Deformazione a freddo per Acciaio inox - Centro Inox
Deformazione a freddo per Acciaio inox - Centro Inox
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di collasso. Come conseguenza, <strong>per</strong> questi Acciai<br />
si è individuato un valore convenzionale di<br />
snervamento, adottando quello della sollecitazione<br />
che provoca una deformazione<br />
<strong>per</strong>manente dello 0,2%.<br />
Inoltre si constatano dei carichi di rottura, ma<br />
soprattutto degli allungamenti a rottura, molto<br />
più elevati rispetto agli Acciai inossidabili ferritici<br />
e martensitici e rispetto anche agli Acciai al Carbonio.<br />
Questo significa che gli Acciai <strong>inox</strong>, in special<br />
modo gli austenitici, hanno una spiccata attitudine<br />
ad essere deformati a <strong>freddo</strong>, subendo<br />
<strong>per</strong>ò, d'altro canto, il fenomeno dall'incrudimento,<br />
vale a dire l'innalzamento delle proprietà<br />
meccaniche: carico di rottura, carico di snervamento<br />
e durezza su<strong>per</strong>ficiale.<br />
L'austenitico, quindi, variando le proprie caratteristiche<br />
resistenziali, avrà necessità di accorgimenti<br />
diversi da utilizzare nelle varie lavorazioni.<br />
It fenomeno del marcato incrudimento,<br />
ad esempio, se da un lato innalza le proprietà<br />
tensili dell'<strong>Acciaio</strong>, dall'altro richiede dei trattamenti<br />
termici che mettano, <strong>per</strong> così dire, "a<br />
nuovo" il materiale, in condizioni analoghe cioè<br />
a quelle nelle quali si trovava in partenza, non<br />
ancora deformato.<br />
Il trattamento consiste in una ricottura di solubilizzazione<br />
o, più propriamente, data la deformazione<br />
a <strong>freddo</strong> subita, di ricristallizzazione. Il<br />
manufatto viene portato in forno a una tem<strong>per</strong>atura<br />
dì 1050 °C circa, tem<strong>per</strong>atura alla quale si<br />
ottiene la completa solubilizzazione dei carburi.<br />
E' buona norma che la velocità di riscaldo sia<br />
sufficientemente elevata allo scopo di non sostare<br />
nell'intervallo di circa 425*850 °C (intervallo<br />
di sensibilizzazione), nel quale può avvenire<br />
la precipitazione dei carburi di Cromo al contorno<br />
dei grani, fenomeno che provocherebbe il<br />
<strong>per</strong>icolo di una corrosione intercristallina. La<br />
<strong>per</strong>manenza alla tem<strong>per</strong>atura di solubilizzazione<br />
dovrà essere tanto maggiore quanto più il manufatto<br />
è rimasto nell'intervallo critico: indicativamente<br />
si può dire che la <strong>per</strong>manenza dovrà<br />
essere di 5*10 minuti <strong>per</strong> lamiere di spessore<br />
2*3 mm.<br />
L'atmosfera del forno di trattamento è bene sia<br />
neutra o ossidante allo scopo di avere una scaglia<br />
facilmente eliminabile <strong>per</strong> decapaggio; le atmosfere<br />
riducenti, infatti, provocano la formazione<br />
di una scaglia più sottile e tenace, difficile<br />
da togliere. Il raffreddamento del manufatto deve<br />
essere molto rapido sempre allo scopo di evitare<br />
una <strong>per</strong>manenza nell'intervallo di sensibilizzazione.<br />
Normalmente si usa, <strong>per</strong> pezzi imbutiti in serie,<br />
un raffreddamento a spruzzo d'acqua o a pioggia<br />
(necessario <strong>per</strong> spessori > 3 mm); <strong>per</strong> spessori<br />
sottili è sufficiente invece il semplice raffreddamento<br />
in aria. E' essenziale che i corpi<br />
concavi come le bacinelle, le pentole, ecc. vengano<br />
disposti nel forno non impilati e con la<br />
-1 l<br />
ì Designazione<br />
secondo<br />
AISt<br />
304<br />
304 L<br />
316<br />
316L<br />
Peso specifico (kg/dm 3 )<br />
Struttura<br />
«Designazione<br />
J secondo,<br />
UNt69O0-7V<br />
X5CrNil8<br />
X2CrNil8<br />
X5CrNiMol7 12<br />
X2CrNiMol7 12<br />
Coefficiente di conducibilità<br />
termica (cal/m °c s)<br />
Coefficiente di dilatazione<br />
termica (xlO-^C- 1 )<br />
Carico di rottura<br />
N/mm 2<br />
Carico di snervamento<br />
(N/mm 2 )<br />
Allungamento a rottura (%)<br />
Durezza HRB<br />
TECNOLOGIA<br />
8,0<br />
0,08<br />
0,03<br />
0,08<br />
0,03<br />
austenitica<br />
0,038<br />
17,3<br />
58(1)<br />
700*1200(2)<br />
29(1}<br />
350*1050(2)<br />
55(1)<br />
70*90<br />
(1) allo stato non incrudito<br />
(2) a seconda del grado di incrudimento<br />
dei principali elementi iniega%%*)<br />
8,0<br />
.Cr<br />
18*20<br />
18*20<br />
16*18<br />
16-18<br />
austenitica<br />
0,038<br />
17,3<br />
53(1)<br />
-<br />
28(1)<br />
-<br />
55(1)<br />
70*85<br />
concavità rivolta verso il basso, in posizione rovesciata<br />
cioè, allo scopo di ottenere riscaldamento<br />
e raffreddamento uniformi ed evitare<br />
deformazioni.<br />
L'o<strong>per</strong>azione di imbutitura<br />
II notevole allungamento a rottura degli austenitici<br />
(tab. 2 e fig. 1), <strong>per</strong>mette di imporre dei<br />
rapporti di riduzione più elevati che con gli Acciai<br />
comuni.<br />
Per descrivere brevemente questa lavorazione,<br />
ci si può riferire all'o<strong>per</strong>azione più semplice,<br />
cioè a quella dell'imbutitura di un corpo cilindrico<br />
cavo a sezione circolare; in particolare<br />
all'imbutitura profonda, intesa come quella lavorazione<br />
che consente di produrre un corpo<br />
cavo la cui profondità è dello stesso ordine di<br />
grandezza delle dimensioni trasversali.<br />
Relativamente al rapporto di riduzione <strong>per</strong>centuale<br />
R% = (D-d)/Dx 100<br />
(dove D è il diametro del disco di partenza e d è<br />
il diametro del punzone espressi in mm), c'è da<br />
rilevare che un <strong>Acciaio</strong> inossidabile del tipo AlSI<br />
304 consente di raggiungere, senza difficoltà,<br />
rapporti di riduzione dell'ordine del 40% e oltre,<br />
con un'o<strong>per</strong>azione sola. In alcuni casi si può ar-<br />
8*10,5<br />
8*12<br />
10*14<br />
10*14<br />
8,0<br />
austenitica<br />
0,038<br />
16,0<br />
63(1)<br />
700*1050(2}<br />
28 (lì<br />
350*850(2)<br />
50(1)<br />
70*85<br />
Mo<br />
2*3<br />
2*3<br />
8,0<br />
austenitica<br />
0,038<br />
16,0<br />
55(1)<br />
-<br />
28(1)<br />
-<br />
50(1)<br />
70*85<br />
2<br />
Tabella 1<br />
Analisi chimica<br />
indicativa di<br />
quattro fra i più<br />
diffusi Acciai<br />
inossidabili<br />
austenitici<br />
Tabella 2<br />
Caratteristiche<br />
fisico-meccaniche<br />
degli Acciai AlSI<br />
304 e AlSI 316<br />
il Porito<br />
Industriale<br />
n. 6/2001<br />
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