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FENDENTE - Journaux d'Alexandre Dumas

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Document Società des Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong><br />

Anno I. Numero 63. !! t/|n Strada 1<br />

riiim.mione 33 Iere«riì 2ti D.eemhre 1 S(,(><br />

PREZZO DI ASSOCIAZIONE<br />

Napoli (consegna) a d< nmilio '"T ""S!"" *V<br />

Provincie ( franco Hi polla 3.40 11. IO.<br />

Le associazioni principiano dal 1 e Ili di oyni mese<br />

Tulio quanto concerno la redazione devo essere in<br />

dirizzalo franco di porlo al sig ». DI TI is, Direllorc<br />

del l'I ud I pendente.<br />

Gli originali che si mandano alla Direzione, ove non<br />

fiano decollati non si restituiscono.<br />

(NAPOLI, 25 DICEMBRE.<br />

muwi IH:I.Ì:I:X- -<br />

.K\.III:::i:..ii:t ti:SICILIE<br />

Noi nostro ulliino arlicolo sulle elezioni ,<br />

abbiamo parlalo generalmente delle risorse<br />

inlellctliiali di questa contrada.<br />

Esaminiamo ora come queste risorse si sono<br />

sviluppale da quaranl'anni in qua, malgrado i<br />

Ire governi , che si son succeduti uno all'altro<br />

in questo tempo.<br />

1 Borboni hanno avuto sempre per principio,<br />

ila Ferdinando I fino a Francesco II, di fare del<br />

governo un gigante di tenebre, invece di farne<br />

quello, che è negli altri paesi civili , l'angelo<br />

della luco. La cosa è stala loro tanto più facile,<br />

poiché ogni provincia del reame delle due Sioicilie<br />

ha un dialetto 0 parte.<br />

.Napoli slessa non parla l'Italiano, ma il dia*<br />

lodo napoletano. Colletta ha imparato la lingua<br />

toscana a quaranl'anni per iscrivere la sua storia<br />

di .Napoli, Ferdinando 1 non l'ha sapu-<br />

Per i Napolitani,i Calabresi,quei della Puglia<br />

e degli Abruzzi, la lingua toscana è una lingua<br />

morta, che debbono imparare come gli altri<br />

popoli imparano il latino.<br />

Diciamo come gli altri popoli , attesacene,<br />

siccome non vi era educazione pubblica sotto i<br />

Borboni, gli uomini, che esercitavano una profossioneliberale,iinparavano<br />

da so soli la lingua<br />

ili Cicerone, e di Tacilo: Ecco come andavano<br />

le cose da quarantanni nel reame delle duo Sicilie.<br />

Speriamoche, solloil re Vittorio Emma*<br />

linaio, audranno diversamente.<br />

La nobiltà, destinala a vivere,sia de'suoi propri<br />

boni, sia d'impieghi presso la corte, stimava<br />

inutile l'imparare, ed anche il faro imparare<br />

nulla a'suoi figliuoli.<br />

Cosi la nobiltà di Napoli , totalmente illetterata,<br />

salvo qualche rara eccezione,non è atta a<br />

nessuno impiego, che richieda studi profondi.<br />

Sotto i Borboni somministrava gli uffiztalidi<br />

terra e di mare, e gli uomini che fanno bicollo<br />

alla sovranità.<br />

Fra tulli costoro vi saranno, nel momento<br />

delle elozioni, ben pochi nomi da presentare alla<br />

fiducia del popolo.<br />

Difalli, più la nobiltà napolilana è onesta ,<br />

più deve reslare affezionala a' Borboni, ai quali<br />

deve lutto.<br />

Ora, nello stalo attuale dell' Italia , non son<br />

davvero dei partigiani dei Borboni che sidebbon<br />

mandare al parlamento di Torino.<br />

Ma sì bene uomini devoli al doppio pria*<br />

CÌpio.MmJwÌd , rappresentato da Vittorio Eniman<br />

noie, rivoluzionario, rappresentalo da Garibaldi.<br />

Esaminiamo le allicciassi della società.<br />

Le arti liberali sono rappresentale a Napoli,<br />

piuttosto da persone ebo appartengono al reslo<br />

che da' napoletani.<br />

Il u che V<br />

calo, patrocinatore, ài colletto , negoziante a<br />

ANITA GARIBALDI<br />

Essendo necessari pochi giorni di riposoal traduttore<br />

del Romanzo Mad. di Chamblay diamo a' nostri lettori<br />

In più interessante biogralia elio Garibaldi ci abbia<br />

lasciala i. quella della donna alfoltuoaa che l'ha<br />

accompagnalo in Europa unii-mente per morirvi villima<br />

dell' amor suo.<br />

Sarebbe supcrlluo 1' ingiungere che il racconto è<br />

dettalo da Garibaldi stesso<br />

In Morinbos i stabilimento sulla sponda sinistra del<br />

fiume Tubarao dislrello della Laguna, e |>rov lucia .li<br />

S. Caterina, nel llrasile ) nacque l'impareggiabile donna,<br />

da onesta famiglia.<br />

I suoi primi anni somigliano a quelli di qualunque<br />

radazza di nal.ua vivace e pudica<br />

II prodigioso periodo , della «li lei vita . sviluppasi<br />

Hill' invasione dell' esercito Rei iild.licano Ilio Gino.<br />

urinili :<br />

l'inno ri mono<br />

-.nii.i<br />

Padrone della Laguna , e parlo della provincia di<br />

S. v aterina ; il Generale Canabarro , stabili meco di<br />

ani,are.lei coi sari , fingerli sulle costo del Brasilo,<br />

per assaltarci!'band', niperiali. lovologgiai fuori di<br />

quel |,orl.) con tre piccoli legni annali ciascuno .li una<br />

oulissa ( cannone ), e mi diressi a Tramontana. Giunti<br />

alle allure di Sanlos, incontrammo una Concila impe<br />

<strong>FENDENTE</strong><br />

PREZZO DI ASSOCIAZIONE<br />

Tremcsi «i-i oif si «•<br />

llulin .franco di porlo) Ili ti. 'iV.tt. 44<br />

( U,l Tv/, f | i 1 tVI HHAINO POLITICO II .1 11 Jl A II IO<br />

. Ili i/o (.KIVI 3<br />

le Journal, que va (surfer mon ani Humus, porterà le fcean tltre d'Ititi l'I \ O * \ I et<br />

Il ni i ha,neppure più,la risorsa di quo' monaci<br />

laboriosi, di que'Carmelilani letterali, che<br />

avevun falla l'educazione degl'uomini del 179'J.<br />

Arrivalo a Napoli il candidato non pensa che<br />

ad una cosa sola .<br />

D'avere por lutti i mezzi possibili il suo diploma.<br />

Il mezzo più semplice era di comprarlo ; la<br />

famiglia faceva i sacrifizi necessari , e si comprava<br />

il diploma.<br />

Compralo il diploma, se il medico, 1' avvinato,<br />

l'architetto, I' uomo col diploma in fine, era<br />

un uotr.o d'intelligenza, e di coscienza, s'accorgeva<br />

che non sapeva nulla , e pensava iminedilamente<br />

ad imparare ciò che non sapeva, cioè<br />

la lingua toscana prima di tutto, il latino di poi,<br />

quindi la medicina se era modico , la legge siera<br />

avvocalo, I' architettura se era architetto.<br />

Colui, che unii s'accorgeva di non saper niente<br />

, reslava nella sua nullità. Uccideva legalmente<br />

se era medico , perdeva le cause , se era<br />

avvocalo, fabbricava case , che cadevano dieci<br />

anni dopo esserslale costruite,se era architetto.<br />

Non ci occupiamo di loro; non ne valgono la<br />

pena.<br />

Quanto agli altri è cosa diversa. Seguiamo le<br />

due vie,che loro offriva l'incominciala carriera.<br />

Verso quaranl'anni, l'educazione,perduta nei<br />

venti primi anni della gioventù, si compiva. A<br />

quaranl'anni dunque s'offriva loro questa doppia<br />

via:<br />

Rivolgersi alla parte dei Gesuiti, e diventare<br />

l'adulatore, ed il proietto della sovranità.<br />

Rivolgersi alla parte dei liberali e , per conseguenza,<br />

aspettar tulio dal proprio ingegno, e<br />

dalla propria popolani;!.<br />

Quelli che si rivolgevanoulla parte ilei gesuiti<br />

erano disprezzati dai liberali.<br />

Duelli ohe si rivolgevano alla parte ile'liborali<br />

erano odiali, e spesso anche perseguitali,<br />

dalla sovranità.<br />

Ora i suoi candidali il popolo non deve cercarli<br />

ne fra quelli che si sono rivolli ai gesuiti,<br />

né fra i partigiani della sovranità.<br />

Bimane,fuori della classe aristocratica, fuori<br />

della classe liberale,degli avvocali, dei patrocinatori,dei<br />

modici e degli architetti,la classe dei<br />

negozianti, di cui molli, uomini probi , di merito,che<br />

hanno conoscenze speciali,possono rappresentare<br />

i loro concittadini.<br />

Dunque i rappresentanti dovranno esser"<br />

prosinoli una circospezione est roma nella classe<br />

aristocratica.<br />

Con iseelta, ma con fiducia, fra gli uomini,<br />

che esercitano professioni 1 borali, e che si sono<br />

tenuti pubblicamente lontani dalla sovraniià, e<br />

dal gesuitismo.<br />

Infine fra i negozianti.<br />

Le qualità debbono essere LKALTA' e riv<br />

Il programma — Italia ina, — Continuazione<br />

del movimento rivoluzionario— Itiunione<br />

di /loma e di Venezia al Reame di littorio<br />

F.mmanuele-<br />

E inutile aggiungere, che si può scegliere,<br />

quusi ud occhi chiusi, fru i capi dell'esercito di<br />

Garibaldi —quelli che bau conquistato I' Dulia<br />

con lu loro spada, sapraii bene difenderla con<br />

la loro parola.<br />

». mini».<br />

MACCHIA VELLI<br />

Quul cuore non sarebbe commosso dall' accento<br />

candido,semplice,e patetico di questa lettera,<br />

la più bella protesta contro la sorte, che<br />

sia mai siala fra tutte le lettere de'gruudi uomini<br />

antichi e moderni ritrovale negli archi vii<br />

del genere umano 1 Vi si sente I' uomo che si<br />

piega come la canna al vento dell'avversità, e<br />

della miseria. Come si scorge, a poche linee di<br />

distanza,l'uomo che senio la sua superiorità su'<br />

suoi contemporanei , la sua uguaglianza con i<br />

più elevati caratteri, e con le più vaste intelligenze<br />

dell'antichità! Come vi si senio quel muto<br />

e giusto disprezzo contro la fortuna , che è<br />

l'eterna vendetta degli uomini schiacciali dall'iniquità<br />

de' loro contemporanei ! Come vi si<br />

sente infine, nelle particolarità domestiche del<br />

suo podere, delle sue occupazioni, della sua povertà<br />

, del suo abbassamento in mezzo ai molinari<br />

ai fornaciai, ed agli osti del suo villaggio<br />

di Toscana quella pieghevolezza d'immaginazione,<br />

e quell'estro di gotto , d'amore , di dissolutezza<br />

che ricordano il Molière nel Tacito,<br />

l'autore delle comedie nell'uomo di Sialo ! Come<br />

questa lettera piange e rimprovera nella<br />

stessa pagina! Quund'io non conoscessi altro di<br />

Macchiavelli che questa lettera,egli sarebbe per<br />

me un'uomo di bronzo e un uomo di carne, un<br />

grande esemplale dell'umanità , un gran ludi-<br />

ÒIÌIIÌII della fortuna, un uomo più italiano di<br />

tutta fllalia del suo tempo,uno di quegli uomini<br />

che hanno il diritto di dire , con il sorriso<br />

di disdegno di Mario allo schiavo : « Va a dire<br />

a Boma che hai veduto Mario,seduto sul tango<br />

delle paludi di Minlurno, ma sempre Marion.<br />

Ora che cosa era fin'allora Nicola Macchiavelli'?<br />

Eccolo, in poche parole.<br />

Egli era nalo a Firenze da un'alta origine<br />

etnisca e feudale: i Mocchiavelli.<br />

I loro possedimenti, posti tra la Romagna e<br />

la repubblica Fiorentina,erano stati assorbiti a<br />

poco a poco negli stali Toscani. Questa famiglia,nondecadula<br />

ma impoverita,serv iva ora negli<br />

eserciti, ora nella magistratura della repubblica<br />

toscana. Tredici dei suoi erano stali gonfalonieri<br />

cioè presso a poco Dogi di Firenze. Il<br />

padre di Nicolò Mar-chiavelli, l'eroe per lo spirilo<br />

e per la penna di questa grande famiglia<br />

ora governatore nelle province della repubblica.<br />

Egli ebbe cura dell'educazione, di suo figlio<br />

come se avesse presentilo che era destinato a<br />

grandi cose. Allora era il tempo eroico dell'Italia<br />

risorta,la virilità di ciò che si chiama il uie-<br />

l'tr gii altri siali hi spe*a di polla in di/ piti.<br />

I.e associazioni e gli annunzii ed avvisi si ricevono<br />

in Napoli all'uflìzio del giornale strada del Chlatamone,<br />

33. Nelle Provincie presso l'ufficio delle poste con<br />

mandale e lettera franco al signor A. f.oi JOK amministratore. <br />

dio evo. Danli, Petrarca , Boccaccio avevano<br />

creata la lingua toscana con i rimasugli della<br />

lalinilà romana; la Greci i uvei prodigali i suoi<br />

manoscritti nelle biblioteche di Firenze; l'alticismo<br />

si univa alla forza nelle scritture ilei loscanijcglino<br />

ave.mn un poeta e letterali io ogni<br />

genere ma mancava loro nella prosa un lucilo<br />

0 uii Bossuet p.-r illuminare la politica e stabilire<br />

la grande lingua degli affari.<br />

La leltcraliira politica illustrala in Grecia .Li<br />

Aristotile non era naia in Dalia; vi nacque forte<br />

e sovrana con Nicolò Macchiavelli.<br />

Sua madre, Bartolomei Nelli,anch'essa d'una<br />

illustre famiglia fiorentina, lo die alla luce il .{<br />

maggio 1 169 Questi ceppi toscani,innestati col<br />

sangue romano,bau sempre prodotto rami prodigiosi<br />

per succo e per l'orza,nella specie umana.<br />

Ricordatevi i Dante,i Petrarca, i Medici, i Capponi<br />

gli Strozzi, i Guicciardini, i Michelangelo<br />

1 Mirabeau i Bonaparle, podi, artisti , scrillo-<br />

" oratori<br />

ili tir 1 T„ ad re f. i<br />

da, Firenze ha del sangue straniero nelle<br />

no. Questo sangue è il suor i selvaggio, o inciv<br />

ilito del genio.<br />

IV<br />

lo scorro rapidamente su i primi anni di questo<br />

rampollo de' Nelli e de' Macchiavelli; la sua<br />

intelligenza eslesa , vivace, profonda, ed eloquente<br />

come la passiono . lo [eco distinguere<br />

prima del tempo. A venloll'anni il governo di<br />

Firenze lo scelse per acclamazione a segretario<br />

della Repubblica. Questo segretario redigeva<br />

gli atli del governo; gì'ispirava a gli discuteva<br />

nel redigerli; era per la repubblica rio che è il<br />

suggeritore per il dramma,invisibile,ma anima<br />

di tutto.L'Italia era allora ciò che è ancora, ciò<br />

che sarà sempre,a mono che non rinasca a Roma<br />

un popolo rè; era una perpetua ed eroica<br />

anarchia di cinque o sei nazionalità che si disputavano<br />

lu potenza, la gloria, la primazia in<br />

questa cenere del vecchio mondo : i membri<br />

principali di questa anarchia orano Venezia,<br />

Roma, Milano, Napoli, Firenzi-, gl'Imperiali, i<br />

Francesi gli Spaglinoli chiamati come oggi dui<br />

Piemontesi in Italia, ne facevano il loro campo<br />

di battagliato il premio delle loro vittorie.<br />

I Modici,questi cittadini quasi eoronati.di Firenze<br />

n'erano sitili esiliati,perchè avean preferito<br />

l'appoggio della Spagna all'alleanza con la<br />

Francia. Una repubblica democratica e religiosa<br />

, agitala dalla parola di un monaco mezzo<br />

pazzo e mezzo fazioso ma sempre astuto ; i'avonarolu,<br />

s'era sostituito ai Medici. In capriccio<br />

degli storici demagogici e mistici di questo<br />

tempo ha voluto prendere sul serio questo monaco<br />

taumaturgo;l'istoria sincera gli smentisce<br />

ad ogni parola. Savonarola non era altro che<br />

un Maral incappuccialo; il popolo, ch'egli uvea<br />

ingannato ed esaltalo fino al fanatismo, ne fece<br />

giustizia appena gli ritornò il suo buon senso,<br />

il suo supplizio fu crudele, ma il suo esilio era<br />

meritato. Egli domandava il sangue di tulli<br />

quelli che non applaudivano alle sue follie.<br />

Morì da vile dopo avere vissuto da carueKoe.<br />

naie,chi' ci persegui invano por due giorni. Nel secon­ I primi alla vela ; noi immobili sugli ormeggi In ogni Con non poche dilli olla p.'r i inulti uiarli o forili, e<br />

do giorno , approdammo nell'isola dell A brigo , oie modo, era il conflitto inogualissimo.ma si decise di non la non poca slanchezza potentino imbarcare il pezzo.<br />

impadronii! di due Somarhe ( nomo , che danno i Bra­<br />

Bisognò poi racconciare alla meglio, il Rio.l'arda, che<br />

siliani, ad una specie di Brigantino Gioiella ) seguim­ Questo fu il comhallimenlo, ove l'eroina Brasiliana, non aveva più un cavo d'intiero; od I di cui fianchi Somo<br />

nel Oociero, prestino altri legni imperiali, e dopo per la prima volta mostrò I' imperturbabile coraggiomigliavano ad un crivello Imbarcalo il cannone sai -<br />

otto ginrni dalla partenza lornavasi verso la Laguna. sissima anin a sua. Pregala da me, a scendere sulla co­ pammn e giunsim i alla Laguna perseguiti dai nemici.<br />

All'altura dell'isola di S. Caterina, s'incontrò un ptista, ove soma pericolo , poteva rimanersi spettatrice La fortuna della Repubblica Ki.i-Grandense , era io<br />

lucilo ài guerra imperiale (specie di brigantino seoo- del fallo, sì rifililo sdegnosa; anzi,I i pugnala una scia­ quell'epoca, giunta al sommo. La gloriosa vittoria del<br />

ner >i — lo avevo il Rio-Pardo , ed il Seival ( erano i bola, e ritta Sul cassero, animava la gente.<br />

Rio-Pardo ; l'Invasione di S. Caterina ed altri vantag­<br />

nomi, di due de' nostri piccoli legni ) la Cassa para «.bilenche Ira non importanti fatti il condilo fu accagi riportali nella campagna avevano reso potenti i Ite-<br />

erasi smarrita in una anteriore notte. - F.bbirao con nitissimo : il vento che soffiava blandemenle, dal fondo pubblicani. Gì' Imperiali , ridotti alle piazzo di l'orlo.<br />

quel Pateeho , un comhallimenlo di poca durala , e di della baia, dava ai veleggiami nemici, tulio l'agio Mogre e Rio tirando non erano capaci di presentarsi a<br />

poco danno; per motivo del mare grosso. Il risultato fu di bordeggiare, e cannoneggiarci. Avvicinatisi si mise fronte di quelli — Torli allora di seltomila uomini; ec­<br />

la perdila di alcune delle prese I di cui comandanti mano ai furili, e più micidiale divenne la rissa. I a cocellente truppa. Ma da quel punì., Li s-rio ,1, Ila Re­<br />

spaventati dalla superiorità del nemico, arrivarono lo perla del Rio.Pardo , erasi ingombra di cadaveri e di pubblica doveva decrescere , e persino annientarsi. I<br />

bandiere , ed altri diedero alla vicina costa Una su mutilali'<br />

generali, in luogo di profittare degli avuti vantaggi, si<br />

la presa fu salva, ed approdò in Imbitiiba punto Anita tempre al suo posto, e con ammirabile sereni tuffarono nello case individuali, il governo, debole per<br />

della costa callarinense in nostro polere. Ignazio Bil là, incoraggiava colla voce co'gesti e brandiva minac­ so sle-so, e por la poca considerazione con cui lo Sal­<br />

bau, va'oroso bisca ino la comandava. MSeival, comanciosa la scimitarra. Ina cannonala, la precipitò confo tavano i generali, era impotente. Il tradimento, figlio<br />

dato dal prode Lorenzo Italiano era pure stalo obbli­ si fra tre combattenti, falli cadaveri dalla slessa, tomi della venalità edel rancoro.cuvavano nell'anima d'uno<br />

galo di prendere lo slesso porlo por motivo di alcnue avventai por raccoglierla, e rimasi allunilo vedendola dei principali Lo gelosio, avvivano fallo intraprendere<br />

avarie. In quella pugna non vi era sialo , por Anita , sollevarsi illesa.si lo alquanto contusa da alcune scheg­ la spedizione di S. Caterina , con mozzi insullicieuli e<br />

luogo da distinguersi Entrammo noi pure in Imbigio. Con impolo, e con quel dispetto, naturalo ad essa massime in infanteria ; ed i pochi riguardi dei Rio,<br />

tiiba , con vento da Greco ; e nella nullo variò al Mez­ nel pericolo Non vedi, mi grida : quel codardi, che si Grandcnsi. cavallereschi, e bellicosi verso i calarinouszogiorno—<br />

vento con cui era impossibile di entrare nascondono viliiionle nella carnei a • Quindi si slancia, pacifici ed imMIi e faceva si che quoti' ultimi più<br />

uelia Laguna.<br />

ed u sciabolalo, fa volare in su varii miserabili colli da conquistali si considerassero che da fratelli. Il ran­<br />

Dovendo rimanere in Imbitiiba, ora corto sai..bi­ da subitanea paura.<br />

core e le dissidente, originale da lutlociò, venivano acnili<br />

allaecuti all'altro giorno dai bastimenti imperia- La morto isi disse), del comandarne della Bella Amo<br />

cresciute dall' avvicinarsi d' una divisione nemica, coli<br />

stanziati nella vicinn isola di S Callerina. preveden­ ricana Goletta imperialo), od i danni, ricevuti dal nemandala<br />

dal vincitore del l'ara (Provincia Settentriodo<br />

ciò, sbarcammo il cannono del -cival, su d' un promico, ci liberavano da quello verso sera. Il cannone,<br />

nale del l'I mpero— insù rrezionata e so Itoinessa ) Ai..! rea.<br />

montorio che fermava la baia dalla parie Orientale, e posto sul promontorio o diretto dal bravo Manuel Ro- \e-so il tempo del nostro arrivo alla Laguna , ave­<br />

vi si co'i-iisso una batteria gabbionate.<br />

driqtioz catalano aveva fallo il suo dovere. Nella nulle vano i nostri abbandonalo le principali posizioni della<br />

\ppr„a giorno si -coprir, no Ire legni impellali .1,ret­ bisognava guadagnare la Laguaa senza di che noi te­ Provincia e riconcentrale le forze sul quartieie gemi<br />

ti a noi. Il .''.io-Pardo, goletta da me comandala fu inignente giorno ai redimo avolo sulle braccia la forza rale. di quella. In breve obbligali ili abbandonare prebossal.i<br />

nel fondo della baia, e principiò il combatti­ navale lolla dell' Isola, e sarebbe stata inutile la resicipit.i-aiu. nle la sponda settentrionale del Lago, ('pasmento,<br />

Ira gl'imperiali, con più pezzi, e noi con due.<br />

sare all'opposta incalxaU dai nemici per mare e per


Document Società des Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong><br />

ja settimana , senza la corte reato di cui il è cir­ ne di disordine e di guerra. Indirizzarsi al ginn s. u ale<br />

li chiaro abbastanza il nostro scopo T . . iO»6 poi lo condalo Farini, che in Napoli non si è fallo In Ire me- di Parigi, che ne farà la propu la airimperalure di Km<br />

partiti elio prendono per mo­ vogliate, signora Gazzetta , io per mio conto speciale - Oggi, qui, si cura solo a demolire con alacrità il Ila e al Reggenle di Prussia, modini.le l'olle, tu di 'Mi<br />

gli uomini di delirio , di vi dirò che oltre allo scopo soprndello no ho ancora un poco di buono o di male, che fece Garibaldi.<br />

milioni.<br />

oghi come il monaco Savo- altro; oditelo.<br />

Farini , dissi , pensa di lasciar Napoli, per fastidio Ita Iute altro: mentre me»,ino trenta mila Gari­<br />

Scrivono alla Sentinella Ihenciana :<br />

loia e.lino a un cerio seguo,Pisanclli. Nondimeno «e si<br />

lo crederebbe ; perchè I" abbiamo chiamala /»COITHII baldini che fecero portenti di valore diedero loro sei<br />

Dal giorno di ieii il governo austriaco assumeva per<br />

consiglia di mandarli via , egli ricusa , e, malgrado<br />

innocente che bela uva rutta al giorno/in servizio mesi del di paga anticipala, non per tenerli sotto le ban­ l'unanime disdegno pubblico, li conserva.<br />

suo conto due corso della tlrada ferrala. Quesla dispu.<br />

patitone. La Gazzetta protesi* ili non essere innocenti diere, ma por mandarli a casa. Fanti, Cavour e Farini<br />

sizione iiHicialo paro sia stala presa pel trasporlo del­<br />

Il pubblico considera costoro come dei lacchè di i n-<br />

e non vuole Mure; che peccalo!<br />

non sanno comprendere altre forzo che le forzo rogo<br />

l' ottavo corpo d' «minia In Ungheria dove i torbidi ni<br />

vnur e cosloro limi l'accorgimento di fare intendere<br />

Eppure ci pareva di non averlo tallo no Sun torlo lari del governo ; lo forze della nazione per loro non che se vanno a rilento, se danno addosso al parlilo lifecero<br />

sempre più Scrii, por cui noi cominceremmo mi<br />

Nella caterva dei giornali che servono il padrone la han nome; della nazioni m muti: non si l'ulano; del poIterale<br />

. se carezzano gli implacabili borbonici , te al<br />

varietà della specie è grande . vi ha chi urla , chi rinpolo in campo hanno paura ; i volontari non li voglio- cuna provvidenza il'amministrazione non prendono ,<br />

ghia, chi sibila, chi strilla, chi squilli-»•-<br />

poveri paesi degli Uiruzzi e dello Calabrie dove siamo i miglioramenti latti nelle nostre amminish..- j<br />

coslretli a promulgare lo sialo d' assedio ; chiedetelo<br />

alla città di Napoli che protesta ogni giorno contro la Leggendo il Movimento di Genova del 20 di-<br />

rini, e chiama invano Garibaldi ; e finalmente chiedeombre,<br />

del quale togliamo la relazione che setelo<br />

agli arsenali d'Europa in cui si fabbricano giorno<br />

e notte cannoni rigali , simboli della pace , della solime,<br />

se ne avrà un quadro meno attraente.<br />

dità e della sicurezza che a tulli , specialmente a noi , L'autorità del (nome del sig. Petroccellj che<br />

deriva dall' Italia che dite aver falla ; chiedetelo . e vi trova in lesta dell articolo, dispensa da ogni<br />

sarà risposta con una magnifica risata.<br />

m mentano.<br />

L' Italia non è falla : ma 1' Italia si Tara; e sarà dav­<br />

Scrive il sig. lVtruceolli da Napoli U all'tvero<br />

quando radula la vostra politica, si vedrà un milione<br />

d'Italiani armiti . conio raccomandò Garibaldi nione:<br />

nell'addio all'Italia meridionale che conquistò por Lo stato del paese comincia a diventare più calmo ,<br />

darla a Cavour , a IJ» Farina e al generale Nunziante. por fastidio, ma poco si ammigliora- La reaziono nello<br />

Dopo il suo beli'argomento dell' I/alia fatta, la Gaz- Provincie turbate ha deposto le armi , vinta forse più<br />

.1 -orge i contro ferocemente < n questa doroan- ti e scoraggiata.<br />

: Ancóra una volta , quale scopo , quale ragi La novella della non lontana caduta di Gaeta , che<br />

•• hanno le vostre dispettoso polemiche retrospettive ? i accredita , a cui la circolare di Casella , il quale lic­<br />

Lo scopo volete sapere» Velo diciamo subito. ita di apatia tulle le potenze di Europa, dà cortezza,<br />

Quando noi ricordiamo la vendita di Savoia è per av lima le velleità di resistenza, solfoca i germi di nuove<br />

verlire gli Italiani e non lasciarsi vendere anche la volture.<br />

Sardegna. Quando noi parliamo della perduta liherlà Farini si lamenta di tutto e di lutti ; perocché gli or<br />

dei Nizzardi è per dire ai Liguri: Vegliale, perchè do dini cui dà reslnno negli uffizi dei dicasteri ad agghia­<br />

mani polrebtie toccarvi la slessa sorte ! Quando noi darsi per intiere settimane. Farini è maialo , stanco ,<br />

accusiamo la slealtà e la cupidigia slraniera.è per mei disgustato, volto in burla dalla piccola stampa, le mani<br />

loro in guardia i Napoletani contro le arti di Murai, od legale non si sa da chi, e parla di lasciar presto N'apo-<br />

' Fiorentini conlio quello del principe Napoleone, ai " ove non lusria eri-lità ili n\)etli L attività eh" mo­<br />

quali si va sospettando che il nostro governo si mostri strò noli' Emilia si é resa qui torpida. Egli non sa più<br />

conipincenie più del bisogno. Oliando rammentiamo la nulla fare da solo. S'impania Ira i segretari suoi , se<br />

mancala fede ilei nostri ministri a Londra, a Chambe- gridari di l'.'ogolenenza, consulla, consultori miinires,<br />

rv,. a Napoli a ferino, a Palermo, a Nizza è per av ver­ nsiglieri, dispacci di 'l'orino, ed ì giorni , le sellimalire<br />

gli Italiani a non confidare nelle loro promosso ', i mesi passano in deliberazioni.<br />

perchè sono avvezzi a non mantenerle<br />

Oni s'invidiano le Marche, dove Popoli ha fallo più<br />

r<br />

\"S Dona di Piavo vi fu duello Ira inficiali, un viennese<br />

ed un prussiano. No fu cnusa una questione mi<br />

primato germanico. Il prussiano fu ucciso.<br />

Il prestito di Vienna del IStti è ricercalo dai nostri<br />

speculatori.<br />

Il comando militare di \icenza ha ordinato al comime<br />

di preparare il palazzo Trissino ondo ricevervi<br />

un arciduca austriaco, e volle si eseguisse un progetto<br />

d'addobbo che costerà più di : 0 mila lire.<br />

Leggiamo nella Gazzetta ili Venezia la dosliluzione<br />

dei notai Gualandra e l.ipparacchi , coni,' indegni di<br />

coprire quel posto, per non essersi presentali al richiamo<br />

delle autorità Rimangono quindi vacanti I loro posti,<br />

e ne è aperto 11 concorso. Assicurale quei noslri<br />

compatrioti! elio nessuno azzarderà concorrervi, mentre<br />

il nome di cbi;tollo qualunque gesuitico pretesto, osassd<br />

aspirarvi, vorrebbe condannalo all'infamia. I<br />

trentini rispellano da 14 anni la dostiluzione di un notaio<br />

che ò tra voi. I veneziani faranno allreltanlo.<br />

Siamo beli di annunciare che la Camera di commercio<br />

di Bologna presieduta da un genovese, il signor Lagorio<br />

, ha deliberalo di erigere nel magnifico Foro dei<br />

Mercanti un monumento commemorativo della prima<br />

visita falla da S. M il re Vittorio Emmaniielo a quella<br />

città.<br />

Il lavoro è allidato all'egregio scultore bolognese<br />

Bernardo Bernardi , che ne ha già eseguilo il modello,<br />

da noi ved lo nel suo studio ; e consiste ili una lapido<br />

sormontala da due genii cou emblemi, che fiancheggiano<br />

una medaglia col ritratto dell'amato nostro sovrano.<br />

In questo il valente artista, senz'altro aiuto che quello<br />

di una semplice fotografia , seppe infondere molta vita<br />

e raggiungere unn grande rassomiglianza; e dall'insiete<br />

pòi cavò una tale armonia di lineo da rendergliene<br />

Kpoclln/.loni. ed arbitri, del tioverno<br />

'.••«.Iliaco nel I -.; :;;!..n ilo-V enei o<br />

Sotto questo titolo il Giornale la Venezia di<br />

'ironzo publica le notizie interessanti che seni<br />

ino.<br />

\enczia. 12 dicembre —Trepidiamo tutte le volle,<br />

che da \ ienna ci giunge la notizia di mutamenti nel<br />

personale dei ministri , perche ogni nuova ricostitu­<br />

'priregli auzione<br />

del gabinetto ci portò un aijqrurio nelle impone,<br />

tori di unn aziono lauto vituperevole.<br />

una rei rudeseenza nel a polizia e la pubblicazione d<br />

leip/i notificazioni decreti, che modificarono in poggio<br />

Leggesi nel Corriere Cremonese :<br />

"amministrazione ci vile e militare delle nostre province.<br />

Questa mattina (14) avveniva una scenn commoven­ Dio poi ci salvi dai liberali austriaci e da quelli din<br />

te nella Chiosa di S. Vgostino, in cui si raccoglievano<br />

combatterono nella rivoluzione di Vienna . o ehe ligie<br />

circa 130 soldati napoletani pel giuramento alla ban<br />

quei tempi. Non havvi esempio nella storia<br />

diera nazionale I ulti lo fecero con sincerità e con<br />

>rno , die abbia accumulalo sopra di se tanto<br />

odio ,' conio I \uslria in questo dodicennio , in cui i<br />

i spansione grandissima, come quelli che convissero col<br />

llruk, iliadi, i lliirger i Togenliiirg.o.l allre notabilità,<br />

.'Ji reggimento, quasi tulio confinili dei volontari Non<br />

sorte dulia rivoluziono di Menna.ebbero in mano il su.<br />

si può dire la commozione che ne risoni'reno i noslri<br />

premo potere<br />

I oscani a quella scena. Li abbracciarono con ellusjone,<br />

cedellero loro lo armi, e li riconobbero festosa mento e<br />

Olio miliardi di debito fu I' opera del min slro delle<br />

por sempre per i loro compagni d'arme e di gloria nel­<br />

Finanze; la mi.-eriu generale , la distruzione delle Inlo<br />

prossime guerre ile.liane. Quanti preziosi elementi<br />

dustrio, l'arrenamene del commercio , la rovina della<br />

possidenza per gì' inauditi balzelli fu il benefizio del<br />

non giacciono in fondo al nostro esercito a saperne ap<br />

governo centralizz tore di Vienna ; l'armala battuta<br />

profittare i<br />

in ogni fazione, demoralizzala lino nelle file dei Croati<br />

LArmonia di Torino,organo de'R. P. Gesui­ è opera dei numi . Villoria, il iri^udiero .Uuuza,<br />

con tal successo , che distrutta interamente nuiuse<br />

quella Divisione nemica. In quella pugna, rimase Ani­<br />

ta a cavallo spettatrice del fallo. Essa valso ai poveri<br />

forili rimasti lui campo di battaglia,e medicali da noi<br />

slessi alla meglio non avendo chirurghi, né ambulanze.<br />

Tale vittoria, rimise tolto I autorità della Repubblica,<br />

i tre dipartimenti, Lagos, \ «oraria, e Cima<br />

da Serra. Dopo alcuni giorni entrammo trionfanti in<br />

Lagos.<br />

Intanto l'invasione imperiale aveva rialzato quel<br />

parlilo nella Provincia di Missiones , ed il Colonnello<br />

Molo , imperiale, vi aveva aumentato il suo corpo, a<br />

cinquecento uomini di cavalleria II Generale Renio<br />

Maudel , destinato a combatterlo , non lo aveva raggiunto,<br />

ed orasi contentalo di mandare il Tenoni- Colonnello<br />

Portinhos in seguimento di Melo che prese la<br />

direzione di S. Paulo \A posizione nostra, e possanza,<br />

ci metteva in istalo non solamente di opporci al passo<br />

di Melo, por la Provincia di S. Paolo, ma di estenui,<br />

narlo. Lu sorte cosi non volle. Il Colonnello leineira,<br />

inceri i se il i lieo prenderebbe per \ accana, o per<br />

i Cnrilibani , divisi- in In forza : mandò 11 Colonnello<br />

\ranza, colia buona cavalleria della serra, in Vacca-<br />

ria, e marciammo eolla fanteria da me comandata, ed<br />

alquanta cavalleria con,posta per la maggior parte di<br />

prigionieri falli in S. \ iltoria, a Corilihnni. Quest'ultima<br />

direzione prose il nemici,, lo incontrammo, e nd<br />

orila del mollo coraggio di l'eiveira, fu rolla inli"ramenle<br />

la cavalleria nostra, e ri,nasini., colla fumeria,<br />

in numero de' sol tanta Ire in mezzo del campo, attor<br />

ululi da cinquecento uomini di cavalleria nemica, vittoriosa<br />

Anita doveva provaro in quel giorno le avverso ed<br />

amare peripezie della guerra.<br />

Conformandosi dillicilmeule al semplice sialo di spettatrice,<br />

essa sollecitava lu marcia delle munizioni, lemendo<br />

mancassero ai combattenti compagni. Il fuoco<br />

nutrito dalla fanteria lo tacca su poi re. Approsjiiuu-<br />

mavansi, in quella guisa alla scena principale del conibattimento<br />

; quando una nuvola di cavalieri nemici,<br />

perseguendo alcuni fuggitivi nostri, vi s'affacciano a<br />

poca distanza e parte di quelli s'avventano sui custodi<br />

del freno. Aniln avria potuto anticiparsi nella corsa,<br />

franca, cavaliera, e lasciare uno spazio almeno Ira se,<br />

gli incalzanti ma l'anima sua inaccessibile alla pani,<br />

foco sì ch'ossa non volse il cavnllo senonché allorquando<br />

involta da un frolla di nemici, impossibile diveniva<br />

la fuga. Così stesso, spiccò uno slancio, ed usci<br />

di mezzo con nnasola palla,che traversando il cappello<br />

usalo da essa In campagna per là chioma) le sfiorò la<br />

testa. Forse si salvava , se il cavallo non rovesciava<br />

morto d'altra palla. Dovelle arrendersi, e fu presentata<br />

al Colonnello nemico. Se sublime di coraggio, era<br />

nel pericolo, essa lo raddoppiava nell'avversità, ed al<br />

cospetto di quello Stalo Maggiore, stupefallo bensi del<br />

le di lei virili, m« non educato abbastanza per nascondere<br />

il sogghigno del vittorioso. Essa rabbuffava<br />

con fierezza, qunlunquo mollo che puzzasse di scherno<br />

po' vinti Repubblicani, e rintuzzava qualunque super<br />

dilanio fmella.<br />

Chiose , od ottenne , il permesso di cercare Ira cada<br />

veri il mio credutomi estinto — por seppellirlo Essa<br />

si avvolse lungamente sulla scena d eccidio che presen<br />

lavano quei campi, ce,end,,, ibi tremava incontrare<br />

ravvolgendo , iru le laute vitti ino , ludo quello , in cui<br />

rinveniva alcuna somiglianza — ma invitilo ... In<br />

ero destinalo a bagnare delle mie lagrime , la fredda<br />

guancia della donna del mio cuore ' . . Un flore I .<br />

un pugno di terra. . . mi fu violalo spargere sulla toni<br />

ha della madre da' miei figli 1 . . .<br />

( Il seguito a domani )


Document Società des Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong><br />

avevano indossato la n nscheia di liberali, ondo osor<br />

citare impunemente maggiori vessazioni , e dare l'ap­<br />

parenza di buoni- alle leg.i più infami . ed alla amministrazione<br />

piii immorale Ma Pesperienza lia (fiovaio<br />

ni popoli meno civili della monarchia, e PVuslrio<br />

coglie il fruito del perpetuo inganno colla generale dif-<br />

(idenza.<br />

Ecco perchè le concessioni furono stimale quali sono<br />

, cioè un vero tranello e la nomina di Schmerling<br />

un'insidia. Ceco |ierchè il parlilo conservatore Ungherese,<br />

il quale ritiene di giovare alla sua patria coli accollare<br />

il primo passo verso le riforme , liesce sospetto<br />

di malafede . e non trova nel popolo Ungherese quella<br />

liducia, che forse avrebbe prodotto il ricupero dell'anima<br />

cosimi/ione senza S| a i gi inculo di sangue. Ecco perchè<br />

i Trnnsihniii . i Creali protestano con Irò quelli ,<br />

che voli ebbero tenerli separali dall I ngheria. la Itabilnnia<br />

Ansino,a sia por limie battuta in breccia dalle<br />

slo.se anni, che Cuoiano edificala.<br />

I Veneti, nei loro dolori gustano almeno la gioia di<br />

scorgerei loro camelie! dibattersi fra lo strette duna<br />

rivoluzione che circonda la reggia di \ ienna , come in<br />

un cerchio di fuoco Assisi,,no fri inculi a dilli gli arbitrii<br />

possibili, di vedersi rubali gli averi , occupale le<br />

abitazioni, e violali i monumenti della loro gli ria dalla<br />

più stupida barbarie. V i basti per tulle, che il nastro<br />

rtuiihlmlz e Unici furono dichiarali innocenti. Il pro­<br />

curatore di Sialo annunzia l'appello riguardo allo n-so<br />

lozioni, ma dichiarerà appena miro 24 ore se persisto<br />

nel ricoiso. Egli non presenta alcuna proposta intorno<br />

alla coinmisiiriizio Iella pena,e raccomanda di prendere<br />

in considerazione speciale l'accusalo. Il difensore<br />

Bcrgcr popone l'immediata liberazione di ftichlor, av<br />

nlo ridosso alla «ubila prigionia d'inquisizione.<br />

BOEMIA<br />

••rasa, 1» dicembre. — Ieri sera, alle 8 giunse<br />

col treno da V ienna S. E. il luogolenenlc conto For<br />

g'uh Vili, stazione Irovavasi un' assai considerevole<br />

quantità di giovimi in e si,uni slavi, per accoglierei!<br />

luogotenente. Si approdilo di quesf occasione per laro<br />

una dimostrazione. Passala la carrozza di S. E. , quei<br />

giovani più centina ju di numero ( operaj , proletari, e,<br />

corno dicesi, anche studenti ), serratisi insieme , si pòsero<br />

in marcia, inluonnndo il hde domar imij, ed alternandolo<br />

coli //,-/.SYOIYZHC Dopo ogni strofa gridavasì<br />

Sion, l,'-Jjr. tf-Jjou C i-Imre, tt'z;i-i- Sforane, ecc.<br />

Press,, il casi,,,, dei Citta,lini cnnlavasi con maggior<br />

calore. Il corteo sostò un istante ; allo ecclamazmni<br />

slavo „,g.„,,gevansi anche i nomi degli 'Czechi più di-<br />

tornali in un minio o nell'altro nel loro paese , lame,<br />

lodi in termini pieni di riconoscenza del l'ospita dà n<br />

cecilia presso di noi e dicono che amano la naz'ene<br />

ingle-e sopra tulio. Balaklava ha un suolo fertili sii ,,<br />

che abbonda in viti ed in ogni specie di fruita. ',.<br />

VARIETÀ<br />

MEMORIE 1)1 GIUSEPPE GARIBALDI<br />

Contlanazlone del capital* III.<br />

Fulminati su i loro fianchi da' Lombardi, respinti di<br />

fronte dalle legioni e dagli esiliali, i regi presero la fuga<br />

rapidamente, e complelniuonte, lasciando tre pezzi<br />

di cannono sul campo di battaglia<br />

Il combattimento durò tre ore e fù portalo a buon<br />

termino senza molla pena. I nemici opposero una così<br />

debole resistenza che ne fummo maravigliali<br />

Se avessimo avolo della cavalleria per lanciarla<br />

ad inseguire I fuggitivi, la loro perdita sarebbe stala<br />

Ma oli sembra clic accudii alla signora Maes questo genero<br />

di pegno dovesse essorvi al lutto ignoto.<br />

Il notaio non (iole far di laeno di arrossare : ciò nondimeno,<br />

egli n„n si lurbé,<br />

— Si, riprese senza lei nursi a quesla osservazione , si .<br />

il lavoro trionfa de" dispiaceri più intinsi e„m« delle tofferrn<br />

zi' fisiche più acuii' ; ed io. piegalo soli» il pelo, schiacciato<br />

ila'doveri della mia carica , doveri cosi penasi ad adempiere<br />

sotto questo elima di fuor,,, ei soggiunse additando le fim-sire<br />

eh' ileiisr sinola difendevano da tutu gli ai,hai del gKirnti —<br />

io mei esisto che pel lavoio e unii vivo che col lavoro lo sento<br />

elle, se mi mancasse, io morrei asfissiato . per mancanza<br />

di elementi allo a mantenere la Idilli,le attività del uno .spirilo.<br />

Credetemi, fatene la prova eoi signor de Van den-Berk ;<br />

stimolate dalla cura de'-uoi interessi ratinila del suo cervello,<br />

rhe una volta residuili, a se stesso, faccia degli altari, e non<br />

molila lini li ; che 'insci una piantagione ; che prenda una<br />

casa in lìilavia; che laici del caffé ; che ra, colga riso, che<br />

i.itlìoi 7,11, fiero, che distilli arack che venda ind.gn. le, spezie,<br />

tulto ciò che vorrà, punii.' venda qualche cosa ; che , al<br />

pari ili ine, unite e giorno stia attorno alle tue faccende , e<br />

Ira poco il vedi, le grasso e tomi,, cime ine.<br />

I.a sig, ima V •„ Ile, k gnaulò CIMI istupore il e,,,.--ile<br />

liutaio, e domandò, a sé slessa, seguendo eoi pensiero una simile<br />

trasli.iniaii sulla pei sona ,li sin, manto, se min ci<br />

(ussero de'casi m culla giurigione sarebbe peggiore del<br />

Ma , signore, si arriselo* ella a dire , io credeva che,<br />

al farsi sera, voi mischiaste al lavoro qualche ihslrazioire ?<br />

— Errine,sigmira, errore grave' sciamò il Sig. Maes, ed<br />

io velo che Ella mi giudici appunti, come il volgi, un giudici<br />

e giacché notar Maes, per ragione della posizione che occupa<br />

e delle persone considerabili con cui li alta, è costi cito di<br />

avere una tavola abbondante e delicatamente servila, il volgo<br />

dice : • Il Sig. Maes é ghiotto. • Errore ! Il volgo non sa,<br />

continui il notaio prendendo un'alliladioe Mlwconica, esso<br />

desio |',so si dovolterò sforzare le porlo Forili unta<br />

inolile, i zappa fori non orano lontani<br />

Onesto porle aporie I esempio fu enntagiosn;in luogo<br />

di coiile.darsi, come In prima volta, del pavimento dei<br />

corridori i soldati vollero avere, questi dei materasii,<br />

quelli dei lettini, I capi, stanchi di predicare la morale;<br />

seguirono II cattivo esempio e presero le colle. In<br />

mono di mezz' ora. il convenlo fu sossopra; appena si<br />

ebbe il tempo di porre delle sentinelle alla chiesa, alla<br />

canlinn od alla biblioteca.<br />

Del resto, non vi ora nulla da prendere; i monaci<br />

avovnno lasciato solo i grossi mobili, di cui nessuno<br />

polevnsi inoltere in un sacco; ma buon numero di contadini<br />

che avevano eccilalo i nostri soldati a questo<br />

scompiglio, profittarono del disordine , e, come le formiche,<br />

si in,.(levano in tre o in quattro affln di porlnr<br />

via dogli oggetti troppo grossi per un solo.<br />

(Continua) C. GARIBALDI.<br />

INTERNO<br />

Ma quando Garibaldi vide il nemico ritirarsi cosi<br />

Oggi l'idocenibre IS»).<br />

precipitosamente, ed i nostri inseguirlo in disordine,<br />

Signor Direttore<br />

Arsenali- fu convertito in stallo per riparare i buoi che sunti. Innanzi al casino dei Negozianti parve che la temè un inganno e fece suonare la ritirala.<br />

Nel n ° 17 d.-l Vostro Giornale \: Indi pentente sol lo<br />

devono servire nel caso di blocco.<br />

moltitudine v, le.se lo,inaisi di nuovo; si udirono alcu­ Avemmo una dozzina di morii, e venti feriti, fra i<br />

un reclamo degli allievi di l'illurn diretto al Sig Geni<br />

h-, hi, ma iuluo.inlosi Vllej Stonine, la folla tirò in­ quali il bravo capitano Ferrari che ebbe un colpo di<br />

Da questa disposiziono, dalla continuazione dei forneralo<br />

Garibaldi tra le firmo degli alunni si Uova il<br />

nanzi, cantando e acclamando continuamente. Al prin­ hai,molla nel piede.<br />

tilizi sul litorale, sull'Adige, e nel qundrilntero, vi per-<br />

mio ninne Pus piale d'Agnino che non ho mai dato<br />

cipio dell' lllr,.,,„„r la ovoli,Indine esitava alquanto. La perdita dei Napoletani fù di un centinaio d'uosuaderelo<br />

che l'Austria non può cedere, che in duo soli<br />

por nessun reclaiun e quindi dichiaro esser falsisi! ma<br />

modi , culla guerra o colla bandii olla — L' Ungheria ina »'• M"'"'i innanzi dalla relioguardia. Si r indo<br />

la pubblicazione falla di quella mia firma, lo non ora<br />

II risultato materiale , come ti vede , era ben poca<br />

vi darà il segnale della prima; sappiatene approGllare!. ''"' miei rompere i ritornelli con fischi , gridi, urli, in<br />

in Napoli poiché serviva nd l'esercito meridionale del<br />

cosa, ma l'oli elfi, morale era grande.<br />

una parola con un formale rluirirari. Ancora perqunl<br />

sul lodato Garibaldi fin da giugno corrente anno col<br />

che valla il corteo die'indizio di voler fermarsi, ma fu<br />

Due mila cinquecento snidali di Garibaldi avevano grado di T mie. Olire di che io UDII avrei mai fallo<br />

sempre spronato ad inoltrarsi. In vicinanza dell'I. II.<br />

posto in completa rolla sei mila Napolitani<br />

parlo di una comitiva intesa a discreditare onorandi<br />

ESTERO<br />

''"7"' pulizia il baccano era tale, che bisognò<br />

Circa venti poveri diavoli di prigionieri, quasi tutti uomini a me nolis-iini, i quali bau governalo l'isti!,il.,<br />

spedir agenti di polizia. Accintisi por arrestare i più<br />

della riserva , e , por conseguenza lotti alle loro fami­ di Bollo Vrti colla maggiore onorutezia possibile, e be­<br />

1 I. AMIA<br />

esaltali , fuggirono lutti; In piazza restò deserta in nn<br />

glie ed obbligali di combattere per una causa che non neficando, per quanto potevano gli alunni tulli, non<br />

Il Monitenr Vnirersel del 17 pubblica un decreto Im­ '•alter ,1 occhio, e la calma ritornò come per incanto<br />

era la loro, furono condolli innanzi a Garibaldi. escluso ine medesimo<br />

periale del Ci, por cui il sig. Troplong, primo presiden­ Quel corteo fece grande sensazione. Il pubblico lo se­ Trematili e le ninni giunte, gli chiesero la vita. Era­ Sig Direttore, avendo Ella pubblicalo il mio nome<br />

te della Corto di Cassazione o sennlnro, è nominalo preguiva a schiere per conoscere che inlendevasi di Iure no dei bolli uomini, ben vostili ma orribilmente male avrà In bonlà di pubblicare la prosento , senza punlo<br />

sidente del Sonalo per I' anno 1S6I.<br />

o conio finirebbero lo coso Nelle case spalancavansi le annali di posanti fucili a pietra, con succhi pieni d'im­ adorarla, e le saio obbligulissimo.<br />

Con decreto della stessa data sono nominali per l'an­ unposle, ed i balconi ri, mpivaiisi di -pollatori I più magini di santi e di madonne, di reliquie, e ili amuleti.<br />

I'.ts,|iiule il' tintimi<br />

no ls6l il sig do Rover primo vicepresidente del Se­ timidi chiudevano le porle, le botteghe,e le imposto.. Ne avevano al collo , nelle loro lasche, no avevano<br />

Sig. Direttore<br />

daperliitlo Dissero che il re slava ad Villano con due<br />

nato; e li maresciallo conte Baraguay d'Ililliors, il ma­<br />

(Gazi, dì Colonia).<br />

Mi si o assicurato dagli alunni dell' Istituto di Pittu­<br />

reggimenti svizzeri,Ire di cavalleria e quattro hnlterie,<br />

ri sciali,, conte llegnaiid de Saint-Jean d'Angóly, e il<br />

ra come Lei a ricevuto una lettera In quale portava la<br />

«i aspettavano nitri rinforzi da Napoli.<br />

maresciallo Pelissier duca di Malakolf, vicepresidente<br />

mia firma in favore dogli aiuiniinslralori del medesimo,<br />

del Senato.<br />

Essi sotto gli ordini del generalo Zucchl, erano siali<br />

i A (.in: iti A<br />

vi assicuro di non averla giammai sonila; con tu Ila<br />

man 'ali per prendere Paleslrina ed impadronirsi di Ga­<br />

— Diccsi che abbia avuto luogo una conferenza tra<br />

slimn mi dico.<br />

P imperatore ed uno degli arcivescovi francesi che go­ — Scrivono da Pesth, 12 dicembre, all'Oeribaldi, che gl'ispirava un '.errore che non si potrebbe<br />

Napoli 1S dicembre ISti(>.<br />

dono di maggior favore alle Tuileries Questi avrebbe, fìterrciehischc-Zeitung:<br />

immaginare.<br />

Pasquale W Agnino.<br />

Accampammo la nolle fuori di Paleslrina. Il giorno<br />

a nome di tutti i suoi colleglli, pregalo I' imperatore di La riscossione del dazio consumo diventa nello città<br />

P. S. ; Penso che quesla sia un curioso modo degli<br />

seguente, ci avanzammo per occupare degli avamposti<br />

mostrarsi poi favorevole ni pupa coli' opporsi alle im­ di provincia ogni di più dillieile, In Szegredin gli appal­<br />

impiegali del dello Istillilo di fare lo loro difese<br />

dieci miglia più lonlnno , le imslre pattuglie si avvon<br />

prese del governo nostro. L'imperatore avrebbe dichiatatori hanno perciò presentalo alla direzione delle fi­<br />

turarono sino nelle linee nemiche , che avevano i loro Votelo voi, cari lettori, la spiegazione di questa apralo<br />

dolergli assai che il governo nostro perseverasse nanze formale domanda, perchè venga annullato il eoa<br />

picchetti alla disianza di quattro miglia.<br />

parento contraddizione ? In un momento di zelo il se<br />

nella sua politica, ma non potere opponisi che con pre­ trailo di appallo. Essi non vogliono essere temili alla<br />

ghiere.<br />

riscossione delle imposte so non rum ni 22 di questo me.<br />

Per non restare senza fnr niente , facevamo mano­ Ontario dell'Istillilo, senzi prevenirne punlo il signor<br />

se, poiché riguardano come impossibile di ri-colerlo<br />

vrare i noslri soldati che, da Solaro non avevano fallo Pasquale d'Vqnino,s'era approprialo il suo nonie.ed a-<br />

— Leggiamo nella Pahie :<br />

al di là di questo termine. Non ne viene di necessità<br />

una sola volta gli esercizi. Era nn bello ed ineornggianvoa conlrafatia la sua firma. Come si chiamerebbe ciò<br />

La questione della V cnezin occupa vivamente in Ra­ che tulli i pnesi seguano l'esempio di Szegredin? Non<br />

te spellatolo per la nostra causa repuhlicana il vede­ a Napoli?<br />

mpa gli spirili. In C.ormania, in Inghilterra, come in dovrà il governo o assoggettarsi alla volontà del paese<br />

re, quest'uomini, che alla distanza di un quarto d'ora Noi non conosciamo abbastanza l'italiano per poter­<br />

I, ani la ed in Italia è volo generale che l'Austria fac­ o ricorrere apertamente alla forza?<br />

dal nemico, imparavano il maneggio delle armi di coi lo dire.<br />

eran per servirsi contro di lui , e che , al suono della<br />

cia il sacrificio di quella provincia, onde così assicura­<br />

In Francia si chiamerebbe un fau.c.<br />

Se il governo continua in faccia a noi a fingere di tromba e del laminimi, studiavano la scuola di plotore<br />

In paio europea ed.in pari tempo,consolidare la sua<br />

V questo proposito diciamo ancora qualche cosa sul<br />

igooraio il IS48 egli è probabilmenle eh' esso fu conto ne od il fuoco dei tiragllnlori<br />

interna posizione fortemente scossa.<br />

la chiusura deplorabile della scuola di Pittura che da<br />

di ricorrere ai noli ine/zi che |2 anni ad,lidio gli ser­<br />

Tornammo la sera alla citla;ma fu'per dare un nuo­ sei mesi già,lascia gli allievi baloccarsi nelle strade di<br />

Stando a quello che si scrive da Bellino, il gabinol virono a vincere la rivoluzione (orlo è die il Governo<br />

vo assalto.<br />

Napoli invece di continuare nella loro carriera. Questi<br />

lo di Vienna finora sorebbesi rifiutalo di porgere ascol­ si oppone cogli sforzi maggiori all'unione delle diverso,<br />

Il 7 maggio, eravamo giunti a mozza notte sotto tor­ poveri figliuoli che non dimandano null'allro che lavolo<br />

n simili consigli Ma al contrario nei (indi uflicinli nazioii,ilila che dovrebbero l'ormai-parte del nuovo rerenti<br />

di pioggia. Il battaglione Mnnara aveva ricevuto rare, hanno avuta una udienza dal Chimico sig. Piria ,<br />

prussiani paie che venga bene accollo il progetto del gno. Vllorchè il conte Szeczen ci gellò in viso, di addioper<br />

alloggio un convento di Vgostiniani . ma i monaci che è stalo posto alln direzione della Pubblica tsldizio­<br />

nscallo, ed anzi un notabilissimo personaggio avrebbe Irò noli ullicioso l'rm/ri:,.n> quello minaccioso parole :<br />

non avevano voluto nprir loro, e stanchi e bagnali lino ne , credendo , senza dubbio, che il corpo umano non<br />

offerto i propri servizi come mediatore.<br />

V ire aurora Scita gioia, egli non prevedeva che quesla<br />

alle ossa, i repubblionni bussarono in vano alla porla, fosse altro che un alambicco vivente da cui bisognasse<br />

e-pres ione A\ un enfant lenitile non a rebbe potuto<br />

per un'ora e con un vento glaciale. Infine, la pazienza ostrarro l'Intelligenza.<br />

die tradire le suo intenzioni senza spaventare nessune.<br />

I ACINI I I Kit A<br />

dei bersaglieri por quanto fosso grande , si stancò . si<br />

Ciò che quella minaccia significava comincia, del rima-<br />

Il sig Piria se mosso in collera nel sentire le loro<br />

fecero venire do' zappatori , e la porla del convento fu<br />

Il Vorning Crini,le ha nn acerbo articolo contro nenie, nd essere eseguito.<br />

osservazioni, ed il rifinii) che han fatto di ritornare sotti)<br />

srondala.<br />

la disciplina de' lori, antichi maestri Egli ha dello lo­<br />

Francesco 11 in cui dice che quesli è ancor peggiore di<br />

suo padre perchè terribile cosa il vedere nel giovino i<br />

Quantunque quella sera, i soldati orribilmente stanro: Voi siete spinli a ciò da suirgorimenli stranieri.<br />

vizii che appartengono al vecchio, t E tempo che Cuochi<br />

fossero resi furibondi Jn una simile accoglienza, Ora, nella mente del sig Piria è chiaro che quesli<br />

RUSSIA<br />

ia coda, conchiude egli, perchè la primavera si avanza<br />

quantunque Garibaldi dicesse chiaramente e non la­ suggerimenti vengono dn parie mia. In nome del Si<br />

iap ola molile e,so ni u si ha ad esser esposti agli orrori Ci siscrive da Seba«lopoll.—La popolazione della sciasse ignorare ai suoi uomini, che faceva la guerra gnore noi il domandiamo al sig. Piria quul vantaggio<br />

,1 in a guerra è a desider isi che il nuovo regno italia­ nolra lilla e de'suoi contorni è di i'ÌOOO abitanti. Il ugualmente ai monaci contrari alla repubblica corno può venircene a noi che la scuola di pittura sia aperta,<br />

no si consolidi con ogni maggioro sollecitudine e che Colonnello Gorwnn . comincia a dare esecuzione ai ai Napolitani, pur tuttavia le esortazioni di Manara e o chiusa, elicgli allievi facciano, n non facciano pro­<br />

l'Austria non possa aver l'ombra d'una scusa per in­ contralti con i quali si è impegnalo , a trar fuori i va degli olliciali pervennero a calmare i noslri soldati, fitto?tervenire<br />

di nuovo nelle cose di Napoli.<br />

scelli che sono slati nirondali.nel porlo ch'egli ha reso ed a impedire tutti i disordini ai quali ciascun doveva Ci è per noi un interesse di nazionalità? No. Di da­<br />

ora perfellamenle navigabile.Egli impiega giornalmen­ aspettarsi dopo una simile occasione. Si coricarono naro? No.<br />

E'pare che Napoleone in quest'affare sia stato un<br />

te dMI iiomine.che occupano P Vrsenale niarilliuio.con- tranquillamente sul nudo pavimento dei corridori , e Che interesse dunque vi abbiamo ?<br />

pochino ingannalo da Francesco II e dall'Austria. Egli<br />

vertilo ninna specie di luogo di riunione,dieèloro par­ cercarono, in un breve riposo , la forza di sopporlare Uno solo : quello di corrispondere alla fiducia d'un<br />

erodeva che il Borbone sarchi» parlilo e, in cambio,<br />

tici,Inrmenle consacralo Lo operazioni relalive alrilho nuove lai,dio.<br />

ccntinajo di giovani venuti a dirci con una voce una<br />

quesli, consigliato dall'Austria, lo tenne a bada. Il<br />

dei vascelli citali, si eseguiscono sopra una larga sca­ Fortunatamente ; la fatica che ci cagionarono i Na­<br />

lingraziamento fallo alla Francia potrebbe nascondere<br />

la, e quando saranno Milito, si potrà ollevaro un legno politani non fu grande.<br />

Noi siamo spogliati, rubali, ma ciò non è nulla Sia­<br />

un poco d'ironia. Del resto Francesco II non ha mollo<br />

di SOCI tonnellate alla volta. Tulli i viaggiatori osser­ Ora, la sera della battaglia , i bersaglieri tornarono mo abbandonati.<br />

• la s, hcrznre. Egli ha però protrailo la lotta, e aumenvano<br />

che i doganieri russi moslrnnsi animali di senti­ ul loro convento e lo trovarono di nuovo chiuso. Biso­ Abbandonali da'maestri di cui , non solamente era<br />

talo le dillicollà del nostro «uve, no più di quel che vomenti<br />

mollo amichevoli per chi dà loro qualche mangnò ricorrer" nuovamente per entrarvi , all' ascia dei dovere, ma dovrebb' essere soggetto d'orgoglio di farci<br />

leva lu Erancia medesima.<br />

cia, e più severi per chi è meno generoso Chiunque zappatori.<br />

l'are profilili.<br />

se gli rende amici con danaro può sbarenre qualunque Questa volta i monaci erano fuggiti. Non avevano Siale noslro Direlloie onorario , applicate P espe­<br />

AUSTRIA<br />

mercanzia proibita, ma in altro caso non permettono potuto credere che i repubblicani fossero così poco ririenza che avete acquistala in trenineinquo anni di<br />

\ lenita, 13 dicembre - Riohler fu dichiaralo col<br />

nemmeno si faccia calare ciò che non è proibito | ulti sentili, e temevano dio la dolcezza , che avevamo dio studi; datoci qualche ora per ogni solliiuaia di un<br />

pevolo del crimine di seduzione all'abuso del potere di<br />

i giornali inglesi sono severamente proibiti. Gli abi­ mostralo fosse un'inganno e nascondesse qualche tristo tempo che nessuno vi accuserà di perdere, e muderete<br />

ullicio mediante In corruzione d'Evi,alien, assolto ritanti<br />

di Balaklava che sono greci furono falli prigio­ secondo fine.<br />

un vero servigio ad una giovonla die vi ama , e che<br />

guardo all'altare delle divise per mancanza di prove, e<br />

nieri durante la guerra di Crimea , quelli che hanno Cosi, fuggendo, I monaci avevano portato seco loro no'genemsi istinti del suo cuore si ostina a non conside­<br />

dichiarato innocente circa agli altri punti d'accusa.<br />

soggiornalo n bordo del vascello di S. M. VExeellent, le chiavi delle loro celle. Per avere delle coperte e gli rarvi come straniero mo come una postalo dell'umanità.<br />

Appendice ddUndipeiidenfe<br />

DEL 26 IUCEMBRie 1860<br />

IL DOTTOR BASILIOS<br />

Romanzo In tre volanti<br />

DI ALESSIADIIO DCftT.lS*<br />

CAPITOLO VII.<br />

Fu dunque al notaio Macs che Ester si decise di andare a<br />

chieder consiglio.<br />

Ida un'ora dopo il //odi quando ella si presentò nel suo<br />

La giovine il trovi! dunque in cravatta bianca , ben leso,<br />

attillato, pieni, di grama e di serietà, come si era mostralo<br />

t" i ;in pianti dola .1.-1 1<br />

pie,elicine abboccamento ^<br />

losen^ic'e^Uts,'<br />

— Non veggo set un motivo ,1' inquietarsi, sigillila mia. le<br />

d. •'••!•• d,i poi olivino della ini indolita , Iella loro diagnosi —<br />

lo Malo del sig,inr Van dei, llet-k è giave , ma, per buie,a<br />

ventina, la divina provvhleiua ( e il religioso nolani alzò gli<br />

occhi al cielo l la divina provvidenza ha posto il rimedio nc-<br />

— II rimedio! Oh! se conoscete un riaedio allo stato<br />

* Ve.ll J .1 mi in. 41 Bi|.ru.luzi.>iw prulblia.<br />

,1, I una povero Eusebio , parlate . signor Maes, ve ne scongiuro,<br />

e; ancorché dovessi sagriticare lutto il retaggio che mi<br />

ha lasciato mio Zio. mi procurerò un tal rimediti.<br />

— Ella'non dovrà nulla sacrificare , signora mia, anzi,<br />

questo r dio non solo lieo le coslorà un soldo , ma raòdop<br />

pn-rà la estensione de'soni beili o il valore del suo capitale,<br />

anziché essere una ragion ih l'Ulna, sarà una surgelile di prosperila<br />

e di ricchezza; farà di voi i più ricchi coloni di Ba-<br />

— Ma insomma, questo rimedio, quale mai ?<br />

— Il lavoro, disse gravemente il signor Maes.<br />

— Il lavoio ?ripelè Ester sorpresa.<br />

— SI, signora, il cervello ilei signor Van deu Hook soffre<br />

perché è disoccupalo , come il suo stomaco sdire perchè non<br />

gli si dà l'alimento L'Ite gli conviene. Condannarlo ad una dieta<br />

intellettuale assoluta , t un decretare la sui morte cosi<br />

rerla me ti le che se lo condannaste ad una dieta fìsica assoluta.<br />

Rendetegli le cure , le inquielitud le pei plcssilà ilio<br />

sono i veri stimoli dalla vita, e lo vedrete riprendere tutta la<br />

sua forza e (ulta la sua giovinezza. Che si agili, e vivrà.<br />

— Che cosa dite mai,signore, disse Ester: mio manto può<br />

appena riunire due idre, e noli potrebbe pronunziare quadro<br />

— (Ili, lillo verrà col pensiero de'propri interessi, mia<br />

or., sigunra II lavorìi rassomiglia al giuoco non si tosto<br />

un dolo ha Olosliala una delie sue lane, è pi, -a dalla lebbio<br />

quegli che l'ha giltalo: il demonio del guadagno lo scuole come<br />

egli stesso seoote il CHIOCCIO che lacrimi'e la sua fortuna<br />

o la sua mina. Il lavoro, signora Van deu Iteek , é la panacea<br />

universale, la sola sicura, la sola veci , ed i questi<br />

che renderà la salute a suo marito. Ecco qui, prenda me per<br />

es pio, , ttniiò il notato; se non avessi il lavoro, nu abbrucerei<br />

le cervella, dacché il lavoro un la dimenticare le tri­<br />

stezze della vita; essa solo mi consola delle pene del cuore.<br />

— Ptuir d,.| more 1<br />

signore, disse Ester interrompendolo.<br />

dice : t Oh ! il notaio Maes passeggia ui oano/za a quattro<br />

cavalli, coni.' un Nadab, quando cade la notte, i No, il notai<br />

Maes non passeggia, ina va semplicemente a visitare qualche<br />

piantagione, di cui il proprietario vuoi fai materia a ipult-r. .<br />

Esse dice : Il notaio .Maei frequenta Bollissimo fi C.anipong,<br />

si vede nelle scene del teatro finese assai più lieipieniena nuche<br />

nel lempio.<br />

Ahi Signora mia, il volgo non sa che io mi trovo in qitrsti<br />

Itegli appunto pel uno disgraziato uffizio.<br />

— Il vostro uffizio. Signore !<br />

— Senza dubbio. Signora ; quivi io sono certo d'incontrare<br />

le persone colle quali li* i mici affari , impera,che \,„<br />

ignoiale coltamente che i nostri negozianti fanno egli uhi<br />

laidi del celeste impero iinpiii'.auliss, irgo/i. Ebbene, egli<br />

é appunto per In zelo che niello ne' miei doveri, pel pensiero<br />

che un do pel bene de' miei clienti, ch'io passo le nodi intera<br />

seduto alla medesima tavola con questi liceiixiaoii «agli occhi<br />

volli in su , che bevono lo siti e Vararli in lai eoiiu da<br />

cadere sotto la tavola come laute bestie ubbriache. Nache<br />

volile? L'astuzia di quesli tarlatili è tale elle io non posso<br />

vneeil.i altri:,.,ili eli.' pi olill.it do , bile , .re in em il Imo va,,<br />

tre è pieno d'acquavite. E lutto questo, Signora mia, per lo<br />

zelo della mia pini, ss,ime ; e le s , queste litiche cane.<br />

vii., ,b delizie che ini pi ,,e.,, i ia ,1 mi., cu,, lavoro.<br />

E il Sig. Maes afferri) la penna colle due mani, e l'aliò<br />

— Voi cominciale a convincermi, signore, disse ' ster e, i,<br />

un iaptrMUitilt sorriso<br />

— Spero riuscirvi, signora mia, rispose il notaio co-, pino<br />

conviniitieiilo; spero di riuscirvi.<br />

(Il tignilo a doimni)


Document Società des Amis <strong>d'Alexandre</strong> <strong>Dumas</strong><br />

Kd io ho risposto.<br />

La mia vita non appartiene a me. Està appai tiene a<br />

chi me ne viene • dimandare una porzione in nome del<br />

,. .iodi principi! a'quall l'ho consacrata: cioè l'Arie, ed<br />

il Progresso della Invanita.<br />

L'I omo. che possiede uua certa dote d'intelligenza,<br />

una certa ricchezza di cuore, e che non ne fa godere i<br />

suoi fratelli, è tanto colpevole quanto l'avaro che car-<br />

I isce l'oro al Pubblico , e lo (otterrà per Impedirne la<br />

circolazione.<br />

Ecco perché io aveva accettata la dimanda degli al­<br />

lievi in pittura; ecco perchè m'era fatto presso Garibaldi<br />

ed anche presso II sig l'iria il sostegno della loro<br />

causa, I' avvocato de' loro reclami.<br />

OinW- ! figliuoli miei, per raggiungere lo scopo artistico<br />

che voi vi proponete, lo scopo disinteressalo clicio<br />

mi proponeva sarebbe stalo necessario di stampare<br />

nell' Indipendente che il signor Cavour è un gran diplomatico,<br />

e che Garibaldi é unicamente un soldato<br />

che fa far bene il mulinello alla sua sciabola.<br />

Ora noi abbiamo detto tutto il contrario !<br />

Ciò non é tulio.<br />

Artisti,ed autori drammatici eran venuti a trovarmi,<br />

0 ni' aveauo scritto per dirmi:<br />

Noi non abbiamo né teatro, né lelleralura. e, per conseguenza<br />

nessun'avvenire; createci,fabbricateci un teatro<br />

a Napoli, ed aggruppale in questo teatro gli artisti<br />

drammatici,e gli autori nazionali. Procurale che le no<br />

sire produzioni teatrali, invece d'essere una imitazione<br />

dello straniero,sieno presi dalle nostre istorio , o dalla<br />

nostra immaginazione. Voi,che avete sempre trascurali<br />

1 voslri interèssi, sorvegliale i noslri.<br />

Formateci una scena della quale non solamonle possiamo<br />

vivere, ma anche onorarci.<br />

Noi abbiamo una citU di cinquecenlomila animo artiste<br />

per natura. \minino sopra lutto il teatro coma deb.<br />

liono amarlo i discendenti degli Vleniesi. Mantenete<br />

quella pi -azione indipendente ohe avete presa in mezzo<br />

a noi, e che vi permeile il' alzare la voce, odi replicare<br />

le vostro parole se la prima velia non sono stale sontite;insistele<br />

lanlo infine che.per istanchezza so non per<br />

benevolenza, ci sia dato questo teatro che ci manca, e<br />

die darà la vita a trecento persone ; ed il divertimento<br />

a lolla la città<br />

Che ho fallo allora ? Ho racotlte le parole che mi<br />

eran dirette. Le ho comunicate al l'olerò che • i gover<br />

na ; ma non ho potuto far ciò come una voce amica o<br />

venduta. L' ho fallo con quella indipendenza che pie<br />

siede a tulli gli atti della mia vita ; e perciò, miei poveri<br />

fratelli In arie, .oi non avrete il vostro tentio. co<br />

;-e;ll allievi di pittura non avranno la loro scuola.<br />

O! Cfc; vantaggio me ne sarebbe venuto dalla costruzione<br />

d' un teatro a Napoli '.<br />

Danaro ? Ma ai rebbe forse rappresentali i mi i In<br />

Onore? Avrebbe foise preso il mio nome' No<br />

Fra solamente l«mpo da perdeie . e fatica da topportare:<br />

Ecco lutto.<br />

Forse direte che avrei speculato sul dono del terreno<br />

die mi sarei fatto dare: In regalo come si dice qui,<br />

dagli in traprendi tori della fabbrica ?<br />

Non lo dite nememno Nessuno vi crederebbe. Voi<br />

avete a vostra disposiziono Inlte le carte dell niuminitlrazione<br />

del tempo di Garibaldi dal 7 di settembre lino<br />

ad oggi,cercale, scavate, sfogliate tulle quelie carte, e<br />

vedrete se vi è una sola raccomandazione, un sol reclamo<br />

fallo dame, od una sola concessione qualunque in<br />

mio favore. Eppure avrei avuto diritto a reclamare la<br />

mia parte di si grosso bollino quanto coloro elio se lo<br />

dividono. Essi non erano a Napoli al momento del pericolo,<br />

ed io vi stava.<br />

Dunque, figliuoli miei Addio alla speranza di farvi<br />

una scuola di pittura.<br />

Dunque fratelli ed amici miei. Addio alla speranza<br />

di farvi un teatro.<br />

.%<br />

Ma vi faremo un altra cosa, perchè nessuno può impedirci<br />

di farvela: cioè<br />

Buone elezioni, veramente nazionali,chedifenderanno<br />

a Torino i vostri diritti, e le vosi re libertà contro i<br />

soprusi del signor Cavour.<br />

Ciòchc vi faremo sono de'deputati indipendenti che<br />

diranno alla tribuna :<br />

Noi rappresentiamo circa undici millioni d' abitanti<br />

dunque siamo un popolo.<br />

Noi vogliamo essere Italiani ma non Piemontesi.<br />

Noi crediamo portare in noi slessi la scienza sociale<br />

da poterci e-seio appio aia nin-sla -,lonza noi voghamo<br />

die non ci sia applicala esclusivamente dagli uomini<br />

di Torino.<br />

Noi sappiamo che In corruzione ha falli passo noi<br />

01 ribili guasti, P ignoranza spaventevoli progressi, il<br />

pauperismo e la mendicità passi da gigante.<br />

Scegl.olu fra noi de'iuedici por curaro queste plaghe<br />

sociali, sceglieteli inlelligeiito ed onesti. Cercando he<br />

uè, mio Dio, voi gli Coi cielo; ma non portale Polio<br />

bollente ed il ferro rovento de' chirurghi del Nord a<br />

mn meridionali del leiiipcrauiento febbrile e i> nervi<br />

delicati.<br />

Torino è una rozza montanara, scesa dalle Alpi ne-<br />

, vose in una pianura esposta a lutti I venti.<br />

Napoli è una voluttuosa sirena sollevatasi sulle onde<br />

' azzurre de! mare pn»">'in> sivi«».«i. ieni,i»ed olezzante.<br />

Per tre mesi, da voi, cade la neve dal ciclo<br />

Per nove noi abbiamo la neve de' fiori de' noslri a<br />

Prondolo la vostra parte della noslrn primavera ,<br />

prendete la vostra parie della nostra ostate ; ma non ci<br />

costringete a riscaldare i voslri inverni.<br />

1. Duma».<br />

Desili u/.lone franchi.<br />

Cosi senza la pubblica beneficenza, stimolala dallo<br />

zelo filantropico di quest'onorevole funzionario, ecco<br />

questi due sventurati debitori, con un numero più o<br />

meno considerevole di detenuti per la slessa causa,<br />

sottraili ai rigori fonici d'una legislazione d'un altro<br />

tempo, sotto l'impero della quale erano condannali a<br />

finire i loro giorni nello prigioni, meno in ciò avvento<br />

rosi dei più grandi rei di misfatti, i quali,in talune cir-<br />

ATTI UFFI'-ilLl<br />

Dicisr« »o •>-•:».»' : t'IXANSE.<br />

Dire/Ione ti.f.-iei'itl -1 'I (br.ui Libro.<br />

La direzione generalo e ic.i il pagamenti .- • socnudo<br />

semestre del ifj K) dono rendile iscritte sui «, rau<br />

Libro senza progressione di numeri dal 2 dell entrante<br />

mese di gennaio In poi.<br />

I creditori sono all'uopo facilitali a presentare i loro<br />

titoli nella Direzione, qualunque sia il numero ,1' ordine<br />

della iscrizione, dall'anzidetto di 2 gennaio in<br />

avanti, meno ne' giorni di sabato, I quali sono destinati<br />

al pagamento de' creditori in Provincie, ed allo ar>puramento<br />

delle contabilità.<br />

La. officina dei pagamenti sarà aperta al pubblico<br />

delle IO antim. alle l pomer.<br />

Con decreto del U3 correlile sono stali nominali coinmessari<br />

di Polizia di terzo rango Puvv sig Luigi Sii,-,<br />

co, il sig. Pasquale de Angeli* Giudice Regio del circondnrio<br />

di Vlnrigtiuno, Pavv. sig. Luigi Vincenzo Baculo<br />

e I' avv. sig. Pasquale de Vlattei.<br />

fon decreto della stossa data sono stali nominali il<br />

sig. Vninnili Grasso ispettore di primo rango, il si». Andrea<br />

de Domenico ispettore di secondo rango, i sgnori<br />

Nicola Lucente, Luigi Maslrojncono ed Vntonio Cuccia<br />

ispettori di terzo rango.<br />

costanze,si vedono troppo spesso, a detrimento dei veri<br />

BULLETTINO TELEGRAFICO<br />

Vuota York, .» dicembre. — Jeri Buchanan ha<br />

meglio ; ,•«.«< destituisce i dimissioniiri II sig. Intimi»<br />

interessi della Società, l'obbielto della sovrana eie- letto, al congresso di Washington , il suo messaggio,<br />

1)' A vino t .omini ssario di Polizia di seconda classe dà<br />

nel quale chiesto perchè P I ninne sia minacciala di di­<br />

la sua di missione alle 1 I p. in. nella notte del i;J de-<br />

Certamente la privazione della libertà non dovrebbe struzione, risponde : Perchè P intervento del Nord neceiubre,<br />

e, tranquilli) sulla sua dimissione, resta tutto<br />

essere, in una Società ben regolata, che una rara seco gli affari della schiavitù del Sud ha scosso nel Sud il<br />

meraviglialo nel vedersi .le liliuto nel giornale Ulliciale<br />

zione, all' infuori degli attentali fatti alla sua sicurez­ sentimento della sicurezza. Buchanan sostiene che la<br />

del 18, Cioè duo giorni dopo.<br />

za, e sempre nell'interesse umanitario r stretto in limiti elezione di Lincoln non è una provocazione: ilSud non<br />

Immaginale voi un suicida volontario che si creda<br />

ben determinati, secondo la età e l'importanza del de n' è immediatamente minacciato.<br />

ben morto di sua propria mano , e che sia risvegliato<br />

bilo, che vi dù luogo e soltanto in favore degl'interessi Egli considera la rottura dell' Unione come rivolli-<br />

nel suo sepolcro per essere impiccato d'ordine del<br />

commerciali<br />

zionaria ; nega la dottrina costituzionale della sepa-a-<br />

Governo<br />

Se la legge barbara, che regola tuttavia a Napoli zione, ma, nel tempo stesso, combatte P idea che il go­<br />

Cosi il sig IVA vino grida,non già come un impiccalo,<br />

I' arresto personale in materia commerciale, non deverno federale avrebbe il diritta di costringere uno Sta­<br />

ma come uno che sia abbruciato: grida :<br />

v'essere intieramente livellala a quella roen rigida del lo separatista alla sottomissione. Sostiene che le misu­<br />

Perdono, perdono sig. Spaventa lo uvea,in virtù del<br />

» Marzo 1703 vigente allora in Francia, potrebbe alre coercitive sarebbero impraticabili.<br />

mio libero .oblino,!-1 e giudice del mio proprio onoro.<br />

meno cssonzialmcule venir modificala , e non essere .numida poi che le relazioni con tulle le potenze ,<br />

il diritto di asfissiarmi, o di bruciarmi il Cervello , ma<br />

più eccessiva di quella sancita in Francia il 17. Aprile tranne In Spagna , sono amichevoli e soddisfacenti.<br />

voi non avete il do ilio il' impiccarmi.<br />

1832, la quale stabilisce che l'arresto personale non Raccomanda ia compera di Cuba, e la modificazione<br />

Per uccidermi da me.basla un allo della mia volontàpuò<br />

ossero pronunzialo contro un settuagenario, e la delle larilfe.<br />

Ma perchè m'impicchiate voi, abbisogna qualche co­<br />

sua liberazione di drillo, te detenuto, appena giunto a D.ipo Li lettura del messaggio.fu adottalo un aminen.<br />

sa dippiù della vostra volontà, fe necessario prima di<br />

quest'eia. Inoltro un debitore deve di drillo csor mes dameiilo, il quale stabilisce che la parte del messaggio<br />

tulio che io abbia commesso un delitto, bisogna poi<br />

so in libertà dopo un anno se il debito nella sorte capi­ i-elativa alla condizione del paese sia inviala ad un co­<br />

i ho un giudizio mi abbia condannalo , alla line è netale<br />

non giungo alia somma di franchi Ò>00; dopo due mitali) composto d'un membro d'ogni Stalo.<br />

cessario che il giudizio slesso mi sia stato letto ed in­<br />

anni se non giunge a franchi 100(1; dopo 3 anni se al % Ienna, 23. Circolare Schinerling che spiega poliora<br />

io non sono stalo colpevole d'altro verso di voi<br />

di sollo di franchi 2 00; dopo quadro anni se al di sol, tica Sarà esecuzione completa decreto 'iO.lelto Ire: li­<br />

che di troppa delicatezza. Il mio delitto è di non aver<br />

lo di franchi 3100 ; e dopo cinque anni qualunque sia bero esercizio religione , relazioni diverse, confessioni<br />

voluto servire un governo, il quale,forse senza saperlo,<br />

l'importanza del debito<br />

regolate su basi equità, vero amore prossimo. Vssicnrc-<br />

i Non vogliamo fare il governo più sapiente di quello<br />

Si, signor Direttore, questo semplice paragone della rà libero sviluppo nazionalità. Soppressione misure<br />

che è ) nven commesso una Illegalità. Ora io dubito<br />

Legislazione napolitano colla francese sull'arresto per­ preventive relativamente stampa. I Comuni godranno di<br />

che voi troviate a Napoli,per quanto voi siale polente<br />

sonale in maleiia civile e commercialo, singolarmente autonomia desiderabile ; giustizia sarà separala dal­<br />

io questa città, un tribunale che mi condanni ad unn<br />

perché qui si mena vanto d essersi adotlate le leggi l' vmuiinistrazi"!ie ; pi..-c^d"ra civile sarà orale e pub­<br />

pena qualunque per aver trovalo, e dello a voce ai;.,<br />

francesi, deve produrre con la sua pubblicità l'eli'etlo blica Relativamente statuii paesi Scbemerliug dichiara<br />

che non avevate il diritto di arrestare senza mandalo<br />

di desiare la suscettivi!:. d«" nostri Giureconsulti, e di essere autorizzalo introdurvi diritto ,1'iuiziativa basato<br />

d'arresto i Signori Libertini e ( olcrchio, due de'più<br />

farne modificare l'estremo rigore nell'interesse sacro sopra esteso diritto elettorale. Consiglio impero inve­<br />

egregi cittadini, due de* più fervorosi patriutti di Na<br />

della liberi,! individuale Tanto io dovrò, mercè la instilo diritto d'iniziativa e publicità sedute. Numero<br />

poli.<br />

serzione di quesla nel vostro riputalo Giornale, al vo­ membri sarà aumentalo da elezioni falle da Camere.<br />

stro amore del pubblico bene, che io con voi partecipo, Governi delle picciolo Provincie leste soppressi saranno<br />

Ed aggiunge, tanto è grande il suo stupore. e voi avrete contribuito largamente ad un importante ristabiliti.<br />

in Del Carretto ha arato rispetto per me lite non miglioramento nel quale io non avrò che la più picroterò<br />

nulla di diverso dal a legge, ed il Luogotenente<br />

A LI VILLI; DE LYOX<br />

del He Galantuomo mi Ini destituito 1<br />

E con questa speranza ho l'onore di sognarmi, Si­<br />

Caro sig. 1,'Avino. Il sig. Spaventa v'accusa di essere gnor Direttore.<br />

api-tura ili UH nagajzins di VHIIA<br />

troppo delicato.<br />

Vostro umilissimo servitore<br />

SETERIE, SCI 11.11. TI alataliK ,<br />

lo vi accuserò d'essere troppo semplice.<br />

E. D.<br />

t OM l.t.SIOt, etr.<br />

Leggete la Perseveranza del 17 Decembre e vedrelo<br />

Gioir.l'i » eoe. ente, «tirada .mn» «aterina<br />

che mi da il consiglio di non Alluniti troppo delle Al sig Direttore del giornale l'Indipendente<br />

a v hi.ila li.»,<br />

lei/gi del intese che mi accorda l'ospitalità.<br />

Ora il paese, che mi nei orda l'ospitalità, ed al quale Illustrissimo Signore.<br />

la lava tiare Viarie de Lyon avendo un ma<br />

pago quest'ospitalità spendendo Ire aquatlro mila fran­ Nel forte d' Sani' Eramo.e nel fastello dell'Oio.mol.<br />

gazono a Livorno, Piazza del V ottone , a trireme ,<br />

ilo al unse, che io ritiro naturalmente del mi» paese libimi iniziali dell'armala Meridionale e di quella Set­<br />

Piazza San Cachino . conosciutissimo in tutta Italia<br />

nalivo, è Napoli.<br />

tentrionale, trovansi agli arresti di rigore por lievissi­<br />

per lu scelta delle merci e per i vantaggi che olirò nei<br />

E non è a Napoli che siele arrestato senza giudizio, me infrazioni della disciplina militare: non farebbe prezzi, aprirà un magazzino in questa Città<br />

senza delitto? Ebbene, mio caro signore.la Perseveran­ ella opera degna di plauso , ricordando a S M. il Ite Oltre questi vantaggi, la dettai asa inseguilodella granza<br />

ha ragione.<br />

littorio Emmanuel, , che ricorrendo il Santo Natalo de induzione, avvenuta lidie lari Ile dosauall,<br />

Non bisogna fidarsi delle leggi di Napoli. dell' tomo — Dio, gli et Re della dinaslia Borbonica trovasi in grado di vendere tulli gli articoli del suo<br />

V oi mi direte,ma come-l n giornale del Governo dice solevano mettere in libertà tutti quanti gli iniziali commercio a prezzi fin ira Sé,in iseiuli in questa piazza,<br />

simili cose in un paese costituzionale?<br />

che si trovavano agli arresti per cagioni di poca im­ Il magazzino è strada Santa Caterina a Chlaia , di­<br />

La qiiislinue non sia in ciò, ed il governo di Napoli portanza ?<br />

rimpetto al Palazzo Calabrillo.<br />

ha perfetlamente ragione, voi il vedete dalla Perse­<br />

il devotissimo suo.<br />

l'Ivi //I IlitSI.<br />

veranza.<br />

Al lempo di Errico IV.il migliore,il più guerriero.ed<br />

il più amoroso ilo'nostri re, allorché uno de'suoi sudditi<br />

riceveva un iugiuslizi.i, esclamava :<br />

DOTT. ERNESTO MORILLI.<br />

Speriamo che questo appello,fatto alla clemenza Sovrana,sarà<br />

benignemento accolto.<br />

Gerente re*i>

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