Febbraio - Comunità Spirito Santo
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Il terremoto di Haiti<br />
Richard: un camerunense, residente a<br />
Carate ed ora operatore ONU ad Haiti, è<br />
stato coinvolto nel terremoto di cui tanto<br />
si parla in questi giorni. Abbiamo cercato<br />
subito, nonostante sembrasse impossibile,<br />
di rintracciarlo per avere sue<br />
notizie.<br />
Agnes che con lui abita pure a Carate in<br />
Piazza Trento Trieste, è riuscita ad avere<br />
sue notizie per pochi secondi: è vivo, è un<br />
po’ malconcio, con un po’ di fratture e ferite.<br />
A dare questa comunicazione una signora<br />
che ha risposto alla chiamata sul<br />
suo cellulare.<br />
Quanti lo hanno conosciuto a Carate<br />
hanno gioito e adesso gli augurano di ristabilirsi<br />
presto per continuare il suo lavoro<br />
al servizio di tanta povera gente della<br />
quale già si faceva carico con grande<br />
impegno istituzionale e personale.<br />
Amico di Don Sandro, di Don Francesco,<br />
allora coadiutore all’oratorio di Carate (ed<br />
ora parroco a Besana) e della Caritas caratese,<br />
Richard era stato ospite a “Casa<br />
Betania”, aveva frequentato gli studi universitari<br />
a Milano e a Trieste e si era laureato<br />
in scienze politiche internazionali e<br />
diplomatiche.<br />
Desiderava intraprendere la carriera diplomatica<br />
per il suo paese, il Camerun, e<br />
Caritas<br />
quando le difficoltà politiche hanno ridotto<br />
le possibilità, non si è scoraggiato.<br />
L’ONU, Ginevra, qualche piccolo incarico,<br />
sempre pochi soldi, ma grande disponibilità<br />
e generosità che si traducevano in<br />
ringraziamenti per la sua patria di adozione:<br />
l’Italia,senza mai dimenticare cosa<br />
vuol dire essere forestiero.<br />
Con la Caritas aveva studiato un progetto<br />
per i forestieri portando la sua sensibilità,<br />
esperienza e competenza culturale e<br />
sociale.<br />
Nel febbraio 2007 era tornato a Carate ed<br />
è stato bello incontrarlo e aiutarlo. Abbiamo<br />
conosciuto, attraverso le sue parole<br />
la grave situazione di degrado materiale,<br />
morale e civile di Haiti, dove era costretto<br />
a girare con la scorta per evitare di<br />
essere preda di rapimenti e ricatti che<br />
erano all’ordine del giorno e lo sono ancora<br />
di più in questa situazione. Adesso<br />
c’è una grande mobilitazione sollecitata<br />
anche dalla cassa di risonanza dei mezzi<br />
di comunicazione.<br />
Anche noi partecipiamo al dolore e alle<br />
difficoltà di questo paese con pensieri ed<br />
opere attraverso i canali CEI e Caritas già<br />
legate con opere di volontariato sociale<br />
alla Caritas.<br />
Anche noi siamo costernati dalla morte<br />
del Vescovo di Haiti e uniamo le nostre<br />
preghiere a quanti, per lui e le vittime di<br />
questo disastro, pregano e confidano nella<br />
misericordia Divina.<br />
Anche noi desideriamo trasmettere un<br />
messaggio di speranza perché il futuro riservi<br />
un riscatto civile, morale e materiale<br />
dentro una gara di solidarietà, alla<br />
quale tutti si sentono interpellati nel rispetto<br />
del dolore di quanti ne sono parte<br />
e nella fiducia negli uomini e nel Signore.<br />
Coraggio e auguri “fratello” Richard!<br />
Gianfranco Zinzani<br />
il Volto di Carate<br />
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