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Identificazione tecniche costruttive 1 - Comune di Castelvecchio ...

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FASE PRELIMINARE: CASTELVECCHIO CALVISIO Tecniche <strong>costruttive</strong> ricorrenti<br />

3 TIPI DI MURATURE<br />

I tipi <strong>di</strong> muratura ricorrenti nei centri storici della zona omogenea 4 sono accomunati dall’uso<br />

<strong>di</strong> pietra che, in base alla forma ed alle <strong>di</strong>mensioni degli elementi lapidei, nonché alla<br />

modalità <strong>di</strong> posa in opera, può <strong>di</strong>fferenziarsi in:<br />

• muratura in pietra squadrata <strong>di</strong>sposta a ricorsi orizzontali con malta a base <strong>di</strong> calce;<br />

• muratura <strong>di</strong> pietrame e malta a base <strong>di</strong> calce;<br />

• muratura <strong>di</strong> pietre irregolarmente squadrate e malta a base <strong>di</strong> calce;<br />

• muratura <strong>di</strong> pietrame con corsi <strong>di</strong> mattoni e malta a base <strong>di</strong> calce<br />

In base agli esempi osservati <strong>di</strong>rettamente (e<strong>di</strong>fici allo stato <strong>di</strong> rudere e scassi nelle murature<br />

provocati dal sisma o dall’abbandono) e in base alle osservazioni riscontrate dalle ricerche <strong>di</strong><br />

archivio possiamo definire che in tutti i tipi <strong>di</strong> muratura si riscontra la stesso modalità <strong>di</strong><br />

costituzione del muro che consta <strong>di</strong> due paramenti più o meno legati da <strong>di</strong>àtoni e semi<strong>di</strong>atoni<br />

al cui interno è sempre presente un nucleo <strong>di</strong> pietrame <strong>di</strong> riempimento e malta. La pietra<br />

utilizzata nella costruzione dei paramenti è <strong>di</strong> tipo calcareo, poiché era possibile reperirla in<br />

loco a quote relativamente basse e comode per l’estrazione; tale pietra si presentava facile<br />

alla lavorazione ed idonea alla presa con calce.<br />

Una particolare attenzione deve essere posta sulla muratura perimetrale della Chiesa <strong>di</strong> San<br />

Giovanni, nella facciata e in parte del fronte laterale è costituita da un paramento murario<br />

faccia a vista in pietra squadrata e levigata costituente un tempo la cinta muraria me<strong>di</strong>evale.<br />

All’interno della cinta muraria si riscontra una omogeneità dei materiali costruttivi utilizzati e<br />

delle <strong>tecniche</strong> applicate: i paramenti murari sono stati realizzati con blocchi <strong>di</strong> pietra<br />

irregolare e giunti <strong>di</strong> malta bastarda e presentano dei cantonali in blocchi <strong>di</strong> pietra squadrata<br />

La sezione dei setti murari si restringe con l’altezza variando dai 70-80 cm della base fino a<br />

50-60 cm ai livelli superiori.<br />

Vi è da sottolineare che nel comune <strong>di</strong> <strong>Castelvecchio</strong> Calvisio le murature presentano una<br />

chiara stratigrafia dovuta, come abbiamo già ripetuto al susseguirsi <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong><br />

sopraelevazione. L’impianto murario base si legge in maniera chiara nel primo or<strong>di</strong>ne delle<br />

murature perimetrali degli e<strong>di</strong>fici dove il paramento murario è costituito da conci in pietra<br />

calcarea <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong>sposti su ricorsi orizzontali e continui; interventi autonomi,<br />

invece, si <strong>di</strong>stinguono negli or<strong>di</strong>ni superiori dove spesso i paramenti presentano una tecnica<br />

<strong>di</strong> posa <strong>di</strong>fferente caratterizzata dall’impiego <strong>di</strong> conci irregolari posati su ricorsi <strong>di</strong>scontinui e<br />

non perfettamente orizzontali.<br />

La <strong>di</strong>fferenza tra il primo or<strong>di</strong>ne e quello superiore si riscontra anche nell’attenzione e<br />

accuratezza dei particolari costruttivi: se nel primo or<strong>di</strong>ne, infatti, sono ben evidenti<br />

ammorsature risolte senza soluzione <strong>di</strong> continuità lungo i corsi murari dei setti con uso <strong>di</strong><br />

blocchi in pietra squadrata in corrispondenza degli angoli in modo da realizzare dei cantonali<br />

a regola d’arte, in quello successivo i paramenti non presentano quasi mai ammorsature con<br />

i setti trasversali e ciò è determinato non solo dal fatto che non vi è contemporaneità <strong>di</strong><br />

realizzazione ma anche dalla particolare tipologia conclusiva dei setti trasversali che<br />

prevedevano una testata a conci squadrati <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni che sono quin<strong>di</strong> presenti a<br />

vista sulle facciate. “Dal punto <strong>di</strong> vista costruttivo, questa tecnica che si basa nel concludere i<br />

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