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Napi Olasz Percek 2009. szeptember 22. ELEMENTARE Leggi il ...

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<strong>ELEMENTARE</strong><br />

<strong>Napi</strong> <strong>Olasz</strong> <strong>Percek</strong> <strong>2009.</strong> <strong>szeptember</strong> <strong>22.</strong><br />

<strong>Leggi</strong> <strong>il</strong> seguente testo e completa le affermazioni che seguono scegliendo una delle quattro<br />

possib<strong>il</strong>ità!<br />

Olvasd el a következı szöveget és egészítsd ki az ezt követı megállapításokat a 4 lehetséges<br />

válasz valamelyikével!<br />

SULLA PISTA DEL LUPO<br />

Con i suoi grandi denti e i suoi occhi br<strong>il</strong>lanti, <strong>il</strong> lupo ha un aspetto terrificante: nelle favole appare<br />

sempre come un animale crudele, nascosto nel folto bosco, che ulula nell’attesa della sua vittima.<br />

Ma <strong>il</strong> lupo è veramente tanto cattivo? Che cosa sappiamo noi, veramente, del lupo?<br />

Il lupo ha bisogno di mangiare molta carne per vivere. Quando caccia una preda lo fa unicamente<br />

per nutrirsi, mai per piacere.<br />

Si pensa che possa aggredire l’uomo, ma è falso. Ha paura dell’uomo e fugge al suo avvicinarsi.<br />

Il lupo può correre ad una velocità di oltre 60 ch<strong>il</strong>ometri all’ora.<br />

Il lupo può raggiungere <strong>il</strong> peso di 80 ch<strong>il</strong>i e può vivere fino a 12 anni.<br />

La lupa mette al mondo dai 4 ai 7 lupacchiotti, che alla nascita pesano solo 300 grammi e che<br />

sono coccolati dagli altri lupi del branco.<br />

Il lupo non ulula per far paura, ma per comunicare.<br />

Da: Scoperte DOC n.1 - Zanfi<br />

1. Il lupo<br />

A) è un animale terrorizzato.<br />

B) è un animale con gli occhi grandi.<br />

C) nelle favole appare sempre come un animale cattivo.<br />

D) ha i denti bianchi e br<strong>il</strong>lanti.<br />

2. Nelle favole<br />

A) aspetta la sua vittima.<br />

B) gira per <strong>il</strong> bosco.<br />

C) ulula quando ha paura.<br />

D) viene descritto com'è in realtà.<br />

3. Il lupo caccia<br />

A) per piacere.<br />

B) qualche volta per nutrirsi.<br />

C) solamente per non morire di fame.<br />

D) per essere un animale feroce.<br />

4. Il lupo<br />

A) può aggredire l'uomo.<br />

B) quando si avvicina fa fuggire l'uomo.<br />

C) si spaventa quando vede un uomo.<br />

D) è aggredito dall'uomo.<br />

5. Il lupo<br />

A) quando corre raggiunge la velocità di 60 ch<strong>il</strong>ometri all'ora.<br />

B) supera la velocità di 60 ch<strong>il</strong>ometri all'ora.<br />

C) raggiunge quasi la velocità di 60 ch<strong>il</strong>ometri all'ora.<br />

D) corre alla velocità di 60 ch<strong>il</strong>ometri all'ora.


6. Il lupo<br />

A) può pesare più di 80 ch<strong>il</strong>i e vive meno di 12 anni.<br />

B) pesa meno di 80 ch<strong>il</strong>i e vive meno di 12 anni.<br />

C) può pesare fino a 80 ch<strong>il</strong>i e vivere fino a 12 anni.<br />

D) può superare gli 80 ch<strong>il</strong>i e i 12 anni di età.<br />

7. La lupa<br />

A) mette al mondo meno di quattro lupacchiotti.<br />

B) mette al mondo più di sette lupacchiotti.<br />

C) mette al mondo più di quattro lupacchiotti.<br />

D) mette al mondo meno di otto lupacchiotti.<br />

8. Il lupo ulula<br />

A) per fare paura.<br />

B) per comunicarsi con gli altri lupi.<br />

C) quando ha paura.<br />

D) per comunicare la sua paura.<br />

INTERMEDIO<br />

<strong>Napi</strong> <strong>Olasz</strong> <strong>Percek</strong> <strong>2009.</strong> <strong>szeptember</strong> <strong>22.</strong><br />

<strong>Leggi</strong> <strong>il</strong> seguente testo e completa le affermazioni che seguono scegliendo una delle quattro<br />

possib<strong>il</strong>ità!<br />

COLORI AL MERCATO<br />

Un sole caldo ma non fastidioso inondava la città. In quelle condizioni era bello passeggiare<br />

spensieratamente per le vie rumorose del mercato. Le bancarelle dei fruttivendoli si alternavano a<br />

quelle dei macellai e dei pescivendoli.<br />

Nelle prime facevano viva mostra di sé rosse fragole, verdi zucchine, gialli meloni, bianchi funghi,<br />

melanzane violette, arance dorate; i macellai esaltavano a gran voce la bontà delle loro bistecche<br />

rossastre, delle lunghe matasse di salsiccia, <strong>il</strong> prezzo convenientissimo degli ultimi grossi cotechini<br />

rimasti.<br />

Nelle ceste delle pescherie, guizzanti angu<strong>il</strong>le tentavano invano di scivolare fuori dai viscidi<br />

contenitori di plastica, mentre immob<strong>il</strong>e <strong>il</strong> pesce azzurro emanava riflessi argentei. Con le sporte<br />

rigonfie di cibarie i compratori si incrociavano a fatica nelle strette stradine, si mettevano in f<strong>il</strong>a per<br />

acquistare altre vivande, nelle bancarelle che non avevano ancora visitato.<br />

L. Lelli<br />

1. Il sole<br />

A) rendeva fastidioso passeggiare per la città.<br />

B) non dava fastidio alla città.<br />

C) rendeva belle le vie rumorose del mercato.<br />

D) rendeva piacevoli le passeggiate per le vie del mercato.<br />

2. Le bancherelle<br />

A) dei fruttivendoli e dei macellai si alternavano con quelle dei pescivendoli.<br />

B) dei macellai e dei pescivendoli erano più numerose di quelle dei fruttivendoli.<br />

C) dei fruttivendoli sostituivano quello dei macellai e dei pescivendoli.<br />

D) dei fruttivendoli vendevano anche pesci e carne.


3. Nelle bancherelle dei fruttivendoli<br />

A) c'era molta frutta colorata.<br />

B) c'era mota verdura colorata.<br />

C) c'era molta frutta e verdura colorata.<br />

D) c'erano molti colori che sembravano frutta.<br />

4. I macellai gidavano<br />

A) per vendere i propri prodotti.<br />

B) per esaltare <strong>il</strong> prezzo delle bistecche.<br />

C) per esaltare la lunghezza delle salsicce.<br />

D) perché i cotechini erano gli ultimi rimasti.<br />

5. Alcuni prodotti che vendeva <strong>il</strong> macellaio<br />

A) erano buoni ma cari.<br />

B) erano convenienti ma pochi.<br />

C) erano salsicce molto grosse.<br />

D) erano salsicche molto pesantii.<br />

6. Al mercato si poteva<br />

A) comprare frutta, carne e pesce.<br />

B) comprare frutta, carne e verdura.<br />

C) comprare verdura, pesce e carne.<br />

D) comprare frutta, verdura, pesce e carne.<br />

7. Le angu<strong>il</strong>le<br />

A) erano nelle ceste.<br />

B) erano in contenitori plastici.<br />

C) scivolavano fuori dai contenitori plastici.<br />

D) emanavano riflessi argentei.<br />

8. I compratori<br />

A) incrociavano le sporte rigonfie di cibarie.<br />

B) facevano la f<strong>il</strong>a per comprare.<br />

C) non avevano mai visitato le bancherelle.<br />

D) camminavano tranqullamente per le stradine.<br />

AVANZATO<br />

<strong>Napi</strong> <strong>Olasz</strong> <strong>Percek</strong> <strong>2009.</strong> <strong>szeptember</strong> <strong>22.</strong><br />

<strong>Leggi</strong> <strong>il</strong> seguente testo e scegli solamente le otto affermazioni corrette, ogni risposta in più devi<br />

considerarla un errore!<br />

LA CONDIZIONE GIOVANILE<br />

Essere giovani è stato probab<strong>il</strong>mente più diffic<strong>il</strong>e in passato che ai giorni nostri, almeno dal punto<br />

di vista delle condizioni materiali ed economiche.<br />

Oggi lo è senz'altro di più dal punto di vista psicologico ed esistenziale.<br />

La ragione di tale difficoltà risiede principalmente nella parola "libertà". Premesso che considero la<br />

libertà <strong>il</strong> sommo bene per l'uomo, aggiungo che, contrariamente a quanto comunemente si crede,<br />

la possib<strong>il</strong>ità di scegliere fra diverse opzioni genera spesso, in molti, ansia o addirittura angoscia.<br />

In altre epoche <strong>il</strong> destino di ciascuno era in larga parte deciso dalla nascita; i figli continuavano<br />

l'attività del padre; non parliamo delle donne, relegate in casa. Cercare di soddisfare i bisogni<br />

primari, quelli alimentari in primo luogo, impegnava spesso tutte le energie degli individui. Per le


<strong>Napi</strong> <strong>Olasz</strong> <strong>Percek</strong> <strong>2009.</strong> <strong>szeptember</strong> <strong>22.</strong><br />

classi inferiori, una vita spirituale poteva essere rudimentalmente sperimentata, suppongo, soltanto<br />

all'interno degli indiscutib<strong>il</strong>i dogmi della Chiesa.<br />

Oggi ogni giovane ha davanti a sé, riguardanti <strong>il</strong> proprio futuro lavorativo, sentimentale, spirituale,<br />

sessuale, una quantità di opzioni e di possib<strong>il</strong>ità ignote in passato.<br />

Anzi è la società stessa che esige da lui una completa realizzazione dei propri talenti e delle<br />

proprie inclinazioni; un periodo di apprendistato, scolastico, lavorativo, esistenziale, lungo e<br />

oneroso.<br />

Dall'altro, l'organizzazione sociale frappone una miriade di ostacoli alla autorealizzazione<br />

individuale. Chi è chiamato a scegliere, spesso lo deve fare al buio. Il mercato del lavoro, nella sua<br />

mutevolezza, ma anche nelle sue chiusure corporative diventa una sfinge, specialmente per quel<br />

giovane che è più privo di mezzi economici. Orientarsi fra le molteplici idee e suggestioni che<br />

percorrono la contemporaneità e dare coerenza alla propria vita spesso si rivela un compito<br />

immane.<br />

E per onestà bisogna aggiungere che qualsiasi scelta compiuta da un essere umano, per quanto<br />

ben ponderata, non può mai definirsi completamente razionale e corretta, perché sono sempre<br />

molte le variab<strong>il</strong>i in gioco sconosciute, come ci ha insegnato <strong>il</strong> premio Nobel per l'economia Simon.<br />

Non deve sorprendere, quindi, se spesso si assiste a quella che Fromm ha chiamato "fuga dalla<br />

libertà". Il giovane, avvertendo l'ansia della scelta come intollerab<strong>il</strong>e, può consegnarsi ai paradisi<br />

artificiali della droga, può rifugiarsi nell'esistenza gregaria di un lavoro sicuro e poco impegnativo,<br />

può sottomettersi alle scelte che altri hanno fatto per lui, può abbandonarsi a comportamenti<br />

devianti.<br />

Spesso, inoltre, le scelte fondamentali che un giovane deve fare e che riguardano tutto <strong>il</strong> suo<br />

futuro, vanno compiute in un'età acerba, priva di quella conoscenza degli uomini e della vita, che<br />

solo l'esperienza può portare. Scelte fondamentali fatte poi in perfetta solitudine, senza che<br />

nessuno venga in aiuto in modo adeguato.<br />

Sono poi gli anni giovan<strong>il</strong>i, quelli delle prime esperienze sessuali, dei primi smacchi amorosi e<br />

qualunque esperienza negativa in questa delicata ed intima sfera non è da sottovalutare per i<br />

contraccolpi che può avere sull'equ<strong>il</strong>ibrio psico-emotivo.<br />

I giovani si trovano così spesso ad esperire severe crisi d'identità, rafforzate dal fatto che la società<br />

li considera maturi come consumatori, la pubblicità li blandisce, ma come soggetti sono costretti<br />

per lunghi anni alla dipendenza economica dai genitori.<br />

"Avevo vent'anni. Non permetterò mai a nessuno di dire che questa è l'età più bella", scriverà<br />

profeticamente Paul Nizan in "Aden Arabia".<br />

Elencare dei rimedi concreti, praticab<strong>il</strong>i, è sempre compito diffic<strong>il</strong>e. La condizione giovan<strong>il</strong>e è<br />

intrinsecamente diffic<strong>il</strong>e. Diventare adulti è da tempo uno dei compiti più ardui che sia dato<br />

all'essere umano.<br />

Qualcuno ha proposto di ascoltarli di più questi giovani. Ma l'ascolto presuppone cultura da parte<br />

di chi ascolta, condizione che non sempre si verifica. Almeno dalla scuola un maggiore impegno in<br />

questo senso è però lecito aspettarselo.<br />

E poi sono necessarie riforme, come quella scolastica, che creino accessi fac<strong>il</strong>itati al mondo del<br />

lavoro, che offrano percorsi formativi differenziati, "personalizzati" mi verrebbe da aggiungere.<br />

Inoltre sarebbe bene incentivare iniziative che portino all'autonomia economica la più precoce<br />

possib<strong>il</strong>e. Che so, periodi di studio alternati al lavoro, borse di studio, prestiti o quant'altro un<br />

competente economista riesca a proporre.<br />

Il mondo produttivo dovrebbe divenire più flessib<strong>il</strong>e, l'occupazione andrebbe promossa con ogni<br />

sforzo.<br />

Infine la scuola, i media, le associazioni dovrebbero produrre un'offerta di cultura che avvicini <strong>il</strong><br />

giovane alla lettura, allo studio dei classici antichi e moderni.<br />

A mio giudizio, infatti, l'alta cultura può essere in molti casi <strong>il</strong> più potente antidoto alle sofferenze e<br />

ai disagi psicologici ed esistenziali.<br />

Valentino Sossella<br />

1. Essere giovani era molto più diffic<strong>il</strong>e prima che adesso sotto tutti i punti di vista.<br />

2. La libertà è la causa di problemi psicologici ed esistenziali.


<strong>Napi</strong> <strong>Olasz</strong> <strong>Percek</strong> <strong>2009.</strong> <strong>szeptember</strong> <strong>22.</strong><br />

3. Non tutti i giovani sanno fare delle scelte senza provare ansia o addirittura angoscia.<br />

4. In altre epoche si nasceva con un destino già prefissato.<br />

5. In altre epoche generalmente i figli non intraprendevano delle attività differenti a quelle del<br />

padre.<br />

6. In altre epoche, essere donna, era meno faticoso perché dovevano solamente cercare di<br />

soddisfare i bisogni primari, come quelli alimentari.<br />

7. Oggi <strong>il</strong> giovane ignora quali erano in passato le possib<strong>il</strong>ità future lavorative, sentimentali,<br />

spirituali, sessuali.<br />

8. Per i giovani di oggi, la realizzazione dei propri talenti imposto dalla Società, implica molto<br />

tempo e denaro.<br />

9. La Società agevola i giovani ad autorealizzarsi in parte grazie alla stab<strong>il</strong>ità del mercato del<br />

lavoro.<br />

10. Molto spesso un giovane deve fare delle scelte che riguardano tutto <strong>il</strong> suo futuro, in un’età in<br />

cui non c’è sufficiente esperienza e senza aiuto da parte di nessuno.<br />

11. Le esperienze negative degli anni giovan<strong>il</strong>i possono portare ad un equ<strong>il</strong>ibrio psico-fisico.<br />

12. La Società considera maturi i giovani, perché dipendono economicamente dai genitori per molti<br />

anni.<br />

13. Paul Nizan in "Aden Arabia" ha scritto che i vent’anni non sono l’età più bella.<br />

14. Un tempo diventare adulti era uno dei compiti più ardui.<br />

15. Non tutte le persone hanno un livello culturale sufficiente a consentirgli di saper ascoltare e<br />

capire i giovani.<br />

16. La scuola dovrebbe impegnarsi un po’di più ad ascoltare e capire i giovani.<br />

17. Sono necessarie riforme scolastiche che rendano più fac<strong>il</strong>i i lavori.<br />

18. Bisognerebbe incentivare iniziative che facciano lavorare i giovani <strong>il</strong> più presto possib<strong>il</strong>e per<br />

renderli indipendenti economicamente.<br />

19. Avvicinare <strong>il</strong> giovane alla lettura produrrebbe un’offerta di cultura.<br />

20. A volte troppa cultura può provocare sofferenze e disagi psicologici ed esistenziali.

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