14.06.2013 Views

Il 2 giugno nelle piazze italiane contro la barbarie della guerra - Arci

Il 2 giugno nelle piazze italiane contro la barbarie della guerra - Arci

Il 2 giugno nelle piazze italiane contro la barbarie della guerra - Arci

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

4 7 a n n i d i a r c i<br />

Attenzione, nasce l'<strong>Arci</strong><br />

Cerchiamo materiali e testimonianze<br />

Siamo nel 1957, a Firenze. Domani,<br />

26 maggio, e dopodomani si tiene<br />

una assemblea di persone, Circoli,<br />

Case del popolo. <strong>Il</strong> luogo dell'in<strong>contro</strong> è<br />

uno di quelli che ricordano<br />

le radici del municipalismo<br />

democratico:<br />

è il Pa<strong>la</strong>gio di Parte<br />

Guelfa.<br />

Vengono da una decina<br />

di città. Ci sono anche<br />

intellettuali, deputati,<br />

senatori, sindaci, sindacalisti. Saranno i<br />

protagonisti di un vero evento civile e<br />

sociale: <strong>la</strong> nascita dell'<strong>Arci</strong>.<br />

Sono tempi in cui vengono colpiti duramente<br />

i diritti dell'associazionismo di sinistra.<br />

Vengono chiusi, sgomberati, vietati<br />

molti Circoli. Per difendere questi diritti, per<br />

dare voce e forza a questo mondo associativo<br />

che rischiava di venire sradicato,<br />

ecco l'<strong>Arci</strong>.<br />

È un nome nuovo per mettere insieme<br />

radici profondissime.<br />

<strong>Il</strong> dipinto del Quarto Stato rappresenta una<br />

fiumana in cammino per affermare - questo<br />

trasmettono gesti e volti - diritti fondamentali.<br />

<strong>Il</strong> segretario del<strong>la</strong> Cgil, Giuseppe Di<br />

<strong>Il</strong> logo dell’<strong>Arci</strong> negli anni ‘70...<br />

Noi siamo un’associazione<br />

di promozione sociale<br />

47 anni dopo <strong>la</strong> sua fondazione - il 26 maggio<br />

del 1957 a Firenze - ci si continua a<br />

chiedere cos'è l'<strong>Arci</strong>. Segno del<strong>la</strong> sua vitalità<br />

del suo 'aderire' al<strong>la</strong> società. A ogni congresso<br />

<strong>la</strong> sua 'definizione' si di<strong>la</strong>ta e insieme<br />

se ne rilegge <strong>la</strong> sua storia, sempre più ricca.<br />

Riportiamo qui l'ultima, quel<strong>la</strong> contenuta<br />

nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione introduttiva al Congresso del<br />

2002.<br />

Noi siamo un’associazione di promozione<br />

sociale. Abbiamo scelto di essere parte del<br />

campo di forze più vitalmente interessate al<br />

cambiamento. Sul terreno del<strong>la</strong> socialità,<br />

del<strong>la</strong> cultura, del<strong>la</strong> solidarietà, dell'inclusione.<br />

Non surroghiamo i partiti, non tappiamo<br />

i buchi dello Stato sociale, non siamo a servizio<br />

di chi vuole servirsi - pro domo sua -<br />

delle istituzioni.<br />

Molti non lo sanno: l'atto di nascita dell'<strong>Arci</strong>,<br />

nel 1957, viene da una vigorosa spinta di<br />

autonomia. Erano tempi in cui le Case del<br />

popolo, i circoli dei <strong>la</strong>voratori, dei giovani,<br />

delle donne, le sedi dei movimenti popo<strong>la</strong>ri<br />

erano sottoposte a restrizioni pesanti, a<br />

repressioni, in quell'Italia spezzata dal<strong>la</strong><br />

Guerra fredda. L'<strong>Arci</strong> nasce come coordinamento<br />

deciso a difendere il patrimonio<br />

associativo e come luogo di sviluppo del<br />

arcireport<br />

Vittorio, osservando il dipinto di Pellizza da<br />

Volpedo, disse una volta: "Venivano certamente<br />

da una Casa del Popolo". Fa bene<br />

immaginare quel luogo come punto di partenza<br />

di una vicenda<br />

storica e sociale così<br />

grande. L'<strong>Arci</strong> con il<br />

tempo è diventata una<br />

Casa sempre più grande.<br />

Ha assunto via via<br />

nuove responsabilità,<br />

passando anche attraverso<br />

intemperie, siccità e alluvioni, per<br />

così dire.<br />

È radicalmente mutato il contesto storico,<br />

che richiede una nuova lettura<br />

nel profondo delle dinamiche<br />

sociali e civili. Quei<br />

giorni lontani di Firenze, il<br />

coraggio e <strong>la</strong> spinta di autonomia<br />

che emerse allora,<br />

sono nel nostro dna.<br />

Tutti dicono che l'<strong>Arci</strong> è figlia<br />

naturale del mondo progressista<br />

e di sinistra. È vero, anche se non<br />

tutti salutarono con felicità quel<strong>la</strong> nascita,<br />

troppo anoma<strong>la</strong> e libera, troppo poco conforme<br />

ai canoni dirigisti e gerarchici di<br />

... e quello degli anni ‘90<br />

libero associazionismo. Ad assistere quel<strong>la</strong><br />

nascita non c'erano i Grandi del<strong>la</strong> sinistra.<br />

La loro linea era quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> cosiddetta<br />

democratizzazione dell'Enal, un ente dopo<strong>la</strong>voristico<br />

erede di una omologa struttura<br />

fascista. Altra era l'idea dei nostri indisciplinati<br />

fondatori, che non accettavano quel<strong>la</strong><br />

forma autoritaria, burocratica, chiusa, di<br />

espressione associativa. Così nacque l'<strong>Arci</strong>,<br />

figlia naturale (si può dire anche illegittima)<br />

del<strong>la</strong> sinistra, poco amata dal<strong>la</strong><br />

Nomenk<strong>la</strong>tura che aveva in testa una rigida<br />

gerarchia. Una gerarchia che noi all'<strong>Arci</strong><br />

abbiamo, in un tempo lontano, dovuto subire,<br />

ma che non abbiamo mai accettato.<br />

L'impresa è stata lunga e difficile. Quasi<br />

sempre abbiamo contato sulle nostre sole<br />

forze. Ci sono stati momenti in cui l'<strong>Arci</strong> era<br />

in una situazione disperata. Qualche insigne<br />

capo del<strong>la</strong> sinistra disse freddamente:<br />

se non ce <strong>la</strong> fate, sciogliete<strong>la</strong>. Altri, per merito<br />

e fortuna, diedero il loro appoggio. Rare<br />

api. A unghie e denti ci siamo aperti <strong>la</strong> strada.<br />

Abbiamo riorganizzato il sistema <strong>Arci</strong>.<br />

Abbiamo ri<strong>la</strong>nciato l'iniziativa. Abbiamo<br />

<strong>la</strong>vorato sul risanamento. Abbiamo fatto<br />

politica associativa. E siamo qui, vivi.<br />

Dentro a ciò che c'é di vivo socialmente.<br />

qualche Papavero Rosso.<br />

Ma <strong>la</strong> storia di quel<strong>la</strong> nascita va raccontata<br />

bene. E a questo stanno <strong>la</strong>vorando Luigi<br />

Martini, operatore culturale e archivista<br />

sopraffino, insieme al presidente dell'<strong>Arci</strong><br />

Tom Benetollo.<br />

<strong>Il</strong> <strong>la</strong>voro è a buon punto, ma sarebbe<br />

importante e bello se in molti mettessero<br />

mano ai materiali degli anni Cinquanta, e<br />

alle testimonianze dei nostri vecchi e amati<br />

testimoni dell'epoca. L'obiettivo è semplice:<br />

costruire un quadro documentato, a<br />

forte profondità di campo, sul<strong>la</strong> nascita<br />

dell'<strong>Arci</strong>. E quindi su ciò che l'ha introdotta<br />

e ciò che l'ha seguita, nell'arco che va dal<strong>la</strong><br />

fine del<strong>la</strong> Seconda <strong>guerra</strong><br />

mondiale, con <strong>la</strong> riconquista<br />

degli spazi di libertà associativa,<br />

fino alle Giornate di<br />

Genova del Luglio 1960<br />

(spartiacque di un ciclo di<br />

storia dei movimenti popo<strong>la</strong>ri).<br />

Chi avesse materiali e testimonianze<br />

sull'epoca, è pregato di inviarli<br />

presso <strong>la</strong> Presidenza <strong>Arci</strong> nazionale, Via<br />

Monti di Pietra<strong>la</strong>ta 16, 00157 Roma.<br />

Info: presidenza@arci.it<br />

1.100.000 associati<br />

ed oltre<br />

Fino ad oggi l'andamento del tesseramento<br />

2004 sta mostrando dati che possiamo ritenere<br />

più che positivi: i dati a confronto con<br />

quelli del 2003 mostrano una crescita. <strong>Il</strong> tesseramento<br />

2003 con un aumento di oltre<br />

50.000 tessere ha riportato <strong>la</strong> nostra associazione<br />

ad avere 1.100.000 associati.<br />

I dati del tesseramento 2004 che ci stanno<br />

pervenendo, perciò, devono a maggior<br />

ragione essere letti con entusiasmo e devono<br />

caricarci positivamente nel nostro impegno<br />

quotidiano.<br />

Possiamo affermare sicuramente che <strong>la</strong><br />

nostra base associativa cresce: si consolidano<br />

punti di aggregazione e discussione nonostante<br />

le mille difficoltà. Tutto questo significa<br />

indubbiamente che il nostro modello<br />

associativo, le scelte operate sono valide ed<br />

esprimono le reali esigenze del<strong>la</strong> società<br />

civile. Vuole però soprattutto dire che i nostri<br />

circoli e comitati hanno saputo rispondere<br />

positivamente alle difficoltà del quotidiano<br />

nel confronto con istituzioni sorde, spesso<br />

contrapponendosi a progetti poco associativi<br />

ma a buon mercato. Dobbiamo radicare<br />

maggiormente <strong>la</strong> nostra associazione al sud,<br />

dove oggi abbia gruppi dirigenti all'altezza.<br />

Info: www.arci.it/associarsi<br />

4

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!