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Risposta - Consiglio Regionale Veneto

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<strong>Consiglio</strong> <strong>Regionale</strong> del <strong>Veneto</strong> - Ufficio archivio e protocollo - 09/07/2012 - 0013104<br />

ÀliOlf<br />

mnom DEL VEMITO<br />

giunta regionale<br />

UH<br />

Data 03.07.2012 Protocollo N" 305511 Class: B.000.01.1 Prat. Fase. Allegati N. 1<br />

Oggetto: <strong>Risposta</strong> alllNTERROG/^ZIONE A RISPOSTA SCRITTA n. 81 del 20 aprile 2012<br />

presentata dal Consigliere RUZZANTE Piero<br />

"LA REGIONE VENETO HA MESSO IN ATTO TUTTE LE MISURE NECESSARIE AD<br />

EVITARE INFILTRAZIONI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NEGLI APPALTI<br />

PUBBLICI? IL CASO EDILBAS80/FABER SRL".<br />

B <strong>Consiglio</strong> <strong>Regionale</strong> del <strong>Veneto</strong><br />

I dal OW07/2012 Pro».. 0013104 Titolario 2.16.1.1<br />

CRV CRV spc-UPA<br />

e, p.c.<br />

Al Consigliere regionale<br />

RUZZANTE Piero<br />

Palazzo Ferro Fini<br />

Al Signor PRESIDENTE<br />

del <strong>Consiglio</strong> <strong>Regionale</strong><br />

Palazzo Ferro Fini<br />

LORO SEDI<br />

Si trasmette la risposta, approvata dalla Giunta, all'interrogazione indicata in<br />

oggetto e da Lei presentata in data 20 aprile 2012.<br />

n Responsabile Si<br />

Alessandro Rei<br />

Distinti saluti.<br />

IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA<br />

- aw.<br />

Segreterìa della Giunta<br />

Servizio B.U.R., nomine e coordinamento attiviti<br />

Dorsoduro, 3901 - 30123 Venezia-Tel. 041/2793637-3638 - Fax 041/2793627<br />

e-mail: uff'.giunta.consiglio@regio?te.veneto.it<br />

Cod ?iK. 80007580279 P. IVA 02392630279


REGIONI VEMITO<br />

9^ legislatura<br />

Struttura amministrativa competente:<br />

Direzione lavori Pubblici<br />

Presidente<br />

Vicepresidente<br />

Assessori<br />

P A<br />

Luca Zaia X<br />

Marino Zorzato X<br />

Renato Chisso X<br />

Rot)erto Ciambetti X<br />

Luca Coletto X<br />

Maurizio Conte X<br />

Marialuisa Coppola X<br />

Elena Donazzan X<br />

Marino Finozzi x<br />

Massimo GiorgetU x<br />

Franco Manzato X<br />

Remo Semagiotto X<br />

Daniele Stivai X<br />

Segretario Mario Caramel<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 184/IIM del 25 giugno 2012<br />

OGGETTO: <strong>Risposta</strong> all'interrogazione a risposta scritta n. 81 del 20 aprile 2012 presentata dal consigliere<br />

RUZZANTE, avente per oggetto: "La Regione <strong>Veneto</strong> ha messo in atto tutte le misure<br />

necessarie ad evitare infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici? 11 caso<br />

Edilbasso/Faber s.r.l."<br />

L'Assessore Massimo Giorgetti propone alla Giimta dì approvare la seguente risposta:<br />

"Con riferimento all'interrogazione a risposta scritta n. 81 del 20 ^rile 2012, presentata dal consigliere<br />

RUZZANTE, avente ad oggetto "La Regione <strong>Veneto</strong> ha messo in atto tutte le misure necessarie ad evitare<br />

infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici? Il caso Edilbasso/Faber s.r.l.",<br />

va in primo luogo evidenziato che proprio sul fijonte della lotta alla criminalità organizzata nel settore degli<br />

^pald pubblici la Giunta regionale, nel quadro delle strategie per la cultura della legalità e della<br />

responsabilità, si è fatta parte attiva per la creazione, su base convenzionale, di un netwotic istituzionale<br />

contro il rischio di infiltrazioni mafiose.<br />

Il 9 gennaio 2012 il Presidente della Giimta regionale ha infatti sottoscritto con gli Ufiìcì Territoriali del<br />

Governo del <strong>Veneto</strong> il Protocollo di legalità ai fini della prevenzione dei tentativi d'infiltrazione della<br />

criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.<br />

Con tale iniziativa, cui h^mo aderito altresì ì Comuni e le Provìnce per il tramite, rispettivamente, di ANCI<br />

<strong>Veneto</strong> e dell'URPV, la Regione, in qualità di Stazione appaltante che affida appalti e concessioni anche dì<br />

rilevante valore economico e complessità, ha inteso potenziare gli strumenti di contrasto alla criminalità<br />

organizzata attraverso l'assunzione di precìsi impegni volti a rendere più efficace il sistema normativo delle<br />

ed. "cautele antimafia" negli appalti pubblici.<br />

La Regione si è in particolare vincolata ad anticipare le soglie delle verìfiche previste dalla legge, con<br />

estensione dei controlli a forniture e prestazioni dì servizi altrimenti esclusi dalle cautele antimafia,<br />

applicandole a tutta l'attività contrattuale dì competenza, con un'unpostazione decisamente innovativa<br />

rispetto alla prassi sinora seguita di limitare l'applicazione di simili Protocolli ad interventi di particolare<br />

rilevanza strategica ed economica.<br />

Sotto un differente profilo, i Soggetti aderenti all'accordo si sono altresì impegnati ad attivare un'unica rete<br />

dì monitoraggio ultraprovìnciale, mediante una più intensa e costante collaborazione con le Prefetture<br />

nell'attività di contrasto ai tentativi di infiltrazione criminale.<br />

Particolare attenzione è dedicata ai settori ad alto rischio dì infiltrazione mafiosa, identificabili nell'indotto<br />

relativo al ciclo degli inerti e nei settori collaterali (trasporto dì materiali a discarica, trasporto e smaltimento<br />

di rifiuti, forniture e trasporto di inerti, calcestruzzo, ferro, ecc., noli a fireddo di macchinari, forniture con<br />

posa in opera e noli a caldo, contratti di autotrasporto e di guardiania di cantiere, servizi di logistica e altri<br />

servizi connessi alla gestione del cantiere), in relazione ai quali è prevista l'istituzione di sistemi dì<br />

monitoraggio basati stilla costituzione, presso le Prefetture, delle ed. "white lisf dì operatori economicifomitori<br />

e prestatori di servizi cui possono essere affidati i subcontrattì. Per la concreta messa a punto di<br />

questo sistema dì controlli, il Protocollo contempla l'impegno per la Regione dì acquisire le informazioni<br />

prefettìzie anche per i sub affidamenti relativi ai contratti sotto soglia e dì prescrivere nei bandì l'obbligo per<br />

Mod. B - copia


le imprese aggiudicatarie di presentare il piano di affidamento con riguardo ai contratti a valle rienti:anti nei<br />

simmienzionati settori sensibili.<br />

Con peculiare riguardo al monitoraggio delle cave più prossime alle aree di cantiere^ in un'ottica di<br />

collaborazione istituzionale, la Regione del <strong>Veneto</strong> e l'URPV si sono fatte carico di sensibilizzare le<br />

Amministrazioni provinciali e gli altri enti eventualmente delegati a fornire, a scadenze periodiche, alle<br />

Prefetture territorialmente competenti un quadro informativo esauriente sui soggetti concessionari, al fine dì<br />

accertare l'effettiva titolarità delle attività dì estrazione mineraria.<br />

Per completare il descritto sistema di contrasto alla criminalità organizzata delineato dal Protocollo, la<br />

Regione sì è assunta altresì l'impegno di:<br />

- introdurre nel contratto l'obbligo per l'appaltatore e i subappaltatori dì riferire alla stazione appaltante in<br />

merito ad eventuali richieste di denaro od offerte dì protezione, fermo restando l'obbligo di denuncia<br />

all'Autorità giudiziaria;<br />

- vietare alle imprese aggiudicatarie di subappaltare o sub affidare ad imprese che hanno partecipato alla<br />

medesima gara;<br />

- istituire la figura del referente dì cantiere, cui è affidato il compito dì tenere costantemente aggiornato un<br />

rapporto di cantiere contenente l'elenco nominativo del personale e dei mezzi a qualimque titolo presentì<br />

in cantiere;<br />

- abbassare le soglie dì legge al di sopra delle quali nei subappalti scattano gli obblighi dì comimicazìone<br />

alle Prefetture per le verifiche antimafia ai sensi dell'art. 10 del D.P.R. n. 2S2/1998 (e della<br />

corrispondente disposizione del Codice antimafia, quando entrerà in vigore), mentre rimane confermata la<br />

soglia di legge, pari a S milioni di euro, per le comunicazioni inerenti gli appalti di lavori;<br />

- prevedere la risoluzione automatica dei contratti in caso di accertamento dì tentativi dì infiltrazione<br />

mafiosa risultanti da informative antimafia acquisite successivamente alla stipulazione del contratto, con<br />

applicazione di una penale forfettaria del 10 per cento;<br />

- consentire un'efficace applicazione della normativa e degli atti di indirizzo m materia di tracciabilità dei<br />

flussi finanziari, per permettere la ricostruzione dei pagamenti derivanti dal corrispettivo dell'appalto,<br />

intercettandone gli utilizzi da parte della criminalità organizzata (art. 3 della L. 13 agosto 2010, n. 136,<br />

recante ''Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa<br />

antimafia", determinazioni dell'Autorità dì vigilanza per ì contratti pubblici di lavori, servìzi e forniture n.<br />

8/2010, n. 10/2010 e n. 4/2011).<br />

Ancora con riguardo al Protocollo di legalità, allo scopo di assicurarne la corretta ed uniforme osservanza ed<br />

applicazione da parte degli uffici dell'Amministrazione regionale, nonché dì fornire agli altri Enti aderenti<br />

un utile strumento dì supporto, la Giunta regionale, con D.G.R. n. 537 del 3 aprile 2012, ha approvato<br />

specifiche clausole-tipo da inserire nei bandi di gara e nei capitolati e contratti per l'attuazione del Protocollo<br />

dì legalità medesimo.<br />

Ciò posto, in merito alle azioni intraprese d'intesa con le Prefetture mediante il citato Protocollo di legalità,<br />

quanto a possìbili iniziative legislative regionah mirate alla lotta alla criminalità organizzata, va sottolineato<br />

che la materia "ordine pubblico" appartiene alla competenza esclusiva del legislatore statale (art. 117,<br />

secondo comma Cost.), cosi come, secondo un consolidato orientamento della Corte costituzionale<br />

successivo alla sentenza n. 401/2007, la materia delle procedura di aggiudicazione degli appalti (riferibile<br />

alle materie "tutela della concorrenza" ed "esecuzione del contratto").<br />

Va peraltro rilevato che già la vigente legislazione statale individua un consistente parato di strumenti di<br />

contrasto, che spesso sono le stesse stazioni appaltanti a dover mettere in atto, sìa nella fase dì stipulazione<br />

del contratto d'appalto, sìa nel corso della sua esecuzione o dì successive modifiche soggettive, come ad es.<br />

le verifiche sulla composizione societaria (art. 1 D.P.C.M. 187/1991).<br />

Riguardo all'operato svolto dalla Stazione appaltante (AZIENDA U.L.S.S. N. 16 - PADOVA) per le opere<br />

dì realizzazione del nuovo reparto dì Psichiatria dell'Ospedale S. Antonio di Padova nei confix}nti<br />

dell'impresa Edilbasso S.P.A. e successivamente Fat>er Costruzioni S.R.L., si evidenzia quanto segue:<br />

1^ Fase - Con riferimento all'aggiudicazione dell'appalto per le opere di realizzazione del nuovo reparto di<br />

Psichiatria dell'Ospedale S. Antonio di Padova per l'impresa Edilbasso (deliberazione del Direttore Generale<br />

n. 571 del 14/07/2009 e contratto n. rep. 1252 del 18/09/2009), sono state effettuate le verifiche, con esito<br />

negativo, sul possesso dei requisiti di ordine generale autodìchiarati in sede di gara dì cui all'art. 38 D.Lgs.<br />

Mod. B - copia pag. 2 Dgr n. 184 /IIM del 25 giugno 2012


163/2006 e s.m.i. con particolare riferimento al seguente soggetto: Basso Bruno, Amministratore e Direttore<br />

Tecnico con specifico riferimento alla normativa antimafia, acquisendo il certificato della Camera di<br />

conimercio con nulla osta antimafia ex art. 10 deUa legge 31 maggioi965, n. 575 e<br />

e l'informazione Prefettizia resa dalla Prefettura dì Padova con la quale viene attestata nei confi-onti della<br />

società e della persona fisica (Basso Bruno) l'insussistenza delle cause interdittive ex art. 10 della legge<br />

n.575/1965 ed ex art. 4 D.Lgs. 490/1994.<br />

2'^ Fase - Marzo 2011: sì è preso atto dell'affitto dì ramo d'azienda dell'impresa Edilbasso S.P.A. da parte<br />

della ditta Faber Costruzioni S.R.L. con deliberazione del Direttore Generale n. 347 del 29/04/2011 a seguito<br />

delle verifiche effettuate con esito negativo ai sensi dell'art. 116 D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., tra cui ì requisiti<br />

di ordine generale autodìchiarati di cui all'art. 38 D.Lgs. 163/2006 e s.m.ì., con particolare riferimento ai<br />

seguenti soggetti: Sìmìon Paolo (cessato dalla carica di amministratore delegato e legale rappresentante della<br />

Faber Costruzioni S.R.L.), Basso Alessandro (legale rappresentante) e Cassara' Agostino (Direttore Tecnico)<br />

con relativa acquisizione del certificato della Camera dì commercio con niilla osta antimafia ex art. 10 della<br />

legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modificazioni e l'informazione Prefettizia del 15/03/2011 resa<br />

dalla Prefettura di Padova con la quale viene attestata nei confi-onti della società e delle persone fisiche<br />

l'insussistenza delle cause interdittive ex art. 10 della legge n.575/1965 ed ex art. 4 D.Lgs. 490/1994 ed i<br />

requisiti di qualificazione (attestazione Soa in corso di validità).<br />

3^ Fase - Giugno 2011: in merito alla variazione della composizione societaria con relativa cessione di<br />

quota, sono state effettuate le verìfiche sul possesso dei requisiti di ordine generale dì cui all'art. 38 D.Lgs.<br />

163/2006 e s.m.ì. con esito negativo per il nuovo soggetto Myatt Martin Leonard (Presidente consiglio di<br />

amministrazione), con specifico rìferìmento alla normativa antimafia anche per Cassara' Agostino (direttore<br />

Tecnico) Basso Alessandro (legale rappresentante), acquisendo il certificato della Camera di commercio con<br />

nulla osta antimafia ex art. 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 è successive modificazioni e<br />

l'informazione Prefettìzia del 21/06/2011 resa dalla Prefettura di Padova con la quale viene attestata nei<br />

confit}ntì della società e delle persone fisiche sopra indicate l'insussistenza delle cause mterdittive ex art. 10<br />

della legge n.575/1965 ed ex art. 4 D.Lgs. 490/1994.<br />

4^ Fase - Aprile 2012: in ordine alla variazione della composizione societaria con relativa cessione di quota,<br />

sono attualmente in corso da parte dell'AZIENDA U.L.S.S. 16 le verifiche sul possesso dei requisiti di<br />

ordine generale autodìchiarati ex art. 38 D.Lgs. 163/2006 e s.m.i tra cui le richieste di acquisizione dei<br />

certificati delle Camere di commercio con nulla osta antimafia ex art. 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575<br />

e successive modificazioni e l'informazione Prefettizia circa l'insussistenza delle cause interdittive ex art. 10<br />

della legge n.575/1965 ed ex art. 4 D.Lgs. 490/1994 relativamente ai seguenti soggetti: Basso Alessandro<br />

(legale rappresentante), Cassarà Agostino (direttore tecnico), estese ai consiglieri e soci in carica e cessati<br />

della Faber Costruzioni S.R.L.: Basso Sara, Basso Giulia, Cecchi Gianluigi, Cecchi Adriano, Della Valentina<br />

Maurizio, Peccolo Maurizio, Myatt Martin Leonard, Barone Giovatmi.<br />

Per tutti i soggetti sopra indicati l'AZIENDA U.L.S.S. 16 ha già acquisito i casellari giudiziali e per le<br />

società proprietarie della Faber Costruzioni S.R.L. ì certificati delle Camere di commercio con nulla osta<br />

antimafia ex art. 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 e s.m.i..<br />

Per quanto concerne la vigilanza su altre opere appaltate in <strong>Veneto</strong> a Edilbasso S.P.A. con subentro nei<br />

contratti dì Faber S.R.L., dai dati in possesso dell'Osservatorio regionale appalti a partire dal 2008, oltre ai<br />

casi citati nell'interrogazione, non risultano in essere ulteriori appalti affidati a Edilbasso S.P.A. in cui sìa<br />

subentrata la società Faber S.RX.<br />

In ogni caso, va rilevato che il compito di vigilare in termini generali sul rispetto della legalità e della<br />

trasparenza nel mercato degli appalti pubblici non spetta alla Regione, essendo tale fimzione specificamente<br />

attribuita dal D.Lgs. 163/2006 all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture,<br />

titolare anche dei correlati poteri dì intervento e sanzìonatori. Con specìfico riguardo alla tutela dell'ordme<br />

pubblico, l'azione di vigilanza sulle singole imprese appaltatrici operanti sul territorio, compete direttamente<br />

alle Prefetture che, sulla base del quadro conoscitivo dì cui dispongono anche grazie agli adempimenti<br />

informativi e all'attività dì monitoraggio previsti dal Protocollo dì legalità, dispongono gli accessi e gli<br />

accertamenti nei cantieri delle imprese interessate all'esecuzione di lavori pubblici e di tutti i soggetti che<br />

intervengono a qualunque tìtolo nel ciclo di realizzazione dell'opera, anche con noli e forniture di beni e<br />

prestazioni di servizi, ivi compresi quelli di natura intellettuale, qualimque sìa l'importo dei relativi contratti<br />

o dei subcontratti (D.P.R. n. 150/2010).<br />

Mod. B - copia pag. 3 Dgr n. 184 /IIM del 25 giugno 2012


LA GIUNTA REGIONALE<br />

DELIBERA<br />

1. di approvare, nel testo riportato in premessa, la risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 81 del 20<br />

^rile 2012 presentata dal consigliere RUZZANTE, allegata, avente per oggetto: "La Regione <strong>Veneto</strong> ha<br />

messo in atto tutte le misure necessarie ad evitare infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti<br />

pubblici? Il caso Edilbasso/Faber s.r.l.";<br />

2. di incarìcare dell'esecuzione del presente atto la Segreterìa della Giunta - Posizione Organizzativa<br />

n^orti con il <strong>Consiglio</strong> e nomine.<br />

Sottoposto a votazione, il provvedimento è approvato con voti imanimi e palesi.<br />

IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE<br />

F.to Aw. Marìo Caramel F.to Dott. Luca Zaia<br />

Mod. B - copia pag. 4 Dgr n. 184 /IIM del 25 giugno 2012

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