Anno scolastico 2007/2008 Classe TERZA
Anno scolastico 2007/2008 Classe TERZA
Anno scolastico 2007/2008 Classe TERZA
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Introduzione all’ARCHEOLOGIA 2<br />
26 Febbraio <strong>2008</strong><br />
Nel secondo incontro, oltre a Paolo Toccarelli abbiamo incontrato un altro<br />
archeologo: Fabrizio Finotelli. Con loro due abbiamo visto gli strumenti che usa<br />
l’archeologo per scavare e cioè: cazzuole (che sono un tantino diverse da quelle<br />
usate dai muratori), palette per spostare la terra, ferretti per lo scavo di<br />
precisione, pennelli per pulire gli oggetti. Inoltre, protegge le mani con dei guanti<br />
e le ginocchia con un tappetino di gomma.<br />
Per mostrare cosa ha trovato, l’archeologo fa un disegno degli strati archeologici.<br />
La successione degli strati archeologici si chiama “stratigrafia”.<br />
Da pochi resti si più ricavare la pianta del sito e capire come era costruito un<br />
muro o, addirittura, tutta la casa…<br />
Abbiamo anche osservato numerose immagini e diapositive che si riferiscono al<br />
nostro territorio, l’Emilia Romagna e, in particolare ad Anzola dell’Emilia.<br />
Gli esperti ci hanno spiegato che Anzola sorge su un tratto di alta pianura creata<br />
dalla deposizione di sedimenti da parte dei corsi d’acqua che, scorrendo<br />
dall’Appennino, via via colmarono il mare Adriatico. L’accumulo dei sedimenti<br />
provocò l’abbassamento della crosta terrestre (fenomeno che tuttora accade)<br />
che insieme all’innalzamento degli alvei, determina la divagazione dei corsi<br />
d’acqua ed il conseguente accumulo di nuovi sedimenti nelle zone depresse.<br />
Tutti questi processi sono lentissimi, più di quanto occorre all’uomo per lasciare<br />
tracce profonde della propria presenza sul territorio.<br />
3