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N. 12.pdf - CISL Scuola

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eFORMAZIONE<br />

Anno V - n. 12/13<br />

Luglio/Agosto 2002<br />

Edizione iscritti 7/8<br />

dell’importanza politica dell’essere insieme -unitariamente- con i lavoratori. Abbiamo voluto tenacemente<br />

la riunione congiunta dei direttivi nazionali di Cgil, Cisl, Uil scuola per segnare l’avvio<br />

formale della stagione contrattuale e per dare, pur in un clima non idilliaco, un segnale forte<br />

di speranza alla scuola, nella consapevolezza che temi importanti devono unire e non dividere<br />

i lavoratori. E i lavoratori hanno risposto con contributi, suggerimenti e proposte emerse<br />

in più di 4000 assemblee. Un percorso democratico apprezzato, volto a costruire partendo dal<br />

basso, che ha visto il pieno coinvolgimento delle RSU, cui va il nostro grazie per aver contribuito<br />

a definire in maniera qualificata e attenta al lavoro di ogni giorno, la nostra piattaforma.<br />

Abbiamo scelto di dare un titolo, che è in sintesi il nostro programma, alla piattaforma: “Un<br />

contratto per la scuola dell’autonomia”. Un rilancio della scuola dell’autonomia che, per noi sindacato<br />

confederale, rimane e deve continuare ad essere ispirata alla partecipazione, alla condivisione,<br />

alla collegialità e responsabilità contro ogni logica o deriva aziendalistica.<br />

Nelle assemblee abbiamo registrato un disagio profondo, segno sicuramente di un deficit di<br />

coinvolgimento intorno alle scelte di politica scolastica e della conseguente incertezza intorno<br />

al proprio destino professionale. La discussione, quindi, è andata ben oltre le tematiche strettamente<br />

contrattuali ed ha investito questioni di riforma, di difesa della qualità, di potenziamento<br />

della scuola statale contro i gesti della politica che sulla scuola sono sentiti sempre più distanti.<br />

Un dibattito che ancora una volta ha colto il profondo intreccio riforme-contratto. Due versanti<br />

sui quali ci sentiamo fortemente impegnati in un quadro unitario, ma anche con i nostri distinguo,<br />

perché vogliamo un sistema formativo non subordinato alle logiche di mercato, condizionato<br />

da ansie competitive centrate asfitticamente sull’oggi e che non guardano al futuro<br />

in termini di autentica promozione culturale e civile della società. Vogliamo respingere una visione<br />

neo-liberista, che tende a snaturare la funzione fondamentale di una scuola che si pone<br />

al servizio della persona per favorire la formazione delle coscienze prima ancora che delle<br />

conoscenze.<br />

Abbiamo davanti un percorso culturale e contrattuale da affrontare insieme, anche se su alcuni<br />

istituti permangono<br />

elementi di difficoltà e di<br />

problematicità che pongono<br />

l’esigenza di un dibattito<br />

serrato e profondo.<br />

Resta l’impegno di riprendere<br />

a settembre, in tempi<br />

meno compressi e con<br />

un quadro di risorse maggiormente<br />

definito, una<br />

consultazione capillare che<br />

possa meglio orientare<br />

verso scelte il più possibile<br />

condivise.<br />

2<br />

Il rinnovo contrattuale dovrà<br />

costituire un solido pilastro<br />

per la scuola che<br />

vogliamo: per questo la<br />

sua rispondenza alle scelte<br />

della categoria è una<br />

scommessa da vincere a<br />

tutti i costi. ■

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