13.06.2013 Views

Relazione del presidente cantonale, ing. Cleto Muttoni Assemblea ...

Relazione del presidente cantonale, ing. Cleto Muttoni Assemblea ...

Relazione del presidente cantonale, ing. Cleto Muttoni Assemblea ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

terreni, <strong>del</strong>l’uso <strong>del</strong> territorio e più in generale <strong>del</strong> settore <strong>del</strong>la costruzione. Pur nel rispetto <strong>del</strong><br />

verdetto popolare (seppur ottenuto di stretta misura e nella consapevolezza che presso l’opinione<br />

pubblica c’è prevenzione nei confronti <strong>del</strong>la proprietà) è saggio tenere nel giusto conto che chi<br />

investe capitali assumendo dei rischi, alimenta la crescita e lo sviluppo economico <strong>del</strong> Paese e<br />

contribuisce alla creazione di benessere e occupazione. Perciò spero vivamente che la<br />

Commissione <strong>del</strong>la pianificazione prima e il plenum <strong>del</strong> Gran Consiglio poi decidano di correggere<br />

decisamente il tiro, dimostrando buon senso ed attenzione anche all’economia privata che resta<br />

pur sempre la struttura portante <strong>del</strong> tessuto imprenditoriale <strong>cantonale</strong>. Sono sicuro che si sapranno<br />

valutare bene le conseguenze economiche e occupazionali di una simile misura e decidere di<br />

conseguenza.<br />

In conclusione, come avete avuto modo di sentire, il settore principale <strong>del</strong>l’edilizia <strong>cantonale</strong> è<br />

tuttora vivo e sano. A preoccupare il <strong>presidente</strong> e la direzione <strong>del</strong>la SSIC è però il quadro in cui<br />

siamo chiamati ad operare dato che esso diventa sempre più spigoloso e pieno di paletti, non<br />

sempre riconoscibili come tali, che complicano maledettamente la gestione dei lavoratori e dei<br />

cantieri:<br />

- nuove leggi che ostacolano la pianificazione <strong>del</strong> territorio, bloccano la costruzione di<br />

residenze secondarie con conseguente aumento <strong>del</strong> costo dei terreni e quindi <strong>del</strong>la<br />

costruzione;<br />

- prospettive di nuove tasse, leggi revisione <strong>del</strong>le stime, invece di una riduzione <strong>del</strong>le stesse<br />

per incentivare investimenti e consumi;<br />

- mancanza di coraggio e fors’anche di un po’ di autorevole temerarietà da parte di<br />

politici e amministratori per applicare le leggi a favore <strong>del</strong>l’economia locale e non di quella<br />

estera, leggi assoggettamento al CIAP (Concordato Inter<strong>cantonale</strong> sugli appalti pubblici)<br />

invece che alla LCPubb;<br />

- messa in vigore di ordinanze elaborate da burocrati animati soprattutto dalla frenesia di<br />

adeguare il nostro diritto al diritto europeo, con l’abituale perniciosa deferenza svizzera che<br />

molto spesso porta a farci <strong>del</strong> male da soli, senza alcuna neppur timida richiesta di<br />

reciprocità nei confronti degli interlocutori esteri che continuano a perseguire, giustamente<br />

dal loro punto di vista, i propri interessi nazionali. Ordinanze che non tengono conto <strong>del</strong>la<br />

realtà e coinvolgono sempre più in modo arbitrario la responsabilità dei datori di lavoro (vedi<br />

per fare un semplice esempio l’ Ordinanza sui lavori pericolosi per i giovani).<br />

Nonostante questo quadro poco incoraggiante mi piace continuare ad essere un <strong>presidente</strong><br />

<strong>ing</strong>egnere-impresario nel senso più completo e umano. Come <strong>ing</strong>egnere fondo le mie scelte sulle<br />

certezze <strong>del</strong>la fisica e <strong>del</strong>la matematica. Ma nel vivere la realtà imprenditoriale di impresario ho<br />

imparato ad installare sui numeri e sulle certezze <strong>del</strong>la scienza, la creatività, l’intuizione, l’inventiva<br />

<strong>del</strong>la conduzione d’impresa. Inventiva, come ben sanno tutti i miei colleghi impresari, capace di<br />

trovare, integrare e trasformare le adeguate proposte tecniche in pragmatiche soluzioni, senza<br />

mai dimenticare la considerazione <strong>del</strong> lato umano, senza mai perdersi troppo d’animo. Amo<br />

scommettere sempre sull’uomo, risorsa preziosa per l’impresa e per la comunità e quindi sono<br />

ottimista e vedo il bicchiere mezzo pieno, in modo da poter comunque sempre att<strong>ing</strong>ervi.<br />

Prima di concludere permettete che rivolga un saluto di grande stima intellettuale al nostro gradito<br />

ospite dottor Piero Ostellino che apprezzo come opinionista <strong>del</strong> Corriere <strong>del</strong>la Sera, come scrittore<br />

e saggista. Tra gli altri ho letto con interesse il suo ultimo libro “Lo stato canaglia”, la denuncia<br />

cruda <strong>del</strong>la latitanza <strong>del</strong> pensiero liberale che ha portato il suo paese al declino culturale, politico<br />

ed economico. E mi ha commosso la conclusione articolata in un lungo elenco di “mi piacerebbe<br />

vivere in un Paese”, desideri perfino banali nella loro legittimità e normalità, tutt’altro che ardui da<br />

realizzare, ma di non scontata attuazione là dove vengono meno i principi elementari <strong>del</strong>lo stato di<br />

diritto.<br />

R<strong>ing</strong>razio di cuore tutti i collaboratori <strong>del</strong>la nostra direzione che si sono adoperati con l’abituale<br />

abnegazione per l’ottima riuscita <strong>del</strong>la nostra assemblea annuale ordinaria.<br />

R<strong>ing</strong>razio tutti voi per la cortese attenzione.<br />

<strong>Relazione</strong> <strong>presidente</strong> AGO 2013 6/6

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!