

IN CANTIERE ottobre 2010<br />

Registrazione Tribunale di Treviso N° 472 del 5/4/08<br />

Responsabile del progetto: Arianna <strong>Carron</strong><br />

Editore e proprietario: <strong>Carron</strong> spa<br />

Direttore responsabile: Mario Anton Orefice<br />

Hanno collaborato gli uffici stampa di<br />

Interporto <strong>Padova</strong>, Regione Veneto, Provincia di <strong>Padova</strong><br />

Grafica e impaginazione: Minedivine associati srl<br />

Foto di Paolo Gamelli / Mario Anton Orefice<br />

Stampa: Tipografia Asolana<br />

Redazione<br />

<strong>Carron</strong> spa via Bosco 14/1<br />

31020 San Zenone degli Ezzelini (Tv)<br />

info@carron.it, tel. 0423/9657

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