Le associazioni - Comune di Cislago
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PAG. 14<br />
Il rischio educativo:<br />
la relazione <strong>di</strong> don Gino Rigol<strong>di</strong><br />
Don Gino Rigol<strong>di</strong>, persona molto sensibile<br />
e vicina ai problemi che attanagliano<br />
le nuove generazioni, trattando il delicato<br />
tema relativo al “RISCHIO EDU-<br />
CATIVO” ha saputo richiamare la nostra<br />
attenzione sulla DIMENSIONE<br />
EDUCATIVA nei suoi aspetti formali e<br />
informali, sulla RELAZIONE, sulla RE-<br />
SPONSABILITÀ e DERESPONSABI-<br />
LIZZAZIONE dei giovani.<br />
Don Gino ha sottolineato l’importanza<br />
della trasformazione del territorio “come<br />
centro educativo <strong>di</strong> crescita”, volendo<br />
così evidenziare l’urgente necessità<br />
<strong>di</strong> operare congiuntamente e creare<br />
un sistema formativo integrato,<br />
ovvero un’alleanza educativa all’interno<br />
del quadrilatero SCUOLA - FAMI-<br />
GLIA - ENTI LOCALI - ASSOCIAZIO-<br />
NISMO, basata sulla <strong>di</strong>aletticità dei rapporti<br />
e su una progettazione con<strong>di</strong>visa.<br />
Occorre dunque un pensare e un fare<br />
comune per ridare fertilità all’agire educativo.<br />
Egli ha più volte riba<strong>di</strong>to l’importanza<br />
dell’educazione informale. Oggi purtroppo<br />
ciò che conta è il tempo organizzato,<br />
i rapporti specialistici, non “l’essere<br />
con” ma “l’agire per avere”. L’educazione<br />
ha bisogno allora <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>segnare il<br />
suo equilibrio perché essa si possa rea-<br />
lizzare nell’armonia tra esperienze<br />
strutturate ed esperienze spontanee.<br />
Don Gino, ai genitori e a tutti noi educatori,<br />
ha dato un messaggio forte relativo<br />
all’importanza <strong>di</strong> operare con la giusta<br />
<strong>di</strong>stanza interpersonale nel guidare i<br />
soggetti educativi all’acquisizione della<br />
loro autonomia e in<strong>di</strong>pendenza, all’assunzione<br />
<strong>di</strong> responsabilità: unica con<strong>di</strong>zione<br />
che conferisce autenticità alla relazione<br />
educativa.<br />
Un altro aspetto emerso è la necessità<br />
<strong>di</strong> educare i bambini/giovani alla relazione<br />
con l’Altro da sé; Don Gino ha<br />
affermato che “non bisogna addestrarli<br />
a guardarsi le spalle perché in tal caso<br />
neghiamo loro la parte più bella della <strong>di</strong>mensione<br />
sociale dell’essere: la RELA-<br />
ZIONE! Non bisogna addestrarli a <strong>di</strong>ffidare<br />
perché se non svilupperanno la<br />
capacità <strong>di</strong> relazionarsi saranno degli<br />
infelici.”. Bisogna allora guidare i giovani<br />
a non pensare che la relazione sia un<br />
peso insostenibile per l’autenticità reciproca<br />
che richiede, perché la risposta<br />
può essere “la fuga” o il “nascon<strong>di</strong>mento”<br />
che inevitabilmente li conducono all’isolamento<br />
rendendoli infelici.<br />
L’incontro con l’Altro va dunque vissuto<br />
perché in esso può avere concretezza<br />
la <strong>di</strong>mensione ontologica dell’essere<br />
Scuola<br />
umano: essere in relazione!<br />
Don Gino ha parlato dei giovani come<br />
“soggetti con una misera idea <strong>di</strong> sé; la<br />
loro deresponsabilizzazione deriva dalla<br />
scarsa fiducia nelle loro capacità; a<br />
loro non viene offerta l’opportunità <strong>di</strong><br />
essere chiamati in causa, pertanto non<br />
conoscono se stessi”. Oggi le nuove<br />
generazioni sembrano brancolare nel<br />
buio perché la società ormai schiava<br />
dell’efficientismo funzionale non è più<br />
in grado <strong>di</strong> orientarli verso traguar<strong>di</strong> elevati.<br />
La loro deresponsabilizzazione è<br />
allora frutto della nostra incapacità <strong>di</strong><br />
ascoltarli, <strong>di</strong> donare loro spazio e tempo.<br />
Occorre offrire loro le occasioni in<br />
cui possono stupire e conoscere meglio<br />
se stessi ed essere utili agli altri, in cui<br />
potersi mettere alla prova scoprendo <strong>di</strong><br />
possedere capacità <strong>di</strong> gestire spazi in<br />
autonomia, in cui dare concretezza a<br />
quella “zona prossimale <strong>di</strong> sviluppo”<br />
che per lungo tempo è rimasta inesplorata<br />
e che, permettendo <strong>di</strong> agire, restituisce<br />
fiducia in se stessi e permette <strong>di</strong><br />
guardare con speranza e ottimismo al<br />
futuro.<br />
I miei ringraziamenti vanno alla collega<br />
VIRGINIA RIMOLDI, che con serietà e<br />
impegno ha saputo organizzare una serata<br />
<strong>di</strong> elevato spessore umano e sociale<br />
e a Don GINO RIGOLDI che ci ha<br />
saputo regalare importanti spunti <strong>di</strong> riflessione<br />
educativo-pedagogica.<br />
TINO TINA<br />
Ins. <strong>di</strong> Lingua Inglese<br />
Scuola Primaria<br />
ERBORISTERIA<br />
Viale IV Novembre, 169<br />
21040 CISLAGO<br />
Tel. 02.96381690<br />
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