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Scarica e Leggi la Rivista N&A - Progetto Ictus

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O RICERCA E SVILUPPO<br />

Il modello Jarvik.<br />

questi sistemi di assistenza<br />

ventrico<strong>la</strong>re. I più utilizzati<br />

sono le assistenza monoventrico<strong>la</strong>ri<br />

sinistre a flusso<br />

continuo costituite da una<br />

turbina ubicata all’interno<br />

del torace del paziente,<br />

ancorata al ventricolo sinistro<br />

che aspira sangue dal<br />

ventricolo stesso e lo im -<br />

mette tramite un collettore<br />

direttamente in aorta, im -<br />

plementando pertanto <strong>la</strong><br />

portata cardiaca. Questi<br />

sistemi sono rego<strong>la</strong>ti da un<br />

“controllore” e vengono<br />

alimentati a batteria, en -<br />

trambe sono alloggiati e -<br />

sternamente al paziente e<br />

collegati per mezzo di un<br />

cavo che fuoriesce dall’addome<br />

o dal<strong>la</strong> loggia ma -<br />

stoidea retro aurico<strong>la</strong>re.<br />

L’intero sistema è assolutamente<br />

dipendente dal “controllore”<br />

e dall’alimentazione<br />

esterna e non ha autonomia<br />

in caso di sconnessione<br />

del cavo di alimentazione<br />

con <strong>la</strong> batteria/controllore.<br />

Gli impianti vengono eseguiti<br />

in centri selezionati di<br />

Cardiochirurgia.<br />

In Italia gli L VAD (Left<br />

Ventricu<strong>la</strong>r Assist Device)<br />

più usati sono fondamentalmente<br />

tre modelli (Jarvik<br />

2000, INCOR, Heart Mate<br />

II - vedi figure).<br />

Gli impianti effettuati sul<br />

territorio Italiano sono ad<br />

oggi circa 150.<br />

Dopo il periodo post operatorio,<br />

i pazienti vengono<br />

trattenuti in ambiente ospe-<br />

Il modello INCOR.<br />

N &A mensile italiano del soccorso · Anno 19° · Vol. 217 · Novembre 2010<br />

daliero fino a stabilità clinica<br />

ottenuta.<br />

La degenza viene successivamente<br />

protratta in am -<br />

biente riabilitativo per ottimizzare<br />

le terapie e a educare<br />

il paziente ed i “caregiver”<br />

all’utilizzo del sistema<br />

anche a domicilio.<br />

Dovendo essere gestite da<br />

operatori <strong>la</strong>ici quali pazienti<br />

o parenti, questi sistemi<br />

sono volutamente semplici<br />

e maneggevoli, purchè vi<br />

sia <strong>la</strong> corretta informazione<br />

sulle norme di utilizzo.<br />

Al momento del<strong>la</strong> dimissione<br />

i pazienti sono per lo<br />

più autonomi, assumono<br />

spesso ancora le abituali<br />

terapie mediche per lo<br />

scompenso quali ace-inibitori,<br />

diuretici e B bloccanti<br />

oltre al<strong>la</strong> terapia anticoagu<strong>la</strong>nte<br />

spesso associata al<strong>la</strong><br />

terapia antiaggregante indispensabile<br />

per evitare <strong>la</strong><br />

formazioni di trombi che<br />

impedirebbero il corretto<br />

funzionamento del VAD.<br />

I pazienti portatori di assistenza<br />

ventrico<strong>la</strong>re, al mo -<br />

mento del<strong>la</strong> dimissione ri -<br />

mangono soggetti ad alto<br />

rischio di eventi morbosi,<br />

quali recidive di scompenso<br />

e, per le problematiche inerenti<br />

<strong>la</strong> coagu<strong>la</strong>zione, eventi<br />

ischemici o emorragici<br />

cerebrali o gastrointestinali,<br />

eventi ischemici cardiaci,<br />

aritmie, infezioni ecc.<br />

L’emergenza<br />

territoriale<br />

Dato il crescente numero di<br />

impianti e <strong>la</strong> distribuzione a<br />

macchia di leopardo in Italia,<br />

si rende necessario<br />

adottare sistemi informativi<br />

volti a coinvolgere gli operatori<br />

sanitari del 118 al<br />

fine di agevo<strong>la</strong>rne l’approccio<br />

con questa tipologia di<br />

pazienti.<br />

Innanzitutto va ricordato<br />

che questi soggetti necessitano<br />

del contatto continuo<br />

con il “controllore” e le<br />

batterie esterne. Sono pa -<br />

zienti che manifestano una<br />

3

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