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Trattamento della paresi del nervo facciale con agopuntura

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SCUOLA DI AGOPUNTURA TRADIZIONALE<br />

Della Citta’ di Firenze<br />

DIRETTORE DR. FRANCO CRACOLICI<br />

TESI<br />

TRATTAMENTO DELLA PARESI DEL NERVO FACCIALE CON AGOPUNTURA:<br />

UN CASO CLINICO<br />

RELATORE CANDIDATA<br />

DR. FRANCO CRACOLICI DR.SSA SONIA ROSSI<br />

ANNO ACCADEMICO 2007-2008<br />

1


TRATTAMENTO DELLA PARESI DEL NERVO FACCIALE CON AGOPUNTURA:<br />

UN CASO CLINICO<br />

“Tutta la scienza è: “<strong>con</strong>osci te stesso”. Soltanto alla fine <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>con</strong>oscenza di tutte l<br />

e cose l’uomo avrà <strong>con</strong>osciuto se stesso. Giacchè le cose sono il limite <strong>del</strong>l’uomo”.<br />

F. Nietzsche, Aurora: pensieri sui pregiudizi morali,1881.<br />

2


INDICE<br />

Epidemiologia pag. 4<br />

Anatomia <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>facciale</strong> “ 4<br />

Inquadramento Nosologico Generale Se<strong>con</strong>do La Medicina Occidentale<br />

Eziologia “ 5<br />

Patogenesi “ 6<br />

Clinica “ 6<br />

Accertamenti strumentali diagnostici “ 6<br />

Prognosi “ 7<br />

<strong>Trattamento</strong> “ 7<br />

Inquadramento Nosologico In Medicina Tradizionale Cinese<br />

Eziologia e Patogenesi “ 7<br />

Clinica “ 10<br />

<strong>Trattamento</strong> “ 10<br />

CASO CLINICO “ 12<br />

Discussione “ 16<br />

Conclusioni “ 16<br />

Bibliografia “ 17<br />

3


Epidemiologia<br />

La paralisi di Bell o paralisi <strong>del</strong> <strong>facciale</strong> idiopatica è la più frequente patologia <strong>del</strong><br />

<strong>nervo</strong> faciale <strong>con</strong> un’incidenza annua pari a 23/100.000 (Hauser et al.,1971); tale<br />

malattia può verificarsi a tutte le età, sebbene sia infrequente nei soggetti inferiori ai<br />

10 anni.<br />

La sua incidenza aumenta tra i 10 e i 29 anni, rimane stabile dai 30 ai 69 anni e<br />

raggiunge il suo picco negli individui <strong>con</strong> età superiore ai 70 anni.<br />

Non esiste prevalenza di sesso, sebbene alcuni dati depongano per un aumento di<br />

incidenza nel terzo trimestre di gravidanza.<br />

Rispetto alla popolazione normale, la paralisi risulta più frequente nei soggetti<br />

diabetici ed ipertesi.<br />

Anatomia <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>facciale</strong><br />

Una breve spiegazione <strong>del</strong>l’anatomia <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> faciale occorre ai fini <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

comprensione <strong><strong>del</strong>la</strong> sintomatologia e <strong><strong>del</strong>la</strong> semeiotica.<br />

Il VII° <strong>nervo</strong> cranico è soprattutto motorio ed innerva tutti i muscoli mimici di un<br />

emivolto, mentre la componente sensitiva: <strong>nervo</strong> intermediario di Wrisberg, veicola la<br />

sensibilità gustativa dei due terzi anteriori <strong><strong>del</strong>la</strong> lingua e probabilmente la sensibilità<br />

cutanea <strong><strong>del</strong>la</strong> parete anteriore <strong>del</strong> <strong>con</strong>dotto uditivo esterno ( oltre a <strong>con</strong>tenere fibre<br />

secreto-motrici parasimpatiche che innervano le ghiandole sottomascellare e<br />

lacrimale).<br />

Il nucleo motore <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> faciale è situato nel ponte e le fibre <strong>nervo</strong>se lungo il tragitto<br />

intrapontino cir<strong>con</strong>dano il nucleo <strong>del</strong> VI ° <strong>nervo</strong> cranico ( abducente che trasporta<br />

fibre motorie per il m. retto laterale <strong>del</strong>l’occhio, dove raccoglie stimoli propriocettivi<br />

<strong>con</strong> <strong>del</strong>le fibre sensitive somatiche che raggiungono il n. oftalmico attraverso un ramo<br />

anastomotico) formando un’ansa, prima di emergere in posizione ventrale, proprio<br />

lateralmente al tratto cortico-spinale.<br />

Quindi un deficit <strong>con</strong>temporaneo <strong>del</strong> n. faciale e <strong>del</strong>l’abducente localizzano la sede<br />

lesionale; è da evidenziare anche il collegamento anatomico dei nervi<br />

encefalici:ottico, abducente e faciale.<br />

Attraverso l’angolo ponto-cerebellare, il <strong>nervo</strong> faciale entra nel meato acustico interno<br />

accompagnato dal <strong>nervo</strong> acustico e si immette nel canale osseo <strong>del</strong> faciale, scavato<br />

nella rocca petrosa, per poi curvare in avanti e in basso (ginocchio), dove è<br />

localizzato il ganglio genicolato.<br />

Il tronco <strong>nervo</strong>so esce dalla base cranica tramite il forame stilo-mastoideo, attraversa<br />

la ghiandola parotide e si suddivide in cinque branche destinate all’innervazione dei<br />

muscoli<br />

mimici, <strong>del</strong> muscolo stilo-mastoideo e <strong>del</strong> ventre posteriore <strong>del</strong> muscolo di gastrico.<br />

4


INQUADRAMENTO NOSOLOGICO GENERALE SECONDO LA MEDICINA<br />

OCCIDENTALE<br />

Eziologia<br />

La paralisi di Bell rende <strong>con</strong>to di circa il 60/75% di tutti i casi di paralisi <strong>facciale</strong><br />

unilaterale; le due metà <strong><strong>del</strong>la</strong> faccia sono colpite <strong>con</strong> eguale frequenza.<br />

In aggiunta alla sindrome di Ramsay-Hunt (<strong>con</strong> vescicole erpetiche nel <strong>con</strong>dotto<br />

uditivo esterno) altre cause di debolezza <strong>facciale</strong> periferica acquisita non idiopatica<br />

sono più rare e insorgono in soggetti oltrechè affetti da diabete mellito e<br />

ipertensione, neurinoma <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> acustico, sindrome di Guilain Barrè (in particolare<br />

in alcune varianti), infezione HIV, infezioni <strong><strong>del</strong>la</strong> mastoide e <strong>del</strong>l’orecchio medio,<br />

malattia di Lyme (probabile qualora sia presente una storia di puntura di zecca <strong>con</strong><br />

eritema marginato o artrite), sarcoidosi e neoplasie <strong><strong>del</strong>la</strong> parotide. Tra le cause<br />

centrali di paralisi <strong>del</strong> <strong>facciale</strong> la più comune è lo stroke, seguito dalle patologie<br />

infettive ed infiammatorie.<br />

Sono riportati in letteratura alcuni casi di paralisi <strong>del</strong> <strong>facciale</strong> periferica nei soggetti<br />

riceventi vaccino influenzale intranasale.<br />

Nella paralisi di Bell vi è evidenza nell’età adulta di sieropositività per l’Herpes<br />

Simplex Virus” di tipo 1 (HSV-1) il che potrebbe indicare che la malattia riflette una<br />

riattivazione <strong>del</strong>lo stato di latenza <strong>del</strong> virus localizzato a livello <strong>del</strong> ganglio genicolato<br />

astenia mimica ricorrente o bilaterale è più frequentemente una manifestazione di<br />

miastenia gravis, lesioni a livello <strong><strong>del</strong>la</strong> base <strong>del</strong>l’encefalo, sarcoidosi, malattia di Lyme<br />

e di alcune varianti <strong><strong>del</strong>la</strong> sindrome di Guillain-Barrè.<br />

5


Patogenesi<br />

Il <strong>nervo</strong> faciale riempie circa il 35-65% <strong>del</strong> canale osseo intratemporale, mentre la<br />

rimanente porzione è occupata da vasi sanguigni extraneurali e tessuto <strong>con</strong>nettivo,<br />

senza che rimanga alcuno spazio vuoto.<br />

Nel corso <strong>del</strong> processo infiammatorio alla base <strong><strong>del</strong>la</strong> patologia l’edema provoca<br />

compressione <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> all’interno <strong>del</strong> canale osseo.<br />

L’infiammazione <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> inizialmente determina una reversibile neuroaprassia,<br />

ovvero un disturbo temporaneo <strong><strong>del</strong>la</strong> funzione <strong>del</strong> <strong>nervo</strong>, senza interruzione di<br />

<strong>con</strong>tinuità <strong>del</strong>le fibre, ma in seguito può risultare una degenerazione walleriana, <strong>con</strong><br />

coinvolgimento sia <strong><strong>del</strong>la</strong> mielina, sia <strong>del</strong>l’assone<br />

Clinica<br />

Bisogna innanzitutto nel caso <strong><strong>del</strong>la</strong> paralisi periferica di Bell è determinare se la<br />

paralisi <strong>del</strong>l’emivolto sia dovuta ad una lesione centrale o periferica.<br />

Le cellule <strong>del</strong> nucleo pontino <strong>del</strong> faciale innervano i due terzi inferiori <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

muscolatura mimica e ricevono fibre cortico-bulbari dall’emisfero <strong>con</strong>trolaterale.<br />

Le cellule che innervano la muscolatura <strong>del</strong> terzo superiore ricevono fibre corticobulbari<br />

da entrambi gli emisferi, pertanto vi sono due forme cliniche:<br />

Paralisi <strong>del</strong> faciale centrale: quando la patologia è dovuta a una lesione <strong>del</strong>le vie<br />

sopranucleari e colpisce esclusivamente i muscoli dei due terzi inferiori <strong><strong>del</strong>la</strong> faccia<br />

Paralisi <strong>del</strong> faciale periferica: è dovuta a lesione <strong>del</strong> nucleo o <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> ipsilaterale<br />

e colpisce tutti i muscoli innervati dal faciale.<br />

Accertamenti strumentali diagnostici<br />

Gli esami di laboratorio,di imaging e neurofisiologici vengono effettuati nel sospetto di<br />

paralisi <strong>del</strong> <strong>facciale</strong> per escludere altre patologie, valutare l’entità <strong>del</strong> danno, in<br />

particolare nei pazienti <strong>con</strong> recupero non completo o assente e per fornire indicazioni<br />

prognostiche ed eventualmente di trattamento.<br />

Infatti la diagnosi di paralisi di Bell è essenzialmente clinica.<br />

Non esiste alcun test di laboratorio specifico per <strong>con</strong>fermare la diagnosi di paralisi <strong>del</strong><br />

<strong>facciale</strong> idiopatica. Alcune indagini di laboratorio possono escludere o <strong>con</strong>fermare<br />

altre potenziali cause nella diagnosi differenziale. La dimostrazione di un incremento<br />

<strong>del</strong> titolo anticorpale anti-HSV non è di alcun rilievo diagnostico.<br />

Gli studi neurofisiologici (elettroneurografia/elettromiografia) documentano un quadro<br />

di denervazione nei muscoli <strong>con</strong>trollati dal <strong>nervo</strong> <strong>facciale</strong>; quest’ultima non è evidente<br />

per alcuni giorni, pertanto questa tecnica presenta lo svantaggio di poter dare<br />

6


informazioni di importanza prognostica non prima di sette giorni dall’esordio <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

sintomatologia. La quota di degenerazione costituisce un fattore prognostico.<br />

Per quanto riguarda le indagini neuroradiologiche la risonanza magnetica (RM) non<br />

rappresenta un esame utilizzato di routine nella valutazione <strong><strong>del</strong>la</strong> paralisi di Bell.<br />

In questa <strong>con</strong>dizione patologica la RM dimostra nelle immagini un enhancement<br />

(incremento) anormale <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>facciale</strong> dopo somministrazione <strong>del</strong> mezzo di<br />

<strong>con</strong>trasto gadolinio da aumentata permeabilità capillare provocata<br />

dall’infiammazione. L’enhancement <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>facciale</strong> paretico indica il sito <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

lesione e correla bene <strong>con</strong> il follow-up clinico e neurofisiologico in quanto esiste una<br />

buona associazione tra presenza di enhancement e recupero funzionale ritardato.<br />

La RM <strong>con</strong> gadolinio non è parte essenziale <strong><strong>del</strong>la</strong> valutazione dei pazienti <strong>con</strong> paralisi<br />

<strong>del</strong> <strong>facciale</strong> in quanto l’enhancement di questo <strong>nervo</strong> può essere presente anche in<br />

soggetti<br />

sani: i falsi positivi, circa il 21% dei <strong>con</strong>trolli, sono la principale limitazione<br />

all’esecuzione di questa indagine. Tuttavia la RM <strong>con</strong> gadolinio può fornire indicazioni<br />

prognostiche ad uno stadio precoce <strong><strong>del</strong>la</strong> malattia, quando lo studio neurofisiologico<br />

non è ancora significativo. Inoltre la RM si è rivelato un esame importante nella<br />

diagnosi differenziale nei <strong>con</strong>fronti di altre patologie (ischemia, malattie infiammatorie<br />

ed infettive, neoplasie).<br />

Prognosi<br />

La paralisi di Bell ha una buona prognosi: quasi tre quarti dei pazienti recuperano una<br />

normale funzione mimica, mentre solo un decimo mostra sequele minori.<br />

In circa un sesto dei pazienti permane debolezza di grado moderato o severo,<br />

<strong>con</strong>tratture, o si hanno complicanze come sincinesie o emispasmo <strong>facciale</strong>. Inoltre<br />

possono permanere per un’incompleta rigenerazione <strong><strong>del</strong>la</strong> componente <strong>nervo</strong>sa<br />

sensitiva, alterazioni <strong>del</strong> gusto e disestesie<br />

Per tali sequele che permangono, il trattamento di scelta è l’iniezione sottocutanea o<br />

intramuscolare di tossina botulinica.<br />

Il maggior miglioramento avviene entro tre settimane nella quasi totalità dei casi; se il<br />

recupero non avviene entro questo termine è improbabile che avvenga anche se fino<br />

a 4/6 mesi dopo l’insorgenza <strong><strong>del</strong>la</strong> paralisi si completa la ricrescita <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> e la<br />

reinnervazione Il segno prognostico più favorevole è un recupero parziale <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

funzione motoria che avvenga entro 5/7 giorni dall’esordio <strong><strong>del</strong>la</strong> paralisi <strong>del</strong> <strong>facciale</strong>.<br />

Va sottolineato, infine, come la paralisi di Bell, seppur raramente (circa 8% dei casi)<br />

possa recidivare e ripresentarsi, presumibilmente a seguito di una riattivazione<br />

<strong>del</strong>l’herpes virus.<br />

7


<strong>Trattamento</strong><br />

Oltre alle misure protettive per l’occhio, a rischio di secchezza corneale e di<br />

esposizione a corpi estranei, che vanno prescritte per ogni paziente, la terapia<br />

<strong>con</strong>siste in somministrazione, non più tardi da una settimana dall’esordio di:<br />

- Corticosteroidi<br />

- Farmaci antivirali<br />

Questi due tipi di farmaci, <strong>con</strong>sigliabile in terapia combinata, vengono utilizzati per il<br />

processo infiammatorio e infettivo alla base <strong><strong>del</strong>la</strong> patologia.<br />

In <strong>con</strong>clusione i dati presenti in letteratura sembrano suggerire che i corticosteroidi<br />

riducano l’incidenza di paralisi <strong>facciale</strong> permanente.<br />

Non esistono sufficienti evidenze circa l’efficacia di antivirali ( Acyclovir, valaciclovir)<br />

utilizzati in monoterapia.<br />

Si ricorda inoltre che per la paralisi di Bell può essere valutato anche il trattamento<br />

<strong>con</strong> decompressione chirurgica solo in caso di prognosi negativa e non dovrebbe<br />

essere effettuata oltre i primi 15 giorni dall’insorgenza <strong><strong>del</strong>la</strong> paralisi.<br />

Quest’ultimo trattamento è <strong>con</strong>troverso poiché in seguito a decompressione è stata<br />

ris<strong>con</strong>trata sordità permanente unilaterale permanente fino al 15% dei casi trattati,<br />

se<strong>con</strong>do le statistiche.<br />

INQUADRAMENTO NOSOLOGICO IN MEDICINA TRADIZIONALE CINESE<br />

Eziologia e patogenesi<br />

Si creano le <strong>con</strong>dizioni che possono permettere ai fattori patogeni: Vento, Freddo,<br />

Umidità, Secchezza, Fuoco di invadere il corpo.<br />

Tali fattori corrispondono sempre a una sindrome ( per sindrome si intendono tutte le<br />

manifestazioni cliniche <strong>del</strong> paziente, la sede e la patologia <strong><strong>del</strong>la</strong> disarmonia che ha<br />

colpito il paziente) di Eccesso * se la <strong>con</strong>dizione energetica (qi) interna <strong>del</strong> corpo è<br />

relativamente in armonia.<br />

La <strong>con</strong>dizione di “eccesso” o di “pieno” si presenta quando un fattore patogeno<br />

esterno la determina, e l’organismo, poiché la zheng qi che rappresenta i vari tipi di qi<br />

che hanno il compito di proteggere il corpo dalle invasioni dei fattori patogeni esterni<br />

e comprende il wei qi, cioè il qi difensivo (Circola al di fuori dei canali, nello spazio tra<br />

la pelle e i muscoli) lo ying qi, qi nutritivo ( ha la funzione di nutrire l’intero corpo,<br />

scorre nei canali e nei vasi sanguigni e il “So Wen” dice che “è collegato ai cinque<br />

organi yin e <strong>con</strong>nesso ai 6 visceri yang” e il jing dei reni).<br />

La zheng qi è in opposizione al termine xiè qi che indica i fattori patogeni esterni.<br />

Qualora la sindrome da Eccesso si associa a una <strong>con</strong>dizione di deficit <strong><strong>del</strong>la</strong> zheng qi<br />

si ha una <strong>con</strong>dizione di eccesso/deficit, vi sarà invasione dei fattori patogeni esterni.<br />

8


In MTC la paralisi <strong>del</strong> faciale si manifesta in seguito ad un attacco di vento esterno<br />

ed è una <strong>con</strong>dizione acuta. Vi possono essere attacchi acuti da eccesso anche<br />

interno, come l’emicrania dovuta alla risalita <strong>del</strong>lo yang <strong>del</strong> fegato e in generale le<br />

<strong>con</strong>dizioni croniche di eccesso sono solo da cause interne.<br />

Nel caso <strong><strong>del</strong>la</strong> paralisi <strong>facciale</strong> periferica, il vento esterno invade l’organismo senza<br />

causare i sintomi quali febbre, avversione al freddo, che comunemente si avvertono<br />

quando si è affetti da raffreddore o influenza, poichè invade i canali <strong>del</strong> volto<br />

datochè nell’invasione di vento viene colpita prima la parte superiore <strong>del</strong> corpo.<br />

La sindrome da eccesso dovuta al fattore patogeno vento esterno che invade i canali<br />

<strong>del</strong> volto, è associata e potenziata dall’invasione di freddo esterno (paralisi a frigore<br />

degli occidentali) che una volta che penetra all’interno diventa Freddo Interno da<br />

Eccesso che comunque danneggia lo yang e quindi causa freddo da deficit, oppure il<br />

freddo da deficit è dovuto ad un deficit preesistente di yang <strong><strong>del</strong>la</strong> milza o dei reni.<br />

Si identificano 5 caratteristiche principali <strong>del</strong> freddo:<br />

Il freddo danneggia lo yang e la milza e i reni sono i primi ad essere danneggiati.<br />

Il freddo <strong>con</strong>gela il sangue e causa la stasi di sangue, ritarda la circolazione.<br />

Il freddo causa <strong>con</strong>trazione, rigidità.<br />

Il freddo causa perdite chiare:nel caso <strong><strong>del</strong>la</strong> paralisi <strong>facciale</strong>:lacrimazione e scialorrea<br />

Il freddo appartiene ai reni.<br />

La Medicina Cinese fa un’ulteriore distinzione in termini di canali energetici colpiti: se<br />

il Vento colpisce i meridiani principali causa paralisi <strong>del</strong> volto, se invece il Vento non<br />

riesce a penetrare e si ferma ai canali Luo <strong>del</strong> volto, causa solamente intorpidimento<br />

La sindrome da deficit di milza e reni che permette alle energie perverse esterne di<br />

penetrare è dovuta a fattori eziologici, quali: riposo inadeguato <strong>con</strong> attività fisica<br />

eccessiva, stress emotivo.<br />

Quando lavoriamo o facciamo attività fisica <strong>con</strong>sumiamo il qi che viene ripristinato in<br />

<strong>con</strong>dizione di riposo mediante lo Stomaco e la Milza.<br />

Il qi è ricostituito a partire dai cibi quotidianamente e ripristina la sostanza yin che<br />

determina lo stato nutrizionale di base <strong>del</strong> nostro corpo e la resistenza a lungo<br />

termine alle malattie.<br />

Il riposo inadeguato e l’attività fisica eccessiva <strong>con</strong>sumano il qi che è rifornito durante<br />

il riposo, e quando non può essere ripristinato a sufficienza viene <strong>con</strong>sumato lo yin,<br />

che è un livello più profondo <strong>del</strong>l’energia a disposizione <strong>del</strong>l’individuo (<strong>del</strong> cielo<br />

posteriore). Si determina quindi vuoto <strong>del</strong>lo yin <strong>del</strong> rene.<br />

Altra causa <strong>del</strong> deficit di milza è la dieta irregolare e spesso eccessiva. Si crea una<br />

<strong>con</strong>dizione di malnutrizione per eccesso che, associata ad attività fisica eccessiva,<br />

provoca indebolimento <strong><strong>del</strong>la</strong> Milza e quindi accumulo di Umidità e di Flegma, stasi di<br />

sangue.<br />

Il vuoto <strong>del</strong>lo yin <strong>del</strong> rene determina il mancato nutrimento <strong>del</strong> fegato: vento interno di<br />

fegato. D’altra parte il vento esterno, fattore più immediato, interagisce col vento<br />

interno.sfruttando il vuoto <strong>del</strong> Qi e <strong>del</strong> sangue (deficit di qi <strong><strong>del</strong>la</strong> milza) nei meridiani<br />

per penetrarvi causando la paralisi.<br />

9


Inoltre, poiché il rene assicura anche l’energia e il sangue ai midolli si ha anche vuoto<br />

<strong>del</strong> midollo, ed infatti non a caso viene interessata l’innervazione sensitivo-motoria<br />

<strong>del</strong> VII° paio dei nervi encefalici.<br />

Inoltre i midolli e quindi l’encefalo è nutrito dallo yang puro <strong><strong>del</strong>la</strong> milza che sale al<br />

cervello attraverso il meridiano <strong><strong>del</strong>la</strong> Vescica Biliare.<br />

Il midollo e il cervello sono indissociabili. Il midollo fa formare il cervello attraverso<br />

un’ascesa <strong>del</strong>l’energia, mentre il cervello è all’origine <strong>del</strong>le informazioni che scendono<br />

attraverso il midollo a tutto il corpo. Il cervello è detto mare <strong>del</strong> midollo ed è<br />

<strong>con</strong>trollato dai punti 16 e 20 <strong>del</strong> Meridiano Vaso Governatore.<br />

Questa <strong>con</strong>dizione, nonostante si manifesti improvvisamente, si sviluppa nel corso di<br />

molti anni<br />

Clinica<br />

L’esame <strong><strong>del</strong>la</strong> lingua può rilevare anche preventivamente all’attacco di vento la<br />

possibilità che questo avvenga, poiche’ i quattro fattori patogeni implicati possono<br />

dare le seguenti caratteristiche alla lingua: vento: tremante, flegma gonfia, induito<br />

viscoso, fuoco: colore rosso- violaceo per la stasi.<br />

Quando si esamina il paziente dal lato paralizzato l’occhio non si chiude<br />

completamente, la bocca devia verso la parte non colpita e le labbra <strong>del</strong> lato<br />

interessato non si muovono quando il paziente sorride.<br />

TRATTAMENTO<br />

Agopuntura:<br />

E’ basato sui punti distali e locali<br />

Punti distali<br />

Il punto distale più comune è<br />

LI 4 He gu fondo <strong><strong>del</strong>la</strong> valle, punto acqua dei 5 punti shu antichi, disperde il vento<br />

esterno, punto di comando regionale di faccia e bocca<br />

TR 5 wai guan, vaso riunione degli yang, libera le ostruzioni dei meridiani principali<br />

LV 3 Tai chong chiamato i “quattro cancelli” punto shu terra espelle il vento dal viso.<br />

20 VG pae roe punto riunione di tutti i meridiani yang che governa lo yang.<br />

3KI tai xi poiché il rene regge e nutre i midolli e fa parte <strong>del</strong> movimento acqua e<br />

questo è il punto ruscello, punto terra dei 5 punti schu, tonifica e regola il qi renale ed<br />

epatico, purifica il calore.<br />

36 ST, zu san li tre dimore <strong><strong>del</strong>la</strong> gamba, punto mare dei 5 punti schu tonifica il qi e il<br />

sangue aumenta globalmente l’energia difensiva, regola e tonifica Stomaco e Milza.<br />

6 SP San yin jiao, punto di in<strong>con</strong>tro dei meridiani yin <strong><strong>del</strong>la</strong> gamba che tonifica la<br />

milza e i Reni<br />

10


Punti locali: la paralisi coinvolge specialmente i canali di Stomaco e Intestino<br />

Crasso:<br />

ST2 si bai : espelle il vento<br />

ST7 xia guan tonifica e rinforza la milza il Polmone e il Rene<br />

ST6 ja che. espelle il vento<br />

LI19 He liao <strong>del</strong> naso<br />

LI 20 xing xiang punto di riunione <strong>con</strong> il meridiano <strong>del</strong>lo Stomaco<br />

Si 18 quan j iao elimina le sindromi da vento<br />

Elettro<strong>agopuntura</strong><br />

Con questa tecnica, dopo aver inserito l’ago nel punto scelto, si può applicare un<br />

impulso elettrico, in modo da rinforzare e variare la stimolazione <strong>del</strong> punto che<br />

avviene già <strong>con</strong> infissione <strong>del</strong>l’ago.<br />

Si basa sull’uso di apparecchi, solitamente a batteria, costituiti da un generatore di<br />

impulsi elettrici a frequenza variabile. Tali apparecchi sono dotati di più uscite per<br />

collegare <strong>con</strong> fili muniti di morsetti, più aghi.<br />

Con apposite manopole si può variare l’erogazione <strong><strong>del</strong>la</strong> corrente in relazione alla<br />

potenza, che per questi apparecchi è di pochi microampere, e <strong><strong>del</strong>la</strong> frequenza nella<br />

pratica agopunturistica è normalmente al di sotto di 10 Herz.<br />

Nelle patologie da attacco di vento come nella paralisi <strong>del</strong> faciale, viene usata<br />

corrente su pochi punti:rinofaciopuntura, a bassa frequenza e bassa intensità.<br />

L’elettrostimolazione viene effettuata per venti minuti, a giorni alterni.<br />

Farmacoterapia<br />

Anche la farmacoterapia cinese può essere di aiuto nel trattamento <strong><strong>del</strong>la</strong> paralisi <strong>del</strong><br />

<strong>facciale</strong>. Tra le tante preparazioni se ne riportano le due più significative:<br />

1) Qian Zheng San (polvere che ripristina la simmetria)<br />

Bai Fu Zi, RhizomaThiphonii Gigantei 6g.<br />

Jiang Can, Bombix Batryticatus 6g<br />

Quan Xie, Buthus Martensi 15g<br />

Spiegazione:<br />

Bai Fu Zi espelle il vento dai meridiani, raggiunge specificamente il viso, elimina il<br />

flegma e fortifica i Luo Mai.<br />

Jiang Can e Quan Xie espellono il vento dai meridiani, dissolvono il flegma e<br />

risolvono la paralisi.<br />

Nella paralisi <strong>del</strong> <strong>facciale</strong> i muscoli <strong>del</strong> viso vengono “tirati” verso il lato che non è<br />

stato colpito, da ciò deriva il nome <strong><strong>del</strong>la</strong> formula, cioè “tirare” i muscoli dalla parte<br />

sana.<br />

11


2) Tian Ma Qu Feng Bu Pian (Compressa di Gastrodia per espellere il vento e<br />

tonificare)<br />

Tian Ma, Rhizoma Gastrodiae elatae<br />

Dang Gui, Radix Angelicae Sinensis<br />

Sheng Di Huang, Radix Rehmanniae Glutinosae<br />

Rou Gui, Cortex Cinnamomi Cassie<br />

Huai Niu Xi, Radix Achyranthis Bidentatae<br />

Du Zong, Cortex Eucommiae Ulmoidis<br />

Quing Huo, Radix et Rhizoma Notopterygii<br />

Bai Fu Zi, Rhizoma Thiphonii Gigantei<br />

Spiegazione<br />

Questa compressa nutre il Fegato e i Reni e sottomette il Vento interno. In particolare<br />

è efficace per trattare la paralisi <strong>facciale</strong> nei pazienti anziani che presentano un vuoto<br />

di base <strong>del</strong> Fegato e dei Reni.<br />

Dietetica<br />

Il <strong>con</strong>sumo eccessivo di cibi grassi, di latticini o mangiare in modo irregolare, può<br />

danneggiare la funzione <strong><strong>del</strong>la</strong> milza e causare la formazione di umidità. Se questa si<br />

stabilisce nei muscoli, come tende a fare, ne provoca l’intorpidimento e<br />

l’indebolimento progressivo.<br />

CASO CLINICO<br />

In primavera improvvisa manifestazione dei sintomi di <strong>paresi</strong> <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> faciale<br />

periferica omolaterale a dx.<br />

Anamnesi fisiologica, lavorativa, familiare e patologica<br />

Paziente di 80 aa, 170cm di altezza per 90kg. Attualmente pensionato, in precedenza<br />

operaio coibentatore <strong>con</strong> esposizione massiccia ad amianto su impianti industriali per<br />

35 aa. ca.<br />

Soggetto tendenzialmente yang, attualmente è socialmente attivo e impegnato<br />

quotidianamente presso un’Associazione politica anche <strong>con</strong> attività manuali quale<br />

organizzazione stand per eventi.<br />

Buon mangiatore, preferisce cibi salati, ma non disdegna quelli dolci. Non ha mai<br />

fumato. Si sposta <strong>con</strong>tinuamente in città in bicicletta anche se per brevi tratti.<br />

Abita in città in palazzo <strong>con</strong>dominiale <strong>con</strong> la moglie.<br />

Pregresso episodio all’età di 35 anni ca.di enterite acuta da salmonellosi <strong>con</strong> ricovero<br />

in reparto ospedaliero, che ha residuato lieve epatopatia.<br />

12


Gli sono state ri<strong>con</strong>osciute due patologie causate da lavoro: ipoacusia e insufficienza<br />

polmonare da placche pleuriche asbestosiche. Attualmente presenta enfisema<br />

polmonare <strong>con</strong> insufficienza polmonare di grado medio, bronchite cronica.<br />

Riferisce di aver avuto negli ultimi quaranta anni 2-3 episodi di grave dolore<br />

oppressivo al torace per i quali è ricorso alle cure <strong>del</strong> Pronto Soccorso ed è stato<br />

tenuto sotto <strong>con</strong>trollo per rischio di insorgenza di eventuale cardiopatia.<br />

Poliuria per ipertrofia prostatica.<br />

Cataratta occhi, in programma intervento chirurgico.<br />

Esame Obiettivo<br />

Persona in sovrappeso che è stato acquisito gradualmente nel corso degli anni,<br />

stempiato<br />

Alito cattivo<br />

Lingua: alla prima osservazione: grossa <strong>con</strong> induito abbondante e fissurazione<br />

centrale<br />

Polso teso.<br />

P.A.: 140/95.<br />

Diagnosi<br />

L’anamnesi, i segni e i sintomi erano indicativi di diagnosi di “paralisi <strong>del</strong> <strong>nervo</strong><br />

faciale”.<br />

Nel soggetto si era instaurata una sindrome da eccesso <strong>con</strong> relativo vuoto interno,<br />

poiché vi erano state le <strong>con</strong>dizioni per cui il vento esterno potesse invadere i canali<br />

<strong>del</strong> volto.<br />

Vi era stato per gli impegni presso l’associazione e familiari un periodo <strong>con</strong> riposo<br />

inadeguato <strong>con</strong> attività fisica eccessiva, stress emotivo, e inoltre alimentazione<br />

inadeguata (compreso cene <strong>con</strong>viviali) , che produ<strong>con</strong>o vuoto di milza e reni.<br />

E’ da aggiungere anche il vuoto di yin <strong>del</strong> rene fisiologico a causa <strong>del</strong>l’età, non a caso<br />

tali patologie sono più frequenti sopra i settanta anni.<br />

Il rene regge i midolli e quindi anche per questo l’invasione di energie perverse<br />

esterne poi prediligono strutture encefaliche<br />

Il vento è anche elemento predominante <strong><strong>del</strong>la</strong> stagione primaverile, periodo in cui si è<br />

manifestata la sindrome. In questo caso clinico vi è anche un deficit <strong>del</strong> qi di fegato<br />

da decenni.<br />

<strong>Trattamento</strong><br />

Il paziente il giorno stesso che sono stati avvertiti i sintomi è stato accompagnato al<br />

P.S., dove dal medico di guardia ha eseguito un rapido esame neurologico per<br />

escludere stroke neurologico in atto, ha fatto diagnosi di Sindrome di Bell ed ha<br />

prescritto farmaci antivirali da acquistare in farmacia. Dopo 10 gg., è stato prescritto<br />

dal curante un ciclo di cortisonico per altri 20gg.<br />

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Dopo 20gg. dall’insorgenza <strong><strong>del</strong>la</strong> paralisi, c’è stata anche visita specialistica<br />

neurologica, peraltro richiesta nell’immediatezza <strong>del</strong>l’insorgenza dei sintomi, dalla<br />

quale non sono stati effettuati cambiamenti <strong><strong>del</strong>la</strong> terapia in corso.<br />

Dai medici allopatici non è stata ritenuta necessario eseguire esame RM (forse l’età<br />

<strong>del</strong> paziente?) che sarebbe stata eseguita comunque in tempi tardivi: almeno 15<br />

giorni successivi all’insorgenza <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>paresi</strong>.<br />

E’ invece parere unanime che vi sia necessità di cure immediate per il recupero<br />

funzionale <strong>del</strong>l’emivolto.<br />

Il giorno successivo alla manifestazione, è iniziato il trattamento <strong>con</strong> <strong>agopuntura</strong>, <strong>con</strong><br />

infissione in punti locali sul volto e distali, seguendo lo schema su descritto.<br />

Il trattamento <strong>con</strong> <strong>agopuntura</strong> è stato effettuato <strong>con</strong> frequenza di 3 volte alla<br />

settimana per 3 settimane e per i successivi 15 gg. 2 volte la settimana.<br />

Quindi il trattamento di <strong>agopuntura</strong> è stato effettuato <strong>con</strong>temporaneamente alla<br />

terapia farmacologica, ma anche successivamente ad essa.<br />

I primi miglioramenti, quali il <strong>con</strong>trollo dei muscoli labiali e quindi la scomparsa <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

scialorrea sono avvenuti solo dopo 25 gg. dall’inizio <strong>del</strong> trattamento <strong>con</strong> <strong>agopuntura</strong>.<br />

Al completamento <strong>del</strong> trattamento permaneva comunque lieve retrazione <strong><strong>del</strong>la</strong> rima<br />

labiale e lacrimazione, sintomi per i quali sono occorsi dei mesi per scomparire <strong>del</strong><br />

tutto.<br />

Vi è stato, come effetto se<strong>con</strong>dario <strong><strong>del</strong>la</strong> terapia <strong>con</strong> <strong>agopuntura</strong>, riduzione per alcuni<br />

mesi <strong>del</strong>le vistose flebectasie presenti da molti anni agli arti inferiori e dei <strong>con</strong>seguenti<br />

edemi perimalleolari.<br />

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Primavera 2007<br />

Primavera 2008<br />

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Discussione<br />

La <strong>con</strong>siderazione finale è che per la guarigione <strong>del</strong> paziente ha avuto un ruolo<br />

importante il fatto che il medico agopuntore abbia seguito il caso nel tempo e non<br />

che il rapporto si sia esaurito <strong>con</strong> un’unica visita, come accade normalmente e come<br />

è avvenuto anche in questo caso per gli altri tre medici <strong>con</strong>sultati.<br />

Infatti sono state effettuate sedute di <strong>agopuntura</strong> <strong>con</strong> trattamento ravvicinato durante<br />

le prime settimane <strong>del</strong>l’insorgenza <strong><strong>del</strong>la</strong> paralisi, che sono quelle nelle quali avviene<br />

l’avvio <strong>del</strong> recupero funzionale <strong><strong>del</strong>la</strong> lesione <strong>nervo</strong>sa.<br />

L’impostazione <strong><strong>del</strong>la</strong> diagnosi eseguita se<strong>con</strong>do la Medicina Tradizionale Cinese che<br />

si basa sull’inquadramento <strong><strong>del</strong>la</strong> tipologia <strong>del</strong> paziente, sulle cause energetiche<br />

interne ed esterne fondamentali nel determinismo <strong><strong>del</strong>la</strong> patologia, porta a osservare<br />

<strong>con</strong> maggiore attenzione i meccanismi fisiopatologici <strong>del</strong> singolo individuo che<br />

intervengono nel determinismo <strong><strong>del</strong>la</strong> patologia e quindi la terapia di <strong>agopuntura</strong> viene<br />

effettuata<br />

in relazione al biotipo e alle <strong>con</strong>dizioni <strong>del</strong> paziente.<br />

Il trattamento <strong>con</strong> <strong>agopuntura</strong> è risultato inducente il recupero funzionale <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>paresi</strong><br />

e la sua risoluzione nel tempo.<br />

Conclusione<br />

Un dato fondamentale va sottolineato che la Medicina Tradizionale Cinese offre al<br />

medico una marcia in più sia dal punto di vista terapeutico che, soprattutto dal punto<br />

di vista diagnostico.<br />

Lo strumentario diagnostico occidentale permette al medico un’attenta osservazione<br />

dei fenomeni particolari che <strong>con</strong>du<strong>con</strong>o alla malattia e, suo tramite, è possibile<br />

individuare le lesioni particolari <strong>del</strong> quadro morboso stesso.<br />

La medicina cinese allarga l’orizzonte, tramite le sue basi energetiche: cosmiche dei<br />

cinque movimenti, yin e yang e i livelli energetici, le cause esterne di malattia,<br />

climatiche, le cause interne emozionali, il meccanismo <strong>del</strong> qi, dei quattro strati le otto<br />

regole diagnostiche, le funzioni dei visceri e degli organi interni e quella dei meridiani.<br />

Inoltre tra le metodiche diagnostiche è da porre maggiore attenzione alla metodica<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> pulsologia e glossoscopia, ma importante per la diagnosi è anche<br />

l’osservazione dei tratti costituzionali, colorito, orecchie, occhi, etc., l’interrogatorio, la<br />

palpazione , e anche tramite l’udito, l’olfatto <strong>del</strong> medico.<br />

In questo modo la MTC permette di passare dall’inquadramento <strong><strong>del</strong>la</strong> malattia a<br />

quello <strong>del</strong> malato.<br />

Accade così, paradossalmente che la <strong>con</strong>oscenza <strong><strong>del</strong>la</strong> medicina cinese permetta di<br />

migliorare la pratica clinica <strong><strong>del</strong>la</strong> medicina occidentale.<br />

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BIBLIOGRAFIA<br />

1. Maciocia G. I fondamenti <strong><strong>del</strong>la</strong> Medicina Cinese Ed. Elsevier Masson, 2007<br />

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Rivista) Agosto 1998.<br />

3. Baccetti S., Anamnesi, Scuola di Agopuntura di Firenze. 2007<br />

4. Maggi L., Inquadramento <strong><strong>del</strong>la</strong> paralisi <strong>del</strong> faciale Ist. Neurologico “C. Besta”<br />

Milano, 2007<br />

5. Ma ciocia G., “La clinica in Medicina Cinese” Casa Editrice Ambrosiana, 2005<br />

6. Van Nghi N., “Patogenesi e patologia energetiche in Medicina Cinese” Scuola<br />

di Agopuntura di Firenze.<br />

7. Sotte L., “Trattato di <strong>agopuntura</strong> e Medicina Cinese” CEA, 2007<br />

8. De Giacomo et a. “ Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese” , n. 59 –<br />

1995<br />

9. Sussmann D “Terapia elettro<strong>agopuntura</strong>le” Rivista Italiana di Agopuntura,<br />

n.18, 1974<br />

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