Identificazione tecniche costruttive 1 - Comune di Castelvecchio ...
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FASE PRELIMINARE: CASTELVECCHIO CALVISIO Tecniche <strong>costruttive</strong> ricorrenti<br />
5 TIPI DI ORIZZONTAMENTI<br />
Effettuando i sopralluoghi all’interno <strong>di</strong> alcuni e<strong>di</strong>fici 12 è stata notata la presenza <strong>di</strong> alcune<br />
tipologie <strong>di</strong> solai che si ripetono in tutto il borgo ed è opportuno pensare che risultino essere<br />
orizzontamenti caratteristici del luogo. Tali tipologie, che vengono successivamente descritte,<br />
sono le seguenti:<br />
• solaio in volte <strong>di</strong> mattoni in foglio;<br />
• solaio in legno;<br />
• solaio in putrelle e voltine.<br />
5.1 Volte<br />
Nel tessuto e<strong>di</strong>lizio <strong>di</strong> <strong>Castelvecchio</strong> Calvisio, la ripartizione orizzontale tra il piano terra ed il<br />
primo piano avviene spesso me<strong>di</strong>ante l’impiego <strong>di</strong> volte; le tipologie rilevate sono<br />
principalmente tre: le più antiche sono realizzate utilizzando la pietra (si <strong>di</strong>stinguono quelle<br />
realizzate <strong>di</strong>rettamente all’interno della roccia e quelle con conci in pietra), quelle più recenti<br />
sono in mattoni in laterizio principalmente <strong>di</strong>sposti in foglio.<br />
Tale tecnica, con l’evoluzione tipologica e costruttiva degli organismi e<strong>di</strong>lizi è stata trasferita<br />
anche nelle case ad arco e nei profferli <strong>di</strong> accesso al primo piano.<br />
“Volte del tipo monostrato <strong>di</strong> mattoni <strong>di</strong>sposti in foglio sono inserite negli organismi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong><br />
<strong>Castelvecchio</strong> Calvisio in sostituzione dei solai in legno 13 . Questi elementi sono realizzati<br />
in<strong>di</strong>pendentemente per essere portanti o <strong>di</strong> controsoffitto” 14 . Tali volte possono essere sia a<br />
botte, ad arco ribassato o a tutto sesto, che a pa<strong>di</strong>glione (quest’ultima tipologia risulta essere<br />
più elegante).<br />
La posa in opera avveniva senza l’ausilio <strong>di</strong> centinature lignee e quin<strong>di</strong> da un lato era più<br />
veloce da realizzare, dall’altro necessitava <strong>di</strong> buone maestranze in quanto la tenuta<br />
<strong>di</strong>pendeva dall’esatto sfasamento dei giunti e dalla qualità della malta solitamente a base <strong>di</strong><br />
gesso. Sull’estradosso, infine, veniva posato un rinfianco <strong>di</strong> materiale arido costipato che<br />
contribuiva alla resistenza totale del sistema così composto.<br />
L’ammorsamento con la muratura d’ambito avveniva attraverso la realizzazione <strong>di</strong> una<br />
traccia all’altezza dell’imposta della volta. Tale traccia veniva realizzata prioprio come<br />
rime<strong>di</strong>o costruttivo a seguito della sostituzione dei solai lignei con quelli voltati<br />
12<br />
E’ stato possibile effettuare il sopralluogo all’interno degli e<strong>di</strong>fici appartenenti all’area pilota scelta per il piano <strong>di</strong><br />
ricostruzione<br />
13<br />
Crolli dovuti a terremoti o verificatisi a seguito <strong>di</strong> incen<strong>di</strong> hanno spesso incentivato, soprattutto nel XVIII secolo<br />
tali interventi <strong>di</strong> sostituzione<br />
14 A. Zordan, op. cit.<br />
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