I nostri avveduti agrimensori, adottando uno ... - culturaservizi.it
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Tra le macchie segnando confini<br />
I <strong>nostri</strong> <strong>avveduti</strong> <strong>agrimensori</strong>, <strong>adottando</strong> <strong>uno</strong> standardizzato modo dí verbalizzazione<br />
(quello che oggi diciamo computeristicamente del "copia ed incolla"),<br />
celermente redigevano le parti narrative prescr<strong>it</strong>te dalle disposizioni governative<br />
che, ad un certo punto, esigevano una descrizione del s<strong>it</strong>o, che doveva<br />
— per forza di cose — variare da luogo a luogo.<br />
A Sanarica, ad esempio, il suolo «presenta varie ondulazioni con prominenze<br />
che inclinano verso la quota di Nociglia. Vien attraversato da due canali, <strong>uno</strong><br />
che à il suo cammino dal Bosco, e scende a levante serpeggiando in mille guise<br />
questo demanio; e l'altro parte da Borea dalla quota di Muro, e serpeggiando<br />
ancora scende a mezzogiorno unendosi al precedente descr<strong>it</strong>to» 76.<br />
Le perlustrazioni nei posti macchiosi servivano, principalmente, per stabilire<br />
l'andamento dei tracciati viari che avrebbero reso accessibile l'area ai quotisti.<br />
«Si sono ispezionati i luoghi necessari e più opportuni per stabilire in pianta<br />
le strade regie che si dovranno aprire, studiandosi inoltre il luogo ed il modo<br />
come rendere il libero passaggio a' quotisti mercé de' stradoni, usando il maggior<br />
risparmio possibile di suolo...» 77 .<br />
Gli appuntamenti di campagna si esaltavano con l'attesissimo r<strong>it</strong>aglio delle<br />
porzioni fondiarie. Il cuore dei lavori degli <strong>agrimensori</strong> abbisognava di una<br />
esaustiva resa narrativa. Ogni quota, per filo e per segno, veniva spiegata.<br />
Elmo, Pasanisi e Summonte sapevano come farla vivere: la numero 15 del<br />
demanio sanaricese «è posta a sud della pocanzi descr<strong>it</strong>ta, di figura rettangolare,<br />
di passi 87, per 69. È bagnata nel lim<strong>it</strong>e di Nord, e per l'angolo Nord Ovest<br />
da un Canale. Confina per Est la quota segnata al Numero 18, ovest quella al<br />
Numero 13, e sud il demanio di Nociglia; e vi si perviene da un ponte che si deve<br />
fare all'estremo dello stradone posto ad Est della medesima. La sua estensione<br />
è di moggia 21.6108 di la e 2' classe...» 78 .<br />
Ogni verbale dei tre esperti, come, d'altronde, era prescr<strong>it</strong>to, si concludeva<br />
con la imprescindibile operazione di delim<strong>it</strong>azione con "finte". «Perloché oggi<br />
otto giugno 1860 in Torrepaduli. Noi Rocco Pasanisi, Federico Elmo e Mosè<br />
Summonte ci siam riun<strong>it</strong>i in Torrepaduli secondo l'appuntamento; ufficiato<br />
il sindaco di Ruffano di fornire sul demanio in parola di Numero 20 termini lapidei,<br />
ed individui per impiantarli, immantinenti si è presentato in suo nome il<br />
Muratore Donato Monsellato con due carri carichi dei pezzi richiesti, di palmi<br />
due, e di pietra carparina, e tutti insieme ci siam condotti sopra luogo nel ridetto<br />
demanio, dove abbiam dato principio alla lim<strong>it</strong>azione delle 20 quote dietro<br />
descr<strong>it</strong>te...» 79 .<br />
76 M.<br />
77 Ivi.<br />
78<br />
79 V. nota n. 73.<br />
62<br />
Provincia di Lecce - Mediateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca Dig<strong>it</strong>ale Salentina) a cura di 'MAGO - Lecce
Michele Mainardi<br />
Concluse le azioni in s<strong>it</strong>u, non troppo prontamente, per lucrare qualche manciata<br />
di ulteriori "giornate di missione", gli ineffabili <strong>agrimensori</strong> si davano (ma<br />
era il Pasanisi a fare tutto) alla stesura del verbale «in triplice spedizione» e alla<br />
levata della pianta topografica.<br />
Altre figure di per<strong>it</strong>i impegnati nei lavori demaniali.<br />
Eletti dai Decurionati dei Comuni con appos<strong>it</strong>e deliberazioni, e superiormente<br />
approvati, completavano l'<strong>it</strong>er dei lavori demaniali i cosiddetti per<strong>it</strong>i per<br />
la determinazione del canone da corrispondere al Municipio per le quote assegnate.<br />
I designati erano, non necessariamente, <strong>agrimensori</strong>, differenti, però, dai<br />
primi incaricati della divisione delle terre ex baronali. Dovevano sottostare all'obbligo<br />
della non residenza nel paese interessato al processo di frazionamento<br />
fondiario. Anch'essi avevano una certa familiar<strong>it</strong>à con l'agente ripart<strong>it</strong>ore, il<br />
quale stendeva la scr<strong>it</strong>tura per la loro nomina e giuramento. Eugenio Casavola,<br />
subentrato al Vinci nella direzione della pratica di "Belvedere", inv<strong>it</strong>ava, allora,<br />
la Giunta Municipale di Nociglia, competente amministrativamente per la<br />
quota spettante all'aggregato Botrugno, a deliberare sulla coppia di esperti dai<br />
quali si attendevano indicazioni estimative'che sarebbero — in sègu<strong>it</strong>o — state vagliate<br />
dall'organo consiliare. Giuseppe Ruggieri e Carlo Marzano di Lecce furono<br />
indicati per la bisogna nella seduta del 4 dicembre 1861. Gli stessi, «tenendo<br />
presente la perizia della divisione in quote fatta dai primi per<strong>it</strong>i Signori<br />
Don Rocco Pasanisi, Don Moisè Summonte, Don Federico Elmo, con verbale<br />
aperto il giorno sei Novembre mille ottocento sessant<strong>uno</strong> e chiuso il 29 detto<br />
mese ed anno, nonché la pianta corrispondente, determineranno giusta l'articolo<br />
ventotto del decreto dei tre Dicembre mille ottocento otto il redd<strong>it</strong>o annuale<br />
in denaro per ciascuna delle quote anzidette, riportandolo in doppia colonna e<br />
quindi precisando nell'una l'ammontare in ducati e grana del già Regno delle<br />
Due Sicilie, e nell'altra in lire e centesimi del Regno d'Italia...» 80 .<br />
Coadiuvavano nella migliore riusc<strong>it</strong>a dei lavori di campagna alcune persone<br />
pratiche dei luoghi, richieste, con una certa frequenza, dagli agenti demaniali<br />
81 : gli indicatori venivano scelti dai capi dei Municipi fra i "maestri" di<br />
Cfr. nota n. 65.<br />
8 1 11 sopralluogo delle campagne, quando erano effettivamente vaste ed "incogn<strong>it</strong>e", come<br />
nell'Arnèo macchioso di metà '800, richiedeva l'indispensabile presenza dei profondi conosc<strong>it</strong>ori<br />
dei posti. Ad essi si accompagnò il cavaliere Giacomo Ard<strong>it</strong>i, consigliere provinciale<br />
delegato dall'Intendente per la verifica e confinazione dei demani neretini, nella ispezione<br />
delle incolte contrade dell'agro. «Ciò posto Noi un<strong>it</strong>amente ai Per<strong>it</strong>i, ed a due indicatori pratici<br />
dei luoghi, richiesti ed ottenuti dal Sindaco nelle persone di Carmelo Parisi Agrimenso-<br />
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a cura di 'MAGO - Lecce
Tra le macchie segnando confini<br />
stretta fiducia. Gli <strong>agrimensori</strong> Elmo, Pasanisi e Summonte — ancora loro! — il<br />
23 marzo 1860, presentatisi innanzi al facente funzione di sindaco di Nociglia<br />
Don Giuseppe Greco, gli manifestarono lo scopo della loro venuta e, in particolare,<br />
richiesero un bravo indicatore: «che prontamente ci à esib<strong>it</strong>o un tal nominato<br />
Nettemano. Col medesimo ci siam confer<strong>it</strong>i sulla quota macchíosa del<br />
Comune in parola ad oggetto di dar principio alle operazioni riguardanti la suddivisione<br />
in quote di questo demanio macchioso toccato a Nociglía, ín luogo<br />
degli usi civici un tempo promiscui coll'ex feudatario Signor Principe di Tricase...»<br />
82 .<br />
S<strong>it</strong>uazioni particolari, come le verifiche per dissodamenti di pezzi demaniali,<br />
richiedevano l'intervento di specifiche figure di funzionari regi, che esprimevano<br />
qualificati pareri sui beni boschivi comunali da sottoporre a frazionamenti.<br />
Erano gli ingegneri del Corpo di Ponti e Strade ed i guardia generale delle<br />
Acque, Foreste e Caccia83 .<br />
Spettava, parimenti, al Genio Civile co-designare suoi tecnici per il disbrigo<br />
di perizie di natura georgico-amministrativa. Tra le documentazioni più narrativamente<br />
riusc<strong>it</strong>e segnaliamo quella riguardante la verificazione dello stato<br />
della incolta tenuta detta "Bosco macchioso o lordo", appartenente al comune<br />
di Martano, e ricca di 12.000 lecci, che fornivano alimento per i porci e carbone<br />
per uso domestico 84 .<br />
re, e Giuseppe Maria Leuci esperto di Campagna, abbiamo ordinato ai detti Per<strong>it</strong>i, di eseguire<br />
le misurazioni incominciando dal fondo Samali, e proseguendo in segu<strong>it</strong>o ai fondi Ottavio<br />
Diso, Sarparea, San Isidoro, e Puggiano. Dato quindi l'incarico ai Per<strong>it</strong>i di appurarne<br />
la estenzione, l'ànno esegu<strong>it</strong>a coll'assistenza nostra, e dell'Indicatore Carmelo Parisi, offrendomi<br />
in es<strong>it</strong>o i seguenti risultati...» (AsL, Intendenza di Terra d'Otranto, Demani comunali,<br />
Nardò, b. 46, fase. 544: verbale aperto il 26 giugno 1853 e chiuso il 29 settembre stesso<br />
anno).<br />
82 V. nota n. 68.<br />
83 Nei loro resoconti vi sono felici descrizioni della vegetazione spontanea che si voleva<br />
sbarbicare per dar spazio all'avanzata delle colture. Il "Processo verbale di verifica per dissodamento<br />
chiesto dal Sindaco di Carpignano sul fondo denominato Macchie di Malatri proprietà<br />
di detto Comune s<strong>it</strong>o in tenimento di Carpignano istesso" (aperto il 1° settembre<br />
1837), ci mette di fronte a brani di paesaggio rurale assal<strong>it</strong>i dalla residua boscaglia: «La intera<br />
superficie del fondo trovasi coverta di mucchio, timo, rosmarino, ed altre piccole macchie<br />
di niuna considerazione» (v. nota n. 60).<br />
84 Sull'argomento la bibliografia non manca. Qui si c<strong>it</strong>ano, tra gli atri, i contributi di: B.<br />
MONTINARO, La carbonaia. Una grande macchina effimera, in "Rassegna trimestrale della<br />
Banca Agricola Popolare di Matino e Lecce", n. 1 mar. 1981, pp. 85-89; P. PALMA, Demani<br />
comunali e carbone ovvero l'economia di trasformazione del legno in Calimera, in M. MAI-<br />
NARDI (a cura di), .1 boschi nel Salento. Spazi e storia, Lecce, Conte, 1989, pp. 155-173; M.<br />
MAINARDI, Il Bosco di Calimera, Cavallino di Lecce, Capone, 1989; ID., Boschi e carbone,<br />
in "Terra d'Otranto", n. 3-4, dic. 1990, pp. 53-56; ID., Il bosco lordo. Carbonai e contadini<br />
a Martano nel Salento nel XIX secolo, in "LiberArs", n. 1, 2003, pp. 27-33.<br />
Provincia di Lecce - Medi ateca - Progetto EDIESSE (Emeroteca D z4ale Salentina) a cura di IMAGO - Lecce
Michele Mainardi<br />
La prosa tecnica, ma intellegibile, di Filippo Campese — ingegnere aiutante<br />
del Corpo Reale del Genio Civile — e di Filippo Sansò — guardia generale del<br />
Circondano forestale di Lecce — riesce a farci viaggiare nel tempo e muove a<br />
intraprendere il cammino "verso il bosco perduto".<br />
Le querce lecci che sono nel bosco in esame sono buone unicamente per la<br />
costruzione di ruota di traini, e pe' così detti trappeti per estrarre l'olio. Non si<br />
prestano affatto per le costruzioni idrauliche o per dormienti per le strade ferrate,<br />
dacché l'esperienza fattane più volte da intraprend<strong>it</strong>ori à dimostrato che<br />
il legname di tali alberi esposto all'umid<strong>it</strong>à deperisce sub<strong>it</strong>o. Questa notizia<br />
forn<strong>it</strong>a da naturali del paese è corroborata dalle prove di fatto, dacché nel bosco<br />
si veggono molti alberi danneggiati, i di cui tronchi rimasti esposti alle acque<br />
ed alle variazioni igrometriche sono interamente marc<strong>it</strong>i nel fusto. Adunque<br />
del legname generalmente non potrebbe farsi altro uso che per combustibile,<br />
oltre i pochi migliori che potrebbero addirsi alle speciali costruzioni sopra<br />
indicate85 .<br />
85 11 documento è in AsL, Prefettura, Atti demaniali, b. 45, fasc. 456; porta la data del 9<br />
febbraio 1863.<br />
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Tra le macchie segnando confini<br />
Indice ragionato delle tavole<br />
1. "Belvedere Quota Torrepaduli", Lecce, 5 maggio 1860; per<strong>it</strong>i: Federico Elmo,<br />
Rocco Pasanisi e Moissè Summonte; "Scala di passi dí palmi sei"; carta, colore.<br />
AsL, Intendenza di Terra d'Otranto, Demani, Torrepaduli, b. 53, fasc. 624.<br />
A differenza delle altre carte topografiche levate dai tre collaudati per<strong>it</strong>i per i<br />
demani comunali r<strong>it</strong>agliati dalla grande lente silvana di "Belvedere", questa concernente<br />
la quotizzazione appannaggio dei conc<strong>it</strong>tadini di Rocco Pasanisí è finemente<br />
disegnata e, per certi aspetti, rappresenta un gioiellino di delicati segni grafici<br />
e di ornato. Doveva, evidentemente, fare "bella figura" coi suoi amministratori<br />
il nostro partigiano agrimensore. Gli correva l'obbligo di lasciare un prodotto dí<br />
pregevole fattura. E lo mantenne. Difatti, sono diverse le peculiar<strong>it</strong>à della mappa.<br />
Cominciando dalla legenda ("Spiegazioni delle Lettere"), che è racchiusa in un ovale<br />
mosso da una cornicetta foliare, e proseguendo con un geometrizzante riquadro<br />
statistico ("Estensione delle Quote"), le parti descr<strong>it</strong>tive della tavola (con la splendida<br />
e torreggiante intestazione, finemente calligrafata, con le lettere della prima riga<br />
indulgenti alla natura boschiva del luogo: i tronchi ed i rami delle querce) offrono<br />
quel di più d'elaborato che difficilmente si rinviene in coeve rappresentazioni di<br />
frazionamenti demaniali.<br />
Il topografico è ben colorato e le 20 quote, punteggiate dal sottobosco, appaiono<br />
quasi reali nella loro figurazione, che tratteggia l'aff<strong>it</strong>tirsi e il diradarsi degli<br />
alberi e degli arbusti. Così le radure emergono a tutto tondo, come la "Palude"<br />
(segnata con la lettera "X") e il "Canale designato per disseccare" il corpo idrico<br />
("C", "D"). Spicca, ancora, un largo fosso «che cammina a Est», traccia, inequivocabile,<br />
dell'equilibrato ecosistema del bosco, fatto di fecondi scambi tra suolo, soprassuolo<br />
e acque. L'area è, davvero, un paradiso di fluidi, stagnanti e gorgoglianti<br />
(come i "Bacini" che altro non sono che delle risorgenze). Sembra che nell'appezzamento<br />
fortunato di Torrepaduli si siano accentrate tutte le migliori condizioni f<strong>it</strong>oclimatiche:<br />
un provvidenziale viatico per i futuri miglioramenti agrari.<br />
A ciò va aggiunto un minuto e funzionale schema viario a servizio delle porzioni<br />
r<strong>it</strong>agliate. Gli esili "Stradini pe' quotisti" zigzagano tra le macchie conferendo<br />
un tocco di razional<strong>it</strong>à <strong>agrimensori</strong>a nel regno della vegetazione spontanea. Le viuzze,<br />
raccordandosi ad un antico tracciato che fende il bene forestale, costruiscono una<br />
scacchiera fondiaria pensata per il bene degli assegnatari di là da sorteggiare.<br />
Conclude l'affresco cartografico il necessario corollario delle proprietà confinanti.<br />
Lim<strong>it</strong>ano il pezzo demaniale la "Quota Miggiano", le "Concessioni del Principe<br />
di Tricase", la "Beneficenza di Ruffano", le possessioni dei "Particolari di Torrepaduli",<br />
un brano di "Bosco del Principe di Tricase" e, infine, la "Quota Supersano".<br />
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Michele Mainardi<br />
2. "Topografico Del Demanio Belvedere Nel quale si rileva l'andamento delle<br />
Strade Regie, aperte nella suddivisione in quote esegu<strong>it</strong>a, che mettono in comunicazione]<br />
i Comuni circostanti", Torrepaduli, 30 dicembre 1861; per<strong>it</strong>o: Rocco Pasanisi;<br />
"Scala di passi di palmi 6"; carta, colore. AsL, Intendenza di Terra d'Otranto,<br />
Demani, Tricase, b. 60, fasc. 705.<br />
Il navigato agrimensore Rocco Pasanisi pensò bene di dedicare la richiesta carta<br />
topografica al Commissario del Re per la ripartizione dei demani Teodorico Soria,<br />
speciale funzionario incaricato, con decreto luogotenenziale del 1° gennaio<br />
1861, n. 138, dello stralcio delle operazioni di quotizzazione da eseguirsi nel volgere<br />
di 24 mesi. Le istruzioni impart<strong>it</strong>e a tali fidati impiegati di un nuovo Stato in<br />
cerca di leg<strong>it</strong>timazione, parvero dare un qualche impulso al disbrigo delle pratiche<br />
collegate all'annosa questione delle terre ex baronali. Nonostante l'accelerazione<br />
imposta ai Municipi per l'avvio delle procedure amministrative, tese a incoraggiare<br />
la concessione a favore dei c<strong>it</strong>tadini poveri delle quote boscose e pascolative, i<br />
frazionamenti portati a termine nella circoscrizione di Terra d'Otranto nel biennio<br />
1861-62 riguardarono il solo demanio "Belvedere". Trascorsa l'emergenza sociopol<strong>it</strong>ica,<br />
la competenza in materia passò ai prefetti e, delegati da questi, ai consiglieri<br />
di Prefettura. E ciò produsse ulteriori r<strong>it</strong>ardi con danni innegabili per gli aventi<br />
dir<strong>it</strong>to (cfr. D. LALA, La quotizzazione, in MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AM-<br />
BIENTALI - ARCHIVIO DI STATO DI LECCE, La questione demaniale, c<strong>it</strong>., pp. 91-92).<br />
Sotto la spinta dell'urgenza si effettuarono i lavori di distacco delle 15 aree<br />
spettanti ai comuni usuari del bosco della Piana di Supersano. Oltre alle singole, derivanti<br />
topografie, si dovette disegnare il quadro d'assieme da cui ricavare l'andamento<br />
delle vie che immettevano all'ex possedimento della principesca famiglia dei<br />
Gallone tricasini.<br />
Levata, dunque, per importanti fini di organizzazione terr<strong>it</strong>oriale, la mappa si<br />
fa apprezzare per le indicazioni sull'accessibil<strong>it</strong>à del diviso corpo vecchio-feudale.<br />
Le arterie che confluiscono nel vasto demanio sono, in ordine di orientamento:<br />
"Strada di Ruffano e Torrepaduli", "Strada di Supersano e Gallipoli", "Strada per<br />
Gallipoli" (a ovest); "Strada di Scorrano", "Strada feudale", "Strada di Botrugno<br />
per Gallipoli", "Strada di Nociglia" (a nord); "Strada di Nociglia per Supersano e<br />
Gallipoli", "Strada di Nociglia per Ruffano", "Strada di Spongano" (a est); Strada<br />
di Montesano Miggiano e Castiglione" e "Strada feudale di Miggiano" (a sud). Il<br />
brano destinato alle comun<strong>it</strong>à risulta avvolto dalla restante sezione per lo più macchiosa<br />
rimasta nelle salde mani dell'antico barone ("Bosco del Principe Tricase") o<br />
in quelle incerte dei "Concessionari del Principe di Tricase".<br />
Come per ogni carta che si rispetti, anche questa "stradale" ante l<strong>it</strong>teram ha i<br />
suoi eleganti caratteri di denominazione che colpiscono per il corpo "discendente";<br />
ne scaturisce una complessiva arios<strong>it</strong>à delle scr<strong>it</strong>te, figlia degli insegnamenti calligrafici<br />
che la scuola d'allora teneva in gran conto.<br />
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Tra le macchie segnando confini<br />
3. "Topografia di due Tenute macchiose, che Il Sig. Giovanni Ravenna Dietro<br />
Conciliazione concede al Comune di Parab<strong>it</strong>a", Parab<strong>it</strong>a, 6 dicembre 1863; per<strong>it</strong>i:<br />
Arcangelo Fersini e Ruggiero Provenzano; "Scala di passi ogn<strong>uno</strong> di palmi 6"; carta,<br />
colore. Collezione privata.<br />
11 30 agosto 1863, in Torino, V<strong>it</strong>torio Emanuele II, re d'Italia, firma il decreto<br />
che approva l'ordinanza di Francesco Ignazio Murgia, prefetto di Terra d'Otranto,<br />
del 12 agosto 1863, relativa alla conciliazione tra il comune di Parab<strong>it</strong>a e Giovanni<br />
Ravenna per lo scioglimento di promiscu<strong>it</strong>à demaniale su taluni fondi dallo stesso<br />
posseduti e di pertinenza delle masserie "Rao" e "Terrisi" (cfr. M. R. MUNNO, Scheda<br />
2.17, in MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI - ARCHIVIO DI STATO DI<br />
LECCE, La questione demaniale, c<strong>it</strong>., p. 65).<br />
Ne discese che la presa di possesso da parte della civica Amministrazione dovette<br />
— per forza di cose — essere deb<strong>it</strong>amente documentata; da qui la necess<strong>it</strong>à di<br />
cartografare — dopo il distacco delle quote — le acquis<strong>it</strong>e porzioni fondiarie.<br />
I due <strong>agrimensori</strong> scelti per i lavori di campagna levarono una mappa catastale<br />
sufficientemente chiara e non mancarono di bellamente adornarla. Spicca, invero,<br />
la cura posta nel disegno della scr<strong>it</strong>ta dell'intestazione. Il carattere delle lettere<br />
che compongono la lunga denominazione varia per ogni rigo e dà all'insieme dell'<br />
ornato un movimento leggero e grazioso. L'eleganza che ne deriva è segnatamente<br />
rappresentata dai motivi vegetali (rametti, foglie e fiori) dei grafemi che formano<br />
la parola "Topografia". È un tributo alla natura macchiosa dei terreni r<strong>it</strong>agliati e<br />
portati in pianta.<br />
La carta, poi, contiene tutte le informazioni sulle proprietà confinanti. La lettura<br />
dei nomi dei signori delle un<strong>it</strong>à fondiarie contermini ci mette di fronte all'egemonia<br />
proprietaria mantenuta da ex baroni (gli eredi di Giuseppe Maria Ferrari) e<br />
"galantuomini" di nuovo conio (Giovanni Ravenna su tutti). Non mancano i riferimenti<br />
ai "Beneficati" ("Lista" e "Barbuglia") e ad altri privati medio-piccoli possessori<br />
(la "Signora Zuccaro-Macrì" e "Cherillo Contursi").<br />
Evidenti e importanti sono le linee che tracciano le arterie di comunicazione,<br />
linfa v<strong>it</strong>ale per l'economia del terr<strong>it</strong>orio parab<strong>it</strong>ano (come la "Via per le Cave", graficamente<br />
segnalata da elementari curve di livello di colore marrone che spiccano<br />
nella quota "Rao"). Le carrarecce che attraversano o circoscrivono i due appezzamenti<br />
ci indicano il valore della viabil<strong>it</strong>à principale ("Strada per Collepasso": nuova<br />
e vecchia) e secondaria ("Strada per Supersano") per i luoghi oggetto di conciliazione.<br />
I per<strong>it</strong>i Fersini e Provenzano non mancarono di rilevare i posti anche più minuscoli<br />
dei brani macchiosi, ma lo stesso significativi ai fini dell'economia dei s<strong>it</strong>i<br />
("Aja Nuova").<br />
Il colore usato (giallo per l'incolto con verde per gli arbusti e marron chiaro per<br />
le deboli ondulazioni del suolo) risulta efficace come il riporto numerico delle superfici<br />
distaccate (tomoli 17 e 7 stoppelli per "Rao" e 52 e 4 stoppelli per "Terrisi").<br />
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