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salute sani & salvi<br />
fusi e costumi<br />
23<br />
Ogni volta che viaggiate vi sent<strong>it</strong>e stravolti<br />
dal fuso orario? Oggi un rimedio<br />
c’è: non mangiare in viaggio. Secondo<br />
un’équipe di ricercatori della Harvard<br />
Medical School di Boston il nostro cervello<br />
non si regola solo in base al r<strong>it</strong>mo<br />
sogno-veglia, ma anche in base agli<br />
orari dei pasti. Se si ev<strong>it</strong>a di mangiare<br />
fino all’ora appropriata del posto dove<br />
ci troviamo il cervello riconoscerà sub<strong>it</strong>o<br />
il nuovo fuso e il nuovo r<strong>it</strong>mo.<br />
vernice fresca<br />
Arriva da una ricerca inglese dell’Univers<strong>it</strong>à<br />
di Sheffield la notizia che le<br />
vernici contenenti etere glicolico potrebbero<br />
mettere a rischio la fertil<strong>it</strong>à<br />
maschile. La ricerca si è basata sull’analisi<br />
della fertil<strong>it</strong>à di 2mila uomini,<br />
riscontrando maggiori problemi nelle<br />
persone professionalmente esposte<br />
ad alte dosi di vernici che mostravano<br />
una propensione all’infertil<strong>it</strong>à più alta<br />
del 250 per cento rispetto alle persone<br />
impegnate in altri lavori.<br />
cerotto in punto<br />
Dalla sua invenzione, la terapia ormonale<br />
sost<strong>it</strong>utiva per le donne in<br />
menopausa ha avuto alti e bassi, prima<br />
esaltata per la prevenzione dell’osteoporosi,<br />
poi band<strong>it</strong>a perché aumentava<br />
il rischio di infarti. Ora dal “Brousse<br />
Hosp<strong>it</strong>al” di Parigi fanno sapere che il<br />
rischio di malattie cardiovascolari esiste<br />
solo se gli estrogeni vengono assunti<br />
in pillole, mentre il classico cerotto a<br />
base di ormoni non provocherebbe<br />
effetti collaterali.<br />
ABCibo di Eugenio Del Toma<br />
calcio di rigore<br />
Come assumere calcio dal latte e derivati<br />
senza incappare in colesterolo e grassi saturi?<br />
Il dilemma di tante donne non più giovani.<br />
Una lettrice non più giovane mi ha chiesto come è possibile mantenere,<br />
col passare degli anni, una buona assunzione di calcio per fronteggiare<br />
il pericolo della osteoporosi senile se la più accred<strong>it</strong>ata fonte di calcio<br />
biodisponibile, ossia effettivamente utilizzabile dall’organismo, è rappresentata<br />
da latte, yogurt e formaggi che i mass media hanno sempre<br />
dipinto come apportatori di colesterolo, di grassi saturi e quindi di rischio<br />
cardiovascolare.<br />
Le Linee guida per una sana alimentazione <strong>it</strong>aliana consigliano<br />
per gli anziani, ma ancor prima per le donne in menopausa, una quant<strong>it</strong>à<br />
giornaliera di calcio che difficilmente può essere assunta se si escludono<br />
latte e derivati che, salvo specifiche e documentate intolleranze, non<br />
debbono essere esclusi ma soltanto selezionati meglio.<br />
Latte e yogurt “parzialmente scremati” hanno le stesse proteine utili e la<br />
stessa quant<strong>it</strong>à di calcio degli analoghi prodotti interi ma il loro contenuto<br />
di grassi e colesterolo non è un problema neppure per gli ipercolesterolemici;<br />
non dimentichiamo che almeno l’80 per cento del colesterolo che<br />
fluisce nel sangue viene formato dal nostro fegato e solo un 20 per cento<br />
deriva direttamente dagli alimenti inger<strong>it</strong>i.<br />
La questione diventa più complicata per i formaggi che, invece, apportano<br />
ben maggiori quant<strong>it</strong>à di grassi saturi e colesterolo: si può sost<strong>it</strong>uire la carne<br />
o i salumi, molto più temibili, con 50-60 grammi di un buon formaggio<br />
stagionato (parmigiano, grana ma anche pecorino o caciocavallo).<br />
Nei formaggi c<strong>it</strong>ati il rapporto fra il prezioso calcio e i temibili grassi saturi<br />
è accettabile (non si può dire altrettanto del mascarpone o di alcuni<br />
formaggi fusi); la lunga stagionatura li rende inoltre più digeribili di altri<br />
prodotti freschi, tra i quali la ricotta, povera di grassi e ricca di calcio, che<br />
può andare bene per chi non ha problemi di carenza di lattasi.<br />
La frazione grassa della dieta, per quanto molto chiacchierata dai cardiologi<br />
e dai nutrizionisti, è pur sempre una componente irrinunciabile della dieta<br />
perché, oltre ad aggiungere sapore ai cibi, trasporta v<strong>it</strong>amine e molecole<br />
essenziali (acidi grassi omega3, acido alfa-linolenico) che non possono<br />
essere sintetizzate spontaneamente dall’organismo e quindi debbono<br />
provenire dall’alimentazione. Come sempre è una questione di buonsenso<br />
e di razioni adeguate che ognuno deve saper gestire.