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ANTONIO ZEDDA
Testamento pubblico disposto da
Reverendo Antonio Zedda fu Nicolò nato e domiciliato a Villasor
ANNULLATO
DATA 15 luglio 1885
LUOGO
TESTIMONI
ESECUTORE
TESTAMENTARIO
DISPOSIZIONI
Nella casa d’abitazione del predetto Reverendo
Antonio Zedda sita nel rione Mesu Bidda
• Francesco Pace di Giovanni nato a Cagliari,
domiciliato a Villasor
• Vincenzo Corrias fu Giovanni nato a Sestu,
domiciliato a Villasor
• Andrea Accotti di Raffaele, nato e domiciliato a
Villasor, precettore elementare
• Aurelio Accotti di Raffaele (fratello germano di
Andrea), nato e domiciliato a Villasor, scrivente
Nomina il nipote Nicolò Zedda figlio del defunto
suo fratello Efisio Luigi
1) lascia al Reverendo Curato di Villasor la
somma di lire italiane centocinquanta per le pompe
funebri comprese in esse le solite usuali cinque
messe cantate in suffragio dell’anima. Dichiara
che nella somma di lire centocinquanta lasciate
esclusivamente per il Reverendo Curato non
sono comprese quelle per la Confraternita del
Santissimo Rosario
2) lascia alla Chiesa Parrocchiale la somma di lire
cinquecento che verrà consegnata dall’esecutore
testamentario di cui infra al Reverendo parroco
(perché) ne disponga a suo piacimento nella
riparazione della medesima ed altre spese utili
per il decoro della stessa chiesa parrochiale
3) lascia a questo stesso Reverendo Curato ugual
somma di lire cinquecento per applicazione di tante
messe lette in suffragio dell’anima in ragione di
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lira una e centesimi cinquanta caduna
4) lascia a favore dei poveri residenti a Villasor la
somma di lire cento cinquanta, prelevandone
anzitutto quella che verrà corrisposta a detti
poveri nel giorno del di lui seppellimento in
ragione di centesimi cinquanta prelevandone
anzitutto quella che verrà corrisposta a detti
poveri nel giorno del di lui seppellimento, in
ragione di centesimi cinquanta a caduno
5) lascia al nipote Nicolò Zedda tutto quanto
esiste di sua spettanza nella presente stanza da
letto niun oggetto escluso, compresi anche
danari e carte d’obbligo, ove ne esistessero,
avendo dato al medesimo le sue istruzioni
(perché) ne disponga.
6) lascia al predetto suo nipote Nicolò Zedda i
seguenti appezzamenti: tutto il chiuso nella
regione denominata Bia Ipperias ossia Bia
Casteddu; un altro chiuso in Bia Nuraminis,
con tutti i pesi inerenti al medesimo e tre tratti di
terreno attigui ad altro di esclusiva pertinenza di
detto suo nipote nella regione denominata
Perda Carcada quali beni sono già descritti nel
bollettino catastale
7) lascia alla nipote Filomena Trudu di Giuseppe
moglie dell’anzidetto suo nipote Nicolò, lire
duecento, e ciò per gratitudine che deve
dimostrare ai medesimi coniugi per l’assistenza
ed attendenza prestatagli per più anni e nella
presente sua malattia in casa dei quali vive
facendo vita comune
8) lega a suo nipote Salvatore Zedda fu parimenti
Efisio Luigi tutto il tratto di terreno nella
regione denominata Is Crabilis dell’estensione
circa di un ettaro
9) lega a sua nipote Livia Zedda figlia del fu di lui
fratello Francesco, moglie di Salvatore Masala
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