Pasqua Giallo Verde - Frog Milano
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L’arbitro ha sempre ragione<br />
di Massimiliano Brianzoni<br />
Mi ha chiesto di scrivere questo articolo<br />
il nostro vice presidente Franco Boscarello<br />
e chiederlo al sottoscritto che<br />
in tribuna non le manda di certo a dire<br />
alla classe arbitrale è una sfida che ho<br />
raccolto volentieri. Ed ecco cosa penso<br />
dell’Arbitro questo famigerato in giacchetta<br />
nera ( ma anche viola o gialla)<br />
che dirige le partite .<br />
L’arbitro è un appassionato di sport,<br />
talvolta di uno e talvolta di più sport,<br />
talvolta è un ex praticante di sport. E’<br />
sicuramente una persona che crede<br />
nello sport, nella lealtà tra le parti, che<br />
è chiamato ad intervenire per risolvere<br />
una controversia (di sport!) essendo al<br />
di sopra delle parti.<br />
E’ una persona che talvolta sacrifica<br />
la famiglia, gli affetti, il lavoro, il proprio<br />
tempo libero: però lo fa con dedizione,<br />
volontariamente perché non vi è<br />
costretto da alcuno.<br />
Non è un martire, non è una vittima,<br />
talvolta è un capro espiatorio utilizzato<br />
per giustificare una prestazione insoddisfacente<br />
e/o una sconfitta.<br />
L’arbitro ha sempre ragione, ma non<br />
perché è infallibile, ma perché è il regolamento<br />
che gli impone di avere ragione:<br />
poiché l’arbitro deve dirimere in una frazione<br />
di secondo una questione, anche<br />
ingarbugliata, che altrimenti dalle parti<br />
sarebbe discussa per molto tempo e<br />
non troverebbero mai un accordo.<br />
E’ un uomo con dei valori, che deve<br />
prendere sempre la decisione giusta.<br />
In una competizione è l’unico cui non<br />
è consentito sbagliare, ma ‘purtroppo’<br />
sbaglia anche lui perché è un essere<br />
umano e dove c’è uomo c’è errore, seppure<br />
involontario e sempre in assoluta<br />
buona fede.<br />
E’ il primo ad essere rammaricato<br />
quando si accorge di aver commesso<br />
un errore, ma non può fare nulla: perché<br />
cerca di rimediarvi equivarrebbe<br />
commetterne un altro. E questa volta sì,<br />
che sarebbe grave: perché sarebbe un<br />
errore commesso con volontarietà.<br />
Non è mai, o quasi mai, aiutato. Addirittura,<br />
talvolta, è ingannato perché<br />
dall’errore dell’arbitro si può trarre vantaggio.<br />
Talvolta quello che è evidente per tutti<br />
o che vedono tutti (atleti, dirigenti, pubblico,<br />
ecc.) non lo vede l’arbitro: perché<br />
può non essere nella migliore posizione<br />
per ben giudicare, oppure può<br />
essere coperto dai giocatori, oppure<br />
altro ancora.<br />
Talvolta può essere permissivo.<br />
Talvolta può sembrare arrogante, presuntuoso,<br />
magari è solamente risoluto,<br />
deciso, che non consente interferenze<br />
nel proprio operato.<br />
Nell’ambito dell’evento sportivo,<br />
l’Arbitro ha comunque una funzione<br />
educativa.<br />
Tale posizione è determinata non dalla<br />
persona che è, ma dal ruolo che ha: è<br />
un cosiddetto Educatore funzionale,<br />
aspetto determinato dalla funzione che<br />
l’Arbitro ha nell’evento sportivo.<br />
La posizione educativa è sempre<br />
presente ogni qualvolta esistono relazioni<br />
con altri: sta a chi interpreta la<br />
posizione renderla bene-educativa o<br />
male-educativa.<br />
Dal punto di vista tecnico, l’Arbitro ha<br />
una funzione molto chiara: impersonifica<br />
e garantisce il regolamento necessario<br />
alla realizzazione di un progetto. Egli<br />
è quindi segno del fatto sportivo. Dal<br />
punto di vista educativo tener presente<br />
che in partenza l’Arbitro è il massimo<br />
simbolo di quella che viene definita<br />
come l’essenza del “gioco”: la gratuità<br />
totale. L’Arbitro svolge il suo compito<br />
senza avere alcun utile immediato: le<br />
squadre, i tifosi, i dirigenti... hanno il<br />
primo scopo nel vincere la gara.<br />
L’Arbitro è quindi nel fatto sportivo<br />
l’altruista per eccellenza, è il simbolo<br />
del dono, è funzionalizzato all’altro.<br />
L’Arbitro è presente per dar modo agli<br />
altri di giocare: è presente quindi per<br />
consentire che altri realizzino il loro<br />
progetto<br />
Bene ragazzi, questo è quello che penso<br />
oggi mentre vi scrivo l’articolo e lo<br />
sto facendo senza la pressione della<br />
partita ovvio la domenica le cose cambiano,<br />
ma io per primo e tutti dovremmo<br />
essere meno presuntuosi e aiutare<br />
di piu la classe arbitrale!