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Affettività e relazioni dall'adolescenza in poi - Sindrome di Down

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Sessualità non è seduzione sganciata da ogni contesto, la seduzione<br />

è una parte importante della relazione con gli altri ma entra <strong>in</strong> una<br />

<strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse e piacere dell’altro che non necessariamente<br />

ha una connotazione sessuale.<br />

Sessualità non è imitare modelli <strong>di</strong> rappresentazione <strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse<br />

sessuale come è facile percepire attorno a sé, spesso è proprio la<br />

reazione del familiare che determ<strong>in</strong>a l’attestarsi su un<br />

comportamento il cui senso è proprio il <strong>di</strong>spiegarsi <strong>di</strong> quel tipo <strong>di</strong><br />

attenzione.<br />

Quando <strong>poi</strong> sganciamo la questione sessuale dall’aspetto evolutivo e<br />

qu<strong>in</strong><strong>di</strong> non ragioniamo più nei term<strong>in</strong>i della evoluzione della sessualità<br />

nei bamb<strong>in</strong>i, ci troviamo a considerare questioni che percepiamo<br />

<strong>in</strong>gombranti e drammatiche.<br />

A seconda dalle capacità <strong>di</strong> elaborazione del figlio il genitore può<br />

trovarsi <strong>di</strong> fronte a problemi molto <strong>di</strong>versi. Spesso si tratta <strong>di</strong><br />

richieste, perché il genitore cont<strong>in</strong>ua a rappresentare il punto focale<br />

<strong>di</strong> contatto con la realtà. Il ragazzo che soffre perché percepisce<br />

come una mancanza il non avere una relazione con l’altro sesso, può<br />

<strong>in</strong>vestire il genitore della questione e pers<strong>in</strong>o colpevolizzarlo perché<br />

non fa qualcosa.<br />

Il genitore, dal proprio canto, si può sentire <strong>in</strong> dovere <strong>di</strong> fare<br />

qualcosa e <strong>in</strong> colpa per non riuscirci e anche per aver creato quella<br />

situazione.<br />

Il desiderio <strong>di</strong> riparazione può essere molto forte e può essere colto<br />

dal figlio che <strong>in</strong> tal modo si sente confermato <strong>in</strong> questa<br />

<strong>in</strong>terpretazione dei suoi bisogni.<br />

Relazione con l’altro sesso può voler <strong>di</strong>re <strong>di</strong> tutto, può essere una<br />

romantica fantasticheria, può <strong>in</strong>serirsi <strong>in</strong> una idea <strong>di</strong> relazione<br />

complice con l’altro, può essere un gran bisogno <strong>di</strong> vic<strong>in</strong>anza, può<br />

essere il coccolarsi con l’idea che <strong>in</strong> f<strong>in</strong> dei conti si può accedere a un<br />

percorso <strong>di</strong> riproduttività e <strong>di</strong> responsabilità genitoriale perché questo<br />

si vede fare e si percepisce essere importante per gli altri e si<br />

desidera acquisire la stima <strong>di</strong> cui godono gli altri.<br />

Il genitore è sempre dentro questi ragionamenti.<br />

Questa forse è la caratteristica più significativa <strong>di</strong> tutta la questione.<br />

Deve esserci, il figlio non può essere lasciato solo <strong>di</strong> fronte alla<br />

questione, né si può f<strong>in</strong>gere che non esista confusione e malessere <strong>di</strong><br />

fronte ad una realtà che si può <strong>di</strong>fficilmente comprendere e fruire.<br />

Non ci sono contenuti specifici o parole da tenere presente, l’unica<br />

affermazione sicura che si può fare è che il rischio maggiore viene<br />

determ<strong>in</strong>ato dal negare l’esistenza della questione.<br />

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