catalogo mostra - Galleria Monopoli

La ‘Luce Sintetica’, chiamata anche ‘Luce Fantastica’,
è ottenuta proiettando una rapida e ordinata successione
dei colori: blu, verde, arancione e viola; la
successione cromatica proiettata dalla sorgente luminosa
è percepita attraverso il colore bianco, che rappresenta
la fusione ottica dei colori che la
compongono. In questo modo è prodotta una luce instabile
che, quando illumina oggetti in movimento, tende
a scomporsi nei colori che la costituiscono.
La ‘Luce Sintetica’ rappresenta per Fogliati il primo
strumento di ricerca artistica per la realizzazione
delle sue installazioni ambientali urbane, intese, fino
agli inizi degli anni sessanta, solo come interessanti
fantasie utopiche. L’impiego della Luce Sintetica, modulata
attraverso strumenti tecnici, porta Fogliati
alla realizzazione del suo primo intento artistico:
quello di colorare ogni goccia di pioggia con i colori
del prisma di Newton. Nasce così il Prisma Meccanico,
la prima opera da inserire in una serie d’installazioni
ambientali urbane che Fogliati chiamerà la ‘Città Fantastica’.
Le opere di Fogliati trovano nella sua ‘Città Fantastica’
la naturale ambientazione e concorrono per la
creazione di una realtà che si propone di migliorare,
attraverso i mezzi tecnici, la qualità di vita.
In questo contesto sono da inserire le opere esposte
in questa mostra: Fiore Sibilante, le Forme di Buio,
la Luce Solida e Reale Virtuale. L’idea di Piero Fogliati
per la realizzazione della Città Fantastica è
di creare un insieme di opere progettate attraverso
degli intenti artistici senza tempo.
Andrea Fiore