Scarica la Rivista completa - Provincia di Palermo
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L’OPINIONE<br />
Un biglietto da visita per il territorio<br />
Un traguardo che il <strong>Palermo</strong> e<br />
<strong>Palermo</strong> raggiungono. Una<br />
meta esaltante soprattutto perché<br />
arriva inattesa. E anche questa volta<br />
<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> è al fianco del<strong>la</strong><br />
squadra e del<strong>la</strong> società, del<strong>la</strong> città e del<br />
territorio provinciale che vivono una<br />
gioia insperata all’inizio del campionato.<br />
La conquista dell’Europa è certamente<br />
un momento storico, non solo per lo<br />
sport. La partecipazione dei rosanero<br />
al<strong>la</strong> Coppa Uefa è un fatto senza precedenti,<br />
un evento che, come Amministrazione<br />
<strong>Provincia</strong>le, siamo orgogliosi <strong>di</strong><br />
vivere. Senza autocelebrazioni ma consapevoli<br />
<strong>di</strong> aver contribuito a raggiungere<br />
quest’obiettivo.<br />
Quando tre anni fa decidemmo <strong>di</strong> sponsorizzare<br />
il <strong>Palermo</strong>, eravamo certi che<br />
questa avventura sarebbe stata presto entusiasmante.<br />
Abbiamo sempre creduto in<br />
questa società, anche dopo <strong>la</strong> prima promozione<br />
sfumata, fiduciosi che l’impe-<br />
gno del<strong>la</strong> squadra avrebbe sempre rispecchiato<br />
l’entusiasmo e <strong>la</strong> voglia <strong>di</strong> riscatto<br />
del<strong>la</strong> città e del<strong>la</strong> sua provincia. Al<br />
<strong>di</strong> là degli uomini in campo, siamo sempre<br />
stati convinti del progetto del presidente<br />
Zamparini che ha scelto <strong>Palermo</strong><br />
e <strong>la</strong> Sicilia non già per un puro calcolo<br />
economico, ma quale investimento sul<br />
calore <strong>di</strong> una terra capace <strong>di</strong> esprimere<br />
ancora <strong>la</strong> parte migliore dei suoi valori e<br />
a farlo puntando sempre sulle migliori<br />
professionalità.<br />
I risultati oggi ci danno ragione. Prima<br />
<strong>la</strong> conquista del<strong>la</strong> serie A dopo oltre<br />
trent’anni e oggi <strong>la</strong> partecipazione alle<br />
competizioni europee sono il segnale <strong>di</strong><br />
un impegno in nome dello sviluppo che<br />
passa anche attraverso il calcio.<br />
<strong>Palermo</strong> e <strong>la</strong> Sicilia si affermano nel panorama<br />
europeo, pronti - oggi più che<br />
mai - a giocare un ruolo da protagonisti,<br />
nello sport come nel<strong>la</strong> cultura, nelle attività<br />
produttive più tra<strong>di</strong>zionali come nel<br />
turismo. Uno sforzo comune per essere<br />
centro e non già periferia del<strong>la</strong> grande<br />
Nazione Europea oggi viene ripagato con<br />
il riconoscimento internazionale al nostro<br />
patrimonio monumentale, ai nostri paesaggi<br />
incontaminati, ai prodotti <strong>di</strong> qualità<br />
che <strong>la</strong> nostra terra produce.<br />
Con il <strong>Palermo</strong> in Coppa Uefa si aggiunge<br />
un nuovo biglietto da visita per<br />
questo territorio, guadagniamo un passaporto<br />
per l’Europa che è simbolo <strong>di</strong><br />
una crescita più complessiva del<strong>la</strong> collettività.<br />
Siamo certi che <strong>Palermo</strong> e <strong>la</strong> sua provincia,<br />
al <strong>di</strong> là dei risultati conquistati dai rosanero<br />
in campo, sapranno <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong><br />
essere all’altezza, sapranno aprire le<br />
porte all’Europa mettendo in mostra <strong>la</strong><br />
civiltà <strong>di</strong> un popolo, <strong>la</strong> tra<strong>di</strong>zionale accoglienza<br />
<strong>di</strong> una terra, <strong>la</strong> capacità <strong>di</strong> credere<br />
ancora in uno sport sano in cui <strong>la</strong> vittoria<br />
è il risultato <strong>di</strong> una sana competizione.<br />
Francesco Musotto<br />
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2<br />
Rosanero<br />
in Uefa,<br />
mai così in alto<br />
Dal<strong>la</strong> promozione al sesto posto in serie A. Si chiude<br />
un’annata in<strong>di</strong>menticabile per il <strong>Palermo</strong> calcio.<br />
La partecipazione al<strong>la</strong> prossima Coppa Uefa<br />
è un risultato <strong>di</strong> assoluto prestigio<br />
2004 <strong>Palermo</strong>-Triestina<br />
3-1 e <strong>la</strong> promozione in<br />
29maggio<br />
serie A. 29 maggio 2005,<strong>Palermo</strong>-Lazio<br />
3-3 sesto posto nel<strong>la</strong> massima<br />
serie e qualificazione per <strong>la</strong> Coppa<br />
Uefa. Un anno da incorniciare per i colori<br />
rosanero, do<strong>di</strong>ci mesi che non hanno<br />
precedenti nel<strong>la</strong> storia del calcio palermitano.<br />
Mai infatti nel<strong>la</strong> sua ultracentenaria<br />
storia <strong>la</strong> squadra rosanero aveva<br />
chiuso il torneo <strong>di</strong> serie A così in alto in<br />
c<strong>la</strong>ssifica. Il miglior piazzamento era un<br />
settimo posto nel campionato 1934-35,<br />
ricor<strong>di</strong> da archeologia sportiva. Ed a settembre<br />
oltre al campionato ci sarà pure<br />
quin<strong>di</strong> <strong>la</strong> Coppa Uefa, che seppur un po’<br />
oscurata negli ultimi anni dal<strong>la</strong> Champions<br />
League, rimane pur sempre una<br />
competizione <strong>di</strong> prestigio, come <strong>di</strong>mostra<br />
l’albo d’oro degli ultimi anni, Liverpool,<br />
Porto, Valencia, Cska Mosca.<br />
Una stagione ricca <strong>di</strong> pagine in<strong>di</strong>menticabili,<br />
iniziata con il tutto esaurito al<br />
Renzo Barbera, abbonamenti andati a<br />
ruba, pienone assicurato per tutto il campionato<br />
e botteghini chiusi. Poi il via a
settembre con l’esor<strong>di</strong>o vittorioso con il<br />
Siena e due prestigiosi pareggi a Mi<strong>la</strong>no<br />
contro l’Inter e a Torino contro <strong>la</strong> Juventus.<br />
Un momento <strong>di</strong> flessione, con <strong>la</strong><br />
brutta sconfitta casalinga con il Livorno,<br />
e poi un bel finale del girone <strong>di</strong> andata<br />
con <strong>la</strong> grande prestazione contro il Cagliari,il<br />
pareggio casalingo con il Mi<strong>la</strong>n<br />
e <strong>la</strong> vittoria <strong>di</strong> Roma contro<br />
<strong>la</strong> Lazio che consente<br />
a Corini e compagni <strong>di</strong><br />
chiudere <strong>la</strong> prima parte<br />
del torneo con 28 punti, al<br />
quinto posto insieme al<strong>la</strong><br />
Sampdoria. Il girone <strong>di</strong> ritorno<br />
parte con il pareggio<br />
3
4<br />
COPERTINA<br />
Buffon superato dal tiro <strong>di</strong> Brienza, il <strong>Palermo</strong> batte <strong>la</strong> Juventus capolista al Barbera.<br />
Sotto Luca Toni anticipa Antonioli e segna il primo gol contro <strong>la</strong> Sampdoria<br />
Il <strong>Palermo</strong> in Europa<br />
<strong>di</strong> Siena, e <strong>la</strong> sconfitta interna contro<br />
l’Inter. Poi nel giro <strong>di</strong> pochi giorni <strong>la</strong> vittoria<br />
<strong>di</strong> Firenze e quel<strong>la</strong> esaltante contro<br />
<strong>la</strong> Juventus, il 5 febbraio, grazie ad un<br />
gol <strong>di</strong> Franco Brienza, probabilmente <strong>la</strong><br />
prestazione più alta del<strong>la</strong> squadra in<br />
tutto il campionato. E’ il momento migliore<br />
del<strong>la</strong> stagione rosanero. La squadra<br />
offre un calcio champagne e da<br />
prova <strong>di</strong> grande soli<strong>di</strong>tà. Arrivano altre<br />
domeniche <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>vertimento come<br />
<strong>la</strong> splen<strong>di</strong>da partita con il Lecce e il successo<br />
contro <strong>la</strong> Roma in un Barbera al<strong>la</strong>gato.<br />
Si sogna <strong>la</strong> Champions League in<br />
un esaltante testa a testa con Sampdoria<br />
e U<strong>di</strong>nese. La sfida <strong>di</strong>retta casalinga con<br />
i friu<strong>la</strong>ni si chiude però con un tracollo<br />
(1-5). In un paio <strong>di</strong> trasferte,Livorno e
Il <strong>Palermo</strong> in Europa<br />
soprattutto Parma, <strong>la</strong> squadra sciupa preziosi<br />
vantaggi, ma arriva comunque <strong>la</strong><br />
sofferta vittoria nel derby al<strong>la</strong> Favorita<br />
FOTO: TULLIO PUGLIA<br />
con il Messina che permette al <strong>Palermo</strong><br />
<strong>di</strong> arrivare allo scontro <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> Genova<br />
ad un solo punto dal<strong>la</strong> Sampdoria. La<br />
COPERTINA<br />
beffa finale, sotto forma <strong>di</strong> un rigore inesistente,<br />
dopo aver dominato <strong>la</strong> gara, taglia<br />
le gambe al<strong>la</strong> squadra. Inizia il periodo<br />
<strong>di</strong>fficile, arriva <strong>la</strong> stanchezza, il<br />
gioco bril<strong>la</strong>nte del periodo invernale non<br />
c’è più, <strong>la</strong> Champions si allontana, ma il<br />
fieno messo in cascina basta, insieme ad<br />
una serie <strong>di</strong> pareggi, per centrare un<br />
sesto posto che bril<strong>la</strong>. Un risultato che<br />
ha il volto <strong>di</strong> Luca Toni con i suoi 20 gol,<br />
ma insieme a tanti protagonisti, da<br />
Brienza a Corini, da Zauli a Zaccardo,<br />
da Barzagli a Grosso, c’è il grande merito<br />
<strong>di</strong> Francesco Guidolin, il tecnico <strong>di</strong><br />
Castelfranco Veneto che è riuscito a<br />
dare una forte identità e un gioco convincente<br />
al<strong>la</strong> squadra. Il suo ad<strong>di</strong>o <strong>la</strong>scia<br />
quin<strong>di</strong> non poco rammarico nel popolo<br />
rosanero. Il progetto Zamparini però<br />
continua. E riparte con Del Neri.<br />
M.B.<br />
Foto Cianciolo - Pa<strong>la</strong>zzotto<br />
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6<br />
COPERTINA<br />
Del Neri, il nuovo timoniere d’attacco<br />
Il <strong>Palermo</strong> in Europa<br />
Il tecnico friu<strong>la</strong>no, che aveva già allenato a Partinico a fine anni ’80, punterà<br />
su una squadra più offensiva con due ali effettive e una seconda punta che vada in profon<strong>di</strong>tà<br />
Lo aveva detto che era contento, sod<strong>di</strong>sfatto e compiaciuto, che<br />
non vedeva l’ora <strong>di</strong> ricominciare. Conosceva già <strong>la</strong> Sicilia, per<br />
avere <strong>la</strong>vorato a Partinico, <strong>la</strong> citta<strong>di</strong>na a ovest <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> dove<br />
andrà ad abitare nei prossimi mesi. Ma non poteva certo prevedere<br />
un’accoglienza così festosa. Gigi Del Neri aveva previsto<br />
tutto, ma non aveva fatto i conti con l’effetto-Zamparini.<br />
Così, nel giorno del<strong>la</strong> sua presentazione ufficiale (avvenuta <strong>la</strong> sera<br />
<strong>di</strong> lunedì 6 giugno, allo sta<strong>di</strong>o “Renzo Barbera”), si è trovato<br />
<strong>di</strong> fronte ad una schiera foltissima <strong>di</strong> giornalisti e ad un migliaio<br />
<strong>di</strong> tifosi, molti dei quali non avevano fatto in tempo ad asciugarsi<br />
le <strong>la</strong>crime per <strong>la</strong> partenza improvvisa e dolorosa <strong>di</strong> Francesco<br />
Guidolin, l’allenatore del<strong>la</strong> promozione e del<strong>la</strong> qualificazione in<br />
Uefa. Del Neri è subito stato eletto nuovo beniamino del “Barbera”.<br />
Il popolo rosanero ha inneggiato al nuovo timoniere ed al<br />
patron che lo ha scelto e che da tempo lo inseguiva invano. “Del<br />
Neri – ha rive<strong>la</strong>to Maurizio Zamparini – come allenatore mi è<br />
sempre piaciuto. Lo avevo cercato subito dopo essere <strong>di</strong>ventato<br />
presidente del <strong>Palermo</strong>, quando <strong>la</strong> squadra era ancora in B, ma<br />
lui era contrattualmente legato al Chievo Verona”.<br />
Dopo <strong>la</strong> burrascosa esperienza nel<strong>la</strong> Roma ed il breve quanto singo<strong>la</strong>re<br />
matrimonio con il Porto, Del Neri cerca il ri<strong>la</strong>ncio a <strong>Palermo</strong>,<br />
ovvero in una piazza dove sarà “condannato” a vincere.<br />
Ripartirà dal sesto posto <strong>di</strong> Guidolin (miglior piazzamento assoluto<br />
in A del <strong>Palermo</strong>), ma non troverà una squadra <strong>di</strong> perfetti sconosciuti.<br />
Quando allenava il Chievo, infatti, ha avuto modo <strong>di</strong><br />
guidare gente come Barzagli, Corini, Santana, Barone e Morrone,<br />
che oggi sono in rosanero. “Considero <strong>Palermo</strong> una grande<br />
chance, una piazza in crescita, che si aspetta molto da me – aggiunge<br />
-. Spero <strong>di</strong> non deludere nessuno e <strong>di</strong> rega<strong>la</strong>re un buon<br />
calcio – ci tiene a precisare il nuovo allenatore -. Posso garantire<br />
serietà e applicazione nel <strong>la</strong>voro, voglia <strong>di</strong> fare, poi sarà il campo<br />
ad emettere il verdetto finale. Io, <strong>di</strong> certo, ce <strong>la</strong> metterò tutta.<br />
Comunque, per me Guidolin non rappresenta un problema, un’ere<strong>di</strong>tà<br />
pesante; non sono venuto a <strong>Palermo</strong> per sfidare Francesco,<br />
ma solo per fare il mio <strong>la</strong>voro. Spero solo <strong>di</strong> portare un buon calcio,<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>vertire <strong>la</strong> gente e <strong>di</strong> convincere <strong>la</strong> società”.<br />
Del Neri cambierà volto al <strong>Palermo</strong>, che non giocherà più con il<br />
4-3-2-1 tanto caro al suo predecessore, ma con un 4-1-3-2 molto<br />
e<strong>la</strong>stico, nel quale “le ali saranno ali e non me<strong>di</strong>ani – rive<strong>la</strong> il quasi<br />
55enne tecnico originario <strong>di</strong> Aquileia (U<strong>di</strong>ne) – e <strong>la</strong> seconda punta avrà il compito <strong>di</strong> agire in profon<strong>di</strong>tà, attaccando gli spazi<br />
e allungando <strong>la</strong> squadra”. Il perno del gioco sarà, ancora una volta, Corini. Proprio come nel Chievo Verona. “Ho avuto <strong>la</strong><br />
fortuna <strong>di</strong> prendere una squadra prima dell’inizio del<strong>la</strong> nuova stagione, potro’ quin<strong>di</strong> <strong>la</strong>vorare con estrema serenità – conclude<br />
il neoallenatore rosanero -. Non prometto niente, ma solo impegno e qualità del <strong>la</strong>voro”. Già, poi sarà il campo ad emettere<br />
il verdetto finale. I tifosi, il loro responso, lo hanno comunque dato. “Guidolin se n’è andato via e allora viva Del Neri”.<br />
Adolfo Fantaccini
FOTO: TULLIO PUGLIA<br />
Una delegazione del <strong>Palermo</strong> a Pa<strong>la</strong>zzo Comitini<br />
Il Consiglio provinciale ringrazia Guidolin<br />
FOTO: TULLIO PUGLIA<br />
Una targa in argento del Consiglio provinciale all’allenatore<br />
del <strong>Palermo</strong> Francesco Guidolin. L’ha<br />
consegnata, prima del fischio d’inizio dell’ultima partita<br />
del campionato dei rosanero al “Renzo Barbera”,<br />
il Presidente dell’assemblea <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Comitini Maurizio<br />
Gambino, su iniziativa del Presidente del<strong>la</strong> seconda<br />
commissione Michele Pergolizzi. “ Il Consiglio<br />
– sottolinea Gambino – si unisce al<strong>la</strong> festa <strong>di</strong> tutta<br />
una città e del<strong>la</strong> sua provincia, per il raggiungimento<br />
<strong>di</strong> un risultato storico, l’accesso a <strong>di</strong>sputare<br />
il prossimo anno il torneo per <strong>la</strong> coppa Uefa, che ci<br />
riempie <strong>di</strong> orgoglio. A Guidolin, uomo <strong>di</strong> grande senso<br />
civico, carattere e razionalità, va tutto il riconoscimento<br />
per avere preso per mano <strong>la</strong> squadra e condotta<br />
nelle alte sfere del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica <strong>di</strong> serie A.”<br />
7
8<br />
Speciale patrimonio<br />
LL’’AAccccaaddeemmiiaa ttoorrnnaa aa ccaassaa
Speciale patrimonio<br />
Dopo un lungo e accurato<br />
intervento <strong>di</strong> restauro,<br />
Pa<strong>la</strong>zzo Fernandez riapre le<br />
porte all’Accademia <strong>di</strong> Belle<br />
arti. L’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> via Papireto<br />
ospiterà anche mostre,<br />
conferenze e manifestazioni<br />
Q<br />
ualcuno lo aveva<br />
scritto, con un moto<br />
liberatorio, già nell’autunno<br />
del 1886,<br />
pochi giorni dopo l’inaugurazione<br />
in pompa magna e il<br />
giubilo dei notabili del<strong>la</strong> città. Un<br />
accorato ‘finalmente’, fuggito dal<strong>la</strong><br />
penna <strong>di</strong> un cronista dell’epoca,<br />
rivolto a quel<strong>la</strong> fal<strong>la</strong> grande come<br />
un cratere: per decenni <strong>Palermo</strong> non<br />
aveva avuto un’Accademia <strong>di</strong> Belle<br />
Arti, per decenni c’erano stati trafile<br />
burocratiche, polemiche, gran<strong>di</strong><br />
progetti ma altrettanto solenni<br />
defail<strong>la</strong>nce. Fino a quando con un<br />
decreto del 1879 venne istituito il<br />
“Regio istituto <strong>di</strong> belle arti”, con le<br />
Scuole <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno e del nudo, <strong>di</strong><br />
Scultura e Architettura. La sede praticamente<br />
c’era già: il Pa<strong>la</strong>zzo <strong>di</strong><br />
proprietà dell’Opera Pia Fernandez,<br />
che venne tempestivamente<br />
acquistato dal Comune, con l’onere<br />
<strong>di</strong> <strong>completa</strong>rne <strong>la</strong> realizzazione.<br />
Il cerchio si chiuse con il taglio del<br />
nastro: in prima fi<strong>la</strong>, Giuseppe Damiani<br />
Almeyda, il progettista, e Giovan<br />
Battista Basile, in veste <strong>di</strong> commissario<br />
governativo.<br />
Centoventi anni dopo, un’altra inaugurazione,<br />
un altro nastro. I tempi<br />
sono cambiati, <strong>di</strong> fanfare non se ne<br />
sente più il bisogno, ma intanto il<br />
Pa<strong>la</strong>zzo <strong>di</strong> via Papireto è stato chiuso,<br />
impacchettato, restaurato, quattro<br />
anni <strong>di</strong> <strong>la</strong>vori finanziati dal<strong>la</strong><br />
<strong>Provincia</strong> con 1 milione <strong>di</strong> euro, e<br />
un risultato tangibile, fatto <strong>di</strong> locali<br />
sicuri e moderni impianti, spazi<br />
agibili per tutti, aperti all’arte e al<strong>la</strong><br />
cultura, mentre gli studenti continueranno<br />
a frequentare le lezioni<br />
nel vicinissimo pa<strong>la</strong>zzo Morinelli<br />
<strong>di</strong> S. Rosalia e agli ex Mulini Vir-<br />
9
Speciale patrimonio<br />
ga, in corso dei Mille.<br />
“Il recupero <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Fernandez<br />
- sottolinea il presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />
Francesco Musotto – è stato<br />
una vera sfida. Il suo recupero è<br />
<strong>la</strong> rinascita <strong>di</strong> pagine fondamentali<br />
e affascinanti del<strong>la</strong> nostra storia.<br />
Tra le mura dell’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> via Papireto<br />
si sono incrociate vicissitu<strong>di</strong>ni<br />
politiche, fermenti culturali,<br />
talento e genialità. Oggi quel pa-<br />
“<br />
trimonio può rivivere e incrementare<br />
il suo valore”.<br />
Gli interventi hanno interessato tutto<br />
l’e<strong>di</strong>ficio, con i suoi 380 mq <strong>di</strong><br />
superficie su tre livelli, il corpo centrale<br />
e le ali <strong>la</strong>terali. Si è proceduto<br />
con <strong>la</strong> pulizia del pavimento originario<br />
del tardo ottocento, realizzato<br />
interamente in marmo bicromo<br />
bianco e nero; è stato <strong>completa</strong>mente<br />
rimossa <strong>la</strong> fascia in tra-<br />
Il recupero <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Fernandez - sottolinea<br />
il presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, Francesco<br />
Musotto – è stato una vera sfida. Il suo recupero<br />
è <strong>la</strong> rinascita <strong>di</strong> pagine fondamentali<br />
e affascinanti del<strong>la</strong> nostra storia.“Il recupero <strong>di</strong> Pa-<br />
”<br />
<strong>la</strong>zzo Fernandez - sottolinea il presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, France-<br />
vertino <strong>di</strong> 1,50 m. che correva lungo<br />
tutte le mura del piano terra (primo<br />
piano) e del<strong>la</strong> scalinata principale;<br />
sono stati ripristinati le mura<br />
originarie <strong>di</strong>pinte a stucco e il battiscopa<br />
in marmo decorato; all’esterno<br />
è stata recuperata <strong>la</strong> facciata<br />
originaria in tufo, che era stata<br />
ricoperta da uno spesso strato <strong>di</strong><br />
vernice <strong>di</strong> origine p<strong>la</strong>stica grigio<br />
scuro e appariva danneggiata in più<br />
punti.<br />
E ancora, sono stati realizzati ex novo<br />
tutti gli impianti (compreso quello<br />
per <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione sonora), con partico<strong>la</strong>re<br />
attenzione all’impianto <strong>di</strong><br />
smaltimento delle acque piovane e<br />
al sistema <strong>di</strong> grondaie; sono stati<br />
realizzati 11 locali per i servizi igienici,<br />
<strong>di</strong> cui uno per i professori e<br />
uno per i <strong>di</strong>sabili; con una variazione<br />
del progetto esecutivo, i tec-
Il pa<strong>la</strong>zzo presenta una ricca collezione<br />
<strong>di</strong> statue in gesso
Speciale patrimonio<br />
Il taglio del nastro per <strong>la</strong> riapertura <strong>di</strong> pa<strong>la</strong>zzo Fernandez<br />
nici dell’amministrazione provinciale,<br />
Fabrizio Di Bel<strong>la</strong> e Valerio<br />
Randazzo hanno stu<strong>di</strong>ato in loco e<br />
messo a punto una struttura tubo<strong>la</strong>re<br />
in acciaio, dal design moderno<br />
ed essenziale, che costituisce <strong>di</strong><br />
fatto <strong>la</strong> base portante delle travature<br />
dei tre so<strong>la</strong>i e ne ha aumentato<br />
considerevolmente <strong>la</strong> resistenza;<br />
sono state abbattute tutte le barriere<br />
architettoniche.<br />
Infine, sono stati restaurati gli infissi<br />
esterni; si è intervenuto sui singoli<br />
vani per mo<strong>di</strong>ficarne <strong>la</strong> destinazione<br />
d’uso e aumentarne <strong>la</strong> funzionalità;<br />
sono state consolidate le<br />
mura, che apparivano non sufficientemente<br />
solide nelle giunture<br />
murarie.<br />
“Ancora una volta - <strong>di</strong>ce l’assessore<br />
al Patrimonio, Marcello Ca-<br />
ruso – grazie all’impegno del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />
i citta<strong>di</strong>ni si riappropriano<br />
<strong>di</strong> un bene storico <strong>di</strong> grande bellezza<br />
e prestigio, che ospiterà mostre,<br />
conferenze, manifestazioni<br />
d’eccellenza legate anche all’atti-<br />
“ Tra le mura<br />
dell’e<strong>di</strong>ficio<br />
<strong>di</strong> via Papireto<br />
si sono incrociate<br />
vicissitu<strong>di</strong>ni politiche,<br />
fermenti culturali,<br />
talento e genialità<br />
”<br />
Un partico<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> struttura tubo<strong>la</strong>re<br />
in acciao sul soffitto, interamente<br />
ideata dallo staff tecnico del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
vità <strong>di</strong>dattica dell’Accademia”.<br />
Ma i riflettori saranno puntati anche<br />
sul<strong>la</strong> collezione <strong>di</strong> gessi, che<br />
attualmente conta circa 200 pezzi,<br />
<strong>di</strong> cui 100 esposti nelle sale del Pa<strong>la</strong>zzo,<br />
sul<strong>la</strong> videoteca e <strong>la</strong> biblioteca,<br />
che troverà spazio nei locali recuperati<br />
al piano terra.<br />
“Gli antichi volumi esistenti – spiega<br />
il presidente del cda dell’Accademia,<br />
Giovanna Bongiorno, che<br />
ha seguito costantemente il recupero<br />
e <strong>la</strong> riapertura - verranno ricatalogati<br />
e a questi si aggiungeranno<br />
nuove pubblicazioni, grazie<br />
al<strong>la</strong> campagna <strong>di</strong> acquisizioni già<br />
avviata e ai contatti con le istituzioni<br />
culturali e con gli enti pubblici<br />
del<strong>la</strong> Sicilia e del resto d’Italia”.<br />
Federica Certa<br />
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14<br />
Speciale patrimonio<br />
Pa<strong>la</strong>zzo delle Ferrovie,<br />
colpo grosso<br />
per <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>
Speciale patrimonio<br />
Al centro Francesco Musotto con l’assessore Marcello Caruso<br />
e, a sinistra, il <strong>di</strong>rettore generale Antonino Caruso<br />
Uno degli immobili più<br />
famosi <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
acquistato dall’amministrazione<br />
provinciale.<br />
Il suo utilizzo consentirà<br />
una riorganizzazione<br />
degli uffici e un abbattimento<br />
dei costi per affitti<br />
Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> pre<strong>la</strong>zione ha fatto <strong>la</strong><br />
<strong>di</strong>fferenza. La <strong>Provincia</strong> lo ha<br />
fatto valere e così uno dei pa<strong>la</strong>zzi<br />
più famosi <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> è entrato<br />
nel suo patrimonio immobiliare.<br />
Firmato dal presidente Francesco<br />
Musotto e dall’assessore al Patrimonio,<br />
Marcello Caruso, il contratto con le<br />
Ferrovie dello Stato per l’acquisizione da<br />
parte dell’Ente, del Pa<strong>la</strong>zzo <strong>di</strong> via Roma,<br />
storica sede delle Ferrovie. L’immobile<br />
è stato acquistato per 9 milioni e 300 mi<strong>la</strong><br />
euro esercitando il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> pre<strong>la</strong>zione<br />
previsto per gli Enti Locali. L’immobile,<br />
messo in ven<strong>di</strong>ta l’anno scorso, era<br />
stato infatti acquistato in prima battuta<br />
da un gruppo impren<strong>di</strong>toriale. Il Pa<strong>la</strong>zzo<br />
<strong>di</strong> via Roma, pregevole esempio <strong>di</strong> architettura<br />
dell’inizio del ventesimo secolo,<br />
occupa una superficie <strong>di</strong> circa 12.000<br />
metri quadri, dei quali 11 mi<strong>la</strong> coperti,<br />
ed è composto da cinque piani. All’interno<br />
c’è un vasto piazzale a<strong>di</strong>bito a parcheggio.<br />
Le Ferrovie, secondo il contratto,<br />
dovranno <strong>la</strong>sciare libero l’immobile, che<br />
è in buone con<strong>di</strong>zioni, in un periodo <strong>di</strong><br />
tempo massimo <strong>di</strong> due anni. L’acquisto<br />
consentirà al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> riorganizzare<br />
al meglio i propri uffici e risparmiare<br />
consistenti cifre per locazioni soprattutto<br />
per quanto riguarda il Provve<strong>di</strong>torato<br />
e l’Ufficio sco<strong>la</strong>stico provinciale che oggi<br />
incidono sul bi<strong>la</strong>ncio provinciale per<br />
circa 900 mi<strong>la</strong> euro l’anno.<br />
“Con <strong>la</strong> ristrutturazione <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Jung<br />
che <strong>di</strong>venterà il pa<strong>la</strong>zzo del Turismo e<br />
l’acquisizione del<strong>la</strong> sede storica delle Ferrovie<br />
– sottolinea il presidente Musotto<br />
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16<br />
– razionalizziamo <strong>la</strong> logistica dei nostri<br />
uffici e nel contempo contribuiamo al<strong>la</strong><br />
valorizzazione e al recupero del centro<br />
storico e in partico<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> zona nei pressi<br />
del<strong>la</strong> stazione, attraverso l’utilizzo <strong>di</strong><br />
e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> grande pregio”.<br />
“Un’operazione – aggiunge l’assessore<br />
Caruso – che nell’ottica del<strong>la</strong> riduzione<br />
dei canoni <strong>di</strong> affitto erogati dall’Ente, permetterà<br />
un grosso risparmio e una ulteriore<br />
razionalizzazione dell’organizzazione<br />
del <strong>la</strong>voro. La presenza del<strong>la</strong> stazione<br />
Centrale nei pressi del Pa<strong>la</strong>zzo, consente<br />
<strong>di</strong> usufruire più facilmente del<strong>la</strong> ferrovia<br />
Metropolitana per raggiungere il<br />
posto <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro, a tutto vantaggio del<strong>la</strong><br />
mobilità urbana”.<br />
L’acquisto del Pa<strong>la</strong>zzo delle Ferrovie è<br />
<strong>la</strong> seconda grossa operazione immobiliare<br />
decisa dal<strong>la</strong> Giunta Musotto in questi<br />
mesi e segue il recente acquisto dei<br />
pa<strong>di</strong>glioni delle Poste <strong>di</strong> Brancaccio che<br />
saranno destinati alle scuole superiori del<strong>la</strong><br />
zona per risolvere numerosi problemi<br />
logistici attualmente presenti negli Istituti<br />
<strong>di</strong> istruzione secondaria superiore del<strong>la</strong><br />
periferia citta<strong>di</strong>na.<br />
G.A.<br />
Speciale patrimonio<br />
Une<strong>di</strong>ficio fu<br />
Realizzato in piena epoca<br />
fascista, l’ex Pa<strong>la</strong>zzo delle<br />
Ferrovie non recepisce nessuno<br />
dei canoni dell’ architettura<br />
<strong>di</strong> quell’epoca, ma si presenta<br />
in stile tardo umbertino<br />
E<strong>di</strong>ficato negli anni Trenta su progetto<br />
dell’ingegnere Tommaso Lo<br />
Cascio, il Pa<strong>la</strong>zzo delle Ferrovie<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> si apre sul<strong>la</strong> via Roma, fra via<br />
Mi<strong>la</strong>no e via Gorizia, a poche centinaia<br />
<strong>di</strong> metri dal<strong>la</strong> Stazione centrale.<br />
La sua costruzione si inquadra in un più<br />
vasto programma e<strong>di</strong>lizio, che in quegli<br />
anni sconvolse il tessuto urbano del<strong>la</strong> città<br />
vecchia, con <strong>la</strong> demolizione del rione
Speciale patrimonio<br />
ori “regime”<br />
Conceria, che si estendeva da corso Vittorio<br />
Emanuele a via Ban<strong>di</strong>era, <strong>di</strong> alcuni<br />
pa<strong>la</strong>zzi nobiliari in piazza San Domenico<br />
e <strong>di</strong> parte del mercato del<strong>la</strong> Vucciria,<br />
per realizzare il taglio del<strong>la</strong> grande arteria,<br />
<strong>la</strong> via Roma, che avrebbe collegato<br />
<strong>la</strong> Stazione Centrale con i nuovi quartieri<br />
<strong>di</strong> espansione del<strong>la</strong> città.<br />
Il tracciato del<strong>la</strong> via Roma - che ancora<br />
oggi suscita <strong>di</strong>scussioni e polemiche fra<br />
architetti ed urbanisti, per l’in<strong>di</strong>scriminata<br />
scelta <strong>di</strong> abbattere monumenti e rioni<br />
<strong>di</strong> notevole rilievo storico ed artistico<br />
– venne realizzato in due tempi e con due<br />
<strong>di</strong>versi lotti <strong>di</strong> <strong>la</strong>vori, inquadrati come<br />
Piano <strong>di</strong> risanamento e Piano rego<strong>la</strong>tore.<br />
Il primo tratto del<strong>la</strong> nuova arteria, che andava<br />
da corso Vittorio Emanuele a via<br />
Cavour, ebbe inizio con lo sventramento<br />
del rione Conceria (1887 – 1889) e si<br />
l’ingegnere Tommaso Lo Cascio<br />
progettista del pa<strong>la</strong>zzo<br />
“<br />
Il fabbricato è in<br />
cemento armato,<br />
una tecnica<br />
<strong>di</strong> costruzione<br />
ancora poco<br />
adoperata a <strong>Palermo</strong><br />
negli anni Venti<br />
”<br />
17
18<br />
Il pa<strong>la</strong>zzo in costruzione nel 1929<br />
concluse, per <strong>la</strong> parte che andava dal<strong>la</strong><br />
via Ban<strong>di</strong>era a via Cavour, fra il 1903 e<br />
il 1908.<br />
Il secondo tronco, in <strong>di</strong>rezione opposta e<br />
cioè da corso Vittorio Emanuele al<strong>la</strong> via<br />
Lincoln, fu iniziato nel 1908 e ultimato<br />
nel 1922, in concomitanza con i <strong>la</strong>vori<br />
per <strong>la</strong> costruzione del grande ingresso<br />
monumentale da piazza Giulio Cesare,<br />
progettato da Giuseppe Capitò, che si protrassero<br />
fino al 1936.<br />
Il Pa<strong>la</strong>zzo delle Ferrovie, nasce in questo<br />
arco <strong>di</strong> tempo. La sua costruzione, iniziata<br />
nel 1929 e <strong>completa</strong>ta nel 1931, si<br />
estendeva su un’area <strong>di</strong> circa 3.500 metri<br />
quadrati, ed ebbe un costo <strong>di</strong> 4 milioni<br />
e 762 mi<strong>la</strong> lire.<br />
La Stazione Centrale <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> era sta-<br />
Speciale patrimonio<br />
ta inaugurata nel 1886 e il nuovo Pa<strong>la</strong>zzo<br />
costituiva un in<strong>di</strong>spensabile supporto<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento per il movimento<br />
ferroviario che si prospettava in<br />
grande espansione.<br />
In stile tardo umbertino, con qualche concessione<br />
all’Art Nouveau, l’e<strong>di</strong>ficio è in<br />
pietra a vista, con un bugnato nel<strong>la</strong> parte<br />
inferiore e si presenta con una struttura<br />
solida ed equilibrata, tipica peraltro<br />
del<strong>la</strong> maggior parte dei pa<strong>la</strong>zzi del<strong>la</strong> via<br />
Roma, una via poco aggre<strong>di</strong>ta, per fortuna!,<br />
da una e<strong>di</strong>lizia post bellica sciatta ed<br />
anonima, che è riuscita a deturpare gran<br />
parte <strong>di</strong> eleganti quartieri del<strong>la</strong> città, compresi<br />
fra il Politeama e <strong>la</strong> via Notarbartolo.<br />
Sebbene non inserito in alcuna delle pub-<br />
blicazioni artistiche su <strong>Palermo</strong>, che trattano<br />
gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> maggiore rilievo del<strong>la</strong><br />
città, il Pa<strong>la</strong>zzo delle Ferrovie, assume<br />
oggi un notevole valore storico e monumentale,<br />
quale esempio <strong>di</strong> una e<strong>di</strong>lizia<br />
pubblica assai pregevole, che ha sfidato<br />
gli anni mantenendo inalterato il suo aspetto<br />
solido e severo.<br />
Progettato e realizzato in piena era fascista,<br />
non recepisce tuttavia nessuno dei<br />
canoni del<strong>la</strong> nascente architettura del regime,<br />
che conta fra i suoi principali esponenti<br />
Marcello Piacentini, e che ritroviamo<br />
invece nel Pa<strong>la</strong>zzo del Banco <strong>di</strong> Sicilia,<br />
ma soprattutto nel Pa<strong>la</strong>zzo delle Poste,<br />
entrambi dello stesso periodo e prospicenti<br />
in successivi tratti del<strong>la</strong> via Roma,<br />
il primo in prossimità <strong>di</strong> corso Vit-
Speciale patrimonio<br />
torio Emanuele, il secondo nell’area dove<br />
sorgeva, prima delle demolizioni per<br />
il taglio del<strong>la</strong> nuova strada, il rigoglioso<br />
giar<strong>di</strong>no dell’Olivel<strong>la</strong>.<br />
Il Pa<strong>la</strong>zzo delle “Ferrovie dello Stato”,<br />
come si legge nel<strong>la</strong> parte alta del frontespizio,<br />
constava originariamente <strong>di</strong> quattro<br />
piani sul prospetto principale sul<strong>la</strong> via<br />
Roma e <strong>di</strong> tre su quelli <strong>la</strong>terali <strong>di</strong> via Mi<strong>la</strong>no<br />
e via Gorizia. Questi ultimi, negli<br />
anni Quaranta, con una sopraelevazione,<br />
furono equiparati in altezza al prospetto<br />
principale.<br />
All’interno dell’e<strong>di</strong>ficio ciascun piano è<br />
caratterizzato da un <strong>la</strong>rgo corridoio centrale<br />
che introduce nei vari uffici dove<br />
prima c’erano <strong>la</strong> Direzione compartimentale,<br />
l’ufficio personale, l’ufficio ragioneria,<br />
l’ufficio commerciale e l’ufficio<br />
trazione, con specifica competenza<br />
su tutto quanto riguarda locomotive e carri<br />
ferroviari e da cui <strong>di</strong>pendono le squadre<br />
delle officine <strong>di</strong> riparazione dei treni<br />
e i depositi delle locomotive.<br />
L’ufficio impianti elettrici, un tempo ospitato<br />
anch’esso nel Pa<strong>la</strong>zzo, dopo l’elettrificazione<br />
del<strong>la</strong> linea ferroviaria, era stato<br />
invece trasferito nel<strong>la</strong> vicina Stazione<br />
Centrale.<br />
L’intera struttura del fabbricato è in cemento<br />
armato, una tecnica <strong>di</strong> costruzione<br />
ancora poco adoperata a <strong>Palermo</strong> negli<br />
anni Venti, tanto che questo elemento<br />
fu considerato innovativo nel<strong>la</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />
pubblica del<strong>la</strong> città.<br />
L’ampio ingresso monumentale sul<strong>la</strong> via<br />
Roma, caratterizzato da tre archi, chiusi<br />
da una e<strong>la</strong>borata cancel<strong>la</strong>ta in ferro battuto<br />
e sovrastati da una lunga balconata,<br />
si apre su un atrio, che prende luce da due<br />
vetrate artisticamente istoriate e da un arco<br />
centrale che introduce in una vasta<br />
corte, dove si affacciano gli uffici del<strong>la</strong><br />
parte interna dell’e<strong>di</strong>ficio. All’ingresso<br />
<strong>di</strong> essa sorge una breve stele in marmo<br />
che sorregge due simboliche statue in<br />
bronzo. Al piano terra è ubicato un ufficio<br />
sanitario riservato ai ferrovieri, che<br />
tratta le pratiche <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà e gli infortuni<br />
del personale in servizio.<br />
Ultimato il 22 giugno del 1931 il pa<strong>la</strong>zzo<br />
delle Ferrovie venne solennemente<br />
inaugurato il 28 ottobre dello stesso anno,<br />
una data <strong>di</strong> rilievo in epoca fascista.<br />
Anna Pomar
20<br />
Diventerà <strong>la</strong><br />
“casa del turismo”<br />
Pa<strong>la</strong>zzo Jung in via Lincoln, al termine dei <strong>la</strong>vori<br />
<strong>di</strong> adeguamento, ospiterà l’Azienda provinciale<br />
per il turismo e gli uffici dell’assessorato.<br />
L’intervento <strong>di</strong> recupero interessa anche il giar<strong>di</strong>no<br />
Al via l’ultimo stralcio dei <strong>la</strong>vori<br />
per il restauro <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo<br />
Jung, l’e<strong>di</strong>ficio ottocentesco<br />
<strong>di</strong> via Lincoln. I <strong>la</strong>vori sono stati consegnati<br />
dall’assessore al Patrimonio<br />
Speciale patrimonio<br />
Marcello Caruso al<strong>la</strong> <strong>di</strong>tta E<strong>di</strong>lstrutture<br />
srl <strong>di</strong> Caltanissetta che si è aggiu<strong>di</strong>cata<br />
l’appalto. Gli interventi, per un<br />
importo complessivo <strong>di</strong> un milione e<br />
300 mi<strong>la</strong> euro circa, riguardano il com-<br />
pletamento del restauro, degli impianti<br />
tecnologici e <strong>di</strong> climatizzazione e <strong>la</strong><br />
realizzazione delle opere <strong>di</strong> cab<strong>la</strong>ggio.<br />
Pa<strong>la</strong>zzo Jung <strong>di</strong>venterà il “Pa<strong>la</strong>zzo del<br />
Turismo”: al suo interno infatti troveranno<br />
posto gli uffici dell’Aapit (Azienda<br />
autonoma provinciale per l’incremento<br />
turistico) e quelli dell’assessorato<br />
provinciale al Turismo, un punto<br />
<strong>di</strong> assistenza multime<strong>di</strong>ale ai turisti e<br />
un angolo per <strong>la</strong> degustazione dei prodotti<br />
tipici del territorio.<br />
“Questa destinazione - sottolinea il Presidente<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, Francesco Musotto<br />
- è in linea con le scelte dell’Amministrazione<br />
che mira allo sviluppo<br />
del territorio attraverso il sostegno<br />
a due comparti fondamentali, quello<br />
turistico e quello enogastronomico”.<br />
La <strong>Provincia</strong> ha già finanziato opere,<br />
<strong>completa</strong>te nel 2000, per un totale <strong>di</strong><br />
circa 2 milioni e mezzo <strong>di</strong> euro. I <strong>la</strong>vori<br />
hanno interessato una superficie<br />
totale <strong>di</strong> circa 6mi<strong>la</strong> metri quadri, sud-
Speciale patrimonio<br />
<strong>di</strong>visi tra piano terra, primo e secondo<br />
piano, più una serie <strong>di</strong> ammezzati e naturalmente<br />
il bellissimo giar<strong>di</strong>no. Sono<br />
stati consolidati i so<strong>la</strong>i lignei, risanata<br />
<strong>la</strong> parte ricostruita in cemento armato<br />
dopo i bombardamenti dell’ultima<br />
guerra, pre<strong>di</strong>sposti gli impianti antincen<strong>di</strong>o,<br />
<strong>la</strong> termoclimatizzazione e<br />
gli impianti elettrici per adeguarli alle<br />
norme Cei; sono state demolite alcune<br />
costruzioni realizzate all’interno del<br />
pa<strong>la</strong>zzo in tempi successivi.<br />
Inoltre, sono stati restaurati i prospetti<br />
esterni, quelli interni e le chiostrine.<br />
E ancora, si è provveduto ad una nuova<br />
fornitura <strong>di</strong> infissi, è stata consolidata<br />
<strong>la</strong> volta affrescata e i controsoffitti.<br />
“Con il <strong>completa</strong>mento <strong>di</strong> queste opere<br />
- aggiunge l’assessore Caruso - che<br />
speriamo possa avvenire ben prima dei<br />
18 mesi previsti, sarà restituito al territorio<br />
un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> grande pregio sotto<br />
il profilo storico ed architettonico”.<br />
Altri interventi, effettuati dagli ex lsu,<br />
sono stati in<strong>di</strong>rizzati al recupero dello<br />
splen<strong>di</strong>do giar<strong>di</strong>no.<br />
Nello spazio verde, ripreso da anni <strong>di</strong><br />
oblio e <strong>di</strong> abbandono, convivono oggi<br />
piante esotiche e piante me<strong>di</strong>terranee,<br />
in un suggestivo gioco <strong>di</strong> luci e ombre<br />
che creano un’atmosfera molto partico<strong>la</strong>re<br />
creata dal <strong>di</strong>segno irrego<strong>la</strong>re e<br />
sinuoso dei viottoli e dal<strong>la</strong> ricca collezione<br />
<strong>di</strong> piante rare, tra cui il Coccolus<br />
Laurifolius e il maestoso Ficus Macrophyl<strong>la</strong>,<br />
oltre al<strong>la</strong> palme e alle dracene.<br />
L’intervento <strong>di</strong> recupero è iniziato con<br />
una meto<strong>di</strong>ca pulizia dei parterre delle<br />
aiuole e dei percorsi; è stato quin<strong>di</strong><br />
avviato un programma <strong>di</strong> interventi sulle<br />
alberature, attraverso leggere potature<br />
dei rami secchi e delle foglie basali.<br />
In seguito si è passati al ri<strong>di</strong>segno<br />
delle bordure delle aiuole, nel rispetto<br />
del loro tracciato originario, al rifacimento<br />
dei sentieri e al restauro conservativo<br />
del tetto e degli esterni dell’alloggio<br />
del custode, attraverso <strong>la</strong><br />
messa in sicurezza del<strong>la</strong> copertura, il<br />
ripristino degli intonaci esterni, me<strong>di</strong>ante<br />
“scialbatura”, e <strong>la</strong> tinteggiatura<br />
dei prospetti.<br />
Stefania Giuffrè<br />
21
22<br />
FONTI ENERGETICHE<br />
EEnneerrggiiaa aalltteerrnnaattiivvaa,,<br />
Fonti energetiche alternative. E’<br />
ormai questa <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> d’or<strong>di</strong>ne<br />
che <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> ha adottato per i<br />
propri e<strong>di</strong>fici. In futuro <strong>la</strong> <strong>di</strong>pendenza<br />
energetica dell’Italia da fonti estere è destinata<br />
ad aumentare dall’attuale 50% al<br />
70% nel 2030, se non si trovano soluzioni<br />
alternative per <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong><br />
corrente elettrica. Inoltre l’utilizzo <strong>di</strong><br />
fonti alternative è importante per assolvere<br />
al protocollo <strong>di</strong> Kyoto, recepito dall’Italia<br />
quest’anno, che impone drastiche<br />
misure in tema <strong>di</strong> tute<strong>la</strong> ambientale .<br />
“La ricerca e l’utilizzo <strong>di</strong> fonti energetiche<br />
pulite, ancor <strong>di</strong> più in questo periodo<br />
che il costo del petrolio e degli idrocarburi<br />
in genere sta arrivando alle stelle –<br />
ha spiegato il Presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
Francesco Musotto – è un obbligo morale<br />
dal quale non si può esimere un’amministrazione<br />
moderna e attenta al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong><br />
ambientale”.<br />
“Dobbiamo <strong>la</strong>sciare alle generazioni future<br />
un mondo ancora vivibile – ha aggiunto<br />
Musotto – con l’utilizzo del vento,<br />
del sole e <strong>di</strong> energia rinnovabile possiamo<br />
La giunta<br />
l<strong>la</strong>a PPrroovviinncciiaa ssii rriinnnnoovvaa<br />
Pannelli so<strong>la</strong>ri,pannelli fotovoltaici, impianti eolici.<br />
Il protocollo <strong>di</strong> Kyoto non è una chimera per l’amministrazione<br />
provinciale che ha avviato un interessante programma<br />
<strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> fonti “pulite”<br />
garantire un futuro più sano ai nostri figli.<br />
La <strong>Provincia</strong> è uno dei primi enti che ha<br />
avviato l’uso <strong>di</strong> energia rinnovabile”.<br />
“Stiamo adeguando i nostri e<strong>di</strong>fici alle<br />
<strong>di</strong>rettive del protocollo <strong>di</strong> Kyoto, appena<br />
recepito all’Italia – ha aggiunto l’assessore<br />
alle risorse energetiche Raffale<br />
Loddo – Inoltre il settore energetico è<br />
strategico per lo sviluppo del territorio,<br />
e il nostro obbiettivo è garantirne il fabbisogno<br />
sempre nel rispetto dell’ambiente.<br />
Nel<strong>la</strong> definizione del piano energetico<br />
provinciale siamo presenti in <strong>di</strong>versi<br />
tavoli tecnici regionali nel settore<br />
del<strong>la</strong> ricerca”.<br />
IL SOLE IN ENERGIA<br />
ELETTRICA<br />
Con i pannelli fotovoltaici si trasforma<br />
l’energia so<strong>la</strong>re in elettrica. La <strong>Provincia</strong><br />
appalterà a breve i <strong>la</strong>vori per instal<strong>la</strong>re<br />
impianti capaci <strong>di</strong> produrre 20 kw <strong>di</strong><br />
picco, negli e<strong>di</strong>fici dove sono ospitati il<br />
liceo c<strong>la</strong>ssico Ugdulena <strong>di</strong> Termini Imerese,<br />
lo scientifico <strong>di</strong> Castelbuono Luigi<br />
Fail<strong>la</strong> Tedal<strong>di</strong>, l’Itc-Itg Duca degli Abbruzzi<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, oltre che sul tetto del<br />
Centro <strong>di</strong>rezionale <strong>di</strong> San Lorenzo a <strong>Palermo</strong>.<br />
Il costo <strong>di</strong> tutta l’operazione ammonta<br />
a 720 mi<strong>la</strong> euro <strong>di</strong> cui l’Amministrazione<br />
<strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Comitini si farà carico<br />
<strong>di</strong> coprire circa il 40% del<strong>la</strong> somma,<br />
pari a 316 mi<strong>la</strong> euro.<br />
A seguito del<strong>la</strong> pubblicazione dell’Apqe<br />
(Accordo <strong>di</strong> programma quadro energia)<br />
da parte dell’Assessorato regionale, <strong>la</strong><br />
<strong>Provincia</strong> ha presentato un centinaio <strong>di</strong><br />
schede <strong>di</strong> ricognizione progettuale con<br />
le quali sta concorrendo al bando per ottenere<br />
finanziamenti anche parziali.<br />
Le schede riguardano nel dettaglio, 46<br />
interventi per l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> impianti<br />
fotovoltaici in e<strong>di</strong>fici del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />
54 progetti per l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> im-
La giunta<br />
Anche sul tetto del Centro <strong>di</strong>rezionale <strong>di</strong> San Lorenzo sono stati instal<strong>la</strong>ti<br />
pannelli so<strong>la</strong>ri<br />
pianti <strong>di</strong> illuminazione per esterni sempre<br />
su e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> proprietà del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />
un progetto re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong> coibentazione<br />
finalizzato al risparmio energetico<br />
per l’incremento degli usi finali dell’energia<br />
e una campagna <strong>di</strong> informazione<br />
e sensibilizzazione all’uso <strong>di</strong> fonti rin-<br />
novabili e all’uso razionale dell’energia.<br />
Inoltre è in itinere uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità<br />
per <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> un campo fotovoltaico,<br />
da realizzare nel territorio provinciale,<br />
del<strong>la</strong> potenzialità <strong>di</strong> circa 1 MW da<br />
interconnettere con <strong>la</strong> rete elettrica.<br />
FONTI ENERGETICHE<br />
CON IL SOLE L’ACQUA<br />
CALDA<br />
Grazie all’adesione al progetto “Comune<br />
So<strong>la</strong>rizzato”, del Ministero dell’ambiente<br />
che coinvolge anche l’Enea a supporto<br />
delle pubbliche amministrazioni, <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
sta impiantando su 48 e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />
sua proprietà i pannelli so<strong>la</strong>ri per <strong>la</strong> produzione<br />
<strong>di</strong> acqua calda per i servizi sanitari.<br />
In una decina <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici sco<strong>la</strong>stici e<br />
sul tetto del Centro <strong>di</strong>rezionale, sono già<br />
operativi i nuovi sistemi <strong>di</strong> riscaldamento,<br />
negli altri e<strong>di</strong>fici rimanenti ci<br />
sono i cantieri già aperti. Il Ministero<br />
contribuisce con 630 milioni per l’acquisto<br />
dei materiali, il personale del<strong>la</strong> <strong>Palermo</strong><br />
Energia si sta occupando dell’instal<strong>la</strong>zione<br />
e del montaggio dei pannelli,<br />
mentre i fon<strong>di</strong> impegnati dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />
circa 400 mi<strong>la</strong> euro, serviranno per l’al<strong>la</strong>ccio<br />
dell’impianto esistente con il<br />
nuovo sistema. “<strong>Palermo</strong> Energia – sottolinea<br />
Antonino Caruso Presidente del<br />
Consiglio d’amministrazione – ha avviato<br />
con questo progetto una nuova fase<br />
<strong>di</strong> ampliamento dei propri compiti, inizialmente<br />
limitati al solo controllo degli<br />
impianti termici. Oggi, grazie ai corsi tenuti<br />
dall’Enea, il personale è qualificato<br />
per l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> pannelli so<strong>la</strong>ri, un<br />
settore in pieno sviluppo e che rappresenta<br />
il futuro in campo energetico”.<br />
EOLICO<br />
La <strong>Provincia</strong> ha pre<strong>di</strong>sposto uno stu<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> fattibilità per <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> un<br />
campo eolico del<strong>la</strong> potenzialità <strong>di</strong> 10<br />
MW ed è in itinere lo stu<strong>di</strong>o per un progetto<br />
definitivo. L’impianto che servirà<br />
circa <strong>di</strong>ecimi<strong>la</strong> famiglie, dovrà essere instal<strong>la</strong>to<br />
in un altopiano, nel territorio<br />
compreso tra Bolognetta, Ciminna, Godrano,<br />
Mezzojuso e Vicari. La produzione<br />
dei 10 megawatt sarà garantita da<br />
12 aerogeneratori <strong>di</strong> ultima generazione,<br />
<strong>di</strong> tipo a torre trip<strong>la</strong>, del<strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong><br />
50 metri. La forma delle pale e il loro angolo<br />
rispetto al<strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione del vento è<br />
variabile, un sistema che garantisce <strong>la</strong><br />
rotazione dell’elica anche quando l’intensità<br />
dal vento e molto bassa, infatti<br />
per far girare le pale bastano anche venti<br />
leggeri fino a 2 metri al secondo.<br />
Fabio G. Aiova<strong>la</strong>sit<br />
23
24<br />
AMBIENTE<br />
Il litorale che torna<br />
a vivere<br />
Il conto al<strong>la</strong> rovescia è iniziato: mancano<br />
465 giorni (così come previsto<br />
dal contratto), ovvero poco più <strong>di</strong> 15<br />
mesi, per vedere risanato e restituito al<strong>la</strong><br />
bellezza <strong>di</strong> un tempo circa un chilometro<br />
<strong>di</strong> costa palermitana sul litorale<br />
Oreto – Ficarazzi. Hanno infatti preso il<br />
via il 19 maggio le opere, finanziate dal<strong>la</strong><br />
<strong>Provincia</strong> con un importo <strong>di</strong> quasi 2<br />
milioni e 200 mi<strong>la</strong> euro, per <strong>la</strong> riqualificazione<br />
del<strong>la</strong> fascia costiera che si<br />
estende dal<strong>la</strong> Colonna dell’Immaco<strong>la</strong>ta<br />
fino allo stabilimento degli ex Bagni<br />
Virzì. Interventi che proseguiranno oltre<br />
<strong>la</strong> struttura balneare e fino all’altezza<br />
<strong>di</strong> via Albricci, ai pie<strong>di</strong> del<strong>la</strong> ex <strong>di</strong>scarica,<br />
per un totale <strong>di</strong> quasi mille me-<br />
tri. I <strong>la</strong>vori sono stati consegnati, al<strong>la</strong><br />
presenza del Presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
Francesco Musotto e dell’assessore all’Ambiente<br />
Aristide Tamajo, al<strong>la</strong> <strong>di</strong>tta<br />
vincitrice dell’appalto, il Consorzio Cooperative<br />
Costruzioni <strong>di</strong> Bologna e al<strong>la</strong><br />
Cooperativa Cea <strong>di</strong> Alcamo a cui è stata<br />
affidata l’esecuzione delle opere. Un<br />
passo propedeutico è stato comunque<br />
compiuto prima con <strong>la</strong> firma del<strong>la</strong> consegna<br />
al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> delle aree ad uso<br />
pubblico da parte del Comandante del<strong>la</strong><br />
Capitaneria <strong>di</strong> Porto, Ammiraglio Vincenzo<br />
Pace.<br />
“ Vogliamo ripristinare in questo tratto<br />
<strong>di</strong> costa – sottolinea il Presidente del<strong>la</strong><br />
<strong>Provincia</strong> Francesco Musotto – <strong>la</strong> sce-<br />
La giunta<br />
Hanno preso il via<br />
i <strong>la</strong>vori per il risanamento<br />
<strong>di</strong> un chilometro<br />
<strong>di</strong> fascia costiera<br />
dal Buccheri La Fer<strong>la</strong><br />
a via Albricci. In 15 mesi<br />
l’area cambierà volto<br />
nografia <strong>di</strong> un tempo inserita in un contesto<br />
ambientale con una maggiore presenza<br />
<strong>di</strong> spazi a verde, panchine, aree<br />
attrezzate e un’adeguata illuminazione.<br />
Stiamo rispettando in pieno <strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> <strong>di</strong><br />
marcia.<br />
Ogni intervento sarà realizzato nel rispetto<br />
del<strong>la</strong> natura e dell’ecosistema nel<br />
suo complesso”. In partico<strong>la</strong>re il progetto<br />
prevede <strong>la</strong> demolizione <strong>di</strong> alcune<br />
strutture fatiscenti, l’al<strong>la</strong>rgamento dei<br />
marciapie<strong>di</strong> esistenti, <strong>la</strong> realizzazione<br />
<strong>di</strong> una terrazza al <strong>di</strong> sotto del piano stradale<br />
che sarà dotata <strong>di</strong> un deposito, wc,<br />
infermeria, una sa<strong>la</strong> <strong>di</strong> attesa, un locale<br />
per <strong>la</strong> Capitaneria <strong>di</strong> Porto, un punto <strong>di</strong><br />
ristoro.<br />
La terrazza sarà anche coperta da una<br />
tettoia e abbellita con panchine, mentre<br />
è prevista pure un’area alberata con un<br />
palmeto dove saranno organizzati giochi<br />
per bambini.<br />
Si estenderà per 105 metri, <strong>di</strong> cui 25 a<br />
mare, invece, il pontile, in corrispondenza<br />
<strong>di</strong> via D’Aosta e che <strong>di</strong>venterà il<br />
naturale prolungamento del<strong>la</strong> strada,<br />
oltre <strong>la</strong> via Messina Marine. Il pontile,<br />
un tempo esistente, sarà adesso ripristinato,<br />
per <strong>di</strong>videre anche quel<strong>la</strong> che sarà<br />
una spiaggia attrezzata dal tratto <strong>di</strong> litorale<br />
aperto al<strong>la</strong> libera fruizione.<br />
“ Il nostro obiettivo – aggiunge l’assessore<br />
Tamajo – è quello <strong>di</strong> creare un contesto<br />
ambientale in armonia con <strong>la</strong> natura.<br />
Abbiamo in programma, successivamente,<br />
pure <strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> un centro<br />
<strong>di</strong> elioterapia con capanne e attrezzature<br />
idonee per offrire ai citta<strong>di</strong>ni <strong>la</strong> possibilità<br />
<strong>di</strong> riappropriarsi <strong>di</strong> una parte del<br />
suo lungomare che rendeva questa città<br />
ancora più unica nel<strong>la</strong> sua partico<strong>la</strong>rità”.<br />
Francesco Mazzo<strong>la</strong>
La giunta<br />
Trampolino <strong>di</strong> <strong>la</strong>ncio<br />
per i fon<strong>di</strong> europei<br />
Un rapporto del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, in col<strong>la</strong>borazione con i partner<br />
istituzionali locali, in<strong>di</strong>vidua le priorità strategiche<br />
del territorio provinciale per il nuovo quadro comunitario<br />
<strong>di</strong> sostegno 2007-2013<br />
Oltre cinquecento pagine in cui<br />
vengono fissate le priorità strategiche<br />
del territorio per <strong>la</strong> programmazione<br />
dei fon<strong>di</strong> strutturali che<br />
l’Unione Europea dovrà erogare nel periodo<br />
fra il 2007 e il 2013. Si chiude con<br />
questa corposa re<strong>la</strong>zione <strong>la</strong> prima parte<br />
dell’attività svolta dall’Unità <strong>di</strong> progetto<br />
“Programmazione 2013”. Fra le priorità<br />
in<strong>di</strong>viduate, solo a titolo d’esempio,<br />
basti citare il potenziamento del<strong>la</strong> raccolta<br />
dei rifiuti porta a porta, <strong>la</strong> realizzazione<br />
dei Centri comunali <strong>di</strong> raccolta e<br />
<strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> compostaggio, il recupero<br />
dei borghi rurali e delle opere <strong>di</strong> architettura<br />
industriale, <strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> un<br />
centro congressuale e <strong>di</strong> un centro fieristico,<br />
il <strong>completa</strong>mento e <strong>la</strong> costruzione<br />
<strong>di</strong> nuove scuole, <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> <strong>la</strong>ghetti<br />
collinari a uso irriguo, il sostegno<br />
al riconoscimento comunitario dei prodotti<br />
tipici, il potenziamento del<strong>la</strong> viabilità<br />
provinciale.<br />
Il <strong>la</strong>voro ha coinvolto 82 Comuni, 30 aggregazioni<br />
locali (Pit, Patti, Gal, Agenzie<br />
<strong>di</strong> Sviluppo e Unioni dei Comuni) e<br />
66 soggetti rappresentanti le forze economiche<br />
e sociali del territorio. “Questo<br />
rapporto - ha detto il Presidente Musotto<br />
- è per noi motivo <strong>di</strong> orgoglio. Da par<strong>la</strong>mentare<br />
europeo, sono membro del<strong>la</strong><br />
commissione temporanea sulle sfide e i<br />
“La <strong>Provincia</strong> ha e<strong>la</strong>borato uno stu<strong>di</strong>o importante che permetterà al territorio<br />
<strong>di</strong> sfruttare le risorse europee per valorizzare le sue enormi potenzialità”<br />
PROGRAMMAZIONE<br />
mezzi finanziari dell’Unione Europea al<strong>la</strong>rgata<br />
nel periodo 2007-2013. La commissione<br />
ha <strong>completa</strong>to il rapporto che<br />
tiene conto delle esigenze dei 25 Paesi<br />
dell’Unione. Ora si apre una battaglia<br />
<strong>di</strong>fficile, per stabilire le quote del Pil<br />
(Prodotto interno lordo) <strong>di</strong> ogni Paese da<br />
destinare ai fon<strong>di</strong> strutturali. Non sarà facile,<br />
a causa del<strong>la</strong> posizione assunta da<br />
Inghilterra, Francia, Germania, Danimarca,<br />
Svezia e Austria, che tendono a<br />
<strong>di</strong>minuire le quote. In attesa del<strong>la</strong> decisione<br />
<strong>la</strong> nostra Amministrazione ha e<strong>la</strong>borato<br />
un quadro importante, che permetterà<br />
al territorio <strong>di</strong> sfruttare le risorse<br />
europee per valorizzare le sue enormi<br />
potenzialità”.<br />
Obiettivo principale, in<strong>di</strong>viduato in questi<br />
mesi <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro dall’Unità <strong>di</strong> progetto<br />
guidata da Filippo Cangialosi, è <strong>la</strong> valorizzazione<br />
del rapporto fra l’uomo e il<br />
territorio come elemento <strong>di</strong> sviluppo sostenibile<br />
e competitivo. Da questa in<strong>di</strong>cazione<br />
<strong>di</strong>scendono una serie <strong>di</strong> priorità<br />
che, a livello strategico, dovrebbero condurre<br />
al miglioramento del<strong>la</strong> qualità<br />
del<strong>la</strong> vita. Le priorità, che passano sempre<br />
attraverso <strong>la</strong> centralità dell’uomo, riguardano<br />
il patrimonio ambientale, storico<br />
e monumentale, <strong>la</strong> realtà socio-culturale,<br />
le attività produttive, <strong>la</strong> ricerca<br />
scientifica, il sistema del<strong>la</strong> viabilità e dei<br />
trasporti, l’azione amministrativa.<br />
Il rapporto, trasmesso al<strong>la</strong> Regione e<br />
pubblicato sul sito del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
(www.provincia.palermo.it), è stato presentato<br />
al partenariato. All’incontro ha<br />
partecipato anche Giuseppe Scorciapino,<br />
responsabile dell’area <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
del Dipartimento regionale <strong>di</strong> Programmazione.<br />
“L’abbassamento proposto a<br />
Bruxelles - ha detto Scorciapino - per<br />
circa 26 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro, 20 dei quali destinati<br />
al Sud avrebbe inevitabili ripercussioni<br />
negative per <strong>la</strong> Sicilia. La Regione<br />
ha già chiesto che, in questa eventualità,<br />
lo Stato intervenga con fon<strong>di</strong> propri.<br />
Quello realizzato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Palermo</strong> è un documento apprezzabile,<br />
innanzitutto soprattuto per l’in<strong>di</strong>cazione<br />
dei costi e per l’attenzione rivolta al<strong>la</strong> ricerca<br />
scientifica. L’Amministrazione<br />
provinciale inoltre non ha avuto un ruolo<br />
invasivo rispetto agli altri partner”.<br />
Stefania Giuffrè<br />
25
26<br />
A Mauthausen <strong>la</strong> storia<br />
<strong>di</strong>venta memoria<br />
La <strong>Provincia</strong> è <strong>la</strong> prima<br />
istituzione siciliana<br />
ad avere apposto una targa<br />
nel tristemente famoso<br />
campo <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro nazista.<br />
Un’iniziativa che ha<br />
coinvolto, con <strong>la</strong> realizzazione<br />
<strong>di</strong> un Cd rom, gli studenti<br />
del liceo Benedetto Croce<br />
E’ <strong>la</strong> prima targa <strong>di</strong> una istituzione<br />
siciliana apposta sul muro del<br />
grande cortile d’ingresso del famigerato<br />
campo <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro nazista <strong>di</strong><br />
Mauthausen in<br />
Austria. Si tratta<br />
<strong>di</strong> una <strong>la</strong>pide in<br />
bronzo del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,realizzata<br />
dal maestro<br />
Biagio Governali,<br />
nel<strong>la</strong> quale<br />
vi sono <strong>di</strong>segnati<br />
i volti<br />
delle vittime<br />
e dei familiari<br />
in rilievo<br />
sul<strong>la</strong><br />
Trinacria stilizza-<br />
ta. Nel<strong>la</strong> targa si legge “Al<strong>la</strong> perenne<br />
memoria <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni e citta<strong>di</strong>ne<br />
d’Italia che <strong>la</strong>sciata <strong>la</strong> loro terra <strong>di</strong> Sicilia,<br />
non vi fecero più ritorno,<br />
annientati dal<strong>la</strong> ferocia<br />
nazifascista” in memoria<br />
delle 150<br />
mi<strong>la</strong><br />
vittime<br />
dell’Olocausto<br />
nel <strong>la</strong>ger.<br />
All’iniziativa,organizzata<br />
in<br />
occasione<br />
del 60° anniversario<br />
del<strong>la</strong> libera-
La giunta<br />
zione, hanno partecipato l’assessore ai<br />
<strong>di</strong>ritti umani e civili Giuseppe Colca e<br />
il presidente del consiglio Maurizio Gambino,<br />
che insieme ai consiglieri Giuseppe<br />
Badalì, Bernardo Mattarel<strong>la</strong> e Alessandro<br />
De Lisi, membro onorario dell’Aned<br />
(Associazione nazionale ex deportati)<br />
si sono recati a Mauthausen il 7<br />
maggio scorso. “La targa – ha affermato<br />
il vicepresidente Colca - è un monumento<br />
che riesce a esprimere il significato<br />
vero del<strong>la</strong> storia <strong>di</strong> un periodo che<br />
ha <strong>la</strong>sciato <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> sé una lunga scia <strong>di</strong><br />
sangue”.<br />
A Mauthausen si sono recati anche 24<br />
studenti del<strong>la</strong> V F del liceo scientifico<br />
“Benedetto Croce” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, accompagnati<br />
dal professore Nicolò A<strong>la</strong>gna,<br />
che hanno potuto usufruire del cofinanziamento<br />
per il viaggio da parte dell’amministrazione<br />
<strong>di</strong> pa<strong>la</strong>zzo Comitini.<br />
“Sono felice <strong>di</strong> aver preso parte a questo<br />
progetto – ha affermato De Lisi – che<br />
mi ha permesso <strong>di</strong> trascorrere un anno<br />
intero con gli studenti, i quali hanno avuto<br />
modo <strong>di</strong> venire a contatto con una<br />
realtà che conoscevano solo tramite i<br />
libri <strong>di</strong> storia”. I ragazzi, inoltre, coor<strong>di</strong>nati<br />
dal preside Giovan Battista Puglisi<br />
e dal professore Carmelo Botta,<br />
hanno realizzato un Cd rom, frutto del<br />
progetto “Mostra e seminari <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
sull’Olocausto”. “In questo Cd - ha detto<br />
Fabio Vennuria, uno degli studenti -<br />
abbiamo cercato <strong>di</strong> raggruppare i principali<br />
avvenimenti storici del 900, focalizzando<br />
l’attenzione sul periodo nazifascista,<br />
dopo aver visto film sull’Olocausto,<br />
letto poesie <strong>di</strong> Primo Levi, Quasimodo”.<br />
Nell’ambito dell’iniziativa,<br />
portata avanti nel corso dell’anno sco<strong>la</strong>stico,<br />
gli alunni sono stati impegnati<br />
in seminari, proiezioni, esposizioni sull’Olocausto<br />
e hanno avuto anche modo<br />
<strong>di</strong> incontrare l’ex deportato da Mauthausen<br />
Armando Gasiani, partigiano del<strong>la</strong><br />
brigata “Bolero” che ha raccontato ai<br />
ragazzi <strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> sua deportazione,<br />
mettendoli <strong>di</strong> fronte agli orrori del passato.<br />
Gasiani inoltre insieme al fratello<br />
Serafino, morto nello stesso campo <strong>di</strong><br />
sterminio, è stato tra i fondatori dell’Aned.<br />
Lucia Gennaro<br />
Alessia Giannusa<br />
IL PROGETTO<br />
Gli studenti testimoni del dramma<br />
In occasione del sessantesimo anniversario del<strong>la</strong> liberazione dei prigionieri dai<br />
campi <strong>di</strong> concentramento nazifascisti, <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> ha deciso <strong>di</strong> sponsorizzare un<br />
progetto e<strong>la</strong>borato dagli studenti del<strong>la</strong> 5º F del liceo scientifico “Benedetto Croce”<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />
L'iniziativa rientra in una più ampia campagna <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong>vulgazione dei<br />
<strong>di</strong>ritti umani che ormai da tempo ci vede impegnati.<br />
I ragazzi hanno anche compiuto un “Viaggio del<strong>la</strong> memoria”, come fatto storico<br />
- culturale, visitando uno dei luoghi dell'orrore, il campo <strong>di</strong> Mauthausen in Austria,<br />
a volere rappresentare il passaggio del testimone alle giovani generazioni.<br />
In questo campo <strong>di</strong> concentramento sono stati deportati circa ottocento siciliani,<br />
<strong>di</strong> cui centosessantasei palermitani e <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, per rendere omaggio ai suoi<br />
conterranei che da questo luogo non fecero più ritorno, ha voluto apporre nel “Museo<br />
nazionale italiano” una targa realizzata dallo scultore Biagio Governali <strong>di</strong> Corleone.<br />
Una <strong>la</strong>pide in cui sono sintetizzati il dramma, <strong>la</strong> sofferenza, e l'alienazione<br />
del<strong>la</strong> <strong>di</strong>gnità umana nel campo <strong>di</strong> sterminio. Ne è venuto fuori un capo<strong>la</strong>voro<br />
che è riuscito ad emozionare quanti hanno avuto modo <strong>di</strong> vederlo.<br />
Giuseppe Colca<br />
Vice presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
e Assessore ai Diritti Umani<br />
27
28<br />
IL PROGETTO<br />
L’angoscia<br />
e l’emozione<br />
Giornata uggiosa, con nebbia fitta,<br />
pioggia e anche nevischio. Insomma<br />
una <strong>di</strong> quelle tipiche <strong>di</strong> un inverno austriaco,<br />
nonostante fosse già trascorsa<br />
<strong>la</strong> prima settimana del mese <strong>di</strong> maggio.<br />
Mauthausen ha accolto con questo<br />
clima <strong>la</strong> delegazione del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, nel sessantesimo anniversario<br />
del<strong>la</strong> liberazione del campo<br />
<strong>di</strong> <strong>la</strong>voro nazifascista. Ma l’atmosfera<br />
è stata <strong>di</strong> grande gioia, per essere<br />
lì con i giovani del liceo Benedetto<br />
Croce a testimoniare che <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> non <strong>di</strong>mentica, unita all’angoscia<br />
nel ripercorrere quei luoghi<br />
dell’orrore.<br />
“ Abbiamo voluto ricordare – ha sottolineato<br />
il Presidente del Consiglio<br />
provinciale Maurizio Gambino – i tanti<br />
caduti senza nome troppo spesso <strong>di</strong>menticati.<br />
Un omaggio del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> per rappresentare<br />
<strong>la</strong> sensibilità dell’Amministrazione<br />
sui temi del<strong>la</strong> storia e dell’Olocausto<br />
in partico<strong>la</strong>re, come testimonianza<br />
<strong>di</strong> errori e aberrazioni che<br />
non devono più ripetersi. Per confermare<br />
l’importanza del<strong>la</strong> memoria per<br />
il futuro dell’umanità. Attribuiamo poi<br />
grande importanza al<strong>la</strong> presenza dei<br />
ragazzi a Mauthausen, quale tappa fondamentale<br />
del<strong>la</strong> loro formazione, sia<br />
come studenti ma soprattutto come uomini”.<br />
E come potranno mai <strong>di</strong>menticare, i<br />
rappresentanti del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, i forni<br />
crematori, il grande atrio d’ingresso<br />
del campo, <strong>la</strong> cosiddetta “porta dell’inferno”,<br />
<strong>la</strong> “sca<strong>la</strong> del<strong>la</strong> morte”, 186<br />
gra<strong>di</strong>ni che i deportati usavano per<br />
scendere nelle cave <strong>di</strong> granito, le <strong>di</strong>vise<br />
rigate dei prigionieri in mostra, le<br />
brande a castello ancora lì nelle fredde<br />
camerate, i fili spinati elettrificati,<br />
le finte docce nelle camere a gas?<br />
“Resteranno per sempre impresse<br />
nel<strong>la</strong> memoria – aggiunge il capogruppo<br />
Giuseppe Badalì - le parole<br />
<strong>di</strong> Armando Gasiani. Sono state come<br />
un pugno nello stomaco. I suoi<br />
tristi racconti come un film dell’or-<br />
rore: davanti ai nostri<br />
occhi scorrevano le immagini<br />
<strong>di</strong> detenzioni,<br />
violenze, uccisioni arbitrarie<br />
in quel luogo lugubre<br />
che per lungo tempo<br />
aveva sfruttato il <strong>la</strong>voro<br />
dei deportati, trasformandoli<br />
in scheletri<br />
umani e <strong>di</strong>ventando una<br />
fonte <strong>di</strong> profitti. Un punto<br />
<strong>di</strong> non ritorno dove<br />
<strong>di</strong>ventava fondamentale<br />
andare oltre le proprie in<strong>di</strong>vidualità.<br />
Dove per sopravvivere bisognava<br />
credere in qualsiasi cosa al <strong>di</strong> là del<strong>la</strong><br />
propria persona. Armando ha cre-<br />
Armando non ha mai <strong>di</strong>menticato<br />
La giunta<br />
duto, ce l’ha fatta, è sopravvissuto.<br />
Oggi, dopo tanto tempo, può raccontare<br />
<strong>la</strong> sua esperienza <strong>di</strong> vita”.<br />
F.M.<br />
Armando e Serafino Gasiani, fratelli, italiani, partigiani, conta<strong>di</strong>ni emiliani, furono<br />
deportati a Mauthausen, per <strong>la</strong>vorare e morire. Serafino è morto, Armando<br />
è tornato e per cinquant’anni è rimasto zitto. Adesso Armando par<strong>la</strong> molto con<br />
i giovani, ama ancora sua moglie Maria<br />
e <strong>la</strong> sua Bologna, e quando qualcuno<br />
gli chiede, racconta <strong>di</strong> aver visto<br />
e subito l’Europa ma<strong>la</strong>ta. Racconta<br />
le torture e <strong>la</strong> geografia scoperta<br />
con <strong>la</strong> sofferenza, le bastonate<br />
e <strong>di</strong> tutti quelli che nel campo austriaco<br />
non avrebbero mai immaginato<br />
<strong>di</strong> essere citta<strong>di</strong>ni europei. Moltissimi<br />
non avrebbero mai potuto<br />
ascoltare l’Inno al<strong>la</strong> Gioia, perché rimasti<br />
uccisi o peggio <strong>di</strong>menticati. Armando<br />
al<strong>la</strong> fine, dopo <strong>la</strong> guerra, ha fatto una vita qualsiasi, non è andato in par<strong>la</strong>mento<br />
ma ha manifestato il 2 agosto contro <strong>la</strong> strage fascista al<strong>la</strong> stazione <strong>di</strong><br />
Bologna, ha fatto lo sciopero generale almeno trenta volte, ha detto no al<strong>la</strong> guerra<br />
del Vietnam, del Libano, dei Balcani, dell’Iraq, due volte, ha votato perché le<br />
donne decidessero sul<strong>la</strong> loro gravidanza, oppure perché un amore potesse finire<br />
senza traumi legali. Ha <strong>di</strong>stribuito gli aiuti, insieme a molti altri italiani qualsiasi,<br />
nel Polesine, in Friuli, in Piemonte e nel Belice. Armando ha arrostito quintali<br />
<strong>di</strong> salsicce alle Feste de L’Unità, ha sperato nello scudetto al Bologna, ha<br />
aspettato molti autobus, è stato operato in ospedale, ha ringraziato Pertini per <strong>la</strong><br />
picco<strong>la</strong> pensione, ha guardato le nuvole sopra San Petronio, ha <strong>la</strong>sciato i fiori a<br />
Montesole e a Marzabotto e a Sant’Anna <strong>di</strong> Stazzema, ha cantato l’inno <strong>di</strong> Mameli<br />
anche se non ricorda tutte le parole, è tornato a Mauthausen molte volte:<br />
l’ultima è entrato dal portone con <strong>la</strong> ban<strong>di</strong>era e con molti ragazzi e ragazze <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />
ed io l’ho visto. Armando non ha mai <strong>di</strong>menticato Serafino e tutti i suoi<br />
compagni rimasti ammazzati, non ha mai <strong>di</strong>menticato <strong>la</strong> sua Europa ma<strong>la</strong>ta.<br />
Alessandro De Lisi<br />
Consigliere provinciale
La giunta<br />
Diritti umani e civili,<br />
SEMINARI<br />
l’importanza del<strong>la</strong> formazione<br />
<strong>Provincia</strong> e Università insieme<br />
nell’organizzazione <strong>di</strong> un ciclo<br />
<strong>di</strong> incontri che analizzano in<br />
chiave multi<strong>di</strong>sciplinare un<br />
tema <strong>di</strong> grande attualità<br />
La <strong>Provincia</strong> scende in campo anche<br />
all’Università: al via un binomio<br />
tra <strong>la</strong> facoltà <strong>di</strong> Scienze<br />
del<strong>la</strong> Formazione e <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Regionale<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> unite per <strong>la</strong> promozione<br />
dei <strong>di</strong>ritti umani.<br />
Il 19 maggio ha preso vita un ciclo <strong>di</strong><br />
seminari dal titolo “La Cultura dei Diritti<br />
Umani e Civili”, con cinque incontri,<br />
che si concluderanno il 16 giugno,<br />
promossi dal Master universitario<br />
<strong>di</strong> primo livello in “Tute<strong>la</strong> dei <strong>di</strong>ritti<br />
dei bambini e degli adolescenti” e<br />
finanziati dall’assessorato provinciale<br />
ai Diritti umani e civili.<br />
La facoltà <strong>di</strong> scienze del<strong>la</strong> formazione<br />
organizza i seminari e <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> è<br />
l’ente finanziatore. Diecimi<strong>la</strong> euro i<br />
fon<strong>di</strong> stanziati dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> per tutta<br />
<strong>la</strong> manifestazione.<br />
I seminari sono aperti a tutti, due docenti<br />
per volta par<strong>la</strong>no <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti umani<br />
attraverso un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare<br />
e multiculturale, analizzandoli da<br />
<strong>di</strong>versi punti <strong>di</strong> vista, da quello antropologico<br />
a quello pedagogico, dal<strong>la</strong> politica<br />
internazionale al <strong>di</strong>ritto penale.<br />
“<strong>Palermo</strong> è una città <strong>di</strong>fficile, che ha<br />
bisogno <strong>di</strong> gente che sviluppi questo<br />
settore – spiega l’assessore ai Diritti<br />
umani e civili, Giuseppe Colca - Quando<br />
è stato costituito questo assessorato,<br />
nel novembre 2003, ci siamo posti<br />
l’obiettivo <strong>di</strong> formare uomini che poi<br />
trasmettessero conoscenze nell’ambi-<br />
to dei <strong>di</strong>ritti umani. E <strong>di</strong> certo per <strong>la</strong><br />
formazione non esiste sede più opportuna<br />
dell’università. Abbiamo sviluppato<br />
questo tema a vari livelli – prosegue<br />
Colca -iniziando dalle scuole elementari,<br />
me<strong>di</strong>e inferiori e superiori. Ora<br />
all’università raggiungiamo il livello<br />
massimo del<strong>la</strong> cultura.<br />
Il nostro obiettivo non è soltanto formare<br />
gli uomini, ma anche formare i<br />
formatori.<br />
Per questo motivo <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />
con l’ateneo è così importante. Siamo<br />
veramente sod<strong>di</strong>sfatti -conclude l’assessore-<br />
<strong>di</strong> contribuire ad un’iniziativa<br />
così importante. Ma vorremmo fare ancora<br />
<strong>di</strong> più, per questo ci siamo recati<br />
al<strong>la</strong> Commissione per i <strong>di</strong>ritti umani <strong>di</strong><br />
Ginevra, per chiedere finanziamenti europei<br />
ai quali potere accedere”.<br />
“Abbiamo voluto affrontare questo ar-<br />
gomento –<strong>di</strong>ce <strong>la</strong> professoressa Annamaria<br />
Amitrano, coor<strong>di</strong>natrice del master<br />
– da molteplici punti <strong>di</strong> vista, dall’antropologia<br />
al <strong>di</strong>ritto penale. Dal<strong>la</strong><br />
politica internazionale al<strong>la</strong> pedagogia.<br />
Per questo i docenti che terranno i seminari<br />
provengono da esperienze professionali<br />
<strong>di</strong>verse e d’eccellenza.<br />
Questa è un’iniziativa molto importante<br />
che trasmette il segnale del<strong>la</strong> forte unione<br />
tra Università ed istituzioni in questo<br />
caso <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> regionale <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un obiettivo virtuoso: occuparsi<br />
<strong>di</strong> questo tema dovrebbe essere<br />
un obbligo per tutti. Senza bambini<br />
non ci sarebbero gli uomini <strong>di</strong> domani”.I<br />
seminari sono rivolti a <strong>la</strong>ureati e<br />
studenti. Gli incontri, si svolgono in via<br />
Pascoli, sede del<strong>la</strong> facoltà.<br />
Alessandra Galioto<br />
29
30<br />
Vacanze<br />
tutto gusto<br />
e natura<br />
Nuova proposta dell’Aapit che <strong>la</strong>ncia pacchetti week end<br />
in provincia al<strong>la</strong> riscoperta <strong>di</strong> sapori tipici<br />
e percorsi fra boschi e sentieri<br />
Più che un club esclusivo, un’orchestra<br />
<strong>di</strong> talenti, devoti al<strong>la</strong> sinfonia<br />
dell’ospitalità. Dove, invece<br />
del<strong>la</strong> solita musica con pezzi <strong>di</strong> repertorio,<br />
si sperimentano ritmi <strong>di</strong>versi e accattivanti,<br />
per un pubblico curioso a caccia<br />
<strong>di</strong> vacanze sfiziose. E lo sfizio più ir-<br />
resistibile, manco a <strong>di</strong>rlo, è <strong>la</strong> go<strong>la</strong>, che<br />
raccoglie proseliti lungo i fi<strong>la</strong>ri dei vitigni<br />
autoctoni, nelle cucine segrete dei<br />
maestri chef o tra i sentieri che serpeggiano<br />
nei boschi. L’idea ha il marchio<br />
Aapit, sul<strong>la</strong> scia del<strong>la</strong> politica turistica<br />
dell’Azienda del<strong>la</strong> provincia, che negli<br />
ultimi anni ha<br />
premiato modelli<br />
<strong>di</strong> vacanza<br />
alternative, lontano<br />
dai luoghi<br />
comuni dell’estate<br />
balneare e<br />
dalle cartoline<br />
tutte sole e<br />
spiaggia.<br />
Salvatore Sammartano<br />
“Abbiamo<br />
scelto il ‘club <strong>di</strong> prodotto’ – spiega l’assessore<br />
al Turismo <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Comitini<br />
e presidente Aapit, Salvatore Sammartano<br />
– come modalità organizzativa per<br />
mettere insieme un circuito <strong>di</strong> operatori<br />
e strutture in grado <strong>di</strong> dare ai clienti un<br />
prodotto nuovo, intrigante, quello dell’enogastronomia<br />
e del<strong>la</strong> natura. Con<br />
questi due <strong>di</strong>fferenti in<strong>di</strong>rizzi sono nati<br />
tre pacchetti per altrettanti week-end,<br />
che coinvolgono varie categorie <strong>di</strong> addetti<br />
ai <strong>la</strong>vori del settore”.<br />
Il primo pacchetto, “A scuo<strong>la</strong> in cantina”,<br />
naviga sull’onda lunga del<strong>la</strong> passione<br />
<strong>di</strong> Bacco, dai bianchi d’eccellenza<br />
dell’inzolia e del catarratto ai rossi corposi<br />
del Nero D’Avo<strong>la</strong>. Si può scegliere<br />
fra due <strong>di</strong>verse sistemazioni in agriturismo,<br />
a Santa Cristina Ge<strong>la</strong> o a Monreale;<br />
ph Bellomo
La giunta<br />
nei tre giorni <strong>di</strong> permanenza si visitano<br />
tre cantine, che per l’occasione si trasformano<br />
in sofisticate aule e in sale da<br />
pranzo per un brunch veloce o una cena<br />
goduriosa con i piatti tipici del<strong>la</strong> tra<strong>di</strong>zione<br />
siciliana; si imparano curiosità,<br />
vezzi e atout del mondo del vino, in<br />
presa <strong>di</strong>retta e con un buon bicchiere in<br />
mano, da centellinare con cura.<br />
E’tutta da gustare anche <strong>la</strong> proposta “Sicilia<br />
per gourmet”, dove al pernottamento<br />
in agriturismo si affiancano le<br />
cene “a tema” nei migliori ristoranti, <strong>la</strong><br />
spesa verace nei mercati storici <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />
e l’immancabile prova del cuoco<br />
per gli ospiti, ai fornelli dell’antica Vil<strong>la</strong><br />
Soresi, a Borgetto, sotto <strong>la</strong> supervisione<br />
del provetto monsù del<strong>la</strong> casa. Materia<br />
prima saranno rigorosamente i prodotti<br />
dell’azienda agrituristica, dal conta<strong>di</strong>no<br />
al consumatore. L’opzione “Natura e<br />
gusto”, infine, è una vera avventura: si<br />
soggiorna nelle case-vacanze o al centro<br />
per il turismo rurale nel cuore del bosco<br />
<strong>di</strong> Ficuzza, a 40 km dal capoluogo; si<br />
battono i percorsi più suggestivi dell’omonima<br />
oasi orientata, si pranza all’aria<br />
aperta con menù a base <strong>di</strong> carni e verdure<br />
al<strong>la</strong> griglia, come in un suggestivo<br />
p<strong>la</strong>teau campestre <strong>di</strong> Seurat; si cena in<br />
masseria, si esplorano gli anfratti <strong>di</strong><br />
Rocca Busambra e le pieghe delle valli<br />
dei mulini <strong>di</strong> Marineo, per concludere il<br />
viaggio tra gli agrumeti e gli ulivi mille-<br />
nari <strong>di</strong> una delle pochissime aziende siciliane<br />
che allevano ancora oggi il raro<br />
suino nero in<strong>di</strong>geno. Qui <strong>la</strong> tappa a tavo<strong>la</strong><br />
è praticamente obbligatoria, per assaggiare<br />
i formaggi e gli insaccati prodotti<br />
con meto<strong>di</strong> biologici. Tutte le informazioni<br />
utili sono <strong>di</strong>sponibili sul portale<br />
Aapit, www.palermotourism.com (sportello<br />
Aapit aperto al pubblico in piazza<br />
Castelnuovo 34, <strong>Palermo</strong>: 091-6058351;<br />
091-586338; 091-6058366).<br />
Un unico braccio operativo per gestire le<br />
prenotazioni e le adesioni degli impren<strong>di</strong>tori<br />
privati, partenze dai principali aeroporti<br />
italiani, pagamenti tutto compreso<br />
o al costo del solo soggiorno, il<br />
coor<strong>di</strong>namento dell’Aapit per armonizzare<br />
risorse e offerte, con una sguardo<br />
costante alle richieste degli utenti-viaggiatori,<br />
il ‘club <strong>di</strong> prodotto’ non è una rivoluzione<br />
<strong>di</strong>rompente ma un guizzo <strong>di</strong><br />
genialità spiccio<strong>la</strong> e molta voglia <strong>di</strong> reinventare<br />
il turismo, investendo sul patrimonio<br />
che c’è, sulle peculiarità che<br />
fanno del<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> uno<br />
scenario unico, irripetibile, ricco <strong>di</strong> sapori<br />
e votato al piacere, in tutte le sue declinazioni.<br />
“Stiamo estendendo <strong>la</strong> rete <strong>di</strong><br />
aderenti – spiega Patrizia Contino <strong>di</strong>rigente<br />
del club <strong>di</strong> prodotto enogastronomico<br />
– e verranno creati nuovi pacchetti,<br />
ma anche altri club <strong>di</strong> prodotto re<strong>la</strong>tivi a<br />
nuovi temi”.<br />
“L’inventiva è lo strumento più efficace<br />
TURISMO<br />
per dare impulso al settore – commenta<br />
Sammartano – in un quadro in cui proposte<br />
<strong>di</strong>verse dal solito, come quelle <strong>di</strong><br />
“Paese Albergo”, trovano estimatori<br />
sempre più convinti. La concorrenza è<br />
pressante, ma il nostro territorio ha tutte<br />
le caratteristiche per essere competitivo.<br />
E in questo senso il ruolo <strong>di</strong> un ente pubblico<br />
e <strong>di</strong> una pubblica amministrazione<br />
è senz’altro significativo: arrivare lì<br />
dove possono convergere gli interessi<br />
degli operatori <strong>di</strong> uno stesso comparto, e<br />
promuovere i settori più promettenti,<br />
quello enogastronomico, innanzitutto,<br />
ma anche quello del turismo congressuale,<br />
il turismo dei parchi naturali e il<br />
turismo culturale nei piccoli comuni<br />
d’arte del<strong>la</strong> provincia”.<br />
F.C.<br />
31
32<br />
L’INIZIATIVA<br />
Il museo del giocattolo <strong>di</strong> Bagheria<br />
La giunta<br />
L’arte s<br />
Successo <strong>di</strong> pubblico<br />
per <strong>la</strong> Notte dei Musei,<br />
manifestazione che ha visto<br />
23 siti a <strong>Palermo</strong><br />
e provincia aprire le porte ai<br />
visitatori fino a tarda sera<br />
Luci soffuse, le note del jazz, <strong>di</strong>screte<br />
e intriganti, per suggerire<br />
un mood d’altri tempi, decine e<br />
decine <strong>di</strong> visitatori con il naso per aria ad<br />
ammirare affreschi, pitture, manufatti, teche<br />
preziose, scampoli <strong>di</strong> storia e memorie<br />
del passato per una sera in versione<br />
“salottiera”. A fare gli onori <strong>di</strong> casa <strong>la</strong><br />
<strong>Provincia</strong> e l’Aapit, che, in col<strong>la</strong>borazione<br />
con il Comune <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, nove<br />
comuni del territorio, <strong>la</strong> Soprintendenza<br />
ai Beni culturali <strong>la</strong> Regione, l’Ati Federico<br />
II e l’associazione “Amici dei musei<br />
siciliani”, hanno aperto le porte al<br />
pubblico in 23 musei, dalle 19 <strong>di</strong> sabato<br />
14 all’01 <strong>di</strong> domenica 15 maggio.<br />
L’iniziativa, tornata ad accendere un weekend<br />
<strong>di</strong> primavera sul<strong>la</strong> scia del<strong>la</strong> manifestazione<br />
<strong>la</strong>nciata nel ’99 dal Ministero<br />
del<strong>la</strong> cultura francese, ha “arruo<strong>la</strong>to” spazi<br />
archeologici, musei privati, luoghi poco<br />
frequentati dai soliti itinerari turistici,<br />
“santuari” del<strong>la</strong> pittura.<br />
In lizza, a <strong>Palermo</strong>: Pa<strong>la</strong>zzo Abatellis, il<br />
museo archeologico “Salinas”, Pa<strong>la</strong>zzo<br />
Mirto, <strong>la</strong> Soprintendenza del mare, <strong>la</strong> Galleria<br />
d’arte moderna, il Museo internazionale<br />
delle marionette “A.Pasqualino”,<br />
il Museo Gemmel<strong>la</strong>ro, il Museo “I.Mormino-fondazione<br />
Banco <strong>di</strong> Sicilia”, il Museo<br />
del Mare, il Castello del<strong>la</strong> Zisa, il Museo<br />
del Risorgimento, Pa<strong>la</strong>zzo Asmundo;<br />
in provincia, il Museo del giocattolo<br />
(Bagheria), <strong>la</strong> Galleria civica “G.Scior-
La giunta<br />
otto le stelle<br />
La Soprintendenza del Mare a <strong>Palermo</strong><br />
e a destra l’Antiquarium <strong>di</strong> Solunto<br />
L’INIZIATIVA<br />
tino” (Monreale), il museo “Minà Palumbo”<br />
e il Museo civico comunale (Castelbuono),<br />
il Museo D’Aumale (Terrasini),<br />
il Museo “Mandralisca” (Cefalù),<br />
il museo del<strong>la</strong> Targa Florio (Collesano),<br />
l’Antiquarium “Himera” (Campofelice<br />
<strong>di</strong> Roccel<strong>la</strong>) l’Antiquarium “Solunto”<br />
(Santa F<strong>la</strong>via), il Museo Civico etnoantropologico<br />
e il Museo dell’Orologio<br />
“P.Scibetta” (Bisacquino), inaugurato proprio<br />
in occasione del<strong>la</strong> “Notte dei musei”.<br />
Bottega del<strong>la</strong> storica <strong>di</strong>nastia <strong>di</strong> orologiai<br />
Scibetta, alle prese con i misteri e gli ingranaggi<br />
del tempo dal 1830, espone gli<br />
strumenti, i materiali, <strong>la</strong> vecchia fonderia,<br />
gli esemp<strong>la</strong>ri più originali e innovativi.<br />
E tante belle intuizioni, frutto <strong>di</strong> un’<br />
atavica saggezza artigianale. L’ombelico<br />
del mondo può avere davvero <strong>la</strong>titu<strong>di</strong>ni<br />
oziose.<br />
“Dopo il successo <strong>di</strong> questa iniziativa–<br />
sottolinea il Presidente dell’Aapit Salvatore<br />
Sammartano – stiamo <strong>la</strong>vorando per<br />
rendere sempre fruibili i siti museali in<br />
fasce orarie più accessibili per i turisti<br />
ma anche per i citta<strong>di</strong>ni del territorio”.<br />
F.C.<br />
33
34<br />
BREVI<br />
Pa<strong>la</strong>zzo Sant’Elia e il Guggenheim<br />
Si riparte con <strong>la</strong> concessione<br />
al<strong>la</strong> Fondazione <strong>di</strong> New York<br />
La Giunta presieduta da Francesco Musotto<br />
ha ritirato l’atto deliberativo che era<br />
in <strong>di</strong>scussione in Consiglio provinciale,<br />
re<strong>la</strong>tivo allo statuto del<strong>la</strong> Fondazione S.<br />
Elia, contestualmente ha deciso <strong>la</strong> concessione<br />
<strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo S. Elia al<strong>la</strong> Fondazione<br />
Solomon R. Guggenheim <strong>di</strong> New<br />
York in comodato d’uso con oneri.<br />
“E’ una decisione – sottolinea Musotto –<br />
che servirà al raggiungimento <strong>di</strong> uno dei<br />
principali obbiettivi del mio programma<br />
elettorale, vale a <strong>di</strong>re <strong>la</strong> presenza a <strong>Palermo</strong><br />
del Museo Guggenheim, accelerando<br />
l’intera operazione”.<br />
“Non c’è dubbio – continua Musotto –<br />
che <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> un ente pubblico all’interno<br />
del museo sarebbe stato un elemento<br />
importante per il nostro territorio,<br />
un segnale <strong>di</strong> efficienza che avrebbe dato<br />
l’esempio in tutta Italia. Ma ci è sembrato<br />
più importante impe<strong>di</strong>re che tutto<br />
naufragasse sotto i colpi delle specu<strong>la</strong>zioni<br />
politiche”.<br />
Il ritiro del<strong>la</strong> delibera da parte del Presidente<br />
Musotto ha fermato l’acceso <strong>di</strong>battito<br />
che si era sviluppato in Consiglio<br />
provinciale e che aveva visto il centrosinistra<br />
partico<strong>la</strong>rmente critico in merito<br />
agli obiettivi del<strong>la</strong> Fondazione. Il<br />
centrodestra, pur con qualche <strong>di</strong>stinguo,<br />
aveva invece appoggiato l’atto deliberativo.<br />
Valle del Torto<br />
Il ricamo, opportunità <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro<br />
Per 40 donne <strong>di</strong> alcuni comuni del<strong>la</strong> Valle<br />
del Torto si aprono le porte del<strong>la</strong> picco<strong>la</strong><br />
impren<strong>di</strong>toria con <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong><br />
avviare <strong>la</strong> commercializzazione <strong>di</strong> ricami<br />
artistici all’estero. Di età compresa<br />
tra i 25 e i 50 anni, le signore <strong>di</strong> Montemaggiore<br />
Belsito, Aliminusa, Cerda, Sciara,<br />
Caccamo e Alia, per circa tre mesi,<br />
hanno seguito un corso <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong><br />
arte applicata al ricamo, secondo il progetto<br />
finanziato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, assessorato<br />
alle Attività produttive guidato da<br />
Nico<strong>la</strong> Vernuccio. In tutto 210 ore, 140<br />
Tra moda e corallo l’Ipsia “Me<strong>di</strong>”<br />
chiude in bellezza l’anno sco<strong>la</strong>stico<br />
<strong>di</strong> pratica e 70 <strong>di</strong> teoria, seguendo le in<strong>di</strong>cazioni<br />
delle ricamatrici tra<strong>di</strong>zionali<br />
del<strong>la</strong> Valle del Torto che fanno parte dell’associazione<br />
“Arte del ricamo”, presieduta<br />
da Giuseppina Gullo. “Abbiamo<br />
La giunta<br />
Una gioiosa kermesse tra, moda, musica, danza e teatro che ha coinvolto gli studenti<br />
dell’Ipsia “Enrico Me<strong>di</strong>” nel<strong>la</strong> cerimonia <strong>di</strong> chiusura dell’anno sco<strong>la</strong>stico<br />
nel pa<strong>di</strong>glione Ducrot ai Cantieri culturali del<strong>la</strong> Zisa. Momento centrale del<strong>la</strong> manifestazione,<br />
il defilèe organizzato grazie al contributo dell’assessorato provinciale<br />
alle Attivitàproduttive<br />
guidato<br />
da Nico<strong>la</strong> Vernuccio.Settantadue<br />
capi<br />
d’abbigliamento<br />
per<br />
“mattina”,<br />
“cocktail”,<br />
“sera” realizzati<br />
dalle stesse<br />
ragazze<br />
che, in 60,<br />
hanno sfi<strong>la</strong>to<br />
presentando<br />
le loro creazioni.<br />
“ Le studentesse – sottolinea <strong>la</strong> <strong>di</strong>rigente sco<strong>la</strong>stica Adriana Bongiorno –<br />
hanno indossato anche gli accessori <strong>di</strong> moda , sempre da loro realizzati durante<br />
lo svolgimento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>dattiche e tirocini <strong>di</strong> alternanza scuo<strong>la</strong> – <strong>la</strong>voro con<br />
coralli, pietre dure, strass e perline. Ma nel<strong>la</strong> manifestazione abbiamo voluto <strong>la</strong><br />
partecipazione <strong>di</strong> tutti i nostri studenti che si sono impegnati, ad esempio, nello<br />
spettacolo teatrale e nello staff tecnico per le luci”. Al<strong>la</strong> serata “Moda e corallo”<br />
, coor<strong>di</strong>nata dal<strong>la</strong> professoressa Rossel<strong>la</strong> Lo Bianco, hanno assistito 600<br />
spettatori che hanno potuto anche ammirare performance <strong>di</strong> danza moderna e<br />
c<strong>la</strong>ssica, teatro con <strong>la</strong> “Leggenda <strong>di</strong> Co<strong>la</strong>pesce”, musica con i brani suonati dagli<br />
stessi studenti dell’Istituto professionale per l’industria e artigianato.<br />
voluto consolidare <strong>la</strong> presenza dell’artigianato<br />
femminile nel tessuto produttivo<br />
del territorio - sottolinea il Presidente del<strong>la</strong><br />
<strong>Provincia</strong> Francesco Musotto - e in un<br />
settore, quello del ricamo siciliano, che<br />
oggi può davvero salire al<strong>la</strong> ribalta, anche<br />
nel campo del<strong>la</strong> moda, grazie a puntali<br />
promozioni e adeguate strategie”.<br />
“Tutte operazioni - aggiunge l’assessore<br />
Vernuccio che con il consigliere provinciale<br />
Franco Muscarel<strong>la</strong> ha preso parte<br />
al<strong>la</strong> cerimonia <strong>di</strong> chiusura del corso<br />
nel<strong>la</strong> sede <strong>di</strong> via Maria degli Angeli a<br />
Montemaggiore Belsito - che potranno<br />
combattere <strong>la</strong> <strong>di</strong>soccupazione e portare<br />
un’economia <strong>di</strong> stampo locale a trasformarsi<br />
in un processo <strong>di</strong> marketing <strong>di</strong> più<br />
ampio respiro”.
La giunta<br />
Gli olii <strong>di</strong> Mo<strong>di</strong>ca fra tra<strong>di</strong>zione<br />
e avanguar<strong>di</strong>a<br />
Da più <strong>di</strong> trent’anni Giuseppe Mo<strong>di</strong>ca – da<br />
Mazara del Vallo, c<strong>la</strong>sse ’53, studente del<strong>la</strong><br />
facoltà <strong>di</strong> Architettura e dell’Accademia<br />
<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze, romano d’adozione<br />
dall’87, intreccia le note <strong>di</strong> una melo<strong>di</strong>a<br />
segreta, lontano da sguar<strong>di</strong> avi<strong>di</strong> e curiosi,<br />
da rumori molesti, da parole assordanti.<br />
Lo ha fatto anche tra le quinte del Loggiato<br />
San Bartolomeo, nel<strong>la</strong> mostra promossa<br />
dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, realizzata da “Eidos” e curata<br />
dal critico d’arte Aldo Gerbino. L’esposizione,<br />
dal titolo L’enigma del tempo e<br />
l’alchimia del<strong>la</strong> luce, è un racconto intimo<br />
e un’antologia in 45 opere, realizzate dal<br />
1989 al 2005, tutte olii su tavo<strong>la</strong>. Come conchiglie,<br />
piccole prigioni dorate per l’eco delle<br />
onde, le opere <strong>di</strong> Mo<strong>di</strong>ca rievocano tratti<br />
dello stile e delle intuizioni tecniche dei<br />
gran<strong>di</strong> maestri del passato, che l’artista siciliano<br />
ha amato, stu<strong>di</strong>ato e interpretato come<br />
materia preziosa del<strong>la</strong> sua ispirazione.<br />
Tra i soggetti più “frequentati” dal pittore,<br />
architetture, donne, scorci <strong>di</strong> natura, un albero<br />
o le dune perfette delle saline, il suo<br />
stesso volto ritratto con gli occhiali e il profilo<br />
appena accennato, l’iso<strong>la</strong> delle ra<strong>di</strong>ci,<br />
rievocata senza retorica, come baluardo del<strong>la</strong><br />
memoria e luogo del<strong>la</strong> metafisica che <strong>di</strong>venta<br />
una sorta <strong>di</strong> unica e grande “città acquatica”<br />
ideale, come scrive il curatore Gerbino.<br />
I ricor<strong>di</strong> nebulosi, le vedute con o senza <strong>la</strong><br />
presenza umana, i pavimenti come mosaici<br />
arabi, le ragazze sinuose, gli “skyline”<br />
impalpabili sono le tappe <strong>di</strong> un viaggio tra<br />
tra<strong>di</strong>zione e avanguar<strong>di</strong>a.<br />
Con Mo<strong>di</strong>ca – ha annunciato il presidente<br />
Musotto – il ciclo <strong>di</strong> mostre del Loggiato si<br />
avvicina al capolinea, prima dell’ultima esposizione,<br />
in programma all’inizio dell’estate,<br />
e del<strong>la</strong> chiusura in vista dei <strong>la</strong>vori <strong>di</strong> restauro.<br />
I saloni dell’ex ospedale <strong>di</strong> Porta Felice<br />
ritroveranno funzionalità ed eleganza<br />
con nuovi impianti e una cospicua manutenzione<br />
dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />
Intanto, gli appuntamenti più prestigiosi<br />
con <strong>la</strong> creatività contemporanea saranno<br />
ospitati a Pa<strong>la</strong>zzo Fernandez, <strong>di</strong> nuovo sede<br />
dell’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />
Sarà un “trasloco” momentaneo, da luglio<br />
a <strong>di</strong>cembre, dal mare all’ex piana del fiume.<br />
F.C.<br />
MOSTRE<br />
De<strong>di</strong>cato a Bagheria, firmato Mario Liga<br />
Una lunga storia d’amore<br />
con Bagheria racchiusa per<br />
<strong>la</strong> prima volta in un’antologica<br />
a <strong>Palermo</strong>. Rimarrà in<br />
allestimento fino al 25 giugno<br />
a pa<strong>la</strong>zzo Sc<strong>la</strong>fani, messo<br />
a <strong>di</strong>sposizione dal Comando<br />
Militare Autonomo<br />
del<strong>la</strong> Sicilia, <strong>la</strong> mostra <strong>di</strong> Mario<br />
Liga, c<strong>la</strong>sse ’34, pittore<br />
nato e cresciuto nel<strong>la</strong> città<br />
dei pa<strong>la</strong>zzi baronali, dei sogni,<br />
dei visionari, che ha dato<br />
ra<strong>di</strong>ci e ispirazione ad altri<br />
gran<strong>di</strong> personaggi siciliani<br />
del<strong>la</strong> cultura, da Guttuso<br />
e Buttitta a Tornatore.<br />
E’ proprio Guttuso, che per Liga fu maestro, estimatore e amico, sembra essere<br />
<strong>la</strong> coscienza e il Virgilio <strong>di</strong> questa esposizione, 40 anni <strong>di</strong> emozioni, riflessioni,<br />
suggestioni de<strong>di</strong>cate a Bagheria ma magistralmente forgiate come<br />
le spirali <strong>di</strong> un’unica, vibrante idea sul<strong>la</strong> Sicilia, un po’ oscura un po’ accecante,<br />
terra del mito, delle contrad<strong>di</strong>zioni, del<strong>la</strong> passione, ma anche dell’oltraggio<br />
(Liga fu in prima linea nel denunciare lo scempio <strong>di</strong> Monte Catalfano).<br />
La mostra, sostenuta dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> e organizzata dal<strong>la</strong> C.g.s. <strong>di</strong> Stefano Pulvirenti,<br />
è naturalmente un libro aperto per chi conosce l’artista - molto amato<br />
anche fuori dai confini italiani ed europei - ma par<strong>la</strong> anche <strong>la</strong> lingua dei profani,<br />
fatta <strong>di</strong> paesaggi, negli occhi e nel<strong>la</strong> memoria, <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro e fatica, <strong>di</strong> spazi domestici<br />
che raccontano il quoti<strong>di</strong>ano con uno stile moderno e genuino.<br />
Settanta opere, quasi tutte realizzate con tecnica ad olio su te<strong>la</strong> o vetro, documentano<br />
dagli esor<strong>di</strong> nel ’65 alle contaminazioni con gli ambienti del<strong>la</strong> cultura<br />
bagherese e romana degli anni ’70, fino agli ultimi anni, e testimoniano l’incrol<strong>la</strong>bile<br />
fede del pittore nelle risorse dell’arte, in equilibrio tra creatività e<br />
concretezza, tra talento e impegno civile. Nei quadri <strong>di</strong> Liga c’è tutta <strong>la</strong> ricchezza<br />
del colore, tramandata dai fratelli Ducato, maestri del carretto siciliano,<br />
ma anche l’evasione <strong>di</strong> una simbiosi intima e partico<strong>la</strong>re con <strong>la</strong> natura.<br />
35
36<br />
STRADE PROVINCIALI<br />
Viabilità e pubblicità<br />
arriva il rego<strong>la</strong>mento<br />
Uno strumento normativo che detta con<strong>di</strong>zioni e modalità<br />
per <strong>la</strong> collocazione del<strong>la</strong> cartellonistica lungo <strong>la</strong> rete viaria,<br />
garantendo <strong>la</strong> sicurezza e favorendo <strong>la</strong> promozione<br />
delle attività impren<strong>di</strong>toriali<br />
Due cartelloni pubblicitari lungo <strong>la</strong> viabilità provinciale. Sopra lungo <strong>la</strong> S.P. 5<br />
(zona Piana degli Albanesi) - sotto alle porte <strong>di</strong> Valledolmo nel<strong>la</strong> S.P. 8<br />
La giunta<br />
La <strong>Provincia</strong> rego<strong>la</strong>menta <strong>la</strong> cartellonistica<br />
pubblicitaria nelle<br />
strade provinciali. Con un documento<br />
approvato dal Consiglio provinciale,<br />
l’assessorato al<strong>la</strong> viabilità si<br />
è dotato <strong>di</strong> uno strumento con il quale<br />
rego<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zioni e modalità per <strong>la</strong> collocazione<br />
<strong>di</strong> cartelloni pubblicitari lungo<br />
le strade che ha in gestione, circa<br />
330 per un totale <strong>di</strong> 2200 chilometri.<br />
“Seguendo quanto <strong>di</strong>sposto dal co<strong>di</strong>ce<br />
del<strong>la</strong> strada – ha spiegato il presidente<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Francesco Musotto<br />
– abbiamo rego<strong>la</strong>to <strong>la</strong> cartellonistica,<br />
per due fondamentali motivi: garantire<br />
<strong>la</strong> sicurezza<br />
degli automobilisti<br />
che potrebbero<br />
essere <strong>di</strong>sturbati<br />
da affissioni<br />
troppo<br />
invadenti o pericolose<br />
per <strong>la</strong><br />
loro collocazione<br />
e al tempo<br />
stesso mettere a<br />
<strong>di</strong>sposizione degliimpren<strong>di</strong>to-<br />
Filippo Cangemi<br />
ri un’opportunità <strong>di</strong> promozione delle<br />
loro attività attraverso una razionale<br />
e rego<strong>la</strong>mentata cartellonistica stradale.<br />
Uno strumento <strong>di</strong> fondamentale importanza<br />
per lo sviluppo economico del<br />
territorio”.<br />
Il testo che richiama <strong>la</strong> normativa nazionale<br />
impone le caratteristiche fondamentali<br />
che devono avere le pubblicità<br />
nelle strade. I colori, il tipo <strong>di</strong> illuminazioni,<br />
<strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza minima del<br />
margine del<strong>la</strong> carreggiata, le <strong>di</strong>mensioni<br />
e i punti dove non possono essere<br />
collocate, come ad esempio in prossimità<br />
<strong>di</strong> curve o nei bivi.<br />
“Nel nostro rego<strong>la</strong>mento – ha aggiunto<br />
l’assessore al<strong>la</strong> viabilità Filippo Cangemi<br />
– abbiamo previsto un adeguato<br />
periodo <strong>di</strong> tempo per dare <strong>la</strong> possibilità<br />
a tutti quelli che hanno già instal<strong>la</strong>to<br />
i cartelloni <strong>di</strong> mettersi in rego<strong>la</strong>.<br />
Per questo motivo abbiamo già<br />
avviato un censimento degli impianti<br />
già esistenti, che ci servirà per avere<br />
un più chiaro quadro del<strong>la</strong> situazione<br />
e per <strong>la</strong> stima del<strong>la</strong> tariffazione,<br />
che comprende una quota per occu-
La giunta<br />
pazione del suolo pubblico e i <strong>di</strong>ritti<br />
<strong>di</strong> pubblicità.”<br />
La rego<strong>la</strong>mentazione del<strong>la</strong> cartellonistica<br />
pubblicitaria nelle strade provinciale<br />
si artico<strong>la</strong> su due piani, <strong>la</strong> tariffazione<br />
del<strong>la</strong> pubblicità, stabilita<br />
dal<strong>la</strong> Giunta, che varia a seconda del<strong>la</strong><br />
<strong>di</strong>mensione, del<strong>la</strong> tipologia <strong>di</strong> cartellone<br />
e del luogo dove viene collocato,<br />
e una seconda quota, approvata<br />
dal Consiglio provinciale che riguarda<br />
l’eventuale l’occupazione del suolo<br />
pubblico. Questa seconda quota<br />
verrà calco<strong>la</strong>ta in percentuale sul<strong>la</strong> tariffa.<br />
In futuro in base all’offerta <strong>di</strong> mercato<br />
al <strong>Provincia</strong> valuterà l’ipotesi dell’istituzione<br />
<strong>di</strong> fasce <strong>di</strong> tariffa per tipologia<br />
<strong>di</strong> strada e <strong>di</strong> collocazione dei<br />
cartelli.<br />
Fabio G. Aiova<strong>la</strong>sit<br />
STRADE PROVINCIALI<br />
Le norme in tema <strong>di</strong> affissioni e cartelli pubblicitari<br />
Icartelli e le insegne fuori dai centri abitati non devono superare <strong>la</strong> superficie <strong>di</strong> 6 m 2 , mentre quelli posti in aderenza ai<br />
fabbricati possono raggiungere i 20 m 2 . Le sagome e i colori (in partico<strong>la</strong>re il rosso) dei cartelli e delle insegne d’esercizio<br />
non devono generare confusione con <strong>la</strong> segnaletica stradale. Il bordo inferiore delle insegne deve essere posto ad<br />
almeno 1,5 m dal marciapiede; quello degli striscioni e delle locan<strong>di</strong>ne posizionati al <strong>di</strong> sopra del<strong>la</strong> carreggiata, deve essere<br />
posto ad almeno 5,1 m rispetto al piano del<strong>la</strong> stessa.<br />
Le insegne <strong>di</strong> esercizio e gli altri mezzi pubblicitari luminosi non possono avere luce intermittente, né <strong>di</strong> intensità luminosa<br />
superiore a 150 candele per m?. Attenzione deve essere posta ai colori rosso e verde in prossimità <strong>di</strong> incroci, ne è vietato<br />
l’uso fuori dai centri abitati.<br />
Fuori e dentro i centri abitati, è consentita l’affissione <strong>di</strong> manifesti esclusivamente su supporti. Fuori dai centri abitati e nei<br />
tratti <strong>di</strong> strade extraurbane per i quali è imposto un limite <strong>di</strong> velocità non superiore a 50 km/h, il posizionamento <strong>di</strong> cartelli,<br />
<strong>di</strong> insegne <strong>di</strong> esercizio e <strong>di</strong> altri mezzi pubblicitari può essere effettuato nel rispetto delle seguenti <strong>di</strong>stanze minime: 3 m dal<br />
limite del<strong>la</strong> carreggiata; 100 m dagli altri cartelli e mezzi pubblicitari; 250 m prima dei segnali stradali <strong>di</strong> pericolo e <strong>di</strong> prescrizione;<br />
150 m prima dei segnali <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazione; 100 m dal punto <strong>di</strong> tangenza delle curve; 250 m prima delle intersezioni;<br />
100 m dopo le intersezioni; 200 m dagli imbocchi delle gallerie.<br />
I cartelli, le insegne <strong>di</strong> esercizio e gli altri mezzi pubblicitari fuori dai centri abitati, sono vietati nei seguenti punti: sulle corsie<br />
esterne alle carreggiate; in corrispondenza <strong>di</strong> incroci; in curva; sulle scarpate; in corrispondenza dei raccor<strong>di</strong>; sui ponti<br />
e sottoponti non ferroviari; sui cavalcavia e loro rampe; sui parapetti, sulle barriere <strong>di</strong> sicurezza.<br />
I cartelli, le insegne <strong>di</strong> esercizio e altri mezzi pubblicitari entro i centri abitati, devono essere collocati nel rispetto delle seguenti<br />
<strong>di</strong>stanze minime: 50 m lungo le strade urbane <strong>di</strong> scorrimento, 30 m lungo le strade locali prima dei segnali <strong>di</strong> pericolo<br />
e <strong>di</strong> prescrizione, dei semafori e degli incroci; 25 m dagli altri cartelli e mezzi pubblicitari; 100 m dagli imbocchi delle<br />
gallerie.<br />
I segni orizzontali pubblicitari sono ammessi unicamente: all’interno <strong>di</strong> aree ad uso pubblico <strong>di</strong> pertinenza industriale o commerciale;<br />
lungo il percorso <strong>di</strong> manifestazioni sportive o su aree delimitate, destinate allo svolgimento <strong>di</strong> manifestazioni <strong>di</strong><br />
vario genere.<br />
L’ esposizione <strong>di</strong> striscioni, locan<strong>di</strong>ne e stendar<strong>di</strong> è ammessa per <strong>la</strong> promozione <strong>di</strong> manifestazioni e spettacoli. Essa è limitata<br />
al periodo <strong>di</strong> svolgimento dell’evento a cui si riferisce, oltre che al<strong>la</strong> settimana precedente e alle 24 ore successive allo<br />
stesso. Fuori dai centri abitati è vietata <strong>la</strong> collocazione <strong>di</strong> cartelli e altri mezzi pubblicitari a messaggio variabile, il cui periodo<br />
<strong>di</strong> variabilità sia inferiore a 5 minuti. Sono vietati i messaggi pubblicitari sui bor<strong>di</strong> dei marciapie<strong>di</strong> e dei cigli stradali.<br />
Per ulteriori precisazioni si rinvia al co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> strada.<br />
Frana sul<strong>la</strong> Alia-Montemaggiore<br />
Intesa <strong>Provincia</strong>-Comune<br />
Una soluzione provvisoria che garantirà però <strong>la</strong> riapertura al transito del<strong>la</strong> strada<br />
provinciale 7 Alia – Montemaggiore.<br />
E’ questo l’accordo sig<strong>la</strong>to tra l’assessore al<strong>la</strong> viabilità Filippo Cangemi e il sindaco<br />
<strong>di</strong> Alia per provvedere ad una prima sistemazione dell’arteria viaria. La <strong>Provincia</strong><br />
si occuperà del<strong>la</strong> fornitura del materiale per <strong>la</strong> sistemazione del <strong>di</strong>ssesto.<br />
Il Comune con i suoi operai e con le ruspe provvederà al<strong>la</strong> sistemazione più opportuna<br />
del materiale fornito dall’Amministrazione <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Comitini. Il ce<strong>di</strong>mento<br />
del<strong>la</strong> strada ha causato il rischio <strong>di</strong> iso<strong>la</strong>mento del<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> comunità abitativa<br />
che si trovava nel<strong>la</strong> zona.<br />
“Nel piano triennale per il 2005 - ha spiegato l’assessore al<strong>la</strong> viabilità Filippo Cangemi<br />
– abbiamo un progetto esecutivo <strong>di</strong> un milione e 350 mi<strong>la</strong> euro, per il ripristino<br />
dei tratti franati nel<strong>la</strong> strada provinciale 7 nel<strong>la</strong> zona <strong>di</strong> Alia”.<br />
I <strong>la</strong>vori prevedono <strong>la</strong> bonifica del costone roccioso, da dove cadono pericolosi<br />
massi e terriccio, il consolidamento <strong>di</strong> un ponte in muratura e delle opere <strong>di</strong> rinforzo<br />
del fondo dove grava il corpo stradale. Teli sintetici ad alta resistenza avranno<br />
il compito <strong>di</strong> trattenere il terreno e consentiranno il drenaggio delle acque.<br />
37
38<br />
L’INDAGINE<br />
Piccole e me<strong>di</strong>e imprese<br />
La giunta<br />
<strong>la</strong> scommessa per lo sviluppo<br />
Un’analisi del comparto produttivo in provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />
illustrata in un volume promosso dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, evidenzia<br />
lo stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà del settore, ma anche<br />
le sue gran<strong>di</strong> potenzialità. Le iniziative <strong>di</strong> pa<strong>la</strong>zzo Comitini<br />
per invertire il trend negativo<br />
Un ‘analisi del tessuto economico<br />
del<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> costituito<br />
in prevalenza da piccole e<br />
me<strong>di</strong>e imprese che evidenzia<br />
i punti <strong>di</strong> debolezza<br />
e suggerisce alcune<br />
soluzioni per far fronte nei<br />
prossimi anni al<strong>la</strong> già<br />
massiccia concorrenza<br />
delle province più sviluppate<br />
e dei Paesi esteri. C’è<br />
tutto questo nel libro “<strong>Palermo</strong><br />
Produttiva- il comparto<br />
produttivo delle piccole<br />
e me<strong>di</strong>e imprese<br />
del<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>”<br />
e<strong>di</strong>to da Gruppo<br />
E<strong>di</strong>toriale Panastu<strong>di</strong>o,<br />
scritto da Alessandro<br />
Mauceri e patrocinato dall’assessorato<br />
Attività Produttive del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />
La provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong><br />
crescente competitività e produttività <strong>di</strong>mostrata<br />
sia dai paesi a basso costo del <strong>la</strong>voro<br />
sia dai paesi tecnologicamente più<br />
avanzati, ha mostrato una grave stagnazione<br />
del<strong>la</strong> capacità produttiva e ha finito<br />
per perdere rilevanti quote <strong>di</strong> mercato che<br />
in pochi anni sono <strong>di</strong>minuite <strong>di</strong> oltre il 30%<br />
su base nazionale.<br />
Le cause <strong>di</strong> questo rallentamento sono da<br />
ricercarsi nel<strong>la</strong> mancanza <strong>di</strong> infrastrutture,<br />
nel<strong>la</strong> sfiducia del<strong>la</strong> ricerca del <strong>la</strong>voro da<br />
parte dei <strong>di</strong>soccupati, del <strong>di</strong>ffondersi del <strong>la</strong>-<br />
voro sommerso, nel<strong>la</strong> poca preparazione<br />
dei <strong>di</strong>soccupati, nel<strong>la</strong> poca coesione delle<br />
imprese.<br />
Il libro “<strong>Palermo</strong> Produttiva”<br />
evidenzia ed<br />
analizza ognuna <strong>di</strong><br />
queste cause con novizia<br />
<strong>di</strong> statistici e <strong>di</strong><br />
riferimenti incrociati<br />
con i dati <strong>di</strong> altri paesi.<br />
Giungendo al<strong>la</strong> conclusione<br />
che le piccole<br />
e me<strong>di</strong>e imprese<br />
sono concentrate in<br />
settori come il commercio<br />
o il turismo<br />
pur avendo un valore<br />
aggiunto inferiore a<br />
quello creato da imprese<br />
manifatturiere.<br />
Nel libro viene sottolineato come le scelte<br />
strategiche rivolte allo sviluppo del<strong>la</strong> provincia<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> nei prossimi anni dovrebbero<br />
essere imperniate sul<strong>la</strong> coscienza<br />
che il comparto produttivo <strong>di</strong> un territorio<br />
(piccole e me<strong>di</strong>e imprese), con tutti i suoi<br />
<strong>di</strong>fetti, rappresenta una delle principali risorse<br />
del nostro territorio.<br />
Anche l’assessore alle Attività Produttive<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> Nico<strong>la</strong> Vernuccio<br />
è del<strong>la</strong> stessa opinione, e nel<strong>la</strong> premessa<br />
del libro afferma che”<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
nell’ambito delle sue prerogative istituzionali,<br />
ha avviato azioni politiche ed amministrative<br />
tese ad esaltare il ruolo delle pic-<br />
cole imprese<br />
produttive ed ad<br />
invertire il trend<br />
negativo, adottando<br />
strumenti<br />
che permettano<br />
loro <strong>di</strong> conquistare<br />
nuovi mercati<br />
e a riacquistare<br />
il ruolo, Nico<strong>la</strong> Vernuccio<br />
anche sociale, che spetta loro”.<br />
Quali azioni sono già state avviate e per<br />
quali risultati si sta <strong>la</strong>vorando?<br />
” La strategia del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> – afferma<br />
Vernuccio - è cambiata, puntiamo soprattutto<br />
a far visitare le aziende ai buyers internazionali.<br />
Questo ci permette <strong>di</strong> coinvolgere<br />
un gran numero <strong>di</strong> aziende <strong>di</strong> piccole<br />
e me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni e <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare <strong>la</strong><br />
richiesta in termini <strong>di</strong> quantità dei buyers.<br />
Il prossimo incontro sarà tra il settore argentiero<br />
ed il mercato russo, nel quale uno<br />
stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> settore ha rilevato grosso interesse<br />
per i prodotti in argento <strong>di</strong> ottima<br />
qualità, cosa che i nostri produttori realizzano.<br />
Molte azioni sono rivolte all’internazionalizzazione<br />
delle nostre imprese sia dal<br />
punto <strong>di</strong> vista incoming che outgoing.<br />
Ad esempio abbiamo realizzato e stiamo<br />
<strong>la</strong>vorando per altri settori al<strong>la</strong> partecipazione<br />
<strong>di</strong> fiere specializzate nazionali ed<br />
estere acquisendo come <strong>Provincia</strong> uno spazio<br />
nel quale ospitare le piccole imprese<br />
che da sole non riescono ad entrare<br />
Incentiviamo <strong>la</strong> costituzione <strong>di</strong> consorzi all’estero,<br />
stiamo <strong>la</strong>vorando per <strong>la</strong> costituzione<br />
<strong>di</strong> un fondo chiuso per le piccole e<br />
me<strong>di</strong>e imprese.Ci poniamo come promotori<br />
<strong>di</strong> iniziative che riescano a far emergere<br />
le nostre piccole e me<strong>di</strong>e imprese sui<br />
mercati nazionali ed esteri, puntando sui<br />
mercati <strong>di</strong> nicchia e sull’unione delle stesse<br />
imprese.”<br />
Valentina Bruno
La giunta<br />
Servizio idrico,<br />
gestione complessa<br />
Prosegue il <strong>di</strong>fficile iter per in<strong>di</strong>viduare il soggetto<br />
che si occuperà del ciclo dell’acqua a <strong>Palermo</strong> e provincia.<br />
ph Bellomo<br />
La conferenza dei sindaci dell’Ato<br />
idrico non ha ancora definito le procedure<br />
per affidare ad un unico gestore<br />
il servizio idrico integrato e nel frattempo<br />
si avvicina velocemente <strong>la</strong> scadenza<br />
fissata per il 31 luglio, termine ultimo<br />
per l’impegno degli interventi strutturali<br />
urgenti che ammontano a 400 milioni <strong>di</strong><br />
euro, <strong>di</strong> cui 250 a fondo perduto dell’Unione<br />
europea. Per uscire dall’empasse delle<br />
mille proposte politicamente incompatibili<br />
tra loro, il presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />
Francesco Musotto, per scongiurare<br />
il rischio <strong>di</strong> perdere il finanziamento, aveva<br />
visto approvata dall’Assemblea <strong>la</strong> sua<br />
proposta <strong>di</strong> istituire un tavolo tecnico che<br />
valutasse le strade percorribili per giungere<br />
in breve tempo all’in<strong>di</strong>viduazione del<br />
soggetto gestore. Su una rosa <strong>di</strong> proposte<br />
e<strong>la</strong>borate dal tavolo con i rappresentanti<br />
<strong>di</strong> piccoli e grossi comuni, e soprattutto<br />
dal<strong>la</strong> Regione siciliana, con l’ingegnere<br />
Rosario Mazzo<strong>la</strong>, profondo conoscitore<br />
del<strong>la</strong> legge Galli, <strong>la</strong> Conferenza dei sindaci<br />
avrebbe dovuto decidere una delle<br />
proposte.<br />
A metà maggio in occasione del<strong>la</strong> riunione<br />
convocata per <strong>la</strong> decisione finale , al<strong>la</strong><br />
quale era presente anche l’assessore alle risorse<br />
idriche Raffaele Loddo, non si è raggiunto<br />
un accordo. Il Tavolo ha in<strong>di</strong>viduato<br />
e illustrato le due ipotesi ottimali per l’affidamento,<br />
ma <strong>la</strong> Conferenza dei sindaci si<br />
è trovata ancora una volta bloccata su un<br />
<strong>di</strong>scutibile sistema <strong>di</strong> votazione che richiede<br />
sia <strong>la</strong> maggioranza numerica dei sindaci<br />
che quel<strong>la</strong> in millesimi.<br />
La prima proposta e<strong>la</strong>borata dal tavolo tecnico,<br />
<strong>la</strong> più snel<strong>la</strong> come sostenuto dal rappresentante<br />
del<strong>la</strong> Regione Rosario Mazzo<strong>la</strong>,<br />
prevedeva <strong>di</strong> riattivare l’iter del<strong>la</strong> trattativa<br />
privata, recentemente sospeso, rimodu<strong>la</strong>ndo<br />
alcune parti del bando. Un percorso<br />
in linea con le in<strong>di</strong>cazioni espresse<br />
dal<strong>la</strong> maggior parte dei sindaci fin dal<strong>la</strong> costituzione<br />
dell’Ato. La seconda proposta,<br />
sostenuta dal Comune <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> che rappresenta<br />
400 millesimi, chiedeva invece <strong>di</strong><br />
creare una società pubblica tra tutti i Comuni<br />
per poi effettuare una gara ad evi-<br />
ATO<br />
denza pubblica per <strong>la</strong> ricerca <strong>di</strong> un partner<br />
tecnico, <strong>di</strong>videndo anche <strong>la</strong> gestione del<br />
servizio da quel<strong>la</strong> degli investimenti con<br />
fon<strong>di</strong> Ue. Quest’ultimo percorso, molto<br />
più artico<strong>la</strong>to come ha spiegato Mazzo<strong>la</strong>,<br />
sarebbe dovuto passare da tutti e 82 i Consigli<br />
comunali per l’approvazione del<strong>la</strong> società<br />
e prevedeva il coinvolgimento del<strong>la</strong><br />
Cassa depositi e prestiti. In più <strong>la</strong> stesura<br />
del bando e tanti altri passaggi obbligati,<br />
che avrebbero necessitato <strong>di</strong> tempi lunghi.<br />
In votazione, <strong>la</strong> prima proposta, riattivare<br />
semplicemente <strong>la</strong> trattativa<br />
privata, ha ottenuto<br />
39 si, su 49 presenti<br />
ma è stata respinta<br />
nonostante <strong>la</strong> maggioranza<br />
numerica, in<br />
base appunto al conteggio<br />
dei millesimi,<br />
che non erano sufficienti.<br />
Respinta anche <strong>la</strong> se-<br />
Raffaele Loddo<br />
conda proposta sostenuta<br />
dal Comune <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, che ha ottenuto<br />
so<strong>la</strong>mente due voti favorevoli, quello<br />
dello stesso Comune e <strong>di</strong> Altavil<strong>la</strong> Milicia.<br />
Hanno votato no altri due Comuni e<br />
sette si sono astenuti. Nel<strong>la</strong> votazione del<strong>la</strong><br />
seconda proposta, tra l’altro, è venuto a<br />
mancare il numero legale e <strong>la</strong> seduta è stata<br />
sciolta.<br />
L’esito del<strong>la</strong> seduta è stato trasmesso al<strong>la</strong><br />
Regione siciliana per gli adempimenti conseguenziali.<br />
“Mi rammarico del fatto – ha<br />
sottolineato Musotto – che <strong>la</strong> prima proposta,<br />
malgrado avesse avuto il parere favorevole<br />
del<strong>la</strong> maggioranza numerica dei<br />
Comuni, sia stata bloccata dal meccanismo<br />
del<strong>la</strong> maggioranza millesimale. Visto che<br />
anche quel<strong>la</strong> alternativa ha avuto appena<br />
due voti “si”. L’elemento <strong>di</strong> maggiore<br />
preoccupazione, a mio parere, rimane il<br />
rischio <strong>di</strong> perdere i finanziamenti comunitari”.<br />
Un gruppo <strong>di</strong> sindaci intanto ha<br />
chiesto al<strong>la</strong> Cassa depositi e prestiti <strong>la</strong> possibilità<br />
dell’affidamento in house del servizio.<br />
In occasione <strong>di</strong> una riunione convocata<br />
dall’assessore Loddo, i responsabili<br />
del<strong>la</strong> Cassa hanno richiesto ai Comuni<br />
garanzie fideiussorie, che come riconosciuto<br />
anche dal Tavolo tecnico, andrebbero<br />
a gravare sui bi<strong>la</strong>nci dei singoli<br />
Comuni.<br />
Fabio G. Aiova<strong>la</strong>sit<br />
39
40<br />
NOTIZIARIO<br />
Competenze dall’ex catasto ai<br />
comuni - La <strong>Provincia</strong> assicura<br />
l’assistenza<br />
Un tavolo permanente per affrontare il<br />
passaggio <strong>di</strong> competenze dall’Agenzia<br />
del Territorio (l’ex Catasto) ai Comuni,<br />
affidando un ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento al<strong>la</strong><br />
<strong>Provincia</strong>. L’assessore provinciale al<strong>la</strong><br />
Pianificazione territoriale, Fabio Salvatore<br />
Guccione, ha incontrato il <strong>di</strong>rettore<br />
regionale dell’Agenzia del Territorio,<br />
Giuseppe Giarratana, <strong>di</strong>rigenti e funzionari<br />
del<strong>la</strong> stessa Agenzia, i rappresentanti<br />
<strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci comuni del<strong>la</strong> provincia<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>. L’obiettivo, per il quale<br />
sono stati programmati successivi incontri<br />
per coinvolgere nel confronto tutti<br />
gli 82 Comuni del territorio provinciale,<br />
è quello <strong>di</strong> assistere gli uffici comunali<br />
nell’applicazione del<strong>la</strong> legge 311 del<br />
30 <strong>di</strong>cembre 2004, e in partico<strong>la</strong>re nel<br />
passaggio <strong>di</strong> funzioni in passato svolte<br />
dal catasto e che <strong>la</strong> legge affida ora ai Comuni.<br />
“La nuova normativa - sottolinea l’assessore<br />
Guccione - prevede per i comuni<br />
nuove competenze in re<strong>la</strong>zione al censimento<br />
degli immobili, con inevitabili<br />
ricadute anche sul piano fiscale. Come<br />
Amministrazione provinciale abbiamo<br />
dato <strong>la</strong> nostra <strong>di</strong>sponibilità ad accompagnare<br />
i Comuni in questo passaggio che<br />
richiede uno sforzo economico e professionale<br />
non in<strong>di</strong>fferente”.<br />
Pit Alto Belice Corleonese<br />
Finanziato il progetto<br />
<strong>di</strong> e-government<br />
Si chiama “L.A.I.T.” e sta per “Local Advancement<br />
Information and Technology”.<br />
È il progetto <strong>di</strong> e-government pre<strong>di</strong>sposto<br />
dall’Amministrazione provinciale <strong>di</strong><br />
<strong>Palermo</strong> per mettere in rete i soggetti aderenti<br />
al “Pit 19 Alto Belice Corleonese”<br />
e appena finanziato con 305 mi<strong>la</strong> euro<br />
del Por Sicilia. Obiettivo del progetto è<br />
quello <strong>di</strong> favorire lo scambio <strong>di</strong> informazioni<br />
fra gli enti coinvolti ma anche<br />
<strong>di</strong> migliorare l’accesso ai servizi da parte<br />
dei citta<strong>di</strong>ni e delle imprese. Una vera<br />
e propria banca dati del territorio che si<br />
I fornai <strong>di</strong> Bonagia<br />
Un riconoscimento del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
basa prevalentemente sulle informazioni<br />
generate dal Sit (Sistema Informativo<br />
Territoriale) realizzato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />
“Si tratta <strong>di</strong> un progetto estremamente<br />
importante - sottolinea l’assessore al<strong>la</strong><br />
Pianificazione territoriale, Fabio Salvatore<br />
Guccione -<br />
perché consentirà<br />
<strong>di</strong> avvicinare<br />
i citta<strong>di</strong>ni al<strong>la</strong><br />
Pubblica Amministrazionegrazie<br />
ad un sistema<br />
informativo che<br />
permette <strong>di</strong> ottenere<br />
facilmente<br />
risposte. Se gli<br />
operatori pubblici<br />
possono infatti<br />
in<strong>di</strong>viduare velocemente procedure e azioni<br />
che altri soggetti stanno portando avanti,<br />
le risposte ai citta<strong>di</strong>ni saranno più pre-<br />
dentroLa<br />
giunta<br />
Sei fornai del quartiere Bonagia<br />
hanno ottenuto il riconoscimento<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> per<br />
il loro impegno profuso nel settore<br />
del<strong>la</strong> panificazione. Le targhe<br />
sono state consegnate dall’assessore<br />
alle Attività produttive<br />
Nico<strong>la</strong> Vernuccio (nel<strong>la</strong><br />
foto) nell’ambito del<strong>la</strong> X°<br />
e<strong>di</strong>zione del<strong>la</strong> Festa <strong>di</strong> Primavera<br />
che si è conclusa dopo <strong>la</strong><br />
celebrazione del<strong>la</strong> Santa Messa<br />
domenicale da parte del Parroco<br />
Giovanni Basile, nel<strong>la</strong><br />
giornata de<strong>di</strong>cata al<strong>la</strong> Madonna<br />
<strong>di</strong> Pompei. Una manifestazione organizzata dal<strong>la</strong> Parrocchia Maria SS <strong>di</strong> Pompei<br />
con il coinvolgimento <strong>di</strong> un centinaio <strong>di</strong> fedeli nel piazzale antistante <strong>la</strong> Chiesa.<br />
Per <strong>la</strong> prima volta dunque i panificatori del<strong>la</strong> zona hanno avuto l’opportunità <strong>di</strong> partecipare<br />
al<strong>la</strong> Festa <strong>di</strong> Primavera, grazie al contributo dell’assessorato provinciale alle<br />
Attività produttive e, per tutta <strong>la</strong> mattinata, hanno esposto in sei stand i loro prodotti<br />
tipici per <strong>la</strong> degustazione.<br />
“ E’ stato il giusto riconoscimento – ha sottolineato l’assessore Vernuccio – per valorizzare<br />
una categoria, quel<strong>la</strong> dei panificatori, che quoti<strong>di</strong>anamente offre il proprio<br />
contributo per favorire <strong>la</strong> crescita economica e sociale del quartiere seguendo meto<strong>di</strong><br />
naturali e tra<strong>di</strong>zionali nei processi produttivi. Un impegno del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> per cercare<br />
<strong>di</strong> dare visibilità alle produzioni <strong>di</strong> qualità dei panificatori, sfruttando al massimo<br />
le loro vocazioni”.<br />
Fabio Guccione<br />
cise e rapide. Gli stessi privati potranno<br />
accedere al sistema per avere informazioni<br />
<strong>di</strong> vario genere, ad esempio <strong>di</strong> tipo<br />
urbanistico o economico-sociale, con <strong>la</strong><br />
garanzia <strong>di</strong> dati certi e ripetutamente verificati”.<br />
Il sistema sarà artico<strong>la</strong>to per step, attraverso<br />
un flusso <strong>di</strong> informazioni che coinvolgerà<br />
i vari soggetti. Ci sarà anche <strong>la</strong><br />
possibilità <strong>di</strong> accedere alle banche dati <strong>di</strong><br />
tipo normativo. Ai Comuni, nel<strong>la</strong> fase <strong>di</strong><br />
prima applicazione del progetto, sarà fornita<br />
assistenza tecnologica e operativa.<br />
Un processo “alimentare”.<br />
L’assoluzione dell’hamburger<br />
“Tra l’hamburger e il pane e panelle?<br />
Meglio <strong>la</strong> bistecca al<strong>la</strong> fiorentina”. Paro<strong>la</strong><br />
del magistrato Alfonso Giordano, già<br />
primo Presidente del<strong>la</strong> Corte d’Appello,
La giunta dentro<br />
nelle vesti <strong>di</strong> Presidente del<strong>la</strong> Corte che,<br />
al liceo scientifico “Galilei” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />
ha giu<strong>di</strong>cato <strong>la</strong> produzione gastronomica<br />
dei fast food all’americana, posta sul<br />
banco degli imputati in un singo<strong>la</strong>re e<br />
gioiosa simu<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> un “processo”. Un<br />
contrad<strong>di</strong>ttorio tra accusa e <strong>di</strong>fesa, organizzato<br />
dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, rappresentata dal<br />
Presidente Francesco Musotto e dall’assessore<br />
all’Agricoltura Marcello Caruso,<br />
e dall’ Accademia italiana del<strong>la</strong> cucina,<br />
con il delegato <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>- Mondello Antonio<br />
Ravidà.<br />
Salomonica <strong>la</strong> sentenza <strong>di</strong> non condanna,<br />
letta in versi con terzine dantesche dal<br />
Presidente Giordano, con cui, in sostanza,<br />
l’hamburger viene assolto per insufficienza<br />
<strong>di</strong> prove nonostante il duro capo<br />
d’imputazione del Pubblico Ministero,<br />
il procuratore del<strong>la</strong> Repubblica <strong>di</strong> Agrigento<br />
Ignazio De Francisci e del<strong>la</strong> Parte<br />
civile, il Presidente dell’A<strong>di</strong>consum<br />
Sicilia Benedetto Romano, più propensi<br />
per i prodotti del<strong>la</strong> nostra tra<strong>di</strong>zione<br />
culinaria. Ha tenuto così <strong>la</strong> tesi <strong>di</strong>fensiva<br />
dell’avvocato, il penalista Sergio Monaco,<br />
che prima ha fatto ritenere “inatten<strong>di</strong>bili”<br />
dal<strong>la</strong> Corte le <strong>di</strong>chiarazioni del<br />
teste dell’accusa, il giornalista ed esperto<br />
<strong>di</strong> cucina siciliana Gaetano Basile, quin<strong>di</strong><br />
ha concluso <strong>la</strong> sua arringa a <strong>di</strong>fesa “del<br />
cliente americano”, chiedendo l’assoluzione<br />
dell’hamburger, “prodotto gastronomico<br />
colorito ma non partico<strong>la</strong>rmente<br />
dannoso, che si trova in sintonia con i<br />
tempi frenetici dei nostri giorni”.<br />
L’iniziativa del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> e dell’Accademia<br />
italiana del<strong>la</strong> cucina (delegazione<br />
<strong>Palermo</strong> – Mondello) ha voluto così fornire<br />
un contributo, anche con i numerosi<br />
interventi <strong>di</strong> esperti dell’alimentazione,<br />
per agevo<strong>la</strong>re il migliore approccio<br />
delle nuove generazioni a un’alimentazione<br />
sana e corretta. “ La <strong>Provincia</strong> da<br />
tempo – ha sottolineato il Presidente Fran-<br />
cesco Musotto – è attenta alle problematiche<br />
che riguardano i giovani e a quelle<br />
legate ai <strong>di</strong>sturbi del comportamento alimentare<br />
e alle abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita sana. Abbiamo<br />
a tal proposito condotto uno stu<strong>di</strong>o<br />
sulle abitu<strong>di</strong>ni alimentari <strong>di</strong> oltre 10<br />
mi<strong>la</strong> giovani in 20 scuole superiori del<br />
territorio dal quale si evince <strong>la</strong> scarsa attività<br />
fisica e un approccio poco corretto<br />
con il cibo. Un ruolo cruciale per una inversione<br />
<strong>di</strong> rotta potrebbe averlo <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />
nell’educare i giovani ad una migliore<br />
qualità del<strong>la</strong> vita”.<br />
“ Il nostro impegno è rivolto verso <strong>la</strong> ricerca<br />
del<strong>la</strong> qualità e del<strong>la</strong> sicurezza ali-<br />
NOTIZIARIO<br />
Ferruccio Barbera, una vita nel<strong>la</strong> comunicazione<br />
E’ scomparso lo scorso 26 maggio a Roma Ferruccio<br />
Barbera, 53 anni, pubblicitario,esperto <strong>di</strong><br />
marketing, figura molto nota a <strong>Palermo</strong> e non solo<br />
perché era figlio dell’ex Presidente del <strong>Palermo</strong><br />
calcio, Renzo, scomparso nel 2002. Dopo<br />
aver realizzato e condotto a fine anni ’70, insieme<br />
a Marcello Mor<strong>di</strong>no, Io vedo Cts , trasmissione<br />
cult delle emittenti private <strong>di</strong> quel periodo,<br />
aveva fondato Pubil<strong>la</strong>, società <strong>di</strong> pubblicità e comunicazione,<br />
una delle prime a <strong>Palermo</strong>. Nel 1990<br />
era stato nominato responsabile del centro stampa<br />
dei mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> calcio a <strong>Palermo</strong>. Già <strong>di</strong>rigente<br />
del <strong>Palermo</strong> calcio e appassionato per tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> famiglia dei colori rosanero,<br />
aveva anche curato il restyling del marchio del<strong>la</strong> società. Consulente dell’ex<br />
sindaco Leoluca Or<strong>la</strong>ndo, curatore del<strong>la</strong> campagna <strong>di</strong> riapertura del Teatro Massimo<br />
nel<strong>la</strong> quale aveva coinvolto numerosi sponsor, era stato anche consulente<br />
dell’assessorato regionale ai beni culturali e ultimamente <strong>di</strong> quello al turismo con<br />
Fabio Granata, firmando importanti campagne promozionali e promuovendo manifestazioni<br />
<strong>di</strong> successo. Amico e sostenitore <strong>di</strong> Luca Cordero <strong>di</strong> Montezemolo,<br />
cugino <strong>di</strong> secondo grado <strong>di</strong> Francesco Rutelli, era amante <strong>di</strong> mare e soprattutto<br />
<strong>di</strong> Pantelleria che aveva fatto scoprire a molti vip internazionali. La festa <strong>di</strong> agosto<br />
a Pantelleria in casa Barbera era da anni appuntamento fisso per le numerose<br />
personalità in vacanza nell’iso<strong>la</strong>.<br />
mentare – aggiunge l’assessore Marcello<br />
Caruso – che si trova in linea con le<br />
capacità produttive del territorio, in grado<br />
<strong>di</strong> rispondere alle richieste sempre più<br />
pressanti <strong>di</strong> produzioni legate al<strong>la</strong> nostra<br />
tra<strong>di</strong>zione”.<br />
F.M.<br />
Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o Tonelli - Dieci<br />
scuole per <strong>la</strong> seconda e<strong>di</strong>zione<br />
Gli studenti delle quarte c<strong>la</strong>ssi <strong>di</strong> 10 istituti<br />
superiori <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e provincia hanno<br />
partecipato al<strong>la</strong> II e<strong>di</strong>zione del<strong>la</strong> borsa<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o “Annalena Tonelli”, <strong>la</strong> missionaria<br />
<strong>la</strong>ica trucidata in Somalia nell’ottobre<br />
del 2003. Il concorso, ban<strong>di</strong>to dall’assessorato<br />
provinciale ai Diritti umani<br />
e civili guidato da Giuseppe Colca con un<br />
contributo <strong>di</strong> 10 mi<strong>la</strong> euro, è stato de<strong>di</strong>cato<br />
quest’anno all’Onu, nel sessantesimo<br />
anniversario dal<strong>la</strong> nascita dell’organismo<br />
umanitario. Le scuole sorteggiate tra<br />
tutte quelle del territorio sono: a <strong>Palermo</strong><br />
l’Itc “Crispi”, l’Itg “Par<strong>la</strong>tore”, l’Istituto<br />
d’Arte <strong>di</strong> Piazza Turba, i Licei c<strong>la</strong>ssici<br />
“Garibal<strong>di</strong>” e “Maria Ade<strong>la</strong>ide”, l’Ipssar<br />
41
42<br />
NOTIZIARIO<br />
“Borsellino”; in provincia il Liceo c<strong>la</strong>ssico<br />
“Ugdulena” <strong>di</strong> Termini Imerese, il Liceo<br />
scientifico “D’Alessandro” <strong>di</strong> Bagheria,<br />
l’Istituto superiore comprensivo<br />
“Picone” <strong>di</strong> Lercara Frid<strong>di</strong>, l’Istituto d’Arte<br />
“D’Aleo” <strong>di</strong> Monreale.<br />
“Il concorso è finalizzato – sottolinea l’assessore<br />
Colca – a stimo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> conoscenza<br />
e l’interesse degli studenti verso le tematiche<br />
dei <strong>di</strong>ritti umani e del<strong>la</strong> loro tute<strong>la</strong><br />
per fornire loro l’opportunità <strong>di</strong> partecipare<br />
al<strong>la</strong> costruzione <strong>di</strong> una cultura dell’accettazione<br />
delle <strong>di</strong>versità del<strong>la</strong> società<br />
etnica in cui ormai viviamo”.<br />
Ai ragazzi che hanno e<strong>la</strong>borato il componimento<br />
<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, come momento <strong>di</strong><br />
riflessione, ha offerto <strong>la</strong> visione del film<br />
“Hotel Ruanda” che tratta del ruolo dell’Onu<br />
in quel Paese africano durante il genoci<strong>di</strong>o<br />
del 1993.<br />
Svincolo Irosa, entro settembre<br />
il progetto completo<br />
Un accordo tra <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, Regione<br />
siciliana e Anas consentirà <strong>la</strong> realizzazione<br />
dello svincolo Irosa, che collegherà<br />
l’autostrada <strong>Palermo</strong> Catania con il<br />
cuore delle Madonie.<br />
Nell’accordo si è stabilito che, grazie al<strong>la</strong><br />
convenzione che <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> ha già sig<strong>la</strong>to<br />
con Anas, questa realizzerà lo svincolo<br />
autostradale. Il comune <strong>di</strong> Petralia<br />
Soprana con i fon<strong>di</strong> residui conge<strong>la</strong>ti in<br />
passato e sbloccati dall’assessorato regionale<br />
ai Lavori pubblici e grazie ad un’altra<br />
convenzione ancora con <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />
si occuperà del collegamento dello svincolo<br />
con il viadotto già esistente e <strong>di</strong> una<br />
serie <strong>di</strong> altre opere accessorie.<br />
Dal viadotto fino al<strong>la</strong> zona Trearee, dove<br />
sorgeranno i due inse<strong>di</strong>amenti artigianali<br />
<strong>di</strong> Blufi e Bompietro, se ne occuperanno<br />
<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, l’Anas e <strong>la</strong> Regione<br />
siciliana. In partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> re<strong>di</strong>gerà<br />
il progetto, e con l’Anas curerà<br />
l’espletamento delle opere e <strong>la</strong> costruzione<br />
dell’arteria viaria. La Regione si<br />
occuperà del finanziamento dell’opera,<br />
che ammonta in totale a circa 17 milioni<br />
<strong>di</strong> euro.<br />
Entro il 31 luglio l’assessorato regionale<br />
ai Lavori pubblici inserirà il progetto del<strong>la</strong><br />
nuova bretel<strong>la</strong> viaria nel Apq (Accor-<br />
do <strong>di</strong> programma quadro), mentre l’ufficio<br />
tecnico del settore viabilità del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />
guidato dall’assessore, Filippo<br />
Cangemi entro il 30 settembre completerà<br />
il progetto dell’opera, avvalendosi<br />
anche dell’ausilio <strong>di</strong> professionalità esterne<br />
per alcuni settori altamente specialistici.<br />
“A fronte dell’impegno preso dall’assessore<br />
regionale Mario Par<strong>la</strong>vecchio<br />
– ha aggiunto l’assessore Cangemi – noi<br />
affronteremo con risorse economiche nostre<br />
le spese necessarie per il <strong>completa</strong>mento<br />
del progetto nei termini stabiliti.<br />
Si tratta <strong>di</strong> uno sforzo enorme per tutto il<br />
settore che però si affronterà con entusiasmo,<br />
al<strong>la</strong> luce <strong>di</strong> una concreta prospettiva<br />
<strong>di</strong> realizzazione dell’opera”.<br />
Danni idrogeologici:<br />
istituito tavolo regionale<br />
Guido Berto<strong>la</strong>so, responsabile del<strong>la</strong> Protezione<br />
civile nazionale, in occasione <strong>di</strong><br />
una riunione svolta in Prefettura, ha fornito<br />
agli amministratori locali le in<strong>di</strong>ca-<br />
dentroLa<br />
giunta<br />
Inquinamento atmosferico - Studenti a lezione<br />
zioni sull’iter da seguire per consentire<br />
l’intervento del Governo nazionale con i<br />
fon<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibili per le emergenze <strong>di</strong> protezione<br />
civile, in partico<strong>la</strong>re per ciò che<br />
riguarda i <strong>di</strong>ssesti idrogeologici presenti<br />
nel<strong>la</strong> regione. Al<strong>la</strong> conclusione del<strong>la</strong><br />
riunione, al<strong>la</strong> quale hanno partecipano<br />
numerosi sindaci e assessori, sul<strong>la</strong> scorta<br />
delle linee guida tracciate da Berto<strong>la</strong>so,<br />
si è deciso <strong>di</strong> istituire un tavolo tecnico<br />
presso <strong>la</strong> Protezione civile regionale,<br />
che si occupi <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere un elenco <strong>di</strong><br />
danni, il costo totale e <strong>la</strong> priorità <strong>di</strong> interventi.<br />
Al tavolo siederanno l’assessore regionale<br />
al<strong>la</strong> Protezione Civile Michele Cimino,<br />
l’assessore al ramo del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, Salvatore Glorioso, i <strong>di</strong>rigenti<br />
regionali dei settori Lavori pubblici,<br />
territorio e ambiente, i rappresentanti<br />
del ministero e del<strong>la</strong> Protezione civile<br />
delle altre province. Il tavolo si raccorderà<br />
con <strong>la</strong> consulta <strong>di</strong> sindaci che rappresenterà<br />
dettagliatamente le esigenze<br />
del territorio.<br />
Gli studenti dell’Istituto tecnico Vittorio Emanuele III hanno visitato il <strong>la</strong>boratorio<br />
mobile per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico, gestito dall’assessorato al<br />
controllo ambientale retto da<br />
Salvatore Glorioso (nel<strong>la</strong> foto).<br />
La visita è rientrata nell’ambito<br />
<strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> educazione ambientale<br />
con il quale i tecnici<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> hanno illustrato<br />
e sensibilizzato gli studenti ad un<br />
maggiore rispetto per l’ambiente<br />
e spiegato le cause principali dell’inquinamento<br />
atmosferico.<br />
Durante <strong>la</strong> visita nel<strong>la</strong> centralina<br />
mobile, operativa nell’atrio del<br />
Centro <strong>di</strong>rezionale <strong>di</strong> San Lorenzo,<br />
<strong>la</strong> sco<strong>la</strong>resca ha incontrato<br />
l’assessore Aristide Tamajo che<br />
si occupa <strong>di</strong> ambiente e l’assessore Glorioso che ha spiegato “I nostri due mezzi stanno<br />
sempre in giro nel territorio per control<strong>la</strong>re l’eventuale superamento dei livelli <strong>di</strong> inquinamento<br />
atmosferico. Solitamente operiamo in sinergia con i sindaci dei comuni<br />
– ha aggiunto Glorioso – che spesso ci chiedono <strong>di</strong> attivare delle campagne <strong>di</strong> controllo<br />
nelle strade più a rischio dei loro comuni. I nostri mezzi rilevano 14 elementi<br />
nocivi per <strong>la</strong> salute dell’uomo, come le polveri sottili e i gas <strong>di</strong> scarico delle auto. I risultati<br />
che forniamo agli amministratori consentono loro <strong>di</strong> avere dati scientifici sui<br />
quali basare i provve<strong>di</strong>menti per fare rientrare i livelli <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a”.
La giunta dentro<br />
Scuo<strong>la</strong> <strong>di</strong> polizia per minori<br />
A scuo<strong>la</strong> <strong>di</strong> polizia municipale e pubblica<br />
amministrazione. E’ l’iniziativa proposta<br />
dall’Opera Pia “Giuseppe Cirincione” <strong>di</strong><br />
Aspra, e rivolta a 32 ragazzi residenti nel<strong>la</strong><br />
frazione <strong>di</strong> Bagheria, <strong>di</strong> età compresa tra<br />
i 10 e i 13 anni. Entrambi i corsi, avviati il<br />
18 aprile, rientrano nel progetto unico “Creatività<br />
e Regole” e sono stati organizzati con<br />
il contributo dell’assessorato alle Politiche<br />
sociali del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />
I vigili urbani “in erba”, in tutto 20, stu<strong>di</strong>eranno<br />
il co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> strada, i comportamenti<br />
giusti e scorretti<br />
<strong>di</strong> pedoni e automobilisti,<br />
le principali<br />
norme <strong>di</strong> sicurezza,<br />
<strong>la</strong> segnaletica stradale<br />
e le sanzioni previste<br />
per i trasgressori.<br />
Le “lezioni” si terranno<br />
una volta a settimana,<br />
per quattro ore<br />
pomeri<strong>di</strong>ane, nel<strong>la</strong> se-<br />
Giovanni Mammana<br />
de del centro <strong>di</strong>urno<br />
per minori dell’Opera Pia, in via Fiume d’Italia<br />
1, ad Aspra. Ai partecipanti verrà consegnato<br />
un attestato e un piccolo “corredo”<br />
da ‘caschi bianchi’, ovvero fascia, fischietto,<br />
berretto e paletta. Il secondo corso, in programma<br />
con le stesse modalità e nel<strong>la</strong> stessa<br />
sede, ad Aspra, è destinato invece a 12<br />
minori: le lezioni saranno de<strong>di</strong>cate all’analisi<br />
delle competenze delle varie amministrazioni<br />
locali, dal<strong>la</strong> circoscrizione al<strong>la</strong><br />
Regione, dal Comune al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>; al sistema<br />
elettorale degli organi politici e amministrativi;<br />
al funzionamento dei <strong>di</strong>versi<br />
enti. Conclusi i due mesi <strong>di</strong> attività i ragazzi<br />
riceveranno un attestato <strong>di</strong> partecipazione<br />
e verranno nominati “piccoli consiglieri<br />
del<strong>la</strong> Circoscrizione <strong>di</strong> Aspra”.<br />
Il <strong>la</strong>voro per recuperare<br />
i tossico<strong>di</strong>pendenti<br />
L’attività nei campi, <strong>la</strong> coltivazione dell’orto,<br />
<strong>la</strong> produzione “domestica” <strong>di</strong> formaggio,<br />
ricotta, pane: in una paro<strong>la</strong>, il <strong>la</strong>voro<br />
come strumento e occasione per sconfiggere<br />
<strong>la</strong> <strong>di</strong>pendenza dal<strong>la</strong> droga e ricostruire<br />
un’alternativa <strong>di</strong> vita.<br />
NOTIZIARIO<br />
Vini Alto A<strong>di</strong>ge e gastronomia palermitana: accoppiata vincente<br />
Il sa<strong>la</strong>me locale al gusto <strong>di</strong> finocchietto selvatico e il Pinot Nero, il tonno affumicato<br />
con il Santa Maddalena, il caciocavallo stagionato gustato con il Gewürztraminer passito<br />
e <strong>la</strong> cassata siciliana con il Moscato Rosa. Abbinamenti insoliti tra <strong>la</strong> cucina palermitana<br />
e i vini altoatesini<br />
che hanno riscosso grande<br />
successo. Paro<strong>la</strong> <strong>di</strong> Davide<br />
Paolini, giornalista specializzato<br />
in enogastronomia e testimonial<br />
del tour promozionale<br />
2005 dei Vini Alto A<strong>di</strong>ge<br />
che ha fatto tappa a <strong>Palermo</strong>.<br />
Con un occhio al mare limpido<br />
del Golfo <strong>di</strong> Mondello<br />
visto dalle terrazze del Charleston,<br />
enoappassionati, operatori<br />
del settore e semplici<br />
curiosi, hanno partecipato ai seminari del “gastronauta” e al wine tasting. Venticinque<br />
produttori altoatesini che, grazie al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione fra <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> regionale <strong>di</strong><br />
<strong>Palermo</strong> e <strong>la</strong> Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> Bolzano, hanno proposto spumanti, vini bianchi,<br />
rossi e passiti accompagnati dalle specialità gastronomiche del<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />
Un “gemel<strong>la</strong>ggio” <strong>di</strong> culture de<strong>di</strong>cato al gusto e all’eccellenza italiana.<br />
“Quelli del<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e dell’Alto A<strong>di</strong>ge - <strong>di</strong>ce l’assessore provinciale all’Agricoltura,<br />
Marcello Caruso - sono territori che oggi giocano un ruolo da protagonisti<br />
a livello internazionale nel settore enogastronomico. Questa iniziativa rappresenta<br />
il punto <strong>di</strong> partenza per una col<strong>la</strong>borazione più ampia che per i nostri produttori<br />
deve rappresentare un’occasione <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong> crescita”.<br />
“Da tempo - aggiunge Helmut Zanotti, Direttore Ripartizione Agricoltura del<strong>la</strong> Camera<br />
<strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> Bolzano - <strong>la</strong> Sicilia era uno dei nostri obiettivi dal punto <strong>di</strong><br />
vista commerciale e siamo fiduciosi che questa sinergia tra l’Alto A<strong>di</strong>ge e <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> sarà fruttuosa per entrambi.”<br />
S.G.<br />
E’ il principio che ha ispirato l’iniziativa<br />
portata avanti dall’istituto “Opera don Ca<strong>la</strong>bria”,<br />
finanziata dall’assessorato alle Politiche<br />
sociali del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> con 8mi<strong>la</strong> euro.<br />
L’istituto è stato avviato nel ’97 da don<br />
Gino Sacchetti, già parroco dell’istituto penitenziario<br />
dei Caval<strong>la</strong>cci, a Termini Imerese,<br />
e più volte vittima <strong>di</strong> intimidazioni e<br />
attentati proprio per <strong>la</strong> sua instancabile attività<br />
<strong>di</strong> sacerdote impegnato in prima linea<br />
contro criminalità e <strong>di</strong>sagio sociale.<br />
Dopo <strong>la</strong> sua partenza, che suscitò non poche<br />
polemiche, <strong>la</strong> comunità da lui fondata<br />
non ha mai chiuso i battenti, pur tra mille<br />
<strong>di</strong>fficoltà. Il nuovo progetto, dal titolo “Ergoterapia<br />
per tossico<strong>di</strong>pendenti”, che richiama<br />
appunto l’idea <strong>di</strong> un’occupazione<br />
pratica come mezzo per <strong>la</strong> riabilitazione<br />
dei soggetti con problemi <strong>di</strong> droga, coin-<br />
volge 15 persone (<strong>di</strong> età compresa tra i 20<br />
e i 42 anni), già ospiti del centro.<br />
L’istituto ha <strong>la</strong> sua sede operativa in contrada<br />
S.Onofrio, a Trabia: qui gli ospiti hanno<br />
a <strong>di</strong>sposizione una vera e propria fattoria,<br />
con 120 ettari <strong>di</strong> terreno coltivabile, un<br />
campo <strong>di</strong> grano, alberi da frutto, un impianto<br />
per <strong>la</strong> produzione casearia, una stal<strong>la</strong>,<br />
un pol<strong>la</strong>io, persino un piccolo allevamento<br />
<strong>di</strong> struzzi. Tutti i beni <strong>di</strong> consumo<br />
sono destinati all’alimentazione del<strong>la</strong> comunità<br />
che risiede nel centro.<br />
L’iniziativa prevede anche colloqui tra gli<br />
operatori e le famiglie: gli incontri hanno<br />
luogo nel<strong>la</strong> sede legale dell’istituto, in contrada<br />
San Cosimo, a Termini.<br />
La somma stanziata dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> servirà<br />
a finanziare l’attività dell’istituto per<br />
sei mesi.<br />
43
44<br />
NOTIZIARIO<br />
Ato idrico<br />
Un nuovo pozzo nel Congo<br />
Nell’ambito del<strong>la</strong> giornata mon<strong>di</strong>ale contro<br />
lo sfruttamento minorile, una delegazione<br />
<strong>di</strong> 19 ragazzi congolesi, accompagnati<br />
dal cantante Rino Martinez, hanno<br />
incontrato a Pa<strong>la</strong>zzo Comitini il presidente<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> Francesco<br />
Musotto.<br />
Per l’occasione, con una tipica danza accompagnata<br />
da semplici percussioni che<br />
hanno intonato ritmi tribali, è stato ringraziato<br />
il presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Musotto<br />
e l’assessore alle risorse idriche Raffaele<br />
Loddo, per avere concesso con l’Ato<br />
idrico <strong>Palermo</strong> (Ambito territoriale ot-<br />
timale) un finanziamento per <strong>la</strong> realizzazione<br />
<strong>di</strong> un pozzo d’acqua in Congo e<br />
pianificato <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> altri due<br />
pozzi.<br />
La Romania verso<br />
l’Unione Europea<br />
Una delegazione da Musotto<br />
Il presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Francesco<br />
Musotto nel suo duplice ruolo che lo vede<br />
anche europar<strong>la</strong>mentare, ha incontrato<br />
a Pa<strong>la</strong>zzo Comitini una delegazione<br />
rumena per <strong>di</strong>scutere del prossimo ingresso<br />
del<strong>la</strong> Romania nell’Unione europea.<br />
Il gruppo <strong>di</strong> ospiti era costituito da sei<br />
presidenti <strong>di</strong> provincia, il presidente del<br />
par<strong>la</strong>mento del<strong>la</strong> Regione sud-est, più<br />
una serie <strong>di</strong> primi citta<strong>di</strong>ni rumeni. All’incontro<br />
hanno partecipato, il sindaco<br />
<strong>di</strong> Prizzi Luigi Vallone, neo presidente<br />
del Patto territoriale Alto Belice Corleonese,<br />
che insieme al suo predecessore Antonino<br />
Di Lorenzo e numerosi altri sindaci,<br />
hanno illustrato come in un’ottica<br />
<strong>di</strong> comprensorio si possono migliorare le<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sviluppo territoriale, utilizzando<br />
i fon<strong>di</strong> strutturali messi a <strong>di</strong>sposizione<br />
dell’Unione europea.<br />
“Il mese scorso a Strasburgo – ha spiegato<br />
il presidente Musotto al<strong>la</strong> delegazione<br />
– si è vissuto un momento <strong>di</strong>fficile<br />
per il vostro ingresso nell’Unione. Al-<br />
cuni Stati avevano alzato un blocco, che<br />
per fortuna grazie all’intervento del Governo<br />
italiano, del<strong>la</strong> commissione che si<br />
è occupata del vostro iter <strong>di</strong> pre ingresso<br />
presieduta dall’italiano Guido Podestà e<br />
al Governo spagnolo, si è riusciti a superare”.<br />
La donna attraverso il cinema<br />
Due appuntamenti<br />
con gli studenti<br />
Riflettere e <strong>di</strong>scutere sul<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione<br />
del<strong>la</strong> donna attraverso il cinema. Con questo<br />
scopo gli studenti delle scuole superiori<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> hanno partecipato a due<br />
incontri tenutisi nei cinema “Aurora” e<br />
“Igiea Lido” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, che rientrano nel<br />
più ampio progetto “Laboratorio <strong>di</strong> storia<br />
contemporanea – Il novecento e le donne<br />
nel<strong>la</strong> storia e nel cinema”, promosso dall’Istituto<br />
provinciale <strong>di</strong> cultura e lingue <strong>di</strong><br />
<strong>Palermo</strong> e patrocinato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>. Nel<br />
corso dei due appuntamenti, coor<strong>di</strong>nati<br />
dal<strong>la</strong> professoressa Rosanna Carimi e da<br />
Letizia Amato funzionario dell’assessorato,<br />
sono stati proiettati i film “Te lo leggo<br />
negli occhi” del<strong>la</strong> regista Valia Santel<strong>la</strong>,<br />
prodotto da Nanni Moretti e interpretato<br />
da Stefania Sandrelli e Gigi Burruano<br />
e “Ange<strong>la</strong>” del<strong>la</strong> regista Roberta Torre<br />
e interpretato dall’attore palermitano<br />
Mario Pupel<strong>la</strong>.<br />
Al<strong>la</strong> proiezione dei due film hanno assi-<br />
dentroLa<br />
giunta<br />
stito gli studenti dell’Istituto<br />
<strong>di</strong> cultura e<br />
lingue <strong>di</strong> via Fattori e<br />
<strong>di</strong> via Don Orione, del<br />
liceo c<strong>la</strong>ssico “Meli”,<br />
del liceo scientifico<br />
“Cannizzaro”, dell’istituto<br />
nautico “Marco<br />
Polo”, dell’istituto nau- Bruno La Menza<br />
tico “Gioeni Trabia” e<br />
del liceo scientifico “Benedetto Croce”.<br />
“È importante – ha sottolineato l’assessore<br />
provinciale, Bruno La Menza – promuovere<br />
<strong>la</strong> “cultura delle donne” in quanto<br />
elemento fondamentale nel<strong>la</strong> continua<br />
affermazione del<strong>la</strong> parità dei ruoli femminile<br />
e maschile, in una società che guarda<br />
al<strong>la</strong> donna non più solo come mamma<br />
ma anche come strumento e fonte <strong>di</strong> sapere,<br />
<strong>di</strong> informazione, <strong>di</strong> eru<strong>di</strong>zione”. Alle<br />
proiezioni sono seguiti due <strong>di</strong>battiti ai<br />
quali hanno preso parte sia <strong>la</strong> regista Valia<br />
Santel<strong>la</strong> che l’attore Mario Pupel<strong>la</strong>, protagonista<br />
maschile del film “Ange<strong>la</strong>”, che<br />
interpreta il ruolo <strong>di</strong> un boss del<strong>la</strong> mafia,<br />
marito del<strong>la</strong> protagonista.<br />
Missione a Ginevra<br />
Una rappresentanza dell’assessorato provinciale<br />
ai Diritti umani e civili è stata<br />
ricevuta a Ginevra da Gianni Magazzini<br />
“geografic team leader” dell’ufficio del-<br />
l’Alto commissario per i <strong>di</strong>ritti dell’uomo<br />
che fa capo alle Nazioni Unite. L’assessore<br />
al ramo Giuseppe Colca e i funzionari<br />
Giuseppe Fazio e Concetta Nigrelli<br />
hanno avviato contatti istituzionali<br />
per acquisire informazioni sui meccanismi<br />
<strong>di</strong> funzionamento dell’organismo<br />
che <strong>di</strong>pende <strong>di</strong>rettamente dal Segretario<br />
Generale Kofi Annan e per attivare<br />
procedure <strong>di</strong> scambio tra le due realtà<br />
istituzionali.
La giunta<br />
Nuovi corsi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o nelle scuole<br />
me<strong>di</strong>e superiori <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e provincia.<br />
La Giunta provinciale, presieduta<br />
da Francesco Musotto, ha approvato<br />
su proposta dell’assessore al<strong>la</strong> Pubblica<br />
Istruzione, Vincenzo Gargano, l’istituzione<br />
<strong>di</strong> nuovi in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> formazione<br />
sco<strong>la</strong>stica secondaria. A partire dal prossimo<br />
anno sco<strong>la</strong>stico verranno aperte le iscrizioni<br />
alle prime c<strong>la</strong>ssi del Liceo artistico<br />
sperimentale ad in<strong>di</strong>rizzo “Miche<strong>la</strong>ngelo”<br />
all’Istituto “Don Giovanni Colletto” <strong>di</strong> Corleone,<br />
con lo scopo <strong>di</strong> valorizzare e salvaguardare<br />
il patrimonio artistico del corleonese.<br />
L’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> “Tecnico per il turismo”<br />
viene istituito a Cefalù all’Istituto tecnico<br />
commerciale e per geometri “Jacopo<br />
del Duca” e ad Alia nel<strong>la</strong> sede associata<br />
dell’Istituto tecnico commerciale “Mauro<br />
Picone” <strong>di</strong> Lercara Frid<strong>di</strong>, per l’esigenza<br />
SCUOLA<br />
Arrivano nuovi in<strong>di</strong>rizzi<br />
per gli studenti<br />
Via libera del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> all’istituzione <strong>di</strong> moderni<br />
corsi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o negli istituti superiori <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e provincia.<br />
Potranno essere formate figure professionali<br />
legate alle esigenze del territorio<br />
L’Istituto “Don Giovanni Colletto” <strong>di</strong> Corleone<br />
<strong>di</strong> garantire agli alunni una formazione che<br />
risponde alle attuali e concrete esigenze del<br />
mercato del <strong>la</strong>voro. All’Istituto d’istruzione<br />
superiore “Emanuele Basile” <strong>di</strong> Monreale<br />
l’istituzione del<strong>la</strong> sezione <strong>di</strong> Liceo<br />
scientifico farà in modo che gli studenti<br />
non siano più costretti a viaggiare per frequentare<br />
i licei palermitani. I corsi <strong>di</strong> “Operatore<br />
grafico pubblicitario” all’Istituto professionale<br />
<strong>di</strong> Stato per l’industria e l’artigianato<br />
“Enrico Me<strong>di</strong>” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e <strong>di</strong> “Architettura,<br />
arredamento e design” all’Istituto<br />
statale d’Arte <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> obbe<strong>di</strong>scono<br />
invece all’esigenza <strong>di</strong> formare i ragazzi<br />
in previsione del<strong>la</strong> loro eventuale iscrizione<br />
ai nuovi corsi <strong>di</strong> <strong>la</strong>urea, come quello<br />
<strong>di</strong> Design, già attivi all’Università degli<br />
stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>. Saranno attivati inoltre i<br />
corsi serali <strong>di</strong> Ragioneria e Geometra all’istituto<br />
“Jacopo del Duca” <strong>di</strong> Cefalù, <strong>di</strong><br />
PH BELLOMO<br />
Agricoltura<br />
agroambientale<br />
all’Istituto professionale<br />
per l’agricoltura<br />
<strong>di</strong> San<br />
Cipirello (sezione<br />
staccata dell’Istituto“Emanuele<br />
Basile”) e<br />
<strong>di</strong> un corso sera-<br />
Vincenzo Gargano<br />
le all’Istituto professionalecommerciale<br />
“Luigi Einau<strong>di</strong>” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />
“È importante – spiega il presidente Musotto<br />
– che <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> crei figure professionali<br />
attinenti alle esigenze del territorio.<br />
Troppo spesso i nostri istituti formano i ragazzi<br />
con insegnamenti che non possono<br />
sfruttare a pieno nel<strong>la</strong> loro terra, costringendoli<br />
ad emigrare per tradurre in pratica<br />
quanto appreso teoricamente. In comuni<br />
che fanno del turismo una delle principali<br />
fonti <strong>di</strong> guadagno e <strong>di</strong> sviluppo come Cefalù<br />
e Alia, per esempio, tecnici e operatori<br />
turistici sono <strong>di</strong> fondamentale importanza<br />
per rafforzarne e migliorarne le attività”.<br />
“Il nostro intento – continua l’assessore Gargano<br />
– è <strong>di</strong> favorire tutte quelle attività volte<br />
allo sfruttamento delle risorse del territorio<br />
da parte soprattutto dei giovani, appoggiando<br />
le iniziative che vogliono potenziarne<br />
le capacità. Non è un caso, infatti, che vengano<br />
attivati corsi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ad in<strong>di</strong>rizzo agroalimentare<br />
in una terra come <strong>la</strong> nostra in cui,<br />
per secoli, l’economia si è basata quasi esclusivamente<br />
sull’agricoltura e nonostante oggi<br />
si guar<strong>di</strong> ad altro, essa continua ad essere<br />
<strong>la</strong> base del nostro sistema produttivo”.<br />
I nuovi in<strong>di</strong>rizzi sco<strong>la</strong>stici obbe<strong>di</strong>scono al<strong>la</strong><br />
necessità <strong>di</strong> ampliare l’offerta formativa<br />
e <strong>di</strong> rispondere alle richieste degli studenti<br />
delle scuole me<strong>di</strong>e inferiori che hanno<br />
manifestato i loro interessi attraverso<br />
alcuni sondaggi.<br />
Giuliana Musotto<br />
45
46<br />
IL PROGETTO<br />
Ragazzi, piano<br />
con l’alcool<br />
E’ questo il messaggio <strong>la</strong>nciato dal<strong>la</strong> campagna<br />
“Io guido e non bevo” promossa dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
per prevenire le stragi del sabato sera.<br />
Testimonial i giocatori del <strong>Palermo</strong> e i Tinturia<br />
L’appuntamento finale al Movida <strong>di</strong> Vil<strong>la</strong>grazia <strong>di</strong> Carini. Sopra i primi due incontri<br />
al Cinema Dante e al Pa<strong>la</strong>sport <strong>di</strong> Bagheria<br />
La giunta<br />
Pietro Accar<strong>di</strong> e Cristian Terlizzi si sono<br />
sottoposti al test del palloncino. Simone<br />
Barone e Fabio Grosso hanno<br />
“duettato” con Lello Analfino, leader dei Tinturia.<br />
“Esibizioni” straor<strong>di</strong>narie per i giocatori<br />
e i musicisti che hanno aderito al<strong>la</strong> campagna<br />
contro l’abuso <strong>di</strong> alcool “Io guido e<br />
non bevo”, promossa dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />
“Abbiamo voluto coinvolgere gli studenti<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e provincia - sottolinea il<br />
Presidente Francesco Musotto - in un progetto<br />
che affronta un tema <strong>di</strong> grande attualità:<br />
l’abuso <strong>di</strong> alcool e le “stragi del sabato sera”<br />
provocate da chi si mette al<strong>la</strong> guida senza essere<br />
perfettamente lucido. Da padre, leggo<br />
ogni giorno con apprensione <strong>la</strong> cronaca e le<br />
statistiche poco confortanti. Da amministratore<br />
ritengo doveroso intervenire con l’unico<br />
mezzo <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sponiamo, <strong>la</strong> prevenzione”. La<br />
campagna infatti ha cercato <strong>di</strong> sensibilizzare<br />
i giovani su questo tema, attraverso l’immagine<br />
<strong>di</strong> testimonial d’eccezione: oltre ai rosanero<br />
e al gruppo musicale “made in Sicily”,<br />
all’iniziativa hanno aderito il giornalista<br />
Guido Monastra e il dj palermitano Massimo<br />
Minutel<strong>la</strong>.<br />
“Con questa iniziativa - <strong>di</strong>ce l’assessore<br />
al<strong>la</strong> Pubblica Istruzione, Enzo Gargano -<br />
inten<strong>di</strong>amo spiegare ai giovani che per <strong>di</strong>vertirsi<br />
non è necessario ubriacarsi e soprattutto<br />
far capire loro che, dopo aver bevuto,<br />
è pericoloso mettersi al vo<strong>la</strong>nte.<br />
Coinvolgere il <strong>Palermo</strong> calcio ci è sembrato<br />
utile per veico<strong>la</strong>re, attraverso l’immagine<br />
dei giocatori, messaggi fondamentali<br />
per <strong>la</strong> crescita dei giovani”. “La <strong>Provincia</strong><br />
- aggiunge l’assessore al<strong>la</strong> Comuni-
La giunta<br />
cazione, Nico<strong>la</strong> Vernuccio - grazie al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />
con il <strong>Palermo</strong> ha sempre voluto<br />
<strong>la</strong>nciare messaggi positivi in<strong>di</strong>rizzati<br />
soprattutto ai giovani affinché, attraverso<br />
l’immagine e l’esempio <strong>di</strong> questi atleti <strong>di</strong>ventati<br />
i loro beniamini, possano fare scelte<br />
<strong>di</strong> vita equilibrate, ispirate da sani valori”.<br />
Per sintetizzare il progetto è stato scelto uno<br />
slogan semplice: nessuna politica proibizionista<br />
ma un invito al<strong>la</strong> prudenza e a mo<strong>di</strong>ficare<br />
le cattive abitu<strong>di</strong>ni dei giovani per evitare<br />
che una serata fra amici possa trasformarsi<br />
in una strage. Due incontri e soprattutto<br />
una grande festa “no alcool” e una massiccia<br />
campagna pubblicitaria. Oltre cento autobus<br />
urbani personalizzati per le vie <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
lungo le quali è stato pre<strong>di</strong>sposto pure un percorso<br />
<strong>di</strong> pensiline e p<strong>la</strong>stici che riportano <strong>la</strong><br />
campagna. In affissione anche una trentina <strong>di</strong><br />
manifesti in formato gigante (6 metri per 3),<br />
esposti in città e nel territorio provinciale, e<br />
<strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> 5.000 pieghevoli informativi.Nel<br />
progetto, realizzato con <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />
dell’associazione “Il Me<strong>la</strong>ngolo”, sono<br />
state coinvolte ventuno scuole <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e<br />
provincia che hanno potuto assistere agli incontri,<br />
ascoltando gli interventi dei giocatori<br />
e le in<strong>di</strong>cazioni fornite dalle forze dell’or<strong>di</strong>ne.<br />
Agli studenti sono stati anche <strong>di</strong>stribuiti 3000<br />
test rapi<strong>di</strong> per misurare l’abuso <strong>di</strong> alcool.<br />
“Siamo orgogliosi - conclude il Presidente<br />
Musotto - <strong>di</strong> avere avuto al nostro fianco <strong>la</strong><br />
Polizia stradale e <strong>la</strong> Polizia <strong>di</strong> Stato che, interpretando<br />
lo spirito del progetto, hanno<br />
spiegato ai giovani rischi e sanzioni, in<br />
modo semplice ed efficace”.<br />
Stefania Giuffrè<br />
IL PROGETTO<br />
Sport e valori sociali al Ma<strong>la</strong>spina<br />
La squadra dell’Ipssar “Florio” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> si è aggiu<strong>di</strong>cata, ai rigori, il quadrango<strong>la</strong>re<br />
<strong>di</strong> calcio a 5 organizzato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> e dal<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> all’interno dell’Istituto<br />
penale minorile “Ma<strong>la</strong>spina”. Al secondo posto si sono c<strong>la</strong>ssificati proprio<br />
i ragazzi del centro minorile. Terzo posto al Cral del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> che, nel<strong>la</strong><br />
finale per il terzo e quarto posto, ha battuto <strong>la</strong> polizia penitenziaria per 5-3.<br />
A fischiare il calcio d’inizio per <strong>la</strong> finale sono stati Michele Ferri e Franco Brienza,<br />
i due rosanero ospiti del torneo. “Abbiamo voluto portare il calcio all’interno<br />
del centro minorile - ha detto il Presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Francesco Musotto<br />
che ha assistito agli incontri - perché siamo convinti del grande valore educativo<br />
dello sport. La presenza dei giocatori del <strong>Palermo</strong> è per i giovani ospiti<br />
del<strong>la</strong> struttura un momento importante, l’occasione per incontrare i loro beniamini<br />
e avvicinarsi, attraverso <strong>la</strong> loro esperienza, al mondo dello sport, ai valori<br />
<strong>di</strong> una sana e leale competizione cui ci si dovrebbe ispirare anche nel<strong>la</strong> vita”.<br />
Prima del<strong>la</strong> premiazione finale, i due giocatori hanno consegnato al<strong>la</strong> <strong>di</strong>rettrice<br />
dell’Istituto, Rita Barbera, le <strong>di</strong>vise rosanero che saranno indossate dal<strong>la</strong><br />
squadra del Ma<strong>la</strong>spina nelle prossime occasioni. Coppe e medaglie sono state<br />
invece consegnate dall’assessore provinciale al<strong>la</strong> Pubblica Istruzione Enzo Gargano<br />
a tutti i partecipanti.<br />
S.G.<br />
47
48<br />
LAVORI D’AULA<br />
Pro Loco,adesso<br />
si cambia<br />
L’introduzione del criterio del<strong>la</strong> premialità<br />
è <strong>la</strong> novità principale del rego<strong>la</strong>mento delle aziende locali<br />
<strong>di</strong> promozione turistica approvato dal Consiglio provinciale<br />
Il Consiglio<br />
provinciale<br />
ha approvato<br />
all’unanimità<br />
il nuovo rego<strong>la</strong>mento<br />
per <strong>la</strong> concessione<br />
dei contributi<br />
alle Pro<br />
Loco. Il documento<br />
è stato il-<br />
Maurizio Gambino<br />
lustrato in au<strong>la</strong><br />
dall’assessore al<br />
Turismo e presidente dell’Aapit, Salvatore<br />
Sammartano, dopo aver ricevuto il<br />
parere favorevole da parte delle com-<br />
missioni consiliari competenti.<br />
“Rispetto al vecchio rego<strong>la</strong>mento, il nuovo<br />
introduce importanti novità – ha <strong>di</strong>chiarato<br />
Sammartano – le Pro Loco, infatti,<br />
riceveranno un minore budget <strong>di</strong> base,<br />
ma si introduce per un successivo finanziamento,<br />
il meccanismo del<strong>la</strong> premialità.<br />
In sostanza, ogni azienda – ha<br />
sottolineato l’assessore - dovrà <strong>di</strong>mostrare<br />
<strong>di</strong> aver prodotto risultati, se davvero vorrà<br />
ottenere ulteriori contributi che in questo<br />
modo, non vengono più dati a pioggia a<br />
prescindere dagli obiettivi raggiunti e dall’efficienza,<br />
evitando sperpero <strong>di</strong> sol<strong>di</strong>”.<br />
Inoltre <strong>la</strong> Pro loco che non otterrà nean-<br />
Il consiglio<br />
che un premio in 3 anni, sarà totalmente<br />
esclusa da ogni finanziamento. “Le mo<strong>di</strong>fiche<br />
che abbiamo apportato – ha aggiunto<br />
l’assessore – sono <strong>di</strong> fondamentale<br />
importanza perché garantiranno una<br />
maggiore efficienza delle aziende e una<br />
maggiore qualità dell’offerta turistica con<br />
inevitabili ritorni economici per il territorio<br />
nel suo complesso. Una strategia<br />
stu<strong>di</strong>ata apposta<br />
per assicurare <strong>la</strong><br />
crescita del settore<br />
che per tante<br />
località del<strong>la</strong><br />
provincia, è il<br />
principale vo<strong>la</strong>no<br />
<strong>di</strong> sviluppo”.<br />
Il rego<strong>la</strong>mento<br />
infatti prevede i<br />
contributi premio<br />
per le aziende<br />
che hanno av-<br />
Marcello Tricoli<br />
viato iniziative e progetti in sinergia con<br />
il comune <strong>di</strong>venendone il braccio operativo,<br />
per quelle che abbiano creato tra loro<br />
iniziative consortili per <strong>la</strong> valorizzazione<br />
del territorio, per quelle che effettuano<br />
nell’anno in corso almeno 2 manifestazioni<br />
tra quelle già realizzate nell’anno<br />
precedente a conferma del<strong>la</strong> prosecuzione<br />
dell’attività turistica, e per quelle<br />
che hanno istituito e rego<strong>la</strong>rmente gestito<br />
il servizio <strong>di</strong> informazioni turistiche<br />
nel comune <strong>di</strong> propria pertinenza.<br />
“Un rego<strong>la</strong>mento nettamente più equo ed<br />
omogeneo <strong>di</strong> quello ormai obsoleto del<br />
1993 che oltre a spronare ad una maggiore<br />
attività le pro loco – ha detto il presidente<br />
del<strong>la</strong> commissione Turismo, Marcello<br />
Tricoli - garantirà <strong>la</strong> crescita del turismo.<br />
Un risultato raggiunto con il <strong>la</strong>voro<br />
svolto in sintonia con l’assessore<br />
Sammartano al quale abbiamo proposto<br />
<strong>di</strong> inserire alcuni punti come l’aumento<br />
del<strong>la</strong> percentuale del<strong>la</strong> premialità e <strong>la</strong> decadenza<br />
delle pro loco se entro i tre anni<br />
non ottengono neanche un premio, alcune<br />
delle mo<strong>di</strong>fiche più significative del<br />
documento. <strong>la</strong> cosa maggiormente importante<br />
è comunque l’introduzione del<br />
criterio del<strong>la</strong> meritocrazia con cui <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
stabilirà l’entità del finanziamento<br />
che verrà concesso alle Pro loco presenti<br />
sul territorio”.<br />
Ivana Di Nuovo
Il consiglio<br />
Bi<strong>la</strong>ncio dell’Aapit<br />
LAVORI D’AULA<br />
O biettivo servizi <strong>di</strong> qualità<br />
Approvato lo strumento finanziario dell’Azienda provinciale<br />
per l’incremento turistico. Si punta al<strong>la</strong> promozione<br />
dei segmenti naturalistici, artistici e congressuali<br />
Ammonta ad otto milioni e mezzo<br />
<strong>di</strong> euro il bi<strong>la</strong>ncio <strong>di</strong> previsione<br />
dell’Aapit, l’Azienda Autonoma<br />
<strong>Provincia</strong>le per l’Incremento turistico,<br />
approvato dal consiglio provinciale.<br />
Favorevole l’intera au<strong>la</strong> escluso<br />
Rosario Bonomo e Concetta Balistreri<br />
dei Ds, Angelo Ribaudo dei Ver<strong>di</strong> e Giuseppe<br />
Messineo dell’Apes che hanno preferito<br />
astenersi.<br />
La delibera è stata illustrata in au<strong>la</strong> dal<br />
presidente dell’azienda, Salvatore Sammartano<br />
mentre i presidenti delle commissioni<br />
al Turismo, Sport e Aapit, Marcello<br />
Tricoli e al Bi<strong>la</strong>ncio, Michele Pergolizzi,<br />
hanno esposto le motivazioni che<br />
li hanno spinti ad esprimere parere favorevole.<br />
“Il bi<strong>la</strong>ncio dell’Aapit – ha spiegato Sammartano<br />
– nasce da un confronto continuo<br />
con le associazioni <strong>di</strong> categoria, per<br />
favorire <strong>la</strong> promozione delle risorse e dei<br />
segmenti turistici più promettenti, come<br />
il turismo congressuale, quello dei par-<br />
chi naturalistici, enogastronomico e il turismo<br />
nei piccoli centri d’arte del territorio.<br />
In questa <strong>di</strong>rezione – prosegue Sammartano<br />
– uno strumento prezioso sarà<br />
senz’altro <strong>la</strong> tourist card, e tutte le carte<br />
simili de<strong>di</strong>cate a circuiti speciali, come i<br />
musei <strong>di</strong> charme che permetteranno ai turisti<br />
<strong>di</strong> accedere con maggiore facilità e<br />
a prezzi più convenienti ai vari servizi.<br />
L’obiettivo – ha concluso il presidente<br />
dell’Aapit – è <strong>la</strong> crescita degli standard<br />
<strong>di</strong> qualità, in tutte le sue accezioni. La seconda<br />
fase del progetto per il marchio <strong>di</strong><br />
qualità turistica, infatti, mira proprio a<br />
migliorare e qualificare dotazioni e servizi<br />
delle pubbliche amministrazioni locali,<br />
come logica conseguenza del<strong>la</strong> maggiore<br />
qualità dei professionisti dell’accoglienza<br />
che hanno aderito all’iniziativa<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>”.<br />
Il <strong>la</strong>voro svolto dall’Aapit ha ricevuto importanti<br />
apprezzamenti riba<strong>di</strong>ti dal voto<br />
quasi unanime dell’intera au<strong>la</strong> e dagli interventi<br />
<strong>di</strong> Tricoli e Pergolizzi.<br />
“Conoscevamo bene i termini del<strong>la</strong> delibera<br />
considerato che l’assessore è stato<br />
sempre <strong>di</strong>sponibile e presente in commissione<br />
ogni volta che lo abbiamo invitato<br />
– ha detto Tricoli - I buoni risultati<br />
infatti, nascono dai buoni rapporti <strong>di</strong><br />
col<strong>la</strong>borazione come quelli instaurati dal<strong>la</strong><br />
IV commissione con gli assessori”.<br />
Del<strong>la</strong> stessa opinione Pergolizzi che ha<br />
sottolineato come “già in commissione<br />
abbiamo <strong>di</strong>scusso con l’assessore tutti i<br />
punti elencati oggi e abbiamo avuto il<br />
giusto tempo per esaminarli e con<strong>di</strong>viderli<br />
con entusiasmo.<br />
Ci siamo anche recati in azienda e abbiamo<br />
potuto constatare <strong>di</strong> presenza l’operatività<br />
del personale e quin<strong>di</strong> dell’intera<br />
Aapit”.“Sono stati raggiunti grossi<br />
risultati e il bi<strong>la</strong>ncio è in attivo – ha aggiunto<br />
Tricoli – Tante cose sono state fatte<br />
come <strong>la</strong> segnaletica turistica, <strong>la</strong> notte<br />
dei musei e <strong>la</strong> convention bureau per il<br />
turismo congressuale”. Tricoli ha ricordato<br />
quanto l’Aapit stia <strong>la</strong>vorando per<br />
riuscire a creare un centro congressi <strong>di</strong><br />
cui <strong>Palermo</strong> è sprovvista che “determinerebbe<br />
un incremento delle presenze del<br />
30% con tutto ciò che ne consegue dal<br />
punto <strong>di</strong> vista economico- commerciale<br />
e quin<strong>di</strong> occupazionale”.<br />
I.D.N.<br />
49
50<br />
BREVI<br />
Nuovo corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ad Alia<br />
Guccione: “Una risposta<br />
al territorio”<br />
Il capogruppo del Nuovo Psi, Nino Guccione,<br />
ha incontrato il vice ministro al<strong>la</strong><br />
Pubblica istruzione, Nanni Ricevuto,<br />
per spiegare l’importanza del<strong>la</strong> nascita<br />
<strong>di</strong> nuovi corsi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, legati alle specificità<br />
e alle naturali vocazioni dei vari<br />
comuni per lo sviluppo del territorio<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />
Nel frattempo,<br />
da parte del<br />
provve<strong>di</strong>tore agli<br />
stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />
Paolo Giambalvo,<br />
è arrivato il<br />
parere favorevole<br />
all’avvio<br />
del corso ad Alia<br />
sin dall’anno<br />
Nino Guccione<br />
sco<strong>la</strong>stico 2005-<br />
2006.<br />
“Il vice ministro<br />
– <strong>di</strong>ce Guccione - ha con<strong>di</strong>viso <strong>la</strong> mia<br />
iniziativa che ha portato <strong>la</strong> giunta <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo<br />
Comitini ad approvare una delibera<br />
che istituisce il nuovo in<strong>di</strong>rizzo<br />
sco<strong>la</strong>stico Tecnico per il turismo ad Alia,<br />
un settore su cui si basano varie iniziative<br />
mirate allo sviluppo del<strong>la</strong> zona<br />
e ha promesso <strong>di</strong> presenziare all’inaugurazione<br />
del nuovo corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>.<br />
Ricevuto, ha anche garantito il proprio<br />
interessamento affinchè possano nascerne<br />
altri, comprendendone il significato<br />
che assumono per lo sviluppo del<br />
territorio.<br />
E’ una grande sod<strong>di</strong>sfazione per me <strong>la</strong><br />
decisione presa dal<strong>la</strong> giunta considerato<br />
che – ha aggiunto Guccione - essendo a<br />
conoscenza delle necessità e peculiarità<br />
del territorio del<strong>la</strong> valle del Torto e dell’Olmo,<br />
circa un anno fa ho proposto un<br />
or<strong>di</strong>ne del giorno approvato all’unanimità<br />
dal consiglio provinciale con cui<br />
impegnavo l’amministrazione a istituire<br />
un nuovo corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, ad in<strong>di</strong>rizzo<br />
tecnico per il turismo, nel<strong>la</strong> sede associata<br />
dell’Itc <strong>di</strong> Alia presso il “Mauro Picone”<br />
<strong>di</strong> Lercara Frid<strong>di</strong>.<br />
Adesso, <strong>la</strong> giunta ha approvato <strong>la</strong> delibera<br />
che ne prevede <strong>la</strong> creazione”.<br />
Turismo e beni culturali<br />
Le proposte <strong>di</strong> D’Aì<br />
Restaurare <strong>la</strong> Biblioteca Benedettina <strong>di</strong><br />
San Martino delle Scale, curare <strong>la</strong> festa<br />
del<strong>la</strong> Castel<strong>la</strong>na<br />
d’Italia <strong>di</strong> Caccamo,<br />
sostenere<br />
le iniziative produttive<br />
e culturali<br />
volte al recupero<br />
dei musei<br />
conta<strong>di</strong>ni e al<strong>la</strong>valorizzazionedell’enoga-<br />
stronomia del territorioprovin-<br />
Piero D’Aì<br />
ciale. Sono alcuni degli obbiettivi che si<br />
prefigge <strong>la</strong> IV commissione consiliare al<br />
Turismo, allo Sport e ai Beni Culturali<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> regionale <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, attraverso<br />
l’intervento del consigliere Piero<br />
D’Aì. Nel piano <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro del consigliere<br />
c’è inoltre l’attivazione <strong>di</strong> un nuovo<br />
rego<strong>la</strong>mento a sostegno delle attività<br />
turistiche locali e dello sviluppo delle case<br />
albergo del<strong>la</strong> provincia.<br />
Commissione controllo e garanzia<br />
- Le nuove competenze<br />
del<strong>la</strong> <strong>Palermo</strong> Energia<br />
La commissione Controllo e garanzia,<br />
presieduta da Pino Badalì, ha incontrato<br />
l’assessore Nico<strong>la</strong> Vernuccio e il presidente<br />
del<strong>la</strong> <strong>Palermo</strong> Energia Antonino<br />
Caruso, per <strong>di</strong>scutere del<strong>la</strong> Società al<strong>la</strong><br />
luce delle nuove attività che sta svolgendo<br />
e sul<strong>la</strong> previsione dell’ampliamento<br />
delle competenze.<br />
L’incontro è servito per informare il presidente<br />
Badalì, che dovrà re<strong>la</strong>zionare in<br />
Consiglio sulle novità. “La <strong>Palermo</strong><br />
Energia – ha spiegato Badalì – sta abbandonando<br />
le competenze specifiche<br />
per le quali era nata, control<strong>la</strong>re gli impianti<br />
<strong>di</strong> riscaldamento, per impegnarsi<br />
nel<strong>la</strong> fornitura <strong>di</strong> altri servizi altrettanto<br />
utili per all’Amministrazione <strong>di</strong><br />
Pa<strong>la</strong>zzo Comitini. Che ben venga questo<br />
passaggio – ha aggiunto Badalì –<br />
purché l’iter previsto per <strong>la</strong> mo<strong>di</strong>fica<br />
venga fatto con assoluta trasparenza e<br />
nel rispetto delle procedure. Occuparsi<br />
dentro<br />
Il consiglio<br />
anche del servizio <strong>di</strong> pulizia e manutenzione<br />
degli e<strong>di</strong>fici come programmato<br />
con le nuove competenze significa<br />
anche un ampliamento dell’organico.<br />
Questo dovrà avvenire in maniera<br />
chiara avvalendosi dell’ufficio <strong>di</strong> collocamento<br />
e con i meto<strong>di</strong> previsti dal<strong>la</strong><br />
legge”.Attualmente <strong>la</strong> <strong>Palermo</strong> Energia<br />
si sta occupando dell’instal<strong>la</strong>zione dei<br />
pannelli fotovoltaici in tutti gli e<strong>di</strong>fici<br />
<strong>di</strong> proprietà del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />
Orto-floricoltura a Bagheria<br />
Nasce un progetto pilota<br />
La <strong>Provincia</strong> e l’Istituto Sperimentale<br />
per <strong>la</strong> Floricoltura <strong>di</strong> Bagheria, avvieranno<br />
un progetto con cui verranno creati<br />
campi pilota nel settore agricolo del<br />
comprensorio bagherese per sviluppare<br />
processi innovativi nel comparto ortofloricolo<br />
in alternativa al<strong>la</strong> limonicoltura<br />
ormai in profonda crisi.<br />
Il progetto consiste nel fornire in<strong>di</strong>cazioni<br />
sul<strong>la</strong> scelta delle specie da impiantare,<br />
nell’assicurare l’assistenza tecnica per <strong>la</strong><br />
durata dei processi produttivi e nel fornire<br />
i mezzi tecnici essenziali al<strong>la</strong> conduzione.<br />
E’ prevista una selezione delle<br />
aziende in possesso dei requisiti minimi.<br />
Gli interessati possono rivolgersi all’Istituto<br />
Sperimentale per <strong>la</strong> Floricoltura<br />
<strong>di</strong> Bagheria al numero <strong>di</strong> telefono 091-<br />
909090 entro <strong>la</strong> fine dei giugno. Il progetto<br />
verrà avviato entro il 2005.<br />
Situazione Gesap<br />
Il centrosinistra chiede<br />
una seduta straor<strong>di</strong>naria<br />
I consiglieri provinciali Silvio Moncada<br />
e Gaetano Mi<strong>la</strong>no (Margherita), Antonio<br />
Marotta (Rifondazione Comunista) e Giuseppe<br />
Messineo (Apes) hanno chiesto ufficialmente<br />
al presidente del consiglio<br />
Maurizio Gambino <strong>di</strong> convocare una seduta<br />
straor<strong>di</strong>naria del consiglio provinciale<br />
con all’or<strong>di</strong>ne del giorno le problematiche<br />
del<strong>la</strong> Gesap, società <strong>di</strong> gestione<br />
dello scalo. I consiglieri chiedono inoltre,<br />
che in tale seduta siano presenti i rappresentanti<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> in seno al con-
Il consiglio<br />
dentro<br />
siglio d’amministrazione del<strong>la</strong> Gesap, per<br />
re<strong>la</strong>zionare sul<strong>la</strong> inadeguatezza dei servizi<br />
e dei costi offerti alle compagnie<br />
aeree, sul<strong>la</strong> paventata scissione del<strong>la</strong> società<br />
e sui criteri <strong>di</strong> selezione del personale.<br />
La gestione attuale <strong>di</strong> Gesap e’<br />
inadeguata a contrastare <strong>la</strong> concorrenza<br />
e ne è <strong>di</strong>mostrazione <strong>la</strong> sistematica per<strong>di</strong>ta<br />
<strong>di</strong> quote <strong>di</strong> mercato.<br />
Inoltre, <strong>la</strong> provincia<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />
nel<strong>la</strong> qualità<br />
<strong>di</strong> socio <strong>di</strong> maggioranzadell’ente,sottolineano<br />
i consiglieri,<br />
deve approvareattraverso<br />
il consiglio<br />
provinciale, ogni<br />
mo<strong>di</strong>fica statutaria;<br />
senza que-<br />
Silvio Moncada<br />
sto fondamentale passaggio istituzionale,<br />
ogni decisione è da considerarsi nul<strong>la</strong>.<br />
Servizio idrico<br />
La gestione rimanga pubblica<br />
“L’esigenza dell’affidamento del servizio<br />
idrico integrato, dell’Ato <strong>Palermo</strong> 1,<br />
entro il mese <strong>di</strong> luglio, pena <strong>la</strong> per<strong>di</strong>ta dei<br />
finanziamenti, non deve indurre <strong>la</strong> conferenza<br />
dei sindaci ad adottare provve<strong>di</strong>menti<br />
che <strong>di</strong> fatto scoraggiano <strong>la</strong> ge-<br />
Pergolizzi e Mi<strong>la</strong>no ancora papà<br />
stione pubblica<br />
dell’acqua”. Lo<br />
hanno <strong>di</strong>chiarato<br />
Antonio Marotta<br />
<strong>di</strong> RifondazioneComunista,<br />
Giuseppe<br />
Messineo dell’Apes<br />
e Silvio<br />
Moncada e Gaetano<br />
Mi<strong>la</strong>no del-<br />
<strong>la</strong> Margherita che sottolineano come “l’ipotesi<br />
e<strong>la</strong>borata dal tavolo tecnico dell’Ato<br />
<strong>di</strong> costituzione<br />
<strong>di</strong> una società<br />
patrimoniale<br />
con <strong>la</strong> gestione<br />
pubblica del<strong>la</strong><br />
proprietà e dell’acqua,potrebbe<br />
essere <strong>la</strong> soluzione”.<br />
I consiglieri<br />
invitano<br />
quin<strong>di</strong> <strong>la</strong> conferenza<br />
dei sindaci<br />
ad esprimersi<br />
Antonio Marotta<br />
Gaetano Mi<strong>la</strong>no<br />
con atti ufficiali verso tale ipotesi che garantirebbe<br />
bassi costi per l’utenza, occupazione<br />
e qualità del servizio.<br />
Opere sul<strong>la</strong> Marineo-Corleone<br />
Il no del centrosinistra<br />
“Oltre a compromettere uno dei paesaggi<br />
e dei boschi più straor<strong>di</strong>nari del<strong>la</strong> Si-<br />
C’è chi ha fatto il tris e chi invece è al bis, ma in tutte e due i casi si tratta <strong>di</strong> nastro<br />
azzurro. Uno ha subito gridato Forza Italia, l’altro ha iniziato a sfogliare <strong>la</strong>…<br />
Margherita in attesa <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare grande. Tiziano Pergolizzi e Angelo Mi<strong>la</strong>no sono<br />
arrivati fra fine aprile e i primi <strong>di</strong> maggio ad arricchire il nucleo familiare guidato<br />
dai rispettivi genitori Michele Pergolizzi e Gaetano Mi<strong>la</strong>no consiglieri provinciali,<br />
e naturalmente dalle mamme Anna e Filomena.<br />
Per il buon Michele, forzista, si tratta del terzo maschio, un ritorno <strong>di</strong> fiamma dopo<br />
Valerio 9 anni e C<strong>la</strong>u<strong>di</strong>o 14.<br />
E’ arrivato Angelo invece in casa Mi<strong>la</strong>no, cinque anni dopo Giovanni. I due consiglieri<br />
sostengono che <strong>la</strong> nuova paternità non li <strong>di</strong>strarrà dagli impegni politici,<br />
ma se anche fosse così, non ci sarebbe nul<strong>la</strong> da ri<strong>di</strong>re. Comunque sia, gli auguri<br />
del<strong>la</strong> redazione sono d’obbligo anzi ancora <strong>di</strong> più.<br />
BREVI<br />
cilia, il progetto dell’Anas che prevede<br />
<strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> due viadotti, tre ponti,<br />
cinque gallerie per 5 km nel tratto Bolognetta-Marineo<br />
con un costo <strong>di</strong> circa<br />
300 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire, risulta inutile e irrealizzabile<br />
secondo le norme <strong>di</strong> legge”.<br />
Lo sostiene con una mozione firmata da<br />
tutto il centro sinistra, il consigliere provinciale<br />
dei Ver<strong>di</strong>, Angelo Ribaudo.<br />
“L’adeguamento al<strong>la</strong> normativa europea<br />
che l’Anas pone come giustificazione al<br />
progetto – aggiunge - è previsto che venga<br />
fatto solo per le strade nuove e nel rispetto<br />
dei vincoli ambientali e paesaggistici”.<br />
Ribaudo propone <strong>di</strong> utilizzare i sol<strong>di</strong><br />
stanziati per ammodernare invece <strong>la</strong><br />
S.Cipirello – Corleone, l’altra strada <strong>di</strong><br />
collegamento più breve <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> via Ficuzza<br />
e <strong>di</strong> realizzare una circonval<strong>la</strong>zione<br />
<strong>di</strong> Marineo ma “non il faraonico<br />
by-pass”.<br />
Educazione fisica nelle scuole<br />
superiori - Tricoli: “Una vittoria<br />
per <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e lo sport”<br />
“Una vittoria per il mondo dello sport,<br />
per gli studenti, per gli insegnanti che non<br />
vedranno a rischio i loro posti <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro,<br />
e per gli esponenti politici, che si sono<br />
battuti con determinazione per far prevalere<br />
il buon senso”. Così il consigliere<br />
provinciale <strong>di</strong> An, Marcello Tricoli<br />
commenta <strong>la</strong> decisione del ministro Moratti<br />
<strong>di</strong> ripristinare le due ore <strong>di</strong> educazione<br />
fisica in tutte le scuole superiori,<br />
facendo marcia in<strong>di</strong>etro rispetto al<strong>la</strong> precedente<br />
proposta contenuta nel<strong>la</strong> riforma,<br />
che avrebbe <strong>di</strong>mezzato le lezioni settimanali.<br />
“Anche a livello locale – spiega Tricoli<br />
– l’impegno per non fare abolire <strong>la</strong><br />
seconda ora <strong>di</strong> scienze motorie è stato<br />
fermo e costante. Come consigliere provinciale<br />
e <strong>di</strong>rigente sportivo ho partecipato<br />
attivamente, con lettere e appelli,<br />
al<strong>la</strong> campagna condotta da Alleanza<br />
Nazionale e da prestigiose istituzioni <strong>di</strong><br />
addetti ai <strong>la</strong>vori come il Coni. L’esito –<br />
conclude Tricoli – è <strong>la</strong> <strong>di</strong>mostrazione<br />
che i risultati in politica si raggiungono<br />
con il coinvolgimento <strong>di</strong> tutti gli interlocutori”.<br />
51
52<br />
Per l’affermazione dei <strong>di</strong>ritti delle donne<br />
Il 28 aprile 2005 si è inse<strong>di</strong>ata a Roma <strong>la</strong> “Consulta per le Pari Opportunità”<br />
dell’Unione delle Province d’Italia, organismo costituito<br />
per <strong>la</strong> prima volta nel<strong>la</strong> storia dell’associazione, nel corso<br />
del<strong>la</strong> passata assemblea congressuale. Le consigliere Maria Concetta<br />
Balistreri e Giusi Scafi<strong>di</strong>, le due<br />
elette al Consiglio <strong>Provincia</strong>le, rappresenteranno<br />
<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> in<br />
seno a detto organismo. La Consulta <strong>la</strong>vorerà<br />
da subito con il Ministero delle<br />
Pari Opportunità e con gli altri organismi<br />
<strong>di</strong> sviluppo delle politiche <strong>di</strong> genere,<br />
perché <strong>la</strong> <strong>di</strong>alettica sui temi del riequilibrio<br />
del<strong>la</strong> rappresentanza sia riportata<br />
su tutti i territori attraverso anche<br />
una programmazione il più possibile in-<br />
Maria Concetta<br />
Balistreri<br />
L’INTERVENTO<br />
tegrata sul Paese. L’emancipazione del<strong>la</strong><br />
donna, in qualunque parte del mondo,<br />
si collega all’emancipazione politica del<br />
citta<strong>di</strong>no e del <strong>la</strong>voratore, al superamento <strong>di</strong> una società che pone<br />
gli uni contro gli altri in competizione costante, dove sopravvive<br />
solo il più forte, il più aggressivo. La storia ha assegnato il<br />
potere agli uomini e un ruolo subalterno alle donne .<br />
Ma se è innegabile ed evidente <strong>la</strong> <strong>di</strong>versità tra i generi, non è assolutamente<br />
più accettabile <strong>la</strong> <strong>di</strong>suguaglianza sul piano dei <strong>di</strong>ritti. L’Italia<br />
per quanto riguarda <strong>la</strong> rappresentanza delle donne, è fanalino<br />
<strong>di</strong> coda non solo tra i Paesi dell’Unione Europea, sia tra quelli fondatori<br />
sia tra i 25 nuovi entrati, ma in merito alle pari opportunità<br />
Emergenza frane<br />
Guccione: “Utilizzare i fon<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Provincia</strong> in Festa”<br />
“E’ un’emergenza tale che bisogna subito<br />
intervenire anche se, come è noto, il<br />
reperimento dei fon<strong>di</strong> è un problema non<br />
irrilevante”.<br />
Lo ha detto il capogruppo del Nuovo Psi,<br />
Nino Guccione che, sottolineando <strong>la</strong> delicatezza<br />
del<strong>la</strong> situazione del<strong>la</strong> strada provinciale<br />
7 Alia-Montemaggiore e del<strong>la</strong><br />
sp 53 Alia-Caltavuturo e del<strong>la</strong> sp8 Valledolmo-Caltavuturo<br />
causata da frane e<br />
smottamenti, ha proposto un or<strong>di</strong>ne del<br />
giorno con cui chiede “un incontro con<br />
il presidente Musotto e con l’assessore<br />
al<strong>la</strong> Viabilità per valutare <strong>la</strong> situazione<br />
<strong>di</strong> tutte le arterie <strong>di</strong> competenza provinciale”.<br />
Guccione inoltre suggerisce <strong>di</strong> utilizzare<br />
anche i fon<strong>di</strong> che in bi<strong>la</strong>ncio sono<br />
destinati al<strong>la</strong> festa del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> e<br />
“quelli previsti per sostenere attività o<br />
manifestazioni non <strong>di</strong> primaria importanza”.<br />
riesce a fare peggio dello Zimbawe, del<strong>la</strong> Thai<strong>la</strong>n<strong>di</strong>a, del<strong>la</strong> Ma<strong>la</strong>ysia<br />
e del Bang<strong>la</strong>desh. Nei fatti è negato il principio <strong>di</strong> parità tra uomini<br />
e donne come valore fondamentale dell’identità politica europea,<br />
previsto dal<strong>la</strong> Carta dei <strong>di</strong>ritti fondamentali dell’Unione Europea.<br />
Le assemblee elettive e gli organismi democratici, prevalentemente<br />
maschili, sono <strong>la</strong> rappresentazione <strong>di</strong> una democrazia<br />
incompiuta, frutto <strong>di</strong> un sistema che, <strong>di</strong> fatto, esclude le donne dalle<br />
Istituzioni. Legittima è quin<strong>di</strong> <strong>la</strong> volontà <strong>di</strong> emancipazione e <strong>di</strong><br />
uguaglianza con l’uomo a cui <strong>la</strong> donna aspira , sorretta tra l’altro da<br />
pressoché universali e autorevoli <strong>di</strong>chiarazioni<br />
<strong>di</strong> Organizzazioni Internazionali<br />
, umanitarie , sociali, politiche ,<br />
Carte dei Diritti , Costituzioni ecc… L’auspicio<br />
che è stato <strong>la</strong>nciato nel<strong>la</strong> seduta <strong>di</strong><br />
inse<strong>di</strong>amento è che <strong>la</strong> Consulta riesca a<br />
costruire una vera e propria rete delle donne<br />
che ogni giorno <strong>la</strong>vorano nelle Province<br />
italiane come consigliere, assessori o<br />
Presidenti, perché le loro esperienze ed il<br />
confronto tra <strong>di</strong> esse <strong>di</strong>venti patrimonio <strong>di</strong><br />
tutte le donne e possa favorire l’aumento<br />
delle donne can<strong>di</strong>date ed elette alle pros-<br />
sime elezioni politiche. Per raggiungere questo scopo, <strong>la</strong> prima tappa<br />
sarà rappresentata dall’ “Assemblea nazionale delle elette delle<br />
Province”, al<strong>la</strong> quale saranno invitate tutte le rappresentanze femminili<br />
delle amministrazioni e a cui saranno chiamati a partecipare<br />
il Governo, il Par<strong>la</strong>mento e i partiti politici.<br />
Lo sport contro <strong>la</strong> <strong>di</strong>spersione sco<strong>la</strong>stica<br />
dentro<br />
Il consiglio<br />
Giusi Scafi<strong>di</strong><br />
Maria Concetta Balistreri<br />
Consigliere <strong>Provincia</strong>le DS<br />
Nell’ambito del progetto Area a Rischio, contro <strong>la</strong> <strong>di</strong>spersione sco<strong>la</strong>stica, promosso<br />
dal Miur e dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, si è <strong>di</strong>sputata allo Sperone, <strong>la</strong> prima gara<br />
po<strong>di</strong>stica intersco<strong>la</strong>stica tra gli alunni degli istituti elementari e me<strong>di</strong> Sperone, Orestano,<br />
Puglisi e Di Vittorio. L’idea <strong>di</strong> coinvolgere <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> nel progetto, è stata<br />
del consigliere Ippolito Russo che ritiene “lo sport, uno degli strumenti più importanti<br />
per togliere i ragazzi dal<strong>la</strong> strada, per insegnar loro a socializzare e soprattutto<br />
a saper rispettare il prossimo, tutti principi fondamentali per non cadere<br />
nel<strong>la</strong> cattiva strada”.
Il consiglio<br />
Fon<strong>di</strong> per gli ex precari<br />
Decisivo il bi<strong>la</strong>ncio<br />
Un emendamento tecnico<br />
allo strumento finanziario<br />
2005 prevede l’incremento<br />
a 36 ore settimanali<br />
dell’orario <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro dei 265<br />
<strong>di</strong>pendenti assunti nel 2004<br />
In<strong>di</strong>viduato il percorso per aumentare<br />
da 18 a 36 ore settimanali l’orario <strong>di</strong><br />
<strong>la</strong>voro dei 265 <strong>la</strong>voratori ex precari<br />
che dall’inizio del 2004 sono stati assunti<br />
con contratto a tempo indeterminato nell’organico<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>. Il passaggio al<br />
tempo pieno sarà inserito nel Bi<strong>la</strong>ncio<br />
2005 attraverso un emendamento tecnico<br />
visto che nel<strong>la</strong> stesura iniziale il documento<br />
finanziario prevedeva un incremento<br />
dell’orario <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro ma non fino<br />
alle 36 ore settimanali. Il presidente,<br />
Francesco Musotto, ha dato il via libera<br />
al<strong>la</strong> proposta dell’assessore Giampiero<br />
Cangialosi che nel suo doppio ruolo <strong>di</strong> responsabile<br />
del Bi<strong>la</strong>ncio e del Personale,<br />
ha in<strong>di</strong>viduato le risorse da potere destinare<br />
all’incremento delle ore <strong>la</strong>vorative<br />
degli ex lsu. L’ulteriore aumento fino a 36<br />
ore sarà effettuato e potrà essere effettuato<br />
attraverso l’utilizzo degli stessi <strong>la</strong>-<br />
voratori in servizi che verranno svolti in<br />
maniera <strong>di</strong>retta dall’Ente con conseguenti<br />
economie che renderanno possibile il<br />
tempo pieno.<br />
Solo attraverso questo meccanismo <strong>la</strong><br />
<strong>Provincia</strong> potrà compiere questo ultimo<br />
passo verso l’orario a tempo pieno che<br />
prevede, complessivamente, l’utilizzo <strong>di</strong><br />
5 milioni e 800 mi<strong>la</strong> euro, dei quali un<br />
milione e 580 mi<strong>la</strong> euro <strong>di</strong> contributo<br />
del<strong>la</strong> Regione, il resto <strong>di</strong> risorse proprie.<br />
“Siamo pronti a rispettare l’impegno –<br />
sottolinea Musotto<br />
– preso<br />
con i <strong>la</strong>voratori<br />
al momento<br />
del<strong>la</strong> stabilizzazione,<br />
a <strong>di</strong>mostrazione<br />
del<strong>la</strong><br />
grande attenzione<br />
che abbiamo<br />
per il no-<br />
stro personale e<br />
in modo partico-<br />
Giuseppe Messineo<br />
<strong>la</strong>re per gli ex precari. In questo quadro,<br />
però, preoccupa il provve<strong>di</strong>mento approvato<br />
il 19 maggio scorso dal<strong>la</strong> Regione e<br />
che prevede un taglio del cinque per<br />
cento sui trasferimenti alle Province. Una<br />
decisione grave non solo perché decurta<br />
ulteriormente i già magri bi<strong>la</strong>nci degli<br />
Enti Locali ma che per giunta interviene<br />
OCCUPAZIONE<br />
nel momento in cui i documenti finanziari<br />
sono già stati approntati e sono all’esame<br />
dei Consigli. Per <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
significherebbe dover rinunciare a 2 milioni<br />
<strong>di</strong> euro.<br />
Ma ciò che più inquieta è il metodo usato<br />
dal<strong>la</strong> Regione che adotta provve<strong>di</strong>menti<br />
uni<strong>la</strong>teralmente, senza nessuna forma <strong>di</strong><br />
concertazione, svilendo il ruolo delle Province<br />
e impedendo ad esse <strong>di</strong> rispondere<br />
alle richieste dei citta<strong>di</strong>ni. Mentre l’Europa<br />
ci chiede <strong>di</strong> programmare a lungo<br />
termine e in modo razionale, <strong>la</strong> Regione<br />
non dà alcuna certezza sui trasferimenti e<br />
destabilizza le già esigue finanze degli<br />
Enti Locali con leggi improvvisate.<br />
“Avremo <strong>la</strong> possibilità – aggiunge Cangialosi<br />
– <strong>di</strong> incrementare l’orario <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro<br />
grazie al<strong>la</strong> virtuosa situazione finanziaria<br />
dell’Ente che ci consentite <strong>di</strong><br />
reperire le risorse necessarie e grazie ad<br />
un utilizzo virtuoso<br />
delle risorse umane destinate<br />
ai settori <strong>di</strong> attività<br />
in cui vi è maggiore<br />
necessità”. Per <strong>di</strong>ventare<br />
esecutivo, il provve<strong>di</strong>mento<br />
dovrà essere<br />
approvato dal Consiglio<br />
<strong>Provincia</strong>le. Sul<strong>la</strong> questione<br />
erano intervenuti<br />
nelle scorse settimane i<br />
consiglieri Marcello Giampiero<br />
Tricoli (Alleanza nazio- Cangialosi<br />
nale) e Giuseppe Messineo<br />
(Apes). Tricoli aveva incontrato i <strong>di</strong>pendenti<br />
part-time del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> riuniti<br />
in assemblea permanente a Pa<strong>la</strong>zzo Comitini<br />
per chiedere <strong>di</strong> ottenere 36 ore <strong>di</strong><br />
<strong>la</strong>voro settimanali invece che le attuali<br />
18. Secondo Messineo invece “dal punto<br />
<strong>di</strong> vista economico <strong>la</strong> cosiddetta “stabilizzazione”<br />
non ha comportato nessun<br />
miglioramento rispetto al<strong>la</strong> precedente<br />
posizione, anzi, assurdamente, ne ha provocato<br />
un peggioramento in quanto, in<br />
qualità <strong>di</strong> LSU, questi <strong>la</strong>voratori svolgevano<br />
<strong>la</strong> loro attività <strong>la</strong>vorativa per n. 20<br />
ore settimanali. Mi impegnerò dunque<br />
affinché l’amministrazione provinciale<br />
provveda al più presto a trasformare il<br />
rapporto <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro da 18 a 36 ore settimanali,<br />
senza cedere a soluzioni interme<strong>di</strong>e<br />
degne <strong>di</strong> una contrattazione da<br />
mercato rionale”.<br />
53
Cinque sindaci uscenti riconfermati,<br />
un consigliere provinciale eletto primo<br />
citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Partinico, un ex consigliere<br />
provinciale nuovo sindaco <strong>di</strong> Trabia,<br />
un <strong>di</strong>pendente provinciale vittorioso a<br />
Misilmeri. Non mancano gli spunti <strong>di</strong> curiosità<br />
e gli incroci con<br />
pa<strong>la</strong>zzo Comitini nel<strong>la</strong><br />
recente tornata elettorale<br />
<strong>di</strong> maggio che ha<br />
portato all’elezione <strong>di</strong><br />
13 nuovi sindaci in provincia<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />
C’è stato bisogno del<br />
ballottaggio per risolvere<br />
<strong>la</strong> contesa nei tre<br />
centri più gran<strong>di</strong>, Par-<br />
Gaetano La Fata<br />
tinico,Carini e Misilmeri.<br />
L’esito finale ha<br />
premiato il centrosinistra che si è imposto<br />
per due a uno. Il risultato più significato è<br />
probabilmente quello <strong>di</strong> Partinico dove in<br />
una sfida fra due consiglieri provinciali in<br />
carica, Giuseppe Motisi del<strong>la</strong> Margherita<br />
ha avuto <strong>la</strong> meglio al secondo turno su Vito<br />
Di Marco (Udc)<br />
che pure aveva chiuso<br />
in testa il primo<br />
round. Niente da fare<br />
invece per l’uscente<br />
Giuseppe Giordano<br />
(Forza Italia) tagliato<br />
fuori al primo turno.<br />
Il centrosinistra<br />
riconquista così Par-<br />
54<br />
ELEZIONI<br />
Le urne premiano<br />
il centrosinistra<br />
Il turno elettorale <strong>di</strong> maggio vede l’Unione spuntar<strong>la</strong><br />
in due dei tre comuni più grossi, soprattutto a Partinico,<br />
dove il consigliere provinciale Giuseppe Motisi<br />
subentra al forzista Giordano. A Carini conferma<br />
per <strong>la</strong> Fata, a Misilmeri successo per Badami<br />
Salvatore Badami<br />
tinico dopo <strong>la</strong> sindacatura<br />
<strong>di</strong> Gigia Can-<br />
nizzo. Giuseppe Motisi, 46 anni, me<strong>di</strong>co,<br />
eletto a pa<strong>la</strong>zzo Comitini due anni fa, <strong>la</strong>scia<br />
adesso <strong>la</strong> carica <strong>di</strong> consigliere provinciale<br />
e al suo posto subentra in Consiglio<br />
provinciale Giovanni Palma, primo dei non<br />
eletti per <strong>la</strong> Margherita<br />
nel collegio<br />
Partinico-<br />
Monreale. Il centrosinistra<br />
<strong>la</strong> spunta<br />
anche a Misilmeri<br />
dove Salvatore<br />
Badami,<br />
<strong>di</strong>pendente provinciale,sinda-<br />
calista Cisl, ha<br />
prevalso sul can<strong>di</strong>dato<br />
del cen-<br />
Giuseppe Motisi<br />
trodestra, Giusto Schimmenti (Udc). Misilmeri<br />
torna così ad avere un sindaco dopo<br />
due anni <strong>di</strong> commissariamento in seguito<br />
allo scioglimento per infiltrazioni mafiose.<br />
Il centrodestra <strong>la</strong> spunta invece a Carini,<br />
dove l’uscente Gaetano La Fata, forzista,<br />
riesce al ballottaggio a superare l’ex<br />
consigliere provinciale Salvatore Conigliaro<br />
in una specie <strong>di</strong> derby, visto che anche lo<br />
sfidante fa parte del centrodestra, anche se<br />
al ballottaggio era appoggiato da componenti<br />
dell’Unione.<br />
Negli altri <strong>di</strong>eci comuni, il centrodestra ha<br />
piantato <strong>la</strong> sua ban<strong>di</strong>erina, con <strong>la</strong> riconferma<br />
dei sindaci uscenti, a San Mauro<br />
Castelverde, con Mauro Cascio che ha superato<br />
Giorgio D’Agostino, a Pollina con<br />
Giuseppe Sarrica che l’ha spuntata su Piero<br />
Giambelluca, a Santa Cristina Ge<strong>la</strong> con<br />
I comuni<br />
Giuseppe Cangialosi vittorioso su Mercurio<br />
<strong>Palermo</strong>, e a Lascari con Antonio Cesare<br />
che ha prevalso su Giuseppe Abbate,<br />
attuale assessore a Cefalù ed ex sindaco <strong>di</strong><br />
Pollina. Il centrodestra<br />
perde però tre comuni<br />
che fino a qualche<br />
settimana fa erano<br />
nelle sue mani.<br />
A Trabia Salvatore<br />
Piazza del<strong>la</strong> Margherita<br />
ha superato Francesco<br />
Bondì del<strong>la</strong> Casa<br />
delle libertà. Per<br />
“Totò” Piazza si tratta<br />
<strong>di</strong> un ritorno, visto Salvatore Piazza<br />
che era stato sindaco<br />
del<strong>la</strong> citta<strong>di</strong>na negli anni ’80, prima <strong>di</strong> approdare<br />
a pa<strong>la</strong>zzo Comitini dove è stato<br />
consigliere dal ’90 al ’94, capogruppo del<strong>la</strong><br />
Democrazia Cristiana, e poi anche Presidente<br />
del<strong>la</strong> Gesap dal ’92 al ‘98.<br />
Il centrosinistra conquista per <strong>la</strong> prima volta<br />
anche Scil<strong>la</strong>to, comune <strong>di</strong> antica tra<strong>di</strong>zione<br />
democristiana. Antonino Battaglia,<br />
<strong>di</strong>essino, ha avuto <strong>la</strong> meglio sul sindaco<br />
uscente, il forzista<br />
Gaetano Nicchi, e su<br />
Carmelo Bellissimo<br />
del<strong>la</strong> Margherita già<br />
sindaco negli anni<br />
scorsi.<br />
Il centrosinistra espugna<br />
anche Godrano,<br />
dove Matteo Cannel<strong>la</strong><br />
ha spodestato l’u-<br />
scente Stefano Bisulca.<br />
Sono invece piena<br />
Mauro Cascio<br />
espressione <strong>di</strong> liste civiche,e quin<strong>di</strong> non<br />
facilmente etichettabili con l’uno o con<br />
l’altro schieramento, i nuovi primi citta<strong>di</strong>ni<br />
<strong>di</strong> Aliminusa, Ignazio Dolce, e <strong>di</strong> Collesano<br />
Rosario Testaiuti che hanno raccolto<br />
l’ere<strong>di</strong>tà rispettivamente <strong>di</strong> Giuseppe<br />
Nogara e Rosario Roton<strong>di</strong>. A Giuliana<br />
si è votato soltanto per l’elezione del sindaco<br />
e l’ha spuntata Vincenzo Martorana,<br />
già vittorioso nel 2003, prima che un ricorso<br />
presentato dallo sfidante Gaetano<br />
Cacioppo, accolto dal Tar, riportasse i due<br />
contendenti in perfetta parità. Adesso lo<br />
“spareggio” ha ridato ragione a Martorana.<br />
M.B.
I comuni<br />
Una rete unica per<br />
i Consorzi universitari<br />
E’ <strong>la</strong> proposta <strong>la</strong>nciata a Petralia Soprana dal Rettore<br />
Silvestri e dal Presidente del Consorzio Li Vecchi nel corso<br />
<strong>di</strong> un incontro <strong>di</strong>battito. L’obiettivo è creare un sistema<br />
<strong>di</strong>dattico unitario fra <strong>Palermo</strong>, Trapani, Agrigento e Caltanissetta<br />
Un sistema formativo unico per i<br />
Consorzi Universitari del<strong>la</strong> Sicilia<br />
Centro Occidentale che potrebbero<br />
<strong>di</strong>ventare dei Poli universitari<br />
veri e propri. La proposta parte da Petralia<br />
Soprana dove, a Pa<strong>la</strong>zzo Pottino, sede<br />
del Consorzio Universitario del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, amministratori e mondo<br />
accademico si sono trovati per un incontro<br />
<strong>di</strong>battito su “Il Consorzio Universitario<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> al<br />
servizio del territorio”.<br />
Proprio sullo stretto legame fra il Consorzio<br />
e il territorio si è soffermato il Presidente<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, Francesco Musotto:<br />
“Il Consorzio - ha sottolineato il<br />
Presidente - è stato per noi una scommessa<br />
sin dall’inizio e destinare ad esso<br />
Pa<strong>la</strong>zzo Pottino è stata per <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
una scelta importante. Non si tratta <strong>di</strong> portare<br />
solo l’Università più vicina agli stu-<br />
denti ma soprattutto <strong>di</strong> formare professionalità<br />
strettamente legate alle potenzialità<br />
del territorio, affinché queste possano<br />
trovare seri sbocchi <strong>di</strong> mercato. Qualità,<br />
ambiente, agricoltura e prodotti tipici<br />
sono le carte vincenti su cui puntare<br />
in nome dello sviluppo. Per farlo è necessario<br />
intanto accedere alle risorse comunitarie,<br />
per le quali oggi ci stiamo battendo,<br />
ma anche avere a <strong>di</strong>sposizione professionalità<br />
giovani e preparate, in grado<br />
<strong>di</strong> trasformare queste risorse in un vero<br />
e proprio brand territoriale. Oggi quest’incontro<br />
è l’occasione per mettere a<br />
frutto suggerimenti e testimonianze degli<br />
amministratori locali, del mondo accademico<br />
e degli operatori locali, affinchè<br />
<strong>la</strong> realtà del Consorzio possa esserne<br />
rafforzata”.<br />
E sulle prospettive future del Consorzio<br />
il Rettore dell’Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, Giu-<br />
ISTRUZIONE<br />
seppe Silvestri ha illustrato <strong>la</strong> possibilità<br />
che i Consorzi Universitari <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />
Trapani, Agrigento e Caltanissetta, <strong>di</strong>ventino<br />
un sistema a rete, con una offerta<br />
<strong>di</strong>dattica e un’attività <strong>di</strong> ricerca unitarie.<br />
“Partendo dal presupposto che ricerca<br />
e <strong>di</strong>dattica debbano sempre camminare<br />
<strong>di</strong> pari passo - ha sottolineato il Rettore<br />
Silvestri - l’attivazione <strong>di</strong> corsi come<br />
quelli del Consorzio Universitario è<br />
importantissima, guardando al territorio<br />
come fonte <strong>di</strong> sollecitazione culturale e<br />
come un vero e proprio <strong>la</strong>boratorio. I Consorzi<br />
Universitari potrebbero <strong>di</strong>ventare<br />
dei Poli decentrati dell’Università, con<br />
l’obiettivo <strong>di</strong> ottimizzare le risorse e migliorare<br />
ricerca e <strong>di</strong>dattica. In Italia esistono<br />
già esperienze significative in questa<br />
<strong>di</strong>rezione, ad esempio in Emilia Romagna.<br />
Affinché però sia un decentramento<br />
virtuoso devono essere messe a<br />
punto strategie efficaci insieme al territorio,<br />
<strong>la</strong>vorare insieme per fare sistema”.<br />
Una proposta questa che il Presidente del<br />
Consorzio Universitario, Alfredo Li Vecchi,<br />
ha già avanzato al Consiglio d’Amministrazione.<br />
“Il Senato Accademico -<br />
ha detto Li Vecchi - ha approvato recentemente<br />
una delibera con cui, nell’ambito<br />
<strong>di</strong> una complessiva riorganizzazione<br />
dell’Ateneo, si ipotizza una riconversione<br />
delle strutture consortili con <strong>la</strong> costituzione<br />
<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> campus collegati.<br />
L’iniziativa rappresenterebbe una innovazione<br />
<strong>di</strong> eccezionale rilevanza nel sistema<br />
universitario regionale. Adesso toccherà<br />
ai singoli Consorzi pronunciarsi,<br />
per delineare una eventuale convergenza<br />
su questa proposta”.<br />
Intanto il Rettore ha annunciato <strong>la</strong> prossima<br />
apertura <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> Orientamento<br />
e Tutoraggio proprio a Petralia<br />
mentre dagli amministratori locali è venuto<br />
un ulteriore richiamo all’identità del<br />
territorio come strada maestra da seguire.<br />
Richiamo con<strong>di</strong>viso anche dall’assessore<br />
provinciale al Patrimonio, Marcello<br />
Caruso. “Questo territorio - ha detto<br />
Caruso - sta puntando su strategie <strong>di</strong><br />
sviluppo sostenibile che il Consorzio deve<br />
saper tramutare da un <strong>la</strong>to in offerta<br />
formativa e dall’altro in ricerca applicata,<br />
per favorire questo percorso <strong>di</strong> crescita<br />
con strumenti adeguati”.<br />
Stefania Giuffrè<br />
55
56<br />
TURISMO ALTERNATIVO<br />
Cavalli, vacche e buoi<br />
per una carovana “bestiale”<br />
L’antica transumanza <strong>di</strong>venta attrazione turistica. Attraverso<br />
boschi e trazzere delle Madonie cavalieri e animali insieme<br />
per vivere esperienze d’altri tempi<br />
Decine <strong>di</strong> chilometri a pie<strong>di</strong> o a cavallo<br />
con l’unica compagnia dei<br />
cani, nelle lunghe ore necessarie<br />
a spostare ogni giorno intere mandrie dai<br />
recinti ai pascoli e viceversa. Due volte<br />
l’anno poi anche spostamenti molto più<br />
lunghi, piccoli viaggi in cerca <strong>di</strong> erba più<br />
verde e temperature più miti: <strong>la</strong> transumanza.<br />
Quale pastore avrebbe mai potuto<br />
immaginare che <strong>la</strong> sua dura vita avreb-<br />
be un giorno rappresentato un motivo <strong>di</strong><br />
attrazione turistica? Prima dei nostrani<br />
cowboy, solo gli agricoltori avevano vissuto<br />
un eguale fortunato interesse per le<br />
proprie con<strong>di</strong>zioni <strong>la</strong>vorative, con l’avvio<br />
e il successivo boom degli agriturismo.<br />
Un modo nuovo <strong>di</strong> intendere le vacanze,<br />
con<strong>di</strong>videndo i luoghi e le esperienze<br />
dei conta<strong>di</strong>ni, i prodotti del<strong>la</strong> terra<br />
e un <strong>di</strong>verso stile <strong>di</strong> vita. Più o meno<br />
I comuni
I comuni<br />
quanto si è cercato <strong>di</strong> ricreare per <strong>la</strong> prima<br />
volta in Sicilia con <strong>la</strong> promozione del<strong>la</strong><br />
prima ‘transumanza turistica’ promossa<br />
dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e organizzata<br />
dall’associazione Terra Vecchia <strong>di</strong><br />
Castel<strong>la</strong>na Sicu<strong>la</strong> (0921. 642213), Una<br />
carovana composta da pastori, cani e turisti<br />
a cavallo al seguito <strong>di</strong> duecento buoi<br />
e vacche che si spostano dai pascoli <strong>di</strong><br />
Monte Altesino (nei pressi <strong>di</strong> Vil<strong>la</strong>doro,<br />
in provincia <strong>di</strong> Enna) a quelli <strong>di</strong> Cozzo<br />
Cofino, nel comune <strong>di</strong> Petralia Sottana.<br />
Quaranta chilometri tutti all’interno del<br />
Parco delle Madonie lungo <strong>la</strong> vecchia trazzera<br />
che da <strong>Palermo</strong> porta a Catania, e<br />
che qui costeggia il fiume Salso. Per i<br />
trentacinque partecipanti a questa espe-<br />
rienza finora unica nel suo genere, notti<br />
in tenda e co<strong>la</strong>zioni al sacco, grigliate in<br />
mezzo ai boschi e canti serali al suono <strong>di</strong><br />
una chitarra intorno al fuoco. Tutto con<strong>di</strong>to<br />
da vino locale , ricotta prodotta al<br />
momento, prodotti dei campi. Due notti<br />
e tre giorni a strettissimo contatto con <strong>la</strong><br />
natura già a partire dal primo pernottamento,<br />
al<strong>la</strong> vigilia del<strong>la</strong> partenza, al campo<br />
base <strong>di</strong> Monte Altesino. Qui per <strong>la</strong> prima<br />
volta si montano le cinque gran<strong>di</strong> tende<br />
comuni da sette posti trasportate dagli<br />
organizzatori, in cui ognuno si sistema<br />
con il proprio sacco a pelo. Ci si conosce<br />
arrostendo le carni al<strong>la</strong> brace, apparecchiando<br />
tavo<strong>la</strong>te improvvisate e degustando<br />
i prodotti del territorio: salumi,<br />
TURISMO ALTERNATIVO<br />
formaggi, pane e verdure. Il giorno seguente,<br />
sveglia alle 5.30 per smontare il<br />
campo base, fare una co<strong>la</strong>zione veloce e<br />
montare in sel<strong>la</strong>: entro sera bisognerà raggiungere<br />
il punto <strong>di</strong> sosta fissato a metà<br />
percorso, vicino ad Alimena. Destinazione<br />
finale, i pascoli montani delle Petralie,<br />
ai quali si giungerà passando per Blufi<br />
e Castel<strong>la</strong>na Sicu<strong>la</strong> dopo due giorni <strong>di</strong><br />
passeggiata a cavallo quasi sempre al passo,<br />
adatta però a cavalieri me<strong>di</strong>amente<br />
esperti. Un weekend per amanti del<strong>la</strong> natura<br />
e patiti dell’equitazione, per esplorare<br />
le Madonie ma anche e soprattutto<br />
per rivivere i ritmi e le emozioni <strong>di</strong> tempi<br />
ormai lontani. Da riproporre.<br />
Alessandra Vio<strong>la</strong><br />
57
58<br />
BREVI<br />
Dal vino al pomodoro, Valledolmo<br />
riscopre i suoi prodotti<br />
Valledolmo, piccolo comune <strong>di</strong> circa 4.200<br />
abitanti a 90 km. <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza da <strong>Palermo</strong>,<br />
ha organizzato <strong>la</strong> VII e<strong>di</strong>zione delle “Giornate<br />
dell’Agricoltura” (dal 28 aprile al 1<br />
maggio).<br />
Una manifestazione che intendeva essenzialmente<br />
esaltare i valori dell’agronomia,<br />
coniugando <strong>la</strong> promozione del ter-<br />
ritorio con <strong>la</strong> valorizzazione delle specialità<br />
locali.<br />
L’evento, patrocinato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Regionale<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e dal<strong>la</strong> Regione Siciliana<br />
oltre che dall’Istituto Sperimentale<br />
Zootecnico per <strong>la</strong> Sicilia e dall’Associazione<br />
Regionale Allevatori, ha ospitato<br />
centinaia <strong>di</strong> turisti, visitatori ed operatori<br />
del settore, <strong>di</strong>ventando per quattro giorni<br />
il centro agricolo per eccellenza del<strong>la</strong><br />
Sicilia.Il piccolo centro si caratterizza per<br />
alcune produzioni tipiche tra le quali <strong>la</strong><br />
più nota è il pomodoro siccagno, una<br />
partico<strong>la</strong>re varietà locale rossa e succosa<br />
coltivata in pieno campo senza alcuna<br />
irrigazione, ma è anche ricca <strong>di</strong> vigneti,<br />
spighe, uliveti, nonchè centro per<br />
<strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> ricotta e formaggi.<br />
Durante <strong>la</strong> manifestazione, protagonista<br />
del<strong>la</strong> fiera agrico<strong>la</strong>, è stato naturalmente<br />
il vino, degustato in abbinamento ai formaggi<br />
e ad una mega-grigliata <strong>di</strong> carne.<br />
E’, infatti, a Valledolmo che ha sede <strong>la</strong><br />
cantina Sociale “Castellucci Miano” dove<br />
si producono eccellenti vini.<br />
Un’attività che dal 1996 ha subìto una<br />
continua intensificazione da quando <strong>la</strong><br />
Zona Contea <strong>di</strong> Sc<strong>la</strong>fani, in cui sorge <strong>la</strong><br />
citta<strong>di</strong>na, venne <strong>di</strong>chiarata a Denominazione<br />
d’Origine Control<strong>la</strong>ta.<br />
Castelbuono<br />
Eremo <strong>di</strong> Liccia, via ai <strong>la</strong>vori <strong>di</strong> recupero<br />
Castel<strong>la</strong>na Sicu<strong>la</strong><br />
Un centro per anziani e <strong>di</strong>sabili<br />
E’stato inaugurato a Castel<strong>la</strong>na Sicu<strong>la</strong>, l’8<br />
maggio scorso, il Centro <strong>di</strong>urno per anziani<br />
e <strong>di</strong>sabili. Al<strong>la</strong> cerimonia, all’interno<br />
del<strong>la</strong> struttura ottagonale <strong>di</strong> 300 metri<br />
quadrati in contrada Frazzucchi, sono intervenuti<br />
l’assessore provinciale alle Politiche<br />
sociali Giovanni Mammana e il presidente<br />
del Coor<strong>di</strong>namento regionale dei<br />
<strong>di</strong>sabili Salvatore Crispi.<br />
Il Centro <strong>di</strong>urno da poco è stato inserito<br />
nel Piano <strong>di</strong> zona del Distretto socio-sa-<br />
I comuni<br />
Nell’agosto del 2007 visitatori,studenti e stu<strong>di</strong>osi del Parco delle Madonie potranno<br />
godere <strong>di</strong> un centro visita, tra i boschi <strong>di</strong> Castelbuono e Pollina, destinato al<strong>la</strong> ricerca<br />
scientifica legata al<strong>la</strong> manna, al<strong>la</strong> flora e al<strong>la</strong> fauna dei luoghi.<br />
La struttura sarà dotata <strong>di</strong> servizio informazioni, foresteria, servizio ristoro, aule <strong>di</strong>dattiche<br />
e <strong>la</strong>boratori.<br />
Il via ai <strong>la</strong>vori del recupero conservativo<br />
dello storico complesso dell’Eremo <strong>di</strong> Liccia<br />
è stato dato al<strong>la</strong> presenza del presidente<br />
e del <strong>di</strong>rettore del Parco Massimo Belli<br />
e Francesca Grosso, del sindaco <strong>di</strong> Castelbuono<br />
Mario Cicero, del preside del<strong>la</strong><br />
Facoltà <strong>di</strong> Scienze <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> Francesco<br />
Maria Raimondo, dell’architetto progettista<br />
Raffaele Savarese e dei rappresentanti<br />
delle due <strong>di</strong>tte <strong>di</strong> Ganci, <strong>la</strong> Deanco e <strong>la</strong><br />
Con.co, che si sono aggiu<strong>di</strong>cate l’appalto<br />
<strong>di</strong> 955.428,54 euro concesso dall’Assessorato<br />
regionale Territorio e Ambiente.<br />
“Con quest’opera – ha detto Belli – si dà<br />
vita ad una fase importante <strong>di</strong> questo Parco,<br />
<strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> quelle infrastrutture storiche<br />
legate al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> e al<strong>la</strong> fruizione del<br />
patrimonio naturale delle Madonie che si<br />
integrano con <strong>la</strong> istituenda rete dei sentieri, delle aree attrezzate, del prossimo recupero<br />
<strong>di</strong> Vil<strong>la</strong> Sgadari a Petralia Soprana e del Rifugio Marini <strong>di</strong> Piano Battaglia. In<br />
partico<strong>la</strong>re, il nuovo centro sarà <strong>la</strong> base operativa sul campo per <strong>la</strong> conoscenza e le ricerche<br />
sul<strong>la</strong> manna, quel patrimonio naturale e straor<strong>di</strong>nario che, nel Me<strong>di</strong>terraneo,<br />
sopravvive solo qui, tra Castelbuono e Pollina”<br />
E Cicero: “Sono molto sod<strong>di</strong>sfatto, parte da qui una col<strong>la</strong>borazione tra comune ed Ente<br />
che favorirà <strong>la</strong> crescita <strong>di</strong> quel turismo scientifico e naturalista portatore <strong>di</strong> valori<br />
nel circuito delle aree protette.”<br />
I <strong>la</strong>vori avranno <strong>la</strong> durata <strong>di</strong> 26 mesi. L’eremo ,fondato in epoca bizantina, poi sede<br />
dei monaci agostiniani riformati,in seguito azienda agrico<strong>la</strong>, è <strong>di</strong> proprietà del Comune<br />
<strong>di</strong> Castelbuono che ha firmato una convenzione <strong>di</strong> 29 anni con il Parco che ne<br />
curerà <strong>la</strong> gestione.<br />
nitario 35 delle Madonie. La gestione è<br />
stata affidata dall’Amministrazione comunale<br />
al<strong>la</strong> società Caap, che opera nel<br />
settore sociale. “La cooperativa Caap, gui-
I comuni<br />
data dal dottor Pippo Fiolo, - <strong>di</strong>ce il Sindaco<br />
Franco Geraci - ha messo su una squadra<br />
<strong>di</strong> operatori che, in poco tempo, hanno<br />
già organizzato dei <strong>la</strong>boratori agrari,<br />
artigianali, lu<strong>di</strong>ci e gastronomici per favorire<br />
l’integrazione dei soggetti che ospitiamo<br />
presso <strong>la</strong> struttura <strong>di</strong> Frazzucchi.<br />
Grazie ad un finanziamento regionale <strong>di</strong><br />
70.000 euro – continua l’assessore comunale<br />
Tito Macaluso, già consigliere a Pa<strong>la</strong>zzo<br />
Comitini negli anni ‘80 - da qualche<br />
settimana abbiamo iniziato l’attività <strong>di</strong> assistenza<br />
per un gruppo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili del<strong>la</strong> zona<br />
e per gli anziani.<br />
Attualmente sono 8 gli operatori che prestano<br />
servizio presso il Centro: 2 assistenti<br />
sociali, 2 assistenti <strong>di</strong> <strong>la</strong>boratorio, 3 ausiliari<br />
che si occupano anche del trasporto<br />
degli assistiti e 1 animatrice. Il Centro <strong>di</strong>urno<br />
è aperto da lunedì a sabato dalle 9,30<br />
alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.<br />
Per l’assessore provinciale alle Politiche<br />
sociali Giovanni Mammana, “Ora ci si deve<br />
impegnare affinché <strong>la</strong> struttura <strong>di</strong> Castel<strong>la</strong>na<br />
Sicu<strong>la</strong> possa usufruire dei fon<strong>di</strong><br />
del<strong>la</strong> legge 328 con il fine <strong>di</strong> potenziare le<br />
attività che si svolgono all’interno del<strong>la</strong><br />
stessa”.<br />
Il Centro <strong>di</strong>urno negli anni precedenti era<br />
stato progettato per essere al servizio del<strong>la</strong><br />
terza età. Ma grazie al progetto Nemo<br />
del<strong>la</strong> cooperativa Caap ora è stato possibile<br />
garantire un servizio anche per i portatori<br />
<strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap.<br />
Monreale<br />
Il Comune adotta<br />
bambini a <strong>di</strong>stanza<br />
Il Comune <strong>di</strong> Monreale adesso ha due<br />
bambini in più. Sono quelli adottati a <strong>di</strong>stanza<br />
dall’amministrazione comunale,<br />
dopo aver aderito al progetto “Sorriso solidale”<br />
che oltre<br />
a prevedere l’adozione<br />
a <strong>di</strong>stanza<br />
<strong>di</strong> cinquemi<strong>la</strong>bambini<br />
colombiani,<br />
mette inoltre in<br />
palio alcune borse<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per<br />
giovani <strong>la</strong>ureati.<br />
Il sindaco Toti Gullo Durante <strong>la</strong> gior-<br />
nata de<strong>di</strong>cata a padre Clemente Giadone,<br />
fondatore del<strong>la</strong> Casa del Sorriso e colui<br />
che porta avanti il progetto con Tribunale<br />
per i minori e con Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />
è stato reso noto l’impegno assunto<br />
dal sindaco <strong>di</strong> Monreale, Toti Gullo e dal<br />
presidente del consiglio comunale Piero<br />
Capizzi nell’adesione al progetto.<br />
Antonio Barreca<br />
BREVI<br />
Corleone<br />
Presto <strong>la</strong> procedura <strong>di</strong> beatificazione <strong>di</strong> Don Governali<br />
A Corleone si par<strong>la</strong> <strong>di</strong> beatificazione ed il soggetto in causa è don Salvatore Governali,<br />
un sacerdote in<strong>di</strong>menticato dai parrocchiani corleonesi per il suo impegno<br />
spirituale ed il suo altruismo.<br />
A lui, già nei primi anni del secolo appena passato, si deve <strong>la</strong> costruzione dell’oratorio<br />
citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Santa Maria, un rudere <strong>di</strong>venuto, in poco tempo soprattutto<br />
con l’aiuto dei giovani, un centro <strong>di</strong> preghiera.<br />
In una Corleone del primo dopoguerra, tra rovine e calcinacci, padre “Totò“ si fa<br />
missionario <strong>di</strong> pace in un realtà fino ad allora scenario <strong>di</strong> lotte conta<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong> usura.<br />
È in questo tragico contesto che prende forma <strong>la</strong> sua immensa opera <strong>di</strong> carità nei<br />
confronti <strong>di</strong> poveri e bisognosi. Sono molte le testimonianze raccolte a conferma<br />
del sacerdozio “eroico” <strong>di</strong> don Governali. Secondo quanto raccolto, fu lui ad istituire<br />
il cosiddetto “Arma<strong>di</strong>o dei Poveri”, una sorta <strong>di</strong> banca alimentare.<br />
Il circolo <strong>di</strong> San Luigi, da lui fondato all’interno dell’oratorio, resistette, anche<br />
se c<strong>la</strong>ndestinamente alle restrizioni del fascismo.<br />
E’ il marzo del 1935 quando, affetto da una car<strong>di</strong>opatia, muore nel suo letto con<br />
il crocifisso fra le mani e il campanile <strong>di</strong> Santa Maria saluta per l’ultima volta un<br />
sacerdote il cui ricordo è ancora forte nel cuore dei suoi concitta<strong>di</strong>ni.<br />
Antonio Barreca<br />
Polizzi ha il suo “Magazine”<br />
Il Comune <strong>di</strong> Polizzi Generosa ha una<br />
sua rivista d’informazione. E’ nato infatti<br />
nelle scorse settimane Polizzi Magazine,<br />
perio<strong>di</strong>co trimestrale che racconterà<br />
<strong>la</strong> vita politico – amministrativa del centro<br />
madonita. Venti pagine a colori, <strong>di</strong>retto<br />
da Antonio Lo Verde addetto stampa<br />
del Comune, Polizzi Magazine viene<br />
al<strong>la</strong> luce per volontà del sindaco Salvatore<br />
Glorioso e dell’assessore al<strong>la</strong> comunicazione<br />
Gandolfo Librizzi che hanno<br />
creduto nell’importanza <strong>di</strong> sviluppare<br />
l’informazione istituzionale per rafforzare<br />
il <strong>di</strong>alogo con i citta<strong>di</strong>ni. “Ritengo –<br />
sottolinea il sindaco – che per una civica<br />
amministrazione è necessario raggiungere<br />
i citta<strong>di</strong>ni con mezzi più <strong>di</strong>retti<br />
e certamente più efficaci. Polizzi Magazine<br />
racconterà <strong>la</strong> vita democratica e par-<br />
tecipativa del<strong>la</strong> nostra città”. La nuova<br />
rivista è stata presentata in piazza Gramsci<br />
a Polizzi nel corso <strong>di</strong> un incontro - <strong>di</strong>battito<br />
fra gli amministratori locali e <strong>la</strong><br />
citta<strong>di</strong>nanza. Erano presenti il sindaco<br />
Glorioso,<br />
l’assessoreLibrizzi,<br />
il Presidente<br />
del<br />
Consiglio<br />
comunale<br />
Vincenzo<br />
Cascio, il<br />
<strong>di</strong>rettore<br />
Lo Verde,<br />
il <strong>di</strong>rettore<br />
dell’ObiettivomadonitaIgnazio<br />
Maiorana, il <strong>di</strong>rettore del<strong>la</strong> rivista <strong>Palermo</strong><br />
Massimo Bellomo. Nel primo numero<br />
spazio ad alcune delle iniziative più<br />
importanti realizzate dal comune negli<br />
ultimi mesi, dal<strong>la</strong> valorizzazione del fagiolo<br />
badda, al progetto per Polizzi città<br />
d’arte, al finanziamento per l’area artigianale,<br />
all’autoporto <strong>di</strong> Tremonzelli,al<br />
parco agricolo polizzano. Nei prossimi<br />
numeri <strong>la</strong> rivista aprirà anche un filo <strong>di</strong>retto<br />
con i citta<strong>di</strong>ni.<br />
59
60<br />
LA MANIFESTAZIONE<br />
Le Madonie viste<br />
con Salva<strong>la</strong>rte<br />
L’iniziativa ha coinvolto 12 comuni del comprensorio<br />
madonita e ha permesso <strong>di</strong> riscoprire luoghi<br />
<strong>di</strong> grande interesse storico-naturalistico<br />
Due settimane, escursioni, passeggiate,<br />
orizzonti aperti, cartoline<br />
da una terra delle meraviglie: casa<br />
nostra.<br />
Non è stato necessario percorrere gran<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stanze per incantarsi con “Salva<strong>la</strong>rte<br />
2005”. L’iniziativa, organizzata da Legambiente<br />
con il sostegno del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />
dell’Aapit e dell’Ente Parco Madonie, ha<br />
registrato quest’anno, rispetto al<strong>la</strong> scorsa<br />
e<strong>di</strong>zione, 6 giorni in più <strong>di</strong> programmazione,<br />
il doppio <strong>di</strong> incontri e iniziative (in<br />
totale 31) e un circuito <strong>di</strong> 12 comuni coinvolti,<br />
le Petralie, Castel<strong>la</strong>na, Geraci, Gangi,<br />
Caltavuturo, Polizzi, Cefalù, Isnello,<br />
Vallone degli Angeli, Il vivaio <strong>di</strong> Piano Noce<br />
Caltavuturo, Gole <strong>di</strong> Gazzarra<br />
San Mauro, Castelbuono, Gratteri.<br />
Per l’Azienda del turismo un compito decisamente<br />
pragmatico ma per nul<strong>la</strong> trascurabile:<br />
fornire i pullman che ogni sabato<br />
e domenica sono partiti da piazza Castelnuovo,<br />
a <strong>Palermo</strong>, verso le mete prescelte<br />
per il week-end. “Salva<strong>la</strong>rte Madonie<br />
– afferma Salvatore Sammartano<br />
Presidente dell’Aapit – si inserisce in pieno<br />
nel<strong>la</strong> linea <strong>di</strong> valorizzazione dei siti<br />
portata avanti dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> e dall’Azienda,<br />
e che ha portato al restauro delle<br />
maioliche del<strong>la</strong> via Crucis <strong>di</strong> San Mauro<br />
Castelverde e al progetto per il restauro<br />
del<strong>la</strong> guglia del<strong>la</strong> chiesa S.Maria <strong>di</strong> Lore-<br />
I comuni<br />
to, a Petralia Soprana”.<br />
Tanti i traguar<strong>di</strong> raggiunti nelle ultime due<br />
e<strong>di</strong>zioni: come <strong>la</strong> riapertura del<strong>la</strong> chiesa<br />
madre <strong>di</strong> Polizzi, chiusa da 15 anni, e il<br />
consolidamento del campanile in stile arabo<br />
del<strong>la</strong> chiesa <strong>di</strong> San Giorgio, a San Mauro<br />
Castelverde.<br />
E tantissimi gli appuntamenti: <strong>la</strong> visita al<strong>la</strong><br />
piantagione <strong>di</strong> frassini <strong>di</strong> Puntaloro, terra<br />
<strong>di</strong> manna; l’escursione al sentiero geologico<br />
dell’Inghiottitoio, a Portel<strong>la</strong> Col<strong>la</strong>,<br />
ai ‘mannari’ <strong>di</strong> Terravecchia; <strong>la</strong> gita alle<br />
gole <strong>di</strong> Gazzarra, a Caltavuturo; al sentiero<br />
degli Abies nebrodensis, al Vallone<br />
degli angeli; al sentiero degli “agrifogli<br />
giganti”, a Piano Sempria.<br />
E ancora, <strong>la</strong> scoperta del nuovo museo archeologico<br />
<strong>di</strong> Castel<strong>la</strong>na, i seminari al convento<br />
dei frati <strong>di</strong> Caltavuturo o al<strong>la</strong> chiesa<br />
Maria SS. Del Rosario <strong>di</strong> Castelbuono,<br />
per <strong>la</strong>nciare un appello a favore del restauro<br />
del pavimento maiolicato dell’oratorio;<br />
<strong>la</strong> manifestazione “I monumenti del<strong>la</strong><br />
natura”, de<strong>di</strong>cata agli alberi seco<strong>la</strong>ri.<br />
Epilogo “<strong>di</strong> gusto” a Gratteri, con <strong>la</strong> kermesse<br />
“Saperi e sapori del Parco”.<br />
L’anno prossimo, manco a <strong>di</strong>rlo, si conferma<br />
e si ri<strong>la</strong>ncia. Il treno <strong>di</strong> “Salva<strong>la</strong>rte”<br />
ha ancora molte stazioni da attraversare.<br />
F.C.<br />
Castelbuono, Piano Sempria
I comuni<br />
Giulio Bonafede<br />
i suoi libri, <strong>la</strong> sua memoria<br />
La Biblioteca comunale <strong>di</strong> Pollina intito<strong>la</strong>ta<br />
ad uno dei citta<strong>di</strong>ni più illustri del centro madonita.<br />
Uomo <strong>di</strong> cultura, scrittore, ha <strong>la</strong>sciato in ere<strong>di</strong>tà<br />
il suo patrimonio librario al servizio del<strong>la</strong> comunità<br />
APollina, dopo che un illustre concitta<strong>di</strong>no<br />
fece dono del<strong>la</strong> sua libreria<br />
personale al comune, venne<br />
istituita nel 1991 <strong>la</strong> “Biblioteca Comunale”.<br />
Per l’occasione furono ristrutturati i<br />
locali del<strong>la</strong> vecchia casa comunale che furono<br />
a<strong>di</strong>biti per ospitare anche il “Museo<br />
del<strong>la</strong> manna”. Ma il professore Giulio Bonafede<br />
morì poco dopo aver e<strong>la</strong>rgito i suoi<br />
“beni” al<strong>la</strong> citta<strong>di</strong>nanza, <strong>la</strong> quale, per omaggiarne<br />
<strong>la</strong> memoria e per mostrare <strong>la</strong> propria<br />
gratitu<strong>di</strong>ne, ha aderito entusiasta al progetto<br />
<strong>di</strong> intito<strong>la</strong>re <strong>la</strong> biblioteca a colui il<br />
quale può esserne considerato il padre. Così<br />
numerosi sono accorsi all’ inaugurazione<br />
del<strong>la</strong> Biblioteca comunale Giulio Bonafede.<br />
Tra i presenti, oltre al sindaco Giuseppe<br />
Sarrica, al<strong>la</strong> famiglia Bonafede e al-<br />
<strong>la</strong> citta<strong>di</strong>nanza, hanno onorato <strong>la</strong> memoria<br />
dell’insigne professore anche il soprintendente<br />
ai beni sco<strong>la</strong>stici, Giovanni Leone<br />
e i professori Francesco Conigliaro e<br />
Antonio Castagnetta del<strong>la</strong> “Università degli<br />
stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>”. In questa circostanza,<br />
il prof. Castagnetta ha presentato il suo<br />
saggio “Storia e pensiero <strong>di</strong> Giulio Bonafede<br />
– gloria <strong>di</strong> Pollina”, una copia del quale<br />
è stata donata a quanti hanno partecipato<br />
all’evento.<br />
Giulio Bonafede nacque a Pollina il 20 marzo<br />
1910 e dopo avere terminato gli stu<strong>di</strong><br />
superiori al liceo c<strong>la</strong>ssico “Mandralisca”<br />
<strong>di</strong> Cefalù, si iscrisse al<strong>la</strong> Facoltà <strong>di</strong> lettere<br />
e filosofia, sezione Storia e filosofia, dell’Università<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, dove si <strong>la</strong>ureò con<br />
un tesi su «Rosmini e <strong>la</strong> sco<strong>la</strong>stica sul pro-<br />
CULTURA<br />
blema del lumen dell’intelletto».<br />
Egli insegnò per<br />
vent’anni nel liceo “Ximenes”<br />
<strong>di</strong> Trapani e per<br />
trentasette anni all’Università<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> come<br />
docente <strong>di</strong> Pedagogia e <strong>di</strong><br />
Storia del<strong>la</strong> filosofia me<strong>di</strong>evale.<br />
Nel corso <strong>di</strong> questi<br />
anni si è de<strong>di</strong>cato con<br />
entusiasmo e instancabile impegno agli stu<strong>di</strong><br />
filosofici, pubblicando un nutrito numero<br />
<strong>di</strong> saggi (come «Le ragioni dell’ontologismo»,<br />
una «Storia del<strong>la</strong> filosofia me<strong>di</strong>evale»,<br />
«Sant’Agostino»), col<strong>la</strong>borando con<br />
numerose riviste nazionali ed internazionali<br />
(come <strong>la</strong> «<strong>Rivista</strong> Rosminiana», «Azione<br />
francescana», «Revista Ca<strong>la</strong>sancia»,<br />
«Augustinus»), e intervenendo a numerosi<br />
convegni. È stato inoltre socio, per oltre<br />
un quarantennio, del<strong>la</strong> “Accademia nazionale<br />
<strong>di</strong> scienze, lettere e arti” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />
La biblioteca oggi annovera più tremi<strong>la</strong> libri,<br />
<strong>di</strong> cui circa duemi<strong>la</strong> <strong>di</strong> appartenenza<br />
del Bonafede, il quale ha donato libri e riviste<br />
<strong>di</strong> filosofia e religione, c<strong>la</strong>ssici greci<br />
e <strong>la</strong>tini e perfino dei testi arabi, spagnoli e<br />
<strong>la</strong>tini del 1820.<br />
Durante l’amministrazione So<strong>la</strong>ro, il Comune<br />
ha acquistato anche alcuni libri <strong>di</strong><br />
narrativa, tra cui numerosi romanzi per ragazzi,<br />
in modo da rendere fruibile <strong>la</strong> biblioteca<br />
anche da parte dei piccoli lettori e<br />
conserva il quoti<strong>di</strong>ano nazionale «Il Corriere<br />
del<strong>la</strong> sera» a partire dal 1996.<br />
Nonostante <strong>la</strong> biblioteca non abbia ancora<br />
un <strong>di</strong>rettore, essa assolve perfettamente i<br />
suoi compiti grazie al <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> due addetti<br />
comunali, Antonio Cangelosi e Elena<br />
Genchi.<br />
È aperta al pubblico tutti i giorni <strong>la</strong>vorativi,<br />
dal lunedì al sabato dalle ore 14 alle ore<br />
20 e il lunedì, martedì, giovedì e venerdì<br />
anche dalle ore 8:30 alle 13.<br />
Giuliana Musotto<br />
61
62<br />
L’INIZIATIVA<br />
Il patrimonio<br />
<strong>di</strong> una famiglia<br />
Tutte le istituzioni erano presenti al Teatro Politeama<br />
per il battesimo del<strong>la</strong> Fondazione Tricoli<br />
Può il patrimonio etico,politico e culturale<br />
<strong>di</strong> una famiglia <strong>di</strong>ventare un<br />
bene aperto al<strong>la</strong> fruizione del<strong>la</strong> collettività<br />
? Non sono certo rarissimi i casi<br />
Marzio Tricoli<br />
<strong>di</strong> dotazioni librarie e fon<strong>di</strong> antichi che<br />
escono dal privato per entrare in un circuito<br />
pubblico, ma nel caso del<strong>la</strong> famiglia<br />
Tricoli oltre al patrimonio c’è una tra<strong>di</strong>zione<br />
consolidata che si fonde con un percorso<br />
civile e politico. Ecco perché den-<br />
tro <strong>la</strong> neonata Fondazione de<strong>di</strong>cata a Giuseppe<br />
e Marzio Tricoli c’è un quid in più,<br />
fatto <strong>di</strong> storie personali, <strong>di</strong> un impegno<br />
morale e sociale che ha attraversato un<br />
periodo significativo del novecento siciliano.<br />
E’ come se <strong>la</strong> famiglia Tricoli, oltre al<strong>la</strong><br />
nobile e comprensibile volontà <strong>di</strong> voler<br />
tramandare <strong>la</strong> tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> casa, abbia in<br />
un certo senso voluto accogliere un’istanza<br />
che veniva da una vasta fascia del<strong>la</strong> comunità<br />
palermitana, quel<strong>la</strong> che per decenni<br />
è cresciuta con lo storico Pippo Tricoli,<br />
uomo delle istituzioni e <strong>di</strong> cultura, o con<br />
il giovane Marzio, politico,sportivo,uomo<br />
del sociale, scomparso prematuramente il<br />
18 febbraio 2003.<br />
Sta <strong>di</strong> fatto che Mirel<strong>la</strong> Falzone con i figli<br />
Marcello e Fabio e Giuliana Granozzi,<br />
<strong>la</strong> vedova <strong>di</strong> Marzio, sono voluti andare<br />
oltre il semplice ricordo o <strong>la</strong> commemorazione<br />
dei due congiunti per realizzare<br />
un <strong>di</strong>segno destinato a durare nel<br />
tempo e a <strong>di</strong>ventare parte integrante del<strong>la</strong><br />
città. “La Fondazione – spiega infatti Fabio<br />
Tricoli che ha assunto <strong>la</strong> carica <strong>di</strong> Pre-<br />
Attualita’<br />
Nasce a <strong>Palermo</strong><br />
<strong>la</strong> Fondazione de<strong>di</strong>cata<br />
al<strong>la</strong> memoria <strong>di</strong> Giuseppe<br />
e Marzio Tricoli , protagonisti<br />
in epoche <strong>di</strong>verse e con ruoli<br />
<strong>di</strong>versi del<strong>la</strong> vita culturale<br />
e politica siciliana.<br />
La Biblioteca propone<br />
una dotazione libraria<br />
<strong>di</strong> 5000 volumi<br />
per <strong>la</strong> maggior parte <strong>di</strong> storia<br />
moderna e contemporanea<br />
Giuseppe Tricoli<br />
sidente – non può essere solo un omaggio,<br />
un gesto <strong>di</strong> devozione. L’esempio <strong>di</strong> onestà<br />
morale e intellettuale, <strong>la</strong> testimonianza<br />
<strong>di</strong> impegno civile, politico e scientifico<br />
<strong>di</strong> questi due protagonisti del<strong>la</strong> vita palermitana<br />
è un’ere<strong>di</strong>tà intorno al<strong>la</strong> quale<br />
si stanno già ritrovando insieme a noi, tutti<br />
coloro che con<strong>di</strong>vidono quei principi e<br />
<strong>la</strong> passione autentica per <strong>la</strong> politica e <strong>la</strong><br />
cultura. La vera sfida sarà infatti <strong>la</strong> reinterpretazione<br />
continua e costante <strong>di</strong> quei<br />
valori, <strong>la</strong> riflessione, profonda e senza compromessi<br />
su quel<strong>la</strong> lezione per render<strong>la</strong> attuale<br />
senza tra<strong>di</strong>rne lo spirito”.<br />
La Fondazione parte con un patrimonio<br />
librario costituito dai 5000 volumi del<strong>la</strong><br />
biblioteca personale <strong>di</strong> Giuseppe Tricoli<br />
donati dagli ere<strong>di</strong>. Un “fondo”, il cui valore<br />
è stato stimato dal<strong>la</strong> Soprintendenza
Attualita’<br />
in 150 mi<strong>la</strong> euro,composto da testi e documenti<br />
raccolti nel corso del<strong>la</strong> lunga attività<br />
<strong>di</strong>dattico-scientifica svolta dal 1970<br />
al 1995 dal professore , scomparso il primo<br />
<strong>di</strong>cembre 1995 a 63 anni, come docente<br />
<strong>di</strong> Storia moderna,Storia del Risorgimento<br />
e Storia contemporanea presso<br />
le Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza, Scienze politiche<br />
e Magistero dell’Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />
e come Presidente del Comitato provinciale<br />
dell’Istituto <strong>di</strong> Storia Patria. Per<br />
<strong>la</strong> maggior parte sono testi <strong>di</strong> storia moderna<br />
e contemporanea, tutti e<strong>di</strong>ti nel ‘900,<br />
oltre a numerosi volumi che trattano del<strong>la</strong><br />
storia delle religioni, testi d’arte, raccolte<br />
<strong>di</strong> fiabe. Numerose le opere sul<strong>la</strong> Sicilia<br />
con monografie su storia, architettura,<br />
letteratura e arte siciliana ed opere <strong>di</strong><br />
interesse etno-antropologico.<br />
Una sezione del<strong>la</strong> biblioteca è de<strong>di</strong>cata a<br />
dottrina e storia del Fascismo con circa<br />
950 fra monografie e perio<strong>di</strong>ci, e fra i pezzi<br />
più rilevanti l’Opera Omnia <strong>di</strong> Benito<br />
Mussolini e le opere complete <strong>di</strong> Giovanni<br />
Gentile. Appena sarà <strong>completa</strong>ta <strong>la</strong> catalogazione<br />
e l’archiviazione da parte del<strong>la</strong><br />
Soprintendenza regionale ai Beni culturali,<br />
<strong>la</strong> dotazione Tricoli sarà aperta al<strong>la</strong><br />
fruizione, ospitata presso nuovi locali,<br />
e consultabile anche on line sul sito internet<br />
del<strong>la</strong> fondazione (www.fondazionetricoli.it).<br />
Ma oltre all’attività legata al<strong>la</strong><br />
biblioteca <strong>la</strong> Fondazione, come hanno annunciato<br />
Fabio e Marcello Tricoli, “non<br />
nasconde l’ambizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un luogo<br />
<strong>di</strong> riflessione e <strong>di</strong>battito per ri<strong>la</strong>nciare<br />
il primato dell’etica nel<strong>la</strong> politica. Nei prossimi<br />
mesi insieme alle iniziative culturali<br />
promuoveremo occasioni <strong>di</strong> educazione<br />
al volontariato e al<strong>la</strong> cultura sportiva e<br />
<strong>di</strong> solidarietà”.<br />
Nel comitato scientifico del<strong>la</strong> Fondazione<br />
figurano personalità del mondo culturale<br />
e dell’informazione, dallo storico Giuseppe<br />
Par<strong>la</strong>to, al professore Eugenio Guccione,<br />
Tommaso Romano,Pietrangelo Buttafuoco,Gennaro<br />
Malgieri,Italo Cucci. Lo<br />
scorso 21 aprile al Teatro Politeama a <strong>Palermo</strong>,<br />
<strong>la</strong> Fondazione Giuseppe e Marzio<br />
Tricoli ha vissuto il suo battesimo ufficiale<br />
con una manifestazione, presentata da<br />
Monia Arizzi e Andrea Pamparana giornalista<br />
del Tg5, che ha fatto registrare il<br />
“pienone” <strong>di</strong> pubblico e istituzionale. Testimonianze,video,ricor<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Giuseppe e<br />
Marzio, accompagnati dalle musiche del<br />
Coro <strong>di</strong> Voci Bianche del Conservatorio<br />
Bellini <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, <strong>di</strong>retto da Antonio Sottile.<br />
Il Presidente Musotto (<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> è<br />
fra le istituzioni che aderiscono al<strong>la</strong> Fondazione)<br />
ha letto l’intensa e commovente<br />
lettera a lui inviata da Marzio nel <strong>di</strong>cembre<br />
’95, ricevuta mentre era detenuto all’Ucciardone<br />
e pochi giorni dopo <strong>la</strong> mor-<br />
Riapre il teatro del Regina Margherita<br />
intito<strong>la</strong>to a Karol Wojty<strong>la</strong><br />
L’INIZIATIVA<br />
te del professore Tricoli. E in occasione<br />
del suo “vernissage”, <strong>la</strong> Fondazione ha istituito<br />
il Primo premio Giuseppe e Marzio<br />
Tricoli che per quest’anno è stato assegnato<br />
al<strong>la</strong> memoria a Nico<strong>la</strong> Calipari, il <strong>di</strong>rigente<br />
del Sismi ucciso in Iraq il 4 marzo scorso<br />
nel corso dell’operazione che ha portato<br />
al<strong>la</strong> liberazione <strong>di</strong> Giuliana Sgrena.<br />
M.B.<br />
Il Teatro dell’Istituto Regina Margherita, appena restaurato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, è stato<br />
intito<strong>la</strong>to a Karol Wojty<strong>la</strong>. La struttura è stata inaugurata il 3 giugno dal Presidente<br />
Francesco Musotto e dall’assessore al Patrimonio, Marcello Caruso. Durante<br />
<strong>la</strong> manifestazione, coor<strong>di</strong>nata dal<strong>la</strong> preside Concetta Guagenti, è stato presentato<br />
anche “Luce dei tempi”, il <strong>di</strong>zionario dei filosofi e dei pedagogisti siciliani<br />
<strong>di</strong> ogni epoca, curato dagli studenti del triennio del corso E del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>.<br />
“Un teatro aperto ai ragazzi - sottolinea<br />
il Presidente Musotto - è il<br />
modo migliore per ricordare Papa<br />
Wojty<strong>la</strong>, il suo amore per i giovani<br />
e per <strong>la</strong> recitazione. Oggi offriamo<br />
a questi studenti <strong>la</strong> possibilità<br />
<strong>di</strong> aggregarsi fornendo loro<br />
spazi e strumenti necessari per potersi<br />
confrontare, conoscere e sperimentare<br />
nuove <strong>di</strong>scipline. È <strong>la</strong><br />
giusta strada per avvicinare gli studenti<br />
al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e soprattutto per<br />
accompagnarli lungo <strong>la</strong> crescita<br />
affiancando ai libri <strong>di</strong> testo e alle<br />
nozioni esperienze <strong>di</strong>verse e significative.<br />
Una scelta che siamo<br />
certi Giovanni Paolo II avrebbe con<strong>di</strong>viso, in nome dell’amore e dell’entusiasmo<br />
con cui ha sempre cercato <strong>di</strong> stringere attorno a sé le nuove generazioni”.<br />
Il Teatro, danneggiato dal sisma del 2002, è stato appena restaurato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />
Gli interventi recentemente ultimati e finanziati con i fon<strong>di</strong> dell’emergenza<br />
terremoto per un totale <strong>di</strong> 183.560 euro, hanno interessato il locale regia,<br />
con il rifacimento del so<strong>la</strong>io su cui poggiava, risultato in pessime con<strong>di</strong>zioni. Nel<br />
contempo sono stati realizzati due servizi igienici ed è stato pre<strong>di</strong>sposto l’impianto<br />
<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento.<br />
Per <strong>la</strong> struttura si tratta <strong>di</strong> una seconda tranche <strong>di</strong> <strong>la</strong>vori, dopo quelli per garantire<br />
<strong>la</strong> sicurezza del<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> teatro al piano terra e dei <strong>la</strong>boratori al primo piano. La<br />
struttura originaria, realizzata nel 1870 e che inizialmente si limitava ad un unico<br />
ambiente destinato alle esercitazioni <strong>di</strong> canto e al<strong>la</strong> ginnastica, è stata ampliata<br />
nel corso degli anni. Nel<strong>la</strong> prima fase era stata rifatta <strong>la</strong> copertura e rinforzate<br />
le strutture. A cantiere aperto erano stati riscontrati ulteriori danni, non visibili in<br />
un primo momento, che hanno richiesto ulteriori <strong>la</strong>vori.<br />
L’inaugurazione si è conclusa con il concerto dell’orchestra fi<strong>la</strong>rmonica e del coro<br />
polifonico del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, <strong>di</strong>retti da Francesco Di Peri. Orchestra e coro, nati nel<br />
2004, sono composti da ottanta elementi che frequentano <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> superiore e il<br />
Conservatorio.<br />
63
64<br />
Porta Felice e il Loggiato San Bartolomeo devastati dai bombardamenti (foto archivio Dante Cappel<strong>la</strong>ni)<br />
Nel<strong>la</strong> foto a fianco <strong>la</strong> Cattedrale e via dell’Incoronazione dopo le bombe del ‘43 (foto Bundersarchiv)<br />
E<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>strutti, incen<strong>di</strong>ati,<br />
le fughe verso il ricovero<br />
antiaereo, l’angoscia delle<br />
sirene. Polvere. Sangue. Patimenti<br />
e squallore, misti a<br />
rari momenti <strong>di</strong> piacere, come il profumo<br />
del pane caldo fatto con <strong>la</strong> farina del<br />
“mercato nero”.<br />
Sono gli anni del<strong>la</strong> seconda guerra mon<strong>di</strong>ale,<br />
degli italiani al fronte, delle città<br />
sventrate dai bombardamenti aerei. Il<br />
1937 è il periodo delle “Gran<strong>di</strong> manovre”<br />
a Ca<strong>la</strong>tafimi. Mussolini organizza<br />
un’esercitazione per preparare le <strong>di</strong>fese<br />
contro un ipotetico assalto all’Italia dal<br />
fronte siciliano. Forze Azzurre contro<br />
forze Rosse. Sembra un gioco. No. E’<br />
guerra vera.<br />
Il volume “<strong>Palermo</strong>, immagini del<strong>la</strong> memoria<br />
1937 – 1947. Antologia <strong>di</strong> un decennio”,<br />
Sigma e<strong>di</strong>zioni, nato dal<strong>la</strong> ricerca<br />
storia e iconografica <strong>di</strong> Attilio Albergoni<br />
e Vincenzo Crisafulli, traccia<br />
uno spaccato del<strong>la</strong> <strong>Palermo</strong> bellica dal<br />
’37 al ’47. Non solo. Le vicende politiche<br />
e militari del decennio, a <strong>Palermo</strong><br />
come in tutta Italia, influenzano anche il<br />
costume, gli aspetti sociali, <strong>la</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana:<br />
<strong>la</strong> ra<strong>di</strong>o, i manifesti, <strong>la</strong> pubblicità,<br />
i veicoli, <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e l’educazione.<br />
“E’ un libro che par<strong>la</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e dei<br />
palermitani – <strong>di</strong>ce Albergoni – e che ricostruisce<br />
un periodo poco esplorato del<strong>la</strong><br />
nostra storia. Spesso, infatti, i testi si<br />
fermano a Garibal<strong>di</strong>, poco altro.<br />
In questo volume, invece, si par<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />
Costituzione siciliana, del<strong>la</strong> ricostruzione<br />
del<strong>la</strong> città dai bombardamenti, del<strong>la</strong><br />
vita <strong>di</strong> tutti i giorni raccontata dai pro
Attualita’<br />
IL LIBRO<br />
Dieci anni<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />
fra guerra e costume<br />
Il periodo che va dal 1937 al 1947, caratterizzato dagli eventi bellici,<br />
raccontato per immagini in un volume<br />
e in un cd <strong>di</strong> Attilio Albergoni e Vincenzo Crisafulli<br />
tagonisti <strong>di</strong> quegli anni”.<br />
Le immagini del libro, gran parte ine<strong>di</strong>te,<br />
sono il frutto delle ricerche <strong>di</strong> Al6bergoni<br />
negli archivi fotografici in Italia,<br />
Francia, Germania, Inghilterra e Stati<br />
Uniti.<br />
Ci sono anche le splen<strong>di</strong>de <strong>la</strong>stre fotografiche<br />
<strong>di</strong> Dante Cappel<strong>la</strong>ni, conservate<br />
con cura dal figlio Giuseppe, che <strong>completa</strong>no<br />
il libro insieme con le testimonianze<br />
<strong>di</strong> alcuni protagonisti: un’intervista<br />
esclusiva al professor Rosario La<br />
Duca, Gaetano Basile, Salvatore Collu-<br />
ra, Salvatore Incorpora, Enzo Pace, presenti<br />
anche in un interessante cd-rom che<br />
arricchisce l’opera.<br />
Le prime pubblicità, i manifesti <strong>di</strong> Gino<br />
Boccasile, le canzoni “Crapa pe<strong>la</strong>da” e<br />
“Maramao”. Ci sono i veicoli: <strong>la</strong> “Balil<strong>la</strong>”,<br />
<strong>la</strong> “Topolino”, il “Mosquito”, <strong>la</strong> “Vespa”.<br />
L’intramontabile “Vespa”. E ancora,<br />
i “figli del<strong>la</strong> lupa” e i “balil<strong>la</strong>”, che<br />
ricevevano un fucile in legno in dono,<br />
replica del moschetto 91.<br />
Un capitolo speciale, curato da Vincenzo<br />
Crisafulli, è de<strong>di</strong>cato al<strong>la</strong> ra<strong>di</strong>o. Si va<br />
dai primi programmi dell’URI (Unione<br />
Ra<strong>di</strong>ofonica Italiana), il 6 ottobre 1924,<br />
che attirarono l’attenzione <strong>di</strong> Mussolini<br />
come strumento <strong>di</strong> propaganda politica,<br />
fino al<strong>la</strong> prima versione del ricevitore<br />
popo<strong>la</strong>re VolksEmpfanger (VE301) simbolo<br />
del<strong>la</strong> nascita del terzo Reich.<br />
<strong>Palermo</strong> e l’Italia, il costume, <strong>la</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana.<br />
Quello che ve<strong>di</strong>amo oggi in giro<br />
ha un punto <strong>di</strong> partenza. Anzi, un decennio<br />
<strong>di</strong> partenza. Conoscendolo, capiremo<br />
chi siamo.<br />
Marco Vaccarel<strong>la</strong><br />
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66<br />
AUTOMOBILISMO<br />
La Porsche 911 Rs <strong>di</strong> Riolo - Marin all’arrivo a Cefalù<br />
Trofeo Florio<br />
emozioni che ritornano<br />
Successo <strong>di</strong> pubblico e <strong>di</strong> partecipanti per il rally storico<br />
Città <strong>di</strong> Cefalù che ha visto sfidarsi sul circuito<br />
delle Madonie prestigiose vetture degli ultimi 40 anni<br />
Giunto al<strong>la</strong> sua sesta e<strong>di</strong>zione, l’Historic<br />
Rally Città <strong>di</strong> Cefalù “Trofeo<br />
Florio” si segna<strong>la</strong> ancora una<br />
volta fra le competizioni <strong>di</strong> rally <strong>di</strong> auto<br />
storiche più importanti d’Europa. La manifestazione,<br />
promossa dall’Associazione<br />
Sportiva Historic Promoter Racing, è<br />
<strong>di</strong>venuta, infatti, un avvenimento sportivo<br />
internazionale che coinvolge interes-<br />
se sempre maggiore del pubblico, del<strong>la</strong><br />
stampa e degli operatori del settore.<br />
Il Trofeo Florio, organizzato tecnicamente<br />
dal team Palikè, si è artico<strong>la</strong>to in due<br />
tappe: sabato 28 maggio e domenica 29<br />
maggio, valido sia come prova del FIA,<br />
European Historic Rally Championship,<br />
con coefficiente 3, il più alto per questo<br />
tipo <strong>di</strong> manifestazioni, sia come prova<br />
Attualita’<br />
del Campionato e Trofeo Italiano Auto<br />
Storiche CSAI.<br />
Teatro del Trofeo Florio il c<strong>la</strong>ssico e suggestivo<br />
Circuito delle Madonie, con partenza<br />
e arrivo al Lungomare <strong>di</strong> Cefalù.<br />
Nove le prove speciali (sei nel primo giorno<br />
<strong>di</strong> gara, tre nel secondo). Partico<strong>la</strong>rmente<br />
qualificata e prestigiosa <strong>la</strong> partecipazione<br />
dei piloti, fra i quali Jason Wright,<br />
uno dei più importanti collezionisti<br />
<strong>di</strong> auto storiche al mondo, e delle case<br />
automobilistiche come l’Alfa Romeo TZ,<br />
<strong>la</strong> Ferrari 308 GTB, <strong>la</strong> AC Shelby Cobra,<br />
<strong>la</strong> Simca Abarth 2000GT, <strong>la</strong> TVR Granitura,<br />
<strong>la</strong> Lotus XI, <strong>la</strong> MG CGTS, <strong>la</strong> Lancia<br />
Stratos etc.<br />
Al via equipaggi provenienti dal<strong>la</strong> Repubblica<br />
Ceca, dall’Austria, dal<strong>la</strong> Germania,<br />
dal<strong>la</strong> Francia, dall’Inghilterra, dal<br />
Belgio e dal<strong>la</strong> Svizzera, nonché i più qualificati<br />
piloti italiani con le re<strong>la</strong>tive vetture<br />
<strong>di</strong> prestigio. Il successo finale è andato<br />
al pilota <strong>di</strong> Cerda Salvatore Riolo in<br />
coppia con Marin su una Porsche 911 Rs<br />
sponsorizzata dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> regionale<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>. Riolo-Marin hanno vinto ben<br />
sette delle nove prove speciali, precedendo<br />
Filippone-Zito sempre su Porsche.<br />
Quest’anno il Trofeo Florio ha corso con<br />
l’AIL (Associazione Italiana Contro Le<br />
Leucemie-Linfomi e Mieloma), che dal<br />
1995 affianca a <strong>Palermo</strong> <strong>la</strong> <strong>di</strong>visione <strong>di</strong><br />
Ematologia con trapianto dell’ospedale<br />
Cervello. Grazie all’ospitalità <strong>di</strong> Silvana<br />
Pa<strong>la</strong><strong>di</strong>no si è infatti tenuto un Gran Galà<br />
al<strong>la</strong> Tonnara Florio con protagonisti dell’automobilismo<br />
<strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> oggi, personaggi<br />
del mondo dello sport, dello spettacolo<br />
e autorità che hanno sponsorizzato<br />
il trofeo, per promuovere <strong>la</strong> raccolta<br />
<strong>di</strong> fon<strong>di</strong> per <strong>la</strong> ricerca.<br />
Salvatore Sammartano, assessore al turismo<br />
e allo sport del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Regionale<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e Presidente dell’Aapit,<br />
ha sottolineato “ <strong>di</strong> avere fortemente creduto<br />
nel Trofeo Florio, sin dal<strong>la</strong> prima<br />
e<strong>di</strong>zione, come veicolo per <strong>la</strong> promozione<br />
dell’immagine <strong>di</strong> una Sicilia che sullo<br />
sport e sul turismo deve investire sempre<br />
<strong>di</strong> più, valorizzando le vocazioni del<br />
proprio territorio”. E’ questa, in fondo, <strong>la</strong><br />
grande lezione <strong>di</strong> Vincenzo Florio, al<strong>la</strong><br />
cui memoria è de<strong>di</strong>cato l’Historic Rally<br />
del<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Cefalù.<br />
Valeria Torta
Attualita’<br />
“Le Corde <strong>di</strong> Sicilo”<br />
nel Cd <strong>di</strong> Dario Macaluso<br />
Il chitarrista siciliano Dario Macaluso ,<br />
con <strong>la</strong> pubblicazione del CD Le Corde <strong>di</strong><br />
Sicilo ( e<strong>di</strong>zioni Unda Maris 2004), ha<br />
scritto una pagina importante grazie al<strong>la</strong><br />
forza delle sue qualità interpretative e al<strong>la</strong><br />
scelta intelligente del repertorio.<br />
Nel 2004 ha invitato <strong>di</strong>versi compositori<br />
a comporre nuovi pezzi per chitarra solista<br />
basati sull’enigmatica melo<strong>di</strong>a del<strong>la</strong><br />
Stele <strong>di</strong> Seikilos (Sicilo o Il Siciliano) risalente<br />
a 2000 anni fa. In questa colonnina<br />
<strong>di</strong> marmo , trovata al<strong>la</strong> fine dell’800 vicino<br />
Smirne , è incisa un’ iscrizione: un<br />
inno al<strong>la</strong> vita , con in<strong>di</strong>cati i valori ritmici<br />
e melo<strong>di</strong>ci. Il canto che Seikilos de<strong>di</strong>ca<br />
al<strong>la</strong> sua amata Euterpe reca un significato<br />
estremamente suggestivo e rappresentante<br />
un profondo ed evidente epicureismo :<br />
“finché vivi manifestati, non t’affliggere<br />
del tutto; il vivere è per poco, <strong>la</strong> fine il<br />
tempo esige”. E’ una delle più antiche<br />
melo<strong>di</strong>e in notazione a noi finora conosciute.<br />
La fonte greca ha ispirato 14 compositori<br />
come Marco Betta , Benjamin<br />
Dwyer , Giovanni Sollima, Roderik de<br />
Man e Dimitri Nico<strong>la</strong>u. Anche se ciascun<br />
compositore ha apportato il suo specifico<br />
linguaggio, (considerando <strong>la</strong> <strong>la</strong>rga varietà<br />
<strong>di</strong> pezzi) <strong>la</strong> base comune risulta <strong>di</strong> forte<br />
consistenza attraverso tutto il CD.<br />
Sebbene tanti siano gli stili, le tonalità, le<br />
accordature e i suoni coinvolti , <strong>la</strong> melo<strong>di</strong>a<br />
appare sempre sotto <strong>di</strong>versi aspetti.<br />
Inoltre molte composizioni con<strong>di</strong>vidono<br />
un senso <strong>di</strong> tranquillità , <strong>di</strong> spiritualità , <strong>di</strong><br />
sospensione temporale ; tutte qualità indubbiamente<br />
favorite dall’antica stele. Il<br />
<strong>la</strong>voro <strong>di</strong> Macaluso mantiene lungo il suo<br />
percorso una capacità fortemente seduttiva,<br />
e questo , per un <strong>di</strong>sco contenente<br />
musiche per so<strong>la</strong> chitarra ispirate tutte a<br />
una medesima fonte , è un grande risultato.<br />
Ciò è stato possibile per due ragioni:<br />
primo perché nessun pezzo supera i sei<br />
minuti e mezzo <strong>di</strong> durata, per cui quando<br />
gli elementi cominciano a risultare troppo<br />
familiari non dobbiamo aspettare a lungo<br />
per nuove sorprendenti <strong>di</strong>rezioni. Se-<br />
TACCUINO<br />
Immagini in cartolina per <strong>la</strong> Bagheria del ‘900<br />
condo, perché l’esecuzione e l’interpretazione<br />
<strong>di</strong> Dario Macaluso è semplicemente<br />
sbalor<strong>di</strong>tiva nel suo obiettivo. Egli non è<br />
semplicemente un virtuoso , con orecchio<br />
quasi ossessivo per i dettagli ; è anche capace<br />
<strong>di</strong> adattarsi <strong>completa</strong>mente a ogni <strong>di</strong>verso<br />
mondo sonoro.<br />
Domenico C<strong>la</strong>u<strong>di</strong>o Zarcone<br />
Scorci del<strong>la</strong> Bagheria d’un tempo da far conoscere alle nuove generazioni. Pezzi <strong>di</strong><br />
città rimasti solo negli occhi <strong>di</strong> chi c’era, scene <strong>di</strong> vita da un passato che non potrà<br />
più ritornare. Immagini per raccontare, passo dopo passo, <strong>la</strong> crescita <strong>di</strong> una città, <strong>la</strong><br />
nascita <strong>di</strong> nuovi spazi e strutture, il cambiamento <strong>di</strong> strade e ambienti,<br />
l’evoluzione dei costumi. Più che una mostra, Le pietre<br />
del<strong>la</strong> memoria è una cronistoria. Di luoghi e persone, atmosfere<br />
e spaccati <strong>di</strong> vita. Raccontata in modo insolito: attraverso le cartoline<br />
d’epoca.<br />
Angelo Restivo, fotografo e appassionato del<strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> sua città<br />
(“raccolgo tutto quello che riguarda il passato <strong>di</strong> Bagheria, in ogni<br />
sua forma”), ne ha scelte sessanta dal<strong>la</strong> collezione del<strong>la</strong> sua casa<br />
e<strong>di</strong>trice, <strong>la</strong> Zefiro. E le ha fatte <strong>di</strong>ventare gigantografie, esponendole<br />
a pa<strong>la</strong>zzo Aragona-Cutò a Bagheria, dal 10 al 30 aprile. La mostra,<br />
organizzata dall’associazione culturale Giuseppe Bagnera, è<br />
stata sponsorizzata dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> e patrocinata dal Comune <strong>di</strong> Bagheria,<br />
assessorato al<strong>la</strong> Cultura.<br />
“Il mio – spiega Restivo - è stato un<br />
percorso all’incontrario rispetto a quello<br />
delle cartoline. Ho cercato chiunque<br />
ne possedesse qualcuna, per riportarle<br />
al loro luogo d’origine. Le ho acquistate<br />
in giro per botteghe d’antiquariato<br />
e mercatini delle pulci. E mi hanno<br />
aiutato amici e appassionati. Le cartoline<br />
sono state spe<strong>di</strong>te a Londra, Mi<strong>la</strong>no,<br />
e in America”. Vi sono raffigurati<br />
i corsi principali del<strong>la</strong> città, ancora quasi<br />
del tutto spogli <strong>di</strong> pa<strong>la</strong>zzi, le ville settecentesche,<br />
le piazze e le chiese. E c’è<br />
anche una sorta <strong>di</strong> reportage su Aspra. La frazione marinara del<strong>la</strong> città aveva, in realtà,<br />
una vocazione industriale: si vedono le barche che trasportano il tufo a <strong>Palermo</strong>.<br />
Su alcune cartoline si leggono ancora le parole sbia<strong>di</strong>te. Altre riproducono manifesti<br />
pubblicitari. I prodotti rec<strong>la</strong>mizzati sono, ovviamente, arance e limoni. “Su una<br />
– racconta Restivo – c’è il simbolo <strong>di</strong> un’azienda del paese che commerciava agrumi.<br />
Il manifesto riprodotto sul<strong>la</strong> cartolina riportava anche il numero <strong>di</strong> telefono dell’azienda:<br />
il 33”. Erano gli anni Quaranta del secolo scorso.<br />
Le cartoline (50 quelle esposte tra le 360 del<strong>la</strong> collezione Zefiro) vanno dai primi del<br />
Novecento fino agli anni Settanta. Nel libro Le pietre del<strong>la</strong> memoria, Bagheria in cartolina,<br />
e<strong>di</strong>to dal<strong>la</strong> Zefiro, ne sono state raccolte cento<strong>di</strong>eci. E non tutte sono in bianco e<br />
nero: una sezione del volume è de<strong>di</strong>cata alle cartoline acquerel<strong>la</strong>te. Il libro si trova nelle<br />
e<strong>di</strong>cole e nelle librerie <strong>di</strong> Bagheria. La presentazione è <strong>di</strong> Nino Aqui<strong>la</strong>, presidente<br />
dell’Unione fi<strong>la</strong>telica siciliana, e non mancano i contributi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi e politici.<br />
Vicky Sorci<br />
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68<br />
TACCUINO<br />
Castelbuono<br />
Ad agosto il 2° concorso fotografico<br />
L’Associazione Culturale “<br />
Gruppo T “ in<strong>di</strong>ce a Castelbuono<br />
il 2° Concorso Nazionale<br />
<strong>di</strong> Fotografia “ Premio Speciale<br />
Giovani Enzo La Grua<br />
“.<br />
Il concorso <strong>di</strong> fotografia sarà artico<strong>la</strong>to<br />
in due sezioni:Bianco/nero<br />
e colore; nell’ambito <strong>di</strong><br />
ciascuna una tematica obbligata<br />
(“ La donna, l’altra metà<br />
del cielo” ) ed un tema “libero”<br />
Al concorso possono partecipare<br />
tutti coloro che amano <strong>la</strong><br />
fotografia, sia <strong>di</strong>lettanti che professionisti,<br />
con un massimo <strong>di</strong><br />
8 opere che dovranno essere presentate<br />
entro il 24 luglio .Le opere<br />
saranno esposte in una mostra<br />
che si terrà, dal 16 al 21 agosto<br />
p.v., presso l’ex Cine-Teatro<br />
“Le Fontanelle” a Piazza<br />
Castello. La manifestazione del<strong>la</strong><br />
premiazione si svolgerà nel<br />
pomeriggio del giorno 20 ago-<br />
sto al<strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> personalità politiche e <strong>di</strong> cultura, nell’atrio del Castello dei<br />
Ventimiglia. I fotoamatori delle opere premiate riceveranno delle targhe in argento,<br />
coppe, premi in denaro, volumi d’arte, soggiorni in struttura del luogo offerte<br />
dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune <strong>di</strong> Castelbuono, del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />
Regionale <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, del<strong>la</strong> Regione Sicilia, dal Gruppo S.Paolo IMI, dall’Associazione<br />
D.L.F. <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, dal<strong>la</strong> rivista “Il Fotografo” <strong>di</strong> Sigma e Sresa,<br />
dal<strong>la</strong> “Masseria Rocca <strong>di</strong> Gonato” e “Fiasconaro” <strong>di</strong> Castelbuono.<br />
Il “Rego<strong>la</strong>mento” <strong>di</strong> partecipazione si può consultare sul sito: www.comune.castelbuono.pa.it<br />
oppure richiederlo, con e-mail: vincenzocucco47@libero.it, a Vincenzo<br />
Cucco, responsabile del concorso e del<strong>la</strong> mostra.<br />
Una riserva per sei comuni<br />
Una mappa per andare al<strong>la</strong> scoperta<br />
delle bellezze naturali ed archeologiche<br />
del territorio siciliano. “La riserva<br />
<strong>di</strong> Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta<br />
Mazzamuto” è il titolo del<strong>la</strong> guida a<br />
cura <strong>di</strong> C<strong>la</strong>u<strong>di</strong>a Nuccio ed Alfonso Lo<br />
Cascio che racconta e vuole far conoscere<br />
le bellezze ambientali <strong>di</strong> una porzione<br />
dell’iso<strong>la</strong>.<br />
Sono passati cinque anni da quando è<br />
stata istituita <strong>la</strong> riserva naturale orientata<br />
ed il volume <strong>di</strong> oltre cento pagine,<br />
stampato grazie ai fon<strong>di</strong> stanziati dall’Assessorato<br />
Agricoltura e Foreste,<br />
Una delle foto (autore Carmelo Ferrara)<br />
premiate nell’e<strong>di</strong>zione dell’anno scorso<br />
Attualita’<br />
Servizi allo sviluppo e l’Unità operativa<br />
92 ne ripercorre geologia, flora,<br />
fauna, architettura ed archeologia.<br />
Divisa in quattro capitoli e corredata<br />
da un’appen<strong>di</strong>ce in cui sono inseriti anche<br />
gli in<strong>di</strong>rizzi utili per chi fosse interessato<br />
ad approfon<strong>di</strong>re <strong>la</strong> conoscenza<br />
dei luoghi descritti, <strong>la</strong> guida racconta<br />
i quattromi<strong>la</strong> ettari del<strong>la</strong> riserva che abbracciano<br />
ben sei comuni: Altavil<strong>la</strong> Milicia,<br />
Baucina, Caccamo, Casteldaccia,<br />
Trabia e Ventimiglia <strong>di</strong> Sicilia.<br />
Le pagine del volume respirano attraverso<br />
una serie <strong>di</strong> immagini concesse<br />
dall’Archivio degli “Amici <strong>di</strong> San Felice”<br />
e realizzate da una folta squadra<br />
<strong>di</strong> fotografi: Benedetto Aiello, Orazio<br />
Cardarel<strong>la</strong>, Angelo Fontana, Christian<br />
Lombardo e Piero Zizzo.<br />
Il volume si apre con un’introduzione<br />
dei due curatori, C<strong>la</strong>u<strong>di</strong>a Nuccio e Alfonso<br />
Lo Cascio e poi si addentra nelle<br />
“misure” del<strong>la</strong> riserva che si sviluppa<br />
in una zona prevalentemente montuosa<br />
dell’iso<strong>la</strong>: i rilievi più importanti,<br />
infatti, superano anche i milleduecento<br />
metri <strong>di</strong> altezza, come nel caso <strong>di</strong><br />
Monte Cane o i millecento metri raggiunti<br />
da Pizzo Cane.<br />
Grazie alle immagini e ad una dettagliata<br />
cartografia si scoprono gli scorci<br />
montuosi del<strong>la</strong> zona caratterizzata<br />
dal<strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> rocce calcareo-dolomitiche,<br />
ma anche quali sono i frequentatori<br />
a due zampe che le sorvo<strong>la</strong>no:<br />
dall’aqui<strong>la</strong> reale al cardellino,<br />
passando per il barbagianni e <strong>la</strong> poiana.<br />
Diverse le cavità che si incontrano all’interno<br />
del<strong>la</strong> riserva e tra queste, <strong>la</strong><br />
più importante è <strong>la</strong> grotta Mazzamuto,<br />
nata grazie all’azione erosiva del mare<br />
durante il periodo del Pleistocene e<br />
dove sono stati rinvenuti i resti <strong>di</strong> elefante<br />
<strong>di</strong> taglia nana che risalgono proprio<br />
a questo periodo.<br />
Inoltre, dopo aver dato spazio al<strong>la</strong> descrizione<br />
del materiale archeologico<br />
rinvenuto nell’area, tra le ultime pagine<br />
del<strong>la</strong> guida si possono leggere<br />
le storie dei sei comuni ed infine le<br />
proposte per una corretta valorizzazione<br />
del<strong>la</strong> risorse naturali del<strong>la</strong> riserva.<br />
Car<strong>la</strong> Nicolicchia
Attualita’<br />
Dieta Me<strong>di</strong>terranea<br />
A Vil<strong>la</strong>bate un corso<br />
Non è un caso che una massima popo<strong>la</strong>re<br />
<strong>di</strong>ca che “l’uomo è ciò che mangia”.<br />
L’alimentazione infatti è uno dei primi<br />
percorsi che può aiutare l’in<strong>di</strong>viduo a co-<br />
noscere a fondo se stesso, ad avere il controllo<br />
del proprio corpo, ma anche a rifiutare<br />
l’influenza esterna sulle abitu<strong>di</strong>ni<br />
alimentari e sul<strong>la</strong> propria coscienza.<br />
Ce lo insegnano molti gran<strong>di</strong> artefici del<strong>la</strong><br />
cultura <strong>di</strong> tutti i tempi, come Erodoto,<br />
Leonardo, Einstein, e Van Gogh. E ne ha<br />
recepito perfettamente il messaggio <strong>la</strong><br />
“Università popo<strong>la</strong>re per anziani” <strong>di</strong> Vil<strong>la</strong>bate<br />
che ha organizzato, con il patrocinio<br />
del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> regionale <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />
il corso culturale teorico-pratico “Dieta<br />
me<strong>di</strong>terranea”.<br />
Il progetto prevede <strong>la</strong> realizzazione pratica<br />
<strong>di</strong> un pranzo tipico me<strong>di</strong>terraneo a<br />
base <strong>di</strong> verdure, legumi, ortaggi, pasta <strong>di</strong><br />
grano duro, carni bianche e pesce azzurro,<br />
tutti ingre<strong>di</strong>enti che costituiscono <strong>la</strong><br />
<strong>di</strong>eta me<strong>di</strong>terranea e lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> insegnamenti<br />
riguardanti <strong>la</strong> geografia turistica<br />
italiana e dei Paesi del Me<strong>di</strong>terraneo,<br />
<strong>la</strong> sociologia dei rapporti interpersonali<br />
in una comunità locale, l’educazione<br />
al<strong>la</strong> legalità e al rispetto degli altri,<br />
l’etnologia e <strong>la</strong> storia del territorio e del<strong>la</strong><br />
cucina locale. Un importante momento<br />
<strong>di</strong> progresso culturale che mira al<strong>la</strong><br />
conservazione <strong>di</strong> un’arte antica quanto<br />
l’uomo e al<strong>la</strong> cui inaugurazione hanno<br />
partecipato oltre al presidente dell’Università<br />
popo<strong>la</strong>re per Anziani, Vincenzo<br />
Oliveri, l’assessore provinciale Giovan<br />
Battista Mammana, il consigliere pro-<br />
vinciale Marcello Tricoli, il giornalista<br />
Enzo Bentivegna, il car<strong>di</strong>ologo Domenico<br />
Di Vincenzo, il dottore Benito Bonsignore,<br />
<strong>la</strong> <strong>di</strong>etologa Ange<strong>la</strong> Raccuglia, <strong>la</strong><br />
psicologa Rosanna Tomasino, il presidente<br />
del “Club per anziani”, Donato Dell’Orzo,<br />
il professore Francesco Messina<br />
e <strong>la</strong> dottoressa M.R. Marcianò, rappresentante<br />
del<strong>la</strong> commissione straor<strong>di</strong>naria<br />
del Comune <strong>di</strong> Vil<strong>la</strong>bate.Il progetto è<br />
stato redatto dal prof. Messina con partico<strong>la</strong>re<br />
attenzione alle caratteristiche del<strong>la</strong><br />
<strong>di</strong>eta dell’adulto anziano e del paese<br />
nel quale egli vive, un programma quin<strong>di</strong>,<br />
a misura degli ultra cinquantenni <strong>di</strong><br />
Vil<strong>la</strong>bate mentre <strong>la</strong> dott.ssa Tomasino cura<br />
gli aspetti e il valore sociale del pranzo<br />
me<strong>di</strong>terraneo nel<strong>la</strong> cucina del<strong>la</strong> stessa<br />
citta<strong>di</strong>na.<br />
Una tesi su San Bernardo<br />
da Corleone<br />
Si è <strong>la</strong>ureato Fabrizio Verruso<br />
Ha presentato una ricca e artico<strong>la</strong>ta tesi<br />
su San Bernardo da Corleone. Si è <strong>la</strong>ureato<br />
al<strong>la</strong> Facoltà <strong>di</strong> Scienze Politiche dell’Università<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> con 110 e lode<br />
Fabrizio Gaetano Verruso, stenografo par<strong>la</strong>mentare<br />
all’Assemblea regionale siciliana<br />
e figlio <strong>di</strong> Franco, col<strong>la</strong>boratore del<strong>la</strong><br />
nostra rivista. Al neo dottore gli auguri<br />
del<strong>la</strong> redazione del<strong>la</strong> rivista <strong>Palermo</strong>.<br />
TACCUINO<br />
Sei giovani artisti, ispirati e spregiu<strong>di</strong>cati<br />
teorico-pratico Sei artisti giovanissimi, tutti siciliani, che si cimentano con <strong>la</strong> pittura ad olio, l’acri-<br />
lico, le tempere, l’uso dei materiali più “spregiu<strong>di</strong>cati”, come lo spago o un vecchia<br />
borsa <strong>di</strong> te<strong>la</strong>. Si chiamano Elisabetta De Luca,<br />
Katia Licari, Valentina Nasca, Ambra Plicato,<br />
Gioacchino Runfo<strong>la</strong>, Alessandra Signorino,<br />
ed hanno dai 15 ai 34 anni. Sono i protagonisti<br />
del<strong>la</strong> collettiva ospitata fino ai primi <strong>di</strong> giugno<br />
al<strong>la</strong> Post Gallery (via E. Amari 38, <strong>Palermo</strong>),<br />
per il ciclo <strong>di</strong> incontri d’arte promossi e<br />
finanziati dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> nelle gallerie private<br />
del<strong>la</strong> città. La mostra, intito<strong>la</strong>ta “I colori del<strong>la</strong><br />
speranza”, è un viaggio nel mondo dell’immaginazione<br />
e del talento <strong>di</strong> sei ragazzi, per <strong>la</strong> prima<br />
volta riuniti in un unico spazio espositivo.<br />
Tra i soggetti più frequenti, il mare, le donne, <strong>la</strong> campagna, le fascinazioni dell’inconscio,<br />
ma anche <strong>la</strong> denuncia sociale contro <strong>la</strong> violenza e <strong>la</strong> <strong>di</strong>scriminazione.<br />
FOTO: ANGELA SCAFIDI<br />
Vittorio Amedeo<br />
e il censimento del 1713<br />
È indubbiamente una moderna forma <strong>di</strong> ”seren<strong>di</strong>pity”,<br />
ossia l’arte <strong>di</strong> fare casualmente<br />
piacevoli e inattese scoperte, il <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> Alberico<br />
Lo Faso <strong>di</strong> Serra<strong>di</strong>falco da titolo <strong>Palermo</strong><br />
1713 (ed. I<strong>la</strong> Palma, 2004, pp. 214,<br />
euro 20.00). Già<br />
il sottotitolo stesso<br />
chiarisce il tema<br />
del<strong>la</strong> ricerca<br />
(“Il primo censimento<br />
del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />
del<strong>la</strong><br />
capitale del Regno<br />
<strong>di</strong> Sicilia sotto<br />
il re Vittorio<br />
Amedeo <strong>di</strong> Savoia”),<br />
ma bisogna<br />
leggere attentamente il libro, tanto denso<br />
<strong>di</strong> informazioni e <strong>di</strong> dati, per capire che<br />
siamo <strong>di</strong> fronte ad una pubblicazione storica<br />
del tutto sensazionale. Tanto più che <strong>la</strong><br />
città <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, per godere l’antico privilegio<br />
<strong>di</strong> essere esentata dalle tasse, veniva<br />
risparmiata dai censimenti, ossia i “riveli”<br />
(<strong>di</strong> “beni” e <strong>di</strong> “anime”) che perio<strong>di</strong>camente<br />
accompagnavano <strong>la</strong> longue duré dal<strong>la</strong> dominazione<br />
spagno<strong>la</strong> in Sicilia.<br />
L’opera ci propone il censimento delle anime<br />
del<strong>la</strong> città <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> redatto dai <strong>di</strong>eci<br />
parroci delle rispettive parrocchie per Vittorio<br />
Amedeo II Savoia re <strong>di</strong> Sicilia, appe-<br />
69
70<br />
TACCUINO<br />
Castelbuono - Prodotti tipici in Piemonte<br />
Tra i propositi <strong>di</strong> inizio anno dell’amministrazione comunale <strong>di</strong> Castelbuono,<br />
guidata da Mario Cicero, c’era quello <strong>di</strong> promuovere i rapporti economici e sociali<br />
del<strong>la</strong> citta<strong>di</strong>na madonita con molti comuni del nord d’Italia. E in brevissimo<br />
tempo questo intento è <strong>di</strong>ventato realtà grazie all’impegno dei castelbuonesi<br />
e al contributo dell’Assessorato alle Attività Produttive del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> regionale<br />
<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>. Così, per esempio, i prodotti agroalimentari <strong>di</strong> Castelbuono<br />
hanno conquistato i visitatori del<strong>la</strong> fiera “Expo model” <strong>di</strong> Fossano, citta<strong>di</strong>na<br />
piemontese in provincia <strong>di</strong> Cuneo, che vanta grosse realtà impren<strong>di</strong>toriali<br />
come “Balocco”, “Maina” e “Michelin”.<br />
In questa occasione sono<br />
stati presentati e offerti per<br />
<strong>la</strong> degustazione i vini <strong>di</strong> “Santa<br />
Anastasia”, gli oli <strong>di</strong> “Turnisia”<br />
e <strong>di</strong> “Oro Petra”, il Mannetto e<br />
<strong>la</strong> colomba dei “Fratelli Fiasconaro”,<br />
i salumi del<strong>la</strong> “Ditta Puccia”,<br />
i liquori, le confetture e i<br />
formaggi locali e <strong>la</strong> manna che<br />
hanno preso per <strong>la</strong> go<strong>la</strong> le migliaia<br />
<strong>di</strong> ospiti, facendo apprezzare<br />
<strong>la</strong> migliore tra<strong>di</strong>zione alimentare<br />
madonita.<br />
na arrivato nel<strong>la</strong> capitale del regno nel 1713,<br />
e trasfuso in un documento ufficioso rimasto<br />
negletto nel fondo Sicilia dell’Archivio<br />
<strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Torino.<br />
I parroci incaricati sono stati quelli <strong>di</strong> Sant’Ippolito,<br />
<strong>di</strong> Santa Margarita, <strong>di</strong> Santa Croce,<br />
<strong>di</strong> San Nicolò <strong>la</strong> Kalsa, <strong>di</strong> Santa Maria <strong>di</strong><br />
Monserrato, <strong>di</strong> San Giovanni dei Tartari, <strong>di</strong><br />
Sant’Antonio, del<strong>la</strong> Cattedrale, dell’Albergaria,<br />
<strong>di</strong> San Giacomo <strong>la</strong> Marina.<br />
Seguendo criteri <strong>di</strong>versi, come ci informa<br />
Salvatore Bordonali nel risvolto <strong>di</strong> copertina,<br />
essi . Accanto a tanta gente umile<br />
e anonima figurano le nobili famiglie degli<br />
Alliata, dei Branciforte, dei Riggio, dei<br />
Gravina, dei Lanza, dei Valguarnera, come<br />
pure i nomi <strong>di</strong> illustri personaggi dell’arte<br />
(Giacomo Serpotta, gli architetti Andrea e<br />
Nicolò Palma), del<strong>la</strong> cultura (lo storico Giovanni<br />
Battista Caruso, il tipografo e incisore<br />
Francesco Cichè) e del<strong>la</strong> scienza (il<br />
protome<strong>di</strong>co Agostino Gervasi, il me<strong>di</strong>co<br />
e pedagogo Francesco Gangiami<strong>la</strong>).<br />
Ne risulta un mosaico demografico del<strong>la</strong><br />
città come in una istantanea fotografica a<br />
colori <strong>la</strong> cui <strong>di</strong>dascalia recita: Numerationi<br />
delle Anime <strong>di</strong> tutte le Parochie del<strong>la</strong><br />
Città <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> fatte nel mese <strong>di</strong> novembre<br />
1713.<br />
Antonino G. Marchese<br />
Franco Franchi,<br />
“l’ultimo dei belli e dei ribelli”<br />
raccontato da Verruso<br />
Un volume pieno <strong>di</strong> affetto che quasi tocca<br />
le corde del<strong>la</strong> devozione per il personaggio,<br />
l’uomo e l’artista Franco Franchi, quello<br />
scritto dal nostro collega Franco Verruso,<br />
amico dell’attore, che dall’anno del<strong>la</strong> morte<br />
(1992), promuove l’immagine e il ricordo<br />
dell’attore comico palermitano, oggi rivalutato<br />
ma non ancora riconosciuto.<br />
Con il sottotitolo<br />
“L’ultimo dei belli e<br />
dei ribelli”, e<strong>di</strong>to dall’assessoratoRegionale<br />
al Turismo, con<br />
una prefazione dell’assessore<br />
Fabio<br />
Granata e una del<br />
<strong>di</strong>rigente Agostino<br />
Porretto, <strong>la</strong> breve<br />
Attualita’<br />
opera ripercorre <strong>la</strong> vita e le tappe fondamentali<br />
del<strong>la</strong> carriera <strong>di</strong> Franco Franchi,<br />
partita in maniera molto incerta e poco fortunata<br />
dai vicoli <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />
Quando ancora si chiamava Francesco Benenato,<br />
nato nel 1928 in via Caldonai, nel<br />
quartiere Capo, quarto <strong>di</strong> tre<strong>di</strong>ci figli, il<br />
padre senza un <strong>la</strong>voro fisso e <strong>la</strong> madre impiegata<br />
al<strong>la</strong> Manifattura Tabacchi, <strong>la</strong> sua infanzia<br />
<strong>di</strong> sicuro gli ha <strong>la</strong>sciato addosso<br />
quel<strong>la</strong> voglia <strong>di</strong> superare le <strong>di</strong>fficoltà mettendo<br />
a frutto le proprie capacità, incomprese<br />
per molti ma apprezzate nel tempo.<br />
Così a 11 anni comincia a girare i vicoli del<br />
suo quartiere attratto da musica, feste e processioni.<br />
Imita e improvvisa fi<strong>la</strong>strocche, situazioni<br />
comiche che poi riproporrà nel<strong>la</strong><br />
posteggia, spettacolo da strada improvvisato<br />
che si prolungava fino al gra<strong>di</strong>mento<br />
del pubblico raccolto attorno all’artista. Il<br />
primo incarico gli viene da Salvatore Pol<strong>la</strong>ra,<br />
ma passerà del tempo prima <strong>di</strong> incontrare<br />
il suo partner ideale sul<strong>la</strong> scena, Ciccio<br />
Ingrassia, anche lui cresciuto nel<strong>la</strong> <strong>Palermo</strong><br />
popo<strong>la</strong>re del Capo. La coppia nasce<br />
nel 1954 e il primo ingaggio è con il teatro<br />
<strong>di</strong> Castelvetrano. Il successo arriva dopo,<br />
come il matrimonio <strong>di</strong> Franchi con <strong>la</strong> ragazza<br />
vista circa 15 anni prima, Irene Gallina.<br />
Con il successo crescono le interpretazioni,<br />
vengono chiamati da grossi personaggi<br />
come Domenico Modugno che li<br />
vuole per “Rinaldo in campo”, e negli stessi<br />
anni realizzano decine e decine <strong>di</strong> film con<br />
registi che volevano sfruttare appieno il momento<br />
d’oro puntando tutto sul<strong>la</strong> loro faccia<br />
e intesa artistica. Come in ogni unione<br />
i contrasti e <strong>di</strong>ssapori li allontanano dal set<br />
e dagli stu<strong>di</strong> televisivi dove avevano affinato<br />
e al<strong>la</strong>rgato il loro repertorio, Ciccio,<br />
serioso e compunto, Franco con <strong>la</strong> faccia<br />
<strong>di</strong> gomma e un fisico e<strong>la</strong>stico, entrambi<br />
bravi interpreti <strong>di</strong> canzoni popo<strong>la</strong>ri.<br />
L’artista che sorride dal<strong>la</strong> copertina del volume<br />
con quello sguardo da giul<strong>la</strong>re felice<br />
del ruolo che ha avuto nel mondo<br />
dell’arte si ritrova a colori in<br />
molte fotografie degli esor<strong>di</strong>, alcune<br />
eseguite da Gaetano Di Lorenzo<br />
e ricolorate dal grafico Giacinto<br />
Di Bernardo, mentre il critico<br />
cinematografico Gregorio Napoli<br />
firma una affettuosa introduzione<br />
per l’autore e per l’artista.<br />
C<strong>la</strong>ra Picciotto