15.06.2013 Views

Scarica la Rivista completa - Provincia di Palermo

Scarica la Rivista completa - Provincia di Palermo

Scarica la Rivista completa - Provincia di Palermo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L’OPINIONE<br />

Un biglietto da visita per il territorio<br />

Un traguardo che il <strong>Palermo</strong> e<br />

<strong>Palermo</strong> raggiungono. Una<br />

meta esaltante soprattutto perché<br />

arriva inattesa. E anche questa volta<br />

<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> è al fianco del<strong>la</strong><br />

squadra e del<strong>la</strong> società, del<strong>la</strong> città e del<br />

territorio provinciale che vivono una<br />

gioia insperata all’inizio del campionato.<br />

La conquista dell’Europa è certamente<br />

un momento storico, non solo per lo<br />

sport. La partecipazione dei rosanero<br />

al<strong>la</strong> Coppa Uefa è un fatto senza precedenti,<br />

un evento che, come Amministrazione<br />

<strong>Provincia</strong>le, siamo orgogliosi <strong>di</strong><br />

vivere. Senza autocelebrazioni ma consapevoli<br />

<strong>di</strong> aver contribuito a raggiungere<br />

quest’obiettivo.<br />

Quando tre anni fa decidemmo <strong>di</strong> sponsorizzare<br />

il <strong>Palermo</strong>, eravamo certi che<br />

questa avventura sarebbe stata presto entusiasmante.<br />

Abbiamo sempre creduto in<br />

questa società, anche dopo <strong>la</strong> prima promozione<br />

sfumata, fiduciosi che l’impe-<br />

gno del<strong>la</strong> squadra avrebbe sempre rispecchiato<br />

l’entusiasmo e <strong>la</strong> voglia <strong>di</strong> riscatto<br />

del<strong>la</strong> città e del<strong>la</strong> sua provincia. Al<br />

<strong>di</strong> là degli uomini in campo, siamo sempre<br />

stati convinti del progetto del presidente<br />

Zamparini che ha scelto <strong>Palermo</strong><br />

e <strong>la</strong> Sicilia non già per un puro calcolo<br />

economico, ma quale investimento sul<br />

calore <strong>di</strong> una terra capace <strong>di</strong> esprimere<br />

ancora <strong>la</strong> parte migliore dei suoi valori e<br />

a farlo puntando sempre sulle migliori<br />

professionalità.<br />

I risultati oggi ci danno ragione. Prima<br />

<strong>la</strong> conquista del<strong>la</strong> serie A dopo oltre<br />

trent’anni e oggi <strong>la</strong> partecipazione alle<br />

competizioni europee sono il segnale <strong>di</strong><br />

un impegno in nome dello sviluppo che<br />

passa anche attraverso il calcio.<br />

<strong>Palermo</strong> e <strong>la</strong> Sicilia si affermano nel panorama<br />

europeo, pronti - oggi più che<br />

mai - a giocare un ruolo da protagonisti,<br />

nello sport come nel<strong>la</strong> cultura, nelle attività<br />

produttive più tra<strong>di</strong>zionali come nel<br />

turismo. Uno sforzo comune per essere<br />

centro e non già periferia del<strong>la</strong> grande<br />

Nazione Europea oggi viene ripagato con<br />

il riconoscimento internazionale al nostro<br />

patrimonio monumentale, ai nostri paesaggi<br />

incontaminati, ai prodotti <strong>di</strong> qualità<br />

che <strong>la</strong> nostra terra produce.<br />

Con il <strong>Palermo</strong> in Coppa Uefa si aggiunge<br />

un nuovo biglietto da visita per<br />

questo territorio, guadagniamo un passaporto<br />

per l’Europa che è simbolo <strong>di</strong><br />

una crescita più complessiva del<strong>la</strong> collettività.<br />

Siamo certi che <strong>Palermo</strong> e <strong>la</strong> sua provincia,<br />

al <strong>di</strong> là dei risultati conquistati dai rosanero<br />

in campo, sapranno <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong><br />

essere all’altezza, sapranno aprire le<br />

porte all’Europa mettendo in mostra <strong>la</strong><br />

civiltà <strong>di</strong> un popolo, <strong>la</strong> tra<strong>di</strong>zionale accoglienza<br />

<strong>di</strong> una terra, <strong>la</strong> capacità <strong>di</strong> credere<br />

ancora in uno sport sano in cui <strong>la</strong> vittoria<br />

è il risultato <strong>di</strong> una sana competizione.<br />

Francesco Musotto<br />

1


2<br />

Rosanero<br />

in Uefa,<br />

mai così in alto<br />

Dal<strong>la</strong> promozione al sesto posto in serie A. Si chiude<br />

un’annata in<strong>di</strong>menticabile per il <strong>Palermo</strong> calcio.<br />

La partecipazione al<strong>la</strong> prossima Coppa Uefa<br />

è un risultato <strong>di</strong> assoluto prestigio<br />

2004 <strong>Palermo</strong>-Triestina<br />

3-1 e <strong>la</strong> promozione in<br />

29maggio<br />

serie A. 29 maggio 2005,<strong>Palermo</strong>-Lazio<br />

3-3 sesto posto nel<strong>la</strong> massima<br />

serie e qualificazione per <strong>la</strong> Coppa<br />

Uefa. Un anno da incorniciare per i colori<br />

rosanero, do<strong>di</strong>ci mesi che non hanno<br />

precedenti nel<strong>la</strong> storia del calcio palermitano.<br />

Mai infatti nel<strong>la</strong> sua ultracentenaria<br />

storia <strong>la</strong> squadra rosanero aveva<br />

chiuso il torneo <strong>di</strong> serie A così in alto in<br />

c<strong>la</strong>ssifica. Il miglior piazzamento era un<br />

settimo posto nel campionato 1934-35,<br />

ricor<strong>di</strong> da archeologia sportiva. Ed a settembre<br />

oltre al campionato ci sarà pure<br />

quin<strong>di</strong> <strong>la</strong> Coppa Uefa, che seppur un po’<br />

oscurata negli ultimi anni dal<strong>la</strong> Champions<br />

League, rimane pur sempre una<br />

competizione <strong>di</strong> prestigio, come <strong>di</strong>mostra<br />

l’albo d’oro degli ultimi anni, Liverpool,<br />

Porto, Valencia, Cska Mosca.<br />

Una stagione ricca <strong>di</strong> pagine in<strong>di</strong>menticabili,<br />

iniziata con il tutto esaurito al<br />

Renzo Barbera, abbonamenti andati a<br />

ruba, pienone assicurato per tutto il campionato<br />

e botteghini chiusi. Poi il via a


settembre con l’esor<strong>di</strong>o vittorioso con il<br />

Siena e due prestigiosi pareggi a Mi<strong>la</strong>no<br />

contro l’Inter e a Torino contro <strong>la</strong> Juventus.<br />

Un momento <strong>di</strong> flessione, con <strong>la</strong><br />

brutta sconfitta casalinga con il Livorno,<br />

e poi un bel finale del girone <strong>di</strong> andata<br />

con <strong>la</strong> grande prestazione contro il Cagliari,il<br />

pareggio casalingo con il Mi<strong>la</strong>n<br />

e <strong>la</strong> vittoria <strong>di</strong> Roma contro<br />

<strong>la</strong> Lazio che consente<br />

a Corini e compagni <strong>di</strong><br />

chiudere <strong>la</strong> prima parte<br />

del torneo con 28 punti, al<br />

quinto posto insieme al<strong>la</strong><br />

Sampdoria. Il girone <strong>di</strong> ritorno<br />

parte con il pareggio<br />

3


4<br />

COPERTINA<br />

Buffon superato dal tiro <strong>di</strong> Brienza, il <strong>Palermo</strong> batte <strong>la</strong> Juventus capolista al Barbera.<br />

Sotto Luca Toni anticipa Antonioli e segna il primo gol contro <strong>la</strong> Sampdoria<br />

Il <strong>Palermo</strong> in Europa<br />

<strong>di</strong> Siena, e <strong>la</strong> sconfitta interna contro<br />

l’Inter. Poi nel giro <strong>di</strong> pochi giorni <strong>la</strong> vittoria<br />

<strong>di</strong> Firenze e quel<strong>la</strong> esaltante contro<br />

<strong>la</strong> Juventus, il 5 febbraio, grazie ad un<br />

gol <strong>di</strong> Franco Brienza, probabilmente <strong>la</strong><br />

prestazione più alta del<strong>la</strong> squadra in<br />

tutto il campionato. E’ il momento migliore<br />

del<strong>la</strong> stagione rosanero. La squadra<br />

offre un calcio champagne e da<br />

prova <strong>di</strong> grande soli<strong>di</strong>tà. Arrivano altre<br />

domeniche <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>vertimento come<br />

<strong>la</strong> splen<strong>di</strong>da partita con il Lecce e il successo<br />

contro <strong>la</strong> Roma in un Barbera al<strong>la</strong>gato.<br />

Si sogna <strong>la</strong> Champions League in<br />

un esaltante testa a testa con Sampdoria<br />

e U<strong>di</strong>nese. La sfida <strong>di</strong>retta casalinga con<br />

i friu<strong>la</strong>ni si chiude però con un tracollo<br />

(1-5). In un paio <strong>di</strong> trasferte,Livorno e


Il <strong>Palermo</strong> in Europa<br />

soprattutto Parma, <strong>la</strong> squadra sciupa preziosi<br />

vantaggi, ma arriva comunque <strong>la</strong><br />

sofferta vittoria nel derby al<strong>la</strong> Favorita<br />

FOTO: TULLIO PUGLIA<br />

con il Messina che permette al <strong>Palermo</strong><br />

<strong>di</strong> arrivare allo scontro <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> Genova<br />

ad un solo punto dal<strong>la</strong> Sampdoria. La<br />

COPERTINA<br />

beffa finale, sotto forma <strong>di</strong> un rigore inesistente,<br />

dopo aver dominato <strong>la</strong> gara, taglia<br />

le gambe al<strong>la</strong> squadra. Inizia il periodo<br />

<strong>di</strong>fficile, arriva <strong>la</strong> stanchezza, il<br />

gioco bril<strong>la</strong>nte del periodo invernale non<br />

c’è più, <strong>la</strong> Champions si allontana, ma il<br />

fieno messo in cascina basta, insieme ad<br />

una serie <strong>di</strong> pareggi, per centrare un<br />

sesto posto che bril<strong>la</strong>. Un risultato che<br />

ha il volto <strong>di</strong> Luca Toni con i suoi 20 gol,<br />

ma insieme a tanti protagonisti, da<br />

Brienza a Corini, da Zauli a Zaccardo,<br />

da Barzagli a Grosso, c’è il grande merito<br />

<strong>di</strong> Francesco Guidolin, il tecnico <strong>di</strong><br />

Castelfranco Veneto che è riuscito a<br />

dare una forte identità e un gioco convincente<br />

al<strong>la</strong> squadra. Il suo ad<strong>di</strong>o <strong>la</strong>scia<br />

quin<strong>di</strong> non poco rammarico nel popolo<br />

rosanero. Il progetto Zamparini però<br />

continua. E riparte con Del Neri.<br />

M.B.<br />

Foto Cianciolo - Pa<strong>la</strong>zzotto<br />

5


6<br />

COPERTINA<br />

Del Neri, il nuovo timoniere d’attacco<br />

Il <strong>Palermo</strong> in Europa<br />

Il tecnico friu<strong>la</strong>no, che aveva già allenato a Partinico a fine anni ’80, punterà<br />

su una squadra più offensiva con due ali effettive e una seconda punta che vada in profon<strong>di</strong>tà<br />

Lo aveva detto che era contento, sod<strong>di</strong>sfatto e compiaciuto, che<br />

non vedeva l’ora <strong>di</strong> ricominciare. Conosceva già <strong>la</strong> Sicilia, per<br />

avere <strong>la</strong>vorato a Partinico, <strong>la</strong> citta<strong>di</strong>na a ovest <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> dove<br />

andrà ad abitare nei prossimi mesi. Ma non poteva certo prevedere<br />

un’accoglienza così festosa. Gigi Del Neri aveva previsto<br />

tutto, ma non aveva fatto i conti con l’effetto-Zamparini.<br />

Così, nel giorno del<strong>la</strong> sua presentazione ufficiale (avvenuta <strong>la</strong> sera<br />

<strong>di</strong> lunedì 6 giugno, allo sta<strong>di</strong>o “Renzo Barbera”), si è trovato<br />

<strong>di</strong> fronte ad una schiera foltissima <strong>di</strong> giornalisti e ad un migliaio<br />

<strong>di</strong> tifosi, molti dei quali non avevano fatto in tempo ad asciugarsi<br />

le <strong>la</strong>crime per <strong>la</strong> partenza improvvisa e dolorosa <strong>di</strong> Francesco<br />

Guidolin, l’allenatore del<strong>la</strong> promozione e del<strong>la</strong> qualificazione in<br />

Uefa. Del Neri è subito stato eletto nuovo beniamino del “Barbera”.<br />

Il popolo rosanero ha inneggiato al nuovo timoniere ed al<br />

patron che lo ha scelto e che da tempo lo inseguiva invano. “Del<br />

Neri – ha rive<strong>la</strong>to Maurizio Zamparini – come allenatore mi è<br />

sempre piaciuto. Lo avevo cercato subito dopo essere <strong>di</strong>ventato<br />

presidente del <strong>Palermo</strong>, quando <strong>la</strong> squadra era ancora in B, ma<br />

lui era contrattualmente legato al Chievo Verona”.<br />

Dopo <strong>la</strong> burrascosa esperienza nel<strong>la</strong> Roma ed il breve quanto singo<strong>la</strong>re<br />

matrimonio con il Porto, Del Neri cerca il ri<strong>la</strong>ncio a <strong>Palermo</strong>,<br />

ovvero in una piazza dove sarà “condannato” a vincere.<br />

Ripartirà dal sesto posto <strong>di</strong> Guidolin (miglior piazzamento assoluto<br />

in A del <strong>Palermo</strong>), ma non troverà una squadra <strong>di</strong> perfetti sconosciuti.<br />

Quando allenava il Chievo, infatti, ha avuto modo <strong>di</strong><br />

guidare gente come Barzagli, Corini, Santana, Barone e Morrone,<br />

che oggi sono in rosanero. “Considero <strong>Palermo</strong> una grande<br />

chance, una piazza in crescita, che si aspetta molto da me – aggiunge<br />

-. Spero <strong>di</strong> non deludere nessuno e <strong>di</strong> rega<strong>la</strong>re un buon<br />

calcio – ci tiene a precisare il nuovo allenatore -. Posso garantire<br />

serietà e applicazione nel <strong>la</strong>voro, voglia <strong>di</strong> fare, poi sarà il campo<br />

ad emettere il verdetto finale. Io, <strong>di</strong> certo, ce <strong>la</strong> metterò tutta.<br />

Comunque, per me Guidolin non rappresenta un problema, un’ere<strong>di</strong>tà<br />

pesante; non sono venuto a <strong>Palermo</strong> per sfidare Francesco,<br />

ma solo per fare il mio <strong>la</strong>voro. Spero solo <strong>di</strong> portare un buon calcio,<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>vertire <strong>la</strong> gente e <strong>di</strong> convincere <strong>la</strong> società”.<br />

Del Neri cambierà volto al <strong>Palermo</strong>, che non giocherà più con il<br />

4-3-2-1 tanto caro al suo predecessore, ma con un 4-1-3-2 molto<br />

e<strong>la</strong>stico, nel quale “le ali saranno ali e non me<strong>di</strong>ani – rive<strong>la</strong> il quasi<br />

55enne tecnico originario <strong>di</strong> Aquileia (U<strong>di</strong>ne) – e <strong>la</strong> seconda punta avrà il compito <strong>di</strong> agire in profon<strong>di</strong>tà, attaccando gli spazi<br />

e allungando <strong>la</strong> squadra”. Il perno del gioco sarà, ancora una volta, Corini. Proprio come nel Chievo Verona. “Ho avuto <strong>la</strong><br />

fortuna <strong>di</strong> prendere una squadra prima dell’inizio del<strong>la</strong> nuova stagione, potro’ quin<strong>di</strong> <strong>la</strong>vorare con estrema serenità – conclude<br />

il neoallenatore rosanero -. Non prometto niente, ma solo impegno e qualità del <strong>la</strong>voro”. Già, poi sarà il campo ad emettere<br />

il verdetto finale. I tifosi, il loro responso, lo hanno comunque dato. “Guidolin se n’è andato via e allora viva Del Neri”.<br />

Adolfo Fantaccini


FOTO: TULLIO PUGLIA<br />

Una delegazione del <strong>Palermo</strong> a Pa<strong>la</strong>zzo Comitini<br />

Il Consiglio provinciale ringrazia Guidolin<br />

FOTO: TULLIO PUGLIA<br />

Una targa in argento del Consiglio provinciale all’allenatore<br />

del <strong>Palermo</strong> Francesco Guidolin. L’ha<br />

consegnata, prima del fischio d’inizio dell’ultima partita<br />

del campionato dei rosanero al “Renzo Barbera”,<br />

il Presidente dell’assemblea <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Comitini Maurizio<br />

Gambino, su iniziativa del Presidente del<strong>la</strong> seconda<br />

commissione Michele Pergolizzi. “ Il Consiglio<br />

– sottolinea Gambino – si unisce al<strong>la</strong> festa <strong>di</strong> tutta<br />

una città e del<strong>la</strong> sua provincia, per il raggiungimento<br />

<strong>di</strong> un risultato storico, l’accesso a <strong>di</strong>sputare<br />

il prossimo anno il torneo per <strong>la</strong> coppa Uefa, che ci<br />

riempie <strong>di</strong> orgoglio. A Guidolin, uomo <strong>di</strong> grande senso<br />

civico, carattere e razionalità, va tutto il riconoscimento<br />

per avere preso per mano <strong>la</strong> squadra e condotta<br />

nelle alte sfere del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica <strong>di</strong> serie A.”<br />

7


8<br />

Speciale patrimonio<br />

LL’’AAccccaaddeemmiiaa ttoorrnnaa aa ccaassaa


Speciale patrimonio<br />

Dopo un lungo e accurato<br />

intervento <strong>di</strong> restauro,<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Fernandez riapre le<br />

porte all’Accademia <strong>di</strong> Belle<br />

arti. L’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> via Papireto<br />

ospiterà anche mostre,<br />

conferenze e manifestazioni<br />

Q<br />

ualcuno lo aveva<br />

scritto, con un moto<br />

liberatorio, già nell’autunno<br />

del 1886,<br />

pochi giorni dopo l’inaugurazione<br />

in pompa magna e il<br />

giubilo dei notabili del<strong>la</strong> città. Un<br />

accorato ‘finalmente’, fuggito dal<strong>la</strong><br />

penna <strong>di</strong> un cronista dell’epoca,<br />

rivolto a quel<strong>la</strong> fal<strong>la</strong> grande come<br />

un cratere: per decenni <strong>Palermo</strong> non<br />

aveva avuto un’Accademia <strong>di</strong> Belle<br />

Arti, per decenni c’erano stati trafile<br />

burocratiche, polemiche, gran<strong>di</strong><br />

progetti ma altrettanto solenni<br />

defail<strong>la</strong>nce. Fino a quando con un<br />

decreto del 1879 venne istituito il<br />

“Regio istituto <strong>di</strong> belle arti”, con le<br />

Scuole <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno e del nudo, <strong>di</strong><br />

Scultura e Architettura. La sede praticamente<br />

c’era già: il Pa<strong>la</strong>zzo <strong>di</strong><br />

proprietà dell’Opera Pia Fernandez,<br />

che venne tempestivamente<br />

acquistato dal Comune, con l’onere<br />

<strong>di</strong> <strong>completa</strong>rne <strong>la</strong> realizzazione.<br />

Il cerchio si chiuse con il taglio del<br />

nastro: in prima fi<strong>la</strong>, Giuseppe Damiani<br />

Almeyda, il progettista, e Giovan<br />

Battista Basile, in veste <strong>di</strong> commissario<br />

governativo.<br />

Centoventi anni dopo, un’altra inaugurazione,<br />

un altro nastro. I tempi<br />

sono cambiati, <strong>di</strong> fanfare non se ne<br />

sente più il bisogno, ma intanto il<br />

Pa<strong>la</strong>zzo <strong>di</strong> via Papireto è stato chiuso,<br />

impacchettato, restaurato, quattro<br />

anni <strong>di</strong> <strong>la</strong>vori finanziati dal<strong>la</strong><br />

<strong>Provincia</strong> con 1 milione <strong>di</strong> euro, e<br />

un risultato tangibile, fatto <strong>di</strong> locali<br />

sicuri e moderni impianti, spazi<br />

agibili per tutti, aperti all’arte e al<strong>la</strong><br />

cultura, mentre gli studenti continueranno<br />

a frequentare le lezioni<br />

nel vicinissimo pa<strong>la</strong>zzo Morinelli<br />

<strong>di</strong> S. Rosalia e agli ex Mulini Vir-<br />

9


Speciale patrimonio<br />

ga, in corso dei Mille.<br />

“Il recupero <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Fernandez<br />

- sottolinea il presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />

Francesco Musotto – è stato<br />

una vera sfida. Il suo recupero è<br />

<strong>la</strong> rinascita <strong>di</strong> pagine fondamentali<br />

e affascinanti del<strong>la</strong> nostra storia.<br />

Tra le mura dell’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> via Papireto<br />

si sono incrociate vicissitu<strong>di</strong>ni<br />

politiche, fermenti culturali,<br />

talento e genialità. Oggi quel pa-<br />

“<br />

trimonio può rivivere e incrementare<br />

il suo valore”.<br />

Gli interventi hanno interessato tutto<br />

l’e<strong>di</strong>ficio, con i suoi 380 mq <strong>di</strong><br />

superficie su tre livelli, il corpo centrale<br />

e le ali <strong>la</strong>terali. Si è proceduto<br />

con <strong>la</strong> pulizia del pavimento originario<br />

del tardo ottocento, realizzato<br />

interamente in marmo bicromo<br />

bianco e nero; è stato <strong>completa</strong>mente<br />

rimossa <strong>la</strong> fascia in tra-<br />

Il recupero <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Fernandez - sottolinea<br />

il presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, Francesco<br />

Musotto – è stato una vera sfida. Il suo recupero<br />

è <strong>la</strong> rinascita <strong>di</strong> pagine fondamentali<br />

e affascinanti del<strong>la</strong> nostra storia.“Il recupero <strong>di</strong> Pa-<br />

”<br />

<strong>la</strong>zzo Fernandez - sottolinea il presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, France-<br />

vertino <strong>di</strong> 1,50 m. che correva lungo<br />

tutte le mura del piano terra (primo<br />

piano) e del<strong>la</strong> scalinata principale;<br />

sono stati ripristinati le mura<br />

originarie <strong>di</strong>pinte a stucco e il battiscopa<br />

in marmo decorato; all’esterno<br />

è stata recuperata <strong>la</strong> facciata<br />

originaria in tufo, che era stata<br />

ricoperta da uno spesso strato <strong>di</strong><br />

vernice <strong>di</strong> origine p<strong>la</strong>stica grigio<br />

scuro e appariva danneggiata in più<br />

punti.<br />

E ancora, sono stati realizzati ex novo<br />

tutti gli impianti (compreso quello<br />

per <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione sonora), con partico<strong>la</strong>re<br />

attenzione all’impianto <strong>di</strong><br />

smaltimento delle acque piovane e<br />

al sistema <strong>di</strong> grondaie; sono stati<br />

realizzati 11 locali per i servizi igienici,<br />

<strong>di</strong> cui uno per i professori e<br />

uno per i <strong>di</strong>sabili; con una variazione<br />

del progetto esecutivo, i tec-


Il pa<strong>la</strong>zzo presenta una ricca collezione<br />

<strong>di</strong> statue in gesso


Speciale patrimonio<br />

Il taglio del nastro per <strong>la</strong> riapertura <strong>di</strong> pa<strong>la</strong>zzo Fernandez<br />

nici dell’amministrazione provinciale,<br />

Fabrizio Di Bel<strong>la</strong> e Valerio<br />

Randazzo hanno stu<strong>di</strong>ato in loco e<br />

messo a punto una struttura tubo<strong>la</strong>re<br />

in acciaio, dal design moderno<br />

ed essenziale, che costituisce <strong>di</strong><br />

fatto <strong>la</strong> base portante delle travature<br />

dei tre so<strong>la</strong>i e ne ha aumentato<br />

considerevolmente <strong>la</strong> resistenza;<br />

sono state abbattute tutte le barriere<br />

architettoniche.<br />

Infine, sono stati restaurati gli infissi<br />

esterni; si è intervenuto sui singoli<br />

vani per mo<strong>di</strong>ficarne <strong>la</strong> destinazione<br />

d’uso e aumentarne <strong>la</strong> funzionalità;<br />

sono state consolidate le<br />

mura, che apparivano non sufficientemente<br />

solide nelle giunture<br />

murarie.<br />

“Ancora una volta - <strong>di</strong>ce l’assessore<br />

al Patrimonio, Marcello Ca-<br />

ruso – grazie all’impegno del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />

i citta<strong>di</strong>ni si riappropriano<br />

<strong>di</strong> un bene storico <strong>di</strong> grande bellezza<br />

e prestigio, che ospiterà mostre,<br />

conferenze, manifestazioni<br />

d’eccellenza legate anche all’atti-<br />

“ Tra le mura<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

<strong>di</strong> via Papireto<br />

si sono incrociate<br />

vicissitu<strong>di</strong>ni politiche,<br />

fermenti culturali,<br />

talento e genialità<br />

”<br />

Un partico<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> struttura tubo<strong>la</strong>re<br />

in acciao sul soffitto, interamente<br />

ideata dallo staff tecnico del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

vità <strong>di</strong>dattica dell’Accademia”.<br />

Ma i riflettori saranno puntati anche<br />

sul<strong>la</strong> collezione <strong>di</strong> gessi, che<br />

attualmente conta circa 200 pezzi,<br />

<strong>di</strong> cui 100 esposti nelle sale del Pa<strong>la</strong>zzo,<br />

sul<strong>la</strong> videoteca e <strong>la</strong> biblioteca,<br />

che troverà spazio nei locali recuperati<br />

al piano terra.<br />

“Gli antichi volumi esistenti – spiega<br />

il presidente del cda dell’Accademia,<br />

Giovanna Bongiorno, che<br />

ha seguito costantemente il recupero<br />

e <strong>la</strong> riapertura - verranno ricatalogati<br />

e a questi si aggiungeranno<br />

nuove pubblicazioni, grazie<br />

al<strong>la</strong> campagna <strong>di</strong> acquisizioni già<br />

avviata e ai contatti con le istituzioni<br />

culturali e con gli enti pubblici<br />

del<strong>la</strong> Sicilia e del resto d’Italia”.<br />

Federica Certa<br />

13


14<br />

Speciale patrimonio<br />

Pa<strong>la</strong>zzo delle Ferrovie,<br />

colpo grosso<br />

per <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>


Speciale patrimonio<br />

Al centro Francesco Musotto con l’assessore Marcello Caruso<br />

e, a sinistra, il <strong>di</strong>rettore generale Antonino Caruso<br />

Uno degli immobili più<br />

famosi <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

acquistato dall’amministrazione<br />

provinciale.<br />

Il suo utilizzo consentirà<br />

una riorganizzazione<br />

degli uffici e un abbattimento<br />

dei costi per affitti<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> pre<strong>la</strong>zione ha fatto <strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>fferenza. La <strong>Provincia</strong> lo ha<br />

fatto valere e così uno dei pa<strong>la</strong>zzi<br />

più famosi <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> è entrato<br />

nel suo patrimonio immobiliare.<br />

Firmato dal presidente Francesco<br />

Musotto e dall’assessore al Patrimonio,<br />

Marcello Caruso, il contratto con le<br />

Ferrovie dello Stato per l’acquisizione da<br />

parte dell’Ente, del Pa<strong>la</strong>zzo <strong>di</strong> via Roma,<br />

storica sede delle Ferrovie. L’immobile<br />

è stato acquistato per 9 milioni e 300 mi<strong>la</strong><br />

euro esercitando il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> pre<strong>la</strong>zione<br />

previsto per gli Enti Locali. L’immobile,<br />

messo in ven<strong>di</strong>ta l’anno scorso, era<br />

stato infatti acquistato in prima battuta<br />

da un gruppo impren<strong>di</strong>toriale. Il Pa<strong>la</strong>zzo<br />

<strong>di</strong> via Roma, pregevole esempio <strong>di</strong> architettura<br />

dell’inizio del ventesimo secolo,<br />

occupa una superficie <strong>di</strong> circa 12.000<br />

metri quadri, dei quali 11 mi<strong>la</strong> coperti,<br />

ed è composto da cinque piani. All’interno<br />

c’è un vasto piazzale a<strong>di</strong>bito a parcheggio.<br />

Le Ferrovie, secondo il contratto,<br />

dovranno <strong>la</strong>sciare libero l’immobile, che<br />

è in buone con<strong>di</strong>zioni, in un periodo <strong>di</strong><br />

tempo massimo <strong>di</strong> due anni. L’acquisto<br />

consentirà al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> riorganizzare<br />

al meglio i propri uffici e risparmiare<br />

consistenti cifre per locazioni soprattutto<br />

per quanto riguarda il Provve<strong>di</strong>torato<br />

e l’Ufficio sco<strong>la</strong>stico provinciale che oggi<br />

incidono sul bi<strong>la</strong>ncio provinciale per<br />

circa 900 mi<strong>la</strong> euro l’anno.<br />

“Con <strong>la</strong> ristrutturazione <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Jung<br />

che <strong>di</strong>venterà il pa<strong>la</strong>zzo del Turismo e<br />

l’acquisizione del<strong>la</strong> sede storica delle Ferrovie<br />

– sottolinea il presidente Musotto<br />

15


16<br />

– razionalizziamo <strong>la</strong> logistica dei nostri<br />

uffici e nel contempo contribuiamo al<strong>la</strong><br />

valorizzazione e al recupero del centro<br />

storico e in partico<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> zona nei pressi<br />

del<strong>la</strong> stazione, attraverso l’utilizzo <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> grande pregio”.<br />

“Un’operazione – aggiunge l’assessore<br />

Caruso – che nell’ottica del<strong>la</strong> riduzione<br />

dei canoni <strong>di</strong> affitto erogati dall’Ente, permetterà<br />

un grosso risparmio e una ulteriore<br />

razionalizzazione dell’organizzazione<br />

del <strong>la</strong>voro. La presenza del<strong>la</strong> stazione<br />

Centrale nei pressi del Pa<strong>la</strong>zzo, consente<br />

<strong>di</strong> usufruire più facilmente del<strong>la</strong> ferrovia<br />

Metropolitana per raggiungere il<br />

posto <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro, a tutto vantaggio del<strong>la</strong><br />

mobilità urbana”.<br />

L’acquisto del Pa<strong>la</strong>zzo delle Ferrovie è<br />

<strong>la</strong> seconda grossa operazione immobiliare<br />

decisa dal<strong>la</strong> Giunta Musotto in questi<br />

mesi e segue il recente acquisto dei<br />

pa<strong>di</strong>glioni delle Poste <strong>di</strong> Brancaccio che<br />

saranno destinati alle scuole superiori del<strong>la</strong><br />

zona per risolvere numerosi problemi<br />

logistici attualmente presenti negli Istituti<br />

<strong>di</strong> istruzione secondaria superiore del<strong>la</strong><br />

periferia citta<strong>di</strong>na.<br />

G.A.<br />

Speciale patrimonio<br />

Une<strong>di</strong>ficio fu<br />

Realizzato in piena epoca<br />

fascista, l’ex Pa<strong>la</strong>zzo delle<br />

Ferrovie non recepisce nessuno<br />

dei canoni dell’ architettura<br />

<strong>di</strong> quell’epoca, ma si presenta<br />

in stile tardo umbertino<br />

E<strong>di</strong>ficato negli anni Trenta su progetto<br />

dell’ingegnere Tommaso Lo<br />

Cascio, il Pa<strong>la</strong>zzo delle Ferrovie<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> si apre sul<strong>la</strong> via Roma, fra via<br />

Mi<strong>la</strong>no e via Gorizia, a poche centinaia<br />

<strong>di</strong> metri dal<strong>la</strong> Stazione centrale.<br />

La sua costruzione si inquadra in un più<br />

vasto programma e<strong>di</strong>lizio, che in quegli<br />

anni sconvolse il tessuto urbano del<strong>la</strong> città<br />

vecchia, con <strong>la</strong> demolizione del rione


Speciale patrimonio<br />

ori “regime”<br />

Conceria, che si estendeva da corso Vittorio<br />

Emanuele a via Ban<strong>di</strong>era, <strong>di</strong> alcuni<br />

pa<strong>la</strong>zzi nobiliari in piazza San Domenico<br />

e <strong>di</strong> parte del mercato del<strong>la</strong> Vucciria,<br />

per realizzare il taglio del<strong>la</strong> grande arteria,<br />

<strong>la</strong> via Roma, che avrebbe collegato<br />

<strong>la</strong> Stazione Centrale con i nuovi quartieri<br />

<strong>di</strong> espansione del<strong>la</strong> città.<br />

Il tracciato del<strong>la</strong> via Roma - che ancora<br />

oggi suscita <strong>di</strong>scussioni e polemiche fra<br />

architetti ed urbanisti, per l’in<strong>di</strong>scriminata<br />

scelta <strong>di</strong> abbattere monumenti e rioni<br />

<strong>di</strong> notevole rilievo storico ed artistico<br />

– venne realizzato in due tempi e con due<br />

<strong>di</strong>versi lotti <strong>di</strong> <strong>la</strong>vori, inquadrati come<br />

Piano <strong>di</strong> risanamento e Piano rego<strong>la</strong>tore.<br />

Il primo tratto del<strong>la</strong> nuova arteria, che andava<br />

da corso Vittorio Emanuele a via<br />

Cavour, ebbe inizio con lo sventramento<br />

del rione Conceria (1887 – 1889) e si<br />

l’ingegnere Tommaso Lo Cascio<br />

progettista del pa<strong>la</strong>zzo<br />

“<br />

Il fabbricato è in<br />

cemento armato,<br />

una tecnica<br />

<strong>di</strong> costruzione<br />

ancora poco<br />

adoperata a <strong>Palermo</strong><br />

negli anni Venti<br />

”<br />

17


18<br />

Il pa<strong>la</strong>zzo in costruzione nel 1929<br />

concluse, per <strong>la</strong> parte che andava dal<strong>la</strong><br />

via Ban<strong>di</strong>era a via Cavour, fra il 1903 e<br />

il 1908.<br />

Il secondo tronco, in <strong>di</strong>rezione opposta e<br />

cioè da corso Vittorio Emanuele al<strong>la</strong> via<br />

Lincoln, fu iniziato nel 1908 e ultimato<br />

nel 1922, in concomitanza con i <strong>la</strong>vori<br />

per <strong>la</strong> costruzione del grande ingresso<br />

monumentale da piazza Giulio Cesare,<br />

progettato da Giuseppe Capitò, che si protrassero<br />

fino al 1936.<br />

Il Pa<strong>la</strong>zzo delle Ferrovie, nasce in questo<br />

arco <strong>di</strong> tempo. La sua costruzione, iniziata<br />

nel 1929 e <strong>completa</strong>ta nel 1931, si<br />

estendeva su un’area <strong>di</strong> circa 3.500 metri<br />

quadrati, ed ebbe un costo <strong>di</strong> 4 milioni<br />

e 762 mi<strong>la</strong> lire.<br />

La Stazione Centrale <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> era sta-<br />

Speciale patrimonio<br />

ta inaugurata nel 1886 e il nuovo Pa<strong>la</strong>zzo<br />

costituiva un in<strong>di</strong>spensabile supporto<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento per il movimento<br />

ferroviario che si prospettava in<br />

grande espansione.<br />

In stile tardo umbertino, con qualche concessione<br />

all’Art Nouveau, l’e<strong>di</strong>ficio è in<br />

pietra a vista, con un bugnato nel<strong>la</strong> parte<br />

inferiore e si presenta con una struttura<br />

solida ed equilibrata, tipica peraltro<br />

del<strong>la</strong> maggior parte dei pa<strong>la</strong>zzi del<strong>la</strong> via<br />

Roma, una via poco aggre<strong>di</strong>ta, per fortuna!,<br />

da una e<strong>di</strong>lizia post bellica sciatta ed<br />

anonima, che è riuscita a deturpare gran<br />

parte <strong>di</strong> eleganti quartieri del<strong>la</strong> città, compresi<br />

fra il Politeama e <strong>la</strong> via Notarbartolo.<br />

Sebbene non inserito in alcuna delle pub-<br />

blicazioni artistiche su <strong>Palermo</strong>, che trattano<br />

gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> maggiore rilievo del<strong>la</strong><br />

città, il Pa<strong>la</strong>zzo delle Ferrovie, assume<br />

oggi un notevole valore storico e monumentale,<br />

quale esempio <strong>di</strong> una e<strong>di</strong>lizia<br />

pubblica assai pregevole, che ha sfidato<br />

gli anni mantenendo inalterato il suo aspetto<br />

solido e severo.<br />

Progettato e realizzato in piena era fascista,<br />

non recepisce tuttavia nessuno dei<br />

canoni del<strong>la</strong> nascente architettura del regime,<br />

che conta fra i suoi principali esponenti<br />

Marcello Piacentini, e che ritroviamo<br />

invece nel Pa<strong>la</strong>zzo del Banco <strong>di</strong> Sicilia,<br />

ma soprattutto nel Pa<strong>la</strong>zzo delle Poste,<br />

entrambi dello stesso periodo e prospicenti<br />

in successivi tratti del<strong>la</strong> via Roma,<br />

il primo in prossimità <strong>di</strong> corso Vit-


Speciale patrimonio<br />

torio Emanuele, il secondo nell’area dove<br />

sorgeva, prima delle demolizioni per<br />

il taglio del<strong>la</strong> nuova strada, il rigoglioso<br />

giar<strong>di</strong>no dell’Olivel<strong>la</strong>.<br />

Il Pa<strong>la</strong>zzo delle “Ferrovie dello Stato”,<br />

come si legge nel<strong>la</strong> parte alta del frontespizio,<br />

constava originariamente <strong>di</strong> quattro<br />

piani sul prospetto principale sul<strong>la</strong> via<br />

Roma e <strong>di</strong> tre su quelli <strong>la</strong>terali <strong>di</strong> via Mi<strong>la</strong>no<br />

e via Gorizia. Questi ultimi, negli<br />

anni Quaranta, con una sopraelevazione,<br />

furono equiparati in altezza al prospetto<br />

principale.<br />

All’interno dell’e<strong>di</strong>ficio ciascun piano è<br />

caratterizzato da un <strong>la</strong>rgo corridoio centrale<br />

che introduce nei vari uffici dove<br />

prima c’erano <strong>la</strong> Direzione compartimentale,<br />

l’ufficio personale, l’ufficio ragioneria,<br />

l’ufficio commerciale e l’ufficio<br />

trazione, con specifica competenza<br />

su tutto quanto riguarda locomotive e carri<br />

ferroviari e da cui <strong>di</strong>pendono le squadre<br />

delle officine <strong>di</strong> riparazione dei treni<br />

e i depositi delle locomotive.<br />

L’ufficio impianti elettrici, un tempo ospitato<br />

anch’esso nel Pa<strong>la</strong>zzo, dopo l’elettrificazione<br />

del<strong>la</strong> linea ferroviaria, era stato<br />

invece trasferito nel<strong>la</strong> vicina Stazione<br />

Centrale.<br />

L’intera struttura del fabbricato è in cemento<br />

armato, una tecnica <strong>di</strong> costruzione<br />

ancora poco adoperata a <strong>Palermo</strong> negli<br />

anni Venti, tanto che questo elemento<br />

fu considerato innovativo nel<strong>la</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />

pubblica del<strong>la</strong> città.<br />

L’ampio ingresso monumentale sul<strong>la</strong> via<br />

Roma, caratterizzato da tre archi, chiusi<br />

da una e<strong>la</strong>borata cancel<strong>la</strong>ta in ferro battuto<br />

e sovrastati da una lunga balconata,<br />

si apre su un atrio, che prende luce da due<br />

vetrate artisticamente istoriate e da un arco<br />

centrale che introduce in una vasta<br />

corte, dove si affacciano gli uffici del<strong>la</strong><br />

parte interna dell’e<strong>di</strong>ficio. All’ingresso<br />

<strong>di</strong> essa sorge una breve stele in marmo<br />

che sorregge due simboliche statue in<br />

bronzo. Al piano terra è ubicato un ufficio<br />

sanitario riservato ai ferrovieri, che<br />

tratta le pratiche <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà e gli infortuni<br />

del personale in servizio.<br />

Ultimato il 22 giugno del 1931 il pa<strong>la</strong>zzo<br />

delle Ferrovie venne solennemente<br />

inaugurato il 28 ottobre dello stesso anno,<br />

una data <strong>di</strong> rilievo in epoca fascista.<br />

Anna Pomar


20<br />

Diventerà <strong>la</strong><br />

“casa del turismo”<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Jung in via Lincoln, al termine dei <strong>la</strong>vori<br />

<strong>di</strong> adeguamento, ospiterà l’Azienda provinciale<br />

per il turismo e gli uffici dell’assessorato.<br />

L’intervento <strong>di</strong> recupero interessa anche il giar<strong>di</strong>no<br />

Al via l’ultimo stralcio dei <strong>la</strong>vori<br />

per il restauro <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo<br />

Jung, l’e<strong>di</strong>ficio ottocentesco<br />

<strong>di</strong> via Lincoln. I <strong>la</strong>vori sono stati consegnati<br />

dall’assessore al Patrimonio<br />

Speciale patrimonio<br />

Marcello Caruso al<strong>la</strong> <strong>di</strong>tta E<strong>di</strong>lstrutture<br />

srl <strong>di</strong> Caltanissetta che si è aggiu<strong>di</strong>cata<br />

l’appalto. Gli interventi, per un<br />

importo complessivo <strong>di</strong> un milione e<br />

300 mi<strong>la</strong> euro circa, riguardano il com-<br />

pletamento del restauro, degli impianti<br />

tecnologici e <strong>di</strong> climatizzazione e <strong>la</strong><br />

realizzazione delle opere <strong>di</strong> cab<strong>la</strong>ggio.<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Jung <strong>di</strong>venterà il “Pa<strong>la</strong>zzo del<br />

Turismo”: al suo interno infatti troveranno<br />

posto gli uffici dell’Aapit (Azienda<br />

autonoma provinciale per l’incremento<br />

turistico) e quelli dell’assessorato<br />

provinciale al Turismo, un punto<br />

<strong>di</strong> assistenza multime<strong>di</strong>ale ai turisti e<br />

un angolo per <strong>la</strong> degustazione dei prodotti<br />

tipici del territorio.<br />

“Questa destinazione - sottolinea il Presidente<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, Francesco Musotto<br />

- è in linea con le scelte dell’Amministrazione<br />

che mira allo sviluppo<br />

del territorio attraverso il sostegno<br />

a due comparti fondamentali, quello<br />

turistico e quello enogastronomico”.<br />

La <strong>Provincia</strong> ha già finanziato opere,<br />

<strong>completa</strong>te nel 2000, per un totale <strong>di</strong><br />

circa 2 milioni e mezzo <strong>di</strong> euro. I <strong>la</strong>vori<br />

hanno interessato una superficie<br />

totale <strong>di</strong> circa 6mi<strong>la</strong> metri quadri, sud-


Speciale patrimonio<br />

<strong>di</strong>visi tra piano terra, primo e secondo<br />

piano, più una serie <strong>di</strong> ammezzati e naturalmente<br />

il bellissimo giar<strong>di</strong>no. Sono<br />

stati consolidati i so<strong>la</strong>i lignei, risanata<br />

<strong>la</strong> parte ricostruita in cemento armato<br />

dopo i bombardamenti dell’ultima<br />

guerra, pre<strong>di</strong>sposti gli impianti antincen<strong>di</strong>o,<br />

<strong>la</strong> termoclimatizzazione e<br />

gli impianti elettrici per adeguarli alle<br />

norme Cei; sono state demolite alcune<br />

costruzioni realizzate all’interno del<br />

pa<strong>la</strong>zzo in tempi successivi.<br />

Inoltre, sono stati restaurati i prospetti<br />

esterni, quelli interni e le chiostrine.<br />

E ancora, si è provveduto ad una nuova<br />

fornitura <strong>di</strong> infissi, è stata consolidata<br />

<strong>la</strong> volta affrescata e i controsoffitti.<br />

“Con il <strong>completa</strong>mento <strong>di</strong> queste opere<br />

- aggiunge l’assessore Caruso - che<br />

speriamo possa avvenire ben prima dei<br />

18 mesi previsti, sarà restituito al territorio<br />

un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> grande pregio sotto<br />

il profilo storico ed architettonico”.<br />

Altri interventi, effettuati dagli ex lsu,<br />

sono stati in<strong>di</strong>rizzati al recupero dello<br />

splen<strong>di</strong>do giar<strong>di</strong>no.<br />

Nello spazio verde, ripreso da anni <strong>di</strong><br />

oblio e <strong>di</strong> abbandono, convivono oggi<br />

piante esotiche e piante me<strong>di</strong>terranee,<br />

in un suggestivo gioco <strong>di</strong> luci e ombre<br />

che creano un’atmosfera molto partico<strong>la</strong>re<br />

creata dal <strong>di</strong>segno irrego<strong>la</strong>re e<br />

sinuoso dei viottoli e dal<strong>la</strong> ricca collezione<br />

<strong>di</strong> piante rare, tra cui il Coccolus<br />

Laurifolius e il maestoso Ficus Macrophyl<strong>la</strong>,<br />

oltre al<strong>la</strong> palme e alle dracene.<br />

L’intervento <strong>di</strong> recupero è iniziato con<br />

una meto<strong>di</strong>ca pulizia dei parterre delle<br />

aiuole e dei percorsi; è stato quin<strong>di</strong><br />

avviato un programma <strong>di</strong> interventi sulle<br />

alberature, attraverso leggere potature<br />

dei rami secchi e delle foglie basali.<br />

In seguito si è passati al ri<strong>di</strong>segno<br />

delle bordure delle aiuole, nel rispetto<br />

del loro tracciato originario, al rifacimento<br />

dei sentieri e al restauro conservativo<br />

del tetto e degli esterni dell’alloggio<br />

del custode, attraverso <strong>la</strong><br />

messa in sicurezza del<strong>la</strong> copertura, il<br />

ripristino degli intonaci esterni, me<strong>di</strong>ante<br />

“scialbatura”, e <strong>la</strong> tinteggiatura<br />

dei prospetti.<br />

Stefania Giuffrè<br />

21


22<br />

FONTI ENERGETICHE<br />

EEnneerrggiiaa aalltteerrnnaattiivvaa,,<br />

Fonti energetiche alternative. E’<br />

ormai questa <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> d’or<strong>di</strong>ne<br />

che <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> ha adottato per i<br />

propri e<strong>di</strong>fici. In futuro <strong>la</strong> <strong>di</strong>pendenza<br />

energetica dell’Italia da fonti estere è destinata<br />

ad aumentare dall’attuale 50% al<br />

70% nel 2030, se non si trovano soluzioni<br />

alternative per <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong><br />

corrente elettrica. Inoltre l’utilizzo <strong>di</strong><br />

fonti alternative è importante per assolvere<br />

al protocollo <strong>di</strong> Kyoto, recepito dall’Italia<br />

quest’anno, che impone drastiche<br />

misure in tema <strong>di</strong> tute<strong>la</strong> ambientale .<br />

“La ricerca e l’utilizzo <strong>di</strong> fonti energetiche<br />

pulite, ancor <strong>di</strong> più in questo periodo<br />

che il costo del petrolio e degli idrocarburi<br />

in genere sta arrivando alle stelle –<br />

ha spiegato il Presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

Francesco Musotto – è un obbligo morale<br />

dal quale non si può esimere un’amministrazione<br />

moderna e attenta al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong><br />

ambientale”.<br />

“Dobbiamo <strong>la</strong>sciare alle generazioni future<br />

un mondo ancora vivibile – ha aggiunto<br />

Musotto – con l’utilizzo del vento,<br />

del sole e <strong>di</strong> energia rinnovabile possiamo<br />

La giunta<br />

l<strong>la</strong>a PPrroovviinncciiaa ssii rriinnnnoovvaa<br />

Pannelli so<strong>la</strong>ri,pannelli fotovoltaici, impianti eolici.<br />

Il protocollo <strong>di</strong> Kyoto non è una chimera per l’amministrazione<br />

provinciale che ha avviato un interessante programma<br />

<strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> fonti “pulite”<br />

garantire un futuro più sano ai nostri figli.<br />

La <strong>Provincia</strong> è uno dei primi enti che ha<br />

avviato l’uso <strong>di</strong> energia rinnovabile”.<br />

“Stiamo adeguando i nostri e<strong>di</strong>fici alle<br />

<strong>di</strong>rettive del protocollo <strong>di</strong> Kyoto, appena<br />

recepito all’Italia – ha aggiunto l’assessore<br />

alle risorse energetiche Raffale<br />

Loddo – Inoltre il settore energetico è<br />

strategico per lo sviluppo del territorio,<br />

e il nostro obbiettivo è garantirne il fabbisogno<br />

sempre nel rispetto dell’ambiente.<br />

Nel<strong>la</strong> definizione del piano energetico<br />

provinciale siamo presenti in <strong>di</strong>versi<br />

tavoli tecnici regionali nel settore<br />

del<strong>la</strong> ricerca”.<br />

IL SOLE IN ENERGIA<br />

ELETTRICA<br />

Con i pannelli fotovoltaici si trasforma<br />

l’energia so<strong>la</strong>re in elettrica. La <strong>Provincia</strong><br />

appalterà a breve i <strong>la</strong>vori per instal<strong>la</strong>re<br />

impianti capaci <strong>di</strong> produrre 20 kw <strong>di</strong><br />

picco, negli e<strong>di</strong>fici dove sono ospitati il<br />

liceo c<strong>la</strong>ssico Ugdulena <strong>di</strong> Termini Imerese,<br />

lo scientifico <strong>di</strong> Castelbuono Luigi<br />

Fail<strong>la</strong> Tedal<strong>di</strong>, l’Itc-Itg Duca degli Abbruzzi<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, oltre che sul tetto del<br />

Centro <strong>di</strong>rezionale <strong>di</strong> San Lorenzo a <strong>Palermo</strong>.<br />

Il costo <strong>di</strong> tutta l’operazione ammonta<br />

a 720 mi<strong>la</strong> euro <strong>di</strong> cui l’Amministrazione<br />

<strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Comitini si farà carico<br />

<strong>di</strong> coprire circa il 40% del<strong>la</strong> somma,<br />

pari a 316 mi<strong>la</strong> euro.<br />

A seguito del<strong>la</strong> pubblicazione dell’Apqe<br />

(Accordo <strong>di</strong> programma quadro energia)<br />

da parte dell’Assessorato regionale, <strong>la</strong><br />

<strong>Provincia</strong> ha presentato un centinaio <strong>di</strong><br />

schede <strong>di</strong> ricognizione progettuale con<br />

le quali sta concorrendo al bando per ottenere<br />

finanziamenti anche parziali.<br />

Le schede riguardano nel dettaglio, 46<br />

interventi per l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> impianti<br />

fotovoltaici in e<strong>di</strong>fici del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />

54 progetti per l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> im-


La giunta<br />

Anche sul tetto del Centro <strong>di</strong>rezionale <strong>di</strong> San Lorenzo sono stati instal<strong>la</strong>ti<br />

pannelli so<strong>la</strong>ri<br />

pianti <strong>di</strong> illuminazione per esterni sempre<br />

su e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> proprietà del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />

un progetto re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong> coibentazione<br />

finalizzato al risparmio energetico<br />

per l’incremento degli usi finali dell’energia<br />

e una campagna <strong>di</strong> informazione<br />

e sensibilizzazione all’uso <strong>di</strong> fonti rin-<br />

novabili e all’uso razionale dell’energia.<br />

Inoltre è in itinere uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità<br />

per <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> un campo fotovoltaico,<br />

da realizzare nel territorio provinciale,<br />

del<strong>la</strong> potenzialità <strong>di</strong> circa 1 MW da<br />

interconnettere con <strong>la</strong> rete elettrica.<br />

FONTI ENERGETICHE<br />

CON IL SOLE L’ACQUA<br />

CALDA<br />

Grazie all’adesione al progetto “Comune<br />

So<strong>la</strong>rizzato”, del Ministero dell’ambiente<br />

che coinvolge anche l’Enea a supporto<br />

delle pubbliche amministrazioni, <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

sta impiantando su 48 e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />

sua proprietà i pannelli so<strong>la</strong>ri per <strong>la</strong> produzione<br />

<strong>di</strong> acqua calda per i servizi sanitari.<br />

In una decina <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici sco<strong>la</strong>stici e<br />

sul tetto del Centro <strong>di</strong>rezionale, sono già<br />

operativi i nuovi sistemi <strong>di</strong> riscaldamento,<br />

negli altri e<strong>di</strong>fici rimanenti ci<br />

sono i cantieri già aperti. Il Ministero<br />

contribuisce con 630 milioni per l’acquisto<br />

dei materiali, il personale del<strong>la</strong> <strong>Palermo</strong><br />

Energia si sta occupando dell’instal<strong>la</strong>zione<br />

e del montaggio dei pannelli,<br />

mentre i fon<strong>di</strong> impegnati dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />

circa 400 mi<strong>la</strong> euro, serviranno per l’al<strong>la</strong>ccio<br />

dell’impianto esistente con il<br />

nuovo sistema. “<strong>Palermo</strong> Energia – sottolinea<br />

Antonino Caruso Presidente del<br />

Consiglio d’amministrazione – ha avviato<br />

con questo progetto una nuova fase<br />

<strong>di</strong> ampliamento dei propri compiti, inizialmente<br />

limitati al solo controllo degli<br />

impianti termici. Oggi, grazie ai corsi tenuti<br />

dall’Enea, il personale è qualificato<br />

per l’instal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> pannelli so<strong>la</strong>ri, un<br />

settore in pieno sviluppo e che rappresenta<br />

il futuro in campo energetico”.<br />

EOLICO<br />

La <strong>Provincia</strong> ha pre<strong>di</strong>sposto uno stu<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> fattibilità per <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> un<br />

campo eolico del<strong>la</strong> potenzialità <strong>di</strong> 10<br />

MW ed è in itinere lo stu<strong>di</strong>o per un progetto<br />

definitivo. L’impianto che servirà<br />

circa <strong>di</strong>ecimi<strong>la</strong> famiglie, dovrà essere instal<strong>la</strong>to<br />

in un altopiano, nel territorio<br />

compreso tra Bolognetta, Ciminna, Godrano,<br />

Mezzojuso e Vicari. La produzione<br />

dei 10 megawatt sarà garantita da<br />

12 aerogeneratori <strong>di</strong> ultima generazione,<br />

<strong>di</strong> tipo a torre trip<strong>la</strong>, del<strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong><br />

50 metri. La forma delle pale e il loro angolo<br />

rispetto al<strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione del vento è<br />

variabile, un sistema che garantisce <strong>la</strong><br />

rotazione dell’elica anche quando l’intensità<br />

dal vento e molto bassa, infatti<br />

per far girare le pale bastano anche venti<br />

leggeri fino a 2 metri al secondo.<br />

Fabio G. Aiova<strong>la</strong>sit<br />

23


24<br />

AMBIENTE<br />

Il litorale che torna<br />

a vivere<br />

Il conto al<strong>la</strong> rovescia è iniziato: mancano<br />

465 giorni (così come previsto<br />

dal contratto), ovvero poco più <strong>di</strong> 15<br />

mesi, per vedere risanato e restituito al<strong>la</strong><br />

bellezza <strong>di</strong> un tempo circa un chilometro<br />

<strong>di</strong> costa palermitana sul litorale<br />

Oreto – Ficarazzi. Hanno infatti preso il<br />

via il 19 maggio le opere, finanziate dal<strong>la</strong><br />

<strong>Provincia</strong> con un importo <strong>di</strong> quasi 2<br />

milioni e 200 mi<strong>la</strong> euro, per <strong>la</strong> riqualificazione<br />

del<strong>la</strong> fascia costiera che si<br />

estende dal<strong>la</strong> Colonna dell’Immaco<strong>la</strong>ta<br />

fino allo stabilimento degli ex Bagni<br />

Virzì. Interventi che proseguiranno oltre<br />

<strong>la</strong> struttura balneare e fino all’altezza<br />

<strong>di</strong> via Albricci, ai pie<strong>di</strong> del<strong>la</strong> ex <strong>di</strong>scarica,<br />

per un totale <strong>di</strong> quasi mille me-<br />

tri. I <strong>la</strong>vori sono stati consegnati, al<strong>la</strong><br />

presenza del Presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

Francesco Musotto e dell’assessore all’Ambiente<br />

Aristide Tamajo, al<strong>la</strong> <strong>di</strong>tta<br />

vincitrice dell’appalto, il Consorzio Cooperative<br />

Costruzioni <strong>di</strong> Bologna e al<strong>la</strong><br />

Cooperativa Cea <strong>di</strong> Alcamo a cui è stata<br />

affidata l’esecuzione delle opere. Un<br />

passo propedeutico è stato comunque<br />

compiuto prima con <strong>la</strong> firma del<strong>la</strong> consegna<br />

al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> delle aree ad uso<br />

pubblico da parte del Comandante del<strong>la</strong><br />

Capitaneria <strong>di</strong> Porto, Ammiraglio Vincenzo<br />

Pace.<br />

“ Vogliamo ripristinare in questo tratto<br />

<strong>di</strong> costa – sottolinea il Presidente del<strong>la</strong><br />

<strong>Provincia</strong> Francesco Musotto – <strong>la</strong> sce-<br />

La giunta<br />

Hanno preso il via<br />

i <strong>la</strong>vori per il risanamento<br />

<strong>di</strong> un chilometro<br />

<strong>di</strong> fascia costiera<br />

dal Buccheri La Fer<strong>la</strong><br />

a via Albricci. In 15 mesi<br />

l’area cambierà volto<br />

nografia <strong>di</strong> un tempo inserita in un contesto<br />

ambientale con una maggiore presenza<br />

<strong>di</strong> spazi a verde, panchine, aree<br />

attrezzate e un’adeguata illuminazione.<br />

Stiamo rispettando in pieno <strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> <strong>di</strong><br />

marcia.<br />

Ogni intervento sarà realizzato nel rispetto<br />

del<strong>la</strong> natura e dell’ecosistema nel<br />

suo complesso”. In partico<strong>la</strong>re il progetto<br />

prevede <strong>la</strong> demolizione <strong>di</strong> alcune<br />

strutture fatiscenti, l’al<strong>la</strong>rgamento dei<br />

marciapie<strong>di</strong> esistenti, <strong>la</strong> realizzazione<br />

<strong>di</strong> una terrazza al <strong>di</strong> sotto del piano stradale<br />

che sarà dotata <strong>di</strong> un deposito, wc,<br />

infermeria, una sa<strong>la</strong> <strong>di</strong> attesa, un locale<br />

per <strong>la</strong> Capitaneria <strong>di</strong> Porto, un punto <strong>di</strong><br />

ristoro.<br />

La terrazza sarà anche coperta da una<br />

tettoia e abbellita con panchine, mentre<br />

è prevista pure un’area alberata con un<br />

palmeto dove saranno organizzati giochi<br />

per bambini.<br />

Si estenderà per 105 metri, <strong>di</strong> cui 25 a<br />

mare, invece, il pontile, in corrispondenza<br />

<strong>di</strong> via D’Aosta e che <strong>di</strong>venterà il<br />

naturale prolungamento del<strong>la</strong> strada,<br />

oltre <strong>la</strong> via Messina Marine. Il pontile,<br />

un tempo esistente, sarà adesso ripristinato,<br />

per <strong>di</strong>videre anche quel<strong>la</strong> che sarà<br />

una spiaggia attrezzata dal tratto <strong>di</strong> litorale<br />

aperto al<strong>la</strong> libera fruizione.<br />

“ Il nostro obiettivo – aggiunge l’assessore<br />

Tamajo – è quello <strong>di</strong> creare un contesto<br />

ambientale in armonia con <strong>la</strong> natura.<br />

Abbiamo in programma, successivamente,<br />

pure <strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> un centro<br />

<strong>di</strong> elioterapia con capanne e attrezzature<br />

idonee per offrire ai citta<strong>di</strong>ni <strong>la</strong> possibilità<br />

<strong>di</strong> riappropriarsi <strong>di</strong> una parte del<br />

suo lungomare che rendeva questa città<br />

ancora più unica nel<strong>la</strong> sua partico<strong>la</strong>rità”.<br />

Francesco Mazzo<strong>la</strong>


La giunta<br />

Trampolino <strong>di</strong> <strong>la</strong>ncio<br />

per i fon<strong>di</strong> europei<br />

Un rapporto del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, in col<strong>la</strong>borazione con i partner<br />

istituzionali locali, in<strong>di</strong>vidua le priorità strategiche<br />

del territorio provinciale per il nuovo quadro comunitario<br />

<strong>di</strong> sostegno 2007-2013<br />

Oltre cinquecento pagine in cui<br />

vengono fissate le priorità strategiche<br />

del territorio per <strong>la</strong> programmazione<br />

dei fon<strong>di</strong> strutturali che<br />

l’Unione Europea dovrà erogare nel periodo<br />

fra il 2007 e il 2013. Si chiude con<br />

questa corposa re<strong>la</strong>zione <strong>la</strong> prima parte<br />

dell’attività svolta dall’Unità <strong>di</strong> progetto<br />

“Programmazione 2013”. Fra le priorità<br />

in<strong>di</strong>viduate, solo a titolo d’esempio,<br />

basti citare il potenziamento del<strong>la</strong> raccolta<br />

dei rifiuti porta a porta, <strong>la</strong> realizzazione<br />

dei Centri comunali <strong>di</strong> raccolta e<br />

<strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> compostaggio, il recupero<br />

dei borghi rurali e delle opere <strong>di</strong> architettura<br />

industriale, <strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> un<br />

centro congressuale e <strong>di</strong> un centro fieristico,<br />

il <strong>completa</strong>mento e <strong>la</strong> costruzione<br />

<strong>di</strong> nuove scuole, <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> <strong>la</strong>ghetti<br />

collinari a uso irriguo, il sostegno<br />

al riconoscimento comunitario dei prodotti<br />

tipici, il potenziamento del<strong>la</strong> viabilità<br />

provinciale.<br />

Il <strong>la</strong>voro ha coinvolto 82 Comuni, 30 aggregazioni<br />

locali (Pit, Patti, Gal, Agenzie<br />

<strong>di</strong> Sviluppo e Unioni dei Comuni) e<br />

66 soggetti rappresentanti le forze economiche<br />

e sociali del territorio. “Questo<br />

rapporto - ha detto il Presidente Musotto<br />

- è per noi motivo <strong>di</strong> orgoglio. Da par<strong>la</strong>mentare<br />

europeo, sono membro del<strong>la</strong><br />

commissione temporanea sulle sfide e i<br />

“La <strong>Provincia</strong> ha e<strong>la</strong>borato uno stu<strong>di</strong>o importante che permetterà al territorio<br />

<strong>di</strong> sfruttare le risorse europee per valorizzare le sue enormi potenzialità”<br />

PROGRAMMAZIONE<br />

mezzi finanziari dell’Unione Europea al<strong>la</strong>rgata<br />

nel periodo 2007-2013. La commissione<br />

ha <strong>completa</strong>to il rapporto che<br />

tiene conto delle esigenze dei 25 Paesi<br />

dell’Unione. Ora si apre una battaglia<br />

<strong>di</strong>fficile, per stabilire le quote del Pil<br />

(Prodotto interno lordo) <strong>di</strong> ogni Paese da<br />

destinare ai fon<strong>di</strong> strutturali. Non sarà facile,<br />

a causa del<strong>la</strong> posizione assunta da<br />

Inghilterra, Francia, Germania, Danimarca,<br />

Svezia e Austria, che tendono a<br />

<strong>di</strong>minuire le quote. In attesa del<strong>la</strong> decisione<br />

<strong>la</strong> nostra Amministrazione ha e<strong>la</strong>borato<br />

un quadro importante, che permetterà<br />

al territorio <strong>di</strong> sfruttare le risorse<br />

europee per valorizzare le sue enormi<br />

potenzialità”.<br />

Obiettivo principale, in<strong>di</strong>viduato in questi<br />

mesi <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro dall’Unità <strong>di</strong> progetto<br />

guidata da Filippo Cangialosi, è <strong>la</strong> valorizzazione<br />

del rapporto fra l’uomo e il<br />

territorio come elemento <strong>di</strong> sviluppo sostenibile<br />

e competitivo. Da questa in<strong>di</strong>cazione<br />

<strong>di</strong>scendono una serie <strong>di</strong> priorità<br />

che, a livello strategico, dovrebbero condurre<br />

al miglioramento del<strong>la</strong> qualità<br />

del<strong>la</strong> vita. Le priorità, che passano sempre<br />

attraverso <strong>la</strong> centralità dell’uomo, riguardano<br />

il patrimonio ambientale, storico<br />

e monumentale, <strong>la</strong> realtà socio-culturale,<br />

le attività produttive, <strong>la</strong> ricerca<br />

scientifica, il sistema del<strong>la</strong> viabilità e dei<br />

trasporti, l’azione amministrativa.<br />

Il rapporto, trasmesso al<strong>la</strong> Regione e<br />

pubblicato sul sito del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

(www.provincia.palermo.it), è stato presentato<br />

al partenariato. All’incontro ha<br />

partecipato anche Giuseppe Scorciapino,<br />

responsabile dell’area <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

del Dipartimento regionale <strong>di</strong> Programmazione.<br />

“L’abbassamento proposto a<br />

Bruxelles - ha detto Scorciapino - per<br />

circa 26 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro, 20 dei quali destinati<br />

al Sud avrebbe inevitabili ripercussioni<br />

negative per <strong>la</strong> Sicilia. La Regione<br />

ha già chiesto che, in questa eventualità,<br />

lo Stato intervenga con fon<strong>di</strong> propri.<br />

Quello realizzato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Palermo</strong> è un documento apprezzabile,<br />

innanzitutto soprattuto per l’in<strong>di</strong>cazione<br />

dei costi e per l’attenzione rivolta al<strong>la</strong> ricerca<br />

scientifica. L’Amministrazione<br />

provinciale inoltre non ha avuto un ruolo<br />

invasivo rispetto agli altri partner”.<br />

Stefania Giuffrè<br />

25


26<br />

A Mauthausen <strong>la</strong> storia<br />

<strong>di</strong>venta memoria<br />

La <strong>Provincia</strong> è <strong>la</strong> prima<br />

istituzione siciliana<br />

ad avere apposto una targa<br />

nel tristemente famoso<br />

campo <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro nazista.<br />

Un’iniziativa che ha<br />

coinvolto, con <strong>la</strong> realizzazione<br />

<strong>di</strong> un Cd rom, gli studenti<br />

del liceo Benedetto Croce<br />

E’ <strong>la</strong> prima targa <strong>di</strong> una istituzione<br />

siciliana apposta sul muro del<br />

grande cortile d’ingresso del famigerato<br />

campo <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro nazista <strong>di</strong><br />

Mauthausen in<br />

Austria. Si tratta<br />

<strong>di</strong> una <strong>la</strong>pide in<br />

bronzo del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,realizzata<br />

dal maestro<br />

Biagio Governali,<br />

nel<strong>la</strong> quale<br />

vi sono <strong>di</strong>segnati<br />

i volti<br />

delle vittime<br />

e dei familiari<br />

in rilievo<br />

sul<strong>la</strong><br />

Trinacria stilizza-<br />

ta. Nel<strong>la</strong> targa si legge “Al<strong>la</strong> perenne<br />

memoria <strong>di</strong> tutti i citta<strong>di</strong>ni e citta<strong>di</strong>ne<br />

d’Italia che <strong>la</strong>sciata <strong>la</strong> loro terra <strong>di</strong> Sicilia,<br />

non vi fecero più ritorno,<br />

annientati dal<strong>la</strong> ferocia<br />

nazifascista” in memoria<br />

delle 150<br />

mi<strong>la</strong><br />

vittime<br />

dell’Olocausto<br />

nel <strong>la</strong>ger.<br />

All’iniziativa,organizzata<br />

in<br />

occasione<br />

del 60° anniversario<br />

del<strong>la</strong> libera-


La giunta<br />

zione, hanno partecipato l’assessore ai<br />

<strong>di</strong>ritti umani e civili Giuseppe Colca e<br />

il presidente del consiglio Maurizio Gambino,<br />

che insieme ai consiglieri Giuseppe<br />

Badalì, Bernardo Mattarel<strong>la</strong> e Alessandro<br />

De Lisi, membro onorario dell’Aned<br />

(Associazione nazionale ex deportati)<br />

si sono recati a Mauthausen il 7<br />

maggio scorso. “La targa – ha affermato<br />

il vicepresidente Colca - è un monumento<br />

che riesce a esprimere il significato<br />

vero del<strong>la</strong> storia <strong>di</strong> un periodo che<br />

ha <strong>la</strong>sciato <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> sé una lunga scia <strong>di</strong><br />

sangue”.<br />

A Mauthausen si sono recati anche 24<br />

studenti del<strong>la</strong> V F del liceo scientifico<br />

“Benedetto Croce” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, accompagnati<br />

dal professore Nicolò A<strong>la</strong>gna,<br />

che hanno potuto usufruire del cofinanziamento<br />

per il viaggio da parte dell’amministrazione<br />

<strong>di</strong> pa<strong>la</strong>zzo Comitini.<br />

“Sono felice <strong>di</strong> aver preso parte a questo<br />

progetto – ha affermato De Lisi – che<br />

mi ha permesso <strong>di</strong> trascorrere un anno<br />

intero con gli studenti, i quali hanno avuto<br />

modo <strong>di</strong> venire a contatto con una<br />

realtà che conoscevano solo tramite i<br />

libri <strong>di</strong> storia”. I ragazzi, inoltre, coor<strong>di</strong>nati<br />

dal preside Giovan Battista Puglisi<br />

e dal professore Carmelo Botta,<br />

hanno realizzato un Cd rom, frutto del<br />

progetto “Mostra e seminari <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

sull’Olocausto”. “In questo Cd - ha detto<br />

Fabio Vennuria, uno degli studenti -<br />

abbiamo cercato <strong>di</strong> raggruppare i principali<br />

avvenimenti storici del 900, focalizzando<br />

l’attenzione sul periodo nazifascista,<br />

dopo aver visto film sull’Olocausto,<br />

letto poesie <strong>di</strong> Primo Levi, Quasimodo”.<br />

Nell’ambito dell’iniziativa,<br />

portata avanti nel corso dell’anno sco<strong>la</strong>stico,<br />

gli alunni sono stati impegnati<br />

in seminari, proiezioni, esposizioni sull’Olocausto<br />

e hanno avuto anche modo<br />

<strong>di</strong> incontrare l’ex deportato da Mauthausen<br />

Armando Gasiani, partigiano del<strong>la</strong><br />

brigata “Bolero” che ha raccontato ai<br />

ragazzi <strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> sua deportazione,<br />

mettendoli <strong>di</strong> fronte agli orrori del passato.<br />

Gasiani inoltre insieme al fratello<br />

Serafino, morto nello stesso campo <strong>di</strong><br />

sterminio, è stato tra i fondatori dell’Aned.<br />

Lucia Gennaro<br />

Alessia Giannusa<br />

IL PROGETTO<br />

Gli studenti testimoni del dramma<br />

In occasione del sessantesimo anniversario del<strong>la</strong> liberazione dei prigionieri dai<br />

campi <strong>di</strong> concentramento nazifascisti, <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> ha deciso <strong>di</strong> sponsorizzare un<br />

progetto e<strong>la</strong>borato dagli studenti del<strong>la</strong> 5º F del liceo scientifico “Benedetto Croce”<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />

L'iniziativa rientra in una più ampia campagna <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong>vulgazione dei<br />

<strong>di</strong>ritti umani che ormai da tempo ci vede impegnati.<br />

I ragazzi hanno anche compiuto un “Viaggio del<strong>la</strong> memoria”, come fatto storico<br />

- culturale, visitando uno dei luoghi dell'orrore, il campo <strong>di</strong> Mauthausen in Austria,<br />

a volere rappresentare il passaggio del testimone alle giovani generazioni.<br />

In questo campo <strong>di</strong> concentramento sono stati deportati circa ottocento siciliani,<br />

<strong>di</strong> cui centosessantasei palermitani e <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, per rendere omaggio ai suoi<br />

conterranei che da questo luogo non fecero più ritorno, ha voluto apporre nel “Museo<br />

nazionale italiano” una targa realizzata dallo scultore Biagio Governali <strong>di</strong> Corleone.<br />

Una <strong>la</strong>pide in cui sono sintetizzati il dramma, <strong>la</strong> sofferenza, e l'alienazione<br />

del<strong>la</strong> <strong>di</strong>gnità umana nel campo <strong>di</strong> sterminio. Ne è venuto fuori un capo<strong>la</strong>voro<br />

che è riuscito ad emozionare quanti hanno avuto modo <strong>di</strong> vederlo.<br />

Giuseppe Colca<br />

Vice presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

e Assessore ai Diritti Umani<br />

27


28<br />

IL PROGETTO<br />

L’angoscia<br />

e l’emozione<br />

Giornata uggiosa, con nebbia fitta,<br />

pioggia e anche nevischio. Insomma<br />

una <strong>di</strong> quelle tipiche <strong>di</strong> un inverno austriaco,<br />

nonostante fosse già trascorsa<br />

<strong>la</strong> prima settimana del mese <strong>di</strong> maggio.<br />

Mauthausen ha accolto con questo<br />

clima <strong>la</strong> delegazione del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, nel sessantesimo anniversario<br />

del<strong>la</strong> liberazione del campo<br />

<strong>di</strong> <strong>la</strong>voro nazifascista. Ma l’atmosfera<br />

è stata <strong>di</strong> grande gioia, per essere<br />

lì con i giovani del liceo Benedetto<br />

Croce a testimoniare che <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> non <strong>di</strong>mentica, unita all’angoscia<br />

nel ripercorrere quei luoghi<br />

dell’orrore.<br />

“ Abbiamo voluto ricordare – ha sottolineato<br />

il Presidente del Consiglio<br />

provinciale Maurizio Gambino – i tanti<br />

caduti senza nome troppo spesso <strong>di</strong>menticati.<br />

Un omaggio del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> per rappresentare<br />

<strong>la</strong> sensibilità dell’Amministrazione<br />

sui temi del<strong>la</strong> storia e dell’Olocausto<br />

in partico<strong>la</strong>re, come testimonianza<br />

<strong>di</strong> errori e aberrazioni che<br />

non devono più ripetersi. Per confermare<br />

l’importanza del<strong>la</strong> memoria per<br />

il futuro dell’umanità. Attribuiamo poi<br />

grande importanza al<strong>la</strong> presenza dei<br />

ragazzi a Mauthausen, quale tappa fondamentale<br />

del<strong>la</strong> loro formazione, sia<br />

come studenti ma soprattutto come uomini”.<br />

E come potranno mai <strong>di</strong>menticare, i<br />

rappresentanti del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, i forni<br />

crematori, il grande atrio d’ingresso<br />

del campo, <strong>la</strong> cosiddetta “porta dell’inferno”,<br />

<strong>la</strong> “sca<strong>la</strong> del<strong>la</strong> morte”, 186<br />

gra<strong>di</strong>ni che i deportati usavano per<br />

scendere nelle cave <strong>di</strong> granito, le <strong>di</strong>vise<br />

rigate dei prigionieri in mostra, le<br />

brande a castello ancora lì nelle fredde<br />

camerate, i fili spinati elettrificati,<br />

le finte docce nelle camere a gas?<br />

“Resteranno per sempre impresse<br />

nel<strong>la</strong> memoria – aggiunge il capogruppo<br />

Giuseppe Badalì - le parole<br />

<strong>di</strong> Armando Gasiani. Sono state come<br />

un pugno nello stomaco. I suoi<br />

tristi racconti come un film dell’or-<br />

rore: davanti ai nostri<br />

occhi scorrevano le immagini<br />

<strong>di</strong> detenzioni,<br />

violenze, uccisioni arbitrarie<br />

in quel luogo lugubre<br />

che per lungo tempo<br />

aveva sfruttato il <strong>la</strong>voro<br />

dei deportati, trasformandoli<br />

in scheletri<br />

umani e <strong>di</strong>ventando una<br />

fonte <strong>di</strong> profitti. Un punto<br />

<strong>di</strong> non ritorno dove<br />

<strong>di</strong>ventava fondamentale<br />

andare oltre le proprie in<strong>di</strong>vidualità.<br />

Dove per sopravvivere bisognava<br />

credere in qualsiasi cosa al <strong>di</strong> là del<strong>la</strong><br />

propria persona. Armando ha cre-<br />

Armando non ha mai <strong>di</strong>menticato<br />

La giunta<br />

duto, ce l’ha fatta, è sopravvissuto.<br />

Oggi, dopo tanto tempo, può raccontare<br />

<strong>la</strong> sua esperienza <strong>di</strong> vita”.<br />

F.M.<br />

Armando e Serafino Gasiani, fratelli, italiani, partigiani, conta<strong>di</strong>ni emiliani, furono<br />

deportati a Mauthausen, per <strong>la</strong>vorare e morire. Serafino è morto, Armando<br />

è tornato e per cinquant’anni è rimasto zitto. Adesso Armando par<strong>la</strong> molto con<br />

i giovani, ama ancora sua moglie Maria<br />

e <strong>la</strong> sua Bologna, e quando qualcuno<br />

gli chiede, racconta <strong>di</strong> aver visto<br />

e subito l’Europa ma<strong>la</strong>ta. Racconta<br />

le torture e <strong>la</strong> geografia scoperta<br />

con <strong>la</strong> sofferenza, le bastonate<br />

e <strong>di</strong> tutti quelli che nel campo austriaco<br />

non avrebbero mai immaginato<br />

<strong>di</strong> essere citta<strong>di</strong>ni europei. Moltissimi<br />

non avrebbero mai potuto<br />

ascoltare l’Inno al<strong>la</strong> Gioia, perché rimasti<br />

uccisi o peggio <strong>di</strong>menticati. Armando<br />

al<strong>la</strong> fine, dopo <strong>la</strong> guerra, ha fatto una vita qualsiasi, non è andato in par<strong>la</strong>mento<br />

ma ha manifestato il 2 agosto contro <strong>la</strong> strage fascista al<strong>la</strong> stazione <strong>di</strong><br />

Bologna, ha fatto lo sciopero generale almeno trenta volte, ha detto no al<strong>la</strong> guerra<br />

del Vietnam, del Libano, dei Balcani, dell’Iraq, due volte, ha votato perché le<br />

donne decidessero sul<strong>la</strong> loro gravidanza, oppure perché un amore potesse finire<br />

senza traumi legali. Ha <strong>di</strong>stribuito gli aiuti, insieme a molti altri italiani qualsiasi,<br />

nel Polesine, in Friuli, in Piemonte e nel Belice. Armando ha arrostito quintali<br />

<strong>di</strong> salsicce alle Feste de L’Unità, ha sperato nello scudetto al Bologna, ha<br />

aspettato molti autobus, è stato operato in ospedale, ha ringraziato Pertini per <strong>la</strong><br />

picco<strong>la</strong> pensione, ha guardato le nuvole sopra San Petronio, ha <strong>la</strong>sciato i fiori a<br />

Montesole e a Marzabotto e a Sant’Anna <strong>di</strong> Stazzema, ha cantato l’inno <strong>di</strong> Mameli<br />

anche se non ricorda tutte le parole, è tornato a Mauthausen molte volte:<br />

l’ultima è entrato dal portone con <strong>la</strong> ban<strong>di</strong>era e con molti ragazzi e ragazze <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />

ed io l’ho visto. Armando non ha mai <strong>di</strong>menticato Serafino e tutti i suoi<br />

compagni rimasti ammazzati, non ha mai <strong>di</strong>menticato <strong>la</strong> sua Europa ma<strong>la</strong>ta.<br />

Alessandro De Lisi<br />

Consigliere provinciale


La giunta<br />

Diritti umani e civili,<br />

SEMINARI<br />

l’importanza del<strong>la</strong> formazione<br />

<strong>Provincia</strong> e Università insieme<br />

nell’organizzazione <strong>di</strong> un ciclo<br />

<strong>di</strong> incontri che analizzano in<br />

chiave multi<strong>di</strong>sciplinare un<br />

tema <strong>di</strong> grande attualità<br />

La <strong>Provincia</strong> scende in campo anche<br />

all’Università: al via un binomio<br />

tra <strong>la</strong> facoltà <strong>di</strong> Scienze<br />

del<strong>la</strong> Formazione e <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Regionale<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> unite per <strong>la</strong> promozione<br />

dei <strong>di</strong>ritti umani.<br />

Il 19 maggio ha preso vita un ciclo <strong>di</strong><br />

seminari dal titolo “La Cultura dei Diritti<br />

Umani e Civili”, con cinque incontri,<br />

che si concluderanno il 16 giugno,<br />

promossi dal Master universitario<br />

<strong>di</strong> primo livello in “Tute<strong>la</strong> dei <strong>di</strong>ritti<br />

dei bambini e degli adolescenti” e<br />

finanziati dall’assessorato provinciale<br />

ai Diritti umani e civili.<br />

La facoltà <strong>di</strong> scienze del<strong>la</strong> formazione<br />

organizza i seminari e <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> è<br />

l’ente finanziatore. Diecimi<strong>la</strong> euro i<br />

fon<strong>di</strong> stanziati dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> per tutta<br />

<strong>la</strong> manifestazione.<br />

I seminari sono aperti a tutti, due docenti<br />

per volta par<strong>la</strong>no <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti umani<br />

attraverso un approccio multi<strong>di</strong>sciplinare<br />

e multiculturale, analizzandoli da<br />

<strong>di</strong>versi punti <strong>di</strong> vista, da quello antropologico<br />

a quello pedagogico, dal<strong>la</strong> politica<br />

internazionale al <strong>di</strong>ritto penale.<br />

“<strong>Palermo</strong> è una città <strong>di</strong>fficile, che ha<br />

bisogno <strong>di</strong> gente che sviluppi questo<br />

settore – spiega l’assessore ai Diritti<br />

umani e civili, Giuseppe Colca - Quando<br />

è stato costituito questo assessorato,<br />

nel novembre 2003, ci siamo posti<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> formare uomini che poi<br />

trasmettessero conoscenze nell’ambi-<br />

to dei <strong>di</strong>ritti umani. E <strong>di</strong> certo per <strong>la</strong><br />

formazione non esiste sede più opportuna<br />

dell’università. Abbiamo sviluppato<br />

questo tema a vari livelli – prosegue<br />

Colca -iniziando dalle scuole elementari,<br />

me<strong>di</strong>e inferiori e superiori. Ora<br />

all’università raggiungiamo il livello<br />

massimo del<strong>la</strong> cultura.<br />

Il nostro obiettivo non è soltanto formare<br />

gli uomini, ma anche formare i<br />

formatori.<br />

Per questo motivo <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />

con l’ateneo è così importante. Siamo<br />

veramente sod<strong>di</strong>sfatti -conclude l’assessore-<br />

<strong>di</strong> contribuire ad un’iniziativa<br />

così importante. Ma vorremmo fare ancora<br />

<strong>di</strong> più, per questo ci siamo recati<br />

al<strong>la</strong> Commissione per i <strong>di</strong>ritti umani <strong>di</strong><br />

Ginevra, per chiedere finanziamenti europei<br />

ai quali potere accedere”.<br />

“Abbiamo voluto affrontare questo ar-<br />

gomento –<strong>di</strong>ce <strong>la</strong> professoressa Annamaria<br />

Amitrano, coor<strong>di</strong>natrice del master<br />

– da molteplici punti <strong>di</strong> vista, dall’antropologia<br />

al <strong>di</strong>ritto penale. Dal<strong>la</strong><br />

politica internazionale al<strong>la</strong> pedagogia.<br />

Per questo i docenti che terranno i seminari<br />

provengono da esperienze professionali<br />

<strong>di</strong>verse e d’eccellenza.<br />

Questa è un’iniziativa molto importante<br />

che trasmette il segnale del<strong>la</strong> forte unione<br />

tra Università ed istituzioni in questo<br />

caso <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> regionale <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un obiettivo virtuoso: occuparsi<br />

<strong>di</strong> questo tema dovrebbe essere<br />

un obbligo per tutti. Senza bambini<br />

non ci sarebbero gli uomini <strong>di</strong> domani”.I<br />

seminari sono rivolti a <strong>la</strong>ureati e<br />

studenti. Gli incontri, si svolgono in via<br />

Pascoli, sede del<strong>la</strong> facoltà.<br />

Alessandra Galioto<br />

29


30<br />

Vacanze<br />

tutto gusto<br />

e natura<br />

Nuova proposta dell’Aapit che <strong>la</strong>ncia pacchetti week end<br />

in provincia al<strong>la</strong> riscoperta <strong>di</strong> sapori tipici<br />

e percorsi fra boschi e sentieri<br />

Più che un club esclusivo, un’orchestra<br />

<strong>di</strong> talenti, devoti al<strong>la</strong> sinfonia<br />

dell’ospitalità. Dove, invece<br />

del<strong>la</strong> solita musica con pezzi <strong>di</strong> repertorio,<br />

si sperimentano ritmi <strong>di</strong>versi e accattivanti,<br />

per un pubblico curioso a caccia<br />

<strong>di</strong> vacanze sfiziose. E lo sfizio più ir-<br />

resistibile, manco a <strong>di</strong>rlo, è <strong>la</strong> go<strong>la</strong>, che<br />

raccoglie proseliti lungo i fi<strong>la</strong>ri dei vitigni<br />

autoctoni, nelle cucine segrete dei<br />

maestri chef o tra i sentieri che serpeggiano<br />

nei boschi. L’idea ha il marchio<br />

Aapit, sul<strong>la</strong> scia del<strong>la</strong> politica turistica<br />

dell’Azienda del<strong>la</strong> provincia, che negli<br />

ultimi anni ha<br />

premiato modelli<br />

<strong>di</strong> vacanza<br />

alternative, lontano<br />

dai luoghi<br />

comuni dell’estate<br />

balneare e<br />

dalle cartoline<br />

tutte sole e<br />

spiaggia.<br />

Salvatore Sammartano<br />

“Abbiamo<br />

scelto il ‘club <strong>di</strong> prodotto’ – spiega l’assessore<br />

al Turismo <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Comitini<br />

e presidente Aapit, Salvatore Sammartano<br />

– come modalità organizzativa per<br />

mettere insieme un circuito <strong>di</strong> operatori<br />

e strutture in grado <strong>di</strong> dare ai clienti un<br />

prodotto nuovo, intrigante, quello dell’enogastronomia<br />

e del<strong>la</strong> natura. Con<br />

questi due <strong>di</strong>fferenti in<strong>di</strong>rizzi sono nati<br />

tre pacchetti per altrettanti week-end,<br />

che coinvolgono varie categorie <strong>di</strong> addetti<br />

ai <strong>la</strong>vori del settore”.<br />

Il primo pacchetto, “A scuo<strong>la</strong> in cantina”,<br />

naviga sull’onda lunga del<strong>la</strong> passione<br />

<strong>di</strong> Bacco, dai bianchi d’eccellenza<br />

dell’inzolia e del catarratto ai rossi corposi<br />

del Nero D’Avo<strong>la</strong>. Si può scegliere<br />

fra due <strong>di</strong>verse sistemazioni in agriturismo,<br />

a Santa Cristina Ge<strong>la</strong> o a Monreale;<br />

ph Bellomo


La giunta<br />

nei tre giorni <strong>di</strong> permanenza si visitano<br />

tre cantine, che per l’occasione si trasformano<br />

in sofisticate aule e in sale da<br />

pranzo per un brunch veloce o una cena<br />

goduriosa con i piatti tipici del<strong>la</strong> tra<strong>di</strong>zione<br />

siciliana; si imparano curiosità,<br />

vezzi e atout del mondo del vino, in<br />

presa <strong>di</strong>retta e con un buon bicchiere in<br />

mano, da centellinare con cura.<br />

E’tutta da gustare anche <strong>la</strong> proposta “Sicilia<br />

per gourmet”, dove al pernottamento<br />

in agriturismo si affiancano le<br />

cene “a tema” nei migliori ristoranti, <strong>la</strong><br />

spesa verace nei mercati storici <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />

e l’immancabile prova del cuoco<br />

per gli ospiti, ai fornelli dell’antica Vil<strong>la</strong><br />

Soresi, a Borgetto, sotto <strong>la</strong> supervisione<br />

del provetto monsù del<strong>la</strong> casa. Materia<br />

prima saranno rigorosamente i prodotti<br />

dell’azienda agrituristica, dal conta<strong>di</strong>no<br />

al consumatore. L’opzione “Natura e<br />

gusto”, infine, è una vera avventura: si<br />

soggiorna nelle case-vacanze o al centro<br />

per il turismo rurale nel cuore del bosco<br />

<strong>di</strong> Ficuzza, a 40 km dal capoluogo; si<br />

battono i percorsi più suggestivi dell’omonima<br />

oasi orientata, si pranza all’aria<br />

aperta con menù a base <strong>di</strong> carni e verdure<br />

al<strong>la</strong> griglia, come in un suggestivo<br />

p<strong>la</strong>teau campestre <strong>di</strong> Seurat; si cena in<br />

masseria, si esplorano gli anfratti <strong>di</strong><br />

Rocca Busambra e le pieghe delle valli<br />

dei mulini <strong>di</strong> Marineo, per concludere il<br />

viaggio tra gli agrumeti e gli ulivi mille-<br />

nari <strong>di</strong> una delle pochissime aziende siciliane<br />

che allevano ancora oggi il raro<br />

suino nero in<strong>di</strong>geno. Qui <strong>la</strong> tappa a tavo<strong>la</strong><br />

è praticamente obbligatoria, per assaggiare<br />

i formaggi e gli insaccati prodotti<br />

con meto<strong>di</strong> biologici. Tutte le informazioni<br />

utili sono <strong>di</strong>sponibili sul portale<br />

Aapit, www.palermotourism.com (sportello<br />

Aapit aperto al pubblico in piazza<br />

Castelnuovo 34, <strong>Palermo</strong>: 091-6058351;<br />

091-586338; 091-6058366).<br />

Un unico braccio operativo per gestire le<br />

prenotazioni e le adesioni degli impren<strong>di</strong>tori<br />

privati, partenze dai principali aeroporti<br />

italiani, pagamenti tutto compreso<br />

o al costo del solo soggiorno, il<br />

coor<strong>di</strong>namento dell’Aapit per armonizzare<br />

risorse e offerte, con una sguardo<br />

costante alle richieste degli utenti-viaggiatori,<br />

il ‘club <strong>di</strong> prodotto’ non è una rivoluzione<br />

<strong>di</strong>rompente ma un guizzo <strong>di</strong><br />

genialità spiccio<strong>la</strong> e molta voglia <strong>di</strong> reinventare<br />

il turismo, investendo sul patrimonio<br />

che c’è, sulle peculiarità che<br />

fanno del<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> uno<br />

scenario unico, irripetibile, ricco <strong>di</strong> sapori<br />

e votato al piacere, in tutte le sue declinazioni.<br />

“Stiamo estendendo <strong>la</strong> rete <strong>di</strong><br />

aderenti – spiega Patrizia Contino <strong>di</strong>rigente<br />

del club <strong>di</strong> prodotto enogastronomico<br />

– e verranno creati nuovi pacchetti,<br />

ma anche altri club <strong>di</strong> prodotto re<strong>la</strong>tivi a<br />

nuovi temi”.<br />

“L’inventiva è lo strumento più efficace<br />

TURISMO<br />

per dare impulso al settore – commenta<br />

Sammartano – in un quadro in cui proposte<br />

<strong>di</strong>verse dal solito, come quelle <strong>di</strong><br />

“Paese Albergo”, trovano estimatori<br />

sempre più convinti. La concorrenza è<br />

pressante, ma il nostro territorio ha tutte<br />

le caratteristiche per essere competitivo.<br />

E in questo senso il ruolo <strong>di</strong> un ente pubblico<br />

e <strong>di</strong> una pubblica amministrazione<br />

è senz’altro significativo: arrivare lì<br />

dove possono convergere gli interessi<br />

degli operatori <strong>di</strong> uno stesso comparto, e<br />

promuovere i settori più promettenti,<br />

quello enogastronomico, innanzitutto,<br />

ma anche quello del turismo congressuale,<br />

il turismo dei parchi naturali e il<br />

turismo culturale nei piccoli comuni<br />

d’arte del<strong>la</strong> provincia”.<br />

F.C.<br />

31


32<br />

L’INIZIATIVA<br />

Il museo del giocattolo <strong>di</strong> Bagheria<br />

La giunta<br />

L’arte s<br />

Successo <strong>di</strong> pubblico<br />

per <strong>la</strong> Notte dei Musei,<br />

manifestazione che ha visto<br />

23 siti a <strong>Palermo</strong><br />

e provincia aprire le porte ai<br />

visitatori fino a tarda sera<br />

Luci soffuse, le note del jazz, <strong>di</strong>screte<br />

e intriganti, per suggerire<br />

un mood d’altri tempi, decine e<br />

decine <strong>di</strong> visitatori con il naso per aria ad<br />

ammirare affreschi, pitture, manufatti, teche<br />

preziose, scampoli <strong>di</strong> storia e memorie<br />

del passato per una sera in versione<br />

“salottiera”. A fare gli onori <strong>di</strong> casa <strong>la</strong><br />

<strong>Provincia</strong> e l’Aapit, che, in col<strong>la</strong>borazione<br />

con il Comune <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, nove<br />

comuni del territorio, <strong>la</strong> Soprintendenza<br />

ai Beni culturali <strong>la</strong> Regione, l’Ati Federico<br />

II e l’associazione “Amici dei musei<br />

siciliani”, hanno aperto le porte al<br />

pubblico in 23 musei, dalle 19 <strong>di</strong> sabato<br />

14 all’01 <strong>di</strong> domenica 15 maggio.<br />

L’iniziativa, tornata ad accendere un weekend<br />

<strong>di</strong> primavera sul<strong>la</strong> scia del<strong>la</strong> manifestazione<br />

<strong>la</strong>nciata nel ’99 dal Ministero<br />

del<strong>la</strong> cultura francese, ha “arruo<strong>la</strong>to” spazi<br />

archeologici, musei privati, luoghi poco<br />

frequentati dai soliti itinerari turistici,<br />

“santuari” del<strong>la</strong> pittura.<br />

In lizza, a <strong>Palermo</strong>: Pa<strong>la</strong>zzo Abatellis, il<br />

museo archeologico “Salinas”, Pa<strong>la</strong>zzo<br />

Mirto, <strong>la</strong> Soprintendenza del mare, <strong>la</strong> Galleria<br />

d’arte moderna, il Museo internazionale<br />

delle marionette “A.Pasqualino”,<br />

il Museo Gemmel<strong>la</strong>ro, il Museo “I.Mormino-fondazione<br />

Banco <strong>di</strong> Sicilia”, il Museo<br />

del Mare, il Castello del<strong>la</strong> Zisa, il Museo<br />

del Risorgimento, Pa<strong>la</strong>zzo Asmundo;<br />

in provincia, il Museo del giocattolo<br />

(Bagheria), <strong>la</strong> Galleria civica “G.Scior-


La giunta<br />

otto le stelle<br />

La Soprintendenza del Mare a <strong>Palermo</strong><br />

e a destra l’Antiquarium <strong>di</strong> Solunto<br />

L’INIZIATIVA<br />

tino” (Monreale), il museo “Minà Palumbo”<br />

e il Museo civico comunale (Castelbuono),<br />

il Museo D’Aumale (Terrasini),<br />

il Museo “Mandralisca” (Cefalù),<br />

il museo del<strong>la</strong> Targa Florio (Collesano),<br />

l’Antiquarium “Himera” (Campofelice<br />

<strong>di</strong> Roccel<strong>la</strong>) l’Antiquarium “Solunto”<br />

(Santa F<strong>la</strong>via), il Museo Civico etnoantropologico<br />

e il Museo dell’Orologio<br />

“P.Scibetta” (Bisacquino), inaugurato proprio<br />

in occasione del<strong>la</strong> “Notte dei musei”.<br />

Bottega del<strong>la</strong> storica <strong>di</strong>nastia <strong>di</strong> orologiai<br />

Scibetta, alle prese con i misteri e gli ingranaggi<br />

del tempo dal 1830, espone gli<br />

strumenti, i materiali, <strong>la</strong> vecchia fonderia,<br />

gli esemp<strong>la</strong>ri più originali e innovativi.<br />

E tante belle intuizioni, frutto <strong>di</strong> un’<br />

atavica saggezza artigianale. L’ombelico<br />

del mondo può avere davvero <strong>la</strong>titu<strong>di</strong>ni<br />

oziose.<br />

“Dopo il successo <strong>di</strong> questa iniziativa–<br />

sottolinea il Presidente dell’Aapit Salvatore<br />

Sammartano – stiamo <strong>la</strong>vorando per<br />

rendere sempre fruibili i siti museali in<br />

fasce orarie più accessibili per i turisti<br />

ma anche per i citta<strong>di</strong>ni del territorio”.<br />

F.C.<br />

33


34<br />

BREVI<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Sant’Elia e il Guggenheim<br />

Si riparte con <strong>la</strong> concessione<br />

al<strong>la</strong> Fondazione <strong>di</strong> New York<br />

La Giunta presieduta da Francesco Musotto<br />

ha ritirato l’atto deliberativo che era<br />

in <strong>di</strong>scussione in Consiglio provinciale,<br />

re<strong>la</strong>tivo allo statuto del<strong>la</strong> Fondazione S.<br />

Elia, contestualmente ha deciso <strong>la</strong> concessione<br />

<strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo S. Elia al<strong>la</strong> Fondazione<br />

Solomon R. Guggenheim <strong>di</strong> New<br />

York in comodato d’uso con oneri.<br />

“E’ una decisione – sottolinea Musotto –<br />

che servirà al raggiungimento <strong>di</strong> uno dei<br />

principali obbiettivi del mio programma<br />

elettorale, vale a <strong>di</strong>re <strong>la</strong> presenza a <strong>Palermo</strong><br />

del Museo Guggenheim, accelerando<br />

l’intera operazione”.<br />

“Non c’è dubbio – continua Musotto –<br />

che <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> un ente pubblico all’interno<br />

del museo sarebbe stato un elemento<br />

importante per il nostro territorio,<br />

un segnale <strong>di</strong> efficienza che avrebbe dato<br />

l’esempio in tutta Italia. Ma ci è sembrato<br />

più importante impe<strong>di</strong>re che tutto<br />

naufragasse sotto i colpi delle specu<strong>la</strong>zioni<br />

politiche”.<br />

Il ritiro del<strong>la</strong> delibera da parte del Presidente<br />

Musotto ha fermato l’acceso <strong>di</strong>battito<br />

che si era sviluppato in Consiglio<br />

provinciale e che aveva visto il centrosinistra<br />

partico<strong>la</strong>rmente critico in merito<br />

agli obiettivi del<strong>la</strong> Fondazione. Il<br />

centrodestra, pur con qualche <strong>di</strong>stinguo,<br />

aveva invece appoggiato l’atto deliberativo.<br />

Valle del Torto<br />

Il ricamo, opportunità <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro<br />

Per 40 donne <strong>di</strong> alcuni comuni del<strong>la</strong> Valle<br />

del Torto si aprono le porte del<strong>la</strong> picco<strong>la</strong><br />

impren<strong>di</strong>toria con <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong><br />

avviare <strong>la</strong> commercializzazione <strong>di</strong> ricami<br />

artistici all’estero. Di età compresa<br />

tra i 25 e i 50 anni, le signore <strong>di</strong> Montemaggiore<br />

Belsito, Aliminusa, Cerda, Sciara,<br />

Caccamo e Alia, per circa tre mesi,<br />

hanno seguito un corso <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong><br />

arte applicata al ricamo, secondo il progetto<br />

finanziato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, assessorato<br />

alle Attività produttive guidato da<br />

Nico<strong>la</strong> Vernuccio. In tutto 210 ore, 140<br />

Tra moda e corallo l’Ipsia “Me<strong>di</strong>”<br />

chiude in bellezza l’anno sco<strong>la</strong>stico<br />

<strong>di</strong> pratica e 70 <strong>di</strong> teoria, seguendo le in<strong>di</strong>cazioni<br />

delle ricamatrici tra<strong>di</strong>zionali<br />

del<strong>la</strong> Valle del Torto che fanno parte dell’associazione<br />

“Arte del ricamo”, presieduta<br />

da Giuseppina Gullo. “Abbiamo<br />

La giunta<br />

Una gioiosa kermesse tra, moda, musica, danza e teatro che ha coinvolto gli studenti<br />

dell’Ipsia “Enrico Me<strong>di</strong>” nel<strong>la</strong> cerimonia <strong>di</strong> chiusura dell’anno sco<strong>la</strong>stico<br />

nel pa<strong>di</strong>glione Ducrot ai Cantieri culturali del<strong>la</strong> Zisa. Momento centrale del<strong>la</strong> manifestazione,<br />

il defilèe organizzato grazie al contributo dell’assessorato provinciale<br />

alle Attivitàproduttive<br />

guidato<br />

da Nico<strong>la</strong> Vernuccio.Settantadue<br />

capi<br />

d’abbigliamento<br />

per<br />

“mattina”,<br />

“cocktail”,<br />

“sera” realizzati<br />

dalle stesse<br />

ragazze<br />

che, in 60,<br />

hanno sfi<strong>la</strong>to<br />

presentando<br />

le loro creazioni.<br />

“ Le studentesse – sottolinea <strong>la</strong> <strong>di</strong>rigente sco<strong>la</strong>stica Adriana Bongiorno –<br />

hanno indossato anche gli accessori <strong>di</strong> moda , sempre da loro realizzati durante<br />

lo svolgimento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>dattiche e tirocini <strong>di</strong> alternanza scuo<strong>la</strong> – <strong>la</strong>voro con<br />

coralli, pietre dure, strass e perline. Ma nel<strong>la</strong> manifestazione abbiamo voluto <strong>la</strong><br />

partecipazione <strong>di</strong> tutti i nostri studenti che si sono impegnati, ad esempio, nello<br />

spettacolo teatrale e nello staff tecnico per le luci”. Al<strong>la</strong> serata “Moda e corallo”<br />

, coor<strong>di</strong>nata dal<strong>la</strong> professoressa Rossel<strong>la</strong> Lo Bianco, hanno assistito 600<br />

spettatori che hanno potuto anche ammirare performance <strong>di</strong> danza moderna e<br />

c<strong>la</strong>ssica, teatro con <strong>la</strong> “Leggenda <strong>di</strong> Co<strong>la</strong>pesce”, musica con i brani suonati dagli<br />

stessi studenti dell’Istituto professionale per l’industria e artigianato.<br />

voluto consolidare <strong>la</strong> presenza dell’artigianato<br />

femminile nel tessuto produttivo<br />

del territorio - sottolinea il Presidente del<strong>la</strong><br />

<strong>Provincia</strong> Francesco Musotto - e in un<br />

settore, quello del ricamo siciliano, che<br />

oggi può davvero salire al<strong>la</strong> ribalta, anche<br />

nel campo del<strong>la</strong> moda, grazie a puntali<br />

promozioni e adeguate strategie”.<br />

“Tutte operazioni - aggiunge l’assessore<br />

Vernuccio che con il consigliere provinciale<br />

Franco Muscarel<strong>la</strong> ha preso parte<br />

al<strong>la</strong> cerimonia <strong>di</strong> chiusura del corso<br />

nel<strong>la</strong> sede <strong>di</strong> via Maria degli Angeli a<br />

Montemaggiore Belsito - che potranno<br />

combattere <strong>la</strong> <strong>di</strong>soccupazione e portare<br />

un’economia <strong>di</strong> stampo locale a trasformarsi<br />

in un processo <strong>di</strong> marketing <strong>di</strong> più<br />

ampio respiro”.


La giunta<br />

Gli olii <strong>di</strong> Mo<strong>di</strong>ca fra tra<strong>di</strong>zione<br />

e avanguar<strong>di</strong>a<br />

Da più <strong>di</strong> trent’anni Giuseppe Mo<strong>di</strong>ca – da<br />

Mazara del Vallo, c<strong>la</strong>sse ’53, studente del<strong>la</strong><br />

facoltà <strong>di</strong> Architettura e dell’Accademia<br />

<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze, romano d’adozione<br />

dall’87, intreccia le note <strong>di</strong> una melo<strong>di</strong>a<br />

segreta, lontano da sguar<strong>di</strong> avi<strong>di</strong> e curiosi,<br />

da rumori molesti, da parole assordanti.<br />

Lo ha fatto anche tra le quinte del Loggiato<br />

San Bartolomeo, nel<strong>la</strong> mostra promossa<br />

dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, realizzata da “Eidos” e curata<br />

dal critico d’arte Aldo Gerbino. L’esposizione,<br />

dal titolo L’enigma del tempo e<br />

l’alchimia del<strong>la</strong> luce, è un racconto intimo<br />

e un’antologia in 45 opere, realizzate dal<br />

1989 al 2005, tutte olii su tavo<strong>la</strong>. Come conchiglie,<br />

piccole prigioni dorate per l’eco delle<br />

onde, le opere <strong>di</strong> Mo<strong>di</strong>ca rievocano tratti<br />

dello stile e delle intuizioni tecniche dei<br />

gran<strong>di</strong> maestri del passato, che l’artista siciliano<br />

ha amato, stu<strong>di</strong>ato e interpretato come<br />

materia preziosa del<strong>la</strong> sua ispirazione.<br />

Tra i soggetti più “frequentati” dal pittore,<br />

architetture, donne, scorci <strong>di</strong> natura, un albero<br />

o le dune perfette delle saline, il suo<br />

stesso volto ritratto con gli occhiali e il profilo<br />

appena accennato, l’iso<strong>la</strong> delle ra<strong>di</strong>ci,<br />

rievocata senza retorica, come baluardo del<strong>la</strong><br />

memoria e luogo del<strong>la</strong> metafisica che <strong>di</strong>venta<br />

una sorta <strong>di</strong> unica e grande “città acquatica”<br />

ideale, come scrive il curatore Gerbino.<br />

I ricor<strong>di</strong> nebulosi, le vedute con o senza <strong>la</strong><br />

presenza umana, i pavimenti come mosaici<br />

arabi, le ragazze sinuose, gli “skyline”<br />

impalpabili sono le tappe <strong>di</strong> un viaggio tra<br />

tra<strong>di</strong>zione e avanguar<strong>di</strong>a.<br />

Con Mo<strong>di</strong>ca – ha annunciato il presidente<br />

Musotto – il ciclo <strong>di</strong> mostre del Loggiato si<br />

avvicina al capolinea, prima dell’ultima esposizione,<br />

in programma all’inizio dell’estate,<br />

e del<strong>la</strong> chiusura in vista dei <strong>la</strong>vori <strong>di</strong> restauro.<br />

I saloni dell’ex ospedale <strong>di</strong> Porta Felice<br />

ritroveranno funzionalità ed eleganza<br />

con nuovi impianti e una cospicua manutenzione<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />

Intanto, gli appuntamenti più prestigiosi<br />

con <strong>la</strong> creatività contemporanea saranno<br />

ospitati a Pa<strong>la</strong>zzo Fernandez, <strong>di</strong> nuovo sede<br />

dell’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />

Sarà un “trasloco” momentaneo, da luglio<br />

a <strong>di</strong>cembre, dal mare all’ex piana del fiume.<br />

F.C.<br />

MOSTRE<br />

De<strong>di</strong>cato a Bagheria, firmato Mario Liga<br />

Una lunga storia d’amore<br />

con Bagheria racchiusa per<br />

<strong>la</strong> prima volta in un’antologica<br />

a <strong>Palermo</strong>. Rimarrà in<br />

allestimento fino al 25 giugno<br />

a pa<strong>la</strong>zzo Sc<strong>la</strong>fani, messo<br />

a <strong>di</strong>sposizione dal Comando<br />

Militare Autonomo<br />

del<strong>la</strong> Sicilia, <strong>la</strong> mostra <strong>di</strong> Mario<br />

Liga, c<strong>la</strong>sse ’34, pittore<br />

nato e cresciuto nel<strong>la</strong> città<br />

dei pa<strong>la</strong>zzi baronali, dei sogni,<br />

dei visionari, che ha dato<br />

ra<strong>di</strong>ci e ispirazione ad altri<br />

gran<strong>di</strong> personaggi siciliani<br />

del<strong>la</strong> cultura, da Guttuso<br />

e Buttitta a Tornatore.<br />

E’ proprio Guttuso, che per Liga fu maestro, estimatore e amico, sembra essere<br />

<strong>la</strong> coscienza e il Virgilio <strong>di</strong> questa esposizione, 40 anni <strong>di</strong> emozioni, riflessioni,<br />

suggestioni de<strong>di</strong>cate a Bagheria ma magistralmente forgiate come<br />

le spirali <strong>di</strong> un’unica, vibrante idea sul<strong>la</strong> Sicilia, un po’ oscura un po’ accecante,<br />

terra del mito, delle contrad<strong>di</strong>zioni, del<strong>la</strong> passione, ma anche dell’oltraggio<br />

(Liga fu in prima linea nel denunciare lo scempio <strong>di</strong> Monte Catalfano).<br />

La mostra, sostenuta dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> e organizzata dal<strong>la</strong> C.g.s. <strong>di</strong> Stefano Pulvirenti,<br />

è naturalmente un libro aperto per chi conosce l’artista - molto amato<br />

anche fuori dai confini italiani ed europei - ma par<strong>la</strong> anche <strong>la</strong> lingua dei profani,<br />

fatta <strong>di</strong> paesaggi, negli occhi e nel<strong>la</strong> memoria, <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro e fatica, <strong>di</strong> spazi domestici<br />

che raccontano il quoti<strong>di</strong>ano con uno stile moderno e genuino.<br />

Settanta opere, quasi tutte realizzate con tecnica ad olio su te<strong>la</strong> o vetro, documentano<br />

dagli esor<strong>di</strong> nel ’65 alle contaminazioni con gli ambienti del<strong>la</strong> cultura<br />

bagherese e romana degli anni ’70, fino agli ultimi anni, e testimoniano l’incrol<strong>la</strong>bile<br />

fede del pittore nelle risorse dell’arte, in equilibrio tra creatività e<br />

concretezza, tra talento e impegno civile. Nei quadri <strong>di</strong> Liga c’è tutta <strong>la</strong> ricchezza<br />

del colore, tramandata dai fratelli Ducato, maestri del carretto siciliano,<br />

ma anche l’evasione <strong>di</strong> una simbiosi intima e partico<strong>la</strong>re con <strong>la</strong> natura.<br />

35


36<br />

STRADE PROVINCIALI<br />

Viabilità e pubblicità<br />

arriva il rego<strong>la</strong>mento<br />

Uno strumento normativo che detta con<strong>di</strong>zioni e modalità<br />

per <strong>la</strong> collocazione del<strong>la</strong> cartellonistica lungo <strong>la</strong> rete viaria,<br />

garantendo <strong>la</strong> sicurezza e favorendo <strong>la</strong> promozione<br />

delle attività impren<strong>di</strong>toriali<br />

Due cartelloni pubblicitari lungo <strong>la</strong> viabilità provinciale. Sopra lungo <strong>la</strong> S.P. 5<br />

(zona Piana degli Albanesi) - sotto alle porte <strong>di</strong> Valledolmo nel<strong>la</strong> S.P. 8<br />

La giunta<br />

La <strong>Provincia</strong> rego<strong>la</strong>menta <strong>la</strong> cartellonistica<br />

pubblicitaria nelle<br />

strade provinciali. Con un documento<br />

approvato dal Consiglio provinciale,<br />

l’assessorato al<strong>la</strong> viabilità si<br />

è dotato <strong>di</strong> uno strumento con il quale<br />

rego<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zioni e modalità per <strong>la</strong> collocazione<br />

<strong>di</strong> cartelloni pubblicitari lungo<br />

le strade che ha in gestione, circa<br />

330 per un totale <strong>di</strong> 2200 chilometri.<br />

“Seguendo quanto <strong>di</strong>sposto dal co<strong>di</strong>ce<br />

del<strong>la</strong> strada – ha spiegato il presidente<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Francesco Musotto<br />

– abbiamo rego<strong>la</strong>to <strong>la</strong> cartellonistica,<br />

per due fondamentali motivi: garantire<br />

<strong>la</strong> sicurezza<br />

degli automobilisti<br />

che potrebbero<br />

essere <strong>di</strong>sturbati<br />

da affissioni<br />

troppo<br />

invadenti o pericolose<br />

per <strong>la</strong><br />

loro collocazione<br />

e al tempo<br />

stesso mettere a<br />

<strong>di</strong>sposizione degliimpren<strong>di</strong>to-<br />

Filippo Cangemi<br />

ri un’opportunità <strong>di</strong> promozione delle<br />

loro attività attraverso una razionale<br />

e rego<strong>la</strong>mentata cartellonistica stradale.<br />

Uno strumento <strong>di</strong> fondamentale importanza<br />

per lo sviluppo economico del<br />

territorio”.<br />

Il testo che richiama <strong>la</strong> normativa nazionale<br />

impone le caratteristiche fondamentali<br />

che devono avere le pubblicità<br />

nelle strade. I colori, il tipo <strong>di</strong> illuminazioni,<br />

<strong>la</strong> <strong>di</strong>stanza minima del<br />

margine del<strong>la</strong> carreggiata, le <strong>di</strong>mensioni<br />

e i punti dove non possono essere<br />

collocate, come ad esempio in prossimità<br />

<strong>di</strong> curve o nei bivi.<br />

“Nel nostro rego<strong>la</strong>mento – ha aggiunto<br />

l’assessore al<strong>la</strong> viabilità Filippo Cangemi<br />

– abbiamo previsto un adeguato<br />

periodo <strong>di</strong> tempo per dare <strong>la</strong> possibilità<br />

a tutti quelli che hanno già instal<strong>la</strong>to<br />

i cartelloni <strong>di</strong> mettersi in rego<strong>la</strong>.<br />

Per questo motivo abbiamo già<br />

avviato un censimento degli impianti<br />

già esistenti, che ci servirà per avere<br />

un più chiaro quadro del<strong>la</strong> situazione<br />

e per <strong>la</strong> stima del<strong>la</strong> tariffazione,<br />

che comprende una quota per occu-


La giunta<br />

pazione del suolo pubblico e i <strong>di</strong>ritti<br />

<strong>di</strong> pubblicità.”<br />

La rego<strong>la</strong>mentazione del<strong>la</strong> cartellonistica<br />

pubblicitaria nelle strade provinciale<br />

si artico<strong>la</strong> su due piani, <strong>la</strong> tariffazione<br />

del<strong>la</strong> pubblicità, stabilita<br />

dal<strong>la</strong> Giunta, che varia a seconda del<strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>mensione, del<strong>la</strong> tipologia <strong>di</strong> cartellone<br />

e del luogo dove viene collocato,<br />

e una seconda quota, approvata<br />

dal Consiglio provinciale che riguarda<br />

l’eventuale l’occupazione del suolo<br />

pubblico. Questa seconda quota<br />

verrà calco<strong>la</strong>ta in percentuale sul<strong>la</strong> tariffa.<br />

In futuro in base all’offerta <strong>di</strong> mercato<br />

al <strong>Provincia</strong> valuterà l’ipotesi dell’istituzione<br />

<strong>di</strong> fasce <strong>di</strong> tariffa per tipologia<br />

<strong>di</strong> strada e <strong>di</strong> collocazione dei<br />

cartelli.<br />

Fabio G. Aiova<strong>la</strong>sit<br />

STRADE PROVINCIALI<br />

Le norme in tema <strong>di</strong> affissioni e cartelli pubblicitari<br />

Icartelli e le insegne fuori dai centri abitati non devono superare <strong>la</strong> superficie <strong>di</strong> 6 m 2 , mentre quelli posti in aderenza ai<br />

fabbricati possono raggiungere i 20 m 2 . Le sagome e i colori (in partico<strong>la</strong>re il rosso) dei cartelli e delle insegne d’esercizio<br />

non devono generare confusione con <strong>la</strong> segnaletica stradale. Il bordo inferiore delle insegne deve essere posto ad<br />

almeno 1,5 m dal marciapiede; quello degli striscioni e delle locan<strong>di</strong>ne posizionati al <strong>di</strong> sopra del<strong>la</strong> carreggiata, deve essere<br />

posto ad almeno 5,1 m rispetto al piano del<strong>la</strong> stessa.<br />

Le insegne <strong>di</strong> esercizio e gli altri mezzi pubblicitari luminosi non possono avere luce intermittente, né <strong>di</strong> intensità luminosa<br />

superiore a 150 candele per m?. Attenzione deve essere posta ai colori rosso e verde in prossimità <strong>di</strong> incroci, ne è vietato<br />

l’uso fuori dai centri abitati.<br />

Fuori e dentro i centri abitati, è consentita l’affissione <strong>di</strong> manifesti esclusivamente su supporti. Fuori dai centri abitati e nei<br />

tratti <strong>di</strong> strade extraurbane per i quali è imposto un limite <strong>di</strong> velocità non superiore a 50 km/h, il posizionamento <strong>di</strong> cartelli,<br />

<strong>di</strong> insegne <strong>di</strong> esercizio e <strong>di</strong> altri mezzi pubblicitari può essere effettuato nel rispetto delle seguenti <strong>di</strong>stanze minime: 3 m dal<br />

limite del<strong>la</strong> carreggiata; 100 m dagli altri cartelli e mezzi pubblicitari; 250 m prima dei segnali stradali <strong>di</strong> pericolo e <strong>di</strong> prescrizione;<br />

150 m prima dei segnali <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazione; 100 m dal punto <strong>di</strong> tangenza delle curve; 250 m prima delle intersezioni;<br />

100 m dopo le intersezioni; 200 m dagli imbocchi delle gallerie.<br />

I cartelli, le insegne <strong>di</strong> esercizio e gli altri mezzi pubblicitari fuori dai centri abitati, sono vietati nei seguenti punti: sulle corsie<br />

esterne alle carreggiate; in corrispondenza <strong>di</strong> incroci; in curva; sulle scarpate; in corrispondenza dei raccor<strong>di</strong>; sui ponti<br />

e sottoponti non ferroviari; sui cavalcavia e loro rampe; sui parapetti, sulle barriere <strong>di</strong> sicurezza.<br />

I cartelli, le insegne <strong>di</strong> esercizio e altri mezzi pubblicitari entro i centri abitati, devono essere collocati nel rispetto delle seguenti<br />

<strong>di</strong>stanze minime: 50 m lungo le strade urbane <strong>di</strong> scorrimento, 30 m lungo le strade locali prima dei segnali <strong>di</strong> pericolo<br />

e <strong>di</strong> prescrizione, dei semafori e degli incroci; 25 m dagli altri cartelli e mezzi pubblicitari; 100 m dagli imbocchi delle<br />

gallerie.<br />

I segni orizzontali pubblicitari sono ammessi unicamente: all’interno <strong>di</strong> aree ad uso pubblico <strong>di</strong> pertinenza industriale o commerciale;<br />

lungo il percorso <strong>di</strong> manifestazioni sportive o su aree delimitate, destinate allo svolgimento <strong>di</strong> manifestazioni <strong>di</strong><br />

vario genere.<br />

L’ esposizione <strong>di</strong> striscioni, locan<strong>di</strong>ne e stendar<strong>di</strong> è ammessa per <strong>la</strong> promozione <strong>di</strong> manifestazioni e spettacoli. Essa è limitata<br />

al periodo <strong>di</strong> svolgimento dell’evento a cui si riferisce, oltre che al<strong>la</strong> settimana precedente e alle 24 ore successive allo<br />

stesso. Fuori dai centri abitati è vietata <strong>la</strong> collocazione <strong>di</strong> cartelli e altri mezzi pubblicitari a messaggio variabile, il cui periodo<br />

<strong>di</strong> variabilità sia inferiore a 5 minuti. Sono vietati i messaggi pubblicitari sui bor<strong>di</strong> dei marciapie<strong>di</strong> e dei cigli stradali.<br />

Per ulteriori precisazioni si rinvia al co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> strada.<br />

Frana sul<strong>la</strong> Alia-Montemaggiore<br />

Intesa <strong>Provincia</strong>-Comune<br />

Una soluzione provvisoria che garantirà però <strong>la</strong> riapertura al transito del<strong>la</strong> strada<br />

provinciale 7 Alia – Montemaggiore.<br />

E’ questo l’accordo sig<strong>la</strong>to tra l’assessore al<strong>la</strong> viabilità Filippo Cangemi e il sindaco<br />

<strong>di</strong> Alia per provvedere ad una prima sistemazione dell’arteria viaria. La <strong>Provincia</strong><br />

si occuperà del<strong>la</strong> fornitura del materiale per <strong>la</strong> sistemazione del <strong>di</strong>ssesto.<br />

Il Comune con i suoi operai e con le ruspe provvederà al<strong>la</strong> sistemazione più opportuna<br />

del materiale fornito dall’Amministrazione <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo Comitini. Il ce<strong>di</strong>mento<br />

del<strong>la</strong> strada ha causato il rischio <strong>di</strong> iso<strong>la</strong>mento del<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> comunità abitativa<br />

che si trovava nel<strong>la</strong> zona.<br />

“Nel piano triennale per il 2005 - ha spiegato l’assessore al<strong>la</strong> viabilità Filippo Cangemi<br />

– abbiamo un progetto esecutivo <strong>di</strong> un milione e 350 mi<strong>la</strong> euro, per il ripristino<br />

dei tratti franati nel<strong>la</strong> strada provinciale 7 nel<strong>la</strong> zona <strong>di</strong> Alia”.<br />

I <strong>la</strong>vori prevedono <strong>la</strong> bonifica del costone roccioso, da dove cadono pericolosi<br />

massi e terriccio, il consolidamento <strong>di</strong> un ponte in muratura e delle opere <strong>di</strong> rinforzo<br />

del fondo dove grava il corpo stradale. Teli sintetici ad alta resistenza avranno<br />

il compito <strong>di</strong> trattenere il terreno e consentiranno il drenaggio delle acque.<br />

37


38<br />

L’INDAGINE<br />

Piccole e me<strong>di</strong>e imprese<br />

La giunta<br />

<strong>la</strong> scommessa per lo sviluppo<br />

Un’analisi del comparto produttivo in provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />

illustrata in un volume promosso dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, evidenzia<br />

lo stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà del settore, ma anche<br />

le sue gran<strong>di</strong> potenzialità. Le iniziative <strong>di</strong> pa<strong>la</strong>zzo Comitini<br />

per invertire il trend negativo<br />

Un ‘analisi del tessuto economico<br />

del<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> costituito<br />

in prevalenza da piccole e<br />

me<strong>di</strong>e imprese che evidenzia<br />

i punti <strong>di</strong> debolezza<br />

e suggerisce alcune<br />

soluzioni per far fronte nei<br />

prossimi anni al<strong>la</strong> già<br />

massiccia concorrenza<br />

delle province più sviluppate<br />

e dei Paesi esteri. C’è<br />

tutto questo nel libro “<strong>Palermo</strong><br />

Produttiva- il comparto<br />

produttivo delle piccole<br />

e me<strong>di</strong>e imprese<br />

del<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>”<br />

e<strong>di</strong>to da Gruppo<br />

E<strong>di</strong>toriale Panastu<strong>di</strong>o,<br />

scritto da Alessandro<br />

Mauceri e patrocinato dall’assessorato<br />

Attività Produttive del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />

La provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong><br />

crescente competitività e produttività <strong>di</strong>mostrata<br />

sia dai paesi a basso costo del <strong>la</strong>voro<br />

sia dai paesi tecnologicamente più<br />

avanzati, ha mostrato una grave stagnazione<br />

del<strong>la</strong> capacità produttiva e ha finito<br />

per perdere rilevanti quote <strong>di</strong> mercato che<br />

in pochi anni sono <strong>di</strong>minuite <strong>di</strong> oltre il 30%<br />

su base nazionale.<br />

Le cause <strong>di</strong> questo rallentamento sono da<br />

ricercarsi nel<strong>la</strong> mancanza <strong>di</strong> infrastrutture,<br />

nel<strong>la</strong> sfiducia del<strong>la</strong> ricerca del <strong>la</strong>voro da<br />

parte dei <strong>di</strong>soccupati, del <strong>di</strong>ffondersi del <strong>la</strong>-<br />

voro sommerso, nel<strong>la</strong> poca preparazione<br />

dei <strong>di</strong>soccupati, nel<strong>la</strong> poca coesione delle<br />

imprese.<br />

Il libro “<strong>Palermo</strong> Produttiva”<br />

evidenzia ed<br />

analizza ognuna <strong>di</strong><br />

queste cause con novizia<br />

<strong>di</strong> statistici e <strong>di</strong><br />

riferimenti incrociati<br />

con i dati <strong>di</strong> altri paesi.<br />

Giungendo al<strong>la</strong> conclusione<br />

che le piccole<br />

e me<strong>di</strong>e imprese<br />

sono concentrate in<br />

settori come il commercio<br />

o il turismo<br />

pur avendo un valore<br />

aggiunto inferiore a<br />

quello creato da imprese<br />

manifatturiere.<br />

Nel libro viene sottolineato come le scelte<br />

strategiche rivolte allo sviluppo del<strong>la</strong> provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> nei prossimi anni dovrebbero<br />

essere imperniate sul<strong>la</strong> coscienza<br />

che il comparto produttivo <strong>di</strong> un territorio<br />

(piccole e me<strong>di</strong>e imprese), con tutti i suoi<br />

<strong>di</strong>fetti, rappresenta una delle principali risorse<br />

del nostro territorio.<br />

Anche l’assessore alle Attività Produttive<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> Nico<strong>la</strong> Vernuccio<br />

è del<strong>la</strong> stessa opinione, e nel<strong>la</strong> premessa<br />

del libro afferma che”<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

nell’ambito delle sue prerogative istituzionali,<br />

ha avviato azioni politiche ed amministrative<br />

tese ad esaltare il ruolo delle pic-<br />

cole imprese<br />

produttive ed ad<br />

invertire il trend<br />

negativo, adottando<br />

strumenti<br />

che permettano<br />

loro <strong>di</strong> conquistare<br />

nuovi mercati<br />

e a riacquistare<br />

il ruolo, Nico<strong>la</strong> Vernuccio<br />

anche sociale, che spetta loro”.<br />

Quali azioni sono già state avviate e per<br />

quali risultati si sta <strong>la</strong>vorando?<br />

” La strategia del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> – afferma<br />

Vernuccio - è cambiata, puntiamo soprattutto<br />

a far visitare le aziende ai buyers internazionali.<br />

Questo ci permette <strong>di</strong> coinvolgere<br />

un gran numero <strong>di</strong> aziende <strong>di</strong> piccole<br />

e me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni e <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare <strong>la</strong><br />

richiesta in termini <strong>di</strong> quantità dei buyers.<br />

Il prossimo incontro sarà tra il settore argentiero<br />

ed il mercato russo, nel quale uno<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> settore ha rilevato grosso interesse<br />

per i prodotti in argento <strong>di</strong> ottima<br />

qualità, cosa che i nostri produttori realizzano.<br />

Molte azioni sono rivolte all’internazionalizzazione<br />

delle nostre imprese sia dal<br />

punto <strong>di</strong> vista incoming che outgoing.<br />

Ad esempio abbiamo realizzato e stiamo<br />

<strong>la</strong>vorando per altri settori al<strong>la</strong> partecipazione<br />

<strong>di</strong> fiere specializzate nazionali ed<br />

estere acquisendo come <strong>Provincia</strong> uno spazio<br />

nel quale ospitare le piccole imprese<br />

che da sole non riescono ad entrare<br />

Incentiviamo <strong>la</strong> costituzione <strong>di</strong> consorzi all’estero,<br />

stiamo <strong>la</strong>vorando per <strong>la</strong> costituzione<br />

<strong>di</strong> un fondo chiuso per le piccole e<br />

me<strong>di</strong>e imprese.Ci poniamo come promotori<br />

<strong>di</strong> iniziative che riescano a far emergere<br />

le nostre piccole e me<strong>di</strong>e imprese sui<br />

mercati nazionali ed esteri, puntando sui<br />

mercati <strong>di</strong> nicchia e sull’unione delle stesse<br />

imprese.”<br />

Valentina Bruno


La giunta<br />

Servizio idrico,<br />

gestione complessa<br />

Prosegue il <strong>di</strong>fficile iter per in<strong>di</strong>viduare il soggetto<br />

che si occuperà del ciclo dell’acqua a <strong>Palermo</strong> e provincia.<br />

ph Bellomo<br />

La conferenza dei sindaci dell’Ato<br />

idrico non ha ancora definito le procedure<br />

per affidare ad un unico gestore<br />

il servizio idrico integrato e nel frattempo<br />

si avvicina velocemente <strong>la</strong> scadenza<br />

fissata per il 31 luglio, termine ultimo<br />

per l’impegno degli interventi strutturali<br />

urgenti che ammontano a 400 milioni <strong>di</strong><br />

euro, <strong>di</strong> cui 250 a fondo perduto dell’Unione<br />

europea. Per uscire dall’empasse delle<br />

mille proposte politicamente incompatibili<br />

tra loro, il presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />

Francesco Musotto, per scongiurare<br />

il rischio <strong>di</strong> perdere il finanziamento, aveva<br />

visto approvata dall’Assemblea <strong>la</strong> sua<br />

proposta <strong>di</strong> istituire un tavolo tecnico che<br />

valutasse le strade percorribili per giungere<br />

in breve tempo all’in<strong>di</strong>viduazione del<br />

soggetto gestore. Su una rosa <strong>di</strong> proposte<br />

e<strong>la</strong>borate dal tavolo con i rappresentanti<br />

<strong>di</strong> piccoli e grossi comuni, e soprattutto<br />

dal<strong>la</strong> Regione siciliana, con l’ingegnere<br />

Rosario Mazzo<strong>la</strong>, profondo conoscitore<br />

del<strong>la</strong> legge Galli, <strong>la</strong> Conferenza dei sindaci<br />

avrebbe dovuto decidere una delle<br />

proposte.<br />

A metà maggio in occasione del<strong>la</strong> riunione<br />

convocata per <strong>la</strong> decisione finale , al<strong>la</strong><br />

quale era presente anche l’assessore alle risorse<br />

idriche Raffaele Loddo, non si è raggiunto<br />

un accordo. Il Tavolo ha in<strong>di</strong>viduato<br />

e illustrato le due ipotesi ottimali per l’affidamento,<br />

ma <strong>la</strong> Conferenza dei sindaci si<br />

è trovata ancora una volta bloccata su un<br />

<strong>di</strong>scutibile sistema <strong>di</strong> votazione che richiede<br />

sia <strong>la</strong> maggioranza numerica dei sindaci<br />

che quel<strong>la</strong> in millesimi.<br />

La prima proposta e<strong>la</strong>borata dal tavolo tecnico,<br />

<strong>la</strong> più snel<strong>la</strong> come sostenuto dal rappresentante<br />

del<strong>la</strong> Regione Rosario Mazzo<strong>la</strong>,<br />

prevedeva <strong>di</strong> riattivare l’iter del<strong>la</strong> trattativa<br />

privata, recentemente sospeso, rimodu<strong>la</strong>ndo<br />

alcune parti del bando. Un percorso<br />

in linea con le in<strong>di</strong>cazioni espresse<br />

dal<strong>la</strong> maggior parte dei sindaci fin dal<strong>la</strong> costituzione<br />

dell’Ato. La seconda proposta,<br />

sostenuta dal Comune <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> che rappresenta<br />

400 millesimi, chiedeva invece <strong>di</strong><br />

creare una società pubblica tra tutti i Comuni<br />

per poi effettuare una gara ad evi-<br />

ATO<br />

denza pubblica per <strong>la</strong> ricerca <strong>di</strong> un partner<br />

tecnico, <strong>di</strong>videndo anche <strong>la</strong> gestione del<br />

servizio da quel<strong>la</strong> degli investimenti con<br />

fon<strong>di</strong> Ue. Quest’ultimo percorso, molto<br />

più artico<strong>la</strong>to come ha spiegato Mazzo<strong>la</strong>,<br />

sarebbe dovuto passare da tutti e 82 i Consigli<br />

comunali per l’approvazione del<strong>la</strong> società<br />

e prevedeva il coinvolgimento del<strong>la</strong><br />

Cassa depositi e prestiti. In più <strong>la</strong> stesura<br />

del bando e tanti altri passaggi obbligati,<br />

che avrebbero necessitato <strong>di</strong> tempi lunghi.<br />

In votazione, <strong>la</strong> prima proposta, riattivare<br />

semplicemente <strong>la</strong> trattativa<br />

privata, ha ottenuto<br />

39 si, su 49 presenti<br />

ma è stata respinta<br />

nonostante <strong>la</strong> maggioranza<br />

numerica, in<br />

base appunto al conteggio<br />

dei millesimi,<br />

che non erano sufficienti.<br />

Respinta anche <strong>la</strong> se-<br />

Raffaele Loddo<br />

conda proposta sostenuta<br />

dal Comune <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, che ha ottenuto<br />

so<strong>la</strong>mente due voti favorevoli, quello<br />

dello stesso Comune e <strong>di</strong> Altavil<strong>la</strong> Milicia.<br />

Hanno votato no altri due Comuni e<br />

sette si sono astenuti. Nel<strong>la</strong> votazione del<strong>la</strong><br />

seconda proposta, tra l’altro, è venuto a<br />

mancare il numero legale e <strong>la</strong> seduta è stata<br />

sciolta.<br />

L’esito del<strong>la</strong> seduta è stato trasmesso al<strong>la</strong><br />

Regione siciliana per gli adempimenti conseguenziali.<br />

“Mi rammarico del fatto – ha<br />

sottolineato Musotto – che <strong>la</strong> prima proposta,<br />

malgrado avesse avuto il parere favorevole<br />

del<strong>la</strong> maggioranza numerica dei<br />

Comuni, sia stata bloccata dal meccanismo<br />

del<strong>la</strong> maggioranza millesimale. Visto che<br />

anche quel<strong>la</strong> alternativa ha avuto appena<br />

due voti “si”. L’elemento <strong>di</strong> maggiore<br />

preoccupazione, a mio parere, rimane il<br />

rischio <strong>di</strong> perdere i finanziamenti comunitari”.<br />

Un gruppo <strong>di</strong> sindaci intanto ha<br />

chiesto al<strong>la</strong> Cassa depositi e prestiti <strong>la</strong> possibilità<br />

dell’affidamento in house del servizio.<br />

In occasione <strong>di</strong> una riunione convocata<br />

dall’assessore Loddo, i responsabili<br />

del<strong>la</strong> Cassa hanno richiesto ai Comuni<br />

garanzie fideiussorie, che come riconosciuto<br />

anche dal Tavolo tecnico, andrebbero<br />

a gravare sui bi<strong>la</strong>nci dei singoli<br />

Comuni.<br />

Fabio G. Aiova<strong>la</strong>sit<br />

39


40<br />

NOTIZIARIO<br />

Competenze dall’ex catasto ai<br />

comuni - La <strong>Provincia</strong> assicura<br />

l’assistenza<br />

Un tavolo permanente per affrontare il<br />

passaggio <strong>di</strong> competenze dall’Agenzia<br />

del Territorio (l’ex Catasto) ai Comuni,<br />

affidando un ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento al<strong>la</strong><br />

<strong>Provincia</strong>. L’assessore provinciale al<strong>la</strong><br />

Pianificazione territoriale, Fabio Salvatore<br />

Guccione, ha incontrato il <strong>di</strong>rettore<br />

regionale dell’Agenzia del Territorio,<br />

Giuseppe Giarratana, <strong>di</strong>rigenti e funzionari<br />

del<strong>la</strong> stessa Agenzia, i rappresentanti<br />

<strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci comuni del<strong>la</strong> provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>. L’obiettivo, per il quale<br />

sono stati programmati successivi incontri<br />

per coinvolgere nel confronto tutti<br />

gli 82 Comuni del territorio provinciale,<br />

è quello <strong>di</strong> assistere gli uffici comunali<br />

nell’applicazione del<strong>la</strong> legge 311 del<br />

30 <strong>di</strong>cembre 2004, e in partico<strong>la</strong>re nel<br />

passaggio <strong>di</strong> funzioni in passato svolte<br />

dal catasto e che <strong>la</strong> legge affida ora ai Comuni.<br />

“La nuova normativa - sottolinea l’assessore<br />

Guccione - prevede per i comuni<br />

nuove competenze in re<strong>la</strong>zione al censimento<br />

degli immobili, con inevitabili<br />

ricadute anche sul piano fiscale. Come<br />

Amministrazione provinciale abbiamo<br />

dato <strong>la</strong> nostra <strong>di</strong>sponibilità ad accompagnare<br />

i Comuni in questo passaggio che<br />

richiede uno sforzo economico e professionale<br />

non in<strong>di</strong>fferente”.<br />

Pit Alto Belice Corleonese<br />

Finanziato il progetto<br />

<strong>di</strong> e-government<br />

Si chiama “L.A.I.T.” e sta per “Local Advancement<br />

Information and Technology”.<br />

È il progetto <strong>di</strong> e-government pre<strong>di</strong>sposto<br />

dall’Amministrazione provinciale <strong>di</strong><br />

<strong>Palermo</strong> per mettere in rete i soggetti aderenti<br />

al “Pit 19 Alto Belice Corleonese”<br />

e appena finanziato con 305 mi<strong>la</strong> euro<br />

del Por Sicilia. Obiettivo del progetto è<br />

quello <strong>di</strong> favorire lo scambio <strong>di</strong> informazioni<br />

fra gli enti coinvolti ma anche<br />

<strong>di</strong> migliorare l’accesso ai servizi da parte<br />

dei citta<strong>di</strong>ni e delle imprese. Una vera<br />

e propria banca dati del territorio che si<br />

I fornai <strong>di</strong> Bonagia<br />

Un riconoscimento del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

basa prevalentemente sulle informazioni<br />

generate dal Sit (Sistema Informativo<br />

Territoriale) realizzato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />

“Si tratta <strong>di</strong> un progetto estremamente<br />

importante - sottolinea l’assessore al<strong>la</strong><br />

Pianificazione territoriale, Fabio Salvatore<br />

Guccione -<br />

perché consentirà<br />

<strong>di</strong> avvicinare<br />

i citta<strong>di</strong>ni al<strong>la</strong><br />

Pubblica Amministrazionegrazie<br />

ad un sistema<br />

informativo che<br />

permette <strong>di</strong> ottenere<br />

facilmente<br />

risposte. Se gli<br />

operatori pubblici<br />

possono infatti<br />

in<strong>di</strong>viduare velocemente procedure e azioni<br />

che altri soggetti stanno portando avanti,<br />

le risposte ai citta<strong>di</strong>ni saranno più pre-<br />

dentroLa<br />

giunta<br />

Sei fornai del quartiere Bonagia<br />

hanno ottenuto il riconoscimento<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> per<br />

il loro impegno profuso nel settore<br />

del<strong>la</strong> panificazione. Le targhe<br />

sono state consegnate dall’assessore<br />

alle Attività produttive<br />

Nico<strong>la</strong> Vernuccio (nel<strong>la</strong><br />

foto) nell’ambito del<strong>la</strong> X°<br />

e<strong>di</strong>zione del<strong>la</strong> Festa <strong>di</strong> Primavera<br />

che si è conclusa dopo <strong>la</strong><br />

celebrazione del<strong>la</strong> Santa Messa<br />

domenicale da parte del Parroco<br />

Giovanni Basile, nel<strong>la</strong><br />

giornata de<strong>di</strong>cata al<strong>la</strong> Madonna<br />

<strong>di</strong> Pompei. Una manifestazione organizzata dal<strong>la</strong> Parrocchia Maria SS <strong>di</strong> Pompei<br />

con il coinvolgimento <strong>di</strong> un centinaio <strong>di</strong> fedeli nel piazzale antistante <strong>la</strong> Chiesa.<br />

Per <strong>la</strong> prima volta dunque i panificatori del<strong>la</strong> zona hanno avuto l’opportunità <strong>di</strong> partecipare<br />

al<strong>la</strong> Festa <strong>di</strong> Primavera, grazie al contributo dell’assessorato provinciale alle<br />

Attività produttive e, per tutta <strong>la</strong> mattinata, hanno esposto in sei stand i loro prodotti<br />

tipici per <strong>la</strong> degustazione.<br />

“ E’ stato il giusto riconoscimento – ha sottolineato l’assessore Vernuccio – per valorizzare<br />

una categoria, quel<strong>la</strong> dei panificatori, che quoti<strong>di</strong>anamente offre il proprio<br />

contributo per favorire <strong>la</strong> crescita economica e sociale del quartiere seguendo meto<strong>di</strong><br />

naturali e tra<strong>di</strong>zionali nei processi produttivi. Un impegno del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> per cercare<br />

<strong>di</strong> dare visibilità alle produzioni <strong>di</strong> qualità dei panificatori, sfruttando al massimo<br />

le loro vocazioni”.<br />

Fabio Guccione<br />

cise e rapide. Gli stessi privati potranno<br />

accedere al sistema per avere informazioni<br />

<strong>di</strong> vario genere, ad esempio <strong>di</strong> tipo<br />

urbanistico o economico-sociale, con <strong>la</strong><br />

garanzia <strong>di</strong> dati certi e ripetutamente verificati”.<br />

Il sistema sarà artico<strong>la</strong>to per step, attraverso<br />

un flusso <strong>di</strong> informazioni che coinvolgerà<br />

i vari soggetti. Ci sarà anche <strong>la</strong><br />

possibilità <strong>di</strong> accedere alle banche dati <strong>di</strong><br />

tipo normativo. Ai Comuni, nel<strong>la</strong> fase <strong>di</strong><br />

prima applicazione del progetto, sarà fornita<br />

assistenza tecnologica e operativa.<br />

Un processo “alimentare”.<br />

L’assoluzione dell’hamburger<br />

“Tra l’hamburger e il pane e panelle?<br />

Meglio <strong>la</strong> bistecca al<strong>la</strong> fiorentina”. Paro<strong>la</strong><br />

del magistrato Alfonso Giordano, già<br />

primo Presidente del<strong>la</strong> Corte d’Appello,


La giunta dentro<br />

nelle vesti <strong>di</strong> Presidente del<strong>la</strong> Corte che,<br />

al liceo scientifico “Galilei” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />

ha giu<strong>di</strong>cato <strong>la</strong> produzione gastronomica<br />

dei fast food all’americana, posta sul<br />

banco degli imputati in un singo<strong>la</strong>re e<br />

gioiosa simu<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> un “processo”. Un<br />

contrad<strong>di</strong>ttorio tra accusa e <strong>di</strong>fesa, organizzato<br />

dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, rappresentata dal<br />

Presidente Francesco Musotto e dall’assessore<br />

all’Agricoltura Marcello Caruso,<br />

e dall’ Accademia italiana del<strong>la</strong> cucina,<br />

con il delegato <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>- Mondello Antonio<br />

Ravidà.<br />

Salomonica <strong>la</strong> sentenza <strong>di</strong> non condanna,<br />

letta in versi con terzine dantesche dal<br />

Presidente Giordano, con cui, in sostanza,<br />

l’hamburger viene assolto per insufficienza<br />

<strong>di</strong> prove nonostante il duro capo<br />

d’imputazione del Pubblico Ministero,<br />

il procuratore del<strong>la</strong> Repubblica <strong>di</strong> Agrigento<br />

Ignazio De Francisci e del<strong>la</strong> Parte<br />

civile, il Presidente dell’A<strong>di</strong>consum<br />

Sicilia Benedetto Romano, più propensi<br />

per i prodotti del<strong>la</strong> nostra tra<strong>di</strong>zione<br />

culinaria. Ha tenuto così <strong>la</strong> tesi <strong>di</strong>fensiva<br />

dell’avvocato, il penalista Sergio Monaco,<br />

che prima ha fatto ritenere “inatten<strong>di</strong>bili”<br />

dal<strong>la</strong> Corte le <strong>di</strong>chiarazioni del<br />

teste dell’accusa, il giornalista ed esperto<br />

<strong>di</strong> cucina siciliana Gaetano Basile, quin<strong>di</strong><br />

ha concluso <strong>la</strong> sua arringa a <strong>di</strong>fesa “del<br />

cliente americano”, chiedendo l’assoluzione<br />

dell’hamburger, “prodotto gastronomico<br />

colorito ma non partico<strong>la</strong>rmente<br />

dannoso, che si trova in sintonia con i<br />

tempi frenetici dei nostri giorni”.<br />

L’iniziativa del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> e dell’Accademia<br />

italiana del<strong>la</strong> cucina (delegazione<br />

<strong>Palermo</strong> – Mondello) ha voluto così fornire<br />

un contributo, anche con i numerosi<br />

interventi <strong>di</strong> esperti dell’alimentazione,<br />

per agevo<strong>la</strong>re il migliore approccio<br />

delle nuove generazioni a un’alimentazione<br />

sana e corretta. “ La <strong>Provincia</strong> da<br />

tempo – ha sottolineato il Presidente Fran-<br />

cesco Musotto – è attenta alle problematiche<br />

che riguardano i giovani e a quelle<br />

legate ai <strong>di</strong>sturbi del comportamento alimentare<br />

e alle abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita sana. Abbiamo<br />

a tal proposito condotto uno stu<strong>di</strong>o<br />

sulle abitu<strong>di</strong>ni alimentari <strong>di</strong> oltre 10<br />

mi<strong>la</strong> giovani in 20 scuole superiori del<br />

territorio dal quale si evince <strong>la</strong> scarsa attività<br />

fisica e un approccio poco corretto<br />

con il cibo. Un ruolo cruciale per una inversione<br />

<strong>di</strong> rotta potrebbe averlo <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />

nell’educare i giovani ad una migliore<br />

qualità del<strong>la</strong> vita”.<br />

“ Il nostro impegno è rivolto verso <strong>la</strong> ricerca<br />

del<strong>la</strong> qualità e del<strong>la</strong> sicurezza ali-<br />

NOTIZIARIO<br />

Ferruccio Barbera, una vita nel<strong>la</strong> comunicazione<br />

E’ scomparso lo scorso 26 maggio a Roma Ferruccio<br />

Barbera, 53 anni, pubblicitario,esperto <strong>di</strong><br />

marketing, figura molto nota a <strong>Palermo</strong> e non solo<br />

perché era figlio dell’ex Presidente del <strong>Palermo</strong><br />

calcio, Renzo, scomparso nel 2002. Dopo<br />

aver realizzato e condotto a fine anni ’70, insieme<br />

a Marcello Mor<strong>di</strong>no, Io vedo Cts , trasmissione<br />

cult delle emittenti private <strong>di</strong> quel periodo,<br />

aveva fondato Pubil<strong>la</strong>, società <strong>di</strong> pubblicità e comunicazione,<br />

una delle prime a <strong>Palermo</strong>. Nel 1990<br />

era stato nominato responsabile del centro stampa<br />

dei mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> calcio a <strong>Palermo</strong>. Già <strong>di</strong>rigente<br />

del <strong>Palermo</strong> calcio e appassionato per tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> famiglia dei colori rosanero,<br />

aveva anche curato il restyling del marchio del<strong>la</strong> società. Consulente dell’ex<br />

sindaco Leoluca Or<strong>la</strong>ndo, curatore del<strong>la</strong> campagna <strong>di</strong> riapertura del Teatro Massimo<br />

nel<strong>la</strong> quale aveva coinvolto numerosi sponsor, era stato anche consulente<br />

dell’assessorato regionale ai beni culturali e ultimamente <strong>di</strong> quello al turismo con<br />

Fabio Granata, firmando importanti campagne promozionali e promuovendo manifestazioni<br />

<strong>di</strong> successo. Amico e sostenitore <strong>di</strong> Luca Cordero <strong>di</strong> Montezemolo,<br />

cugino <strong>di</strong> secondo grado <strong>di</strong> Francesco Rutelli, era amante <strong>di</strong> mare e soprattutto<br />

<strong>di</strong> Pantelleria che aveva fatto scoprire a molti vip internazionali. La festa <strong>di</strong> agosto<br />

a Pantelleria in casa Barbera era da anni appuntamento fisso per le numerose<br />

personalità in vacanza nell’iso<strong>la</strong>.<br />

mentare – aggiunge l’assessore Marcello<br />

Caruso – che si trova in linea con le<br />

capacità produttive del territorio, in grado<br />

<strong>di</strong> rispondere alle richieste sempre più<br />

pressanti <strong>di</strong> produzioni legate al<strong>la</strong> nostra<br />

tra<strong>di</strong>zione”.<br />

F.M.<br />

Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o Tonelli - Dieci<br />

scuole per <strong>la</strong> seconda e<strong>di</strong>zione<br />

Gli studenti delle quarte c<strong>la</strong>ssi <strong>di</strong> 10 istituti<br />

superiori <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e provincia hanno<br />

partecipato al<strong>la</strong> II e<strong>di</strong>zione del<strong>la</strong> borsa<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o “Annalena Tonelli”, <strong>la</strong> missionaria<br />

<strong>la</strong>ica trucidata in Somalia nell’ottobre<br />

del 2003. Il concorso, ban<strong>di</strong>to dall’assessorato<br />

provinciale ai Diritti umani<br />

e civili guidato da Giuseppe Colca con un<br />

contributo <strong>di</strong> 10 mi<strong>la</strong> euro, è stato de<strong>di</strong>cato<br />

quest’anno all’Onu, nel sessantesimo<br />

anniversario dal<strong>la</strong> nascita dell’organismo<br />

umanitario. Le scuole sorteggiate tra<br />

tutte quelle del territorio sono: a <strong>Palermo</strong><br />

l’Itc “Crispi”, l’Itg “Par<strong>la</strong>tore”, l’Istituto<br />

d’Arte <strong>di</strong> Piazza Turba, i Licei c<strong>la</strong>ssici<br />

“Garibal<strong>di</strong>” e “Maria Ade<strong>la</strong>ide”, l’Ipssar<br />

41


42<br />

NOTIZIARIO<br />

“Borsellino”; in provincia il Liceo c<strong>la</strong>ssico<br />

“Ugdulena” <strong>di</strong> Termini Imerese, il Liceo<br />

scientifico “D’Alessandro” <strong>di</strong> Bagheria,<br />

l’Istituto superiore comprensivo<br />

“Picone” <strong>di</strong> Lercara Frid<strong>di</strong>, l’Istituto d’Arte<br />

“D’Aleo” <strong>di</strong> Monreale.<br />

“Il concorso è finalizzato – sottolinea l’assessore<br />

Colca – a stimo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> conoscenza<br />

e l’interesse degli studenti verso le tematiche<br />

dei <strong>di</strong>ritti umani e del<strong>la</strong> loro tute<strong>la</strong><br />

per fornire loro l’opportunità <strong>di</strong> partecipare<br />

al<strong>la</strong> costruzione <strong>di</strong> una cultura dell’accettazione<br />

delle <strong>di</strong>versità del<strong>la</strong> società<br />

etnica in cui ormai viviamo”.<br />

Ai ragazzi che hanno e<strong>la</strong>borato il componimento<br />

<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, come momento <strong>di</strong><br />

riflessione, ha offerto <strong>la</strong> visione del film<br />

“Hotel Ruanda” che tratta del ruolo dell’Onu<br />

in quel Paese africano durante il genoci<strong>di</strong>o<br />

del 1993.<br />

Svincolo Irosa, entro settembre<br />

il progetto completo<br />

Un accordo tra <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, Regione<br />

siciliana e Anas consentirà <strong>la</strong> realizzazione<br />

dello svincolo Irosa, che collegherà<br />

l’autostrada <strong>Palermo</strong> Catania con il<br />

cuore delle Madonie.<br />

Nell’accordo si è stabilito che, grazie al<strong>la</strong><br />

convenzione che <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> ha già sig<strong>la</strong>to<br />

con Anas, questa realizzerà lo svincolo<br />

autostradale. Il comune <strong>di</strong> Petralia<br />

Soprana con i fon<strong>di</strong> residui conge<strong>la</strong>ti in<br />

passato e sbloccati dall’assessorato regionale<br />

ai Lavori pubblici e grazie ad un’altra<br />

convenzione ancora con <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />

si occuperà del collegamento dello svincolo<br />

con il viadotto già esistente e <strong>di</strong> una<br />

serie <strong>di</strong> altre opere accessorie.<br />

Dal viadotto fino al<strong>la</strong> zona Trearee, dove<br />

sorgeranno i due inse<strong>di</strong>amenti artigianali<br />

<strong>di</strong> Blufi e Bompietro, se ne occuperanno<br />

<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, l’Anas e <strong>la</strong> Regione<br />

siciliana. In partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> re<strong>di</strong>gerà<br />

il progetto, e con l’Anas curerà<br />

l’espletamento delle opere e <strong>la</strong> costruzione<br />

dell’arteria viaria. La Regione si<br />

occuperà del finanziamento dell’opera,<br />

che ammonta in totale a circa 17 milioni<br />

<strong>di</strong> euro.<br />

Entro il 31 luglio l’assessorato regionale<br />

ai Lavori pubblici inserirà il progetto del<strong>la</strong><br />

nuova bretel<strong>la</strong> viaria nel Apq (Accor-<br />

do <strong>di</strong> programma quadro), mentre l’ufficio<br />

tecnico del settore viabilità del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />

guidato dall’assessore, Filippo<br />

Cangemi entro il 30 settembre completerà<br />

il progetto dell’opera, avvalendosi<br />

anche dell’ausilio <strong>di</strong> professionalità esterne<br />

per alcuni settori altamente specialistici.<br />

“A fronte dell’impegno preso dall’assessore<br />

regionale Mario Par<strong>la</strong>vecchio<br />

– ha aggiunto l’assessore Cangemi – noi<br />

affronteremo con risorse economiche nostre<br />

le spese necessarie per il <strong>completa</strong>mento<br />

del progetto nei termini stabiliti.<br />

Si tratta <strong>di</strong> uno sforzo enorme per tutto il<br />

settore che però si affronterà con entusiasmo,<br />

al<strong>la</strong> luce <strong>di</strong> una concreta prospettiva<br />

<strong>di</strong> realizzazione dell’opera”.<br />

Danni idrogeologici:<br />

istituito tavolo regionale<br />

Guido Berto<strong>la</strong>so, responsabile del<strong>la</strong> Protezione<br />

civile nazionale, in occasione <strong>di</strong><br />

una riunione svolta in Prefettura, ha fornito<br />

agli amministratori locali le in<strong>di</strong>ca-<br />

dentroLa<br />

giunta<br />

Inquinamento atmosferico - Studenti a lezione<br />

zioni sull’iter da seguire per consentire<br />

l’intervento del Governo nazionale con i<br />

fon<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibili per le emergenze <strong>di</strong> protezione<br />

civile, in partico<strong>la</strong>re per ciò che<br />

riguarda i <strong>di</strong>ssesti idrogeologici presenti<br />

nel<strong>la</strong> regione. Al<strong>la</strong> conclusione del<strong>la</strong><br />

riunione, al<strong>la</strong> quale hanno partecipano<br />

numerosi sindaci e assessori, sul<strong>la</strong> scorta<br />

delle linee guida tracciate da Berto<strong>la</strong>so,<br />

si è deciso <strong>di</strong> istituire un tavolo tecnico<br />

presso <strong>la</strong> Protezione civile regionale,<br />

che si occupi <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere un elenco <strong>di</strong><br />

danni, il costo totale e <strong>la</strong> priorità <strong>di</strong> interventi.<br />

Al tavolo siederanno l’assessore regionale<br />

al<strong>la</strong> Protezione Civile Michele Cimino,<br />

l’assessore al ramo del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, Salvatore Glorioso, i <strong>di</strong>rigenti<br />

regionali dei settori Lavori pubblici,<br />

territorio e ambiente, i rappresentanti<br />

del ministero e del<strong>la</strong> Protezione civile<br />

delle altre province. Il tavolo si raccorderà<br />

con <strong>la</strong> consulta <strong>di</strong> sindaci che rappresenterà<br />

dettagliatamente le esigenze<br />

del territorio.<br />

Gli studenti dell’Istituto tecnico Vittorio Emanuele III hanno visitato il <strong>la</strong>boratorio<br />

mobile per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico, gestito dall’assessorato al<br />

controllo ambientale retto da<br />

Salvatore Glorioso (nel<strong>la</strong> foto).<br />

La visita è rientrata nell’ambito<br />

<strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> educazione ambientale<br />

con il quale i tecnici<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> hanno illustrato<br />

e sensibilizzato gli studenti ad un<br />

maggiore rispetto per l’ambiente<br />

e spiegato le cause principali dell’inquinamento<br />

atmosferico.<br />

Durante <strong>la</strong> visita nel<strong>la</strong> centralina<br />

mobile, operativa nell’atrio del<br />

Centro <strong>di</strong>rezionale <strong>di</strong> San Lorenzo,<br />

<strong>la</strong> sco<strong>la</strong>resca ha incontrato<br />

l’assessore Aristide Tamajo che<br />

si occupa <strong>di</strong> ambiente e l’assessore Glorioso che ha spiegato “I nostri due mezzi stanno<br />

sempre in giro nel territorio per control<strong>la</strong>re l’eventuale superamento dei livelli <strong>di</strong> inquinamento<br />

atmosferico. Solitamente operiamo in sinergia con i sindaci dei comuni<br />

– ha aggiunto Glorioso – che spesso ci chiedono <strong>di</strong> attivare delle campagne <strong>di</strong> controllo<br />

nelle strade più a rischio dei loro comuni. I nostri mezzi rilevano 14 elementi<br />

nocivi per <strong>la</strong> salute dell’uomo, come le polveri sottili e i gas <strong>di</strong> scarico delle auto. I risultati<br />

che forniamo agli amministratori consentono loro <strong>di</strong> avere dati scientifici sui<br />

quali basare i provve<strong>di</strong>menti per fare rientrare i livelli <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a”.


La giunta dentro<br />

Scuo<strong>la</strong> <strong>di</strong> polizia per minori<br />

A scuo<strong>la</strong> <strong>di</strong> polizia municipale e pubblica<br />

amministrazione. E’ l’iniziativa proposta<br />

dall’Opera Pia “Giuseppe Cirincione” <strong>di</strong><br />

Aspra, e rivolta a 32 ragazzi residenti nel<strong>la</strong><br />

frazione <strong>di</strong> Bagheria, <strong>di</strong> età compresa tra<br />

i 10 e i 13 anni. Entrambi i corsi, avviati il<br />

18 aprile, rientrano nel progetto unico “Creatività<br />

e Regole” e sono stati organizzati con<br />

il contributo dell’assessorato alle Politiche<br />

sociali del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />

I vigili urbani “in erba”, in tutto 20, stu<strong>di</strong>eranno<br />

il co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> strada, i comportamenti<br />

giusti e scorretti<br />

<strong>di</strong> pedoni e automobilisti,<br />

le principali<br />

norme <strong>di</strong> sicurezza,<br />

<strong>la</strong> segnaletica stradale<br />

e le sanzioni previste<br />

per i trasgressori.<br />

Le “lezioni” si terranno<br />

una volta a settimana,<br />

per quattro ore<br />

pomeri<strong>di</strong>ane, nel<strong>la</strong> se-<br />

Giovanni Mammana<br />

de del centro <strong>di</strong>urno<br />

per minori dell’Opera Pia, in via Fiume d’Italia<br />

1, ad Aspra. Ai partecipanti verrà consegnato<br />

un attestato e un piccolo “corredo”<br />

da ‘caschi bianchi’, ovvero fascia, fischietto,<br />

berretto e paletta. Il secondo corso, in programma<br />

con le stesse modalità e nel<strong>la</strong> stessa<br />

sede, ad Aspra, è destinato invece a 12<br />

minori: le lezioni saranno de<strong>di</strong>cate all’analisi<br />

delle competenze delle varie amministrazioni<br />

locali, dal<strong>la</strong> circoscrizione al<strong>la</strong><br />

Regione, dal Comune al<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>; al sistema<br />

elettorale degli organi politici e amministrativi;<br />

al funzionamento dei <strong>di</strong>versi<br />

enti. Conclusi i due mesi <strong>di</strong> attività i ragazzi<br />

riceveranno un attestato <strong>di</strong> partecipazione<br />

e verranno nominati “piccoli consiglieri<br />

del<strong>la</strong> Circoscrizione <strong>di</strong> Aspra”.<br />

Il <strong>la</strong>voro per recuperare<br />

i tossico<strong>di</strong>pendenti<br />

L’attività nei campi, <strong>la</strong> coltivazione dell’orto,<br />

<strong>la</strong> produzione “domestica” <strong>di</strong> formaggio,<br />

ricotta, pane: in una paro<strong>la</strong>, il <strong>la</strong>voro<br />

come strumento e occasione per sconfiggere<br />

<strong>la</strong> <strong>di</strong>pendenza dal<strong>la</strong> droga e ricostruire<br />

un’alternativa <strong>di</strong> vita.<br />

NOTIZIARIO<br />

Vini Alto A<strong>di</strong>ge e gastronomia palermitana: accoppiata vincente<br />

Il sa<strong>la</strong>me locale al gusto <strong>di</strong> finocchietto selvatico e il Pinot Nero, il tonno affumicato<br />

con il Santa Maddalena, il caciocavallo stagionato gustato con il Gewürztraminer passito<br />

e <strong>la</strong> cassata siciliana con il Moscato Rosa. Abbinamenti insoliti tra <strong>la</strong> cucina palermitana<br />

e i vini altoatesini<br />

che hanno riscosso grande<br />

successo. Paro<strong>la</strong> <strong>di</strong> Davide<br />

Paolini, giornalista specializzato<br />

in enogastronomia e testimonial<br />

del tour promozionale<br />

2005 dei Vini Alto A<strong>di</strong>ge<br />

che ha fatto tappa a <strong>Palermo</strong>.<br />

Con un occhio al mare limpido<br />

del Golfo <strong>di</strong> Mondello<br />

visto dalle terrazze del Charleston,<br />

enoappassionati, operatori<br />

del settore e semplici<br />

curiosi, hanno partecipato ai seminari del “gastronauta” e al wine tasting. Venticinque<br />

produttori altoatesini che, grazie al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione fra <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> regionale <strong>di</strong><br />

<strong>Palermo</strong> e <strong>la</strong> Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> Bolzano, hanno proposto spumanti, vini bianchi,<br />

rossi e passiti accompagnati dalle specialità gastronomiche del<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />

Un “gemel<strong>la</strong>ggio” <strong>di</strong> culture de<strong>di</strong>cato al gusto e all’eccellenza italiana.<br />

“Quelli del<strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e dell’Alto A<strong>di</strong>ge - <strong>di</strong>ce l’assessore provinciale all’Agricoltura,<br />

Marcello Caruso - sono territori che oggi giocano un ruolo da protagonisti<br />

a livello internazionale nel settore enogastronomico. Questa iniziativa rappresenta<br />

il punto <strong>di</strong> partenza per una col<strong>la</strong>borazione più ampia che per i nostri produttori<br />

deve rappresentare un’occasione <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong> crescita”.<br />

“Da tempo - aggiunge Helmut Zanotti, Direttore Ripartizione Agricoltura del<strong>la</strong> Camera<br />

<strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> Bolzano - <strong>la</strong> Sicilia era uno dei nostri obiettivi dal punto <strong>di</strong><br />

vista commerciale e siamo fiduciosi che questa sinergia tra l’Alto A<strong>di</strong>ge e <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> sarà fruttuosa per entrambi.”<br />

S.G.<br />

E’ il principio che ha ispirato l’iniziativa<br />

portata avanti dall’istituto “Opera don Ca<strong>la</strong>bria”,<br />

finanziata dall’assessorato alle Politiche<br />

sociali del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> con 8mi<strong>la</strong> euro.<br />

L’istituto è stato avviato nel ’97 da don<br />

Gino Sacchetti, già parroco dell’istituto penitenziario<br />

dei Caval<strong>la</strong>cci, a Termini Imerese,<br />

e più volte vittima <strong>di</strong> intimidazioni e<br />

attentati proprio per <strong>la</strong> sua instancabile attività<br />

<strong>di</strong> sacerdote impegnato in prima linea<br />

contro criminalità e <strong>di</strong>sagio sociale.<br />

Dopo <strong>la</strong> sua partenza, che suscitò non poche<br />

polemiche, <strong>la</strong> comunità da lui fondata<br />

non ha mai chiuso i battenti, pur tra mille<br />

<strong>di</strong>fficoltà. Il nuovo progetto, dal titolo “Ergoterapia<br />

per tossico<strong>di</strong>pendenti”, che richiama<br />

appunto l’idea <strong>di</strong> un’occupazione<br />

pratica come mezzo per <strong>la</strong> riabilitazione<br />

dei soggetti con problemi <strong>di</strong> droga, coin-<br />

volge 15 persone (<strong>di</strong> età compresa tra i 20<br />

e i 42 anni), già ospiti del centro.<br />

L’istituto ha <strong>la</strong> sua sede operativa in contrada<br />

S.Onofrio, a Trabia: qui gli ospiti hanno<br />

a <strong>di</strong>sposizione una vera e propria fattoria,<br />

con 120 ettari <strong>di</strong> terreno coltivabile, un<br />

campo <strong>di</strong> grano, alberi da frutto, un impianto<br />

per <strong>la</strong> produzione casearia, una stal<strong>la</strong>,<br />

un pol<strong>la</strong>io, persino un piccolo allevamento<br />

<strong>di</strong> struzzi. Tutti i beni <strong>di</strong> consumo<br />

sono destinati all’alimentazione del<strong>la</strong> comunità<br />

che risiede nel centro.<br />

L’iniziativa prevede anche colloqui tra gli<br />

operatori e le famiglie: gli incontri hanno<br />

luogo nel<strong>la</strong> sede legale dell’istituto, in contrada<br />

San Cosimo, a Termini.<br />

La somma stanziata dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> servirà<br />

a finanziare l’attività dell’istituto per<br />

sei mesi.<br />

43


44<br />

NOTIZIARIO<br />

Ato idrico<br />

Un nuovo pozzo nel Congo<br />

Nell’ambito del<strong>la</strong> giornata mon<strong>di</strong>ale contro<br />

lo sfruttamento minorile, una delegazione<br />

<strong>di</strong> 19 ragazzi congolesi, accompagnati<br />

dal cantante Rino Martinez, hanno<br />

incontrato a Pa<strong>la</strong>zzo Comitini il presidente<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> Francesco<br />

Musotto.<br />

Per l’occasione, con una tipica danza accompagnata<br />

da semplici percussioni che<br />

hanno intonato ritmi tribali, è stato ringraziato<br />

il presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Musotto<br />

e l’assessore alle risorse idriche Raffaele<br />

Loddo, per avere concesso con l’Ato<br />

idrico <strong>Palermo</strong> (Ambito territoriale ot-<br />

timale) un finanziamento per <strong>la</strong> realizzazione<br />

<strong>di</strong> un pozzo d’acqua in Congo e<br />

pianificato <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> altri due<br />

pozzi.<br />

La Romania verso<br />

l’Unione Europea<br />

Una delegazione da Musotto<br />

Il presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Francesco<br />

Musotto nel suo duplice ruolo che lo vede<br />

anche europar<strong>la</strong>mentare, ha incontrato<br />

a Pa<strong>la</strong>zzo Comitini una delegazione<br />

rumena per <strong>di</strong>scutere del prossimo ingresso<br />

del<strong>la</strong> Romania nell’Unione europea.<br />

Il gruppo <strong>di</strong> ospiti era costituito da sei<br />

presidenti <strong>di</strong> provincia, il presidente del<br />

par<strong>la</strong>mento del<strong>la</strong> Regione sud-est, più<br />

una serie <strong>di</strong> primi citta<strong>di</strong>ni rumeni. All’incontro<br />

hanno partecipato, il sindaco<br />

<strong>di</strong> Prizzi Luigi Vallone, neo presidente<br />

del Patto territoriale Alto Belice Corleonese,<br />

che insieme al suo predecessore Antonino<br />

Di Lorenzo e numerosi altri sindaci,<br />

hanno illustrato come in un’ottica<br />

<strong>di</strong> comprensorio si possono migliorare le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sviluppo territoriale, utilizzando<br />

i fon<strong>di</strong> strutturali messi a <strong>di</strong>sposizione<br />

dell’Unione europea.<br />

“Il mese scorso a Strasburgo – ha spiegato<br />

il presidente Musotto al<strong>la</strong> delegazione<br />

– si è vissuto un momento <strong>di</strong>fficile<br />

per il vostro ingresso nell’Unione. Al-<br />

cuni Stati avevano alzato un blocco, che<br />

per fortuna grazie all’intervento del Governo<br />

italiano, del<strong>la</strong> commissione che si<br />

è occupata del vostro iter <strong>di</strong> pre ingresso<br />

presieduta dall’italiano Guido Podestà e<br />

al Governo spagnolo, si è riusciti a superare”.<br />

La donna attraverso il cinema<br />

Due appuntamenti<br />

con gli studenti<br />

Riflettere e <strong>di</strong>scutere sul<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione<br />

del<strong>la</strong> donna attraverso il cinema. Con questo<br />

scopo gli studenti delle scuole superiori<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> hanno partecipato a due<br />

incontri tenutisi nei cinema “Aurora” e<br />

“Igiea Lido” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, che rientrano nel<br />

più ampio progetto “Laboratorio <strong>di</strong> storia<br />

contemporanea – Il novecento e le donne<br />

nel<strong>la</strong> storia e nel cinema”, promosso dall’Istituto<br />

provinciale <strong>di</strong> cultura e lingue <strong>di</strong><br />

<strong>Palermo</strong> e patrocinato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>. Nel<br />

corso dei due appuntamenti, coor<strong>di</strong>nati<br />

dal<strong>la</strong> professoressa Rosanna Carimi e da<br />

Letizia Amato funzionario dell’assessorato,<br />

sono stati proiettati i film “Te lo leggo<br />

negli occhi” del<strong>la</strong> regista Valia Santel<strong>la</strong>,<br />

prodotto da Nanni Moretti e interpretato<br />

da Stefania Sandrelli e Gigi Burruano<br />

e “Ange<strong>la</strong>” del<strong>la</strong> regista Roberta Torre<br />

e interpretato dall’attore palermitano<br />

Mario Pupel<strong>la</strong>.<br />

Al<strong>la</strong> proiezione dei due film hanno assi-<br />

dentroLa<br />

giunta<br />

stito gli studenti dell’Istituto<br />

<strong>di</strong> cultura e<br />

lingue <strong>di</strong> via Fattori e<br />

<strong>di</strong> via Don Orione, del<br />

liceo c<strong>la</strong>ssico “Meli”,<br />

del liceo scientifico<br />

“Cannizzaro”, dell’istituto<br />

nautico “Marco<br />

Polo”, dell’istituto nau- Bruno La Menza<br />

tico “Gioeni Trabia” e<br />

del liceo scientifico “Benedetto Croce”.<br />

“È importante – ha sottolineato l’assessore<br />

provinciale, Bruno La Menza – promuovere<br />

<strong>la</strong> “cultura delle donne” in quanto<br />

elemento fondamentale nel<strong>la</strong> continua<br />

affermazione del<strong>la</strong> parità dei ruoli femminile<br />

e maschile, in una società che guarda<br />

al<strong>la</strong> donna non più solo come mamma<br />

ma anche come strumento e fonte <strong>di</strong> sapere,<br />

<strong>di</strong> informazione, <strong>di</strong> eru<strong>di</strong>zione”. Alle<br />

proiezioni sono seguiti due <strong>di</strong>battiti ai<br />

quali hanno preso parte sia <strong>la</strong> regista Valia<br />

Santel<strong>la</strong> che l’attore Mario Pupel<strong>la</strong>, protagonista<br />

maschile del film “Ange<strong>la</strong>”, che<br />

interpreta il ruolo <strong>di</strong> un boss del<strong>la</strong> mafia,<br />

marito del<strong>la</strong> protagonista.<br />

Missione a Ginevra<br />

Una rappresentanza dell’assessorato provinciale<br />

ai Diritti umani e civili è stata<br />

ricevuta a Ginevra da Gianni Magazzini<br />

“geografic team leader” dell’ufficio del-<br />

l’Alto commissario per i <strong>di</strong>ritti dell’uomo<br />

che fa capo alle Nazioni Unite. L’assessore<br />

al ramo Giuseppe Colca e i funzionari<br />

Giuseppe Fazio e Concetta Nigrelli<br />

hanno avviato contatti istituzionali<br />

per acquisire informazioni sui meccanismi<br />

<strong>di</strong> funzionamento dell’organismo<br />

che <strong>di</strong>pende <strong>di</strong>rettamente dal Segretario<br />

Generale Kofi Annan e per attivare<br />

procedure <strong>di</strong> scambio tra le due realtà<br />

istituzionali.


La giunta<br />

Nuovi corsi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o nelle scuole<br />

me<strong>di</strong>e superiori <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e provincia.<br />

La Giunta provinciale, presieduta<br />

da Francesco Musotto, ha approvato<br />

su proposta dell’assessore al<strong>la</strong> Pubblica<br />

Istruzione, Vincenzo Gargano, l’istituzione<br />

<strong>di</strong> nuovi in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> formazione<br />

sco<strong>la</strong>stica secondaria. A partire dal prossimo<br />

anno sco<strong>la</strong>stico verranno aperte le iscrizioni<br />

alle prime c<strong>la</strong>ssi del Liceo artistico<br />

sperimentale ad in<strong>di</strong>rizzo “Miche<strong>la</strong>ngelo”<br />

all’Istituto “Don Giovanni Colletto” <strong>di</strong> Corleone,<br />

con lo scopo <strong>di</strong> valorizzare e salvaguardare<br />

il patrimonio artistico del corleonese.<br />

L’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> “Tecnico per il turismo”<br />

viene istituito a Cefalù all’Istituto tecnico<br />

commerciale e per geometri “Jacopo<br />

del Duca” e ad Alia nel<strong>la</strong> sede associata<br />

dell’Istituto tecnico commerciale “Mauro<br />

Picone” <strong>di</strong> Lercara Frid<strong>di</strong>, per l’esigenza<br />

SCUOLA<br />

Arrivano nuovi in<strong>di</strong>rizzi<br />

per gli studenti<br />

Via libera del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> all’istituzione <strong>di</strong> moderni<br />

corsi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o negli istituti superiori <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e provincia.<br />

Potranno essere formate figure professionali<br />

legate alle esigenze del territorio<br />

L’Istituto “Don Giovanni Colletto” <strong>di</strong> Corleone<br />

<strong>di</strong> garantire agli alunni una formazione che<br />

risponde alle attuali e concrete esigenze del<br />

mercato del <strong>la</strong>voro. All’Istituto d’istruzione<br />

superiore “Emanuele Basile” <strong>di</strong> Monreale<br />

l’istituzione del<strong>la</strong> sezione <strong>di</strong> Liceo<br />

scientifico farà in modo che gli studenti<br />

non siano più costretti a viaggiare per frequentare<br />

i licei palermitani. I corsi <strong>di</strong> “Operatore<br />

grafico pubblicitario” all’Istituto professionale<br />

<strong>di</strong> Stato per l’industria e l’artigianato<br />

“Enrico Me<strong>di</strong>” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e <strong>di</strong> “Architettura,<br />

arredamento e design” all’Istituto<br />

statale d’Arte <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> obbe<strong>di</strong>scono<br />

invece all’esigenza <strong>di</strong> formare i ragazzi<br />

in previsione del<strong>la</strong> loro eventuale iscrizione<br />

ai nuovi corsi <strong>di</strong> <strong>la</strong>urea, come quello<br />

<strong>di</strong> Design, già attivi all’Università degli<br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>. Saranno attivati inoltre i<br />

corsi serali <strong>di</strong> Ragioneria e Geometra all’istituto<br />

“Jacopo del Duca” <strong>di</strong> Cefalù, <strong>di</strong><br />

PH BELLOMO<br />

Agricoltura<br />

agroambientale<br />

all’Istituto professionale<br />

per l’agricoltura<br />

<strong>di</strong> San<br />

Cipirello (sezione<br />

staccata dell’Istituto“Emanuele<br />

Basile”) e<br />

<strong>di</strong> un corso sera-<br />

Vincenzo Gargano<br />

le all’Istituto professionalecommerciale<br />

“Luigi Einau<strong>di</strong>” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />

“È importante – spiega il presidente Musotto<br />

– che <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> crei figure professionali<br />

attinenti alle esigenze del territorio.<br />

Troppo spesso i nostri istituti formano i ragazzi<br />

con insegnamenti che non possono<br />

sfruttare a pieno nel<strong>la</strong> loro terra, costringendoli<br />

ad emigrare per tradurre in pratica<br />

quanto appreso teoricamente. In comuni<br />

che fanno del turismo una delle principali<br />

fonti <strong>di</strong> guadagno e <strong>di</strong> sviluppo come Cefalù<br />

e Alia, per esempio, tecnici e operatori<br />

turistici sono <strong>di</strong> fondamentale importanza<br />

per rafforzarne e migliorarne le attività”.<br />

“Il nostro intento – continua l’assessore Gargano<br />

– è <strong>di</strong> favorire tutte quelle attività volte<br />

allo sfruttamento delle risorse del territorio<br />

da parte soprattutto dei giovani, appoggiando<br />

le iniziative che vogliono potenziarne<br />

le capacità. Non è un caso, infatti, che vengano<br />

attivati corsi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ad in<strong>di</strong>rizzo agroalimentare<br />

in una terra come <strong>la</strong> nostra in cui,<br />

per secoli, l’economia si è basata quasi esclusivamente<br />

sull’agricoltura e nonostante oggi<br />

si guar<strong>di</strong> ad altro, essa continua ad essere<br />

<strong>la</strong> base del nostro sistema produttivo”.<br />

I nuovi in<strong>di</strong>rizzi sco<strong>la</strong>stici obbe<strong>di</strong>scono al<strong>la</strong><br />

necessità <strong>di</strong> ampliare l’offerta formativa<br />

e <strong>di</strong> rispondere alle richieste degli studenti<br />

delle scuole me<strong>di</strong>e inferiori che hanno<br />

manifestato i loro interessi attraverso<br />

alcuni sondaggi.<br />

Giuliana Musotto<br />

45


46<br />

IL PROGETTO<br />

Ragazzi, piano<br />

con l’alcool<br />

E’ questo il messaggio <strong>la</strong>nciato dal<strong>la</strong> campagna<br />

“Io guido e non bevo” promossa dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

per prevenire le stragi del sabato sera.<br />

Testimonial i giocatori del <strong>Palermo</strong> e i Tinturia<br />

L’appuntamento finale al Movida <strong>di</strong> Vil<strong>la</strong>grazia <strong>di</strong> Carini. Sopra i primi due incontri<br />

al Cinema Dante e al Pa<strong>la</strong>sport <strong>di</strong> Bagheria<br />

La giunta<br />

Pietro Accar<strong>di</strong> e Cristian Terlizzi si sono<br />

sottoposti al test del palloncino. Simone<br />

Barone e Fabio Grosso hanno<br />

“duettato” con Lello Analfino, leader dei Tinturia.<br />

“Esibizioni” straor<strong>di</strong>narie per i giocatori<br />

e i musicisti che hanno aderito al<strong>la</strong> campagna<br />

contro l’abuso <strong>di</strong> alcool “Io guido e<br />

non bevo”, promossa dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />

“Abbiamo voluto coinvolgere gli studenti<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e provincia - sottolinea il<br />

Presidente Francesco Musotto - in un progetto<br />

che affronta un tema <strong>di</strong> grande attualità:<br />

l’abuso <strong>di</strong> alcool e le “stragi del sabato sera”<br />

provocate da chi si mette al<strong>la</strong> guida senza essere<br />

perfettamente lucido. Da padre, leggo<br />

ogni giorno con apprensione <strong>la</strong> cronaca e le<br />

statistiche poco confortanti. Da amministratore<br />

ritengo doveroso intervenire con l’unico<br />

mezzo <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sponiamo, <strong>la</strong> prevenzione”. La<br />

campagna infatti ha cercato <strong>di</strong> sensibilizzare<br />

i giovani su questo tema, attraverso l’immagine<br />

<strong>di</strong> testimonial d’eccezione: oltre ai rosanero<br />

e al gruppo musicale “made in Sicily”,<br />

all’iniziativa hanno aderito il giornalista<br />

Guido Monastra e il dj palermitano Massimo<br />

Minutel<strong>la</strong>.<br />

“Con questa iniziativa - <strong>di</strong>ce l’assessore<br />

al<strong>la</strong> Pubblica Istruzione, Enzo Gargano -<br />

inten<strong>di</strong>amo spiegare ai giovani che per <strong>di</strong>vertirsi<br />

non è necessario ubriacarsi e soprattutto<br />

far capire loro che, dopo aver bevuto,<br />

è pericoloso mettersi al vo<strong>la</strong>nte.<br />

Coinvolgere il <strong>Palermo</strong> calcio ci è sembrato<br />

utile per veico<strong>la</strong>re, attraverso l’immagine<br />

dei giocatori, messaggi fondamentali<br />

per <strong>la</strong> crescita dei giovani”. “La <strong>Provincia</strong><br />

- aggiunge l’assessore al<strong>la</strong> Comuni-


La giunta<br />

cazione, Nico<strong>la</strong> Vernuccio - grazie al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />

con il <strong>Palermo</strong> ha sempre voluto<br />

<strong>la</strong>nciare messaggi positivi in<strong>di</strong>rizzati<br />

soprattutto ai giovani affinché, attraverso<br />

l’immagine e l’esempio <strong>di</strong> questi atleti <strong>di</strong>ventati<br />

i loro beniamini, possano fare scelte<br />

<strong>di</strong> vita equilibrate, ispirate da sani valori”.<br />

Per sintetizzare il progetto è stato scelto uno<br />

slogan semplice: nessuna politica proibizionista<br />

ma un invito al<strong>la</strong> prudenza e a mo<strong>di</strong>ficare<br />

le cattive abitu<strong>di</strong>ni dei giovani per evitare<br />

che una serata fra amici possa trasformarsi<br />

in una strage. Due incontri e soprattutto<br />

una grande festa “no alcool” e una massiccia<br />

campagna pubblicitaria. Oltre cento autobus<br />

urbani personalizzati per le vie <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

lungo le quali è stato pre<strong>di</strong>sposto pure un percorso<br />

<strong>di</strong> pensiline e p<strong>la</strong>stici che riportano <strong>la</strong><br />

campagna. In affissione anche una trentina <strong>di</strong><br />

manifesti in formato gigante (6 metri per 3),<br />

esposti in città e nel territorio provinciale, e<br />

<strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> 5.000 pieghevoli informativi.Nel<br />

progetto, realizzato con <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />

dell’associazione “Il Me<strong>la</strong>ngolo”, sono<br />

state coinvolte ventuno scuole <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e<br />

provincia che hanno potuto assistere agli incontri,<br />

ascoltando gli interventi dei giocatori<br />

e le in<strong>di</strong>cazioni fornite dalle forze dell’or<strong>di</strong>ne.<br />

Agli studenti sono stati anche <strong>di</strong>stribuiti 3000<br />

test rapi<strong>di</strong> per misurare l’abuso <strong>di</strong> alcool.<br />

“Siamo orgogliosi - conclude il Presidente<br />

Musotto - <strong>di</strong> avere avuto al nostro fianco <strong>la</strong><br />

Polizia stradale e <strong>la</strong> Polizia <strong>di</strong> Stato che, interpretando<br />

lo spirito del progetto, hanno<br />

spiegato ai giovani rischi e sanzioni, in<br />

modo semplice ed efficace”.<br />

Stefania Giuffrè<br />

IL PROGETTO<br />

Sport e valori sociali al Ma<strong>la</strong>spina<br />

La squadra dell’Ipssar “Florio” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> si è aggiu<strong>di</strong>cata, ai rigori, il quadrango<strong>la</strong>re<br />

<strong>di</strong> calcio a 5 organizzato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> e dal<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> all’interno dell’Istituto<br />

penale minorile “Ma<strong>la</strong>spina”. Al secondo posto si sono c<strong>la</strong>ssificati proprio<br />

i ragazzi del centro minorile. Terzo posto al Cral del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> che, nel<strong>la</strong><br />

finale per il terzo e quarto posto, ha battuto <strong>la</strong> polizia penitenziaria per 5-3.<br />

A fischiare il calcio d’inizio per <strong>la</strong> finale sono stati Michele Ferri e Franco Brienza,<br />

i due rosanero ospiti del torneo. “Abbiamo voluto portare il calcio all’interno<br />

del centro minorile - ha detto il Presidente del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Francesco Musotto<br />

che ha assistito agli incontri - perché siamo convinti del grande valore educativo<br />

dello sport. La presenza dei giocatori del <strong>Palermo</strong> è per i giovani ospiti<br />

del<strong>la</strong> struttura un momento importante, l’occasione per incontrare i loro beniamini<br />

e avvicinarsi, attraverso <strong>la</strong> loro esperienza, al mondo dello sport, ai valori<br />

<strong>di</strong> una sana e leale competizione cui ci si dovrebbe ispirare anche nel<strong>la</strong> vita”.<br />

Prima del<strong>la</strong> premiazione finale, i due giocatori hanno consegnato al<strong>la</strong> <strong>di</strong>rettrice<br />

dell’Istituto, Rita Barbera, le <strong>di</strong>vise rosanero che saranno indossate dal<strong>la</strong><br />

squadra del Ma<strong>la</strong>spina nelle prossime occasioni. Coppe e medaglie sono state<br />

invece consegnate dall’assessore provinciale al<strong>la</strong> Pubblica Istruzione Enzo Gargano<br />

a tutti i partecipanti.<br />

S.G.<br />

47


48<br />

LAVORI D’AULA<br />

Pro Loco,adesso<br />

si cambia<br />

L’introduzione del criterio del<strong>la</strong> premialità<br />

è <strong>la</strong> novità principale del rego<strong>la</strong>mento delle aziende locali<br />

<strong>di</strong> promozione turistica approvato dal Consiglio provinciale<br />

Il Consiglio<br />

provinciale<br />

ha approvato<br />

all’unanimità<br />

il nuovo rego<strong>la</strong>mento<br />

per <strong>la</strong> concessione<br />

dei contributi<br />

alle Pro<br />

Loco. Il documento<br />

è stato il-<br />

Maurizio Gambino<br />

lustrato in au<strong>la</strong><br />

dall’assessore al<br />

Turismo e presidente dell’Aapit, Salvatore<br />

Sammartano, dopo aver ricevuto il<br />

parere favorevole da parte delle com-<br />

missioni consiliari competenti.<br />

“Rispetto al vecchio rego<strong>la</strong>mento, il nuovo<br />

introduce importanti novità – ha <strong>di</strong>chiarato<br />

Sammartano – le Pro Loco, infatti,<br />

riceveranno un minore budget <strong>di</strong> base,<br />

ma si introduce per un successivo finanziamento,<br />

il meccanismo del<strong>la</strong> premialità.<br />

In sostanza, ogni azienda – ha<br />

sottolineato l’assessore - dovrà <strong>di</strong>mostrare<br />

<strong>di</strong> aver prodotto risultati, se davvero vorrà<br />

ottenere ulteriori contributi che in questo<br />

modo, non vengono più dati a pioggia a<br />

prescindere dagli obiettivi raggiunti e dall’efficienza,<br />

evitando sperpero <strong>di</strong> sol<strong>di</strong>”.<br />

Inoltre <strong>la</strong> Pro loco che non otterrà nean-<br />

Il consiglio<br />

che un premio in 3 anni, sarà totalmente<br />

esclusa da ogni finanziamento. “Le mo<strong>di</strong>fiche<br />

che abbiamo apportato – ha aggiunto<br />

l’assessore – sono <strong>di</strong> fondamentale<br />

importanza perché garantiranno una<br />

maggiore efficienza delle aziende e una<br />

maggiore qualità dell’offerta turistica con<br />

inevitabili ritorni economici per il territorio<br />

nel suo complesso. Una strategia<br />

stu<strong>di</strong>ata apposta<br />

per assicurare <strong>la</strong><br />

crescita del settore<br />

che per tante<br />

località del<strong>la</strong><br />

provincia, è il<br />

principale vo<strong>la</strong>no<br />

<strong>di</strong> sviluppo”.<br />

Il rego<strong>la</strong>mento<br />

infatti prevede i<br />

contributi premio<br />

per le aziende<br />

che hanno av-<br />

Marcello Tricoli<br />

viato iniziative e progetti in sinergia con<br />

il comune <strong>di</strong>venendone il braccio operativo,<br />

per quelle che abbiano creato tra loro<br />

iniziative consortili per <strong>la</strong> valorizzazione<br />

del territorio, per quelle che effettuano<br />

nell’anno in corso almeno 2 manifestazioni<br />

tra quelle già realizzate nell’anno<br />

precedente a conferma del<strong>la</strong> prosecuzione<br />

dell’attività turistica, e per quelle<br />

che hanno istituito e rego<strong>la</strong>rmente gestito<br />

il servizio <strong>di</strong> informazioni turistiche<br />

nel comune <strong>di</strong> propria pertinenza.<br />

“Un rego<strong>la</strong>mento nettamente più equo ed<br />

omogeneo <strong>di</strong> quello ormai obsoleto del<br />

1993 che oltre a spronare ad una maggiore<br />

attività le pro loco – ha detto il presidente<br />

del<strong>la</strong> commissione Turismo, Marcello<br />

Tricoli - garantirà <strong>la</strong> crescita del turismo.<br />

Un risultato raggiunto con il <strong>la</strong>voro<br />

svolto in sintonia con l’assessore<br />

Sammartano al quale abbiamo proposto<br />

<strong>di</strong> inserire alcuni punti come l’aumento<br />

del<strong>la</strong> percentuale del<strong>la</strong> premialità e <strong>la</strong> decadenza<br />

delle pro loco se entro i tre anni<br />

non ottengono neanche un premio, alcune<br />

delle mo<strong>di</strong>fiche più significative del<br />

documento. <strong>la</strong> cosa maggiormente importante<br />

è comunque l’introduzione del<br />

criterio del<strong>la</strong> meritocrazia con cui <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

stabilirà l’entità del finanziamento<br />

che verrà concesso alle Pro loco presenti<br />

sul territorio”.<br />

Ivana Di Nuovo


Il consiglio<br />

Bi<strong>la</strong>ncio dell’Aapit<br />

LAVORI D’AULA<br />

O biettivo servizi <strong>di</strong> qualità<br />

Approvato lo strumento finanziario dell’Azienda provinciale<br />

per l’incremento turistico. Si punta al<strong>la</strong> promozione<br />

dei segmenti naturalistici, artistici e congressuali<br />

Ammonta ad otto milioni e mezzo<br />

<strong>di</strong> euro il bi<strong>la</strong>ncio <strong>di</strong> previsione<br />

dell’Aapit, l’Azienda Autonoma<br />

<strong>Provincia</strong>le per l’Incremento turistico,<br />

approvato dal consiglio provinciale.<br />

Favorevole l’intera au<strong>la</strong> escluso<br />

Rosario Bonomo e Concetta Balistreri<br />

dei Ds, Angelo Ribaudo dei Ver<strong>di</strong> e Giuseppe<br />

Messineo dell’Apes che hanno preferito<br />

astenersi.<br />

La delibera è stata illustrata in au<strong>la</strong> dal<br />

presidente dell’azienda, Salvatore Sammartano<br />

mentre i presidenti delle commissioni<br />

al Turismo, Sport e Aapit, Marcello<br />

Tricoli e al Bi<strong>la</strong>ncio, Michele Pergolizzi,<br />

hanno esposto le motivazioni che<br />

li hanno spinti ad esprimere parere favorevole.<br />

“Il bi<strong>la</strong>ncio dell’Aapit – ha spiegato Sammartano<br />

– nasce da un confronto continuo<br />

con le associazioni <strong>di</strong> categoria, per<br />

favorire <strong>la</strong> promozione delle risorse e dei<br />

segmenti turistici più promettenti, come<br />

il turismo congressuale, quello dei par-<br />

chi naturalistici, enogastronomico e il turismo<br />

nei piccoli centri d’arte del territorio.<br />

In questa <strong>di</strong>rezione – prosegue Sammartano<br />

– uno strumento prezioso sarà<br />

senz’altro <strong>la</strong> tourist card, e tutte le carte<br />

simili de<strong>di</strong>cate a circuiti speciali, come i<br />

musei <strong>di</strong> charme che permetteranno ai turisti<br />

<strong>di</strong> accedere con maggiore facilità e<br />

a prezzi più convenienti ai vari servizi.<br />

L’obiettivo – ha concluso il presidente<br />

dell’Aapit – è <strong>la</strong> crescita degli standard<br />

<strong>di</strong> qualità, in tutte le sue accezioni. La seconda<br />

fase del progetto per il marchio <strong>di</strong><br />

qualità turistica, infatti, mira proprio a<br />

migliorare e qualificare dotazioni e servizi<br />

delle pubbliche amministrazioni locali,<br />

come logica conseguenza del<strong>la</strong> maggiore<br />

qualità dei professionisti dell’accoglienza<br />

che hanno aderito all’iniziativa<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>”.<br />

Il <strong>la</strong>voro svolto dall’Aapit ha ricevuto importanti<br />

apprezzamenti riba<strong>di</strong>ti dal voto<br />

quasi unanime dell’intera au<strong>la</strong> e dagli interventi<br />

<strong>di</strong> Tricoli e Pergolizzi.<br />

“Conoscevamo bene i termini del<strong>la</strong> delibera<br />

considerato che l’assessore è stato<br />

sempre <strong>di</strong>sponibile e presente in commissione<br />

ogni volta che lo abbiamo invitato<br />

– ha detto Tricoli - I buoni risultati<br />

infatti, nascono dai buoni rapporti <strong>di</strong><br />

col<strong>la</strong>borazione come quelli instaurati dal<strong>la</strong><br />

IV commissione con gli assessori”.<br />

Del<strong>la</strong> stessa opinione Pergolizzi che ha<br />

sottolineato come “già in commissione<br />

abbiamo <strong>di</strong>scusso con l’assessore tutti i<br />

punti elencati oggi e abbiamo avuto il<br />

giusto tempo per esaminarli e con<strong>di</strong>viderli<br />

con entusiasmo.<br />

Ci siamo anche recati in azienda e abbiamo<br />

potuto constatare <strong>di</strong> presenza l’operatività<br />

del personale e quin<strong>di</strong> dell’intera<br />

Aapit”.“Sono stati raggiunti grossi<br />

risultati e il bi<strong>la</strong>ncio è in attivo – ha aggiunto<br />

Tricoli – Tante cose sono state fatte<br />

come <strong>la</strong> segnaletica turistica, <strong>la</strong> notte<br />

dei musei e <strong>la</strong> convention bureau per il<br />

turismo congressuale”. Tricoli ha ricordato<br />

quanto l’Aapit stia <strong>la</strong>vorando per<br />

riuscire a creare un centro congressi <strong>di</strong><br />

cui <strong>Palermo</strong> è sprovvista che “determinerebbe<br />

un incremento delle presenze del<br />

30% con tutto ciò che ne consegue dal<br />

punto <strong>di</strong> vista economico- commerciale<br />

e quin<strong>di</strong> occupazionale”.<br />

I.D.N.<br />

49


50<br />

BREVI<br />

Nuovo corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ad Alia<br />

Guccione: “Una risposta<br />

al territorio”<br />

Il capogruppo del Nuovo Psi, Nino Guccione,<br />

ha incontrato il vice ministro al<strong>la</strong><br />

Pubblica istruzione, Nanni Ricevuto,<br />

per spiegare l’importanza del<strong>la</strong> nascita<br />

<strong>di</strong> nuovi corsi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, legati alle specificità<br />

e alle naturali vocazioni dei vari<br />

comuni per lo sviluppo del territorio<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />

Nel frattempo,<br />

da parte del<br />

provve<strong>di</strong>tore agli<br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />

Paolo Giambalvo,<br />

è arrivato il<br />

parere favorevole<br />

all’avvio<br />

del corso ad Alia<br />

sin dall’anno<br />

Nino Guccione<br />

sco<strong>la</strong>stico 2005-<br />

2006.<br />

“Il vice ministro<br />

– <strong>di</strong>ce Guccione - ha con<strong>di</strong>viso <strong>la</strong> mia<br />

iniziativa che ha portato <strong>la</strong> giunta <strong>di</strong> Pa<strong>la</strong>zzo<br />

Comitini ad approvare una delibera<br />

che istituisce il nuovo in<strong>di</strong>rizzo<br />

sco<strong>la</strong>stico Tecnico per il turismo ad Alia,<br />

un settore su cui si basano varie iniziative<br />

mirate allo sviluppo del<strong>la</strong> zona<br />

e ha promesso <strong>di</strong> presenziare all’inaugurazione<br />

del nuovo corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>.<br />

Ricevuto, ha anche garantito il proprio<br />

interessamento affinchè possano nascerne<br />

altri, comprendendone il significato<br />

che assumono per lo sviluppo del<br />

territorio.<br />

E’ una grande sod<strong>di</strong>sfazione per me <strong>la</strong><br />

decisione presa dal<strong>la</strong> giunta considerato<br />

che – ha aggiunto Guccione - essendo a<br />

conoscenza delle necessità e peculiarità<br />

del territorio del<strong>la</strong> valle del Torto e dell’Olmo,<br />

circa un anno fa ho proposto un<br />

or<strong>di</strong>ne del giorno approvato all’unanimità<br />

dal consiglio provinciale con cui<br />

impegnavo l’amministrazione a istituire<br />

un nuovo corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, ad in<strong>di</strong>rizzo<br />

tecnico per il turismo, nel<strong>la</strong> sede associata<br />

dell’Itc <strong>di</strong> Alia presso il “Mauro Picone”<br />

<strong>di</strong> Lercara Frid<strong>di</strong>.<br />

Adesso, <strong>la</strong> giunta ha approvato <strong>la</strong> delibera<br />

che ne prevede <strong>la</strong> creazione”.<br />

Turismo e beni culturali<br />

Le proposte <strong>di</strong> D’Aì<br />

Restaurare <strong>la</strong> Biblioteca Benedettina <strong>di</strong><br />

San Martino delle Scale, curare <strong>la</strong> festa<br />

del<strong>la</strong> Castel<strong>la</strong>na<br />

d’Italia <strong>di</strong> Caccamo,<br />

sostenere<br />

le iniziative produttive<br />

e culturali<br />

volte al recupero<br />

dei musei<br />

conta<strong>di</strong>ni e al<strong>la</strong>valorizzazionedell’enoga-<br />

stronomia del territorioprovin-<br />

Piero D’Aì<br />

ciale. Sono alcuni degli obbiettivi che si<br />

prefigge <strong>la</strong> IV commissione consiliare al<br />

Turismo, allo Sport e ai Beni Culturali<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> regionale <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, attraverso<br />

l’intervento del consigliere Piero<br />

D’Aì. Nel piano <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro del consigliere<br />

c’è inoltre l’attivazione <strong>di</strong> un nuovo<br />

rego<strong>la</strong>mento a sostegno delle attività<br />

turistiche locali e dello sviluppo delle case<br />

albergo del<strong>la</strong> provincia.<br />

Commissione controllo e garanzia<br />

- Le nuove competenze<br />

del<strong>la</strong> <strong>Palermo</strong> Energia<br />

La commissione Controllo e garanzia,<br />

presieduta da Pino Badalì, ha incontrato<br />

l’assessore Nico<strong>la</strong> Vernuccio e il presidente<br />

del<strong>la</strong> <strong>Palermo</strong> Energia Antonino<br />

Caruso, per <strong>di</strong>scutere del<strong>la</strong> Società al<strong>la</strong><br />

luce delle nuove attività che sta svolgendo<br />

e sul<strong>la</strong> previsione dell’ampliamento<br />

delle competenze.<br />

L’incontro è servito per informare il presidente<br />

Badalì, che dovrà re<strong>la</strong>zionare in<br />

Consiglio sulle novità. “La <strong>Palermo</strong><br />

Energia – ha spiegato Badalì – sta abbandonando<br />

le competenze specifiche<br />

per le quali era nata, control<strong>la</strong>re gli impianti<br />

<strong>di</strong> riscaldamento, per impegnarsi<br />

nel<strong>la</strong> fornitura <strong>di</strong> altri servizi altrettanto<br />

utili per all’Amministrazione <strong>di</strong><br />

Pa<strong>la</strong>zzo Comitini. Che ben venga questo<br />

passaggio – ha aggiunto Badalì –<br />

purché l’iter previsto per <strong>la</strong> mo<strong>di</strong>fica<br />

venga fatto con assoluta trasparenza e<br />

nel rispetto delle procedure. Occuparsi<br />

dentro<br />

Il consiglio<br />

anche del servizio <strong>di</strong> pulizia e manutenzione<br />

degli e<strong>di</strong>fici come programmato<br />

con le nuove competenze significa<br />

anche un ampliamento dell’organico.<br />

Questo dovrà avvenire in maniera<br />

chiara avvalendosi dell’ufficio <strong>di</strong> collocamento<br />

e con i meto<strong>di</strong> previsti dal<strong>la</strong><br />

legge”.Attualmente <strong>la</strong> <strong>Palermo</strong> Energia<br />

si sta occupando dell’instal<strong>la</strong>zione dei<br />

pannelli fotovoltaici in tutti gli e<strong>di</strong>fici<br />

<strong>di</strong> proprietà del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />

Orto-floricoltura a Bagheria<br />

Nasce un progetto pilota<br />

La <strong>Provincia</strong> e l’Istituto Sperimentale<br />

per <strong>la</strong> Floricoltura <strong>di</strong> Bagheria, avvieranno<br />

un progetto con cui verranno creati<br />

campi pilota nel settore agricolo del<br />

comprensorio bagherese per sviluppare<br />

processi innovativi nel comparto ortofloricolo<br />

in alternativa al<strong>la</strong> limonicoltura<br />

ormai in profonda crisi.<br />

Il progetto consiste nel fornire in<strong>di</strong>cazioni<br />

sul<strong>la</strong> scelta delle specie da impiantare,<br />

nell’assicurare l’assistenza tecnica per <strong>la</strong><br />

durata dei processi produttivi e nel fornire<br />

i mezzi tecnici essenziali al<strong>la</strong> conduzione.<br />

E’ prevista una selezione delle<br />

aziende in possesso dei requisiti minimi.<br />

Gli interessati possono rivolgersi all’Istituto<br />

Sperimentale per <strong>la</strong> Floricoltura<br />

<strong>di</strong> Bagheria al numero <strong>di</strong> telefono 091-<br />

909090 entro <strong>la</strong> fine dei giugno. Il progetto<br />

verrà avviato entro il 2005.<br />

Situazione Gesap<br />

Il centrosinistra chiede<br />

una seduta straor<strong>di</strong>naria<br />

I consiglieri provinciali Silvio Moncada<br />

e Gaetano Mi<strong>la</strong>no (Margherita), Antonio<br />

Marotta (Rifondazione Comunista) e Giuseppe<br />

Messineo (Apes) hanno chiesto ufficialmente<br />

al presidente del consiglio<br />

Maurizio Gambino <strong>di</strong> convocare una seduta<br />

straor<strong>di</strong>naria del consiglio provinciale<br />

con all’or<strong>di</strong>ne del giorno le problematiche<br />

del<strong>la</strong> Gesap, società <strong>di</strong> gestione<br />

dello scalo. I consiglieri chiedono inoltre,<br />

che in tale seduta siano presenti i rappresentanti<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> in seno al con-


Il consiglio<br />

dentro<br />

siglio d’amministrazione del<strong>la</strong> Gesap, per<br />

re<strong>la</strong>zionare sul<strong>la</strong> inadeguatezza dei servizi<br />

e dei costi offerti alle compagnie<br />

aeree, sul<strong>la</strong> paventata scissione del<strong>la</strong> società<br />

e sui criteri <strong>di</strong> selezione del personale.<br />

La gestione attuale <strong>di</strong> Gesap e’<br />

inadeguata a contrastare <strong>la</strong> concorrenza<br />

e ne è <strong>di</strong>mostrazione <strong>la</strong> sistematica per<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> quote <strong>di</strong> mercato.<br />

Inoltre, <strong>la</strong> provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />

nel<strong>la</strong> qualità<br />

<strong>di</strong> socio <strong>di</strong> maggioranzadell’ente,sottolineano<br />

i consiglieri,<br />

deve approvareattraverso<br />

il consiglio<br />

provinciale, ogni<br />

mo<strong>di</strong>fica statutaria;<br />

senza que-<br />

Silvio Moncada<br />

sto fondamentale passaggio istituzionale,<br />

ogni decisione è da considerarsi nul<strong>la</strong>.<br />

Servizio idrico<br />

La gestione rimanga pubblica<br />

“L’esigenza dell’affidamento del servizio<br />

idrico integrato, dell’Ato <strong>Palermo</strong> 1,<br />

entro il mese <strong>di</strong> luglio, pena <strong>la</strong> per<strong>di</strong>ta dei<br />

finanziamenti, non deve indurre <strong>la</strong> conferenza<br />

dei sindaci ad adottare provve<strong>di</strong>menti<br />

che <strong>di</strong> fatto scoraggiano <strong>la</strong> ge-<br />

Pergolizzi e Mi<strong>la</strong>no ancora papà<br />

stione pubblica<br />

dell’acqua”. Lo<br />

hanno <strong>di</strong>chiarato<br />

Antonio Marotta<br />

<strong>di</strong> RifondazioneComunista,<br />

Giuseppe<br />

Messineo dell’Apes<br />

e Silvio<br />

Moncada e Gaetano<br />

Mi<strong>la</strong>no del-<br />

<strong>la</strong> Margherita che sottolineano come “l’ipotesi<br />

e<strong>la</strong>borata dal tavolo tecnico dell’Ato<br />

<strong>di</strong> costituzione<br />

<strong>di</strong> una società<br />

patrimoniale<br />

con <strong>la</strong> gestione<br />

pubblica del<strong>la</strong><br />

proprietà e dell’acqua,potrebbe<br />

essere <strong>la</strong> soluzione”.<br />

I consiglieri<br />

invitano<br />

quin<strong>di</strong> <strong>la</strong> conferenza<br />

dei sindaci<br />

ad esprimersi<br />

Antonio Marotta<br />

Gaetano Mi<strong>la</strong>no<br />

con atti ufficiali verso tale ipotesi che garantirebbe<br />

bassi costi per l’utenza, occupazione<br />

e qualità del servizio.<br />

Opere sul<strong>la</strong> Marineo-Corleone<br />

Il no del centrosinistra<br />

“Oltre a compromettere uno dei paesaggi<br />

e dei boschi più straor<strong>di</strong>nari del<strong>la</strong> Si-<br />

C’è chi ha fatto il tris e chi invece è al bis, ma in tutte e due i casi si tratta <strong>di</strong> nastro<br />

azzurro. Uno ha subito gridato Forza Italia, l’altro ha iniziato a sfogliare <strong>la</strong>…<br />

Margherita in attesa <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare grande. Tiziano Pergolizzi e Angelo Mi<strong>la</strong>no sono<br />

arrivati fra fine aprile e i primi <strong>di</strong> maggio ad arricchire il nucleo familiare guidato<br />

dai rispettivi genitori Michele Pergolizzi e Gaetano Mi<strong>la</strong>no consiglieri provinciali,<br />

e naturalmente dalle mamme Anna e Filomena.<br />

Per il buon Michele, forzista, si tratta del terzo maschio, un ritorno <strong>di</strong> fiamma dopo<br />

Valerio 9 anni e C<strong>la</strong>u<strong>di</strong>o 14.<br />

E’ arrivato Angelo invece in casa Mi<strong>la</strong>no, cinque anni dopo Giovanni. I due consiglieri<br />

sostengono che <strong>la</strong> nuova paternità non li <strong>di</strong>strarrà dagli impegni politici,<br />

ma se anche fosse così, non ci sarebbe nul<strong>la</strong> da ri<strong>di</strong>re. Comunque sia, gli auguri<br />

del<strong>la</strong> redazione sono d’obbligo anzi ancora <strong>di</strong> più.<br />

BREVI<br />

cilia, il progetto dell’Anas che prevede<br />

<strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> due viadotti, tre ponti,<br />

cinque gallerie per 5 km nel tratto Bolognetta-Marineo<br />

con un costo <strong>di</strong> circa<br />

300 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire, risulta inutile e irrealizzabile<br />

secondo le norme <strong>di</strong> legge”.<br />

Lo sostiene con una mozione firmata da<br />

tutto il centro sinistra, il consigliere provinciale<br />

dei Ver<strong>di</strong>, Angelo Ribaudo.<br />

“L’adeguamento al<strong>la</strong> normativa europea<br />

che l’Anas pone come giustificazione al<br />

progetto – aggiunge - è previsto che venga<br />

fatto solo per le strade nuove e nel rispetto<br />

dei vincoli ambientali e paesaggistici”.<br />

Ribaudo propone <strong>di</strong> utilizzare i sol<strong>di</strong><br />

stanziati per ammodernare invece <strong>la</strong><br />

S.Cipirello – Corleone, l’altra strada <strong>di</strong><br />

collegamento più breve <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> via Ficuzza<br />

e <strong>di</strong> realizzare una circonval<strong>la</strong>zione<br />

<strong>di</strong> Marineo ma “non il faraonico<br />

by-pass”.<br />

Educazione fisica nelle scuole<br />

superiori - Tricoli: “Una vittoria<br />

per <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e lo sport”<br />

“Una vittoria per il mondo dello sport,<br />

per gli studenti, per gli insegnanti che non<br />

vedranno a rischio i loro posti <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro,<br />

e per gli esponenti politici, che si sono<br />

battuti con determinazione per far prevalere<br />

il buon senso”. Così il consigliere<br />

provinciale <strong>di</strong> An, Marcello Tricoli<br />

commenta <strong>la</strong> decisione del ministro Moratti<br />

<strong>di</strong> ripristinare le due ore <strong>di</strong> educazione<br />

fisica in tutte le scuole superiori,<br />

facendo marcia in<strong>di</strong>etro rispetto al<strong>la</strong> precedente<br />

proposta contenuta nel<strong>la</strong> riforma,<br />

che avrebbe <strong>di</strong>mezzato le lezioni settimanali.<br />

“Anche a livello locale – spiega Tricoli<br />

– l’impegno per non fare abolire <strong>la</strong><br />

seconda ora <strong>di</strong> scienze motorie è stato<br />

fermo e costante. Come consigliere provinciale<br />

e <strong>di</strong>rigente sportivo ho partecipato<br />

attivamente, con lettere e appelli,<br />

al<strong>la</strong> campagna condotta da Alleanza<br />

Nazionale e da prestigiose istituzioni <strong>di</strong><br />

addetti ai <strong>la</strong>vori come il Coni. L’esito –<br />

conclude Tricoli – è <strong>la</strong> <strong>di</strong>mostrazione<br />

che i risultati in politica si raggiungono<br />

con il coinvolgimento <strong>di</strong> tutti gli interlocutori”.<br />

51


52<br />

Per l’affermazione dei <strong>di</strong>ritti delle donne<br />

Il 28 aprile 2005 si è inse<strong>di</strong>ata a Roma <strong>la</strong> “Consulta per le Pari Opportunità”<br />

dell’Unione delle Province d’Italia, organismo costituito<br />

per <strong>la</strong> prima volta nel<strong>la</strong> storia dell’associazione, nel corso<br />

del<strong>la</strong> passata assemblea congressuale. Le consigliere Maria Concetta<br />

Balistreri e Giusi Scafi<strong>di</strong>, le due<br />

elette al Consiglio <strong>Provincia</strong>le, rappresenteranno<br />

<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> in<br />

seno a detto organismo. La Consulta <strong>la</strong>vorerà<br />

da subito con il Ministero delle<br />

Pari Opportunità e con gli altri organismi<br />

<strong>di</strong> sviluppo delle politiche <strong>di</strong> genere,<br />

perché <strong>la</strong> <strong>di</strong>alettica sui temi del riequilibrio<br />

del<strong>la</strong> rappresentanza sia riportata<br />

su tutti i territori attraverso anche<br />

una programmazione il più possibile in-<br />

Maria Concetta<br />

Balistreri<br />

L’INTERVENTO<br />

tegrata sul Paese. L’emancipazione del<strong>la</strong><br />

donna, in qualunque parte del mondo,<br />

si collega all’emancipazione politica del<br />

citta<strong>di</strong>no e del <strong>la</strong>voratore, al superamento <strong>di</strong> una società che pone<br />

gli uni contro gli altri in competizione costante, dove sopravvive<br />

solo il più forte, il più aggressivo. La storia ha assegnato il<br />

potere agli uomini e un ruolo subalterno alle donne .<br />

Ma se è innegabile ed evidente <strong>la</strong> <strong>di</strong>versità tra i generi, non è assolutamente<br />

più accettabile <strong>la</strong> <strong>di</strong>suguaglianza sul piano dei <strong>di</strong>ritti. L’Italia<br />

per quanto riguarda <strong>la</strong> rappresentanza delle donne, è fanalino<br />

<strong>di</strong> coda non solo tra i Paesi dell’Unione Europea, sia tra quelli fondatori<br />

sia tra i 25 nuovi entrati, ma in merito alle pari opportunità<br />

Emergenza frane<br />

Guccione: “Utilizzare i fon<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Provincia</strong> in Festa”<br />

“E’ un’emergenza tale che bisogna subito<br />

intervenire anche se, come è noto, il<br />

reperimento dei fon<strong>di</strong> è un problema non<br />

irrilevante”.<br />

Lo ha detto il capogruppo del Nuovo Psi,<br />

Nino Guccione che, sottolineando <strong>la</strong> delicatezza<br />

del<strong>la</strong> situazione del<strong>la</strong> strada provinciale<br />

7 Alia-Montemaggiore e del<strong>la</strong><br />

sp 53 Alia-Caltavuturo e del<strong>la</strong> sp8 Valledolmo-Caltavuturo<br />

causata da frane e<br />

smottamenti, ha proposto un or<strong>di</strong>ne del<br />

giorno con cui chiede “un incontro con<br />

il presidente Musotto e con l’assessore<br />

al<strong>la</strong> Viabilità per valutare <strong>la</strong> situazione<br />

<strong>di</strong> tutte le arterie <strong>di</strong> competenza provinciale”.<br />

Guccione inoltre suggerisce <strong>di</strong> utilizzare<br />

anche i fon<strong>di</strong> che in bi<strong>la</strong>ncio sono<br />

destinati al<strong>la</strong> festa del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> e<br />

“quelli previsti per sostenere attività o<br />

manifestazioni non <strong>di</strong> primaria importanza”.<br />

riesce a fare peggio dello Zimbawe, del<strong>la</strong> Thai<strong>la</strong>n<strong>di</strong>a, del<strong>la</strong> Ma<strong>la</strong>ysia<br />

e del Bang<strong>la</strong>desh. Nei fatti è negato il principio <strong>di</strong> parità tra uomini<br />

e donne come valore fondamentale dell’identità politica europea,<br />

previsto dal<strong>la</strong> Carta dei <strong>di</strong>ritti fondamentali dell’Unione Europea.<br />

Le assemblee elettive e gli organismi democratici, prevalentemente<br />

maschili, sono <strong>la</strong> rappresentazione <strong>di</strong> una democrazia<br />

incompiuta, frutto <strong>di</strong> un sistema che, <strong>di</strong> fatto, esclude le donne dalle<br />

Istituzioni. Legittima è quin<strong>di</strong> <strong>la</strong> volontà <strong>di</strong> emancipazione e <strong>di</strong><br />

uguaglianza con l’uomo a cui <strong>la</strong> donna aspira , sorretta tra l’altro da<br />

pressoché universali e autorevoli <strong>di</strong>chiarazioni<br />

<strong>di</strong> Organizzazioni Internazionali<br />

, umanitarie , sociali, politiche ,<br />

Carte dei Diritti , Costituzioni ecc… L’auspicio<br />

che è stato <strong>la</strong>nciato nel<strong>la</strong> seduta <strong>di</strong><br />

inse<strong>di</strong>amento è che <strong>la</strong> Consulta riesca a<br />

costruire una vera e propria rete delle donne<br />

che ogni giorno <strong>la</strong>vorano nelle Province<br />

italiane come consigliere, assessori o<br />

Presidenti, perché le loro esperienze ed il<br />

confronto tra <strong>di</strong> esse <strong>di</strong>venti patrimonio <strong>di</strong><br />

tutte le donne e possa favorire l’aumento<br />

delle donne can<strong>di</strong>date ed elette alle pros-<br />

sime elezioni politiche. Per raggiungere questo scopo, <strong>la</strong> prima tappa<br />

sarà rappresentata dall’ “Assemblea nazionale delle elette delle<br />

Province”, al<strong>la</strong> quale saranno invitate tutte le rappresentanze femminili<br />

delle amministrazioni e a cui saranno chiamati a partecipare<br />

il Governo, il Par<strong>la</strong>mento e i partiti politici.<br />

Lo sport contro <strong>la</strong> <strong>di</strong>spersione sco<strong>la</strong>stica<br />

dentro<br />

Il consiglio<br />

Giusi Scafi<strong>di</strong><br />

Maria Concetta Balistreri<br />

Consigliere <strong>Provincia</strong>le DS<br />

Nell’ambito del progetto Area a Rischio, contro <strong>la</strong> <strong>di</strong>spersione sco<strong>la</strong>stica, promosso<br />

dal Miur e dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, si è <strong>di</strong>sputata allo Sperone, <strong>la</strong> prima gara<br />

po<strong>di</strong>stica intersco<strong>la</strong>stica tra gli alunni degli istituti elementari e me<strong>di</strong> Sperone, Orestano,<br />

Puglisi e Di Vittorio. L’idea <strong>di</strong> coinvolgere <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> nel progetto, è stata<br />

del consigliere Ippolito Russo che ritiene “lo sport, uno degli strumenti più importanti<br />

per togliere i ragazzi dal<strong>la</strong> strada, per insegnar loro a socializzare e soprattutto<br />

a saper rispettare il prossimo, tutti principi fondamentali per non cadere<br />

nel<strong>la</strong> cattiva strada”.


Il consiglio<br />

Fon<strong>di</strong> per gli ex precari<br />

Decisivo il bi<strong>la</strong>ncio<br />

Un emendamento tecnico<br />

allo strumento finanziario<br />

2005 prevede l’incremento<br />

a 36 ore settimanali<br />

dell’orario <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro dei 265<br />

<strong>di</strong>pendenti assunti nel 2004<br />

In<strong>di</strong>viduato il percorso per aumentare<br />

da 18 a 36 ore settimanali l’orario <strong>di</strong><br />

<strong>la</strong>voro dei 265 <strong>la</strong>voratori ex precari<br />

che dall’inizio del 2004 sono stati assunti<br />

con contratto a tempo indeterminato nell’organico<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>. Il passaggio al<br />

tempo pieno sarà inserito nel Bi<strong>la</strong>ncio<br />

2005 attraverso un emendamento tecnico<br />

visto che nel<strong>la</strong> stesura iniziale il documento<br />

finanziario prevedeva un incremento<br />

dell’orario <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro ma non fino<br />

alle 36 ore settimanali. Il presidente,<br />

Francesco Musotto, ha dato il via libera<br />

al<strong>la</strong> proposta dell’assessore Giampiero<br />

Cangialosi che nel suo doppio ruolo <strong>di</strong> responsabile<br />

del Bi<strong>la</strong>ncio e del Personale,<br />

ha in<strong>di</strong>viduato le risorse da potere destinare<br />

all’incremento delle ore <strong>la</strong>vorative<br />

degli ex lsu. L’ulteriore aumento fino a 36<br />

ore sarà effettuato e potrà essere effettuato<br />

attraverso l’utilizzo degli stessi <strong>la</strong>-<br />

voratori in servizi che verranno svolti in<br />

maniera <strong>di</strong>retta dall’Ente con conseguenti<br />

economie che renderanno possibile il<br />

tempo pieno.<br />

Solo attraverso questo meccanismo <strong>la</strong><br />

<strong>Provincia</strong> potrà compiere questo ultimo<br />

passo verso l’orario a tempo pieno che<br />

prevede, complessivamente, l’utilizzo <strong>di</strong><br />

5 milioni e 800 mi<strong>la</strong> euro, dei quali un<br />

milione e 580 mi<strong>la</strong> euro <strong>di</strong> contributo<br />

del<strong>la</strong> Regione, il resto <strong>di</strong> risorse proprie.<br />

“Siamo pronti a rispettare l’impegno –<br />

sottolinea Musotto<br />

– preso<br />

con i <strong>la</strong>voratori<br />

al momento<br />

del<strong>la</strong> stabilizzazione,<br />

a <strong>di</strong>mostrazione<br />

del<strong>la</strong><br />

grande attenzione<br />

che abbiamo<br />

per il no-<br />

stro personale e<br />

in modo partico-<br />

Giuseppe Messineo<br />

<strong>la</strong>re per gli ex precari. In questo quadro,<br />

però, preoccupa il provve<strong>di</strong>mento approvato<br />

il 19 maggio scorso dal<strong>la</strong> Regione e<br />

che prevede un taglio del cinque per<br />

cento sui trasferimenti alle Province. Una<br />

decisione grave non solo perché decurta<br />

ulteriormente i già magri bi<strong>la</strong>nci degli<br />

Enti Locali ma che per giunta interviene<br />

OCCUPAZIONE<br />

nel momento in cui i documenti finanziari<br />

sono già stati approntati e sono all’esame<br />

dei Consigli. Per <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

significherebbe dover rinunciare a 2 milioni<br />

<strong>di</strong> euro.<br />

Ma ciò che più inquieta è il metodo usato<br />

dal<strong>la</strong> Regione che adotta provve<strong>di</strong>menti<br />

uni<strong>la</strong>teralmente, senza nessuna forma <strong>di</strong><br />

concertazione, svilendo il ruolo delle Province<br />

e impedendo ad esse <strong>di</strong> rispondere<br />

alle richieste dei citta<strong>di</strong>ni. Mentre l’Europa<br />

ci chiede <strong>di</strong> programmare a lungo<br />

termine e in modo razionale, <strong>la</strong> Regione<br />

non dà alcuna certezza sui trasferimenti e<br />

destabilizza le già esigue finanze degli<br />

Enti Locali con leggi improvvisate.<br />

“Avremo <strong>la</strong> possibilità – aggiunge Cangialosi<br />

– <strong>di</strong> incrementare l’orario <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro<br />

grazie al<strong>la</strong> virtuosa situazione finanziaria<br />

dell’Ente che ci consentite <strong>di</strong><br />

reperire le risorse necessarie e grazie ad<br />

un utilizzo virtuoso<br />

delle risorse umane destinate<br />

ai settori <strong>di</strong> attività<br />

in cui vi è maggiore<br />

necessità”. Per <strong>di</strong>ventare<br />

esecutivo, il provve<strong>di</strong>mento<br />

dovrà essere<br />

approvato dal Consiglio<br />

<strong>Provincia</strong>le. Sul<strong>la</strong> questione<br />

erano intervenuti<br />

nelle scorse settimane i<br />

consiglieri Marcello Giampiero<br />

Tricoli (Alleanza nazio- Cangialosi<br />

nale) e Giuseppe Messineo<br />

(Apes). Tricoli aveva incontrato i <strong>di</strong>pendenti<br />

part-time del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> riuniti<br />

in assemblea permanente a Pa<strong>la</strong>zzo Comitini<br />

per chiedere <strong>di</strong> ottenere 36 ore <strong>di</strong><br />

<strong>la</strong>voro settimanali invece che le attuali<br />

18. Secondo Messineo invece “dal punto<br />

<strong>di</strong> vista economico <strong>la</strong> cosiddetta “stabilizzazione”<br />

non ha comportato nessun<br />

miglioramento rispetto al<strong>la</strong> precedente<br />

posizione, anzi, assurdamente, ne ha provocato<br />

un peggioramento in quanto, in<br />

qualità <strong>di</strong> LSU, questi <strong>la</strong>voratori svolgevano<br />

<strong>la</strong> loro attività <strong>la</strong>vorativa per n. 20<br />

ore settimanali. Mi impegnerò dunque<br />

affinché l’amministrazione provinciale<br />

provveda al più presto a trasformare il<br />

rapporto <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro da 18 a 36 ore settimanali,<br />

senza cedere a soluzioni interme<strong>di</strong>e<br />

degne <strong>di</strong> una contrattazione da<br />

mercato rionale”.<br />

53


Cinque sindaci uscenti riconfermati,<br />

un consigliere provinciale eletto primo<br />

citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Partinico, un ex consigliere<br />

provinciale nuovo sindaco <strong>di</strong> Trabia,<br />

un <strong>di</strong>pendente provinciale vittorioso a<br />

Misilmeri. Non mancano gli spunti <strong>di</strong> curiosità<br />

e gli incroci con<br />

pa<strong>la</strong>zzo Comitini nel<strong>la</strong><br />

recente tornata elettorale<br />

<strong>di</strong> maggio che ha<br />

portato all’elezione <strong>di</strong><br />

13 nuovi sindaci in provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />

C’è stato bisogno del<br />

ballottaggio per risolvere<br />

<strong>la</strong> contesa nei tre<br />

centri più gran<strong>di</strong>, Par-<br />

Gaetano La Fata<br />

tinico,Carini e Misilmeri.<br />

L’esito finale ha<br />

premiato il centrosinistra che si è imposto<br />

per due a uno. Il risultato più significato è<br />

probabilmente quello <strong>di</strong> Partinico dove in<br />

una sfida fra due consiglieri provinciali in<br />

carica, Giuseppe Motisi del<strong>la</strong> Margherita<br />

ha avuto <strong>la</strong> meglio al secondo turno su Vito<br />

Di Marco (Udc)<br />

che pure aveva chiuso<br />

in testa il primo<br />

round. Niente da fare<br />

invece per l’uscente<br />

Giuseppe Giordano<br />

(Forza Italia) tagliato<br />

fuori al primo turno.<br />

Il centrosinistra<br />

riconquista così Par-<br />

54<br />

ELEZIONI<br />

Le urne premiano<br />

il centrosinistra<br />

Il turno elettorale <strong>di</strong> maggio vede l’Unione spuntar<strong>la</strong><br />

in due dei tre comuni più grossi, soprattutto a Partinico,<br />

dove il consigliere provinciale Giuseppe Motisi<br />

subentra al forzista Giordano. A Carini conferma<br />

per <strong>la</strong> Fata, a Misilmeri successo per Badami<br />

Salvatore Badami<br />

tinico dopo <strong>la</strong> sindacatura<br />

<strong>di</strong> Gigia Can-<br />

nizzo. Giuseppe Motisi, 46 anni, me<strong>di</strong>co,<br />

eletto a pa<strong>la</strong>zzo Comitini due anni fa, <strong>la</strong>scia<br />

adesso <strong>la</strong> carica <strong>di</strong> consigliere provinciale<br />

e al suo posto subentra in Consiglio<br />

provinciale Giovanni Palma, primo dei non<br />

eletti per <strong>la</strong> Margherita<br />

nel collegio<br />

Partinico-<br />

Monreale. Il centrosinistra<br />

<strong>la</strong> spunta<br />

anche a Misilmeri<br />

dove Salvatore<br />

Badami,<br />

<strong>di</strong>pendente provinciale,sinda-<br />

calista Cisl, ha<br />

prevalso sul can<strong>di</strong>dato<br />

del cen-<br />

Giuseppe Motisi<br />

trodestra, Giusto Schimmenti (Udc). Misilmeri<br />

torna così ad avere un sindaco dopo<br />

due anni <strong>di</strong> commissariamento in seguito<br />

allo scioglimento per infiltrazioni mafiose.<br />

Il centrodestra <strong>la</strong> spunta invece a Carini,<br />

dove l’uscente Gaetano La Fata, forzista,<br />

riesce al ballottaggio a superare l’ex<br />

consigliere provinciale Salvatore Conigliaro<br />

in una specie <strong>di</strong> derby, visto che anche lo<br />

sfidante fa parte del centrodestra, anche se<br />

al ballottaggio era appoggiato da componenti<br />

dell’Unione.<br />

Negli altri <strong>di</strong>eci comuni, il centrodestra ha<br />

piantato <strong>la</strong> sua ban<strong>di</strong>erina, con <strong>la</strong> riconferma<br />

dei sindaci uscenti, a San Mauro<br />

Castelverde, con Mauro Cascio che ha superato<br />

Giorgio D’Agostino, a Pollina con<br />

Giuseppe Sarrica che l’ha spuntata su Piero<br />

Giambelluca, a Santa Cristina Ge<strong>la</strong> con<br />

I comuni<br />

Giuseppe Cangialosi vittorioso su Mercurio<br />

<strong>Palermo</strong>, e a Lascari con Antonio Cesare<br />

che ha prevalso su Giuseppe Abbate,<br />

attuale assessore a Cefalù ed ex sindaco <strong>di</strong><br />

Pollina. Il centrodestra<br />

perde però tre comuni<br />

che fino a qualche<br />

settimana fa erano<br />

nelle sue mani.<br />

A Trabia Salvatore<br />

Piazza del<strong>la</strong> Margherita<br />

ha superato Francesco<br />

Bondì del<strong>la</strong> Casa<br />

delle libertà. Per<br />

“Totò” Piazza si tratta<br />

<strong>di</strong> un ritorno, visto Salvatore Piazza<br />

che era stato sindaco<br />

del<strong>la</strong> citta<strong>di</strong>na negli anni ’80, prima <strong>di</strong> approdare<br />

a pa<strong>la</strong>zzo Comitini dove è stato<br />

consigliere dal ’90 al ’94, capogruppo del<strong>la</strong><br />

Democrazia Cristiana, e poi anche Presidente<br />

del<strong>la</strong> Gesap dal ’92 al ‘98.<br />

Il centrosinistra conquista per <strong>la</strong> prima volta<br />

anche Scil<strong>la</strong>to, comune <strong>di</strong> antica tra<strong>di</strong>zione<br />

democristiana. Antonino Battaglia,<br />

<strong>di</strong>essino, ha avuto <strong>la</strong> meglio sul sindaco<br />

uscente, il forzista<br />

Gaetano Nicchi, e su<br />

Carmelo Bellissimo<br />

del<strong>la</strong> Margherita già<br />

sindaco negli anni<br />

scorsi.<br />

Il centrosinistra espugna<br />

anche Godrano,<br />

dove Matteo Cannel<strong>la</strong><br />

ha spodestato l’u-<br />

scente Stefano Bisulca.<br />

Sono invece piena<br />

Mauro Cascio<br />

espressione <strong>di</strong> liste civiche,e quin<strong>di</strong> non<br />

facilmente etichettabili con l’uno o con<br />

l’altro schieramento, i nuovi primi citta<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong> Aliminusa, Ignazio Dolce, e <strong>di</strong> Collesano<br />

Rosario Testaiuti che hanno raccolto<br />

l’ere<strong>di</strong>tà rispettivamente <strong>di</strong> Giuseppe<br />

Nogara e Rosario Roton<strong>di</strong>. A Giuliana<br />

si è votato soltanto per l’elezione del sindaco<br />

e l’ha spuntata Vincenzo Martorana,<br />

già vittorioso nel 2003, prima che un ricorso<br />

presentato dallo sfidante Gaetano<br />

Cacioppo, accolto dal Tar, riportasse i due<br />

contendenti in perfetta parità. Adesso lo<br />

“spareggio” ha ridato ragione a Martorana.<br />

M.B.


I comuni<br />

Una rete unica per<br />

i Consorzi universitari<br />

E’ <strong>la</strong> proposta <strong>la</strong>nciata a Petralia Soprana dal Rettore<br />

Silvestri e dal Presidente del Consorzio Li Vecchi nel corso<br />

<strong>di</strong> un incontro <strong>di</strong>battito. L’obiettivo è creare un sistema<br />

<strong>di</strong>dattico unitario fra <strong>Palermo</strong>, Trapani, Agrigento e Caltanissetta<br />

Un sistema formativo unico per i<br />

Consorzi Universitari del<strong>la</strong> Sicilia<br />

Centro Occidentale che potrebbero<br />

<strong>di</strong>ventare dei Poli universitari<br />

veri e propri. La proposta parte da Petralia<br />

Soprana dove, a Pa<strong>la</strong>zzo Pottino, sede<br />

del Consorzio Universitario del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, amministratori e mondo<br />

accademico si sono trovati per un incontro<br />

<strong>di</strong>battito su “Il Consorzio Universitario<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> al<br />

servizio del territorio”.<br />

Proprio sullo stretto legame fra il Consorzio<br />

e il territorio si è soffermato il Presidente<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, Francesco Musotto:<br />

“Il Consorzio - ha sottolineato il<br />

Presidente - è stato per noi una scommessa<br />

sin dall’inizio e destinare ad esso<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Pottino è stata per <strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

una scelta importante. Non si tratta <strong>di</strong> portare<br />

solo l’Università più vicina agli stu-<br />

denti ma soprattutto <strong>di</strong> formare professionalità<br />

strettamente legate alle potenzialità<br />

del territorio, affinché queste possano<br />

trovare seri sbocchi <strong>di</strong> mercato. Qualità,<br />

ambiente, agricoltura e prodotti tipici<br />

sono le carte vincenti su cui puntare<br />

in nome dello sviluppo. Per farlo è necessario<br />

intanto accedere alle risorse comunitarie,<br />

per le quali oggi ci stiamo battendo,<br />

ma anche avere a <strong>di</strong>sposizione professionalità<br />

giovani e preparate, in grado<br />

<strong>di</strong> trasformare queste risorse in un vero<br />

e proprio brand territoriale. Oggi quest’incontro<br />

è l’occasione per mettere a<br />

frutto suggerimenti e testimonianze degli<br />

amministratori locali, del mondo accademico<br />

e degli operatori locali, affinchè<br />

<strong>la</strong> realtà del Consorzio possa esserne<br />

rafforzata”.<br />

E sulle prospettive future del Consorzio<br />

il Rettore dell’Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, Giu-<br />

ISTRUZIONE<br />

seppe Silvestri ha illustrato <strong>la</strong> possibilità<br />

che i Consorzi Universitari <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />

Trapani, Agrigento e Caltanissetta, <strong>di</strong>ventino<br />

un sistema a rete, con una offerta<br />

<strong>di</strong>dattica e un’attività <strong>di</strong> ricerca unitarie.<br />

“Partendo dal presupposto che ricerca<br />

e <strong>di</strong>dattica debbano sempre camminare<br />

<strong>di</strong> pari passo - ha sottolineato il Rettore<br />

Silvestri - l’attivazione <strong>di</strong> corsi come<br />

quelli del Consorzio Universitario è<br />

importantissima, guardando al territorio<br />

come fonte <strong>di</strong> sollecitazione culturale e<br />

come un vero e proprio <strong>la</strong>boratorio. I Consorzi<br />

Universitari potrebbero <strong>di</strong>ventare<br />

dei Poli decentrati dell’Università, con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> ottimizzare le risorse e migliorare<br />

ricerca e <strong>di</strong>dattica. In Italia esistono<br />

già esperienze significative in questa<br />

<strong>di</strong>rezione, ad esempio in Emilia Romagna.<br />

Affinché però sia un decentramento<br />

virtuoso devono essere messe a<br />

punto strategie efficaci insieme al territorio,<br />

<strong>la</strong>vorare insieme per fare sistema”.<br />

Una proposta questa che il Presidente del<br />

Consorzio Universitario, Alfredo Li Vecchi,<br />

ha già avanzato al Consiglio d’Amministrazione.<br />

“Il Senato Accademico -<br />

ha detto Li Vecchi - ha approvato recentemente<br />

una delibera con cui, nell’ambito<br />

<strong>di</strong> una complessiva riorganizzazione<br />

dell’Ateneo, si ipotizza una riconversione<br />

delle strutture consortili con <strong>la</strong> costituzione<br />

<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> campus collegati.<br />

L’iniziativa rappresenterebbe una innovazione<br />

<strong>di</strong> eccezionale rilevanza nel sistema<br />

universitario regionale. Adesso toccherà<br />

ai singoli Consorzi pronunciarsi,<br />

per delineare una eventuale convergenza<br />

su questa proposta”.<br />

Intanto il Rettore ha annunciato <strong>la</strong> prossima<br />

apertura <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> Orientamento<br />

e Tutoraggio proprio a Petralia<br />

mentre dagli amministratori locali è venuto<br />

un ulteriore richiamo all’identità del<br />

territorio come strada maestra da seguire.<br />

Richiamo con<strong>di</strong>viso anche dall’assessore<br />

provinciale al Patrimonio, Marcello<br />

Caruso. “Questo territorio - ha detto<br />

Caruso - sta puntando su strategie <strong>di</strong><br />

sviluppo sostenibile che il Consorzio deve<br />

saper tramutare da un <strong>la</strong>to in offerta<br />

formativa e dall’altro in ricerca applicata,<br />

per favorire questo percorso <strong>di</strong> crescita<br />

con strumenti adeguati”.<br />

Stefania Giuffrè<br />

55


56<br />

TURISMO ALTERNATIVO<br />

Cavalli, vacche e buoi<br />

per una carovana “bestiale”<br />

L’antica transumanza <strong>di</strong>venta attrazione turistica. Attraverso<br />

boschi e trazzere delle Madonie cavalieri e animali insieme<br />

per vivere esperienze d’altri tempi<br />

Decine <strong>di</strong> chilometri a pie<strong>di</strong> o a cavallo<br />

con l’unica compagnia dei<br />

cani, nelle lunghe ore necessarie<br />

a spostare ogni giorno intere mandrie dai<br />

recinti ai pascoli e viceversa. Due volte<br />

l’anno poi anche spostamenti molto più<br />

lunghi, piccoli viaggi in cerca <strong>di</strong> erba più<br />

verde e temperature più miti: <strong>la</strong> transumanza.<br />

Quale pastore avrebbe mai potuto<br />

immaginare che <strong>la</strong> sua dura vita avreb-<br />

be un giorno rappresentato un motivo <strong>di</strong><br />

attrazione turistica? Prima dei nostrani<br />

cowboy, solo gli agricoltori avevano vissuto<br />

un eguale fortunato interesse per le<br />

proprie con<strong>di</strong>zioni <strong>la</strong>vorative, con l’avvio<br />

e il successivo boom degli agriturismo.<br />

Un modo nuovo <strong>di</strong> intendere le vacanze,<br />

con<strong>di</strong>videndo i luoghi e le esperienze<br />

dei conta<strong>di</strong>ni, i prodotti del<strong>la</strong> terra<br />

e un <strong>di</strong>verso stile <strong>di</strong> vita. Più o meno<br />

I comuni


I comuni<br />

quanto si è cercato <strong>di</strong> ricreare per <strong>la</strong> prima<br />

volta in Sicilia con <strong>la</strong> promozione del<strong>la</strong><br />

prima ‘transumanza turistica’ promossa<br />

dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e organizzata<br />

dall’associazione Terra Vecchia <strong>di</strong><br />

Castel<strong>la</strong>na Sicu<strong>la</strong> (0921. 642213), Una<br />

carovana composta da pastori, cani e turisti<br />

a cavallo al seguito <strong>di</strong> duecento buoi<br />

e vacche che si spostano dai pascoli <strong>di</strong><br />

Monte Altesino (nei pressi <strong>di</strong> Vil<strong>la</strong>doro,<br />

in provincia <strong>di</strong> Enna) a quelli <strong>di</strong> Cozzo<br />

Cofino, nel comune <strong>di</strong> Petralia Sottana.<br />

Quaranta chilometri tutti all’interno del<br />

Parco delle Madonie lungo <strong>la</strong> vecchia trazzera<br />

che da <strong>Palermo</strong> porta a Catania, e<br />

che qui costeggia il fiume Salso. Per i<br />

trentacinque partecipanti a questa espe-<br />

rienza finora unica nel suo genere, notti<br />

in tenda e co<strong>la</strong>zioni al sacco, grigliate in<br />

mezzo ai boschi e canti serali al suono <strong>di</strong><br />

una chitarra intorno al fuoco. Tutto con<strong>di</strong>to<br />

da vino locale , ricotta prodotta al<br />

momento, prodotti dei campi. Due notti<br />

e tre giorni a strettissimo contatto con <strong>la</strong><br />

natura già a partire dal primo pernottamento,<br />

al<strong>la</strong> vigilia del<strong>la</strong> partenza, al campo<br />

base <strong>di</strong> Monte Altesino. Qui per <strong>la</strong> prima<br />

volta si montano le cinque gran<strong>di</strong> tende<br />

comuni da sette posti trasportate dagli<br />

organizzatori, in cui ognuno si sistema<br />

con il proprio sacco a pelo. Ci si conosce<br />

arrostendo le carni al<strong>la</strong> brace, apparecchiando<br />

tavo<strong>la</strong>te improvvisate e degustando<br />

i prodotti del territorio: salumi,<br />

TURISMO ALTERNATIVO<br />

formaggi, pane e verdure. Il giorno seguente,<br />

sveglia alle 5.30 per smontare il<br />

campo base, fare una co<strong>la</strong>zione veloce e<br />

montare in sel<strong>la</strong>: entro sera bisognerà raggiungere<br />

il punto <strong>di</strong> sosta fissato a metà<br />

percorso, vicino ad Alimena. Destinazione<br />

finale, i pascoli montani delle Petralie,<br />

ai quali si giungerà passando per Blufi<br />

e Castel<strong>la</strong>na Sicu<strong>la</strong> dopo due giorni <strong>di</strong><br />

passeggiata a cavallo quasi sempre al passo,<br />

adatta però a cavalieri me<strong>di</strong>amente<br />

esperti. Un weekend per amanti del<strong>la</strong> natura<br />

e patiti dell’equitazione, per esplorare<br />

le Madonie ma anche e soprattutto<br />

per rivivere i ritmi e le emozioni <strong>di</strong> tempi<br />

ormai lontani. Da riproporre.<br />

Alessandra Vio<strong>la</strong><br />

57


58<br />

BREVI<br />

Dal vino al pomodoro, Valledolmo<br />

riscopre i suoi prodotti<br />

Valledolmo, piccolo comune <strong>di</strong> circa 4.200<br />

abitanti a 90 km. <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza da <strong>Palermo</strong>,<br />

ha organizzato <strong>la</strong> VII e<strong>di</strong>zione delle “Giornate<br />

dell’Agricoltura” (dal 28 aprile al 1<br />

maggio).<br />

Una manifestazione che intendeva essenzialmente<br />

esaltare i valori dell’agronomia,<br />

coniugando <strong>la</strong> promozione del ter-<br />

ritorio con <strong>la</strong> valorizzazione delle specialità<br />

locali.<br />

L’evento, patrocinato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Regionale<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e dal<strong>la</strong> Regione Siciliana<br />

oltre che dall’Istituto Sperimentale<br />

Zootecnico per <strong>la</strong> Sicilia e dall’Associazione<br />

Regionale Allevatori, ha ospitato<br />

centinaia <strong>di</strong> turisti, visitatori ed operatori<br />

del settore, <strong>di</strong>ventando per quattro giorni<br />

il centro agricolo per eccellenza del<strong>la</strong><br />

Sicilia.Il piccolo centro si caratterizza per<br />

alcune produzioni tipiche tra le quali <strong>la</strong><br />

più nota è il pomodoro siccagno, una<br />

partico<strong>la</strong>re varietà locale rossa e succosa<br />

coltivata in pieno campo senza alcuna<br />

irrigazione, ma è anche ricca <strong>di</strong> vigneti,<br />

spighe, uliveti, nonchè centro per<br />

<strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> ricotta e formaggi.<br />

Durante <strong>la</strong> manifestazione, protagonista<br />

del<strong>la</strong> fiera agrico<strong>la</strong>, è stato naturalmente<br />

il vino, degustato in abbinamento ai formaggi<br />

e ad una mega-grigliata <strong>di</strong> carne.<br />

E’, infatti, a Valledolmo che ha sede <strong>la</strong><br />

cantina Sociale “Castellucci Miano” dove<br />

si producono eccellenti vini.<br />

Un’attività che dal 1996 ha subìto una<br />

continua intensificazione da quando <strong>la</strong><br />

Zona Contea <strong>di</strong> Sc<strong>la</strong>fani, in cui sorge <strong>la</strong><br />

citta<strong>di</strong>na, venne <strong>di</strong>chiarata a Denominazione<br />

d’Origine Control<strong>la</strong>ta.<br />

Castelbuono<br />

Eremo <strong>di</strong> Liccia, via ai <strong>la</strong>vori <strong>di</strong> recupero<br />

Castel<strong>la</strong>na Sicu<strong>la</strong><br />

Un centro per anziani e <strong>di</strong>sabili<br />

E’stato inaugurato a Castel<strong>la</strong>na Sicu<strong>la</strong>, l’8<br />

maggio scorso, il Centro <strong>di</strong>urno per anziani<br />

e <strong>di</strong>sabili. Al<strong>la</strong> cerimonia, all’interno<br />

del<strong>la</strong> struttura ottagonale <strong>di</strong> 300 metri<br />

quadrati in contrada Frazzucchi, sono intervenuti<br />

l’assessore provinciale alle Politiche<br />

sociali Giovanni Mammana e il presidente<br />

del Coor<strong>di</strong>namento regionale dei<br />

<strong>di</strong>sabili Salvatore Crispi.<br />

Il Centro <strong>di</strong>urno da poco è stato inserito<br />

nel Piano <strong>di</strong> zona del Distretto socio-sa-<br />

I comuni<br />

Nell’agosto del 2007 visitatori,studenti e stu<strong>di</strong>osi del Parco delle Madonie potranno<br />

godere <strong>di</strong> un centro visita, tra i boschi <strong>di</strong> Castelbuono e Pollina, destinato al<strong>la</strong> ricerca<br />

scientifica legata al<strong>la</strong> manna, al<strong>la</strong> flora e al<strong>la</strong> fauna dei luoghi.<br />

La struttura sarà dotata <strong>di</strong> servizio informazioni, foresteria, servizio ristoro, aule <strong>di</strong>dattiche<br />

e <strong>la</strong>boratori.<br />

Il via ai <strong>la</strong>vori del recupero conservativo<br />

dello storico complesso dell’Eremo <strong>di</strong> Liccia<br />

è stato dato al<strong>la</strong> presenza del presidente<br />

e del <strong>di</strong>rettore del Parco Massimo Belli<br />

e Francesca Grosso, del sindaco <strong>di</strong> Castelbuono<br />

Mario Cicero, del preside del<strong>la</strong><br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> Francesco<br />

Maria Raimondo, dell’architetto progettista<br />

Raffaele Savarese e dei rappresentanti<br />

delle due <strong>di</strong>tte <strong>di</strong> Ganci, <strong>la</strong> Deanco e <strong>la</strong><br />

Con.co, che si sono aggiu<strong>di</strong>cate l’appalto<br />

<strong>di</strong> 955.428,54 euro concesso dall’Assessorato<br />

regionale Territorio e Ambiente.<br />

“Con quest’opera – ha detto Belli – si dà<br />

vita ad una fase importante <strong>di</strong> questo Parco,<br />

<strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> quelle infrastrutture storiche<br />

legate al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> e al<strong>la</strong> fruizione del<br />

patrimonio naturale delle Madonie che si<br />

integrano con <strong>la</strong> istituenda rete dei sentieri, delle aree attrezzate, del prossimo recupero<br />

<strong>di</strong> Vil<strong>la</strong> Sgadari a Petralia Soprana e del Rifugio Marini <strong>di</strong> Piano Battaglia. In<br />

partico<strong>la</strong>re, il nuovo centro sarà <strong>la</strong> base operativa sul campo per <strong>la</strong> conoscenza e le ricerche<br />

sul<strong>la</strong> manna, quel patrimonio naturale e straor<strong>di</strong>nario che, nel Me<strong>di</strong>terraneo,<br />

sopravvive solo qui, tra Castelbuono e Pollina”<br />

E Cicero: “Sono molto sod<strong>di</strong>sfatto, parte da qui una col<strong>la</strong>borazione tra comune ed Ente<br />

che favorirà <strong>la</strong> crescita <strong>di</strong> quel turismo scientifico e naturalista portatore <strong>di</strong> valori<br />

nel circuito delle aree protette.”<br />

I <strong>la</strong>vori avranno <strong>la</strong> durata <strong>di</strong> 26 mesi. L’eremo ,fondato in epoca bizantina, poi sede<br />

dei monaci agostiniani riformati,in seguito azienda agrico<strong>la</strong>, è <strong>di</strong> proprietà del Comune<br />

<strong>di</strong> Castelbuono che ha firmato una convenzione <strong>di</strong> 29 anni con il Parco che ne<br />

curerà <strong>la</strong> gestione.<br />

nitario 35 delle Madonie. La gestione è<br />

stata affidata dall’Amministrazione comunale<br />

al<strong>la</strong> società Caap, che opera nel<br />

settore sociale. “La cooperativa Caap, gui-


I comuni<br />

data dal dottor Pippo Fiolo, - <strong>di</strong>ce il Sindaco<br />

Franco Geraci - ha messo su una squadra<br />

<strong>di</strong> operatori che, in poco tempo, hanno<br />

già organizzato dei <strong>la</strong>boratori agrari,<br />

artigianali, lu<strong>di</strong>ci e gastronomici per favorire<br />

l’integrazione dei soggetti che ospitiamo<br />

presso <strong>la</strong> struttura <strong>di</strong> Frazzucchi.<br />

Grazie ad un finanziamento regionale <strong>di</strong><br />

70.000 euro – continua l’assessore comunale<br />

Tito Macaluso, già consigliere a Pa<strong>la</strong>zzo<br />

Comitini negli anni ‘80 - da qualche<br />

settimana abbiamo iniziato l’attività <strong>di</strong> assistenza<br />

per un gruppo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili del<strong>la</strong> zona<br />

e per gli anziani.<br />

Attualmente sono 8 gli operatori che prestano<br />

servizio presso il Centro: 2 assistenti<br />

sociali, 2 assistenti <strong>di</strong> <strong>la</strong>boratorio, 3 ausiliari<br />

che si occupano anche del trasporto<br />

degli assistiti e 1 animatrice. Il Centro <strong>di</strong>urno<br />

è aperto da lunedì a sabato dalle 9,30<br />

alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.<br />

Per l’assessore provinciale alle Politiche<br />

sociali Giovanni Mammana, “Ora ci si deve<br />

impegnare affinché <strong>la</strong> struttura <strong>di</strong> Castel<strong>la</strong>na<br />

Sicu<strong>la</strong> possa usufruire dei fon<strong>di</strong><br />

del<strong>la</strong> legge 328 con il fine <strong>di</strong> potenziare le<br />

attività che si svolgono all’interno del<strong>la</strong><br />

stessa”.<br />

Il Centro <strong>di</strong>urno negli anni precedenti era<br />

stato progettato per essere al servizio del<strong>la</strong><br />

terza età. Ma grazie al progetto Nemo<br />

del<strong>la</strong> cooperativa Caap ora è stato possibile<br />

garantire un servizio anche per i portatori<br />

<strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap.<br />

Monreale<br />

Il Comune adotta<br />

bambini a <strong>di</strong>stanza<br />

Il Comune <strong>di</strong> Monreale adesso ha due<br />

bambini in più. Sono quelli adottati a <strong>di</strong>stanza<br />

dall’amministrazione comunale,<br />

dopo aver aderito al progetto “Sorriso solidale”<br />

che oltre<br />

a prevedere l’adozione<br />

a <strong>di</strong>stanza<br />

<strong>di</strong> cinquemi<strong>la</strong>bambini<br />

colombiani,<br />

mette inoltre in<br />

palio alcune borse<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per<br />

giovani <strong>la</strong>ureati.<br />

Il sindaco Toti Gullo Durante <strong>la</strong> gior-<br />

nata de<strong>di</strong>cata a padre Clemente Giadone,<br />

fondatore del<strong>la</strong> Casa del Sorriso e colui<br />

che porta avanti il progetto con Tribunale<br />

per i minori e con Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />

è stato reso noto l’impegno assunto<br />

dal sindaco <strong>di</strong> Monreale, Toti Gullo e dal<br />

presidente del consiglio comunale Piero<br />

Capizzi nell’adesione al progetto.<br />

Antonio Barreca<br />

BREVI<br />

Corleone<br />

Presto <strong>la</strong> procedura <strong>di</strong> beatificazione <strong>di</strong> Don Governali<br />

A Corleone si par<strong>la</strong> <strong>di</strong> beatificazione ed il soggetto in causa è don Salvatore Governali,<br />

un sacerdote in<strong>di</strong>menticato dai parrocchiani corleonesi per il suo impegno<br />

spirituale ed il suo altruismo.<br />

A lui, già nei primi anni del secolo appena passato, si deve <strong>la</strong> costruzione dell’oratorio<br />

citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Santa Maria, un rudere <strong>di</strong>venuto, in poco tempo soprattutto<br />

con l’aiuto dei giovani, un centro <strong>di</strong> preghiera.<br />

In una Corleone del primo dopoguerra, tra rovine e calcinacci, padre “Totò“ si fa<br />

missionario <strong>di</strong> pace in un realtà fino ad allora scenario <strong>di</strong> lotte conta<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong> usura.<br />

È in questo tragico contesto che prende forma <strong>la</strong> sua immensa opera <strong>di</strong> carità nei<br />

confronti <strong>di</strong> poveri e bisognosi. Sono molte le testimonianze raccolte a conferma<br />

del sacerdozio “eroico” <strong>di</strong> don Governali. Secondo quanto raccolto, fu lui ad istituire<br />

il cosiddetto “Arma<strong>di</strong>o dei Poveri”, una sorta <strong>di</strong> banca alimentare.<br />

Il circolo <strong>di</strong> San Luigi, da lui fondato all’interno dell’oratorio, resistette, anche<br />

se c<strong>la</strong>ndestinamente alle restrizioni del fascismo.<br />

E’ il marzo del 1935 quando, affetto da una car<strong>di</strong>opatia, muore nel suo letto con<br />

il crocifisso fra le mani e il campanile <strong>di</strong> Santa Maria saluta per l’ultima volta un<br />

sacerdote il cui ricordo è ancora forte nel cuore dei suoi concitta<strong>di</strong>ni.<br />

Antonio Barreca<br />

Polizzi ha il suo “Magazine”<br />

Il Comune <strong>di</strong> Polizzi Generosa ha una<br />

sua rivista d’informazione. E’ nato infatti<br />

nelle scorse settimane Polizzi Magazine,<br />

perio<strong>di</strong>co trimestrale che racconterà<br />

<strong>la</strong> vita politico – amministrativa del centro<br />

madonita. Venti pagine a colori, <strong>di</strong>retto<br />

da Antonio Lo Verde addetto stampa<br />

del Comune, Polizzi Magazine viene<br />

al<strong>la</strong> luce per volontà del sindaco Salvatore<br />

Glorioso e dell’assessore al<strong>la</strong> comunicazione<br />

Gandolfo Librizzi che hanno<br />

creduto nell’importanza <strong>di</strong> sviluppare<br />

l’informazione istituzionale per rafforzare<br />

il <strong>di</strong>alogo con i citta<strong>di</strong>ni. “Ritengo –<br />

sottolinea il sindaco – che per una civica<br />

amministrazione è necessario raggiungere<br />

i citta<strong>di</strong>ni con mezzi più <strong>di</strong>retti<br />

e certamente più efficaci. Polizzi Magazine<br />

racconterà <strong>la</strong> vita democratica e par-<br />

tecipativa del<strong>la</strong> nostra città”. La nuova<br />

rivista è stata presentata in piazza Gramsci<br />

a Polizzi nel corso <strong>di</strong> un incontro - <strong>di</strong>battito<br />

fra gli amministratori locali e <strong>la</strong><br />

citta<strong>di</strong>nanza. Erano presenti il sindaco<br />

Glorioso,<br />

l’assessoreLibrizzi,<br />

il Presidente<br />

del<br />

Consiglio<br />

comunale<br />

Vincenzo<br />

Cascio, il<br />

<strong>di</strong>rettore<br />

Lo Verde,<br />

il <strong>di</strong>rettore<br />

dell’ObiettivomadonitaIgnazio<br />

Maiorana, il <strong>di</strong>rettore del<strong>la</strong> rivista <strong>Palermo</strong><br />

Massimo Bellomo. Nel primo numero<br />

spazio ad alcune delle iniziative più<br />

importanti realizzate dal comune negli<br />

ultimi mesi, dal<strong>la</strong> valorizzazione del fagiolo<br />

badda, al progetto per Polizzi città<br />

d’arte, al finanziamento per l’area artigianale,<br />

all’autoporto <strong>di</strong> Tremonzelli,al<br />

parco agricolo polizzano. Nei prossimi<br />

numeri <strong>la</strong> rivista aprirà anche un filo <strong>di</strong>retto<br />

con i citta<strong>di</strong>ni.<br />

59


60<br />

LA MANIFESTAZIONE<br />

Le Madonie viste<br />

con Salva<strong>la</strong>rte<br />

L’iniziativa ha coinvolto 12 comuni del comprensorio<br />

madonita e ha permesso <strong>di</strong> riscoprire luoghi<br />

<strong>di</strong> grande interesse storico-naturalistico<br />

Due settimane, escursioni, passeggiate,<br />

orizzonti aperti, cartoline<br />

da una terra delle meraviglie: casa<br />

nostra.<br />

Non è stato necessario percorrere gran<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stanze per incantarsi con “Salva<strong>la</strong>rte<br />

2005”. L’iniziativa, organizzata da Legambiente<br />

con il sostegno del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>,<br />

dell’Aapit e dell’Ente Parco Madonie, ha<br />

registrato quest’anno, rispetto al<strong>la</strong> scorsa<br />

e<strong>di</strong>zione, 6 giorni in più <strong>di</strong> programmazione,<br />

il doppio <strong>di</strong> incontri e iniziative (in<br />

totale 31) e un circuito <strong>di</strong> 12 comuni coinvolti,<br />

le Petralie, Castel<strong>la</strong>na, Geraci, Gangi,<br />

Caltavuturo, Polizzi, Cefalù, Isnello,<br />

Vallone degli Angeli, Il vivaio <strong>di</strong> Piano Noce<br />

Caltavuturo, Gole <strong>di</strong> Gazzarra<br />

San Mauro, Castelbuono, Gratteri.<br />

Per l’Azienda del turismo un compito decisamente<br />

pragmatico ma per nul<strong>la</strong> trascurabile:<br />

fornire i pullman che ogni sabato<br />

e domenica sono partiti da piazza Castelnuovo,<br />

a <strong>Palermo</strong>, verso le mete prescelte<br />

per il week-end. “Salva<strong>la</strong>rte Madonie<br />

– afferma Salvatore Sammartano<br />

Presidente dell’Aapit – si inserisce in pieno<br />

nel<strong>la</strong> linea <strong>di</strong> valorizzazione dei siti<br />

portata avanti dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> e dall’Azienda,<br />

e che ha portato al restauro delle<br />

maioliche del<strong>la</strong> via Crucis <strong>di</strong> San Mauro<br />

Castelverde e al progetto per il restauro<br />

del<strong>la</strong> guglia del<strong>la</strong> chiesa S.Maria <strong>di</strong> Lore-<br />

I comuni<br />

to, a Petralia Soprana”.<br />

Tanti i traguar<strong>di</strong> raggiunti nelle ultime due<br />

e<strong>di</strong>zioni: come <strong>la</strong> riapertura del<strong>la</strong> chiesa<br />

madre <strong>di</strong> Polizzi, chiusa da 15 anni, e il<br />

consolidamento del campanile in stile arabo<br />

del<strong>la</strong> chiesa <strong>di</strong> San Giorgio, a San Mauro<br />

Castelverde.<br />

E tantissimi gli appuntamenti: <strong>la</strong> visita al<strong>la</strong><br />

piantagione <strong>di</strong> frassini <strong>di</strong> Puntaloro, terra<br />

<strong>di</strong> manna; l’escursione al sentiero geologico<br />

dell’Inghiottitoio, a Portel<strong>la</strong> Col<strong>la</strong>,<br />

ai ‘mannari’ <strong>di</strong> Terravecchia; <strong>la</strong> gita alle<br />

gole <strong>di</strong> Gazzarra, a Caltavuturo; al sentiero<br />

degli Abies nebrodensis, al Vallone<br />

degli angeli; al sentiero degli “agrifogli<br />

giganti”, a Piano Sempria.<br />

E ancora, <strong>la</strong> scoperta del nuovo museo archeologico<br />

<strong>di</strong> Castel<strong>la</strong>na, i seminari al convento<br />

dei frati <strong>di</strong> Caltavuturo o al<strong>la</strong> chiesa<br />

Maria SS. Del Rosario <strong>di</strong> Castelbuono,<br />

per <strong>la</strong>nciare un appello a favore del restauro<br />

del pavimento maiolicato dell’oratorio;<br />

<strong>la</strong> manifestazione “I monumenti del<strong>la</strong><br />

natura”, de<strong>di</strong>cata agli alberi seco<strong>la</strong>ri.<br />

Epilogo “<strong>di</strong> gusto” a Gratteri, con <strong>la</strong> kermesse<br />

“Saperi e sapori del Parco”.<br />

L’anno prossimo, manco a <strong>di</strong>rlo, si conferma<br />

e si ri<strong>la</strong>ncia. Il treno <strong>di</strong> “Salva<strong>la</strong>rte”<br />

ha ancora molte stazioni da attraversare.<br />

F.C.<br />

Castelbuono, Piano Sempria


I comuni<br />

Giulio Bonafede<br />

i suoi libri, <strong>la</strong> sua memoria<br />

La Biblioteca comunale <strong>di</strong> Pollina intito<strong>la</strong>ta<br />

ad uno dei citta<strong>di</strong>ni più illustri del centro madonita.<br />

Uomo <strong>di</strong> cultura, scrittore, ha <strong>la</strong>sciato in ere<strong>di</strong>tà<br />

il suo patrimonio librario al servizio del<strong>la</strong> comunità<br />

APollina, dopo che un illustre concitta<strong>di</strong>no<br />

fece dono del<strong>la</strong> sua libreria<br />

personale al comune, venne<br />

istituita nel 1991 <strong>la</strong> “Biblioteca Comunale”.<br />

Per l’occasione furono ristrutturati i<br />

locali del<strong>la</strong> vecchia casa comunale che furono<br />

a<strong>di</strong>biti per ospitare anche il “Museo<br />

del<strong>la</strong> manna”. Ma il professore Giulio Bonafede<br />

morì poco dopo aver e<strong>la</strong>rgito i suoi<br />

“beni” al<strong>la</strong> citta<strong>di</strong>nanza, <strong>la</strong> quale, per omaggiarne<br />

<strong>la</strong> memoria e per mostrare <strong>la</strong> propria<br />

gratitu<strong>di</strong>ne, ha aderito entusiasta al progetto<br />

<strong>di</strong> intito<strong>la</strong>re <strong>la</strong> biblioteca a colui il<br />

quale può esserne considerato il padre. Così<br />

numerosi sono accorsi all’ inaugurazione<br />

del<strong>la</strong> Biblioteca comunale Giulio Bonafede.<br />

Tra i presenti, oltre al sindaco Giuseppe<br />

Sarrica, al<strong>la</strong> famiglia Bonafede e al-<br />

<strong>la</strong> citta<strong>di</strong>nanza, hanno onorato <strong>la</strong> memoria<br />

dell’insigne professore anche il soprintendente<br />

ai beni sco<strong>la</strong>stici, Giovanni Leone<br />

e i professori Francesco Conigliaro e<br />

Antonio Castagnetta del<strong>la</strong> “Università degli<br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>”. In questa circostanza,<br />

il prof. Castagnetta ha presentato il suo<br />

saggio “Storia e pensiero <strong>di</strong> Giulio Bonafede<br />

– gloria <strong>di</strong> Pollina”, una copia del quale<br />

è stata donata a quanti hanno partecipato<br />

all’evento.<br />

Giulio Bonafede nacque a Pollina il 20 marzo<br />

1910 e dopo avere terminato gli stu<strong>di</strong><br />

superiori al liceo c<strong>la</strong>ssico “Mandralisca”<br />

<strong>di</strong> Cefalù, si iscrisse al<strong>la</strong> Facoltà <strong>di</strong> lettere<br />

e filosofia, sezione Storia e filosofia, dell’Università<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, dove si <strong>la</strong>ureò con<br />

un tesi su «Rosmini e <strong>la</strong> sco<strong>la</strong>stica sul pro-<br />

CULTURA<br />

blema del lumen dell’intelletto».<br />

Egli insegnò per<br />

vent’anni nel liceo “Ximenes”<br />

<strong>di</strong> Trapani e per<br />

trentasette anni all’Università<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> come<br />

docente <strong>di</strong> Pedagogia e <strong>di</strong><br />

Storia del<strong>la</strong> filosofia me<strong>di</strong>evale.<br />

Nel corso <strong>di</strong> questi<br />

anni si è de<strong>di</strong>cato con<br />

entusiasmo e instancabile impegno agli stu<strong>di</strong><br />

filosofici, pubblicando un nutrito numero<br />

<strong>di</strong> saggi (come «Le ragioni dell’ontologismo»,<br />

una «Storia del<strong>la</strong> filosofia me<strong>di</strong>evale»,<br />

«Sant’Agostino»), col<strong>la</strong>borando con<br />

numerose riviste nazionali ed internazionali<br />

(come <strong>la</strong> «<strong>Rivista</strong> Rosminiana», «Azione<br />

francescana», «Revista Ca<strong>la</strong>sancia»,<br />

«Augustinus»), e intervenendo a numerosi<br />

convegni. È stato inoltre socio, per oltre<br />

un quarantennio, del<strong>la</strong> “Accademia nazionale<br />

<strong>di</strong> scienze, lettere e arti” <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />

La biblioteca oggi annovera più tremi<strong>la</strong> libri,<br />

<strong>di</strong> cui circa duemi<strong>la</strong> <strong>di</strong> appartenenza<br />

del Bonafede, il quale ha donato libri e riviste<br />

<strong>di</strong> filosofia e religione, c<strong>la</strong>ssici greci<br />

e <strong>la</strong>tini e perfino dei testi arabi, spagnoli e<br />

<strong>la</strong>tini del 1820.<br />

Durante l’amministrazione So<strong>la</strong>ro, il Comune<br />

ha acquistato anche alcuni libri <strong>di</strong><br />

narrativa, tra cui numerosi romanzi per ragazzi,<br />

in modo da rendere fruibile <strong>la</strong> biblioteca<br />

anche da parte dei piccoli lettori e<br />

conserva il quoti<strong>di</strong>ano nazionale «Il Corriere<br />

del<strong>la</strong> sera» a partire dal 1996.<br />

Nonostante <strong>la</strong> biblioteca non abbia ancora<br />

un <strong>di</strong>rettore, essa assolve perfettamente i<br />

suoi compiti grazie al <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> due addetti<br />

comunali, Antonio Cangelosi e Elena<br />

Genchi.<br />

È aperta al pubblico tutti i giorni <strong>la</strong>vorativi,<br />

dal lunedì al sabato dalle ore 14 alle ore<br />

20 e il lunedì, martedì, giovedì e venerdì<br />

anche dalle ore 8:30 alle 13.<br />

Giuliana Musotto<br />

61


62<br />

L’INIZIATIVA<br />

Il patrimonio<br />

<strong>di</strong> una famiglia<br />

Tutte le istituzioni erano presenti al Teatro Politeama<br />

per il battesimo del<strong>la</strong> Fondazione Tricoli<br />

Può il patrimonio etico,politico e culturale<br />

<strong>di</strong> una famiglia <strong>di</strong>ventare un<br />

bene aperto al<strong>la</strong> fruizione del<strong>la</strong> collettività<br />

? Non sono certo rarissimi i casi<br />

Marzio Tricoli<br />

<strong>di</strong> dotazioni librarie e fon<strong>di</strong> antichi che<br />

escono dal privato per entrare in un circuito<br />

pubblico, ma nel caso del<strong>la</strong> famiglia<br />

Tricoli oltre al patrimonio c’è una tra<strong>di</strong>zione<br />

consolidata che si fonde con un percorso<br />

civile e politico. Ecco perché den-<br />

tro <strong>la</strong> neonata Fondazione de<strong>di</strong>cata a Giuseppe<br />

e Marzio Tricoli c’è un quid in più,<br />

fatto <strong>di</strong> storie personali, <strong>di</strong> un impegno<br />

morale e sociale che ha attraversato un<br />

periodo significativo del novecento siciliano.<br />

E’ come se <strong>la</strong> famiglia Tricoli, oltre al<strong>la</strong><br />

nobile e comprensibile volontà <strong>di</strong> voler<br />

tramandare <strong>la</strong> tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> casa, abbia in<br />

un certo senso voluto accogliere un’istanza<br />

che veniva da una vasta fascia del<strong>la</strong> comunità<br />

palermitana, quel<strong>la</strong> che per decenni<br />

è cresciuta con lo storico Pippo Tricoli,<br />

uomo delle istituzioni e <strong>di</strong> cultura, o con<br />

il giovane Marzio, politico,sportivo,uomo<br />

del sociale, scomparso prematuramente il<br />

18 febbraio 2003.<br />

Sta <strong>di</strong> fatto che Mirel<strong>la</strong> Falzone con i figli<br />

Marcello e Fabio e Giuliana Granozzi,<br />

<strong>la</strong> vedova <strong>di</strong> Marzio, sono voluti andare<br />

oltre il semplice ricordo o <strong>la</strong> commemorazione<br />

dei due congiunti per realizzare<br />

un <strong>di</strong>segno destinato a durare nel<br />

tempo e a <strong>di</strong>ventare parte integrante del<strong>la</strong><br />

città. “La Fondazione – spiega infatti Fabio<br />

Tricoli che ha assunto <strong>la</strong> carica <strong>di</strong> Pre-<br />

Attualita’<br />

Nasce a <strong>Palermo</strong><br />

<strong>la</strong> Fondazione de<strong>di</strong>cata<br />

al<strong>la</strong> memoria <strong>di</strong> Giuseppe<br />

e Marzio Tricoli , protagonisti<br />

in epoche <strong>di</strong>verse e con ruoli<br />

<strong>di</strong>versi del<strong>la</strong> vita culturale<br />

e politica siciliana.<br />

La Biblioteca propone<br />

una dotazione libraria<br />

<strong>di</strong> 5000 volumi<br />

per <strong>la</strong> maggior parte <strong>di</strong> storia<br />

moderna e contemporanea<br />

Giuseppe Tricoli<br />

sidente – non può essere solo un omaggio,<br />

un gesto <strong>di</strong> devozione. L’esempio <strong>di</strong> onestà<br />

morale e intellettuale, <strong>la</strong> testimonianza<br />

<strong>di</strong> impegno civile, politico e scientifico<br />

<strong>di</strong> questi due protagonisti del<strong>la</strong> vita palermitana<br />

è un’ere<strong>di</strong>tà intorno al<strong>la</strong> quale<br />

si stanno già ritrovando insieme a noi, tutti<br />

coloro che con<strong>di</strong>vidono quei principi e<br />

<strong>la</strong> passione autentica per <strong>la</strong> politica e <strong>la</strong><br />

cultura. La vera sfida sarà infatti <strong>la</strong> reinterpretazione<br />

continua e costante <strong>di</strong> quei<br />

valori, <strong>la</strong> riflessione, profonda e senza compromessi<br />

su quel<strong>la</strong> lezione per render<strong>la</strong> attuale<br />

senza tra<strong>di</strong>rne lo spirito”.<br />

La Fondazione parte con un patrimonio<br />

librario costituito dai 5000 volumi del<strong>la</strong><br />

biblioteca personale <strong>di</strong> Giuseppe Tricoli<br />

donati dagli ere<strong>di</strong>. Un “fondo”, il cui valore<br />

è stato stimato dal<strong>la</strong> Soprintendenza


Attualita’<br />

in 150 mi<strong>la</strong> euro,composto da testi e documenti<br />

raccolti nel corso del<strong>la</strong> lunga attività<br />

<strong>di</strong>dattico-scientifica svolta dal 1970<br />

al 1995 dal professore , scomparso il primo<br />

<strong>di</strong>cembre 1995 a 63 anni, come docente<br />

<strong>di</strong> Storia moderna,Storia del Risorgimento<br />

e Storia contemporanea presso<br />

le Facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza, Scienze politiche<br />

e Magistero dell’Università <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong><br />

e come Presidente del Comitato provinciale<br />

dell’Istituto <strong>di</strong> Storia Patria. Per<br />

<strong>la</strong> maggior parte sono testi <strong>di</strong> storia moderna<br />

e contemporanea, tutti e<strong>di</strong>ti nel ‘900,<br />

oltre a numerosi volumi che trattano del<strong>la</strong><br />

storia delle religioni, testi d’arte, raccolte<br />

<strong>di</strong> fiabe. Numerose le opere sul<strong>la</strong> Sicilia<br />

con monografie su storia, architettura,<br />

letteratura e arte siciliana ed opere <strong>di</strong><br />

interesse etno-antropologico.<br />

Una sezione del<strong>la</strong> biblioteca è de<strong>di</strong>cata a<br />

dottrina e storia del Fascismo con circa<br />

950 fra monografie e perio<strong>di</strong>ci, e fra i pezzi<br />

più rilevanti l’Opera Omnia <strong>di</strong> Benito<br />

Mussolini e le opere complete <strong>di</strong> Giovanni<br />

Gentile. Appena sarà <strong>completa</strong>ta <strong>la</strong> catalogazione<br />

e l’archiviazione da parte del<strong>la</strong><br />

Soprintendenza regionale ai Beni culturali,<br />

<strong>la</strong> dotazione Tricoli sarà aperta al<strong>la</strong><br />

fruizione, ospitata presso nuovi locali,<br />

e consultabile anche on line sul sito internet<br />

del<strong>la</strong> fondazione (www.fondazionetricoli.it).<br />

Ma oltre all’attività legata al<strong>la</strong><br />

biblioteca <strong>la</strong> Fondazione, come hanno annunciato<br />

Fabio e Marcello Tricoli, “non<br />

nasconde l’ambizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un luogo<br />

<strong>di</strong> riflessione e <strong>di</strong>battito per ri<strong>la</strong>nciare<br />

il primato dell’etica nel<strong>la</strong> politica. Nei prossimi<br />

mesi insieme alle iniziative culturali<br />

promuoveremo occasioni <strong>di</strong> educazione<br />

al volontariato e al<strong>la</strong> cultura sportiva e<br />

<strong>di</strong> solidarietà”.<br />

Nel comitato scientifico del<strong>la</strong> Fondazione<br />

figurano personalità del mondo culturale<br />

e dell’informazione, dallo storico Giuseppe<br />

Par<strong>la</strong>to, al professore Eugenio Guccione,<br />

Tommaso Romano,Pietrangelo Buttafuoco,Gennaro<br />

Malgieri,Italo Cucci. Lo<br />

scorso 21 aprile al Teatro Politeama a <strong>Palermo</strong>,<br />

<strong>la</strong> Fondazione Giuseppe e Marzio<br />

Tricoli ha vissuto il suo battesimo ufficiale<br />

con una manifestazione, presentata da<br />

Monia Arizzi e Andrea Pamparana giornalista<br />

del Tg5, che ha fatto registrare il<br />

“pienone” <strong>di</strong> pubblico e istituzionale. Testimonianze,video,ricor<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Giuseppe e<br />

Marzio, accompagnati dalle musiche del<br />

Coro <strong>di</strong> Voci Bianche del Conservatorio<br />

Bellini <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, <strong>di</strong>retto da Antonio Sottile.<br />

Il Presidente Musotto (<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> è<br />

fra le istituzioni che aderiscono al<strong>la</strong> Fondazione)<br />

ha letto l’intensa e commovente<br />

lettera a lui inviata da Marzio nel <strong>di</strong>cembre<br />

’95, ricevuta mentre era detenuto all’Ucciardone<br />

e pochi giorni dopo <strong>la</strong> mor-<br />

Riapre il teatro del Regina Margherita<br />

intito<strong>la</strong>to a Karol Wojty<strong>la</strong><br />

L’INIZIATIVA<br />

te del professore Tricoli. E in occasione<br />

del suo “vernissage”, <strong>la</strong> Fondazione ha istituito<br />

il Primo premio Giuseppe e Marzio<br />

Tricoli che per quest’anno è stato assegnato<br />

al<strong>la</strong> memoria a Nico<strong>la</strong> Calipari, il <strong>di</strong>rigente<br />

del Sismi ucciso in Iraq il 4 marzo scorso<br />

nel corso dell’operazione che ha portato<br />

al<strong>la</strong> liberazione <strong>di</strong> Giuliana Sgrena.<br />

M.B.<br />

Il Teatro dell’Istituto Regina Margherita, appena restaurato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>, è stato<br />

intito<strong>la</strong>to a Karol Wojty<strong>la</strong>. La struttura è stata inaugurata il 3 giugno dal Presidente<br />

Francesco Musotto e dall’assessore al Patrimonio, Marcello Caruso. Durante<br />

<strong>la</strong> manifestazione, coor<strong>di</strong>nata dal<strong>la</strong> preside Concetta Guagenti, è stato presentato<br />

anche “Luce dei tempi”, il <strong>di</strong>zionario dei filosofi e dei pedagogisti siciliani<br />

<strong>di</strong> ogni epoca, curato dagli studenti del triennio del corso E del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>.<br />

“Un teatro aperto ai ragazzi - sottolinea<br />

il Presidente Musotto - è il<br />

modo migliore per ricordare Papa<br />

Wojty<strong>la</strong>, il suo amore per i giovani<br />

e per <strong>la</strong> recitazione. Oggi offriamo<br />

a questi studenti <strong>la</strong> possibilità<br />

<strong>di</strong> aggregarsi fornendo loro<br />

spazi e strumenti necessari per potersi<br />

confrontare, conoscere e sperimentare<br />

nuove <strong>di</strong>scipline. È <strong>la</strong><br />

giusta strada per avvicinare gli studenti<br />

al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e soprattutto per<br />

accompagnarli lungo <strong>la</strong> crescita<br />

affiancando ai libri <strong>di</strong> testo e alle<br />

nozioni esperienze <strong>di</strong>verse e significative.<br />

Una scelta che siamo<br />

certi Giovanni Paolo II avrebbe con<strong>di</strong>viso, in nome dell’amore e dell’entusiasmo<br />

con cui ha sempre cercato <strong>di</strong> stringere attorno a sé le nuove generazioni”.<br />

Il Teatro, danneggiato dal sisma del 2002, è stato appena restaurato dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong>.<br />

Gli interventi recentemente ultimati e finanziati con i fon<strong>di</strong> dell’emergenza<br />

terremoto per un totale <strong>di</strong> 183.560 euro, hanno interessato il locale regia,<br />

con il rifacimento del so<strong>la</strong>io su cui poggiava, risultato in pessime con<strong>di</strong>zioni. Nel<br />

contempo sono stati realizzati due servizi igienici ed è stato pre<strong>di</strong>sposto l’impianto<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento.<br />

Per <strong>la</strong> struttura si tratta <strong>di</strong> una seconda tranche <strong>di</strong> <strong>la</strong>vori, dopo quelli per garantire<br />

<strong>la</strong> sicurezza del<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> teatro al piano terra e dei <strong>la</strong>boratori al primo piano. La<br />

struttura originaria, realizzata nel 1870 e che inizialmente si limitava ad un unico<br />

ambiente destinato alle esercitazioni <strong>di</strong> canto e al<strong>la</strong> ginnastica, è stata ampliata<br />

nel corso degli anni. Nel<strong>la</strong> prima fase era stata rifatta <strong>la</strong> copertura e rinforzate<br />

le strutture. A cantiere aperto erano stati riscontrati ulteriori danni, non visibili in<br />

un primo momento, che hanno richiesto ulteriori <strong>la</strong>vori.<br />

L’inaugurazione si è conclusa con il concerto dell’orchestra fi<strong>la</strong>rmonica e del coro<br />

polifonico del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, <strong>di</strong>retti da Francesco Di Peri. Orchestra e coro, nati nel<br />

2004, sono composti da ottanta elementi che frequentano <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> superiore e il<br />

Conservatorio.<br />

63


64<br />

Porta Felice e il Loggiato San Bartolomeo devastati dai bombardamenti (foto archivio Dante Cappel<strong>la</strong>ni)<br />

Nel<strong>la</strong> foto a fianco <strong>la</strong> Cattedrale e via dell’Incoronazione dopo le bombe del ‘43 (foto Bundersarchiv)<br />

E<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>strutti, incen<strong>di</strong>ati,<br />

le fughe verso il ricovero<br />

antiaereo, l’angoscia delle<br />

sirene. Polvere. Sangue. Patimenti<br />

e squallore, misti a<br />

rari momenti <strong>di</strong> piacere, come il profumo<br />

del pane caldo fatto con <strong>la</strong> farina del<br />

“mercato nero”.<br />

Sono gli anni del<strong>la</strong> seconda guerra mon<strong>di</strong>ale,<br />

degli italiani al fronte, delle città<br />

sventrate dai bombardamenti aerei. Il<br />

1937 è il periodo delle “Gran<strong>di</strong> manovre”<br />

a Ca<strong>la</strong>tafimi. Mussolini organizza<br />

un’esercitazione per preparare le <strong>di</strong>fese<br />

contro un ipotetico assalto all’Italia dal<br />

fronte siciliano. Forze Azzurre contro<br />

forze Rosse. Sembra un gioco. No. E’<br />

guerra vera.<br />

Il volume “<strong>Palermo</strong>, immagini del<strong>la</strong> memoria<br />

1937 – 1947. Antologia <strong>di</strong> un decennio”,<br />

Sigma e<strong>di</strong>zioni, nato dal<strong>la</strong> ricerca<br />

storia e iconografica <strong>di</strong> Attilio Albergoni<br />

e Vincenzo Crisafulli, traccia<br />

uno spaccato del<strong>la</strong> <strong>Palermo</strong> bellica dal<br />

’37 al ’47. Non solo. Le vicende politiche<br />

e militari del decennio, a <strong>Palermo</strong><br />

come in tutta Italia, influenzano anche il<br />

costume, gli aspetti sociali, <strong>la</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana:<br />

<strong>la</strong> ra<strong>di</strong>o, i manifesti, <strong>la</strong> pubblicità,<br />

i veicoli, <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e l’educazione.<br />

“E’ un libro che par<strong>la</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e dei<br />

palermitani – <strong>di</strong>ce Albergoni – e che ricostruisce<br />

un periodo poco esplorato del<strong>la</strong><br />

nostra storia. Spesso, infatti, i testi si<br />

fermano a Garibal<strong>di</strong>, poco altro.<br />

In questo volume, invece, si par<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

Costituzione siciliana, del<strong>la</strong> ricostruzione<br />

del<strong>la</strong> città dai bombardamenti, del<strong>la</strong><br />

vita <strong>di</strong> tutti i giorni raccontata dai pro


Attualita’<br />

IL LIBRO<br />

Dieci anni<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />

fra guerra e costume<br />

Il periodo che va dal 1937 al 1947, caratterizzato dagli eventi bellici,<br />

raccontato per immagini in un volume<br />

e in un cd <strong>di</strong> Attilio Albergoni e Vincenzo Crisafulli<br />

tagonisti <strong>di</strong> quegli anni”.<br />

Le immagini del libro, gran parte ine<strong>di</strong>te,<br />

sono il frutto delle ricerche <strong>di</strong> Al6bergoni<br />

negli archivi fotografici in Italia,<br />

Francia, Germania, Inghilterra e Stati<br />

Uniti.<br />

Ci sono anche le splen<strong>di</strong>de <strong>la</strong>stre fotografiche<br />

<strong>di</strong> Dante Cappel<strong>la</strong>ni, conservate<br />

con cura dal figlio Giuseppe, che <strong>completa</strong>no<br />

il libro insieme con le testimonianze<br />

<strong>di</strong> alcuni protagonisti: un’intervista<br />

esclusiva al professor Rosario La<br />

Duca, Gaetano Basile, Salvatore Collu-<br />

ra, Salvatore Incorpora, Enzo Pace, presenti<br />

anche in un interessante cd-rom che<br />

arricchisce l’opera.<br />

Le prime pubblicità, i manifesti <strong>di</strong> Gino<br />

Boccasile, le canzoni “Crapa pe<strong>la</strong>da” e<br />

“Maramao”. Ci sono i veicoli: <strong>la</strong> “Balil<strong>la</strong>”,<br />

<strong>la</strong> “Topolino”, il “Mosquito”, <strong>la</strong> “Vespa”.<br />

L’intramontabile “Vespa”. E ancora,<br />

i “figli del<strong>la</strong> lupa” e i “balil<strong>la</strong>”, che<br />

ricevevano un fucile in legno in dono,<br />

replica del moschetto 91.<br />

Un capitolo speciale, curato da Vincenzo<br />

Crisafulli, è de<strong>di</strong>cato al<strong>la</strong> ra<strong>di</strong>o. Si va<br />

dai primi programmi dell’URI (Unione<br />

Ra<strong>di</strong>ofonica Italiana), il 6 ottobre 1924,<br />

che attirarono l’attenzione <strong>di</strong> Mussolini<br />

come strumento <strong>di</strong> propaganda politica,<br />

fino al<strong>la</strong> prima versione del ricevitore<br />

popo<strong>la</strong>re VolksEmpfanger (VE301) simbolo<br />

del<strong>la</strong> nascita del terzo Reich.<br />

<strong>Palermo</strong> e l’Italia, il costume, <strong>la</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana.<br />

Quello che ve<strong>di</strong>amo oggi in giro<br />

ha un punto <strong>di</strong> partenza. Anzi, un decennio<br />

<strong>di</strong> partenza. Conoscendolo, capiremo<br />

chi siamo.<br />

Marco Vaccarel<strong>la</strong><br />

65


66<br />

AUTOMOBILISMO<br />

La Porsche 911 Rs <strong>di</strong> Riolo - Marin all’arrivo a Cefalù<br />

Trofeo Florio<br />

emozioni che ritornano<br />

Successo <strong>di</strong> pubblico e <strong>di</strong> partecipanti per il rally storico<br />

Città <strong>di</strong> Cefalù che ha visto sfidarsi sul circuito<br />

delle Madonie prestigiose vetture degli ultimi 40 anni<br />

Giunto al<strong>la</strong> sua sesta e<strong>di</strong>zione, l’Historic<br />

Rally Città <strong>di</strong> Cefalù “Trofeo<br />

Florio” si segna<strong>la</strong> ancora una<br />

volta fra le competizioni <strong>di</strong> rally <strong>di</strong> auto<br />

storiche più importanti d’Europa. La manifestazione,<br />

promossa dall’Associazione<br />

Sportiva Historic Promoter Racing, è<br />

<strong>di</strong>venuta, infatti, un avvenimento sportivo<br />

internazionale che coinvolge interes-<br />

se sempre maggiore del pubblico, del<strong>la</strong><br />

stampa e degli operatori del settore.<br />

Il Trofeo Florio, organizzato tecnicamente<br />

dal team Palikè, si è artico<strong>la</strong>to in due<br />

tappe: sabato 28 maggio e domenica 29<br />

maggio, valido sia come prova del FIA,<br />

European Historic Rally Championship,<br />

con coefficiente 3, il più alto per questo<br />

tipo <strong>di</strong> manifestazioni, sia come prova<br />

Attualita’<br />

del Campionato e Trofeo Italiano Auto<br />

Storiche CSAI.<br />

Teatro del Trofeo Florio il c<strong>la</strong>ssico e suggestivo<br />

Circuito delle Madonie, con partenza<br />

e arrivo al Lungomare <strong>di</strong> Cefalù.<br />

Nove le prove speciali (sei nel primo giorno<br />

<strong>di</strong> gara, tre nel secondo). Partico<strong>la</strong>rmente<br />

qualificata e prestigiosa <strong>la</strong> partecipazione<br />

dei piloti, fra i quali Jason Wright,<br />

uno dei più importanti collezionisti<br />

<strong>di</strong> auto storiche al mondo, e delle case<br />

automobilistiche come l’Alfa Romeo TZ,<br />

<strong>la</strong> Ferrari 308 GTB, <strong>la</strong> AC Shelby Cobra,<br />

<strong>la</strong> Simca Abarth 2000GT, <strong>la</strong> TVR Granitura,<br />

<strong>la</strong> Lotus XI, <strong>la</strong> MG CGTS, <strong>la</strong> Lancia<br />

Stratos etc.<br />

Al via equipaggi provenienti dal<strong>la</strong> Repubblica<br />

Ceca, dall’Austria, dal<strong>la</strong> Germania,<br />

dal<strong>la</strong> Francia, dall’Inghilterra, dal<br />

Belgio e dal<strong>la</strong> Svizzera, nonché i più qualificati<br />

piloti italiani con le re<strong>la</strong>tive vetture<br />

<strong>di</strong> prestigio. Il successo finale è andato<br />

al pilota <strong>di</strong> Cerda Salvatore Riolo in<br />

coppia con Marin su una Porsche 911 Rs<br />

sponsorizzata dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> regionale<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>. Riolo-Marin hanno vinto ben<br />

sette delle nove prove speciali, precedendo<br />

Filippone-Zito sempre su Porsche.<br />

Quest’anno il Trofeo Florio ha corso con<br />

l’AIL (Associazione Italiana Contro Le<br />

Leucemie-Linfomi e Mieloma), che dal<br />

1995 affianca a <strong>Palermo</strong> <strong>la</strong> <strong>di</strong>visione <strong>di</strong><br />

Ematologia con trapianto dell’ospedale<br />

Cervello. Grazie all’ospitalità <strong>di</strong> Silvana<br />

Pa<strong>la</strong><strong>di</strong>no si è infatti tenuto un Gran Galà<br />

al<strong>la</strong> Tonnara Florio con protagonisti dell’automobilismo<br />

<strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> oggi, personaggi<br />

del mondo dello sport, dello spettacolo<br />

e autorità che hanno sponsorizzato<br />

il trofeo, per promuovere <strong>la</strong> raccolta<br />

<strong>di</strong> fon<strong>di</strong> per <strong>la</strong> ricerca.<br />

Salvatore Sammartano, assessore al turismo<br />

e allo sport del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> Regionale<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> e Presidente dell’Aapit,<br />

ha sottolineato “ <strong>di</strong> avere fortemente creduto<br />

nel Trofeo Florio, sin dal<strong>la</strong> prima<br />

e<strong>di</strong>zione, come veicolo per <strong>la</strong> promozione<br />

dell’immagine <strong>di</strong> una Sicilia che sullo<br />

sport e sul turismo deve investire sempre<br />

<strong>di</strong> più, valorizzando le vocazioni del<br />

proprio territorio”. E’ questa, in fondo, <strong>la</strong><br />

grande lezione <strong>di</strong> Vincenzo Florio, al<strong>la</strong><br />

cui memoria è de<strong>di</strong>cato l’Historic Rally<br />

del<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Cefalù.<br />

Valeria Torta


Attualita’<br />

“Le Corde <strong>di</strong> Sicilo”<br />

nel Cd <strong>di</strong> Dario Macaluso<br />

Il chitarrista siciliano Dario Macaluso ,<br />

con <strong>la</strong> pubblicazione del CD Le Corde <strong>di</strong><br />

Sicilo ( e<strong>di</strong>zioni Unda Maris 2004), ha<br />

scritto una pagina importante grazie al<strong>la</strong><br />

forza delle sue qualità interpretative e al<strong>la</strong><br />

scelta intelligente del repertorio.<br />

Nel 2004 ha invitato <strong>di</strong>versi compositori<br />

a comporre nuovi pezzi per chitarra solista<br />

basati sull’enigmatica melo<strong>di</strong>a del<strong>la</strong><br />

Stele <strong>di</strong> Seikilos (Sicilo o Il Siciliano) risalente<br />

a 2000 anni fa. In questa colonnina<br />

<strong>di</strong> marmo , trovata al<strong>la</strong> fine dell’800 vicino<br />

Smirne , è incisa un’ iscrizione: un<br />

inno al<strong>la</strong> vita , con in<strong>di</strong>cati i valori ritmici<br />

e melo<strong>di</strong>ci. Il canto che Seikilos de<strong>di</strong>ca<br />

al<strong>la</strong> sua amata Euterpe reca un significato<br />

estremamente suggestivo e rappresentante<br />

un profondo ed evidente epicureismo :<br />

“finché vivi manifestati, non t’affliggere<br />

del tutto; il vivere è per poco, <strong>la</strong> fine il<br />

tempo esige”. E’ una delle più antiche<br />

melo<strong>di</strong>e in notazione a noi finora conosciute.<br />

La fonte greca ha ispirato 14 compositori<br />

come Marco Betta , Benjamin<br />

Dwyer , Giovanni Sollima, Roderik de<br />

Man e Dimitri Nico<strong>la</strong>u. Anche se ciascun<br />

compositore ha apportato il suo specifico<br />

linguaggio, (considerando <strong>la</strong> <strong>la</strong>rga varietà<br />

<strong>di</strong> pezzi) <strong>la</strong> base comune risulta <strong>di</strong> forte<br />

consistenza attraverso tutto il CD.<br />

Sebbene tanti siano gli stili, le tonalità, le<br />

accordature e i suoni coinvolti , <strong>la</strong> melo<strong>di</strong>a<br />

appare sempre sotto <strong>di</strong>versi aspetti.<br />

Inoltre molte composizioni con<strong>di</strong>vidono<br />

un senso <strong>di</strong> tranquillità , <strong>di</strong> spiritualità , <strong>di</strong><br />

sospensione temporale ; tutte qualità indubbiamente<br />

favorite dall’antica stele. Il<br />

<strong>la</strong>voro <strong>di</strong> Macaluso mantiene lungo il suo<br />

percorso una capacità fortemente seduttiva,<br />

e questo , per un <strong>di</strong>sco contenente<br />

musiche per so<strong>la</strong> chitarra ispirate tutte a<br />

una medesima fonte , è un grande risultato.<br />

Ciò è stato possibile per due ragioni:<br />

primo perché nessun pezzo supera i sei<br />

minuti e mezzo <strong>di</strong> durata, per cui quando<br />

gli elementi cominciano a risultare troppo<br />

familiari non dobbiamo aspettare a lungo<br />

per nuove sorprendenti <strong>di</strong>rezioni. Se-<br />

TACCUINO<br />

Immagini in cartolina per <strong>la</strong> Bagheria del ‘900<br />

condo, perché l’esecuzione e l’interpretazione<br />

<strong>di</strong> Dario Macaluso è semplicemente<br />

sbalor<strong>di</strong>tiva nel suo obiettivo. Egli non è<br />

semplicemente un virtuoso , con orecchio<br />

quasi ossessivo per i dettagli ; è anche capace<br />

<strong>di</strong> adattarsi <strong>completa</strong>mente a ogni <strong>di</strong>verso<br />

mondo sonoro.<br />

Domenico C<strong>la</strong>u<strong>di</strong>o Zarcone<br />

Scorci del<strong>la</strong> Bagheria d’un tempo da far conoscere alle nuove generazioni. Pezzi <strong>di</strong><br />

città rimasti solo negli occhi <strong>di</strong> chi c’era, scene <strong>di</strong> vita da un passato che non potrà<br />

più ritornare. Immagini per raccontare, passo dopo passo, <strong>la</strong> crescita <strong>di</strong> una città, <strong>la</strong><br />

nascita <strong>di</strong> nuovi spazi e strutture, il cambiamento <strong>di</strong> strade e ambienti,<br />

l’evoluzione dei costumi. Più che una mostra, Le pietre<br />

del<strong>la</strong> memoria è una cronistoria. Di luoghi e persone, atmosfere<br />

e spaccati <strong>di</strong> vita. Raccontata in modo insolito: attraverso le cartoline<br />

d’epoca.<br />

Angelo Restivo, fotografo e appassionato del<strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> sua città<br />

(“raccolgo tutto quello che riguarda il passato <strong>di</strong> Bagheria, in ogni<br />

sua forma”), ne ha scelte sessanta dal<strong>la</strong> collezione del<strong>la</strong> sua casa<br />

e<strong>di</strong>trice, <strong>la</strong> Zefiro. E le ha fatte <strong>di</strong>ventare gigantografie, esponendole<br />

a pa<strong>la</strong>zzo Aragona-Cutò a Bagheria, dal 10 al 30 aprile. La mostra,<br />

organizzata dall’associazione culturale Giuseppe Bagnera, è<br />

stata sponsorizzata dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> e patrocinata dal Comune <strong>di</strong> Bagheria,<br />

assessorato al<strong>la</strong> Cultura.<br />

“Il mio – spiega Restivo - è stato un<br />

percorso all’incontrario rispetto a quello<br />

delle cartoline. Ho cercato chiunque<br />

ne possedesse qualcuna, per riportarle<br />

al loro luogo d’origine. Le ho acquistate<br />

in giro per botteghe d’antiquariato<br />

e mercatini delle pulci. E mi hanno<br />

aiutato amici e appassionati. Le cartoline<br />

sono state spe<strong>di</strong>te a Londra, Mi<strong>la</strong>no,<br />

e in America”. Vi sono raffigurati<br />

i corsi principali del<strong>la</strong> città, ancora quasi<br />

del tutto spogli <strong>di</strong> pa<strong>la</strong>zzi, le ville settecentesche,<br />

le piazze e le chiese. E c’è<br />

anche una sorta <strong>di</strong> reportage su Aspra. La frazione marinara del<strong>la</strong> città aveva, in realtà,<br />

una vocazione industriale: si vedono le barche che trasportano il tufo a <strong>Palermo</strong>.<br />

Su alcune cartoline si leggono ancora le parole sbia<strong>di</strong>te. Altre riproducono manifesti<br />

pubblicitari. I prodotti rec<strong>la</strong>mizzati sono, ovviamente, arance e limoni. “Su una<br />

– racconta Restivo – c’è il simbolo <strong>di</strong> un’azienda del paese che commerciava agrumi.<br />

Il manifesto riprodotto sul<strong>la</strong> cartolina riportava anche il numero <strong>di</strong> telefono dell’azienda:<br />

il 33”. Erano gli anni Quaranta del secolo scorso.<br />

Le cartoline (50 quelle esposte tra le 360 del<strong>la</strong> collezione Zefiro) vanno dai primi del<br />

Novecento fino agli anni Settanta. Nel libro Le pietre del<strong>la</strong> memoria, Bagheria in cartolina,<br />

e<strong>di</strong>to dal<strong>la</strong> Zefiro, ne sono state raccolte cento<strong>di</strong>eci. E non tutte sono in bianco e<br />

nero: una sezione del volume è de<strong>di</strong>cata alle cartoline acquerel<strong>la</strong>te. Il libro si trova nelle<br />

e<strong>di</strong>cole e nelle librerie <strong>di</strong> Bagheria. La presentazione è <strong>di</strong> Nino Aqui<strong>la</strong>, presidente<br />

dell’Unione fi<strong>la</strong>telica siciliana, e non mancano i contributi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi e politici.<br />

Vicky Sorci<br />

67


68<br />

TACCUINO<br />

Castelbuono<br />

Ad agosto il 2° concorso fotografico<br />

L’Associazione Culturale “<br />

Gruppo T “ in<strong>di</strong>ce a Castelbuono<br />

il 2° Concorso Nazionale<br />

<strong>di</strong> Fotografia “ Premio Speciale<br />

Giovani Enzo La Grua<br />

“.<br />

Il concorso <strong>di</strong> fotografia sarà artico<strong>la</strong>to<br />

in due sezioni:Bianco/nero<br />

e colore; nell’ambito <strong>di</strong><br />

ciascuna una tematica obbligata<br />

(“ La donna, l’altra metà<br />

del cielo” ) ed un tema “libero”<br />

Al concorso possono partecipare<br />

tutti coloro che amano <strong>la</strong><br />

fotografia, sia <strong>di</strong>lettanti che professionisti,<br />

con un massimo <strong>di</strong><br />

8 opere che dovranno essere presentate<br />

entro il 24 luglio .Le opere<br />

saranno esposte in una mostra<br />

che si terrà, dal 16 al 21 agosto<br />

p.v., presso l’ex Cine-Teatro<br />

“Le Fontanelle” a Piazza<br />

Castello. La manifestazione del<strong>la</strong><br />

premiazione si svolgerà nel<br />

pomeriggio del giorno 20 ago-<br />

sto al<strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> personalità politiche e <strong>di</strong> cultura, nell’atrio del Castello dei<br />

Ventimiglia. I fotoamatori delle opere premiate riceveranno delle targhe in argento,<br />

coppe, premi in denaro, volumi d’arte, soggiorni in struttura del luogo offerte<br />

dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune <strong>di</strong> Castelbuono, del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong><br />

Regionale <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, del<strong>la</strong> Regione Sicilia, dal Gruppo S.Paolo IMI, dall’Associazione<br />

D.L.F. <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, dal<strong>la</strong> rivista “Il Fotografo” <strong>di</strong> Sigma e Sresa,<br />

dal<strong>la</strong> “Masseria Rocca <strong>di</strong> Gonato” e “Fiasconaro” <strong>di</strong> Castelbuono.<br />

Il “Rego<strong>la</strong>mento” <strong>di</strong> partecipazione si può consultare sul sito: www.comune.castelbuono.pa.it<br />

oppure richiederlo, con e-mail: vincenzocucco47@libero.it, a Vincenzo<br />

Cucco, responsabile del concorso e del<strong>la</strong> mostra.<br />

Una riserva per sei comuni<br />

Una mappa per andare al<strong>la</strong> scoperta<br />

delle bellezze naturali ed archeologiche<br />

del territorio siciliano. “La riserva<br />

<strong>di</strong> Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta<br />

Mazzamuto” è il titolo del<strong>la</strong> guida a<br />

cura <strong>di</strong> C<strong>la</strong>u<strong>di</strong>a Nuccio ed Alfonso Lo<br />

Cascio che racconta e vuole far conoscere<br />

le bellezze ambientali <strong>di</strong> una porzione<br />

dell’iso<strong>la</strong>.<br />

Sono passati cinque anni da quando è<br />

stata istituita <strong>la</strong> riserva naturale orientata<br />

ed il volume <strong>di</strong> oltre cento pagine,<br />

stampato grazie ai fon<strong>di</strong> stanziati dall’Assessorato<br />

Agricoltura e Foreste,<br />

Una delle foto (autore Carmelo Ferrara)<br />

premiate nell’e<strong>di</strong>zione dell’anno scorso<br />

Attualita’<br />

Servizi allo sviluppo e l’Unità operativa<br />

92 ne ripercorre geologia, flora,<br />

fauna, architettura ed archeologia.<br />

Divisa in quattro capitoli e corredata<br />

da un’appen<strong>di</strong>ce in cui sono inseriti anche<br />

gli in<strong>di</strong>rizzi utili per chi fosse interessato<br />

ad approfon<strong>di</strong>re <strong>la</strong> conoscenza<br />

dei luoghi descritti, <strong>la</strong> guida racconta<br />

i quattromi<strong>la</strong> ettari del<strong>la</strong> riserva che abbracciano<br />

ben sei comuni: Altavil<strong>la</strong> Milicia,<br />

Baucina, Caccamo, Casteldaccia,<br />

Trabia e Ventimiglia <strong>di</strong> Sicilia.<br />

Le pagine del volume respirano attraverso<br />

una serie <strong>di</strong> immagini concesse<br />

dall’Archivio degli “Amici <strong>di</strong> San Felice”<br />

e realizzate da una folta squadra<br />

<strong>di</strong> fotografi: Benedetto Aiello, Orazio<br />

Cardarel<strong>la</strong>, Angelo Fontana, Christian<br />

Lombardo e Piero Zizzo.<br />

Il volume si apre con un’introduzione<br />

dei due curatori, C<strong>la</strong>u<strong>di</strong>a Nuccio e Alfonso<br />

Lo Cascio e poi si addentra nelle<br />

“misure” del<strong>la</strong> riserva che si sviluppa<br />

in una zona prevalentemente montuosa<br />

dell’iso<strong>la</strong>: i rilievi più importanti,<br />

infatti, superano anche i milleduecento<br />

metri <strong>di</strong> altezza, come nel caso <strong>di</strong><br />

Monte Cane o i millecento metri raggiunti<br />

da Pizzo Cane.<br />

Grazie alle immagini e ad una dettagliata<br />

cartografia si scoprono gli scorci<br />

montuosi del<strong>la</strong> zona caratterizzata<br />

dal<strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> rocce calcareo-dolomitiche,<br />

ma anche quali sono i frequentatori<br />

a due zampe che le sorvo<strong>la</strong>no:<br />

dall’aqui<strong>la</strong> reale al cardellino,<br />

passando per il barbagianni e <strong>la</strong> poiana.<br />

Diverse le cavità che si incontrano all’interno<br />

del<strong>la</strong> riserva e tra queste, <strong>la</strong><br />

più importante è <strong>la</strong> grotta Mazzamuto,<br />

nata grazie all’azione erosiva del mare<br />

durante il periodo del Pleistocene e<br />

dove sono stati rinvenuti i resti <strong>di</strong> elefante<br />

<strong>di</strong> taglia nana che risalgono proprio<br />

a questo periodo.<br />

Inoltre, dopo aver dato spazio al<strong>la</strong> descrizione<br />

del materiale archeologico<br />

rinvenuto nell’area, tra le ultime pagine<br />

del<strong>la</strong> guida si possono leggere<br />

le storie dei sei comuni ed infine le<br />

proposte per una corretta valorizzazione<br />

del<strong>la</strong> risorse naturali del<strong>la</strong> riserva.<br />

Car<strong>la</strong> Nicolicchia


Attualita’<br />

Dieta Me<strong>di</strong>terranea<br />

A Vil<strong>la</strong>bate un corso<br />

Non è un caso che una massima popo<strong>la</strong>re<br />

<strong>di</strong>ca che “l’uomo è ciò che mangia”.<br />

L’alimentazione infatti è uno dei primi<br />

percorsi che può aiutare l’in<strong>di</strong>viduo a co-<br />

noscere a fondo se stesso, ad avere il controllo<br />

del proprio corpo, ma anche a rifiutare<br />

l’influenza esterna sulle abitu<strong>di</strong>ni<br />

alimentari e sul<strong>la</strong> propria coscienza.<br />

Ce lo insegnano molti gran<strong>di</strong> artefici del<strong>la</strong><br />

cultura <strong>di</strong> tutti i tempi, come Erodoto,<br />

Leonardo, Einstein, e Van Gogh. E ne ha<br />

recepito perfettamente il messaggio <strong>la</strong><br />

“Università popo<strong>la</strong>re per anziani” <strong>di</strong> Vil<strong>la</strong>bate<br />

che ha organizzato, con il patrocinio<br />

del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> regionale <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>,<br />

il corso culturale teorico-pratico “Dieta<br />

me<strong>di</strong>terranea”.<br />

Il progetto prevede <strong>la</strong> realizzazione pratica<br />

<strong>di</strong> un pranzo tipico me<strong>di</strong>terraneo a<br />

base <strong>di</strong> verdure, legumi, ortaggi, pasta <strong>di</strong><br />

grano duro, carni bianche e pesce azzurro,<br />

tutti ingre<strong>di</strong>enti che costituiscono <strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>eta me<strong>di</strong>terranea e lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> insegnamenti<br />

riguardanti <strong>la</strong> geografia turistica<br />

italiana e dei Paesi del Me<strong>di</strong>terraneo,<br />

<strong>la</strong> sociologia dei rapporti interpersonali<br />

in una comunità locale, l’educazione<br />

al<strong>la</strong> legalità e al rispetto degli altri,<br />

l’etnologia e <strong>la</strong> storia del territorio e del<strong>la</strong><br />

cucina locale. Un importante momento<br />

<strong>di</strong> progresso culturale che mira al<strong>la</strong><br />

conservazione <strong>di</strong> un’arte antica quanto<br />

l’uomo e al<strong>la</strong> cui inaugurazione hanno<br />

partecipato oltre al presidente dell’Università<br />

popo<strong>la</strong>re per Anziani, Vincenzo<br />

Oliveri, l’assessore provinciale Giovan<br />

Battista Mammana, il consigliere pro-<br />

vinciale Marcello Tricoli, il giornalista<br />

Enzo Bentivegna, il car<strong>di</strong>ologo Domenico<br />

Di Vincenzo, il dottore Benito Bonsignore,<br />

<strong>la</strong> <strong>di</strong>etologa Ange<strong>la</strong> Raccuglia, <strong>la</strong><br />

psicologa Rosanna Tomasino, il presidente<br />

del “Club per anziani”, Donato Dell’Orzo,<br />

il professore Francesco Messina<br />

e <strong>la</strong> dottoressa M.R. Marcianò, rappresentante<br />

del<strong>la</strong> commissione straor<strong>di</strong>naria<br />

del Comune <strong>di</strong> Vil<strong>la</strong>bate.Il progetto è<br />

stato redatto dal prof. Messina con partico<strong>la</strong>re<br />

attenzione alle caratteristiche del<strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>eta dell’adulto anziano e del paese<br />

nel quale egli vive, un programma quin<strong>di</strong>,<br />

a misura degli ultra cinquantenni <strong>di</strong><br />

Vil<strong>la</strong>bate mentre <strong>la</strong> dott.ssa Tomasino cura<br />

gli aspetti e il valore sociale del pranzo<br />

me<strong>di</strong>terraneo nel<strong>la</strong> cucina del<strong>la</strong> stessa<br />

citta<strong>di</strong>na.<br />

Una tesi su San Bernardo<br />

da Corleone<br />

Si è <strong>la</strong>ureato Fabrizio Verruso<br />

Ha presentato una ricca e artico<strong>la</strong>ta tesi<br />

su San Bernardo da Corleone. Si è <strong>la</strong>ureato<br />

al<strong>la</strong> Facoltà <strong>di</strong> Scienze Politiche dell’Università<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> con 110 e lode<br />

Fabrizio Gaetano Verruso, stenografo par<strong>la</strong>mentare<br />

all’Assemblea regionale siciliana<br />

e figlio <strong>di</strong> Franco, col<strong>la</strong>boratore del<strong>la</strong><br />

nostra rivista. Al neo dottore gli auguri<br />

del<strong>la</strong> redazione del<strong>la</strong> rivista <strong>Palermo</strong>.<br />

TACCUINO<br />

Sei giovani artisti, ispirati e spregiu<strong>di</strong>cati<br />

teorico-pratico Sei artisti giovanissimi, tutti siciliani, che si cimentano con <strong>la</strong> pittura ad olio, l’acri-<br />

lico, le tempere, l’uso dei materiali più “spregiu<strong>di</strong>cati”, come lo spago o un vecchia<br />

borsa <strong>di</strong> te<strong>la</strong>. Si chiamano Elisabetta De Luca,<br />

Katia Licari, Valentina Nasca, Ambra Plicato,<br />

Gioacchino Runfo<strong>la</strong>, Alessandra Signorino,<br />

ed hanno dai 15 ai 34 anni. Sono i protagonisti<br />

del<strong>la</strong> collettiva ospitata fino ai primi <strong>di</strong> giugno<br />

al<strong>la</strong> Post Gallery (via E. Amari 38, <strong>Palermo</strong>),<br />

per il ciclo <strong>di</strong> incontri d’arte promossi e<br />

finanziati dal<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> nelle gallerie private<br />

del<strong>la</strong> città. La mostra, intito<strong>la</strong>ta “I colori del<strong>la</strong><br />

speranza”, è un viaggio nel mondo dell’immaginazione<br />

e del talento <strong>di</strong> sei ragazzi, per <strong>la</strong> prima<br />

volta riuniti in un unico spazio espositivo.<br />

Tra i soggetti più frequenti, il mare, le donne, <strong>la</strong> campagna, le fascinazioni dell’inconscio,<br />

ma anche <strong>la</strong> denuncia sociale contro <strong>la</strong> violenza e <strong>la</strong> <strong>di</strong>scriminazione.<br />

FOTO: ANGELA SCAFIDI<br />

Vittorio Amedeo<br />

e il censimento del 1713<br />

È indubbiamente una moderna forma <strong>di</strong> ”seren<strong>di</strong>pity”,<br />

ossia l’arte <strong>di</strong> fare casualmente<br />

piacevoli e inattese scoperte, il <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> Alberico<br />

Lo Faso <strong>di</strong> Serra<strong>di</strong>falco da titolo <strong>Palermo</strong><br />

1713 (ed. I<strong>la</strong> Palma, 2004, pp. 214,<br />

euro 20.00). Già<br />

il sottotitolo stesso<br />

chiarisce il tema<br />

del<strong>la</strong> ricerca<br />

(“Il primo censimento<br />

del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />

del<strong>la</strong><br />

capitale del Regno<br />

<strong>di</strong> Sicilia sotto<br />

il re Vittorio<br />

Amedeo <strong>di</strong> Savoia”),<br />

ma bisogna<br />

leggere attentamente il libro, tanto denso<br />

<strong>di</strong> informazioni e <strong>di</strong> dati, per capire che<br />

siamo <strong>di</strong> fronte ad una pubblicazione storica<br />

del tutto sensazionale. Tanto più che <strong>la</strong><br />

città <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, per godere l’antico privilegio<br />

<strong>di</strong> essere esentata dalle tasse, veniva<br />

risparmiata dai censimenti, ossia i “riveli”<br />

(<strong>di</strong> “beni” e <strong>di</strong> “anime”) che perio<strong>di</strong>camente<br />

accompagnavano <strong>la</strong> longue duré dal<strong>la</strong> dominazione<br />

spagno<strong>la</strong> in Sicilia.<br />

L’opera ci propone il censimento delle anime<br />

del<strong>la</strong> città <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> redatto dai <strong>di</strong>eci<br />

parroci delle rispettive parrocchie per Vittorio<br />

Amedeo II Savoia re <strong>di</strong> Sicilia, appe-<br />

69


70<br />

TACCUINO<br />

Castelbuono - Prodotti tipici in Piemonte<br />

Tra i propositi <strong>di</strong> inizio anno dell’amministrazione comunale <strong>di</strong> Castelbuono,<br />

guidata da Mario Cicero, c’era quello <strong>di</strong> promuovere i rapporti economici e sociali<br />

del<strong>la</strong> citta<strong>di</strong>na madonita con molti comuni del nord d’Italia. E in brevissimo<br />

tempo questo intento è <strong>di</strong>ventato realtà grazie all’impegno dei castelbuonesi<br />

e al contributo dell’Assessorato alle Attività Produttive del<strong>la</strong> <strong>Provincia</strong> regionale<br />

<strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>. Così, per esempio, i prodotti agroalimentari <strong>di</strong> Castelbuono<br />

hanno conquistato i visitatori del<strong>la</strong> fiera “Expo model” <strong>di</strong> Fossano, citta<strong>di</strong>na<br />

piemontese in provincia <strong>di</strong> Cuneo, che vanta grosse realtà impren<strong>di</strong>toriali<br />

come “Balocco”, “Maina” e “Michelin”.<br />

In questa occasione sono<br />

stati presentati e offerti per<br />

<strong>la</strong> degustazione i vini <strong>di</strong> “Santa<br />

Anastasia”, gli oli <strong>di</strong> “Turnisia”<br />

e <strong>di</strong> “Oro Petra”, il Mannetto e<br />

<strong>la</strong> colomba dei “Fratelli Fiasconaro”,<br />

i salumi del<strong>la</strong> “Ditta Puccia”,<br />

i liquori, le confetture e i<br />

formaggi locali e <strong>la</strong> manna che<br />

hanno preso per <strong>la</strong> go<strong>la</strong> le migliaia<br />

<strong>di</strong> ospiti, facendo apprezzare<br />

<strong>la</strong> migliore tra<strong>di</strong>zione alimentare<br />

madonita.<br />

na arrivato nel<strong>la</strong> capitale del regno nel 1713,<br />

e trasfuso in un documento ufficioso rimasto<br />

negletto nel fondo Sicilia dell’Archivio<br />

<strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Torino.<br />

I parroci incaricati sono stati quelli <strong>di</strong> Sant’Ippolito,<br />

<strong>di</strong> Santa Margarita, <strong>di</strong> Santa Croce,<br />

<strong>di</strong> San Nicolò <strong>la</strong> Kalsa, <strong>di</strong> Santa Maria <strong>di</strong><br />

Monserrato, <strong>di</strong> San Giovanni dei Tartari, <strong>di</strong><br />

Sant’Antonio, del<strong>la</strong> Cattedrale, dell’Albergaria,<br />

<strong>di</strong> San Giacomo <strong>la</strong> Marina.<br />

Seguendo criteri <strong>di</strong>versi, come ci informa<br />

Salvatore Bordonali nel risvolto <strong>di</strong> copertina,<br />

essi . Accanto a tanta gente umile<br />

e anonima figurano le nobili famiglie degli<br />

Alliata, dei Branciforte, dei Riggio, dei<br />

Gravina, dei Lanza, dei Valguarnera, come<br />

pure i nomi <strong>di</strong> illustri personaggi dell’arte<br />

(Giacomo Serpotta, gli architetti Andrea e<br />

Nicolò Palma), del<strong>la</strong> cultura (lo storico Giovanni<br />

Battista Caruso, il tipografo e incisore<br />

Francesco Cichè) e del<strong>la</strong> scienza (il<br />

protome<strong>di</strong>co Agostino Gervasi, il me<strong>di</strong>co<br />

e pedagogo Francesco Gangiami<strong>la</strong>).<br />

Ne risulta un mosaico demografico del<strong>la</strong><br />

città come in una istantanea fotografica a<br />

colori <strong>la</strong> cui <strong>di</strong>dascalia recita: Numerationi<br />

delle Anime <strong>di</strong> tutte le Parochie del<strong>la</strong><br />

Città <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> fatte nel mese <strong>di</strong> novembre<br />

1713.<br />

Antonino G. Marchese<br />

Franco Franchi,<br />

“l’ultimo dei belli e dei ribelli”<br />

raccontato da Verruso<br />

Un volume pieno <strong>di</strong> affetto che quasi tocca<br />

le corde del<strong>la</strong> devozione per il personaggio,<br />

l’uomo e l’artista Franco Franchi, quello<br />

scritto dal nostro collega Franco Verruso,<br />

amico dell’attore, che dall’anno del<strong>la</strong> morte<br />

(1992), promuove l’immagine e il ricordo<br />

dell’attore comico palermitano, oggi rivalutato<br />

ma non ancora riconosciuto.<br />

Con il sottotitolo<br />

“L’ultimo dei belli e<br />

dei ribelli”, e<strong>di</strong>to dall’assessoratoRegionale<br />

al Turismo, con<br />

una prefazione dell’assessore<br />

Fabio<br />

Granata e una del<br />

<strong>di</strong>rigente Agostino<br />

Porretto, <strong>la</strong> breve<br />

Attualita’<br />

opera ripercorre <strong>la</strong> vita e le tappe fondamentali<br />

del<strong>la</strong> carriera <strong>di</strong> Franco Franchi,<br />

partita in maniera molto incerta e poco fortunata<br />

dai vicoli <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>.<br />

Quando ancora si chiamava Francesco Benenato,<br />

nato nel 1928 in via Caldonai, nel<br />

quartiere Capo, quarto <strong>di</strong> tre<strong>di</strong>ci figli, il<br />

padre senza un <strong>la</strong>voro fisso e <strong>la</strong> madre impiegata<br />

al<strong>la</strong> Manifattura Tabacchi, <strong>la</strong> sua infanzia<br />

<strong>di</strong> sicuro gli ha <strong>la</strong>sciato addosso<br />

quel<strong>la</strong> voglia <strong>di</strong> superare le <strong>di</strong>fficoltà mettendo<br />

a frutto le proprie capacità, incomprese<br />

per molti ma apprezzate nel tempo.<br />

Così a 11 anni comincia a girare i vicoli del<br />

suo quartiere attratto da musica, feste e processioni.<br />

Imita e improvvisa fi<strong>la</strong>strocche, situazioni<br />

comiche che poi riproporrà nel<strong>la</strong><br />

posteggia, spettacolo da strada improvvisato<br />

che si prolungava fino al gra<strong>di</strong>mento<br />

del pubblico raccolto attorno all’artista. Il<br />

primo incarico gli viene da Salvatore Pol<strong>la</strong>ra,<br />

ma passerà del tempo prima <strong>di</strong> incontrare<br />

il suo partner ideale sul<strong>la</strong> scena, Ciccio<br />

Ingrassia, anche lui cresciuto nel<strong>la</strong> <strong>Palermo</strong><br />

popo<strong>la</strong>re del Capo. La coppia nasce<br />

nel 1954 e il primo ingaggio è con il teatro<br />

<strong>di</strong> Castelvetrano. Il successo arriva dopo,<br />

come il matrimonio <strong>di</strong> Franchi con <strong>la</strong> ragazza<br />

vista circa 15 anni prima, Irene Gallina.<br />

Con il successo crescono le interpretazioni,<br />

vengono chiamati da grossi personaggi<br />

come Domenico Modugno che li<br />

vuole per “Rinaldo in campo”, e negli stessi<br />

anni realizzano decine e decine <strong>di</strong> film con<br />

registi che volevano sfruttare appieno il momento<br />

d’oro puntando tutto sul<strong>la</strong> loro faccia<br />

e intesa artistica. Come in ogni unione<br />

i contrasti e <strong>di</strong>ssapori li allontanano dal set<br />

e dagli stu<strong>di</strong> televisivi dove avevano affinato<br />

e al<strong>la</strong>rgato il loro repertorio, Ciccio,<br />

serioso e compunto, Franco con <strong>la</strong> faccia<br />

<strong>di</strong> gomma e un fisico e<strong>la</strong>stico, entrambi<br />

bravi interpreti <strong>di</strong> canzoni popo<strong>la</strong>ri.<br />

L’artista che sorride dal<strong>la</strong> copertina del volume<br />

con quello sguardo da giul<strong>la</strong>re felice<br />

del ruolo che ha avuto nel mondo<br />

dell’arte si ritrova a colori in<br />

molte fotografie degli esor<strong>di</strong>, alcune<br />

eseguite da Gaetano Di Lorenzo<br />

e ricolorate dal grafico Giacinto<br />

Di Bernardo, mentre il critico<br />

cinematografico Gregorio Napoli<br />

firma una affettuosa introduzione<br />

per l’autore e per l’artista.<br />

C<strong>la</strong>ra Picciotto

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!