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parte terza - Ciminna

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che portava il titolo del luogo e dura tuttora col nome del SS.<br />

Crocifisso. In quell'oratorio si conservava un'effigie in legno<br />

del SS. Crocifisso, che si portava nelle vie per accompagnare i<br />

morti. Or nella citata storia del detto Gigante si legge, che<br />

nel 1623 un certo Battolo Caiazza, uomo di cattiva fama, fu<br />

di notte tempo barbaramente ucciso con un colpo di fucile.<br />

La mattina seguente si raccolsero intorno al suo domicilio,<br />

ch'era nelle adiacenze del luogo ove sorge la cappelletta di S.<br />

Croce al Canale, le confraternite, i religiosi e il clero con le<br />

proprie insegne, fra le quali vi era quella del SS. Crocifisso.<br />

Ma avviata la processione, il giovane che portava la detta<br />

immagine non potè sollevarla dal suolo, né staccarla dal<br />

muro, finché il cadavere non fu giunto nella chiesa ove fu<br />

seppellito. Allora potè prenderla agevolmente e riportarla nel<br />

proprio oratorio di S. Giovanni Battista, con gran meraviglia<br />

di quanti seppero tal fatto.<br />

Da quel giorno in poi la sacra immagine non fu portata<br />

più per le vie e, messa sopra un altare dell'oratorio, si cominciò<br />

a tenerle accesa una lampada e a dirle qualche messa<br />

con l'elemosine dei vicini. Nell'anno 1651 si pensò di venerare<br />

la sacra immagine in modo particolare. Perciò raccolte<br />

alcune elemosine, il giorno 5 maggio si cominciò, colla<br />

licenza del vicario foraneo, a chiamare il popolo colle campane,<br />

e nel detto giorno furono da Dio operati molti prodigi,<br />

che si trovano descritti nella citata storia del Gigante. Perciò<br />

fu deliberato di comune accordo celebrare in onore di essa<br />

una festa solenne e portarla in processione per le vie. Quindi<br />

chiesta ed ottenuta la licenza dell'Arcivescovo di Palermo D.<br />

Martino di Leone Cardenas e del vicario foraneo D. Santo<br />

Gigante, fu stabilito celebrarsi la festa nella prossima domenica,<br />

a dì 14 dello stesso mese.<br />

Non si può descrivere con quale pompa e solennità essa<br />

fu celebrata. Magnifico l'apparato in chiesa, immenso il concorso<br />

dei forestieri venuti dai vicini paesi per la fama prodigiosa<br />

della sacra immagine, riuscita ogni cosa in modo<br />

stupendo; ma quella che restò per sempre memorabile, per le<br />

meraviglie avvenute, fu la processione, che è descritta dif-<br />

208<br />

Prospetto della Chiesa del Purgatorio e Torre Civica (sec. XV).

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