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Pasqua Giallo Verde - Frog Milano

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Anno II Marzo 2013<br />

Mond <strong>Frog</strong><br />

www.calciofrogmilano.it<br />

<strong>Pasqua</strong> <strong>Giallo</strong> <strong>Verde</strong><br />

Giochiamo con il Brescia


Mondo <strong>Frog</strong><br />

Anno II N°1 Marzo<br />

Distribuzione Gratuita<br />

SOMMARIO<br />

L’arbitro ha sempre ragione Pag .3<br />

Max Brianzoni<br />

50 Volte Samurai Pag.4<br />

Massimo De Paoli<br />

Allievi e Giovanissimi Pag 5-6<br />

Il Punto del Mese<br />

<strong>Pasqua</strong> <strong>Giallo</strong> <strong>Verde</strong> Pag.7<br />

Squadre Centenarie Pag.8-9<br />

Savona e Asd Baveno<br />

Intervista Andrea Biasi Pag.10<br />

Max Brianzoni<br />

Interivsa Andrea Pedrazzini Pag.11<br />

Max Brianzoni<br />

Abbiamo vinto ...... Pag 12-13<br />

di Luca Bertani<br />

La top 11<br />

Stefano Licciardello Pag.14<br />

EDITORE<br />

A.c.d.<strong>Frog</strong> <strong>Milano</strong> www.calciofrogmilano.it<br />

ART DIRECTOR<br />

Massimiliano Brianzoni maxbrianzoni@gmail.com<br />

Redazione<br />

Massimiliano Brianzoni Elisabetta Boscarello, Stefano<br />

Licciardello,Raffaele Libraro<br />

Fotografi<br />

Max Grilli,Stefano Licciardello<br />

Massimiliano Brianzoni,Massimo Dornini<br />

Produzione e Grafica<br />

Fotomaxi info@fotomaxi.ti<br />

‘L’Editore non si assume responsabilità per inesattezze riguardanti articoli, le foto, e le inserzioni pubblicitarie.<br />

Eventuali reclami andranno formulati in forma scritta tramite raccomandata A/R. direttamente alla casa editrice.<br />

Il materiale (testi e foto) ricevuto e non richiesto anche se non pubblicato non sarà restituito.


L’arbitro ha sempre ragione<br />

di Massimiliano Brianzoni<br />

Mi ha chiesto di scrivere questo articolo<br />

il nostro vice presidente Franco Boscarello<br />

e chiederlo al sottoscritto che<br />

in tribuna non le manda di certo a dire<br />

alla classe arbitrale è una sfida che ho<br />

raccolto volentieri. Ed ecco cosa penso<br />

dell’Arbitro questo famigerato in giacchetta<br />

nera ( ma anche viola o gialla)<br />

che dirige le partite .<br />

L’arbitro è un appassionato di sport,<br />

talvolta di uno e talvolta di più sport,<br />

talvolta è un ex praticante di sport. E’<br />

sicuramente una persona che crede<br />

nello sport, nella lealtà tra le parti, che<br />

è chiamato ad intervenire per risolvere<br />

una controversia (di sport!) essendo al<br />

di sopra delle parti.<br />

E’ una persona che talvolta sacrifica<br />

la famiglia, gli affetti, il lavoro, il proprio<br />

tempo libero: però lo fa con dedizione,<br />

volontariamente perché non vi è<br />

costretto da alcuno.<br />

Non è un martire, non è una vittima,<br />

talvolta è un capro espiatorio utilizzato<br />

per giustificare una prestazione insoddisfacente<br />

e/o una sconfitta.<br />

L’arbitro ha sempre ragione, ma non<br />

perché è infallibile, ma perché è il regolamento<br />

che gli impone di avere ragione:<br />

poiché l’arbitro deve dirimere in una frazione<br />

di secondo una questione, anche<br />

ingarbugliata, che altrimenti dalle parti<br />

sarebbe discussa per molto tempo e<br />

non troverebbero mai un accordo.<br />

E’ un uomo con dei valori, che deve<br />

prendere sempre la decisione giusta.<br />

In una competizione è l’unico cui non<br />

è consentito sbagliare, ma ‘purtroppo’<br />

sbaglia anche lui perché è un essere<br />

umano e dove c’è uomo c’è errore, seppure<br />

involontario e sempre in assoluta<br />

buona fede.<br />

E’ il primo ad essere rammaricato<br />

quando si accorge di aver commesso<br />

un errore, ma non può fare nulla: perché<br />

cerca di rimediarvi equivarrebbe<br />

commetterne un altro. E questa volta sì,<br />

che sarebbe grave: perché sarebbe un<br />

errore commesso con volontarietà.<br />

Non è mai, o quasi mai, aiutato. Addirittura,<br />

talvolta, è ingannato perché<br />

dall’errore dell’arbitro si può trarre vantaggio.<br />

Talvolta quello che è evidente per tutti<br />

o che vedono tutti (atleti, dirigenti, pubblico,<br />

ecc.) non lo vede l’arbitro: perché<br />

può non essere nella migliore posizione<br />

per ben giudicare, oppure può<br />

essere coperto dai giocatori, oppure<br />

altro ancora.<br />

Talvolta può essere permissivo.<br />

Talvolta può sembrare arrogante, presuntuoso,<br />

magari è solamente risoluto,<br />

deciso, che non consente interferenze<br />

nel proprio operato.<br />

Nell’ambito dell’evento sportivo,<br />

l’Arbitro ha comunque una funzione<br />

educativa.<br />

Tale posizione è determinata non dalla<br />

persona che è, ma dal ruolo che ha: è<br />

un cosiddetto Educatore funzionale,<br />

aspetto determinato dalla funzione che<br />

l’Arbitro ha nell’evento sportivo.<br />

La posizione educativa è sempre<br />

presente ogni qualvolta esistono relazioni<br />

con altri: sta a chi interpreta la<br />

posizione renderla bene-educativa o<br />

male-educativa.<br />

Dal punto di vista tecnico, l’Arbitro ha<br />

una funzione molto chiara: impersonifica<br />

e garantisce il regolamento necessario<br />

alla realizzazione di un progetto. Egli<br />

è quindi segno del fatto sportivo. Dal<br />

punto di vista educativo tener presente<br />

che in partenza l’Arbitro è il massimo<br />

simbolo di quella che viene definita<br />

come l’essenza del “gioco”: la gratuità<br />

totale. L’Arbitro svolge il suo compito<br />

senza avere alcun utile immediato: le<br />

squadre, i tifosi, i dirigenti... hanno il<br />

primo scopo nel vincere la gara.<br />

L’Arbitro è quindi nel fatto sportivo<br />

l’altruista per eccellenza, è il simbolo<br />

del dono, è funzionalizzato all’altro.<br />

L’Arbitro è presente per dar modo agli<br />

altri di giocare: è presente quindi per<br />

consentire che altri realizzino il loro<br />

progetto<br />

Bene ragazzi, questo è quello che penso<br />

oggi mentre vi scrivo l’articolo e lo<br />

sto facendo senza la pressione della<br />

partita ovvio la domenica le cose cambiano,<br />

ma io per primo e tutti dovremmo<br />

essere meno presuntuosi e aiutare<br />

di piu la classe arbitrale!


EVENTI<br />

24 / IL NUOVO CALCIO<br />

Gratis<br />

per Voi<br />

NOVITÀ<br />

Incontri organizzati dalla rivista Il Nuovo Calcio<br />

SASSUOLO 29 MARZO ORE 19.30<br />

50 VOLTE SAMURAI<br />

CON MASSIMO DE PAOLI<br />

Una serata diversa.<br />

Molto diversa! Massimo<br />

De Paoli (allenatore<br />

e creatore del<br />

Metodo Castello) compie<br />

50 anni e ha deciso<br />

di festeggiare con voi. E siccome con Massimo<br />

amiamo complicarci la vita, abbiamo<br />

pensato di fare un evento “in campo” nel<br />

teatro Carani di Sassuolo, in via Mazzini<br />

28. Sì avete letto bene… e non siamo impazziti.<br />

Compagno di ventura di Massimo<br />

è Sergio Borra (formatore e amministratore<br />

delegato di Dale Carnegie, che ben<br />

conoscete per la sua rubrica “Vincere<br />

dentro e fuori dal campo”). L’obiettivo?<br />

Parlare del rapporto tra allenatori, giocatori,<br />

genitori e dirigenti, con un copione<br />

che scriveremo assieme grazie ai vostri<br />

spunti che stiamo raccogliendo sulla nostra<br />

pagina facebook.<br />

LAVORO DI GRUPPO<br />

Nel raccontarci la nascita di questo<br />

evento, Roberto Valmori, membro del<br />

comitato organizzativo del memorial<br />

“Sassi”, spiega: «Il tempo passa e a volte<br />

la “preoccupazione” della gente è che si<br />

dimentichi di ciò che hai fatto o non dia<br />

il giusto valore. Pensava questo una persona<br />

molto cara a Massimo: credo che<br />

entrambi si siano felicemente stupiti nel<br />

constatare che non era così. Regalare un<br />

teatro pieno sarebbe un giusto omaggio<br />

a una persona (Massimo, ndr) che ha<br />

dato tanto al calcio. Ringrazio l’Associazione<br />

Memorial Sassi, che ha avuto l’idea<br />

di legare un incontro di formazione a un<br />

torneo internazionale di calcio che coinvolgesse<br />

sia gli allenatori sia altre figure<br />

che ruotano e incidono sulla crescita dei<br />

ragazzi; l’Amministrazione Comunale di<br />

Sassuolo, che ci ha concesso il teatro e i<br />

partner che sostengono l’evento e lo<br />

rendono possibile. Ringrazio Massimo De<br />

Paoli, per il tempo donato e condiviso<br />

con me in questi anni di lavoro, e il<br />

Nuovo Calcio. Un ringraziamento particolare<br />

è per Mauro Orlandi e Fabio<br />

Dall’Omo, membri del comitato organizzatore<br />

del Memorial Sassi, con cui stiamo<br />

curando la parte logistica dell’evento».<br />

Un campo in un teatro<br />

per un evento in cui<br />

mescoleremo esercizi<br />

e comunicazione per<br />

proporre un diverso<br />

dialogo tra ragazzi,<br />

allenatori, genitori<br />

e dirigenti.<br />

CREIAMO<br />

INSIEME<br />

L’EVENTO<br />

Ci date una mano? Se siete<br />

disponibili andate sulla nostra<br />

pagina facebook e contribuite,<br />

con le vostre idee e i<br />

vostri suggerimenti, a rendere<br />

questa serata veramente<br />

unica e diversa dalle<br />

altre. Scegliete uno dei post<br />

dedicati all’evento e… spazio<br />

ai vostri COMMENTI!<br />

COME ISCRIVERSI<br />

L’evento è gratuito, ma i posti<br />

sono limitati. Per iscrivervi<br />

potete telefonare alla nostra<br />

redazione (02.4815396) dal<br />

lunedì al giovedì dalle 9 alle<br />

13 e dalle 14 alle 17 o inviare<br />

una e-mail a<br />

eventi@sportivi.it.<br />

HOTEL<br />

CONVENZIONATI<br />

L’evento è convenzionato con<br />

hotel a 4 stelle o 3 stelle superior,<br />

dove alloggiano anche<br />

le squadre partecipanti al torneo,<br />

il prezzo medio è di €.<br />

48,00 a notte comprese<br />

prima colazione e cena in ristorante<br />

per sistemazione in<br />

camere doppie, per camera<br />

singola sovraprezzo di €.<br />

10,00, senza la cena il prezzo<br />

medio è 35,00 in camera<br />

doppia con supplemento di<br />

€. 10,00 per singola.<br />

I numeri di telefono di riferimento<br />

per le prenotazioni<br />

sono: Mauro Orlandi<br />

3356292446 e Roberto<br />

Valmori 3920400180.<br />

UN MOTIVO IN<br />

PIÙ PER ESSERCI<br />

L’evento si svolge a Sassuolo,<br />

nell’ambito del Memoria<br />

Sassi con 64 le squadre partecipanti divise in 5<br />

categorie, 6 le società straniere con rappresentanza di 3<br />

continenti. A rappresentare l’Europa troviamo i russi dello<br />

Zenit San Pietroburgo nell’Under 18, gli svizzeri del<br />

Chiasso nell’Under 18 e 16 e gli olandesi dell’Alphense<br />

Boys nei 16. Per l’Africa saranno presenti i senegalesi dell’Etoile<br />

Lusitana, mentre i portabandiera dell’Asia saranno i<br />

giapponesi dello JEF United. Non potevano mancare le big<br />

italiane tra le quali spiccano Torino, Sampdoria, Bologna,<br />

Sassuolo e Modena. Sabato 30 potrete assistere, a partire<br />

dalle ore 10.45, alla partita Under 18 tra Sassuolo e Zenit<br />

San Pietroburgo.


Il punto del Mese<br />

Allievi a cura di Max Brianzoni<br />

Riparte il girone di ritorno e la squadra si presenta<br />

subito alla grande 20 goal realizzati in due partite<br />

contro Franco Scarioni e Rogoredo, da recuperare<br />

invece la gara interna con il Metanopoli rinviata<br />

per neve, sempre più capocannoniere Agrillo che<br />

consolida il suo primato con 20 goal fatti seguono<br />

Bossi Loris e Daniele Triglione con 7 goal a testa.<br />

Banco di prova importante saranno le prossime due<br />

gare interne con il Locate e il recupero con il Metanopoli<br />

in attesa della pausa di pasqua, dove i ragazzi<br />

parteciperanno al 5°Torneo di Certosa.<br />

In Evidenza<br />

Jhon Doe<br />

Designer<br />

StockInDesign<br />

Girone sempre più incasinato tra riposi e rinvii per<br />

neve non si capisce più come sia la classifica! Per<br />

noi conta poco la squadra è chiamata a migliorarsi e<br />

creare un gioco per il prossimo campionato.<br />

Il lavoro svolto da Simone Pintus comincia a vedersi<br />

la squadra ha una sua identità crea molto ma realizza<br />

poco ed è qui che dobbiamo migliorare. Le partite<br />

perse con Locate Baggio ne sono la prova per si<br />

perde con un goal di scarto e si creano 4/5 palle goal<br />

nette a partita. Da recuperare la gara con la Freccia<br />

Azzurra<br />

Tagliacarne Wagner<br />

E ‘lui questo mese il giocatore in evidenza, il piccolo trottolino<br />

della fascia destra, dove lo metti lui gioca e con<br />

grandi risultati, Gardinazzi lo inventa terzino (destro o<br />

sinistro) non fa differenza lui corre dribbla crossa e tira.<br />

Costanza, spirito di sacrificio e voglia di giocare fanno di<br />

lui una pedina fondamentale nello scacchiere dei 96 e<br />

della prossima Juniores! Sempre con il sorriso!


Il punto del Mese<br />

Giovanissimi<br />

a cura di Max Brianzoni<br />

Stesso discorso fatto per gli allievi 97 qui i continui<br />

rinvii per neve delle ultime settimane fanno si che la<br />

classifica a parte per il vertice sia poco chiara, resta<br />

l’avvio pessimo due sconfitte con Sangiulianese e<br />

Calvairate ci vedono fuori dalla zona play off. Ora<br />

bisogna risalire la china e tornare alla vittoria che<br />

manca dalla gara con l’Ausonia penultima del girone<br />

di andata<br />

Marzo sarà il mese più importate e decisivo!<br />

Tre gare ufficiali giocate e altrettante vittorie per i<br />

giovanissimi 99 che da gennaio sono guidati da Astolfi<br />

e Ponticelli, ma cosa più importante zero ammonizioni<br />

e zero espulsioni, i ragazzi stanno maturando e<br />

lo stanno facendo bene. Ottime le prove con Segrate<br />

e lo Zivido e fantastica la gara con il Calvairate vinta<br />

per 2-1 giocando un ottimo calcio in una partita tesa e<br />

difficile. Avanti cosi ragazzi che la prossima stagione<br />

vi aspetta il campionato regionale.


<strong>Pasqua</strong> <strong>Giallo</strong> <strong>Verde</strong><br />

Il Torneo “<strong>Pasqua</strong> <strong>Giallo</strong>-<strong>Verde</strong>” nasce 5 anni fa e viene rivolto solo alla categoria Giovanissimi per due ed-<br />

izioni. Poi, sulla scia dell’enorme successo riscontrato, si decide di spostare l’attenzione sul settore pre-ag-<br />

onistico e riservare la competizione alle categorie Pulcini ed Esordienti. Quello che era un torneo riservato<br />

ad 8 squadre diventa un evento monumentale e vede la partecipazione di oltre 40 team nelle tre edizioni<br />

successive (2013 compreso). Oltre 500 giocatori, 700 tra genitori e accompagnatori al seguito e tantissimo<br />

fair-play sono ormai diventati un punto fisso della tre giorni pasquale in casa <strong>Frog</strong> <strong>Milano</strong>. Da due stagioni<br />

la categoria Esordienti respira aria di internazionalità grazie alla gradita partecipazione di squadre transalpine<br />

e da questa edizione anche di professionismo in virtù dell’ adesione del Brescia Calcio con la propria<br />

compagine di categoria.<br />

Con la speranza che anche per quest’anno le cose possano andare nel migliore dei modi (come nelle precedenti<br />

edizioni) abbiamo deciso di dedicare le prossime pagine di questo giornalino ad due società che<br />

hanno più di un secolo di vita Asd Baveno e Savona Fbc.


5° FROG CUP<br />

Le Squadre centenarie<br />

ASD BAVENO - (VERBANIA) - LOMBARDIA<br />

La società nasce nel lontano 1908 come sportiva bavenese. E’ quindi società centenaria<br />

iscritta nell’albo delle società storiche .Inizialmente erano promossi vari sport tra<br />

cui nuoto, ciclismo, tiro alla fune e finalmente il calcio incentivato dai molti villeggianti<br />

inglesi che sulla scorta del soggiorno della regina Vittoria affollavano Baveno.<br />

I primi campionati erano in realtà dei tornei tra le varie cittadine del lago perché non<br />

esisteva ancora una federazione che si occupasse del calcio dilettantistico.<br />

La società si barcamenò tra varie categorie prima, seconda e addirittura una serie C<br />

nel 1951 come documentato in un calendario (era evidentemente una serie C a carattere<br />

zonale).<br />

Negli anni sessanta sotto la guida di un mecenate sportivo della zona il sig. Nicora la<br />

società raggiunse una importante categoria : la promozione girone unico nel Piemonte<br />

con trasferte a Valenza Alba ecc. ecc.<br />

Poi la società scivolò nell’oblio della prima categoria con qualche retrocessione in<br />

seconda e pronta risalita. In occasione dell’ultima retrocessione inizio l’ascesa che ci<br />

porto da timidi anatroccoli a maestosi cigni per occupare l’attuale posizione di solida<br />

società di eccellenza.<br />

Fiore all’occhiello e vanto sono il settore giovanile che oggi allenano 200 ragazzi.<br />

Perdonateci se nella nostra smisurata presunzione riteniamo il nostro settore giovanile<br />

la più bella ed esaltante vittoria di questi anni.<br />

SAVONA FBC - LIGURIA<br />

Il Savona Fbc è tra le società che possono fregiarsi del titolo di squadre che hanno<br />

festeggiato il centenario dalla fondazione.<br />

E’ accaduto nel 2007. Esattamente un secolo prima, il 20 di giugno (i giornali di allora<br />

diedero la notizia due giorni dopo) su iniziativa dei signori Cesare Lanza e Nicolò Pessano,<br />

era stata fondata la “Sezione Giuochi” della Fratellanza Ginnastica Savonese,<br />

che comprendeva il foot-ball, la palla vibrata (l’odierno pallone elastico) e il tamburello;<br />

e quattro giorni, dopo, il 26, la seconda notizia ufficiale dell’inizio degli allenamenti<br />

in Piazza d’Armi, diretti da Baciccia Tarò, indiscusso massimo esperto cittadino del<br />

nuovo gioco.<br />

Proprio in onore alla Fratellanza Ginnastica Savona, fu scelto il biancoblù come colore<br />

sociale.<br />

Si giocavano partite amichevoli. L’anno fatidico, del vero ingresso dei savonesi nel<br />

novero del calcio italiano è, però il 1910: il 1 Maggio, sul campo genovese della Cajenna<br />

in via Clavarezza (dove adesso sorge la gradinata Nord dello Stadio di Marassi) superando<br />

l’Andrea Doria 1-0, gli striscioni si laureano campioni liguri di III categoria.<br />

Nel 1912/1913 il Savona partecipò infatti all’allora torneo di Promozione, la B di allora.<br />

Il 14 settembre 1912 si disputò la prima partita di quel torneo. Fu una sconfitta 1-2 col<br />

Libertas <strong>Milano</strong>, vendicata sette giorni dopo con un 3-2 sull’Andrea Doria e, dopo altri<br />

sette giorni, con un sonante 4-2 contro il Genoa. Al termine della stagione la squadra<br />

fu ammessa alla massima serie dell’epoca, la Prima Categoria. Dal 1914 al 1921 il club<br />

militò sempre nel girone ligure di Prima Categoria. Nel 1921 il miglior piazzamento in<br />

serie A: quarti nel proprio girone!<br />

Scorrendo poi velocemente l’albo storico biancoblù, si susseguirono anni di alti e bassi:<br />

persa la serie A nel 1923 per il Savona iniziò una lunga altalena tra serie B e serie C.<br />

Nelle stagioni successive rimase in Seconda Divisione (Serie B). Al termine della stagione<br />

1925-1926 fu promossa in Prima Divisione che, in seguito alla Carta di Viareggio<br />

(1926), era stata appena declassata a Serie Cadetta. Restò in Prima Divisione (Serie B)<br />

anche nei campionati successivi.<br />

Al termine della stagione 1928-1929 fu retrocessa in Terza Serie (allora Prima Divisione).<br />

Sfiorò la promozione in Serie B nel 1931-32 (3º nel Girone finale B), 1933-1934 (2º<br />

nel Girone Finale D) e nel 1938-1939 (4º nel Girone Finale A). Dalla stagione 1935-36 la<br />

Prima Divisione aveva cambiato nome in Serie C.


5° FROG CUP<br />

Le Squadre centenarie<br />

Nella stagione 1939-1940 la squadra<br />

ottenne la promozione in Serie B: dopo<br />

aver vinto il Girone Eliminatorio D con<br />

42 punti, arrivò seconda nel Girone Finale<br />

A e tornò così in Cadetteria dopo<br />

oltre 10 anni di assenza. Restò in Serie<br />

B per cinque stagioni consecutive dal<br />

1940-1941 al 1946-1947 (il campionato<br />

1943-1944 non si giocò a causa della<br />

seconda guerra mondiale), sfiorando<br />

la promozione in A nella stagione del<br />

debutto 1940-41, quando arrivò quarta.<br />

Al termine della stagione 1947-48 retrocesse<br />

in Serie C<br />

Rimase in C fino alla stagione 1951-<br />

1952 quando, in seguito ad una riforma<br />

dei campionati che trasformò la Serie<br />

C in un campionato a girone unico, la<br />

squadra retrocesse in IV Serie. Il primo<br />

campionato in IV Serie fu disastroso<br />

per il Savona che addirittura arrivò ultimo<br />

nel proprio girone e retrocesse in<br />

Promozione Regionale.<br />

Dopo alcuni anni trascorsi nei Campionati<br />

Regionali i biancoblù riuscirono a<br />

tornare prima in Serie D e poi, al termine<br />

della stagione 1958-1959, in Serie<br />

C. Restarono in terza divisione fino alla<br />

stagione 1965-66 quando, arrivando<br />

primo nel Girone A, il Savona tornò in B<br />

dopo oltre 20 anni di assenza. Queste<br />

le presenze dei biancoblu in quella indimenticabile<br />

stagione: 33 Verdi; 32<br />

Natta, Fazzi, Gittone, Taccola; 30 Pozzi;<br />

28 Pietrantoni; 25 Ratti; 23 Bruno; 22<br />

Corucci; 19 Valentino Persenda; 18 Rosin;<br />

16 Tonoli; 13 Calzolari; 9 Pittofrati; 4<br />

Tosello, Bertani; 2 Vannini; 1 Dubourgel.<br />

Era il Savona guidato da Giovanni Gadolla:<br />

ritornato a Savona allestisce, con<br />

grande fatica, la squadra della promozione;<br />

muore sul campo. Un vero e proprio<br />

segno del destino. A Valdagno l’8<br />

Maggio 1966 un infarto coglie il commissario<br />

biancoblu mentre assiste alla<br />

partita con il Marzotto. La settimana<br />

seguente il successo nel girone A della<br />

Serie C è definitivamente assegnato al<br />

Savona, che travolge (5-1) l’Ivrea.<br />

Il ritorno in cadetteria durò però solo<br />

una stagione poiché, nonostante la<br />

presenza in rosa di elementi di spicco<br />

quali gli emergenti Pierino Prati e Giuseppe<br />

Furino e gli esperti Eugenio<br />

Fascetti, Glauco Gilardoni e Giobatta<br />

Zoppelletto e alcuni risultati prestigiosi<br />

quali le due vittorie nei due derby regionali<br />

al Bacigalupo contro Sampdoria<br />

e Genoa (entrambi decisi da Gilardoni)<br />

e un’eclatante 5-1 sul Modena, i savonesi,<br />

a seguito di una fatale sconfitta<br />

esterna contro il Catania all’ultima di<br />

campionato, si classificarono in quartultima<br />

posizione, sfortunatamente<br />

proprio nella stagione in cui le retrocessioni<br />

in C erano state portate da 3 a 4.<br />

Negli ultimi 40 anni il club ha militato<br />

in vari campionati minori come la Serie<br />

C1, la Serie C2, la Serie D e l’Eccellenza.<br />

Dall’anno 1986-87 al 2001-02 attraversò<br />

un periodo di crisi in cui giocò<br />

sempre nelle serie dilettantistiche. Riuscì<br />

a risalire in C2 per due stagioni, per<br />

poi retrocedere nuovamente nel 2005<br />

e tornare in Serie D, fino alla stagione<br />

2009-2010.<br />

Sono stati anni travagliatissimi. Anni di<br />

fallimenti societari e di rinascite.<br />

Il 29 giugno 2012 il Savona Fbc Srl rileva<br />

il titolo sportivo dalla fallita Savona<br />

1907 fbc Spa ed espleta le formalità per<br />

iscriversi al campionato di Lega Pro:<br />

una nuova avventura comincia. Il principale<br />

obiettivo della nuova società è<br />

creare in casa i campioni del domani,<br />

rafforzando il settore giovanile. Proviamo<br />

però a schierare questa formazione:<br />

Zenga, Arnuzzo, Fascetti, Lippi,<br />

Furino, Cucchi, Enzo, Fazzi, Barlassina,<br />

Teneggi, Prati. E poi Bacigalupo, Bongiorni,<br />

Barozzi, Guerra, Taccola, Pittofrati.<br />

Hanno vestito il biancoblù in gioventù,<br />

per poi spiccare il volo verso le<br />

serie maggiori, un portiere come Walter<br />

Zenga, scudettato con l’Inter e poi<br />

arrivato ad un soffio del vincere i mondiali,<br />

un difensore come Arnuzzo, affermatosi<br />

poi con la Samp, oppure un altro<br />

difensore come Lippi, ancor più celebre<br />

come allenatore, vincente in<br />

tutto con la Juve e la Nazionale. E<br />

poi Furino: otto scudetti, due coppe<br />

Italia ed una UEFA dop essere<br />

cresciuto nel Savona, Enrico Cucchi,<br />

straordinario talento capace di esordire<br />

a sedici anni prima di volare<br />

verso l’Inter e verso un atroce destino;<br />

Enzo, possente centrocampista<br />

affermatosi poi nel Lecce (assieme<br />

ad un altro ex del Savona, Negretti).<br />

Ancora: Fazzi, grande attaccante,<br />

affermatosi poi nella Casertana,<br />

Barlassina, conosciutissimo dalla<br />

nostre parti, che da Savona spiccò il<br />

volo verso la serie B, come Teneggi,<br />

passato poi al Torino, al Catania, al<br />

Foggia. Infine , il grandissimo Pierino<br />

Prati, che da Savona volò verso<br />

Milan prima e Roma poi, vincendo<br />

uno scudetto, due Coppe Italia, una<br />

Coppa Campioni da grandissimo<br />

protagonista contro l’Ajax e due<br />

Coppe delle Coppe. L’augurio più<br />

grande è che i giovani che vestiranno<br />

il biancoblù possano ripercorrere<br />

la strada di chi li ha preceduti!


INTERVISTE<br />

a cura di Max Brianzoni<br />

Andrea Biasi - Allenatore Giovanissimi Regionali<br />

Mister Biasi, quando e in che modo è iniziata la sua<br />

carriera di Allenatore?<br />

Ho preso la decisione di allenare nel momento in cui i<br />

miei allenamenti da giocatore erano diventati più una<br />

lotta contro le ginocchia che un divertimento. Arrivando<br />

da una famiglia in cui il calcio è religione e con<br />

un Papà che nel mondo del pallone ci è nato, un giorno<br />

ho chiesto a Lui, di poter fare il Suo collaboratore<br />

nella Juniores regionale che allenava. A fine stagione<br />

2007/2008 ero entusiasta del lavoro fatto, ma voglioso<br />

di partire io, con un mio lavoro e così, la Società in<br />

cui allenavo all’epoca, mi ha affidò la Giovanissimi B<br />

‘95 per la stagione 2008/2009. Inizio della storia.<br />

Ci parli del suo arrivo in <strong>Frog</strong> e della sua prima esperienza<br />

regionale...<br />

Il mio arrivo in <strong>Frog</strong> nasce forse un anno prima di<br />

quanto effettivamente avvenuto. Conosco il Direttore<br />

Sportivo dai tempi in cui ci affrontavamo nella periferia<br />

sud di <strong>Milano</strong>. In un amichevole pre campionato<br />

della stagione 2011-2012 contro la <strong>Frog</strong> mi avvicina<br />

chiedendomi cosa avrei fatto la stagione dopo (non si<br />

può dire che lui non progetti prima il lavoro) ed io risposi<br />

che non lo sapevo e che costavo tanto (magari).<br />

Lui mi rispose: Noi siamo ricchi. Come prima esperienza<br />

regionale andrebbe valutata definitivamente<br />

nell’edizione del prossimo Giugno. Ad oggi non ho<br />

trovato differenze abissali con le precedenti gestioni.<br />

L’unica piccola differenza la denoto nella gestione del<br />

gruppo.<br />

Le viene in mente qualche episodio simpatico, legato<br />

alle sue esperienze passate?<br />

Gli unici episodi particolari sono legati a qualche esultanza<br />

(che ogni tanto fatico a trattenere). La prima,<br />

una corsa infinita sotto la tribuna dopo una vittoria nel<br />

primo anno di attività. La seconda sicuramente in una<br />

vittoria a Casorate, ove al terzo gol della mia squadra<br />

ho abbracciato un po’ energicamente il mio collaboratore<br />

Fileti, non avendo calcolato la fossetta nel terreno<br />

che ci divideva.<br />

L’allenatore, la squadra, gli allenamenti: il ruolo del tecnico<br />

nel calcio dilettantistico di oggi?<br />

Voglio dai miei ragazzi il 100% in ogni allenamento, però<br />

ogni tanto torno indietro con il pensiero e penso che<br />

questo era un momento di puro divertimento per me ed<br />

i miei vecchi compagni, quindi cerco di smussare un po’<br />

la mia rigidità in alcuni frangenti. In base ai gruppi che<br />

alleni penso si debbano anche modificare alcune tue<br />

caratteristiche gestionali. Più che da tecnico parlo da<br />

persona e purtroppo nel calcio dilettantistico ho trovato<br />

poche persone con le quali ho stretto un legame di amicizia,<br />

in quanto pochi sono quelli veri e molti quelli con<br />

secondi fini.<br />

Come prepara la partita e dirige l’ultimo allenamento di<br />

rifinitura?<br />

Le partite le preparo dall’ultimo minuto della gara precedente.<br />

Ora ho molto meno tempo di qualche anno fa,<br />

quando se avevi un minuto volavi da un campo all’altro<br />

per studiare le squadre del girone ed i ragazzi che ne<br />

facevano parte. Non ho mai suddiviso gli allenamenti<br />

facendo dell’ultimo la rifinitura, ma ho sempre suddiviso<br />

tutto nell’arco della settimana, così come il lavoro fisico<br />

e tecnico. Stessa intensità su tutti gli argomenti per tutta<br />

la settimana.<br />

Secondo lei merita di essere lodato di più chi fa le<br />

prestazioni migliori o chi si allena più duramente?<br />

Credo che una cosa sia conseguenza dell’altra, anche<br />

se devi sempre fare il calcolo con i valori tecnici/fisici/<br />

umani che hai.<br />

Si ritiene più soddisfatto quando un ragazzo mostra miglioramenti<br />

evidenti oppure quando si vince una partita?<br />

In tutti e due i casi. Quest’anno ho qualche ragazzo che<br />

non consideravo nemmeno facente parte della rosa ad<br />

inizio stagione ed oggi risulta quasi inamovibile. Questo<br />

mi gasa davvero. Vincere una partita con ragazzi che<br />

hanno fatto tutti questo percorso mi emoziona particolarmente.<br />

Non ho mai allenato una squadra partita per<br />

arrivare in alto. Se lo fai attraverso il percorso di miglioramento<br />

di ragazzi a cui non si davano “2 lire” (e magari<br />

arrivi al risultato più sognato) è uno spettacolo.<br />

Cosa ne pensa della frase di De Coubertin che<br />

l’importante non è vincere ma partecipare? Sono amico<br />

del buon Trap, un mourinhano convinto, un Capelliano<br />

d’infanzia e Zeman mi caccerebbe al primo stage. Basta<br />

come risposta?


INTERVISTE<br />

a cura di Max Brianzoni<br />

Andrea Pedrazzini - Capitano Prima Squadra<br />

Parlaci di te dei tuoi inizi e del tuo arrivo in <strong>Frog</strong>…<br />

Ho dato i miei primi calci nel settore giovanile del Milan,<br />

poi noi classe 1985 siamo passati in blocco all’Inter,<br />

l’anno in cui il Milan ha rinunciato ad alcune categorie<br />

di ragazzi , l’anno dei vari Kluivert, ecc.…Dopo 4 splendide<br />

stagioni all’Inter, ho vestito la maglia della Berretti<br />

del Calcio Monza per 2 anni, poi, nel 2003, ho esordito<br />

eattività in Prima l’ACCHIAPPASOGNI<br />

Squadra, in C2. Avevo 18 anni ed è stata<br />

un’esperienza meravigliosa. In totale quell’anno ho<br />

Jose Chilavert: il portiere goleador che ha distrutto il<br />

totalizzato una decina di presenze tra Coppa Italia e<br />

luogo comune sull’incapacità dei portieri di giocare la<br />

campionato e per un soffio non siamo entrati in zona<br />

palla con i piedi, un idolo! Nominato miglior portiere del<br />

playoff. Gli anni successivi sono stati un po’ travagliati<br />

mondo nel 1995/96/98<br />

e segnati da tanti infortuni. Da Monza sono passato alla<br />

Pro Walter Sesto, Zenga: dove uno giocai dei davvero portieri poco, che ho poi amato a Seregno di più in da D,<br />

un’annata piccolo, grande da dimenticare Uomo Ragno! perché Nominato ho subito miglior un infortunio portiere<br />

al del ginocchio mondo nel che 1989/90/91 mi ha costretto a stare fuori dal campo<br />

per quasi un anno. Nel frattempo studiavo all’ università<br />

ed ho deciso di concentrare i miei sforzi maggiormente<br />

sullo studio . Nel 2006 sono passato al Rozzano Calcio<br />

in eccellenza e lì son rimasto 2 anni. Poi mi sono laureato<br />

ed ho accantonato il calcio per iniziare lavorare. Ma la<br />

passione per questo sport mi ha convinto a riprendere e, Tu sei il capitano... Com’è il rapporto con i tuoi compagni ?<br />

grazie ad una telefonata di un amico, sono approdato in Eccezionale, Il rapporto coi ragazzi è davvero meraviglioso. 4<br />

<strong>Frog</strong>, 4 anni fa…ed è iniziata l’avventura…<br />

anni passati in <strong>Frog</strong> e posso affermare che la vera forza di una<br />

Il vostro campionato come sta procedendo?<br />

squadra è la coesione di un gruppo. C’è una gran voglia di metter-<br />

Devo dire che ogni categoria che si approccia nasconde si a disposizione dello staff tecnico e di imparare tanto. I giovani<br />

molte insidie. Siamo partiti così così, poi c’è stato un mo- hanno spirito di sacrificio e sono sempre aiutati dai “senatori”,<br />

mento di grossa difficoltà che è coinciso con i mesi di che danno loro il buon esempio.<br />

novembre e dicembre, in cui alcuni risultati poco felici Che rapporto hai con il mister ?<br />

ci hanno fatto perdere molti punti importanti. Ora è un Ho imparato a conoscerlo e apprezzo tantissimo la sua voglia e<br />

momento buono, abbiamo ritrovato compattezza e risul- determinazione. Ha tanta grinta, che trasmette alla squadra ed è<br />

tati… bisogna continuare a lavorare così.<br />

molto preparato. Possiamo fare bene con lui.<br />

In cosa siete cresciuti in questi mesi e in cosa, invece, Quali sono gli obiettivi stagionali, della squadra?<br />

dovete ancora migliorare ?<br />

L’obiettivo della squadra adesso è di scendere in campo, partita<br />

Abbiamo cercato di creare gruppo e compattezza tra dopo partita e mettere in pratica quanto si prova durante la set-<br />

compagni, cosa che un po’ è venuta meno nella prima timana. La classifica si guarda il meno possibile, perché ogni do-<br />

parte della stagione. Il mister sta lavorando molto tattimenica è determinante. E’ una fase cruciale del campionato in cui<br />

camente, imprimendo sempre più il suo marchio di fab- sappiamo che non possiamo sbagliare. Noi ci siamo.<br />

brica. I frutti si vedono, ora bisogna continuare su questa<br />

strada, convinti che possiamo chiudere la stagione alla<br />

grande.


“Abbiamo vinto una battaglia…<br />

non la guerra…”<br />

a cura di Luca Bertani<br />

Il fine settimana del 9 e 10 Febbraio scorso è stato<br />

sicuramente per i nostri Esordienti 2001 un momento<br />

ricco di emozioni.<br />

Abbiamo iniziato nel migliore dei modi il campionato<br />

di primavera con una bella e netta vittoria nella<br />

partita casalinga con il Paderno Dugnano e abbiamo<br />

anche ricevuto una lezione di stile e di calcio<br />

dai pari età del Brescia incontrati la domenica in un<br />

inedito triangolare a 11.<br />

Sabato, dopo una settimana di allenamenti non<br />

proprio esaltanti per intensità ed impegno, i ragazzi<br />

venivano riuniti nello spogliatoio dove il Mister cercava<br />

di stimolarli soprattutto su attenzione e concentrazione.<br />

Al fischio d’inizio le due squadre che non si erano<br />

mai affrontate si studiano timidamente, ma già al<br />

secondo minuto arriviamo al tiro con Antonio ben<br />

lanciato da Bertoletti.<br />

Con un po’ più di coraggio e con qualche azione in<br />

cui non ci fossilizziamo con i soliti ripetuti passaggi<br />

in verticale sulla medesima fascia, riusciamo ad arrivare<br />

al tiro al 3’ ed al 4’ con Bertani e Bertoletti.<br />

Dobbiamo però aspettare fino al 13’ per passare in<br />

vantaggio.Ruberto calcia di potenza una punizione<br />

che si stampa sulla traversa a portiere battuto che<br />

nulla può sul successivo tiro di Antonio che è il più<br />

veloce nella ribattuta.<br />

Al 15’ potremo incrementare il vantaggio ma Bertani<br />

dopo una discesa sulla sinistra si lascia “ingolosire”<br />

ed “incantare” dal portiere che gli respinge il tiro<br />

mentre al centro dell’area De Micheli attendeva solo<br />

il passaggio per segnare a porta vuota!<br />

L’inizio del secondo tempo ci vede subito protagonisti;<br />

Tinelli, appena entrato, segna di testa su calcio<br />

d’angolo spettinandosi il ciuffo al gel!<br />

La partita sembra ormai a senso unico con una sola<br />

ripartenza dei nostri avversari ben recuperata in velocità.<br />

Dopo un tiro di Spavone è il turno di Moia al 6’ ribadire<br />

in gol con un rocambolesco tocco che spiazza<br />

il portiere.<br />

Al 7’ segnaliamo l’unico tiro dei nostri avversari che<br />

cercano con convinzione e orgoglio di ribaltare il risultato.Ma<br />

come spesso accade gli avversari si sbilanciano<br />

e tocca a Spavone al 18’ segnare con un<br />

gran tiro sul palo lontano.Al di là del gol segnaliamo<br />

che il tiro viene praticamente respinto da un montante<br />

interno della porta dando la sensazione di non<br />

aver superato la riga; alle successive rimostranze<br />

sonore del pubblico risponde il portiere del Paderno<br />

che con fermezza e tranquillità chiarisce che la palla<br />

è entrata.<br />

Complimenti per aver insegnato qualcosa a tutti i<br />

presenti.


“Abbiamo vinto una battaglia…<br />

non la guerra…”<br />

a cura di Luca Bertani<br />

Il terzo tempo con il risultato ormai acquisito ci<br />

vede più tranquilli e spavaldi.<br />

Andiamo al tiro altre tre volte in pochi minuti al<br />

1’,al 7’ e al 10’; al 12’ finalmente la palla giusta con<br />

Bertani che ribadisce in rete un tiro di De Micheli.<br />

Al 16’ passiamo ancora con Messina che da fuori<br />

area trova l’angolo giusto.<br />

Sul finire assistiamo alla bella azione corale della<br />

squadra iniziata dalla difesa che porta Bertani<br />

lungo la fascia sinistra fino in area dove, memore<br />

del primo tempo, attira difensore e portiere per poi<br />

servire De Micheli che colpisce la traversa da pochi<br />

passi!<br />

In definitiva una partita alla nostra “portata” che<br />

abbiamo saputo gestire nel migliore dei modi<br />

facendo vedere anche tratti di gioco ben organizzati<br />

e corali come dimostra anche l’aver segnato<br />

con sei diversi ragazzi.<br />

La domenica successiva, come dicevamo, siamo<br />

stati impegnati in due incontri con le squadre A e<br />

B del Brescia Calcio.<br />

Tip! Tip!<br />

Non abituati ancora a giocare a 11 e con 4 inserimenti<br />

dei 2002 (che ringraziamo per il loro impegno<br />

e bravura) abbiamo potuto però ammirare due<br />

validissime squadre che ci hanno sorpreso per<br />

umiltà e perfetta organizzazione di gioco facilitata<br />

anche dal netto divario tra le formazioni.<br />

Una “domenica diversa” che spero sia servita ai<br />

ragazzi per rendersi conto di come con la volontà,<br />

l’impegno, la voglia di giocare insieme, l’attenzione<br />

e la concentrazione in allenamento possano portare<br />

dei loro coetanei ad esprimersi a questi livelli.<br />

Catapultati sulla Luna il sabato, siamo tornati domenica<br />

con i piedi per terra, anche se altre battaglie<br />

ci aspettano e altre occasioni arriveranno per<br />

superare le nostre debolezze e le nostre disattenzioni.<br />

Tip!


Top 11<br />

A cura Stefano Licciardello<br />

BIANCHI (2000): nel suo ruolo si mette in evidenza<br />

per la sua compostezza e i modi pacati, in chiaro<br />

contrasto con la sana pazzia che contraddistingue i<br />

suoi colleghi delle altre categorie. Calmo e misurato<br />

riesce tuttavia, una volta entrato in campo a esternare<br />

quella personalità che fa di lui un leader della<br />

zona difensiva, comanda i compagni con decisione<br />

facendo in modo quasi sempre che la sua squadra<br />

subisca il minor numero di pericoli. GUIDA<br />

BERNINI (2004):si distingue per velocità e buona<br />

tecnica rivelandosi quasi sempre un brutto cliente<br />

per tutti quegli attaccanti che se lo trovano davanti.<br />

Le sue caratteristiche principali sono il difendere ad<br />

ogni stregua la propria zona del campo ed attaccare<br />

galoppando sulla fascia appena ne ha la possibilità.<br />

Stantuffo inesauribile sviluppa una mole di gioco<br />

impressionante. IRRIDUCIBILE<br />

CANNONE (2003): grande caparbietà, carattere e<br />

grinta fanno di lui un ostacolo insormontabile per<br />

chiunque. Dalla sua fascia difficilmente si riesce a<br />

passare. Buono tecnicamente oltre a difendere con<br />

intelligenza sa anche attaccare gli spazi supportando<br />

i suoi compagni nelle azioni offensive. SCOGLIO<br />

GADELRAB (1999): tipo riservato e schivo fuori dal<br />

campo appena entra in partita si trasforma diventando<br />

un vero e proprio condottiero, non solo della<br />

difesa ma di tutta la squadra. Superalo ed arrivare a<br />

vedere la porta è impresa veramente ardua per gli<br />

avversari che hanno la sfortuna di trovarselo davanti<br />

come diretto avversario. GIGANTESCO<br />

QUAGLINO (1997): il “capitano”, sempre misurato, sempre<br />

presente, sempre determinante, ha trascorso la sua<br />

vita calcistica da noi diventando ogni anno sempre di più<br />

uno dei pochi punti di riferimento per gli atleti più piccoli.<br />

Nel suo ruolo la possibilità di sbagliare non è contemplata<br />

e quindi o si è come lui o è meglio lasciare stare. Con<br />

lui al centro della difesa non passa lo straniero. FARO<br />

GISMUNDI (2001): veloce, combattivo e tecnicamente<br />

molto valido da alla sua squadra quel valore aggiunto che<br />

agli avversari spesso manca. Spesso e volentieri dalla sua<br />

corsia di gioco nascono le azioni offensive più pericolose.<br />

Le sue galoppate si concludono quasi sempre con traversoni<br />

invitanti per le punte che si trovano nella condizione<br />

di spingere il pallone soltanto in rete. PROPULSORE<br />

SANTOMASSIMO (Prima Squadra): la passione, la voglia<br />

e la sua sana rabbia agonistica ne fanno un vero e proprio<br />

esempio per i compagni e per gli appassionati di calcio.<br />

Quando c’è lui in campo lo si nota subito.<br />

La sua capacità sia di contrastare il gioco avversario, sia<br />

di spronare e spingere i compagni spesso sono stati decisivi<br />

e determinanti per il risultato finale delle partite. In<br />

mezzo al campo detta legge imponendosi grazie alle doti<br />

tecniche ed all’esperienza. LOTTATORE<br />

TERLIZZI (Juniores): oltre ad essere un pezzo pregiato della<br />

squadra è anche un vero e proprio pezzo storico della<br />

società. Gioca in <strong>Frog</strong> da sempre e se sulle fasce laterali<br />

sovente bisogna riseminare la colpa è esclusivamente<br />

sua. Con le sue galoppate interminabili infatti macina in<br />

ogni gara chilometri di campo spingendo come un mastino<br />

ed elargendo ultimi passaggi da vero campione. Avere<br />

giocatori come lui in squadra è un privilegio di pochi. FOL-<br />

LETTO<br />

BOZZINI (2002): ordinato e diligente raramente sbaglia la<br />

giocata. Il suo ruolo lo mette nella posizione di dirigere in<br />

modo concreto i compagni in un gioco corale. La sua presenza<br />

in mezzo al campo oltre a dare sicurezza al reparto<br />

difensivo permette di avere quella qualità in più rispetto<br />

agli avversari. DIRETTORE<br />

AGRILLO (1996): dolce sorpresa di questa stagione ha impiegato<br />

veramente poco tempo a farsi conoscere da compagni<br />

e tifosi. Dotato di una tecnica sopraffina e di una velocità<br />

rara da riscontrare nella sua categoria è diventato in<br />

assoluto uno dei migliori finalizzatori. RAPACE<br />

VINASSA (1998): anche lui un nuovo arrivo, anche lui una<br />

bella sorpresa che in meno di una stagione ha saputo far<br />

innamorare i tifosi per le sue giocate decise e piene di estro.<br />

Davanti alla porta difficilmente i difensori riescono a<br />

limitarne le giocate. KILLER.


Momenti <strong>Frog</strong><br />

Ecco il nostro Vinassa il solito ritardatario ma<br />

adesso mi sente !<br />

“E allora arbitro non sono<br />

mica qui a pettinare le<br />

bambole porca paletta!<br />

Speriamo che oggi mio figlio non sbagli i soliti<br />

tre goal!<br />

“E allora arbitro non sono<br />

mica qui a pettinare le<br />

bambole porca paletta!<br />

I tre dell’ave maria ! Chi sono?<br />

Sono fuori dallo spogliatoio che mi aspettano ma<br />

ho solo 10 minuti di ritardo !!!!<br />

Finalmente ho trovato il mio gemello!<br />

Luglio quando arrivi ? Un bel viaggetto a<br />

Barcellona con i 2000 me lo merito proprio!


Anno II Marzo 2013<br />

Mond <strong>Frog</strong><br />

Mondo <strong>Frog</strong><br />

House Organ di <strong>Frog</strong> <strong>Milano</strong><br />

Distribuzione Gratuita<br />

Redazione : Elisabetta Massimiliano Raffaele Stefano<br />

Hanno collaborato : Luca Bertani - Massimo Dornini - Massimo Cattaneo - Francesco Di Lao

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