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che portava il titolo del luogo e dura tuttora col nome del SS.<br />
Crocifisso. In quell'oratorio si conservava un'effigie in legno<br />
del SS. Crocifisso, che si portava nelle vie per accompagnare i<br />
morti. Or nella citata storia del detto Gigante si legge, che<br />
nel 1623 un certo Battolo Caiazza, uomo di cattiva fama, fu<br />
di notte tempo barbaramente ucciso con un colpo di fucile.<br />
La mattina seguente si raccolsero intorno al suo domicilio,<br />
ch'era nelle adiacenze del luogo ove sorge la cappelletta di S.<br />
Croce al Canale, le confraternite, i religiosi e il clero con le<br />
proprie insegne, fra le quali vi era quella del SS. Crocifisso.<br />
Ma avviata la processione, il giovane che portava la detta<br />
immagine non potè sollevarla dal suolo, né staccarla dal<br />
muro, finché il cadavere non fu giunto nella chiesa ove fu<br />
seppellito. Allora potè prenderla agevolmente e riportarla nel<br />
proprio oratorio di S. Giovanni Battista, con gran meraviglia<br />
di quanti seppero tal fatto.<br />
Da quel giorno in poi la sacra immagine non fu portata<br />
più per le vie e, messa sopra un altare dell'oratorio, si cominciò<br />
a tenerle accesa una lampada e a dirle qualche messa<br />
con l'elemosine dei vicini. Nell'anno 1651 si pensò di venerare<br />
la sacra immagine in modo particolare. Perciò raccolte<br />
alcune elemosine, il giorno 5 maggio si cominciò, colla<br />
licenza del vicario foraneo, a chiamare il popolo colle campane,<br />
e nel detto giorno furono da Dio operati molti prodigi,<br />
che si trovano descritti nella citata storia del Gigante. Perciò<br />
fu deliberato di comune accordo celebrare in onore di essa<br />
una festa solenne e portarla in processione per le vie. Quindi<br />
chiesta ed ottenuta la licenza dell'Arcivescovo di Palermo D.<br />
Martino di Leone Cardenas e del vicario foraneo D. Santo<br />
Gigante, fu stabilito celebrarsi la festa nella prossima domenica,<br />
a dì 14 dello stesso mese.<br />
Non si può descrivere con quale pompa e solennità essa<br />
fu celebrata. Magnifico l'apparato in chiesa, immenso il concorso<br />
dei forestieri venuti dai vicini paesi per la fama prodigiosa<br />
della sacra immagine, riuscita ogni cosa in modo<br />
stupendo; ma quella che restò per sempre memorabile, per le<br />
meraviglie avvenute, fu la processione, che è descritta dif-<br />
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Prospetto della Chiesa del Purgatorio e Torre Civica (sec. XV).