Hun e Po nelle Tradizioni - Scuola di Agopuntura Tradizionale
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Andare e Venire, Uscire ed Entrare<br />
Gli <strong>Hun</strong> e <strong>Po</strong>: Il Cammino dell’Uomo<br />
Da Oriente ad Occidente<br />
<strong>Scuola</strong> <strong>di</strong> <strong>Agopuntura</strong> Tra<strong>di</strong>zionale della Città <strong>di</strong> Firenze<br />
Tesi Tuina 2007<br />
Lynn Maria Minervini
In<strong>di</strong>ce<br />
Introduzione……………………………………………………4<br />
Il Tuina e La Percezione………………………………………....5<br />
Gli Shen…………………………………………………………6<br />
I Tre Tesori…………………………………………………….. 7<br />
Antenati e Fantasmi – <strong>Hun</strong> e <strong>Po</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Tra<strong>di</strong>zioni</strong>………………...9<br />
Le Dimore: <strong>Po</strong>lmone e Fegato………………………………….12<br />
L’Embriogenesi Energetica……………………………………..15<br />
La Nascita………………………………………………………16<br />
Yangming, o Yang Luminoso……………………………………..17<br />
Il Neonato e le sue Patologie Principali…………………………18<br />
Il Trattamento del Neonato…………………………………….20<br />
Caso Clinico……………………………………………………21<br />
Suwen, Primo Capitolo e il Tian gui………………………………22<br />
Pratiche <strong>di</strong> Lunga Vita…………………………………………..24<br />
L’Anziano e le sue Patologie…………………………………….27<br />
Il Trattamento dell’Anziano……………………………………..29<br />
Caso Clinico……………………………………………………..30<br />
Conclusioni……………………………………………………...33<br />
Bibliografia………………………………………………………35<br />
2
Appen<strong>di</strong>ce<br />
L’Embriogenesi Energetica (cont.)……………………………….37<br />
Il Neonato e le sue Patologie Principali (cont.)…………………...40<br />
Cenni sulla Diagnosi Energetico del Bambino……………………42<br />
L’Anziano e le sue Patologie (cont.)………………………………43<br />
Per i termini in cinese si usa il sistema pinyin con l’eccezione <strong>di</strong> titoli e citazioni <strong>di</strong><br />
testi che utilizzano un altro sistema <strong>di</strong> trascrizione. Le sigle dei meri<strong>di</strong>ani sono<br />
quelle <strong>di</strong> OMS tranne per GV e CV, si utilizzano DU e REN rispettivamente.<br />
La fotografia in copertina è <strong>di</strong> Auriel Stein, “Magistrato Wang e Famiglia”<br />
(British Library Board, 1907)<br />
3
La vita dell’uomo tra il cielo e la terra è come un puledro bianco che salta una scarpata: un<br />
lampo, ed è finito. Tutti gli esseri, quali che siano, improvvisamente escono, improvvisamente<br />
rientrano. Una trasformazione li genera, un’altra li fa morire. Tutti gli esseri viventi se ne<br />
lamentano e la specie umana se ne rattrista. Ma è solo uno spogliarsi dell’involucro naturale, e<br />
lasciarlo cadere è solo una liberazione grazie alla quale le anime e i corpi operano il grande<br />
ritorno. Il senza-forma va verso la forma, poi la forma va verso il senza-forma… 1<br />
Introduzione<br />
Gli hun e i po sono stati il punto <strong>di</strong> partenza <strong>di</strong> questa tesi. Parlare degli shen<br />
può essere solo riduttivo, e quello che è insondabile può sembrare lontano dal<br />
nostro vivere quoti<strong>di</strong>ano. Ma esplorare gli hun e i po potrebbe essere anche<br />
pertinente. In cinese, unire i loro nomi in “hunpo” è un modo comune per <strong>di</strong>re<br />
“anima”, e l’anima è ciò che caratterizza l’uomo, dalla nascita fino alla sua morte.<br />
Vedendo aumentare le malattie auto-immuni, l’auto<strong>di</strong>struzione, l’immobilità<br />
psicofisica, l’obesità e l’ossessione per la forma fisica, si potrebbe pensare che i po<br />
ed i loro squilibri non sono così lontani da noi. Nel nostro mondo bombardato da<br />
stimoli e gestito dalla fretta, non c’è il posto per l’immaginario che nutre la nostra<br />
psiche. Lo squilibrio degli hun <strong>di</strong>venta cinismo da una parte e degenera in deliri <strong>di</strong><br />
varie gradazioni dall’altra. Comunque l’analisi delle relazioni degli hun e dei po nella<br />
clinica, lo lascio a chi ha più esperienza <strong>di</strong> me.<br />
Prima, delle riflessioni sui shen e sui tre tesori shen, qi e jing: hun e po sono<br />
spiriti, gli hun si legano ai soffi ed i po alle essenze. La loro unione è anche l’unione<br />
dei tre tesori. L’equilibrio <strong>di</strong> hun e po è permesso da e permette l’equilibrio dei tre<br />
tesori. Come hun e po, sono i tre tesori che plasmano l’in<strong>di</strong>viduo nel suo cammino<br />
sulla terra. Il jing è la materia vitale, i soffi la animano, e gli shen coor<strong>di</strong>nano e<br />
sorvegliando, donano stabilità.<br />
Gli hun e i po sono un veicolo per entrare <strong>nelle</strong> tra<strong>di</strong>zioni antiche dove<br />
hanno un ruolo attivo. Capire il loro ruolo nell’antichità, nei riti e <strong>nelle</strong> tra<strong>di</strong>zioni<br />
popolari può solo arricchire la nostra comprensione del loro ruolo nella me<strong>di</strong>cina<br />
cinese. <strong>Po</strong>i, gli hun e i po con il loro “andare e venire” ed “entrare ed uscire” sono<br />
un veicolo per intraprendere il viaggio della vita e in particolare il venire, o uscita<br />
nel mondo dal Cielo Anteriore al Cielo <strong>Po</strong>steriore, dal non-manifesto al manifesto:<br />
l’embriogenesi, la nascita ed il neonato con le sue patologie e il tuina pe<strong>di</strong>atrico. La<br />
vita si evolve con la maturazione, il tian gui e le pratiche <strong>di</strong> lunga vita. Con gli anni i<br />
soffi si assottigliano e la materia si irrigi<strong>di</strong>sce, gli hun e i po desiderano separarsi:<br />
l’anziano e le sue patologie e il trattamento tuina dell’anziano. Così arriviamo<br />
all’andare dal mondo, o entrare <strong>di</strong> nuovo nel non-manifesto, che è la morte. La<br />
vita dell’in<strong>di</strong>viduo è un incamminarsi dall’oriente ad occidente, ma non è un<br />
incamminarsi dalla luce all’oscurità. Durante tutto il cammino c’è sempre una parte<br />
<strong>di</strong> sé esposta alla luce e l’altra all’ombra.<br />
1 Zhuang zi, cap. XXII, p. 201<br />
4
Il Tuina e La Percezione<br />
Il tuina, tecnica sviluppata nei secoli accanto agli altri rami della me<strong>di</strong>cina<br />
cinese, è adatto per trattare i neonati, gli anziani e <strong>di</strong>sarmonie dello shen.<br />
L’operatore, oltre alla preparazione teorica e tecnica, deve sviluppare la sensibilità<br />
e l’ascolto. La mano e il tatto si collegano al cuore, l’Imperatore. E’ il cuore che<br />
permette la connessione fra lo shen in<strong>di</strong>viduale e il mondo esterno. L’imperatore,<br />
responsabile per rituali ed offerte, trova il momento giusto e il modo appropriato.<br />
Ogni operatore deve ricercare queste qualità durante il trattamento. La capacità <strong>di</strong><br />
ascolto viene dal vuoto me<strong>di</strong>ano del cuore. Quando si ascolta un bambino che ci<br />
sussurra, o quando si suona la musica o si crea qualcosa, in quel momento c’è solo<br />
il presente; un attimo <strong>di</strong> eternità: “Al momento opportuno, quando l’occasione si<br />
presenta all’esterno, la maestria nasce dall’interno, la mano si muove seguendo il<br />
cuore, il metodo scaturisce dalla mano.” 2<br />
Accarezzare e strofinare il bambino sono gesti spontanei che<br />
contribuiscono enormemente al suo benessere psico-fisico. Da questi gesti<br />
spontanei si è sviluppato il tuina pe<strong>di</strong>atrico. Nei secoli si sono elaborate le tecniche<br />
e le teorie che riguardano l’evoluzione dei jingluo e la localizzazione <strong>di</strong> punti e zone<br />
da trattare nel bambino. Usando le mani con sensibilità, l’operatore o genitore può<br />
captare le comunicazioni non-verbali del neonato. Si evita <strong>di</strong> spaventare il<br />
bambino ed, oltre a trattare molte patologie senza effetti collaterali, rinforza la<br />
costituzione e wei qi, prevenendo le malattie.<br />
Il tuina è particolarmente idoneo per il trattamento dell’anziano. Sindromi da<br />
vuoto e ristagno <strong>di</strong>minuiscono circolazione e comunicazione creando falso calore,<br />
vento e dolore. Le manovre attivano la circolazione nei canali, stimolando soffi e<br />
sangue e facilitando le trasformazioni che formano jing acquisito e sangue. Spesso<br />
gli anziani si isolano e hanno pochi contatti fisici. Il grande me<strong>di</strong>co della <strong>di</strong>nastia<br />
Tang, Sun Simiao (590-682 d.c.) ha detto che le persone si ammalano “perché non<br />
hanno amore <strong>nelle</strong> loro vite e non sono ritenute preziose.” 3 Il tocco della mano,<br />
collegato con il cuore, è una potente me<strong>di</strong>cina per riattivare il contatto e la<br />
comunicazione con l’esterno.<br />
L’operatore tuina dovrebbe essere in grado <strong>di</strong> innescare un <strong>di</strong>alogo tastando<br />
zone e punti, ascoltare quali restano silenziosi e quali chiamano. Le <strong>di</strong>sarmonie<br />
dello shen creano una costrizione <strong>di</strong> qi, con stasi, tensione mentale e ten<strong>di</strong>nomuscolare,<br />
e blocco delle funzioni che genera calore o flegma. Il tuina apre i canali,<br />
restituendo la circolazione <strong>di</strong> qi, eliminando il calore che consuma yin e sangue,<br />
veicolo e <strong>di</strong>mora dello shen.<br />
2<br />
Dallo Yicong jinjian (“Lo Specchio d’Oro della Me<strong>di</strong>cina”) citato nella presentazione <strong>di</strong> Deng Liangyue a<br />
E. Rossi et al., Basi <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Cinese e Clinica <strong>di</strong> Tuina, CEA, Milano, 2004<br />
3<br />
Da Qianjin Yifang, citato in T.J. Kaptchuk, The Web That Has No Weaver, Contemporary Books, 2000,<br />
p.159, mia traduzione dall’inglese<br />
5
Gli Shen<br />
Shen, tradotto come spirito/i o anime psichiche, nella tra<strong>di</strong>zione cinese va<br />
ben oltre l’ambito della me<strong>di</strong>cina, infatti ha importanza nella filosofia, nella ritualità<br />
antica e <strong>nelle</strong> credenze ed usanze popolari.<br />
Da Rochat de la Vallée e da padre Larre, shen è definito: “il modo <strong>di</strong><br />
esprimersi alternante delle forze naturali (nel pittogramma a destra), si svolge sotto<br />
l’autorità delle influenze che vengono dall’alto.” Aggiungono: “Gli spiriti sono il<br />
Cielo in noi.” 4 L’ideogramma shen è formato da una parte fonetica shen “spiegare” e<br />
un ra<strong>di</strong>cale shi “mostrare, in<strong>di</strong>care”. La forma antica era composta <strong>di</strong> due linee<br />
orizzontali da cui scendevano tre linee. Le linee orizzontali rappresentano il cielo e<br />
quelle verticali, ciò che <strong>di</strong>scende dal cielo. 5 Secondo Wieger nel pittogramma a<br />
destra sono due mani che tendono una corda, dando un senso <strong>di</strong> estensione ed<br />
espansione; a sinistra, le luci che provengono dall’alto, con il significato <strong>di</strong> istruire:<br />
l’istruzione che il cielo, dall’alto, dona all’uomo. Nel <strong>di</strong>zionario Ricci alcune<br />
definizioni citati sono: spiriti, Dio, <strong>di</strong>vinità, principio vitale superiore, quintessenza<br />
dell’energia vitale superiore, sovrannaturale, miracoloso. 6<br />
Oltre ogni determinazione yin/yang, appartengono all’insondabile e per<br />
questo essi permettono l’accesso al trascendente. Gli spiriti rendono possibile le<br />
relazioni non con<strong>di</strong>zionate dal tempo e dallo spazio, come l’amore per un’ideale, o<br />
per qualcuno vissuto nel passato. Intimamente connesse alle facoltà cognitive e<br />
all’elaborazione delle emozioni; shen ci permette <strong>di</strong> sondare noi stessi, e la<br />
consapevolezza <strong>di</strong> sé può evolversi in saggezza. Guidano la vita <strong>di</strong> ogni essere per<br />
la strada del proprio destino. Inoltre ci danno la possibilità <strong>di</strong> comprendere<br />
nell’intimo anche l’altro.<br />
Il cuore è la <strong>di</strong>mora dello shen, è il punto me<strong>di</strong>ano dove si incontrano il cielo<br />
e la terra, gestisce le relazioni fra l’esterno e l’intimo <strong>di</strong> ogni in<strong>di</strong>viduo. Il cuore<br />
deve equilibrare dentro <strong>di</strong> sé gli stimoli dall’esterno e rispondere ad essi con<br />
appropriate reazioni. Deve essere in grado <strong>di</strong> proteggersi da emozioni e reazioni<br />
estremi, questo è possibile se il cuore è vuoto.<br />
“ Il cuore è il Sovrano ed il Maestro <strong>di</strong> tutto il corpo…così dunque gli influssi benefici ricevuti<br />
nel vuoto fanno percepire e sentire, talora vivificando, talora annientando, secondo le<br />
circostanze, il meccanismo [sottile della vita] si adatta alle situazioni, con mille cambiamenti e<br />
<strong>di</strong>ecimila trasformazioni; un colpo d’occhio, mille li; nello spazio <strong>di</strong> un sogno, cento<br />
avvenimenti. Si può prevedere ciò che non è ancora accaduto, si fanno congetture sulla felicità e<br />
sull’infelicità. Grande, ed è l’Impero sotto il Cielo; piccolo, ed è una piccola crepa. Niente<br />
raggiunge questi estremi. <strong>Po</strong>iché gli Spiriti sono perfetti, il cuore lo è pure forzatamente; quando<br />
il cuore si arresta, gli spiriti pure si arrestano.” 7<br />
4<br />
Dal Huang<strong>di</strong> Neijing Lingshu, La Psiche nella Tra<strong>di</strong>zione Cinese, a cura <strong>di</strong> C. Larre et al., Jaca Book, Milano,<br />
1994 p. 175<br />
5<br />
E. Rossi, Shen, CEA, Milano, 2002, p .50<br />
6<br />
M. Corra<strong>di</strong>n et al., Me<strong>di</strong>cina tra<strong>di</strong>zionale Cinese per lo Shiatsu e il Tuina, CEA, Milano, 2001, p 75<br />
7<br />
Jindan dayao, citato da Zhang Jiebin in, Larre, op. cit., p. 57<br />
6
I Tre Tesori<br />
La vita è la presenza dello shen. Insieme al qi e allo jing è considerato uno dei<br />
“tre tesori” o “san bao”. Qi è tradotto come “soffio” o “energia” o “forza vitale”.<br />
“Qi è l’energia che muove e che permette la vita dell’universo e dell’uomo; dal suo<br />
condensarsi originano tutte le manifestazioni dell’esistente” 8 Qi abbraccia yin e yang<br />
perché “Qi è la qualità fondamentale dell’essere e del <strong>di</strong>venire” 9 Tutto si trasforma<br />
perché qi prende <strong>di</strong>verse forme. Generalmente qi è visto nel suo aspetto yang. E’<br />
creativo e <strong>di</strong>namico, da movimento, calore e tensione.<br />
Jing è tradotto come “quintessenza” o “essenza”. Come il qi è collegato sia<br />
al Cielo Anteriore sia al Cielo <strong>Po</strong>steriore. Il jing del Cielo Anteriore (xian tian zhi<br />
jing) deriva dalla fusione delle essenze dei genitori al concepimento; è unico e<br />
determina costituzione, organizzazione, crescita, maturazione e declino <strong>di</strong> ogni<br />
in<strong>di</strong>viduo. L’aspetto del Cielo <strong>Po</strong>steriore (hou tian zhi jing) è legato al<br />
mantenimento della vita, deriva dalle essenze <strong>di</strong>stillate dal cibo e dagli stimoli fisici<br />
e psichici del proprio ambiente. L’essenza post-natale può mo<strong>di</strong>ficare la riserva <strong>di</strong><br />
essenza pre-natale. Jing, in confronto al qi, è legato allo yin. E’ oscuro, denso,<br />
intimamente connesso ai reni ed al loro elemento, l’acqua; è il potenziale. Il suo<br />
movimento non è <strong>di</strong>namico come quello del qi, ma si muove con il ritmo dei cicli<br />
della vita. Torneremo alla descrizione <strong>di</strong> jing in seguito.<br />
Qi, jing e shen sono intimamente collegati e si trasformano uno nell’altro; il<br />
jing è detto la ra<strong>di</strong>ce dello shen; qi e jing nutrono lo shen; il qi emerge dall’essenza, ma<br />
il qi trasforma il cibo che crea hou tian zhi jing e lo spirito trasforma qi e jing.<br />
“Shen” riferisce, in primo luogo, al trascendente, al mirabile e inspiegabile. In<br />
questo senso è universale, cosmico; oltrepassando ogni vita in<strong>di</strong>viduale. Ma ogni<br />
in<strong>di</strong>viduo necessita del “suo” shen, che lo anima, e che delinea la sua unicità.<br />
Permette le facoltà intellettive e l’espressione delle emozioni che elaborano il<br />
proprio cammino in<strong>di</strong>viduale. 10<br />
Per <strong>di</strong>re shen si <strong>di</strong>ce “spiriti” o “anime psichiche” perché shen è molteplice.<br />
Dal cuore la luminosità degli spiriti traspare negli occhi, o nella luce che un<br />
in<strong>di</strong>viduo armonioso può irra<strong>di</strong>are; questo è shen ming (ming è luminosità,<br />
brillantezza, illuminazione, perfezione, gloria). Shen Ming può significare<br />
<strong>di</strong>scernimento o la chiarezza dell’eloquio, come può significare il funzionamento<br />
ottimale <strong>di</strong> tutto l’organismo. L’intelligenza del cuore è a conoscenza <strong>di</strong> tutto e<br />
pervade ogni aspetto fisico e psichico dell’in<strong>di</strong>viduo.<br />
Le essenze ra<strong>di</strong>cano gli spiriti permettendoli <strong>di</strong> esprimersi e gli spiriti<br />
animano le essenze per l’espressione più sottile della vitalità umana.<br />
“Il composto formato dal sangue e dai soffi, l’associazione delle essenze e degli spiriti [lo Spirito<br />
vitale] dell’uomo, sono ciò che offrono la vita e portano a compimento perfettamente il destino<br />
naturale <strong>di</strong> ciascuno.” 11<br />
8<br />
E. Rossi, F. Cracolici et al., Basi <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Cinese e Clinica <strong>di</strong> Tuina, CEA, Milano, 2004, p. 15<br />
9<br />
Kaptchuk, op. cit., p. 44<br />
10<br />
Lo shen cosmico e shen in<strong>di</strong>viduale possono essere paragonati al sanscrito: paramatman e jivatman<br />
11<br />
Ling shu, cap. 47 citato in Larre, op. cit., p. 59<br />
7
Questo legame in<strong>di</strong>ssolubile è jing shen.<br />
Insondabile, oltre lo yin/yang, shen è unico ma si <strong>di</strong>vide per prendere <strong>di</strong>mora<br />
nei cinque organi. “Il cuore conserva shen, il polmone po, il fegato hun, la milza yi, il<br />
rene zhi.” 12 Lo spirito <strong>di</strong> ogni organo coglie un aspetto della psiche, dell’attività<br />
mentale e dell’agire. Molteplici sono le descrizioni nei vari testi.<br />
Yi è tradotto come intento o idea (Rossi, <strong>di</strong> Stanislao et al.), coscienza delle<br />
potenziali (Kaptchuk), proposito (Larre). La parte superiore dell’ideogramma è<br />
yin, una nota, un suono; mentre la parte inferiore è il cuore, evocando il senso <strong>di</strong><br />
un suono che proviene dal cuore. Nel Neijing: “ciò che il cuore ricorda si chiama<br />
yi” 13 Si collega alla memoria, sia la memoria del profondo del nostro essere, una<br />
memoria spirituale; sia la memoria dello stu<strong>di</strong>o, e la memoria <strong>di</strong> tutta la realtà<br />
esterna. E’ un’intelligenza in armonia con il dao. E’ <strong>di</strong>scernimento, determinazione,<br />
aspirazione, ideazione e creatività, attenzione, riflessione e analisi. Associato a yi è<br />
la virtù xin, o lealtà e sincerità. Lo sguardo <strong>di</strong> yi è penetrante, perciò è in grado <strong>di</strong><br />
comprendere le persone e le situazioni e tutto ciò che occorre per migliorarle.<br />
Zhi o “volontà” come il jing è collegato ai reni. L’ideogramma ha, come per<br />
yi, il ra<strong>di</strong>cale “cuore”; la parte superiore è una pianta che si innalza dal terreno.<br />
Originariamente la parte ra<strong>di</strong>cale includeva “piede”, anch’esso in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
movimento. Zhi in<strong>di</strong>ca una <strong>di</strong>rezione forte ed inarrestabile, perché la spinta viene<br />
dal cuore. Conservato nei reni come il jing, il suo movimento è stabile e<br />
concentrato, ha una durevolezza. Zhi pondera, decide e realizza. Perché si collega<br />
ai movimenti che abbracciano la durata della vita, è legato all’ignoto. Dalla<br />
stabilizzazione del volere e dalla determinazione nasce l’azione; può nascere anche<br />
la saggezza che è in grado <strong>di</strong> affrontare l’ignoto senza paura.<br />
Yi e zhi sono gli intimi assistenti del cuore.<br />
“Essi formano l’asse centrale della persona, collegando i tre componenti (reni, milza, Spiriti)<br />
della sua organizzazione viscerale. Se questo asse è profondamente ancorato al volere dei reni,<br />
correttamente stabilizzato dal proposito della milza e ben illuminato dagli Spiriti del cuore, i<br />
colpi più duri saranno ammortizzati, gli shock più violenti non potranno sconvolgere l’uomo. 14<br />
Dall’armonia <strong>di</strong> yi e zhi viene il mantenimento, l’or<strong>di</strong>ne, e il giusto orientamento <strong>di</strong><br />
ogni aspetto della vita dell’in<strong>di</strong>viduo. Insieme allo shen del cuore creano<br />
l’allineamento verticale dell’in<strong>di</strong>viduo che permette la sua realizzazione.<br />
12<br />
Dal Suwen, cap. 23, citato in Rossi, op. cit., p 54<br />
13<br />
Ibid., p. 67<br />
14<br />
Larre, op. cit., p .88<br />
8
Antenati e Fantasmi – <strong>Hun</strong> e <strong>Po</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Tra<strong>di</strong>zioni</strong><br />
Negli ideogrammi <strong>di</strong> hun e po troviamo il ra<strong>di</strong>cale “gui – fantasma”.<br />
L’ideogramma <strong>di</strong> gui è un uomo vaporoso, un’apparizione. Ha un’appen<strong>di</strong>ce che<br />
può in<strong>di</strong>care movimento, ma è ad uncino, evocando qualcosa <strong>di</strong> minaccioso e<br />
avido. A destra <strong>di</strong> gui nell’ideogramma <strong>di</strong> hun è “yun – nuvola”. Il calore del Cielo<br />
chiama in alto l’umi<strong>di</strong>tà della Terra. Le nuvole sono libere nei loro movimenti, e lo<br />
sono anche gli hun.<br />
A destra, nell’ideogramma <strong>di</strong> po troviamo “bai – biancore” che potrebbe<br />
essere luce pura o, come per i po, la luce bianca del tramonto o dell’autunno, la<br />
luce fredda del metallo o delle ossa sbiancate dal tempo. Il bianco è il colore che in<br />
Oriente veste il lutto.<br />
Gli autori chiamano i po anime sensitive, spirito vegetativo, anime sangue (Larre,<br />
Rochat de la Vallée, e l’ultimo insieme a Granet); animal soul (Kaptchuk), anima<br />
osso (Schipper); i <strong>di</strong>zionari cinesi contemporanei danno le definizioni: “anima” e<br />
“vigore”. Gli hun: anime spirituali, spirito ragionevole, anima soffio, non-corporeal<br />
soul (Kaptchuk), anima nuvola (Schipper); nei <strong>di</strong>zionari: “anima” e “spirito,<br />
umore”.<br />
“Ciò che segue fedelmente gli spiriti nel loro “andare e venire” denota gli <strong>Hun</strong>.<br />
Ciò che si associa alle essenze nel loro “uscire ed entrare” denota i <strong>Po</strong>.” 15<br />
<strong>Hun</strong> e po formano una coppia come yin/yang, terra/cielo, jing/qi. Gli hun<br />
hanno una natura yang. Per illustrare la natura yang guar<strong>di</strong>amo il commentario del<br />
primo esagramma del Yi Jing, “Zhen - Il Creativo”:<br />
“ La sua immagine è il Cielo. La sua energia è rappresentato come non inibita da qualsiasi<br />
con<strong>di</strong>zione fissa nello spazio e perciò è concepito come movimento. Il tempo è considerato<br />
come la base <strong>di</strong> questo movimento. Perciò l’esagramma comprende anche il potere del tempo e<br />
il potere <strong>di</strong> persistere nel tempo, cioè, la durevolezza:” 16<br />
Gli hun, sono liberi nei loro movimenti, dotati <strong>di</strong> leggerezza, come le nuvole<br />
nel loro ideogramma. <strong>Po</strong>ssono andare e venire senza rumore, perciò sono collegati<br />
alla penetrazione dell’intelligenza nel prevedere e pianificare; inoltre controllano<br />
l’intuizione e la vita onirica. Nel sonno gli hun possono entrare facilmente in<br />
contatto con gli Spiriti, e rielaborare il nostro intimo ed i nostri contatti con<br />
l’esterno senza essere opposti dal mondo materiale. “ Gli <strong>Hun</strong> sono nostri e gli<br />
Spiriti sono del Cielo e suoi messaggeri verso <strong>di</strong> noi. E’ la sola <strong>di</strong>fferenza.” 17 Il<br />
sogno come messaggio del <strong>di</strong>vino e come <strong>di</strong>agnostica è comune a tutte le culture.<br />
Nel tempio <strong>di</strong> Esculapio 18 si sostava per la notte sperando in un sogno che rivelava<br />
la natura e magari la cura del proprio male; si usava fare altrettanto <strong>nelle</strong> basiliche<br />
15<br />
Da Ling Shu, citato in Larre, op. cit. p. 41<br />
16<br />
The I Ching, or Book of Changes, a cura <strong>di</strong> Richard Wilhelm, Carl F. Baynes, Bollingen Foundation, N.Y.,<br />
1950, 1975, p. 5, mia traduzione dall’inglese<br />
17<br />
Larre, op. cit., p. 65<br />
18<br />
Dio della me<strong>di</strong>cina, Asklepio per i greci. Ebbe sei figli fra cui: Igea, la salute, Panacea, che aveva il dono <strong>di</strong><br />
curare ogni malattia, Iaso che provocava le malattie.<br />
9
de<strong>di</strong>cate ai SS. Me<strong>di</strong>ci Cosma e Damiano; nell’Islam è consuetu<strong>di</strong>ne dormire<br />
presso le tombe dei santi; i mosaici del Battistero <strong>di</strong> Firenze illustrano una serie <strong>di</strong><br />
comunicazioni del Cielo all’uomo. Se gli hun sono equilibrati assicurano i contatti<br />
armoniosi; al contrario possono scatenare collera o paure, e pervertire il senso<br />
della realtà.<br />
Gli hun sono intimamente legati ai po. Mentre gli hun riflettono il Cielo in<br />
noi, i po sono legati alla Terra, alla sostanza, al nutrimento, al jing. Il loro<br />
movimento è yin, è greve e tende verso il basso; questo è inteso anche nel senso<br />
più letterale, l’ano è chiamato “po men – porta del po”. Il ra<strong>di</strong>camento dei po<br />
permette la manifestazione del in<strong>di</strong>viduo.<br />
“ Le essenze sono la ra<strong>di</strong>ce stessa dell’essere” 19<br />
Nella Cina antica e <strong>nelle</strong> tra<strong>di</strong>zioni del daoismo popolare gli spiriti hun sono<br />
tre e i po sette. Il tre nasce dall’unione <strong>di</strong> uno e due, il numero dell’uomo posto fra<br />
Cielo e Terra. E’ l’animazione del qi che fa svolgere il destino fra Cielo e Terra.<br />
Inoltre, come gli hun, è associato all’elemento legno e all’impeto<br />
dell’esteriorizzazione.<br />
Il sette evoca l’idea della vitalità dello yang; nel Yijing è la linea shao yang, o<br />
giovane yang. Nel primo capitolo del Suwen i cicli <strong>di</strong> sette anni si associano alla<br />
donna - yin; ogni sette anni la donna percorre una tappa della sua fecon<strong>di</strong>tà. 20 Il<br />
ciclo mestruale è <strong>di</strong> 28 giorni (7x4), ciclo lunare e yin. La gravidanza dura 280<br />
giorni; l’incarnazione dalla condensazione dei soffi è intimamente legata ai sette po.<br />
Sette sono le stelle della costellazione dell’orsa maggiore, “qi xing”, o “controllore<br />
del destino” (secondo la data <strong>di</strong> nascita, una stella dell’orsa maggiore presiede al<br />
proprio destino fondamentale – ben ming); è venerata in Cina e incisa ovunque<br />
come protezione. Rappresenta il “tou”, una misura rituale per le offerte, uno spazio<br />
ben delimitato, una misura perfetta; è un nome simbolico dato al grembo materno<br />
e alla bacinella che accoglie il bambino alla nascita. 21 Gli orifizi della testa, il nostro<br />
tramite per percepire l’esterno, sono sette.<br />
“(L’uomo) per nascere esce, e per morire entra.” 22<br />
Quando dall’intimità della fusione delle due essenze dei genitori si<br />
compone una essenza, gli spiriti vengono ad animare ed organizzare il nuovo<br />
essere. I po hanno un ruolo primario nel comporre l’embrione, concentrando la<br />
potenza yin, creando la forma. I po si uniscono con gli hun solo quando il bambino<br />
nasce ed “esce” alla luce ed alle influenze yang dopo la lunga crescita all’oscuro. 23<br />
Il bambino “esce” con l’impeto della pianta che esce dal suolo.<br />
(Affronteremo questo argomento più approfon<strong>di</strong>tamente in seguito.) La nascita <strong>di</strong><br />
19<br />
Huang<strong>di</strong> Neijing Suwen, , Le Domande Semplici all’Imperatore Giallo, a cura <strong>di</strong> E. Rochat de la Vallée,<br />
et al., Jaca Book, Milano, 1994, 2003, cap.4, p.118<br />
20<br />
Ibid., p. 37-41<br />
21<br />
K. Schipper, The Taoist Body, University of California Press, 1993, p. 72<br />
22<br />
Tao Te Ching, Il Libro della Via e delle Verità, a cura <strong>di</strong> J.J.L.Duyvendak, Adelphi, Milano, 1978, cap. L,<br />
p. 119<br />
23<br />
Per alcuni gli hun si uniscono ai po al terzo mese lunare della vita intrauterina. Ve<strong>di</strong> Rossi, op. cit., p. 57<br />
10
un bambino si calcola dal concepimento, e la gestazione dura <strong>di</strong>eci lune. Esseri<br />
straor<strong>di</strong>nari sostano più a lungo nell’utero. Eroi per do<strong>di</strong>ci mesi, saggi per <strong>di</strong>ciotto;<br />
si <strong>di</strong>ce che Lao zi (chiamato anche “vecchio bambino”) rimase per 9x9 anni nel<br />
ventre <strong>di</strong> sua madre, iniziando la sua venerabile esistenza terrena in età già<br />
avanzata. Secondo una tra<strong>di</strong>zione daoista il corpo è considerato <strong>di</strong>vino, ma alla<br />
nascita si <strong>di</strong>mentica l’origine celeste a causa della presenza dei po che, desiderando<br />
tornare alla terra da dove provengono, cercano <strong>di</strong> causare la morte del corpo che<br />
li ospita. Sono considerati come gui, spiriti <strong>di</strong>abolici, affamati <strong>di</strong> sangue e<br />
putrefazione. Nei testi hanno forme e nomi spaventosi. 24 Solo gli hun possono<br />
contenerli. Il consumo <strong>di</strong> cereali accelera la putrefazione del corpo, e adepti daoisti<br />
si astenevano dal loro consumo. Il riso non viene servito ai banchetti delle festività<br />
religiose, “i pasti <strong>di</strong> felicità e <strong>di</strong> lunga vita.” 25 I po possono fuggire dal corpo tramite<br />
le feci, che aumenterebbero con il consumo <strong>di</strong> cereali. Tutte le pratiche <strong>di</strong> lunga<br />
vita hanno un effetto centripeto; purificare e mantenere il centro, per evitare la<br />
fuga dei po verso il basso e degli hun verso l’alto.<br />
Gli hun sono associate agli spiriti degli antenati. Sono leggeri e tendono ad<br />
elevarsi. Gli hun sono liberi <strong>di</strong> vagare durante il sonno o in stato <strong>di</strong> trance, ma se<br />
stanno lontano dai po troppo a lungo, il corpo ne soffre ed i po lasciano il corpo,<br />
liberi <strong>di</strong> affossarsi nel terreno. Quando i po e gli hun si <strong>di</strong>vidono è la morte. Nella<br />
Cina antica, quando ci si accorgeva che il soffio era partito, si usava salire sui tetti<br />
per richiamare gli hun, gridando il nome del defunto prima che se ne andasse verso<br />
il Cielo. 26 Agli antenati venivano offerti, in recipienti <strong>di</strong> bronzo, carni ed altri cibi<br />
cotti. I profumi dei cibi cucinati salivano verso il cielo per nutrire le anime degli<br />
antenati. Si credeva che gli spiriti della terra potessero entrare nel mondo dei vivi<br />
attraverso le crepe nella terra durante la siccità dell’inverno (stagione yin). Offerte<br />
<strong>di</strong> sangue o <strong>di</strong> libagioni venivano versate sul terreno per placarli. La morte è<br />
“l’entrata” dei po nel terreno, come il bambino nasce dallo yin, il corpo deve<br />
tornare alla terra, nutrendola nell’oscurità con la sua decomposizione.<br />
Non tutti i morti possono salire al cielo per <strong>di</strong>venire antenati; solo i defunti<br />
che hanno vissuto a lungo e che hanno <strong>di</strong>scendenti che possono assicurare le<br />
giuste offerte. Una morte violenta o prematura crea degli spiriti erranti, orfani e<br />
pericolosi perché possono manifestarsi come fantasmi, e perché desiderano<br />
trascinare i vivi verso la morte. Pieni <strong>di</strong> rancore, sono esclusi dal ciclo, non<br />
possono entrare né nel mondo dei morti né dei vivi. Richiedono molta attenzione<br />
nei rituali e sono nutriti per primi <strong>nelle</strong> festività.<br />
I funerali sono lunghi rituali con la creazione dello spazio rituale, <strong>di</strong>giuni,<br />
bagno e vestizione del defunto, offerte, piccoli riti che includono gesti<br />
“burocratici” per saldare i debiti del defunto, l’offerta <strong>di</strong> un registro e un<br />
documento <strong>di</strong> perdono per gli errori commessi che permettono ai carcerieri degli<br />
inferi <strong>di</strong> liberare l’anima verso il Cielo. Un sermone ricorda al defunto che il suo<br />
24 Cane cadavere (Shigou), Cadavere sepolto (Fushi) Demone passero (Queyin), Mostro ingordo (Dunzei),<br />
Veleno fulmineo (Feidu), Spazzino <strong>di</strong> immon<strong>di</strong>zie (Chusui), Cacciatore <strong>di</strong> Fetori (Bichou) da C. Despeux,<br />
Taoismo e Corpo Umano, Ed. Riza, Milano, 2001, p. 156<br />
25 Ve<strong>di</strong> Schipper, op. cit., p. 167 seg.<br />
26 M. Granet, Il Pensiero Cinese, Adelphi, Milano, 1971, 2004, p. 300<br />
11
viaggio è pericoloso, poi si brucia una casa <strong>di</strong> carta. Infine si offre un grande<br />
banchetto, e un banchetto separato viene offerto agli spiriti della terra, le anime<br />
orfane e a tutti gli spiriti pericolosi. Il tutto è seguito da spettacoli teatrali che<br />
<strong>di</strong>ssolvono la gravità dei riti con le risate. I riti incoraggiano l’espressione comune<br />
delle emozioni <strong>di</strong> dolore e poi <strong>di</strong> gioia della famiglia e della comunità. 27 Nell’antica<br />
Cina il figlio in lutto eseguiva dei salti ben calibrati per placare i battiti del suo<br />
cuore e rallentare il respiro, restituendo loro una regolarità ritmica. 28 I riti<br />
assicurano la salita in cielo del defunto, e la sepoltura secondo la geomanzia riesce<br />
a controllare la forza dei po. Gli hun e po come yin/yang sono soggetti al tempo. I po<br />
possono essere placati, e tornati nella terra, la loro decomposizione genererà altra<br />
vita; come il cadavere <strong>di</strong> Pangu che formò l’universo. Gli hun durano finché il<br />
charisma familiaris è vitale, sostenuti dalle offerte possono essere partecipi, o per<br />
alcuni, rinascere nella loro famiglia.<br />
Il <strong>Po</strong>lmone<br />
Le Dimore: <strong>Po</strong>lmone e Fegato<br />
La <strong>di</strong>vinità del polmone ha la forma <strong>di</strong> una tigre bianca. Il polmone rassomiglia ad una pietra<br />
sonora appesa. Esso è come un ricettacolo situato sopra i cinque visceri. Di fronte alla matrice è<br />
come un pergolato fiorito (huagia). Questa <strong>di</strong>vinità si chiama Fiore Bianco (Haohua) ed ha per<br />
soprannome Realizzazione del vuoto (Xucheng)…E’ figlio della milza e madre del rene. Esso<br />
racchiude le sette anime po…Il naso è il suo palazzo…Esso fa penetrare il soffio in alto fino al<br />
cervello e in basso fino alla milza: i <strong>di</strong>versi soffi <strong>di</strong>pendono dal polmone. Il polmone è la ra<strong>di</strong>ce<br />
della respirazione. 29<br />
Il polmone è chiamato “fei”. E’ considerato uno zang femminile. Si trova<br />
nella parte più alto del corpo e copre i zang/fu come un pa<strong>di</strong>glione o come un<br />
“pergolato fiorito”. E’ il maestro dei soffi, controlla l’entrata e l’uscita dei soffi del<br />
cielo (tianqi) e li <strong>di</strong>ffonde in tutto il corpo. Come un carillon <strong>di</strong> pietre sospese, da i<br />
ritmi istintivi e rigorosi che si trovano <strong>nelle</strong> pulsazioni a livello cellulare, nel battito<br />
car<strong>di</strong>aco, il ritmo del respiro, <strong>di</strong> ogni circolazione, e delle attività <strong>di</strong> alimentazione e<br />
defecazione. Mentre il movimento <strong>di</strong> andare e venire degli hun porta su un piano<br />
sottile le relazioni con l’esterno fino a volare con l’immaginazione; per i po la<br />
comunicazione esterno/interno è regolata dalle entrate e uscite, che comunque<br />
rendono possibile le varie funzioni corporee, il percepire con i sensi, gesticolare<br />
con le mani ed esprimerci con il corpo.<br />
La relazione polmone/po lega il qi alle essenze.<br />
“Jing è materia torbida, e pesante con una sua consistenza. La forma-xing è costituita da essa. <strong>Po</strong><br />
è funzione-yong, permette il movimento e l’azione, la percezione del dolore e del prurito. Jing<br />
27<br />
Per la descrizione dei funerali daoisti a Taiwan, ve<strong>di</strong> Schipper, op. cit., p. 75-80<br />
28<br />
Granet, op. cit., p. 311<br />
29<br />
Da Xiuzhen Tu in Despeux,op. cit., p. 151,156<br />
12
nasce dal qi, perciò se il qi si accumula jing è abbondante; po accompagna jing, perciò se la forma è<br />
forte po è vigoroso.” 30<br />
“Il quadrante occidentale genera il secco,<br />
il secco genera il metallo…” 31<br />
L’occidente, dove il sole tramonta, si collega all’autunno, stagione del polmone,<br />
implicando un ritorno verso l’oscurità; una condensazione che genera il secco che<br />
nella terra, genera il freddo metallo. Il polmone “comanda e regola il<br />
consolidamento.” 32 Il metallo è duro ma è capace <strong>di</strong> trasformarsi quando è fuso<br />
dal calore. In forma liquida può <strong>di</strong>ffondersi e cambiare forma. Inoltre ha la qualità<br />
<strong>di</strong> risuonare, “ il polmone regola i suoni” 33 . “Tutte le cinque note musicali sono<br />
emesse dal polmone” 34 Nella Cina antica le campane <strong>di</strong> bronzo fissavano uno<br />
standard sonoro sul quale si accordavano tutti gli strumenti.<br />
I po danno le reazioni momentanee, anche <strong>di</strong> una certa violenza; gli<br />
automatismi che danno lo slancio istintivo alla vita. I po sono il vigore necessario<br />
per avviare e mantenere l’animazione del corpo. Rendono possibile una memoria<br />
corporea, “lo yin governa la concentrazione e la raccolta, perciò po può registrare e<br />
ricordare all’interno.” 35 Del polmone si <strong>di</strong>ce che “la sua nota musicale è shang che<br />
significa ‘ferito’, l’autunno è ‘ch’ou-lutto’. Perciò il suo stato mentale è piangere a<br />
causa della tristezza.” 36 I po sono in grado <strong>di</strong> catturare la perfezione e l’eternità<br />
presente in ogni attimo. Quando i po sono <strong>di</strong>sturbati, non si riesce ad accettare la<br />
completezza <strong>di</strong> ciò che è passato, e la sensazione <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> un lutto permane<br />
irrisolta.<br />
Il Fegato<br />
La <strong>di</strong>vinità del fegato ha la forma <strong>di</strong> un drago blu-verde. Essa si chiama Vapori del Drago<br />
(Longyan) e ha per sopranome “Quella che contiene la luce” (Hanming). Il fegato situato in<br />
prossimità del cuore, assomiglia ad una zucca sospesa...E’ la madre del cuore e il figlio dei reni.<br />
Nel fegato risiedono le tre anime hun, che si chiamano rispettivamente Spirito Sereno (Shuangling),<br />
Luce Bianca (Baiguang), ed Essenza Oscura (Youjing). Gli occhi sono il palazzo del<br />
fegato…Il fegato corrisponde ai ten<strong>di</strong>ni e i suoi vasi sono riuniti all’elemento legno: è l’organo<br />
delle anime hun. La sua secrezione sono le lacrime. Quando un elemento patogeno penetra nel<br />
fegato, vi sono molte lacrime...All’esterno, il fegato è in risonanza con gli occhi che sono la<br />
quintessenza del sole e della luna. 37<br />
30<br />
Zhang Jiebin, Leijing, Libro III, cap. 1, citato in Rossi, op. cit., p. 61<br />
31<br />
Huang<strong>di</strong> Neijing Suwen, op. cit., cap. V, p. 170<br />
32<br />
Dal Neijing Suwen, citato in G. Boschi, Me<strong>di</strong>cina Cinese: La Ra<strong>di</strong>ce e i Fiori, CEA, Milano, 2003, p. 225<br />
33<br />
Nan-Ching, The Classic of Difficult Issues, a cura <strong>di</strong> Paul U. Unschild, University of California Press, 1986,<br />
49° Difficoltà, p. 458<br />
34<br />
Nan-Ching, op. cit., 34°Difficoltà, p. 370<br />
35<br />
Zhang Jiebin, Leijing, cap. 14, citato in Rossi, op. cit., p. 55<br />
36<br />
Nan-Ching, op.cit., 34° <strong>di</strong>fficoltà, p. 37, mia traduzione dall’inglese<br />
37<br />
Da Xiuzhen Tu in Despeux, op. cit., p. 143, 147<br />
13
Il fegato è chiamato “gan”. E’ considerato uno zang maschile38 “riunito<br />
all’elemento legno”, all’impeto della primavera e al vento che arriva implacabile.<br />
Figlio dei reni; mette a frutto ciò che i reni tesaurizzano nel mingmen, cioè, le<br />
energie ere<strong>di</strong>tarie. Gli shen ed i po strutturano ogni nuovo in<strong>di</strong>viduo, e quando è<br />
pronto per esprimere in pieno la sua luminosità con la vitalità del suo organismo,<br />
gli hun arrivano. Schatz, Larre, e Rochat de la Vallée <strong>di</strong>cono che gli hun sono una<br />
“dotazione <strong>di</strong> immagini” 39 , come se dagli antenati provenissero tutte le immagini<br />
necessarie per garantire il funzionamento del corpo e l’evolversi della vita, nonché<br />
le immagini della propria unicità custo<strong>di</strong>te da ogni in<strong>di</strong>viduo. L’acuità visiva e la<br />
motilità oculare <strong>di</strong>pendono dal fegato, “negli orifizi è l’occhio” 40 ; <strong>di</strong>stingue i cinque<br />
colori..<br />
“Così quando l’uomo riposa,<br />
il sangue ritorna nel fegato;<br />
il fegato riceve il sangue e si può vedere;<br />
il piede riceve il sangue e si può camminare;<br />
il palmo riceve il sangue e si può stringere;<br />
la mano riceve il sangue e si può afferrare.” 41<br />
La natura profonda del fegato è yin perché tesaurizza il sangue; con il suo colore<br />
rosso, porta il sigillo del cuore ed è veicolo dello shen. Animato dai soffi, si<br />
<strong>di</strong>ffonde nel corpo, e ammorbi<strong>di</strong>sce e nutre. Tramite la sua <strong>di</strong>ffusione, il cuore è a<br />
conoscenza <strong>di</strong> tutto gli avvenimenti <strong>di</strong> ogni angolo del suo impero. Il fegato<br />
decide la quantità del sangue in circolo. Il legno è capace <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>namismo, ma<br />
anche <strong>di</strong> flessibilità. Il qi del fegato, quando è equilibrato, è armonizzante e tiepido<br />
come la primavera. Fa circolare il qi e manda il sangue ai muscoli e ten<strong>di</strong>ni<br />
rendendo possibile il movimento.<br />
Durante la vita <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo gli hun e po sono soggetti ad una reciproca<br />
attrazione fortissima. Al contrario, la loro separazione è la morte. All’interno<br />
dell’ambito del fegato ve<strong>di</strong>amo l’ambivalenza fra gli hun e il sangue, e nell’ambito<br />
dei polmoni, la troviamo fra qi e po. Il fegato è posto sotto il cuore, ma gli hun<br />
volano in alto; i polmoni sono sopra il cuore, ma i po desiderano sprofondare.<br />
La libertà dell’andare e venire degli hun <strong>di</strong>venta <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne, senza nessun<br />
appiglio alla realtà concreta se non è ra<strong>di</strong>cato nello yin; nell’attività <strong>di</strong> uscire ed<br />
entrare dei po. Può portare ad un’alterata percezione della realtà, fino al delirio.<br />
Anche il corpo ne patisce perché il <strong>di</strong>vampare in alto degli hun brucia e consuma il<br />
jing.<br />
Se i po non si legano alla leggerezza e mutevolezza degli hun, la sua<br />
concentrazione–yin <strong>di</strong>venta fissità e pesantezza, sul piano fisico e/o psichico;<br />
<strong>di</strong>venta impossibile lo slancio verso la vita. Può portare a reazioni non ponderate,<br />
38 Larre, op. cit., p .63<br />
39 J. Schatz et al., Elementi <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Tra<strong>di</strong>zionale Cinese, Jaca Book, Milano, 1958, p. 196<br />
40 Huang<strong>di</strong> Neijing Suwen, op. cit., cap. V, p. 160<br />
41 Ibid., cap. X, p .316<br />
14
anche violente o ad un’immobilità emotiva. Mancando l’immaginazione degli hun, i<br />
gesti si ripetono e non si esprime più con le parole. 42<br />
La manifestazione <strong>di</strong> ogni in<strong>di</strong>viduo <strong>di</strong>pende dalla presenza degli shen e degli<br />
hun e dei po. Il percorrere della vita si appoggia sull’armoniosa collaborazione <strong>di</strong><br />
questi due spiriti. Come yin/yang si oppongono, sono complementari e si<br />
trasformano. A momenti prevalgono i po, e poi gli hun. Inoltre sono per noi, una<br />
connessione con il mondo non-manifesto; con l’oscuro da dove proveniamo e con<br />
il mistero che ci attende.<br />
L’Embriogenesi Energetica<br />
“L’uomo, all’inizio della sua vita: prima <strong>di</strong> tutto le essenze lo compongono perfettamente” 43<br />
“Il fatto che i viventi sopraggiungano denota le essenze (jing).<br />
Il fatto che le due essenze si congiungono denota gli Spiriti (shen).” 44<br />
Nell’ideogramma <strong>di</strong> jing, nella parte superiore, troviamo il pittogramma<br />
sheng, un arbusto verde che cresce verso l’alto, con il senso <strong>di</strong> generare, nascere,<br />
vivere, crescere. Il pittogramma in basso è dan, il rosso cinabro posto nel crogiolo<br />
dell’alchimista. Il rosso – yang, in basso, genera le trasformazioni della crescita in<br />
alto della pianta verde. 45 Da questo possiamo intuire la natura yin/yang del jing. In<br />
relazione al qi, il jing è yin, ma, come l’acqua, ha una natura doppia; e come il<br />
cinabro è capace <strong>di</strong> innumerevoli trasformazioni (hua). E’ privo <strong>di</strong> forma e <strong>di</strong><br />
capacità <strong>di</strong> movimento. E’ antecedente alla forma, ma è la ra<strong>di</strong>ce, l’essenza<br />
necessaria che permette agli esseri <strong>di</strong> formarsi. La quintessenza <strong>di</strong> ogni forma <strong>di</strong><br />
vita e quello che ha reso possibile la sua strutturazione è il jing. Appartiene al Cielo<br />
Anteriore, al mistero che precede la vita. Per creare energia, si trasforma.<br />
“La metamorfosi genera il principio vitale,<br />
la metamorfosi del principio vitale produce i soffi.” 46<br />
Si unisce al qi <strong>di</strong>ventando jing qi. L’unione del jing qi maschile (jing ye o,<br />
semplicemente jing)) e femminile (jing xue) crea il nuovo essere. I genitori offrono<br />
quello che è più prezioso ed intimo: le loro essenze. Dal momento del<br />
concepimento le essenze iniziano a creare il nuovo in<strong>di</strong>viduo e questo chiama gli<br />
shen che decideranno o no <strong>di</strong> animarlo.<br />
“La Via della produzione e del compimento dei Diecimila esseri: niente che non sia scambio<br />
yin/yang e, in seguito, ra<strong>di</strong>azione luminosa degli Spiriti. E’ per questo che per la vita <strong>di</strong> un uomo<br />
è necessario che vi sia la congiunzione dei soffi yin e dei soffi yang, che vi sia l’unione delle<br />
42<br />
Per una esauriente descrizione degli squilibri generati dagli hun e dai po, ve<strong>di</strong> Rossi, op. cit. p. 60-64, e<br />
Corra<strong>di</strong>n et al., op. cit, p. 82, 89, 909-912<br />
43<br />
Lingshu, cap.10, in Larre, op. cit. p. 53<br />
44<br />
Lingshu, cap. 8, in Larre, op. cit., p. 41<br />
45<br />
Questa descrizione dell’ideogramma è da L’Uomo prima della Nascita, la descrizione più comune è quello <strong>di</strong><br />
“riso” e “selezionare” con il significato <strong>di</strong> “essenza” ve<strong>di</strong> ibid., p. 173 e Boschi, op. cit., p. 185-187<br />
46<br />
Suwen, cap. 5, citato in Corra<strong>di</strong>n et al., op. cit., p. 252<br />
15
essenze del padre e della madre. Due essenze si uniscono: forma corporea e Spiriti sono allora<br />
completati. Sono i soffi uniti del Cielo/Terra e il nome naturale è: uomo.” 47<br />
(“L’Embriogenesi Energetica” continua in appen<strong>di</strong>ce.)<br />
La Nascita<br />
Per tutta l’eternità, Dio è sdraiato su un letto da parto, partorendo.<br />
L’essenza <strong>di</strong> Dio è partorire.<br />
Meister Eckhart<br />
Dopo nove mesi, c’è il compimento, si arriva al culmine dello yin. Il<br />
bambino è pronto per lasciare il suo mondo scuro e acquoso (yin) per uscire<br />
all’aria, sotto il cielo, esposto alle influenze celesti (yang). All’inizio del decimo<br />
mese, il bambino decide <strong>di</strong> venire alla luce. Si capovolge, spingendo baihui - DU-20<br />
contro huiyin - REN-1 della madre, e iniziano le contrazioni yang nella pelvi. La<br />
testa, yang, si rivolge verso la terra. L’utero allenta il suo potere <strong>di</strong> contenimento e<br />
spinto dalle contrazioni, il bambino <strong>di</strong>scende nel canale uterino. E’ tortuoso e<br />
richiede <strong>di</strong>verse rotazioni. Nasce con la testa rivolta in<strong>di</strong>etro rispetto alla madre,<br />
rendendo il parto <strong>di</strong>fficoltoso senza assistenza. Si entra nel mondo degli scambi e<br />
delle relazioni.<br />
Il cordone ombelicale viene reciso, non riceve più il sangue dalla madre. La<br />
pressione del sangue nell’atrio sinistro (yang) aumenta, mentre <strong>di</strong>minuisce nell’atrio<br />
destro (yin); ribaltando la circolazione sanguigna. Il polmone compie la prima<br />
respirazione, le polarità yin/yang si capovolgono, e il bambino emette un grido. Il<br />
tianqi si unisce alle energie yuan e zong già presenti. I polmoni trovano il loro ritmo,<br />
e così il cuore. Sono seguiti dai fu, che iniziano a funzionare in sincronia. I tre<br />
riscaldatori (san jiao) si mettono in moto. Cuore e polmone con la respirazione,<br />
battito car<strong>di</strong>aco e circolazione sanguigna (jiao superiore), sono seguiti da milza e<br />
stomaco (jiao me<strong>di</strong>o) e dal jiao inferiore. La milza <strong>di</strong>strugge i globuli rossi in<br />
eccesso, il meconio è spinto dallo stomaco fino al colon che lo elimina. La vescica<br />
porta all’esterno l’urina fetale.<br />
Nel mondo del Cielo <strong>Po</strong>steriore, gli hun sono animati, ed è tramite la loro<br />
spinta che ogni nuovo essere viene lanciato verso il proprio futuro. Insieme ai po,<br />
continua l’organizzazione e l’elaborazione dell’essere sui piani organici ed<br />
energetici. Il polmone, con i po, da l’avvio al nuovo ciclo. Il fegato è figlio dei reni,<br />
come i primi germogli dopo l’inverno, manifesta nel Cielo <strong>Po</strong>steriore quello che i<br />
reni serbano del Cielo Anteriore. Le energie del Cielo Anteriore sono la base sulla<br />
quale si costruisce nel Cielo <strong>Po</strong>steriore. Il bambino si nutrirà, nel corso della sua<br />
vita, <strong>di</strong> energie del cielo e <strong>di</strong> essenze raffinate da quello che gli dona la terra.<br />
Il neonato porta con sé il mistero dello yin oscuro da dove proviene. Tutto il<br />
suo essere è ancora in trasformazione. Dovrà essere protetto e nutrito per poter<br />
esprimere, col tempo, tutte le sue potenzialità.<br />
47 Zhang Jiebin, citato in Larre, op .cit., p. 55<br />
16
Yangming o yang luminoso<br />
Il Cielo copre e la Terra porta,<br />
Diecimila esseri ne derivano.<br />
Essi quando non sono ancora usciti dalla Terra<br />
hanno per nome “residenti nello yin”;<br />
Sono detti “yin in seno allo yin”.<br />
Una volta usciti dalla Terra<br />
hanno per nome “yang in seno allo yin”.<br />
Lo yang conferisce a loro rettitu<strong>di</strong>ne,<br />
e lo yin li riceve come maestri. 48<br />
I meri<strong>di</strong>ani del grosso intestino e dello stomaco appartengono al livello<br />
yangming, che “viene chiamato “yang in seno allo yin” 49 . Le essenze sono “yin in seno<br />
allo yin” e gli spiriti sono detti “yang in seno allo yang”. Gli hun, <strong>di</strong> natura yang,<br />
inseguendo gli spiriti <strong>di</strong>ventano “yin in seno allo yang”. Come lo yangming, i po sono<br />
descritti come “yang in seno allo yin” 50 perché animano le essenze. Lo yangming<br />
porta la luce dello yang in basso e all’interno; è profondo, è luminoso. Come<br />
l’autunno, raccoglie lo yang nello yin. Lo yangming riceve la luce cosmica attraverso i<br />
suoi punti posti sulla parte anteriore del corpo. Questa luce può illuminare<br />
l’interno. I percorsi dei canali yangming si collegano con occhi, naso, bocca ed<br />
orecchie, e controllano i muscoli che li chiudono. Tramite gli orifizi <strong>di</strong> senso<br />
permette gli accessi dall’esterno, l’uso della parola e la gestualità. Con la bocca si<br />
relaziona con le parole e ci si nutre. La nutrizione tramite lo yangming inizia con<br />
l’allattamento. Il sangue del mestruo, bloccato nell’utero dal momento del<br />
concepimento, è trasformato in latte che viene spinto in alto al seno. Esce a ST-17<br />
– ruzhong per nutrire il bambino. Tutte le trasformazioni yang del Cielo <strong>Po</strong>steriore<br />
hanno origine nello yangming. I cibi vengono accolti, trasformati, si elimina<br />
l’impuro e si <strong>di</strong>stilla il puro. Il cibo si trasforma in liqui<strong>di</strong> e poi in soffi, e l’energia<br />
rong – nutritiva viene <strong>di</strong>stribuita in tutto il corpo. Il jing acquisito viene dal<br />
nutrimento accolto e trasformato dalla milza e yangming. E’ il jing acquisito che,<br />
rinnovandolo, sosterrà il jing innato per tutta la vita. In questo modo lo yangming<br />
attua un collegamento fra Cielo Anteriore e Cielo <strong>Po</strong>steriore. Lo yangming nutre<br />
tutti gli zang/fu, e nutrendo, mantiene la lubrificazione <strong>di</strong> ten<strong>di</strong>ni, ossa e<br />
articolazioni. 51 Accogliere dal mondo esterno e <strong>di</strong>stillare il puro viene attuato dallo<br />
yangming anche per i nutrimenti più sottili. Lo yangming aiuta a separare il puro dal<br />
impuro anche a livello psichico e ad attuare e coor<strong>di</strong>nare tutte le trasformazioni.<br />
Nel cap. 79 del Suwen, lo yangming è descritto come “il protettore”, <strong>di</strong>fende il<br />
corpo dalle aggressioni traversando la parte anteriore del tronco e arti. Chi ha<br />
avuto traumi tiene il wei qi in superficie, ma yangming è la chiusura che raccoglie e<br />
concentra i soffi all’interno. Nel cap. 44 del Suwen, è in relazione con i genitali<br />
48<br />
Huang<strong>di</strong> Neijing Suwen, cap. 6, p. 211, 213<br />
49<br />
Ibid., cap. 6, p. 217<br />
50<br />
Zhang Jiebin citato in Larre, op. cit., p. 63<br />
51<br />
The Yellow Emperor’s Classic of Me<strong>di</strong>cine, a cura <strong>di</strong> Maoshing Ni, Shambala, Boston, 1995, cap. 44, p. 164-<br />
165<br />
17
esterni e con il funzionamento dello zong jin, o muscolo ancestrale. Attribuisce<br />
(Suwen, cap. 7) impotenze ed amenorree a squilibri dello yangming che coinvolgono<br />
cuore e milza. 52 Chongmai e yangming si uniscono a ST-30 – qichong.<br />
Per capire la natura dei meri<strong>di</strong>ani, il Lingshu (cap. 12) li paragona ai fiumi. I<br />
fiumi assicurano, come lo yangming, nutrizione e comunicazione. Il meri<strong>di</strong>ano del<br />
grosso intestino è in risonanza con lo Yangzi, conosciuto anticamente come Da<br />
Jiang, o grande fiume. E’ il fiume più grande dell’Asia, <strong>di</strong>videndo la Cina in nord e<br />
sud, fluendo dal Tibet a Shanghai. Il meri<strong>di</strong>ano dello stomaco è paragonato a Hai<br />
He, o fiume mare. E’ creato da cinque fiumi che convergono a Tianjin e che<br />
spesso inondano le fertili pianure mentre fluisce da ovest a est fino al Mare Giallo.<br />
Infatti, il meri<strong>di</strong>ano dello stomaco è chiamato il mare dei cinque organi e sei<br />
visceri. Questi immagini comunicano l’importanza e la potenza <strong>di</strong> questi meri<strong>di</strong>ani.<br />
Il livello yangming è dotato <strong>di</strong> abbondante sangue, perciò permette <strong>di</strong> agire<br />
sulla struttura del organismo, e a ra<strong>di</strong>care la psiche quando è sovraeccitata.<br />
Contribuisce all’elaborazione della forma - xing nel bambino. Trattare lo yangming<br />
negli anziani assicura l’apporto <strong>di</strong> jing acquisito, nutre il sangue e liqui<strong>di</strong>, e<br />
garantisce scambi e relazioni. Dotato <strong>di</strong> abbondante energia, permette <strong>di</strong> agire su<br />
metabolismo e psiche. Nel neonato sono già presenti punti che appartengono allo<br />
yangming; e il loro trattamento è essenziale per assicurare protezione, nutrizione,<br />
eliminazione e collegamento con il centro. Queste funzioni perdurano per tutto<br />
l’arco della vita, inoltre si aggiungono la relazione ai genitali esterni, al<br />
metabolismo dei liqui<strong>di</strong>, alla parola, alla psiche.<br />
Il Neonato e le sue Patologie Principali<br />
La pienezza <strong>di</strong> colui che è impregnato della Virtù è simile a quella <strong>di</strong> un lattante. Gli insetti<br />
velenosi non lo pungono, gli animali selvaggi non lo graffiano, i rapaci non lo ghermiscono.<br />
Sebbene le sue ossa siano deboli e i suoi muscoli molli, egli stringe con forza. Sebbene non<br />
conosca ancora niente dell’unione del maschio e della femmina, il suo membro si erge. Questo<br />
avviene a causa del completo sviluppo (in lui) dell’essenza fine. Sebbene gri<strong>di</strong> tutto il giorno, non<br />
<strong>di</strong>venta rauco. Questo avviene a causa del completo sviluppo (in lui) dell’armonia naturale. 53<br />
A causa della loro relazione con la spontaneità del dao, forse possiamo <strong>di</strong>re<br />
che i bambini abbiano una speciale protezione. Ciononostante, sono soggetti a<br />
squilibri e patologie, il cui trattamento è un ramo molto antico della me<strong>di</strong>cina<br />
cinese.<br />
Il neonato porta con sé nel Cielo <strong>Po</strong>steriore le essenze ricevute dai genitori<br />
al concepimento. La qualità e quantità del jing innato è fissa. Patologie congenite e<br />
ere<strong>di</strong>tarie o un deficit <strong>di</strong> jing dei genitori si trasmetteranno ai figli. Una <strong>di</strong>sposizione<br />
per certe patologie è spesso ere<strong>di</strong>taria. Se durante la gravidanza, la madre si<br />
ammala, o se consuma cibi o stimolanti inadatti (<strong>di</strong> natura calda), se è sottoposta a<br />
traumi, o se è turbata e ansiosa; tutti questi possono perdurare nel bambino come<br />
tossine o come fattori patogeni. Parti <strong>di</strong>fficili possono traumatizzare il neonato. Il<br />
52 Huang<strong>di</strong> Neijing Suwen, cap. 7, p. 236<br />
53 Tao Te Ching, Cap. LX, p. 128<br />
18
suo qi va in deficit, e questo è spesso aggravato dal consumo <strong>di</strong> analgesici della<br />
madre. Anche i bambini prematuri soffrono spesso <strong>di</strong> insufficienza <strong>di</strong> qi perché la<br />
formazione dei polmoni e del sistema <strong>di</strong>gerente non è completata.<br />
Il weiqi, o qi <strong>di</strong>fensivo, è immaturo, perciò i bambini saranno facilmente<br />
soggetti agli attacchi <strong>di</strong> xieqi, o fattori patogeni esterni (vento, freddo, secchezza,<br />
umi<strong>di</strong>tà e calore). Fin dai primi giorni <strong>di</strong> vita vanno esposti gradualmente alla luce<br />
solare per ridurre l’ittero e per rafforzare le mansioni dello yangming. Secondo le<br />
tra<strong>di</strong>zioni, il bambino doveva soffrire un po’ <strong>di</strong> fame e <strong>di</strong> freddo, ed essere esposto<br />
alle energie cosmiche, per irrobustire la propria costituzione e la sua capacità <strong>di</strong><br />
adattamento. I bambini nati con il taglio cesareo avranno facilmente un deficit <strong>di</strong><br />
weiqi, dovuto alla mancanza dell’energico massaggio della superficie corporea delle<br />
contrazioni uterine. Si <strong>di</strong>ce che i bambini debbono piangere ripetutamente ogni<br />
giorno per rafforzare il polmone, intestini e stomaco.<br />
Si <strong>di</strong>ce che “zang fu jiao ruo, chi yi chu dao” o “gli organi sono fragili e molli, e<br />
il qi facilmente lascia il suo sentiero”. 54 Il metabolismo del neonato è come uno<br />
strumento finemente accordato, se si crea una <strong>di</strong>sarmonia in un organo, presto si<br />
trasmetterà a tutto l’organismo. Yin/yang non sono armonici; è facile ammalarsi e<br />
le malattie possono <strong>di</strong>ventare allarmanti in brevissimo tempo. Una <strong>di</strong>arrea asciuga<br />
velocemente i liqui<strong>di</strong> e porta a <strong>di</strong>sidratazione; la febbre si alza vertiginosamente e<br />
porta convulsioni (vento interno); i problemi respiratori si aggravano rapidamente.<br />
Avendo una natura molto yang, i bambini sono soggetti facilmente a malattie acute<br />
e febbrili. In occidente, anche in bambini molto piccoli, spesso si trattano queste<br />
malattie con farmaci che <strong>di</strong>minuiscono la natura yang del bambino. Dall’altra parte<br />
si <strong>di</strong>ce: “Zang fu qing ling, yi qu kang fu” o “Gli zang/fu sono luminosi ed animati.<br />
Ritrovano la salute facilmente e velocemente.” 55 I bambini rispondono<br />
rapidamente alle cure. Anche in situazioni gravi ed apparentemente senza<br />
speranza, possono recuperare la salute. Quando si crea una <strong>di</strong>sarmonia, il neonato<br />
non ha il qi per recuperare la salute. I genitori, e in particolare la madre, devono<br />
fornire questo qi con le cure e l’amore. E’ molto importante che il bambino sia<br />
circondato dagli affetti e dalla serenità. Sono estremamente sensibili e assorbano le<br />
emozioni che sono attorno. Le madri, fornendo cure ad un bambino malato,<br />
facilmente si ammaleranno anche loro. Alcuni madri lavorano per tutta la<br />
gravidanza e/o riprendono subito a lavorare dopo il parto. Il legame fra madre e<br />
bambino è talmente stretto che possono essere visti come un’entità unica; perciò<br />
per curare il bambino, spesso è necessario curare anche la madre. 56<br />
Mentre il bambino cresceva nell’utero, sua madre gli forniva tutto il<br />
nutrimento necessario tramite la placenta che, attraverso il cordone ombelicale, si<br />
univa a REN-8 - shenque. Per il neonato, mangiare, <strong>di</strong>gerire e assorbire nutrimento<br />
<strong>di</strong>venta, insieme al riposo, la sua attività principale. Le strutture della milza e<br />
yangming sono ancora immature ma sono <strong>di</strong> primaria importanza per i neonati.,<br />
54<br />
J. Scott, T. Barlow, Acupuncture in the Treatment of Children, Eastland Press, Seattle, 1986, 1999, p. 4<br />
55<br />
Ibid., p. 5<br />
56<br />
“Zhi mu yi zhi zi” o “ trattare la madre per trattare il bambino”, ibid., p. 6<br />
19
accolgono e trasformano il nutrimento, separando e raffinando per produrre il<br />
rong, wei e il jing qi. Il mantenimento dell’innato <strong>di</strong>pende dalle strutture <strong>di</strong> milza e<br />
yangming che provvedono al jing qi acquisito. La milza è responsabile per le<br />
trasformazioni, per la <strong>di</strong>gestione, trasporto e raffinazione. E’ il centro ed equilibra<br />
tutto l’organismo, presiede al sangue, intiepi<strong>di</strong>sce, inumi<strong>di</strong>sce, e agisce sulla forma<br />
del corpo. Nei primi sei mesi <strong>di</strong> vita, un bambino in buona salute deve consumare<br />
una quantità <strong>di</strong> cibo che gli permette <strong>di</strong> raddoppiare il suo peso. La milza e lo<br />
stomaco devono funzionare al massimo; inoltre sono ancora fragili, e un piccolo<br />
squilibrio altera il qi e provoca <strong>di</strong>sturbi. L’alimento perfetto per il neonato è il latte<br />
materno. L’adattamento ai cambiamenti quoti<strong>di</strong>ani della qualità e quantità del latte<br />
materno giova al neonato. Lo yangming è <strong>di</strong>rettamente interessato, favorendo la<br />
lattazione. Il petto, zona dei canali della milza e dello stomaco, è dove si accoglie il<br />
bambino per la nutrizione e la protezione. Si <strong>di</strong>ce che la milza ama la regolarità;<br />
conseguentemente, dopo i primi giorni <strong>di</strong> adattamento, la lattazione dovrebbe<br />
assumere un ritmo regolare. Il neonato ha bisogno <strong>di</strong> tempo per assimilare il<br />
nutrimento e lo stomaco dovrebbe svuotarsi prima <strong>di</strong> riempirsi <strong>di</strong> nuovo. Il<br />
nutrimento in<strong>di</strong>gesto, se accumulato, produrrà calore che si <strong>di</strong>ffonderà agli<br />
intestini, milza e stomaco. Se il <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong>venta cronico, avrà un effetto sul fegato,<br />
che è responsabile per la circolazione armonioso <strong>di</strong> qi. Il bambino <strong>di</strong>venta irritabile<br />
ed irrequieto. Se l’accumulo perdura può trasformarsi in un insufficienza del qi<br />
della milza.<br />
(“Il Neonato e le sue Patologie” continua in appen<strong>di</strong>ce)<br />
Il Trattamento del Neonato<br />
Il neonato è estremamente ricettivo e sensibile. E’ importante stabilire il<br />
contatto con lui o lei con altrettanto sensibilità. Prima la relazione è visiva, uno<br />
scambio <strong>di</strong> sguar<strong>di</strong>; poi si relaziona con la voce. Ricor<strong>di</strong>amo che la voce e il canto<br />
sono collegati al cuore e alla milza. Sembra che le corde vocali si sono sviluppate<br />
nell’essere umano proprio per accu<strong>di</strong>re ai piccoli. Dopo questi primi contatti, sarà<br />
possibile il contatto fisico. Il contatto deve essere dolce, morbido e contenitivo.<br />
Stimolato nell’utero dal liquido amniotico e dalle contrazioni del parto, la pelle del<br />
neonato è sensibilissima. Il ritmo deve mimare quello uterino. Iniziare<br />
accarezzando e cullando il bambino è utile specialmente per bambini nati<br />
prematuri o con parto cesareo. Per questi, il trattamento deve essere più breve e<br />
contenitivo, e ridotto <strong>di</strong> ritmo, intensità e zone <strong>di</strong> manipolazione. Il neonato è in<br />
grado <strong>di</strong> comunicare e bisogna essere in ascolto e sensibile a quello che comunica<br />
tramite suoni, espressioni e movimento. Gli riflessi e movimenti vanno seguiti,<br />
non ostacolati. Il tocco deve essere leggero ma deciso, più è piccolo il bambino più<br />
è lieve la stimolazione. Generalmente la sequenza è: testa, mano, avambraccio,<br />
dorso, addome e arti inferiori. La durata può essere modulata secondo i casi ( in<br />
base alle reazioni del bambino, all’età, malattia, costituzione). Il luogo adatto è<br />
caldo, tranquillo ed areato. Chi massaggia deve sentirsi sereno, le emozioni agitate<br />
sono percepibili. Il trattamento del neonato in buona salute serve a rafforzare la<br />
20
costituzione e il wei qi, prevenendo le patologie. Per ottenere questo, in primo<br />
luogo si rafforzano milza, stomaco e intestini che sono il sostegno del Cielo<br />
<strong>Po</strong>steriore.<br />
Nel bambino il sistema dei canali energetici è immaturo. Si manipolano<br />
punti, linee e zone, molti dei quali sono specifici del bambino. Le mani e<br />
avambracci sono dotati <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi punti, linee e zone <strong>di</strong> manipolazione. Importanti<br />
sono i jing degli organi e intestini che si trovano sulle <strong>di</strong>ta. Altri si trovano su testa<br />
e collo, sul dorso abbiamo i punti beishu, che, come i punti mu, si formano durante<br />
la vita uterina. Sull’addome e petto ci sono i punti mu sui canali <strong>di</strong> renmai e<br />
stomaco, e altri punti extra attivi nel bambino. Sulle gambe, ci sono alcuni punti<br />
del m.p. della vescica e dello stomaco. Zusanli – ST-36 è molto importante per<br />
armonizzare lo yangming e milza, promuovere la <strong>di</strong>gestione e nutrire il centro,<br />
mentre SP-6 – sanyinjiao rafforza i reni e nutre la milza.<br />
Le manovre più usate sono: zhi tui fa – spingere seguendo una linea, fen tui fa<br />
– spingere, <strong>di</strong>videndo, rou fa – impastare, an fa – premere, anrou fa – premere ed<br />
impastare, mo fa – massaggiare circolarmente, nie fa – pinzettare, qia fa – premere<br />
con l’unghia, yun fa – impastare con raggio ampio, na fa – afferrare.<br />
Caso Clinico<br />
B. è una bella bambina <strong>di</strong> due mesi. Dorme bene <strong>di</strong> notte, ma piange ed è<br />
irrequieta <strong>di</strong> pomeriggio e <strong>di</strong> sera. Quando piange tende il corpo e l’addome è teso<br />
e gonfio. Ha frequenti rigurgiti <strong>di</strong> latte non <strong>di</strong>gerito. Dopo l’allattamento, ha le<br />
guance rosse. Questi sono sintomi <strong>di</strong> accumulo. Quando piange si vede la lingua<br />
che è piuttosto pallida, un segno <strong>di</strong> deficit della milza, ma il suo sguardo è vivace<br />
ed è molto interessata a tutto ciò che le succede attorno. Le feci sono gialline e<br />
morbide, ed inodori; cioè normali per la sua età.<br />
I genitori <strong>di</strong> B. sono in una fase delle loro vite in cui si <strong>di</strong>vidono fra due<br />
paesi. Con i continui spostamenti è <strong>di</strong>fficile dare a B. la regolarità <strong>di</strong> cui ha<br />
bisogno. Anche se non presenta segni importanti <strong>di</strong> insufficienza della milza<br />
(cresce, mangia e lo sguardo è vivace), è piuttosto esile, mentre i genitori hanno<br />
una corporatura robusta. “Se il qi si accumula jing è abbondante; po accompagna<br />
jing, perciò se la forma è forte po è vigoroso.” 57 Per evitare che l’insufficienza inizi<br />
ad intaccare le riserve <strong>di</strong> jing innato, si trattano le coliche con speciale attenzione a<br />
manovre che rafforzano le funzioni del jiao me<strong>di</strong>o, tonificando la milza e il qi del<br />
Cielo <strong>Po</strong>steriore.<br />
Testa: Xinmen (chiamato anche xinfeng o xinhui) - aprire il grande cancello del cielo<br />
– con i polpastrelli del pollice zhi tui fa dal centro delle sopraciglia verso l’alto fino<br />
a 3 cun da baihui – calma lo shen, apre gli orifizi, espelle il vento e trasforma catarri<br />
Mano: tonificare Pijing, piegando leggermente il pollice, zhi tui fa lungo il lato<br />
palmare del pollice (seguendo quello che sarebbe il m.p. del polmone nell’adulto)<br />
57 Ve<strong>di</strong> nota 26<br />
21
dalla punta del pollice fino alla base – tonifica e rinforza le funzioni della milza,<br />
regola il jiao me<strong>di</strong>o e sostiene il cielo posteriore.<br />
Rou fa zona banmen, sull’eminenza tenar (zona LU-10 – yuji – ventre del pesce) -<br />
favorisce la <strong>di</strong>gestione, rimuove accumuli, e purifica il calore nella milza e stomaco<br />
An fa su xiaotianxin – piccolo cuore celeste, alla base del palmo, fra l’eminenza<br />
tenar e l’ipotenar - purifica il calore, calma lo shen e il pianto<br />
Arti inferiori: An rou fa su zusanli – tonifica qi e xue, nutre il centro, regola lo<br />
stomaco<br />
Addome: Rou fa su zhongwan (4 cun sopra l’ombelico) con il palmo o con in<strong>di</strong>ce,<br />
me<strong>di</strong>o ed anulare - rafforza milza e stomaco e promuove la <strong>di</strong>gestione.<br />
Rou fa in profon<strong>di</strong>tà con il palmo sull’ombelico o appoggiando pollice e in<strong>di</strong>ce ai<br />
lati dell’ombelico – shenque - tonifica il qi della terra, regola il jiao me<strong>di</strong>o, rinforza il<br />
Cielo <strong>Po</strong>steriore<br />
Dorso: Nie fa lungo la colonna vertebrale, rotolando con gentilezza la pelle verso<br />
l’alto dal coccige fino alla base del collo – tonifica qi e xue, regola gli zang/fu e<br />
elimina calore, stimola lo yang e promuove la salita dello yang puro.<br />
Suwen, Primo Capitolo e il Tian gui<br />
Lo spazio fra il cielo e la terra, quanto è simile a un mantice <strong>di</strong> fucina! Svuotato, non si esaurisce<br />
mai; messo in moto, produce sempre <strong>di</strong> più. 58<br />
Il bambino, nato dall’unione <strong>di</strong> due essenze, cresce, inseguendo il suo<br />
destino. I tre tesori, shen, qi e jing continuano ad interagire e trasformarsi.<br />
Crescendo, i canali e gli zang/fu maturano; la forma corporea si elabora. Grazie ai<br />
po, mantiene la reattività, sviluppa la manualità ed altre espressioni corporee. Gli<br />
hun donano le intuizioni, la capacità <strong>di</strong> captare il sottile, <strong>di</strong> sognare il proprio futuro<br />
e <strong>di</strong> spaziare con l’immaginazione oltre i limiti posti dal mondo materiale. Con lo yi<br />
il suo ambiente <strong>di</strong>venta familiare, memorizza e si applica allo stu<strong>di</strong>o. Lo zhi porta<br />
determinazione e la conoscenza della propria identità. Lo shen integra tutti gli<br />
spiriti, coor<strong>di</strong>na le emozioni e dà la possibilità <strong>di</strong> trovare l’armonia fra sé e gli altri.<br />
Gradualmente si perde la spontaneità, si impara a controllare le emozioni, e ad<br />
interagire in modo conforme all’educazione e alla società.<br />
Nel primo capitolo del Neijing Suwen si descrive la crescita, maturazione,<br />
fecon<strong>di</strong>tà e declino della femmina in cicli <strong>di</strong> sette anni; del maschio in cicli <strong>di</strong> otto.<br />
Nei cicli <strong>di</strong> sette anni, la potenza dello yang opera nello yin; mentre nei cicli <strong>di</strong> otto<br />
anni, lo yin opera nello yang. I reni, ra<strong>di</strong>ce dello yin/yang negli uomini e <strong>nelle</strong> donne,<br />
custo<strong>di</strong>scono le essenze. Rendono possibile la crescita del corpo che condurrà alla<br />
possibilità <strong>di</strong> congiungersi. A quattor<strong>di</strong>ci anni nella donna e a se<strong>di</strong>ci nell’uomo è<br />
possibile procreare. Iniziano a fluire due liqui<strong>di</strong>: il sangue controllato dai cicli<br />
58 Tao Te Ching, Cap. V, p.37<br />
22
celesti nella donna e l’impetuosità del fluire del liquido seminale nell’uomo. La<br />
congiunzione dello yin con lo yang porta alla creazione del nuovo essere. Tian gui<br />
(vita sessuale) nel commentario Neijing Quanshi <strong>di</strong> Xu Dachun è descritto come la<br />
“forza espressiva del qi autentico del cielo primor<strong>di</strong>ale” 59 .<br />
La cultura cinese tra<strong>di</strong>zionale, benché riservata, ha attribuito molta<br />
importanza in vari contesti alla vita sessuale. In molte sette daoiste, le pratiche<br />
sessuali erano considerate esercizi spirituali che potevano condurre all’immortalità.<br />
In altre correnti, le metafore sessuali erano legate all’alchimia interiore (nei dan) che<br />
comunque utilizzavano, <strong>nelle</strong> loro me<strong>di</strong>tazioni, la potenza della propria energia<br />
sessuale a fini spirituali. Durante l’atto sessuale il qi deve circolare e il jing deve<br />
essere conservato. Un eccesso <strong>di</strong> libido turba lo shen; il desiderio ha origine nel<br />
fuoco del mingmen nell’uomo e nel fuoco del cuore nella donna, e deve essere<br />
controllato dallo yin e dal jing.<br />
Gli adepti daoisti praticavano l’atto sessuale in un contesto rituale e in uno<br />
stato me<strong>di</strong>tativo. Contenevano l’essenza seminale (il mercurio bianco) fuso con il<br />
sangue (il cinabro rosso) per attuare un’involuzione e un “ritorno”, e tramite il<br />
passaggio per i tre campi <strong>di</strong> cinabro si creava un embrione al proprio interno.<br />
Questo cresceva nel crogiuolo alchemico del corpo con una vera gestazione per<br />
poi trasformarsi nell’elisir dell’immortalità. Questo stesso processo era praticato<br />
dagli adepti celibi che riunivano lo yin/yang dentro <strong>di</strong> loro con visualizzazioni e<br />
pratiche respiratorie. Mentre gli uomini utilizzavano l’essenza seminale, le donne<br />
praticavano un’involuzione del sangue mestruale. La gestazione è la metafora della<br />
creazione dell’universo, in nove fasi si attuava all’interno del microcosmo<br />
in<strong>di</strong>viduale. Queste pratiche erano iniziatiche, certamente non competenze della<br />
gente comune.<br />
Tutti, comunque, possono trarre beneficio dall’unione yin/yang dell’atto<br />
sessuale e il beneficio sarà maggiore se compiuto con l’amore. La frequenza dei<br />
rapporti è in relazione con l’età, le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute e con le stagioni. Rapporti<br />
troppo frequenti, in stato <strong>di</strong> ubriachezza, o con lo shen alterato rompono il qi e<br />
consumano il jing (negli uomini, mentre gravidanze ripetute o troppo ravvicinate<br />
consumano il jing <strong>nelle</strong> donne). Le perversioni sono considerate turbe dello shen.<br />
Una vita sessuale equilibrata conduce, se non all’immortalità, a mantenere<br />
bilanciati i tre tesori, e conseguentemente, alla longevità. Infatti, nel Neijing Suwen, il<br />
declino fisico avviene quando le essenze e il tian gui <strong>di</strong>minuiscono. A cinque volte<br />
sette e a cinque volte otto le forze dei reni e, nella donna, anche dello yangming<br />
(responsabile per la lattazione) declinano.<br />
“A sette volte sette anni, il renmai si vuota, il potente chongmai declina e si riduce: la fecon<strong>di</strong>tà è<br />
esaurita, la Via della Terra non libera più i suoi passaggi, il corpo deperisce, ed essa non ha più<br />
figli.” 60<br />
E nell’uomo: “A otto volte otto anni, la fecon<strong>di</strong>tà si esaurisce, lo sperma <strong>di</strong>venta raro, la<br />
tesaurizzazione dei reni declina, l’insieme del corpo giunge a suo termine: denti e capelli se ne<br />
59 Citato in M. Corra<strong>di</strong>n et al.,“Geriatria”, CEA, Milano, 2001, p 7<br />
60 Huang<strong>di</strong> Neijing Suwen, Cap. I, p. 41<br />
23
vanno…i cinque zang declinano, muscoli ed ossa si <strong>di</strong>sfanno e cedono…il passo non è più<br />
fermo e non si hanno più figli.” 61<br />
Pratiche <strong>di</strong> Lunga Vita<br />
Gli antichi vivevano uno stato <strong>di</strong> confusione, e per questo che con<strong>di</strong>videvano con tutti la pace e<br />
il <strong>di</strong>stacco. A quel tempo, l’Oscurità e la Luce si equilibravano armoniosamente; i mani e gli<br />
spiriti non turbavano nessuno; le quattro stagioni si succedevano regolarmente; gli esseri non<br />
cercavano <strong>di</strong> nuocersi; nessuno moriva prematuramente. Benché dotati <strong>di</strong> intelligenza, gli uomini<br />
non se ne servivano. Era l’epoca dell’unità perfetta; nessuno agiva, tutto si svolgeva<br />
naturalmente. 62<br />
Qi Bo e l’Imperatore Giallo rimpiangono il passato come quello descritto in<br />
questo brano <strong>di</strong> Zhuang-zi. Nel primo capitolo del Suwen, denunciano le<br />
<strong>di</strong>ssolutezze che portano al declino della vita: desideri ed avversioni, ubriachezza,<br />
passioni, eccitazione, e fatica eccessiva. Gli uomini “senza moderazione si attivano<br />
o si riposano” 63 L’evolversi della vita porta turbamenti, che sviano i tre tesori<br />
dall’agire armoniosamente. L’in<strong>di</strong>viduo concentra le sue attenzioni all’esterno e il<br />
centro si svuota o <strong>di</strong>venta <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato. Primo del declino della vita, quando lo yang<br />
è florido, i soffi riescono ad animare spiriti ed essenze. Quando gli spiriti sono<br />
armoniosi sostengono ed orientano il qi e jing, anche quando essi sono in declino.<br />
Se il jing è custo<strong>di</strong>to appropriatamente mantiene soffi e spiriti. Se le essenze sono<br />
impoverite, gli spiriti <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nati, i soffi esauriti, la vita perde quello che è autentico<br />
e profondo e finisce prematuramente. La longevità avviene quando si è flessibili;<br />
adattando la vita, il nutrimento e tian gui alle trasformazioni delle stagioni, e<br />
lavorando e riposando con moderazione. Rispettando lo yin/yang, gli zang/fu<br />
compiono le loro funzioni, nei canali circolano armoniosamente i soffi, il weiqi è<br />
forte e le energie perverse non aggre<strong>di</strong>scono il corpo, il jing originale non si<br />
<strong>di</strong>sperde e gli spiriti sono tranquilli, in grado <strong>di</strong> orientare la vita.<br />
In Cina, con l’attenzione ai mutamenti della natura, si sviluppano varie<br />
pratiche per assicurare la longevità, l’arte <strong>di</strong> nutrire la vita, “Yang Sheng Shu”. Nei<br />
rotoli ed inscrizioni fin dai regni degli Stati Combattenti (770-221 a.C) si trovano<br />
descrizioni <strong>di</strong> danze e movimenti, e <strong>di</strong> esercizi respiratori per prevenire e curare<br />
malattie. Alcuni imitano animali, altri si collegano ai rituali, o ai passi degli<br />
sciamani. Si sviluppano negli ambiti della me<strong>di</strong>cina, dei daoisti e bud<strong>di</strong>sti, in ambiti<br />
militari e <strong>nelle</strong> associazioni marziali. Vanno dalla me<strong>di</strong>tazione da seduto o sdraiato<br />
alle pratiche marziali per rinforzare la mente e lo spirito, e rendere invulnerabile il<br />
corpo alle aggressioni. Hanno molti nomi e <strong>di</strong> recente hanno assunto il termine<br />
generale <strong>di</strong> “qigong”, o lavoro o maestria dell’energia. Il carattere “gong”, che<br />
rappresenta un uomo con un attrezzo agricolo, implica un lavoro <strong>di</strong> costanza e<br />
de<strong>di</strong>zione. Nel wai dan, l’alchimia esterna, si facevano sperimenti per tramutare i<br />
metalli e si consumavano preparati alchemici. Nel nei dan, o alchimia interiore o<br />
interno, si usava, con me<strong>di</strong>tazioni ed altre pratiche, il proprio corpo come<br />
61 Ibid., p. 45<br />
62 Zhuang-zi, a cura <strong>di</strong> Liou Kia-Hway, Adelphi, Milano, 1982, cap. XVI, p. 140<br />
63 Huang<strong>di</strong> Neijing Suwen, cap. I, p. 32<br />
24
crogiuolo alchemico. Così nel wai gong (lavoro esterno) si concentra principalmente<br />
sulla superficie del corpo per sviluppare i muscoli e la forza. Nel nei gong, anche i<br />
movimenti fisici sono <strong>di</strong>retti ad uno sviluppo dell’interiore. Le pratiche non sono<br />
mai semplici ginnastiche; la mente focalizzata (yi) guida i movimenti, il respiro è<br />
armonizzato e il tutto ha un esito sullo spirito, nonché su tutto il metabolismo.<br />
Queste tre regolazioni sono: tiao shen, il controllo del corpo, che dona flessibilità,<br />
coor<strong>di</strong>nazione ed equilibrio; tiao xi, controllo del respiro, che <strong>di</strong>venta lungo,<br />
profondo e leggero; tiao xin, il controllo del cuore/mente. Lo scopo è <strong>di</strong><br />
equilibrare yin/yang nel corpo, armonizzare corpo, respiro e cuore/mente, e <strong>di</strong><br />
potenziare le energie rendendo stabile la propria connessione con il Cielo e la<br />
Terra.<br />
In principio, questa connessione è ottenuta regolando la postura da seduto<br />
o in pie<strong>di</strong> in modo che la struttura ossea regge il corpo con il minimo <strong>di</strong> tensione<br />
muscolare per mantenere la posizione eretta. La testa leggera si eleva verso il cielo,<br />
la nuca si allunga, le curve fisiologiche della colonna si attenuano, il coccige scende<br />
a piombo, le gambe flessibili, i pie<strong>di</strong> sono ra<strong>di</strong>cati al terreno. Con il tempo e la<br />
pratica, si riesce a liberare il corpo dalle tensioni (song), affidandosi alla propria<br />
struttura. Non opponendo resistenza alla forza della gravità, si <strong>di</strong>venta anche<br />
leggeri. Osservando il respiro, <strong>di</strong>venta una me<strong>di</strong>tazione. In questo modo si<br />
mantiene la libera circolazione <strong>di</strong> soffi in tutto il corpo ed in particolare nella<br />
colonna vertebrale. Praticato in pie<strong>di</strong> si chiama zhang zhuang gong, o pratica del palo<br />
eretto, da seduto, jing zuo, da <strong>di</strong>steso, wo gong.<br />
Le pratiche <strong>di</strong> lunga vita funzionano come una corda preziosa che lega<br />
insieme hun e po. Con la tensione <strong>di</strong> questo legame i po non possono consumare<br />
l’in<strong>di</strong>viduo dall’interno né trascinarlo nell’immobilità. Contenendoli, la loro<br />
violenza si trasforma in <strong>di</strong>sciplina e coor<strong>di</strong>nazione corporea necessarie per attuare<br />
le mutazioni che avverranno tramite attenzioni e pratiche più sottili che sono<br />
mansioni degli hun. Se gli hun non sono ancorati agli po, le pratiche degenerano in<br />
attività illusorie.<br />
“Riesci a contenere i po turbolenti ed impe<strong>di</strong>re la loro uscita, abbracciare l’Uno senza che ti<br />
abbandoni?<br />
Puoi controllare il tuo respiro e renderlo soffice come quello <strong>di</strong> un bambino?<br />
Puoi purificare la tua visione del Mistero in modo che perda ogni <strong>di</strong>storsione?<br />
Puoi, attraverso la Non-Azione, vigilare sulla gente e regnare sulla terra [interiore]?<br />
Puoi, aprendo e chiudendo [in momenti precisi] le porte naturali, realizzare la tua natura<br />
femminile?<br />
Puoi, con la Non-Conoscenza, lasciare che la luce bianca penetri tutte le regioni dello spazio<br />
[interiore]?” 64<br />
Essenziale alla pratica del qigong è il concetto del chiudere (he) ed aprire (kai),<br />
mansioni del polmone e dei po. La pratica è centripeta, i tre tesori vengono<br />
tesaurizzati all’interno, poi tramutati per permettere l’apertura e la loro <strong>di</strong>ffusione<br />
all’esterno. La <strong>di</strong>ffusione può essere per scopi marziali o per l’utilizzazione<br />
dell’energia in campo me<strong>di</strong>co.<br />
64 Tao Te Ching, Cap. X citato in Schipper, op. cit., p. 138-139, mia traduzione dall’inglese<br />
25
Molti sono gli esercizi respiratori, me<strong>di</strong>tazioni e visualizzazioni praticati<br />
senza muoversi, molti i passi e le sequenze <strong>di</strong> movimenti. Ma Li Dao Qun,<br />
alchimista della <strong>Scuola</strong> della Realtà Completa del XIII sec. puntualizza:<br />
“Immobilità, e pure movimento. Movimento, e pure immobilità. Questo è l’essere spirituale.<br />
Movimento senza immobilità. Immobilità senza movimento. Questo è l’essere normale” 65<br />
Nei testi <strong>di</strong> alchimia interiore (nei dan) si nominano i tre campi <strong>di</strong> cinabro o<br />
dantian. Il cinabro (dan), è il solfuro <strong>di</strong> mercurio, una pietra <strong>di</strong> colore rosso che<br />
quando è riscaldato essuda il mercurio liquido, racchiudendo il mistero della<br />
trasformazione e della rigenerazione dopo la morte. Era usato <strong>nelle</strong> pratiche<br />
alchemiche per produrre l’oro e consumato come me<strong>di</strong>camento per ringiovanire,<br />
come protezione e per ottenere l’immortalità. E’ abbondante <strong>nelle</strong> cave delle<br />
montagne del sud della Cina; infatti, il carattere raffigura una grotta o cavità con<br />
una pietra al centro. 66 Il carattere “tian” rappresenta un campo con i canali per<br />
l’irrigazione, dando un senso <strong>di</strong> coltivazione. Da questo possiamo intuire che i<br />
campi <strong>di</strong> cinabro sono luoghi <strong>di</strong> trasformazione dell’alchimia interiore, ma non<br />
necessariamente dei depositi né punti precisi nel corpo fisico. In ogni caso, nei<br />
secoli, i vari autori li collegano a punti e funzioni.<br />
Nel campo <strong>di</strong> cinabro inferiore il jing è raffinato e trasformato in qi; si trova<br />
a tre <strong>di</strong>stanze sotto l’ombelico, tre <strong>di</strong>stanze all’interno (secondo i vari test a livello<br />
dei punti REN-6 - qihai, REN-5 – shimen, REN-4 – guanyuan). Nel dantian me<strong>di</strong>ano<br />
il soffio è raffinato per <strong>di</strong>ventare energia spirituale; si trova al centro del petto, al<br />
livello del cuore. Nel dantian superiore lo shen <strong>di</strong>venta così rarefatto che ritorna al<br />
vuoto; si trova al cento delle sopracciglia (yintang). L’essenza è guidata verso l’alto<br />
tramite il canale curioso dumai fino all’apice della testa. Scende fino a renzhong –<br />
DU-26 - renzhong, dove si collega con renmai e scende sulla linea antero-me<strong>di</strong>ana del<br />
corpo fino al perineo, REN-1 - huiyin da dove risale nuovamente il dumai. Questa è<br />
chiamata la Piccola Circolazione. Per salire, affronta tre porte (san guan) o tre carri<br />
o pompe idrauliche (heche). Il primo a livello dei reni, è il carro del montone e<br />
procede lento e tranquillo fino al secondo, a livello del DU-10 fra le scapole alla<br />
VII dorsale (Lingtai o Jiaji). Fra jiaji e yuzhen (BL-9) procede veloce con il carro del<br />
cervo. Dallo yuzhen (il cuscino <strong>di</strong> giada) all’apice della testa, a DU-20 - Niwan o<br />
baihui, serve molta forza ed è il carro del bue. Ogni cambio <strong>di</strong> carro è un ostacolo e<br />
una porta da superare. Questi rappresentano le tre tappe del lavoro alchemico.<br />
Nella piccola circolazione, si usa la mente come si usa una zappa che apre il<br />
terreno per guidare un flusso d’acqua, perché i tre tesori, come l’acqua, si possono<br />
solo guidare, non spingere. Con la piccola circolazione si uniscono dumai e renmai,<br />
attivando il cielo e la terra nell’in<strong>di</strong>viduo. Collegare questi due meri<strong>di</strong>ani e<br />
conseguentemente baihui o tianman (cielo pieno) – DU-20 - con - REN-1 - huiyin o<br />
jinmen (porta preziosa), è in<strong>di</strong>cato (tramite agopuntura, tuina, respirazione o<br />
tecniche corporee) per attingere alla perennità dell’in<strong>di</strong>viduo e per attuare “un<br />
65 Dal Libro dell’Equilibrio e Dell’Armonia, citato in C. Moiraghi, Tecniche Corporee in Me<strong>di</strong>cina<br />
Tra<strong>di</strong>zionale Cinese, Jaca Book, Milano, 1966, p. 38<br />
66 Chao Pi Ch’en, Trattato <strong>di</strong> Alchimia e Fisiologia Taoista, a cura <strong>di</strong> C. Despeux, Ed. Me<strong>di</strong>terranee, Roma,<br />
1979, p. 26. Per altri il carattere raffigura una pietra dentro il crogiuolo dell’alchimista<br />
26
itorno alla potenzialità primor<strong>di</strong>ale, a un controllo <strong>di</strong> tutto lo yin e <strong>di</strong> tutto lo yang,<br />
ad un recupero dell’acqua primigenia espressa come tian gui.” 67<br />
Sarebbe auspicabile per tutti praticare qualche tipo <strong>di</strong> qigong (o altre pratiche<br />
psico-corporee), in relazione con l’età e lo stato <strong>di</strong> salute. Ci sono delle sequenze <strong>di</strong><br />
movimenti semplici, che si possono adattare a tutte le età, come il baduanjin, o Gli<br />
Otto Pezzi <strong>di</strong> Broccato, che coor<strong>di</strong>nano il respiro con movimenti che mantengono<br />
aperte e mobili le articolazioni. Questa ed altre sequenze possono essere praticate<br />
da seduto, per persone deboli o convalescenti. Il Tai ji quan, vera e propria arte<br />
marziale, è inoltre “un’arte marziale per la <strong>di</strong>fesa del mondo interiore”. 68 Si adatta<br />
ad ogni età, ma la lunga concatenazione <strong>di</strong> movimenti armonici, collegata con la<br />
respirazione, esercita la memoria e l’equilibrio, bilanciando il fluire dei soffi;<br />
rendendolo particolarmente adatto agli anziani.<br />
Le pratiche <strong>di</strong> lunga vita più importanti potrebbero essere le seguenti: essere<br />
flessibili, adattandosi ai cambiamenti che portano il passare degli anni; rimanere<br />
attivi facendo esercizi come qigong, yoga, ginnastiche o sport leggeri, ballo,<br />
camminate, o coltivando un orto, giar<strong>di</strong>no o terrazza; continuare, se possibile, la<br />
vita sessuale e, comunque, dare e ricevere amore; mantenere attivo l’intelletto,<br />
coltivando le interresse che, magari, si possono con<strong>di</strong>videre con altri.<br />
L’alimentazione dovrebbe essere, come per il bambino, regolare, leggero e<br />
<strong>di</strong>geribile. Alimenti ricchi <strong>di</strong> jing sono adatti agli anziani, come i germogli, noci e<br />
semi, il pollo, le uova e la zuppa <strong>di</strong> midollo. Con gli anni si perdono i cari con il<br />
trapasso, ma è importante non isolarsi, e comunque saper stare in solitu<strong>di</strong>ne. E’<br />
importante, per nutrire gli shen, credere in qualcosa. Per conservare la salute e<br />
vivere bene occorre coltivare i tre tesori, e armonizzare gli hun e po. Avere la carica<br />
vitale che si attacca alla vita, nonostante le malattie ed i dolori, è la miglior<br />
me<strong>di</strong>cina della vecchiaia.<br />
L’Anziano e Le Sue Patologie<br />
A cinquanta anni, il qi del fegato inizia a <strong>di</strong>minuire, la linfa del fegato <strong>di</strong>venta sottile, la linfa della<br />
vescica biliare <strong>di</strong>minuisce, gli occhi iniziano ad oscurarsi. A sessanta anni, il qi del cuore inizia a<br />
<strong>di</strong>minuire, ci può essere sofferenza da tristezza e lamenti, sangue e qi sono indolenti e langui<strong>di</strong>.<br />
Conseguentemente, c’è eccellenza nello sdraiarsi. A settanta anni, il qi della milza è vuoto, la<br />
pelle appassisce. Ad ottanta anni il qi del polmone <strong>di</strong>minuisce, l’anima si separa, causando il<br />
confondere frequente delle parole. A novanta anni, il qi dei reni è bruciato, i canali principali<br />
degli altri quattro zang sono cavi e vuoti. A cento anni, i cinque zang sono tutti vuoti, tutto lo shen<br />
qi è andato, l’apparenza fisica e le ossa sono <strong>di</strong>more orfane. Allora la vita <strong>di</strong> un uomo è finito. 69<br />
67<br />
Corra<strong>di</strong>n et al., “Geriatria”, p. 8<br />
68<br />
Schipper, op. cit., p. 138<br />
69<br />
Ling Shu or the Spiritual Pivot, trad. Wu Jing-Nuan, The Taoist Center, Washington, D.C., 1993, 2004,<br />
cap. 54, p. 185, mia traduzione dall’inglese<br />
27
Gli anni passano e l’interagire dei tre tesori si affievolisce. Il jing dei cinque<br />
organi e sei visceri inizia a <strong>di</strong>minuire. Quando i soffi dei reni declinano tutto<br />
l’equilibrio dello yin/yang si <strong>di</strong>sintegra. Procreare, rigenerare non è più possibile.<br />
Milza e yangming si indeboliscono. Le essenze, il sangue, i liqui<strong>di</strong> (jinye) come gli ye<br />
delle articolazioni e le secrezioni genitali si esauriscono. Le articolazioni <strong>di</strong>ventano<br />
rigide, le ossa ed i muscoli deteriorano, il movimento <strong>di</strong>venta faticoso. La pelle si<br />
secca e <strong>di</strong>venta più sottile. I capelli imbiancano ed i denti non sono più sal<strong>di</strong>. Dal<br />
brano del Ling Shu, capiamo che il qi <strong>di</strong>minuisce e lo yin, senza la potenza dello<br />
yang, o si esaurisce o si blocca. E dall’altro canto:“Quando jing si esaurisce e po<br />
cede, allora il qi si <strong>di</strong>sperde, hun fluttua e non si ha più coscienza <strong>di</strong> niente.” 70 Le<br />
patologie sono causate principalmente da vuoto e ristagno, spesso manifestando<br />
segni <strong>di</strong> falso calore, o calore da vuoto.<br />
L’esaurirsi del jing renale avviene in modo armonioso se si è vissuta la<br />
propria vita con moderazione <strong>nelle</strong> fatiche e nei piaceri, senza aggressioni<br />
dall’esterno e senza turbamenti dei sette sentimenti. In questo caso avverrà senza<br />
sintomi <strong>di</strong> calore (re) o <strong>di</strong> freddo (han), in<strong>di</strong>ce che lo yin e lo yang dei reni<br />
<strong>di</strong>minuiscono insieme armoniosamente. Il jing innato è sorretto e nutrito dal jing<br />
post-natale, perciò se lo stile <strong>di</strong> vita e/o l’alimentazione è stato irregolare tutto il<br />
jing dell’organismo ne risentirà. Lo stress prolungato e i <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni provocati dai<br />
sette sentimenti esauriscono shen, qi e jing. Più sovente il deficit <strong>di</strong> jing è<br />
accompagnato dalla prevalenza <strong>di</strong> deficit <strong>di</strong> yin o <strong>di</strong> yang. Il vuoto <strong>di</strong> jing dei reni da<br />
segni che coinvolgono le ossa (come l’osteoporosi), i denti, l’u<strong>di</strong>to, gli orifizi<br />
inferiori (con <strong>di</strong>sturbi come l’incontinenza), la sfera sessuali (spermatorrea,<br />
leucorrea chiara e asettica), il mare dei midolli (con patologie neurologiche e/o<br />
psichiche).<br />
Spesso, i vuoti sono costituzionali, si appare più vecchio dei propri anni e si<br />
possono manifestare segni maniacali o <strong>di</strong> demenza. I reni reggono lo zhi che<br />
appartiene alla <strong>di</strong>mensione antecedente al vissuto, ma durante la vita orienta e<br />
decide. Quando lo yin e yang dei reni <strong>di</strong>minuisce, si sgretolano la memoria, la<br />
vitalità, la decisione e la destrezza. Se lo zhi è <strong>di</strong>sturbato si perde lo slancio verso la<br />
vita e compaiono <strong>di</strong>sturbi psichici<br />
“Quando lo yin è in pieno equilibrio e lo yang ben stretto,<br />
essenze e Spiriti [si] governano come si deve;<br />
mentre la <strong>di</strong>ssociazione e la separazione tra yin e yang<br />
porta all’interruzione delle essenze e dei soffi.” 71<br />
Le comunicazioni nell’in<strong>di</strong>viduo avvengono tramite i mai (vasi) e jingluo<br />
(canali, o meri<strong>di</strong>ani principali e collaterali) che fanno fluire qi e xue. Nell’anziano i<br />
mai e i meri<strong>di</strong>ani sono come fiumi che man mano si seccano. I canali dello yangming<br />
sono ricchi <strong>di</strong> sangue e <strong>di</strong> energia e, come nel trattamento del bambino, si<br />
utilizzano per nutrire soffi e sangue. <strong>Po</strong>rtano lo yang all’interno per potersi<br />
collegare con il proprio centro vitale. Il Suwen (cap. 30) attribuisce molte turbe<br />
70 Zhu Xi, citato in Zhang Jiebin, Leijing, Libro III, cap. 14, citato in Rossi, op. cit., p. 56<br />
71 Huang<strong>di</strong> Neijing Suwen, cap.3, p. 98<br />
28
psichiche ai <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni dei canali yangming. 72 Negli anziani, lo yangming è essenziale<br />
nei trattamenti. Si trovano vuoti <strong>di</strong>ffusi <strong>di</strong> sangue e soffi e jinye, spesso aggravati da<br />
problemi emotivi. I quadri sono complessi, complicati da vari <strong>di</strong>sturbi cronicizzati,<br />
con sintomi sia <strong>di</strong> vuoto sia <strong>di</strong> calore. Questi possono evolversi <strong>nelle</strong> sindromi bi,<br />
wei e jue.<br />
(“L’Anziano e le sue Patologie” continua in appen<strong>di</strong>ce)<br />
Il Trattamento dell’Anziano<br />
Nel anziano troviamo principalmente sindromi <strong>di</strong> vuoto e <strong>di</strong> ristagno, con<br />
segni <strong>di</strong> falso calore e <strong>di</strong> vento endogeno. Lo spessore cutaneo, circolazione e<br />
comunicazione sono ridotti. Come per il bambino, occorre avvicinarsi con garbo e<br />
guadagnarsi la fiducia del paziente. In questo modo si riesce a trattare anche le<br />
zone più dolorose, che trovano subito giovamento perché i dolori, solitamente,<br />
sono da ristagno. Per i segni <strong>di</strong> falso calore, <strong>di</strong> vento endogeno, o per articolazioni<br />
bloccate, saranno necessarie manovre <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione che, comunque, saranno <strong>di</strong><br />
leggera o me<strong>di</strong>a intensità e non coinvolgono l’intero meri<strong>di</strong>ano. Comunque nel<br />
trattamento con il tuina, le manovre <strong>di</strong> tonificazione saranno le più utilizzate. Si<br />
usano manovre con pressione leggera o me<strong>di</strong>a con lo scopo <strong>di</strong> armonizzare,<br />
trattando zone ampie con un appoggio esteso. Si dosa il ritmo per facilitare il<br />
rilassamento. Come il bambino, l’anziano è spesso dotato <strong>di</strong> spontaneità, e può<br />
essere utile seguire i suoi suggerimenti, specialmente nel trattamento delle zone<br />
dolorose. E’ utile la moxa, per il suo effetto tonificante e la capacità <strong>di</strong> scacciare il<br />
freddo. La durata della seduta <strong>di</strong>pende dal soggetto, <strong>di</strong> solito <strong>di</strong> lunghezza me<strong>di</strong>obreve<br />
per non spossare.<br />
Caso Clinico<br />
Lie-zi, nel corso <strong>di</strong> un viaggio, mangiava sul bordo <strong>di</strong> un sentiero, quando in mezzo ai ciuffi <strong>di</strong><br />
erba scorse improvvisamente un vecchio cranio. Strappò le erbe, puntò l’in<strong>di</strong>ce verso il cranio e<br />
gli <strong>di</strong>sse: “Soltanto tu ed io sappiamo che non sei né morto né vivo. Sei davvero infelice? Sono<br />
davvero felice?” 73<br />
G. è nata il 25 – 6 – 1933, in una famiglia <strong>di</strong> mezzadri delle montagne fra Assisi e<br />
Gualdo Ta<strong>di</strong>no. Analfabeta, ha iniziato da bambina ad accu<strong>di</strong>re le pecore e a fare<br />
altri lavori agricoli. Suo marito è morto giovane in un incidente, dopo si è<br />
“accompagnata” al cognato che era separato (vive ancora con lui). Questa unione<br />
non è stata accettata dai suoi familiari e ha creato una rottura totale. Non ha avuto<br />
figli. Attorno ai vent’anni rompe il ginocchio sinistro, viene operato ma da allora,<br />
non può più piegarlo. Anche il dorso del piede sinistra ha subito, anni fa, un<br />
incidente ed un intervento. Due mesi fa, dopo una caduta, è stata operata l’anca<br />
72 The Yellow Emperor’s Classic of Me<strong>di</strong>cine, cap. 30, p. 118-119, ve<strong>di</strong> anche cap. 62, p. 215-222<br />
73 Zhuang-zi, cap. XVIII, p. 161<br />
29
destra. Adesso cammina con una stampella. Ha avuto un incidente <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta della<br />
coscienza improvvisa. Un’altra volta è caduta, ha battuto la testa ed è rimasta in<br />
coma per due settimane.<br />
Ha dolori alle gambe, maggiormente dalle ginocchia in giù.<br />
Vuoto <strong>di</strong> jing e yin:<br />
Tutti i dolori sono peggiori <strong>di</strong> notte. Bocca molto secca.<br />
E’ minuta e molto magra. <strong>Po</strong>co appetito. Alvo irregolare. Urine chiare,<br />
incontinenza con ripetute ed abbondanti minzioni <strong>di</strong> notte. Artrosi deformante su<br />
mani e pie<strong>di</strong>, spec. a destra, alluce destra deviata sopra le altre <strong>di</strong>ta. Ma non ha<br />
dolori alle mani. Ha perso tutti i denti.<br />
Non ha lombalgie. Non ha vertigini, né acufeni. <strong>Po</strong>ca sete. Non suda mai. Niente<br />
febbre. Non ha <strong>di</strong>sturbi respiratori (né tosse, né <strong>di</strong>spnea, né sospiri) Non ha<br />
osteoporosi.<br />
Ristagno <strong>di</strong> yin in basso: Gonfiori agli arti inferiori. Ernie inguinali e fibromi<br />
uterine. Teme il freddo (<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> essere sempre stata così). Estremità fredde.<br />
Disarmonia del po: Dice che vivere “è un tormento” e che desidera morire, <strong>di</strong>ce<br />
che ha tentato, in una furia, <strong>di</strong> tagliarsi la gola con un coltello. Colorito scuro e<br />
edemi sul volto e petto.<br />
Vuoto <strong>di</strong> yin del fegato e <strong>Hun</strong> compresso: Di recente ha un dolore molto forte<br />
e acuto quando si alza o cambia posizione fra l’ultima costola e la cresta iliaca a<br />
sinistra – zona 26-GB - daimai, in seguito si espande <strong>di</strong>etro la schiena. Mal <strong>di</strong> testa,<br />
irritabilità e scarsa memoria per fatti recenti. Anni fa per una malattia (Cirrosi<br />
epatica?) è stata esportata metà del fegato. Dolori <strong>di</strong> stomaco specialmente dopo<br />
aver mangiato.<br />
I dolori migliorano con movimento e massaggio.<br />
Lingua sottile, rigida (“calore che danneggia i liqui<strong>di</strong> corporee…l’insufficiente<br />
nutrimento dei ten<strong>di</strong>ni dei muscoli e dei meri<strong>di</strong>ani, come la rigi<strong>di</strong>tà muscolare, i<br />
crampi, compromissione dei movimenti e <strong>di</strong>fficoltà alla deambulazione” 74<br />
appuntita, rossa su tutta la superficie (da calore vuoto) senza induito,<br />
profondamente solcata a centro, gonfia ai lati del solco (+ a destra) e più sottile sui<br />
bor<strong>di</strong>, ritirata. (vuoto dello yin e jing)<br />
<strong>Po</strong>lso leggermente rapido shuo, senza forza - xu e molle su cun e guan, polso <strong>di</strong><br />
piede è percepibile solo in profon<strong>di</strong>tà -chen. In seguito, ritmo leggermente lento (60<br />
battiti per minuto) – huan e senza forza – xu. Il polso molle e debole è normale<br />
negli anziani per vuoto <strong>di</strong> qi e/o sangue.<br />
74<br />
G. Maciocia, La Diagnosi Attraverso la Lingua in Me<strong>di</strong>cina Tra<strong>di</strong>zionale Cinese, CEA, Milano, 1987, 1995,<br />
p. 75<br />
30
G. è particolarmente interessante nel contesto degli hun e po. Le sue origini<br />
conta<strong>di</strong>ne le hanno dotata <strong>di</strong> un jing innato forte e resistente. Nonostante duro<br />
lavoro e privazioni, i suoi genitori sono morti novantenni, attivi fino alla fine. Lei,<br />
malgrado i lamenti e gli innumerevoli <strong>di</strong>sturbi, è attiva, con una forza vitale feroce.<br />
I po fornendo movimento al jing, dovrebbero dare la coor<strong>di</strong>nazione, agilità e<br />
equilibrio. Si collegano ad una memoria corporea, “può registrare e ricordare<br />
all’interno”. 75 Elaborano un lessico corporeo che nel caso <strong>di</strong> G. è <strong>di</strong>ventato:<br />
“cadere”. Impressiona la ripetitività delle continue cadute che colpiscono, in<br />
particolare, gli arti inferiori. Sembra che gli ostacoli del cammino della sua vita<br />
(non è né vedova, né madre, né moglie) debbono <strong>di</strong>ventare visibili, tradotti in<br />
traumi fisici. Il suo “tener duro” si esprime nella rigi<strong>di</strong>tà delle sue articolazioni. Ha<br />
crisi <strong>di</strong> pianto e ha tentato <strong>di</strong> togliersi la vita. Secondo Kespi, la violenza del po è in<br />
grado <strong>di</strong> uccidere. 76 I po sono collegati alle memorie rimosse: quando le chiedo se<br />
ha problemi respiratorie risponde in negativo, ma <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> aver “una tristezza nel<br />
petto”. Durante i trattamenti sospira, e la cosa la sorprende, perché <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> non<br />
sospirare mai.<br />
Gli hun si collegano agli antenati. Spesso <strong>nelle</strong> case conta<strong>di</strong>ne, oltre alle immagini<br />
religiose, le fotografie <strong>di</strong> genitori e nonni sono le uniche immagini esposte; c’è una<br />
specie <strong>di</strong> venerazione degli antenati. Quando le chiedo quali fra le foto sono dei<br />
suoi genitori, le mi risponde secco che non ce ne sono. Ha reciso la sua<br />
connessione con i suoi antenati. Lo yang che sostiene e protegge non c’è. Non<br />
sogna mai. La notte dorme poco perché ha crampi alle gambe che la costringono a<br />
muoversi e alzarsi. Gli occhi si appannano, passando le mani sopra si liberano, se<br />
no la vista è ottima. Gli hun, insieme al fegato controllano la vista, l’occhio emette<br />
luce e permette <strong>di</strong> recepire i cinque colori. Con gli hun ed i po in <strong>di</strong>sequilibrio,<br />
altalena fra collera, irritazione e apprensione e inquietu<strong>di</strong>ne.<br />
Questo trattamento mira principalmente ad armonizzare gli shen, nutrire il sangue e<br />
rafforzare i jing; non in<strong>di</strong>co punti e manovre usati per trattare le articolazioni.<br />
Tonificare i M.P. <strong>di</strong> GI, ST per nutrire il sangue – veicolo e <strong>di</strong>mora dello shen,<br />
per <strong>di</strong>minuire il calore vuoto, rinforzare le funzioni <strong>di</strong> nutrimento e trasformazioni<br />
per produrre jing e sangue e portare la luce dello yang in basso e all’interno<br />
Armonizzare hun e po trattando M.P. LU, LV e GB<br />
Per i po: M.P. LU, aprendo petto e clavicole, LU-1 – zhongfu e LU-2 – yunmen per<br />
armonizzare i flussi <strong>di</strong> energie esterno – interno e interno - esterno, LU-7 – lieque,<br />
BL-42 – pohu per la voglia <strong>di</strong> morire, BL-13 - feishu per i segni collegati alle<br />
funzioni del polmone (edemi in alto), KI-22 – bulang per far circolare l’energia del<br />
torace e per alleviare la sensazione <strong>di</strong> aver subito un’ingiustizia dal fato<br />
75<br />
Lingshu, cap. 30, citato in Rossi, op. cit., p. 61<br />
76<br />
J. M Kespi, I Punti dei Visceri, a cura <strong>di</strong> Massimo Selmi, policopie della <strong>Scuola</strong> <strong>di</strong> <strong>Agopuntura</strong> Tra<strong>di</strong>zionale<br />
della Città <strong>di</strong> Firenze, p. 47<br />
31
Per gli hun: M.P. LV, decorso coxale, LV-3 – taichong, KI-21 - youmen permette<br />
all’energia <strong>di</strong> fegato e hun <strong>di</strong> uscire dall’oscurità, e per l’agitazione notturna delle<br />
gambe<br />
Rinforzare il jing innato e zhi, dare la regola dell’acqua e la coesione tonificando il<br />
M.P. KI, M.P. BL<br />
Testa e tronco: in posizione supina<br />
Tui da yintang – EX-HN-3 a DU-24 – shenting. Fen tui yin yang sulla fronte, Rou sul<br />
Tai yang, rou sulle orecchie, tirare apice e lobi<br />
Tui sul volto seguendo m.p. ST<br />
Pettinare la testa, saosan<br />
Fen tui yin yang sul petto, dalle clavicole, lungo le costole, fino all’addome, rou sotto<br />
e sopra clavicole, gun LU-1, LU-2<br />
Arti superiori: Tui mano piena m.p. LU, GI<br />
Fen tui yin yang sui polsi, rou LU-7 – lieque, bashen - allungare le <strong>di</strong>ta, Yizhichan GI-4<br />
– hegu, rou GI-11 – quchi<br />
Dorso e Arti inferiori:<br />
Si sdraia sul lato destro, perché non può mettersi prona.<br />
Tui con tutta la mano lungo i rami esterni ed interni del m.p. BL, Mo su tutto il<br />
dorso, gun attorno alle scapole, an, anrou – BL-42 - pohu, BL-47 – hunmen, gun da<br />
BL-18 a 28, con particolare attenzione a BL-18 - ganshu, BL-20 - pishu, BL-21 -<br />
weishu, BL-23 – shenshu, BL-28 - pangguaunshu<br />
Gun e mo su zona lombare, sacro, glutei, creste iliache<br />
Ca e Rou energico sulla zona lombo-sacrale<br />
Tui su m.p. BL<br />
Tronco e arti inf.: in posizione supina<br />
Anrou LV-3 - taichong, Tui M.P. LV fino a LV-14, Gun su ramo coxale m.p. LV<br />
Anrou m.p. ST da ST-13 a ST-30, tui lungo arti inf.<br />
Anrou ST-36 - zusanli, an o yizhichan SP-6 – sanyinjiao<br />
Tui e rou m.p. KI, Ca leggero sulle caviglie, anrou KI- 3 – taixi, KI-9 – zhubin,<br />
anrou KI-21 – youmen , KI-22 - bulang, rou fino a KI-27 gun e tui da LV-13, GB-25 a<br />
GB-28,<br />
Mo (“Shen che viene e va”) attorno all’ombelico REN-8 - shenque, an REN-15 –<br />
jiuwei, insieme ad an e zheng REN-4 – guanyuan<br />
G. è stata trattata 5 volte con frequenza <strong>di</strong> 7 o 10 giorni. Il colorito è <strong>di</strong>ventato<br />
roseo, la lingua meno rossa e più mobile. E’ molto <strong>di</strong>minuito il dolore acuto al<br />
dorso. Ha appetito e si nota che è più rilassata e l’umore è molto migliorato.<br />
Persistono alcuni segni <strong>di</strong> calore, perciò non è stata utilizzata la moxa.<br />
32
Conclusione<br />
La moglie <strong>di</strong> Zhuang-zi era morta. Hui-zi andò a fargli le condoglianze. Trovò Zhuang-zi<br />
seduto a gambe incrociate a forma <strong>di</strong> setaccio, che cantava battendo il tempo su una scodella.<br />
Hui-zi gli <strong>di</strong>sse, “Che non piangete la morte <strong>di</strong> colei che fu vostra compagna <strong>di</strong> vita e allevò i<br />
vostri figli, è già abbastanza grave, ma che cantiate battendo sulla scodella, è davvero troppo.”<br />
“Niente affatto” <strong>di</strong>sse Zhuang-zi. “Al momento della sua morte fui naturalmente turbato<br />
per un istante, ma poi, riflettendo sul significato <strong>di</strong> ‘inizio’ scoprii che in origine essa non<br />
possedeva vita; non solo non possedeva vita, ma nemmeno forma; non solo non aveva forma<br />
ma nemmeno soffio. Qualcosa <strong>di</strong> sfuggente e inafferrabile si trasforma in soffio, il soffio in<br />
forma, la forma in vita, ed ecco ora che la vita si trasforma in morte. Tutto ciò è simile al<br />
succedersi delle quattro stagioni dell’anno. In questo momento, mia moglie è tranquillamente<br />
sdraiata nella Grande Casa. Se io mi lamentassi singhiozzando rumorosamente, significherebbe<br />
che non capisco il corso del Destino, per questa ragione me ne astengo.” 77<br />
I po, con il condensarsi dei soffi, creano l’involucro che rende visibile il<br />
nuovo essere. Legati al jing, è la natura dei po essere visibili, percepibili. Sono spiriti,<br />
ma come i fantasmi, si percepisce la loro forma e presenza. Dall’in<strong>di</strong>stinto, dal<br />
senza forma, si emerge con una forma-xing. Il primo respiro da l’avvio alle<br />
continue trasformazioni del Cielo <strong>Po</strong>steriore. Gli hun si uniscono ai po e c’è<br />
movimento. La loro unione delinea il cammino orizzontale dell’in<strong>di</strong>viduo nel Cielo<br />
<strong>Po</strong>steriore. Come la forma, è limitato nel tempo e nello spazio.<br />
Gli hun, yin nello yang, l’impeto della primavera, l’oriente, si associano<br />
all’inizio della vita. La natura del bambino è yang, la forma è immatura. Con il<br />
sostegno dello yangming, la forma si elabora, il jing acquisito è florido e il jing innato<br />
si mantiene. Mentre il cammino va verso l’occidente, i soffi si assottigliano e “la<br />
linfa” <strong>di</strong> sangue e liqui<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuisce. È la stagione dei po.<br />
Durante la vita i po proteggono con la reattività e gli automatismi, si “attacca<br />
alla coscienza…è la sostanza della coscienza, la coscienza non si interrompe, crea e<br />
crea nei secoli e secoli” 78 . La propulsione dei po fa andare avanti ma, come la<br />
tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>chiara, la spinta dei po va verso la morte. La linea orizzontale spaziotemporale<br />
ha un inizio e una fine – l’entrata e l’uscita. Per tutta la durata del<br />
cammino c’è anche la scala posta in verticale formato dallo shen del cuore<br />
affiancato dal profondo dello zhi e il centro-terra dello yi. Gli hun, leggeri ed<br />
ascendenti, oltre a legarsi ai po devono unirsi a questi tre shen. Questo dona<br />
equilibrio agli hun che potrebbero <strong>di</strong>sperdersi fluttuando, e potenzialmente porta<br />
all’ascesi dell’in<strong>di</strong>viduo.<br />
Per l’impulso <strong>di</strong> generarsi, per il piacere, o per assaporare l’unione yin/yang, si<br />
conduce una vita sessuale. Il tian gui equilibrato può arricchire la vita; se<br />
squilibrato, può accorciarla. Per <strong>di</strong>fendersi, per allungare la vita alleviando i mali, o<br />
cercando l’immortalità si elaborano le pratiche <strong>di</strong> lunga vita. Si tenta <strong>di</strong> rendere<br />
stabile l’equilibrio yin/yang, ma la natura <strong>di</strong> yin/yang è <strong>di</strong> trasformarsi<br />
77 Zhuang-zi, cap. 18, p.158<br />
78 Da Taiyi jinhua, cap. 2, citato in Rossi, op.cit., p. 57<br />
33
continuamente. Qualcuno nasce con il jing innato debole, ma durante la vita postnatale<br />
trova sostegno e riesce a bilanciare l’innato; chi nasce con l’innato forte e<br />
trova continuamente ostacoli ed incidenti per bloccargli il cammino. Per qualcuno<br />
la strada è liscia, un altro procede inciampando ad ogni passo. Come i battiti<br />
car<strong>di</strong>aci e il ritmo del respiro, il passo può essere accelerato o lento, o può essere<br />
un’alternarsi dei due. Anche l’andare dal mondo varia – può avvenire dopo lunghi<br />
tormenti, o inaspettatamente, come può essere una partenza serena.<br />
“Considerato nella sua genesi, [l’uomo] non è altro che un agglomerato <strong>di</strong> soffio. La sua vita può<br />
essere lunga o corta: la <strong>di</strong>fferenza è minima. E’ questione <strong>di</strong> un istante” 79<br />
Prima della morte, i soffi iniziano ad allontanarsi e la coscienza, memoria,<br />
emozioni, e sensi sono perturbati. I soffi che si erano addensati si assottigliano e<br />
vanno verso l’alto. L’involucro che crea la separazione dall’esterno e nello stesso<br />
momento permette <strong>di</strong> percepirlo, <strong>di</strong>venta rigido. I po rientrano nella terra e gli hun<br />
vanno verso l’alto. Dal mondo delle forme si ritorna all’in<strong>di</strong>stinto. Il pianto del<br />
polmone accompagna il lutto. Tutte le culture elaborano riti ben precisi per<br />
celebrare questo grande ritorno e per stemperare la <strong>di</strong>visione che separa i vivi dai<br />
morti.<br />
I monaci zen e i samurai, coscienti del momento della morte, scrissero poesie.<br />
Kozan Ichikyo scrisse questo il giorno della sua morte 12 Febbraio 1360 a settanta<br />
sette anni:<br />
“A mani vuote sono entrato nel mondo.<br />
Scalzo, lo lascio.<br />
Il mio venire, il mio andare.<br />
Due semplici eventi<br />
Che si sono intrecciati.”<br />
79 Zhuang zi, cap. XXII, p. 201<br />
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36
Appen<strong>di</strong>ce<br />
L’Embriogenesi Energetica (cont.)<br />
I reni (shen) tesaurizzano le essenze, in primo luogo, le essenze del Cielo<br />
Anteriore, ma conservano anche le essenze del Cielo <strong>Po</strong>steriore, derivate dalla<br />
trasformazione dell’aria e degli alimenti liqui<strong>di</strong> e soli<strong>di</strong>. Lo yuanqi, o qi originario<br />
(yuan – sorgente) è conservato nel mingmen. Come il jing ha origine nel Cielo<br />
Anteriore, è nutrito dal Cielo <strong>Po</strong>steriore; e circola nel corpo, principalmente nei<br />
meri<strong>di</strong>ani straor<strong>di</strong>nari. Per i <strong>di</strong>versi autori, il mingmen è situato o all’ombelico; o al<br />
guan yuan a tre <strong>di</strong>stanze sotto l’ombelico; o alla seconda vertebra lombare, quarto<br />
punto <strong>di</strong> dumai “mingmen”, al centro dei due punti “shen shu” 80 Il Nanjing <strong>di</strong>ce che<br />
“l’uomo nasconde lo sperma a livello del mingmen e nella donna il mingmen è<br />
collegato agli organi <strong>di</strong> gestazione”. 81 Il mingmen è considerato il luogo dove si<br />
sviluppano i meccanismi connessi alla sessualità e alla riproduzione. Il Nanjing ci<br />
<strong>di</strong>ce che “quello a sinistra è il rene, quello a destra è il ming men. La porta del<br />
mandato è il posto dove <strong>di</strong>mora jing-shen, il posto a cui sono legate le influenze<br />
originarie.” 82 <strong>Po</strong>rta (men) del mandato (ming, tradotto anche come “destino” o<br />
“vita”) è considerato il luogo dove appare la vita con la fusione dei tre tesori, qi,<br />
jing e shen. E’ essenziale anche per il <strong>di</strong>venire dell’in<strong>di</strong>viduo, sia per la sua crescita<br />
nell’utero, sia per lo svolgere della vita dopo la nascita.<br />
“Al primo mese è una pasta,<br />
al secondo mese è una tasca, 83<br />
al terzo mese è un feto,<br />
al quarto mese ci sono le carni,<br />
al quinto mese ci sono i ten<strong>di</strong>ni e i nervi,<br />
al sesto mese ci sono le ossa,<br />
al settimo mese si ha l’ultimazione organica,<br />
all’ottavo mese si ha il movimento,<br />
al nono mese pesta i pie<strong>di</strong> per l’impazienza,<br />
al decimo mese si ha la nascita.<br />
Man mano che si organizza la forma corporea<br />
i cinque visceri prendono forma.” 84<br />
“Quando l’essere umano comincia a vivere, le essenze si compongono in modo ottimale;<br />
quando le essenze sono così sistemate vengono prodotti cervello e midollo, le ossa formano<br />
l’armatura, i mai danno il nutrimento, la muscolatura si fa forte, le carni fanno da <strong>di</strong>visori; gli<br />
strati della pelle sono definiti e peli e capelli crescono in lunghezza; i cereali entrano nello<br />
stomaco, le vie dell’animazione stabiliscono una libera comunicazione, sangue e soffi allora<br />
circolano” 85<br />
80 Nan-Ching, 36° Difficoltà e commentari, p. 382-386<br />
81 Nanjing, 36° Difficoltà, citato in Schatz, op.cit., p. 182<br />
82 Come nota 74, p. 382<br />
83 Tradotta anche con gomitolo o matassa<br />
84 Dal Huainanzi, tradotto da C. Larre, citato in Y. Mollard, M. Maiola L’Uomo prima della Nascita,<br />
Embriologia Energetica, Jaca Book, Milano, 1996, p. 45<br />
85 Lingshu, cap. 10, citato in ibid., p. 46<br />
37
Da queste descrizioni possiamo dedurre che per prima appare il jing, ra<strong>di</strong>candosi<br />
nel grembo materno, <strong>di</strong>venta la materia che precede la forma (xing). Lo spirito –<br />
shen <strong>di</strong>rige la formazione dell’embrione insieme al <strong>di</strong>namismo dello yuanqi. Jing e<br />
shen, qi e xue si uniscono in luogo yin (all’interno dell’utero <strong>di</strong> una donna) per<br />
comporre la forma con le forze alternate <strong>di</strong> yin/yang. La cellula primor<strong>di</strong>ale<br />
(formato dall’unione dell’ovulo e spermatozoo) inizia subito le sue trasformazioni,<br />
<strong>di</strong>videndosi ripetutamente. Dopo <strong>di</strong>verse scissioni, si crea una cavità (sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
gastrula), che si <strong>di</strong>vide in due. Così si formano due cavità, quella amniotica e quella<br />
vitellina. L’embrione si svilupperà ai limiti e compresi le due cavità. La cavità<br />
vitellina avrà un compito <strong>di</strong> nutrimento – come la Terra – yin, mentre la cavità<br />
amniotica sta sopra e protegge come il Cielo – yang. Nell’organizzazione<br />
dell’embrione hanno un ruolo fondamentale gli otto meri<strong>di</strong>ani straor<strong>di</strong>nari – qi jing<br />
ba mai. I qi jing mai <strong>di</strong> prima generazione ( Chongmai, Daimai, Renmai e Dumai) hanno<br />
la loro origine nel mingmen.<br />
Chongmai è chiamato “mare dei cinque organi e dei sei visceri”, “mare del<br />
sangue” e “mare dei do<strong>di</strong>ci meri<strong>di</strong>ani”, era rappresentato come un albero con<br />
appeso tutti gli zang/fu. “Chong” vuol <strong>di</strong>re qualcosa che “avanza”, “lanciarsi<br />
contro” “macchina da guerra”, o “luogo <strong>di</strong> incrocio”. Dopo la nascita, il suo<br />
decorso, nascendo sempre da mingmen, userà principalmente punti dei meri<strong>di</strong>ani del<br />
rene e stomaco; unendo nel suo percorso, il Cielo Anteriore e <strong>Po</strong>steriore.<br />
Nell’embrione, chongmai, parte da mingmen, una via <strong>di</strong>scende fino all’estremità<br />
caudale; l’altra, sale in <strong>di</strong>rezione craniale. Quando gli arti saranno formati, una<br />
terza via andrà fino ai pie<strong>di</strong>, percorrendo la faccia antero-interna delle gambe.<br />
Presiede, nell’embrione, a tutte le mutazioni yin/yang. E’ madre della formazione <strong>di</strong><br />
sangue, soffi e meri<strong>di</strong>ani, inoltre da l’impeto per la formazione dei zang/fu.<br />
Nell’ideogramma antico <strong>di</strong> Dumai, è raffigurato un serpente che si arrotola<br />
attorno all’uomo, immagine primor<strong>di</strong>ale, e comune a molte culture, per evocare la<br />
potenza ni<strong>di</strong>ata nella colonna spinale. Presiede ai territori yang. Dumai parte da<br />
mingmen, e scorre lungo la colonna dal coccige fino al cranio e al volto.<br />
Nell’embrione è responsabile per la formazione del sistema nervoso e dello<br />
sviluppo cranio – caudale. L’embrione tiene il dorso – yang verso l’esterno. Con la<br />
formazione degli zang/fu, si formeranno ai lati della colonna i punti beishu, che con<br />
la nascita <strong>di</strong>venteranno punti <strong>di</strong> penetrazione collegando i zang/fu all’esterno.<br />
Ren ha il significato <strong>di</strong> “farsi carico” e durante la gravidanza, questo meri<strong>di</strong>ano<br />
che scorre in zone yin, raccoglie dalla madre sangue e soffi tramite il cordone<br />
ombelicale. Lungo il sul percorso troviamo dei punti considerati luoghi dove<br />
alcuni situano il mingmen: guanyuan – barriera della sorgente (REN-4) e shenque –<br />
porta dello spirito (REN-8), l’ombelico, essenziale per la nutrizione nell’utero.<br />
Come per il dumai, in seguito alla formazione degli zang/fu, lungo il percorso del<br />
renmai, si formeranno alcuni dei punti mu o aral<strong>di</strong>; fra cui quelli dei tre riscaldatori,<br />
del cuore, e stomaco. Questi saranno attivi dopo la nascita. La zona yin del renmai è<br />
tenuta verso l’interno dall’embrione.<br />
“Dai” significa “portare, condurre, <strong>di</strong>rigere” o “cintura”, il daimai assicura lo<br />
sviluppo trasversale dell’embrione. E’ collegato allo zong jin, il muscolo ancestrale.<br />
38
Dallo zong jin, posto nella zona più yin del corpo: il perineo, nasceranno tutti i<br />
muscoli del corpo e tutti i meri<strong>di</strong>ani ten<strong>di</strong>no-muscolari (jing jin). Girando intorno al<br />
corpo, daimai ha una funzione anche <strong>di</strong> contenimento e <strong>di</strong> “…orientare (come una<br />
bussola) in relazione con la stella polare”. 86<br />
I meri<strong>di</strong>ani curiosi yin e yang qiao e yin e yang wei si sviluppano successivamente.<br />
Diversamente dai meri<strong>di</strong>ani precedenti sono duplici e si sviluppano in simmetria.<br />
Infatti, appaiono nell’embrione quando si inizia l’abbozzo degli arti.<br />
“Qiao” ha il significato <strong>di</strong> “alzarsi in pie<strong>di</strong>”, o <strong>di</strong> “rizzarsi sulle punte dei pie<strong>di</strong><br />
(per vedere meglio)”. I qiao realizzano l’unione <strong>di</strong> Cielo – Terra, yin/yang<br />
nell’in<strong>di</strong>viduo. Scorrono lungo gli arti fino al cervello e agli occhi. Nell’embrione, i<br />
tempi <strong>di</strong> sviluppo del cervello e dell’occhio procedono insieme. Yin qiaomai spinge<br />
i liqui<strong>di</strong> verso il cervello, contribuendo alla formazione <strong>di</strong> sostanza cerebrale.<br />
Yang qiaomai assiste dumai nella strutturazione del sistema nervosa. Si collegherà<br />
con dumai per sviluppare i rapporti con l’esterno, come l’attenzione e la capacità <strong>di</strong><br />
agire e comunicare. Yin qiaomai si lega a renmai, in relazione con l’interno e la<br />
crescita longitu<strong>di</strong>nale e l’apporto <strong>di</strong> sangue e soffi. Sono importanti nella<br />
regolazione dei ritmi <strong>di</strong> sonno e veglia. Dopo la nascita questa regolazione<br />
richiederà tempo per il neonato che elabora il rapporto fra il suo intimo e<br />
l’ambiente esterno.<br />
Il significato <strong>di</strong> “wei” evoca un filo, una ramificazione che lega e congiunge.<br />
Anche loro si collegano allo sviluppo degli arti e delle relazioni fra l’essere e il suo<br />
ambiente, in modo meno <strong>di</strong>namico dei qiao mai. Il loro decorso va dagli abbozzi<br />
degli arti inferiori fino alla testa; yinwei lungo la parte ventrale e yangwei laterodorsale.<br />
Insieme al daimai, yang weimai assicura la crescita trasversale (gli arti si<br />
svilupperanno perpen<strong>di</strong>colarmente al tronco); la formazione <strong>di</strong> ossa, articolazioni e<br />
muscoli. Yin weimai, con chongmai, aiuta nella formazione degli zang/fu. Il jing spinto<br />
dal yuanqi, sotto la guida dello shen, forma gli zang/fu, che crescono velocemente e<br />
occupano gran parte dello spazio interno. Si legano in coppie yin/yang. Appena<br />
raggiungono la loro forma, gli organi iniziano le loro funzioni, mentre i visceri<br />
aspettano il Cielo <strong>Po</strong>steriore. Dopo la nascita si svuoteranno, per poi iniziare il<br />
loro compito <strong>di</strong> immagazzinare e svuotarsi.<br />
Quando gli organi e visceri sono formati, i jing bie, o meri<strong>di</strong>ani <strong>di</strong>stinti, avranno il<br />
ruolo <strong>di</strong> unire nel profondo gli zang e fu e <strong>di</strong> offrire dei canali che li mettono in<br />
comunicazione con il cuore, il cervello e gli organi <strong>di</strong> senso. I primi due centri che<br />
si creano nell’embrione sono le <strong>di</strong>more preferite dello shen: cuore e cervello.<br />
Nell’embriologia moderna, un cuore primitivo pulsa dalla terza settimana.<br />
All’inizio, si sviluppa al <strong>di</strong> fuori dal corpo dell’embrione, come per sottolineare il<br />
suo ruolo <strong>di</strong> imperatore che vive in <strong>di</strong>sparte. In questo primo momento è situato<br />
sotto l’estremità cefalica, dove si svilupperà il cervello, altra sede dello shen. Il rene,<br />
nel primo tempo, occupa la corda spinale dalla regione cervicale fino alla zona<br />
sacrale, per poi regre<strong>di</strong>re e svilupparsi nella zona del mingmen. Qui si svilupperanno<br />
le gona<strong>di</strong>, che migreranno al basso addome nella femmina e nello scroto nel<br />
maschio. Gli organi (polmone, fegato, milza, pancreas) sorgono tutti dal tubo<br />
86 Kespi, citato in Corra<strong>di</strong>n et al., op.cit., p. 398<br />
39
intestinale primitivo, richiamando le illustrazioni del chongmai con tutti gli zang/fu<br />
appesi.<br />
Solo dopo la nascita, il polmone attiverà le sue funzioni <strong>di</strong> respirazione e <strong>di</strong><br />
assistente alle funzioni del cuore. Nell’embrione è la placenta che tutela<br />
l’ossigenazione e la depurazione del sangue che arriva dalla madre. Però, lo zongqi<br />
arriva subito dopo lo shen. “Zong” è “il tetto degli antenati” o “luce trascendente<br />
del Cielo” o “assembramento”. Zongqi è responsabile per i ritmi e gli automatismi<br />
dell’embrione, il battito delle cellule car<strong>di</strong>ache già percepibile al ventesimo giorno e<br />
il ritmo della circolazione nel sistema vasale. E’ legato allo xuli, grande luo dello<br />
stomaco. “Xu” vuol <strong>di</strong>re “vuoto”. Nell’ideogramma <strong>di</strong> xu troviamo un piccolo<br />
germoglio su una scarpata spoglia. Il fatto che sia deserta permette agli soffi <strong>di</strong><br />
circolare liberamente; “regolari e tranquilli; non è quella <strong>di</strong> vuoto o <strong>di</strong> assenza<br />
totale”. 87 “Li” è qualcosa <strong>di</strong> nascosto e ben organizzato. Nel capitolo 18 del Suwen:<br />
“Il grande collegamento luo si chiama Xuli, esso attraverso il <strong>di</strong>aframma per risalire al polmone e<br />
mostrarsi sotto al seno sinistro dove i suoi battiti si trasmettono ai vestiti. Questo è il maestro<br />
dei soffi nei vasi: I battiti che si trasmettono ai vestiti al <strong>di</strong> sotto del seno sono una emissione del<br />
Soffio Maestro (zongqi)” 88<br />
Zongqi circola anche negli zongmai che si riuniscono negli organi <strong>di</strong> senso: occhi,<br />
naso ed orecchie. I ritmi vitali, nell’adulto e nell’embrione sono connessi ai po.<br />
I meri<strong>di</strong>ani principali e i meri<strong>di</strong>ani luo sono abbozzati nell’embrione e<br />
continueranno ad elaborarsi dopo la nascita.<br />
Il Neonato e le sue Patologie Principali (cont.)<br />
Segni <strong>di</strong> accumulo (ji) in bambini piccoli sono:<br />
vomito <strong>di</strong> latte coagulato<br />
interno della bocca è bianco e sembra coperto <strong>di</strong> latte<br />
addome gonfio e teso, con dolori e pianto<br />
senza appetito<br />
feci con odore acido o <strong>di</strong> mele<br />
può alternare <strong>di</strong>arrea e costipazione<br />
odora <strong>di</strong> mele<br />
guance <strong>di</strong> un rosso acceso<br />
irritabile ed irrequieto<br />
I flui<strong>di</strong> possono stagnare e creare flegma che si manifesta come:<br />
muco nasale<br />
cerchio verdognolo attorno alla bocca<br />
Flegma, catarri, o “tan” si formano quando la circolazione del qi è ostacolata e<br />
altera la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>. Può colpire il polmone, la milza e lo stomaco, il<br />
87 Schatz et al., op.cit., p. 92<br />
88 Husson, Huang Di Nei Jing Suwen, citato in Mollard, op.cit., p. 44<br />
40
cuore e lo shen (con calore), i canali, e la pelle e i couli. Può associarsi ai segni <strong>di</strong><br />
freddo o <strong>di</strong> calore.<br />
Il calore generato dall’accumulo può creare eritemi.<br />
Occorre ridurre l’accumulo, <strong>di</strong>minuendo la quantità <strong>di</strong> latte, e rimuovere<br />
l’ostruzione e segni <strong>di</strong> calore con tecniche <strong>di</strong> tuina.<br />
I reni, stomaco e gli intestini sono responsabili per la dentizione. E’<br />
importante notare che una dentizione dolorosa sarà aggravata dall’accumulo nello<br />
stomaco e negli intestini. La dentizione e l’accumulo aumentano a vicenda il calore<br />
interno, e nei casi estremi porta a febbre alta e convulsioni.<br />
Se il bambino ha una costituzione debole, se ha malattie congenite, se un<br />
quadro <strong>di</strong> accumulo <strong>di</strong>venta cronico, se il qi della madre è debole, o se il bambino<br />
è stato malato, o soggetto al invasione <strong>di</strong> qi patogeno, può verificarsi un<br />
insufficienza del qi dalla milza. I sintomi saranno:<br />
pallore, colorito spento<br />
corpo manca <strong>di</strong> forza, arti molli, cute sottile<br />
sguardo spento<br />
evacuazione irregolare, alternando stipsi e feci liquide,<br />
feci inodori, oleose o con latte non <strong>di</strong>gerito<br />
poco appetito<br />
dorme molto, ma se qi e sangue sono deboli si sveglierà frequentemente<br />
durante la notte<br />
si ammala spesso con raffreddori e tosse<br />
Quando il qi della milza è debole, tutto il qi del bambino <strong>di</strong>venta debole. Si<br />
indebolisce il qi del polmone e il weiqi. Conseguentemente il weiqi non è in grado <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>fendersi dalla penetrazione dei fattori patogeni esterni.<br />
Con il deficit del qi del polmone, la funzione del polmone <strong>di</strong> abbassare e<br />
<strong>di</strong>ffondere i soffi è indebolita, causando qi ni, o la salita dei soffi controcorrente. Il<br />
petto è oppresso e c’è <strong>di</strong>fficoltà respiratoria, tosse o asma. Il weiqi indebolito, i<br />
fattori patogeni esterni penetrano attraverso pelle e vie respiratorie, governati dal<br />
polmone. Lo zhengqi, detto qi “ortodosso” o “corretto”, non è in grado <strong>di</strong><br />
eliminare i soffi perversi. Questi, rimanendo nel polmone, impe<strong>di</strong>scono le sue<br />
funzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere qi e liqui<strong>di</strong>; si forma flegma, che le ostacola ulteriormente. Il<br />
flegma aumenta il calore interno; i liqui<strong>di</strong> si asciugano, esaurendo lo yin e creando<br />
una tosse secca. Se il flegma si addensa, rimane all’interno e <strong>di</strong>venta cronico. Lo<br />
zhenqi, prodotto nel polmone, circola nei canali; se è carente, la debolezza si<br />
comunica a tutti gli zang/fu.<br />
I reni conservano il jing del Cielo Anteriore e sono la ra<strong>di</strong>ce del yin e yang qi nel<br />
corpo. Il jing del Cielo <strong>Po</strong>steriore viene dalla <strong>di</strong>stillazione <strong>di</strong> alimenti, liqui<strong>di</strong> e aria.<br />
Se il jing innato è debole, spesso è dovuto a malattie ere<strong>di</strong>tarie o congenite; si può<br />
rafforzare consolidando il qi della milza che nutre ed dona equilibrio a tutto<br />
l’organismo. I reni reggono le ossa e i midolli; un bambino con deficit <strong>di</strong> qi del<br />
Rene e <strong>di</strong> jing avrà le ossa gracili, una dentizione tarda e/o denti friabili, testa e<br />
41
collo sono morbi<strong>di</strong> e deboli, non riesce a tenere <strong>di</strong>ritto la testa. Le fonta<strong>nelle</strong><br />
tardano a chiudersi. La sua crescita fisica e mentale è lenta. Quando è tenuto in<br />
braccio sembra leggero, succhia senza forza, ha orecchie (organo <strong>di</strong> senso<br />
appartenente ai reni) piccole e basse. Si stanca facilmente. Ci possono essere<br />
frequenti minzioni <strong>di</strong> urine chiare. I reni sono il fondamento dell’in<strong>di</strong>viduo, e un<br />
deficit <strong>di</strong> rene e <strong>di</strong> jing avrà ripercussioni sullo shen (che non ha il sostegno del rene<br />
per ra<strong>di</strong>carsi) e sul qi (manca il qi profondo dei reni per attuare le funzioni e<br />
trasformazioni).<br />
Cenni sulla Diagnosi Energetica del Bambino<br />
Per la <strong>di</strong>agnostica energetica del bambino si utilizzano i quattro meto<strong>di</strong>:<br />
osservare, ascoltare, annusare ed interrogare/sentire, valutando in base alle otto<br />
regole (ba gan): yin-yang, vuoto-pieno (xu-shi), esterno-interno (wai-nei), freddocalore<br />
(han-re) e alle corrispondenze dei cinque movimenti. L’osservazione è il<br />
metodo più importante. Si osserva l’espressione <strong>di</strong> vitalità che si manifesta con<br />
occhi luminosi, voce forte e chiaro, corpo ben sviluppato, respirazione, orinazione<br />
e defecazione normale. La mancanza <strong>di</strong> vitalità si manifesta con occhi spenti, un<br />
aspetto stanco, respirazione anormale (rumoroso o troppo lento, rapido, forte o<br />
debole), <strong>di</strong>arrea, per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> peso. Questi possono in<strong>di</strong>care patologie gravi. Dall’altro<br />
canto, ci sono bambini che hanno una costituzione che tende verso il vuoto, senza<br />
che sia patologico, saranno più quieti, meno robusti ed estroversi <strong>di</strong> bambini che<br />
tendono verso il pieno. E’ importante osservare lo shen, il bambino deve<br />
<strong>di</strong>mostrare vitalità, e rispondere a stimoli esterni.<br />
Si osserva il viso, specialmente il colorito e le zone del volto che si collegano ai<br />
cinque organi:<br />
Fronte – cuore; colorito rosso - calore eccessivo<br />
Naso – milza; colorito giallo - <strong>di</strong>gestione o <strong>di</strong>sarmonia <strong>di</strong> milza e stomaco<br />
Guancia destra – polmone; colorito bianco – vuoto e freddo<br />
Guancia sinistra – fegato; colorito bluastro – convulsioni<br />
Mento – reni; colorito scuro – forte dolore<br />
Labbra scure o bluastre è un segno grave che denota la separazione <strong>di</strong> yin e yang. Il<br />
colorito è l’in<strong>di</strong>ce più importante nei bambini, più <strong>di</strong> lingua e polso, che in genere<br />
sono <strong>di</strong>fficili da vedere e tastare. Si osservano i capelli: la crescita si collega al qi dei<br />
reni, il colore e lucentezza al sangue dei reni.<br />
Si osservano gli orifizi: occhi, naso, orecchie, labbra e bocca (l’interno del cavo<br />
orale e dentizione). In bambini molto piccoli è <strong>di</strong>fficile osservare la lingua, in ogni<br />
caso, il colore <strong>di</strong> una lingua normale è <strong>di</strong> un rosso più acceso che nell’adulto. Si<br />
osserva il movimento e, nei bambini più gran<strong>di</strong>, la postura. Si osservano gli orifizi<br />
del basso: le aree attorno all’uretra e ano. Si guardano mani, pie<strong>di</strong> e unghie. Si<br />
osserva e si palpa l’addome, si osserva l’ombelico. Si guarda se ci sono eritemi.<br />
C’è un metodo <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi che è usato solo per i bambini fino all’età <strong>di</strong> tre anni.<br />
Si esamina la venula o capillare che si trova sul dorso della mano nella zona fra GI-<br />
4 – hegu e GI-3 – sanjian. Capillari palli<strong>di</strong>, <strong>di</strong> color rosso o giallo sono considerati<br />
42
normali. Quando il bambino si ammala la venula cambia colore e forma. La prima<br />
falange dell’in<strong>di</strong>ce (prossimale) si chiama cancello del vento (fengguan), il secondo è<br />
il cancello del qi (qiguan) e il terzo (<strong>di</strong>stale) si chiama cancello della vita (mingguan).<br />
Quando la venula si allunga al primo falange (prossimale) la malattia è considerata<br />
lieve; se avanza al secondo, la malattia progre<strong>di</strong>sce dall’esterno all’interno; quando<br />
arriva al terzo la situazione è <strong>di</strong>ventata critica. Se si vede facilmente, la malattia è<br />
all’esterno, <strong>di</strong>fficile da vedere, è all’interno. Vene <strong>di</strong> un rosso acceso e facile da<br />
vedere in<strong>di</strong>cano un attacco dall’esterno. Il colore rosso in<strong>di</strong>ca freddo, mentre un<br />
colore scuro o viola in<strong>di</strong>cano calore e stasi. Blu in<strong>di</strong>ca spavento. Per vedere la<br />
venula si strofina leggermente, magari bagnando le <strong>di</strong>ta, seguendo il flusso<br />
energetico lungo il canale del grosso intestino. La sua presenza in<strong>di</strong>ca un fattore<br />
patogeno, ma se non è visibile non vuol <strong>di</strong>re che non c’è un fattore patogeno.<br />
Si osservano e si palpano altri punti dello yangming: ST-36 – zusanli, per lo stato<br />
dello stomaco, ST-37 – jiuxushanglian per l’intestino crasso e ST-39 - juxuxialian per<br />
l’intestino tenue. Si esamina anche l’eminenza tenar LU-10 – yuji o dorso del pesce.<br />
Le feci e orine sono molto importanti, più facilmente uno interroga riguardo le<br />
loro qualità e frequenza.<br />
Si ascolta la qualità e forza della voce, quando un bambino si ammala la voce e il<br />
pianto cambieranno. Si ascolta la respirazione per suoni e velocità. Si sente l’odore<br />
dell’alito e della sudorazione, e <strong>di</strong> orina e feci.<br />
Si interroga del calore-freddo, sudorazione, della testa (sudorazione, quando?<br />
Dolore, vertigini?), capacità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, <strong>di</strong>gestione (allattamento o cibo e<br />
bevande, fame e sete), petto e addome, u<strong>di</strong>to, malattie familiari, qualità e durata del<br />
sonno. Occorre chiedere anche della salute della madre durante la gravidanza, della<br />
nascita e periodo post-natale. Inoltre, è importante sapere della famiglia: le<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita, stress, e dei genitori e fratelli.<br />
La palpazione negli adulti riguarda principalmente il polso. Nel bambino primo<br />
<strong>di</strong> tre anni, è <strong>di</strong>fficile tastare il polso. Attorno a cinque anni si possono percepire le<br />
tre posizioni. Il polso sarà più rapido dell’adulto. Comunque nei bambini è più<br />
importante palpare i linfono<strong>di</strong>, il dorso, il petto e l’addome, i quattro arti, la pelle e<br />
la testa. La palpazione può avvenire come se fosse una carezza o in modo giocoso.<br />
L’Anziano le sue Patologie (cont.)<br />
Il vuoto <strong>di</strong> jing con vuoto <strong>di</strong> yin dei reni e del cuore da sintomi come<br />
irritabilità, palpitazioni, incubi, insonnia, amnesia (anterograda e retrograda),<br />
agitazione ansiosa, vertigini, tinnitus, calore alla bocca, afte, febbre vespertina e<br />
sudorazione calda notturna. La lingua è rossa, asciutta con poco induito. Il polso è<br />
profondo, sottile e rapido. Il vuoto <strong>di</strong> yin del rene e del fegato si manifesta con<br />
cefalea, vertigini, per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> memoria, acufeni, bocca e gola secche, secchezza<br />
oculare, <strong>di</strong>stacco della retina, sudorazione notturna, vampate <strong>di</strong> calore al viso,<br />
calore ai cinque centri, irascibilità, dolore ai fianchi. La lingua è rossa con poco<br />
induito, il polso fine e rapido. In soggetti con vuoto <strong>di</strong> yin saranno frequenti vuoti<br />
43
<strong>di</strong> sangue e liqui<strong>di</strong>. Il deficit <strong>di</strong> yin crea secchezza nello stomaco, grosso intestino, e<br />
polmone con <strong>di</strong>sturbi della <strong>di</strong>gestione, defecazione e tosse secca e stizzosa,<br />
polipnea, emottisi ed emaciazione. Un vuoto <strong>di</strong> yin è sempre collegato ad un vuoto<br />
<strong>di</strong> yin negli zang/fu.<br />
Il deficit <strong>di</strong> yang comporta un vuoto <strong>di</strong> wei qi, perciò con il vuoto <strong>di</strong> yang si è<br />
soggetti alle aggressioni esterne. Il vuoto <strong>di</strong> yang <strong>di</strong> rene e milza si manifesta<br />
con colorito malaticcio, pallido, livido, smorto; feci voluminosi e sfatte, arti fred<strong>di</strong><br />
(specialmente quelli inferiori), timore del freddo, astenia fisica e mentale, sudori<br />
fred<strong>di</strong> al minimo sforzo, inappetenza. La lingua è atonica, pallida, gonfia, molle e<br />
umido con induito bianco. Il polso è profondo, debole e senza forza. Con il vuoto<br />
<strong>di</strong> yin e yang del rene c’è astenia mentale, amnesia per fatti recenti, <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />
concentrazione, dolori, deformazioni, incurvamento <strong>di</strong> lombi e ginocchia. La<br />
lingua è pallida, il poso profondo e debole con predominanza del vuoto <strong>di</strong> yang, o<br />
sottile e rapido con predominanza <strong>di</strong> vuoto <strong>di</strong> yin.<br />
Se lo zhi è <strong>di</strong>sturbato si perde lo slancio verso la vita e compaiono <strong>di</strong>sturbi psichici:<br />
yin (follia calma – <strong>di</strong>an) e yang (follia agitata – kuang). La follia calma è<br />
dovuto ad un vuoto <strong>di</strong> milza e cuore collegato a squilibri che interessano sangue e<br />
shen. Può essere causato anche da tan yin (catarri fred<strong>di</strong>) che bloccano il flusso <strong>di</strong> qi<br />
nei canali luo del pericar<strong>di</strong>o (xin bao lao). La follia yang è sempre legata a gran<strong>di</strong><br />
vuoti <strong>di</strong> energia e sangue. Può essere causata dalla compressione dei sette<br />
sentimenti che creano calore nel fegato e nel cuore, dal fuoco vuoto generato dal<br />
vuoto <strong>di</strong> yin dei reni, da catarri-fuoco che bloccano gli orifizi del cuore. Negli<br />
anziani, spesso si trova un’alternanza: il blocco <strong>di</strong> qi e sangue causato dal freddo e<br />
dal vuoto crea l’eccesso <strong>di</strong> fuoco che genera il kuang, nel kuang l’eccesso <strong>di</strong> fuoco<br />
nuoce lo yin e genera il <strong>di</strong>an. Altre affezioni psichiche non sono dovute al <strong>di</strong>an e<br />
kuang. Lo stasi del qi del fegato, creato dall’accumulo <strong>di</strong> emozioni compresse,<br />
impe<strong>di</strong>sce la libera circolazione <strong>di</strong> qi <strong>di</strong> tutto l’in<strong>di</strong>viduo. Preoccupazioni<br />
aggre<strong>di</strong>scono la milza, consumando il sangue e aggredendo cuore e shen. L’anziano<br />
spesso si sente inutile. La sua vita attiva appartiene ormai al passato, non ha un<br />
ruolo nella società, e sovente vive in solitu<strong>di</strong>ne. Al principio si manifestano<br />
depressione, oppressione toracica, frequenti sospiri e per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> appetito. Questo<br />
genera quadri <strong>di</strong> vuoto con malinconia, per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> memoria, palpitazioni, insonnia<br />
con lingua pallida e polso fine (xi) e teso (xian). Con vuoto <strong>di</strong> yin <strong>di</strong> rene e fegato si<br />
peggiorano l’insonnia, l’amnesia, vertigini e possono comparire crisi <strong>di</strong> collera<br />
incontrollabili. Il polso è fine, teso e rapido (shuo).<br />
Le sindromi bi sono croniche, peggiorati dal vuoto <strong>di</strong> jinye, dalla presenza <strong>di</strong><br />
tan, da stasi <strong>di</strong> sangue, e da stasi <strong>di</strong> qi. Sono sindromi dolorose (<strong>di</strong> tipo yin: sordo,<br />
profondo, cupo; con pesantezza e rigi<strong>di</strong>tà), migliorano con movimenti leggeri, con<br />
massaggio e calore. Colpiscono principalmente le gran<strong>di</strong> articolazioni e la colonna<br />
vertebrale. L’articolazione <strong>di</strong>venta fissa e così anche l’in<strong>di</strong>viduo colpito. La lingua è<br />
rossa e asciutta, il polso profondo, vuoto, fine e rapido. Il cap. 43 del Suwen, <strong>di</strong>ce<br />
che il bi arriva dall’esterno come vento, freddo e umi<strong>di</strong>tà ma se ying e wei qi<br />
fluiscono equilibrati, i bi non possono penetrare. Gli xie qi aggre<strong>di</strong>scono e si<br />
attaccano alla pelle, ai muscoli, mai, e ossa. Se l’in<strong>di</strong>viduo, e in particolare,<br />
l’anziano, non è sorretto dallo zheng qi, i bi possono penetrare nei cinque zang e nel<br />
44
torace, nell’intestino e nella pelvi, con sintomatologie gravi. Se i bi colpiscono un<br />
in<strong>di</strong>viduo con vuoto <strong>di</strong> yin e carente <strong>di</strong> spirito vitale sarà molto <strong>di</strong>fficile da curare.<br />
Le sindromi wei sono forme gravi causate da calore e secchezza dei jinye che si<br />
manifestano con atrofia, o paralisi con atrofia. Tutte le forme (pi wei, mai wei, jin wei,<br />
rou wei, gu wei) si collegano a squilibri dello yangming. Le “malattie da affaticamento”<br />
(lao zhen) possono precedere i wei:<br />
- guardare troppo a lungo danneggia il sangue<br />
- rimanere <strong>di</strong>stesi troppo a lungo danneggia l’energia<br />
- stare troppo seduti danneggia il connettivo<br />
- rimanere troppo in pie<strong>di</strong> danneggia le ossa<br />
- camminare troppo a lungo danneggia i ten<strong>di</strong>ni<br />
- pensare troppo o troppo profondamente o avere troppi rapporti sessuali danneggia Cuore e<br />
Rene<br />
- sovralimentarsi o <strong>di</strong>giunare troppo a lungo danneggia lo Stomaco<br />
L’affaticamento del Cuore danneggia il sangue<br />
L’affaticamento del Fegato danneggia lo spirito<br />
L’affaticamento del <strong>Po</strong>lmone danneggia l’energia<br />
L’affaticamento del Rene danneggia la quintessenza<br />
L’affaticamento della Milza danneggia il connettivo 89<br />
Le patologie gravi nell’anziano colpiscono quando la vitalità è carente e se lo stile<br />
<strong>di</strong> vita senza moderazione ha consumato e logorato i tre tesori, in particolare, il jing<br />
renale.<br />
Zhong feng (attacco <strong>di</strong>retto del vento) è sempre da vento interno negli<br />
anziani. La forma bi si manifesta (dovuto ad un blocco causato da vento, fuoco e<br />
catarri) con la per<strong>di</strong>ta della coscienza in modo brutale e drammatica, con segni <strong>di</strong><br />
spasticità o trisma e contratture, blocco degli intestini e anuria. La forma tou da<br />
vuoto ha paralisi flaccida da “fuga dello yang”. C’è la per<strong>di</strong>ta della coscienza con<br />
occhi spalancati ed immobili, bocca aperta, arti fred<strong>di</strong>, respiro <strong>di</strong>fficile e<br />
superficiale. C’è incontinenza <strong>di</strong> feci e <strong>di</strong> urina, e afasia. Il polso è molle e debole<br />
(ruo) con tendenza a sparire.<br />
In seguito, gli zhong feng lasciano la deviazione della bocca e occhi, emiplegia,<br />
<strong>di</strong>sturbi dell’elocuzione. Sono collegati a vuoti <strong>di</strong> soffi, sangue, a calore o catarri<br />
che bloccano i jing luo. Dopo i quaranta anni, bisogna prevenire trattando<br />
adeguatamente quando si manifestano cefalee e vertigini abituali, spasmi e<br />
parestesie degli arti, <strong>di</strong>fficoltà transitorie della parola. L’attacco del vento endogeno<br />
avviene dal vento endogeno creato da vuoto <strong>di</strong> yin con eccesso <strong>di</strong> calore o vuoto <strong>di</strong><br />
sangue; da vuoto <strong>di</strong> yin e <strong>di</strong> qi; da fuoco <strong>di</strong> Fegato e Cuore; da catarri con vento e<br />
umi<strong>di</strong>tà; da qi ni (qi controcorrente), e da stasi <strong>di</strong> sangue. Per prevenire ictus ed<br />
emorragie cerebrali sono utili esercizi respiratori e corporali come il qigong e il<br />
daoyin 90 ed un’adeguata regime alimentare.<br />
89<br />
Corra<strong>di</strong>n et al., “Geriatria”, p. 17<br />
90<br />
Significa “indurre e condurre”, è un’altra pratica psico-corporea che combina stretching, respirazione e<br />
me<strong>di</strong>tazione<br />
45
Le sindromi jue sono con<strong>di</strong>zioni sincopali collegati ad ipoglicemie, o a turbe<br />
neuropsichici o emotive. Nel cap. 45 del Suwen, sono associate a stile <strong>di</strong> vita ed<br />
alimentazione che <strong>di</strong>sperdono qi ed essenze. I qi jue da vuoto <strong>di</strong> yuan qi si<br />
manifestano con vertigini, per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza lenta e progressiva, viso pallido e<br />
spento, respirazione debole, iperidrosi, estremità e pelvi fredde. Xue jue da vuoto <strong>di</strong><br />
sangue ha per<strong>di</strong>ta brutale <strong>di</strong> coscienza, viso e labbra palli<strong>di</strong>, respirazione debole,<br />
membra fredde e tremanti, bocca aperta. Le sindromi da pieno sono jue da qi ni del<br />
fegato e da risalita del sangue del fegato. Il primo si manifesta con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />
coscienza, trisma e opistotono, respirazione aspra e membra fredde. Il secondo si<br />
manifesta con per<strong>di</strong>ta della coscienza brutale, trisma, viso rosso, labbra cianotiche<br />
o livide. Le forme da vuoto sono più tipiche negli anziani. Occorre nutrire qi e<br />
sangue e calmare lo shen. Anche in questo caso, lo yangming è adatto per il<br />
trattamento con tuina. In casi <strong>di</strong> vuoto-freddo, è consigliato l’uso della moxa su<br />
DU-20 – baihui, REN-8 – Shenque, REN-6 – Qihai, PC-6 – Neiguan, ST-36 –<br />
Zusanli.<br />
L’ipertensione semplice è un comune <strong>di</strong>sturbo degli anziani. Nelle donne, è<br />
principalmente da vuoto <strong>di</strong> yin, mentre negli uomini è più spesso da vuoto <strong>di</strong> yang.<br />
Kespi 91 associa le varie forme <strong>di</strong> ipertensione a: turbe del Riscaldatore Superiore (e<br />
dello zhong qi), trattato con M.P. LU (shou tai yin) e M.P. PC (shou jue yin)e i punti<br />
REN-17 - shanzhong e PC-6 – neiguan; turba del Rene yin e yang, trattato con m.p.<br />
KI (zu shao yin) e m.p. BL (zu tai yang) e KI-15 - zhongzhu; e da eccesso <strong>di</strong> energia in<br />
alto con vuoto in basso, trattato con Dai Mai, e meri<strong>di</strong>ani yang del alto e meri<strong>di</strong>ani<br />
yin del basso, e i punti KI-1 – yongquan e REN-6 – qihai.<br />
91 Citato in Corra<strong>di</strong>n et al., “Geriatria”, p. 22<br />
46