Aiutare e istruire le persone che sono in difficoltà di vita - Parrocchia ...

figli; diremo sempre alla generazione futura le lodi del Signore e le meraviglie che Egli ha
compiuto” (Sal 78,3-4).
Non dobbiamo ignorare, poi, come quest’opera di misericordia sia stata praticata in modo
sommo da Gesù Cristo. Scorrendo i Vangeli avvertiamo subito il continuo spostarsi di Gesù da un
luogo all’altro: “Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e
predicando la buona novella del regno…” (Mt 4,23; 9,35).
Ancora: Gesù andò “per tutta la Galilea, predicando nelle sinagoghe e scacciando i demoni” (Mc
1,39). Si può dire che Gesù mai si è stancato di praticare quest’opera di misericordia. Del resto,
Nicodemo, la Samaritana, il ricco Zaccheo diventano espressioni bibliche di “ricercatori” della
verità. L’ignoranza, per la Bibbia, è un gravissimo pericolo: impedisce di conoscere il bene ed è
poi quasi un’autocondanna a morte:
«Stolti gli uomini che vivono nell’ignoranza di Dio ... a causa della loro ignoranza sono estranei
alla vita divina» (Sap 13,1; Ef 4,18).
Vincere l’ignoranza è davvero una questione vitale. Nell’ignoranza tutto muore: la fede, la
speranza, la carità; muore la vocazione battesimale di ciascuno.
Nella sua prima enciclica il Santo Padre parla "dell'amore, col quale Dio ci ricolma e che da noi
deve essere comunicato agli altri." (Deus caritas est 1 (DCE)). Nel tempo odierno chi tenta di
insegnare qualcosa agli altri è facilmente giudicato come saccente. In realtà pero è espressione di
amore, quando si vuole donare senso e orientamento al prossimo. Questo amorevole
insegnamento trova il suo culmine nella trasmissione della Buona Novella, dalla quale nessun
cristiano si può dispensare. "Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato" (Atti
4,20) replicano gli apostoli Pietro e Giovanni a coloro che li vogliono costringere al silenzio. In una
maniera ancora più drastica lo dice san Paolo: "E' un dovere per me: guai a me se non predicassi il
vangelo!” (1 Cor 9,16). Prima della sua ascensione Cristo affida la trasmissione dell' amore divino,
nella forma del Vangelo, ai suoi apostoli: ".. .Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni,
battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare
tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,
19-20) . Nonostante ciò oggi possiamo contare su sostegni diversi come i mezzi di comunicazione
di massa che hanno allargato gli orizzonti al mondo intero. Istruire, quindi è un riflesso del