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facile - Wounds International

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è probabilmente il valore minimo di<br />

pressione utilizzabile per la NPWT 21,50 .<br />

Qual è il valore di pressione più<br />

indicato per rimuovere elevate<br />

quantità di essudato?<br />

È raro che vi sia motivo di utilizzare<br />

una pressione negativa superiore<br />

a -80 mmHg 34,50,51 ; visto però che il<br />

drenaggio di essudato può migliorare a<br />

-125 mmHg 50 , questo potrebbe essere<br />

il livello di pressione negativa da usare<br />

durante il trattamento iniziale di ferite<br />

altamente essudanti.<br />

Il livello di pressione<br />

negativa da applicare<br />

viene influenzato dalla<br />

medicazione scelta come<br />

interfaccia (schiuma o<br />

garza)?<br />

Si inizia appena a comprendere la<br />

natura dell’interazione fra pressione ed<br />

interfaccia. Una convinzione erronea<br />

molto diffusa è che una ferita con un filler<br />

in schiuma debba essere trattata con<br />

una pressione negativa di -125 mmHg<br />

mentre una con riempimento di garza<br />

vada sottoposta ad una pressione di<br />

-80 mmHg. Recenti evidenze indicano<br />

chiaramente che il livello di pressione<br />

negativa può essere regolato esattamente<br />

a seconda del rischio di ischemia 24,51,54,55<br />

e del dolore patito dal paziente 37,48 e<br />

che la scelta dell’interfaccia può basarsi<br />

sugli effetti che si desidera ottenere<br />

in termini di formazione di tessuto di<br />

granulazione 21,34,42 .<br />

Sono dunque necessarie ulteriori ricerche<br />

per approfondire il meccanismo con il<br />

quale l’interfaccia di ferita e la pressione<br />

negativa influenzano la guarigione.<br />

Qual è la differenza<br />

fra pressione negativa<br />

continua, intermittente e<br />

variabile?<br />

Attualmente la pressione negativa<br />

continua è l’impostazione usata più<br />

di frequente per la NPWT. Il livello di<br />

pressione viene mantenuto costante, ad<br />

esempio a -80 mmHg. Se la pressione<br />

negativa viene accesa e spenta<br />

ripetutamente (ed alterna perciò ad<br />

esempio fra 0 e -80 mmHg), questo<br />

metodo viene chiamato terapia a<br />

pressione intermittente.<br />

La terapia a pressione intermittente non<br />

viene usata spesso nella pratica clinica,<br />

dato che l’alternanza provoca picchi<br />

improvvisi di pressione negativa, facendo<br />

sì che il filler sul tessuto di granulazione<br />

si espanda e si contragga ripetutamente<br />

causando dolore al paziente.<br />

La finalità della terapia a pressione<br />

variabile consiste nel fornire<br />

un’alternanza regolare fra due differenti<br />

livelli di pressione negativa (ad<br />

esempio -10 e -80 mmHg), mantenendo<br />

così un ambito di pressione negativa<br />

per tutta la durata della terapia 56 .<br />

In modelli preclinici sia la NPWT<br />

intermittente che quella variabile<br />

hanno stimolato in misura rilevante la<br />

formazione di tessuto di granulazione<br />

nel letto della ferita 6,57 . Ciò può<br />

risultare sia dallo stimolo meccanico<br />

a cui viene sottoposto il letto della<br />

ferita (effetto di massaggio) 57 sia dal<br />

miglioramento del flusso sanguigno,<br />

che può incrementare l’ossigenazione<br />

dei tessuti e l’angiogenesi 58 .<br />

L’uso della NPWT in futuro<br />

Sebbene l’efficacia della NPWT<br />

richieda ulteriori studi 59 , questo<br />

trattamento avanzato per le ferite<br />

continua a suscitare l’interesse della<br />

maggioranza dei medici coinvolti nella<br />

cura di pazienti portatori di ferite. Un<br />

importante elemento per perfezionare a<br />

beneficio dei pazienti questa modalità di<br />

trattamento consiste nel comprendere<br />

il ruolo svolto dall’interfaccia di ferita e<br />

dall’impostazione dei livelli di pressione.<br />

Questo articolo è stato supportato da<br />

Smith & Nephew.<br />

Riassunto<br />

Per raggiungere i migliori<br />

risultati, l’impostazione<br />

della NPWT va adattata in<br />

modo mirato alle esigenze<br />

della singola ferita. Ai fini<br />

dell’esito è importante<br />

anche il tipo di medicazione<br />

posta a diretto contatto<br />

con la ferita (l’interfaccia<br />

di ferita). L’interfaccia può<br />

consistere in schiuma,<br />

garza o strato di contatto. Si<br />

possono regolare anche il<br />

livello di pressione negativa<br />

e l’impostazione del<br />

vuoto (pressione negativa<br />

continua, intermittente<br />

o variabile). Grazie allo<br />

sviluppo di nuovi filler e allo<br />

studio del loro impiego, e<br />

alla raccolta di dati clinici<br />

circa le varie impostazioni si<br />

prevedono rapidi progressi<br />

nel campo della NPWT.<br />

Per citare questo articolo<br />

Malmsjö M, Borgquist O.<br />

NPWT settings and dressing<br />

choices made easy. <strong>Wounds</strong><br />

<strong>International</strong> 2010; 1(3):<br />

Disponibile su http://www.<br />

woundsinternational.com<br />

Informazioni sugli autori<br />

Malmsjö M, MD, PhD<br />

Borgquist O, MD<br />

Clinical Sciences, Lund, Università di Lund,<br />

Svezia<br />

Inviare la corrispondenza a:<br />

malin.malmsjo@med.lu.se<br />

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