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Il 2 giugno nelle piazze italiane contro la barbarie della guerra - Arci

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s o c i e t à<br />

I soci discutono il futuro di Banca etica<br />

Assemblea il 29 maggio a Padova<br />

Appuntamento sabato 29 maggio, a<br />

Padova presso il Centro Congressi<br />

Papa Luciani (in via Forcellini<br />

170/A), per l'Assemblea dei soci di Banca<br />

etica. Un momento fondamentale per una<br />

banca che fa del<strong>la</strong> partecipazione e del<strong>la</strong><br />

condivisione i propri principi cardine, tanto<br />

più importante in questa occasione per<br />

almeno due motivi: il rinnovo delle cariche<br />

sociali e il confronto con <strong>la</strong> base sociale in<br />

un momento di svolta e di crescita per l'istituto<br />

di credito etico.<br />

Partiamo infatti dai numeri del 2003: 252<br />

milioni di euro di risparmio raccolto, 150<br />

milioni di euro di finanziamenti deliberati,<br />

quasi 23.000 clienti e oltre 22.000 soci (per<br />

un capitale sociale che supera i 16 milioni<br />

di euro), ma anche un utile d'esercizio di<br />

soli 14.400 euro rispetto ai 150.000 dell'anno<br />

precedente. "Si è trattato di un vero<br />

e proprio anno di svolta per noi - sottolinea<br />

Mario Crosta, direttore generale - da un<br />

<strong>la</strong>to è proseguita una politica di investimenti<br />

(<strong>la</strong> ristrutturazione del<strong>la</strong> nuova sede<br />

del<strong>la</strong> banca, l'apertura del<strong>la</strong> filiale di<br />

Bologna, il rafforzamento e <strong>la</strong> riorganizzazione<br />

del<strong>la</strong> struttura centrale…) che ha<br />

determinato inevitabilmente una crescita<br />

arcireport<br />

delle spese; dall'altro, considerato che <strong>la</strong><br />

maggior parte dei nostri guadagni dipende<br />

dal margine di interesse, si è verificato nel<br />

2003 il restringimento massimo del<strong>la</strong> forbice<br />

fra tassi attivi e tassi passivi."<br />

Le circostanze hanno dunque imposto al<strong>la</strong><br />

Banca di attuare una serie di misure sia<br />

sotto il profilo dei ricavi (attraverso una<br />

vera e propria riorganizzazione delle politiche<br />

commerciali), che sotto quello del contenimento<br />

dei costi (attivando un sistema<br />

di <strong>contro</strong>llo di gestione molto rigoroso).<br />

Sotto il profilo dei ricavi, invece, si è spinto<br />

in modo partico<strong>la</strong>re sui fidi (passati l'anno<br />

scorso da 52 a 93 milioni di euro, per quanto<br />

riguarda l'importo accordato). Inoltre<br />

sono stati e<strong>la</strong>borati piani commerciali specifici:<br />

ad esempio è stata ripresa e rafforzata<br />

l'operatività con i soci fondatori (e tra<br />

questi l'<strong>Arci</strong>) ed è stato fatto un <strong>la</strong>voro<br />

capil<strong>la</strong>re sul territorio (grazie al<strong>la</strong> presenza<br />

delle filiali e di un numero sempre crescente<br />

di banchieri ambu<strong>la</strong>nti). Gli effetti di queste<br />

iniziative si stanno ripercuotendo positivamente<br />

già sui risultati dei primi mesi del<br />

2004: già a fine aprile è stato pienamente<br />

realizzato il budget annuale previsto per <strong>la</strong><br />

raccolta di risparmio (con 282 milioni di<br />

Al Circolo Zei di San Cesario di Lecce<br />

Festival Nazionale di cortometraggi<br />

Cortovisione è il primo Festival nazionale<br />

di cortometraggi del Circolo Zei di Lecce.<br />

Un circolo <strong>Arci</strong>, nato a novembre scorso<br />

per creare spazi di conflitto sociale in una<br />

città impoverita culturalmente e 'imborghesita'.<br />

Nel nome Zei ci sono le tracce del<br />

rapporto con l’altra sponda dell’Adriatico,<br />

<strong>la</strong> Grecia, e il film Z: l’orgia del potere che<br />

rappresentò in modo indimenticabile<br />

<strong>la</strong> tragedia e <strong>la</strong> farsa del<strong>la</strong> dittatura<br />

dei colonnelli negli anni ‘60.<br />

L'idea del Festival nasce dal<strong>la</strong> crescente<br />

diffusione nel salento del<br />

cortometraggio ma, soprattutto,<br />

dall'impegno a creare una rete di<br />

artisti singoli o associati. Nel corso<br />

dei primi due giorni saranno presentati<br />

film e documentari di partico<strong>la</strong>re valore.<br />

Nell'ultimo saranno presentati i corti<br />

dei cineasti salentini fra gli anni '60 e gli '80<br />

e vi sarà un in<strong>contro</strong> con Citto Maselli.<br />

<strong>Il</strong> Salento ha degli eccellenti registi come<br />

Winspeare (che ha partecipato con noi a<br />

Miracolo a sud-est realizzato a febbraio) o<br />

bravi come Del Prete (fuori concorso in<br />

questo festival). Tante sono le forme artistiche<br />

che nel nostro territorio rimangono<br />

inespresse perché non hanno una promo-<br />

zione, uno spazio espositivo. Pochi hanno<br />

capito quanto sia necessario creare una<br />

rete di sostegno sociale, istituzionale, di<br />

produzione. Poche sono le eccezioni: il<br />

Comune di Melpignano, in parte <strong>la</strong> Grecìa<br />

Salentina, <strong>la</strong> Provincia; anche l'Università<br />

degli Studi di Lecce, che senza un'espressa<br />

deliberazione, è diventata tra i maggiori<br />

promotori culturali e sociali e l'unico<br />

spazio sociale libero del<strong>la</strong><br />

città grazie al <strong>la</strong>voro di soggetti<br />

come Zei e l’Unione degli Universitari,<br />

guidati dall’idea che dal<br />

basso si costruiscono esperienze<br />

interessanti, oltre a sviluppare<br />

momenti di socialità o di conflitto.<br />

Come per i precedenti eventi organizzati<br />

da Zei anche questa volta si è stabilito<br />

che il nostro orizzonte doveva essere<br />

l'autogestione e <strong>la</strong> rete: autogestiamo i<br />

nostri progetti attraverso una ‘rete’ di soggetti<br />

che condividano il bisogno di essere<br />

parte attiva, soggetti sociali in movimento,<br />

liberi dal<strong>la</strong> repressione culturale a cui siamo<br />

costretti da anni, pensando più a quello<br />

che ci unisce e meno a quello potrebbe<br />

sembrare.<br />

Info: www.zei.le.it<br />

euro), mentre per quanto riguarda gli affidamenti,<br />

<strong>la</strong> quantità di posizioni deliberate<br />

è senz'altro notevole. Va inoltre sottolineato<br />

come siano stati potenziati i servizi offerti<br />

al<strong>la</strong> cliente<strong>la</strong> (tanto delle persone fisiche,<br />

quanto di quelle giuridiche), rendendo realmente<br />

possibile <strong>la</strong> scelta di Banca etica<br />

come proprio istituto di riferimento per l'operatività<br />

quotidiana<br />

Infine il 2003 è stato un anno di svolta e di<br />

espansione per l'intero sistema che ruota<br />

attorno a Banca etica. Pensiamo all'avvio<br />

dell'operatività di Etica sgr (società di<br />

gestione del risparmio che apre nuove prospettive<br />

d'intervento sul<strong>la</strong> responsabilità<br />

sociale d'impresa); al rafforzamento del<strong>la</strong><br />

partnership con il Consorzio di microcredito<br />

Etimos (attraverso il quale Banca etica<br />

interviene nel<strong>la</strong> cooperazione internazionale<br />

operando in oltre 20 paesi del Sud del<br />

mondo); all'impegno di diffusione del<strong>la</strong><br />

finanza etica in Europa (grazie a Sefea, <strong>la</strong><br />

Società europea finanza etica e alternatica,<br />

di cui Fabio Salviato è presidente); e,<br />

non da ultimo, al<strong>la</strong> nascita del<strong>la</strong> Fondazione<br />

responsabilità etica per promuovere <strong>la</strong><br />

ricerca e il dibattito su questi temi.<br />

Info: www.bancaetica.com<br />

★ post-it ★<br />

2 GIUGNO: NON SFILINO GLI OBIETTORI<br />

'L’Italia ripudia <strong>la</strong> <strong>guerra</strong>…' Per questo riteniamo che<br />

sia inopportuno festeggiare <strong>la</strong> Repubblica con una<br />

parata militare… In questo modo si tengono fuori<br />

tutti quegli uomini e donne <strong>italiane</strong> che rendono grande<br />

questa Repubblica senza imbracciare un fucile. <strong>Il</strong><br />

servizio civile… si pone come alternativo al<strong>la</strong> difesa di<br />

armi.<br />

Con queste parole l’Associazione obiettori nonviolenti<br />

si appel<strong>la</strong> al Presidente Ciampi <strong>contro</strong> <strong>la</strong> partecipazione<br />

al<strong>la</strong> parata militare del 2 <strong>giugno</strong> di una<br />

rappresentanza di volontari del servizio civile.<br />

L’inserimento dei volontari e delle volontarie tra<br />

i contingenti militari è un segnale di una pericolosissima<br />

omologazione, partico<strong>la</strong>rmente significativa<br />

per via del<strong>la</strong> <strong>guerra</strong> in Iraq e del<strong>la</strong> presenza<br />

militare italiana in quel paese.<br />

L’appello vuole dar voce ai tanti volontari del servizio<br />

civile che non si sentono rappresentati da<br />

coloro che hanno deciso che devono partecipare<br />

al<strong>la</strong> parata a fianco dei militari. Giovani che si<br />

identificano con i valori del movimento pacifista -<br />

<strong>la</strong> solidarietà e <strong>la</strong> giustizia.<br />

L’Associazione chiede ai volontari ed ai loro<br />

sostenitori di firmare l’appello affiché, nei prossimi<br />

giorni, questa richiesta arrivi forte e chiara al<br />

Presidente Ciampi.<br />

L’appello si trova sul sito www.obiezione.org.<br />

★ post-it ★<br />

2

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