Pasqua Giallo Verde - Frog Milano

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Mondo Frog Anno II N°1 Marzo Distribuzione Gratuita SOMMARIO L’arbitro ha sempre ragione Pag .3 Max Brianzoni 50 Volte Samurai Pag.4 Massimo De Paoli Allievi e Giovanissimi Pag 5-6 Il Punto del Mese Pasqua Giallo Verde Pag.7 Squadre Centenarie Pag.8-9 Savona e Asd Baveno Intervista Andrea Biasi Pag.10 Max Brianzoni Interivsa Andrea Pedrazzini Pag.11 Max Brianzoni Abbiamo vinto ...... Pag 12-13 di Luca Bertani La top 11 Stefano Licciardello Pag.14 EDITORE A.c.d.Frog Milano www.calciofrogmilano.it ART DIRECTOR Massimiliano Brianzoni maxbrianzoni@gmail.com Redazione Massimiliano Brianzoni Elisabetta Boscarello, Stefano Licciardello,Raffaele Libraro Fotografi Max Grilli,Stefano Licciardello Massimiliano Brianzoni,Massimo Dornini Produzione e Grafica Fotomaxi info@fotomaxi.ti ‘L’Editore non si assume responsabilità per inesattezze riguardanti articoli, le foto, e le inserzioni pubblicitarie. Eventuali reclami andranno formulati in forma scritta tramite raccomandata A/R. direttamente alla casa editrice. Il materiale (testi e foto) ricevuto e non richiesto anche se non pubblicato non sarà restituito.
L’arbitro ha sempre ragione di Massimiliano Brianzoni Mi ha chiesto di scrivere questo articolo il nostro vice presidente Franco Boscarello e chiederlo al sottoscritto che in tribuna non le manda di certo a dire alla classe arbitrale è una sfida che ho raccolto volentieri. Ed ecco cosa penso dell’Arbitro questo famigerato in giacchetta nera ( ma anche viola o gialla) che dirige le partite . L’arbitro è un appassionato di sport, talvolta di uno e talvolta di più sport, talvolta è un ex praticante di sport. E’ sicuramente una persona che crede nello sport, nella lealtà tra le parti, che è chiamato ad intervenire per risolvere una controversia (di sport!) essendo al di sopra delle parti. E’ una persona che talvolta sacrifica la famiglia, gli affetti, il lavoro, il proprio tempo libero: però lo fa con dedizione, volontariamente perché non vi è costretto da alcuno. Non è un martire, non è una vittima, talvolta è un capro espiatorio utilizzato per giustificare una prestazione insoddisfacente e/o una sconfitta. L’arbitro ha sempre ragione, ma non perché è infallibile, ma perché è il regolamento che gli impone di avere ragione: poiché l’arbitro deve dirimere in una frazione di secondo una questione, anche ingarbugliata, che altrimenti dalle parti sarebbe discussa per molto tempo e non troverebbero mai un accordo. E’ un uomo con dei valori, che deve prendere sempre la decisione giusta. In una competizione è l’unico cui non è consentito sbagliare, ma ‘purtroppo’ sbaglia anche lui perché è un essere umano e dove c’è uomo c’è errore, seppure involontario e sempre in assoluta buona fede. E’ il primo ad essere rammaricato quando si accorge di aver commesso un errore, ma non può fare nulla: perché cerca di rimediarvi equivarrebbe commetterne un altro. E questa volta sì, che sarebbe grave: perché sarebbe un errore commesso con volontarietà. Non è mai, o quasi mai, aiutato. Addirittura, talvolta, è ingannato perché dall’errore dell’arbitro si può trarre vantaggio. Talvolta quello che è evidente per tutti o che vedono tutti (atleti, dirigenti, pubblico, ecc.) non lo vede l’arbitro: perché può non essere nella migliore posizione per ben giudicare, oppure può essere coperto dai giocatori, oppure altro ancora. Talvolta può essere permissivo. Talvolta può sembrare arrogante, presuntuoso, magari è solamente risoluto, deciso, che non consente interferenze nel proprio operato. Nell’ambito dell’evento sportivo, l’Arbitro ha comunque una funzione educativa. Tale posizione è determinata non dalla persona che è, ma dal ruolo che ha: è un cosiddetto Educatore funzionale, aspetto determinato dalla funzione che l’Arbitro ha nell’evento sportivo. La posizione educativa è sempre presente ogni qualvolta esistono relazioni con altri: sta a chi interpreta la posizione renderla bene-educativa o male-educativa. Dal punto di vista tecnico, l’Arbitro ha una funzione molto chiara: impersonifica e garantisce il regolamento necessario alla realizzazione di un progetto. Egli è quindi segno del fatto sportivo. Dal punto di vista educativo tener presente che in partenza l’Arbitro è il massimo simbolo di quella che viene definita come l’essenza del “gioco”: la gratuità totale. L’Arbitro svolge il suo compito senza avere alcun utile immediato: le squadre, i tifosi, i dirigenti... hanno il primo scopo nel vincere la gara. L’Arbitro è quindi nel fatto sportivo l’altruista per eccellenza, è il simbolo del dono, è funzionalizzato all’altro. L’Arbitro è presente per dar modo agli altri di giocare: è presente quindi per consentire che altri realizzino il loro progetto Bene ragazzi, questo è quello che penso oggi mentre vi scrivo l’articolo e lo sto facendo senza la pressione della partita ovvio la domenica le cose cambiano, ma io per primo e tutti dovremmo essere meno presuntuosi e aiutare di piu la classe arbitrale!
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