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APPENDICE - Les Journaux d'Alexandre Dumas

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Document Società des Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong><br />

Anno I. Numero 17. UFFIZIO Strada Chiniamone \ 3 3 Martedì 30 Ottobre 1800.<br />

L INDIPENDENTI<br />

Ver NupoN Per le Provarne<br />

Un trimestre B. S.OO 0 3.40<br />

Un Minestre • 5.00 i 6.00<br />

Un anno . i 9.00 110.00<br />

\JB associazioni e gli annunzi! ed avvisi si ricevono<br />

In Napoli all'uffizio del giornale strada del Chialamone,<br />

33. Nelle Provincie presso l'ufficio delle poste con<br />

mandalo e lettera franco al signor A, COI '.io* amministratore.<br />

POMPEI<br />

Che non faccia meraviglia se ritorniamo spesso<br />

su Pompei — Noi abbiamo il dritto di fare il<br />

bene, e pertanto ci s'impedisce di farlo.<br />

Ma con l'aiuto di Dio speriamo, in vista<br />

della nostra volontà lenacc.indomabile, assoluta,<br />

di fare questo bene, malgrado il fatale potere<br />

che sembra signoreggiare Napoli in questo<br />

momento.<br />

Vi era tempo addietro un assegno di otto mila<br />

ducali su'fondi del Ministero dell' istruzione<br />

pubblica per gli «*•«*" di Pompei. .<br />

Questi fondi passarono nel 1853 dal Ministero<br />

dell'istruzione pubblica alla Casa Reale.<br />

Dall'istante in cui i fondi destinati agli scavi<br />

passarono alla Casa Reale, gli scavi cessarono.<br />

Vi sono dunque oggidì a chiedere sopra i beni<br />

personali di Francesco 11 un arretro di sette<br />

anni, cioè 56 mila ducati, avendo la Corte durante<br />

il periodo di selle anni esatto ed alienalo<br />

dalla sua destinazione de'fondi che non le erano<br />

attribuiti.<br />

Sopra nostra dimanda, il 17,o 18 Settembre<br />

il Dittatore Garibaldi decretò che cinque mila<br />

piastre sarebbero assegnate,come titolo di largizione<br />

agli scavi di Pompei.<br />

Soltanto, e non già sulla nostra domanda, ma<br />

sulla proposta del signor Cicconi, i fondi attribuiti<br />

al Musco ed agli Scavi rientrarono nel dominio<br />

del Ministero dell'Istruzione pubblica.<br />

E da questo momento fu perfettamente la<br />

stessa cosa di quando i fondi erano frale mani<br />

divoratrici di Ferdinando 11.<br />

Incaricato,per decreto,degH Scavi, io non ottenni<br />

veruna risposta alle reiterate domande<br />

che avanzai per darvi cominciamento.<br />

Ora, era positiva intenzione del Dittatore ,<br />

e tale intenzione era stata espressa alla mia<br />

presenza a D. Liborio Romano , che questi<br />

scavi cominciassero al tempo istesso per dare<br />

durante l'inverno del lavoro agli operai.<br />

Si potevano occupare ben cenlo uomini a<br />

questi Scavi, dapoichc vi era un arretro a chiedere<br />

di ducati » 56 000<br />

Un assegno antico di . . . . vi 8 000<br />

Una novella dotazione. . . . » 6 000<br />

Totale due. 70 000<br />

È vero che il Ministro, sul rapporto di cui il<br />

nuovo decreto era staio fatto , ignorava 1' esistenza<br />

dell'antico.<br />

Ma i vecchi impiegati, quelli che sapevano il<br />

mestiere, lo conoscono. Andarono a trovare il<br />

ministro e gli chiesero quello che volesse fare ,<br />

e se erano H mila ducati quelli assegnati per<br />

ogni anno, o pure scimila.<br />

Difatti cranvi de' dubbi.<br />

Nel dubbio il Ministro ha fatto come l'antico<br />

savio:<br />

Si è astenuto.<br />

Solamente è da osservare , che in materia di<br />

denaro, quando si è assai savi per astenersi,<br />

bisogna essere molto aritmetici per rendere de'<br />

conti.<br />

Ed intanto ciò non 6 tutto. Ascoltate qualche<br />

cosa che non si saprebbe credere.<br />

Da due mesi gl'impiegati di Pompei non sono<br />

jMtgati.<br />

<strong>APPENDICE</strong><br />

A MARSIGLIA (*)<br />

A Gemma Rhatoot visitai il MarAboul Sidi Brahim<br />

di sanguinosa memoria. Ad Algieri feci una pausa,<br />

imperciocché dovea visitar nello interno Blidah, il colle<br />

di Mouzaìa Mileanch. Poscia, rapii per forza il Veloce:<br />

questo fu almeno il delitto, di che venni accusato<br />

alla Camera. Partii novellamente; mi fermai a Gigelie,<br />

a Collo, e Sfora, a Philippeville. Andavo a Coslanlina.<br />

Ritornai a Stora. Partii per Tunisi e per le isole Ker-<br />

(D V.i ri premito<br />

GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO LETTERARIO<br />

Presse gr. 3.<br />

Le Journal, qiie va fonder nton ami <strong>Dumas</strong>, porterà le beau litro «ri \IH l'I \ n i vi ri<br />

Il meriterà d'aulant mleux. ce titre qa*U frapperà sur mol tout le premier , si Jumal* je<br />

m'éearte de mei devolrs d'enfant du peuple et de soldat humanlfalre.<br />

G. i. m i m i in.<br />

Gl'impiegati subalterni , i quali non hanno<br />

che un carlino al giorno, si muoiono letteralmente<br />

di fame.<br />

Se da oggi ad altri olio giorni, gtimpiegali<br />

subalterni di Pompei, al numero di undici non<br />

sono pagati, possono presentarsi da me, e saranno<br />

pagali.<br />

Se ci s'impedisce di fare il bene col danaro<br />

del governo , non ci s'impedirà di fare P elemosina<br />

coi nostri averi.<br />

Io so bene che se gì' impiegali di Pompei faranno<br />

ciò, è probabile che saranno destituiti.<br />

Ma allora r Indipendente *' impegna di fare<br />

loro guadagnare in otto giorni quello che guadagnano<br />

o piuttosto (non avendolo più) quello<br />

che guadagnavano sotto i Borboni in un mese.<br />

Ma tutto ciò, ve lo chiediamo, non somiglia<br />

ad un tradimento, avente per scopo di disaffezionare<br />

le persone dal novello regime, per fare<br />

loro desiderare 1' antico ?<br />

Farà meravigliare i Ministri , lo sappiamo<br />

bene , che vi sia una voce la quale osi parlare<br />

in tal guisa , ed aspetta con impazienza il momento<br />

in cui Garibaldi non sarà più qui , per<br />

porci la mano in bocca.<br />

Forse questa mano ci soffocherà ; ma prima<br />

di ridurci al silenzio, noi la morderemo aspramente.<br />

Che vi si aspelli. ALESSANDRO DUMAS<br />

DECRETO DI BENEVENTO<br />

IL PRO-DITTATOltE<br />

IN VIRTÙ' DELL'AUTORITÀ' A LUI DELECATA<br />

Veduto 11 rapporto del Governatore di Benevento sig.<br />

Cario Torre ;<br />

Sulla proposizione del Ministro dell'Interno, deliberata<br />

in Consiglio doi Ministri;<br />

Dee reta<br />

Art. 1. L'antico Ducato di Benevento è dichiarato<br />

Provincia del Regno Italiano. Un'apposita legge determinerà<br />

la sua nuova circoscrizione nel fine di ampliarne<br />

il territorio proporzionatamente alle al Ire Provincie.<br />

Art. 2. Dal 1. Gennaio ISGI in poi, cessando di essere<br />

in osservanza le leggi e lo statuto vigente, sarà<br />

rolla la Provincia di Benevento dallo leggi, decreti, e<br />

regolamenti di questa parie meridionale d'Italia.<br />

_ Arl.3. Benevento sarà la Capitale della novella Provincia,<br />

o la sede del Governatore.<br />

Ari. 4. TuiC i nostri Ministri sono incaricali dell'esecuzione<br />

del presente Decreto per la parte che a<br />

Ciascuno riguarda-<br />

Napoli 23 ottobre 1S60.<br />

fi Minitiro dell"Interno II Pro-Dittatore.<br />

RAFFAELE CONFORTI. GIORGIO PALLAVICINO.<br />

Oh I ecco finalmente una politica, come noi<br />

l'amiamo, franca e nella e della scuola di Alessandro<br />

l Macedone.<br />

Nel momento in cui fra gli applausi e le grida<br />

di gioia il Re Vittorio Emmanucle passa la<br />

frontiera napoletana, il Pro-Dittalore sig. Pallavicino<br />

unisce il Ducato di Benevento al Regno<br />

delle Due Sicilie, il quale pel voto de' 21 è unito<br />

all'Italia.<br />

È la guerra dichiarala a Roma con un tratto<br />

di penna-<br />

Benevento, dove Manfredi perdette nel 1266<br />

la battaglia che gli costò la corona e la vita, e<br />

per la quale Carlo d'Angiò rimase padrone di<br />

Napoli e della Sicilia — più antica di Roma appartenne<br />

prima ai Sanniti quando portava il<br />

nome di Maleventum— Ma i Romani esscndo-<br />

kennah , a un giorno e mezzo di cammino nello interno<br />

dello terre. Visitai l'anfiteatro romano di Djemdjem.<br />

Nel mio viaggio in Francia , io avea speso seimila<br />

franchi; nel mio secondo viaggio in ltalia,diciottomila;<br />

nel mio terzo viaggio in Corsica e all'isola d Elba ,<br />

quattromila ; finalmente , nell'ultimo in Ispagna od in<br />

Africa, trenlatremila, da cui bisogna dedurre diecimila<br />

, che mi erano siali conceduti dal Ministero della<br />

istruzione pubblica. Totale , cinquantun mila franchi.<br />

Le opere , che furono il risultato di questi diversi<br />

viaggi furono<br />

Le impr ssioni di riaggio nel mezzogiorno di Marsiglia.<br />

Ha Marsiglia a Firenze<br />

Un anno a Firetize<br />

IM Villa Palmieri<br />

La Speronara<br />

sene impadroniti 275 anni avanti G. Cristo dopo<br />

aver battuto Pirro,cambiarono il suo nome<br />

di cattivo augurio in quello di llenetcntum.<br />

Annibale l'assediò inutilmente , ma più fortunato<br />

il Goto 'Potila se ne impadronì,mandandola<br />

in rovina. Il Ile de' Longobardi Autari la<br />

ricostruì e l'eresse in Ducato ; nel 1017 i Normanni<br />

se ne impossessarono, ma ne furono<br />

scacciali agl'Imperatore Errico lll,che nel 1053<br />

cedette il Ducalo di Benevento al Papa Leone<br />

IX suo parente. Il Re Ferdinando lo possedei le<br />

dal 1769 al 1774. Napoleone nel 1806 l'elevò in<br />

Principato in favore del Principe diTallevrand;<br />

nel 18H fu restituito al Papa.<br />

Il Decreto del signor Pallavicino ha un allo<br />

significalo, e noi non possiamo che applaudire<br />

a questo modo di risolvere la questione Romana.<br />

In effetto,come si vede dal Decreto, Benevento<br />

a cominciar dal I* Gennaio prossimo tari<br />

retta dalle leggi non già del /legno Italiano,<br />

ma delti ((dia meridionale.<br />

Il signor Pallavicino vorrebbe forse rivenire<br />

sulla votazione, o si sarebbe ejrli messo in urlo<br />

col Re Vittorio Emmanucle, 0 per lo meno col<br />

Conte di Cavour ?<br />

Resterebbe dunque la supposizione che il Pro-<br />

Dittatore non sapesse egli stesso la porlata del<br />

decreto da lui fallo; ma una tale supposizione<br />

è impossibile. ^. D.<br />

Noi non patrociniamo, come altre volte abbiam<br />

dello, nessuna intrapresa industriale, ma<br />

sempre e in ogni tempo ci riserbiamo di dir la<br />

verità.<br />

E a nostra conoscenza che il progetto del signor<br />

Sabatini presentalo da 1). Liborio Romano<br />

al Dittatore, sembrò a costui tanto utile per<br />

Napoli, che il sig. Romano ricevè dal Dittatore<br />

l'invilo di dire a Bedani di redigere il Decreto.<br />

Tanto il sig. Romano che il Dittatore mi parlarono<br />

di questa grande intrapresa.<br />

Il giorno seguente in cui D. Liborio Romano<br />

avea dalo a redigere il Decreto alla Segreteria<br />

Generale, annunziò al signor Sabatini che quelratto<br />

era già firmalo.<br />

Mal). Liborio s'ingannava, poiché il Decreto<br />

era inghiottito nel gabinetto di Bertoni—questa<br />

Cariddi della Dittatura.<br />

Or noi diamo pubblici là al progetto del signor<br />

Sabatini, senza raccomandarlo , si perchè<br />

la nostra raccomandazione sarebbe inutile, e<br />

perchè COLORO fra i nostri confratelli, i quali<br />

non comprendono che si possa raccomandare<br />

una cosa , semplicemente e puramente perchè<br />

buona, ci accuserebbero subilo di avervi qualche<br />

interesse.<br />

Noi non abbiamo, nè avremo mai veruno interesse<br />

diretto in qualsiasi intrapresa industriale<br />

in Italia.<br />

0 se l'avremo sarà come potrà averlo ognuno,<br />

cioè per mezzo del proprio denaro.<br />

A. I).<br />

INGRANDIMENTO DI NAPOLI<br />

Dalla parie orientale<br />

PROGETTO<br />

ni no in: vieti stimivi<br />

Napoli 27 ottobre 1860.<br />

Signor Direttore<br />

A vendo lello sul n. 10 del vostro pregevole Giornale<br />

nn piccolo passaggio su l'ingrandimento di Napoli, ed<br />

essendo io colui, che ne a data la prima idea fin dal<br />

// Capitano Arena<br />

Il Cum'rolo<br />

Da Parigi a Cadic-<br />

Il Veloce<br />

Trenta volumi presso a poco. Inoltre D. Già<br />

Marano , scrii lo n Tolone, e II Capitano Paolo, scritto<br />

a Messina.<br />

l'ulto ciò mi aveva a un dipresso fatto lucrare il doppio<br />

di quel eh io avea speso. Fallo questo calcolo , e<br />

ainm «8o che la mano di Dio non mi fermasse nel bel<br />

mezzo del mio cammino,io era pressoché certo di giungere<br />

a' miei fini.<br />

Kbbene , mi rimane oggi a compiere quanto ho intrapreso<br />

; mi rimane a descrivere Venezia , che ho visitala<br />

in un viaggio a parlo ; mi resta a vedere P Jlliria<br />

, le Isole Jonie , la Grecia ; Costantinopoli, paesi<br />

che ho potuto appena veder di passaggio al mio ritorno<br />

dal Caucaso , viaggio di cui ho dimenticato di par-<br />

Per L'Uni in ed Ester»<br />

Un trimestre . . I). 4. 40<br />

Un semestre . . i 8.40<br />

Un anno . . . >, 14. (K)<br />

Tutto quanto concerne la redazione deve essere indirizzato<br />

franco di porto al sìg A. ni Vi ts Direttore<br />

dell'Indipendente.<br />

(ili originali che si mandano alla Direzione, ove non<br />

siano accollati non si restiluiscono.<br />

18JG , prendo la libertà di farvi osservare talune inesattezze<br />

su la vera sua posizione , come ancora su la<br />

estensione, e sul numero delle abitazioni.<br />

Egli è ben noto ad alcuno autoriti del governo passalo<br />

, o ad illustri personaggi, che io progettai questo<br />

ingrandimenlo pria verso la parlo orientalo della<br />

Otta , e poi verso 1" occidentale; ma fissai la mia idea<br />

alla prima, cioè , nella pianura che guarda il Vesuvio,<br />

la quale presentava dei grandi vantaggi sotto lutti i<br />

rapporti alle mie vaste vedute. Kb bene ! lo feci osoguire<br />

dello piante, nello spazio compreso tra le stazio<br />

ni delle ferrovie e la nuova strada delta dello Sperone,<br />

che conduce da S. Giovanni a Teiluccio al Camposanto<br />

di Poggioroale , tra la grande strada di Portici e<br />

le paludi, i.iueslo parallelogramma è di una lunghezza<br />

al di là di Ire bilometri , e della larghezza il' un bilomolro.<br />

La novella Cillà a costruirsi, si comporrà di<br />

quasi 8 '0 grandi edilizi privati e pubblici , di larghe<br />

Strade a rettilinea , di magnifiche piazze e monumenti<br />

, di vasti docks , d' un porlo canale con bacino profondando<br />

il piccolo Sebeto , delle linee di ferrovie sul<br />

sistema Laubat, per facilitare le comunicazioni tra la<br />

vecchia e nuova Lillà , delle case modello per gli operai<br />

alle estremità; inline al nord-c^t avendo per sollievo<br />

degli abitanti e per In saltile pubblica un Gran<br />

Punk , di cui manca .Napoli , a V instar di quelli di<br />

Boulogne, et du Wèsiuel di Parigi etc. eie.<br />

Io non voglio dirne di più. In un paese ove la proprietà<br />

letteraria e delle idee è del tulio disconosciuta,<br />

e le leggi son rimaste sedilo e non eseguite , specialmente<br />

noi tempi pretesti, che viviamo in perfetta anarchia<br />

, e libertà suona disordine per molli : ò lolla la<br />

ragiono del mondo di temere dei miei compalriolli !<br />

Infatti non cesso di ripeterlo mille volto , che mi si è<br />

rubata l'idea dell'ingrandimento verso occidente ; e<br />

che un Ispetlor Generalo à lentalo, ultimamente , di<br />

appropriarsi il mio progetto a I' oriente , le cui carie<br />

erano rimaste lungo tempo tra lo loro mani copiandosene<br />

la 1. pianta , ed intrigando , caldamente , presso<br />

Francesco li, per ottenerne l'approvazione. F ciò , allorquando<br />

si eran dali all'oggetto due pareri dal Corpo<br />

Municipale , e due altri dal Consiglio d'Intendenza !<br />

Non debbo passare solfo silenzio, che all'epoca in<br />

cui progettai I* ingrandimento di Napoli, fui trattato<br />

d'utopista e chimerico: dopo d'averne molto scritto e<br />

parlalo; le mie idee,che eran solamente nuove pel paese,<br />

si irovaroa infine plausibili ed utili, e la cosa fu<br />

dichiarata, per Decreto del 23 fehbraro ultimo, necessaria<br />

ed urgenle, a causa dell'esorbitanza dei pigioni,<br />

e dSSraumento della popolazione. Che dire ora, che<br />

nell'attuale affollamento abbiamo, a questo riguardo ,<br />

sorpassalo il caro di Parigi e di Londra!<br />

Or infelicemente, sotto la rigenerazione, meno per<br />

lo mio fatiche e sposo, che per le popolazioni della (a-<br />

piiaie e d'intorni, le quali si vedono per le strade cor<br />

cando inutilmente del lavoro , e ninno lo ascolla. Il<br />

mio progetto ben accollo ed approvato dall'invitto Dittatore<br />

Garibaldi, secondo le ferme assicurazioni dell'ex-Ministro<br />

Signor Romano è stato giltalo in qualche<br />

tiratoio, come voi stesso lo dite, o nascosto, forse maliziosamente,<br />

dal signor Bcrtani nel fondo della sua<br />

valigia, o probabilmente smarrito, essendosi perduta<br />

la traccia di questo affare, la cui riuscita è attesa ansiosamente<br />

da molli, che ne sperano onesto lavoro ed<br />

applicazione. Esso occuperebbe 4 in a mila persone per<br />

giorno, per lunghi anni.<br />

In tutto ciò Garibaldi à perduta un'allra palma alla<br />

sua gloria, ed il Prodittalore Pallavicino à guardato<br />

con indifferenza la grande opera , che dava pane al po.<br />

polo, poiché si è rifiutato di approvarla, rimettendone<br />

la risoluzione all'arrivo del ile.<br />

Gradile, Signor Direttore, l'espressione del l'alta con<br />

siderazione, con la quale ò l'onore di essere.<br />

Uivotisnimo Vostro<br />

DOMENICO SABATINI<br />

Signor Alessandro <strong>Dumas</strong> Fondatore e Direttore del<br />

Giornale L'Indipendente— Napoli.<br />

RECLUTO DEGLI AI.LIKll Ili NTTI'KI<br />

Quattro mesi scorsi dalla chiusura dell' Istituto Nazionale<br />

di Belle Arti , ci lian dato il tempo di calmare<br />

lare , perchè forma un libro a parto : Le rive della Siria<br />

Minore , la Siria , la Palestina , P Egitto , la Cirenaica<br />

, Napoli, P Africa.<br />

E, primamente, innanzi di andar più oltre, comincio<br />

col fare i miei ringraziamenti a'Signori Amministratori<br />

delle messaggere imperiali,i quàli.non sì tosto<br />

ebbero sentore del mio proponimento,! offrirono graziosamente,<br />

e senza verun'allra spesa che il vitto, il<br />

passaggio sa i loro battelli per me e pel mio segretario.<br />

Questo era molto, ma non era tulio ciò ch'io desiderava;<br />

imperciocché il viaggiare su i vapori delle Messaggere<br />

significa toccar Malta," la SiriaA lessandria, Beyroulte,<br />

Smirne,llod' e Costantinopoli; significa vedere<br />

ciò che tutti han veduto prima di noi; significa raccontar<br />

meglio o peggio degli altri, ma è sempre un rac<br />

contaro dopo gli altri. Ora, il viaggio ch'io volea fare<br />

è un viaggio che si dicca ch'io non potessi fare, un viaggio<br />

che nessuno avrebbe fatto prima di me.


Document Société des Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong> i<br />

la nostra prima imentaleme di far succedei e ni lo<br />

•degno . la riflessione<br />

Ma la riflessione ci ha messa nel cuòre un ra : nrico<br />

profondo ; il rammarica citi ci viene ispirale dalla<br />

perdita «lei nostro avvenire.<br />

L'arte non è un mestiere ; 1*afte è una vocazione.<br />

Chiunque si tenie chiamato ad essére ai lisia. chiunque<br />

a postato questo miele avvelenalo che si cliinina frittura<br />

" letteratura, non può più gettare il pennello o la penna<br />

por intraprendere una prof, v.v/V71 e qualsiasi.<br />

Noi v< nini: o dunque Supplichevoli al Dittatore, perchi<br />

ci riapra una Carriera, dall'antico governo, prima<br />

impedita, e poi chiusa completamente.<br />

Poi, affinché non si possa accusarci d'aver provocata<br />

questa chiusura, reniamo non più con Irrilnsione<br />

di fanciulli ; ma con calma di uomini ad esporro non<br />

solo al Dittatore : mani pubblico intero i torli, ondeSj<br />

son resi colpe eli i nostri istitutori.<br />

Noi non riveleremo nomi che nella ultima estremili'<br />

questa ultima estremili sarebbe nel caso in cui fossi<br />

lini forzati a ricorrere ni Tribunali, siccome dichiarammo<br />

nella protesta che dirigen mo al Ministero di Pubblica<br />

Istruzione<br />

Questi torti, che noi affermiamo veri, eccoli :<br />

I.' Istituto di Hello irti aveva sino al ISiS una rendila<br />

annuale d: i:i» due ; ma dal 1848 in poi questa<br />

rendila venne ridotta a 11000 due. 2000 due. ne furono<br />

slaccati i n favore del Museo. Il perchè non Sapremmo<br />

dirlo.<br />

Di questa somma di due. 11000 due. furono fall 0<br />

La prima di IVI 1<br />

. 0 due per diverse spese dell'Istituto.<br />

La 2. di 22(K< due. era destinata ai primi mensili;<br />

I a 3.infine di M\ 0 due.serviva agli onorari de'profossori<br />

e degl'impiegati subalterni. Siccome la prima<br />

rendila di .'{• 00 dee. destinata alle spese dell' Istituto<br />

doveva per necessità ossero in ispese convertita; venne<br />

il pensiero di impegnarne una porzione a far eseguire<br />

in cesso il Coro della Chiesa di S. Severino di Napoli.<br />

li!': due. ricevettero questo singolare destino e fumilo<br />

distratti dall' uso cui avrebbero dovuto servire.<br />

Inoltre noi lutti sappiamo , e il pubblico intero sn ,<br />

che una somma di H) due. al mese doveva essere spesa<br />

in cornine di matite, e di carta Questa somma rilluiva<br />

nella lasca di un uomo che unii vogliamo nominale, il<br />

quale riguadagnava sui modelli, a cui veniva diminuito<br />

il prezzo delle su/ufi .(piando questo non venivano sop"<br />

ì.a compra della carta che doveva mensilmente am­<br />

montare alla somma di 9 due. e 4'» grana , non oltre­<br />

passava mai i ' due. passando il resto in beneficio di<br />

una pei-ina. che dopo averli intascati, ottoni', a ogni<br />

mese delle ricevute di 'J due. e grana IO.<br />

I." impiegalo incaricalo d' un foglio di presenza dei<br />

pri rossori permetteva che alcuno di questi firmasse<br />

0 foglio son a pure entrar nelle sale. 12 qui slo, co­<br />

la della, 1" nli'ermiamo senza paura di<br />

venirne smentiti.<br />

i. vero però che i professori meno assidui alle le/ioni<br />

. erano quelli appunto che venivano a riscuotere<br />

con più rapace premura un onorario che mn nveano<br />

guadagnalo, e noi frattanto col desiderio del lavoro ,<br />

con l'ambizione del progresso, noi restavamo ridotti<br />

alle nostre proprie forze,ed ai consigli insufficienti che<br />

I' uno all' altro prestara.<br />

Si compravano inoltre gran numero di libri . sempre<br />

col denaro della rendila , ma di questi libri non ci è<br />

memoria che un solo fosse sialo messo a disposi sione<br />

degli \ limili.<br />

Se in queste accuse noi cadessimo in errore, dichia­<br />

riamo ili voli r essere i primi a confessarne la falsila.<br />

Rimettiamo il nostro avvenire nelle mani del Gene"<br />

rale Dittatore<br />

Ecco la ricompensa più completa che potes­<br />

simo ottenere da'nostri sforzi.<br />

I duecento allievi della scuola di Pittura sono<br />

vernili verso di noi, non solamente per ringraziarci<br />

d'avere fatta la loro difesa verso i Professori,<br />

che sembrano d'a> 're dimenticato i doveri<br />

del loro stato, ma anche a recarci nuovi dettagli<br />

che ci affrettiamo di pubblicare.<br />

\ questi particolari era aggiunta la dimanda<br />

che si legge in seguito, e che porta la firma «li<br />

tutti gli allievi che sono in Napoli attualmente,<br />

e quelli che sono in Napoli al presente san<br />

no ben.' difendere MÌI assenti.<br />

i minuti, lei<br />

)stro itinerario è fissato:<br />

...è che in voglio vedere; ciò che voglio in ispozialila<br />

farvi vedere, miei cari leggi ori. sono i luoghi illustrali<br />

dalla storia ed anco dalla l'avola : è la Grecia di<br />

Onero, di Esiodo di Eschilo di Pericle e di \uguslo;é<br />

il Bisanzio del l»sso Impero . e la Costantini poli di<br />

Maometto, di Boaapaiie, di Maometto II;è la Siria di<br />

Pompeo, ili ( osare, di ( casso.- è la giudea di Krode e<br />

d< 1 risto : è li alestina delle Crociate: e l'Egitto dei<br />

l'ara' ni. di Toh meo . ili ( leopatra . di Maou etto di<br />

Bonaparle, di Mohaméd vii ediSaid Pascià.<br />

Or Itene, per visitare con frutto latti questi luoghi,<br />

ecc., , in che 1,1^,.,,,;, Leo. ,. ,.„•, , lie faremo Toccheremo<br />

Genova , Vjaccio, Monte (ri-io. Marnila, Malia,<br />

Brindisi, Venezia. Quivi davvero incomincia il nostro<br />

viaggio e sopratnllo la nostra esplorazione. Noi parti.<br />

AL SIGNUH GÈ NEH \LE G AHI il A LUI<br />

DITTATORIO DF.LLE Ut K SICILIK<br />

Signor Dittatore<br />

Gli Alunni tutti dell'Istituto Nazionale di<br />

Belle Arti, fin dal mese di luglio ultimo, sollevai<br />

isi in massa scacciavano i loro oppressori,<br />

slancili dei loro soprusi,cioè il Direttore Saponiero,<br />

Segretario Bova, Bmmanuele Malinconico,<br />

e \.irì professori, organi di nefandi principi.<br />

\D'uopo si faceva debita petizione al Minisiero<br />

di Pubblica Istruzione, decorala da 200<br />

firme, chiamando una Commissione, esamiua-<br />

Irice delle spoliazioni, ma disgraziatamente DO»<br />

minala la Commissione, si metteva a capo di<br />

questa il Direttore Saponiero già cacciato dagli<br />

Almmi.<br />

Intanto i giovani, vedendo vane le loro istanze,<br />

ricorrono alla di Lei Giustizia, allineile Sciogliendo<br />

il passato Istillilo lrtistico,ne commetta<br />

il nuovo ordinamento al Chiarissimo signor alessandro<br />

<strong>Dumas</strong>, che compirebbe il voto di<br />

lutti gli Mulini non solo,maassicurerehbeTiricremento<br />

vero delle Belle Arti in Napoli, scegliendo<br />

Professori degni di tal missione, e mettendo<br />

in opera un regolamento savio e senza<br />

soprusi e ruberie, com'è stalo finora.<br />

Tanto sperano.<br />

Coynomi<br />

1-40., Iona<br />

Sanijiovanni<br />

.' Vimini<br />

..' V non<br />

Firme degli Aluunl.<br />

ATeaU<br />

Stefano<br />

Achille<br />

llonaventura<br />

ll.iii.i^li.i<br />

De Lui»e<br />

h"ro"'<br />

VI UHM in<br />

De lu


Document Società des Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong><br />

il grande Ite di pilota crea/iene DJ possa star senza.Ma<br />

Venezia è austriaca, e dee rimaner© austriaca tinche<br />

l'Austria potrà direnderla.Non si può scuoprire la fronliera<br />

aperta dell'Isonzo e i paesi delle Alpi presso Verona.<br />

In grido di dolore del Tirolo meridionale e di<br />

una città dell'Istria sarebbe per il He galantuomo un<br />

•rateato abbastanza plausibile per impossessarsi di un<br />

paese germanico da secoli, come gli bastarono le poche<br />

deputazioni per motivare la sua invasione delle Marcile<br />

e degli Mali Napoletani. Tnttnvolla un attacco contro<br />

la Venezia e nutro il qumlr ilntero delle fortezze, non<br />

è cosi facile come una spedizione di Palermo o nelle<br />

Marche Qui si sarà in presenza di peisone cho hanno<br />

appreso a fare la guerra. Bisognerà respingere passo a<br />

passo una valorosa armala; i baluardi di Mantova, di<br />

Peschiera e di Verona sono solidi, o Venezia non può<br />

essere presa in un giorno, e il mare è solcalo da una<br />

Unita austriaca; Inferiore for«e a quella di cui dispone<br />

•lilialmente la Sardegna, ma che le è superiore per le<br />

qualità nautiche. Quando il Conte di Cavour dice eoe<br />

non si può attaccarla perchè nessuno ora vuole intraprendere<br />

l'attacco. Non rimane al Piemonte che l'alternativa<br />

o di provocare l'Austria fino a costringerla<br />

n prendere l'offensiva, o d'ottenere da un Congresso,<br />

quello che non si può ottenere colle armi. La Francia<br />

e il Piemonte hanno interesse a desiderare la riunione<br />

di un Congresso. Ma se l'Auslrin deve respingere il<br />

Congresso, le altre potenze non possono acconsentirvi,<br />

perchè o esse sarebbero costrette a legalizzare la violazione<br />

del diritto delle genti,o dal seno del Congresso<br />

nascerebbe la guerra.<br />

La sola altitudine che convenga all'Austria, si e la<br />

calma e la difensiva.<br />

— La seguente corrispondenza da Parigi del»<br />

l'hidépcndance fa conoscere alcune pratiche<br />

passale fra le Corti di Parigi e di Roma, e spiega<br />

la recente partenza del iNinizio da Parigi.<br />

Eccola:<br />

Si fanno molli commenti riguardanti la partenza da<br />

Parigi del Nunzio del Papa. Ecco una versione che mi<br />

v indirizzala da Roma in una comunicazione che faceva<br />

presentire la partenza di mons. Sacconi, in seguilo<br />

degli incidenti in queste ultime settimane.<br />

Nei primi giorni d'ottobre, anzi si dice il venerdì .><br />

ottobre, il duca di drammoni avrebbe fallo al cardinale<br />

Anlonelli una imporlanle proposta La Francia<br />

avrebbe proposto al Papa di fargli garantire da tulle<br />

le potenze dell' Europa, riunite in breve in Congresso,<br />

ilpnlrimnnio del S. Padre, Li cui frontiera sarebbe<br />

eslesa lino a Tcrracina dalla parte di Napoli, e tino a 4<br />

Rieti dalla parlo delle Romagne. Il congresso sarebbe<br />

in breve chiamalo a garantirò nel tempo stesso al Papa<br />

un reddito considerevole per il mantenimento dell armala,<br />

deli'amministrazione, della città di Roma, del<br />

siero ( ollcgio, della casa del Papa, e della diplomazia<br />

ali estero.<br />

A questo si aggiungerebbero i redditi delle citta che<br />

risiano sotto il dominio pontificio<br />

Ma la corte di Roma si sarebbe trincerata nel fauio<br />

so non pvssumus.<br />

Due giorni dopo il cardinale Anlonelli avrebbe doinandatoalduca<br />

di drammoni se queste erano le ultime<br />

intenzioni dell imperatore; l'ambasciatore francese<br />

avendo risposto nil'ermalivanjenle, il l npa avrebbe<br />

consultato il suo ci nsiglio privato per sapere se ci fosse<br />

luogo d'indirizzare all'Imperatore un'ultima lettera<br />

iii-lIa «piale la partenza da Roma del Papa, e di lutti i<br />

cardinali sarebbe indicata come indispensabile per la<br />

dignità della :. Sede. Mons. B... che gode tutta la confidenza<br />

del S. Padre avrebbe presa la parola ed avrebbe<br />

dello che questa domanda era perfetlnmenle inutile,<br />

che a suo avvUo valeva mollo meglio dare un congedo<br />

al nunzio, peiocchè lutto le suedomaude e reclami<br />

non avevano risposta alcuna, e che la sua presenza a<br />

Parigi non recava alcun bene. Mi scrivono che la corta<br />

di Roma si è allentila a quest'ultimo partitile di qui<br />

a otto giorni il nunzio riceverà un ordine di richiamo.<br />

Quanto al famoso dispaccio telegrafico di cui si è<br />

parlate, esso non è giammai esistito. Il governo del<br />

i npa ha dei documenti scritti ch'egli giudicherà forse<br />

a proposilo di pubblicare nel Giorn. di Ramo. La sola<br />

pratica ufficiale di C.ramont consiste nelle istruzioni<br />

dale al console francese di Ancona, che rosse invialo<br />

al generale Cialdini in nome dell'imperatore per arreslare<br />

il suo movimento. « lo so meglio di voi quale sia<br />

la metile dell'Imperatore, risposo Cialdini al console<br />

slopofalto. Io non mi fermerò » egli continuò la sua<br />

marcia.<br />

1)'altra parie so da fonte certa, che i preparativi di<br />

parlenza sono cessali. Una cassa di oggetti preziosi,<br />

un pezzo della S. Croce, dei gioielli regalali da varii<br />

sovrani dell'Europa ch'erano già imballali, furono di<br />

lei nuovo messi a posto.<br />

Si legge nel Constilutl'ornici il seguente articolo<br />

firmalo A. Grandguillot:<br />

Da parecchi giorni si sparse con persistenza la notizia<br />

che I* Austria fosse risoluta d'intervenire in Italia-<br />

Un giornale pnrlava audio ieri d'una specie di missione<br />

secreta che sarebbe stata affidata ad un antico di­<br />

plomatico allo scopo di oitenerc una spiegazione dal<br />

governo francesi 1<br />

sulla importanza che nel caso assegnerebbe<br />

a siffatta intervenzione. È nostro debilo esortare<br />

il pubblico a slare in guardia contro dicerie che<br />

potrebbero fuorviare P opinione, e inquietare gl'interessi.<br />

L' Austria da qualche lempo die prova nella sua pol'uica<br />

esterna, di una riserva e di una saggezza che sarebbe<br />

ingiusto sconoscere. L' uomo di Stalo che dirige<br />

il dipartimento degli ntrari esteri a Vienna, sa meglio<br />

di chicchessia quanto un'attitudine offensiva dell'Austria<br />

potrebbe complicare la situazione in Italia.<br />

L'attitudine puramente difensivaolfred'allronde trop-<br />

I pi vantaggi al governo austriaco perette possiamo cie-<br />

} deio che vi rinunzii cosi facilmente.<br />

in quanto a noi crediamo con molto fondamento<br />

che questa sia la linea di condotta da esso adottala e<br />

che non pensi pento a scortarsene.<br />

Troviamo nella Patrie un lungo articolo siili abboccamento<br />

di Varsavia , abboccamento che rammenta ,<br />

secondo la l'atrio i nomi assai trilli, nella storia modi<br />

ina, di Plinilz, Vienna, Acquisgrann, Troppau , Lu<br />

diana, \erona. Il giornale francese non crede che lord<br />

John Russell e lord Palinerslon vogliano rinnovare gli<br />

errori dei Pili e dei Caslclrcagh , ma tuttavia fa osservare<br />

che l'Austria ha trovato recentemente degli incoraggiamenti<br />

presso il gabinetto britannico c che la politica<br />

ingleae ha cooperalo alla riconciliazione della<br />

I<br />

Russia a dell'Ausilia. Ma l'opinione pubblica in In<br />

gbillerrn ha dato al ministero tali avvertimenti cho<br />

lord Rns-ell si vide obbligato a disfare alquanto l'opera<br />

incominciala a tenersi in disparte dalle conferenze<br />

di Varsavia e molto più dagli ani che potrebbero derivarne.<br />

La Patrie cerca di prevedere ciò cho potrà uscire<br />

dal congresso di Varsavia. L'Oriente e l'Italia sono lo<br />

due principali questioni che possano esservi trattale.<br />

Pare elio la Russia uon sia del tulio aliena dal 'aderire<br />

alle vedute dell'Austria, per un intervento armato nel<br />

l'Italia. Ma la Prussia ? domanda la Patrie. Non si<br />

può credere che essa voglia ncconciarvisi, giacché dovrebbe<br />

in tal caso slaccarsi dall'Inghilterra, la quale è<br />

del lutto opposta a qualunque intervento.<br />

Ora. senza la Prussin.nen si può credere che la Russia<br />

s'impegni a restaurare la dominazione nuslriaca in<br />

Italia; neppur i'AuMrin lo spera i tanto più che il gabinetto<br />

di Vienna potrebbe aver bisogno sopra un ; Uro<br />

punto non mino minaccialo della cooporazit ne militare<br />

della Russia i<br />

La l'atrie passa quindi a parlare dell'Oriente.L'Austria<br />

sarebbe disposta a fare su questo punto lo più<br />

grandi concessioni alla Russia ed a concorrere alla revisione<br />

dei trattali del ISilj.Ma, essendo la Prussia alleata<br />

dell'Inghilterra, affinchè no accordo si stabilisse<br />

a Varsavia sugli all'ari d'Oriente, bisognerebbe supporre<br />

che il gabinetto di Londra volesse,fi che non è molto<br />

probabile, riaprire il Mar nero alla marina militare<br />

della Russia e renderla di nuovo arbitra dell'impero<br />

ottomano La Patrie crede che neppuroda questo la lo<br />

il congresso di Varsavia presenti alcun pericolo per la<br />

pace dell'Europa.<br />

Ciò che il congresso di Varsavia potrebbe fare, non<br />

riguarda se non questioni locali. L'Austria cerca delle<br />

guarentigie per l'Ungheria a tulle insieme le Ire potetti<br />

ze vorrebbero concertarsi per lo eventualità possibili a<br />

sorgere nelle provincio polacche. La l'atrie trova imporlanle<br />

pel riposo di Europa che l'Ungheria e la Polonia<br />

godano di istituzioni liberali e non siano più ii focolare<br />

dello spirilo di rivolla; i queste due questioni,<br />

essa dice, non potrebbero lasciar l'Europa indilferente.<br />

i<br />

! Nonostante sinché vi ha luogo a sperare una soluzione<br />

pacifica di questi problemi e soprallullo lincile<br />

la lolla rimane impegnala fra i governi e i loro popoli<br />

l'Europa può lasciar fare. Se le Ire Potenze, con un<br />

cambio reciproco di buoni consigli giungono a pacificare<br />

la Ungheria e ad acquetare la Polonia chi non fa<br />

rebbo plauso al convegno di Varsavia? so per Io contrario,<br />

intempestive intervenzioni minacciassero di oslcnderoe<br />

Compromettere gl'interessi generali del nostro<br />

continente, unii avrebbe sempre l'Europa il tempo<br />

di levar la voce ed opporre all'uopo il suo re/o?<br />

A dire il vero noi non crediamo che l'abboccamento<br />

dei tre sovrani , di cui gl' interessi si separano su<br />

tanfi punii, produca qualche imporlanle risullainenio;<br />

in ogni caso osso non c' inspira nessun timore. Converrebbe<br />

essere ben cieco per non vedere che lo alleanze<br />

dei Sovrani uon sono oggi possibili se non quando si<br />

"PPeggino sullo simpatie e i bisogni delle popolazioni.<br />

Ma quando anche la riunione di Varsavia rispondesse<br />

Interamente a queste condi ioni, non rimarrebbe meno<br />

sterile senza il concorso della Francia e dell' Inghilterra.<br />

Le guerre di Crimea e d'Italia dimostrarono bastantemente<br />

che l'Occidente non ha abdicato. L'Europa<br />

orientale non detterà la legge al mondo 1<br />

CRONACA POLITICA<br />

noni.<br />

REUXIOffi SIMA CUIPUIN IH GUERRA<br />

NELL'UMBRIA E NELLE MARCHE.<br />

( continuazione V. turni. 14 )<br />

Le truppe che occupavano le vario posizioni di I aslelfidardo<br />

e delle Crocette in questa giornata non<br />

raggiungevano il numero di 8000 uomini, con tre batterie<br />

; quelle poi che presero parte attiva «I combattimento<br />

seminavano soltanto a 'Jìilìi e due ballerie.<br />

Il glorioso successo del combattimelo induce il generale<br />

Cialdini a trar partito della vittoria. Calcolato<br />

lo sialo di stanchezza e di demoralizzazione in cui dovevano<br />

trovarci le forze nemiche riparato in Loreto,<br />

approfittando della notte, fa occupare Recanali, S. Agostino<br />

e le Pass Lunghe, sbarrando per tal modo ogni<br />

possibile ritirala al nemico.<br />

Al mattino successivo lo nostre truppe occuparono i<br />

punti designnli, ed il nemico , che si vide circondato<br />

d'ogni dove.per mandò capitolare. Più di 4.01)0 uomini<br />

colle rimanenti guido del generalo Lamoricii re deposero<br />

le armi in Recanali, lasciando in nostro potere 11<br />

pezzi di artiglieria, cassoni di munizioni, cavalli, bagagli,<br />

che formarono il complemento di questa brillante<br />

giornata<br />

Da circa 3,000 uomini, la maggior parlo indigeni e<br />

pratici del paese, scambiando P uniforme con abiti da<br />

contadino, poterono solo sfuggire alla sorte di questo<br />

corpo di truppa, ma caddero essi in quasi totalità nel<br />

le mani delle colonne mobili del a." corpo, cho io aveva<br />

da Macerala lancialo in lutto le direzioni per le<br />

valli del l.hieti e di Potenza.<br />

Dopo aver pernottato il 19 a Tolentino, la colonna<br />

del."». Corpo entrò il giorno 20 in Macerata, dove si<br />

congiunse colla 13. Divisione scesa per Val di Potenza.<br />

Nel gioì no 20 la colonna del ';» Corpo occupò Loreto,<br />

e la li. Divisione venne diretta ad Osimo.<br />

lu questo slesso giorno le truppe del 4. Corpo eseguirono<br />

i movimenti preparatori! per un primo investimento<br />

della Piazza d'Ancona.<br />

La R Squadra, che era giunta il matlino del 18 d •<br />

sanai a questa Piazza, con raro ardimento esegui una<br />

brillanto ricognizione dal lato di mare, rispondendo<br />

con vivo cannoneggiamento ai ben aggiustali e numerosi<br />

tiri che dai forti e dalle batterie verso la marina<br />

lo diresse contro il nemico.<br />

Mentre si compivano questo più importanti operazioni<br />

la colonna mobile del ii. Corpo comandala dal<br />

denera lo Brignone, diretta su Spoleto, avuto Perdine<br />

di occupare 'Perni, Nartu e Rieti, si portò su quei punti<br />

ri uscendo a fare, oltre i 700 prigionieri, in parte di<br />

presidii, ed in parte di fuggiaschi, dal campo di battaglia<br />

di Caslellidardo.<br />

Un'altra colonna di volontari agli ordini del colonnello<br />

Masi, si era pure nel frattempo impossessala di<br />

Orvieto, Viterbo e CivHacaslellana.<br />

3<br />

Da Loreto frattanto ordinai colonne mobili in tutto<br />

lo direzioni, scingendone una più furie sino a l'ornine<br />

ad ìScoli, dove mi si diceva essersi costituito un furie<br />

nucleo di resistenza di nemici.<br />

il risultato si fu la cattura di ben 700 prigionieri con<br />

8B eavalli.<br />

Riconosciuta clic io ebbi il giorno 23 la Piazza dal<br />

lato di mare, prosi opportuni concerti col Conlr'Aminiraglio<br />

Persami, o dichiarai il blocco per terra e per<br />

mare.<br />

Disposi frallanlo nello slesso giorno il completo investiinenlo<br />

della Piazza por parte dello truppe, e Io<br />

sbarco del parco d'assedio nel Porlo di Umana.<br />

A raggiungere nel min r termine di lempo possibile<br />

lo scopo di renderci padroni di quest'importante Piazza<br />

dell'Adriatico, presi gli accordi col 1. u ego (eneale Generale<br />

Menahrea e col Tenente Colonnello (apodi slato<br />

Maggioro dell'artiglieria dell'armala cav. Tahou di<br />

Revel.fissai per oggettivo dell'assedio l'importante punto<br />

fortificato del dardello, siccome ([nello che per le sue<br />

condizioni di giacitura odi altitudine, caduto in nostro<br />

potere, avrebbe permesso di battere ellicacemenle le<br />

rimanenti difeso della Piazza, costituite del forte dei<br />

Cappuccini e della co i della foltezza e campo trincerato<br />

Un'altra considerazione m'indusse a scegliere quale<br />

oggettivo principile dell'alUicco, il (lardello, e questa<br />

si fu la cooperazione efficace che avrebbe pollilo darmi<br />

la Squadra, battendo quell'opera con tiri di rovescio.<br />

Fissata qiiesl 1<br />

r<br />

mitraglia e respingendo un riti ino offensivo del nemico,<br />

minaccia la sua li:.i a di ritirata sul monte Pulito.<br />

Ma ciò non basta a quelle valorose truppe, il 39 reggiinenlo<br />

e quasi intieri il .'>'•> ebattaglioni Bersaglieri<br />

incalzando a rotta i nemici fuggenti • piombano<br />

sull'opera di innnle Pillilo, ed a malgrado il profondo<br />

fossaloe l'alto parapetto s'Impadroniscane di essa e<br />

fanno sventolare ivi pine il vessillo nazionale soslenendovisi<br />

sotto il fuoco vivissimo delle altre opere<br />

della Piazza.<br />

Mentre ciò succedeva all'e trema distra, Il ('.''nera<br />

10 Cialdini faceva dirigere un fuoco sostenuto con<br />

pezzi da Hi, e pezzi di campagna contro la fortezza ed<br />

11 campo trincerate, dalla lunetta Scruna , rasando<br />

grave danno al nemico , malgrado che quesiti rispondesse<br />

violentemente dalia Piazza con Uri sillatlaniente<br />

numerosi, che al tramonto la Inneità non fosse più<br />

che un mucchio di rovine.<br />

Nella stessa sera il Generale Cialdini ordinava ali!<br />

0, 7 e 12 battaglioni Bersaglieri ed al 4'J reggimento<br />

della brigala Parma.ai comandi del geuoraleCadorna,<br />

d'impadronirsi del borgo di Porla Pia ; ciò elio venne<br />

eseguilo col solilo slancio . a respingendo il nemico, a<br />

cui si fecero alcuni prigionieri , obbligandolo a rin-,<br />

chiudersi eatro la cinta della città.<br />

Durante la notte del 27 al 2S il 0 battaglione Bersaglieri<br />

attraversando libraccio di mare , occupo il<br />

Lazzarollo solto un fuoco micidiale , ed estinguendo<br />

l'incendio appiccatovi dal nemico riuscì a salvare<br />

molli oggetti di vestiario e provvigioni ivi raccolti, la-<br />

idea, no conseguiva che il vero altaccendo buona mano di prigionieri.<br />

co della piazza doveva essere all'estrema destra, oche In frallanlo con grandi sforzi por le enormi e fati­<br />

per raggiungere l'oggettivo designato, importava impacoso salite, il parco d'assedio era slato trainalo aMondronirsi<br />

anzi tutto dello formidabili e fortificalo posite Acuto, e si lavorò alacreinenle dal Genio e dall'Arzioni<br />

di Monto Pelago e Monte Pulito, sulle quali slatiglieria sotto il grandinare dei proietti nemici , alla<br />

bilire le grosso ballerie che dovevano facilitarmi la di­ costruzione delle batterie destinale a battere dal Pelastruzione<br />

dei fuochi della Lunetta di S. Stefano, e Pasgo da Monto Pulito, e da V S. dello Grazie la Lunetsai<br />

lo del Cardello.<br />

ta di S. Stefano, il Gardetto, i Cappuccini, ed il cam­<br />

A secondarmi noli' imporlanle attacco di quosf ultipo trincerato.<br />

ma punta, e per non essere molestalo dalle basse bat­ In quesla stessa notte il Contrammiraglio Persami .<br />

terie del Molo e della marina , la squadra doveva di armate lo grosso scialuppe della Squadra, tentò con un<br />

struggere queste.<br />

ardito colpo di mano di tagliare la grossa catena che<br />

Aitine però di porlare a compimento le operazioni chiudeva la bocca del Porlo. Quest'operazione, sebbe­<br />

colla massima possibile celerilà, combinai che il fall ne condotln dal Conlr'Auimiraglio in persona col più<br />

attacco alla sinistra fosse condotto col massimo vigore, grande igore, e sotto i colpi d»lla mitraglia nemica,<br />

impossessandosi a viva forza della Lunetta Scruna, i non potè riuscire completamente, a mnlivodi non a vol­<br />

poscia del Lazzarollo, concentrando frattanto un;, patolo svellere i ritegni che (issavano sull'acqua delta<br />

grande quantità di fuochi d'artiglieria verso la fortezza catena.<br />

e il campo trincerato, alfine di richiamare da questo Nel matlino del giorno 28 il nemico, molestato dal­<br />

lato l'attesasene dai nemico.<br />

l'occupazione dei nostri bersaglieri del Lazzaretto, di­<br />

Assegnai P attacco di destra allo truppe del i>." Corresse contro quest'edificio un mitrilo fuoco delle batpo<br />

setto gli ordini del Generale Della Rocca , e quello terio del rampo trincerino della Porla Pia e del Molo ,<br />

di sinistra al 4." Corpo agli ordini del Generale Ciaf nccoa pagliato dal fuoco di moscbelteria, cercando por<br />

diui.<br />

tal modo di sloggiarci. Essendo imporlanle il mante­<br />

Trasportai il mio Quarlier generalo il mattino del nersi in tale pillilo che poteva facilitarci lo abbatterò<br />

24 da Loreto a Villa Favorita sello Castro.<br />

la porla d'ingresso in città, onde penetrarvi di viva for­<br />

In questo stesso giorno si apri il fuoco Contro Io opeza , pensai conveniente scrivere al Contrammiraglio<br />

re eslerne della Piazza su tutta la linea collo ballorio Persano, invitandolo a controbattere la batleriadol Mo­<br />

di campagna da 8 rigale,da Iti lisce.e di obici, mentre lo e la bocca del Porlo.<br />

la Squadra disotto al Monte Acuto lanciava i suoi liri Verso le ore I pomeridiane, le pirofregale Carlo Al­<br />

contro il Gardetto, cercando in pari tempo di ballerò berto, Vittorio Emmanucle,Gorer nolo e Costituzione si<br />

il Pelago, che però per la sua elevazione non permet­ portarono a prender posizione di battaglia, por modo<br />

teva alla Marina tiri efficaci.<br />

Sa incrociare i loro liri contro la solida batteria del<br />

Delle truppe del 4.° Corpo , quelle della 13." Divi­ Molo a 2 ordini di fuochi.Quest'operazione venne esesione<br />

s'impossessarono della Lunetta Scruna, nello guila dai legni della nostra squadra con una arditezza<br />

slesso lempo che quelle della 17.' Divisione occupa­ e inae-liia difficile a descriversi.<br />

rono le alture di .Monte d' Ago e Pedocchio.<br />

Tulle le ballerie della Piazza aventi azione sul ma­<br />

Le truppe del Corpo, respinti gli avamposti del re diressero il loro fuoco contro i nostri legni.<br />

nemico, si stabilirono sulle allure da Monte Vento a 1 colpi delle nostre fregale, in ispeeie quelli del Car­<br />

Monle \go. lu quesla soia ricevetti avviso cho il Forte lo .Uberto, avevano in poco lempo ridotto al silenzio<br />

S. Leo attaccato dalle regie truppe era caduto in mi­ la batteria superiore del Molo, e rallentalo quello deltro<br />

potere, con una resa a discrezione dell'intiera la batteria bassa casamatlala.<br />

guarnigione.<br />

Si fu in allora cbeil Vittorio Ewuaanuele eoa una au­<br />

11 giorno 23 si strinse vieppiù la cerchia dell'invedace manovra avanzossi a tutta forza di vapore verso<br />

stimento, ed il generale Della Rocca s" impadronì del­ l'ingresso del Porlo, e girando ad un trailo di bordo ,<br />

l'altipiano di Pietra della Croce, e del contrafforte di pa SÒ a a » metri della batteria casamatlala e lancio le<br />

S. Maria delle Grazie<br />

la sua bordala susseguila dal cannoneggiamento del<br />

Il fuoco durò mn interrotto su lolla la linea, le rn>- Carlo .Vi,erto che immobile si manteneva già da mollo<br />

slre batterie da campo da 16 . da 8 rigalo e di obici di rroato alla stossa batteria. .<br />

resistettero, e fecero buone provo contro i numerosi Pochi minuti dopo, una densa colonna di fumo sol-<br />

Uri dei grossi cannoni della Piazza.<br />

levavasi dalla batteria stessa, e vedovatisi uscirne di­<br />

Frattanto con gravi stenti o fatiche si era potuto sordinati e fuggenti buon nerbo di truppa, ma ad uu<br />

operare lo sbarco del parco d' assedio nel Porlo di tratto molti vi rientrarono. Pochi minuti ancora, ed li­<br />

Umana,per l'attività ed intelligente direziono del magno scoppio grandissimo ci annunziò essere saltalo in<br />

giore di artiglieria Malici che lo comandava. Si era or­ aria il magazzino a polvere; dissipatasi la colonna di<br />

dinalo che tutti i cavalli e carri disponibili (Partiglie­ rumo, scoprimmo la batteria ridotta ad un mucchio di<br />

ne] tieni» e dei quartieri generali, fossero colà av­ macerie, solto la quale rimasero sepolti 125 artiglieri<br />

viali per accelerarne il trasporlo in posizione verso nemici.<br />

Monte Acuto.<br />

Vado superbo di poter segnalare a V. M. che questo<br />

Nel matlino del 2!'», visitate le posizioni dell'estrema giorno segnerà una pagina gloriosa per Ianoslra Marinadestra,<br />

combinai col Generale della Rocca e col Gene­ Erano le S e mezzo pomeridiane, e si vide sventolarale<br />

Menabrea l'attacco della borgata di Pietra della re sulla fortezza una bandiera bianca; ma, trascorse<br />

Croce, per facilitare P assalto delle opere di Monle alcune oro, nè vedendo io comparire alcun parlamen­<br />

Pelago.<br />

tario, ed essendo ultimate, mediante P operosità ed il<br />

Il Generale della Rocca , dopo aver date le più pre- sangue freddo dell' Artiglieria e del Genio, le grosse<br />

•iso ed intelligenti istruzioni al Maggior Generale Sa- batterio che si erano costruite nelle posizioni già indifoiroiu,<br />

comandante la Divisione di riserva, spinse alcate del Pelago, del Pulito e delle Grazie, non che all'<br />

attacco la brigala Bologna, secondata dal 23 e 2a tra nel sobborgo di Porla Pia di i cannoni da 16 e 2<br />

battaglioni Bersaglieri.<br />

cannoni da 40 sbarcali dal Monznmbano, ordinai che<br />

Queste truppe si slanciarono con ardire incredibile alle IO di sera si aprisse il fuoco su tutta la linea, on­<br />

solto il fuoco micidiale del nemico , e si impossessarode togliere ogni titubanza al nemico, ed accelerare la<br />

no del Villaggio di Pietra della Croce, e le due seltime<br />

e s a<br />

-<br />

compagnie del 39 e 40 reggimenti di fanteria , guidale In pari lempo, dietro concerti presi coi generali Cial­<br />

dai loro comandanti, si spinsero oltre con una carica dini e Della Rocca, aveva prescritto che le truppe del<br />

alla baionetta sino allo spalle dell'opera di Monle Pe­ 4. ' Corpo, abbattuta la Porla Pia, penetrassero di viva<br />

lago.<br />

forza in città oche una colonna del 5.* Corpo, mo­<br />

In questo punto il Maggior Generale Savoiroux , vivendo verso le Porle Calamo e Farina, con un rigorosto<br />

lo slancio delle truppe, diede il segnale dell'assalto sa colpo di mano corcasse pure di penetrarvi e sorpren­<br />

dell'opera.<br />

dere il Gardelto. (continua).<br />

La brigala Bologna guidata dal Brigadiere Pineili si<br />

Torino l'i<br />

getta al passo di corsa sulle orme delle due compagnie<br />

— Per lasciar luogo alla preventiva pubblicazione<br />

che si sostengono nella difficile posizione, mentre i due<br />

dei programmi d'insegnamonlo e dei regolamenti. Fa<br />

battaglioni 23 e 2i> bersaglieri rapidamente si slancia­<br />

pertura dello Università viene prorogata fino al U> del<br />

no per l'estrema destra verso la gola dell'opera.<br />

prossime, novembre.<br />

In un batter d'occhio tutte questo truppe sotto il più<br />

A Segretario Ceneraio presso il Commissario Regio<br />

vivo fuoco della mitraglia e della fucileria avviluppa­<br />

in Sicilia, marchese Massimo Montezemolo. ostato deno<br />

le faccio, attraversano il fosso , s'arrampicano sui<br />

stinalo il cav. Cordova.<br />

parapetti, e piantano In bandiera nazionale sull'opera,<br />

— Il sig.Marchese di .Montezemolo, designalo regio<br />

ove il nemico abbbandona 7 pezzi d' artiglieria , morii<br />

commissario in Sicilia, parte quesla sera per la Tosca­<br />

e feriti. Contribuisce pure all'attacco ITI" battaglio<br />

na, d'ondo si recherà a Napoli a Stendere gli ordini di<br />

ne Bersaglieri , il quale a senso de' miei ordini pre­<br />

5. M. prima di raggiungere la sua destinazione.<br />

scritti al Brigadiere Cugia sin dal n aitino , doveva avanzarsi<br />

al coperto della posizione che occupava sullo — Veniamo assicurali che alla carica di direttore<br />

la terra di Monte Ago per continuare al momento op­ dell'interno, noli isola stessa, il ministero avrebbe scelportuno,<br />

sul fianco sinistro l'attacco dell'opera di Monlo il signor Catarina.<br />

te Pelago. Questo battaglione, visto P attacco pronun­ Torino. 2i» Ottobre. —.11 Diritto cosi accenna alla<br />

ciarsi dalle truppe dola, corpo, arditamente marcia cagione della dimissione del barone Ricasoli :<br />

verso le gole del forte di monte Pelago , sotto il fuoco Alcuni giorni sono il barone Ricasoli chiedeva ni


Document Società des Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong> 4<br />

Governo del Ilo un prestilo .li sol milioni s lavoro dei<br />

Comuni insonni per coslruiiooc d'operepubbliche, e<br />

quindi por dar lavoro al popolo minuto.<br />

Il Ministro dolio linanzo risposo ilio non ora possibile<br />

per ora d'aderire a questo desiderio.<br />

l'ulto nd un trailo giungo ni Ministero un dispaccio<br />

da Firenze, il quale annunzia elio il Governatore della<br />

I oscana si é allontanalo.<br />

Questa partenza fu interprotnta come un preludio<br />

di dimissione.<br />

I\4.llll.l Sititi<br />

Londra, 22 ottobre. — Mentre che il Mortum/ Post<br />

cerea da canto suo di provare tao I' \uslria non si dipartir*<br />

da una atliludino d'aspettativa , afferma che il<br />

Gabinelto austriaco ba assicurato nel modo il più posilo.,<br />

l'ambasciatore di Francia a Vienna , elio I' loslria<br />

è decisa a non Intervenire negli all'ari d Malia lino<br />

a che non sarà attaccata.<br />

GHtl II<br />

La Gazette des l'ostes reca che le notizie di Grecia<br />

diventano semprepiù gravi L'agitazione presenta un<br />

doppio carattere : è in parte nazionale e s'indirizza direltamenle<br />

alle parli grecite dell'impero ottomano : in<br />

parlo è demoeralica e si volge contro alle istituzioni<br />

regie, l'or ambo i lati ba molla relazione col moto italico.<br />

Il governo non sa die fare: poiché l'armata islessa<br />

e i suoi capi si trovano implicati nel movimento. Per<br />

non lasciare una l'orza troppo grande fra le mani d un<br />

solo capo militare, si giudicò conveniente di sciogliere<br />

i reggimenti, e organizzare l'armata per battaglioni.<br />

— Si assicura che l'Inghilterra temendo por le Isolo<br />

Joule un contraccolpo della rivoluzione possibile in<br />

Grecia , abbia deciso d'inviar al Pireo un distaccamento<br />

della sua flotta.<br />

RISISI!<br />

Le corrispondenze dei principali giornali si accordano<br />

nelIaffermare che uno dei principali argomenti<br />

che saranno discussi a Varsavia sarà la questiono polacca.<br />

La Russia vedendo l'agitazione ognora crescente<br />

dell'I ngberin,teme che la si propaghi nella Polonia o<br />

nella Finlandia.<br />

D'altra parte i patrioti polacchi non credono possibile<br />

un convegno dello tre grandi potenze del Nord<br />

senza che si traili della Polonia, come noi italiani non<br />

crederemmo ad un congresso di Francesco Giuseppe<br />

coi duchini spodestali senzadio si parlasse d'Ilalia,<br />

I Polacchi non fanno un mistero della speranza che<br />

hanno di trovare | avverandosi cerio eventualità ) un<br />

appoggio in Francia ed in Malia ma sono titubanti sulla<br />

linea di condotta che potrebbe in tal caso eseguire<br />

l'Inghilterra.<br />

I n carleggio da Posnania domanda a questo proposilo<br />

se nell'abboccamento di lord Jbon Russell col sig.<br />

Schleinilz. ricorderà le ideo dio manifestava nel ISl3<br />

in occasione del congresso di Vienna il suo predecessore<br />

lord Caslclrcagh al principe di llnnderberg, scrivendogli<br />

che la corte di S. Giacomo aveva sempre<br />

espresso il desiderio di veder la Polonia costituita in<br />

Stalo indipendente con fronliere più o meno esteso governata<br />

da una dinastia separala por formare uno sialo<br />

intermediario fra le tre grandi potenze del Nord, che<br />

era importante di stabilire su queste basi solide e durevoli<br />

la tranquillila nel territorio che formava l'aulica<br />

Polonia »<br />

V A R I E T À<br />

MEMOIUE III GIUSEPPE GARIBALDI<br />

CAPITOLO IX.<br />

/ Piani Orientali<br />

Lo spettacolo , che si offerse alla mia vista e sopra<br />

il (piale gli occhi miei si spaziavano per la prima volta,<br />

meriterebbe, per esser degnamente descritto, la penna<br />

di un poeta . od il pennello di un artista, lo vedova ondulare<br />

a me dinanzi,come le onde di un mare solidificalo<br />

, gP immensi orizzonti dei Piani orientali, cosi<br />

chiamali perché si trovano sulla costa orientale del fiume<br />

l ruguay, che si precipitane] Ilio della Piala in faccia<br />

a Buenos- \yros e al disotto della colonia. Era, posso<br />

giuramelo . uno Spettacolo nuovo per chi veniva dall'altra<br />

costa dell' \tlanlico, o sopraliitto por un Italiano<br />

che è nato e cresciuto in un terreno, dove raramente<br />

dovasi un arpenlo di terra senza una casa od<br />

un' opera qualunque liscila dalle mani dell'uomo.<br />

Ivi al contrario non vedesi altro che l'opera di Dio.<br />

La lena trovasi tal quale è uscita dallo mani di Dio<br />

Del giorno della sua creazione. E una vasta, immensa<br />

ed insormontabile Prateria , ed il suo aspello presenta<br />

quello di un tappeto di verdura e di fiori che riunito di<br />

trailo iu tratto non (ambia che sopra le rive dell' Arroga<br />

, dove si elevano od ondeggiano al vento dei superbi<br />

gruppi d' alberi e di foglie lussureggianti.<br />

I cavalli, i bovi, le gazelle, i paoni occupano il posto<br />

dello creature umane, degli abitanti di quelle immense<br />

solitudini, che solo traversa il Gaucho, questo<br />

coniamo del nuovo mondo, come per non far dimenticare<br />

a lutla la truppa degli animali selvaggi che Dio<br />

loro ha dato un padrone. Ma questo padrone di qual<br />

occhio Io vedono passare gli stalloni, i tori, i paoni,<br />

lo gazelle ? Ciascuno protesta contro la sua pretésa dominazione:<br />

lo stallone coi suoi nitriti, il loro coi suoi<br />

muggiti, le gazze con la loro fuga.<br />

E questa vista mi ritornò con lo spirilo verso la terra<br />

ov io ora nal, miserabile terra dove, allorché passa<br />

l'austriaco clic l'opprime, gli uomini, queste creatine<br />

fallo ad immagine di Dio, salutano, e si curvano,<br />

non osando dare gli slessi sogni

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