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Formazione professionale
CCNL: raggiunta l’intesa
Vincenzo Strazzullo
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Anno V - n. 12/13
Luglio/Agosto 2002
Edizione iscritti 7/8
N
el confronto per il rinnovo del contratto della formazione professionale, nei giorni 25 e 26
giugno è stata raggiunta un’intesa di massima su tutto l’articolato che, finalmente, ci fa
uscire da una fase di stallo dovuta a proposte riformistiche, non realizzate, ma anche alla difficoltà
di molti Enti di confrontarsi col nuovo che richiede una diversa capacità organizzativa
e gestionale.
Un confronto contrattuale, ricordiamo, che si era avviato in termini fortemente problematici e
negativi in contesto, peraltro, contrassegnato da un’idea riduttiva della F.P., ripresa dall’impostazione
berlingueriana inserita nella Legge n. 30/2000, dai continui rinvii della regolamentazione
dell’art.17 della legge n. 196/1997 e dalla difficoltà nell’approvazione della legge per l’accreditamento
delle strutture formative.
Un confronto continuato non certo meglio per le costanti incertezze degli Enti più spettatori e
attendisti piuttosto che operativi e propositivi. Un confronto durato tanto, sofferto, che ha più
volte impegnato i lavoratori in una mobilitazione partecipata e viva a sostegno delle rivendicazioni
contrattuali.
Un confronto che ha dovuto isolare, almeno
nella fase iniziale, chi sosteneva, ed erano
in molti, il superamento del contratto
nazionale a favore di contratti decentrati.
Il testo siglato non stravolge, come invece
avrebbero voluti gli Enti gestori, i punti
fondamentali del contratto e, in alcuni punti,
è un testo innovativo.
Facciamo, per esempio, riferimento, alla
bilateralità, il cardine del rapporto contrattuale
tra le parti, sia per alcuni elementi organizzativi
e qualitativi. Parimenti collochiamo
nel nuovo la definizione del sistema
di progressione orizzontale per ogni livello,
basato su crediti acquisiti, nel rispetto
di criteri definiti a livello nazionale e regionale.
L’intesa raggiunta riguarda anche il
fondo incentivi, che verrà erogato come
“una tantum” collegata, nella quantità, all’inflazione
reale maturata negli anni
1998/2001 e non percepita per il ritardato
rinnovo contrattuale.
Per il momento c’è tutta la soddisfazione
per la chiusura del confronto e la conseguente
definizione di un percorso, che dopo
attente valutazioni delle diverse risoluzioni,
affidate al Coordinamento nazionale,
coinvolgerà la categoria per la discussione
e l’ approvazione.
L’impegno ora continua. ■