Primo Piano Ritmica - Federazione Ginnastica d'Italia
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14<br />
<strong>Primo</strong> <strong>Piano</strong><br />
NOVE E TUTTI BELLI COME IL PRIMO<br />
Inga Tavdishvili, Laura Zacchilli, Vanessa<br />
Arbore, Margherita Bertozzi.<br />
Questi i nomi delle protagoniste dell’ultima<br />
impresa dell’Aurora Aics Fano<br />
che, per l’ottavo anno consecutivo,<br />
ha conquistato il titolo di Campione<br />
d’Italia raggiungendo lo scudetto<br />
numero nove dalla sua fondazione.<br />
La gioia che sempre accompagna una<br />
vittoria ha, questa volta, un gusto particolarmente<br />
dolce.Il perché ci viene<br />
spiegato da Paola Porfidi, fondatrice e<br />
direttrice tecnica della società marchigiana:<br />
“Purtroppo quest’anno non è<br />
andato tutto liscio. Lo strappo occorso<br />
a Laura Zacchilli nel corso della terza<br />
giornata a Salerno ed il conseguente<br />
ottavo posto nella classifica finale<br />
della prova, ci avevano tolto la speranza<br />
di riuscire ad eguagliare i risultati<br />
conquistati dal ’98 ad oggi. Il viaggio<br />
di ritorno era iniziato con grande sconforto<br />
fino a quando, conti alla mano,<br />
ci siamo rese conto che c’èra un’unica<br />
possibilità di non vanificare tutto il<br />
lavoro fatto: vincere la quarta ed ultima<br />
prova. Da quel momento lo sconforto<br />
si è trasformato in speranza e la<br />
tristezza in una grande determinazione.<br />
È stato uno sforzo corale che ha visto<br />
impegnate, con la stessa tenacia,<br />
ginnaste, tecnici e genitori ed il risultato<br />
è sotto gli occhi di tutti: il nono<br />
scudetto. Con alcuni miei colleghi mi<br />
sono permessa di ironizzare sull’accaduto<br />
dicendo che “l’avevamo fatto apposta<br />
per evitare la monotonia” ma<br />
devo ammettere che non ci si abitua<br />
mai alla vittoria ed ogni scudetto ha<br />
una sua storia”.<br />
Le stesse sensazioni traspaiono dalle<br />
parole dell’azzurra e pluripremiata<br />
Laura Zacchilli: “Ho avuto paura<br />
di aver compromesso tutto. Due<br />
giorni prima della terza prova avevo<br />
avuto uno stiramento e sebbene mi<br />
avessero consigliato di evitare di<br />
Aurora Fano<br />
scendere in pedana, mi sentivo in<br />
grado di gareggiare. Purtroppo dopo<br />
soli dieci secondi dall’inizio della<br />
competizione ho avvertito una fitta<br />
fortissima al polpaccio e mi sono subito<br />
resa conto che continuare sarebbe<br />
stato impossibile. L’amarezza<br />
era tanta, probabilmente dovuta anche<br />
dalla consapevolezza di aver corso<br />
un rischio eccessivo. Durante l’ultima<br />
giornata del campionato ho assistito<br />
alla gara dagli spalti, seduta<br />
<strong>Ritmica</strong><br />
nella parte più alta e nascosta. Ho<br />
pianto praticamente tutto il tempo,<br />
sia per l’emozione, sia per il rammarico<br />
di non poter essere in pedana<br />
con le mie compagne ma alla fine la<br />
gioia per il risultato ha spazzato via<br />
tutte le brutte sensazioni.<br />
Inga Tavdishvili si dice soddisfatta e<br />
fiera del suo lavoro e di quello delle<br />
sue colleghe: “Abbiamo dimostrato<br />
di avere un grande carattere.Non ci<br />
aspettavamo di vincere e sapevamo
a cura di Marina Piazza<br />
che l’assenza di Laura avrebbe condizionato<br />
non poco il risultato finale<br />
ma, nonostante tutto, ci siamo<br />
rimboccate le maniche e abbiamo<br />
dato il meglio di noi”.<br />
Margherita Bertozzi racconta: “ Anche<br />
io mi sono infortunata prima<br />
dell’inizio del campionato e la mia<br />
partecipazione è stata in forse fino<br />
all’ultimo. Fortunatamente mi sono<br />
ripresa e ho potuto contribuire a<br />
questo grande risultato. È stato molto<br />
emozionante e siamo rimaste con<br />
il fiato sospeso fino alla fine.<br />
Vanessa Arbore, la più giovane delle<br />
quattro, al suo debutto in serie<br />
A, a detta delle sue compagne di<br />
squadra e della stessa direttrice<br />
tecnica, Paola Porfiri, ha dimostrato<br />
una grande forza di volontà e<br />
di avere meritato un posto nella<br />
squadra che, nell’ultimo decennio,<br />
ha vinto più di ogni altra.Retrocessione<br />
per Giglio Montevarchi e<br />
San Giorgio Desio. Salgono in A1<br />
Lamarmora Biella nella foto, davanti Vittoria Bricarello e<br />
Marta Levis; dietro Sonia Tento e Silvia Sarritzu<br />
la Brixia Brescia, capolista a punteggio<br />
pieno e Lamarmora Biella.<br />
Ma il capoluogo piemontese coglie<br />
un’altra promozione impor-<br />
tante, quella della Pietro Micca<br />
dalla B alla A2, insieme alle viareggine<br />
della Motto.<br />
Carlofrancesco Manstretta<br />
Da sn. Lucia Dallapellegrina, Paola Bianchetti, Sheila Verdi, Matilde Spinelli, Sara Menassi, Laura Gatti<br />
ALBO D’ORO DELLA RITMICA<br />
ANNO SOCIETÀ SOCIETÀ<br />
15<br />
1986 C.G. Flaminio Roma<br />
1987 Muggiò 75<br />
1988 Muggiò 75<br />
1989 Muggiò 75<br />
1990 Muggiò 75<br />
1991 Muggiò 75<br />
1992 Muggiò 75<br />
1993 Muggiò 75<br />
1994 Comense<br />
1995 Aurora Fano<br />
1996 Play off Petrarca Arezzo Play out Iris Firenze<br />
1997 A1 Ribattino Genova A2 Udinese Udine<br />
1998 A1 Aurora Fano A2 C.G. Flaminio Roma<br />
1999 A1 Aurora Fano A2 5 Cerchi Abano Terme<br />
2000 A1 Aurora Fano A2 Petrarca Arezzo<br />
2001 A1 Aurora Fano A2 Comense<br />
2002 A1 Aurora Fano A2 Ardor Padova<br />
2003 A1 Aurora Fano A2 San Giorgio Desio<br />
2004 A1 Aurora Fano A2 Armonia Chieti<br />
2005 A1 Aurora Fano A2 Brixia Brescia
16<br />
<strong>Primo</strong> <strong>Piano</strong><br />
NUOVO CODICE,<br />
RISPUNTA LA QUALITÀ ARTISTICA<br />
Il Codice dei Punteggi 2005 nasce nel segno<br />
della continuità con quello precedente,<br />
mantenendone le finalità e la<br />
struttura principale, con alcune modifiche<br />
atte a migliorarne l’applicabilità ed il raggiungimento<br />
degli obiettivi prefissati e non<br />
soddisfatti nello scorso quadriennio.<br />
Il C.d.P. del 2001, modificato parzialmente<br />
nel 2003, aveva tra i suoi scopi la durata<br />
di minimo 8 anni, la differenziazione delle<br />
composizioni ai diversi attrezzi, la risoluzione<br />
dei numerosi pari merito sul podio,<br />
che toglievano spettacolarità ai risultati.<br />
Per quest’ultimo motivo le note del Valore<br />
Tecnico ed in parte del Valore Artistico<br />
sono state calcolate in addizione e non in<br />
sottrazione, per valorizzare in modo personalizzato<br />
le capacità tecniche delle singole<br />
ginnaste, e nelle tavole delle Difficoltà<br />
e delle Caratteristiche Artistiche Particolari<br />
sono stati presentati anche elementi<br />
particolarmente difficili raggiungibili solo<br />
da ginnaste di altissimo livello.<br />
Dopo le prime difficoltà iniziali nell’applicazione<br />
del C.d.P. 2001 ci si è resi conto che<br />
non si potevano comporre gli esercizi “a tavolino”,<br />
senza considerare la ginnasta che<br />
li doveva eseguire, al solo scopo di dichiarare<br />
il massimo punteggio consentito, ma<br />
bisognava partire proprio dalla ginnasta e<br />
dalle sue possibilità concrete, per costruire<br />
un esercizio personalizzato che esaltasse le<br />
sue capacità, come un vestito su misura.<br />
Nel corso di questi quattro anni nessuna<br />
ginnasta e nessun gruppo hanno raggiunto<br />
il punteggio massimo, a dimostrazione<br />
di un buon margine di sviluppo futuro; il<br />
problema dei pari merito è stato risolto con<br />
il punteggio in trentesimi, ma non è stata<br />
raggiunta la differenziazione delle composizioni<br />
ai diversi attrezzi, nonostante l’obbligo<br />
di cinque difficoltà di gruppo corporeo<br />
obbligatorio.<br />
Di conseguenza è stata disattesa l’esigen-<br />
za di tipicizzare le performances ed ottenere<br />
le campionesse specialiste in un attrezzo:<br />
assistiamo ancora oggi alle finali dei<br />
Campionati di altissimo livello con le stesse<br />
ginnaste che si alternano sul podio e si<br />
dividono le medaglie, e nel contempo molti<br />
esercizi sono ripetitivi, le ginnaste eseguono<br />
sequenze corporee identiche ai diversi<br />
attrezzi, togliendo in questo modo spettacolarità<br />
ed originalità alle prestazioni.<br />
Per risolvere questo problema la Commissione<br />
Tecnica di GR della FIG ha stabilito<br />
specifiche regole, limitando drasticamente<br />
il numero consentito di difficoltà degli<br />
altri gruppi dell’attrezzo diversi da quello<br />
obbligatorio.<br />
Una novità riguarda anche le giurie: dopo<br />
l’esperienza delle giudici in coppia per il<br />
VT e per il VA, si torna a quattro giudici per<br />
ogni gruppo, con l’eliminazione della nota<br />
più alta e più bassa, e l’attribuzione della<br />
nota media delle due centrali.<br />
L’esigenza di uniformare, per quanto possibile,<br />
i Codici delle Discipline appartenenti<br />
alla FIG ha fatto sì che la terminologia si<br />
trasformasse come segue:<br />
Valore Tecnico: Difficoltà (D)<br />
Valore Artistico: Artistico (A)<br />
Esecuzione: Esecuzione (E)<br />
Nella stesura dei capitoli del CdP è cambiato<br />
l’ordine in cui vengono presentate le<br />
tre componenti del giudizio: prima l’Esecuzione,<br />
poi l’Artistico e per ultima la Difficoltà,<br />
a sottolineare il differente orientamento<br />
rispetto al passato.<br />
Le tre parti del giudizio (D, A, E) hanno lo<br />
stesso valore (10 p.) ma la nota dell’Esecuzione<br />
ha assunto maggiore importanza rispetto<br />
allo scorso quadriennio, perché non<br />
vale più un terzo della nota finale (punteggio<br />
in trentesimi) ma la metà, in quanto il<br />
calcolo della nota finale è stato modificato<br />
come segue:<br />
E + (A+D):2 = max 20,00 p.<br />
<strong>Ritmica</strong><br />
ESECUZIONE<br />
Sono state eliminate le penalizzazioni da<br />
0,05 e sono aumentate in generale tutte<br />
le penalizzazioni; nel punteggio dell’Esecuzione<br />
incidono particolarmente le penalizzazioni<br />
per le perdite dell’attrezzo (0,30<br />
- 0,50), per la traiettoria imprecisa e ripresa<br />
al volo con uno o più passi (0,20 - 0,30)<br />
per la perdita di equilibrio senza o con<br />
spostamento (0,20 - 0,30), con appoggio<br />
su una mano o sull’attrezzo (0,40), per la<br />
piccola mancanza di elevazione e l’arrivo<br />
pesante nei salti (0,20), per l’appoggio del<br />
tallone e l’asse del corpo non verticale con<br />
un passo nei pivots (0,20 - 0,30).<br />
Sono raddoppiate inoltre le penalizzazioni<br />
per le uscite di pedana della ginnasta o<br />
dell’attrezzo (0,20) che, insieme alle altre<br />
di cui è responsabile la Giudice Assistente,<br />
non si detraggono più dal punteggio dell’Esecuzione,<br />
ma dalla nota totale.<br />
Si richiede dunque una maggiore precisione<br />
nell’esecuzione dei movimenti, per non<br />
vanificare con pesanti detrazioni l’impegno<br />
profuso negli allenamenti.<br />
ARTISTICO<br />
La suddivisione del punteggio dell’Artistico<br />
viene modificata a vantaggio delle Caratteristiche<br />
Artistiche Particolari, che guadagnano<br />
un altro punto passando da 6 a<br />
BRAVA BERARDINO,<br />
ARGENTO ALLE DIFFICOLTÀ!<br />
La direttrice di giuria Paola Berardino<br />
è stata confermata nella veste di<br />
giudice del pool internazionale dalla<br />
FIG al termine del corso per l’aggiornamento<br />
al 10° ciclo. La nostra<br />
Paola è risultata al secondo posto<br />
tra le giudici delle Difficoltà nella<br />
speciale graduatoria stilata dalla <strong>Federazione</strong><br />
Internazionale.
7 p. A questo valore si aggiungono 1 p.<br />
per la musica e 2 p. per la Composizione<br />
di Base, per un totale di 10 p.<br />
Il nuovo Codice pur riducendo il punteggio<br />
max per la musica ne sottolinea l’importanza,<br />
con nuove penalizzazioni come<br />
quelle che riguardano il pot-pourris (0,30),<br />
il sottofondo musicale (0,50).<br />
La composizione di base prevede alcune nuove<br />
gravi penalizzazioni, come l’abuso di un<br />
gruppo corporeo non obbligatorio (0,50), il<br />
maneggio insufficiente dell’attrezzo (non sempre<br />
in movimento) (0,50), l’insufficiente varietà<br />
nell’utilizzazione dell’attrezzo (0,50), tutte<br />
per garantire un uso corretto e dinamico dell’attrezzo,<br />
ed altre novità legate alla mancanza<br />
di una serie di passi ritmici (0,20), ed alla<br />
posizione di partenza non giustificata (0,20).<br />
La maestria è stata confermata nelle linee<br />
generali, ma ampliata: le rotazioni si posso-<br />
no effettuare intorno all’asse verticale e orizzontale,<br />
il passaggio sotto la gamba e l’attraversamento<br />
dell’attrezzo sono svincolati<br />
dall’esigenza del salto, la ripresa al suolo è<br />
valida di per sé senza essere abbinata a quella<br />
senza mani, gli elementi dinamici di rotazione<br />
con passaggio al suolo sono contati<br />
a partire da uno, fino a massimo tre.<br />
Inoltre sono state introdotte le difficoltà dinamiche<br />
di rotazione senza passaggio al<br />
suolo ed i piccoli e medi lanci.<br />
Le liste dei CAP attrezzo sono state ampliate<br />
e sono stati aggiornati i valori, ad alcuni<br />
elementi segnalati negli annessi è possibile<br />
aggiungere i criteri della maestria per<br />
aumentarne il valore.<br />
Si ritorna a valorizzare i passi ritmici assegnando<br />
un bonus per una sequenza di passi<br />
ritmici coordinata a maneggio tipico d’attrezzo<br />
(0,10).<br />
Classifica Campionato serie A1 A2 2005<br />
A1<br />
FANO BIELLA SALERNO AREZZO Totale FANO BIELLA SALERNO AREZZO Totale<br />
1 Aurora Fano 25 25 10 25 85 78,825 78,700 60,100 75,175 292,800<br />
2 Virtus Gallarate 18 20 25 20 83 70,975 70,050 74,100 72,600 287,725<br />
3 Armonia Chieti 20 22 18 16 76 71,500 71,850 72,425 71,625 287,400<br />
4 Ardor Padova 22 16 20 18 76 72,525 67,950 72,675 72,400 285,550<br />
5 <strong>Ginnastica</strong> Fabriano 14 18 22 22 76 68,025 69,425 73,250 73,050 283,750<br />
6 Petrarca Arezzo 16 14 14 14 58 70,300 66,625 68,625 70,050 275,600<br />
7 Giglio Montevarchi 12 10 16 12 50 66,675 65,250 71,350 66,525 269,800<br />
8 San Giorgio Desio 10 12 12 10 44 66,525 66,325 67,500 64,825 265,175<br />
totale<br />
A2<br />
FANO BIELLA SALERNO AREZZO totale<br />
1 Brixia Brescia 25 25 25 25 100 69,025 72,000 71,475 68,225 280,725<br />
2 La Marmora Biella 22 22 20 20 84 67,350 70,000 67,425 67,550 272,325<br />
3 Ginn <strong>Ritmica</strong> Romana 20 20 16 22 78 67,100 67,675 66,000 67,075 267,850<br />
4 SEV Aurora fano 18 16 18 18 70 65,625 66,750 66,325 66,950 265,650<br />
5 C.G. Flaminio Roma 12 18 22 16 68 64,075 67,650 70,650 66,350 268,725<br />
6 Nervianese 10 14 14 14 52 63,825 65,900 65,275 65,375 260,375<br />
7 Comense 1872 14 12 10 12 48 64,450 64,550 63,525 64,450 256,975<br />
8 Arboseidon Salerno 16 10 12 10 48 65,125 62,825 63,600 61,350 252,900<br />
LAVORO PREMIATO!<br />
“Low back pain in competitive rhytmic gymnasts” è stato considerato la migliore ricerca sulla riabilitazione nei<br />
problemi alla colonna vertebrale nelle atlete di alto livello della ginnastica ritmica. Pubblicato sul Journal of Sport<br />
Medicine & Physical fitness giusto un anno fa, in questi giorni è stato premiato con l’ISICO Award, che consiste in<br />
una targa con menzione d’onore e un premio di ricerca. Il lavoro, frutto della collaborazione tra le Università di<br />
Pisa e Firenze, porta le firme di Adamasco Cupisti, Marina Piazza, D’Alessandro C., Evangelisti I., Galetta F. e Morelli<br />
E. Abstract - Lo studio è volto a verificare la presenza di mal di schiena in 67 ginnaste praticanti ginnastica<br />
ritmica in età compresa tra 13 e 19 anni. Il gruppo di controllo era formato da 104 femmine di pari età. Le atlete,<br />
che presentavano minor peso, massa corporea e massa grassa rispetto al gruppo di controllo, presentavano<br />
in genere meno dolori. Età, peso, fumo, comportamento ansioso depressivo, uniti ad una maggiore massa corporea<br />
e grassa rappresentano dunque fattori che favoriscono l’insorgere del mal di schiena, mentre la maggiore<br />
flessibilità, stabilità e mobilità indotte dalla pratica sportiva, diminuirebbero l’insorgenza di questo disturbo.<br />
17<br />
Le richieste di Originalità saranno esaminate<br />
dalla Commissione Tecnica e dal pool<br />
delle Giudici FIG durante le prove dei Campionati<br />
Ufficiali.<br />
DIFFICOLTÀ<br />
Il numero di Difficoltà richieste va da un<br />
minimo di 6 ad un massimo di 18, sono<br />
state abolite le combinazioni, e le uniche<br />
difficoltà che possono essere ripetute in serie<br />
sono i salti ed i pivots.<br />
Per ogni attrezzo è confermato il gruppo<br />
corporeo obbligatorio: salti per la fune,<br />
souplesse per la palla, equilibri per le clavette<br />
e pivots per il nastro; per il cerchio è<br />
richiesta una ripartizione equilibrata tra i<br />
diversi gruppi corporei (la differenza tra il<br />
gruppo meno rappresentato e quello più<br />
rappresentato non può essere superiore a<br />
due). Si valutano solo le difficoltà di gruppo<br />
corporeo obbligatorio, più 2 difficoltà<br />
massimo per gli altri gruppi.<br />
Le liste delle Difficoltà sono state ampliate,<br />
anche con l’inserimento di ex difficoltà<br />
unitarie ritenute particolarmente interessanti,<br />
e sono stati aggiornati i valori.<br />
CONCLUSIONI<br />
La visione dei primi esercizi costruiti sulla<br />
base delle indicazioni del nuovo Codice dà<br />
luogo alle seguenti considerazioni:<br />
la riduzione del numero delle difficoltà e<br />
l’eliminazione delle combinazioni ha alleggerito<br />
gli esercizi, favorendo una maggiore<br />
logicità e cura dei collegamenti;<br />
la valorizzazione dell’Artistico è realizzata con<br />
una migliore tecnica con l’attrezzo, anche a<br />
proposito della scelta musicale e della corrispondenza<br />
musica movimento ci si avvia verso<br />
un miglioramento, anche se lieve;<br />
il limite di max due difficoltà del gruppo<br />
corporeo non obbligatorio potrebbe risolvere<br />
il problema della mancata differenziazione<br />
degli esercizi, se questi gruppi<br />
non ricomparissero nella composizione<br />
dell’esercizio per richiedere i bonus dell’Artistico,<br />
pur rischiando la penalità di<br />
0,50 per abuso di gruppo corporeo non<br />
obbligatorio.<br />
di Paola Berardino