fubine - Manifestazioni eventi sagre in italia
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Il Medioevo e la prima attestazione scritta<br />
Dopo la caduta dell’Impero Romano, tutto il Piemonte rimase <strong>in</strong> balia delle tribù barbariche<br />
che, scese dal nord, si alternarono al potere con un breve <strong>in</strong>framezzo di dom<strong>in</strong>azione bizant<strong>in</strong>a.<br />
E’ <strong>in</strong> questo periodo che il territorio della regione viene suddiviso <strong>in</strong> ducati e vengono<br />
costruiti monasteri e abbazie. Tuttavia, anche la dom<strong>in</strong>azione Longobarda non era<br />
dest<strong>in</strong>ata a durare. Carlo Magno capì l’importanza della regione e sconfisse i Longobardi<br />
nella famosa battaglia della chiusa di San Michele.<br />
In seguito a lotte <strong>in</strong>terne all’Impero Carol<strong>in</strong>gio<br />
il territorio piemontese venne suddiviso<br />
<strong>in</strong> 3 marche che prendevano il nome dai loro<br />
fondatori: la Marca Aleramica, la Marca<br />
Obertenga e la Marca Ardu<strong>in</strong>ica.<br />
Quella che <strong>in</strong>teressa a noi è la prima, la<br />
Marca Aleramica, fondata da Aleramo. Dal<br />
matrimonio di quest’ultimo con Adelasia<br />
nacquero tre figli Ottone, Anselmo e Guglielmo.<br />
I primi due <strong>in</strong>fluenzeranno le vicende<br />
del Piemonte poiché per un certo<br />
periodo governeranno <strong>in</strong> modo congiunto i<br />
dom<strong>in</strong>i ereditati ma dopo circa una dec<strong>in</strong>a<br />
d’anni il Monferrato divenne un marchesato<br />
con signoria esclusiva dei discendenti di Ottone.<br />
Una leggenda lega il nome del Monferrato al marchese Aleramo. Si narra che l’imperatore<br />
Ottone decise di concedere tante terre ad Aleramo quante egli fosse riuscito a percorrerne<br />
cavalcando senza sosta per tre giorni e tre notti. Non solo l’impresa riuscì ma durante la<br />
cavalcata il destriero di Aleramo perse un ferro e così il futuro marchese utilizzò un mattone<br />
(mun) per ferrare (frà) il cavallo. Da qui il nome dialettale “Munfrà”.<br />
Proprio nel bel mezzo di questo Medioevo compare la prima citazione scritta su Fub<strong>in</strong>e.<br />
E’ un documento del 26 gennaio 1041 con cui l’imperatore Enrico III conferma il possesso<br />
della metà di Fub<strong>in</strong>e “medietatem Fibl<strong>in</strong>is” col castello e le chiese “cum castro et capellis”<br />
al vescovo conte Pietro II di Asti.<br />
In questo stesso periodo, il preesistente abitato romano viene modificato e fortificato a seguito<br />
del fenomeno dell’<strong>in</strong>castellamento. L’abitato e le costruzioni più importanti vennero<br />
spostate <strong>in</strong> luoghi elevati più facilmente difendibili <strong>in</strong> caso di attacco. Il centro storico di<br />
Fub<strong>in</strong>e porta ancor oggi i segni di queste opere.<br />
L’abitato <strong>in</strong> cima alla coll<strong>in</strong>a venne fortificato da mura che al loro <strong>in</strong>terno comprendevano<br />
il castello, la chiesa parrocchiale e abitazioni.