SABATO 7 FEBBRAIO 2009 INFANTICIDIO L ... - Marco Cannavicci

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Situazione relazionale della donna Frattura relazionale con l’ambiente, che non si occupa di lei Incapacità a verbalizzare ciò che sta accadendo Senso di colpa, ambivalenza, per il figlio rifiutato Dopo l’infanticidio la madre riesce a parlare di ciò che è avvenuto solo dopo molto tempo per diverso tempo non riesce a parlare COME SE NON SAPESSE CIO’ CHE E’ ACCADUTO (accade ad 1/3 delle madri che uccidono) Di fronte all’evidenza dei fatti alla fine si sente responsabile ma non colpevole per il senso di ineluttabilità della vicenda
L’infanticidio è un crimine situazionale Dipende dal tipo di dinamiche relazionali della donna L’infanticidio viene attuato al momento della nascita In genere per omissione Il neonato muore da solo, nascosto L’atto non viene pensato prima Non c’è premeditazione La donna inizia a stare male, va in bagno lascia cadere il feto nel water Oppure lo raccoglie e lo nasconde insieme con il cordone ombelicale e la placenta Lasciandolo morire L’attenzione viene richiamata dal suo star male Spesso ha una emorragia Oppure si ritrova il feto o il neonato morto E si cerca la madre
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