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La lotteria dei play off si apre con il netto successo contro l’Isola Rizza per 3-0, cui segue il 2-0
rifilato ad una Scaligera irriducibile e tecnicamente validissima: ma quanti brividi per alcune occasioni-gol
create dagli avversari nelle fasi iniziali di gioco!
Per salire di categoria è necessario superare l’ostacolo dello spareggio con i vincitori dei play
off di un girone vicentino. Al sorteggio del campo presso il Comitato Regionale Veneto la dea bendata
sorride benevola e anche l’incontro con il Gambugliano si disputerà in casa, con l’esito già
descritto.
Da “L’Arena”, 15 maggio 2006. Da “L’Arena”, 22 maggio 2006.
Questi i fattori principali (sotto un certo aspetto incredibili) della favolosa annata:
• Capacità tecnica di gran parte dei giocatori; basti pensare che i vari Donisi, Berardo, Fasoli,
Stanzial, Caliari, Pezzini, Mailli, Peretti, Dolci, Mazzocco, Malih, Guadagnini e Bozzola vantano
già titoli provinciali, chi nei Giovanissimi, chi negli Juniores, chi in entrambi, senza dimenticare
quello Allievi sfuggito per un soffio per buona parte degli stessi.
• Indubbia bravura dell’allenatore Marco Pedron, per tutti Pedro, capace di instaurare rapporti
di amicizia con i giocatori ed anche di estrema sincerità, ma comunque carismatico nello spogliatoio;
nonostante fosse all’esordio alla guida di una Prima Squadra, ha saputo impostare un
gioco di ottima qualità, basato su possesso palla e verticalizzazioni improvvise. Tutto questo sostenuto
da una eccellente condizione fisica, frutto di tre allenamenti settimanali (affrontati dai
giocatori con senso di sacrificio e di dedizione) e che ha permesso alla formazione di sopraffare
spesso gli avversari sul piano atletico nei secondi tempi.
• Grande spirito di gruppo che ha determinato una eccezionale coesione nello spogliatoio e che
ha consentito di superare i momenti difficili; ciò è stato favorito dalla capacità dei più “anziani”
di stimolare i più giovani dando anche l’esempio negli allenamenti, ma anche dal senso di
responsabilità dei ragazzi impiegati solo saltuariamente, se non pochissimo, che risulta non si
siano mai lamentati e non abbiano così creato tensioni.
• Un pizzico di buona sorte (che non guasta mai) sotto forma di pochi infortuni seri o di lunga
durata, di direzioni di gara tutto sommato di buona levatura e della possibilità di disputare in
casa lo spareggio per la promozione.
• La coraggiosa scelta operata dalla società di puntare su giovani di qualità, ma all’atto pratico
già sufficientemente maturi; a ciò si aggiunga una giusta gestione delle situazioni evitando di
creare pressioni sia nei tre momenti del primato in classifica sia dopo prestazioni negative.
• Il sostegno costante dato dalla tifoseria, sempre più coinvolta dal bel gioco, dai risultati e dal
fatto che la squadra fosse in larga parte composta da giovani di Povegliano; non si ricorda in
tempi recenti una partecipazione di supporters così di massa, soprattutto in alcune trasferte.
A detta di Giampietro Caceffo «questa è la Prima Squadra che senza ombra di dubbio ha maggiormente
entusiasmato e coinvolto negli ultimi quarant’anni la piazza di Povegliano e, in
estrema sintesi, la più bella».
Se un piccolo neo si vuol proprio trovare, esso riguarda l’inesperienza che ha portato la squadra
a non saper gestire alcune situazioni di vantaggio e ad affrontare contratta alcune sfide decisive.
Breve analisi dei reparti:
■ Tezza, portiere di assoluta affidabilità ed esperienza, capace di dare sicurezza a tutto il reparto
difensivo; unico sempre presente in tutte le gare di campionato.
■ Barugola e Donisi, formidabile coppia centrale di difesa, diga insuperabile per gli attaccanti av-
370 ...E CHIUDIAMO IN GLORIA!