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parte terza - Ciminna

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V<br />

Persone illustri per bontà di costumi e santità di vita<br />

1. Fra Luca da <strong>Ciminna</strong>. — 2. P. Giambattista Castilluzzo. — 3. Suor Elisabetta<br />

Tippedi. — 4. Fra Michelangelo da <strong>Ciminna</strong>. — 5. P. Fr. Vincenzo<br />

Salanitro. — 6. P. Salvatore da Pantelleria. — 7. P. Santo Grech.<br />

1. Fra Luca da <strong>Ciminna</strong> nacque ivi e visse sempre nell'ex-convento<br />

di S. Domenico coll'abito di frate converso.<br />

Per ordine dei superiori fu addetto alla piantagione e alla<br />

cultura della vigna, nelle terre donate al detto convento dal<br />

marchese di Ceraci, e ivi passò gran <strong>parte</strong> della sua vita nella<br />

penitenza e nelle orazioni. Per attendere meglio a questi<br />

devoti esercizi, collocò in sito conveniente una grandissima<br />

croce; perciò quel luogo conservò per molto tempo dopo il<br />

nome della croce, quantunque questa fosse stata tolta e presa<br />

a piccoli pezzi dai fedeli per ricordo di lui.<br />

Stando ivi nell'orazione e nel fervore, Dio volle mostrar ne<br />

la santità con alcuni prodigi, che sono raccontati in un<br />

volume lasciato dai frati del convento e qui riferiti per curiosità<br />

dei lettori. Un giorno molti contadini zappavano nella<br />

detta vigna e pel molto lavoro erano afflitti da una gran sete,<br />

perché non avevano un recipiente per tirare l'acqua da un<br />

vicino pozzo. Fra Luca ne ebbe compassione e, andato ivi con<br />

una cesta di verghe, ve l'immerse dentro e, tira-tala fuori<br />

colma d'acqua, se la pose in ispalle e la portò ai poveri<br />

zappatori, con loro grande meraviglia e sollievo. Un altro<br />

giorno, trovandosi nella suddetta vigna con molti giornalieri,<br />

vide in aria un'anima, che se ne volava al cielo, t fatta ad essi<br />

premura d'inginocchiarsi, diceva loro additando<br />

246<br />

/a visione: Vedete, vedete là. Ma nessuno vedeva ciò che<br />

miravano gli occhi purgati del servo di Dio. Ed essendo stato<br />

lungo tempo in estasi a mirare fisso in quel punto, ritornò in<br />

sé stesso e mandò uno di essi in <strong>Ciminna</strong>, per sapere chi era<br />

spirato in quel momento. Infatti si seppe che era morta Suor<br />

Teda Gigante, donna di tanta perfezione, che il suo corpo<br />

mandava odore soavissimo e perciò fu sepolta con ogni<br />

onore sotto l'altare della Madonna di Libera Inferni nella<br />

Matrice. Una sera di venerdì di marzo, orando nella cappella<br />

del SS. Nome di Gesù a S. Domenico, egli fu visto da certo<br />

Alessandro Canzoneri sollevarsi dal suolo più di quattro<br />

palmi. Una volta predisse ad una signora gravida il sesso e le<br />

buone qualità del futuro figlio, come poi successe veramente.<br />

Dopo una vita passata nella perfezione religiosa, questo<br />

servo di Dio morì verso l'anno 1640 nella sudetta vigna, ove<br />

fu trovato morto ginocchioni innanzi la sua diletta croce. Il<br />

suo corpo fu con molta venerazione trasportato in <strong>Ciminna</strong> e<br />

posto in luogo distinto nella sepoltura dei frati in S.<br />

Domenico.<br />

2. P. Giambattista Castilluzzo nacque in <strong>Ciminna</strong> il 9<br />

aprile 1613 da Paolo e Domenica Castilluzzo, e fece <strong>parte</strong><br />

dell'ordine dei Minimi di S. Francesco di Paola. Ordinato<br />

sacerdote, percorse tutti i gradini della perfezione religiosa,<br />

possedendo ogni virtù in grado eminente. Ma si distinse in<br />

modo particolare nelle mortificazioni corporali e nel silenzio<br />

da lui osservato per quindici anni, onde divenne in fama di<br />

santità.<br />

Rifulse anche per la sua dottrina, essendo stato Maestro<br />

in sacra Teologia e poeta siciliano, di cui riferisco questa<br />

breve canzone riportata nella storia di Salerai, scritta dal P.<br />

Stanislao Cremona della Compagnia di Gesù e tuttora<br />

inedita:<br />

Cu li soi inganni lu munnu ci alletta,<br />

La carni cu lu spiritu fa lutta,<br />

247

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