Prove di esame Classe di Lettere - Area Download

STORIA
Il candidato svolga una delle seguenti tracce:
Anno accademico 2009/10
l.
A partire dal secolo XIV gli europei si trovarono sempre più davanti all'"altro": il candidato individui le
principali fasi storiche e i dibattiti teorici che hanno caratterizzato nel lungo periodo il rapporto dell a civiltà
occidentale con l'alterità etnica e/o religiosa.
2.
Commentate il seguente passo:
"Il fin dunque del perfetto cortigiano (...) estimo che sia il guadagnarsi per mezzo delle condicioni
attribuitegli da questi signori talmente la benivolenzia e l'animo di quel principe a cui serve, che possa dirgli
e sempre gli dica la verità d'ogni cosa che ad esso convenga sapere, senza timor o periculo di dispiacergli
(...); e così avendo il cortegiano in sé la bontà, come gli hanno attribuita questi signori, accompagnata con
lo prontezza d'ingegno e piacevolezza e con lo prudenzia e notizia di lettere e di tante altre cose, saprà in
ogni proposito destramente far vedere al suo principe quanto onore ed utile nasca a lui ed alli suoi dalla
giustizia, dalla liberalità, dalla magnanimità, dalla mansuetudine e dall 'altre virtù che si convengono al
buon principe ... ".
(Baldesar Castiglione, Il libro del cortegiano, 1528, Libro IV, capitolo V).
3.
Commentate il seguente passo (Montaigne, "Dei cannibali", Saggi, I, 3 1, 1580):
"Penso che ci sia più barbarie nel mangiare un uomo vivo che nel mangiarlo morto, ne! lacerare con
supplizi e martiri un corpo ancora sensibile, farlo arrostire a poco a poco, farlo mordere e dilaniare dai
cani e dai porci (come abbiamo non solo letto, ma visto recentemente, non fra antichi nemici, ma fra vicini e
concittadini, e, quel che è peggio, sotto il pretesto della pietà religiosa), che nell'arrostirlo e mangiarlo dopo
che è morto".
4.
Commentate il seguente passo, tratto da Alexis de Tocqueville, La democrazia in America (II vol., 1840):
"Gli uomini che abitano i paesi democratici, non avendo superiori, né inferiori, e nemmeno associati
abituali e necessari, si ripiegano volentieri su se stessi e si considerano isolatamente. (...) Con grande
sforzo, dunque, questi uomini si strappano ai propri affari particolari per occuparsi degli affari comuni: la
loro inclinazione naturale è di lasciarne lo cura al solo rappresentante visibile e permanente degli interessi
collettivi, che è lo Stato. Non solo non hanno naturalmente il gusto di occuparsi del pubblico, ma spesso
manca loro il tempo per farlo. La vita privata, nei tempi democratici, è così attiva, così agitata, così piena di
desideri, di lavori, che per la vita politica quasi non resta loro energia e tempo. (...) L'amore della
tranquillità pubblica è sovente l'unica passione politica che conservano questi popoli, e diventa più attiva e
più potente fra loro via via che tutte le altre s'indeboliscono e muoiono; ciò dispone naturalmente i cittadini
ad attribuire continuamente o a lasciar prendere nuovi diritti al potere centrale, che sembra loro il solo che,
per difendere se stesso, abbia l'interesse e i mezzi per difenderli dall'anarchia. (...) Penso che, nei secoli
democratici che stanno per aprirsi, l'indipendenza individuale e le libertà locali saranno sempre un prodotto
artificioso. L'accentramento sarà il governo naturale".
5.
Invenzione della stampa e Internet: è possibile usare quest'analogia (con le convergenze e divergenze che
essa implica) per comprendere la realtà presente? (Non si tratta di una domanda retorica: sono ammesse
anche risposte negative, purché argomentate).