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numero quarantanove - Università degli studi di Cagliari.

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Allarme Crui: urgono<br />

interventi organici<br />

Positivo il decreto legge 180<br />

La Giunta della CRUI prende atto dell’avvenuta<br />

approvazione da parte del<br />

Senato del decreto legge 180 contenente<br />

varie misure sull’<strong>Università</strong>. La CRUI<br />

ritiene che vadano apprezzati gli elementi<br />

<strong>di</strong> positività del provve<strong>di</strong>mento, che ha<br />

comunque un carattere parziale e circoscritto.<br />

È conseguentemente in<strong>di</strong>spensabile<br />

che ad esso seguano al più presto misure<br />

più organiche sui punti chiave della valutazione,<br />

della revisione della governance, del<br />

reclutamento, del dottorato<br />

<strong>di</strong> ricerca, del<br />

sostegno e rilancio<br />

della ricerca. Questo<br />

in un clima <strong>di</strong> confronto<br />

costruttivo nel<br />

merito dei singoli<br />

interventi e ferma<br />

restando la scadenza<br />

inelu<strong>di</strong>bile della prossima<br />

manovra finanziaria<br />

per eliminare i<br />

tagli previsti a partire<br />

dal 2010, del tutto<br />

insostenibili per il<br />

sistema universitario<br />

italiano, e per riconsi-<br />

derare globalmente le<br />

modalità <strong>di</strong> finanziamento<br />

<strong>degli</strong> atenei.<br />

Il Tar rinvia le elezioni<br />

<strong>degli</strong> studenti<br />

Accolto il ricorso della lista Ichnusa<br />

Rinviate le elezioni <strong>degli</strong> studenti:<br />

accolto dal TAR un ricorso della lista<br />

Ichnusa. Il 26 e 27 novembre scorso si<br />

sarebbero dovute svolgere le elezioni per la<br />

nomina dei rappresentanti <strong>degli</strong> studenti negli<br />

organi collegiali dell’ateneo: CDA, Senato<br />

accademico, Senato allargato e CUS. Oltre<br />

quarantamila gli studenti chiamati al voto per<br />

quattro le liste in gara (Ichnusa: studenti liberi,<br />

Unica 2.0 per l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> tutti,<br />

<strong>Università</strong> futura, UXS - <strong>Università</strong> per gli<br />

studenti, uniti per l’<strong>Università</strong> futura) con 65<br />

studenti can<strong>di</strong>dati a caccia <strong>di</strong> 17 posti (5<br />

rispettivamente nel CDA, nel Senato accademico<br />

e in quello Allargato, 2 al CUS). Si<br />

sarebbe dovuto votare anche per eleggere i<br />

rappresentati nei singoli consigli <strong>di</strong> facoltà. In<br />

realtà le elezioni sono state annullate a data<br />

da destinarsi da una sentenza della prima<br />

sezione del Tribunale amministrativo regionale<br />

della Sardegna del 25 novembre che ha<br />

accolto il ricorso <strong>di</strong> quattro studenti estromessi<br />

dalla lista Ichnusa: studenti liberi.<br />

anno nove <strong>numero</strong> <strong>quarantanove</strong> novembre 2008<br />

bimestrale dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

Legge 133, proteste civili e proficue<br />

“Il nostro ateneo ha evidenziato compostamente i no<strong>di</strong><br />

della riforma Gelmini” <strong>di</strong>ce il rettore. Si annunciano tempi <strong>di</strong>fficili<br />

“Forse, si tratta <strong>di</strong> una delle poche manifestazioni<br />

che in Italia in tanti anni è riuscita<br />

a smuovere qualcosa. Senza queste <strong>di</strong>mostrazioni,<br />

anche <strong>di</strong> piazza, vissute a <strong>Cagliari</strong> in<br />

modo serio e composto con tanto <strong>di</strong> lezioni all’aperto<br />

e passeggiate <strong>di</strong>dattiche - spiega il rettore,<br />

Pasquale Mistretta - forse non si sarebbe ottenuto<br />

il decreto 180. E neppure la linea <strong>di</strong> programmazione<br />

della riforma sulla ricerca scientifica<br />

che è stata presentata alle Camere come<br />

<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge”.<br />

Quin<strong>di</strong>, una rabbia positiva.<br />

Sì. Senza scordare che questi confronti collettivi<br />

<strong>Cagliari</strong>. Lezione nell’atrio del Consiglio regionale in via Roma<br />

Le proteste per la legge 133. Da pagina 2 a pagina 6<br />

sono da sempre anche motivo per conoscersi, e<br />

affrontare problemi <strong>di</strong>versi dalle realtà delle<br />

scuole superiori.<br />

I ricercatori non sono sod<strong>di</strong>sfatti.<br />

Purtroppo, alla resa dei conti non hanno ottenuto<br />

molto. Col segno più c’è la percentuale del<br />

Informatica e sicurezza<br />

Gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> Sardegna Ricerche<br />

e Pattern recognition<br />

Fabio Roli 1<br />

Giorgio Giacinto 2<br />

Sardegna Ricerche ha ospitato e organizzato<br />

la Seconda giornata della sicurezza<br />

informatica in Sardegna, in collaborazione<br />

con il gruppo <strong>di</strong> Pattern recognition<br />

e applicazioni del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Ingegneria<br />

elettrica ed elettronica. Si è offerta una visione<br />

sulle principali minacce alla sicurezza<br />

informatica (SI) e sulle soluzioni più avanzate<br />

per <strong>di</strong>fendersi dalle minacce. I lavori sono<br />

stati aperti da Marco Morana, responsabile<br />

della SI <strong>di</strong> Citigroup, che ha illustrato le iniziative<br />

in corso a livello mon<strong>di</strong>ale per defini-<br />

segue a pagina 7<br />

turnover che va da circa il 60 per cento della<br />

quota ammessa, variabile da ateneo ad ateneo,<br />

fino a un massimo del 50, in funzione della cosiddetta<br />

capacità <strong>di</strong> bilancio. Questa quoya è destinata<br />

all’assunzione e, quin<strong>di</strong>, all’aumento dell’organico<br />

dei ricercatori. Di fatto, sempre briciole<br />

rispetto alla quantità enorme <strong>di</strong> dottoran<strong>di</strong><br />

e assegnisti <strong>di</strong> ricerca, taluni anche <strong>di</strong> alta qualità<br />

con curricula importanti ed esperienze all’estero.<br />

Dunque?<br />

Dobbiamo motivare ancor più i ragazzi, specie<br />

quelli più dotati nella ricerca scientifica, per sviluppare<br />

il loro talento e le loro qualità anche al<br />

servizio delle imprese nel territorio. Anche se<br />

tutti non potranno trovare lavoro in Sardegna,<br />

come è naturale, è importante che sappiano farsi<br />

valere nel confronto europeo e internazionale.<br />

Più in generale, cosa è accaduto?<br />

La mia lunga esperienza <strong>di</strong>ce che i cambiamenti<br />

sono stati sempre un lieve toccasana per un sistema<br />

che non funziona. Ma in realtà, il sistema non<br />

potrà mai funzionare fin quando saranno sempre<br />

i professori a giu<strong>di</strong>care se stessi. Nell’università<br />

italiana, la regola, peraltro trasparente, della<br />

preferenza alla cooptazione delle persone conosciute<br />

non la si inventa oggi e non deve far gridare<br />

allo scandalo.<br />

Professore, che fare?<br />

Ho sempre sostenuto che nell’ambito della ricerca<br />

universitaria bisogna prima <strong>di</strong> tutto <strong>di</strong>mostrare<br />

<strong>di</strong> avere le qualità della ricerca. Poi, vale l’affidabilità<br />

<strong>di</strong> un ricercatore con continuità operativa<br />

in un gruppo, laboratorio, filiera <strong>di</strong> ricerca.<br />

Prima del passaggio al Senato, come ha valutato<br />

la legge Gelmini?<br />

Credo che il ministro avrebbe dovuto avere il<br />

coraggio, per quanto riguarda la concorsualità,<br />

<strong>di</strong> affidarsi com’era previsto e, dovrebbe esserlo<br />

definitivamente, a un’estrazione complessa e più<br />

ampia del corpo giu<strong>di</strong>cante del concorso. Altra<br />

cosa, auspicata da molti, è la convergenza dei<br />

posti chiesti dalle <strong>di</strong>verse se<strong>di</strong>, in un unico<br />

momento concorsuale con relativa graduatoria<br />

segue a pagina 4<br />

L’incubo Fondazioni<br />

L. 133: il <strong>di</strong>battito su Multiversitas<br />

Il <strong>di</strong>battito relativo alla riforma universitaria<br />

e alla successiva mobilitazione dei<br />

docenti, dei ricercatori e <strong>degli</strong> studenti,<br />

ha avuto un ruolo <strong>di</strong> primo piano anche nel<br />

sito Multiversitas, il sito arena per la <strong>di</strong>scussione<br />

libera <strong>degli</strong> universitari. Il sito ha<br />

riportato la voce dei vari docenti e <strong>degli</strong><br />

studenti, ma anche del Senato accademico<br />

e delle associazioni <strong>di</strong> docenza. Queste<br />

ultime 1 hanno espresso a Roma, il 2 ottobre,<br />

la loro contrarietà ai provve<strong>di</strong>menti<br />

segue a pagina 3


Atenei in panne<br />

Una vecchia storia<br />

Analisi autocritica su un sistema che soffre<br />

Riflettendo un po’ a freddo, com’è consentito<br />

a uno ormai al <strong>di</strong> fuori della mischia,<br />

sull’agitazione che sommuove in questi<br />

giorni la scuola italiana, dalle elementari<br />

all’<strong>Università</strong>, mi sono venuti i brivi<strong>di</strong> al pensiero<br />

<strong>di</strong> cosa sarebbe successo se le elezioni le<br />

avessero vinte le attuali forze <strong>di</strong> opposizione<br />

(per le quali io ho votato), trovandosi poi <strong>di</strong><br />

fronte alla necessità, ritenuta in<strong>di</strong>spensabile<br />

anche dal presidente Napolitano, <strong>di</strong> riportare<br />

sotto controllo la spesa per la scuola. Per me, da<br />

sempre uomo <strong>di</strong> sinistra, è oltremodo spiacevole<br />

sentire Bassanini ammettere onestamente<br />

(Corriere della sera, 14 ottobre) che alcuni dei<br />

tagli al bilancio scolastico contenuti nel decreto<br />

Gelmini non derivano che dall’applicazione<br />

della legge 59/98 <strong>di</strong> cui lui fu autore; e che il<br />

regolamento sulle <strong>di</strong>mensioni delle scuole,<br />

dello stesso anno, secondo il quale un ufficio <strong>di</strong><br />

presidenza richiede almeno 500 alunni, in caso<br />

contrario vi dev’essere un preside per più scuole<br />

(regolamento mai attuato per le resistenze<br />

corporative dei <strong>di</strong>rigenti), è opera dell’allora<br />

ministro Berlinguer, il quale, dall’alto della sua<br />

esperienza, ammette sconsolato (La Stampa, 15<br />

ottobre) che per gli insegnanti nessuna riforma<br />

va bene, perché intanto non accettano alcuna<br />

forma <strong>di</strong> valutazione del loro lavoro. È altrettanto<br />

duro per me ricordare agli smemorati che<br />

il ri<strong>di</strong>mensionamento del personale della scuola,<br />

ritenuto troppo <strong>numero</strong>so, figura nel libro<br />

bianco firmato dai ministri del governo Pro<strong>di</strong>,<br />

Padoa Schioppa e Fioroni, salvo la faccenda<br />

del maestro unico che invece è tutta farina dell’attuale<br />

governo (ma qualcuno mi deve ancora<br />

spiegare perché il maestro unico sarebbe <strong>di</strong><br />

destra e il plurimo <strong>di</strong> sinistra; personalmente,<br />

negli anni novanta, quando s’iniziò a parlare dei<br />

moduli, invenzione del pedagogismo d’assalto<br />

che tanti danni ha provocato alla scuola italiana,<br />

io ero contrario, e non ero il solo nelle file della<br />

sinistra; a meno che non vogliamo metterci a<br />

cantare con Giorgio Gaber che la doccia è <strong>di</strong><br />

sinistra e il bagno nella vasca è <strong>di</strong> destra…).<br />

Passando all’<strong>Università</strong>, qualcuno ricorda il<br />

decreto Bersani (marzo 2007) col quale il ministro<br />

del governo Pro<strong>di</strong> <strong>di</strong>rottava in gran parte i<br />

fon<strong>di</strong>, destinati a premiare gli atenei virtuosi in<br />

fatto <strong>di</strong> bilanci e ricerca, a tamponare la vertenza<br />

con gli autotrasportatori? All’epoca né professori<br />

né studenti scesero in piazza; tutto si<br />

risolse con l’ennesimo documento della CRUI<br />

2<br />

(29 marzo 2007),<br />

che giu<strong>di</strong>cava<br />

<strong>di</strong>rompenti gli<br />

effetti del detto<br />

decreto. Voglio<br />

<strong>di</strong>re che in fatto <strong>di</strong><br />

tagli non ci sono per l’<strong>Università</strong> governi amici,<br />

per usare un’espressione cara ai sindacalisti.<br />

Sulla facoltà data dal decreto Tremonti-<br />

Gelmini ai singoli atenei <strong>di</strong> trasformarsi in fondazioni<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto privato, molti (o pochi?) ricorderanno<br />

che esso riprende, sia pure in parte, una<br />

proposta formulata nel 2004 da Nicola Rossi,<br />

attualmente senatore del PD; proposta (che non<br />

mi piace, sia ben chiaro, nemmeno un po’) che<br />

prevedeva per queste università “la più completa<br />

autonomia finanziaria, gestionale, <strong>di</strong>dattica<br />

e scientifica”, ma non parlava affatto <strong>di</strong> privatizzazione.<br />

Passando nelle mani del governo <strong>di</strong><br />

centro destra, il progetto Rossi<br />

cambia decisamente pelle.<br />

Infatti la trasformazione, sempre<br />

su base volontaria, delle<br />

università in fondazioni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritto privato, mira a e<strong>di</strong>ficare<br />

un sistema misto privatopubblico,<br />

con riduzione in<br />

stato <strong>di</strong> minorità del secondo,<br />

come spiega senza mezzi termini<br />

Gaetano Di Chiara,<br />

zelatore della linea Tremonti<br />

sulle pagine dell’Unione<br />

Sarda: si veda almeno l’e<strong>di</strong>toriale<br />

in data 17 luglio, dove lo<br />

scrivente prevede che la privatizzazione<br />

- curiosamente<br />

attuata a spese dello Stato,<br />

come per l’Alitalia - “creerà<br />

un gruppo <strong>di</strong> università <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritto privato che farà ricerca<br />

ad alto livello, recluterà i migliori docenti sul<br />

mercato e creerà la futura classe <strong>di</strong>rigente del<br />

Paese, e un gruppo <strong>di</strong> università statali che<br />

avrà compiti <strong>di</strong>dattici più che <strong>di</strong> ricerca e che<br />

continuerà a formare decorosi professionisti e<br />

servitori della Stato e a fornire un parcheggio<br />

per i giovani del sud in attesa <strong>di</strong> lavoro” (complimenti,<br />

Di Chiara, neppure Giovanni Gentile<br />

era stato così esplicito nel definire la natura<br />

classista della sua riforma). Purtroppo il modello<br />

dualistico <strong>di</strong> stampo anglosassone, fondato<br />

sulla <strong>di</strong>stinzione tra università <strong>di</strong> sola ricerca,<br />

superfinanziate, e teaching university<br />

(università <strong>di</strong> sola<br />

<strong>di</strong>dattica, cioè scuole professionali)<br />

avanza inesorabilmente<br />

(lo dà per scontato Raffaele<br />

Paci, nel programma che ha<br />

presentato come can<strong>di</strong>dato alla<br />

carica <strong>di</strong> rettore), ma ciò non<br />

ha nulla a che fare con le fondazioni,<br />

che rischiano anzi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ventare quei luoghi in cui,<br />

come nelle fondazioni bancarie,<br />

si esercita il clientelismo<br />

dei politicanti locali.<br />

Giustamente Roberto Perotti,<br />

L’<strong>Università</strong> truccata, Einau<strong>di</strong><br />

2008, le giu<strong>di</strong>ca un’inutile e<br />

pericolosa complicazione:<br />

basterebbe, <strong>di</strong>ce a pagina 124,<br />

“consentire <strong>di</strong> dedurre dall’imponibile<br />

le donazioni alle università”,<br />

rispettandone la<br />

natura pubblica. Credo, per<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />

Studenti in piazza<br />

In città corre l’Onda. Sui tagli<br />

proteste or<strong>di</strong>nate e civili<br />

Gli studenti scendono in piazza e applicano<br />

<strong>numero</strong>se altre forme <strong>di</strong> protesta nei confronti<br />

delle norme taglia università previste<br />

dalla legge 133/08. Lo scenario che la protesta<br />

cerca <strong>di</strong> scongiurare è quello <strong>di</strong> un futuro universitario<br />

per pochi eletti e con un forte impoverimento<br />

dell’offerta formativa. Le cause che<br />

porterebbero l’<strong>Università</strong> a questo sbocco<br />

tanto temuto sono contenute nella <strong>di</strong>battuta<br />

legge 133/08 che all’articolo 16 prevede che le<br />

università possano trasformarsi in fondazioni<br />

private. Da questa norma deriva il pericolo <strong>di</strong><br />

un’<strong>Università</strong> troppo elitaria soprattutto in una<br />

regione come la Sardegna dove le possibilità<br />

<strong>di</strong> finanziamento privato sono limitate. A questo<br />

si aggiunge anche il pericolo della scomparsa<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline che i privati non troverebbero<br />

conveniente finanziare. Altra norma protestata<br />

è l’articolo 66 che prevede sia tagli ai<br />

trasferimenti statali alle università sia il blocco<br />

del turnover.<br />

Queste due<br />

fattispecie<br />

sembrano<br />

essere quasi i<br />

mezzi per<br />

l’incentivazionedell’attuazione<br />

della<br />

norma sulle<br />

fondazioni. È<br />

evidente che<br />

il taglio delle<br />

risorse si concretizza<br />

in<br />

forti limitazioni<br />

alla<br />

ricerca e che il<br />

blocco delle<br />

assunzioni<br />

coinvolge<br />

anche il corpo docente e i ricercatori. Appare<br />

così evidente che se l’<strong>Università</strong> vuole<br />

sopravvivere deve trovare fon<strong>di</strong> privati.<br />

Cinzia Mocci<br />

concludere, che la massiccia mobilitazione in<br />

corso contro il decreto Tremonti-Gelmini sarebbe<br />

più cre<strong>di</strong>bile, e pertanto più efficace, se<br />

l’<strong>Università</strong> stessa, in quanto comunità scientifica,<br />

riconoscesse i suoi torti e prendesse formale<br />

impegno a emendarsi per il futuro: tanto<br />

per <strong>di</strong>rne una, chiedesse a gran voce l’abbandono<br />

dell’attuale sistema <strong>di</strong> reclutamento dei<br />

docenti, introdotto dalla riforma Berlinguer-<br />

Zecchino, la cui degenerazione clientelare e<br />

familistica è sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti (“mercato <strong>di</strong><br />

scambio fra le famiglie universitarie”, lo ha<br />

definito Paolo Pani nell’Unione Sarda del 14<br />

settembre), a danno proprio <strong>di</strong> quei giovani che<br />

ora si fa finta <strong>di</strong> voler proteggere dalla precarizzazione.<br />

Per questo aspetto, il decreto Tremonti<br />

non è da meno, dato che uno dei tagli più o<strong>di</strong>osi<br />

colpisce proprio le nuove leve <strong>di</strong> ricercatori,<br />

ovviamente le più innovative, il futuro della<br />

ricerca scientifica nazionale, come si <strong>di</strong>ce ipocritamente.<br />

Per fortuna, l’altissima età me<strong>di</strong>a<br />

<strong>degli</strong> attuali docenti dovrebbe attenuarne gli<br />

effetti perversi. Temo tuttavia che non ci siano<br />

oggi i presupposti per l’esercizio che propongo<br />

<strong>di</strong> autocoscienza e autocritica. Non è <strong>di</strong> buon<br />

auspicio, in tal senso, la sdegnata supponenza<br />

segue a pagina 3


L. 133. L’incubo Fondazioni sul sito “arena” Multiversitas<br />

segue dalla prima pagina<br />

previsti dalla legge 133/08, ritenendo<br />

che la limitazione del turnover,<br />

i tagli al Fondo <strong>di</strong> finanziamento<br />

or<strong>di</strong>nario e la possibilità <strong>di</strong><br />

trasformazione <strong>degli</strong><br />

atenei in fondazioni<br />

private, abbiano,<br />

come prima conseguenza,<br />

la riduzione<br />

delle garanzie per la<br />

libertà della ricerca<br />

e dell’insegnamento<br />

assicurate dall’<strong>Università</strong><br />

pubblica.<br />

Per questo hanno<br />

proposto <strong>di</strong> continuare<br />

l’esperienza<br />

della protesta e<br />

delle lezioni in<br />

piazza, per poter<br />

parlare anche alla<br />

citta<strong>di</strong>nanza. Il<br />

Senato accademico,<br />

riunitosi il 9 ottobre,<br />

ha manifestato<br />

la propria preoccupazione<br />

per il delinearsi <strong>di</strong> un quadro<br />

allarmante che potrebbe portare<br />

allo sfaldamento del sistema universitario<br />

nazionale e dell’attuale<br />

sistema pubblico, <strong>di</strong>ffuso sul territorio,<br />

a favore <strong>di</strong> pochi centri <strong>di</strong><br />

eccellenza la cui autonomia sarebbe<br />

garantita solo in misura minore.<br />

I senatori hanno inoltre segnalato<br />

La “Gelmini”<br />

è inaccettabile<br />

Il parere del preside<br />

<strong>di</strong> Lingue Massimo Arcangeli<br />

Professore, come valuta la riforma<br />

Gelmini?<br />

Inaccettabile nel complesso, nello spirito<br />

e nella sostanza.<br />

Cosa pensa dei risultati della protesta.<br />

Molto positivi, per<br />

il clima <strong>di</strong> civiltà,<br />

<strong>di</strong> grande partecipazione<br />

e <strong>di</strong> fattiva<br />

cooperazione in cui<br />

si è svolta.<br />

E cosa si auspica?<br />

Il ritorno sui suoi<br />

passi del ministro,<br />

specialmente per<br />

l’aspetto riguar-<br />

Massimo Arcangeli dante la trasformazione<br />

in<br />

Fondazioni.<br />

segue da pagina 2<br />

con la quale è stato accolto<br />

dai miei ex-colleghi il<br />

citato libro <strong>di</strong> Perotti, che<br />

documenta il nepotismo<br />

<strong>di</strong>lagante tra i baroni e il<br />

cattivo uso delle risorse<br />

finanziarie, e più in generale<br />

l’irrazionalità del<br />

al Governo nazionale e regionale,<br />

la necessità <strong>di</strong> interventi che consentano<br />

un’adeguata qualità della<br />

<strong>di</strong>dattica e della ricerca e che allo<br />

stesso tempo impe<strong>di</strong>scano eccessive<br />

ripercussioni sia sull’intero<br />

sistema della ricerca sia sulle prospettive<br />

<strong>di</strong> sviluppo economico e<br />

sociale dell’isola. Nella stessa <strong>di</strong>rezione<br />

si sono mosse in seguito le<br />

nostre facoltà. Nella lettera aperta<br />

<strong>di</strong> 30 docenti <strong>di</strong> Lingue al rettore e<br />

ai presi<strong>di</strong> (29 ottobre), i docenti<br />

firmatari, nell’esprimere<br />

preoccupazione e <strong>di</strong>sagio<br />

per le conseguenze<br />

dei<br />

provve<strong>di</strong>mentigovernat<br />

i v i ,<br />

hanno<br />

ritenuto <strong>di</strong><br />

intrapren-<br />

sistema economico complessivo<br />

che regge<br />

l’<strong>Università</strong>. Sì, cari colleghi,<br />

così come siamo<br />

messi non abbiamo le<br />

carte in regola per ergerci<br />

a <strong>di</strong>fensori dell’istituzione<br />

universitaria, a meno<br />

che non riconosciamo <strong>di</strong><br />

essere corresponsabili<br />

dereun’aperta azione <strong>di</strong> protesta,<br />

astenendosi<br />

per l’anno accademico<br />

2008/09 dalle attività<br />

<strong>di</strong>dattiche non previste<br />

dallo statuto giuri<strong>di</strong>co<br />

vigente e organizzando<br />

iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

dell’opinione<br />

pubblica. Numerosi,<br />

su Multiversitas, sono<br />

stati gli interventi dei<br />

singoli docenti,<br />

coerenti con questa<br />

linea. Ma d’altra parte,<br />

le azioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>eta forzata<br />

e generalizzata per<br />

tutti gli atenei,<br />

(Alfredo Marra,<br />

ricercatore alla<br />

Bicocca <strong>di</strong> Milano)<br />

hanno anche stimolato<br />

del suo attuale degrado<br />

(pensate soltanto al valore<br />

pressoché nullo, nel<br />

mercato del lavoro, della<br />

laurea triennale). Ma<br />

d’altra parte, come concedere<br />

cre<strong>di</strong>bilità a un<br />

governo, il cui ministro<br />

della Pubblica istruzione<br />

ha dato la delega per<br />

alcuni docenti del nostro ateneo a<br />

esprimersi sulle proposte concrete<br />

<strong>di</strong> riforma, per le quali si è pronunciato<br />

il professor Gaetano Di<br />

Chiara, ponendo l’accento sulla<br />

necessità <strong>di</strong> revisione dell’attuale<br />

meccanismo <strong>di</strong> reclutamento<br />

e <strong>di</strong> superamentodell’autoreferenzialità<br />

delle università.<br />

Anche gli studenti,<br />

coinvolti nella<br />

protesta e nella <strong>di</strong>scussione<br />

me<strong>di</strong>atica<br />

nei confronti della<br />

legge 133/08, si sono<br />

espressi contro il<br />

provve<strong>di</strong>mento, definendolo<br />

legge tagliola,<br />

parte <strong>di</strong> un piano<br />

che conduce allo<br />

sgretolamento della<br />

libertà e potenzialità<br />

dell’<strong>Università</strong> pubblica<br />

e che crea un<br />

deca<strong>di</strong>mento effettivo<br />

della qualità.<br />

Segue a questi interventi<br />

il parere del coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong><br />

Multiversitas, professor Marco<br />

Pitzalis, che riporta sul sito la notizia<br />

della successiva posizione <strong>di</strong><br />

apertura del Governo, concretizzatasi<br />

nel<br />

decreto-legge in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto<br />

allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, valorizzazione del<br />

merito e qualità del sistema universitario<br />

e della ricerca, pubblicato il<br />

10 novembre, e nelle Linee guida<br />

per l’università, presentate dal<br />

ministro Gelmini al Consiglio dei<br />

ministri. Sebbene non venga prefigurata<br />

come una vera vittoria,<br />

assume rilevanza il cambio <strong>di</strong> regime<br />

del ministro a favore del <strong>di</strong>battito<br />

con gli universitari.<br />

Francesca Stara - Affari speciali<br />

1<br />

ADI, ADU, ANDU, APU,<br />

CISAL UNIVERSITÀ, CNRU, CNU, CISL<br />

UNIVERSITÀ, FLC CGIL, RNRP, SUN,<br />

UDU, UIL P.A., U.R. AFAM<br />

l’<strong>Università</strong> al signor<br />

Giuseppe Pizza, un politicante<br />

<strong>di</strong> infima categoria,<br />

afflitto da serie <strong>di</strong>fficoltà<br />

con la lingua italiana?<br />

Sandro Maxia<br />

or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Letteratura<br />

italiana contemporanea<br />

in pensione<br />

Un sistema<br />

da riformare<br />

Una battaglia democratica<br />

per il futuro <strong>degli</strong> atenei<br />

Raffaele Paci*<br />

Lo avevamo detto: sarà una<br />

maratona. E una corsa lunga<br />

è fatta anche <strong>di</strong> piccoli traguar<strong>di</strong><br />

interme<strong>di</strong>. I provve<strong>di</strong>menti<br />

presi dal Governo rappresentano<br />

un piccolo e parziale passo avanti.<br />

Innanzitutto non si parla più <strong>di</strong><br />

riforma universitaria per decreto<br />

legge, come sembrava scontato<br />

sino a<br />

poche settimane<br />

fa.<br />

Ci sarà<br />

quin<strong>di</strong> il<br />

tempo per<br />

<strong>di</strong>scutere<br />

in tutte le<br />

se<strong>di</strong>, nel<br />

Parlamento<br />

e nella<br />

società,<br />

nelle università,<br />

nel<br />

Raffaele Paci<br />

movimento e con l’opinione pubblica<br />

<strong>di</strong> come rinnovare profondamente<br />

il nostro sistema universitario.<br />

In secondo luogo sono stati<br />

fatti, per decreto legge, alcuni<br />

aggiustamenti che vanno nella<br />

<strong>di</strong>rezione giusta: allentamento<br />

del blocco del turn over<br />

favorendo soprattutto l’ingresso<br />

dei nuovi ricercatori<br />

e introducendo criteri <strong>di</strong><br />

premialità, risorse per il<br />

<strong>di</strong>ritto allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o e l’e<strong>di</strong>lizia<br />

universitaria, mo<strong>di</strong>fiche<br />

dei meccanismi concorsuali.<br />

Certo non abbiamo ottenuto<br />

tutto ciò che stiamo chiedendo:<br />

permane il taglio dei fon<strong>di</strong> (che<br />

non è forte per il 2009 ma <strong>di</strong>venterà<br />

estremamente penalizzante<br />

per il 2010); rimane la possibilità<br />

<strong>di</strong> trasformazione delle università<br />

in fondazioni (ma queste norme<br />

potranno essere riprese nel <strong>di</strong>segno<br />

<strong>di</strong> riforma). Insomma un piccolo<br />

passo avanti anche se rimane<br />

ancora molto da fare soprattutto<br />

sulla proposta <strong>di</strong> trasformazione<br />

del sistema universitario nazionale.<br />

Il raggiungimento <strong>di</strong> questo<br />

piccolo e parziale traguardo interme<strong>di</strong>o<br />

è stato possibile grazie alla<br />

mobilitazione <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> persone:<br />

docenti, personale TA, ma<br />

soprattutto studenti. Senza questa<br />

mobilitazione forte, unitaria, pacifica,<br />

l’opinione pubblica sarebbe<br />

rimasta in<strong>di</strong>fferente e il Governo<br />

non avrebbe fatto alcuna mo<strong>di</strong>fica<br />

alla l. 133. Riflettiamo insieme su<br />

come andare avanti, in forme<br />

anche nuove e <strong>di</strong>verse, ma senza<br />

ridurre l’impegno per contribuire<br />

al rinnovamento del sistema universitario<br />

e del nostro ateneo. La<br />

maratona sarà ancora lunga.<br />

*or<strong>di</strong>nario Economia applicata<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008 3


4<br />

legge 133: la rabbia dei ricercatori<br />

Il sistema concorsuale<br />

è da cambiare<br />

Elisabetta Cherchi<br />

Ingegneria dei trasporti<br />

Cosa teme <strong>di</strong> più?<br />

Che rimanga inalterato l’attuale sistema<br />

concorsuale e <strong>di</strong> avanzamento delle carriere,<br />

perché oggi l’idoneità dei can<strong>di</strong>dati (ricercatori<br />

e professori) è a<br />

<strong>di</strong>screzione della commissione<br />

locale. Non<br />

esistono dei requisiti<br />

minimi oggettivi, stabiliti<br />

a livello ministeriale<br />

(<strong>di</strong>stinti per settorescientifico-<strong>di</strong>sciplinare),<br />

che siano<br />

vali<strong>di</strong> per i concorsi<br />

Elisabetta Cherchi<br />

nazionali. Le commissioni<br />

locali possono<br />

valutare quali, tra i<br />

can<strong>di</strong>dati che supera-<br />

no i requisiti minimi, è più idoneo per il<br />

posto messo a bando in ogni ateneo. Non c’è<br />

valutazione in itinere della produttività del<br />

neo assunto. La conferma in ruolo è una formalità.<br />

E dopo questa, la valutazione è inesistente.<br />

Non c’è valutazione <strong>di</strong> merito nella<br />

progressione della carriera (e anche corrispondentemente<br />

<strong>degli</strong> stipen<strong>di</strong>) in funzione<br />

della produttività dei singoli. Infine, non c’è<br />

responsabilità per i membri delle commissioni<br />

locali (se giu<strong>di</strong>cano idonee persone che<br />

non hanno i requisiti), né per i <strong>di</strong>partimenti/università<br />

che assumono tali persone, né<br />

per le commissioni che ne danno la conferma<br />

in ruolo.<br />

Le Fondazioni.<br />

Non conosco nel dettaglio il problema, per<br />

cui non mi sento <strong>di</strong> esprimere un parere in<br />

merito.<br />

L’università<br />

non è un’azienda<br />

Angela Serpe - Chimica inorganica avanzata I<br />

Cosa teme <strong>di</strong> più?<br />

I timori sono tanti. Due in particolare: da un lato,<br />

il non poter più garantire a tutti gli studenti un’istruzione<br />

universitaria pubblica <strong>di</strong> qualità, che<br />

fornisca un titolo <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o solido e spen<strong>di</strong>bile,<br />

dall’altro, l’amarezza che<br />

i tagli operati cosi in<br />

modo in<strong>di</strong>scriminato<br />

senza nessuna riforma<br />

alla base, rischino <strong>di</strong> fare<br />

terra bruciata <strong>di</strong> tutto ciò<br />

che c’è <strong>di</strong> virtuoso ed<br />

eccellente nella ricerca e<br />

nella <strong>di</strong>dattica universitaria,<br />

che tiene alto il nome<br />

Angela Serpe<br />

dell’<strong>Università</strong> italiana<br />

nel mondo nonostante<br />

l’ormai cronica carenza<br />

<strong>di</strong> investimenti, senza incidere<br />

minimamente sugli<br />

aspetti più deteriori, profondamente ra<strong>di</strong>cati, dell’istituzione.<br />

Le fondazioni.<br />

L’<strong>Università</strong> non è un’azienda. E per sua missione<br />

non lo deve essere. È l’unica sede dove la<br />

ricerca non è assoldata agli interessi del<br />

mercato ma legata solo all’ispirazione e<br />

all’iniziativa <strong>degli</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>osi, anche a costo <strong>di</strong><br />

essere poco red<strong>di</strong>tizia in termini economici.<br />

I risultati della ricerca si misurano in nuova<br />

conoscenza e nella capacità <strong>di</strong> formare persone<br />

che sviluppino competenza e senso critico<br />

nella <strong>di</strong>sciplina che scelgono <strong>di</strong> intraprendere.<br />

Solo col tempo sono capaci <strong>di</strong><br />

generare nuova ricchezza. Un aspetto economico<br />

è, invece, l’alienazione dei beni statali<br />

attualmente gestiti dagli atenei: verrebbero<br />

ceduti alle fondazioni private assistendo<br />

cosi all’ennesimo caso <strong>di</strong> sven<strong>di</strong>ta del<br />

patrimonio pubblico.<br />

“Proteste composte e positive” - intervista al rettore<br />

segue dalla prima pagina<br />

<strong>degli</strong> idonei e <strong>di</strong> coloro che non lo sono.<br />

Cosa accade al bilancio?<br />

Il <strong>di</strong>scorso dei bilanci <strong>degli</strong> atenei va oltre la<br />

<strong>di</strong>mensione del nostro ministero, perché riguarda<br />

tutti i ministeri e anche le attività che<br />

sono a carico della PA compresi, in modo<br />

in<strong>di</strong>retto, gli enti locali. Si tratta <strong>di</strong> conciliare<br />

l’esigenza <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>mensionare il bilancio<br />

dello Stato con la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

alcuni principi fondamentali.<br />

Ad esempio?<br />

La ricerca scientifica nell’<strong>Università</strong>, che<br />

però da secoli è affidata all’un per cento<br />

del prodotto interno lordo. Basti <strong>di</strong>re che<br />

in Israele, dove è stato <strong>di</strong> recente il presidente<br />

Napolitano con <strong>numero</strong>si impren<strong>di</strong>tori<br />

italiani, il PIL destinato alla ricerca è<br />

pari al cinque per cento del totale. Questo<br />

è un segno culturale e non <strong>di</strong> questo<br />

Governo o <strong>di</strong> altri. La verità è che la<br />

ricerca in Italia vale meno <strong>di</strong> una bretella<br />

<strong>di</strong> un’autostrada, <strong>di</strong> un sagrato <strong>di</strong> una<br />

chiesa, <strong>di</strong> uno sta<strong>di</strong>o, almeno sotto il profilo<br />

della visibilità e del mercato elettorale.<br />

Che futuro intravede?<br />

Le prospettive sono abbastanza grigie, perché, o<br />

si ha il coraggio <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>mensionare l’organico dei<br />

docenti e del personale amministrativo, riducendo<br />

e riorganizzando l’intero sistema. Oppure,<br />

quei pochi sol<strong>di</strong> che continueranno ad arrivare,<br />

ancorché aumentati <strong>degli</strong> incrementi contrattuali,<br />

non saranno mai sufficienti per consentirne un<br />

uso <strong>di</strong>verso dal pagamento <strong>degli</strong> stipen<strong>di</strong>.<br />

L’ateneo <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> vive esclusivamente dalle<br />

tasse <strong>degli</strong> studenti. Altri contributi arrivano<br />

dalla Regione Sardegna, ma anche questi, pur<br />

Relazioni internazionali<br />

<strong>Cagliari</strong>. Da sinistra, David Mees (addetto culturale ambasciata USA),<br />

Daniela Masci (affari pubblici ambasciata USA), Pasquale Mistretta,<br />

Vanna Ledda (prorettore Internazionalizzazione), Francesca Stara<br />

(staff rettore)<br />

essendo importanti, sono quasi tutti finalizzati<br />

(Erasmus, visiting professor, borse <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina, fondo comune per ricerche specifiche).<br />

E in ogni caso, sono cifre modeste che non<br />

consentono <strong>di</strong> fare investimenti, non solo in<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />

La riforma delegittima<br />

la formazione pubblica<br />

Giovanni Coinu - Diritto costituzionale<br />

Cosa teme <strong>di</strong> più?<br />

La tendenza alla delegittimazione del sistema<br />

universitario pubblico. Non solo dalla riforma,<br />

ma in generale dall’in<strong>di</strong>rizzo politico<br />

dell’attuale Governo emerge in maniera<br />

preoccupante una<br />

demolizione sistematica<br />

<strong>di</strong> ciò che è pubblico<br />

e l’<strong>Università</strong> non è<br />

scampata a questa<br />

imponente operazione<br />

politica e me<strong>di</strong>atica.<br />

Le Fondazioni.<br />

La proposta della trasformazione<br />

delle uni-<br />

versità pubbliche in<br />

fondazioni va esattamente<br />

in questo senso,<br />

avendo come modello<br />

Giovanni Coinu<br />

<strong>di</strong> riferimento un sistema (quello americano)<br />

ra<strong>di</strong>calmente <strong>di</strong>verso dal nostro per tra<strong>di</strong>zioni<br />

culturali, giuri<strong>di</strong>che e socio-economiche.<br />

Un sistema che ignora l’equità sociale.<br />

conto capitale, ma anche <strong>di</strong> gestione e <strong>di</strong><br />

sviluppo.<br />

Il bilancio dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> è sano?<br />

Sì. È sano perché sappiamo fare i salti mortali. E<br />

da bravi acrobati, riusciamo a portare avanti dei<br />

bilanci in pareggio e a guardare al futuro con<br />

preoccupata responsabilità. Ma anche con la<br />

fiducia che chi verrà dopo <strong>di</strong> me, saprà<br />

certamente mandare avanti l’ateneo con<br />

<strong>di</strong>gnità e la giusta capacità <strong>di</strong> essere competitivi.<br />

Come si mette con le opere e<strong>di</strong>li?<br />

Da tre anni non abbiamo più risorse per<br />

investire nel settore. Stiamo attingendo dal<br />

bilancio per le spese della manutenzione<br />

or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, così come<br />

siamo costretti a gestire con somme risicate<br />

sia la prevenzione sia la sicurezza<br />

previste dalla legge 26. Tutto questo inciderà<br />

progressivamente nei prossimi anni,<br />

perché l’invecchiamento e la naturale<br />

obsolescenza delle strutture e<strong>di</strong>lizie, non<br />

potrà essere compensata da interventi<br />

manutentori, senza le adeguate risorse.<br />

Professor Mistretta, la Cittadella <strong>di</strong><br />

Monserrato a che punto è?<br />

Stiamo completando il blocco Q da destinare<br />

all’Azienda mista con finanziamento per<br />

metà universitario e per metà della Regione<br />

Sardegna. Per il resto, nel breve periodo non ci<br />

sono altre prospettive. Ovviamente, per carenza<br />

<strong>di</strong> risorse.


Bastione Saint Remy, Terrapieno<br />

e viale Trento: tutti in aula, please<br />

Occupazioni e cortei ma anche lezioni all’aperto nel cuore <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

Lezioni all’aperto, occupazione<br />

dei locali universitari,<br />

cortei che percorrono quasi<br />

settimanalmente le vie citta<strong>di</strong>ne:<br />

l’onda della protesta contro la<br />

legge 133/2008 non accenna a scemare<br />

e l’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

inaugura l’anno accademico<br />

in piazza.<br />

Studenti, docenti e personale<br />

amministrativo<br />

fanno fronte comune e<br />

le <strong>stu<strong>di</strong></strong>ano tutte per<br />

coinvolgere l’opinione<br />

pubblica e mandare un<br />

segnale politico al<br />

Governo. Ad abbandonare<br />

per primo l’aula <strong>di</strong><br />

lezione il 25 ottobre è<br />

stato il preside <strong>di</strong><br />

Lettere Roberto Coroneo,<br />

che si è trasferito<br />

con oltre 300 studenti al<br />

Bastione Saint Remy<br />

per tenere una lezione<br />

sulla tutela del patrimonio<br />

culturale. Poche ore<br />

dopo i frequentatori del mercatino<br />

<strong>di</strong> viale Trento sono stati coinvolti<br />

a sorpresa in una <strong>di</strong>ssertazione<br />

sulla necropoli punica <strong>di</strong><br />

Tuvixeddu condotta dal professor<br />

Alfonso Stiglitz. Il 27 ottobre la<br />

protesta ha espugnato la Cittadella<br />

<strong>di</strong> Monserrato, dopo Scienze politiche<br />

e Psicologia. Un’assemblea<br />

con più <strong>di</strong> seicento persone, ha<br />

Dialogo e risorse<br />

per gli atenei<br />

Gli ultimi provve<strong>di</strong>menti legislativi<br />

che interessano le università<br />

ci hanno fatto prendere<br />

coscienza <strong>di</strong> ciò che era già chiaro<br />

con i tagli previsti dalla finanziaria.<br />

Le università dovranno ricevere<br />

meno sol<strong>di</strong> dallo Stato. Ciò che oggi<br />

ha fatto si che si prendesse<br />

coscienza della portata<br />

della situazione è stato il<br />

progetto <strong>di</strong> riforma<br />

dell’<strong>Università</strong>. L’evoluzione<br />

della situazione<br />

impone una certa cautela in<br />

considerazioni che potranno<br />

essere fatte alla fine dell’iter<br />

legislativo. Evito <strong>di</strong><br />

ripetere cose già dette, ma<br />

ritengo che le proteste<br />

vadano fatte per far capire<br />

che una riforma simile non<br />

si può fare senza il <strong>di</strong>alogo e senza<br />

risorse economiche. È in<strong>di</strong>spensabile<br />

valutare come risparmiare e liberare<br />

risorse economiche per gestire al<br />

meglio l’<strong>Università</strong>. I tagli previsti<br />

avranno delle serie ricadute sulle<br />

nuove assunzioni, andando a ridurre<br />

ancora <strong>di</strong> più le capacità produttive e<br />

deciso all’unanimità l’occupazione<br />

e l’interruzione dell’attività<br />

<strong>di</strong>dattica del polo scientifico.<br />

Appena il giorno dopo, il<br />

Terrapieno <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> si è trasformato<br />

in aula <strong>di</strong> lezione per futuri<br />

me<strong>di</strong>ci. Gli aspiranti camici bian-<br />

chi si sono dati appuntamento <strong>di</strong><br />

fronte alla sede de L’Unione Sarda<br />

e, a margine delle lezioni, hanno<br />

<strong>di</strong>stribuito volantini per spiegare i<br />

motivi della protesta. In contrapposizione<br />

alle manifestazioni anti-<br />

Gelmini, che hanno monopolizzato<br />

il lungomare <strong>di</strong> via Roma, il 29<br />

ottobre, vicino l’Anfiteatro romano,<br />

l’associazione Studenti per le<br />

legge 133: i dubbi dei sindacati<br />

Antonio Strazzera<br />

qualitative dell’<strong>Università</strong>. Questa<br />

situazione contribuisce ad aumentare<br />

il <strong>di</strong>sagio in un territorio come il<br />

nostro, che rivolge verso le istituzione<br />

pubbliche le maggiori aspettative<br />

occupazionali. La possibilità <strong>di</strong> trasformare<br />

le università in fondazioni,<br />

la ritengo piuttosto<br />

pericolosa. Nel caso<br />

specifico non credo ci<br />

siano privati <strong>di</strong>sposti a<br />

investire in cultura.<br />

L’unico azionista possibile<br />

potrebbe essere<br />

la Regione, che sicuramente<br />

farebbe pesare la<br />

sua partecipazione,<br />

con<strong>di</strong>zionando politicamente<br />

la gestione<br />

dell’ateneo, con scelte<br />

rispondenti alla lottizzazione<br />

e raramente<br />

alla qualità. L’azienda Ospedaliero-<br />

Universitaria <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> ne è un<br />

esempio. Lavoriamo tutti insieme per<br />

evitare altri <strong>di</strong>sastri.<br />

Antonio Strazzera<br />

segretario CONFSAL/CISAPUNI<br />

libertà e il movimento giovanile <strong>di</strong><br />

Forza Italia hanno raccolto le<br />

firme per sostenere la petizione Io<br />

voglio <strong>stu<strong>di</strong></strong>are. Troppo poco per<br />

scoraggiare gli organizzatori del<br />

corteo anti-133 che si è svolto il<br />

giorno successivo. Luogo virtuale<br />

<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>degli</strong> universitari<br />

in rivolta è il sito<br />

www.unicamente.org, nel<br />

quale è tenuto aggiornato<br />

il calendario delle iniziative.<br />

Il 14 novembre a<br />

<strong>Cagliari</strong> c’è stata la manifestazione<br />

in occasione<br />

dello sciopero generale<br />

del settore <strong>Università</strong>,<br />

Ricerca e AFAM proclamato<br />

da UIL e CGIL. Oltre<br />

<strong>di</strong>ecimila persone hanno<br />

attraversato il capoluogo<br />

sardo dalla piazza<br />

Garibal<strong>di</strong> a quella del<br />

Carmine, dove il corteo si<br />

è concluso con interventi<br />

dal palco e l’esibizione <strong>di</strong><br />

artisti del Conservatorio. Il<br />

venerdì successivo una fiaccolata<br />

si è spostata dalla piazza<br />

Costituzione fino alla basilica <strong>di</strong><br />

Bonaria per tentare d’illuminare le<br />

menti dei governanti sull’importanza<br />

dell’istruzione e della ricerca<br />

per il futuro del Paese.<br />

Giorgio Mancosu<br />

L’Italia resta debole sul<br />

fronte della ricerca: la<br />

spesa totale in questa <strong>di</strong>rezione<br />

mostra un’incidenza sul<br />

PIL <strong>di</strong> gran lunga inferiore a<br />

quella <strong>degli</strong> altri principali<br />

paesi europei. Lo<br />

rileva il Rapporto ISTAT.<br />

Nel 2005 la spesa totale<br />

per ricerca e sviluppo<br />

è stata pari a 15<br />

miliar<strong>di</strong> e 599 milioni<br />

<strong>di</strong> euro, con un’incidenza<br />

dell’1,09% sul<br />

PIL. Il peso sul prodotto<br />

interno lordo è in<br />

costante riduzione dal<br />

2002, quando era<br />

dell’1,13%. Nonostante<br />

un aumento del 2,3% in<br />

termini monetari sul<br />

2004 - sottolinea<br />

l’ISTAT - si osserva “una sostanziale<br />

stagnazione della spesa in<br />

termini reali”. Un trend che<br />

appare confermato anche dalle<br />

previsioni relative al 2006 e al<br />

2007. Il confronto con gli altri<br />

paesi in<strong>di</strong>ca un forte gap. Nel<br />

2005 il rapporto tra spesa per la<br />

legge 133: parlano<br />

gli studenti<br />

Fuori le lingue<br />

Artisti in piazza<br />

Tra le varie forme <strong>di</strong> protesta<br />

contro la 133, la facoltà <strong>di</strong><br />

Lingue e letterature straniere<br />

ha optato per un ciclo <strong>di</strong> lezioni in<br />

piazza, svoltesi al Bastione <strong>di</strong> San<br />

Remy, iniziate mercoledì 5 e concluse<br />

giovedì 13 novembre. In<br />

Fuori le lingue (questo il nome<br />

dell’evento), ogni docente ha preparato<br />

una lezione <strong>di</strong> circa 40’, toccando<br />

temi <strong>di</strong> vari perio<strong>di</strong> storici, e<br />

dando ai partecipanti spunti <strong>di</strong><br />

riflessione sull’attuale situazione<br />

universitaria. Alcuni professori<br />

hanno parlato del linguaggio politico<br />

e comune; altri hanno spiegato<br />

l’importanza dei valori come<br />

democrazia, libertà e cultura; altri<br />

ancora hanno svolto le lezioni nella<br />

lingua che insegnano (inglese,<br />

francese, russo, tedesco, rumeno,<br />

spagnolo). Inoltre, hanno partecipato<br />

artisti del calibro <strong>di</strong> Flavio<br />

Soriga, Nicola Lecca, Giorgio<br />

Todde, Enrico Pau e Gigliola<br />

Sulis, che con la loro esperienza<br />

hanno contribuito a questa forma<br />

<strong>di</strong> protesta con temi che variavano<br />

dal cinema, al potere delle parole,<br />

all’importanza della memoria. Il<br />

messaggio che la facoltà <strong>di</strong> Lingue<br />

ha voluto comunicare alla citta<strong>di</strong>nanza,<br />

è stato quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare<br />

che la cultura e lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o devono<br />

essere aperte a tutti. L’università è<br />

un bene pubblico da tutelare all’insegna<br />

della conoscenza.<br />

Stefano Aranginu<br />

studente <strong>di</strong> Lingue<br />

Ricerca UE, Italia in coda<br />

L’ISTAT conferma il peggior rapporto spesa-pil<br />

ricerca e PIL è stato pari al<br />

3,80% in Svezia, al 3,48% in<br />

Finlan<strong>di</strong>a, al 2,48% in<br />

Germania, al 2,45% in<br />

Danimarca e al 2,41% in<br />

Austria. La Francia raggiunge il<br />

2,13% e il Regno Unito<br />

l’1,76%. Tra i paesi dell’UE-15,<br />

oltre l’Italia, solo Grecia,<br />

Spagna e Portogallo presentano<br />

livelli sotto l’1,2% del PIL.<br />

Fonte Formez (13/10/2008)<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008 5


legge 133: comunicazione e me<strong>di</strong>a<br />

Sit in, autogestioni, politica La posizione<br />

Le iniziative del movimento studentesco su giornali e tv<br />

<strong>di</strong> Unicamente<br />

Feriti dai tagli della Gelmini e Decreto<br />

Gelmini, si apre una settimana <strong>di</strong> fuoco.<br />

La protesta contro la legge 133 risuona<br />

nei titoli delle principali testate isolane.<br />

L’<strong>Università</strong> in rivolta, le lezioni si fanno al<br />

Bastione apre l’Unione Sarda, e La Nuova<br />

Sardegna prosegue Notti bianche, autogestioni,<br />

cortei e sit-in, E cresce anche la rabbia dei<br />

docenti:la Legge 133 ci ha tolto ogni <strong>di</strong>gnità.<br />

Studenti e docenti fanno fronte comune, ma<br />

spunta qualche voce fuori dal coro: Le lezioni in<br />

piazza? Pagliacciate afferma il professor Paolo<br />

Pani sull’Unione. A fargli da sponda Caterina<br />

Loi, della provincia <strong>di</strong> Nuoro, Fondazione? È<br />

un bene. Non mancano gli accostamenti al ’68:<br />

Movimento studentesco: non è il ’68 ma qualcosa<br />

resterà. Il rettore Mistretta non si sbilancia<br />

“Se gli studenti occupano io starò a osservare”<br />

titola La Nuova. Una settimana dopo il rettore è<br />

più critico e commenta così la manifestazione<br />

del 30 ottobre: “Bel corteo, ma così si fa confusione”.<br />

Gli universitari in rivolta trovano il<br />

tempo per riflettere sul dramma dell’alluvione<br />

abbattutosi nel cagliaritano il 22 ottobre:<br />

Lezioni su alluvioni e clima: ecco l’<strong>Università</strong><br />

on the road. Un boom <strong>di</strong> adesioni registra il corteo<br />

anti-Gelmini del 14 novembre a <strong>Cagliari</strong>:<br />

Studenti e <strong>di</strong>pendenti pubblici, è stata la marcia<br />

dei <strong>di</strong>ecimila titola La Nuova. L’onda del <strong>di</strong>ssenso<br />

percorre l’Italia. Il braccio <strong>di</strong> ferro tra<br />

Governo e manifestanti tiene banco:<br />

Berlusconi: la polizia bloccherà le<br />

occupazioni” (il Secolo XIX), Gelmini agli studenti:<br />

avanti con la riforma (il Giornale), ma la<br />

piazza risponde: 30 ottobre Corteo no-Gelmini:<br />

a Roma un milione (Corriere della sera),<br />

6<br />

Studenti e precari, la città si blocca, <strong>Università</strong>,<br />

lezioni col megafono (La Repubblica). Ogni<br />

luogo può trasformarsi in aula: Lezioni precarie<br />

in metropolitana, applausi (Corriere della Sera).<br />

Il messaggio al Governo è chiaro: <strong>Università</strong>:<br />

studenti, noi la crisi non la paghiamo (ASCA),<br />

ma il ministro<br />

resiste:<br />

L a<br />

Gelmini:<br />

ragazzi, vi<br />

capisco ma<br />

non cedo (il<br />

Giorno). Il<br />

fronte della<br />

protesta<br />

mostra<br />

segni <strong>di</strong><br />

ce<strong>di</strong>mento:<br />

Sulla crepa<br />

dell’onda i<br />

no-Gelmini<br />

marciano su Roma (<strong>di</strong>visi) (il Foglio), Gelmini<br />

apre, sindacati <strong>di</strong>visi (il Sole 24 ore). Alcune<br />

testate (filogovernative?) registrano un calo<br />

d’intensità nei cortei del 14 novembre: L’onda<br />

in corteo fa un buco nell’acqua (il Giornale).<br />

Saltano fuori gli scheletri dagli arma<strong>di</strong> delle<br />

università: Baroni e figli, uno scandalo allargatosi<br />

a macchia d’olio (il Messaggero), ma è il<br />

momento <strong>di</strong> essere propositivi e guardare al<br />

futuro: Alla Sapienza studenti preparano l’autoriforma<br />

(ANSA).<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />

Giorgio Mancosu<br />

Premio Meucci-Marconi: seconda<br />

piazza per Paolo Pintus<br />

Il neo dottore in Ingegneria elettronica ha <strong>di</strong>scusso<br />

una tesi sui principi matematici nei cristalli fotonici<br />

Sebastiano Seatzu*<br />

delle nanotecnologie. La matematica nel settore<br />

è solo agli inizi, per cui in vari paesi<br />

Paolo Pintus, laureatosi con il massimo emergenti come la Cina e l’In<strong>di</strong>a, oltre che in<br />

dei voti in Ingegneria elettronica a Occidente, viene incentivata la ricerca mate-<br />

<strong>Cagliari</strong>, è arrivato al secondo posto nel matica in quest’area. Dal punto <strong>di</strong> vista tec-<br />

Premio Meucci-Marconi per la miglior tesi <strong>di</strong> nologico, le aziende necessitano sia <strong>di</strong> model-<br />

laurea magistrale nel campo delle telecomuli matematici più rappresentativi della realtà<br />

nicazioni e dei campi elettromagnetici, ban<strong>di</strong>- <strong>di</strong> quelli attuali, sia <strong>di</strong> metodologie <strong>di</strong> calcolo<br />

to dalle fondazioni Guglielmo<br />

efficaci per le simulazioni indu-<br />

Marconi e Ugo Bordoni e<br />

striali. Nella tesi <strong>di</strong> Pintus è svi-<br />

dall’Associazione per la tecnololuppato<br />

un metodo matematico<br />

gia dell’Informazione e della<br />

innovativo per il design dei cri-<br />

comunicazione, in occasione del<br />

stalli fotonici con struttura mono-<br />

bicentenario della nascita <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensionale, in questo caso <strong>di</strong><br />

Antonio Meucci e del centenario<br />

cristalli fotonici rappresentati da<br />

del premio Nobel assegnato a<br />

strutture che si ripetono perio<strong>di</strong>ca-<br />

Guglielmo Marconi. Il premio,<br />

mente in una <strong>di</strong>rezione.<br />

assegnato lo scorso ottobre a<br />

L’interesse industriale riguarda i<br />

Padova, è stato concesso per l’al-<br />

cristalli con strutture bi e trito<br />

livello della tesi che Pintus ha Paolo Pintus<br />

<strong>di</strong>mensionali. Tuttavia, la com-<br />

redatto, avendo come relatori<br />

missione, nell’assegnare il pre-<br />

Cornelis van der Mee, or<strong>di</strong>nario<br />

mio, ha voluto incoraggiare questi<br />

<strong>di</strong> Analisi matematica I nella<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>, auspicando l’estensione al<br />

facoltà <strong>di</strong> Scienze e il sottoscritto. Il lavoro, caso bi e tri-<strong>di</strong>mensionale della metodologia<br />

Principi matematici nei cristalli fotonici, trat- sviluppata. È questo uno <strong>degli</strong> obiettivi del<br />

ta la matematica fondamentale, anche se svi- gruppo <strong>di</strong> ricerca Analisi numerica e modelliluppata<br />

da uno studente <strong>di</strong> Ingegneria elettrostica matematica del nostro ateneo, coor<strong>di</strong>nanica.<br />

I cristalli fotonici sono le nanostrutture to dal sottoscritto, <strong>di</strong> cui fa parte il professor<br />

alla base della nuova rivoluzione industriale Van der Mee e al quale collabora l’ingegner<br />

Botta e risposta con Enrico Puddu,<br />

addetto stampa del movimento studentesco<br />

Unicamente.<br />

Quali sono le norme della 133 che la<br />

preoccupano?<br />

La 133 prevede: taglio ai fon<strong>di</strong> destinati<br />

all’università per 1,441 milioni <strong>di</strong><br />

euro; blocco del turn-over al 20<br />

per cento (spostato al 50 per<br />

cento con il decreto 180 in fase <strong>di</strong><br />

approvazione (la sostanza non<br />

cambia comunque); possibilità<br />

per le università pubbliche italiane<br />

<strong>di</strong> trasformarsi in fondazioni<br />

private. Questi tre punti sono l’ultima<br />

e decisiva mossa con la<br />

quale i ministri Tremonti e<br />

Gelmini hanno deciso <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere<br />

ciò che rimaneva dell’università<br />

pubblica. Il movimento<br />

studentesco Unicamente e quello<br />

italiano stanno provando a cambiare<br />

questa situazione promuovendo<br />

non solo l’abrogazione della legge<br />

ma, soprattutto, la stesura <strong>di</strong> una bozza <strong>di</strong><br />

controriforma.<br />

Cosa pensa della possibilità <strong>di</strong> trasformare<br />

gli atenei in fondazioni private?<br />

È il punto della legge 133 più contestato da<br />

Unicamente e dai movimenti italiani. Se ciò<br />

dovesse accadere, sarebbe la fine dell’università<br />

pubblica. Per Costituzione, l’Italia<br />

dovrebbe garantire anche i più alti gra<strong>di</strong><br />

dell’istruzione a ogni citta<strong>di</strong>no, ma se gli<br />

atenei si dovessero trasformare in fondazioni<br />

questo non sarebbe più possibile.<br />

Inoltre, la possibilità <strong>di</strong>viene necessità in<br />

quanto i tagli applicati nella stessa legge<br />

affosseranno molti atenei che per poter<br />

continuare a esistere saranno obbligati ad<br />

appoggiarsi ai privati. Questi ultimi,<br />

entrando a far parte dell’università, avranno<br />

la possibilità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficarne la <strong>di</strong>dattica<br />

e operare cambiamenti a vantaggio del loro<br />

tornaconto. Un esempio pratico: un’azienda<br />

farmaceutica non avrebbe interesse a<br />

finanziare un corso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> Filosofia o<br />

uno <strong>di</strong> Giurisprudenza. Quin<strong>di</strong> a <strong>Cagliari</strong>,<br />

come i nostri colleghi <strong>di</strong> tutta Italia, siamo<br />

molto preoccupati e lottiamo con forza perché<br />

questo non accada e per evitare un<br />

futuro con atenei <strong>di</strong> Serie A e <strong>di</strong> Serie B e,<br />

soprattutto, per evitare che l’accesso alla<br />

cultura sia appannaggio <strong>di</strong> una piccola<br />

elite <strong>di</strong> fortunati.<br />

Pintus. L’obiettivo matematico del design dei<br />

cristalli fotonici è il seguente: prefissato un<br />

obiettivo industriale quale, ad esempio, la<br />

realizzazione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spositivo fotonico con<br />

determinate proprietà, identificare le caratteristiche<br />

fisico-matematiche dei cristalli che<br />

ne consentono la realizzazione. Per il nostro<br />

gruppo, il premio è motivo <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione<br />

sia per il riconoscimento del lavoro svolto da<br />

un giovane brillante su un tema caratterizzante<br />

la nostra attività, sia per il fatto che, per la<br />

prima volta nella sua storia più che trentennale,<br />

è stato assegnato a un ingegnere per una<br />

tesi <strong>di</strong> laurea a contenuto matematico da una<br />

commissione composta da professori <strong>di</strong> materie<br />

ingegneristiche.<br />

* or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Analisi numerica


TLC, il futuro è già presente Giovanni Branca<br />

Costituito un comitato per lo sviluppo <strong>di</strong> uno standard delle reti wireless<br />

Daniele Giusto*<br />

Le comunicazioni senza fili sono ormai<br />

parte integrante del nostro quoti<strong>di</strong>ano:<br />

dalla TV <strong>di</strong>gitale alla telefonia mobile,<br />

dall’automazione della casa (domotica) alle<br />

applicazioni industriali, dall’erogazione <strong>di</strong> servizi<br />

<strong>di</strong> infomobilità all’identificazione a ra<strong>di</strong>ofrequenza<br />

(RFID). La chiave della coesistenza<br />

fra sistemi operanti in regioni geografiche limitrofe,<br />

se non coincidenti, è la con<strong>di</strong>visione<br />

della risorsa (il canale ra<strong>di</strong>o). L’ottimizzazione<br />

dell’utilizzo delle frequenze ra<strong>di</strong>o sta portando<br />

alla rivisitazione delle<br />

politiche <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong><br />

questa risorsa, con effetti<br />

<strong>di</strong> primaria importanza,<br />

basti pensare all’avvio del<br />

<strong>di</strong>gitale terrestre. L’approccio<br />

attuale nella regolamentazione<br />

dell’uso dello spettro ra<strong>di</strong>o è<br />

tale per cui ai sistemi <strong>di</strong> comunicazione<br />

sono assegnate<br />

Daniele Giusto<br />

bande <strong>di</strong> frequenza fisse, con<br />

limiti prefissati nelle potenze<br />

<strong>di</strong> emissione che hanno lo<br />

scopo <strong>di</strong> ridurre la portata<br />

ra<strong>di</strong>o. Così facendo, il fattore<br />

<strong>di</strong> utilizzo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> alcune bande è assai basso a<br />

causa dell’allocazione inefficiente su vaste aree geografiche<br />

a servizi che le sottoutilizzano (ra<strong>di</strong>omobile,<br />

broadcasting ra<strong>di</strong>otelevisivo, WIMAX). Data la continua<br />

richiesta <strong>di</strong> servizi a banda larga, tale problematica<br />

sta <strong>di</strong>ventando sempre più centrale nello sviluppo<br />

delle tecnologie <strong>di</strong> telecomunicazione wireless. In<br />

ambito <strong>di</strong> standar<strong>di</strong>zzazione internazionale, la IEEE<br />

(Institute of electrical and electronics engineers) ha<br />

iniziato a occuparsi del problema, con l’obiettivo <strong>di</strong><br />

giungere a breve alle definizione <strong>di</strong> sistemi e procedure<br />

per l’accesso <strong>di</strong>namico al canale ra<strong>di</strong>o. L’IEEE è<br />

l’istituzione <strong>di</strong> riferimento per tutto il settore ICT (e<br />

non solo) ed è attiva da sempre nella standar<strong>di</strong>zza-<br />

re regole <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> software<br />

sicuro. Morana ha anche<br />

moderato una tavola rotonda che<br />

ha messo in luce <strong>di</strong>fferenze e similitu<strong>di</strong>ni<br />

fra le produzioni <strong>di</strong> software<br />

open source e proprietario dal<br />

punto <strong>di</strong> vista della sicurezza. Vi<br />

hanno partecipato Gianstefano<br />

Monni (Ablativ SCrl), Domenico<br />

Presenza (Engineering), Fabio<br />

Panada e Paola Tamburini (IBM-<br />

ISS), Feliciano Intini (Microsoft<br />

Da sinistra: Noelle Humenick (IEEE), corporate client manager<br />

dell’IEEE SCC41, Maurizio Murroni e Joanna Guenin (Motorola),<br />

chair dell’IEEE SCC41<br />

zione (oltre 900 standard pubblicati, tra cui LAN,<br />

WIFI, WIMAX). Nel marzo 2007 è stato costituito un<br />

comitato ad hoc (IEEE SCC41) per sviluppare uno<br />

standard per le reti wireless ad accesso <strong>di</strong>namico per<br />

un utilizzo più efficiente dello spettro elettromagnetico.<br />

Di questo comitato fa parte un gruppo <strong>di</strong> lavoro<br />

(IEEE P1900.6) che mira a standar<strong>di</strong>zzazione le procedure<br />

<strong>di</strong> sensing, ossia <strong>di</strong> rilevazione delle opportunità<br />

<strong>di</strong> trasmissione con analisi dello spettro elettromagnetico.<br />

Maurizio Murroni, ricercatore del <strong>di</strong>partimento<br />

<strong>di</strong> Ingegneria elettrica ed elettronica (DIEE), è<br />

stato uno dei promotori <strong>di</strong> questa attività e il suo contributo<br />

alle attività condotte su questa tematica è stato<br />

valutato in chiave positiva dal board dell’IEEE. L’IEEE<br />

P1900.6 impegna oltre a esperti <strong>di</strong> università e centri<br />

<strong>di</strong> ricerca, <strong>di</strong>versi attori provenienti dall’industria<br />

(Intel, Microsoft, Motorola, NEC, NTT/DoCoMo,<br />

Sony e Toshiba tra gli altri) e prevede il rilascio delle<br />

raccomandazioni entro il gennaio 2010. Questo risultato,<br />

<strong>di</strong> assoluto prestigio per il nostro ateneo, contribuisce<br />

ancora una volta a <strong>di</strong>mostrare la vali<strong>di</strong>tà della<br />

ricerca scientifica portata avanti nel settore ICT<br />

cagliaritano.<br />

Il Premio progetto ai super laureati<br />

Italia), che hanno confermato l’esistenza<br />

<strong>di</strong> una convergenza sull’adozione<br />

<strong>di</strong> strategie comuni per<br />

garantire la sicurezza dei programmi.<br />

Danilo Bruschi, docente a<br />

Milano e responsabile del CERT-IT<br />

(servizio che per l’Italia si occupa<br />

<strong>di</strong> segnalare le più gravi minacce<br />

informatiche), ha messo in evidenza<br />

i ritar<strong>di</strong> del nostro paese in questo<br />

settore. Alcune regole per<br />

garantire la sicurezza delle informazioni<br />

delle piccole e me<strong>di</strong>e<br />

imprese sono state date da Clau<strong>di</strong>o<br />

*or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Telecomunicazioni<br />

Valeria Pusceddu e Rosangela Picciau vincono l’ambito riconoscimento<br />

Nell’aula magna Boscolo<br />

della Cittadella <strong>di</strong><br />

Monserrato sono stati<br />

consegnati i premi <strong>di</strong> laurea per<br />

la migliore carriera <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o in<br />

Scienze naturali. Tra i laureati<br />

nell’anno accademico 2006/07 si<br />

sono imposte Valeria Pusceddu e<br />

segue dalla prima pagina<br />

Rosangela Picciau, che hanno<br />

completato la carriera in corso e<br />

con il migliore curriculum.<br />

L’iniziativa rientra tra le<br />

attività promosse dal corso <strong>di</strong><br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong> per il miglioramento della<br />

qualità (Premio progetto qualità<br />

CampusUnica). Alla cerimonia<br />

Sardegna ricerche. Informatica e sicurezza<br />

hanno partecipato il presidente<br />

del corso <strong>di</strong> laurea in Scienze<br />

naturali, Giovanni Umberto<br />

Floris, il preside <strong>di</strong> Scienze<br />

Roberto Crnjar e il delegato del<br />

rettore per la Qualità della <strong>di</strong>dattica,<br />

Vincenzo Solinas.<br />

(s.c.)<br />

Telmon, del CLUSIT, associazione<br />

italiana per la SI. Stefano Zanero<br />

(Politecnico Milano) e Domenico<br />

Presenza hanno illustrato i contenuti<br />

dei progetti europei nei quali<br />

sono coinvolti. Sono state inoltre<br />

premiate due tesi <strong>di</strong> laurea specialistica<br />

e due <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong> ricerca<br />

che hanno affrontato il tema della<br />

SI con tecniche <strong>di</strong> pattern recognition.<br />

Il premio, promosso dalle<br />

associazioni GIRPR (Gruppo italiano<br />

<strong>di</strong> ricercatori in pattern recognition)<br />

e AI*IA (Associazione italiana<br />

primo dottore in<br />

Telecomunicazioni<br />

Lo scorso ottobre, nell’aula<br />

magna d’Ingegneria, alla<br />

presenza del rettore<br />

Pasquale Mistretta e del preside<br />

della facoltà Giorgio Massacci, è<br />

stata conferita la prima laurea specialistica<br />

in Ingegneria delle telecomunicazioni<br />

a Giovanni Branca<br />

(nella foto). Il neo dottore ha <strong>di</strong>scusso<br />

una tesi sullo sviluppo <strong>di</strong><br />

modelli per la fornitura <strong>di</strong> servizi<br />

<strong>di</strong> VOD (video on demand) su reti<br />

P2P (peer to peer), sviluppata allo<br />

Heinrich Hertz Institut <strong>di</strong> Berlino<br />

nel gruppo del professor Thomas<br />

Wiegand. La commissione <strong>di</strong> laurea<br />

ha apprezzato il contenuto del<br />

lavoro e ha premiato la carriera<br />

dello studente con il massimo dei<br />

voti e il conferimento della lode. È<br />

cosi giunta a compimento l’inizia-<br />

tiva dei gruppi <strong>di</strong> ricerca in<br />

Telecomunicazioni e Campi elettromagnetici,<br />

che aveva portato<br />

due anni fa all’attivazione <strong>di</strong> questo<br />

percorso formativo già presente<br />

in Italia e ricco <strong>di</strong> opportunità;<br />

una gran parte dei laureati nel settore<br />

<strong>di</strong> Ingegneria dell’informazione<br />

è infatti occupata nel settore<br />

delle telecomunicazioni. Occorre<br />

ricordare che questa iniziativa si<br />

fonda su un accordo quadro tra<br />

l’ateneo e Tiscali Italia, con il<br />

quale l’azienda supporta in modo<br />

decisivo il corso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>, consentendo<br />

l’attivazione <strong>di</strong> insegnamenti<br />

ad alta professionalizzazione<br />

tenuti anche da suoi manager e<br />

da altri esperti del settore.<br />

L’apporto della società <strong>di</strong> Sa<br />

Illetta al corso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> in<br />

Ingegneria delle telecomunicazioni<br />

è stato rimarcato anche dalla<br />

presenza nella commissione <strong>di</strong><br />

laurea dell’ingegnere Andrea<br />

Podda, <strong>di</strong>rettore tecnico <strong>di</strong> Tiscali<br />

Italia e docente a contratto per il<br />

corso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>. (d.g.)<br />

per l’intelligenza artificiale), è<br />

stato sponsorizzato dalla Akhela <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong>, che gestisce la SI <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

aziende italiane. Luca Savol<strong>di</strong><br />

(Akhela) ha illustrato le problematiche<br />

<strong>di</strong> sicurezza delle gran<strong>di</strong><br />

aziende e la <strong>di</strong>fficoltà a far adottare<br />

le necessarie procedure per la loro<br />

risoluzione. Gli interventi sono <strong>di</strong>sponibili<br />

su prag.<strong>di</strong>ee.unica.it/giornatasicurezza.<br />

1 or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Intelligenza artificiale<br />

2 associato <strong>di</strong> Sistemi operativi<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008 7


8<br />

La scienza a portata <strong>di</strong> mano<br />

Sette giorni <strong>di</strong> conferenze, mostre e laboratori interattivi<br />

Oltre cinquemila visitatori al Festival tenutosi all’Exmà<br />

Sono stati oltre cinquemila i visitatori,<br />

soprattutto studenti, che<br />

hanno preso parte alle iniziative<br />

promosse nell’ambito del Festival della<br />

scienza, organizzato dal comitato<br />

Scienza società scienza, presieduto da<br />

Carla Romagnino. La manifestazione,<br />

che è nata per avvicinare le persone alla<br />

scienza e aiutare a comprendere i rapporti<br />

tra scienza e società, si è svolta in<br />

novembre al centro culturale Exmà <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong>, ed è stata la naturale evoluzione<br />

della Settimana della scienza che,<br />

nel corso <strong>degli</strong> anni, si è ampliata sia dal<br />

punto <strong>di</strong> vista delle iniziative che temporale.<br />

Ricco il calendario <strong>degli</strong> appuntamenti<br />

con oltre cinquanta eventi, tra<br />

conferenze, <strong>di</strong>battiti, spettacoli teatrali,<br />

mostre e laboratori interattivi, letture e<br />

animazioni, café<br />

scientifici. Seppur in<br />

un ristretto ambito<br />

temporale, ci si è<br />

potuti immergere nell’ambiente<br />

del Centro<br />

della scienza, realtà<br />

già presente in città<br />

europee come<br />

Londra, Monaco e<br />

Valencia, per citarne<br />

alcune, ma anche in<br />

oltre quaranta città<br />

italiane. Non solo,<br />

prezioso è stato l’apporto<br />

<strong>di</strong> scienziati e<br />

pensatori <strong>di</strong> grande<br />

prestigio che hanno<br />

animato le conferenze,<br />

tra questi: il filosofo<br />

della scienza Giulio Giorello,<br />

Andrea Frova, or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Fisica<br />

generale e <strong>di</strong> Acustica musicale alla<br />

Sapienza <strong>di</strong> Roma. Non sono voluti<br />

mancare, inoltre, il fisico Carlo<br />

L’università<br />

alla Fiera Lavoro<br />

L’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> (<strong>di</strong>rezione Orientamento) ha<br />

partecipato alla Fiera del lavoro organizzata dalla<br />

provincia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> alla Fiera campionaria lo scorso<br />

novembre. Gli interventi <strong>di</strong> orientamento al lavoro e <strong>di</strong><br />

inserimento lavorativo per i laureati sono attivi a <strong>Cagliari</strong><br />

da <strong>di</strong>versi anni. Particolare importanza rivestono i tirocini<br />

lavorativi e la Banca dati laureati. Dal 2001 sono stati attivati<br />

oltre 6000 tirocini facoltativi post laurea in aziende<br />

pubbliche e private. Attraverso la Banca dati laureati le<br />

aziende possono richiedere i profili <strong>di</strong> proprio interesse,<br />

proporre tirocini e assunzioni, richiedere all’università <strong>di</strong><br />

organizzare dei carrier day specifici per le loro esigenze.<br />

Notevole anche l’attività formativa organizzata dalla <strong>di</strong>rezione<br />

Orientamento nell’ultimo biennio: circa 2000 giovani<br />

laureati hanno seguito i Seminari <strong>di</strong> orientamento al<br />

lavoro e i corsi sulle competenze trasversali. Queste iniziative<br />

sono state illustrate ai visitatori nello stand apposito<br />

e presentate nel corso <strong>di</strong> un seminario durante la Fiera<br />

del lavoro. L’ateneo ha altresì partecipato al <strong>di</strong>battito sulla<br />

meritocrazia con un gruppo <strong>di</strong> psicologi del lavoro guidati<br />

dal professor Franco Marini. (l.s.)<br />

Bernar<strong>di</strong>ni (collaboratore nella realizzazione<br />

del primo sincrotrone),<br />

Massimo Bucciantini, associato nella<br />

facoltà <strong>di</strong> Lettere e filosofia II <strong>di</strong><br />

Arezzo, il genetista Edoardo<br />

Boncinelli e Daniele Gouthier, PHD<br />

alla SISSA (Scuola internazionale superiore<br />

<strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> avanzati) <strong>di</strong> Trieste. Dulcis<br />

in fundo sono stati gli interventi al festival<br />

del neuro farmacologo Gianluigi<br />

Gessa, <strong>stu<strong>di</strong></strong>oso <strong>di</strong> fama internazionale<br />

e docente nell’ateneo <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />

Silverio Piro, specialista in igiene,<br />

malattie infettive e me<strong>di</strong>cina tropicale<br />

all’ospedale Santissima Trinità <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong> e Giorgio Pellegrini, assessore<br />

alla Cultura del comune <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>.<br />

Sibilla Loi<br />

da sinistra, Giuliano Murgia (presidente<br />

Sardegna Ricerche), Adolfo Lai (prorettore<br />

Ricerca Scientifica, <strong>Università</strong> <strong>Cagliari</strong>),<br />

Roberto Crnjar (preside Scienze), Carla<br />

Romagnino, Elisabetta Piro e Ugo Galassi<br />

(componenti Scienza Società Scienza)<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />

Intervista con Carla Romagnino<br />

presidente del comitato<br />

Scienza Società Scienza<br />

Tra i temi, orientamento e inserimento N ella società della conoscenza le <strong>Università</strong> rive-<br />

Qual è il bilancio del “Festival della Scienza”?<br />

Abbiamo avuto<br />

un grande<br />

riscontro da<br />

parte del pubblico,<br />

soprattutto<br />

studenti.<br />

Avvicinare la<br />

scienza ai citta<strong>di</strong>ni,<br />

in maniera<br />

piacevole e<br />

dando delle<br />

risposte alle piccole<br />

e gran<strong>di</strong><br />

curiosità, era<br />

uno <strong>degli</strong> obiettivi del Festival. Quest’anno inoltre<br />

abbiamo ampliato l’offerta <strong>di</strong>dattica e culturale aprendoci<br />

anche ad iniziative promosse da altri (singoli<br />

appassionati, enti <strong>di</strong> ricerca, <strong>di</strong>partimenti universitari,<br />

progetti scolastici).<br />

Non trova che gli scienziati siano<br />

ancora visti come ricercatori isolati,<br />

assorti sui libri o davanti al<br />

microscopio?<br />

I nostri ospiti, e mi riferisco in particolare<br />

agli scienziati che hanno<br />

curato le conferenze, hanno <strong>di</strong>mostrato<br />

che non sono poi così lontani,<br />

anzi. Le loro argomentazioni<br />

nelle conferenze-<strong>di</strong>battito sono<br />

state seguite da un pubblico <strong>numero</strong>sissimo.<br />

La sala delle conferenze<br />

è stata sempre affollata e non tutti<br />

trovavano posto a sedere. Anche tra<br />

i tavoli dei laboratori <strong>di</strong>dattici era<br />

<strong>di</strong>fficile muoversi tanta era la folla<br />

<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> e piccini.<br />

Quali sono i prossimi programmi<br />

del comitato Scienza Società<br />

Scienza?<br />

Intanto, vorremmo che il Festival <strong>di</strong>ventasse un appuntamento<br />

fisso e un riferimento per tutti coloro che sono<br />

interessati alla scienza come fatto culturale e sociale. E<br />

poi, la nostra maggiore aspirazione è <strong>di</strong> riuscire a creare<br />

un Centro permanente della Scienza <strong>di</strong> livello europeo,<br />

qui in Sardegna.<br />

Società della conoscenza<br />

e mission universitarie<br />

stono un ruolo sempre più importante, anche<br />

perché una parte consistente e importante della produzione<br />

delle conoscenze nasce al loro interno. Le<br />

comunità richiedono che tali conoscenze si traducano<br />

quanto più rapidamente possibile in sviluppo dei<br />

territori, benessere per i citta<strong>di</strong>ni, nuove occasioni <strong>di</strong><br />

impresa e <strong>di</strong> lavoro. Forzando in questo i tempi tra<strong>di</strong>zionali<br />

del modus operan<strong>di</strong> dell'<strong>Università</strong> e in<br />

qualche modo con<strong>di</strong>zionandone i comportamenti.<br />

Se è vero che occorre <strong>di</strong>fendere l'autonomia delle<br />

<strong>Università</strong>, che in grande parte significa libertà <strong>di</strong><br />

insegnamento e <strong>di</strong> ricerca scientifica, anche <strong>di</strong><br />

quella slegata da un suo imme<strong>di</strong>ato utilizzo, bisogna<br />

pure limitare l’autoreferenzialità <strong>di</strong> cui sono accusati gli atenei<br />

italiani. Senza trascurare la ricerca <strong>di</strong> base, occorre in<strong>di</strong>rizzare una parte della<br />

ricerca alle esigenze della società, Curando con attenzione il trasferimento dei<br />

saperi universitari a imprese, Pa e terzo settore. Per riuscirci, all'<strong>Università</strong> occorre<br />

il sostegno pubblico. In questa <strong>di</strong>rezione va il protocollo tra il ministero<br />

dell'<strong>Università</strong>, la Regione Sardegna e i due atenei sar<strong>di</strong> del 2 maggio 2008.<br />

L’intesa si coor<strong>di</strong>na con l'applicazione della legge regionale per la promozione<br />

della ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica. (s.c.)


elezioni rettore - maggio 2009. I can<strong>di</strong>dati<br />

La cultura come risorsa chiave<br />

“<strong>Università</strong> protagonista nel territorio e nel contesto internazionale”<br />

Maria Del Zompo<br />

C are<br />

colleghe e cari colleghi, congiuntura<br />

<strong>di</strong>fficile ma stimolante quella che sta vivendo<br />

oggi l’<strong>Università</strong> in generale e la nostra<br />

in particolare. È iniziato un fermento <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussioni,<br />

il più <strong>di</strong>namico che si sia avuto da anni. Se<br />

si fa fatica a con<strong>di</strong>videre la causa che ne ha dato<br />

l’avvio, l’effetto è con<strong>di</strong>visibile, soprattutto per la<br />

spinta al <strong>di</strong>battito aperto tra tutte le realtà universitarie<br />

e tra l’università e l’esterno. Proporre una<br />

can<strong>di</strong>datura a rettore in questo<br />

momento storico è forse più <strong>di</strong>fficile<br />

che in altri; la sfida, verso un futuro<br />

che s’intravede appena, è impegnativa<br />

e va colta in tutta la sua delicatezza.<br />

Questo è il punto che mi spinge a proporre<br />

la mia can<strong>di</strong>datura: considerare<br />

che da una congiuntura imponente<br />

come questa, che pone l’imperativo <strong>di</strong><br />

una forte riflessione e una progettuali-<br />

tà tutta nuova, si possano cogliere gli<br />

spunti per sostanziare quanto <strong>di</strong> valido<br />

e imper<strong>di</strong>bile è stato costruito in<br />

quasi quattro secoli (dal 1620, anno della fondazione<br />

della nostra università fino alla nascita della<br />

Cittadella universitaria), e migliorare, innovare e<br />

ottimizzare in un programma quanto occorre per<br />

una università sempre più protagonista nel territorio<br />

e a livello internazionale. Per raggiungere quest’obiettivo,<br />

credo che ci si dovrà basare sulla più<br />

ricca risorsa <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sponiamo: la cultura. È pro-<br />

Maria Del Zompo<br />

prio quando le risorse materiali vengono meno<br />

che ciò che abbiamo imparato, maturato, me<strong>di</strong>tato,<br />

approfon<strong>di</strong>to, sofferto e gioito ci soccorre. La<br />

spinta innovativa, necessaria per uscire da questa<br />

congiuntura, deve basarsi sulle esperienze maturate<br />

e le fasi applicative debbono essere il risultato<br />

quasi necessario <strong>di</strong> esse. “Il caso e la necessità”,<br />

per <strong>di</strong>rla alla Jacques Monod. Le cariche istituzionali<br />

ricoperte finora mi hanno permesso <strong>di</strong><br />

affrontare problematiche <strong>di</strong>verse da quelle della<br />

ricerca. Mi hanno introdotto a esperienze <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

inter<strong>di</strong>sciplinare e inter<strong>di</strong>partimentale,<br />

iniziandomi al metodo,<br />

simile ma non identico a quello scientifico,<br />

idoneo per affrontare realtà<br />

composite che, pur nel rispetto delle<br />

<strong>di</strong>versità, devono essere accordate per<br />

un governo incisivo ed efficiente.<br />

Nell’espletamento <strong>di</strong> tali cariche il<br />

concreto aiuto delle persone, <strong>di</strong> volta<br />

in volta coinvolte, è stato cruciale per<br />

il raggiungimento dell’efficacia<br />

gestionale ed è stato un esempio tangibile<br />

<strong>di</strong> quanto la con<strong>di</strong>visione delle<br />

responsabilità sia irrinunciabile. Il rinnovamento<br />

e l’ottimizzazione dovranno<br />

incidere in una programmazione<br />

che coinvolgerà tutte le realtà<br />

dell’ateneo, con priorità precise<br />

derivanti da una partecipazione<br />

e da una con<strong>di</strong>visione<br />

delle decisioni. (24/11/2008)<br />

Un progetto per il rilancio<br />

“Potenziare il <strong>di</strong>ritto allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o e la qualità dei servizi”<br />

Giovanni Melis<br />

Care colleghe e cari colleghi, la mobilitazione<br />

contro i tagli della legge 133 e per una riforma<br />

che valorizzi il ruolo fondamentale<br />

dell’<strong>Università</strong> pubblica si sta sviluppando in<br />

modo parallelo con l’animarsi della <strong>di</strong>scussione<br />

per l´elezione del rettore. Alcune can<strong>di</strong>dature sono<br />

state già avanzate, altre sono annunciate. Per quanto<br />

mi riguarda, è noto che da tempo sono impegnato<br />

per favorire una nuova cultura nella <strong>di</strong>rezione<br />

dell’ateneo, avendo ben chiari gli attuali limiti e<br />

criticità. Il sostegno ottenuto nelle<br />

scorse elezioni, da un lato, testimonia<br />

che siamo in tanti a ritenere opportuno<br />

un profondo cambiamento nei contenuti<br />

e nei mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> conduzione dell’ateneo,<br />

dall’altro, mi fa sentire ancora<br />

impegnato nel progetto per il rilancio<br />

dell´ateneo. Non sono ancora noti i<br />

contenuti delle nuove proposte che il<br />

Governo ha annunciato per<br />

l’<strong>Università</strong>, né, più in generale, in che<br />

misura intenda superare la precedente<br />

Giovanni Melis<br />

logica delle riforme a costo zero e<br />

quella più recente delle riforme con i<br />

tagli. Le criticità della finanza pubblica<br />

e la strumentalizzazione delle situazioni, purtroppo<br />

non episo<strong>di</strong>che, <strong>di</strong> mala gestione negli atenei destano<br />

preoccupazione. È positivo che a seguito dalla<br />

forte mobilitazione in atto si avvii un confronto su<br />

proposte <strong>di</strong> riforma nell’interesse generale <strong>di</strong> rafforzare<br />

il funzionamento dell’istituzione universitaria<br />

sul piano della ricerca scientifica e della qualità<br />

dell’offerta formativa. L’auspicata introduzione<br />

<strong>di</strong> elementi riformatori influenza lo scenario futuro<br />

<strong>di</strong> cui si dovrà tener conto nella redazione delle<br />

linee programmatiche per la prossima elezione del<br />

rettore. Mi auguro che nell’iniziativa legislativa<br />

vengano tenuti nel debito conto alcuni orientamenti<br />

<strong>di</strong> fondo. L’importanza del ruolo dell’<strong>Università</strong><br />

per le prospettive <strong>di</strong> sviluppo del<br />

Paese richiede che alla politica<br />

dei tagli si sostituisca un piano<br />

finanziario pluriennali per allineare<br />

la spesa per l’<strong>Università</strong> e la ricerca ai livelli<br />

dei principali Paesi europei. Naturalmente, tale<br />

sforzo va affiancato con politiche <strong>di</strong> finanziamento<br />

che considerino i risultati ottenuti dagli atenei nella<br />

<strong>di</strong>dattica, nella ricerca e nei servizi al territorio,<br />

senza ignorare le specifiche situazioni sociali e<br />

ambientali in cui ogni ateneo opera. A tal fine,<br />

<strong>di</strong>venta fondamentale rendere operativa l’Agenzia<br />

per la valutazione. L’autonomia <strong>degli</strong><br />

atenei è un valore da salvaguardare, gli<br />

eccessi vanno fronteggiati con l’introduzione<br />

<strong>di</strong> regole a garanzia della corretta<br />

amministrazione delle risorse<br />

pubbliche. In particolare, negli organi<br />

<strong>di</strong> governo occorre contrastare l’autoreferenzialità<br />

prevedendo una maggiore<br />

apertura alle forze sociali, garantire<br />

attenzione alla funzionalità e alle competenze<br />

gestionali, separare la defini-<br />

zione <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>rizzi culturali e delle<br />

politiche d’ateneo dalla gestione manageriale<br />

e dal controllo delle risorse, collegare<br />

il potere gestionale con la<br />

responsabilità sui risultati. Occorre riportare le<br />

valutazioni concorsuali su base nazionale superando<br />

la logica localistica del reclutamento, prevedendo<br />

per le idoneità il possesso <strong>di</strong> parametri minimi<br />

<strong>di</strong> merito secondo standard apprezzabili anche a<br />

livello internazionale. Il ricambio generazionale va<br />

fronteggiato potenziando le occasioni d’ingresso<br />

dei giovani ricercatori e mantenendo aperte le<br />

opportunità <strong>di</strong> valorizzare i talenti e riconoscere i<br />

meriti. L’offerta formativa va collegata meglio con<br />

le attese del sistema sociale e del lavoro, realizzando<br />

un maggior equilibrio fra risorse <strong>di</strong>sponibili e<br />

attivazione dei corsi <strong>di</strong> laurea. L’intervento per il<br />

<strong>di</strong>ritto allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o va potenziato non soltanto negli<br />

Un ateneo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

potenzialità<br />

“La nostra università ha risorse<br />

per fronteggiare la crisi”<br />

Gavino Faa<br />

i blog<br />

dei can<strong>di</strong>dati<br />

L’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> non è un’università<br />

in declino come alcuni sostengono, ma è un<br />

importante ateneo che ha gran<strong>di</strong> potenzialità,<br />

avendo in sé tutte le professionalità per affrontare<br />

e risolvere i propri problemi e per contribuire<br />

in modo significativo<br />

allo sviluppo della nostra<br />

Regione. Nonostante la<br />

legge finanziaria proposta<br />

dal Governo, che ha previsto<br />

significativi tagli ai<br />

fon<strong>di</strong> destinati<br />

all’<strong>Università</strong>, ritengo che<br />

ci si possa organizzare per<br />

<strong>di</strong>mostrare, ancora una<br />

volta, che l’ateneo ha in<br />

sé tutte le risorse umane<br />

capaci <strong>di</strong> fronteggiare<br />

questo duro attacco. Per<br />

Maria Del Zompo: people.<br />

unica.it/mariadelzompo;<br />

Gavino Faa: www.gavinofaa.it;<br />

Giovanni Melis: people.unica.it/giovannimelis;<br />

Raffaele Paci: people.<br />

unica.it/raffaelepaci; Antonio<br />

Sassu: people.unica.it/antoniosassu.<br />

Gavino Faa<br />

fronteggiare questa crisi, bisogna che tutte le<br />

componenti (studenti, personale<br />

tecnico amministrativo,<br />

docenti) s’incontrino e analizzi-<br />

no i fattori che frenano lo sviluppo<br />

compiuto del nostro ateneo,<br />

prospettando soluzioni<br />

semplici e concrete che cambino<br />

in meglio la nostra quoti<strong>di</strong>anità<br />

e le nostre capacità.<br />

L’amministrazione centrale,<br />

pur formata da persone oneste e<br />

professionalmente capaci, è<br />

basata su mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> operare ormai<br />

superati, per cui non sembra<br />

adeguata a rispondere in tempo<br />

reale ai rapi<strong>di</strong> cambiamenti<br />

della società in generale e della<br />

pubblica amministrazione in particolare. Voglio<br />

ricordarvi, come semplice esempio, una criticità<br />

che avevo evidenziato quando ero preside, la cui<br />

soluzione non è andata a buon fine per le resistenze<br />

<strong>di</strong> alcuni. Riguardava la costituzione della<br />

presidenza <strong>di</strong> facoltà come centro <strong>di</strong> costo, che<br />

avrebbe consentito, senza alcun aggravio organizzativo,<br />

<strong>di</strong> gestire <strong>di</strong>rettamente le risorse economiche<br />

assegnate alla presidenza, accelerare i tempi<br />

<strong>di</strong> pagamento, evitare i continui spostamenti e la<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tempo da parte del personale della presidenza<br />

verso la sede centrale per consegnare<br />

registri e fatture. Il progetto venne presentato<br />

come sperimentale affinché, nell’ottica <strong>di</strong> una<br />

proficua collaborazione, gli uffici dell’amministrazione<br />

potessero apportare eventuali correttivi.<br />

Nonostante il parere favorevole del rettore, il progetto<br />

si è arenato e i registri con fatture annesse<br />

continuano a viaggiare anacronisticamente da una<br />

sede all’altra. (01/12/08)<br />

aspetti relativi al sostegno economico per gli studenti<br />

meno abbienti ma, più in generale, con interventi<br />

specifici sulla qualità dei servizi offerti dagli<br />

atenei (docenze, aule, laboratori, biblioteche,<br />

orientamento). La sfida per rafforzare l’<strong>Università</strong><br />

non sarà facile. La forte partecipazione <strong>degli</strong> studenti,<br />

dei giovani ricercatori e <strong>di</strong> tutto il personale<br />

universitario ha posto il tema all’attenzione delle<br />

forze sociali e politiche, dobbiamo, pertanto, sentirci<br />

tutti impegnati e coinvolti, consapevoli delle<br />

implicazioni che le riforme in <strong>di</strong>scussione avranno<br />

sul futuro <strong>degli</strong> atenei. Grazie per l´attenzione e un<br />

cor<strong>di</strong>ale saluto. (06/11/08)<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008 9


Formula SAE, l’ateneo in pista<br />

A Fiorano, quinto posto tra le scuderie italiane del prototipo<br />

del team UnicaR formato da laurean<strong>di</strong> in Ingegneria<br />

La Formula SAE è nata in America nei<br />

primi anni ‘80 per invitare gli studenti<br />

universitari a progettare e realizzare una<br />

vettura da competizione a ruote scoperte, stile<br />

formula. Negli anni la manifestazione ha ottenuto<br />

grande successo, con un aumento costante<br />

dei partecipanti e delle gare. Il calendario 2008<br />

prevede, infatti, tre eventi negli Stati Uniti<br />

(Michigan, California, Virginia), tre in Europa<br />

(Germania, Inghilterra, Italia), uno in Brasile,<br />

Giappone e Australia. In Italia sono ormai molti<br />

gli atenei che partecipano, e gli studenti cagliaritani<br />

non sono rimasti a guardare. Nel 2007, un<br />

piccolo team <strong>di</strong> laurean<strong>di</strong> in Ingegneria ha partecipato<br />

alla manifestazione italiana,<br />

nella categoria riservata ai progetti<br />

esecutivi, ottenendo il primo posto<br />

davanti ad altri quattro atenei italiani<br />

e stranieri. Per il 2008, il team<br />

UnicaR, così gli studenti hanno battezzato<br />

la squadra dell’università <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong>, ha invece realizzato il prototipo,<br />

prendendo parte alla<br />

Formula SAE Italy, tenutasi sulla<br />

pista privata della Ferrari a Fiorano<br />

in settembre. Inaspettato il piazza- Andrea Pira<br />

mento: quinto posto tra i team italiani,<br />

e un ottimo 22esimo posto mon<strong>di</strong>ale,<br />

pur essendo la Ichnos 08 la<br />

prima vettura realizzata. Ora il team guarda<br />

avanti: il prossimo passo è la ricerca <strong>di</strong> nuovi<br />

sponsor, in<strong>di</strong>spensabili per continuare il lavoro<br />

in vista nella stagione 2008/09 e rendere competitiva<br />

la vettura. Le competizioni SAE non<br />

sono gare ruota a ruota, come le consuete competizioni<br />

su pista, ma sono organizzate in più<br />

fasi, per mettere in luce tutti gli aspetti del progetto.<br />

La prima, prevede che i giu<strong>di</strong>ci analizzino<br />

ogni vettura in una serie <strong>di</strong> ispezioni tecniche<br />

volte a verificare il rispetto del<br />

regolamento e la sicurezza del<br />

veicolo. A questa segue l’analisi<br />

<strong>di</strong> tutto il lavoro <strong>degli</strong> studenti,<br />

in una serie <strong>di</strong> prove denominate<br />

statiche, sostenute dai team.<br />

Queste prevedono la <strong>di</strong>scussione,<br />

in inglese, delle scelte progettuali<br />

effettuate, <strong>di</strong> quelle<br />

relative ai costi e ai processi <strong>di</strong><br />

lavorazione adottati, l’eventuale<br />

scelta <strong>di</strong> componenti <strong>di</strong> tipo<br />

commerciale e la presentazione<br />

del prototipo a un’ipotetica<br />

azienda interessata all’acquisto<br />

del progetto e alla realizzazione<br />

10<br />

<strong>di</strong> mille esemplari<br />

da immettere sul<br />

mercato. Seguono<br />

poi le prove su<br />

pista, sostenute dai<br />

team che competono<br />

nella categoria<br />

riservata alle vetture<br />

marcianti<br />

(Classe 1). I veicoli<br />

vengono valutati<br />

in termini <strong>di</strong> qualità<br />

<strong>di</strong> accelerazione<br />

e tenuta laterale,<br />

poi si passa al confronto<br />

su giro veloce,<br />

durata e consumo<br />

<strong>di</strong> combustibile.<br />

A ogni prova<br />

viene attribuito un<br />

punteggio, per un<br />

totale complessivo <strong>di</strong> mille punti. I giu<strong>di</strong>ci,<br />

esperti mon<strong>di</strong>ali del mondo dell’auto, sono<br />

severi con gli studenti, ma anche pro<strong>di</strong>ghi <strong>di</strong><br />

consigli e a <strong>di</strong>sposizione dei futuri ingegneri.<br />

Fra i presenti alla scorsa manifestazione italiana,<br />

spiccano i ferraristi del gruppo corse Aldo<br />

Costa (progetto e sviluppo) e Paolo Martinelli<br />

(motorista), Giancarlo Minar<strong>di</strong> (fondatore<br />

della Minar<strong>di</strong> F1 - ora Toro Rosso), Giacomo<br />

Danisi (costruttore prototipi <strong>di</strong> alte prestazioni),<br />

Andrea Toso (Dallara automobili) e Paolo<br />

Coeli (<strong>di</strong>rettore Business line, Centro ricerche<br />

Fiat). Un progetto <strong>di</strong> questo tipo favorisce l’inter<strong>di</strong>sciplinarietà<br />

e il lavoro <strong>di</strong> gruppo, obbliga<br />

gli studenti a confrontarsi con i problemi<br />

del mondo del lavoro, e arricchisce<br />

il loro bagaglio culturale, con<br />

un approccio finora alieno ai tra<strong>di</strong>zionali<br />

corsi accademici. Fra le <strong>di</strong>fficoltà<br />

con cui gli studenti devono<br />

scontrarsi, spicca la ricerca dei fon<strong>di</strong><br />

necessari a finanziare il progetto: l’ateneo<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> non può, da solo,<br />

fornire il budget utile a costruire e<br />

portare in pista il veicolo, per cui la<br />

squadra sta cercando enti e aziende<br />

che possano sostenerla. Sarebbe un<br />

peccato rinunciare, perché non solo<br />

gli studenti traggono beneficio dall’iniziativa,<br />

ma anche le aziende, possono ottenere grossi<br />

vantaggi. Favorire tutto ciò significa portare<br />

una ventata <strong>di</strong> novità all’interno dell’ateneo,<br />

rinnovare la <strong>di</strong>dattica e avvicinare due mon<strong>di</strong>,<br />

industriale e universitario, in teoria legati, ma in<br />

realtà <strong>di</strong>stanti.<br />

Andrea Pira<br />

Team Formula SAE UnicaR<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />

Il contratto<br />

<strong>degli</strong> universitari<br />

Relazioni sindacali, trattenute,<br />

part time tra le novità<br />

Il 16 ottobre scorso è stato sottoscritto il<br />

nuovo contratto collettivo nazionale <strong>di</strong><br />

lavoro del comparto università per il quadriennio<br />

normativo 2006-2009 e biennio economico<br />

2006-2007. Questo testo comprende<br />

la <strong>di</strong>sciplina contrattuale del comparto e costituisce,<br />

pertanto, l’unica fonte in vigore. Da<br />

tempo si era in attesa <strong>di</strong> un rior<strong>di</strong>no della<br />

materia che agevolasse la lettura e l’interpretazione<br />

delle fin troppe norme susseguitesi e<br />

accavallatesi nel tempo. Si espongono qui <strong>di</strong><br />

seguito alcune delle principali novità introdotte.<br />

Nell’ambito delle relazioni sindacali alcune<br />

novità riguardano l’informazione, tra queste<br />

quella sull’informazione preventiva che<br />

l’amministrazione è obbligata a dare alle<br />

organizzazioni sindacali su qualunque emolumento<br />

erogato al personale. Importante per<br />

motivi <strong>di</strong> chiarezza l’inserimento della norma<br />

che pone le linee guida del Garante della privacy<br />

quale strumento <strong>di</strong> cernita per le informazioni<br />

da fornire ai sindacati. È stata<br />

ampliata la sfera delle materie oggetto <strong>di</strong> consultazione<br />

sindacale. Le trattenute per gli<br />

scioperi <strong>di</strong> durata inferiore a una giornata<br />

sono state limitate all’effettiva durata dell’astensione.<br />

Importante appare l’inserimento<br />

della <strong>di</strong>screzionalità dell’amministrazione<br />

nell’accoglimento della richiesta del <strong>di</strong>pendente<br />

<strong>di</strong> trasformare il proprio rapporto da full<br />

time in part time, ma a vantaggio del <strong>di</strong>pendente<br />

viene previsto che le indennità <strong>di</strong><br />

responsabilità e posizione vengano erogate<br />

non più proporzionalmente bensì per intero.<br />

Relativamente al contratto a tempo determinato<br />

viene inserita una norma che in qualche<br />

modo riconosce la stabilizzazione quale strumento<br />

<strong>di</strong> assunzione. Infatti, l’articolo prevede<br />

la possibilità per l’amministrazione <strong>di</strong> trasformare<br />

contratti a tempo determinato, stipulati<br />

in seguito a procedure concorsuali uguali<br />

a quelle previste per il tempo indeterminato,<br />

in contratti a tempo indeterminato.<br />

D’interesse per i <strong>di</strong>pendenti sono le novità<br />

relative ai permessi. Quelli retribuiti per motivi<br />

familiari o personali e per nascita <strong>di</strong> figli<br />

<strong>di</strong>ventano 36 ore a fronte dei tre giorni del<br />

vecchio contratto. Per la fruizione <strong>degli</strong> stessi,<br />

ora basta la comunicazione mentre prima era<br />

necessario inoltrare domanda. Continua l’iter<br />

<strong>di</strong> definizione e qualificazione della figura<br />

dell’EP. Si precisa che possono essergli conferiti<br />

incarichi <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento per macrostrutture<br />

e che, inoltre, possono essere anche<br />

segretari <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento al pari del personale<br />

<strong>di</strong> categoria D. Le fasce <strong>di</strong> posizione vengono<br />

definite nel <strong>numero</strong> massimo <strong>di</strong> tre. Per coloro<br />

che sono iscritti all’albo <strong>degli</strong> avvocati è<br />

prevista la corresponsione dei compensi professionali.<br />

Inoltre, possono essere loro conferiti<br />

ulteriori incarichi anche da terzi esterni<br />

all’amministrazione. Le progressioni orizzontali<br />

vengono ri<strong>di</strong>sciplinate. Le procedure<br />

selettive <strong>di</strong>vengono annuali e il requisito temporale<br />

<strong>di</strong> permanenza nel livello economico<br />

utile per l’ammissione passa da tre a due anni.<br />

Ultima nota che ci sembra doveroso rilevare è<br />

il rinvio ad altro tavolo della <strong>di</strong>sciplina dei<br />

collaboratori ed esperti linguistici e del personale<br />

delle aziende ospedaliere universitarie.<br />

Per approfon<strong>di</strong>menti, www.unica.it.<br />

Cinzia Mocci


Dalla <strong>di</strong>scarica al parco<br />

DIGITA e <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze botaniche<br />

concorrono, alla creazione a Serbariu <strong>di</strong> un centro<br />

<strong>di</strong> ricerca sui 50 ettari dell’ex miniera <strong>di</strong> carbone<br />

Un giar<strong>di</strong>no minerario al<br />

posto della <strong>di</strong>scarica.<br />

L’ecoparco minerario verrà<br />

realizzato negli spazi occupati<br />

dalle <strong>di</strong>scariche della vecchia<br />

miniera <strong>di</strong> carbone <strong>di</strong> Serbariu,<br />

pari a circa 50 ettari, e sarà la sede<br />

<strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong>vulgazione<br />

delle tecniche <strong>di</strong> ingegneria<br />

naturalistica, ossia il complesso <strong>di</strong><br />

tecniche che vengono praticate per<br />

consolidare i versanti e ridurre il<br />

rischio <strong>di</strong> erosione del terreno e<br />

che prevedono l’utilizzo <strong>di</strong> piante<br />

vive o <strong>di</strong> parti <strong>di</strong> esse (semi, ra<strong>di</strong>ci,<br />

talee) da sole o in combinazione<br />

con materiali naturali inerti e<br />

materiali artificiali biodegradabili<br />

e non biodegradabili. Nell’ecoparco,<br />

un equipe <strong>di</strong> ingegneri<br />

ambientali e botanici, guidati dal<br />

DIGITA (<strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Geoingegneria<br />

e tecnologie ambientali) e<br />

dal <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze botaniche<br />

dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>eranno e sperimenteranno<br />

l’uso <strong>di</strong> essenze vegetali autoctone<br />

per il consolidamento dei pen<strong>di</strong>i e<br />

per la depurazione delle acque <strong>di</strong><br />

falda. La struttura che si andrà a<br />

Nicola Careddu*<br />

Si è concluso a Carrara il II International congress<br />

<strong>di</strong>mension stone: XXI century challenges,<br />

relativo alle rocce ornamentali.<br />

Organizzato dalla Internazionale Marmi e<br />

Macchine Carrara e dalla brasiliana ABI Rochas ha<br />

visto la partecipazione <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>osi da tutto il<br />

mondo. Il DIGITA, da sempre all’avanguar<strong>di</strong>a nella<br />

ricerca applicata su tutta la filiera dell’universo<br />

lapideo (dalla prospezione e valutazione del giacimento<br />

sino alla posa in opera dei prodotti, passando<br />

per le fasi <strong>di</strong> escavazione, caratterizzazione e<br />

lavorazione), ha partecipato con cinque ricerche.<br />

Nella mia relazione ho <strong>di</strong>scusso uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o sulla<br />

lavorazione superficiale del Ghiandone (caratteristico<br />

granito estratto in Gallura) me<strong>di</strong>ante getti ad<br />

alta velocità con piccole dosi <strong>di</strong> abrasivo, con particolare<br />

riferimento alle peculiarità cromatiche e<br />

all’economicità del processo. A seguito della pre-<br />

inse<strong>di</strong>are nell’area occupata dalla<br />

<strong>di</strong>scariche costituirà il naturale<br />

completamento delle attività <strong>di</strong><br />

ricerca sulle tecnologie <strong>di</strong> sviluppo<br />

energetico sostenibile che si stanno<br />

svolgendo all’interno del polo<br />

scientifico inse<strong>di</strong>atosi nei fabbricati<br />

della vecchia miniera. I lavori,<br />

promossi dai Rotary club <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong>, Carbonia e Iglesias, in<br />

collaborazione con il comune <strong>di</strong><br />

Carbonia, il DIGITA, il<br />

<strong>di</strong>partimento <strong>di</strong><br />

Scienze botaniche, il<br />

Parco geominerario<br />

storico e ambientale<br />

della Sardegna e le<br />

società ECOSEARCH e<br />

LIGESTRA, hanno il<br />

patrocinio dell’Or<strong>di</strong>ne<br />

<strong>degli</strong> ingegneri <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong>. I Rotary club<br />

organizzatori doneranno<br />

il progetto vincenteall’amministrazione<br />

<strong>di</strong> Carbonia.<br />

Ian Smith, curatore<br />

dell’Eden Project (Cornovaglia),<br />

Thomas Meteler (DMT), Luis<br />

Martins, <strong>di</strong>rettore dell’Istituto<br />

nazionale <strong>di</strong> ingegneria, tecnologia<br />

e innovazione (Lisbona), sono<br />

i progettisti <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> risanamento<br />

e valorizzazione <strong>di</strong> aree exminerarie<br />

e intervengono sulla<br />

possibile trasformazione <strong>di</strong> aree<br />

pesantemente degradate dall’attività<br />

estrattiva in siti <strong>di</strong> interesse<br />

turistico e culturale. Al convegno,<br />

tenutosi nell’aula magna della<br />

facoltà <strong>di</strong> Ingegneria, sono intervenuti<br />

Ettore Atzori, Sandra<br />

Tobia, Mario Figus, Paolo<br />

Piccaluga, Stefano Liguori,<br />

Marcello Ghiani, Gianni<br />

Bacchetta, Salvatore Cherchi.<br />

Gli specialisti delle rocce ornamentali<br />

sentazione, sono stato intervistato dal giornalista<br />

scientifico Peter Becker, responsabile del sito<br />

businessstone.com, in quanto portatore <strong>di</strong> novità<br />

tecnologica. Insieme al ricercatore Paolo Valera<br />

abbiamo presentato uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o sulla possibile<br />

ripresa <strong>di</strong> sfruttamento, alla luce delle attuali tecnologie<br />

<strong>di</strong> taglio e lavorazione, <strong>di</strong> una cava vicino<br />

Asuni (abbandonata da circa 40 anni) ove si trova<br />

uno splen<strong>di</strong>do marmo rosa. Con il professor<br />

Giampaolo Siotto e i dottoran<strong>di</strong> Giampaolo<br />

Orrù e Graziella Marras abbiamo portato un’altra<br />

ricerca, <strong>di</strong> interesse dal punto <strong>di</strong> vista economico-ambientale,<br />

sulla problematica del recupero e la<br />

valorizzazione delle polveri fini provenienti dai<br />

reflui <strong>degli</strong> impianti <strong>di</strong> lavorazione del marmo nei<br />

<strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Orosei. Il professor Raimondo Ciccu<br />

(chairman della seconda giornata) ha presentato<br />

uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o sulle potenzialità del settore lapideo in<br />

Egitto. Nella sessione poster la professoressa<br />

Silvana Fais, con Paola Ligas e il dottorando<br />

Ricerca, 20 milioni dalla Regione<br />

La delibera della Giunta del 18 novembre scorso<br />

punta a sostenere la conoscenza intesa come<br />

leva dello sviluppo socio economico isolano<br />

La delibera della Giunta regionale<br />

del 18 novembre 2008<br />

sui fon<strong>di</strong> messi a <strong>di</strong>sposizione<br />

dalla legge 7/2007 destina 20<br />

milioni <strong>di</strong> euro alla ricerca: cinque<br />

a progetti nelle varie <strong>di</strong>scipline e<br />

quin<strong>di</strong>ci a progetti <strong>di</strong> ricerca presentati<br />

da giovani ricercatori non<br />

strutturati. L’obiettivo, ritengo, è<br />

quello <strong>di</strong> fare un servizio generale<br />

alla società, perché, come si sa, la<br />

conoscenza è una leva dello sviluppo<br />

economico, sociale e civile. Da<br />

questo punto <strong>di</strong> vista, i fon<strong>di</strong> regionali<br />

erano destinati alla ricerca e lì<br />

sono rimasti. Io aggiungerei un’osservazione<br />

non trascurabile. Il fatto<br />

che il giovane possa procurarsi i<br />

fon<strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendentemente dal professore<br />

spezza il legame che si stabilisce<br />

fra i due ai fini del concorso.<br />

Il professore non si preoccupa<br />

tanto del merito del suo allievo,<br />

quanto del proprio potere. Non<br />

voglio <strong>di</strong>re che il merito sia escluso<br />

nelle sue valutazioni, ma generalmente<br />

è la fedeltà che rende<br />

maggiormente. Negli Stati Uniti e<br />

in Gran Bretagna il legame si crea<br />

solo con l’insegnamento e con la<br />

trasmissione del sapere, non con la<br />

carriera. Il fatto che i<br />

fon<strong>di</strong> siano del giovane<br />

ricercatore, è la premessa<br />

per una carriera<br />

basata sul merito.<br />

Altre considerazioni si<br />

devono fare se esaminiamo<br />

il modo con cui<br />

i fon<strong>di</strong> sono stati destinati.<br />

Nella sua autonomia,<br />

la Regione ha<br />

deliberato come ha<br />

ritenuto più opportuno.<br />

Possiamo essere o<br />

meno d’accordo sul<br />

merito, ma sulla forma<br />

I ricercatori del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Ingegneria ambientale al congresso ICDS <strong>di</strong> Carrara<br />

non possiamo <strong>di</strong>re nulla.<br />

Dobbiamo però rilevare, che su un<br />

argomento<br />

sul quale<br />

l’<strong>Università</strong><br />

ha una competenzaspecifica,<br />

non<br />

c’è stata<br />

alcuna consultazione.<br />

Com’è pos-<br />

sibile? La<br />

realtà è che,<br />

seppure sia<br />

triste <strong>di</strong>rlo,<br />

Antonio Sassu<br />

l’<strong>Università</strong> non viene ascoltata<br />

neppure su questi problemi. Ci<br />

sono <strong>numero</strong>si casi in questo<br />

senso: il Master & Back, il <strong>di</strong>ritto<br />

allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, la casa dello studente, i<br />

visiting professors. Le responsabilità<br />

sono, ho detto altre volte, <strong>di</strong><br />

entrambi. Da una parte, le istituzioni<br />

ritengono <strong>di</strong> fare a meno del<br />

parere dell’<strong>Università</strong> perché non<br />

dà un grande servizio al territorio<br />

dall’altra, l’<strong>Università</strong> non ha la<br />

tensione, né un grande interesse<br />

per il territorio e per l’ambiente<br />

che la circonda. (25/11/08)<br />

Francesco Cuccuru, ha<br />

illustrato uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o sulla<br />

caratterizzazione delle<br />

Nicola Careddu<br />

rocce carbonatiche, me<strong>di</strong>ante<br />

meto<strong>di</strong> geofisici,<br />

impiegate nella costruzione<br />

<strong>di</strong> monumenti. I lavori sono stati ospitati all’interno<br />

della XXIX Fiera internazionale marmi e<br />

macchine, ove è stato allestito uno stand per il<br />

punto d’incontro tra ricercatori e imprese. Nello<br />

spazio riservato all’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, abbiamo<br />

esibito un poster relativo sulle ricerche realizzate<br />

(nel settore rocce ornamentali) al DIGITA. Inoltre,<br />

su consiglio del prorettore per l’Internazionalizzazione,<br />

Giovanna Ledda, è stata presentata agli<br />

studenti (specialmente stranieri) e agli interessati,<br />

con la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> depliant, la possibilità <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>are<br />

a <strong>Cagliari</strong>.<br />

*ricercatore Coltivazione e gestione delle cave<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008 11


Itaca, formazione doc<br />

per ambiente e territorio<br />

Il progetto curato dagli atenei <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e<br />

Sassari, è cofinanziato da Bruxelles e Regione<br />

12<br />

Franco Meloni*<br />

Con il seminario all’Horse<br />

Country Resort <strong>di</strong><br />

Arborea, si è concluso<br />

ITACA - Intervento <strong>di</strong> trasferimento<br />

<strong>di</strong> abilità e competenze<br />

ambientali - cofinanziato dalla<br />

Comunità europea (POR 2000-<br />

2006 Asse III, misura 3.9), patrocinato<br />

dall’assessorato del<br />

Lavoro della Regione Sardegna e<br />

dal ministero del Lavoro e delle<br />

politiche sociali. Il progetto,<br />

messo in atto dagli atenei <strong>di</strong><br />

Sassari e <strong>Cagliari</strong>, ha perseguito<br />

l’obiettivo principale <strong>di</strong> formare<br />

all’interno della PA abilità progettuali<br />

e <strong>di</strong> gestione e controllo<br />

delle trasformazioni delle risorse<br />

territoriali, con particolare riferimento<br />

al sistema paesaggisticoambientale<br />

e al Piano paesaggistico<br />

regionale, in coor<strong>di</strong>namento<br />

con la <strong>di</strong>rezione generale alla<br />

Pianificazione urbanistica.<br />

L’intervento <strong>di</strong> alta formazione,<br />

uno dei più consistenti realizzati<br />

in Sardegna, ha creato opportunità<br />

formative per gli enti locali del<br />

territorio regionale attraverso un<br />

programma integrato comprensivo<br />

<strong>di</strong> formazione d’aula e a<br />

<strong>di</strong>stanza, nonché attività <strong>di</strong> stage<br />

all’estero, per i <strong>di</strong>pendenti addetti<br />

alla tutela del paesaggio dei<br />

comuni, delle province e della<br />

regione. Il progetto si è avvalso<br />

<strong>di</strong> metodologie innovative per<br />

adeguare, al livello più alto consentito<br />

dallo stato dell’arte, la<br />

competenza <strong>degli</strong> operatori del<br />

settore, proponendosi <strong>di</strong> svilupparne<br />

l’attitu<strong>di</strong>ne progettuale,<br />

orientata in senso conoscitivo e<br />

consapevole all’interno della<br />

pubblica amministrazione. Il<br />

programma <strong>di</strong>dattico-formativo<br />

era <strong>di</strong> 442 ore, organizzate in<br />

<strong>di</strong>versi blocchi tematici detti<br />

paesaggio (storico, agrario,<br />

urbano, costiero e riqualificazione<br />

del paesaggio), contenenti una<br />

miscela <strong>di</strong> attività, svolte sia in<br />

classe che in modalità a <strong>di</strong>stanza<br />

(FAD) con l’alternarsi <strong>di</strong> lezioni<br />

teorico, pratico e seminariale. La<br />

formazione ha coinvolto circa<br />

700 corsisti sud<strong>di</strong>visi in 31 classi<br />

<strong>di</strong>slocate su tutto il territorio<br />

sardo. Ai blocchi <strong>di</strong>dattici sono<br />

stati affiancati seminari tematici<br />

e workshop formativi all’estero.<br />

Le università <strong>di</strong> Sassari e<br />

<strong>Cagliari</strong>, in stretto coor<strong>di</strong>namento<br />

con gli assessorati del<br />

Lavoro e <strong>degli</strong> Enti locali,<br />

hanno inquadrato questa iniziativa<br />

nella strategia concertata<br />

<strong>di</strong> sviluppo dei loro rapporti<br />

nazionali, comunitari e<br />

internazionali, con l’obiettivo <strong>di</strong><br />

garantire un alto livello <strong>di</strong> qualità<br />

delle attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong><br />

formazione a favore del sistema<br />

locale. Gli atenei isolani hanno<br />

ritenuto in<strong>di</strong>spensabile che una<br />

loro partecipazione progettuale,<br />

ulteriore e <strong>di</strong>versificata rispetto<br />

alle tra<strong>di</strong>zionali forme <strong>di</strong> presenza<br />

nel sistema universitario e<br />

accademico, fosse utile a migliorare<br />

non solo i sistemi locali <strong>di</strong><br />

istruzione e formazione ma<br />

anche la programmazione <strong>di</strong><br />

livello regionale e il coor<strong>di</strong>namento<br />

tra i <strong>di</strong>versi soggetti pubblici<br />

e privati (regione, università,<br />

centri <strong>di</strong> ricerca, mondo delle<br />

imprese, enti territoriali). Per il<br />

futuro gli atenei s’impegnano a<br />

proseguire nel percorso tracciato<br />

dalla nuova programmazione<br />

comunitaria 2007-13 e a perseguire<br />

obiettivi progettuali elevati<br />

nella logica della concertazione,<br />

dell’integrazione, della realizzazione<br />

<strong>di</strong> azioni congiunte.<br />

*<strong>di</strong>rigente Dirinnova<br />

PA, le riforme perdute<br />

L ’amministrazione pubblica a partire dagli<br />

anni novanta è stata oggetto <strong>di</strong> <strong>numero</strong>si e<br />

ambiziosi progetti <strong>di</strong> riforma, ispirati dalla<br />

necessità <strong>di</strong> assicurare più elevati livelli <strong>di</strong><br />

garanzie sociali e <strong>di</strong> benessere, in un contesto<br />

economico e produttivo sempre più competitivo.<br />

Dopo quasi un ventennio, tuttavia, i risultati<br />

ottenuti in termini <strong>di</strong> rinnovamento<br />

appaiono del tutto inferiori alle attese. Il convegno<br />

Le riforme perdute della PA. Strategie e<br />

meccanismi attuativi per il cambiamento,<br />

organizzato dall’Associazione italiana della<br />

comunicazione pubblica e istituzionale, è stato<br />

l’occasione per riflettere sulle ragioni <strong>di</strong> que-<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />

Le nuove frontiere<br />

della salute mentale<br />

Al via un corso <strong>di</strong> specializzazione<br />

coor<strong>di</strong>nato dallo psichiatra Mauro Carta<br />

Si è svolta in settembre nella<br />

sala informatica della <strong>di</strong>rezione<br />

Dirinnova la presentazione<br />

del workshop conclusivo della rete<br />

<strong>di</strong> università che ha creato il modulo<br />

formativo Salute Mentale per la primary<br />

care. L’iniziativa promossa<br />

dalla nostra università (professor<br />

Mauro Giovanni<br />

Carta) e condotta in collaborazione<br />

con alcuni atenei<br />

dell’area me<strong>di</strong>terranea<br />

(Casablanca, Tunisi,<br />

Ibadan, Sarajevo, Beirut),<br />

grazie a fon<strong>di</strong> europei per<br />

la cooperazione. Oltre a<br />

Carta, coor<strong>di</strong>natore del<br />

corso, sono intervenuti i<br />

docenti Alessandro<br />

Meluzzi (Cattolica,<br />

Milano), Oye Gureje (university<br />

of Ibadan, Nigeria)<br />

e Na<strong>di</strong>a Kadri (university Hassan II,<br />

Casablanca, Marocco).<br />

Me<strong>di</strong>terraneo risponde al bisogno <strong>di</strong><br />

formazione in salute mentale del<br />

personale della primary care.<br />

Personale che opera spesso a <strong>di</strong>stanza<br />

o, comunque, in situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile<br />

accesso rispetto ai centri <strong>di</strong><br />

formazione universitaria e che gestisce<br />

la formazione continua del personale<br />

locale. Il corso prevede lezioni<br />

online in inglese con traduzione<br />

italiana, francese e (parzialmente)<br />

araba, da stage svolgibili nella sede<br />

centrale o nelle istituzioni partner,<br />

dalla <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> una tesi <strong>di</strong> dottorato.<br />

La parte online richiede un<br />

impegno <strong>di</strong> circa 100 ore. A questo<br />

modulo segue uno stage <strong>di</strong> due mesi<br />

Da sinistra, Na<strong>di</strong>a Kadri e Oye Gureje<br />

sta persistente incapacità della PA <strong>di</strong> corrispondere<br />

alle esigenze della società e del sistema<br />

delle imprese. È un problema <strong>di</strong> inadeguatezza<br />

del contesto giuri<strong>di</strong>co-istituzionale,<br />

oppure manca la progettazione <strong>di</strong> interventi<br />

operativi in grado <strong>di</strong> concretizzare gli obiettivi<br />

<strong>di</strong> riforma della PA? Nell’elenco <strong>degli</strong> oggetti<br />

smarriti della PA figura ormai da anni il progetto<br />

<strong>di</strong> e-government (o amministrazione<br />

<strong>di</strong>gitale). Come spiega Alessandro Osnaghi<br />

dell’università <strong>di</strong> Pavia, per cercare <strong>di</strong> capire<br />

dove se ne siano perdute le tracce, bisogna<br />

risalire alle leggi Bassanini <strong>di</strong> fine anni<br />

novanta, che hanno introdotto istituti quali la<br />

fruibile in uno dei centri collaborativi.<br />

Quin<strong>di</strong>, deve essere sviluppata e<br />

<strong>di</strong>scussa una tesi <strong>di</strong> master. Il corso,<br />

per circa 200 allievi, è <strong>di</strong>sponibile<br />

dal marzo 2009, ed è de<strong>di</strong>cato al<br />

personale della primary care: me<strong>di</strong>ci<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, <strong>di</strong> specialità<br />

non psichiatriche, psicologi, assi-<br />

Da sinistra, Mauro Carta e Alessandro Meluzzi<br />

stenti sociali, infermieri, educatori,<br />

tecnici della riabilitazione psichiatrica.<br />

Il modulo formativo che viene<br />

proposto configura un progetto<br />

innovativo nella sanità e, nello specifico,<br />

in quella mentale. Per capire<br />

la rilevanza che può avere, si deve<br />

tenere conto del prestigio internazionale<br />

riconosciuto al cosiddetto<br />

modello italiano verso la de-istituzionalizzazione,<br />

prestigio che ha<br />

fatto sì che la strada intrapresa nel<br />

nostro paese venisse in<strong>di</strong>cata dalla<br />

stessa Organizzazione mon<strong>di</strong>ale<br />

della sanità come riferimento per i<br />

paesi che debbono sviluppare una<br />

psichiatria comunitaria. La nostra<br />

facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina ha approvato il<br />

corso come master <strong>di</strong> I livello (è<br />

necessaria almeno una laurea<br />

triennale o un equivalente), e<br />

sono in corso le pratiche per il<br />

riconoscimento <strong>degli</strong> altri organismi<br />

accademici dell’ateneo e<br />

gli accor<strong>di</strong> per il riconoscimento<br />

internazionale. La <strong>di</strong>rezione<br />

Dirinnova partecipa al progetto<br />

del modulo formativo fornendo<br />

il supporto tecnologico e informatico<br />

Stefano Cocumelli<br />

Strategie e meccanismi per il cambiamento<br />

tra le proposte <strong>di</strong> COMPUBBLICA<br />

firma <strong>di</strong>gitale e il documento informatico, e al<br />

Piano avviato nel giugno 2000 dal governo<br />

Amato. Il concetto <strong>di</strong> e-government va oltre la<br />

semplice informatizzazione dei processi <strong>di</strong><br />

back-office. La vera sfida consiste nell’applicare<br />

anche alla PA le straor<strong>di</strong>narie potenzialità<br />

delle nuove tecnologie legate al mondo <strong>di</strong><br />

internet. La rete non solo consente <strong>di</strong> accedere<br />

alle informazioni da ogni parte del mondo, ma<br />

permette ai sistemi informativi delle amministrazioni<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>alogare tra loro, rendendo possibile<br />

quella interoperabilità in<strong>di</strong>spensabile per<br />

fornire ai citta<strong>di</strong>ni e alle imprese servizi integrati.<br />

Giorgio Mancosu


Intesa tra <strong>Cagliari</strong> e Lione<br />

Scambi <strong>di</strong> specializzan<strong>di</strong> e studenti, anche grazie ai programmi Erasmus<br />

e In Time 36. L’intesa con l’università Claude Bernard Lyon I<br />

Palmina Petruzzo*<br />

Dal marzo 2000, rinnovato nel 2003 per<br />

altri cinque anni, esiste un accordo<br />

internazionale tra le università <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong> e Claude Bernard Lyon I. Tale accordo<br />

ha permesso tutta una serie <strong>di</strong> attività<br />

<strong>di</strong>dattiche e <strong>di</strong> ricerca tra le due strutture universitarie.<br />

Prima <strong>di</strong> tutto esiste un programma<br />

Erasmus che ha permesso agli studenti <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong> <strong>di</strong> svolgere un anno accademico a<br />

Lione e agli studenti<br />

delle quattro facoltà<br />

<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina dell’università<br />

Claude<br />

Bernard Lyon I <strong>di</strong><br />

trascorrere l’intero<br />

anno accademico o<br />

uno stage <strong>di</strong> tre mesi<br />

nell’università <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong>. Il programma<br />

Erasmus non<br />

prevede la mobilità<br />

solo per studenti<br />

della facoltà <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina ma anche<br />

per specializzan<strong>di</strong>.<br />

Sinora ne hanno già<br />

Le cere del Susini tra scienza e arte<br />

Le cere del Susini e le inerenti attività <strong>di</strong><br />

Alessandro Riva proseguono nella loro<br />

autorevole marcia internazionale. Un<br />

pezzo importante <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina, <strong>di</strong> storia delle<br />

scienze me<strong>di</strong>che e <strong>di</strong> sanità made in Sar<strong>di</strong>nia<br />

che rimbalza nei laboratori<br />

e nelle facoltà <strong>di</strong><br />

mezzo mondo. L'opera<br />

dell'anatomista dell'ateneo<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> ha varcato<br />

da un pezzo i confini<br />

della comunità scientifica.<br />

È nota, fece scalpore<br />

e riscosse un plauso<br />

enorme, la locan<strong>di</strong>na che<br />

Alessandro Riva<br />

<strong>Cagliari</strong>. Pasquale Mistretta, Remi Kohler, Elisabeth<br />

Rably e Palmina Petruzzo<br />

approfittato studenti della scuola <strong>di</strong> specializzazione<br />

in Pe<strong>di</strong>atria, Ortope<strong>di</strong>a, Malattie<br />

Infettive, Anestesia, Me<strong>di</strong>cina Interna,<br />

Oncologia, Ra<strong>di</strong>ologia, Endocrinologia,<br />

Geriatria, Fisiatria, Chirurgia Generale e<br />

Chirurgia Vascolare. Uno studente della<br />

facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> Lione ha finito i propri<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong> a <strong>Cagliari</strong>, <strong>di</strong>scutendo la tesi in questa<br />

<strong>Università</strong>, si è specializzato sempre a<br />

<strong>Cagliari</strong> e, attualmente, sta eseguendo un<br />

dottorato. Inoltre, con l’ausilio delle borse In<br />

time 36 <strong>numero</strong>si neo-laureati hanno trascorso<br />

altri sei mesi a Lione ed alcuni <strong>di</strong> loro sono<br />

riusciti ad introdursi nell’iter formativo dell’università<br />

francese, completando la loro formazione<br />

ed inserendosi nel mercato del lavoro.<br />

L’attività <strong>di</strong>dattica si integra con quella <strong>di</strong><br />

ricerca, infatti alcuni <strong>di</strong> questi studenti hanno<br />

svolto una tesi <strong>di</strong> laurea nell’ambito dell’università<br />

franco-italiana, che ha finanziato un<br />

in decine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong><br />

esemplari, tappezzò<br />

qualche anno or sono la<br />

metro e le strade <strong>di</strong><br />

Londra. È invece storia recente l'attenzione data<br />

sia dalle riviste specializzate, sia dai me<strong>di</strong>a al<br />

volume firmato dal professor Riva per le e<strong>di</strong>-<br />

progetto <strong>di</strong> ricerca da me svolto a Lione ed un<br />

seminario svolto da docenti francesi nell’ambito<br />

della programmazione <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong>. Dal 1998 svolgo personalmente con<br />

l’aiuto anche <strong>di</strong> studenti e neo-laureati dell’ateneo<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> buona parte della mia attività<br />

<strong>di</strong> ricerca (riguardante i trapianti <strong>di</strong> rene,<br />

rene-pancreas, insule pancreatiche e, soprattutto,<br />

i trapianti compositi, come mano e viso)<br />

a Lione. Tali progetti <strong>di</strong> ricerca sono stati<br />

finanziati sia dall’università Claude Bernard<br />

Lyon che dagli<br />

Hospices Civils de<br />

Lyon ed un progetto<br />

ha anche avuto per<br />

due volte consecutive<br />

un finanziamento<br />

nazionale. Tale attività<br />

<strong>di</strong> ricerca ha permesso<br />

38 pubblicazioni<br />

già recensite da<br />

PubMed, alcuni capitoli<br />

<strong>di</strong> libri, l’e<strong>di</strong>zio-<br />

ne <strong>di</strong> un testo e<br />

<strong>numero</strong>se comunicazioni<br />

e relazioni a<br />

congressi internazionali.<br />

Attualmente tale<br />

accordo sta per essere rinnovato e non sarà<br />

più un accordo solo tra le due Uuniversità ma<br />

ci sarà anche un terzo partner, rappresentato<br />

dagli Hospices Civils de Lyon, che permetterà<br />

uno scambio <strong>di</strong> specializzan<strong>di</strong> nei due<br />

sensi. Quin<strong>di</strong>, da un accordo che riguardava<br />

essenzialmente la <strong>di</strong>dattica e la ricerca, si<br />

passa ad un accordo che comprende anche la<br />

clinica, consentendo la formazione <strong>di</strong> professionisti.<br />

In occasione del rinnovo <strong>di</strong> tale<br />

accordo, lo scorso settembre è venuto a<br />

<strong>Cagliari</strong> il professor Remi Kohler, or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>di</strong> Chirurgia Pedriatica Ortope<strong>di</strong>ca e responsabile<br />

dell’ufficio relazioni internazionali –<br />

Santé, Elisabeth Rably, responsabile amministrativa<br />

dello stesso ufficio, al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere<br />

e migliorare sia il protocollo d’intesa che<br />

gli scambi tra le nostre due università.<br />

*chirurgo vascolare<br />

Recensioni internazionali per l’opera firmata da Alessandro Riva<br />

zioni Illisso <strong>di</strong> Nuoro. Flesh<br />

& Wax: Clemente Susini's<br />

anatomical models in the<br />

University of <strong>Cagliari</strong> è stato<br />

recensito favorevolmente<br />

dall'AAA,<br />

American<br />

Association of<br />

Anatomist, con<br />

un pezzo a<br />

firma <strong>di</strong><br />

J o n<br />

Jackson,<br />

PhD del<br />

<strong>di</strong>partimento<br />

<strong>di</strong><br />

Anatomia<br />

e Biologia<br />

cellulare della North Dakota University. Dello<br />

stesso tenore la recensione firmata da Gillian<br />

Morris-Kay sul Journal of Anatomy. Organo<br />

ufficiale della ASGI (Anatomical Society of<br />

“Il Policlinico?<br />

Una fuoriserie”<br />

I chirurghi a convegno sulla tiroide.<br />

“Trattiamo un migliaio <strong>di</strong> pazienti”<br />

<strong>di</strong>ce Angelo Nicolosi<br />

Tiroide, obesità, malattie endocrine in<br />

genere. È stata questa la cornice dei<br />

lavori congressuali sulla chirurgia<br />

endocrina. “In Sardegna si calcola che -<br />

spiega Angelo Nicolosi, or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong><br />

Chirurgia generale e <strong>di</strong>rettore della struttura<br />

<strong>di</strong> Chirurgia generale dell’Azienda ospedaliera<br />

universitaria - oltre il 50 per cento<br />

delle persone <strong>di</strong> più <strong>di</strong> cinquant’anni<br />

abbiano una patologia nodulare della tiroide.<br />

È un problema sociale che riguarda<br />

circa mille pazienti. Nella struttura che<br />

<strong>di</strong>rigo operiamo ogni anno circa 450<br />

pazienti <strong>di</strong> patologia della tiroide.<br />

Professor Nicolosi, qual è il bilancio del<br />

congresso nazionale SIEC?<br />

Aver riunito i maggiori esperti italiani<br />

testimonia l’attenzione che i colleghi prestano<br />

alla Sardegna. Inoltre, è servito per<br />

confrontare i risultati isolani.<br />

In particolare?<br />

Oltre alla messa a punto della tecnica,<br />

abbiamo trattato <strong>di</strong> strumentazioni innovative<br />

e tecnologia.<br />

Oltre alla tiroide,<br />

quali temi<br />

avete affrontato?<br />

Abbiamo <strong>di</strong>scusso<br />

anche della<br />

patologia della<br />

mammella, benigna<br />

e maligna. Al<br />

Policlinico, dopo<br />

l’Oncologico,<br />

siamo una delle<br />

strutture che fa<br />

più interventi<br />

sulla mammella,<br />

anche perché <strong>di</strong>sponiamo del chirurgo plastico,<br />

il professor Ribuffo, e <strong>di</strong> due oncologie,<br />

<strong>di</strong>rette dai professori Massidda e<br />

Mantovani, che possono integrare la terapia<br />

del chirurgo. Poi, c’è stato un importante<br />

capitolo sull’obesità. Al Policlinico<br />

c’è il Centro dell’obesità <strong>di</strong>retto dal professor<br />

Loviselli.<br />

Insomma, sod<strong>di</strong>sfatto?<br />

Certo. Si è tenuto al Policlinico e c’è stata<br />

una forte partecipazione <strong>degli</strong> studenti, che<br />

hanno avuto i cre<strong>di</strong>ti formativi, e <strong>degli</strong> specializzan<strong>di</strong>.<br />

Professore, <strong>di</strong> che salute gode l’Azienda<br />

mista?<br />

Il rettore e il <strong>di</strong>rettore generale hanno fatto<br />

gli onori <strong>di</strong> casa e li ringrazio. Sono convinto<br />

che la nostra azienda ha potenzialità<br />

enormi. Si tratta <strong>di</strong> tirarle fuori. Abbiamo<br />

molti giovani che possono affermarsi ed<br />

emergere. L’Azienda Policlinico, onestamente,<br />

è una fuoriserie.<br />

Great Britain and Ireland). I due articoli raccontano<br />

con dovizia <strong>di</strong> particolari la storia delle<br />

cere, del Susini e <strong>di</strong> Antonio Boi. Il minuzioso<br />

lavoro del professor Riva, e le splen<strong>di</strong>de foto<br />

delle cere, viene messo in luce sia per l'assoluta<br />

e pressoché unica rilevanza storico-scientifica,<br />

sia per l'importanza dei modelli per la <strong>di</strong>dattica<br />

me<strong>di</strong>ca.<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008 13


Promopubblicità, sfida<br />

tra <strong>Cagliari</strong> e Sassari<br />

Dal rapporto tra università, mercato e imprese<br />

alla campagna <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong> una bevanda<br />

Per un giorno si è passati dalla<br />

teoria alla pratica. È successo<br />

in un’aula <strong>di</strong> Economia quando<br />

il professor Giuseppe Melis,<br />

docente <strong>di</strong> Marketing, ha ceduto il<br />

microfono agli esperti del Gruppo<br />

Ichnusa: Massimo Barboni e<br />

Gaia Riccar<strong>di</strong>, Brand manager,<br />

Annalisa Adamo e Ombretta<br />

Dettori, del servizio Selezione,<br />

formazione e sviluppo.<br />

L’occasione dell’incontro è stata la<br />

presentazione del Premio Ichnusa,<br />

una competizione<br />

tra gruppi <strong>di</strong> studenti<br />

<strong>degli</strong> atenei <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong> e Sassari<br />

per ideare una nuova<br />

campagna <strong>di</strong> comunicazione<br />

della birra<br />

Ichnusa tra i giovani.<br />

In apertura, il preside<br />

Aldo Pavan, ha riaffermato<br />

quanto sia<br />

importante il rapporto<br />

tra università e imprese<br />

e l’obiettivo <strong>di</strong> far<br />

<strong>di</strong>ventare la facoltà <strong>di</strong><br />

Economia l’interlocutore<br />

naturale del territorio<br />

<strong>di</strong> riferimento. I rappresentanti<br />

della<br />

Heineken hanno ricordato che il<br />

gruppo ha acquisito nel 1986 il<br />

marchio Ichnusa, società fondata<br />

nel lontano 1912 dal pioniere<br />

Amsicora Capra. Durante il meeting<br />

sono state presentate e <strong>di</strong>scusse<br />

le campagne <strong>di</strong> comunicazione<br />

<strong>di</strong> Ichnusa, tutte incentrate sul<br />

ra<strong>di</strong>camento territoriale e l’orgoglio<br />

sardo. È stato affermato che il<br />

consumo della birra in Sardegna è<br />

in leggero calo e ormai si è attestato<br />

sulle me<strong>di</strong>e nazionali. La quota<br />

<strong>di</strong> mercato <strong>di</strong> Ichnusa è del 49 per<br />

cento. Per favorire il compito dei<br />

giovani che parteciperanno alla<br />

competizione è stato applicato al<br />

14<br />

prodotto Ichnusa il metodo SWOT e<br />

sono stati esaminati i punti <strong>di</strong><br />

forza-debolezza, le opportunitàminacce.<br />

In particolare è stato sottolineato<br />

che Birra Ichnusa intende<br />

rafforzare le sue posizioni <strong>di</strong> mercato<br />

tra i giovani e nel segmento<br />

del consumo fuori casa (pizzerie,<br />

ristoranti, hotel). Per queste ragioni<br />

è stata lanciata l’idea <strong>di</strong> far elaborare<br />

da un gruppo <strong>di</strong> giovani un<br />

piano <strong>di</strong> marketing e possibili spot:<br />

sono richieste buone<br />

idee, non sono<br />

necessarie particolari<br />

capacità tecniche.<br />

Al concorso<br />

possono partecipare<br />

gruppi <strong>di</strong> studenti<br />

<strong>di</strong> tutte le<br />

facoltà universitarie,<br />

sino a un massimo<br />

<strong>di</strong> cinque.<br />

Per aderire alla<br />

competizione uno<br />

studente del<br />

gruppo deve collegarsi<br />

su<br />

www.birraichnusa.it,<br />

sezione<br />

premio Ichnusa,<br />

registrarsi e scaricare il materiale.<br />

La scadenza per la sua consegna<br />

è fissata al 9 gennaio 2009. La<br />

prima settimana <strong>di</strong> febbraio 2009<br />

verrà proclamato il gruppo vincitore.<br />

In palio, per i componenti del<br />

gruppo che si aggiu<strong>di</strong>cherà il premio,<br />

una settimana <strong>di</strong> formazione<br />

nell’università della birra<br />

Heineken, un colloquio nel settore<br />

Risorse umane e, solo per un rappresentante<br />

del gruppo selezionato,<br />

la possibilità <strong>di</strong> uno stage retribuito<br />

<strong>di</strong> sei mesi nella sede centrale <strong>di</strong><br />

Heineken Italia.<br />

Luigi Sotgiu<br />

<strong>di</strong>rezione Orientamento<br />

Il futuro? Col petrolio verde<br />

Dai ricercatori israeliani il carburante ecologico<br />

Mangiare o guidare? Questo il <strong>di</strong>lemma che ha <strong>di</strong>viso gli scienziati<br />

che <strong>di</strong> recente hanno <strong>di</strong>scusso in Parlamento europeo <strong>di</strong><br />

una nuova promessa nel campo delle energie ecosostenibili: il biofuel.<br />

Ricavato da mais, soia, canna da zucchero e altri prodotti commestibili,<br />

il petrolio verde potrebbe risolvere i problemi <strong>di</strong> approvvigionamento<br />

energetico, riducendo la <strong>di</strong>pendenza dal petrolio e contribuendo<br />

a mitigare gli effetti del riscaldamento del pianeta. Ma ogni<br />

medaglia ha il suo rovescio. Il 75 per cento dell’aumento dei prezzi<br />

<strong>degli</strong> alimenti nell’ultimo anno (secondo il rapporto della Banca<br />

Mon<strong>di</strong>ale) è attribuibile proprio all’esplosione delle coltivazioni per<br />

produrre biofuel, a scapito delle derrate alimentari. Ma non è solo la<br />

drammatica competizione tra 800 milioni <strong>di</strong> automobilisti e due<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> poveri a preoccupare gli esperti. Uno dei temi più controversi<br />

è il fatto che la produzione <strong>di</strong> carburanti biofuel richiede il <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> molta energia, con ulteriori emissioni <strong>di</strong> gas a effetto serra.<br />

La soluzione potrebbe arrivare da Israele, dove una ricercatrice,<br />

Elaine Solowey, ha sviluppato una nuova tecnologia per produrre carburante<br />

dalle scorie agricole invece che dai prodotti alimentari. (g.m.)<br />

Stock option e <strong>di</strong>ntorni<br />

Uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o <strong>di</strong> Andrea Melis, Silvia Carta<br />

e Silvia Gaia sulle società non finanziarie<br />

quotate in Italia<br />

Notevole eco hanno avuto<br />

sulla stampa economica<br />

nazionale (Il Sole 24 Ore<br />

del 25/05/2008 e Il Mondo del<br />

12/09/2008) i risultati <strong>di</strong> uno <strong>stu<strong>di</strong></strong>o<br />

empirico sul tema della remunerazione<br />

<strong>degli</strong> amministratori<br />

delle società non finanziarie quotate<br />

in Italia. La ricerca è stata condotta<br />

da Andrea Melis (associato<br />

<strong>di</strong> Economia aziendale), Silvia<br />

Carta (dottoranda <strong>di</strong> ricerca) del<br />

<strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Ricerche aziendali<br />

del nostro ateneo e Silvia Gaia<br />

(dottoranda <strong>di</strong> ricerca, all’univer-<br />

Le recensioni<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />

sità Roma TRE). Il gruppo ha analizzato<br />

i piani <strong>di</strong> stock option per<br />

amministratori emessi da tutte le<br />

società italiane non finanziarie<br />

quotate negli anni 2004-2006,<br />

arrivando alla conclusione che<br />

circa il 70 per cento dei piani è<br />

costruito per consentire una ren<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> posizione a favore <strong>degli</strong> azionisti<br />

<strong>di</strong> riferimento, piuttosto che<br />

incentivare questi ultimi a creare<br />

valore economico. Ciò significa,<br />

ed è questa la conclusione dello<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>o, che solo in un caso su quattro<br />

l’uso delle stock option è giustificabile<br />

dalla cosiddetta teoria<br />

della contrattazione ottimale,<br />

ossia in un’ottica <strong>di</strong> efficienza<br />

economica. Oltre che sul piano<br />

scientifico, i risultati del lavoro<br />

hanno riflessi <strong>di</strong> policy per gli<br />

organismi <strong>di</strong> regolamentazione.<br />

La ricerca fornisce in<strong>di</strong>cazioni sia<br />

Il <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze<br />

botaniche ospita fino al 6<br />

gennaio il presepe <strong>di</strong> Gianni<br />

Salidu. I personaggi che portano<br />

il costume tra<strong>di</strong>zionale<br />

sardo, sono realizzati in trachite,<br />

ginepro, limone e olivastro.<br />

San Giuseppe e Maria<br />

chini verso un Gesù Bambino<br />

non convenzionale che ha il<br />

<strong>di</strong>to in bocca. I tre Re Magi<br />

sono rappresentati da pastori<br />

sar<strong>di</strong> con sa besti nera che<br />

portano in dono il vino, il pane e<br />

l’agnello. In ricordo dei genitori,<br />

Salidu ha posto una coppia <strong>di</strong><br />

anziani. Tutto intorno scene <strong>di</strong> vita<br />

agro-pastorale con donne che por-<br />

agli organismi preposti alla redazione<br />

dei co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> auto<strong>di</strong>sciplina<br />

delle imprese quotate in Borsa, sia<br />

al legislatore fiscale, il quale già<br />

nel 2006 ha provveduto a regolamentare<br />

in maniera <strong>di</strong>fferente la<br />

tassazione dei piani <strong>di</strong> stock option<br />

che non siano costruiti in maniera<br />

incentivante, confermando la<br />

necessità <strong>di</strong> un ripensamento della<br />

normativa. Ciò che i ricercatori<br />

mettono in evidenza è anche la<br />

mancanza <strong>di</strong> informazioni collegate<br />

ai piani, dati che dovrebbero<br />

essere pubblici e che, invece, spes-<br />

La ricerca sulle stock option dei<br />

ricercatori del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong><br />

Ricerche aziendali<br />

è stata commentata dal Sole24Ore<br />

e dal settimanale Il Mondo<br />

so sono trattati come confidenziali.<br />

In questo caso, l’intervento<br />

spetta alla CONSOB. La proposta è<br />

che si continui sulla via della trasparenza<br />

evitando abusi a danno<br />

dei soggetti portatori <strong>di</strong> interessi<br />

delle società quotate in Borsa.<br />

L’interesse da parte della comunità<br />

scientifica e dell’opinione pubblica<br />

ha fornito, e continua a fornire<br />

oggi, un incentivo allo sviluppo<br />

della ricerca verso altre <strong>di</strong>rezioni<br />

con l’intento <strong>di</strong> poter contribuire<br />

sia al <strong>di</strong>battito scientifico che al<br />

miglioramento della regolamentazione<br />

esistente in materia, favorendo<br />

una migliore gestione delle<br />

imprese e, <strong>di</strong> conseguenza, lo sviluppo<br />

economico.<br />

Valentina Sechi<br />

<strong>di</strong>partimento Ricerche aziendali<br />

Il presepe all’Orto botanico<br />

tano l’acqua con sa mariga e il<br />

pane con sa parinedda, un pastore<br />

con l’agnello sulle spalle, due suonatori<br />

<strong>di</strong> fisarmonica e uno <strong>di</strong> launeddas.<br />

Il tutto inserito nella suggestione<br />

della cava romana


I parlamenti sar<strong>di</strong> in età spagnola<br />

Le ricerche <strong>di</strong> Gianfranco Tore e Giovanni Murgia presentate da Giovanni<br />

Muto e Francesco Benigno. Tra i temi, il ruolo del ceto feudale<br />

Giovanni Murgia*<br />

Nell’ambito dell’E<strong>di</strong>zione critica <strong>degli</strong><br />

atti dei parlamenti sar<strong>di</strong> <strong>di</strong> età spagnola,<br />

lo scorso ottobre, nell’aula del<br />

Consiglio regionale e alla presenza delle massime<br />

autorità istituzionali, sono stati presentati<br />

Il parlamento del viceré Gerolamo Pimentel,<br />

marchese <strong>di</strong> Bayona e Gaspare Prieto presidente<br />

del Regno (1631-1632) (due<br />

tomi), curato da Gianfranco Tore,<br />

associato <strong>di</strong> Storia moderna nel<br />

nostro ateneo, e Il Parlamento del<br />

viceré Fabrizio Doria duca<br />

d’Avellano (1641-1643) (tre<br />

tomi), da me curato. Le relazioni<br />

introduttive sono state tenute da<br />

Giovanni Muto (Napoli) e da<br />

Francesco Benigno (Teramo),<br />

entrambi or<strong>di</strong>nari <strong>di</strong> Storia moderna,<br />

che hanno evidenziato l’importante<br />

ruolo che i ceti privilegiati<br />

sar<strong>di</strong>, in particolar modo quello<br />

feudale, aderendo al progetto politico-militare<br />

olivarista dell’Unión de Armas, hanno svolto<br />

durante la Guerra dei trent’anni, schierandosi<br />

a fianco e sostenendo la monarchia spagnola,<br />

accollandosi oneri finanziari e umani gravosi.<br />

Dagli atti dei due Parlamenti emerge un quadro<br />

della Sardegna attraversata da marcati conflitti<br />

cetuali e segnata da una perdurante crisi<br />

economica, accentuata dalle continue leve<br />

Giovanni Murgia<br />

obbligatorie cui vengono sottoposte le popolazioni<br />

rurali. Se nel parlamento presieduto dal<br />

Bayona, e chiuso dal Prieto, le persistenti <strong>di</strong>visioni<br />

esistenti all’interno dei ceti privilegiati<br />

non consentono, ad esempio, alla corti <strong>di</strong> organizzare<br />

un compatto fronte politico in grado <strong>di</strong><br />

patteggiare con la Corona la concessione <strong>di</strong><br />

leggi più incisive per la tutela <strong>degli</strong> interessi<br />

del Regno, il parlamento Avellano, oltre che<br />

segnare lo sfilacciamento dell’adesione<br />

dei ceti privilegiati alla politica<br />

unionista avviata dall’Olivares,<br />

segna, a seguito del declino della<br />

potenza spagnola, anche gli stessi<br />

assetti politico-istituzionali all’interno<br />

dei feu<strong>di</strong> dove, soprattutto nelle<br />

aree a più marcato sviluppo cerealicolo,<br />

tendono a mutare i tra<strong>di</strong>zionali<br />

rapporti fra feudalità e comunità <strong>di</strong><br />

villaggio. La pubblicazione <strong>degli</strong> atti<br />

dei due Parlamenti, preceduti da<br />

un’introduzione critica <strong>di</strong> ampio<br />

respiro storiografico, è un contributo<br />

per l’approfon<strong>di</strong>mento delle conoscenze sulla<br />

società sarda in un periodo storico marcatamente<br />

segnato dalla Guerra dei trent’anni, che<br />

ha visto i Tercios isolani sui molteplici fronti<br />

bellici europei, schierati al fianco della monarchia<br />

spagnola.<br />

*associato <strong>di</strong> Storia moderna<br />

Sergio Del Giacco va in pensione<br />

Mezzo secolo <strong>di</strong> prestigiosa carriera de<strong>di</strong>cata all’allergologia<br />

Venerdì 31 ottobre ha chiuso una carriera<br />

intensa e prestigiosa. Sergio Del<br />

Giacco è in pensione. Ha lasciato l’università<br />

alla vigilia dei cinquant’fanni <strong>di</strong><br />

laurea che festeggerà nel 2009. Un saluto in<br />

bellezza sia per il mondo accademico, sia<br />

per i colleghi ricercatori e clinici.<br />

L’allergologo ha infatti ricevuto a<br />

Barcellona il premio Charles De Blackey<br />

dall’Accademia europea <strong>di</strong> allergologia e<br />

immunologia clinica: primo italiano<br />

a ottenere il prestigioso<br />

riconoscimento. Il professore,<br />

sposato, due figli, (classe '36),<br />

laurea a Milano nel 1959 (110 e<br />

lode) è stato assistente del professor<br />

Melli, Istituto Patologia<br />

Me<strong>di</strong>ca. Dal ‘67 è a <strong>Cagliari</strong> col<br />

professor Grifoni. Dal ‘71 è<br />

Incaricato <strong>di</strong> Immunologia e <strong>di</strong><br />

Immunologia clinica. Libero<br />

docente in Chimica e microscopia<br />

clinica (1965) e Patologia<br />

me<strong>di</strong>ca (1970), ha frequentato il<br />

Department of Immunology <strong>di</strong>retto da Ivan<br />

Roitt al Middlesex Hospital <strong>di</strong> Londra nel<br />

1970 e il Center of Immunology, <strong>di</strong>retto da<br />

Noel Rose, a Buffalo, Usa. Nell’80 ha vinto<br />

il concorso da or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Immunologia clinica<br />

e Allergologia. Dal 1983 è or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong><br />

Patologia me<strong>di</strong>ca e poi <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna<br />

nella facoltà <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. Sergio<br />

Del Giacco lascia da <strong>di</strong>rettore del <strong>di</strong>partimento<br />

Internistico 2 dell’Azienda<br />

Sergio Del Giacco<br />

Ospedaliero-Universitaria e responsabile<br />

dell’Unità <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina interna clinica e<br />

me<strong>di</strong>ca. Ha fondato e <strong>di</strong>retto la Scuola <strong>di</strong><br />

Allergologia e Immunologia, ha <strong>di</strong>retto la<br />

Scuola <strong>di</strong> specializzazione in Me<strong>di</strong>cina<br />

Interna. Di ampio respiro anche il fronte<br />

ricerca: si è occupato <strong>di</strong> Immunologia clinica<br />

e Allergologia ed in particolare <strong>di</strong><br />

Malattie autoimmuni, Lupus Eritematoso<br />

sistemico, Sclerosi sistemica,<br />

Immunodeficienze, AIDS, Asma e<br />

allergia. Il professore vanta oltre<br />

300 pubblicazioni e ha coor<strong>di</strong>nato<br />

<strong>numero</strong>si progetti <strong>di</strong> ricerca ministeriali,<br />

nazionali e regionali e<br />

dell’Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità<br />

riguardanti l’immunologia delle<br />

malattie autoimmuni, dell’asma<br />

bronchiale e l’AIDS. è stato presidente<br />

della Società Italiana <strong>di</strong><br />

Allergologia e Immunologia clinica<br />

(SIAIC), presidente della<br />

Section & Board <strong>di</strong> Allergologia e<br />

Immunologia clinica della UEMS<br />

(Unione Europea dei Me<strong>di</strong>ci specialisti), co-<br />

Chairman dello Specialty e Training<br />

Council della World Allergy Organization,<br />

coor<strong>di</strong>natore scientifico della Fondazione<br />

Piso che attribuisce un premio biennale per<br />

l’eccellenza nella ricerca, assegnato, tra gli<br />

altri, anche al Nobel Montagnier.<br />

L’accademico ha fatto parte del board delle<br />

principali società scientifiche ed è commendatore<br />

della Repubblica.<br />

Imprese sociali<br />

e interessi comuni<br />

Vittorio Pelligra e i problemi<br />

delle realtà non autosufficienti<br />

Il volume curato da Vittorio Pelligra per la<br />

Bruno Mondadori, “Imprese sociali. Scelte<br />

in<strong>di</strong>viduali e interessi comuni” vuole fornire<br />

una “cassetta <strong>degli</strong> attrezzi” per capire questa<br />

forma moderna e innovativa <strong>di</strong> aziende in<br />

grado <strong>di</strong> produrre effetti <strong>di</strong> sistema virtuosi.<br />

La struttura privata delle<br />

imprese sociali appare<br />

in contrad<strong>di</strong>zione con la<br />

loro finalità pubblica,<br />

perché la nostra cultura<br />

è fondata sull’idea<br />

secondo la quale le<br />

comunità si fondano non<br />

su un patto fiduciario,<br />

ma su un contratto per<br />

raggiungere un risultato<br />

migliore: per Hobbes<br />

era la pace, per Rawls ed<br />

altri una società ben<br />

or<strong>di</strong>nata. Ma il contratto implica soggetti che<br />

possono scambiarsi qualcosa. Persone senza<br />

questa caratteristica – avverte Pelligra - sono<br />

tagliate fuori: <strong>di</strong>sabili, bambini, anziani. E’ un<br />

problema centrale per le società avanzate: alla<br />

domanda <strong>di</strong> presa in carico della non-autosufficienza,<br />

né lo Stato né il mercato danno una<br />

risposta, il primo per i suoi vincoli, il secondo<br />

perché si fonda sul profitto. Secondo l’autore,<br />

le imprese sociali sono “la risposta che la società<br />

civile dà alla richiesta <strong>di</strong> presa in carico della<br />

vulnerabilità e della <strong>di</strong>pendenza dagli altri”. Il<br />

libro presenta in modo accurato alcuni contributi<br />

sul tema, ed è nato dalla proposta <strong>di</strong> Carlo<br />

Borzaga, già preside <strong>di</strong> Economia a Trento e<br />

<strong>di</strong>rettore della rivista “Impresa sociale”. E’ il<br />

frutto <strong>di</strong> una partnership tra realtà sarde, lombarde<br />

ed emiliane<br />

che lavorano<br />

per fornire<br />

nuove opportunità<br />

<strong>di</strong> accesso al<br />

cre<strong>di</strong>to a me<strong>di</strong>e<br />

e micro-imprese<br />

e a imprese<br />

sociali. Si rivolge<br />

agli operatori<br />

<strong>di</strong> queste aziende,<br />

ai decisori<br />

politici che possono<br />

creare<br />

opportunità per<br />

questo settore, e<br />

agli economisti<br />

che faticano ad<br />

accoglierne i<br />

concetti-chiave.<br />

Sergio Nuvoli<br />

Vittorio Pelligra<br />

Insegna a <strong>Cagliari</strong><br />

e Milano-Bicocca<br />

Vittorio Pelligra è ricercatore<br />

<strong>di</strong> Economia Politica presso<br />

il Dipartimento <strong>di</strong><br />

Economia e ricercatore associato<br />

CRENOS. Ha <strong>stu<strong>di</strong></strong>ato a<br />

<strong>Cagliari</strong>, Oxford e ha conseguito<br />

il PhD alla School of<br />

Economics della University<br />

of East-Anglia, Norwich<br />

(UK). Si occupa <strong>di</strong> teoria dei<br />

giochi, neuroscienze sociali<br />

ed economia del welfare<br />

state. Le sue ricerche vertono<br />

sui comportamenti nonautointeressati<br />

nelle <strong>di</strong>namiche<br />

interpersonali ed istituzionali.<br />

Insegna a <strong>Cagliari</strong> e<br />

a Milano-Bicocca. Alcuni<br />

titoli: “Dare cre<strong>di</strong>to<br />

alle relazioni:<br />

economia,<br />

filosofia e pratica<br />

del microcre<strong>di</strong>to”<br />

(con A. Andreoni,<br />

Il Mulino, in<br />

corso <strong>di</strong> pubblicazione),<br />

“I paradossi<br />

della fiducia”<br />

(Il Mulino,<br />

2007) ed<br />

“Economia come<br />

impegno civile”<br />

(con L. Bruni,<br />

Cittànuova, 2002<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008 15


16<br />

I giganti della corsa su strada<br />

Piazzamento d’onore agli Assoluti <strong>di</strong> Alghero<br />

per i po<strong>di</strong>sti del CRUC <strong>Cagliari</strong><br />

Il CRUC <strong>Cagliari</strong> si è classificato<br />

al secondo posto tra i<br />

<strong>di</strong>ciassette atenei che hanno<br />

partecipato alla XX e<strong>di</strong>zione dei<br />

campionati italia-<br />

ni <strong>di</strong> corsa su strada<br />

per <strong>di</strong>pendenti<br />

universitari <strong>di</strong>sputatisi<br />

in ottobre<br />

ad Alghero e<br />

organizzati dal<br />

CRUS Sassari. La<br />

nostra rappresentativa<br />

ha ottenuto<br />

1400 punti contro<br />

i 1492 <strong>di</strong> Sassari.<br />

Al terzo posto<br />

Milano Statale<br />

con 893. Nella<br />

gara maschile si è<br />

confermato Elio<br />

Frescani (Salerno), davanti a<br />

Giovanni Vece (Ancona) e<br />

Francesco Gioviale (Salerno).<br />

Per i nostri portacolori, sesto<br />

posto assoluto per Francesco<br />

Ferraro, che ha vinto il titolo<br />

nella categoria Amatori. Nella<br />

stessa categoria, Andrea Orrù si<br />

è classificato secondo. Un altro<br />

scudetto è stato appannaggio <strong>di</strong><br />

Direttore e<strong>di</strong>toriale: Pasquale Mistretta<br />

Direttore responsabile: Mario Frongia<br />

La maratonina <strong>di</strong> Uta<br />

Filippo Tocco (1h22.17),<br />

Francesco Ferraro (1h24.12),<br />

Stefano Cocumelli (1h28.07),<br />

Andrea Orrù (1h29.23), Paolo<br />

Serra (1h29.40), Davide Saiu<br />

(1h33.30), Giampaolo Loy<br />

(1h44.15), Francesca Mascia<br />

(1h48.16), Marco Mastinu<br />

(1h49.54) sono alcuni <strong>degli</strong> universitari<br />

che hanno corso a Uta<br />

la maratonina (km 21,097) valida<br />

per l’assegnazione dei titoli<br />

regionali <strong>di</strong> categoria.<br />

Franco Manconi che ha dominato<br />

la Master 50. Terzo posto per<br />

Giorgio Tamburini nella<br />

Master 50 e Giampaolo Loy<br />

nella Master 60.<br />

Quarto posto per<br />

S t e f a n o<br />

Cocumelli nella<br />

Master 35 e<br />

Davide Saiu nella<br />

Master 40.<br />

Quinto posto per<br />

Massimo Tala<br />

nella Master 35.<br />

Alla <strong>di</strong>eci chilometri<br />

maschile<br />

hanno partecipato<br />

anche Paolo<br />

Serra, Alessandro<br />

Porcu, Enrico<br />

Zaccheddu,<br />

Marco Mastinu, Gian Raffaele<br />

Loddo, Carlo Melis, Luigi<br />

Atzori. Nella competizione femminile<br />

Tatiana Spadoni<br />

(Ancona) ha scalzato la campionessa<br />

uscente Irene Marzoli<br />

(Camerino). Terza, Paola<br />

Fermo (Milano Ladu) davanti<br />

alla nostra Francesca Mascia,<br />

vincitrice della Amatori. In questa<br />

categoria,<br />

<strong>Cagliari</strong> ha<br />

dominato la<br />

scena, piazzando<br />

al secondo<br />

posto Verusca<br />

Scanu, al quarto<br />

Silvia Floris e al<br />

quinto Manuela<br />

Solla. Quarto<br />

posto nella<br />

Master 45 per<br />

Daniela Ludoni.<br />

In alto da sinistra, Daniela Ludoni, Alessandro Porcu, Manuela Solla, Silvia Floris,<br />

Francesca Mascia, Verusca Scanu, Massimo Tala, Marco Mastinu, Andrea Orrù,<br />

Giampaolo Loy, in basso, Jiaime e Gianraffaele Loddo, Luigi Atzori, Franco Manconi,<br />

Francesco Ferraro, Davide Saiu, Paolo Serra, Stefano Cocumelli, Carlo Melis<br />

Segreteria <strong>di</strong> redazione: Stefano Cocumelli.<br />

Redazione: Alessandra Sorcinelli, Anna Cotza,<br />

Cinzia Mocci, Cristina Aresu, Donatella Carta,<br />

Emanuela Scarpa, Giorgio Mancosu, Sabrina<br />

Mereu.<br />

Hanno collaborato: Andrea Simoncini, Efisio<br />

Cotza, Elisabetta Tuveri, Giampaolo Orgiana,<br />

Orsola Macis, Manuela Sid<strong>di</strong>, Emanuela<br />

Furcas, Francesca Stara, Fabio Roli, Giorgio<br />

Giacinto, Sandro Maxia, Elisabetta Cherchi,<br />

Angela Serpe, Giovanni Coinu, Can<strong>di</strong>da<br />

Manca, Sebastiano Seatzu, Stefano Aranginu,<br />

Antonio Strazzera, Daniele Giusto, Sibilla Loi,<br />

Maria Del Zompo, Gavino Faa, Giovanni<br />

Melis, Antonio Sassu, Raffaele Paci, Andrea<br />

Pira, Nicola Careddu, Franco Meloni, Palmina Petruzzo, Luigi Sotgiu, Valentina<br />

Sechi, Giovanni Murgia, Sergio Nuvoli, Mario Di Chirico.<br />

Foto: archivio UnicaNews, Daniela Zedda, Elisabetta Messina, Francesco Cogotti,<br />

Mario Rosas, Davide Saiu, arava.org.<br />

Nel riquadro a destra in prima, la foto <strong>di</strong> Francesco Cogotti che testimonia<br />

la rabbia <strong>degli</strong> studenti del polo <strong>di</strong> Sa Duchessa.<br />

Stampa: Tiemme - Tiratura 3500 copie - Chiuso in tipografia il 5 <strong>di</strong>cembre 2008.<br />

UnicaNews n. 49 novembre 2008 - Registrazione tribunale <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> n. 464-27/10/83,<br />

Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale art. 2 comma 20/c L. 662/96 filiale <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>.<br />

Redazione: rettorato, via <strong>Università</strong> 40, 09124 <strong>Cagliari</strong>. Tel. 0706752211 -<br />

0706756486, fax 070669425. E-mail: mariofrongia@amm.unica.it -<br />

unicanews@amm.unica.it. Sito web: http://www.unica.it<br />

UNICANEWS 49 - novembre 2008<br />

Bocce, il CRUC quinto in Italia<br />

A Viterbo, ottima prova nel torneo a squadre<br />

del trio Valenti, Casciu e Di Chirico<br />

AViareggio si è svolto il XIX<br />

campionato nazionale <strong>di</strong><br />

bocce per <strong>di</strong>pendenti universitari,<br />

con la partecipazione <strong>di</strong><br />

quattor<strong>di</strong>ci atenei e la presenza <strong>di</strong><br />

80 atleti <strong>di</strong>visi per categorie. Gli<br />

impegni contingenti all’attività<br />

universitaria non hanno permesso<br />

al CRUC <strong>di</strong> schierare<br />

la miglior<br />

formazione nel<br />

campionato a<br />

squadre, non<br />

compromettendo<br />

però quanto<br />

espresso negli<br />

anni precedenti.<br />

La rosa era formata<br />

dallo scriventenell’in<strong>di</strong>vi-<br />

duale, da<br />

Donatella Valenti<br />

e Francesco<br />

Casciu nella frazione<br />

<strong>di</strong> coppia e da tutti e tre nell’ultima<br />

frazione <strong>di</strong> terna. Sui sei<br />

incontri ai 24 punti ne abbiamo<br />

vinto cinque venendo battuti solo<br />

da Pisa, con un quinto posto assoluto<br />

e il successivo trionfo nel torneo<br />

<strong>di</strong> qualificazione. Il torneo a<br />

squadre è stato vinto da Viterbo<br />

che schierava una formazione <strong>di</strong><br />

livello con atleti militanti nella<br />

categoria superiore della federazione<br />

italiana. Quello in<strong>di</strong>viduale,<br />

Oltre 300 spettatori hanno<br />

assistito lo scorso 30<br />

novembre, nell’au<strong>di</strong>torium<br />

comunale <strong>di</strong> piazzetta<br />

Dettori, al concerto dal titolo El<br />

calor de la musica cubana dell’orchestra<br />

El alma<br />

de Cuba (nella<br />

foto), <strong>di</strong>retta da<br />

Papo Zulueta e<br />

della quale fanno<br />

parte Lolo Perez,<br />

Raisa Hernandez,<br />

Anabel Rodriguez,<br />

Ernesto Varona,<br />

Glenn Miller,<br />

Octavio Ibarguen,<br />

Pavel Hernandez,<br />

Sixto Marquez.<br />

L’evento rientrava<br />

nei festeggiamenti<br />

per il trentennale<br />

della nascita del<br />

CRUC, il circolo<br />

ricreativo del<br />

nostro ateneo.<br />

L’organizzazione<br />

era a cura del CRUC<br />

e dell’associazione<br />

Palazzo d’inverno,<br />

sotto l’egida della<br />

regione Sardegna,<br />

da sinistra, Mario Di Chirico,<br />

Donatella Valenti e Francesco Casciu<br />

<strong>di</strong>viso per categorie in relazione al<br />

tesseramento federale, ha visto<br />

nella categoria B, Donatella<br />

Valenti al secondo posto dopo una<br />

finale combattuta contro il forte<br />

rappresentante <strong>di</strong> Viterbo. Sul gra<strong>di</strong>no<br />

più basso del po<strong>di</strong>o anche il<br />

sottoscritto che, nella categoria C,<br />

ha perso la<br />

semifinale con<br />

il collega <strong>di</strong><br />

Milano Statale.<br />

Buono l’esor<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong><br />

Francesco<br />

Casciu nella<br />

categoria D,<br />

che ha <strong>di</strong>sputato<br />

una buona<br />

qualificazione.<br />

Gra<strong>di</strong>ti intermezzi<br />

alla<br />

manifestazione<br />

sono state le<br />

escursioni alla Certosa <strong>di</strong> Pisa, a<br />

Torre del Lago e alla Cittadella del<br />

Carnevale, vera scoperta <strong>di</strong> curiosità<br />

sulla sfilata carnevalesca viareggina,<br />

che hanno permesso <strong>di</strong><br />

rafforzare il rapporto <strong>di</strong> stima e<br />

amicizia che caratterizza gli incontri<br />

annuali con i colleghi delle altre<br />

università.<br />

Mario Di Chirico<br />

responsabile sezione Bocce<br />

I 30 anni del circolo ricreativo<br />

Musica cubana doc in un applau<strong>di</strong>to concerto<br />

della Fondazione Banco <strong>di</strong><br />

Sardegna e del comune <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong>. Il prossimo appuntamento<br />

è fissato per il 19 <strong>di</strong>cembre<br />

con il coro polifonico Bachis<br />

Sulis <strong>di</strong> Aritzo nella chiesa <strong>di</strong><br />

San Paolo a <strong>Cagliari</strong>.

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