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SOLIDARIDAD SOLIDARIETÀ - Passio Christi

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L’icone “Salus Populi Romani”.<br />

rendere autentica la testimonianza della vita fraterna<br />

nelle nostre comunità e dare nuova energia alla nostra<br />

missione che nasce dalla sorgente di dolore del<br />

Crocifisso; non possiamo disattendere questo compito<br />

perché la passione di Cristo non è terminata con la<br />

sua morte in croce, essa è viva e contemporanea e<br />

continua in modo misterioso, ma reale, nella sofferenza<br />

degli uomini e delle donne e nelle ferite del<br />

creato. E’ fedeltà alla vocazione essere vivi e presenti,<br />

ma se vogliamo realizzare una vita consacrata che<br />

sia anche profezia di salvezza e di liberazione è<br />

necessario ricentrare la vita sul calvario e riappropriarci<br />

della croce, origine della nostra vocazione e<br />

segno di identità. La fedeltà al Dio della Croce ci<br />

identifica come passionisti e come inviati nel mondo<br />

ad annunziare la Buona Notizia ai “crocifissi”.<br />

Fedeltà al Dio della Croce è realizzare la vocazione e<br />

seguire il Fondatore.<br />

9. In Paolo della Croce si chiarifica sempre più in<br />

la convincente certezza che la <strong>Passio</strong>ne di Gesù “è la<br />

più grande e stupenda opera dell’amore di Dio” e la<br />

chiama “il miracolo dei miracoli dell’amore di Dio”,<br />

“mare di amore e di dolore”, amore e dolore che<br />

Paolo ha spesso sperimentato. Poi guardando il suo<br />

Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 24<br />

tempo, i problemi, le difficoltà ha la grande illuminazione<br />

che “i mali sono frutto e nascono dalla dimenticanza<br />

della <strong>Passio</strong>ne di Gesù”.<br />

10. Ricordare - nel senso di “fare memoria” della<br />

<strong>Passio</strong>ne di Gesù - è rimedio efficace per i mali che<br />

affliggono e rendono esausta e divisa l’umanità perché<br />

“fare memoria” in modo autentico significa vivere<br />

di essa e voler ispirare alla sua logica d’amore e di<br />

dono la propria vita, le scelte e i rapporti interpersonali<br />

e sociali . Il “fare memoria” in questo senso è<br />

un’autentica rivoluzione non solo spirituale, ma<br />

anche culturale. Essa ha in sé la capacità di produrre<br />

rilevanti cambiamenti sociali impostando un rapporto<br />

tra i popoli improntato al dono e all’amore e non,<br />

come spesso accade ora, all’egoismo, alla sopraffazione,<br />

alla violenza, alle guerre e allo sfruttamento di<br />

interi popoli fino a farli morire di fame.<br />

11. E’ nel “fare memoria” che vogliamo innestare e<br />

vivere la solidarietà come obiettivo da raggiungere<br />

facendo ulteriori passi in questo Sinodo per affrontare<br />

in modo più efficace “i mali del mondo” di oggi e per<br />

superare ‘le difficoltà della Congregazione’. Noi<br />

vogliamo dare risposte ai mali del mondo di oggi nella<br />

sua complessità e con le sue sfide, con strumenti più<br />

efficaci e confrontandoci anche con la realtà della<br />

Congregazione. Le problematiche sia del mondo globalizzato<br />

che della Congregazione, le abbiamo enumerate<br />

e approfondite nel corso dei sei anni del processo<br />

e il passato Sinodo del 2008 in Messico ha individuato<br />

la solidarietà come uno strumento e un cammino<br />

per dare risposte alle sfide che ci interpellano<br />

oggi e a quelle degli anni che verranno.<br />

12. La solidarietà non è una ideologia, ma una<br />

fedeltà al Vangelo della Croce: “Il Figlio dell’uomo<br />

non è venuto per essere servito, ma per servire e dare<br />

la sua vita in riscatto per molti”(Mt 20,27). La morte<br />

in croce di Gesù è la massima espressione di solidarietà<br />

con il “servizio” che diventa “dono” della vita<br />

“per gli altri”. E’ il mistero pasquale e la solidarietà<br />

di Dio con gli uomini, a somiglianza della solidarietà<br />

che relaziona la Trinità e da essa nasce, diventa esemplare<br />

di vita e obiettivo da perseguire con le nostre<br />

scelte di vita e di missione.<br />

16. Noi vogliamo operare in controtendenza alla<br />

mentalità del mondo, vogliamo servire ed essere<br />

dono per condividere, come Gesù ha fatto con noi, la<br />

vita e la missione. E’ compito del presente Sinodo<br />

procedere nel discernimento per compiere ulteriori<br />

passi nel progetto già avviato per la realizzazione<br />

della solidarietà nei tre ambiti della formazione, del<br />

personale e della economia che riteniamo vitali per la<br />

5<br />

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